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INDICAZIONI PER IL CURRICOLO
IL PUNTO DI VISTA DEL CNPIE QUALCHE SPUNTO DI
RIFLESSIONE …
Brescia, 11 Febbraio 2008Mirella Castagnoli
Giovanna Zunino
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• Apprezzamento per il carattere definito processuale e che deve condurre alla definizione delle Indicazioni secondo Regolamento (art7 comma1 L. 53/2003).
• Apprezzamento per gradualità del percorso e perché si propone –usufruendo del contributo delle scuole -di definire anche nuovi Ordinamenti (art.2 e 3).
RISPETTO AL DECRETO N°6 31/07/2007
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RISPETTO AL DECRETO N°6 31/07/2007
• Perplessità per lo strumento normativo utilizzato per veicolare le Nuove Indicazioni (un D.M. non basta…)
• Preoccupazione per i vincoli definiti nella attuale normativa che resta in vigore.
• Apprezzamento per l’impegno e le risorse messe a disposizione per un forte coinvolgimento delle scuole (art. 5 e 6).
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POSITIVITA’ DEL DOCUMENTO “CULTURA, SCUOLA, PERSONA” CHE:
RISPETTO ALLE INDICAZIONI PER IL CURRICOLO
• Mette al centro la persona che apprende.
• Riaffida alla scuola il compito istituzionale di formare all’identità personale, alla consapevolezza, allo sviluppo del pensiero autonomo, al riconoscimento di concreti bisogni formativi fornendo strumenti e occasioni per l’apprendimento di saperi e linguaggi culturali di base
• Supera il modello trasmissivo a favore di un ambiente di apprendimento aperto, colto, solidale e cooperativo, in continuità.
• Compattezza del percorso 6 -14
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• la carenza di collegamento tra scuola dell’infanzia e primo ciclo;
• l’esigenza che la definizione del processo di riforma del secondo ciclo assicuri il necessario raccordo, a partire dai due anni di innalzamento dell’obbligo di istruzione
RISPETTO ALLE INDICAZIONI PER IL CURRICOLO
EVIDENZIA
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RISPETTO ALLE INDICAZIONI PER IL CURRICOLO
• Che l’organizzazione del curricolo sia, per le scuole, momento di riflessione e responsabilitàper definire:
IDENTITA’SCELTE METODOLIGICHE E STRATEGICHE
COERENZA tra obiettivi e finalità della scuola e quelli presenti nelle Indicazioni per il curricolo.
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• Campi di esperienza come luoghi del fare e dell’agire e aree disciplinari non frammentate per un sapere unitario che nasce nell’esperienza (richiamo alla professionalità docente).
• Traguardi di sviluppo della competenza meglio definiti e messi in continuità verticale e in coerenza con le finalità indicate nel testo.
• Valutazione e suoi strumenti vanno assegnati, con chiarezza, alla responsabilità del collegio dei docenti.
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DICEMBRE 2007: ULTERIORE CONTRIBUTO DEL CNPI
• FORMAZIONE: rafforzare la dimensione della ricerca-azione evidenziando l’esperienza delle scuole per garantire qualitàdei percorsi formativi previsti.
• CONTINUITA’ VERTICALE E ORIZZONTALE: forte sottolineatura sulla verticalità del curricolo e coinvolgimento di tutti i soggetti e contesti nel territorio.
• VALUTAZIONE: chiarire i diversi livelli (valutazione di traguardi, certificazione di competenze e valutazione di sistema).
• IMPIANTO DISCIPLINARE: sottolinea il rapporto tra campi di esperienza-aree disciplinari, discipline e assi culturali, avendo a riferimento il percorso 3-16 anni.
• MONITORAGGIO: raccomanda diffusione delle esperienze delle scuole per un confronto con i diversi protagonisti del processo di cambiamento.
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SCUOLA MATERNA/INFANZIA
• contributo per offrire elementi di analisi/spunti alle scuole chiamate a migliorare e tradurre il documento in esame
• Aprire e sostenere il dialogo fluido e il confronto costante tra insegnanti/scuole, cabina di regia nazionale/commissione, CNPI
PER MIGLIORARE IL TESTO
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ANALISI DEL TESTO ATTRAVERSO PUNTI CARDINE:
• Scuola dell’Infanzia e sua evoluzione storica
• I diritti del bambino e la missione della scuola
• Ambiente di apprendimento e strutture di professionalità
• Senso e significato del conoscere• Discontinuità e continuità
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Scuola dell’Infanzia e sua evoluzione storica
• Una volta si chiamava “asilo”• 1968 … Legge 444• 1969 “Orientamenti per l’attività educativa”• 1978 Doppio organico• 1991 “ Nuovi Orientamenti”• 1994 “ASCANIO”• 1999 “ALICE”• 2000/2001 “Linee di sviluppo” e DM 91/2001• … e poi si è chiamato “anticipo”
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I diritti del bambino e la missione della scuola
• Non ancora generalizzata.• Mancano standard di riferimento per la
qualità educativa nel sistema integrato (art. 8 DPR 275/99).
• Ancora da integrare saldamente al sistema scolastico di base.
• Da richiamare le responsabilità degli enti locali.
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Senso e significato del conoscere
• Conoscere è il divenire consapevoli di un proprio essere al mondo.
• Essere aperti al mondo.• Possedere la “cassetta degli attrezzi”.• Essere curiosi e avere il “gusto” della
scoperta.• Essere capaci di dire “non ho capito”• Essere accompagnati e sostenuti
nell’imparare ad imparare
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Discontinuità e continuità
• La continuità come “armonia di fondo”.• Continuità soprattutto nel curricolo
implicito.• Continuità è diritto dei bambini.• Continuità è dialogo, è negoziazione di
significati.• Valore della discontinuità … che fa
crescere.
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Ambiente di apprendimento Scuola Infanzia
Contesto di relazioni, di cura e di apprendimento nel quale si filtrano,
analizzano ed elaborano le sollecitazioni che i bambini sperimentano nelle loro
esperienze
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Ambiente di apprendimento Scuola Infanzia (continua …)
• Metodi
• Organizzazione dell’ambiente
• Promuovere pedagogia attiva e delle relazioni
• Ascoltare• Curare l’ambiente• Curare gesti e cose• Accompagnare verso
conoscenze consapevoli
• Accogliente• Che riconosce, sostiene,
valorizza, incoraggia relazioni e assunzioni di responsabilità
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Ambiente di apprendimento Scuola Infanzia (continua …)
• Organizzazione di proposte educative
• Che espandono e danno forma a prime elaborazioni, intuizioni e scoperte dei bambini.
curricolo esplicito
campi d’esperienza
che sottintende
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Curricolo implicito
• Spazio accogliente• Tempo disteso
• Documentazione• Stile educativo
• Partecipazione• Organizzazione per gruppi di
sezione/intersezione/età
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ORGANIZZAZIONE DEL CURRICOLO
• Insieme delle scelte responsabili e consapevoli che le scuole fanno per traguardare le finalità e gli obiettivi assegnati dalle Indicazioni (Interazione tra curricolo esplicito e curricolo implicito)
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Il curricolo
esplicito
Campi d’esperienzaAree disciplinari
Obiettivi generali:finalità
Obiettivi specifici di apprendimentoTraguardi di sviluppo comptetenza
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Le scuole in autonomia
responsabilmente scelgono e dichiarano
Organizzazioneprofessionalità
contenuti
Metodi
Valutazione(formativa e come strumento di miglioramento)
Nell’organizzazione del curricolo
OBIETTIVI E FINALITA’ ASSEGNATI
VERSO
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Aspetti da cambiare
• Le scuole scelgono la loro organizzazione con libertà, a seconda della numerosità dei bambini e delle risorse disponibili (!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!)
• … Attraverso il gioco … attraverso l’esperienza IL BAMBINO GIOCA, IL BAMBINO ESPERISCE, IL BAMBINO VIVE
• Il gioco è il grande assente
• Il profilo dell’insegnante è molto sfumato