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1 Opus Christi Salvatoris Mundi La Quaresima nel Catechismo della Chiesa Cattolica Nel catechismo della Chiesa Cattolica (pubblicato sotto San Giovanni Paolo II nel 1992), testo fondamentale del Magistero che non dovrebbe mancare in nessuna delle nostre case , troviamo tre articoli che si riferiscono esplicitamente al tempo liturgico che stiamo vivendo. Innanzitutto ci ricorda che La Chiesa ogni anno si unisce al mistero di Gesù nel deserto con i quaranta giorni della Quaresima (CEC 540). I quaranta giorni della Quaresima ci ricordano anche i quaranta giorni di Israele nel deserto come tempo di purificazione, e gli altri avvenimenti dell’Antico Testamento che prefiguravano la salvezza attraverso il Battesimo Per questo la Chiesa, specialmente nei tempi di Avvento, di Quaresima e soprattutto nella notte di Pasqua, rilegge e rivive tutti questi grandi eventi della storia della salvezza nell’« oggi » della sua liturgia. Ma questo esige pure che la catechesi aiuti i fedeli ad aprirsi a tale intelligenza «spirituale» dell’Economia della salvezza, come la liturgia della Chiesa la manifesta e ce la fa vivere (CEC 1095). La Quaresima, per tanto, come tempo di preparazione alla Pasqua, deve essere un tempo di “deserto”, vissuto con Gesù, cercando sempre piú momenti di silenzio, preghiera e mortificazione personalecon lo sguardo rivolto al fratello che ha bisogno di aiuto I tempi e i giorni di penitenza nel corso dell’anno liturgico (il tempo della Quaresima, ogni venerdì in memoria della morte del Signore) sono momenti forti della pratica penitenziale della Chiesa. Questi tempi sono particolarmente adatti per gli esercizi spirituali, le liturgie penitenziali, i pellegrinaggi in segno di penitenza, le privazioni volontarie come il digiuno e l’elemosina, la condivisione fraterna (opere caritative e missionarie). (CEC 1438) OPUS CHRISTI SALVATORIS MUNDI MISSIONARI SERVI DEI POVERI Newsletter Anno 6 (2018) Numero 3 Marzo 2018 Intenzioni di preghiera del Santo Padre affidate alla sua rete Mondiale di Preghiera: Perché i responsabili del pensiero e della gestione dell’economia abbiano il coraggio di rifiutare un’economia dell’esclusione e sappiano aprire nuove strade. Intenzione affidata dal Santo Padre all’Apostolato della Preghiera La parola del Magistero

La parola del Magistero - msptm.commsptm.com/ita/wp-content/uploads/2014/05/Newsletter-Marzo-2018.pdf · della storia della salvezza nell’« oggi » della sua liturgia. Ma questo

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Opus Christi Salvatoris Mundi

La Quaresima nel Catechismo

della Chiesa Cattolica Nel catechismo della Chiesa Cattolica (pubblicato

sotto San Giovanni Paolo II nel 1992), testo fondamentale del Magistero che non dovrebbe mancare in nessuna delle nostre case , troviamo tre articoli che si riferiscono esplicitamente al tempo liturgico che stiamo vivendo. Innanzitutto ci ricorda che

La Chiesa ogni anno si unisce al mistero di Gesù nel deserto con i quaranta giorni della Quaresima (CEC 540). I quaranta giorni della Quaresima ci ricordano

anche i quaranta giorni di Israele nel deserto come tempo di purificazione, e gli altri avvenimenti dell’Antico Testamento che prefiguravano la salvezza attraverso il Battesimo

Per questo la Chiesa, specialmente nei tempi di Avvento, di Quaresima e soprattutto nella notte di Pasqua, rilegge e rivive tutti questi grandi eventi della storia della salvezza nell’« oggi » della sua liturgia. Ma questo esige pure che la catechesi aiuti i fedeli ad aprirsi a tale intelligenza «spirituale» dell’Economia della salvezza, come la liturgia della Chiesa la manifesta e ce la fa vivere (CEC 1095).

La Quaresima, per tanto, come tempo di

preparazione alla Pasqua, deve essere un tempo di “deserto”, vissuto con Gesù, cercando sempre piú momenti di silenzio, preghiera e mortificazione personale… con lo sguardo rivolto al fratello che ha bisogno di aiuto

I tempi e i giorni di penitenza nel corso dell’anno liturgico (il tempo della Quaresima, ogni venerdì in memoria della morte del Signore) sono momenti forti della pratica penitenziale della Chiesa. Questi tempi sono particolarmente adatti per gli esercizi spirituali, le liturgie penitenziali, i pellegrinaggi in segno di penitenza, le privazioni volontarie come il digiuno e l’elemosina, la condivisione fraterna (opere caritative e missionarie). (CEC 1438)

OPUS CHRISTI SALVATORIS MUNDI MISSIONARI SERVI DEI POVERI

Newsletter Anno 6 (2018) Numero 3 Marzo 2018

Intenzioni di preghiera del Santo Padre affidate alla sua rete Mondiale di Preghiera:

Perché i responsabili del pensiero e della gestione dell’economia abbiano il coraggio di

rifiutare un’economia dell’esclusione e sappiano aprire nuove strade.

IntenzioneaffidatadalSantoPadreall’ApostolatodellaPreghiera

La parola del Magistero

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Opus Christi Salvatoris Mundi

Breve storia della Quaresima

Il tempo della Quaresima, iniziato col Mercoledì

delle Ceneri lo scorso 14 febbraio, ci accompagnerà durante questo mese di marzo, fino alla Settimana Santa e la Pasqua di Resurrezione, che quest’anno si celebrerà il 1º aprile e che è la festa più importante dell’anno (si celebra annualmente dal s. II).

La Quaresima (o Quadragesima) si conosce con questo nome dal s. IV. Abbiamo testimonianze a questo rispetto di San Girolamo e della pellegrina Egeria, che nel suo itinerario della Vergine Egeria (381-384) descrive dettagliatamente, tra molte altre cose, i digiuni quaresimali. Già allora questa era una pratica comune a Gerusalemme, come preparazione alla Pasqua. I quaranta giorni quaresimali fanno riferimento ai quaranta giorni che Gesù rimase nel deserto dopo il Battesimo.

Per questo, la prima domenica di Quaresima, si legge sempre il Vangelo che narra le tentazioni di Gesù nel deserto, in una delle tre versioni che ci danno i Vangeli Sinottici (Matteo, Marco e Luca) a seconda dell’anno. Quest’anno – ciclo B dell’anno liturgico – abbiamo letto la versione più breve, quella del Vangelo di Marco.

Di fatto, un periodo di preparazione prima della Pasqua, si conosce nella Chiesa Cattolica fin dal s.II, secondo la testimonianza di Eusebio di Cesarea (263-339), quando tratta della controversia sul giorno della Pasqua nella sua Storia Ecclesiastica. Inizialmente questo periodo consisteva in una settimana di digiuno. Poi venne esteso a tre settimane e alla fine, già nel s. IV, a 40 giorni.

Questo periodo ricorda principalmente, come già abbiamo detto, i quaranta giorni di Gesù nel deserto, ma vi sono anche altre risonanze bibliche a questo riguardo (pensiamo, per esempio, ai 40 giorni che durò

il Diluvio Universale, nei 40 anni di Israele nel deserto…).

Tutta la Chiesa, ma soprattutto i catecumeni che si preparano a ricevere il Battesimo nella solenne Vigilia Pasquale (chiamati illuminati perché si preparavano a ricevere col Battesimo la Luce di Cristo) e i peccatori pubblici cha avevano bisogno di riconciliarsi con la Chiesa, avevano in questi giorni un tempo di conversione e di grazia. Questa era quindi la triplice motivazione della Quaresima:

• la rinnovazione della vita cristiana;

• l’istituzione catecumenale (o pre-battesimale);

• la disciplina penitenziale.

Inizialmente questo tempo di preparazione iniziava

a partire dalla sesta settimana prima di Pasqua, ma considerando le domeniche, che non sono giorni di digiuno né di penitenza, e volendo mantenere i quaranta giorni di preparazione, è stato anticipato al mercoledì precedente: il “Mercoledì delle ceneri”. Inizialmente l’imposizione delle ceneri era prevista solamente per quei peccatori pubblici, che durante questi giorni erano allontanati dall’Assemblea e dovevano fare una penitenza pubblica. Fu il Papa Urbano II che estese, nel Sinodo di Benevento (1001), il rito dell’imposizione delle ceneri per tutti i fedeli, inclusi i clerici. Da allora la Quaresima inizia per tutti con questo gesto austero, che è un simbolo molto ricco. L’imposizione delle ceneri è un segno di penitenza già in vari testi dell’Antico Testamento, come per esempio nel libro di Giona, quando i Niniviti esprimono la loro conversione proprio con questo gesto, a partire dallo stesso re:

Giunta la notizia fino al re di Nínive, egli si alzò dal trono, si tolse il manto, si vestì di sacco e si mise a sedere sulla cenere (Giona 3,6).

Il Concilio Vaticano II ha recuperato, per tutti i

fedeli, il doppio senso battesimale e penitenziale di questo tempo liturgico, insistendo soprattutto sull’importanza di mettersi all’ascolto della Parola di Dio (cf. La Costituzione sulla liturgia Sacrosantum Concilium, n.109-110).

Notizie della Chiesa

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Opus Christi Salvatoris Mundi

Continuiamo la presentazione di un documento del Padre Giovanni Salerno, del 1999:

I SERVI DEI POVERI: UNA STIRPE DI MANSI

ED UMILI DI CUORE La scala del l ’umil tà: sal i re “abbassandosi” (… )

Tut ta la sp i r i tua l i tà de l Mov imento cons idera l ’umi l tà come un va lore fondamenta le , rad ice d i ogn i v i ta ch iamata a l l ’ in t im i tà con D io . La v i ta re l ig iosa può rea lmente cons iderars i “un cammino d i umi l tà ; d i un ’umi l tà che s i rea l izza concre tamente ne l la pover tà (d ipendenza economica) , ne l l ’obbed ienza ( r inunc iando a l l ’au todeterminaz ione) e ne l la paz ienza, che è un modo d i so t tomet ters i ag l i a l t r i .

Non sempre va lor iamo suf f ic ien temente,

come espress ione d i umi l tà , la paz ienza che accet ta l ’a l t ro , non come un a t to d i to l le ranza, ma anz i per co l locar lo idea lmente in un posto super iore a l nost ro , d ispost i a sof f r i re sot to i l peso d i questa s i tuaz ione.

Un programma come que l lo che s t iamo

segnalando può sembrare depr imente per una menta l i tà moderna che cerca sempre nuov i s t imol i per una maggiore a f fermazione d i sé s tess i . Ma b isogna d i re ch iaramente che questo programma è propr io que l lo che

c i fa par tec ipare a l la Pass ione d i Gesù Cr is to .

Questo è i l p rogramma de l Mov imento . In

e f fe t t i , tu t ta l ’osservanza de l la v i ta comuni tar ia è or ienta ta a una par tec ipaz ione ne l m is tero pasquale d i Cr is to , che è par tec ipaz ione ne l le sue sof ferenze in v is ta de l la g lor ia senza f ine . Se qua lcuno lo dovesse v ivere senza una conv inz ione d i fede che costantemente r innovata , sent i rebbe un ’oppress ione e una f rus t raz ione cont inue.

Ma, se s i ha fede, tu t to que l lo che lo

umi l ia s i conver te per lu i in un ’esper ienza appass ionante . Ovv iamente deve t ra t tars i d i una fede imbevuta d ’amore. Poss iamo app l icare a l la v i ta consacra ta ne l nost ro Mov imento , que l lo che san Benedet to d ice de l la v i ta monast ica .

La car i tà è a l l ’ in iz io de l la v i ta monast ica ,

perché f in da l l ’ in iz io s i p resenta a l monaco la necess i tà d i una v ia d ’umi l tà , che senza la car i tà è imposs ib i le . La car i tà è i l p r inc ip io da cu i par te i l cammino sp i r i tua le de l monaco, ed è anche la méta, perché a t t raverso questo cammino s i a r r iva a que l la sommità dove s i è veramente impregnat i d ’amore e non s i sente p iù i l peso d i nu l la . Non costa nu l la par lare d i car i tà , ma v ivere secondo l ’amore suppone mol ta v i r tù .

I dod ic i g rad i d i umi l tà vog l iono fare

ch iarezza in questo campo. Dal l ’umi l tà s i vede se ch i par la d i car i tà è rea lmente mosso da l la car i tà . Se s i vuo le che la car i tà s ia autent ica è necessar io che l ’umi l tà , con tu t te le v i r tù che l ’accompagnano, s ia veramente presente .

Cons ider iamo ora , grado per grado, la

sca la de l l ’umi l tà . (cont inua)

La luce del nostro carisma

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Opus Christi Salvatoris Mundi

Cambi nel Movimento

Nell’Assemblea Generale del nostro Movimento,

che si è svolta lo scorso Luglio 2017, erano stati decisi alcuni cambi di responsabilità, che si stanno realizzando in questi mesi. Considerando i lettori di questa Newsletter come membri di una unica grande famiglia, abbiamo deciso di comunicarvi in questo numero tali cambi confidando il tutto alle vostre preghiere.

In primo luogo, il Padre Raúl Gonzalez de Olazabal msp (peruviano) ha assunto l’incarico di Superiore della “Città dei Ragazzi” di Andahuaylillas (Cusco) prendendo il posto del Padre Paolo Giandinoto msp (italiano). Il Padre Paolo era Superiore dal 2015, quando, dopo la morte di Don Felipe Gonzales, direttore spirituale dei nostri seminaristi di Ajofrin, il Padre Sebastian Dumont msp (belga) lasciò la “Città dei Ragazzi” per prendere il suo posto. Il Padre Raul è appoggiato nel suo nuovo compito dal Padre Agustin Delouvroy msp (belga) che ha assunto la responsabilità del Collegio “Francesco e Giacinta Marto” (una responsabilità che occupava il Padre Raul) e dal Padre Salvatore Piredda msp (italiano) che ha assunto

l’incarico di direttore dell’Internato “San Tarcisio” (anche questa era una responsabilità del Padre Raul).

Il Padre Paolo, lasciata la “Città dei Ragazzi”, è il

nuovo Formatore della nostra Casa di Formazione Sacerdotale che ha anche un nuovo Rettore, il Padre Walter Corsini msp (italiano), che ha sostituito il Padre Giuseppe Cardamone msp (italiano). Il Padre Sebastián Dumont, intanto, continua come Direttore Spirituale, ed il Padre Walter continuerà anche a dirigere il centro di Sordio (portando avanti, per quanto possibile, i suoi apostolati in Italia).

Il Padre Giuseppe, lasciata la Casa di Formazione,

si incorporerà alla comunità di Cuba, costituita dal Padre Urs Zanoni msp (svizzero) ed il Padre Matías Brand msp (tedesco).

Tutti siamo grati ai nostri sacerdoti per il loro

impegno nei diversi apostolati e per la docilità con cui hanno assunto i diversi cambi.

Notizie

dalle nostre case

Impegno missionario del mese:

In questo mese quaresimale accolgo l’invito del Santo Padre, il Papa Francesco, offrendo giorni

di digiuno e di preghiera affinché si possano risolvere le situazioni di guerra esistenti in diverse parti

del mondo.

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Opus Christi Salvatoris Mundi

I NOSTRI GRUPPI DI APPOGGIO

Questa pagina vuole essere una guida (richiesta dai lettori)per le riunioni dei nostri Gruppi di Appoggio, nella quali partecipano gli oblati, i soci, i collaboratori e gli amici.

Inoltre, vuole essere un invito affinché altre persone e gruppi si aggiungano, poco a poco, a questo momento

di preghiera.

Durante la riunione i partecipanti formano tutti insieme un circolo. Nel centro si colloca una candela accesa che rappresenta la luce di Cristo, luce dei popoli (“Lumen gentium”) e anche la nostra fede, ricevuta nel Battesimo, che siamo chiamati a rendere presente in ogni momento della nostra vita.

1. La riunione inizia con l’invocazione dello Spirito Santo: Spirito santo di Amore, ricevi la consacrazione completa e assoluta di tutto il mio essere, in modo che, d’ora in avanti, in tutti i miei pensieri, nei miei desideri e nelle mie opere ti degni di essere mia Luce e mia guida, come anche tutta la forza della mia preghiera. Mi abbandono a te e alle tue divine ispirazioni. Spirito Santo: degnati di formarmi in Maria e con Maria, secondo il modello di ogni nostra perfezione, che è Gesù Cristo.

Gloria… 2. Dopo di questo si recitano in cori alterni i Salmi 11, 12 e 13 (che possono essere sostituiti da

quelli previsti per i Vespri dello stesso giorno). 3. Terminata la preghiera dei salmi, si legge il bravo del Vangelo della domenica successiva. Si

fanno quindoi almeno cinque minuti di silenzio e poi ognino ripete ad alta voce le parole del testo che hanno richiamato la sua attenzione, condividendo il messaggio personale che attraverso quelle parole e attraverso tutto il brano evangelico ha ricevuto. Ogni intervento può terminare con queste parole o altre simili: “Gloria e onore a te, Signore Gesù”, alle quali tutti i presenti rispondono ripetendo le stesse parole.

4. Si continua con una preghiera di lode alla parola che lo Spirito santo a messo nel cuore di ognuno e si fanno preghiere libere (petizioni spontanee) per le necessità della Chiesa, tanto universale come locale, peri i Missionari Servi dei Poveri, per i poveri ecc…

5. Essendo la ”Imitazione di Cristo” la nostra regola spirituale per il servizio silenzioso di tutti gli uomini, si legge il brano dell’ Imitazione di Cristo previsto per quel giorno (se fosse presente un sacerdote questo può esere il momento per una breve riflessione).

6. Prima di concludere il momento di preghiera, dobbiamo fomentare in noi alcuni impegni concreti in favore dei poveri, affinchè tutta la nostra vita sia orientata al loro servizio. In concreto, consideraremos, oltre al impegno mensile proposto qui sotto, anche l’impegno di offrire n…….. ore settimanali di (adorazione/rosario) per………………………(intenzione) e n…… ore settimanali di impegno caritativo nella parrocchia e n….…. ore settimanali di impegno per la diffusione del carisma dei MSP.

7. Concludiamo affidandoci a Santa Maria, Madre dei Poveri, con la preghiera del P. De Grandmaison, affinchè ci aiuti a seguire suo figlio Gesù Cristo.

8. Se è presente un sacerdote il momento di preghiera terminerà con una benedizione, altrimenti col segno della croce.

9. Si può approfittarer dell’incontro per programmare e organizzare le prossime iniziative missionarie.

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Opus Christi Salvatoris Mundi

PROSSIMI INCONTRI

Cari amici, è sempre una grande allegria poterci incontrare con voi per

condividere momenti di preghiere, di formazione e di esperienza

missionaria.

Per questo vi invitiamo ai prossimi incontri e ritiri, chiedendovi il

favore di far arrivare questo invito alle realtà e comunità nelle

quali vivete.

Campus per ragazzi (Ajofrin – Spagna): 9 -29 Luglio

Campus per famiglie(Catania – Italia): 4 – 12 Agosto

Campus per ragazze (Cusco – Perù): 5 – 27 Agosto

Per maggiori informazioni:

e-mail: [email protected]