4
Scuola Media Statale di Prata P.U. Dall’inizio dell’anno è stato stabilito che il giovedì era dedi- cato alla lettura dei quotidiani e, quindi, è uno dei giorni della settimana particolarmente im- portante, sia per me che per i miei compagni. Dopo un’atten- ta lettura dei titoli di diversi quotidiani, insieme al professo- re scegliamo l’articolo più im- portante e più di attualità. Si legge l’articolo e si cerca di riportare sul quaderno i passi più importanti commentandoli e esprimendo le nostre opinioni. Fino ad ora gli articoli che ab- biamo preso in esame sono stati molti e tra questi quelli che riguardavano la guerra in Iraq dove ci siamo soffermati perché era un problema che riguardava tutto il mondo. I giornali hanno messo in evidenza le grandi barbarie compiute da Saddam Hussein nei confronti del suo popolo. Però non tutti sono stati d’accordo con gli Stati Uniti perché potevano essere usati altri mezzi per fermare il ditta- tore. La guerra non porta mai ricchezza, ma morti e distruzio- ni. Un altro problema molto importante è l’articolo “18” che riguarda la salvaguardia del posto di lavoro e per questo ci sarà il 15 giugno un referendum. In questi giorni in prima pagina su tutti i giornali c’è l’allarme per la S.a.r.s. Una malattia che sta provocando centinaia di morti e non si riesce a trovare la giusta cura. Le testate giornalistiche hanno affrontato anche il proble- ma che riguarda l’immunità parlamentare invocata dal Gover- no. Secondo me non è giusto, perché le persone dovrebbero essere giudicate come semplici cittadini. Le notizie di cronaca continuano a riempire le pagine dei giornali, infatti, a Milano un giovane è stato ucciso da un gruppo di neofascisti per un rottweiler di nome “Rommel”. Questo lavoro che si svolge in classe ci aiuta a capire i problemi che quotidianamente colpiscono i cittadini. Marco Giordano Marco Giordano Marco Giordano Marco Giordano Anno 3. Numero 2 I O , GIORNALISTA ! Data Giugno 2003 I PIÙ FICHI DELLA SMS DI PRATA P.U Luigi Petrillo 3A Chiara Zarro 3A Emilia Coluccio 2A Marco Giraldi 2B M. Lo Giudice 1A Roberto Giraldi 1B I L BANDITORE G ERARDO , MIO COMPAGNO DI CLASSE E AMICO DI TUTTI Nella mia classe c’è un compagno, la cui unica colpa è quella di avere molti problemi. Io personalmente gli voglio bene, in questi 10 anni che abbiamo frequentato le stesse scuole ho impa- rato a conoscerlo e a “capirlo”, ma infondo ho solo 13 anni e fino a che punto posso capirlo? Nonostante ciò a volte sono arrivata perfino a invidiarlo quando si alza dal suo banco e insie- me a qualche professore va a giocare a computer, quando per casa ha pochi compiti da fare, ma poi come un fulmine un pensiero mi attraversa la mente: ”ma cosa sto pensando devo ringraziare Dio se sono proprio come sono”. Altre volte mi fa tristezza quando vaga per la clas- se come un anima senza meta, mentre pensa forse ai suoi proble- mi. Alcune volte mi piacerebbe sedermi vicino a lui a parlare per ore, ma poi penso che per lui potrei essere una fonte di imba- razzo. Ribadisco che come tutti i miei compagni di scuola anche lui è mio amico. Gerardo ha un carattere aperto, forse un poco troppo, spesso quando un’inse- gnante gli parla lui cambia discor- so raccontando cosa gli è succes- so il giorno precedente. Lui ha molte passioni, la principale è giocare a computer e gli piaccio- no tantissimo i cani e le macchi- ne. Quando una persona gli fa i complimenti arrossisce dall’imba- razzo. Fiorinda Basciano Fiorinda Basciano Fiorinda Basciano Fiorinda Basciano La redazione de “Il banditore” a lavoro

IO, GIORNALISTA-APPRENDISTA

Embed Size (px)

DESCRIPTION

Dall’inizio dell’anno è stato stabilito che il giovedì era dedicato alla lettura dei quotidiani e, quindi, è uno dei giorni della settimana particolarmente importante, sia per me che per i miei compagni.

Citation preview

Page 1: IO, GIORNALISTA-APPRENDISTA

Scuola Media Statale di Prata P.U.

Dall’inizio dell’anno è stato stabilito che il giovedì era dedi-cato alla lettura dei quotidiani e, quindi, è uno dei giorni della settimana particolarmente im-portante, sia per me che per i miei compagni. Dopo un’atten-ta lettura dei titoli di diversi quotidiani, insieme al professo-re scegliamo l’articolo più im-portante e più di attualità. Si legge l’articolo e si cerca di riportare sul quaderno i passi più importanti commentandoli e esprimendo le nostre opinioni. Fino ad ora gli articoli che ab-biamo preso in esame sono stati molti e tra questi quelli che riguardavano la guerra in Iraq dove ci siamo soffermati perché era un problema che riguardava tutto il mondo. I giornali hanno messo in evidenza le grandi barbarie compiute da Saddam Hussein nei confronti del suo popolo. Però non tutti sono stati d’accordo con gli Stati Uniti perché potevano essere usati altri mezzi per fermare il ditta-tore. La guerra non porta mai ricchezza, ma morti e distruzio-ni. Un altro problema molto importante è l’articolo “18” che riguarda la salvaguardia del posto di lavoro e per questo ci

sarà il 15 giugno un referendum. In questi giorni in prima pagina su tutti i giornali c’è l’allarme per la S.a.r.s. Una malattia che sta provocando centinaia di morti e non si riesce a trovare la giusta cura. Le testate giornalistiche hanno affrontato anche il proble-ma che riguarda l’immunità parlamentare invocata dal Gover-no. Secondo me non è giusto, perché le persone dovrebbero essere giudicate come semplici

cittadini. Le notizie di cronaca continuano a riempire le pagine dei giornali, infatti, a Milano un giovane è stato ucciso da un gruppo di neofascisti per un rottweiler di nome “Rommel”. Questo lavoro che si svolge in classe ci aiuta a capire i problemi che quotidianamente colpiscono i cittadini.

Marco GiordanoMarco GiordanoMarco GiordanoMarco Giordano

Anno 3 . Numero 2

IO,GIORNALISTA!

Data Giugno 2003

I P I Ù “ F I C H I ” D E L L A S M S D I P R A T A P . U

Luigi Petrillo 3A

Chiara Zarro 3A

Emilia Coluccio 2A

Marco Giraldi 2B

M. Lo Giudice 1A

Roberto Giraldi 1B

IL BANDITORE

GERARDO , MIO COMPAGNO D I CLA S SE E AM ICO D I TUTT I Nella mia classe c’è un compagno, la cui unica colpa è quella di avere molti problemi. Io personalmente gli voglio bene, in questi 10 anni che abbiamo frequentato le stesse scuole ho impa-rato a conoscerlo e a “capirlo”, ma infondo ho solo 13 anni e fino a che punto posso capirlo? Nonostante ciò a volte sono arrivata perfino a invidiarlo quando si alza dal suo banco e insie-

me a qualche professore va a giocare a computer, quando per casa ha pochi compiti da fare, ma poi come un fulmine un pensiero mi attraversa la mente: ”ma cosa sto pensando devo ringraziare Dio se sono proprio

come sono”. Altre volte mi fa tristezza quando vaga per la clas-se come un anima senza meta, mentre pensa forse ai suoi proble-mi. Alcune volte mi piacerebbe sedermi vicino a lui a parlare per ore, ma poi penso che per lui potrei essere una fonte di imba-razzo. Ribadisco che come tutti i miei compagni di scuola anche lui è mio amico. Gerardo ha un carattere aperto, forse un poco troppo, spesso quando un’inse-

gnante gli parla lui cambia discor-so raccontando cosa gli è succes-so il giorno precedente. Lui ha molte passioni, la principale è giocare a computer e gli piaccio-no tantissimo i cani e le macchi-ne. Quando una persona gli fa i complimenti arrossisce dall’imba-razzo.

Fiorinda BascianoFiorinda BascianoFiorinda BascianoFiorinda Basciano

La redazione de “Il banditore” a lavoro

Page 2: IO, GIORNALISTA-APPRENDISTA

In classe, durante le selezioni, cade un silenzio cupo, non si sente volare una mosca. Tutti noi siamo molto emozionati, a tal punto da tremare, quando suoniamo le prime note. AllDo-po che vengono superate tut-te, è come se fossimo usciti da un “ incubo”. Dopo alcuni giorni di ansia e di preparazio-ne, è finalmente arrivata l’ora di mettere in pratica tutto quello che abbiamo appreso nel corso dell’anno. La matti-na del giorno prestabilito con il scuolabus ci rechiamo a Pietradefusi, dove al canonico

Ogni anno, il professore di musica, organizza un saggio musicale che presenta come lavoro di fine anno. Sicura-mente, per noi alunni, è l’e-vento scolastico più bello dell’ anno; infatti, quando sentia-mo dire che dobbiamo prepa-rarci per il saggio, ci sembra che già i nove mesi scolastici siano trascorsi e quindi siamo molto contenti. Prima della manifestazione, ogni alunno deve superare le così det-te”selezioni”. E’ proprio vero che non si ottiene niente sen-za superare qualche ostacolo.

“SI COMINCIASI COMINCIASI COMINCIASI COMINCIA” del prof. diamo fiato agli strumenti. Ovvio che all’emozione e alla paura inizia-le subentra sicurezza e scioltez-za. Infine si chiude cantando una canzone tra quelle già col-laudate. Quest’ anno i “pezzi” previsti sono: “Nella vecchia Nella vecchia Nella vecchia Nella vecchia fattoriafattoriafattoriafattoria”, “Vengo anch’ io, no tu Vengo anch’ io, no tu Vengo anch’ io, no tu Vengo anch’ io, no tu no no no no “,”La pantera rosaLa pantera rosaLa pantera rosaLa pantera rosa” e ”The The The The

sound of silencesound of silencesound of silencesound of silence”.

Marco GiraldiMarco GiraldiMarco GiraldiMarco Giraldi

Pagina 2

BUONE VACANZE

UNA GITA DA RICORDARE

“MISSIONE” PIETRADEFUSI

11.00 se non più tardi, di non dovere andare a scuola, e soprat-tutto di aprire i libri, mi sembra di toccare il cielo con le dita.E’ bello pensare che per noi la cosa più importante sarà il divertimento e non più l’idea dei compiti per il giorno successivo. I segni dell’e-state sembrano sempre più vicini: il mare, la spiaggia, i raggi di sole che sempre più caldi filtrano dalle finestre illuminando le case, gli alberi si riempiono di verde e in terra tanti fiori dai magici colori, su tutto domina l’azzurro cielo.

Spero che tutti si divertiranno in queste vacanze e , anche se sono sicura che nessuno oserà prende-re un libro ( io compresa) , mi tocca ricordare di studiare , di esercitarsi per evitare di spedire tutto nel “dimenticatoio”! Non mi resta che augurare buone vacan-ze ai prof., ai compagni e ai colla-

boratori scolastici.

Paola Salvo Paola Salvo Paola Salvo Paola Salvo Manca poco alla fine della scuo-la e già si sente aria di vacanza. Al solo pensiero di potersi alzare alle

I ruderi del castello dei Caetani

Anno 3. Numero 2

conosciuto i ragazzi di Santa Paolina non sembravano così’ simpatici. Abbia-mo scherzato, parlato e scambiato i posti. ” Siamo contenti, ma un po’ assonnati. Però nel pullman sembra che il tempo non passi mai. “Finalmente siamo arrivati!” La mattinata l’abbiamo dedicata all’ abbazia di Sermoneta, una chiesa medioevale del ’500, abitata dai monaci cistercensi, e al castello dei Caetani con le due torri, la più grande chiamata il “Maschio”, la più piccola chiamata il “Maschietto”. Abbiamo camminato sul ponte levatoio e visto le stanze di quell’ epoca: c’è ancora l’arredo di quel tempo, il letto a baldac-chino, i mobili, i giganteschi camini… Sulle mura ormai consumate, vi sono ancora gli affreschi, alcuni logorati, altri ancora intatti. E dopo aver consu-mato la colazione a sacco abbiamo comprato dei ricordini nei negozi che fiancheggiano le strade. Il pomeriggio l’abbiamo dedicato tutto all’ Oasi di Ninfa: stancante è stata la fila, ma l’Oasi è stata stupenda. Avete mai visto un platano con il fusto bian-

co? Prima di entrare nell’oasi non l’avevo mai visto. Sapete perché in città questa pianta ha il fusto nero? “tutta colpa dell’ inquinamento” ha detto la gui-da, altri alberi di cui non ricor-do il nome, hanno il fusto ver-de. Incredibile, una cosa mai vista!! A colpirmi sono le im-mense e gigantesche canne di bambù: sembrava di essere in una giungla. Peccato che pro-prio alla fine è venuto a piove-re, ma che dico, a piovere? E’ venuto il diluvio universale tanto da bagnarci tutti. Di corsa abbiamo lasciato l’Oasi e raggiunto il pul-lman. Così si conclude questa fantastica gita, ed io non vedo l’ora di ripetere questa esperienza.

Emilia Coluccio Emilia Coluccio Emilia Coluccio Emilia Coluccio

Ci incontriamo davanti alla scuola. ….Non mancano i cellulari, i lettori CD, i soldi e le raccoman-dazioni dei genitori. Ci scambia-mo idee, opinioni e dopo aver parlato del più e del meno arriva il pullman: ”Peccato, i posti di die-tro, i più ambiti in una gita scola-stica, sono già stati occupati dai ragazzi di S.Paolina. Io sono capi-tata vicino a Giò (Giovanna) con la quale sono stata per tutto il giorno. Abbiamo ascoltato la musica per po’ di tempo e…..

tutto sonno e relax!

“Il meritato riposo è arrivato:

sole, mare, monti, corse

giochi, dolce far niente, viaggi,

gite, scampagnate, escursioni,

incursioni e sparapacchiate a

volontà saranno di routine ).

Non mancherà la compagnia di

un buon libro e la lettura di un

quotidiano”

La SMS di Prata P.U.

la scuola è finita

“Aaaaaaaahhhhh!!!Finalmente è finita! Già! Vi aspettavate che finisse così all’improvviso? E adesso...come passeremo il tempo? Senza le interrogazio-ni (yuuuhhuu!!), senza i compiti (yahhooohh!), senza gli inse-gnanti (evvivaaaa!), come fa-remo a sopravvivere? Già, chi ci arriva a settembre? Ih! Ih! Ih!”

Page 3: IO, GIORNALISTA-APPRENDISTA

Notizie di rilievo:

Mentre andiamo in stampa, apprendiamo con viva soddisfazione dal quotidiano di Avelli-no il “Corriere” che il nostro giornalino “Il ban-ditore” sarà premiato al concorso nazionale “Il giornale nella scuola”, indetto dalla SMS “Raimondo Guarini” di Mirabella Eclano.

I l banditore

L’anno scolastico si è quasi concluso e noi alunni non vediamo l’ora di goderci i bel-lissimi giorni estivi, le corse in bicicletta, i bagni a mare, i tuffi e tutto quello che ci a-spetta. I giorni di scuola sono trascorsi in fretta lasciandoci alle spalle tutte le nostre ten-sioni e le ansie quando c’era un compito o un’interrogazio-ne, ma anche i tanti ricordi, le risate fatte con i nostri compa-gni e gli insegnanti. E’ stato per me un anno molto bello anche se vi confesso che qual-che volta ci si annoiava un po’ di stare tra i banchi di scuola mentre fuori c’erano delle belle giornate. L’anno prossi-mo sarò in III Media e questo significherà sicuramente mol-to impegno per cercare di superare al meglio l’esame

finale. Inoltre, io come tutti i miei compagni di scuola dovremo matura-re delle scelte come il tipo di istituto in cui proseguiremo gli studi. In questo potremo so-prattutto contare sull’-aiuto dei nostri inse-gnanti e dei nostri geni-tori che conoscono le nostre capacità e le nostre inclinazioni. Spe-ro che il prossimo anno scolastico vada bene per me e per i miei compagni. Sicuramente tra amici ci incontrere-mo anche quando la scuola sarà chiusa e insieme giocheremo e scherzeremo come abbiamo sempre fatto. Ora non posso fare altro che salutarvi e dare a tutti voi un

grande “ arrivederci a settem-

bre”.

Carmen ZarrellaCarmen ZarrellaCarmen ZarrellaCarmen Zarrella

dire la verità io già pensavo alle vacanze estive: che bello “lasciare” per un po’ di tempo lo studio e pensare al diverti-mento. Anche se sembra im-possibile, mi mancherà l’am-biente scolastico: le urla degli insegnanti, i miei compagni, i bidelli, lo squillo della campa-nella, l’agitazione degli alunni quando venivano avvisati dell’-assenza degli insegnanti, il chiasso che si creava quando il professore usciva dall’aula, quell’atmosfera cupa che si creava in aula quando c’era

In questi giorni già si avverte il profumo fresco e intenso dell’e-state, ormai il sole già bussa alle porte e l’anno scolastico sta per concludersi. Finalmente!!! A

qualche interrogazione, le battute, le passeggiate in bagno… Mi man-cherà anche il corso di giornali-smo; è stata un’esperienza molto piacevole e nello stesso tempo mi ha aiutato a crescere, a riflettere, a guardare le cose con “occhi diver-si” da più punti di vista e vorrei che anche l’anno prossimo si ripe-tesse questa attività. Quest’anno scolastico è volato ed ora già sia-mo in vacanza.

Emilia ColuccioEmilia ColuccioEmilia ColuccioEmilia Coluccio

Pagina 3

C A R O “ I L B A N D I T O R E ”

ARRIVEDERCI A SETTEMBRE

AAAAAAHHHHHHH ! ! ! ! ! ! !F INALMENTE . .

La classe 2 B

Amarcord Chi scrive queste poche riflessioni-considerazioni è stato, negli anni scorsi, un tuo attivo collabo-ratore. Sono Mario Lepore e ricordo molto chiaramente la contentezza che contagiò me ed i miei compagni di classe quando il nostro insegnante di Scienze Matematiche, prof. Flavio Picariello ci propose di scrivere un giornalino scolastico. Già il titolo era tutto un programma: “Il Banditore”. Il mio ricordo dei giorni trascorsi tra i banchi comunque non si ferma certo a questa bella ed interessante iniziativa che ritengo tuttora assai valida per la completa formazione umana e cultu-rale dell’ adolescente. Ho ben presente l’ armonia e l’ amicizia che esisteva tra noi alunni e con gli insegnanti che ci consideravano alla stregua dei loro stessi figli. L’ esiguo numero di alunni ha favorito la nascita e lo sviluppo sempre maggiore di questi rapporti di amicizia e collaborazio-ne; studiavamo in gruppo a casa ed in classe ci aiutavamo vicendevolmente. Ognuno dei nostri insegnanti ci stimolava continuamente con nuove ed interessanti iniziative didattiche che ora ci tornano utili nella nuova realtà scolastica. Ritengo di aver vissuto, quindi, un’ esperienza indi-menticabile che mi ha consentito di affrontare la scuola secondaria superiore senza remore né difficoltà. Io frequento, attualmente, il secondo Liceo Scientifico “P.S. Mancini” di Avellino insie-me a due altri compagni della scuola media e mi trovo assai bene. Inizialmente mi sentivo un po’ spaesato ed avevo timore che gli altri alunni provenienti dalle scuole di Avellino fossero molto più preparati. Ho piano, piano capito che non avevo niente da invidiare ai compagni, ma sono stati loro ad apprezzare le mie doti umane e culturali . Mario Lepore

La classe 2 A

La nostra avventura è agli sgoccioli Questi tre anni sono passati, e sembra ieri la prima volta che impauriti di iniziare una nuova avventura, ci ritro-viamo qui nella scuola me-dia di Montefredane per concludere questa nostra così detta “avventura”. Ormai manca poco e ci toccherà affrontare un’ esame che ci spaventa un po’, però da altra parte sia-mo anche entusiasti perché continueremo gli studi agli istituti superiori. Ognuno di noi ha scelto istituti diversi e solo in pochi si troveran-no insieme, e magari chissà continuare questa avventura insieme; ciò che tutti noi ci auguriamo è che la nostra amicizia continui, anche se questa scelta per istituti diversi, un po’ ci allontana, ma l’unica cosa importante in questo momento è riusci-re bene nello studio per permetterci, un domani, di poter lavorare e di realizza-re i nostri sogni. Inoltre tutti noi della classe III di Mon-tefredane ci auguriamo che la “nostra” scuola non si chiuda a causa dei pochi iscritti, ma che anche gli altri come noi possano vive-re bei momenti di gioia e di felicità.

Gli alunni della 3A

Scuola Media Statale di MONTFREDANE

Page 4: IO, GIORNALISTA-APPRENDISTA

in coro hanno dato i l “Buongiorno” al Direttore, dopo di che sono stati presentati in modo animato i loro strumenti musica-li. Poi è stato la volta degli sceno-grafi e dei collaboratori, studenti della classe V B dell’Istituto d’Ar-te “P. A. De Luca” di Avellino. I costumisti del corso Moda dell’I-stituto Professionale Per l’Indu-stria e l’Artigianato “ A. Amatucci” di Avellino e la ditta Confezioni—Pelle di Maffei s.r.l. di Solfora. Il corpo di ballo del “Centro Danza & Arti Coreografe” di Avellino. In ultimo sono stati presentati gli insegnanti tra cui la Professoressa An-

tonella Forino nelle vesti di un simpatico scoiattolo narratore, girando tra il pubblico racconta la favola. Poi si aprì il sipario ed apparve un piccolo scoiattolo che tra pianti e lamenti cercava di rosicchiare una ghianda e qualche bacca, ma purtroppo non aveva

Il 4 Aprile 2003, noi alunni della seconda Media di Prata P.U., abbiamo assistito al Conservatorio “D. Cimarosa” di Avellino ad uno spettacolo che si intitolava “Lo scoiattolo in gamba” di Eduardo De Filippo . Con noi sono venuti anche il Professore di matematica e la Professoressa di lettere. Nello scuola-bus ogni alunno era seduto accanto ad un altro e alcuni in un posto singolo e c’era chi parlava con l’ami-co, chi cantava, chi guardava fuori del finestrino. Quando siamo arrivati c’erano già molte scuole: quel-le di Avellino, S. Paoli-na e Montoro S., tra cui elementari, medie e superiori. Le sedie erano numerate. Prima che lo spettacolo ini-ziasse hanno distribuito ad ognu-no un libricino nel quale c’erano le parti recitate, i canti e come si svolgeva la vicenda. Due presen-tatori hanno salutato tutte le scuo-le presenti in sala. Molto coreogra-fica l’entrata in scena dell’orche-stra: i musicisti si sono disposti e

denti perché era ancora piccolo. Passò di lì un re dentro un’auto d’epoca, accompagnato dal ciam-bellano, da un ministro e l’autista . Il re offrì allo scoiattolino una dentiera d’oro in cambio di un buon pranzo. Lo scoiattolino accettò. Il re aveva invitato molti imperatori, sultani, maraja e molti presidenti di repubbliche prove-nienti da Oriente e da Occidente. Ma lo scoiattolino non sapeva cucinare. Intanto arrivarono gli ospiti che però devono aspettare

fino ad un mese,

Ma gli venne loro il singhiozzo e un vuoto nello stomaco. Dopo

minacce da parte del re lo scoiat-tolo riesce a preparare il pranzo. Ma succede che si accorge che i denti gli sono cresciuti, quin-di assaggia i cibi e con un balzo scappa dalla finestra lasciando il re e gli ospiti a

stomaco vuoto.

Carmen Carmen Carmen Carmen

ZarrellaZarrellaZarrellaZarrella

“Il Martedì” pomeriggio, gli alun-ni della IIB, partecipano al corso di Cineforum proposto quest’ anno dalla professoressa Fernan-da Caruso. Ci riuniamo, infatti, nella nostra classe dalle 14:00 alle 15:50. Il Cineforum consiste nell’ osservare attentamente un film scelto dal gruppo al fine di elabo-rare recensioni, commenti, descri-zioni del luogo dove è ambientata la commedia, scriviamo e anno-tiamo le scene, i costumi, le so-cietà e i personaggi. Siamo molto contenti di partecipare al corso perché questi film ci hanno fatto scoprire le terribili atrocità che si sono verificate in passato. La professoressa Caruso ci ha rac-contato che anche negli anni scor-si fu portato a termine questo progetto nel migliore dei modi con i ragazzi dell’ altro ciclo e quindi ci impegneremo con tutte le nostre capacità per non essere da meno degli altri. Siamo onorati di partecipare al Cineforum per-ché siamo certi che ci sarà molto utile per il nostro futuro e per arricchire il nostro bagaglio cultu-rale. Speriamo che questo proget-to venga proposto anche nei pros-simi anni per dare la possibilità ai futuri alunni di svolgere questo compito interessante e istruttivo.

Francesco Galdo

Sono stati giorni indimenticabili, meravigliosi che crediamo di non dimenticare mai più. Ma anche giorni d’ansia e di paura. La festa inizia il sabato alle prime luci dell’-alba con gli spari. E questi mentre per i comuni mortali hanno rappresentato una sve-glia anticipata per noi due, gia sveglie da tempo, l’inizio di una giornata lunga e in-tensa. Senza contare che le prove, a cominciare dal mese di febbraio, sono state lun-ghe, difficili ed impegnative. Condite da emozioni che nessuno riuscirà a comprende-re ed a capire. Ci sono stati anche giorni tristi , quando dalla finestra vedevamo i no-stri amici giocare, ridere e scherzare mentre noi dovevamo stare a bere tisane calde . Sacrifici che infine pagano...anzi ripagano !!! L’ora “x” era arrivata dovevamo andare giù all’Annunziata . E tra fotografie, filmini, carezze e baci la stanchezza già si senti-va . Era il momento di spiccare il volo e qualcuno diceva :”Vedi gli angioletti . Come sono carini !” Tra incoraggiamenti dei nostri genitori la corda iniziava a sali-re ,eravamo sopra . .Ecco il segno di Guido (il preparatore).Tiziana devi iniziare !”Sei madre ….” È finita la canzone e un grande peso dalle spalle si era tolto, ma un’altro ne stava arrivando. Intanto la folla ci assaliva per congratularsi con noi. Non c’era tempo, dovevamo muoverci , stava per iniziare la processione.La notte iniziava a calare e finalmente Guido ci raggiungeva per prenderci e andare a casa sua per sve-

stirci. Più tardi siamo ritornati alle nostre case e tra un bagno rilassante e una tazza di latte e miele non sapevamo cosa scegliere, e poi subito a letto. Il primo giorno era passato, l’altro era appena iniziato. È di nuovo mattina, dobbiamo correre a prepararci .”Forza giù, giù alla Chiesa Madre “ gridava Guido. Nella chiesa Madre abbiamo ascoltato la Santa Messa, in piedi, accanto alla statua della Madonna e dell’Angelo. Mamma mia che stanchezza. Le messe sono terminate ora iniziava la processione. Veloci, veloci giù all’ Annunziata. La folla iniziava ad arrivare, ed anche la processione e noi cominciavamo a cantare. Arriva la Madonna e cominciano a tirarci sù. Credevamo di non farcela, ma ci siamo riuscite. La canzone è ormai volata al vento ora resta la benedizione. Le parole sembrano che non uscivano dalla nostra bocca, ma alla fine è andata tutto bene tranne…...il giglio. Quel fiore tremante che non riusciva ad infilarsi nella mano dell’Angelo, forse era l’emozione. Era tutto finito che fortuna pensavamo in quegli istanti, ma oggi a pochi giorni dalla festa pensiamo il contrario . È stato un avvenimento bello ed emozionante. Sono esperienze toccanti che rimangono impresse.

Gli Angeli: Tiziana D’Onofrio e Simona Renna

Festa dell’Annunziata: il volo degli angeli “raccontato” dalle protagoniste

Cineforum Un giorno a teatro