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La didattica per competenze Saperi, Discipline, Competenze Laura PInna ANPE - Associaizone Nazionale pedagogisti italiani dr.ssa Laura Pinna

La didattica per competenze - scuoladiarzachena.it inc lab... · L’interazione di questi genera la trasposizione didattica della disciplina LA RELAZIONE EDUCATIVA Grazie ad essa

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La didattica per competenze Saperi, Discipline, Competenze

Laura PInna ANPE - Associaizone Nazionale pedagogisti italiani – dr.ssa Laura Pinna

Il concetto di competenza nella pedagogia scolastica è piuttosto recente e non esiste una sua

definizione precisa e condivisa (Baldacci)

“La potenzialità o messa in atto, in un contesto dato, di una prestazione che comporti l’impiego

congiunto di atteggiamenti e di motivazioni , conoscenze abilità e capacità e che sia finalizzata

al raggiungimento di uno scopo”

(Mario Ambel, membro del Centro di Iniziativa Democratica degli

Insegnanti - 2000)

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OCSE Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico

Entra in vigore il 30 settembre 1961

Promuove in generale politiche mirate a:

Realizzare la massima espansione possibile dell’economia e dell’occupazione nonché un innalzamento del tenore di vita dei Paesi membri e non .

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L’OCSE ritiene fondamentale che gli studenti sviluppino alcune abilità di carattere generale quali:

Le abilità comunicative.

L’adattabilità. La flessibilità.

Il problem solving. Utilizzo delle tecnologie

dell’informazione.

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I quattro pilastri dell’educazione per Jaques

Delors (politico ed economista francese)

Dal 1995al 1998 Delors presiedette la "Commissione per l'educazione per il XXI secolo“

dell'UNESCO.

1. Imparare a conoscere

2. Imparare a fare: dal concetto di abilità a quello di competenza. Dematerializzazione del lavoro e sviluppo dei servizi.

3. Imparare a vivere insieme: alla scoperta dell’altro. Tendere verso obiettivi comuni.

4. Imparare ad essere. Laura PInna ANPE - Associaizone Nazionale

pedagogisti italiani – dr.ssa Laura Pinna

Le competenze chiave europee per l'apprendimento permanente La raccomandazione del Parlamento e del Consiglio europeo per realizzare la strategia di Lisbona. Il Parlamento europeo e il Consiglio hanno approvato una Raccomandazione relativa alle competenze chiave per l’apprendimento permanente. (2006/962/CE – Gazzetta Ufficiale L.394 del 30.12.2006 – pag.10)

• Comunicazione nella madrelingua; • Comunicazione nelle lingue straniere; • Competenza matematica e competenze di base in

scienza e tecnologia; • Competenza digitale; • Imparare ad imparare; • Competenze sociali e civiche; • Spirito di iniziativa e imprenditorialità; • Consapevolezza ed espressione culturale.

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La competenza

PRESTAZIONE ADEGUATA

PADRONANZA MENTALE DEI

PROCESSI ESECUTIVI SIA SULLE

PERFORMANCE (osservabile

:comportamentismo) SIA SUL FLUSSO

COGNITIVO (nella testa degli allievi:

cognitivismo)

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B SAPERE

SAPER FARE unione della conoscenza

dichiarativa a quella procedurale non solo conoscenze ripetute

verbalmente ma anche usate come strumenti

d’azione

C COGNIZIONE

PADRONANZA DELL’ESECUZIONE

METACOGNIZIONE: Rappresentazione della

struttura della competenza, ossia la capacità di spiegare come si fa e perché:

questo distingue l’esperto dal principiante

D ASPETTI COGNITIVI E

AFFETTIVI

Atteggiamenti quali la disponibilità a impegnarsi nel

campo in cui ci si sente competenti

MOTIVAZIONE

La motivazione alla competenza: ossia la spinta ad agire con

successo

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Laura PInna ANPE - Associaizone Nazionale pedagogisti italiani – dr.ssa Laura Pinna

DIDATTICHE DISCIPLINARIDIDATTICHE DISCIPLINARI La sua unità di studio è il sistema didattico a volte studiato in modo separato e distante da scuola – famiglia-società. Questa separatezza crea un anomalia nei processi di insegnamento-apprendimento

I SUOI SOTTOINSIEMI SONOI SUOI SOTTOINSIEMI SONO: Insegnante - Allievo - Sapere

L’interazione di questi genera la trasposizione didattica della disciplina

LA RELAZIONE LA RELAZIONE EDUCATIVAEDUCATIVA

Grazie ad essa le didattiche elaborano una teorizzazione della didattica generale

DIDATTICA GENERALE Fa propri i problemi relativi all’insegnamento scolastico. Uno dei suoi costrutti fondamentali è il CURRICOLO. Esso è un dispositivo teorico-metodologico per pensare la scuola, le sue finalità, i suoi valori, le sue prassi.

DIDATTICA COME DIDATTICA COME (da Martini Berta)(da Martini Berta)

Finalità educative della scuola italiana/ europea Finalità educative della scuola italiana/ europea

PROFILI

in USCITA

NUCLEI

FONDANTI di VERTICALITÀ

CRITERI

di VERTICALITÀ

CARATTERI

LOCALI MAPPE di CURRICOLO VERTICALE

• Area/Disciplina /Campo di esperienza

Trasversali

Ambiti e elementi della progettazione

PTOF PTOF

Curricolo comune

Curricolo istituzione scolastica

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IL CURRICOLO

Le Indicazioni per il curricolo per la scuola dell'infanzia e per il primo ciclo di istruzione, del 2012 individuano:

- le finalità generali: scuola costituzione Europa.

- Il profilo dello studente al termine del primo ciclo.

- Aree disciplinari e discipline.

- Continuità e unitarietà del curricolo.

- Traguardi per lo sviluppo delle competenze.

- Obiettivi di apprendimento.

- Valutazione.

- Certificazione delle competenze.

- Una scuola di tutti e di ciascuno.

- Comunità educativa. Comunità professionale, cittadinanza.

Sulla base di questi elementi, ogni istituzione autonoma predispone il curricolo anche con possibile programmazione di particolari interventi individualizzati, all’interno del Piano dell’Offerta Formativa Laura PInna ANPE - Associaizone Nazionale

pedagogisti italiani – dr.ssa Laura Pinna

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Competenza Abilità Scuola dell’infanzia Abilità Scuola primaria Abilità Scuola secon. di

primo grad

ITALIANO

Ascoltare e comprendere Agire in modo consono al

messaggio ricevuto

Cogliere i messaggi in successione Cogliere il messaggio

distinguendo informazioni

principali e secondarie

Parlare Comunicare Comunicare i propri bisogni e

le esperienze immediate

Comunicare ed esprimere in modo

semplice e chiaro vissuti ed

opinioni

Utilizzare registri

linguistici diversi a

seconda del contesto ed

esprimere giudizi critici

Leggere e comprendere Comprendere ed interpretare

le immagini, anche in

sequenza legate alla propria

esperienza

Leggere in modo scorrevole ed

espressivo e comprendere il

significato di semplici testi

Sviluppare la capacità

strumentale di lettura ed

interpretare testi via via

più complessi

Scrivere Rappresentare graficamente

esperienze e bisogni

Scrivere correttamente e in modo

coerente diverse tipologie testuali

Scrivere correttamente in

modo coerente e coeso

con lessico appropriato

tipologie testuali diverse.

Punti di contatto trasversali

con altre discipline:

Competenza Abilità da una R/A dei docenti

dell’Istituto Comprensivo di

Monastir

INGLESE COMUNICARE ORALMENTE E

PER ISCRITTO

SAPER COMPRENDERE I PROPRI

BISOGNI ED ESPERIENZE ANCHE

ATTRAVERSO SEMPLICI TESTI.

Anno Scolastico 2010/2011

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I sette principi chiave dell’apprendimento (dal rapporto della National Academy of Sciences (NAS) 2002

1. E’ più facile che l’apprendimento sia accompagnato da comprensione quando le conoscenze nuove e pregresse si strutturano intorno ai concetti e ai principi più importanti della disciplina in questione.

2. La persona che impara utilizza quello che già sa per costruire nuove conoscenze.

3. L’apprendimento è favorito dall’uso di strategie metacognitive per identificare, monitorare e regolare i processi cognitivi.

4. Ogni discente possiede strategie, metodi, capacità e stili di apprendimento che dipendono dal suo patrimonio ereditario e dalle sue esperienze precedenti.

5. La motivazione ad apprendere e il concetto di sé influiscono su ciò che si apprende su quanto si apprende e sull’impegno nel processo di apprendimento.

6. Le pratiche e le attività che le persone svolgono mentre apprendono forgiano ciò che viene appreso.

7. L’apprendimento è facilitato dall’interazione con altre persone.

Laura PInna ANPE - Associaizone Nazionale

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I facitori di nodi

Voi vi domandate, dice il vecchio pastore, se vi è cosa più difficile che condurre il gregge dall’autunno alla primavera, senza perdite né danni, e assicurare alle bestie buon grasso e pelo lucido. … in tutti i mestieri c’è certamente una tecnica da apprendere. La si domina, non per mezzo di trucchi o sortilegi, ma secondo leggi semplici e di buon senso, poiché non c’è mai contraddizione tra scienza e tecnica da una parte, e buon senso e semplicità dall’altra. Il ricercatore geniale è colui che va verso la semplicità e la vita. Célestin Freinet, I detti di Matteo - Una moderna pedagogia del buon senso. (1962)

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