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IMPORTANZA DELLO STUDIO DELLA MICROBIOLOGIA
La materia che studia gli agenti che causano le malattie infettive, trasmissibili –
con modalità diverse – da un soggeto a un altro.
Malattia: condizione acuta o cronica che si esprime con una mancanza di
equilibrio psicofisico tale da indurre una incapacità temporanea o permanente
dell’autosufficienza del paziente colpito, fino al punto da metterne in pericolo la
vita.
Gli agenti causa di malattie infettive sono vari (virus, batteri, funghi, protozoi,
metazoi). Sono presenti ovunque, tuttavia ci si ammala poco rispetto ai rischi cui
siamo sottoposti.
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Gli indici usati per valutare il peso di una determinata malattia infetiva sono: la
mortalità e la morbosità, entrambi misure di incidenza (cioè forniscono i dati sui
nuovi casi per unità di popolazione nell’unità di tempo.
Indice di mortalità: al numeratore il numero di nuovi decessi per una data malattia
nel corso di un periodo di tempo, al denominatore la popolazione a rischio.
Indice di morbosità: al numeratore il numero di nuovi malati per una data malattia
nel corso di un periodo di tempo, al denominatore la popolazione a rischio.
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Dati dall’United States National Center for health Statistics
Nei paesi in via di sviluppo si inseriscono tra le prime dieci cause le malattie
diarroiche e la malaria
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Perché studiarla?
2 motivi principali:
1. Tra le cause principali di mortalità e morbidità nel modo figurano le
malattie infettive (polmoniti, malattie gastrointestinali, malaria, HIV, ecc)
2. Le infezioni ospedaliere (tipologia di infezioni attualmente molto
importanti)
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L’impatto
positivo dei
microrganismi
sulle attività
dell’uomo.
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LE INFEZIONI NOSOCOMIALI
I soggetti che vengono ricoverati nelle moderne strutture ospedaliere (in Paesi
industrializzati) presentano le seguenti caratteristiche:
• Sono sempre più anziani
• Sono sempre più spesso affetti da patologie gravi (morbosità) associate ad altre
malattie o disabilità (comorbosità)
• Sono curati spesso adottando procedure invasive che richiedono l’inserimento di
cateteri o l’utilizzo di bisturi, endoscopi o latro in distretti corporei sterili per
natura
• Possono avere in corso trattamenti che diminuiscono le difese dell’organismo,
come le terapie antitumorali o le terapie immunosoppressive
• Le terapie antibiotiche alle quali vengono sottoposti determinano spesso una
selezione di ceppi batterici o fungini resistenti agli antibiotici (pressione selettiva
degli antibiotici)
Infezioni nosocomiali, meglio definite infezioni associate a presidi sanitari o
all’assistenza (healthcare associated infections, HAI).
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Albero filogenetico della vita come definito dalla comparazione delle sequenze dell’RNA ribosomale.Tre domini degli organismi: Batteri e Archea (procarioti), Eucarioti.
N.B.: i mitocondri degli eucarioti, organelli con DNA circolare sono forme ancestrali derivate da specifiche linee di
Batteri.
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Rappresentazione
schematica di una
cellula procariotica
(Batteri e Archea)
(a) e eucariotica
(Alghe, Funghi e
Protozoi (b).
I virus sono un
gruppo a se.
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a. virus eucariote;
b. virus batterico, batteriofago;
c. confronto di dimensioni tra virus, cellula procariotica e cellula
eucariotica. www.slidetube.it
Robert Kock (1843-
1910) sviluppò la
teoria microbica
delle malattie.
Postulati di Kock in
base ad esperimenti
fatti con il Bacillus
anthracis,
carbonchio, malattia
che infetta i bovini e
occasionalmente
l’uomo.
Concetto di coltura
pura: colonie tutte
derivanti da una
colonia. Tutte le
cellule della colonia
derivano da una
cellula. Le colture
pure si possono
osservare solo su
terreni solidi, Ideò
dunque terreni solidi,
a base di gelatina e
più tardi l’agar.
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Forme cellulari
(morfologia)
rappresentative dei
procarioti
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Organizzazione
del DNA nelle
cellule microbiche
procariotiche.
Nucleoide.
DNA circolare,
cromosoma
singolo (singola
copia), aploidi.
In più c’è il DNA
extracromosomico,
organizzato in
molecole circolari
dette plasmidi.
Nucleoidi
Nucleoide
isolato al
microscopio
elettronico
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Membrana citoplasmatica
Costituita da un doppio strato fosfolipidico con spessore di circa 8 nm.
Conferisce barriera altamente selettiva
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Rappresentazione schematica della struttura della membrana citoplasmatica (m.c.)Proteine di membrana:
1. Proteine periplasmatiche, all’esterno della m.c.
2. Proteine integrali di membrana
3. Proteine associate alla membrana, lipoproteine con estremità lipidica che permette l’ancoraggio alla m.c.
La m.c. ha una elevata fluidità, in cui fosfolipidi e proteine si muovono (mosaico fluido)
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Principali funzioni della m.c.
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