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La flogosi allergica e le infezioni nel
bambinoMaria Caruso
Infezioni prima infanzia
Effetto favorente Effetto protettivo
Flogosi allergica
Infezioni
Ipotesi igienica
Fattori che influenzano lo sviluppo di atopia e di infiammazione allergica Th2 mediata
CAMBIAMENTI DELLO STILE DI VITA NEI PAESIINDUSTRIALIZZATI-”IPOTESI IGIENICA”
da Amato de Paolis
Risposta immunologica ad alte concentrazioni di endotossine, microbi ed allergeni
Endotossine, microbi, ecc
Allergeni
Th0
IL-12
IL-4
Th1
Th2
IFNγ
IL-4, IL-5, IL-13
Bµ Bγ IgG / IgG1
Cellule T effettrici
Bµ Bε IgE
Reazione allergica acuta e cronica
FASE IMMEDIATA: Il legame dell’allergene alle IgE fissate al recettore FcεRI delle MC provoca la loro degranulazione con conseguente rilascio di mediatori
FASE TARDIVA: queste cellule, a loro volta attivate, vengono coinvolte nel mantenimento e cronicizzazione della flogosi allergica, avviando così la fase tardiva (“late-phase reaction”) della reazione allergica, mediante i propri mediatori infiammatori.
stimolo
Sintomi
Soglia dei sintomi
Infiammazione
IL CONCETTO DI INFIAMMAZIONEMINIMA PERSISTENTE
FASE DI PERSISTENZA DELLA FLOGOSI,
si verifica in rapporto a successive ripetute stimolazioni dell’allergene.
SUBSET CITOCHINICO ATOPICI
Atopici:prevalenza subset Th2(secrezione prevalente
di I L-4, I L-5, I L-9, I L-13)Romagnani S. et al.
J ACI 2000
Negli ultimi anni è stato osservato che anche le cellule Th1 hanno un ruolo importante nel corso delle malattie atopiche, agendo insieme alle Th2 nel mantenimento della flogosi allergica cronica
Ngoc PL et al.Curr Opin Allergy Clin I mmunol 2005
Norman PS, J Allergy Clin Immunol 2004
Il gruppo di studio d’Immunologia della Società Italiana di Pediatria ha fissato come criteri per
definire un bambino affetto da infezioni respiratorie ricorrenti le seguenti condizioni:
• bambino con più di sei infezioni respiratorie in un anno,
• bambino con più di una infezione respiratoria alta al mese tra settembre e aprile,
• bambino con più di tre infezioni basse in un anno
Età (anni) Infezioni per anno
0 a 2 6
3 a 4 5
5 a 9 4
10 a 14 3
l’incidenza delle infezioni respiratorie è massima nei primi due anni di vita (fino a 6-7 episodi per anno) diminuendo con la crescita
80% virus di cui:
60% Rhinovirus 10% Echovirus 10%Adenovirus
10% RSV 10% Parainfluenzali
•Indagine retrospettiva con questionario.
•Valutati 3406 bambini di 10 anni.
•Prevalenza di otite, faringotonsillite, infezione basse vie respiratorie ( nell’ultimo anno rispetto all’indagine) e ricerca dei fattori di rischio
The figures are given as percentages of affected participants in each category.
La presenza di atopia aumenta il rischio di infezioni respiratorie in generale, ma soprattutto per le infezioni basse vie respiratorie ( aggiustamento odds ratio 2,4 95% CI 1,8 a 3,1 )
La co-morbilità fra otite media, faringotonsillite ed infezione basse vie respiratorie è elevata e l’associazione può raggiungere una odds ratio da 2 a 3
Pediatric Allergy and Immunology 22 (2011) 258–266
Revisione della letteratura sulla correlazione fra otite media essudativa (OME) ed atopia con l’obiettivo di valutare il possibile ruolo di trattamenti topici intranasali con corticosteroidi
L’evidenza di una correlazione fra OME ( ricorrente o cronica ) ed atopia varia nella letteratura esaminata fra il 24% e 89%
117 bambini con IRR, età 4,02 + 1.0 aa, 72 maschi e 45 femmine. Allergia diagnosticata in 46 bambini.I bambini allergici erano prevalentemente sensibilizzati ad: acari (29), graminacee (9), olivo (9), Parietaria (7), gatto (7), cane (4), nocciolo (4), e betulla (4).
Lo studio dimostra in modo chiaro come i bambini con allergia abbiano un maggior numero ed una maggiore gravità di infezioni respiratorie, ma anche una maggiore durata delle stesse.Questa diversità è più evidente se si valutano le infezioni respiratorie lievi come le rinofaringiti.
Conclusioni
“allergic children have more infections as an allergic reaction is characterized by mucosal inflammation that predisposes to infections. In addition, allergic subjects express ICAM1 – adhesion molecule involved in inflammatory events – as a ligand for LFA1 expressed on leukocytes, but also as a receptor for rhinovirus .It is to be noted that most sensitizations were for pollens, and thus in allergic children exposed to these allergens, inflammatory phenomena were more pronounced.”
Pediatr Allergy Immunol 2006: 17: 389–391DOI: 10.1111/j.1399-3038.2006.00413.x
•297 bambini in età prescolare con una frequenza delle infezioni che rispettasse i criteri stabiliti dalla Società Italiana di Allergologia e Immunologia Pediatrica• 183 maschi e 114 femmine (M/F:1,6) giunti all’Ambulatorio di Immunologia Pediatrica in un periodo compreso tra l’1 gennaio 2003 e il 31 dicembre 2007 con una storia di infezioni respiratorie ricorrenti (IRR).
Risultati dello screening immunologico
allergia e infezioni
• inizio più precoce• mantenimento di uno stato flogistico• rilascio di mediatori i quali inducono uno stato di
iperreattività bronchiale,di edema delle mucose e di ipersecrezione.
• ristagno di muco come fattore favorente la proliferazione di patogeni delle vie aeree i quali, a loro volta, rilasciano sostanze in grado di mantenere ed alimentare tale circolo
• flogosi allergica persistente: citochine proinfiammatorie che inducono nell’endotelio l’espressione di molecole di adesione (ICAM 1) le quali sono il principale recettore dei rhinovirus
Intercellular Adhesion Protein-1ICAM-1
• Recettore per la maggior parte dei Rinovirus umani
• Proteine singola suddivisa in 5 sub-unità
• Favorisce una stretta adesione intercellulare e l’espressione di varie attività pro-infiammatorie
Rhinovirus 16 with ICAM-1 receptors attatched
Sistema NANC
•Effetto non adrenergico- non colinergico di stimolazione nervosa periferica
•Diretto o per via assonica: infiammazione neurogenica
•Contrazione del muscolo liscio, vasodilatazione, secrezione mucosa, essudazione plasmatica
•Degranulazione dei mastociti
•Attivazione ed aderenza dei granulociti
ALLERGIA E INFEZIONI VIRALI
* * * * * * * * * * * * * * *
MEDIATORI
Permeabilitàmucosa
Secr. mucoContr. Musc.
IrritazioneFibre Nerv.
MUCOSA
SUB=MUCOSA
FASE
IMMEDIATA
* ***ALLERGENI
RHINOVIRUS
ICAM-1
CELLULEFLOGISTICHE
CHEMIOTASSI
LATE-PHASE
REAZIONEMUSCULA= RISSIEROSA
da A.TURSI
NANC
Rapporto fra infezioni, rischio di infezioni ( giorni di contatto con bambini) e atopia in una delle più ampie popolazioni presenti in letteratura. 547190 nati fra il 1976 e 1984 con un gruppo di adolescenti di 19 aa , sottoposti a vaccinazione MPR ed indagati su eventuali manifestazioni allergiche.Un sottogruppo di 37733 è stato indagato anche su infezioni respiratorie e fattori favorenti infezioni.
E’ stata valutata la prevalenza di atopia fra soggetti che avevano avuto infezioni e non.
I risultati evidenziano come i bambini atopici siano maggiormente predisposti a sviluppare infezioni e l’associazione risulta particolarmente significativa in questo studio anche rispetto a studi analoghi che hanno supportato tale ipotesi [8, 11, 13–15, 25, 26].
Bambini con > di 5 URTI nei 12 mesi precedenti hanno una probabilità di atopia > di 6 volte rispetto ai bambini con nessuna URTI
8 Bodner C, Godden D, Seaton A. Family size, childhood infections and atopic diseases. Thorax 1998; 53:28–32
11Paunio M, Heinonen OP, Virtanen M, Leinikki P, Patja A,Heinonen OP. Measles history and atopic allergies: a population based, cross-sectional study. JAMA 2000; 283:343–6.
13Minor TE, Baker JW, Dick EC et al. Greater frequency of viral respiratory infections in asthmatic children as compared with their nonasthmatic siblings. Pediatrics 1974; 85:472–7.
14 Kraemer MJ, Richardson MA, Weiss NS et al. Risk factors for persistent middle-ear effusions: otitis media, catarrh, cigarette smoke exposure, and atopy. JAMA 1983; 249:1022–5.
15Jedrychowski W, Flak E. Atopy and low birht weight as determinants of susceptibility of children to acute respiratory tract infections (Polish; English summary).Przegl Epidemiol 1996; 50:315–22
25Openshaw PJ, Lemanske RF. Respiratory viruses and asthma: can the effects be prevented? Eur Respir J 1998; 27:35–9.
26 Richardson VF, Larcher VF, Price JF. A common congenital immunodeficiency predisposing to infection and atopy in infancy.Arch Dis Child 1983; 58:799–802
Gli autori concludono che appare opportuno che i bambini con atopia siano vaccinati perché risultano particolarmente predisposti allo sviluppo di infezioni con il rischio anche di gravi sequele.
J Allergy Clin Immunol 2010;125:1178-87.)
Premessa: circa 80% degli episodi asmatici nei bambini in età scolare e circa il 50-75% degli episodi asmatici nell’adulto sono scatenati da virus.
I Rinovirus sono i più comunemente ritrovati nelle colture. Altri virus sono RSV, virus influenzali, coronavirus, metapneumovirus umani, adenovirus e bocavirus. L’ unico virus significativamente associato nelle riacutizzazioni di asma nell’età fra 2 e 17 anni è il Rinovirus
Obiettivo: analizzare i fattori patogenetici che rendono gli asmatici maggiormente suscettibili alle infezioni da Rinovirus
Epithelial and immune cell responses to rhinovirus infection.
Possibile diversità di risposta alle infezioni del tratto respiratorio fra asmatici e non asmatici
•Ridotta produzione di inteferone IFN-β, IFN-λ, IFN-ά
•↑TGF- β favorisce la replicazione virale
•Polimorfismo TLRs ( Toll-like receptors)
(J Allergy Clin Immunol 2011;127:470-8.)
Obiettivo: esplorare se i bambini allergici di età superiore a 5 anni abbiamo una risposta antimicrobica mediata dai Toll-like receptors diversa rispetto ai controlli non atopici
Metodo: cellule mononucleate isolate da 35 bambini allergici e 35 bambini non allergici alla nascita ed a 1, 2.5 e 5 anni di età sono state stimolate con TLR2-TLR9 ligando per studiare la risposta immune innata e stimolati con allergeni e mitogeni per valutare la risposta adattiva T cellulare.
La maggior parte di essi si trova su cellule del sistema immunitario innato, come neutrofili, monociti/macrofagi, cellule dendritiche, cellule natural killer (NK) e mastociti, ma sono presenti anche su cellule del sistema adattativo (linfociti B e T) e altre cellule.
A differenza degli altri meccanismi innati, i TLRs riconoscono in modo piuttosto selettivo i germi.
È ipotizzabile che disfunzioni a carico dei TLRs siano alla base della patogenesi di molte malattie infettive, infiammatorie croniche, immunologiche (malattie autoimmuni, immunodeficienze) e tumorali nell’uomo
Rappresentano un meccanismo di difesa innata alle infezioni, riconoscendo in modo selettivo i germi attraverso il legame a componenti specifiche dei diversi patogeni (batteri,virus, funghi, parassiti) e innescando una risposta infiammatoria.
I TLRs innescano anche la risposta immunitaria specifica ed esercitano una funzione regolatoria in corso di reazioni flogistiche e di crescita di cellule tumorali
Toll- like receptors e: infezioni, allergia, autoimmunità e cancro
TLRs
Molecole associate a patogeni (PAMPs)
Molecole proprie dell’organismo
batteri Gram+/- , miceti,virus RNA/DNA, protozoi
Defensine, ROS, HMGB1, fibrinogeno, hsp,surfactante, EDN
danno tissutalemalattie autoimmunim.neurodegenerativem.allergiche e cancro
Chen K et al. I nt Immunopharmacol, 2007
riconoscono
Possono essere coinvolti:
TLR signaling
I bambini non allergici dimostrano un incremento progressivo e significativo con l’età di citochine della risposta innata ( IL-1b, IL-6, TNF-a e IL-10) ligandi virtuali dei Toll-like receptors. A questa maturazione corrisponde anche un parallelo incremento della risposta Th1 ( IFN-γ) verso allergeni e mitogeni
In contrasto nei bambini allergici si evidenzia una risposta dell’immunità innata aumentata alla nascita ( p<0.01) ed un decremento relativo nel corso degli anni fino ai 5 anni: La risposta TLR è attenuata in confronto ai non allergici ( p< 0.05). Questo attenuazione comporta un difetto di maturazione della funzione Th1,ed è associata ad un caratteristico incremento della risposta Th2 allergene dipendente p<0.01).
In base alle attuali conoscenza , di fronte a un bambino che si ammala spesso, può essere indicato l’esecuzione di uno screening immunologico (dosaggio delle immunoglobuline) ed allergologico (IgE totali e/o IgE specifiche e/o prick tests) soprattutto nei bambini con familiarità positiva per atopia.