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Topics della lezione precedente
• L’azione
• Il sistema motorio
• La simulazione mentale
• Imitazione
• Movimento biologico
Overview: Lezione VIII
• Teorie delle emozioni:
Teorie fisiologiche
Teorie evoluzionistiche
Teorie costruzionistiche
Teorie cognitive
Cosa sono le emozioni?
• Anche se le emozioni costituiscono il nucleo centrale della nostra vita psichica, sembra che esse si svolgano secondo un proprio piano, talvolta senza che vi sia la nostra partecipazione volontaria (LeDoux, 1996).
• Le emozioni sono capaci di influenzare il nostro comportamento, il nostro pensiero, la nostra memoria (Dolan, 2002).
• Le emozioni hanno un ruolo importante nel guidare il nostro comportamento verso scelte vantaggiose (Adolphs, 2010).
• E’ difficile dare una definizione esauriente di emozione (Pessoa, 2009):
- Emozione segnale
- Emozione pattern di attivazione fisiologica
- Emozione stato elicitato da particolari funzioni e punizioni
Cosa sono le emozioni?
• L’emozione è una risposta fisiologica, motivazionale, cognitiva e comunicativa, accompagnata da una dimensione sia soggettiva che sociale.
Un definizione…
• Esperienza positiva o negativa associata a un particolare quadro di attività fisiologica.
William James (1884)Teorie fisiologiche
• Emozione come percezione di cambiamenti fisiologici attivati da stimoli emotigeni.
• Le emoziono sono costituire dalla percezione delle reazioni viscerali e neurovegetative del nostro organismo a stimoli ambientali (teoria periferica delle emozioni).
C. Darwin (1872)Teorie evoluzionistiche
• “L’espressione delle emozioni nell’uomo e negli animali” (1872) Studio scientifico delle emozioni, continuità tra emozioni mondo animale e uomo
• Le Espressioni emotive sono universali, innate e non variabili culturalmente
• Esisterebbero un numero ristretto di emozioni (Ek
• Johnson-Laird e Oatley
Le emozioni sono specifiche in rapporto a scopi e funzioni
Esse orientano l’individuo a livello fisiologico, cognitivo e comportamentale (e. reagire prontamente e alle situazioni)
Le emozioni quindi predispongono il nostro cervello a reagire ad una situazione!
• Le emozioni sono risposte adattive dell’organismo alle sollecitazioni ambientali.
Le emozioni come mezzi di comunicazione
• Le emozioni sono segnali d’allarme.
• Comunicazione con gli altri
Componenti delle emozioni
Le emozioni, come sistemi complessi, comprendono diverse componenti:
• Vissuti soggettivi (feeling)/ valenza positiva/negativa
• Valutazione cognitiva
• Cambiamenti fisici/reazioni
Teorie (fisiologiche) Teoria Centrale delle Emozioni
Cannon, 1927; Bard, 1934
• Lo stimolo emotigeno determina l’attivazione del talamo, a partire dal quale partono segnali verso il sistema nervoso autonomo (cambiamenti somatici) e la corteccia cerebrale (vissuto soggettivo delle emozioni).
Le funzioni delle emozioni
• Capacità di determinare rapidamente i cambiamenti fisiologici necessari
• Preparazione all’azione
• Funzione sociale
• Funzione interpersonale
• Influenza sui processi cognitivi
Teorie costruzionistiche
• Le emozioni non sono entità biologiche ma costruzioni sociali
• Harrè (1986) sostenne che le emozioni sono determinate dal linguaggio e dalla struttura dei valori della società a determinare le emozioni.
• Infatti la terminologia varia in funzione delle culture e delle diverse epoche storiche.
Teorie Cognitive
• La cognizione ha un ruolo fondamentale nella generazione delle emozioni.
• Appraisal valutazione cognitiva
Magda Arnold (1960)
• L’appraisal completa la percezione!
• Le emozioni sono fenomeni adattativi e hanno una funzione di autoregolazione.
• L’attenzione monitora l’ambiente per individuare gli eventi significativi.
• La motivazione prepara l’individuo ad affrontare l’evento.
Lazarus (1966) : emozioni come risposte attive
• Le emozioni sono dei segnali che aiutano l’individuo a fronteggiare una situazione particolare ambientale (azione/evitamento).
• Attraverso le strategie di coping l’individuo affronta/fronteggia le situazioni emotive
Teoria cognitivo-attivazionale(“Teoria dei due fattori”)
di Schacter e Singer (1962):
• L’emozione è data dall’attivazione fisiologica (arousal) e dalla interpretazione cognitiva che di questa viene fornita.
Vari approcci metodologici per studiare le emozioni
• Quali sono i processi psicologici e neurali responsabili dell’emozione?
• Studio del comportamento animale (condizionamento)
• Studi su pazienti neuropsicologici
• Studi elettrofisiologici
• Studi di neuroimmagine
Le emozioni influenzano i processi cognitivi
• Gli stimoli emotivi catturano l’attenzione, condizionano la percezione e la memoria.
Il cervello emotivo: l’amigdala
• Struttura situata nel lobo temporale mediale.
• Funzione rapida valutazione dei segnali emotivi.
• Apprendimento e memoria di stimoli emotigeni (Pessoa, 2008).
Il sistema nervoso autonomo
• Funzioni vegetative funzioni che generalmente sono al di fuori del controllo volontario.
• Sistema simpatico = stimola le funzioni / IPOTALAMO POSTERIORE
• Sistema parasimpatico = recupero e risparmi energetico/ IPOTALAMO ANTERIORE e LATERALE
La doppia Via di LeDoux
Amigdala
StimoloVia AltaVia bassa
TalamoMemoria emotiva
Attivazione di tipo Vegetativo (sudore, pallore, etc.)
EmozioniConsapevolezza
Aree corticaliSensorialiAssociative
Il priming subliminale
• La via talamica può elaborare il significato emotivo degli stimoli anche in assenza di un riconoscimento (caratteristiche percettive o semantiche).
• Stimoli subliminali = stimoli al di sotto della soglia di riconoscimento.
Messaggi subliminali e l’inconscio cognitivo
• Esperimento di Custers & Aarts (2010)
• Due gruppi di studenti sottoposti a indovinelli linguistici
• Messaggio incentivo prestazione migliore
• Messaggio non rinforzo
L’inconscio cognitivo
• Percezione subliminale la situazione per cui il pensiero e il comportamento di una persona sono influenzati da stimoli esterni senza che ne sia consapevole,
La motivazione
• Può essere attivata inconsapevolmente anche da indizi indiretti, presentati sotto soglia, che però indicano la presenza di possibili ricompense!
Il social brainSocial neuroscience – Affective neuroscience
Social cognitive affective neuroscience
• La mente interagisce con altre menti.
• Capire gli stati d’animo, i pensieri, le intezioni…
I lobi frontali
• Punto d’incontro, nel cervello, tra emozione e cognizione.
• La corteccia prefrontale (che si trova nella parte anteriore del cervello) riceve info da tutte le aree sensoriali, è collegata all’ipotalamo e all’amigdala, ed è capace di integrare info per generare comportamenti complessi.
L’OFC
• Porzione di corteccia prefrontale situata alla base del lobo frontale e poggiante sulla parte superiore nella cavità orbitaria.
• Ruolo di decisione durante situazioni emotive
• Decide qual è il comportamento migliore da mettere in atto.
Il potere delle emozioni nel design
• Donald Norman Emotional Design 2004
• Nuovo concetto di design: la funzionalità deve essere integrata con la capacità di provare emozioni.
• Quando progettiamo un prodotto o lo utilizziamo, c’è una notevole componente emotiva.
• In questa nuova prospettiva funzionalità, usabilità, forma e funzione rimangono dei capi saldi ma sono affiancate dal piacere.
• Secondo Norman gli oggetti piacevoli svolgono meglio la loro funzione!
• Kurosu e Kashimura 1995 (Bancomat)
• Kurosu & Kashimura, 1995: AL GIAPPONE…
• studio su ATM (sportelli bancomat) – stesse caratteristiche, funzioni e numero pulsanti – diversa piacevolezza di pulsanti e schermate – Gli ATM esteticamente più piacevoli erano percepiti come più facili da usare.
• Tractinsky, Katz & Ikar 2000: ….AL RESTO DEL MONDO
• Esperimento su ATM (sportelli bancomat) replicato (con stessi modelli in Israele (cultura sicuramente meno sensibile all’estetica di quella giapponese)….STESSI RISULTATI
• Gli oggetti che piacciono inducono uno stato d’animo positivo che favorisce il pensiero creativo e favoriscono la soluzione dei problemi (Asby, Isen e Turken, 1999)
Tra estetica e funzionalità
• Nel design di artefatti l’estetica è strettamente legata alla forma degli oggetti; quest’ultima, essendo strettamente legata alla funzione, deve rispettare delle regole e possedere una sua coerenza formale.
• Il design di prodotto, ad esempio, tende a massimizzare quattro attributi principali:
• funzionalità, estetica, produzione su larga scala e costo relativamente contenuto dei prodotti finali (De Fusco, 1985).
Cosa lega bellezza e funzionalità ?
• D. Norman “Emotional Design”, 2004, APOGEO
• Problem solving complessi che richiedevano pensiero divergente (creativo e produttivo) venivano risolti più efficacemente da persone in stato d’animo positivo (avevano ricevuto piccolo dono e/o gratificazione). Per contro ansia e stress limitano pensierio creativo e tendono a far riprodurre risposte automatiche e poco efficaci.
• Oggetti esteticamente belli predispongono a stati d’animo positivi.
• Il livello viscerale (detto anche reattivo) è un livello automatico dove entrano in gioco i circuiti cerebrali basilari delle emozioni. E’ il livello che reagisce all’estetica del prodotto (es: packaging)….è il regno dell’attractiveness, dell’impatto emotivo immediato.
• Il livello comportamentale coincide con le attività corporee ed è quello che permette di effettuare operazioni abituali. I “processi celebrali” coinvolti a questo livello sono quelli che controllano il livello motorio e le procedure automatizzate.
• In questo livello sono incluse emozioni come frustrazione e noia.
Livello riflessivo
• Elaborazione cognitiva!
• Significato del prodotto, al suo impiego e alla sua bellezza estetica!
• Valutazione consapevole!
?
• Il livello riflessivo coinvolge il piano metacognitivo, ossia i processi che permettono all'uomo di riflettere sul significato del proprio agire. A questo livello agisce la riflessione e avviene l'apprendimento cosciente. Al livello riflessivo appartengono emozioni come orgoglio, imbarazzo e colpa.
www.designandemotion.org
• The Design & Emotion society is established in 1999 as an international network of researchers, designers and companiessharing an interest in experience driven design.
Vari tipi di piacereJordan (1999)
• Piacere fisico
• Piacere sociale
• Piacere psicologico
• Piacere ideologico
• Oggetti che ricordano forme di animali o caratteristiche fisiche sono giudicati più piacevoli / sentimenti di tenerezza
Topics della lezione precedente
• Le emozioni
• Il cervello emotivo
• Emozioni e cognizione
• Il potere delle emozioni nel design
Overview: Lezione IX
• Decisioni ed emozioni
• Processi decisionali
• Fare shopping col cervello
• Neuromarketing
• Decisioni inconsce
Decisioni razionali o irrazionali?
• Motivazione ciò che ci spinge e muove ad ottenere uno scopo (una ricompensa) o a evitare una punizione / causa-effetto di un’azione.
• Impossibilità di valutare tutti i costi ed i benedici
La motivazione
• è un fattore dinamico del comportamento animale ed umano che attiva e dirige un organismo verso una meta.
• Con la parola ‘’motivazione’’ ci si riferisce alle forze che indirizzano, guidano e sostengono un comportamento.
• La motivazione è legata alle emozioni
• Le emozioni sono degli indicatori del potenziale motivazionale dell’individuo
La motivazione
• Letteralmente «motivare» vuol dire mettere in moto
• Lo stato motivazionale è una condizione interiore che cambia nel tempo in modo reversibile e che indirizza l’individuo ad ottenere obiettivi specifici.
• Legge di Yerkes-Dodson
Decisioni ed emozioni
• Le emozioni giocano un ruolo rilevante quando prendiamo decisioni.
• Ruolo dello stato emotivo che accompagna una scelta.
Il marcatore psicosomatico / Meccanismo inconscio
Aiuta la cognizione dei processi di scelta
Ragione e sentimento
Più marcatori somatici
• Euristiche della disponibilità errori / pregiudizi
• MS sensazione fisiologica della risposta emotiva implicita che indirizza una determinata scelta o azione.
Frame effect
• Quando si deve decidere tra due scelte uguali, è il contesto che condiziona e fa la differenza.
• Il piacere associato alla ricompensa ha un ruolo chiave nell’influenzare e nell’orientare il processo di decisione razionale.
Processi coinvolti Gleichgerrcht et al., 2010
• Valutazione dello stimolo Corteccia Orbitofrontale - OFC / Nucleo Accumbens
• Selezione di una scelta
• Aspettativa di rewardOFC / Corteccia Anteriore del cingolo
Centri neurali del piacere
• Nac dopamina, responsabile della sensazione di piacere
• Ipotalamo (fame, sete) controlla le emozioni, gli stati d’animo e l’umore
• ACC stazione di scambio top-down e bottom-up – connessa con l’amigdala / valutazione inconscia di pericoli e problemi
• OFC valutazione degli stimoli / appagamento estetico
Che cos’è il marketing?
• American Marketing Association (www.ama.org)
Marketing is the activity, set of institutions, and processes for creating, communicating, delivering, and exchanging offerings that have value for customers, clients, partners, and society at large. (Approved July 2013)
Che cos’è il marketing?
• American Marketing Association
Marketing research is the function that links the consumer, customer, and public to the marketer through information--information used to identify and define marketing opportunities and problems; generate, refine, and evaluate marketing actions; monitor marketing performance; and improve understanding of marketing as a process. Marketing research specifies the information required to address these issues, designs the method for collecting information, manages and implements the data collection process, analyzes the results, and communicates the findings and their implications. (Approved October 2004)
Che cos’è il marketing?
• E’ il processo mediante il quale le imprese creano valore per i clienti e instaurano con loro solide relazioni al fine di ottenere in cambio un ulteriore valore (Kotler & Amstrong, Principi di marketing - Pearson, 2009).
“Trecento risposte sul marketing”Philip Kotler - Tecniche Nuove editore, 2005
• “Il marketing non è l’arte di trovare modi intelligenti per sbarazzarsi di quello che si produce. È l’arte di creare un autentico valore per il cliente. È l’arte di aiutare i clienti ad accrescere la propria ricchezza. Le parole d’ordine dei responsabili del marketing sono qualità, servizio e valore”
• L’obiettivo principale del marketing consiste nel creare relazioni solide, vantaggiose con il mercato obiettivo
• Processo di marketing è strettamente collegato al customerrelationship management (CRM).
Il Cliente
• E’ necessario comprendere i bisogni del cliente, ossia “le condizioni in cui si percepisce uno stato di mancanza”.
BISOGNI INTRINSECI = DESIDERI
Comportamenti d’acquisto
• Il processo decisionale- Il processo decisionale è composto da cinque stadi: percezione del bisogno, ricerca delle informazioni, valutazione delle alternative, decisione d’acquisto e comportamento successivo all’acquisto.
- Tuttavia, gli acquisti del consumatore sono fortemente influenzati da fattori culturali (cultura, subcultura, classi sociali), sociali (gruppi e social network, famiglia, ruoli e status), personali (età, occupazione, situazione economica, stile di vita, personalità e visione di sé) e psicologici (motivazione, percezione, apprendimento, convinzioni e atteggiamenti).
• Una convinzione è un pensiero descrittivo in merito a qualcosa che può derivare da un’opinione, una credenza o una conoscenza reale e che può presentare una componente emotiva.
• L’atteggiamento è la manifestazione di valutazioni, propensioni e sentimenti relativamente duraturi e coerenti di un individuo rispetto a un’idea o a un oggetto.
• La motivazione
Freud
• “le decisioni d’acquisto sono influenzate da stimoli del subconscio che possono sfuggire alla comprensione persino dell’acquirente stesso”.
Che cos’è il neuromarketing?
• Campo di studi in cui le metodologie delle neuroscienze sono utilizzate per comprendere il comportamento umano in relazione ai mercati.
A chi si deve l’introduzione del termine?
• Il termine «neuromarketing» fu coniato da Ale Smidts, professore di analisi di mercato della Rotterdam School of Management nel 2002.
• Prima conferenza: 2004 al Baylor College of Medicine di Houston.
• I primi esperimenti fMRI; fine degli anni ‘90 a opera di Gerald Zaltman della Harvard Business School.
• Obiettivi «nuovi»: completare i risultati delle ricerche di marketing tradizionali, individuando i bias cognitivi (percezioniconsce o inconsce )
• Ciò permette una migliore descrizione del comportamento dei consumatori.
Neuromarketing
• Il neuromarketing, permette quindi di creare prodotti, ma anche servizi e campagne di marketing efficaci, tenendo conto dell’impatto che questi hanno sui consumatori anche a livello inconscio.
• Gli studi di neuromarketing si basano sulla raccolta di dati neurofisiologici e su valutazioni (parametri legati, ad esempio, al livello di coinvolgimento e di affaticamento del soggetto, emozioni).
Neuromarketing
• Le emozioni che proviamo quando osserviamo prodotti come l’iPhone oppure la Coca-cola sono simili a quelle generate da simboli religiosi come la bibbia o le croci (Lindstorm, 2009).
Valenza & Arousal
•Attribuzione di significato cognitivo (positivo/negativo)
•Livello di attivazione
Carico di lavoro mentale
• Lavoro cerebrale necessario per l’esecuzione di un compito
• Le difficoltà che un individuo deve superare per eseguire un compito, per imparare qualcosa, o per utilizzare uno strumento
Lezione sull’ergonomia cognitiva
Studio del comportamento dei consumatori
• Quali sono i meccanismi e i processi che regolano “l’ingranaggio dell’acquisto” e che determinano le scelte che prendiamo ogni giorno?
Neuromarketing
Damasio (2000) Dimensione implicita e inconscia
• I consumatori non sono sempre consapevoli dei lori bisogni
• A determinare la scelta del prodotto non sarebbe la razionalità del consumatore, bensì un insieme di desideri e di emozioni di cui non sempre si ha coscienza.
• Un prodotto non viene acquistato solo in base alle sue caratteristiche (forma, colore, etc.), alla funzione e al prezzo
• Le preferenze dei consumatori si strutturano attraverso un «rapporto» con il suo brand.
Morin (2007)
• Tutte le esperienze collegate ad un particolare brand contribuiscono a costruire la percezione dello stesso e definiscono i nostri atteggiamenti nei confronti di quella particolare marca.
Le aree del cervello
fMRI studiare se un prodotto o uno spot pubblicitario viene percepito come “accattivante” dal consumatore
• Esso eliciterà una particolare attività a livello del circuito cerebrale della ricompensa (i neuroni dopaminergici dell’area tegmentale ventrale (VTA), i quali proiettano alle aree prefrontali e al nucleo accumbens) e le aree visive (Berridge & Kringelbach, 2008).
Una classifica
• Qual è il marchio più seguito su facebook (gennaio 2016)?
Facebook for every PageCoca ColaYouTubeRed BullNike FootballOreoPlaystationConverse All StarStarbucks CoffeePepsiiTunesNutella
A cosa serve il neuromarketing?
• Il neuromarketing è una disciplina che sta ricevendo molte attenzioni da parte delle aziende in quanto può rivelarsi uno strumento estremamente utile e affidabile per creare prodotti.
Bibliografia
• Berridge K. C., Kringelbach M. L. (2008). Affective neuroscience of pleasure: reward in humans and animals, Psychopharmacology, 199(3):457-80. doi: 10.1007/s00213-008-1099-6
• Lugli G. (2011) Neuroshopping. Come e perché acquistiamo, Apogeo
• Lindstrom M. (2009). Neuromarketing. Attivita cerebrale e comportamenti d’acquisto, Apogeo
Meglio la Pepsi ola Coca Cola?
(McClure, 2004)
• Replica dell’ Esperimento Pepsi Challenge 1975
• Iniziativa pubblicitaria della Pepsi che prevedeva un test di assaggio cieco delle bevande, con uno studio di risonanza magnetica funzionale (fMRI).
• Nel nuovo esperimento, ad un gruppo di volontari furono offerte le due note bibite in bicchieri anonimi e fu richiesto di esprimere la propria preferenza: come già accadde nel 1975, più della metà dei soggetti riferì di preferire la Pepsi e così il loro putamen ventrale, area cerebrale che si attiva quando troviamo attraente un gusto.
• Influenza culturale sulla percezione fisica.
• Nessuna preferenza di sapore … finché non si comunicava il marchio!!!
• Attivazione della Corteccia Prefrontale (senza marchio)
• Ippocampo (con marchio)
Meglio la Pepsi ola Coca Cola?
(McClure, 2004)
… marcatore somatico della coca cola
• Il marchio agisce da marcatore somatico a livello inconscio, facilitando le nostre scelte e condizionando le nostre preferenze.
Daimler-Chrysler a Ulm (Germania, 2002)
• fMRI per analizzare le reazioni di alcuni soggetti a cui venivano mostrate immagini di una serie di automobili, fra cui Mini Cooper e Ferrari.
Fare shopping ci rende più felici
• Ad ogni acquisto il nostro cervello si ritrova a bagno nella dopamina e sperimenta una meravigliosa sensazione di benessere.
• Da qui l’importanza di essere un po’ più consapevoli dei meccanismi che entrano in gioco quando compriamo un prodotto, prima che “il nostro cervello emotivo azzeri completamente la nostra carta di credito”
Bibliografia
• McClure SM, Li J, Tomlin D, Cypert KS, Montague LM, Montague PR: Neural correlates of behavioral preference for culturallyfamiliar drinks. Neuron 2004, 44:379-387.
Applicazioni: Designing better products with neuromarketing
• Perché gli oggetti non ci piacciono? è difficile dare una risposta
• E’ difficile anche predire il nostro futuro comportamento circa gli acquisti
Applicare il neuromarketing per risolvere questi problemi!
• Due questioni
- Disegnare prodotti che piacciono progettare l’attractiveness
- Farsi notare La meglio pubblicità
Il giusto equilibrio
• Novelty and familiarity
• Differenziarsi dal resto producendo le giuste emozioni (la comfort zone)
La nuova frontiera del neurodesign
• Neurodesign explores how and why our brains are attracted to some designs more than others, and why we perceive some features as naturally more aesthetically pleasing than others.