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LA COMPETENZA LESSICALE per la comprensione del testo La competenza lessicale nella normativa Indicazioni nazionali 2012 QdR Invalsi 2013 Il vocabolario di base Lessico fondamentale Lessico fondamentale, di alto uso, di alta disponibilità Oltre il vocabolario di base Esempi di lemmi Rapporti di significato fra le parole Che cosa dignifica possedere una parola Carattere incrementale del lessico Vocabolario attivo e passivo Ampiezza, profondità, automaticità Limiti della conoscenza individuale Per ampliare la competenza lessicale Laboratorio 1 L. Rovida_Bolzano_ 11 febbraio 2015

LA COMPETENZA LESSICALE - ipbz.it · T. De Mauro, Grande Dizionario Italiano dell [uso – GRADIT 1999 ... Nel considerare la natura del lessico e il suo ruolo nel costituirsi della

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LA COMPETENZA LESSICALE per la comprensione del testo

La competenza lessicale nella normativa • Indicazioni nazionali 2012 • QdR Invalsi 2013

Il vocabolario di base • Lessico fondamentale • Lessico fondamentale, di alto uso, di alta disponibilità • Oltre il vocabolario di base • Esempi di lemmi

Rapporti di significato fra le parole

Che cosa dignifica possedere una parola

• Carattere incrementale del lessico • Vocabolario attivo e passivo • Ampiezza, profondità, automaticità • Limiti della conoscenza individuale • Per ampliare la competenza lessicale

Laboratorio

1 L. Rovida_Bolzano_ 11 febbraio 2015

La competenza lessicale nella normativa

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Indicazioni nazionali 2012

Obiettivi di apprendimento al termine della classe terza della scuola secondaria di primo grado

Acquisizione ed espansione del lessico ricettivo e produttivo

- Ampliare, sulla base delle esperienze scolastiche ed extrascolastiche, delle letture e di attività specifiche, il proprio patrimonio lessicale, così da comprendere e usare le parole dell’intero vocabolario di base, anche in accezioni diverse

- Comprendere e usare parole in senso figurato

- Comprendere e usare in modo appropriato i termini specialistici di base afferenti alle diverse discipline e anche ad ambiti di interesse personale

- Realizzare scelte lessicali adeguate in base alla situazione comunicativa, agli interlocutori e ai tipi di testo

- Utilizzare la propria conoscenza delle relazioni di significato fra le parole e dei meccanismi di formazione delle parole per comprendere parole non note all’interno di un testo

- Utilizzare dizionari di vario tipo; rintracciare all’interno di una voce di dizionario le informazioni utili per risolvere problemi o dubbi linguistici

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QdR INVALSI 2013

Alcuni descrittori della competenza lessicale connessa in modo specifico con la comprensione della lettura sono:

1. saper comprendere un numero di parole del vocabolario di base adeguato al livello di scolarità (anche quando usate in accezioni diverse);

2. saper ricavare dal contesto il significato di parole che non si conoscono;

3. saper comprendere vocaboli appartenenti al lessico specifico di un determinato campo di discorso o “situazione”;

4. saper comprendere l’uso figurato di parole ed espressioni;

5. saper riconoscere i rapporti di significato fra le parole, quali sinonimia (anche sinonimia testuale, valida cioè solo in quello specifico testo), antinomia, iperonimia/iponimia, ecc.;

6. saper ipotizzare il significato di una parola attraverso il riconoscimento di fenomeni di derivazione

(www.invalsi.it, QdR p.7)

- (QdR p. 7)

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Il vocabolario di base

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Lessico fondamentale

T. De Mauro, Grande Dizionario Italiano dell’uso – GRADIT 1999

(M. Vedovelli. http://www.educational.rai.it/ioparloitaliano/tutor/0102/ppt/vocabolario_di_base1.ppt)

Parole di massima frequenza conosciute e usate da coloro che hanno almeno un’istruzione elementare.

FO Lessico fondamentale 2049 parole 90% del discorso

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FO

AU

Alta Disponibilità (AD) parole che i parlanti non usano concretamente tutti i giorni, ma solo all’occorrenza; parole altamente latenti, presenti all’uso.

Alto uso (AU) parole conosciute e usate da coloro che hanno almeno un’istruzione media (licenza media inf.)

AD

Lessico fondamentale, di alto uso, di alta disponibilità

Lessico di Alto Uso 2576 parole – 6% del discorso

Lessico di Alta Disponibilità 1897 parole – 1/2 % del discorso

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Lessico fondamentale +

Lessico di alto uso +

Lessico di alta disponibilità =

6522 parole, 98% del discorso

Lessico fondamentale, di alto uso, di alta disponibilità

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Il vocabolario di base

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FONDAMENTALE abbandonare - abbastanza - abbracciare - abitare - abito - abituare - abitudine - accadere - accanto - accendere - accettare - accidente - accogliere - accomodare - accompagnare - accordo - accorgersi - accusare - acqua - acquistare

ALTO USO abbagliare - abbandono - abbassare - abbattere - abbonato - abbondanza - abile - abilità - abisso - abitante - abitato - abolire - abuso - accampare - accanirsi - accappatoio - accarezzare - accelerare - accendisigaro - accennare - acchiappare

ALTA DISPONIBILITÀ abbagliante - abbaglio - abbasso - abbeverare - abbigliamento - abbonare - abbondare - abbottonare - abbraccio - abbreviare - abbronzare - abete - abortire - aborto - abruzzese - abusare - acca - accampamento - accattone - accavallare - accetta (www.ppbm.paravia.it)

L. Rovida_Bolzano_ 11 febbraio 2015 L

AU di alto uso

AD di alta disponibilità

CO comune 47.060 unità FO fondamentale

Oltre il Vocabolario di Base

Comune (CO) parole usate e comprese indipendentemente dalla professione e dalla collocazione geografica del parlante. Sono parole conosciute da coloro che hanno almeno un livello di istruzione medio superiore. Es. arbitraggio, amichevole, cinofilo, guercio

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Oltre il Vocabolario di Base

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Lessico tecnico – scientifico (TS) = 107.194 es. citrico

Lessico solo letterario (LE) = 5.208 es. amistà

Lessico regionale (RE) = 5.407 es. ciuccio

Lessico dialettale (DI) = 338 es. bigiare

Esotismi (ES) = 6938 es. city

Basso uso (BU) = 22.550 es. maltamòro

Obsoleti (OB) = 13. 554 es. amistanza

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Esempi di lemmi

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Ami│ci│zia s.f. FO 1a sentimento e legame tra persone basato su reciproco affetto, stima, fiducia: stringere a. con qcn.; allacciare, rompere un’a.; rapporto di a.; a. interessata, non sincera, dovuta al vantaggio che se ne può ricavare 1b situazione caratterizzata da buone relazioni fra stati o paesi, alleanza: trattato di a. …. Piz│za s.f. AD 1 focaccia di pasta rotonda condita con olio, salsa di pomodoro, mozzarella o altri ingredienti e cotta al forno, spec. a legna 2 focaccia di farina di grano o altro cereale, lievitata, dolce o salata ….

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Rapporti di significato tra le parole

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Rapporti di significato tra le parole (1)

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Sinonimia: il rapporto che lega due parole con significante diverso e significato uguale dolore-pena; volto-viso-faccia

Polisemia (sincronica) una parola con un’unica etimologia e più di un significato; canna

Omonimia: stessa parola, ma con due etimologie diverse; diligenza (dal latino diligentia e dal francese diligence)

Polisemia (diacronica): concerne i meccanismi che portano al mutamento di significato; metafora (gamba del tavolo) – metonimia (bere un bicchiere; bere un Bordeaux; alloro ‘gloria poetica’)

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Rapporti di significato tra le parole (2)

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Antonimia: il rapporto di opposizione tra significati; grande/piccolo; maschio/femmina. Voci inverse o simmetriche sono comprare/vendere; servo/padrone

Iperonimia: il rapporto tra un termine dal significato più ampio rispetto a uno con un significato più ristretto; abete/albero Iponimia: il rapporto tra un termine dal significato più ristretto rispetto a uno con un significato più ampio

Antonomasia: consiste nell’usare al posto di un nome proprio un epiteto o una perifrasi che esprimono una qualità caratterizzante del designato; l’Avvocato, ma anche un nome proprio al posto di uno comune; un otello

Eufemismo: consiste nell’usare un significante che non denomini direttamente il significato; scomparsa/morte; non vedente/cieco (Bonomi I. (2006). Le strutture dell ‘italiano. In: Bonomi I., Masini A., Morgana S., Piotti M. Elementi di linguistica italiana. Roma: Carocci. pp.151-53.)

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Che cosa significa possedere una parola competenza lessicale matura

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Don Lorenzo Milani rappresentava lo svantaggio linguistico con l‘immagine del povero «che possiede 200 parole» mentre chi ha la meglio su di lui «ne possiede 2000»

(Sobrero A. A. (2009) L’incremento della competenza lessicale, con particolare riferimento ai linguaggi

scientifici, Italiano Lingua Due. p. 8)

Carattere incrementale del lessico

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Nel considerare la natura del lessico e il suo ruolo nel costituirsi della competenza linguistica, teorici del linguaggio, linguisti applicati e glottodidatti spesso esprimono posizioni divergenti in conseguenza dell’orientamento teorico o dell’approccio disciplinare di elezione. Tuttavia, nelle loro analisi si rintraccia un elemento comune relativo ad un carattere del lessico: essi concordano infatti nel riconoscere la natura incrementale della conoscenza lessicale, per altro suscettibile nel tempo anche di forte contrazione. Gli studiosi convengono sulla natura processuale dell’acquisizione lessicale e concordano sul fatto che, a differenza della sintassi o della fonologia, il cui possesso si stabilizza entro un periodo di tempo definito, la conoscenza delle parole di qualsiasi lingua, nativa e/o seconda, avvenga per gradi e non possa dirsi mai conclusa per la natura stessa della componente lessicale. (Ferreri, S. (2005) L’alfabetizzazione lessicale. Studi di linguistica educativa. Roma: Aracne Editrice. pp.11, 12).

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Competenza attiva e passiva

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«Sono decine le parole che ″conosciamo″, nel senso che quando le incontriamo

ne comprendiamo il significato.

I linguisti dicono che rientrano nella nostra competenza.

Fra le parole di cui abbiamo competenza, però, non tutte fanno parte del lessico

che noi impieghiamo attivamente nel parlare o nello scrivere. Quelle che

usiamo davvero rappresentano la nostra competenza attiva, mentre quelle che

comprendiamo senza usarle rappresentano la nostra competenza passiva».

(Lombardi Vallauri E. (2012). Parlare l’italiano. Come usare meglio la nostra lingua. Bologna: Il Mulino. p.32)

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Ampiezza, profondità, automaticità (1) tre dimensioni necessarie

• Ampiezza è la consistenza del patrimonio lessicale.

• Profondità è l‘insieme delle conoscenze connesse con ogni parola: la forma fonica, la forma grafica, la struttura morfologica, le compatibilità e la combinatoria sintattica, la pluralità dei significati (anche metaforici) e delle accezioni, le relazioni di senso (sinonimi, antonimi, iperonimi), le combinazioni in strutture fisse, polirematiche.

• L‘automaticità si ottiene quando la parola è stata inserita nella memoria a lungo termine. È fondamentale, perché assicura al parlante la capacità di richiamarla, e utilizzarla, in qualunque momento: non solo nell‘interrogazione del giorno dopo ma nel lungo periodo, che vuol dire anche a distanza di mesi e di anni.

(Sobrero A. A. (2009) L’incremento della competenza lessicale, con particolare riferimento ai linguaggi scientifici, Italiano Lingua Due. p. 8)

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Ampiezza, profondità, automaticità (2) tre dimensioni necessarie

• La profondità si incrementa con attività insieme di riflessione e di uso della lingua, così da dare al bambino la percezione fisica della 'profondità‘ di ogni parola, la capacità e la voglia di controllare e di migliorare la propria competenza».

• L‘automaticità si incrementa riscoprendo e praticando un‘attività che in molte scuole è silenziosamente ‒ e improvvidamente ‒ ‘passata di moda‘: riutilizzare i lessemi di più recente apprendimento, a distanza di tempo ‒ settimane, ma anche mesi ‒, usandoli in contesti diversi. Se ne potrà verificare, e migliorare, il livello di apprendimento e di fissazione. La ripresa a distanza di tempo non ha l‘appeal didattico di altre attività ‘moderne‘ ‒ possibilmente digitali, ipertestuali e multimodali ‒, anzi richiede i tempi lenti dell‘apprendimento-fissazione, oggi mal sopportati, ma è di grande efficacia: inoltre consente al docente di verificare il sicuro apprendimento di termini-chiave, che ritiene utili per costruire percorsi più avanzati (ad esempio, per portare i ragazzi a livelli sempre più alti di astrazione). E, naturalmente, è il mezzo più sicuro per assicurare l‘inserimento della parola nella memoria a lungo termine, cioè per stabilizzare l‘apprendimento.

(Sobrero A. A. (2009) L’incremento della competenza lessicale, con particolare riferimento ai linguaggi scientifici, Italiano Lingua Due. p. 9)

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Ampiezza, profondità, automaticità (2)

I due aspetti della quantità e della qualità non possono essere mai scissi.

[…] un progetto di espansione delle capacità lessicali deve perseguire ampiezza e

profondità in modo da innescare un circuito virtuoso capace di generare per

autoapprendimento un incremento continuo. Un piano di insegnamento/

apprendimento del lessico deve concorrere ad agevolare la conservazione delle

conoscenze lessicali nella memoria a lungo termine favorendo l’acquisizione di

quegli elementi di qualità che facilitano i meccanismi di rappresentazione,

immagazzinaggio e accesso al lessico.

(Ferreri, S. (2005) L’alfabetizzazione lessicale. Studi di linguistica educativa. Roma: Aracne Editrice. P. 38)

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Limiti della conoscenza individuale

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La conoscenza dei singoli ha un limite. […] un parlante colto riesce a rendersi

conto del valore soltanto di alcune decine di migliaia di parole. Per tutte le altre

parole che gli capiti di incontrare deve chiedere soccorso al dizionario.

(De Mauro, T. (2008). Parole come semi. In: Barni M., Troncarelli D., Bagna C. (a cura di). Lessico e apprendimenti. Milano: F. Angeli. p. 38)

L. Rovida_Bolzano_ 11 febbraio 2015

Per il GRADIT (T. De Mauro, Grande Dizionario Italiano dell’Uso 1999) il lessico italiano d’uso è composto da 214.771 unità lessicali monorematiche e 131.199 unità lessicali polirematiche Il dizionario della Paravia in volume unico (2000) contiene 140.000 lemmi e 30.000 espressioni polirematiche

Per ampliare la competenza lessicale (1)

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- distinguere le parole note da quelle che non si conoscono - ‘indovinare‘ il significato di una parola dal contesto - ‘indovinare‘ il significato di una parola in base ai morfemi da cui è composta - consultare dizionari di vario tipo - riconoscere il variare di significato di una stessa parola in contesti diversi - riconoscere l’accezione settoriale di una parola comune - rendersi conto che un termine è spiegato nel testo - utilizzare note, glossari che definiscono i termini specifici delle discipline - distinguere uso figurato e letterale di una parola - riconoscere i rapporti di significato fra parole - cogliere la relazione fra scelte lessicali e effetto comunicativo - essere consapevoli della collocazione (combinazione lessicale) delle parole - ……………………………

Per ampliare la competenza lessicale (2) Percorsi didattici

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- Valentina Firenzuoli, A. Valeria Saura Parole nuove: dove nascono, da dove vengono Valentina Firenzuoli

Le parole cambiano nello spazio Dubbi linguistici: come si scrivono le parole Dubbi linguistici: le reggenze Un po’ di storia della lingua

A. Valeria Saura Il dizionario in classe

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