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Introduzione alla classificazione, localizzazione e funzione dei RECETTORI

Introduzione alla classificazione, localizzazione e funzione dei RECETTORI

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Introduzione alla classificazione, localizzazione e funzione dei

RECETTORI

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RECETTORERECETTORE Macromolecola a struttura prevalentemente proteica* cui si legano in

modo specifico mediatori, neurotrasmettitori, ormoni o farmaci per generare una risposta cellulare

* Alcuni antibiotici e antimitotici legano gli acidi nucleici (DNA e RNA)

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RECETTORERECETTORE Macromolecola a struttura prevalentemente proteica cui si legano in modo specifico mediatori, neurotrasmettitori, ormoni o farmaci per

generare una risposta cellulare

Recettori di membranaRecettori di membrana- mediatori idrofilici (neurotrasm., fattori di crescita, citochine, etc.)- trasducono il segnale generando modificazioni biofisiche o attraverso la formazione di secondi messaggeri

Recettori intracellulariRecettori intracellulari- mediatori lipofilici (ormoni steroidei e tiroidei, acido retinoico, vit. A e D, etc.)- interagiscono con tratti specifici del genoma e inducono modificazioni dell’espressione genica di alcune proteine

ECCEZIONI: 1) Estrogeni ed ormoni tiroidei possono interagire con rec. di membrana 2) Alcuni rec di membrana (a TyrK, GPCR, per citochine) possono attivare fattori di trascrizione

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RECETTORI INTRACELLULARIRECETTORI INTRACELLULARI

Proteine citosolubili capaci di legare il DNA e di regolare la trascrizione di geni specifici

LOCALIZZAZIONE:- nucleare (veicolati nel nucleo dopo la sintesi nel RE)- citoplasmatica (rec x mineral- e glucocorticoidi, progesterone e androgeni attraversano la membrana nucleare solo se legati al proprio ligando)

CARATTERISTICHE STRUTTURALI:

- Singola catena polipeptidica → 3 territori:

C-term: 12 α eliche (H1-H12) Sito di legame x l’ormone (cavità idrofobica delimitata da H3, H5 e H6)

Regione centrale: ca.70aa, dominio maggiormente conservato, ricco di Cys che stabilizzano l’associazione con il DNA, legame con sequenze specifiche di DNA

N-term: Sequenza poco conservata essenziale x la specificità d’azione a livello di “transattivazione” (interazione e attivazione di fattori di trascrizione)

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RECETTORI DI MEMBRANARECETTORI DI MEMBRANA

Nove superfamiglie recettoriali:

A) Recettori-canale

B) Recettori accoppiati alle prot. G

C) Recettori con attività tirosin chinasica intrinseca

D) Recettori ad attività guanilato ciclasica intrinseca

E) Recettori per l’adesione e il movimento cellulare

F) Recettori per le citochine

G) Recettori per il Tumor Necrosis Factor (TNF)

H) Recettori “Toll like”

I) Recettori per le lipoproteine

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Ach, nic, GABA, Glu

Ach, GABA, Glu

Selectine Integrine

Cit ILs

GFs

Pept. natr.

atriale

(AC, PLC)

Tyr-K

cGMP

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RECETTORI-CANALERECETTORI-CANALEComplessi macroproteici transmembranari che formano un canale ionico la cui probabilità di apertura è stimolata dal legame con il neurotrasmettitore o con farmaci agonisti modifica del potenziale elettrico transmembranario

Esempi: nAChR, GABAA, Gly, i-Glu, 5-HT3, P2x

CARATTERISTICHE STRUTTURALI:- 3-5-subunità che delimitano un canale idrofilico

- Ogni subunità è formata da almeno 4 catene polipeptidiche transm. (M1-M4)

- Il canale è delimitato dalle regioni M2

- La selettività ionica è determinata dalla carica degli aa all’interno del canale

- Grossa porzione extracellulare a forma di imbuto: vi si concentrano gli ioni + siti di legame e allosterici

- Parte citoplasmatica: siti di fosforilazione e ancoraggio al citoscheletro

NB: TRP (Transient Receptor Potential channels) sono canali cationici la cui apertura è controllata da ligandi intracellulari (Ca2+, IP2, DAG, AEA). Struttura a 6TM ~ K+-Ch

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IL RECETTORE NICOTINICO MUSCOLARE

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RECETTORI ACCOPPIATI A PROTEINE G

Trasducono il segnale generato dal legame con il mediatore attivando una proteina G

PROTEINE G: molecole proteiche eterotrimeriche (), legano il GTP () e possiedono attività GTPasica ()

L’attivazione del recettore porta alla produzione di diverse molecole di 2° messaggeri attivazione di numerose molecole enzimatiche amplificazione del segnale lunga durata dell’effetto

CARATTERISTICHE STRUTTURALI:-Unica catena polipeptidica a 7 zone transmembranarie (T1-T7)-La zona citoplasmatica fra T5 e T6 riconosce le proteine G specifiche-Il sito di legame per il neurotrasmettitore si trova nelle porzioni transmembranarie o extracellulari della sequenza amminoacidica

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DAG

PKC

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RECETTORI CON ATTIVITA’ TIROSIN CHINASICARECETTORI CON ATTIVITA’ TIROSIN CHINASICA

Fosforilano substrati proteici in corrispondenza di residui tirosinici

Esempi: recettori per fattori di crescita (IGF-1, NGF, EGF, FGF, etc) e per diverse citochine

CARATTERISTICHE STRUTTURALI:-Unica catena polipeptidica che attraversa una sola volta la membrana (eccezioni: Insulin-R: tetramero, HGF-R: dimero)-Interazione con il ligando a livello della porzione extracellulare-Dominio catalitico intracellulare-Coda C-terminale (ca. 250aa): lega i trasduttori intracellulari del segnale

L+R dimerizzazione autofosforilazione associazione del R con proteine citoplasmatiche adattatrici proliferazione o differenziazione cellulare

Molti ONCOGENI sono recettori per GFs mutati che hanno perso la loro regolazione fisiologica (inibitori Tyr-K: antitumorali)

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RECETTORI PER L’ADESIONE CELLULARE

Responsabili dell’interazione fra le cellule e il microambiente della matrice cellulare.

Trasducono i segnali provenienti dalla matrice per regolare crescita, motilità, forma, differenziamento e posizione nell’organismo delle cellule.

Esempi: caderine e CAM (attivano Tyr-K), selectine (attivano vie associate a prot G), integrine (attivano la cascata delle MAP-K)

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RECETTORI PER LE CITOCHINECitochine: fattori di regolazione pleiotropici che controllano molteplici funzioni (es: proliferazione, differenziamento) delle cellule del sistema immune e ematopoietico.

Due famiglie di recettori:1) Legano molti fattori di crescita ematopoietici, GH, prolattina, interleuchine2) Legano gli interferoni, IL-10 e 22, il fattore VII della coagulazione

CIT+R di-/trimerizzazione recettoriale + Tyr-K attivazione della via JAK/STAT

JAK = chinasi citoplasmatiche attivate dai recettori per le citochine coinvolte nella fosforilazione di STAT (NB:STAT sono attivate direttamente dalle tirosin-chinasi recettoriali)STAT = Trasduttori del Segnale e Attivatori Trascrizionali: famiglia di proteine citoplasmatiche che dopo fosforilazione su un residuo di tirosina formano dimeri capaci di traslocare al nucleo e stimolare la trascrizione di geni coinvolti nel controllo del ciclo cellulare e nel differenziamento

CARATTERISTICHE STRUTTURALI:-almeno due subunità-una subunità (caratteristica del sottogruppo) che specifica il sistema di trasduzione del segnale-una subunità specifica per il recettore capace di interagire con il ligando

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Tyr-K

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RECETTORI PER IL TNF

Il TNF è il principale mediatore dell’apoptosi, è implicato nel controllo

dell’infiammazione, dell’immunità e nella patogenesi di molte malattie degenerative

croniche

TNFR1: Espresso in diversi tessuti, sensibile alle forme trimeriche solubili del

TNF

TNFR2: Espresso nelle cellule del sist immune, risponde alle forme trimeriche

legate alle membrane del TNF

Dopo il legame con il TNF il recettore trimerizza.

Nella regione citoplasmatica: death domain recluta un complesso di segnalazione

multiproteico che porta all’attivazione della caspasi 8 e all’apoptosi

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NEUROPROTECTIONPROLIFERATIONINFLAMMATION

Injury/Infection =>Chronic production of TNF => Inflammation, Tissue damage

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RECETTORI “Toll-like”

Espressi soprattutto dalle cellule deputate alla risposta immunitaria contro i

microorganismi (macrofagi, APC, neutrofili, cellule endoteliali della cute,

linfociti T e B)

Importanti per il riconoscimento dei microorganismi da parte dell’organismo

e per la modulazione della risposta immune antinfettiva

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LOCALIZZAZIONE CELLULARE DEI RECETTORILOCALIZZAZIONE CELLULARE DEI RECETTORI

Membrana presinaptica

Il recettore è localizzato di fronte all’uscita del neurotrasmettitore

L’attivazione del recettore regola la secrezione di

neurotrasmettitori

E’ importante che i recettori si trovino in una corretta localizzazione rispetto alle

molecole necessarie per la trasduzione del segnale.

Ciò è garantito da interazioni del rec con proteine della membrana e del citoscheletro.

Alcune proteine sinaptiche (es: PSD95 per i rec AMPA e NMDA) fanno da ponte tra i

recettori stessi e le proteine del citoscheletro, tramite interazioni proteina-proteina

mediate dai domini PDZ.

Membrana postsinaptica

Presynaptic receptor

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STRATEGIE FARMACOLOGICHE PER LA MODULAZIONE STRATEGIE FARMACOLOGICHE PER LA MODULAZIONE DELLE RISPOSTE RECETTORIALIDELLE RISPOSTE RECETTORIALI

Controllo della sintesi e del rilascio dei modulatori (L-DOPA per PD)

Modulazione dei sistemi di controllo dell’eliminazione di ormoni o neurotrasmettitori

L’attività del R è controllata dalla Kd del complesso L-R (< Kd, > tempi di occupazione del rec). La fosforilazione del R può modificare la Kd.

Desensitizzazione: ridotta capacità del R di trasdurre il segnale Omologa o eterologa (recettori con lo stesso sist di trasduzione)

Up-/Down-regulation: >/< numero di R espressi dalla cellula (trattamenti cronici con AT o AG. Tolleranza farmacologica: broncodilatatori => ↓2-R) Modulazione dello spegnimento del segnale (es: modulazione dell’attività di canali/pompe /potenziale transmembrana; fosfodiesterali x cAMP o fosfatasi x -P)

Controllo dell’induzione dei recettori (> rec. B1 nei vasi di tessuti infiammati da parte di endotossine batteriche; induzione R per PDGF e EGF in cell epiteliali durante la riepitelizzazione; linfociti+Ag=> ↑IL2-R => espansione clonale linfociti)

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PROTEINE SCAFFOLDPROTEINE SCAFFOLD

Proteine capaci di “avvicinare” diverse proteine (sia citoplasmatiche che di membrana) appartenenti ad uno stesso “signalling pathway” => ↑ EFFICIENZA E SPECIFICITA’ DEL SEGNALE

Facilitano l’interazione del RECETTORE con i suoi EFFETTORI assicurando specificità nell’attivazione della cascata del segnale e favorendo la corretta localizzazione subcellulare dei complessi multiproteici coinvolti nell’elaborazione/esecuzione del segnale

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PSD95PDZ

1 Desensitizzazione: internalizzazione indotta da AG⊝ Segnale: favorisce l’associazione con NMDA-R

GRIPPDZ AMPA/KA

mGluR3,4,6,7

=> Localizzazione post-sinaptica=> Localizzazione presinaptica

-filamin D2,3 => Localizzazione: targeting e stabilizzazione del recettore nella membrana plasmatica

Segnale: AC⊝

Homer mGluR1,5 => Localizzazione: postsinaptica Segnale: accoppiamento con i rec x IP3 e rianodina e con i canali al Calcio P/Q accoppiamento con NMDA-R (via shank)

-arrestine diversiGPCRs => Segnale: MAPK pathways

Desensitizzazione: internalizzazione mediata da AG Down-regulation: sorting to proteasomes

Esempio di complesso multiproteico: Shank - PSD95 - NMDA-R -mGluR-fodrina – dinamina-2 - cortactina - GKAP

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The postsynaptic Homer-Shank-mGluR1a,5 “receptosome” (Bockaert et al., 2004).

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The presynaptic mGluR7a-calmodulin-PICK1 “receptosome” (Bockaert et al., 2004).

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