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La celiachia:impariamo aconoscerla
A cura di:
TAMARA SARACENI
SABA MINNIELLI
GIUSEPPE UGOLINI
SERVIZIO IGIENE ALIMENTI E NUTRIZIONE A.S.L. RMC
GIANCARLO SANDRI
UNITÀ OPERATIVA NUTRIZIONE CLINICA
OSPEDALE S. EUGENIO A.S.L. RMC
ANTONIO PICARELLI
F A S MALATTIA CELIACA
POLICLINICO UMBERTO I - SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA
Questo materiale è stato realizzato nell’ambito delPIANO REGIONALE DELLA PREVENZIONE NEL LAZIO 2010-2012
“IMPLEMENTARE LA PROMOZIONEDELLO SCREENING OPPORTUNISTICOPER L’IDENTIFICAZIONE PRECOCE DIINTOLLERANZA ALIMENTARE
AL GLUTINE”
CHE COSÊEÊ
La celiachia è reazione avversa e permanente scatenata, insoggetti geneticamente predisposti, dall’assunzione di glu-tine, la frazione proteica contenuta nel grano, nella segale enell’orzo. Esso è presente quindi in tutti i prodotti contenentiquesti cereali ma anche come ingrediente di zuppe, salse,pastelle, preparati carnei precotti, alcuni tipi di caramelle.
STATI
La celiachia è oggi considerata la più frequente reazioneavversa agli alimenti a livello mondiale, con una prevalenzapari almeno all’1% della popolazione, sia nei bambini chenegli adulti, ne risulta affetta quindi una persona su 100.Nella Regione Lazio, nel 2009, sono stati censiti 12.414 pa-zienti su 50-60000 casi attesi, il doppio rispetto al 2007. Fraessi vi sono 2958 maschi e 7564 femmine (dato parziale).
STICA
Tenuto conto del n° elevato di soggetti affetti, che pervengonotardivamente alla diagnosi, in ottemperanza a quanto previstodalla Legge 4 luglio 2005, n° 123 emanata dal Ministero dellaSalute, la Regione Lazio ha previsto e messo in atto una seriedi interventi per tutelare i soggetti malati, promuovere la co-noscenza della malattia e favorirne la diagnosi precoce ed inparticolare:
• Determinazione n° D0684 del 9.03. 2006 del DipartimentoSociale –Direzione Tutela della salute e sistema sanitario re-gionale “Istituzione Gruppo di Lavoro celiachia” L. 123/05;
• D.G.R. n° 700 del 14.09.2007 – Criteri per l’individuazionee il riconoscimento dei centri e presidi di rete per la malattia celiaca e percorso diagnostico assistenziale;
• D.G.R. n° 523 del 10.07.2009 – Istituzione dei presidi di reteper la diagnosi, per la cura ed il monitoraggio della malattiaceliaca ai sensi della D.G.R. n° 700 del 14.09.2007;
• D.G.R. n° 16 del 16.01.2009 – Prodotti senza glutine ai sog-getti celiaci – Ampliamento delle modalità di erogazione;
• Allo scopo di aumentare il livello di conoscenza in meritoalla celiachia ed alla possibilità di diagnosi precoce, la Re-gione Lazio ha inserito nel Piano regionale della Preven-zione 2010-2012, approvato con D.G.R. n°613/2010, unospecifico progetto di promozione dello screening per l’iden-tificazione precoce di malattia celiaca, attraverso la diffu-sione capillare di materiale informativo nelle scuoleelementari.
COSA PROVOCA LA CELIACHIA
L’ingestione anche in minime quantità di glutine nei soggettiaffetti danneggia gravemente la mucosa intestinale, provo-cando un difetto di assorbimento dei nutrienti. Ciò può deter-minare alcune patologie gravi ed essere particolarmentepericoloso nei bambini. Recentemente è stata anche scopertauna correlazione tra celiachia ed altre malattie extraintestinali.
QUAL E’LA TERAPIA
L’unica terapia attualmente efficace è quella dietetica rappre-sentata dall’esclusione assoluta e permanente dei prodotticontenenti glutine. Essa è necessaria anche se talora può ri-sultare difficile da seguire a causa della diffusione nell’alimen-tazione quotidiana dei cereali contenenti glutine e di altrialimenti non contenenti cereali, ma a cui esso viene aggiuntodurante il ciclo produttivo. Questo limita significativamente laqualità di vita dei celiaci anche da un punto di vista sociale.Per questo motivo sono allo studio alternative terapeutiche altrattamento dietetico. Peraltro il rispetto scrupoloso della dietafa regredire i sintomi e previene le complicanze.
I PRODOTTI SENZA GLUTINE
Sono erogati gratuitamente dal Servizio Sanitario Nazionale.E’ stato istituito un Registro Nazionale dei prodotti dietote-rapeutici erogabili gratuitamente ed identificabili grazie allogo individuato che le aziende possono apporre sulleconfezioni.
In ottemperanza alla Legge n° 123 del 2005 è stata predispostauna serie di interventi per favorire l’inserimento sociale deipazienti celiaci, finalizzati a permettere una diagnosi precocee prevenire le complicanze, garantire un’alimentazione equili-brata e sicura anche fuori casa, favorire l’educazione sanitariadel soggetto celiaco e della sua famiglia nonché provvederealla formazione del personale sanitario e degli operatori delsettore alimentare (bar,ristorante, mensa..).
CELIACHIAED ALLATTAMENTO AL SENO
La malattia celiaca è attualmente una condizione che nonpuò essere prevenuta. Essendo tuttavia una patologia multi-fattoriale sia genetica che ambientale, è stato ipotizzato cheil momento dell’introduzione del glutine durante lo svezza-mento possa influenzare lo sviluppo della malattia. In parti-colare uno studio recente ha concluso che il rischio disviluppare celiachia è ridotto di circa la metà se la prima in-troduzione del glutine durante lo svezzamento avvienequando ancora il bambino è allattato al seno e che vi è unacorrelazione inversa tra la durata dell’allattamento e il ri-schio di sviluppare celiachia. Sono in corso studi più appro-fonditi per confermare i risultati già ottenuti.
SCREENING
Per tutelare i soggetti celiaci il Ministero della Salute ha isti-tuito una rete nazionale di presidi accreditati di riferimentoindividuati dalle regioni per la prevenzione, sorveglianza, dia-gnosi e terapia. Essi sono stati selezionati in base alla docu-mentata esperienza in attività diagnostica e terapeuticaspecifica ed all’idonea dotazione di Strutture di supporto e diservizi Complementari. A questi centri è possibile accedere,dopo aver consultato il proprio medico curante, per effettuaretest di screening per la diagnosi con pagamento della solaquota a carico del SSN (ticket). Controlli ripetuti degli anti-corpi specifici, rilevabili nel sangue, vanno consigliati comemodalità corretta di verifica di una dieta ben seguita, per pre-venire le complicanze. La Regione Lazio ha recepito tempe-stivamente le indicazioni del Ministero riconoscendo ben 21Presidi di Rete, nella logica di una articolazione diffusa sul ter-ritorio, competenti in via esclusiva a rilasciare la certificazionedi morbo celiaco, distribuiti in tutto il territorio, il cui elencoè riportato nelle pagine seguenti.
ELENCO PRESIDI DI RETE A ROMA:
IRCCS Ospedale Pediatrico Bambino GesùUOC GastroenterologiaPiazza Sant’Onofrio, 4Telefono: 06.68591
IRCCS - IFO– Istituto Regina ElenaS.S.D Gastroenterologia ed Endoscopia digestivaVia Elio Chianesi, 53Telefono: 06.52662702e-mail: [email protected]
Complesso ospedaliero S. Filippo NeriUOC GastroenterologiaVia G. Martinotti, 20Tel. 06.33062245e-mail: [email protected]
Azienda Ospedaliera San Camillo ForlaniniUOC GastroenterologiaPiazza C. Forlanini, 1Tel. 06.55552509e-mail: [email protected]
Azienda Ospedaliera “Complesso San Giovanni Addolorata”UOC GastroenterologiaVia dell’Amba Aradam, 9Tel. 06.77051UOC Scienze dell’alimentazione e dieteticaVia dell’Amba Aradam, 9Tel. 06.77051
AUSL RM C Ospedale S. EugenioU.O. Nutrizione clinicaPiazzale dell’Umanesimo, 10Tel. 06.51001
A.O. Policlinico “Umberto I”Dipartimento di Pediatria; U.O. Celiachia e patologieda malassorbimentoViale del Policlinico, 155Tel. 06.49971Dipartimento di Pediatria; U.O.C. GastroenterologiapediatricaViale del Policlinico, 155Tel. 06.49971Dipartimento di Scienze Cliniche; UOC Gastroenterologia AViale del Policlinico, 155Tel. 06.49978384e-mail: [email protected]
Policlinico Universitario GemelliIstituto di Medicina Interna e Geriatria; UOA Medicina InternaLargo Agostino Gemelli, 8Tel. 06.30151e-mail: [email protected] di Medicina Interna e Geriatria;UOA di GastroenterologiaLargo Agostino Gemelli, 8Tel. 06.30151e-mail: [email protected]
Fondazione PTV Policlinico Tor VergataUOC Gastroenterologia ed Endoscopia digestivaV.le Oxford, 81Tel. 06.20901e-mail: [email protected]
UOSD Pediatria e Gastroenterologia PediatricaV.le Oxford, 81Tel. 06.20901e-mail: [email protected]
ELENCO PRESIDI DI RETE PROVINCIA DI ROMA:
AUSL Roma H Ospedale di Albano LazialeUOC Gastroenterologia ed Endoscopia digestivaVia Olivella Km 1Tel. 06.93271
AUSL Roma H Ospedale De Santis di GenzanoUOC Medicina InternaVia A. GradiTel. 06.93271
ELENCO PRESIDI DI RETE PROVINCE DEL LAZIO:
AUSL Frosinone P.O. di Frosinone, Ceccano-Ferentino Polo BUOC Gastroenterologia ed Endoscopia digestivaViale MazziniTel. 0775.2071
AUSL Frosinone P.O. di PontecorvoPolo D UOC GastroenterologiaVia San Giovanni BattistaTel. 0776.7691
AUSL Latina Università degli studi di Roma “La Sapienza”Polo Pontino A. O. S. M GorettiUOC GastroenterologiaVia G. Reni, 1Tel. 0773.6551
AUSL Rieti Ospedale San Camillo de LellisUOC GastroenterologiaViale J. F. KennedyTel. 0746.2781
AUSL Viterbo Ospedale BelcolleUOC GastroenterologiaStrada provinciale Sammartinese,1Tel. 0761.3391
I MIEI APPUNTI
I MIEI APPUNTI
RIFERIMENTI:
I Riferimenti bibliografici sono consultabili sul sito della Regione Lazio:www.regione.lazio.it
nonché su Pub Med:http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/