52
BRESCIA - BEDIZZOLE - BOTTICINO - CHIARI - CORTE FRANCA BRESCIA - BEDIZZOLE - BOTTICINO - CHIARI - CORTE FRANCA GHEDI - GOTTOLENGO - GUSSAGO - MAZZANO - MONTICHIARI - ORZINUOVI GHEDI - GOTTOLENGO - GUSSAGO - MAZZANO - MONTICHIARI - ORZINUOVI PALAZZOLO SULL’OGLIO - RONCADELLE - ROVATO - TRAVAGLIATO - URAGO D’OGLIO PALAZZOLO SULL’OGLIO - RONCADELLE - ROVATO - TRAVAGLIATO - URAGO D’OGLIO MERAVIGLIOSA LOMBARDIA MAGAZINE, GUIDA & PERSONAL SHOPPER • ¤ 0,50 III EDIZIONE LE GUIDE DELL’EUROPEA LA NOSTRA TERRA 2015 E PROVINCIA BRESCIA Brescia mi piace all’interno all’interno GUIDA 33 GUIDA 33 speciale salute e benessere speciale salute e benessere

LA NOSTRA - Angoli d'Italia · 2015. 2. 6. · numentali dell’area capitolina della città antica. Nell’area archeologica situata al centro del tessu-to urbano sono ancora visibili

  • Upload
    others

  • View
    3

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

  • BRESCIA - BEDIZZOLE - BOTTICINO - CHIARI - CORTE FRANCABRESCIA - BEDIZZOLE - BOTTICINO - CHIARI - CORTE FRANCAGHEDI - GOTTOLENGO - GUSSAGO - MAZZANO - MONTICHIARI - ORZINUOVIGHEDI - GOTTOLENGO - GUSSAGO - MAZZANO - MONTICHIARI - ORZINUOVI

    PALAZZOLO SULL’OGLIO - RONCADELLE - ROVATO - TRAVAGLIATO - URAGO D’OGLIOPALAZZOLO SULL’OGLIO - RONCADELLE - ROVATO - TRAVAGLIATO - URAGO D’OGLIO

    MER AV IGL IOSA LOMBARD IA

    M AGA ZI N E , G U I DA & PERSON A L SHOPPER • ¤ 0,50I I I ED IZ I O N E

    LE GU IDE DEL L’ EUROPE ALA NOSTRATERRA

    2015

    E PROVINCIABRESCIA

    Brescia mi piace

    all’internoall’internoGUIDA 33GUIDA 33

    speciale salute e benesserespeciale salute e benessere

  • I COMUNI

    Brescia 002Bedizzole 9Bott icino 10Chiari 011Corte Franca 12Ghedi 013Gottolengo 14Gussago 015Mazzano 16Montichiari 17Orzinuovi 19Palazzolo sul l’Ogl io 20Roncadel le 21Rovato 022Travagl iato 23Urago d’Ogl io 24

    LE RUBRICHE

    Speciale Salute 33 25Forchetta Curiosa 036La tua Casa 039L’Emporio 41Industria e Svi luppo 042Come Ricordarl i 44Lo Sport 46Indice degl i Inserzionist i 046

    IN QUESTO NUMERON° 171 - GENNAIO 2015

    RINGRAZIAMENTIUn ringraziamento particolare agli Inserzionisti, grazie all’intervento dei quali la Guida verrà distribuita gratuitamente, offrendo un vero ser-vizio alle comunità.

    Europea Editoriale

    I dati personali e le attività sono state pubblicate in conformità alla legge 675/96, con il � ne di pubblicizzare le attività e leiniziative delle pubblicazioni della Europea Editoriale. I dati sono stati trattati con la massima riservatezza e non sarannodiffusi a terzi.Le cartine riprodotte hanno valore puramente indicativo della zona interessata e pertanto non vogliono avere carattere dicompletezza degli elementi (località, strade, orogra� a ecc.) presenti sul territorio.Europea Editoriale declina ogni responsabilità riguardo le informazioni in merito alle manifestazioni pubblicate. Non èresponsabile di eventuali cambi di programma, orari o annullamento degli eventi in oggetto. Per informazioni e confermecontattare direttamente gli organizzatori.

    EUROPEA EDITORIALE

    Direzione e Coordinamento EditorialeGiusi Suffi a e Patrizia Guerra

    Direttore ResponsabileEnrico Romanetto

    Grafi ca e AdvertisingManuela Amadei, Andrea Pilloni

    Una realizzazioneEUROPEA EDITORIALE C.O.M. s.r.l.

    su concessione di Europea Editoriale S.r.l.Direzione, Redazione, Pubblicità, Amministrazione

    Via Givoletto 5/c - 10149 Torino - Tel. 011.4539211 (r.a.) - Fax 011.45.56.830

    e-mail: [email protected] - grafi [email protected] - www.europeaeditoriale.com

    Iscrizione al registro degli Editori e Stampatori pressol’Uffi cio Territoriale del Governo di Torino, Prefettura al n. 2229

    Stampa: Grafi che Giglio Tos S.r.l.Distribuzione gratuita agli inserzionisti

    Promozioni speciali in edicola

    Fotogra� e tratte da Wikipedia di: Carlo.benini, Contevince, Doronenko, Geobia, Jaguar MENA, Manfred Heyde, Moliva, Nicolò Riccardi, Norge 94, Okkiproject, O--o, Stefano Bolognini, Studio95, Threecharlie, Ugo franchini, Vitold MuratovAltre fonti fotogra� che: www.acquasplash.it, www.bresciamusei.it, www.comune.gussago.bs.it, www.comune.roncadelle.bs.it, www.comune.rovato.bs.it, www.comune-italia.it, www.ecomuseobotticino.it, www.lombardiabeniculturali.it

    Entrare in questo territorio è un pò comescoprire la storia che si intreccia all’arte eche reca � no a noi testimonianze straordi-narie di chiese e castelli, di opere d’arte e diuna operosità che non ha perso l’entusiasmoe le antiche origini della nostra gente. Sullosfondo di un territorio ricco di montagne, colline, laghi e boschi. Entriamo in una ter-ra tutta da vivere e ne percorriamo le tapperiscoprendo le testimonianze delle domi-nazioni che si sono succedute dai Romaniai Longobardi, dalla Repubblica di Venezia

    � no alla storia moderna. Una terra bella e produttiva, esempio per l’agricoltura e perl’industria, ricca di artigianato, di eccellenzee di ingegno.La Nostra Terra. Ci piace dire così, per unsenso di appartenenza alle nostre radici,alla nostra storia, alle tradizioni forti che la caratterizzano. È un’avventura straordina-ria raccontare la Nostra Terra. Così nasce questo capitolo che raccoglie la storia e leeccellenze dei Comuni di Brescia, Bedizzo-le, Botticino, Chiari, Corte Franca, Ghedi,Gottolengo, Gussago, Mazzano, Montichia-ri, Orzinuovi, Palazzolo sull’Oglio, Ronca-delle, Rovato, Travagliato e Urago d’Oglio.Una guida ricca di riferimenti storici, curio-

    sità e numeri utili. Ma anche un’innovativaguida alle attività commerciali, con rubrichericche di suggerimenti e di consigli sulla cu-cina, sulla casa, sull’automobile e sulla salutee sul benessere.L’Europea Editoriale considera fondamen-tale questo lavoro di ricerca e di comuni-cazione che si traduce in pubblicazioni chevengono offerte gratuitamente agli abitan-ti della zona e ai turisti. L’Editore e i suoicollaboratori vogliono esprimere il ringra-ziamento e la gratitudine innanzi tutto agliimprenditori che hanno il coraggio di scom-mettere su se stessi e sul loro territorio.

    L’Editore Giusi Suf� a

    L’ARTE E LA STORIAIN UN PAESAGGIOFANTASTICO

  • 1

  • BRESCIA

    QUI ABITA LA STORIABrescia è custode di un ricco patrimonio di sto-ria ed arte, che abbraccia un lungo arco di tem-po, dalla preistoria ai giorni nostri.Abitata � n dall’Età del Bronzo, nel 27 a.C. Brixia conquistò il titolo di colonia romana. Nel cuore della città si trova infatti una delle zonearcheologiche più interessanti del Nord Italia.Sono oggi visibili gli imponenti resti del Foro,del Tempio Capitolino, del Teatro, della Basilica,e delle domus private con mosaici ed affreschi.Al declino dell’impero, divenne capitale di unducato longobardo, con re Desiderio che fon-dò il Monastero di San Salvatore (oggi di Santa Giulia). I molti ampliamenti e le ricostruzio-ni succedutisi nei secoli hanno dato forma alcomplesso articolato attorno a tre chiostri, cosìcome possiamo ammirarlo ai giorni nostri. Gli edi� ci ospitano il Museo della Città, con oltre11.000 reperti che accompagnano il visitatoredall’epoca preistorica all’età veneta. La partemuseale vera e propria si fonde e si integra conle chiese di S. Giulia, S. Salvatore e S. Maria inSolario. In quest’ultima si può ammirare la ce-

    Dati StatisticiAbitanti: 188.520Altezza s.l.m.: 149 mSuperfi cie: 90,68 kmqCAP: 25121-25136Comuni Limitrofi Borgosatollo, Botticino, Bovezzo, Castel Mella, Castenedolo, Cellatica, Collebeato, Concesio, Flero, Gussago, Nave, Rezzato, Roncadelle, San Zeno Naviglio

    MUNICIPIOPiazza della Loggia, 1 Tel. [email protected]

    BRESCIA

    IL CASTELLO

    2

  • IL CAPITOLIUM

    leberrima “Croce di Desiderio”, che restituiscetutto il fascino della civiltà longobarda, di cuiBrescia è stata una delle capitali storiche.Al periodo comunale risale la costruzione della torre Mirabella ma, a conferire al Castello l’a-spetto attuale, furono i Visconti, che nel 1343eressero sulla sommità del colle il possenteMastio circondato da mura merlate. Attorno a questo nucleo, i Veneziani costruirono le torricircolari, i bastioni, i magazzini per le conserve alimentari, il monumentale portale d’ingressocoronato dal Leone di San Marco.

    L’AREA ARCHEOLOGICANel cuore storico di Brescia sono presenti consi-stenti resti archeologici relativi agli edifi ci mo-numentali dell’area capitolina della città antica. Nell’area archeologica situata al centro del tessu-to urbano sono ancora visibili gli edifi ci più anti-chi e più signifi cativi della città: il Santuario di etàrepubblicana (I secolo a. C.), il Capitolium (73 d.C.), il Teatro (I-III secolo d. C.), il tratto del lastricatodel decumano massimo, su cui insiste oggi via deiMusei. L’area si apre inoltre sull’odierna Piazza del Foro, che conserva vestigia della piazza di età ro-mana (I secolo d. C.).Resti archeologici (foro e impianto termale; ba-silica) sono inoltre visitabili al di sotto di palazzoMartinengo, oggi sede della Provincia. Oltre aquesti edifi ci di età romana, fanno parte dell’areaanche palazzi nobili di età medievale, rinascimen-tale e moderna, che “salgono” direttamente dallerovine antiche (Palazzo Maggi Gambara e CasaPallaveri, entrambi di proprietà comunale).Per info: www.bresciamusei.com

    3

  • LE G

    UID

    E D

    ELL

    ’EU

    ROPE

    ABRESCIA

    Nel 1438 i Milanesi assediarono la città e, secon-do la tradizione, l’apparizione dei Santi patroni Faustino e Giovita mise in fuga i soldati nemici.La città viene assumendo gradualmente formerinascimentali e due sono gli edi� ci che meglione testimoniano la ricchezza in quest’epoca: ilpalazzo della Loggia e la chiesa dei Miracoli. Nel 1512 anche le truppe francesi di Gastonedi Foix assediarono Brescia. In questo secoloi pittori Foppa, Romanino, Moretto e Savoldo crearono le opere più famose del Rinascimen-to bresciano, conservate nella Pinacoteca Civicae nelle chiese cittadine. Seguì un lungo periododi pace, durante il quale la dominazione venetafavorì a Brescia lo sviluppo delle attività agricolee artigianali, come la produzione delle armi chela resero famosa in tutta Europa. Fra la metà del‘600 e quella del ‘700 il centro cittadino si arric-chì di alcuni importanti edi� ci che tuttora lo ca-ratterizzano: il Teatro Grande, il Duomo Nuovo, La Biblioteca Queriniana.

    IL MUSEO DELLE ARMI “LUIGI MARZOLI”Si trova in una delle aree più antiche del Castello,nel Mastio Visconteo, di pregevole fattura trecen-tesca. È stato inaugurato nel 1988 su allestimento di Carlo Scarpa, per ospitare una delle più ricche raccolte europee di armature e armi antiche. Armibianche, armi da fuoco e armature che da un latoraccontano della lunghissima tradizione brescia-na nella produzione armiera, e dall’altro ricostrui-scono in un percorso espositivo di 580 pezzi (par-te dei complessivi 1090 pezzi del lascito dispostodall’industriale Luigi Marzoli) la storia che è insie-me bellica e artistica racchiusa negli oggetti d’ar-meria, in particolare quella milanese e brescianadei secoli XV-XVIII.

    IL MUSEO DEL RISORGIMENTOIl rinnovato Museo del Risorgimento è stato inau-gurato nell’ottobre 2005 negli spazi superiori del Grande Miglio, in Castello. Propone una selezioneragionata delle raccolte eterogenee vantate dalMuseo, fra cui ritratti, cimeli, proclami e stamped’epoca che documentano l’epopea risorgimen-tale e i moti patriottici per l’unità nazionale.Attraverso un originale patrimonio iconografi co,infatti, i principali avvenimenti storici vengono svelati seguendo una metodica ispirata alla mi-cro-storia, dove sono gli oggetti e il lessico della quotidianità, giustapposti ai cimeli e ai documen-ti, a spiegare gli eventi della grande storia.Per info: www.bresciamusei.com

    IL DUOMO.

    4

  • Attività del museo di scienze naturali dal 1/02/15 al 28/02/15Attività a carattere scientifi co e divulgativo del Museodi Scienze NaturaliWinter trail cup brescia 2014-2015Fino al 1/03/15Manifestazioni del Circuito Provinciale Trail RunningStorie storie storieFino al 22/03/15A teatro con la famiglia - 18^ EdizioneRinascimento - Mostre d’ArteFino al 6/04/15Inaugurazione delle mostre: Giorgione e Savoldo,note di un tratto amoroso - Svelare l’arte - Scoperte erestauri per una nuova PinacotecaScelte di palcoFino al 28/04/15Rassegna teatrale per un’umanità solidaleUs da le asFino al 31/05/15Stagione di Teatro Dialettale 2014 - 2015

    da non perdereda non perdere

    IL TEATRO GRANDEAttraverso l’impegno della Fondazione e dei part-ner pubblici e privati, off re alla città una propostaartistica di livello nazionale ed internazionale. Uncartellone che punta a far scoprire tutte le animedel teatro: Opera, Danza, Musica, Eventi culturali,diventando uno spazio multi disciplinare apertoalla città, luogo di rifl essione e confronto che viveanche una volta calato il sipario.Per info: Teatro Grande C.so Zanardelli, 9/aBresciaFondazione del Teatro Grande di BresciaVia Paganora, 19/A 25121 Brescia (BS)Tel +39 030.2979311 - Fax +39 030 [email protected]

    5

  • LE G

    UID

    E D

    ELL

    ’EU

    ROPE

    A6 BRESCIA

    Alla � ne del XVIII secolo le truppe francesi gui-date da Napoleone posero � ne alla dominazione della Serenissima. Alla caduta di Napoleone lacittà entrò nei domini asburgici del Lombardo Veneto e, nel periodo risorgimentale durante leDieci Giornate del 1849, insorse contro gli au-striaci conquistandosi l’appellativo di Leonessad’Italia.Negli anni ‘30, con un esemplare intervento dimodernizzazione del centro cittadino, venneinaugurata piazza della Vittoria, signi� cativatestimonianza delle tendenze urbanistiche delregime fascista. Dopo la guerra mondiale ebbeinizio un grande sviluppo industriale che la posefra le più importanti città italiane per le attivitàeconomiche. La città, erede di un’antica tradizio-ne di artigianato, d’industria e di commercio, chela pone oggi al vertice del panorama economicoitaliano, sa accogliere i turisti con musei, spetta-coli e mostre, senza dimenticare la buona tavola,lo shopping, le proposte sportive e gli spazi ver-di che la rendono ancor più accogliente. �

    ARNALDO DA BRESCIA(Brescia, 1090 – Roma, 1155) È stato un religioso italiano. Fu un riformatore religioso caratterizzato da forte avversione per l’istituzione tradizionale ecclesiastica. I punti fon-damentali del suo radicale programma di riformaerano la rinuncia della Chiesa alla ricchezza e ilsuo ritorno alla povertà evangelica, l’abbandono del potere temporale, la predicazione estesa ai lai-ci, la non validità dei sacramenti amministrati daun clero non degno, la confessione praticata trafedeli e non ai sacerdoti. Venne condannato daltribunale ecclesiastico all’impiccagione, ed il suo corpo fu arso al rogo mentre le sue ceneri furono sparse nel Tevere, per impedire che se ne recupe-rassero i resti mortali. Il reale capo d’accusa nonfu la predicazione contro l’abuso delle ricchezze da parte del clero, contro il quale aveva combat-tuto ferocemente anche il suo nemico Bernardo di Chiaravalle, bensì il rifi uto assoluto del potere temporale del Papa e della Chiesa, che San Ber-nardo e gli altri avversari di Arnaldo considerava-no «eresia».

    PIAZZA DELLA LOGGIASotto, UN MOMENTO DI UN’EDIZIONE

    PASSATA DELLA MILLEMIGLIA A BRESCIA

  • 7

    POLIZIA MUNICIPALEPolizia Municipale - centrale operativaVia Donegani, 12 Tel. 030.45001

    CARABINIERIPiazza Tebaldo Brusato, 19 Tel. 030.28801Via S. Zeno 107 Tel. 030.2451163Via Bandiera Fratelli 28 Tel. 030.49412

    BIBLIOTECHECivica Queriniana Via Mazzini, 1Tel. 030.2978200Buff alora Via delle Bettole, 101 Tel. e Fax 030.2311336Casazza Via Casazza, 46Tel. 030 2009431 - Fax 030 2099049Largo Torrelunga Largo Torrelunga, 6Tel. e Fax. 030 2942219Parco Gallo Via privata De Vitalis, 46 Tel. e Fax. 030 224947Prealpino Via Col di Cadibona, 5Tel. e Fax 030 2005167San Polo Via Tiziano, 246 Tel. e Fax. 030 2305998Sereno Trav. XII, 58/a - Villaggio SerenoTel. e Fax 030 3540121

    SANITÀA.o. Spedali Civili Piazzale Spedali Civili, 1Tel. 030 39951

    FARMACIEAcuto Carla via del Verrocchio, 33Tel. 030.2312131 Austoni via Cremona, 37 Tel. 030.2422738 Bravi via San Zeno, 95 Tel. 030.2420564Buatier via Milano, 7/E Tel. 030.43050 Caponati eredi Corso Garibaldi, 19/D Tel. 030.3756102 Carini Largo Torrelunga, 17 Tel. 030.3774226 Castello via G. Galilei, 85/a Tel. 030.306760

    Cavadini via Indipendenza, 37/a Tel. 030.360300Centrale Corso Palestro, 2- Angolo via X giornateTel. 030.3757272Comunale Badia Trav. IV, 1 - Vill. BadiaTel. 030.313491Comunale Bligny via Bligny, 24 Tel. 030.2090977 Comunale Casazza via Casazza, 29Tel. 030.2000308Comunale Folzano via Malta , 81 Tel. 030.2667086Comunale Pendolina via Ercoli, 17 Tel. 030.307868 Comunale San Bartolomeo via Del Gallo, 42 Tel. 030.2001513Comunale San Polo via San Polo, 287Tel. 030.2300490Comunale Urago Mella via Della Chiesa, 6Tel. 030.312000Comunale via Corsica via Corsica, 72 Tel. 030.220137Comunale via Trento via Trento, 87/BTel. 030.301328Comunale viale Venezia viale Venezia, 71/ATel. 030.3366008Comunale Violino via Re Rotari, 18/20Tel. 030.313424Croce Bianca C.so Martiri Libertà, Tel. 030.41462 Di via Volta via della Volta, 5 Tel. 030.3543585Elseri Teresio via Buff alora, 87 Tel. 030.2301030Ferretti P.zza Tebaldo Brusato Tel. 030.3757532Fiorentini via A. Diaz, 13/D Tel. 030.3757159Formenti via Trento, 1/H - 25128 Tel. 030.390896Franchi via Milano, 90 E Tel. 030.315484 Rastrelli Gianfranco via L. Einaudi, 7/9 Tel. 030. Grendene via Dalmazia, 2 Tel. 030.3757828Gurrieri Giorgio via Fornaci, 28/FTel. 030.2681519Lanzani via S. Orsola, 147 Tel. 030.363377Miserocchi via Moretto, 69 Tel. 030.3774582Ospedale Piazza Spedali Civili, 45 Tel. 030.305289Palestro Corso Palestro, 25 Tel. 030.48022Pisati eredi via Zara, 93 Tel. 030.2420169

    Ragazzoni via San Polo, 124 Tel. 030/2300174Rapuzzi via Genova, 14/A Tel. 030.3540087Rigamonti Corso Mameli, 24 Tel. 030.3757780S. Agata C.tto S. Agata, 31 Tel. 030.3756462S. Antonio via Chiusure, 225 Tel. 030.310502S. Rita Trav. XII, 41 - Vill. Sereno Tel. 030.348202Salvi Maria via Zamboni, 57 Tel. 030.296506Sassi via Lamarmora, 99 Tel. 030.224618Schiavo via Trieste, 11 - piazzetta VescovadoTel. 030.3774272Soardi via Ambaraga, 82 Tel. 030.2005163Soc. Coop. Farmaceutica Bresciana P.le Cesare Battisti, 4Tel. 030.301218Sozzi Luigi via C. Cattaneo, 40 Tel. 030.3757910Tita Corso Martiri Libertà, 18 Tel. 030.43212 Vincoli via Prima, 24 - Vill. PrealpinoTel. 030.2008718Viotti via San Faustino, 9 Tel. 030.3757582Zadei Via Vittorio Veneto,109 Tel. 030.305315Zampedri Trav. XII, 93 - Vill. SerenoTel. 030.3542465

    UFFICI POSTALIVia Lombroso 42,44 Tel. 030.3842011Via Cipro 112 Tel. 030.2420546Via Caduti Del Lavoro 65 Tel. 030.312687Via Don Vender 90,92 Tel. 030.302249Via Canipari 4/A Tel. 030.2235711Traversa Xii 63 Tel. 030.3542330Via Scuole 32 Tel. 030.2008678Via Bologna 2 Tel. 030.3542320Via Grandi Achille 1 Tel. 030.2680444Via Lamarmora 230 Tel. 030.3554249Via Moretto 17/A Tel. 030.2926511Via Santa Caterina 1 Tel. 030.3774401Via Foscolo 1/A Tel. 030.3842411Via Carolina Bevilacqua 25 Tel. 030.315491Via Lattanzio Gambara 10,12 Tel. 030.2926411Viale Piave 39 Tel. 030.3365487

    NUMERI DI PUBBLICA UTILITÀ

    7

  • LE G

    UID

    E D

    ELL

    ’EU

    ROPE

    ABRESCIA

    LE G

    UID

    E

    EL

    EL

    EL

    DE

    LE

    LE

    L’EEEE

    L’E’EL’E

    L’EE

    L’E’E’E’E’E’E’EE’EE’E’EEE’E’E’EEL’L’LL

    URO

    UUUUUUUUUPE

    A

    1

    1

    8

  • TRA GIOVE E MINERVA La romanità di Bedizzole antica è attestata daimolti reperti archeologici rinvenuti. Le dodiciiscrizioni di quell’era testimoniano l’esistenzasul suo territorio di numerose famiglie patrizie,mentre cippi votivi a Giove e a Minerva eviden-ziano il culto di quelle divinità.L’abitato attuale di Bedizzole sorse attorno alcastello, più volte restaurato ed edi� cato origi-nariamente sulle colline a settentrione di Ponte-nove, sia a protezione della strada della Valtenesisia a difesa delle popolazioni locali dalle invasio-ni ungariche dei secoli IX e X.Da un documento risulta che nel 1184 Bediz-zole era già Comune, oggetto delle mire espan-sionistiche della vicina Brescia e degli Scaligeri,ai quali il borgo si consegnò nel 1277 per fug-gire ai bresciani, mentre nel 1426 passò sotto ildominio della Repubblica di San Marco e entrò a far parte della Magni� ca Patria rimanendovi � no al 1796, quando i francesi ebbero la megliosu Venezia. �

    BEDIZZOLEBEDIZZOLE

    Dati StatisticiAbitanti: 11.942Altezza s.l.m.: 184 mSuperfi cie: 26,39 kmqCAP: 25081Comuni Limitrofi Calcinato, Calvagese della Riviera, Lonato del Garda, Mazzano, Nuvolento, Nuvolera, Prevalle

    MUNICIPIOPiazza Vittorio Emanuele II 1 Tel. 030.6872711Fax [email protected]@legalmail.itwww.comune.bedizzole.bs.it

    NUMERI UTILI

    FarmacieBarba GiulioVia XX Settembre, 24Tel. 030.674202Comunale Via Mons. A. Bontacchio, 5Tel. 030.6870647

    Uffi ci PostaliVia XX Settembre 53Tel. 030.674010

    IL PONTE DI PONTENOVE

    LA PIEVEA Pontenove fu fondata una Pieve la cui esistenza, da recenti ricerche archeologiche, viene attestataa partire dal VI secolo. Questa pieve estendeva lasua giurisdizione su un vasto territorio che com-prendeva le attuali parrocchie di Calcinato, Cal-cinatello, Santo Stefano di Bedizzole, Mocasina, Carzago e Calvagese.

    9

  • LE G

    UID

    E D

    ELL

    ’EU

    ROPE

    A

    MUNICIPIOPiazza A. Moro 1 - Tel. 030.2197200 Fax 030.2691040 [email protected] [email protected]

    NUMERI UTILI

    FarmacieComunale BotticinoVia S. D’Acquisto - Tel. 030.2691463Farmacia Valverde Via Valverde, 18 - Tel. 030.2691219

    Uffi ci PostaliVia A. Ferrari 20 - Tel. 030.2691151Via S. D’Acquisto 15 - Tel. 030.2691265

    LA TERRA DEL MARMOBotticino Mattina nel XVII secolo era già notoin tutta la Repubblica di Venezia per le sue pre-giate pietre marmoree, che qui hanno le suecave più estese. L’inizio del XX secolo segna unautentico boom della commercializzazione delmarmo Botticino, grazie all’opera del ministro bresciano Giuseppe Zanardelli, il quale per la costruzione dell’Altare della Patria, commis-sionò la fornitura del marmo esclusivamente diBotticino.Oltre alle numerose residenze signorili che sor-gono sul territorio, tra i monumenti del patri-monio storico architettonico spiccano: la chiesadei Santi Faustino e Giovita, del XII secolo, conpregevoli affreschi quattro-cinquecenteschi; leparrocchiali di Botticino Sera e Botticino Mat-tina, edi� cate nel Settecento; la parrocchiale diSan Gallo, in cui è possibile ammirare dipinti delXVII secolo; la chiesa della Trinità, con l’ex mo-nastero omonimo, divenuto sede di una scuolaregionale per il recupero dei beni culturali. �

    BOTTICINOBOTTICINO

    MUSEO DEL MARMO BOTTICINOEvidenzia i segni millenari del legame profondo fra l’uomo e la cava, con i suoi sacrifi ci, le strumen-tazioni arcaiche, le moderne tecnologie, le opere d’arte e d’ingegno. Oggi, grazie alla collaborazio-ne con Ecomuseo del Botticino, intende promuo-vere iniziative di ricerca e studio, oltre a valoriz-zare gli aspetti economici e culturali del settore. Via Cave, 74 - Botticino MattinaTel. 342.9423318 - www.museodelmarmo.itwww.ecomuseobotticino.it

    Dati StatisticiAbitanti: 10.856Altezza s.l.m.: 153 mSuperfi cie: 18,59 kmqCAP: 25082Comuni Limitrofi Brescia, Nave, Nuvolera, Rezzato, Serle

    L’INGRESSO DEL MUSEO

    10

  • L’IMPRONTA DEL MEDIOEVO Città per decreto di Vittorio Emanuele II dal1862, Chiari vanta un patrimonio artistico e monumentale di pregio. Interessante il pro� lo storico ed urbanistico della città. Chiari conser-va, nella caratteristica pianta circolare del centrostorico, un’impronta medievale con strette stra-de con� uenti verso la piazza centrale, intitolataa Giuseppe Zanardelli e dominata dalla mole quattrocentesca della chiesa parrocchiale dedi-cata ai Martiri Faustino e Giovita, dalla Torre Civica e dall’edi� cio del vecchio Municipio.Chiari è uno dei centri più dinamici e operosi del Sud-Ovest bresciano, con un’economia chespazia nel settore industriale, agricolo e com-merciale, le aziende clarensi sono attive in varisettori produttivi: dai semilavorati di ottone, conaziende di spicco a livello nazionale ed europeo,al tessile, all’alimentare, alla lavorazione del le-gno, che vanta una rispettabile tradizione, a pro-duzioni di tipo artigianale. �

    CHIARICHIARI

    VILLA MAZZOTTI, IL BIGLIETTO DA VISITA DELLA CITTÀIl complesso architettonico di Villa Mazzotti si pre-senta all’ingresso di Chiari, lungo viale Mazzini, come imponente costruzione nell’oasi verde chela circonda, di frequente valorizzata da svariaterassegne promosse dall’Amministrazione Comu-nale. La dimora della famiglia Mazzotti Biancinelliè un monumento prestigioso di rilevanza provin-ciale. Gli edifi ci ed il parco sono vincolati comebeni di rilievo storico-artistico.Per info: www.villamazzotti.it

    Dati StatisticiAbitanti: 18.887Altezza s.l.m.: 148 mSuperfi cie: 38,02 kmqCAP: 25032Comuni Limitrofi Castelcovati, Castrezzato, Coccaglio, Cologne, Comezzano-Cizzago, Palazzolo sull’Oglio, Pontoglio, Roccafranca, Rudiano, Urago d’Oglio

    MUNICIPIOPiazza Martiri della Libertà 26 Tel.03070081 - Fax [email protected]@comune.chiari.brescia.iturp@comune.chiari.brescia.itwww.comune.chiari.brescia.it

    NUMERI UTILI

    FarmacieBorsato Via Rivetti, 1 Tel. 030.712601ederici Via XXVI Aprile, 30Tel 030.7001940Lanzani Via Rivetti, 1 Tel. 030.712601S. Agape Piazza Aldo Moro, 2Tel. 030.711304;Santa Chiara Via sala, 20 Tel. 030.712870

    Uffi ci PostaliViale Mellini 13/b Tel. 030.7018611

    VILLA MAZZOTTI

    11

  • LE G

    UID

    E D

    ELL

    ’EU

    ROPE

    A

    TRA VIGNE E COLLINE Alle spalle del Lago d’Iseo, nella cerchia moreni-ca formatasi in epoca glaciale dove sono gli or-dinati � lari di vigne a disegnare il contorno dellecolline s’incontra il territorio di Corte Franca.In realtà si tratta di un comune costituito conregio decreto di Vittorio Emanuele III nel lu-glio 1928, che riunisce i quattro nuclei storici diBorgonato, Colombaro, Nigoline e Timoline. Nel nome è volutamente ricordata l’origine diquesti paesi che furono corti rurali esentate dalpagamento di dazi e gabelle e visibilmente se-gnalata l’appartenenza all’area geogra� ca dellaFranciacorta.Tra scorci di vigneti e panoramiche vedute siergono chiese di campagna, angoli rustici e di-more signorili spesso sedi di prestigiose cantine.Spiccano la quattrocentesca chiesa di Sant’Eu-femia e la parrocchiale dedicata a San Martino, a Nigoline; la settecentesca villa Ragnoli, a Co-lombaro, villa Berlucchi, a Borgonato, famosa per le sue cantine, e palazzo Della Corte, a Ni-goline. �

    CORTE FRANCACORTE FRANCA

    Dati StatisticiAbitanti: 7.189Altezza s.l.m.: 229 mSuperfi cie: 14,01 kmqCAP: 25040Comuni Limitrofi Adro, Capriolo, Cazzago San Martino, Iseo, Passirano, Provaglio d’Iseo

    MUNICIPIOPiazza di Franciacorta,1Tel. 030.984519 - Fax 030.984535www.comune.cortefranca.bs.itsegreteria@[email protected]

    NUMERI UTILI

    FarmacieEredi Danesi VittorioVia Seradina, 11 Tel. 030.9826701

    Uffi ci PostaliPiazza di Franciacorta 10Tel. 030.9826204

    L’ACQUASPLASH FRANCIACORTAÈ un parco acquatico che siestende su una superfi cie di40.000 mq. con 2000 mq. di acqua ed oltre 700 metri di scivoli. Dispone inoltre di un’apposita area tutta de-dicata ai più piccoli, con piscina degradanteda 0 a cm 50 in cui il tuo piccolo tocca sem-pre, con scivoli a misura di bambino e zoneidromassaggio per la mamma!In più bar, gelateria, paninoteca, pizzeria, ampie aree pic-nic e tanto divertimento con animazione per grandi e piccini.Per info: www.acquasplash.it

    L’Acqu

    asplash

    LA CHIESA DI SAN VITALE

    12

  • LE RADICI NEL MEDIOEVOIl nucleo abitato più antico era cinto da mura, dicui alcuni tratti sono tuttora visibili nella zonadi Piazza Trento. All’alto medioevo risalgono la necropoli, databile fra il VII e il IX secolo e a cuiè dedicato uno spazio espositivo all’interno delPalazzo Comunale, e la primitiva Chiesa Battesi-male, sostituita dalla Pieve romanico-gotica, del-la quale rimangono tuttora le tre cappelle pre-sbiteriali, sulla cui centrale s’innalza il poderosocampanile trecentesco. Sui resti dell’antica pieveall’inizio del 1600 si costruì l’attuale Parrocchia-le, che conserva numerose pregevoli opere deltardo Seicento, oltre ad un croci� sso ligneo tre-centesco e ai bei banconi del 1684 e del 1756in legno di noce e radica. Altri edi� ci religiosiinteressanti sono il Santuario di S. Rocco o deiMorti della Fossetta e il Santuario della Madon-na di Caravaggio. Notevoli alcuni edi� ci civili fracui il Palazzo Comunale del XIII-XIV secolo,e la Loggetta delle Grida del Quattrocento, cheporta su una parete antiche iscrizioni relative allastoria della città. �

    GHEDIGHEDI

    Dati StatisticiAbitanti: 18.611Altezza s.l.m.: 85 mSuperfi cie: 60,76 kmqCAP: 25016Comuni Limitrofi Calvisano, Montichiari, Borgosatollo, Castene-dolo, Bagnolo Mella, Montirone, Gottolengo, Isorella, Leno

    MUNICIPIOPiazza Roma, 45 Tel. 030.9058205Fax [email protected]@cert.comune.ghedi.brescia.itwww.comune.ghedi.brescia.it

    NUMERI UTILI

    FarmacieComunale 1Via Trento, 1 - Tel. 030.901107Comunale 2Piazza Donatori di sangue, 5Tel. 030.901007Comunale 3Via Risorgimento, 3Tel. 030.9030204SabotinoVia Sabotino, 42 - Tel. 030.9050831

    Uffi ci PostaliVia Dante snc - Tel. 030.9034631

    BERNARDINO BOIFAVA Scultore (Ghedi, 1888 – Forlì, 1953) Risale al 1905 la sua prima opera certamente nota:una statua lignea della Beata Vergine del Rosario per la chiesa di San Varano di Forlì. L’artista entrapoi nell’ambito dell’esperienza del Cenacolo Arti-stico Forlivese.Boifava è stato defi nito “un artista fecondo e com-pleto, sensibile e colto,intenso e misurato, dalle straordinarie abilità tecniche, espressive e com-positive”.

    PALAZZO MONDELLA

    13

  • LE G

    UID

    E D

    ELL

    ’EU

    ROPE

    A

    LA TRADIZIONE CONTADINALa zona in cui sorge l’odierno comune di Got-tolengo cominciò ad essere abitata � n dal 2000a.C., quando i primi uomini iniziarono a stabilir-si nella zona del Castellaro. Tuttavia la località fuabbandonata già sul � nire dell’età del bronzo eun nuovo villaggio fu fondato nel luogo in cuioggi sorge e si sviluppa l’attuale centro abitato.Alla � ne del VI secolo il territorio gottolenghesecadde in mano ai Longobardi, i quali successi-vamente lo donarono alla nascente Badia leo-nense, abbazia diretta da benedettini con sedea Leno. Gottolengo divenne un borgo muratodi media importanza, dapprima sotto la giurisdi-zione dei monaci della Badia, poi sotto l’egemo-nia dei Visconti ed in� ne sotto il controllo dellaRepubblica di Venezia.Con la rivoluzione industriale del secondo do-poguerra, ai vecchi mestieri e alle tradizionaliattività agricolo-artigianali si sono venute af� an-cando diverse imprese industriali, ma nel paeseè rimasto ancora oggi molto vivo lo spirito con-tadino di un tempo, che riveste tutt’ora un’im-portanza economica e sociale determinante. �

    GOTTOLENGOGOTTOLENGO

    Dati StatisticiAbitanti: 5.257Altezza s.l.m.: 53 mSuperfi cie: 29,14 kmqCAP: 25023Comuni Limitrofi Gambara, Ghedi, Isorella, Leno, Pavone del Mella, Pralboino

    MUNICIPIOPiazza XX Settembre, 1Tel. 030.9518701Fax [email protected]

    NUMERI UTILI

    FarmacieBenazzi Piazza XX Settembre, 20Tel. 030.9951003

    Uffi ci PostaliVia Roma snc - Tel. 030.9517531

    I PRODOTTI TIPICIDI GOTTOLENGOSimbolo della tra-dizione agricola gottolenghese è la patata, di diver-se varietà, seguita dalla ricotta otte-nuta dalla lavora-zione del Granapadano, il miele, i salumi e le famose marmellate.

    Le pr

    elibate patate

    IL TEATRO ZANARDELLI

    14

  • Dati StatisticiAbitanti: 16.759Altezza s.l.m.: 186 mSuperfi cie: 25,02 kmqCAP: 25064Comuni Limitrofi Brescia, Brione, Castegnato, Cellatica, Concesio, Ome, Rodengo Saiano, Roncadelle, Villa Carcina

    MUNICIPIOVia Peracchia, 3 Tel. 030.2522919uffi [email protected]

    NUMERI UTILI

    FarmacieAntonelli Via Peracchia 4/c Tel. 030.2770375Di Iorio Viale Italia, 35Tosini Via Dante Alighieri, 11 Tel. 030.2770736

    Uffi ci PostaliVia P. Richiedei 2 - Tel. 030.2775311

    RICCA DI STORIA Gussago, situata sull’alto bacino del torren-te Canale in Franciacorta, deve il toponimo alnome proprio romano “Acutius”, che compare in quattro epigra� trovate nella zona di Brescia.L’originario centro abitato sorgeva sulla strada che sin dalla preistoria collegava Ponte Crottecon le località Torricella, Fantasina, Caporalino, Ronco, Rodengo, Camignone, biforcandosi poi per il lago d’Iseo.Nel panorama artistico cittadino spicca soprat-tutto l’architettura religiosa: la Chiesa Parroc-chiale di Santa Maria Assunta presenta in fac-ciata una maestosa scalinata di marmo realizzata nel 1857 su disegno del Basiletti e ornata da duestatue di leoni del Tantardini; l’edi� cio attualedella Pieve di Santa Maria risale al 1470, quandovenne riedi� cata sulle rovine della precedentestruttura longobarda; la Santissima si erge sullacima del colle Barbisone, ove, nel XIV secolo,venne costruita una chiesetta dedicata alla San-tissima Trinità; in� ne, il Santuario della Madon-na della Stella venne edi� cato nel 1536 dopol’apparizione della Vergine con la stella ad un pastore sordomuto. �

    GUSSAGOGUSSAGO

    LA SANTISSIMALuogo di devozione ed elevazione dello spirito, laSantissima è stata nell’Ottocento un importantecenacolo di cultura. Le recenti opere hanno arre-stato il degrado dell’edifi cio e l’hanno restituito alle forme neogotiche che il Vantini le aveva con-ferito all’inizio del secolo scorso.

    15

  • LE G

    UID

    E D

    ELL

    ’EU

    ROPE

    A Dati StatisticiAbitanti: 11.654Altezza s.l.m.: 156 mSuperfi cie: 15,64 kmqCAP: 25080Comuni Limitrofi Bedizzole, Calcinato, Castenedolo, Nuvolera, Rezzato

    MUNICIPIOViale della Resistenza, 20 Tel. 030 212191 - Fax 030 [email protected]@pec.itwww.comune.mazzano.bs.it

    NUMERI UTILI

    FarmacieCaninoViale Fratelli Kennedy, 1Tel. 030-2596791Comunale Mazzano (Ciliverghe)Via Giacomo Matteotti, 16Tel. 030.2629507Ferrari UmbertoVia M. Bianchini (località: Molinetto)Tel. 030.2120401

    Uffi ci PostaliVia della Libertà 26 Tel. 030.2791276

    NEL CUORE DEL SANTUARIO Mazzano è una antica cittadina compresa nel santuario naturale noto come Ecomuseo delBotticino. L’identità territoriale dell’area risie-de infatti nella millenaria storia dell’estrazionee lavorazione della pietra calcarea e del marmonella Cava di Botticino. Il Naviglio Grande Bre-sciano che lo attraversa, segnalato sin dal 1288,ha dato vita ad importanti attività manifatturiereed artigianali. Nel 1861, alla costituzione del Re-gno d’Italia, Mazzano aveva una popolazione di 1.256 abitanti e fu inserito nel Mandamento IV di Rezzato, a sua volta appartenente al Circon-dario V di Brescia Con il Regio Decreto dell’11marzo 1928, a Mazzano fu aggregato il territo-rio del soppresso Comune di Ciliverghe, che daallora, insieme a Molinetto, ne divenne frazione.Oggi, il Comune di Mazzano è gemellato con ilComune francese di Saint-Germain-des-Fossés,cittadina dell’Alvernia a dieci chilometri da Vi-chy. Il giuramento di fraternità che ha sancitol’uf� cializzazione del gemellaggio si è tenutonell’ottobre 2002 a Saint-Germain-des-Fossés eil 25 aprile del 2003 a Mazzano. �

    VILLA MAZZUCCHELLI.

    MAZZANO

    MAZZANO

    LA CHIESA DI SAN ZENOÈ l’unico esempio di stile romanico del territorio. Èa navata unica, tipica delle pievi, e ad ovest avevaun campanile quadrato. Sul portone d’ingresso ancora si legge l’esistenza di un rosone semicir-colare, mentre sui fi anchi sussistono fi nestrelle monofore.

    16

  • UN ANTICO PRINCIPATOVerso l’anno 1000 il territorio monteclarense venne go-vernato dalla potente famiglia Longhi, feudatari dellacontea, � no al 1167, quando gli stessi concessero agli“homines de Monteclaro”, di costruirsi in libero Co-mune. Il capitano visconteo Pandolfo Malatesta occupòla località nel 1404, dopo aver preso Brescia, erigendolaa principato e battendovi moneta. Nel 1428, il paesegiurò fedeltà alla Repubblica Veneta e, dopo essere sta-to riconquistato nel 1440 dagli Sforza, nel 1448 ritornòsotto il dominio della Serenissima come vicariato mag-giore. Nonostante alterne e contraddittorie vicende mi-litari, Montichiari resterà fedele alla Repubblica Veneta� no al suo declino, nel 1797.Il paese ebbe poi un ruolo importante nella battaglia di S. Martino e Solferino del 1859: qui venne infatti stabili-ta la strategia militare della battaglia e qui vennero allog-giate le retroguardie degli eserciti piemontese e france-se, e nei giorni che seguirono gli abitanti si prodigarono ad apprestare soccorso, assistendo una grande quantitàdi feriti provenienti dalla prima linea.Nel comune di Montichiari si trovano diversi edi� cidi notevole importanza. Tra questi, il Castello che fu

    MONTICHIARIMONTICHIARI

    Dati StatisticiAbitanti: 24.287Altezza s.l.m.: 104 mSuperfi cie: 81,19 kmqCAP: 25018Comuni Limitrofi Calcinato, Calvisano, Carpenedolo, Castenedolo, Castiglione delle Stiviere (MN), Ghedi

    MUNICIPIOPiazza Municipio 1 Tel. [email protected] [email protected]

    NUMERI UTILI

    FarmacieBertanza SilvestroVia Trieste, 25Tel. 030.961211di Lena Maria TeresaVia Mantova, 426/A/BForattini SasVia Mantova, 93/ATel. 030.962451Mimini LuigiPiazza Santa Maria, 13Tel. 030.961697Montichiari Multiservizi S.R.LVia Monsignor Moreni, 91-93

    Uffi ci PostaliVia Trieste 65 Tel. 030.9665811

    LA CHIESA DI SANTA CRISTINA DA BOLSENA

    17

  • LE G

    UID

    E D

    ELL

    ’EU

    ROPE

    AMONTICHIARI

    IL SISTEMA MUSEALE CITTADINOMontichiariMusei è un sistema museale urbanoriconosciuto dalla Regione Lombardia e istituito nel 2009 dal Comune di Montichiari per valorizza-re il patrimonio materiale e immaterialedei musei civici monteclarensi.Fanno parte del sistema museale il Castello Bono-ris, il Museo Lechi, la Pinacoteca Pasinetti,il Museo Bergomi, il Palazzo dell’Archeologia e della Storia del territorio, il Museo storico del Ri-sorgimento, il Teatro Bonoris.MontichiariMusei svolge le proprie attività in col-laborazione con le associazioni culturali presentisul territorio quali la Pro Loco di Montichiari, il Gruppo Archeologico Monteclarense, l’Associa-zione Teatro Bonoris, il Centro culturale AgostinoBianchi e l’Associazione amici della Pieve con la quale condivide l’impegno nella valorizzazione della Pieve romanica di San Pancrazio.La segreteria del Sistema è al Museo Lechi, in Cor-so Martiri della Libertà, 33 - telefono 030/9650455Per info: www.montichiarimusei.it

    fatto edi� care alla � ne dell’Ottocento, al postodell’antica rocca e della chiesa di San Tommaso,dal conte Gaetano Bonoris, all’ombra del quale è ubicato il piccolo ma prezioso Teatro Sociale,sempre intitolato al conte Bonoris. Il monumen-to di maggiore rilievo di tutto il comune è peròla pieve di San Pancrazio, posta sull’omonimo colle che si trova a sud dell’attuale centro storico.L’edi� cio, a tre navate e costruito in pietra, è delXII secolo. Si affaccia sulla pianura padana con la sua semplice ma bella facciata rivolta a ovest;all’interno si trovano affreschi databili dal XII al XV secolo. Di notevole pregio poi il duomo conla sua imponente cupola, dedicato a Santa Ma-ria Assunta, costruito in più fasi e terminato nelXVIII secolo. Al suo interno di grande valore lapala, rappresentante l’Ultima Cena, di Girolamo Romani detto il Romanino, posta sull’altare delSS. Sacramento, proveniente dalla precedentechiesa rinascimentale eretta nello stesso luogoin cui fu edi� cato il Duomo. �

    LA CHIESA DI SAN PANCRAZIO.Di � anco,IL TEATRO BONORIS

    18

  • TRA ANTIQUARIATO E STORIA MILITAREOrzinuovi, nella Pianura della Bassa Bresciana Occidentale, sulle rive del � ume Oglio, fa dacon� ne con la Provincia di Cremona. Fu, infat-ti, fondata da Brescia in età medievale in con-trapposizione a Soncino, roccaforte cremonese.Cuore della cittadina (la cui parte più antica ri-sale alla � ne del XII secolo) è la piazza centra-le, dove si svolge mensilmente un Mercatinodell’Antiquariato.Situata in una posizione strategica, conserva nelsuo impianto urbano l’impronta militare, anche se ormai ben poco rimane delle forti� cazioni progettate dal Sanmicheli, architetto della Sere-nissima. Delle antiche strutture difensive si con-serva ancora la rocca, un insieme di costruzionidi epoca veneta sorte attorno al nucleo medie-vale. La caratteristica forma a stella doveva ren-derla inespugnabile: cinque angoli, sette baluardie le due porte ben munite, a nord verso Bresciae a sud verso Cremona; nel mezzo della fortezzala piazza e, intorno, il fossato. �

    ORZINUOVIORZINUOVI

    VANESSA FERRARI(Orzinuovi, 1990)È una ginnasta italiana, la prima a conquistare una medaglia d’oro ai Campionati mondiali di ginna-stica artistica, nel 2006. Per questa storica vittoria ha ottenuto il Collare d’Oro del CONI, e nel 2007,a 17 anni, è stata nominata Cavaliere dell’Ordineal merito della Repubblica Italiana. Soprannomi-nata «la farfalla di Orzinuovi», ma anche «la Can-nibale»,[1] è stata la prima (e, fi no al 2014, l’unica, prima di Erika Fasana) ginnasta in Italia ad esegui-re lo Tsukahara avvitato “Silivas”, un doppio saltoindietro con doppio avvitamento.

    Dati StatisticiAbitanti: 12.638Altezza s.l.m.: 88 mSuperfi cie: 48,10 kmqCAP: 25034Comuni Limitrofi Barbariga, Borgo San Giacomo, Orzivecchi, Pompiano, Roccafranca, San Paolo, Soncino (CR), Torre Pallavicina (BG), Villachiara

    MUNICIPIOVia A. Da Brescia, 2 Tel. 030.9942100 - Fax: [email protected] [email protected]

    NUMERI UTILI

    FarmacieFornari GuidoVia Bembo , 11Tel. 030.9940832Magli AnnibaleVia Vittorio Emanuele, 77Tel. 030.941408Tinti FerdinandoPiazza Vittorio Emanuele II 34Tel. 030.941200

    Uffi ci PostaliVia G. Mazzini 1Tel. 030.9941562

    LA ROCCA

    19

  • LE G

    UID

    E D

    ELL

    ’EU

    ROPE

    A

    AFFACCIATA SUL FIUMEPalazzolo sull’Oglio è una graziosa cittadina che si sten-de sulle sponde del � ume e che segna il punto più aovest della provincia bresciana. Palazzolo (dal latino “Palatium”, sede dell’autorità) fu � n dall’epoca roma-na luogo di transito tra Brescia e Milano. Il suo primo nucleo abitato sorse sulle rive del � ume Oglio che dasempre segna la storia e lo sviluppo del paese.Le esigenze di difesa per una terra di “frontiera” hannofatto di Palazzolo un borgo forti� cato con una Rocca(l’attuale castello) ed una Rocchetta sulla sponda oppo-sta e due sistemi difensivi: la cerchia muraria di Palaz-zolo e quella di Mura, entro cui si è sviluppato il borgo medievale con il mercato, i mulini, i luoghi di culto, diassistenza e di istruzione. Piazza Roma, cuore della cit-tadina, è caratterizzata da case sei-settecentesche conportici e una fontana neoclassica; da qui, attraverso ilponte romano in pietra, si entra nella contrada Mura, dove svetta l’alta torre medievale, Rocchetta di Mura. �

    PALAZZOLOSULL’OGLIO

    PALAZZOLO SULL’OGLIO

    Dati StatisticiAbitanti: 19.862 Altezza s.l.m.: 166 mSuperfi cie: 23,06 kmqCAP: 25036Comuni Limitrofi Adro, Capriolo, Castelli Calepio (BG), Chiari, Cologne, Erbusco, Grumello del Monte (BG), Palosco (BG), Pontoglio, Telgate (BG)

    MUNICIPIOVia XX Settembre 32 Tel. 030.7405511protocollo@comune.palazzolosulloglio.bs.itwww.comune.palazzolosulloglio.bs.it

    NUMERI UTILI

    CarabinieriVia Sarioletto, 6Tel. 030.7400309

    FarmacieBusetti Via Firenze, 32Tel. 030.738013Cottinelli Via Garibaldi, 1 Tel. 030.731370Luosi Massimo Piazza Zamara, 4Tel. 030.7401017Valcamonica Via G. Marconi, 41Tel. 030.731354

    Uffi ci PostaliVia Giuseppe Garibaldi 26 Tel. 030.731834Via Gianbattista Vezzoli Tel. 030.738020Via Giuseppe Zanardelli 42 Tel. 030.7405211

    MATTEO PEDRALI(Palazzolo sull’Oglio, 1913 – 1980)È stato un pittore italiano. Maestro molto noto ed apprez-zato, nel 1969 venne premiato dal Comune di Palazzoloquale cittadino particolarmente distintosi per i suoi me-riti artistici. Uomo umile, schivo e riservato, apprezzato insegnante per molti anni alle scuole medie di Palazzolo,verrà sempre ricordato dai suoi concittadini con nostalgia e aff etto.

    L’OGLIOE LA PARROCCHIALE

    20

  • DOMINATA DA NAPOLEONEPossedimento della nobile famiglia brescianadegli Ansa, fu poi sottoposta alla giurisdizio-ne del monastero femminile di San Salvatoredi Brescia, in cui il re Desiderio fece trasferireil corpo di Santa Giulia dall’isola toscana della Gorgona. Si deve a questa comunità religiosal’inizio dei lavori per rendere il terreno adatto alla coltivazione. La sua storia non si discosta daquella dei territori circostanti che, coinvolti nellelotte tipiche del periodo medievale, dalla primametà del Quattrocento furono conquistati dallarepubblica di Venezia, di cui seguirono le sorti� no alla � ne del XVIII secolo, quando, con tut-to il Bresciano, passarono sotto la dominazione napoleonica. Tra le testimonianze storico-archi-tettoniche spiccano: la chiesa parrocchiale diSan Bernardino, nella quale è possibile ammirare pregevoli dipinti del XVI, XVII e XVIII secolo,e il castello, risalente al Trecento ma che, a causadi numerose modi� che, presenta oggi un aspet-to notevolmente diverso da quello originario. �

    RONCADELLERONCADELLE

    IL CASTELLOL’imponente strutturadel castello (ora palazzoGuaineri) emerge nel cuo-re del paese anche graziealle ampie zone di rispetto che lo circondano: a sud il parco privato del castello, ad est il “cono ottico”(ora parco pubblico), a nordl’ampia prospettiva di viale Roma. La grande alaorientale è stata realizzata alla fi ne del ‘600 daiMartinengo Colleoni con l’assistenza tecnica di G. B. Groppi e G. B. Avanzi. L’ala occidentale è ilpalazzo residenziale che i Porcellaga realizzarono nel ‘500 su strutture precedenti. L’ala nord (acces-so principale) venne sistemata nel 1868-69 daiGuaineri, che nel 1827 avevano sostituito il pontelevatoio sull’ampio fossato con un ponte fi sso inpietra.

    LA CHIESA DI SAN BERNARDINO

    Dati StatisticiAbitanti: 9.369Altezza s.l.m.: 118 mSuperfi cie: 9,20 kmqCAP: 25030Comuni Limitrofi Brescia, Castegnato, Castel Mella, Gussago, Torbole Casaglia, Travagliato

    MUNICIPIOvia Roma, 50 Tel. 030.2589611 [email protected]

    NUMERI UTILI

    FarmacieCarpi Franco Via Martiri LibertàTel. 030.2780140;Roncadelle Servizi UninominaleVia Roma, 13/15 Tel. 030.2584890

    Uffi ci PostaliVia Martiri Della Libertà 295Tel. 030.2582991

    21

  • LE G

    UID

    E D

    ELL

    ’EU

    ROPE

    A

    IL CUORE DELLA FRANCIACORTA Rovato è la città della Franciacorta: abitata sindall’epoca etrusca, è da sempre un importan-te centro agricolo e commerciale, famoso peril mercato del bestiame, che si tiene da anticadata e dal quale ha origine il piatto tradizionale della zona, il “manzo all’olio”. Ma non solo per questo Rovato merita una tappa: interessante è ilsuo centro storico, con la grande piazza delimi-tata dai portici progettati da Rodolfo Vantini, il Palazzo Comunale, Palazzo Porcellaga, il castel-lo medievale, già esistente nel Duecento, le muravenete con gli imponenti bastioni, la chiesa par-rocchiale di Santa Maria Assunta, che, costru-ita agli inizi del XV secolo, contiene pregevoliopere d’arte. La chiesa di S. Stefano, eretta nel700 d.C., fu ampliata e modi� cata con l’aumen-to del numero dei fedeli, trasformandosi in uncomplesso ibrido nelle strutture architettoniche,e racchiude importanti cicli di affreschi quattro-centeschi. Di fronte al paese si innalza il MonteOrfano, dove sorge il quattrocentesco conventodell’Annunciata, oasi di pace che conserva im-portanti capolavori d’arte, tra cui un’Annuncia-zione del Romanino. �

    ROVATOROVATO

    Dati StatisticiAbitanti: 18.352Altezza s.l.m.: 192 mSuperfi cie: 26,10 kmqCAP: 25038Comuni Limitrofi Berlingo, Castrezzato, Cazzago San Martino, Coccaglio, Erbusco, Travagliato, Trenzano

    MUNICIPIOVia Lamarmora 7 - Tel. 030.77131uffi [email protected]

    NUMERI UTILI

    FarmacieComunale RovatoViale Battisti Tel. 030.7721157Ospedale Corso Bonomelli, 138San Carlo Piazza Cavour, 14Tel. 030.7721100

    Uffi ci PostaliVia Ettore Spalenza 6 Tel. 030.7716411

    SCORCIO DEL CASTELLO

    IL CASTELLO

    collocare tra i più illustri esempi d’architettura ca-strense italiana, inoltre, in corrispondenza della porta meridionale e di quella settentrionale (de-molite nell’Ottocento e in parte conservate nelsottosuolo della Piazza del Mercato) conserva due bastioni che sono da annoverare tra i primissimidell’architettura militare italiana.

    22

  • GENEROSA COME LA SUA CAMPAGNATravagliato è immerso nel verde della campa-gna: l’abitato sorge in mezzo ad una campagna fertile e generosa, e chi vi giunge vi trova unagente operosa, fedele alle sue tradizioni. Il nomedi Travagliato è recente ed è nato dalle sventuresubite dal paese nel corso dei secoli, procuratedalla stessa posizione, priva di difese naturali, suvie di transito di indubbia importanza.Il quattrocentesco santuario di Santa Maria deiCampi sintetizza le origini religiose di un popolo osservante e fortemente radicato nella fede. Ilcremasco Vincenzo Civerchio ha affrescato laPietà della facciata, l’Assunta nel presbiterio e laCroce� ssione dell’arco santo; le pareti della na-vata sono ricoperte di affreschi votivi.La Parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo si trovanel centro del paese ed è di stile barocco, salvola facciata che è rinascimentale. Custodisce nu-merose opere d’arte, tra le quali si può ammi-rare nella sacrestia un indiscusso capolavoro diVincenzo Civerchio, la Salita al Calvario con la sovrastante lunetta della Deposizione. �

    TRAVAGLIATOTRAVAGLIATO

    Dati StatisticiAbitanti: 13.622Altezza s.l.m.: 129 mSuperfi cie: 17,80 kmqCAP: 25039Comuni Limitrofi Berlingo, Castegnato, Cazzago San Martino, Lograto, Ospitaletto, Roncadelle, Rovato, Torbole Casaglia

    MUNICIPIOPiazza Libertà, 2Tel. 030.661961Fax [email protected]@pec.comune.travagliato.bs.itwww.comune.travagliato.bs.it

    NUMERI UTILI

    FarmacieComunale La CupolaVia Aldo Moro, 105Comunale TravagliatoPiazza Libertà, 8Tel. 030.660118Paterlini DomenicoVia Mai, 45Tel. 030.660106

    Uffi ci PostaliVia Breda 20 - Tel. 030.660100

    LA CHIESA PARROCCHIALE

    FRANCO BARESI(Travagliato, 1960)È un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano,di ruolo libero, campione del mondo e vice-cam-pione del mondo con la Nazionale italiana rispet-

    tivamente nel 1982 e nel 1994.È considerato uno dei maggiori ta-

    lenti calcistici italiani degli anni ot-tanta e novanta ed in generale unodei più grandi calciatori italiani del-

    la storia.

    23

  • LE G

    UID

    E D

    ELL

    ’EU

    ROPE

    A

    FONDATA DAI LIGURILa zona era già abitata milleottocento anni pri-ma di Cristo, da un avamposto dei liguri, di cuisono stati ritrovati i resti dell’insediamento a Ca-stellaro. Oltre mille anni dopo, a questa popola-zione subentrarono i Galli Cenomani, probabili fondatori del paese, che si allearono coi romani, fondendosi con essi.Dopo le invasioni barbariche, la zona passò al vescovo di Cremona, entrando nel 1366 a farparte del feudo della Calciana di Donna Regi-na della Scala. Successivamente Urago fu rettodai Gisalberti, conti di Martinengo, e, nel 1774,fu staccato dalla Pieve di Calcio per passare alladiocesi di Brescia. Nel 1796 i Francesi occuparo-no la parte occidentale del feudo della Calciana,e il 31 marzo dell’anno successivo anche Uragoentrò a far parte della repubblica bresciana, po-nendo � ne ad un’indipendenza durata 431 anni.Del suo patrimonio storico-architettonico fan-no parte: la quattrocentesca chiesa parrocchialedi San Lorenzo Martire e il castello Martinengo che, costruito alla � ne del XIV secolo, fu al tem-po stesso fortezza e residenza signorile. �

    URAGOD’OGLIO

    URAGO D’OGLIO

    Dati StatisticiAbitanti: 3.814Altezza s.l.m.: 131 mSuperfi cie: 10,64 kmqCAP: 25030Comuni Limitrofi Pontoglio, Chiari, Calcio (BG), Rudiano

    MUNICIPIOPiazza Guglielmo Marconi, 26 Tel. 030.717114 Fax 030.717016 [email protected]@pec.comune.uragodoglio.bs.itwww.comune.uragodoglio.bs.it

    NUMERI UTILI

    FarmacieDott. AlbertoVia Roma, 44Tel. 030.717123

    Uffi ci PostaliVia Europa 6Tel. 030.7071065

    LA CHIESETTA DEI MORTI IN CAMPOAccoglie le spoglie dei soldati caduti nella bat-taglia di Chiari tra francesi e tedeschi del 1° set-tembre 1701, durante la guerra di successione spagnola.

    LA CHIESA PARROCCHIALE

    24

  • S P E C I A L E S A L U T E E B E N E S S E R E

    33‘

    • L’ i m p o r t a n z a d e l c h e c k - u p• L’ i m p o r t a n z a d e l c h e c k - u p• L a g u i d a s i c u r a p e r o g n i b a m b i n o• L a g u i d a s i c u r a p e r o g n i b a m b i n o

    • L a c o r re t t a a l i m e n t a z i o n e• L a c o r re t t a a l i m e n t a z i o n e• F i s i o t e r a p i a , p re v e n z i o n e e r i a b i l i t a z i o n e• F i s i o t e r a p i a , p rev e n z i o n e e r i a b i l i t a z i o n e

    • O r t o p e d i a , c a m m i n a re f a b e n e• O r t o p e d i a , c a m m i n a re f a b e n e• I n o s t r i d e n t i• I n o s t r i d e n t i

    • C h i è i l p o d o l o g o• C h i è i l p o d o l o g o

    BRESCIABRESCIA e provinciae provincia

    25

  • LE G

    UID

    E D

    ELL

    ’EU

    ROPE

    A33 SALUTE E BENESSERE

    pIl check up: l’importanza degli esami periodicil’importanza degli esami periodiciEsami del sangue per tenere sotto controllo glicemia ecolesterolo, analisi delle urine e delle feci e misurazionepuntuale della pressione arteriosa. Questi sono controlliche, se ripetuti periodicamente, consentono la preven-zione di alcune malattie e aiutano a migliorare il propriostile di vita. Il cosiddetto check-up, con gli esami di rou-tine aiuta i pazienti a prendersi cura di sé stessi e a fare ilpunto della situazione con il medico di fi ducia.L’esame del sangueCon l’esame del sangue si può capire qual è la quantitàdi glucosio presente nel nostro corpo, in modo da indivi-duare subito il rischio di ammalarsi di diabete. Il glucosio dipende soprattutto dall’alimentazione, perciò insiemeal medico, è possibile rimodellare anche la dieta, stabi-lendo la quantità di calorie necessaria al proprio fi sico. L’esame del sangue serve anche a individuare il coleste-rolo in eccesso. Questo lipide prodotto dall’organismo,se troppo presente, si deposita sulle pareti delle arterieformando delle placche che impediscono il passaggio del sangue e aumentano il rischio di infarto. Anche qui andrà poi valutata un’eventuale dieta, ma è l’attività fi -sica, il parametro che agisce più sul colesterolo. Alle co-muni analisi, per gli anziani, è bene aggiungere anche la transaminasi e gli esami T3, T4 e TSH. Il primo, ripe-tuto ciclicamente, consente di tenere sotto controllo ilfegato, gli altri, aiutano a riconoscere le disfunzioni dellatiroide.

    Altre analisiLe analisi delle urine aiutano a diagnosticare il mal fun-zionamento dei reni. L’analisi delle feci è importante poi per individuare le infezioni e le malattie che riguardano l’intestino, il fegato e il pancreas. È consigliato control-lare spesso anche la pressione sanguigna, per tenere alla larga le malattie cardiovascolari, dall’ipertensione all’infarto, fi no all’ictus. È buona norma aggiungere an-che un controllo della pressione degli occhi e la visitaaudiometrica. Vista e udito perfettamente funzionanti infatti, riducono il rischio di incidenti anche tra le paretidomestiche.Prevenzione dei tumoriIl Codice Europeo contro il Cancro segnala i programmidi salute pubblica indicati di seguito, che possono pre-venire lo sviluppo di tumori o aumentare la probabilitàche un tumore possa essere curato. Essi vanno eseguitiall’interno di programmi organizzati sottoposti al con-trollo di qualità.Donne sopra i 25 anni: screening per il carcinoma dellacervice uterina, con la possibilità di sottoporsi periodica-mente a strisci cervicali.Donne sopra i 50 anni: screening per il carcinoma dellamammella, con la possibilità di sottoporsi a mammogra-fi a.Donne e uomini sopra i 50 anni: screening per il cancrodel colon-retto.

    Fonte: www.intrage.it

    26

  • La guida sicuraLa guida sicuraper ogni bambinoper ogni bambinoLa Società Italiana di Pediatria, la Società di Pediatria Preventiva e Sociale e il Ministero della Salute individuadieci azioni di prevenzione primaria che genitori e pe-diatri devono mettere in campo per i piccoli. Vediamoli uno ad uno.Uno: allattare al seno almeno sei mesi, se possibile fi noi dodici mesi. L’allattamento materno è la prima occasio-ne per realizzare una corretta educazione alimentare.Due: con lo svezzamento introdurre alimenti e bevandecomplementari al latte materno, ad eccezione dell’ac-qua, dopo i sei mesi compiuti.Tre: controllare l’introito di proteine per i primi due anni di vita: evitare il formaggio grattugiato nelle pappe fi noa 1 anno, non superare i 20 grammi di carne o formaggioe i 30 grammi di prosciutto.Quattro: evitare da 0 a 6 anni tè istantaneo, tè deteinato,tisane, succhi di frutta, soft drink, acqua zuccherata.Cinque: sospendere entro i 12-24 mesi l’uso del bibe-ron; dopo i 12 mesi il rischio di sovrappeso aumenta del3% per ogni mese di uso del biberon, che non favorisceuna corretta regolazione del senso di sazietà; è a rischiola salute dentale.Sei: a tre anni abbandonare l’uso del passeggino; limi-tare l’abitudine di portare il bambino sul carrello dellaspesa e privilegiare l’abitudine di andare a scuola a piedi.Sette: a partire dai due anni controllare ad ogni visita dalpediatra la curva del Body Mass Index (BMI o indice dimassa corporea); tenere d’occhio l’EAR, “early adiposityrebound”, indicatore del precoce aumento dell’adiposità e quindi di sovrappeso futuro.Otto: far muovere il bambino il più possibile sin dai pri-mi mesi di vita; evitare di tenerlo troppo seduto, nonmettere il bambino davanti alla televisione prima dei

    due anni, dopo i due anni non superare le otto ore a set-timana di tv/videogiochi, quando mangia o compie altreattività spegnere la televisione.Nove: regolare e incentivare i giochi di movimento adat-ti alle varie età del bambino.Dieci: preparare il piatto con la “taglia” di alimento ido-nea all’età del bambino: la porzione giusta è riportata nell’ “Atlante fotografi co delle porzioni alimentari” cheindica tre porzioni crescenti: “small”, “medium”, “large”.Altro tema caro ai pediatri è quello delle malattie rare.In Italia ci sono oltre 600mila persone che aspettano risposte ai loro bisogni di salute, molti di questi sonobambini e adolescenti, basti considerare che l’80% delle malattie rare esordisce in età pediatrica.Assistenza domiciliare, riabilitazione, fornitura di farmaci orfani con costi elevati e spesso di diffi cile reperimentosono tutti ambiti che è necessario difendere e garantire anche in tempi di crisi socioeconomica e di carenza rela-tiva di risorse sanitarie, quali quelli in cui viviamo. E’ ne-cessario anche investire di più sulle attività di screening prenatale e neonatale, favorendo lo screening metabo-lico allargato, vera misura di identifi cazione preclinicadi patologie ereditarie fortemente invalidanti o letali,passibili sempre più spesso di interventi terapeutici o didietoterapia.

    27

  • LE G

    UID

    E D

    ELL

    ’EU

    ROPE

    A33 SALUTE E BENESSERE

    Volete perdere peso per rimettervi in forma? Seguite alla lettera una delle regole cardine della dietetica: di-magrire non signifi ca non mangiare, ma fare attenzionea quanto si mangia e a quello che si mangia. Una voltaimparato questo concetto – rimarcano gli esperti - di-magrire diventerà una “passeggiata” da fare insieme alvostro dietologo. La dieta per eccellenza è quella mediterranea. E’ ricono-sciuta a livello internazionale come la dieta per eccel-lenza per le sue caratteristiche nutrizionali e il giustoapporto calorico giornaliero che è in grado di dare alla persona. La dieta mediterranea è un modello da seguire perchénon solo previene le malattie cardiovascolari e quelle oncologiche, ma perché apporta nelle giuste percen-tuali carboidrati, lipidi e proteine, fornisce un congruoconsumo di frutta e verdura, prevede il consumo di olioextra vergine di oliva e in generale di oli vegetali, di le-gumi che contengono fi bre, di pesce ricco in acidi grassi omega 3, protettivi verso le malattie cardiovascolari.Secondo gli esperti non bisogna evitare niente, ma si-curamente assumere in minor quantità alcuni alimentiche, oltre che predisporre all’obesità, aumentano il ri-schio di malattie cardiovascolari ed oncologiche, come i cibi ad elevato contenuto in carboidrati a rapido assor-bimento e quelli ricchi in grassi saturi.

    Una corretta alimentazioneUna corretta alimentazioneper tenersi per tenersi

    in formain formaSe stai cercando dei consigli per mantenere una lineaperfetta senza per forza seguire una dieta ferrea, provaa seguire queste piccole astuzie che possono aiutarti aridurre le calorie assunte quotidianamente. Attenzione allo zucchero nascostoBevi il caff è zuccherato? Consumi bibite? Ricorda che niente, se non l’acqua, è a costo zero in termini di ca-lorie. Se bevi molti caff è, cerca di dare un taglio allo zucchero e per le bibite cerca di consumarne una solain sostituzione dell’aperitivo. Occhio al paneIl pane è come le ciliegie: un pezzo tira l’altro, ma lecalorie non sono le stesse.Evitare di mangiare pane in attesa che siano prontipranzo o cena è una buona abitudine da prendere.Cioccolato e caramelleHai mai tenuto il conto di quante caramelle e cioccola-tini mangi durante una giornata? Alla fi ne, la loro som-ma, pesa (sia in termini di calorie che di chilo). Datti un limite. per esempio: 1 caramella e 1 cioccolatinooppure 2 cioccolatini.AperitiviSì. ma solo una volta a settimana! L’aperitivo è un mo-mento “sociale” e sarebbe un peccato non partecipar-vi, ma, d’altra parte salatini & co. hanno un peso nonindiff erente in termini di calorie: quindi concediti il “vero” aperitivo solo una volta alla settimana, le altresere accontentati di un succo di frutta senza salatinio tartine.

    28

  • FisioterapiaFisioterapiaPrevenzione, cura e riabilitazionePrevenzione, cura e riabilitazioneQuanti benefi ci apporta la fi sioterapia. E’ una pratica me-dica e risale all’antichità. Consente il recupero della fun-zionalità dei muscoli e delle articolazioni permettendo apersone che abbiano subito un trauma o una patologiadi riprendere una vita normale. Vediamola da vicino.Il fi sioterapistaLa fi gura di riferimento è il fi sioterapista, cioè colui cheè abilitato a svolgere autonomamente i propri interventidi prevenzione, cura e riabilitazione motoria, neurologi-ca o respiratoria per alleviare e risanare traumi conse-guenti ad eventi patologici di varia natura.Può operare in collaborazione con altre fi gure specializ-zate all’interno di centri di riabilitazione ospitati in una struttura pubblica o in una casa di cura privata.Le prime tecniche riabilitative di tipo fi sioterapico mo-derno nascono alla fi ne del 1800, in seguito ai progres-si compiuti dalla neurologia, ma è solo con il secondodopoguerra che si registra l’esplosione delle più diversetecniche riabilitative, ciascuna portatrice di un suo spe-cifi co e delimitato sapere.Oggi è possibile classifi care questa grande varietà di me-todologie fi sioterapiche in quattro grandi aree: le tecni-che fi sioterapiche passive e attive analitiche, le tecnichefi sioterapiche attive funzionali e posturali, le tecnichebasate su meccanismi “rifl essi” neurovegetativi, le tecni-

    che di facilitazione neuromuscolare, gli esercizi terapeu-tici conoscitivi, la riabilitazione neurocognitiva.Diverse discipline, ma obiettivi comuni ad ogni tipo di trattamento: la fi sioterapia ci propone di annullare oridurre il dolore, di normalizzare il recupero funzionale delle strutture neuro-muscolo-scheletriche da disfun-zioni e sintomi, di riabilitare le funzionalità.Obiettivo fi nale dei programmi di riabilitazione fi siotera-pica è l’integrazione dei risultati: il recupero della funzio-nalità quotidiana in vista della ripresa della più normale vita lavorativa e di relazione. Gli esperti suggerisconoche in caso di problemi o disturbi del movimento, èbene rivolgersi ad un medico (ortopedico, fi sitra o altro),che è anche l’unico autorizzato a prescrivere farmaci. Dopo la visita, sarà lo specialista ad indirizzare la perso-na dal fi sioterapista, con una indicazione dettagliata deitrattamenti da eseguire (tecniche manuali o apparec-chiature come gli ultrasuoni).Anche il fi sioterapista, che svolge il lavoro a stretto con-tatto con la persona, se noterà miglioramenti più velocio, al contrario, più lenti del previsto, oppure riterrà chesia opportuno modifi care quanto prescritto per un re-cupero migliore o più veloce, ne parlerà prima con ilmedico.

    29

  • LE G

    UID

    E D

    ELL

    ’EU

    ROPE

    A30

  • Relax per mente e corpo

    Studio Dott. Ft. Piccioli Cappelli Giorgio

    Studio PiccioliVia Napoleonica, 4 - Villongo (BG)Tel. 035.929417 - Fax 035.9169056Cell. [email protected]: [email protected]

    “Lo scopo della vita è vivere inaccordo con la natura” soste-neva Zenone di Cizio, � losofogreco dell’antichità: un approc-cio su cui si è poi sviluppatala formazione olistica dovel’equilibrio tra mente e corpo vanno a braccetto per garanti-re il benessere e la salute. Ed èproprio da questa � loso� a cheallo Studio di Villongo si pos-sono trascorrere particolarimomenti all’insegna del relax edel benessere psico� sico. Meri-to dell’abilità di Giorgio Piccioli Cappelli, esperto nella terapia quantistica, tecnica sempre piùdiffusa nel trattamento di emi-cranie, lesioni da sport, pubalgie, dolori articolari, reumatismi, ipertensione, allergie, malattie croniche, patologie del sistemanervoso e molto altro ancora. I trattamenti allo Studio sono

    guidati dall’approccio olistico(dal greco òlos, completo) chemette in relazione tutti i fattorisomatici, psichici e ambientali che possono essere causa diun disturbo. Obiettivo valutaree cercare di curare non soloi sintomi ma lo stato globaledella persona, raccogliendo l’in-sieme dei sintomi e dei segnidel paziente per giungere a unaconclusione diagnostica e quin-di alla terapia più adeguata.Dif� cile elencare tutte le pato-logie e le applicazioni terapeu-tiche: allo Studio la formazioneolistica del dott. Piccioli per-mette di poter agire sulla causapiuttosto che l’effetto, di risol-levarci dopo uno strappo mu-scolare e di prepararci per unagara sportiva o un trattamentochirurgico, ma anche per tra-scorrere un’ora dimenticando

    tutta una serie di disturbi comele vertigini, la cervicalgia e le ansie. I trattamenti sono inoltre idealiper chi soffre di ritenzione idri-ca, dismenorrea, artriti e per curare cicatrici (attive afferenticon aderenze). Durante la fasediagnostica vengono esaminatianche lo sguardo, il modo dimuoversi, lo stato della pelle, dei muscoli e delle ossa, i ca-nali energetici, gli odori, i suo-ni emessi dal malato, lo statomentale, le sue preferenze, lalingua, il polso radiale. L’organismo viene sempre con-siderato come un tutto unico, indivisibile e questo atteggia-mento diagnostico assicura ilpaziente dal pericolo che, per andare a curare una parte, ilmedico non provochi danni daun’altra.

    31

  • LE G

    UID

    E D

    ELL

    ’EU

    ROPE

    A33 SALUTE E BENESSERE

    Camminarefa beneCamminare è una delle attività più naturali che prati-chiamo ogni giorno. Ma come ogni cosa, anche questa ha il suo lato negativo se non si prendono i giusti accor-gimenti. Piedi, ginocchia, schiena e muscoli e tendini vengono messi a dura prova specialmente su terreniduri, come l’asfalto delle strade delle nostre città. Da unsemplice e ripetuto gesto possono scaturire disagi che,inizialmente scambiati per semplici fastidi, sono invece vere patologie. In molti casi il dolore ha un’origine mu-scolare, dovuto a sforzi improvvisi, come camminare suterreni asfaltati e piani, senza mai spostare il baricentrocorporeo. La sintomatologia può mantenersi localizzataalla regione lombare, oppure complicarsi con un dolore che irradia lungo il nervo sciatico (lombosciatalgia).Camminare bene è sinonimo di salute, mentre una catti-va postura provoca disagi e, alla lunga, vere e proprie pa-tologie. Quelle causate da una cattiva postura sono mol-teplici e possono interessare diversi distretti anatomici del corpo umano. Camminando si accresce il peso che le ginocchia e i piedi devono reggere, così una posturaadeguata supporta meglio le estremità: i piedi non de-vono poggiare troppo verso l’esterno o verso l’interno, lacolonna vertebrale non deve essere inarcata, mentre latesta deve essere alta e le spalle rilassate»Grande attenzione, poi, serve da parte di chi fa sport.Una vecchia battuta dei medici dello sport dice che . Perché proprio l’articolazione del ginocchio è quella che incorre nel maggior numero di infortuni: dal menisco (che può rompersi per cause traumatiche o distorsive, ma anche consumarsi con l’e-tà), ai legamenti soggetti a rischi di lesioni, rotture edelongazioni in caso di distorsione. Ma anche una cammi-nata o una corsa con postura sbagliata possono portarea problemi articolari, a sforzi eccessivi con conseguentiinfi ammazioni o lesioni. Senza dimenticare che praticaresport di un certo tipo (dal calcetto al tennis allo sci) sen-za l’adeguata preparazione, a cominciare dal tono mu-scolare, espone maggiormente a traumi ai danni dellearticolazioni.Con l’età possono poi insorgere problemi di natura or-topedica in virtù del naturale logorio delle cartilaginidei dischi della colonna vertebrale. E inoltre, attenzioneall’insorgere dei primi sintomi di osteoporosi, la cui dia-gnosi è sovente “incidentale”, nel senso che avviene in virtù di lesioni o fratture apparentemente dovute a untrauma, ma nella realtà legate alla fragilità delle ossa acausa della mancanza di calcio. Il primo consiglio, dun-que, è di seguire una dieta ricca di calcio soprattuttodopo una certa età per prevenire e attenuare l’insorgeredei problemi.

    32

  • I nostri denti,I nostri denti,un patrimonio un patrimonio da preservareda preservareMangiare pochi dolci, soprattutto fuori pasto, seguireun’adeguata alimentazione ed utilizzare in maniera cor-retta lo spazzolino sono alcuni dei consigli da seguireper garantirsi una bocca sana e curare i propri denti. Seinfatti la cavità orale non viene pulita in maniera costan-te e scrupolosa dopo ogni pasto, i denti possono cariarsie, nei casi più estremi, può essere necessario andare dal dentista per farsi estrarre il dente malato. Oltre ad unaregolare ed appropriata pulizia della cavità orale, unbuon consiglio è quello di eff ettuare una visita dal den-tista ad intervalli regolari. La tecnica di spazzolamentodei denti più consigliabile è quella che permette la mag-

    giore asportazione di placca: il movimento deve essereeff ettuato dal polso e non dal braccio intero per avereun migliore controllo dei movimenti fi ni e precisi. Lavar-si i denti non serve per avere l’ alito fresco e profumatoma serve solo all’asportazione della placca. La placcatende ad accumularsi al colletto dei denti e negli spazi interdentali e, posteriormente, sulle superfi ci masticanti.E’ lì quindi che occorre concentrare l’azione dello spaz-zolino. Sulle altre parti del dente per fortuna ci pensanoparzialmente le guance e la lingua a tenerli puliti e prividi placca.

    33

  • Chi è il podologo

    Il podologo è il professionista del piede per eccellenza,dedito allo studio e alle cure mediche dei disturbi diquest’ultimo. Si tratta di un professionista sanitario lau-reato e abilitato a trattare qualsiasi patologia podalicanon chirurgica, il cui profi lo professionale è stato stabi-lito giuridicamente dal DM 666 del 14 settembre 1994.Questa fi gura professionale si occupa della diagnosie della terapia di patologie che possono interessare itessuti, molli e duri, ma svolge anche un ruolo di primo piano in ambito di prevenzione, su tutti i livelli sanitari.Il trattamento podologico, a diff erenza di quello esteti-co, è atto ad eliminare in maniera rapida e indolore lepatologie da cui il piede può essere aff etto e che si pale-sano con i sintomi dolorosi.Lo studio approfondito del piede, dell’appoggio, del cammino e della postura è di fondamentale importan-za per il conseguimento del benessere e della salute del piede e della persona, sia in presenza di patologie o si-tuazioni dolorose, dall’età pediatrica a quella geriatrica,sia negli sportivi che vogliono migliorare le proprie per-formance. Infatti, nel caso di patologie o problematichedolorose/funzionali, è indispensabile un check-up accu-rato al fi ne di accertare la problematica, comprendernele cause ed individuare la strategia di cura podologicapiù appropriata per ottenere la remissione dei sintomi, ilripristino funzionale e prevenire le recidive.La diagnosi è ottenuta attraverso un percorso che com-prende l’anamnesi, l’esame clinico e le indagini strumen-tali. Un accurato esame obiettivo, insieme ad esami cli-

    nici e strumentali, permette di stabilire e comprendere i motivi che hanno causato il problema al fi ne di interve-nire ed elaborare, con e per il paziente, il trattamento piùidoneo alla sua guarigione.Il podologo, oltre a trattare direttamente gli stati patolo-gici dell’epidermide (iperchetosi) e degli annessi cutanei(onicopatie e onicocriptosi), si occupa del piede doloro-so, attraverso una serie di dispostivi medici su misura,realizzati per riconsegnare al paziente il giusto assetto fi siologico del piede, facendo scomparire il dolore.I vari trattamenti podologici comprendono: la terapiariabilitativa della lamina ungueale, correggendo i pro-blemi di crescita e posizionamento, utilizzando l’Or-tonixia, applicata in diverse tipologie di dispositivo, in base alla problematica riscontrata; la terapia riabilitati-va delle dita, attraverso la realizzazione di dispositivi inelastomero, modellati singolarmente sul paziente, perrestituire il giusto assetto fi siologico alla meccanica del-le falangi; la terapia riabilitativa plantare, per compensa-re le alterazioni nella distribuzione dei carichi corporei sulla superfi cie d’appoggio del piede, attraverso ortesiplantari personalizzate, con lo scopo di eliminare gli statidolorosi del piede.Infi ne il podologo assiste all’educazione dei pazienticon patologie a rischio e collabora con i colleghi deglialtri ordini medico-sanitari per la gestione delle persone aff ette da patologie che richiedono un approccio multi-disciplinare.

    34 33 SALUTE E BENESSERE

  • FOR

    CH

    ETTA

    CU

    RIO

    SALO

    SP

    OR

    TLÊ

    EM

    PO

    RIO

    LA T

    UA

    C

    ASA

    IND

    UST

    RIA

    E S

    VIL

    UP

    PO

    CO

    ME

    RIC

    OR

    DA

    RLI

    LE RUBRICHE

    Tante schedericche di suggerimenti

    e consigli utilisuddivisi per settore.Comode da ritagliare

    e conservare

    35

  • FOR

    CH

    ETTA

    CU

    RIO

    SA Viaggio Viaggio attraversoattraversoi saporii sapori

    CONIGLIO FARCITO ALLA LONGOBARDA

    INGREDIENTI PER 8 PERSONE:1PZ. DI CONIGLIO DISOSSATO250GR DI CARNE BIANCA MACINATA (POLLO)2PZ DI MELE GOLDEN DELICIOUS60GR DI PINOLI100GR DI FORMAGGIO GRANA GRATTUGIA-TO100GR DI MIREPOIX DI VERDURE SEDANO, CAROTE E CIPOLLE1 UOVO150GR DI MASCARPONESALE E PEPE Q.B.80ML. DI ACETO DI MELE500GR DI SPINACINO

    Preparazione: Fare una farcia mescolare la carne trita-ta con il mascarpone, le uova, i pinoli e il formaggio.Tagliare a cubetti le mele, farle asciugare in forno leg-germente ed aggiungerle alla farcia.Stendere il coniglio disossato, farcirlo con il ripienoed arrotolarlo dandogli una forma. Legarlo con lo spago.Fare rosolare il coniglio in pentola con la mirepoix di verdure, � nire la cottura in forno a 180°.Arrivati a cottura sfumare con aceto di mele e crearela salsa.Lasciare raffreddare e servire affettato con una insala-ta di spinacino condito con la salsa di cottura e pinolitostati.

    POLENTA TARAGNA

    INGREDIENTI PER 6 PERSONE:350 GR. DI FARINA INTEGRALE DI MAIS,120 GR. DI FARINA DI GRANO SARACENO, 250 GR. DI BURRO DI MONTAGNA, 250 GR. DI FORMAGGIO MORBIDO MAGRO250 GR. DI FORMAGGIO MORBIDO GRASSOQUALCHE FOGLIOLINA DI SALVIA,

    Preparazione: Dopo aver mescolato le farine, prepa-rate una polenta con circa 120 gr. di burro e l’acqua(circa 2.50 lt).Quando saranno passati 45” di cottura aggiungete ilrestante burro e formaggio che avrete tagliato a pez-zetti. Mescolate ancora per 20” quindi servite la po-lenta versandola in fondine singole e conditela con unpo’ di burro fuso insaporito con delle foglie di salvia.

    ��

    ��

    36

  • 37

  • FOR

    CH

    ETTA

    CU

    RIO

    SA38

    TORTA DI ROSE

    INGREDIENTI:IMPASTO:500GR. DI FARINA90GR. DI ZUCCHERO2 UOVA60GR. DI BURRO MORBIDO17GR. DI LIEVITO DI BIRRA60GR. DI LATTE60GR. DI ACQUASALE FARCITURA:125GR. DI ZUCCHERO125GR. DI BURRO MORBIDOSALE

    Preparazione: Impastare in una ciotola 150gr. di fari-na con il lievito di birra sciolto in acqua e latte legger-mente intiepiditi.Otterrete una specie di pastella da far lievitare percirca 40 minuti. Trascorso questo tempo, unite allapastella il resto degli ingredienti dell’impasto.Lavorate energicamente e a lungo, � nché non sarà più appiccicosa (nel caso lo fosse troppo, aggiungete al-tra farina). Dovrete ottenere una pasta morbida, tipo brioche. Questo impasto si puo’ realizzare facilmente con la macchina del pane.Mettete di nuovo a lievitare per un paio d’ore, o � n-ché il volume è circa il doppio di quello iniziale.Lavorate in una ciotolina il burro, lo zucchero e il saledella farcitura � no ad avere un composto morbido e spumoso. Sgon� ate l’impasto lievitato schiacciandolocon le mani sulla spianatoia.Con il matterello stendetelo, formando un rettangolo di circa 1/2 cm di spessore, con il lato più corto di cir-ca 20 cm (l’altro lato dovrebbe risultate di 50-60 cm).Spalmate la crema di burro sulla pasta ed arrotolate la sfoglia ottenendo un lungo “salame”.Tagliatelo in tronchetti di circa 4 cm di lunghezza (nerisulteranno 12-13) che disporrete in verticale, legger-mente distanziati fra loro, in un teglia imburrata, di 26cm di diametro.Fate lievitare ancora per una quarantina di minuti.In� ne cuocete in forno preriscaldato a 200 °C (me-glio se non ventilato) per circa 25 minuti.

    INSALATA DI AGNELLO CON BAGOSS E TARTUFO

    INGREDIENTI PER 6 PERSONE:420GR DI CARRÉ DI AGNELLO120GR DI MISTICANZA60GR DI SEDANO60GR DI BAGOSS18GR DI TARTUFO NERO4,8CL DI OLIO DI OLIVA1,2CL DI ACETO DI VINO ROSSO3GR DI SALE FINO0,6GR DI PEPE BIANCO

    Preparazione: Tagliare il sedano in una � nissima ju-lienne.Preparare una vinegrette con l’olio, l’aceto, il sale epepe.Disossare il carré, tagliare sottilmente la carne e met-terla a marinare nella vinegrette.Affettare sottilmente il bagoss e il tartufo.Condire l’insalata con la vinegrette, disporre le fet-tine di agnello marinato, guarnire con il bagoss e il tartufo nero. Finire con il sedano tagliato sottilissimo e condirecon la vinegrette rimasta.Servire subito.

    ��

    ��

  • LA T

    UA

    CA

    SA

    39

    Progettazione e ristrutturazione possono sem-brare un binomio semplice ma è necessario te-nere in considerazione la quantità di variabili e particolari che vanno dall’inizio dei lavori alla consegna dell’opera. Un unico riferimento pro-fessionale rappresenta una garanzia in corso d’o-pera. Quando si decide di ristrutturare la casa,risulta molto importante avere le idee chiare sucosa fare e come fare, sui costi e sui tempi e laprogettazione seguita da un solo professionistapuò garantire di non incappare in sgradite sor-prese. Sia che si decida per una sorta di “fai da te” guidato da uno studio, sia che ci voglia rivolgere ad un’impresa specializzata è necessa-rio avere ben chiaro anche che alcuni costi sonodeducibili sulla dichiarazione dei redditi. Solo un professionista aggiornato dà la certezza di garantire occasioni di risparmio e soluzioni piùadatte ad ogni esigenza. Altro punto da tenerea mente è un’attenta valutazione dei preventivi,magari vagliandone diversi e informandosi sullenormative edilizie in vigore.Negli ultimi anni l’innovazione tecnologica nelcampo delle tecniche costruttive e dei prodotti per l’edilizia ha cominciato a modi� care anche ilmodo di ideare e realizzare gli edi� ci. Quotidia-

    namente nuovi prodotti e sistemi costruttivi ven-gono immessi sul mercato ampliando le alterna-tive a disposizione del costruttore e richiedendoun sempre più ampio insieme di conoscenze. Si possono de� nire materiali avanzati tutti quelli che possiedono proprietà meccaniche, termiche, chimiche e standard prestazionali (termici, acu-stici, strutturali) decisamente superiori rispetto ai materiali tradizionali. Spesso sono creati su misura e prodotti per essere utilizzati speci� -catamente per un determinato edi� cio che ha bisogno di particolari strutture e condizioni per essere realizzato. Af� datevi quindi a ditte spe-cializzate che sapranno guidarvi nella scelta dei giusti materiali per le vostre opere di costruzionee ristrutturazione. �

    RISTRUTTURARE CON ARTE,

    I NUOVI MATERIALI EDILI

    La tua casaLa tua casa

  • LA T

    UA

    CA

    SA40

    L’amministratore è la � gura con funzioni ese-cutive all’interno del condominio in quanto sioccupa di gestire i beni comuni e di dare esecu-zione alle delibere dell’assemblea condominiale. L’incarico può essere svolto da una persona � -sica o da una società a patto che possieda i re-quisiti indicati dalla legge. Si tratta di una � gura con funzioni esecutive rispetto alle decisioni chevengono assunte dall’assemblea dei condomini.Oltre ad una speci� ca serie di compiti che lalegge gli attribuisce, l’amministratore rivestesempre il compito di rappresentante legale delcondominio.I principali doveri dell’amministratore sono: convocare annualmente l’assemblea per l’appro-vazione del rendiconto condominiale;curare l’osservanza del regolamento di condo-minio; disciplinare l’uso delle cose comuni e l’utilizzodei servizi in modo tale che tutti possano goder-

    ne nel migliore dei modi;riscuotere i contributi;erogare le spese necessarie per la manutenzioneordinaria delle parti comuni dell’edi� cio e perl’esercizio dei servizi comuni;compiere tutti gli atti per conservare le parti co-muni dell’edi� cio;curare gli adempimenti � scali;tenere il registro dell’anagrafe condominiale;curare la tenuta del registro dei verbali delle as-semblee, di nomina e di revoca dell’amministra-tore e di contabilità;conservare la documentazione riguardante la propria gestione; fornire, in caso di richiesta dei condomini, una attestazione riguardo allo stato dei pagamentidegli oneri condominiali; predisporre il rendiconto condominiale annuale della gestione e convocare l’assemblea per la re-lativa approvazione.Per concludere quindi, se non avete i requisitinecessari o semplicemente vi manca il tempoper dedicarvi alla gestione dello stabile in cuivivete, af� datevi a persone competenti che sa-pranno seguire tutte le procedure necessarie perfar si che non ci siano problemi di alcun genere fra i vari inquilini. �

    IL RUOLO DELL’AMMINISTRATORE CONDOMINIALE

    La Sig.ra Turelli Grazia, nelle ore di chiusura dello Studio Di Maria (an-che nei giorni festivi) è reperibile al cell. 334.9889797, inoltre nella fasciaoraria in cui l’uffi cio non è operativo, i condomini, previo contatto telefoni-co, possono comunque concordare un appuntamento nell’orario a loro più comodo. Lo studio si avvale della collaborazione del Sig. Di Maria, che èincaricato principalmente ad eff ettuare sopralluoghi (anche notturni e ur-genti) e tenere contatti con i condomini.

  • LÊEM

    PO

    RIO

    41

    all’interno si possono trovare molti oggetti utiliper la casa – come ad esempio piatti, bicchieri,posate o tappetini per la vostra cucina o per il bagno – oggettistica varia, come candele e ideesimpatiche per rinnovare il proprio arredamen-to, o ancora prodotti per il bagno, per l’igienepersonale, per la cura dei vostri capelli e ancheun vasto assortimento di prodotti cosmetici.Ma non � nisce qui: questi negozi, oltre ad of-frirci prodotti per l’ambiente e la cura del nostrocorpo a prezzi competitivi, mettono a disposi-zione anche un’ampia scelta di articoli, quali bor-se e prodotti per il decoupage, con i quali potretedare sfogo alla vostra creatività, e magari dare una nuova vita a qualche oggetto o complemen-

    to d’arredo che non usavate più; e poi ancora giochi, � ori, articoli di merceria e giardinaggio.Insomma, in un emporio si trova tutto ciò di cui si può avere bisogno, e per questo vale sempre la pena fare una visita: anche se non si ha la ne-cessità di acquistare qualcosa, è sempre possibile trovare almeno un oggetto che ci colpisca e chevalga la pena portare a casa con noi. �

    Un negozio per ogni esigenzaUn negozio per ogni esigenzaFotografi e di

    Emporio Angelika

  • IND

    UST

    RIA

    E S

    VIL

    UP

    PO

    42

    Gli imballaggi sono un elemento fondamentaleper l’industria. Essendo questi indispensabili perla � nalizzazione del prodotto, vengono impiega-ti in maniera da consentire sia la corretta con-servazione che la protezione e la messa in risaltodi quest’ultimo. Il confezionamento è infatti unodegli aspetti fondamentali della catena di produ-zione di qualsiasi articolo, e alla sua base devonoesservi svariate ed accurate considerazioni, spes-so frutto di politiche di marketing mirate. Il � neè quello di fare in modo che le principali carat-teristiche positive del prodotto in questione nonvengano nascoste, ma ne risultino invece messein evidenza e valorizzate. Inoltre, è necessariotenere in conto l’esigenza di assicurare che l’im-ballaggio contribuisca a preservare l’integrità delprodotto, specialmente durante il trasporto. Aciò si aggiunge il bisogno di ottenere confezioniche siano a prova di taccheggio, andando quindia limitare i danni economici causati dai furti.

    I principali imballaggi si dividono in primari, se-condari e terziari.L’imballaggio primario (imballaggio per la ven-dita) è un imballaggio concepito in modo da co-stituire, nel punto di vendita, un’unità di venditaper l’utente � nale o per il consumatore.L’imballaggio secondario (imballaggio multiplo)è un imballaggio concepito in modo da costi-tuire, nel punto di vendita, il raggruppamentodi un certo numero di unità di vendita, indipen-dentemente dal fatto che sia venduto come taleall’utente � nale o al consumatore, o che servasoltanto a facilitare il rifornimento degli scaffalinel punto di vendita. Può costituire sia l’unità divendita destinata al consumatore � nale sia quelladestinata al rivenditore.L’imballaggio terziario (imballaggio per il tra-sporto) è un imballaggio concepito in modo da facilitare la manipolazione ed il trasporto di un certo numero di unità di vendita oppure di im-

    Industria e SviluppoL’INDUSTRIA DELL’IMBALLAGGIO

  • IND

    UST

    RIA

    E S

    VIL

    UP

    PO

    Il livello competitivo del settore metalmecca-nico italiano è decisamente buono. L’industria,infatti, rappresenta circa il 29% del reddito na-zionale e vede prevalere i settori metalmeccani-co, design industriale, stamp