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LA STORIA DELLA SCRIVANIA La storia della scrivania risale agli inizi del 1700 per gli uffici, inizialmente infatti era solo uno sviluppo del semplice tavolo da scrittura ( dal quale vennero presi i cassetti per gli oggetti e per i documenti ), aggiungendo poi un piano inclinato sul quale scrivere più facilmente. Successivamente la scrivania è diventata molto popolare, circa fino al 1800. In Inghilterra, con l’avvento della Prima rivoluzione industriale, si è venuta a creare una classe media che seguiva la moda dell’epoca, vi fu perciò una grande diffusione di questo mobile. Tra il 1800 e il 1900 era spesso realizzato da artisti dediti solo alla sua costruzione, commissionati da mecenati che poi trasferivano l’opera pregiata nelle case di campagna. Le scrivanie di questo secolo era quasi sempre in mogano o con impiallacciature di questo legno e decorazioni intagliate ai lati ( per acquistare un tavolo del genere la cifra era esorbitante, solo i ricchi borghesi e i nobili se lo potevano permettere ). Inizialmente era un tavolone di legno massiccio, spesso ricoperto di pelle, per consentire una scrittura su una superficie più morbida. Tutta- via successivamente, tale mobile viene pensato anche per le donne, e gra- zie a loro diviene più sinuoso, piccolo, leggero e decorato: i tipici scrittoi con rullo, all’interno del quale sono previsti cassetti e cassettini, ove nascondere i più intimi segreti, mentre con il diciannovesimo secolo fa il suo ingresso la “pedestal desk”, il proto- tipo della scrivania d’ufficio, semplice e lineare: vano centrale vuoto per le gambe e due file di cassetti ai lati. Dal Novecento è una continua evoluzione di materiali e forme, e oggi molti tavoli d’ufficio sono diventati puri piani d’appoggio a causa del computer. LA RIBALTINA Elemento d'arredo dalle origine veramente antiche e dal fascino intramontabile, la ribaltina è uno dei modelli di scrivania che ha fatto la storia dell'arredamento e che, nonostante i tempi e le mode siano cambiate, è ancora oggi assai ricercata. Forse avremo avuto l'occasione di ammirarla in qualche film ambientato in epoche lontane, oppure presso i salotti di persone amanti dell'antiquariato; a dispetto dei tempi, infatti, la ribaltina continua ad essere un elemento molto diffuso ed, anzi, sempre più spesso, la scrivania a ribalta viene considerata come un pezzo di grande valore, artistico e storico. Il merito di questa fama va forse alla sua indiscutibile praticità o,

La Storia Della Scrivania

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Storia del mobile

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LA STORIA DELLA SCRIVANIALa storia della scrivania risale agli inizi del 1700 per gli uffici, inizialmente infatti era solo uno sviluppo del semplice tavolo da scrittura ( dal quale vennero presi i cassetti per gli oggetti e per i documenti ), aggiungendo poi un piano inclinato sul quale scrivere più facilmente. Successivamente la scrivania è diventata molto popolare, circa fino al 1800. In Inghilterra, con l’avvento della Prima rivoluzione industriale, si è venuta a creare una classe media che seguiva la moda dell’epoca, vi fu perciò una grande diffusione di questo mobile. Tra il 1800 e il 1900 era spesso realizzato da artisti dediti solo alla sua costruzione, commissionati da mecenati che poi trasferivano l’opera pregiata nelle case di campagna. Le scrivanie di questo secolo era quasi sempre in mogano o con impiallacciature di questo legno e decorazioni intagliate ai lati ( per acquistare un tavolo del genere la cifra era esorbitante, solo i ricchi borghesi e i nobili se lo potevano permettere ). Inizialmente era un tavolone di legno massiccio, spesso ricoperto di pelle, per consentire una scrittura su una superficie più morbida. Tuttavia successivamente, tale mobile viene pensato anche per le donne, e grazie a loro diviene più sinuoso, piccolo, leggero e decorato: i tipici scrittoi con rullo, all’interno del quale sono pre-visti cassetti e cassettini, ove nascondere i più intimi segreti, mentre con il diciannovesimo secolo fa il suo ingresso la “pedestal desk”, il prototipo della scrivania d’ufficio, semplice e lineare: vano centrale vuoto per le gambe e due file di cassetti ai lati. Dal Novecento è una continua evoluzione di materiali e forme, e oggi molti tavoli d’ufficio sono diventati puri piani d’appoggio a causa del computer.

LA RIBALTINAElemento d'arredo dalle origine veramente antiche e dal fascino intramontabile, la ribaltina è uno dei modelli di scrivania che ha fatto la storia dell'arredamento e che, nonostante i tempi e le mode siano cambiate, è ancora oggi assai ricercata.Forse avremo avuto l'occasione di ammirarla in qualche film ambientato in epoche lontane, oppure presso i salotti di persone amanti dell'antiquariato; a dispetto dei tempi, infatti, la ribaltina continua ad essere un elemento molto diffuso ed, anzi, sempre più spesso, la scrivania a ribalta viene considerata come un pezzo di grande valore, artistico e storico.Il merito di questa fama va forse alla sua indiscutibile praticità o, forse, ai preziosi intarsi, alle decorazioni ed agli elementi che rendono la sua estetica altamente raffinata, ma priva di esagerazioni.La ribaltina, o scrivania o scrittoio a ribalta, è un mobile fornito di un piccola anta ribaltabile (detta appunto "ribalta"), la quale, girando su dei perni, può essere abbassata o sollevata secondo necessità. La ribalta, infatti, quando abbassata, oltre a rivelare una serie di cassetti e piccoli scomparti, può fungere come piano d'appoggio per scrivere; una volta chiusa, funge invece da copertura per l'interno, sottraendo alla vista il contenuto della scrivania ed offrendo invece una splendida visuale delle proprie decorazioni.Si deve poi notare come questa caratteristica del piano ribaltabile abbia portato le scrivanie a ribalta ad essere note semplicemente come "ribalte" o "ribaltine" (termini impropriamente utilizzati per indicare non la sola parte della scrivania che materialmente viene ribaltata, bensì l'intero mobile).

“PEDESTAL DESK” (letteralmente, “scrivania piedistallo”)Una “pedestal desk” è di solito una grande scrivania fatta di una semplice superficie rettangolare di lavoro che poggia su due piedistalli o due armadi piccoli con uno o due cassetti sovrapposti ( a seconda delle dimensioni) , con un rialzo intorno alle basi. Spesso, c'è anche un cassetto centrale grande appena sotto al piano. A volte, soprattutto nel 19 ° secolo e tuttora oggi , vi è un pannello di fronte, tra le colonnine dei cassetti, che serve a nascondere le gambe e le ginocchia da chiunque seduto di fronte. Questa variazione è esclusiva di questa scrivania. I mobili più piccoli e più vecchi, aventi però tale pannello sono chiamati “knee-hole” (letteralmente, “buco per le ginocchia”) e di solito venivano posti contro un muro.Dalla metà del 18 ° secolo in poi, la “pedestal desk” ha spesso avuto una varietà più decorata, intarsiata con un grande pannello in pelle (a volte con un bordo d'oro ), e sul piano un panno spesso per una superficie di scrittura più “comoda”, sempre con un bordo decorato. Se il banco ha una superficie superiore in legno, può

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avere un cassetto estraibile rivestito in pelle, o può essere addirittura dotato di un cavallo pieghevole per servire da leggìo. La maggior parte delle persone che di solito si riferiscono a questa scrivania come una scrivania direzionale, in contrasto con la scrivania cubicolo che viene assegnato a coloro che lavorano sotto l'esecutivo. Tuttavia, la scrivania direzionale termine è stato applicato a forme scrivania così tanti da essere fuorviante, in modo che il "desk piedistallo" meno diffuse, ma più precisa è stata mantenuta qui.La scrivania è apparso piedistallo, soprattutto in Inghilterra, nel 18 ° secolo, ma divenne popolare nel 19 ° e il 20, superando le varianti della scrivania segretario e la scrivania in superiorità numerica. I francesi rimasti fedeli alla scrivania o bureau plat ("desk flat"), che potrebbe avere una corrispondenza carta-case (Cartonnier) che si trovava su di esso.C'erano almeno due precursori alla scrivania piedistallo: il francese Bureau Mazarin (una scrivania di nome per il cardinale Mazzarino), del tardo 17 ° secolo e la scrivania cinese Jumu o scrivania studioso, che gli europei sapeva quasi tutto di seconda mano, in gran parte da illustrazioni su porcellana. A differenza della scrivania piedistallo tuttavia questi precursori avuto una pila incompleta di cassetti e vani che sorreggono le due estremità. I casi dei cassetti sono state sollevate circa 15-30 cm (6-12 pollici) dal pavimento su gambe.Quando un banco piedistallo è raddoppiato per formare una superficie quasi quadrata di lavoro, e cassetti sono messi su entrambi i lati per ospitare