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ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI. IL RIORDINO. LE COMPETENZE: dalle discipline alle competenze. - PowerPoint PPT Presentation
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ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALIIL RIORDINO1
2
LE COMPETENZE:DALLE DISCIPLINE ALLE COMPETENZE
I nuovi ordinamenti della secondaria si inquadrano in un processo europeo finalizzato a promuovere la mobilità delle risorse umane, anche grazie alla trasparenza e alla confrontabilità dei titoli di studio, in linea con il riferimento condiviso del Quadro europeo dei titoli e delle qualifiche
European qualification framework *
Impegno europeo
GermaniaGerman Qualifications Frammework
for Lifelong Learning
3
4
LE COMPETENZE: IL QUADRO EUROPEO DELLE COMPETENZE (EQF)
I LIVELLI DI RIFERIMENTO DELL’EQF
1 76542 3 8
LICENZA BIENNIO QUALIFICA DIPLOMA Sc. Media
IL NUOVO MODELLO FORMATIVOE IL QUADRO EUROPEO DELLE COMPETENZE (EQF)
CompetenzeCompetenze AbilitàAbilità Conoscenze Conoscenze DisciplineDiscipline
nel EQF la nel EQF la competenza è descritta competenza è descritta in termini di in termini di RESPONSABILITÀ e RESPONSABILITÀ e AUTONOMIA.AUTONOMIA.
nel EQF abilità sono nel EQF abilità sono descritte come descritte come COGNITIVE (uso del COGNITIVE (uso del pensiero logico, pensiero logico, intuitivo e creativo) e intuitivo e creativo) e PRATICHE (che PRATICHE (che implicano la destrezza implicano la destrezza manuale e l'uso di manuale e l'uso di metodi, materiali, metodi, materiali, attrezzature e attrezzature e strumenti) strumenti)
nel EQF le nel EQF le conoscenze sono conoscenze sono descritte come descritte come TEORICHE e/o TEORICHE e/o PRATICHEPRATICHE
5
COMPETENZE
ABILITA’ CONOSCENZE
6
LIVELLI CONOSCENZE ABILITA’ COMPETENZE
III C. DI FATTI , PRINCIPI, PROCESSI E CONCETTI GENERALI, IN AMBITO di STUDIO O di LAVORO
UNA GAMMA di ABILTIA’ COGNITIVE E PRATICHE NECESSARIE A SVOLGERE COMPITI E RISOLVERE PROBLEMI SCEGLIENDO ED APPLICANDO METODI di BASE, STRUMENTI, MATERIALI ED INFORMAZIONI
ASSUMERE LA RESPONSABILITA’ di PORTARE A TERMINE COMPITI NELL’AMBITO DEL LAVORO O DELLO STUDIO;
ADEGUARE IL PROPRIO COMPORTAMENTO ALLE CIRCOSTANZE NELLA SOLUZIONE di PROBLEMI
IV C. PRATICA E TEORICA IN AMPI CONTESTI IN UN AMBITO di LAVORO O di STUDIO
UNA GAMMA di ABILTIA’ COGNITIVE E PRATICHE NECESSARIE A RISOLVERE PROBLEMI SPECIFICI IN UN CAMPO di LAVORO O di STUDIO
SAPERSI GESTIRE AUTONOMAMENTE, NEL QUADRO DELLE ISTRUZIONI IN UN CONTESTO di LAVORO O di STUDIO, di SOLITO PREVEDIBILI, MA SOGGETTI A CAMBIAMENTI;
SORVEGLIARE IL LAVORO DI ROUTINE DI ALTRI, ASSUMENDO UNA CERTA RESPONSABILITA’ PER LA VALUTAZIONE ED IL MIGLIORAMENTO di ATTIVITA’ LAVORATIVE O di STUDIO
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TRIENNIOBIENNIO+ MONO ENNIO
di QUALIFICA
BIENNIO di POST QUALIFICA-
IMPOSTAZIONE PER DISCIPLINE
STRUTTURA DELL’ISTRUZIONE PROFESSIONALE
PRIMA DEL RIORDINO
8
PERCORSO QUINQUENNALE
-I BIENNIO , II BIENNIO,-QUINTO ANNO-
IMPOSTAZIONE PER COMPETENZE
LA STRUTTURA dell’Istruzione Professionale
DOPO LA RIORDINO
NELL’I.P. IL SECONDO BIENNIO è
ARTICOLATO IN DUE DISTINTE ANNUALITA’
AL FINE di CONSENTIRE UN RACCORDO CON I PERCORSI di
ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE
9
GLI ISTITUTI PROFESSIONALI
10
sulla base di specifiche intese, nel rispetto delle competenze esclusive delle regioni, possono svolgere un ruolo integrativo e complementare rispetto al sistema di istruzione e formazione professionale
• Ai fini di assicurare la continuità dell’offerta formativa, in caso di mancata adozione della normativa prevista ed in assenza di intese
gli Istituti Professionali- nei limiti degli ordinamenti e delle consistenze di organico previsti dal presente regolamento - possono continuare a realizzare i corsi triennali previgenti per il conseguimento della qualifica
In regime sussidiario In regime surrogatorio
L’IDENTITA’ DEGLI ISTITUTI PROFESSIONALI
E’ CONNOTATA DALL’INTEGRAZIONE TRA UNA SOLIDA BASE di ISTRUZIONE GENERALE E LA CULTURA PROFESSIONALE CHE CONSENTE AGLI STUDENTI di SVILUPPARE I SAPERI E LE COMPETENZE NECESSARI AD ASSUMERE RUOLI TECNICI OPERATIVI NEI SETTORI PRODUTTIVI E di SERVIZIO di RIFERIMENTO, CONSIDERATI NELLA LORO DIMENSIONE SISTEMICA
11
STRUTTURA ATTUALE
ISTITUTI TECNICI
BIENNIO+
TRIENNIO
IMPOSTAZIONE PER DISCIPLINE
12
STRUTTURA DELL’ISTRUZIONE TECNICA DOPO IL RIORDINO
PRIMO BIENNIOSECONDO BIENNIO
V ANNO
IMPOSTAZIONE PER COMPETENZE
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GLI ISTITUTI TECNICI E PROFESSIONALI
APPARTENGONO AD UN’AREA TECNICO PROFESSIONALE UNITARIA
GLI ISTITUTI TECNICI FILIERE TECNOLOGICHE
GLI ISTITUTI PROFESSIONALI FILIERE PRODUTTIVE
14LILIANA BORRELLO
L’IDENTITA’ DEGLI ISTITUTI TECNICI
E’ CONNOTATA DA UNA SOLIDA CULTURA di BASE A CARATTERE SCIENTIFICO TECNOLOGICO SOSTENUTA DALL’UTILIZZO di LINGUAGGI di SETTORE E METODOLOGIE di CARATTRERE GENERALE E SPECIFICO
E’ ESPRESSA DA UN LIMITATO NUMERO di AMPI INDIRIZZI CORRELATI A SETTORI FONDAMENTALI PER LO SVILUPPO ECONOMICO E PRODUTTIVO MUMERO
15
16
IL NUOVO MODELLO FORMATIVOGLI ISTITUTI TECNICI
• Percorsi fortemente strutturati con la definizione degli indirizzi e, nella maggior parte dei casi, delle articolazioni
• Flessibilità con valore di arricchimento professionale e tecnologico, supporto all’orientamento nella definizione
del percorso post secondario terziario o accademico
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IL NUOVO MODELLO FORMATIVOISTRUZIONE PROFESSIONALE
L’impianto del percorso di base è poco strutturato ed è riferito a macro aree
La flessibilità ha un valore fondante per recepire le indicazioni del territorio individuare nuovi spazi occupazionali promuovere l’innovazione dell’offerta
formativa
1.1.25
IL NUOVO MODELLO FORMATIVOI RIFERIMENTI STRATEGICI
AUTONOMIA FLESSIBILITA’
18LILIANA BORRELLO
•IL DPR N.275/99 consente alle istituzione scolastiche di disporre di spazi di autonomia didattica e organizzativa, di ricerca, sperimentazione e sviluppo, sia come singole istituzioni scolastiche che come reti di scuole•Le istituzioni scolastiche possono modificare il monte ore annuale di tutte le discipline per una quota oraria non superiore al 20 - nell’ambito degli indirizzi definiti dalle regioni ed in coerenza con il profilo educativo culturale e professionale•L’Istituzione scolastica può usufruire di un contingente organico attribuito alle singole scuole e/o disponibile attraverso accordi di rete (art7 DPR n. 275 del 99)
•E’ riferita solo all’area di indirizzo e incide con percentuali diverse sull’orario del percorso quinquennale .•E’ intesa come possibilità di articolare in opzioni le aree di indirizzo (allegati B-C)•E’ funzionale alle esigenze degli studenti, del territorio, del mondo del lavoro, della ricerca e delle professioni•E’ funzionale al ruolo integrativo e complementare svolto dall’istruzione professionale rispetto al sistema dell’istruzione e della formazione professionale regionaleNOTAL’utilizzo degli spazi di flessibilità è consentita nei limiti delle consistenze di organico senza esuberi di personale 1.1.13
Nell’ambito dell’autonomia didattica, organizzativa e di ricerca , senza maggiori oneri per la finanza pubblica, possono essere costituiti
DIPARTIMENTI
ARTICOLAZIONI FUNZIONALI DEL COLLEGIO DEI DOCENTI PER IL SOSTEGNO ALLA DIDATTICA ED ALLA PROGETTAZIONE FORMATIVA
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NELL’AMBITO DELL ’AUTONOMIA DIDATTICA ED ORGANIZZATIVA, SENZA MAGGIORI ONERI PER LA FINANZA PUBBLICA
COMITATO TECNICO SCIENTIFICO
COMPOSTO DA DOCENTI, ESPERTI DEL MONDO DEL LAVORO, DELLE PROFESSIONI E DELLA RICERCA SCIENTIFICA E TECNOLOGICA
CON FUNZIONI CONSULTIVE E di PROPOSTA PER L’ORGANIZZAZIONE DELL’AREA di INDIRIZZO E L’UTILIZZAZIONE DEGLI SPAZI di FLESSIBILITA’ ED AUTONOMIA
20
IL NUOVO MODELLO FORMATIVO:FLESSIBILITÀ
ISTRUZIONETECNICA
SECONDO BIENNIO30%
QUINTO ANNO35%
ISTRUZIONE PROFESSIONALE
25%Primo biennio
Terzo anno 35%
Quarto anno 35% 40%
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• Passaggio dall’apprendimento per discipline Passaggio dall’apprendimento per discipline all’apprendimento per competenzeall’apprendimento per competenze
• Connessione dell’istituzione scolastica con il Connessione dell’istituzione scolastica con il territorio e gli Stake Holdersterritorio e gli Stake Holders
• Flessibilità dell’impianto formativo e funzionalità Flessibilità dell’impianto formativo e funzionalità dei contenuti di tutte le discipline generali e di dei contenuti di tutte le discipline generali e di indirizzo alle competenze da conseguireindirizzo alle competenze da conseguire
• Integrazione dei saperi scientifici e tecnologici Integrazione dei saperi scientifici e tecnologici con i saperi linguistici e storico sociali nel quadro con i saperi linguistici e storico sociali nel quadro degli assi culturali e delle competenze di degli assi culturali e delle competenze di cittadinanzacittadinanza
• Dimensione laboratorialeDimensione laboratoriale• Governance dell’istituzione scolastica Governance dell’istituzione scolastica
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IL NUOVO MODELLO FORMATIVOgli elementi strategici
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MODELLO PER DISCIPLINE
Per ogni singola disciplina è costruisce un percorso che inizia dal primo anno e prosegue fino al termine
L’elemento prevalente è la valorizzazione della disciplina
MODELLO PER COMPETENZE
• Definizione dei risultati di apprendimento alla fine del percorso quinquennale
• Descrizione dei risultati di apprendimento in termini di Competenze Abilità Conoscenze
• Definizione dei percorsi di apprendimento, dopo aver condiviso le integrazioni tra le diverse conoscenze, in funzione delle competenze da conseguire
• La singola conoscenza è un tassello della competenza
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LE COMPETENZE I RISULTATI DI APPRENDIMENTO
QUINTO ANNOQUINTO ANNO
SECONDO BIENNIOSECONDO BIENNIO
PRIMO BIENNIO PRIMO BIENNIO
competenze
Selezione dei contenuti secondo principi di essenzialità
Condivisione del percorso e coinvolgimento del consiglio di classe
Riferimento al contesto operativo
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Le competenze (EQF)indicano comprovata capacità di usare
Conoscenze e abilità Capacità personaliSociali e/o metodologiche
In situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e/o personale
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27
LE COMPETENZEPROMOZIONI E IMPLICAZIONI NEL CURRICOLO ORIZZONTALE
• Integrare ed armonizzare l’area delle competenze comuni con quelle di indirizzo, puntando
sulle conoscenze di snodo, che rappresentano un ponte naturale tra i due ambiti,
sulle competenze di cittadinanza
• Attuare una didattica impostata secondo la logica della ricerca – azione, che collega l’istituzione scolastica al territorio e fornisce, se è opportuno, gli strumenti per definire i percorsi opzionali funzionali alle esigenze delle risorse umane e del territorio
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LE COMPETENZELA COERENZA VERTICALE
• sostiene la continuità ed il raccordo curriculare tra le scuole secondarie di primo e secondo grado
• sostiene la continuità ed il raccordo curriculare tra i due bienni della secondaria superiore
Le esperienze interdisciplinari sono finalizzate a trovare interconnessioni e raccordi fra le indispensabili conoscenze disciplinari e a formulare - in modo adeguato - i problemi complessi posti dalla condizione umana nel mondo odierno e dallo stesso sapere
Nuovi modelli metodologici - operativi per
promuovere
• apprendimento attraente• personalizzazione dei percorsi• partecipazione attiva •collegamento con il contesto socio economico
29
30
31
Organizzazione dei percorsi
- Linee guida (Direttiva del Miur n. 57 del 15 luglio 2010)- Pecup (Allegato A – D.P.R. n. 88/2010)- D.M. n. 139 del 22 agosto 2007
- Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio 18 dicembre 2006
- Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio 23 aprile 2008 [costituzione del Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente (EQF)]
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Nelle Linee guida sono presentati riferimenti e orientamenti a sostegno
dell’autonomia delle istituzioni scolastiche, per la definizione del POFe dell’organizzazione
del curricolo, ivi compresa, per il primo biennio, l’articolazione in competenze, abilità e conoscenze
dei risultati di apprendimento di cui agli allegati B) e C) del Regolamento
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Pecup
Il secondo ciclo di istruzione e formazione ha come riferimento unitario il profilo educativo, culturale e professionale
(Allegato A).
Esso è finalizzato a:a) la crescita educativa, culturale e professionale dei giovani, per trasformare la molteplicità dei saperi in un sapere unitario, dotato di senso, ricco di motivazioni; b) lo sviluppo dell’autonoma capacità di giudizio; c) l’esercizio della responsabilità personale e sociale.
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CARATTERISTICHE INNOVATIVE Forte integrazione tra saperi teorici e saperi
operativi; Risultati di apprendimento declinati in
competenze, abilità e conoscenze anche con riferimento al Quadro europeo dei titoli e delle qualifiche (EQF), per favorire la mobilità delle persone nell’Unione europea (da definire con apposito regolamento);
Centralità dei laboratori; Stage, tirocini e alternanza scuola-lavoro per
apprendere in contesti operativi; Possibile collaborazione con esperti esterni
per arricchire l’offerta formativa e sviluppare competenze specialistiche
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VALUTAZIONE E ESAMI DI STATO
Per la valutazione periodica e finale degli studenti e per gli esami di Stato:
sono previste prove finalizzate anche all’accertamento delle competenze in contesti applicativi; le Commissioni degli esami di Stato possono avvalersi anche di qualificati esperti del mondo economico e produttivo.
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CRITERI DI CONFLUENZA NEL NUOVO ORDINAMENTO
Il sistema è RIORDINATO e INNOVATO per valorizzare le vocazioni degli istituti tecnici e degli istituti professionali;
Tutti i corsi di ordinamento (e le relative sperimentazioni degli attuali istituti tecnici) degli istituti tecnici e degli istituti professionali confluiscono nel nuovo ordinamento.
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MISURE DI ACCOMPAGNAMENTODESTINATARI MISURE
Personale scolastico
Giovani e famiglie
Informazione/formazione del personale scolastico sui contenuti della riforma;
Campagna di informazione in relazione alle scelte per l’anno scolastico 2010/2011;
Interventi da attuare in collaborazione con l’ANSAS
Studenti non promossi Misure di accompagnamento per gli studenti non promossi alla classe successiva in relazione alla progressivaentrata in vigore del nuovo ordinamento
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MONITORAGGIO E VALUTAZIONEDI SISTEMA
Costituzione del COMITATO NAZIONALE PER L’ISTRUZIONE TECNICA E PROFESSIONALE, articolato in Commissioni di settore, composto da:
esperti del mondo del lavoro e delle professioni, dell’università e della ricerca;
dirigenti scolastici e docenti; esperti designati dalla Conferenza dei Presidenti
delle Regioni e dall’UPI, dal Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, dal Ministero dello sviluppo economico, con funzioni di proposta e consulenza per l’aggiornamento periodico dei percorsi degli istituti tecnici e professionali e per la definizione degli indicatori per la valutazione e l’autovalutazione del servizio degli istituti.
…E DOPO IL DIPLOMA?
LEGGE 40 DEL 2007 ED IL SUCCESSIVO DECRETO DELLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI DEL 25 GENNAIO 2008 “LINEE GUIDA PER LA RIORGANIZZAZIONE DEL SISTEMA DI ISTRUZIONE E FORMAZIONE TECNICA SUPERIORE E LA COSTITUZIONE DEGLI ISTITUTI TECNICI SUPERIORI”
Fondazione di partecipazionediploma di specializzazione tecnica superiore in aree tecnologiche ritenute prioritarie dagli indirizzi nazionali di programmazione, con riferimento al quadro strategico dell’Unione Europea: - efficienza energetica;- mobilità sostenibile;- nuove tecnologie della vita;- nuove tecnologie per il made in Italy;- tecnologie innovative per i beni e le attività culturali;- tecnologie dell’informazione e della comunicazione.
41
Pecup
Il Profilo sottolinea, in continuità con il primo ciclo, evidenzia che: le conoscenze disciplinari e interdisciplinari (il sapere)
le abilità operative apprese (il fare consapevole),
l’insieme delle azioni e delle relazioni interpersonali intessute (l’agire)
sono condizione indispensabile per la maturazione delle competenze
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Competenza
Comprovata capacità di utilizzare conoscenze, abilità e capacità personali, sociali e/o metodologiche, in situazioni di lavoro o di studio e nello sviluppo professionale e personale. Nel contesto del Quadro Europeo delle Qualifiche le competenze sono descritte in termini di responsabilità e autonomia
FonteRaccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 23 aprile 2008 sulla costituzione del Quadro europeo delle qualifiche
per l’apprendimento permanente
43
Biennio
L’impianto del sistema degli Istituti Tecnici è diretto alla promozione di un insieme di competenze descritte nel
Pecup sia generale, sia relativo ai singoli indirizzi.
Per quanto riguarda il biennio iniziale, vengono assunte per la parte comune le competenze incluse nell’impianto normativo riferibile all’obbligo d’istruzione, riconducibile alle otto
competenze chiave di cittadinanza e ai quattro assi culturali
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Otto competenze chiave di cittadinanza
da conseguire al termine dell’istruzione obbligatoria
(Allegato 2 del documento tecnico – D.M. n. 139/2007)
Le competenze chiave proposte nell’allegato 2 sono il risultato che si può conseguire - all’interno di un unico processo di insegnamento /apprendimento - attraverso la reciproca integrazione e interdipendenza tra i saperi e le competenze contenuti negli assi culturali:
- Imparare ad imparare- Progettare- Comunicare- Collaborare e partecipare- Agire in modo autonomo e responsabile- Risolvere problemi- Individuare collegamenti e relazioni- Acquisire ed interpretare l’informazione
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Competenze chiave per l’apprendimento permanente - Un quadro di riferimento europeo (Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio 18. 12. 2006)
Il quadro di riferimento delinea otto competenze chiave:
1. Comunicazione nella madrelingua
2. Comunicazione nelle lingue straniere
3. Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia
4. Competenza digitale
5. Imparare a imparare
6. Competenze sociali e civiche
7. Spirito di iniziativa e imprenditorialità
8. Consapevolezza ed espressione culturale
46
Livelli EQF
(costituzione del Quadro europeo delle qualifiche per l’apprendimento permanente)
Per il biennio è opportuno riferirsi ai primi tre livelli di competenza
Raccomandazione del Parlamento europeo
e del Consiglio 23 aprile 2008
Descrittori che definiscono i livelli del Quadro europeo delle qualifiche.
Ciascuno degli 8 livelli è definito da una serie di descrittori che indicano i risultati dell’apprendimento relativi alle
qualifiche a tale livello in qualsiasi sistema delle qualifiche
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Assi culturali
(Allegato 1 Documento tecnico – D.M. n. 139/2007)
I saperi e le competenze per l’assolvimento dell’obbligo di istruzione sono riferiti ai quattro assi culturali (dei linguaggi, matematico, scientifico-tecnologico, storico-sociale), contenuti nell’allegato 1. Essi costituiscono “il tessuto” per la costruzione di percorsi di apprendimento orientati all’acquisizione delle competenze chiave che preparino i giovani alla vita adulta e che costituiscano la base per consolidare e accrescere saperi e competenze in un processo di apprendimento permanente, anche ai fini della futura vita lavorativa:
- asse dei linguaggi- asse matematico- asse scientifico-tecnologico- asse storico-socialePer ogni asse culturale vengono riportate:- Competenze di base a conclusione dell’obbligo di
istruzionePer ogni competenza di base vengono riportate:- abilità/capacità e conoscenze
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Nel primo biennio, i risultati di apprendimento dell’area di istruzione generale sono in linea di continuità con gli assi culturali (dei linguaggi, matematico, scientifico tecnologico e storico sociale) dell’obbligo di istruzione e si caratterizzano per il collegamento con le discipline di indirizzo
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Le discipline di indirizzo sono presenti nel percorso fin dalprimo biennio, in funzione orientativa e concorrono a far acquisire agli studenti i risultati di apprendimento dell’obbligo di istruzione; si sviluppano nel successivo triennio con gli approfondimenti specialistici che si propongono di sostenere gli studenti nelle loro scelte professionali e di studio
Le competenze acquisite dagli studenti nell’intero corso di studi sono configurate a partire dal quadro unitario definito dagli assi culturali dell’obbligo di istruzione, che ne risulta progressivamente potenziato.
50
Gli aspetti tecnologici e tecnici sono presenti fin dal primo biennio ove, attraverso l’apprendimento dei saperi-chiave, acquisiti soprattutto attraverso l’attività di laboratorio, esplicano una funzione orientativa.
Nel secondo biennio, le discipline di indirizzo assumono connotazioni specifiche in una dimensione politecnica, con l’obiettivo di far raggiungere agli studenti, nel quinto anno, una adeguata competenza professionale di settore, idonea anche per la prosecuzione degli studi a livello terziario con particolare riferimento all’esercizio delle professioni tecniche.
Il secondo biennio e il quinto anno costituiscono, quindi, un percorso unitario per accompagnare e sostenere le scelte dello studente nella costruzione progressiva del suo progetto di vita, di studio e di lavoro.
51
Pecup (Allegato A del D.P.R. n. 88/2010
Profilo educativo, culturale e professionale dello studente a conclusione del secondo ciclo del sistema educativo di istruzione e formazione per gli Istituti Tecnici:
2.1: Risultati di apprendimento comuni a tutti i percorsi 2.2: Profilo culturale e risultati di apprendimento dei percorsi
del settore economico2.3: Profilo culturale e risultati di apprendimento dei percorsi
del settore tecnologico
52
Direttiva n. 57/2010: Linee guida per il passaggio al nuovo ordinamento degli
Istituti tecnici
a) Allegato A: Declinazione dei risultati di apprendimento i conoscenze e
abilità per il primo biennio
b) Allegato A1 Settore economicoc) Allegato A2 Settore tecnologico
declinano: - attività e insegnamenti di area generale -attività e insegnamenti obbligatori di indirizzo per disciplina, in competenze, conoscenze e abilità
53
Allegato B e Allegato C del regolamento (D.P.R. n. 88/2010)
Allegato B: Settore economico- area di istruzione generale per Indirizzo “Amministrazione,
Finanza e marketing” e per Indirizzo “Turismo” Allegato B1 - area di indirizzo “Amministrazione, Finanza e
marketing”Allegato B2 – area di indirizzo “Turismo”In essi sono declinati indirizzi, profili, quadri orario e risultati di
apprendimento per competenze
Allegato C: Settore tecnologico- area di istruzione generale per 9 indirizzi- Allegati C1, C2, C3, C4, C5, C6, C7, C8 e C9- area di indirizzoIn essi sono declinati indirizzi, profili, quadri orario i risultati di
apprendimento per competenze
INDICAZIONI NAZIONALI
Il Regolamento degli Istituti Tecnici definisce gli aspetti culturali e strutturali e i piani di studio in termini di discipline e ore annuali
Le Linee Guida per il primo biennio illustrano gli aspetti culturali e strutturali, affrontano le principali questioni curricolari e didattiche forniscono le indicazioni relative alle discipline in termini di competenze, abilità e conoscenze.
INDICAZIONI NAZIONALI: GLI ASPETTI CULTURALI Gli Istituti Tecnici hanno la finalità di formare sia per il lavoro
e la professione sia per lo sviluppo personale e la cittadinanza
Per questo il Profilo Educativo Culturale e Professionale è molto articolato e propone una vasta gamma di competenze genrali e specifiche
Ad esempio far acquisire agli studenti non solo le competenze necessarie al mondo del lavoro e delle professioni, ma anche le capacità di comprensione delle innovazioni e dei problemi che lo sviluppo della scienza e della tecnica ha prodotto e continuamente produce.
Gli IT si caratterizzano come scuole dell’innovazione
INDICAZIONI NAZIONALI: CARATTERIZZAZIONE METODOLOGICA
La caratterizzazione come scuole dell’Innovazione ha anzitutto implicazioni metodologiche:
Meno enfasi alla padronanza di procedure consolidate e ai repertori tecnologici e più situazioni impreviste, approccio dinamico alle tecnologie, che sono instabili, scelte in condizioni di incertezza
Essere consapevoli delle prospettive di cambiamento delle tecnologie e delle relative dinamiche socio-economiche
INDICAZIONI NAZIONALI: AUTONOMIA E FLESSIBILITA’
Autonomia: Possibilità di variare il piano di studi per non più del 20% introducendo nuove discipline riducendo quelle ufficiali
Flessibilità:possibilità di cambiamenti fino al 35%, in relazioni a speciali esigenze del territorio, secondo una normativa da varare
INDICAZIONI NAZIONALI: I DIPARTIMENTI
Gli istituti tecnici definiscono, nella loro autonomia e nel rispetto delle tutele contrattuali in materia di organizzazione del lavoro, le modalità di costituzione dei dipartimenti e le regole per il loro funzionamento. Possono essere previste anche forme molto flessibili e poco strutturate, con forme di comunicazione in presenza e in rete tra i docenti e gli altri soggetti interessati. Si ritiene comunque opportuno che ad essi vada riservato anche uno spazio fisico dedicato
Funzioni del dipartimento nel primo biennio: Consolidamento, con il concorso di tutte discipline, delle competenze di base per la lingua italiana, la lingua straniera e la matematica, raccordo tra i saperi disciplinari e gli assi culturali previsti dall’obbligo di istruzione e tra l’area di istruzione generale e le aree di indirizzo
INDICAZIONI NAZIONALI: COMPETENZE, ABILITA’ CONOSCENZE
L’impianto per competenze. I punti di riferimento europei. L’OCSE
Per il biennio degli IT sono state assunte le competenze a suo tempo definite per l’obbligo scolastico
Tali competenze, dovendosi riferire in modo unitario a ordini e piani di studio molto diversi sono definite in modo molto generale e, soprattutto per alcune discipline, hanno bisogno di specificazioni
INDICAZIONI NAZIONALI: UN INSEGNAMENTO RIVOLTO ALLE COMPETENZE
Lavorare per competenze: criteri metodologici
Metodi che coinvolgono l’attività degli studenti nell’affrontare questioni e problemi di natura applicativa (alla propria vita, alle altre discipline, alla vita sociale e lavorativa) sia nell’introdurre i nuclei fondamentali delle conoscenze e abilità, sia nel progressivo padroneggiarli.
La laboratorialità e i laboratori come contesto per l’apprendimento: un ambiente di lavoro nel quale si realizzano individualmente o collettivamente prodotti che richiedono un utilizzo intelligente di quanto studiato o sollecitano un suo approfondimento.
Operare per progetti
INDICAZIONI NAZIONALI: L’ORIENTAMENTO
L’orientamento come attività permanente e non episodica deve avvenire non solo attraverso l’informazione, ma anche attraverso la formazione
E’ essenziale il rapporto con il mondo del lavoro e della ricerca basato sulla collaborazione, la co-progettazione e l’alternanza
PUNTI DI ATTENZIONE E DIFFERENZIAZIONE IN TRENTINO
Sul piano del profilo culturale e professionale ci sono solo da introdurre le specificità richieste dall’autonomia regionale
Definire i limiti dell’autonomia e la definizione di flessibilità
I piani orari: differenze con quelli nazionali. Le ore a disposizione della scuola. Compresenze più flessibili.
Necessità di un approfondimento delle competenze in particolare per quanto riguarda l’area scientifica-tecnologica, anche attraverso una comparazione e un reciproco arricchimento dei diversi ordini di studi: Licei, IT, IP, IFP
QUESTIONI APERTE O DA APPROFONDIRE PER LA PROGETTAZIONE
Utilizzo degli spazi disponibili per la caratterizzazione delle vocazioni e specificità territoriali: mediante la definizione di competenze, l’uso delle ore a disposizione e, quando necessario, l’attivazione dei meccanismi di autonomia e flessibilità
Raccordo fra area di indirizzo e area comune:
impossibile assegnare alcune competenze esclusivamente all’una o all’altra: ad esempio competenze comunicative e dimensione storico-sociale delle tecnologie.
QUESTIONI APERTE O DA APPROFONDIRE PER LA PROGETTAZIONE
Il problema dell’integrazione delle scienze
La componente tecnologica nel biennio del settore tecnologico: necessità di coordinare le discipline tecnologiche fra loro e con le le scienze. Scegliere gli obbiettivi e la struttura di Scienze e Tecnologie Applicate.
L’informatica: trovare un bilancio fra valore strumentale e fondamento culturale.
ISTITUTI TECNICI
Riordino e potenziamento degli Istituti Tecnici come scuola dell’innovazione
Regolamento Art.1 comma 3
IDENTITÀ DEGLI ISTITUTI TECNICI
L’identità degli Istituti Tecnici si caratterizza per
una solida base culturale di carattere scientifico e tecnologico in linea con le indicazioni dell’ Unione
Europea
Regolamento Art. 2 comma 1
OBIETTIVO SPECIFICO DEGLI ISTITUTI TECNICI
Far acquisire agli studenti, in relazione all’esercizio di professioni tecniche, saperi e competenze necessari per:
Un rapido inserimento nel mondo del lavoro L’accesso all’Università e all’Istruzione e
Formazione Tecnica Superiore
Regolamento Art .2 comma 1
NOVITÀ DAL 1° SETTEMBRE 2010
Gli istituti tecnici sono riorganizzati e potenziati a partire dalle classi prime funzionanti nell’anno scolastico 2010-2011 in relazione al profilo educativo, culturale e professionale dello studente di cui all’allegato A
Regolamento Art. 1 comma 3
ORGANIZZAZIONE DEI PERCORSI
La declinazione dei risultati di apprendimento in competenze, conoscenze e abilità è effettuata dalle istituzioni scolastiche, nella loro autonomia sulla base delle linee guida (art.8 comma 3 del regolamento) anche in relazione alle raccomandazioni del Parlamento e del Consiglio Europeo
(23 aprile 2008 EQF) Regolamento Art. 5 comma 1a
I PERCORSI
I percorsi degli istituti tecnici hanno durata quinquennale e si concludono con il conseguimento di diplomi di istruzione secondaria superiore in relazione ai settori e agli indirizzi di cui agli articoli 3 e 4 del regolamento
Regolamento Art. 2 comma 2
I PERCORSI
Gli Istituti Tecnici passano da 10 settori e 39 indirizzia 2 settori ed 11 indirizzi : SETTORE ECONOMICO SETTORE
TECNOLOGICO
DUE INDIRIZZI NOVE INDIRIZZI
SETTORE ECONOMICO
AMMINISTRAZIONE,FINANZA e MARKETING che prevede le articolazioni:
TURISMO
Regolamento Art. 3
a) Relazioni internazionali per il marketing
b) Sistemi informativi aziendali
SETTORE TECNOLOGICO
1) Meccanica, meccatronica ed energia con le articolazioni:
- Meccanica e meccatronica
- Energia
2) Trasporti e Logistica con le articolazioni:
- Costruzione del mezzo - Conduzione del mezzo - Logistica
3) Elettronica ed Elettrotecnica con le articolazioni:
- Elettronica - Elettrotecnica - Automazione
4) Informatica e Telecomunicazioni con le articolazioni:
- Informatica - Telecomunicazioni
5) Grafica e Comunicazione
SETTORE TECNOLOGICO
6) Chimica, Materiali e Biotecnologie con le articolazioni:
- Chimica e materiali
- Biotecnologie ambientali
- Biotecnologie sanitarie
7) Sistema Moda con le articolazioni:
- Tessile, abbigliamento e
moda
- Calzature e moda
8) Agraria, agroalimentare e agroindustria con le articolazioni:
- Produzioni e trasformazioni - Gestione dell’ambiente e territorio - Viticoltura ed enologia
9) Costruzioni, Ambiente e Territorio con le articolazioni:
- Costruzioni, ambiente e territorio - Geotecnico
TABELLA DI CONFLUENZA DEI PERCORSI SETTORE ECONOMICO
PREVIGENTE ORDINAMENTO
NUOVO ORDINAMENTO
TIPOLOGIA INDIRIZZO INDIRIZZO ARTICOLAZIONEIstituto Tecnico Commerciale
Ragioniere Perito Commerciale AMMINISTRAZIO
NE FINANZA E
MARKETING
AMMINISTRAZIONE
FINANZA
E MARKETING
Istituto Tecnico
per le Attività Sociali
Economico-dietista
Dirigente di comunità
Istituto Tecnico
Commerciale
Ragioniere perito Commerciale e Programmatore
SERVIZI
INFORMATIVI AZIENDALI
Istituto Tecnico per periti Aziendali e Corrispondenti in Lingue Estere
Perito aziendale corrispondente in lingue estere
RELAZIONI INTERNAZIONALI PER IL MARKETING
Istituto Tecnico per il Turismo Perito Turistico TURISMO
TABELLA DI CONFLUENZA DEI PERCORSI SETTORE TECNOLOGICO 1
PREVIGENTE ORDINAMENTO NUOVO ORDINAMENTOTIPOLOGIA INDIRIZZO INDIRIZZO ARTICOLAZIONE
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE
Meccanica
MECCANICAMECCATRONICA
ED ENERGIA
MECCANICA E
MECCATRONICA
Fisica industriale
Industria ottica
Metallurgia
Materie plastiche
Industria Navalmeccanica
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALETermotecnica
Energia nucleare ENERGIA
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE Costruzioni aeronautiche
TRASPORTI E
LOGISTICA
COSTRUZIONE DEL MEZZOISTITUTO TECNICO NAUTICO Costruzioni Navali
ISTITUTO TECNICO NAUTICOCapitani
CONDUZIONE DEL MEZZO
Macchinisti
ISTITUTO TECNICO AERONAUTICO
Navigazione aerea
Assistenza alla navigazione aerea
ISTITUTO TECNICO Progetti sperimentali LOGISTICA
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALEElettronica e automazione
ELETRONICA ED
ELETTROTECNICA
ELETTROTECNICA
Elettronica e Telecomunicazione ELETTRONICA
ISTITUTI TECNICI Progetti sperimentali AUTOMAZIONE
TABELLA DI CONFLUENZA DEI PERCORSI SETTORE TECNOLOGICO 2
PREVIGENTE ORDINAMENTO NUOVO ORDINAMENTOTIPOLOGIA INDIRIZZO INDIRIZZO ARTICOLAZIONE
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE
Informatica INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI
INFORMATICA
ISTITUTI TECNICI Progetti sperimentali TELECOMUNICAZIONI
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE
Arti fotograficheGRAFICA E COMUNICAZIONE
Arti grafiche
Industria cartaria
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE
Chimico
CHIMICA , MATERIALI E BIOTECNOLOGIE
CHIMICA E MATERIALIChimico conciario
Industria tintoria
ISTITUTO TECNICO Progetti sperimentaliBIOTECNOLOGIA AMBIENTALI
ISTITUTO TECNICO Progetti sperimentali BIOTECNOLOGIE SANITARIE
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE
Tessile, settore confezione industriale
SISTEMA MODA
TESSILE ABBIGLIAMENTO E MODA
Tessile, settore produzione di tessuti
Disegno di tessuti
ISTITUTO TECNICO Progetti sperimentali CALZATURE E MODA
TABELLA DI CONFLUENZA DEI PERCORSI SETTORE TECNOLOGICO 3
PREVIGENTE ORDINAMENTO NUOVO ORDINAMENTOTIPOLOGIA INDIRIZZO INDIRIZZO ARTICOLAZIONE
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE
Tecnologie alimentari
AGRARIA, AGROALIMENTARE
E AGROINDUSTRIA
PRODUZIONE E TRASFORMAZIONI
ISTITUTO TECNICO AGRARIO
Indirizzo generale
Progetti sperimentaliGESTIONE DELL’AMBIENTE E DEL TERRITORIO
Corso per viticoltura ed enologia
VITICOLTURA ED ENOLOGIA
ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI
Geometra
COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO
COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO
ISTITUTO TECNICO INDUSTRIALE
Edilizia
GEOTECNICOIndustria mineraria
LA STRUTTURA DEL PERCORSO QUINQUENNALE
1056 ore annuali di lezione = 32 ore settimanali
Regolamento Art. 5 comma 1b
STRUTTURA PRIMO BIENNIO
660 ore di attività e istruzione generale
396 ore di attività di indirizzo
Assolvimento dell’obbligo e acquisizione dei saperi e delle competenze di indirizzo in FUNZIONE ORIENTATIVA
Art. 5 comma 2a
STRUTTURA SECONDO BIENNIO
495 ore di attività e insegnamenti di istruzione generale
561 ore di attività di indirizzo
Funzione formativa in relazione agli indirizzi
Regolamento Art. 5 comma 2b - 2d
STRUTTURA QUINTO ANNO
495 ore di attività e istruzione generale
561 ore di attività di indirizzo
Orientamento : - prosecuzione degli studi
- ingresso nel mondo del lavoro e delle
professioni Regolamento Art. 5 comma 2 c - 2d
AUTONOMIA E FLESSIBILITÀ
Quota di autonomia del 20% dei curricoli
Flessibilità: 30% dell’orario annuale delle aree di indirizzo
nel secondo biennio35% dell’orario annuale delle aree di indirizzo
nell’ultimo anno
Regolamento Art.5 comma 3a – 3b
REALIZZAZIONE DEI PERCORSI
le competenze basate sulla DIDATTICA LABORATORIALE
il collegamento organico con il MONDO
del LAVORO e delle professioni
le attività di STAGE, TIROCINI e ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO come strumenti didattici per la realizzazione dei percorsi di studio
Regolamento Art. 5 comma 2e
LE STRUTTURE INNOVATIVE
La cui possibile istituzione è demandata alle singole Autonomie Scolastiche sono:
i Dipartimenti: quali articolazioni funzionali del Collegio docenti. Il Comitato tecnico scientifico quale organismo paritetico composto da
docenti ed esperti esterniRegolamento Art. 5 comma 3
I DIPARTIMENTI Sono articolazioni funzionali del collegio in
merito a : Azioni di progettazione Sostegno alla didattica Integrazione disciplinare Svolgono un ruolo innovativo poiché favoriscono Il lavoro di gruppo La condivisione degli obiettivi ed il sostegno alla
didattica Operativamente prevedono: Riunioni periodiche, Condivisione di esperienze, Pianificazioni di unità di apprendimento pluridisciplinari
IL COMITATO TECNICO SCIENTIFICO
COMPOSIZIONE: paritetica, con un ugual numero di docenti ed esperti del mondo del
lavoro e/o delle professioni e/o della ricerca. FUNZIONE: consultiva e di proposta in relazione a : - Organizzazione delle aree di indirizzo - Utilizzo degli spazi di autonomia e flessibilità ISTITUZIONE: demandata alle singole autonomie scolastiche (D.S. e OO.CC) DURATA: annuale – biennale o altro, così come declinato dalla singola
Autonomia che lo istituisce
OPPORTUNITÀ SOTTESE ALLA COSTITUZIONE DEL CTS creazione di un Rapporto sinergico tra mondo della
scuola dell’impresa, delle professioni e della ricerca.
Superamento dell’autoreferenzialità
Creazione, col supporto di istituzioni del territorio, ( appartenenti a industria, professioni e ricerca), di unità didattiche ed azioni formative ( stages, alternanza scuola lavoro…) coerenti col profilo in uscita.
Realizzazione di un P.O.F. coerente con l’innovazione
89
Nelle quote di flessibilità, è possibile:
articolare le aree di indirizzo in opzioni anche con insegnamenti alternativi;
scegliere insegnamenti alternativi compresi in un apposito elenco nazionale, definito con regolamento ministeriale, per rispondere a particolari esigenze del mondo del lavoro e delle professioni, senza incorrere in una dispendiosa proliferazione e frammentazione di indirizzi.
MIURPIÙ AUTONOMIA PER LE SCUOLE
I nuovi Istituti TecniciI nuovi Istituti Tecnici
90
MONITORAGGIO E VALUTAZIONEDI SISTEMA
Costituzione del COMITATO NAZIONALE PER L’ISTRUZIONE TECNICA E PROFESSIONALE, articolato in Commissioni di settore, composto da:
esperti del mondo del lavoro e delle professioni, dell’università e della ricerca;
dirigenti scolastici e docenti; esperti designati dalla Conferenza dei Presidenti
delle Regioni e dall’UPI, dal Ministero del lavoro, della salute e delle politiche sociali, dal Ministero dello sviluppo economico, con funzioni di proposta e consulenza per l’aggiornamento periodico dei percorsi degli istituti tecnici e per la definizione degli indicatori per la valutazione e l’autovalutazione del servizio degli istituti.
MIUR
I nuovi Istituti TecniciI nuovi Istituti Tecnici
91
AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING -AMMINISTRAZIONE, FINANZA E MARKETING - PROFILOPROFILO MIUR
I nuovi Istituti TecniciI nuovi Istituti Tecnici
Il Perito in Amministrazione, Finanza e Marketing ha competenze specifiche nel campo dei macro-fenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, dei sistemi aziendali (organizzazione, pianificazione, programmazione, amministrazione, finanza e controllo) degli strumenti di marketing, dei prodotti assicurativo-finanziari e dell’economia sociale. Integra le competenze dell’ambito professionale specifico con quelle linguistiche e informatiche per operare nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia all’innovazione sia al miglioramento organizzativo e tecnologico dell’impresa.
È in grado di:- partecipare al lavoro organizzato e di gruppo con responsabilità e contributo personale;- operare con flessibilità in vari contesti affrontando il cambiamento;- operare per obiettivi e per progetti;- documentare opportunamente il proprio lavoro;- individuare, selezionare e gestire le fonti di informazione;- elaborare, interpretare e rappresentare dati con il ricorso a strumenti informatici;- operare con una visione trasversale e sistemica; - comunicare con linguaggi appropriati e con codici diversi;- comunicare in due lingue straniere anche su argomenti tecnici.
In particolare, è in grado di assumere ruoli e funzioni relative a:- rilevazione dei fenomeni gestionali utilizzando metodi, strumenti, tecniche contabili ed extracontabili;- trattamenti contabili in linea con i principi nazionali ed internazionali;- adempimenti di natura fiscale (imposte dirette ed indirette, contributi);- trattative contrattuali riferite alle diverse aree funzionali dell’azienda;- lettura, redazione e interpretazione dei documenti contabili e finanziari aziendali;- controllo della gestione; - reporting di analisi e di sintesi; - utilizzo di tecnologie e programmi informatici dedicati alla gestione amministrativo/finanziaria.
92
MIUR
I nuovi Istituti TecniciI nuovi Istituti Tecnici
TURISMO -TURISMO - PROFILO PROFILO Il Perito nel Turismo ha competenze specifiche nel campo dei macrofenomeni economici nazionali ed internazionali, della normativa civilistica e fiscale, oltre a competenze specifiche nel comparto delle aziende del settore turistico.Opera nel sistema produttivo con particolare attenzione alla valorizzazione e fruizione del patrimonio paesaggistico, artistico, culturale, artigianale, enogastronomico. Integra le competenze dell’ambito gestionale e della produzione di servizi/prodotti turistici con quelle linguistiche e informatiche per operare nel sistema informativo dell’azienda e contribuire sia all’innovazione sia al miglioramento organizzativo e tecnologico dell’impresa.Opera con competenza ed autonomia nelle diverse tipologie di imprese turistiche.
È in grado di:
- esprimere le proprie competenze nella gestione organizzativa dei servizi secondo parametri di efficienza, efficacia e qualità;
- esprimere le proprie competenze nel lavoro organizzato e di gruppo con responsabilità e propositivo contributo personale;
- operare con flessibilità in vari contesti affrontando adeguatamente il cambiamento;- operare per obiettivi e per progetti;- documentare opportunamente il proprio lavoro;- individuare, selezionare e gestire le fonti di informazione;- elaborare, interpretare e rappresentare efficacemente dati con il ricorso a strumenti informatici; e software gestionali;- operare con visione trasversale e sistemica;- comunicare con linguaggi appropriati e con codici diversi;- comunicare in tre lingue straniere.
93
MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA -MECCANICA, MECCATRONICA ED ENERGIA - PROFILOPROFILO
MIUR
I nuovi Istituti TecniciI nuovi Istituti Tecnici
- ha competenze specifiche nel campo dei materiali, nella loro scelta, nei loro trattamenti e lavorazioni; delle macchine e dei dispositivi utilizzati nelle industrie manifatturiere, agrarie, dei trasporti e dei servizi nei diversi contesti economici;- nelle attività produttive d’interesse, esprime le proprie competenze nella progettazione, costruzione e collaudo dei dispositivi e dei prodotti e nella realizzazione dei processi produttivi; opera nella manutenzione preventiva e ordinaria e nell’esercizio di sistemi meccanici ed elettromeccanici complessi. È in grado di dimensionare, installare e gestire semplici impianti industriali;- integra le conoscenze di meccanica, di elettrotecnica, elettronica e dei sistemi informatici dedicati con le nozioni di base di fisica e chimica, economia e organizzazione; interviene nell’automazione industriale e nel controllo e conduzione dei processi, rispetto ai quali è in grado di contribuire all’innovazione, all’adeguamento tecnologico e organizzativo delle imprese, per il miglioramento della qualità ed economicità dei prodotti; elabora cicli di lavorazione, analizzandone e valutandone i costi; - relativamente alle tipologie di produzione, interviene nei processi di conversione, gestione ed utilizzo dell’energia e del loro controllo, per ottimizzare il consumo energetico nel rispetto delle normative sulla tutela dell’ambiente;- è in grado di operare autonomamente, nell’ambito delle normative vigenti, ai fini della sicurezza sul lavoro e della tutela ambientale;- è in grado di pianificare la produzione e la certificazione dei sistemi progettati, descrivendo e documentando il lavoro svolto, valutando i risultati conseguiti, redigendo istruzioni tecniche e manuali d’uso;- Conosce ed utilizza strumenti di comunicazione efficace e team working per operare in contesti organizzati.
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TRASPORTI E LOGISTICA – TRASPORTI E LOGISTICA – PROFILOPROFILO
MIUR
I nuovi Istituti TecniciI nuovi Istituti Tecnici
- ha competenze tecniche specifiche e metodi di lavoro funzionali allo svolgimento delle attività inerenti la progettazione, la realizzazione, il mantenimento in efficienza dei mezzi e degli impianti relativi e l’organizzazione di servizi logistici;- ha competenze e conoscenze che, a seconda delle declinazioni di settore scelte dai singoli istituti, riguardano le diversificate articolazioni del trasporto; - possiede una cultura sistemica ed è in grado di attivarsi in ciascuno dei segmenti operativi del settore in cui si specializza e di quelli collaterali;- integra le conoscenze fondamentali relative alle tipologie, strutture e componenti dei mezzi, allo scopo di garantire il mantenimento delle condizioni di esercizio richieste dalle norme vigenti in materia di trasporto;- è in grado di operare autonomamente nel controllo, nelle regolazioni, e riparazioni dei sistemi di bordo;- esprime le proprie competenze nella pianificazione e nell’organizzazione dei servizi; - applica le tecnologie per l’ammodernamento dei processi produttivi, rispetto ai quali è in grado di contribuire all’innovazione e all’adeguamento tecnologico e organizzativo dell’impresa;- nell’ambito dell’area Logistica, è in grado di operare nel campo delle infrastrutture, delle modalità di gestione del traffico e relativa assistenza, delle procedure di spostamento e trasporto, della conduzione del mezzo in rapporto alla tipologia d’interesse, della gestione dell’impresa di trasporti e della logistica nelle sue diverse componenti: corrieri, vettori, operatori di nodo e intermediari logistici;- relativamente alle tipologie di intervento, agisce nell’applicazione delle normative nazionali, comunitarie ed internazionali per la sicurezza dei mezzi, dei servizi e del lavoro nonché del trasporto di merci pericolose;- è in grado di esprimere le proprie competenze nella valutazione di impatto ambientale, nella salvaguardia dell’ambiente e nell’utilizzazione razionale dell’energia;- descrive e documenta il lavoro svolto, conosce ed utilizza strumenti di comunicazione efficace e team working per operare in contesti organizzati.
95ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA - ELETTRONICA ED ELETTROTECNICA - PROFILOPROFILO
MIUR
I nuovi Istituti TecniciI nuovi Istituti Tecnici
- ha competenze specifiche nel campo dei materiali e della tecnologia costruttiva dei sistemi elettronici e delle macchine elettriche, della generazione, elaborazione e trasmissione dei segnali elettrici ed elettronici, dei sistemi per la generazione, conversione e trasporto dell’energia elettrica e dei relativi impianti di distribuzione;- nei contesti produttivi d’interesse, esprime le proprie competenze nella progettazione, costruzione e collaudo dei sistemi elettronici e degli impianti elettrici;- è in grado di programmare controllori e microprocessori; opera nell’organizzazione dei servizi e nell’esercizio di sistemi elettrici ed elettronici complessi;- è in grado di sviluppare e utilizzare sistemi di acquisizione dati, dispositivi, circuiti, apparecchi e apparati elettronici; - conosce le tecniche di controllo e interfaccia mediante software dedicato;- integra conoscenze di elettrotecnica, di elettronica e di informatica per intervenire nell’automazione industriale e nel controllo dei processi produttivi, rispetto ai quali è in grado di contribuire all’innovazione e all’adeguamento tecnologico delle imprese relativamente alle tipologie di produzione;- interviene nei processi di conversione dell’energia elettrica, anche di fonte alternativa, e del loro controllo, per ottimizzare il consumo energetico e adeguare gli impianti e i dispositivi alle normative sulla sicurezza;- è in grado di esprimere le proprie competenze, nell’ambito delle normative vigenti, nel mantenimento della sicurezza sul lavoro e nella tutela ambientale, nonché di intervenire nel miglioramento della qualità dei prodotti e nell’organizzazione produttiva delle aziende;- è in grado di pianificare la produzione dei sistemi progettati; descrive e documenta i progetti esecutivi ed il lavoro svolto, utilizza e redige manuali d’uso; conosce ed utilizza strumenti di comunicazione efficace e team working per operare in contesti organizzati.
96
INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI - INFORMATICA E TELECOMUNICAZIONI - PROFILOPROFILOMIUR
I nuovi Istituti TecniciI nuovi Istituti Tecnici
- ha competenze specifiche nel campo dei sistemi informatici, dell’elaborazione dell’informazione, delle applicazioni e tecnologie Web, delle reti e degli apparati di comunicazione;- ha competenze e conoscenze che, a seconda delle declinazioni che le singole scuole vorranno approfondire, si rivolgono all’analisi, progettazione, installazione e gestione di sistemi informatici, basi di dati, reti di sistemi di elaborazione, sistemi multimediali e apparati di trasmissione dei segnali;- ha competenze orientate alla gestione del ciclo di vita delle applicazioni che, sempre a seconda della declinazione che le singole scuole vorranno approfondire, possono rivolgersi al software: gestionale – orientato ai servizi – per i sistemi dedicati “incorporati”;- esprime le proprie competenze nella gestione di progetti, operando nel quadro di normative nazionali e internazionali, concernenti la sicurezza in tutte le sue accezioni e la protezione delle informazioni (“privacy”);- è in grado di esprimere le proprie competenze, nell’ambito delle normative vigenti, ai fini della sicurezza sul lavoro e della tutela ambientale e di intervenire nel miglioramento della qualità dei prodotti e nell’organizzazione produttiva delle imprese;- esprime le proprie competenze nella pianificazione delle attività di produzione dei sistemi, dove applica capacità di comunicare e interagire efficacemente, sia nella forma scritta che orale;- nell’analisi e realizzazione delle soluzioni ha un approccio razionale, concettuale e analitico, orientato al raggiungimento dell’obiettivo, che esercita in contesti di lavoro caratterizzati prevalentemente da una gestione in team;- possiede un’elevata conoscenza dell’inglese tecnico specifico del settore per interloquire in un ambito professionale caratterizzato da forte internazionalizzazione; utilizza e redige manuali d’uso..
97
GRAFICA E COMUNICAZIONE - PROFILOPROFILO
MIUR
I nuovi Istituti TecniciI nuovi Istituti Tecnici
Il Perito in Grafica e Comunicazione ha competenze specifiche nel campo della comunicazione interpersonale e di massa , con particolare riferimento all’uso di tecnologie per produrla;integra conoscenze di informatica di base e di strumenti hardware e software grafici e multimediali, di sistemi di comunicazione in rete, di sistemi audiovisivi, fotografici e di stampa; ha competenze tecniche e sistemistiche che, a seconda delle esigenze del mercato del lavoro e delle corrispondenti declinazioni, possono rivolgersi:
- alla programmazione ed esecuzione delle operazioni di prestampa e alla gestione e all’organizzazione delle operazioni di stampa e post-stampa;- alla realizzazione di ipertesti e presentazioni multimediali; - alla realizzazione fotografica e audiovisiva;- alla realizzazione e gestione di sistemi software di comunicazione in rete;
Sa gestire progetti, inserirsi in attività di azienda, operare nell’ambito delle norme di sicurezza;conosce ed utilizza strumenti di comunicazione efficace e team working per operare in contesti organizzati.
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CHIMICA, MATERIALI E BIOTECNOLOGIE - PROFILOPROFILO MIUR
I nuovi Istituti TecniciI nuovi Istituti Tecnici
- ha competenze specifiche nel campo dei materiali, delle analisi chimico-biologiche, nei processi di produzione, in relazione alle esigenze delle realtà territoriali, negli ambiti chimico, merceologico, biologico, farmaceutico, tintorio, conciario, cartario, materie plastiche, metallurgico, minerario, ambientale, biotecnologico e microbiologico, nelle analisi chimico-biologiche e ambientali, relative al controllo igienico-sanitario e al controllo e monitoraggio dell’ambiente.;- nei contesti produttivi d’interesse, esprime le proprie competenze nella gestione e nel controllo dei processi, nella gestione e manutenzione di impianti chimici, tecnologici e biotecnologici, partecipando alla risoluzione delle problematiche relative agli stessi. Ha competenze per l’analisi e il controllo dei reflui, nel rispetto delle normative per la tutela ambientale;- integra competenze di chimica, di biologia e microbiologia, di impianti e di processi chimici e biotecnologici, di organizzazione e automazione industriale, per contribuire all’innovazione dei processi e delle relative procedure di gestione e di controllo, per il sistematico adeguamento tecnologico e organizzativo delle imprese;- ha conoscenze specifiche in merito alla gestione della sicurezza degli ambienti di lavoro, del miglioramento della qualità dei prodotti, dei processi e dei servizi;- ha competenze per la pianificazione, gestione e controllo delle attività di laboratorio di analisi e, nello sviluppo del processo e del prodotto, è in grado di verificare la corrispondenza del prodotto alle specifiche dichiarate, applicando le procedure e i protocolli dell’area di competenza; controllarne il ciclo di produzione utilizzando software dedicati sia alle tecniche di analisi di laboratorio sia al controllo e gestione degli impianti. Esprime le proprie competenze nella pianificazione delle attività aziendali, relaziona e documenta le attività svolte;- conosce ed utilizza strumenti di comunicazione efficace e team working per operare in contesti organizzati.
99
TESSILE, ABBIGLIAMENTO E MODA - PROFILOPROFILOMIUR
I nuovi Istituti TecniciI nuovi Istituti Tecnici- ha competenze specifiche nell’ambito delle diverse realtà ideativo-creative, progettuali, produttive e di marketing del settore tessile, abbigliamento e moda;- nei diversi contesti d’impiego, con riferimento alle specifiche esigenze, è in grado di assumere ruoli e funzioni di ideazione, progettazione e produzione di filati, tessuti, confezioni, calzature e accessori, di organizzazione, gestione e controllo della qualità delle materie prime e dei prodotti finiti; - relativamente alle diverse tipologie di processi produttivi, interviene nella gestione e nel controllo degli stessi per migliorare qualità e sicurezza dei prodotti;- applica le normative sulla tutela dell’ambiente, sulla sicurezza dei luoghi di lavoro e degli impianti;- integra la sua preparazione con competenze trasversali di filiera che gli consentono sensibilità e capacità di lettura delle problematiche dell’area sistema-moda;- relativamente alle strategie aziendali, opera in termini di individuazione di strategie innovative di processo, di prodotto e di marketing; contribuisce all’innovazione creativa, produttiva e organizzativa delle aziende del settore moda;- esprime le proprie competenze nella pianificazione delle attività aziendali, relaziona e documenta le attività svolte; - conosce ed utilizza strumenti di comunicazione efficace e team working per operare in contesti organizzati.
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AGRARIA E AGROINDUSTRIA - PROFILOPROFILOMIUR
I nuovi Istituti TecniciI nuovi Istituti Tecnici
- ha competenze specifiche nel campo dell’organizzazione e della gestione delle attività produttive nei settori vegetale e animale, con attenzione alla qualità dei prodotti ed al rispetto dell’ambiente;- ha competenze e conoscenze che, a seconda delle articolazioni che le singole scuole vorranno approfondire, si rivolgono al miglioramento dei prodotti e delle tecniche di trasformazione, alla valorizzazione dei caratteri, con attenzione alla trasparenza e alla tracciabilità, o alla gestione dell’ambiente e del territorio secondo le normative concernenti l’agricoltura; - nell’ambito delle articolazioni previste, esprime le proprie competenze nelle attività di miglioramento genetico dei prodotti, sia vegetali che animali, sulla scorta di competenze nel settore delle biotecnologie agrarie in modo da contribuire a garantire gli aspetti più significativi delle caratteristiche igieniche ed organolettiche o individua esigenze locali verso il miglioramento delle situazioni ambientali mediante controlli con opportuni indicatori, valorizzazione di produzioni mediante attività agrituristiche, protezione dei suolo e delle strutture paesaggistiche, sostegno agli insediamenti e alla vita rurale;- opera nel settore della trasformazione dei prodotti, attivando processi tecnologici e biotecnologici per ottenere qualità ed economicità dei risultati, gestendo altresì una corretta utilizzazione dei reflui e dei residui;- controlla con metodi contabili ed economici le predette attività redigendo documenti contabili, preventivi e consuntivi economici, rilevando indici di efficienza ed emettendo giudizi di convenienza;- esprime le proprie competenze nella pianificazione delle attività aziendali, relaziona e documenta le attività svolte;- procede ad operazioni di rilievo, di conservazione del catasto, ad interpretazione di carte tematiche, esprimendo le proprie competenze in attività di gestione del territorio. Rileva condizioni di disagio ambientale e progetta interventi a protezione delle zone di rischio;- opera nelle attività di promozione e commercializzazione dei prodotti agrari ed agroindustriali. Esprime le proprie competenze nella pianificazione delle attività aziendali, relaziona e documenta le attività svolte;- conosce ed utilizza strumenti di comunicazione efficace e team working per operare in contesti organizzati.
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COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO - COSTRUZIONI, AMBIENTE E TERRITORIO - PROFILOPROFILO MIUR
I nuovi Istituti TecniciI nuovi Istituti Tecnici
- ha competenze nel campo dei materiali, delle macchine e dei dispositivi utilizzati nelle industrie delle costruzioni, nell'impiego degli strumenti di rilievo, nell'uso dei mezzi informatici per la rappresentazione grafica e per il calcolo, nella valutazione tecnica ed economica dei beni privati e pubblici esistenti nel territorio e nell’utilizzo ottimale risorse ambientali;- possiede capacità grafiche e progettuali in campo edilizio e nell’organizzazione del cantiere, nella gestione degli impianti, nel rilievo topografico, nella stima di terreni e fabbricati e delle altre componenti del territorio, nei diritti reali che li riguardano, nell’amministrazione di immobili e nello svolgimento di operazioni catastali;- nei contesti produttivi d’interesse, esprime le proprie competenze nella progettazione, valutazione e realizzazione di organismi complessi mentre opera in autonomia nel caso di organismi di modesta entità;- opera autonomamente nella gestione, nella manutenzione e nell’esercizio di organismi edilizi e nella organizzazione di cantieri mobili. Relativamente ai fabbricati interviene nei processi di conversione dell’energia e del loro controllo, è in grado di prevedere, nell’ambito dell’edilizia eco compatibile, le soluzioni opportune per il risparmio energetico nel rispetto delle normative sulla tutela dell’ambiente;- la sua formazione sistemica gli consente di spaziare tra le sue conoscenze fino ad arrivare alla pianificazione ed alla organizzazione di tutte le misure opportune in materia di salvaguardia della salute nei luoghi di vita e di lavoro;- esprime le proprie competenze nella pianificazione delle attività aziendali, relaziona e documenta le attività svolte;- conosce ed utilizza strumenti di comunicazione efficace e team working per operare in contesti organizzati.