Upload
others
View
4
Download
0
Embed Size (px)
Citation preview
L’Italia antica e le origini di Roma
All’origine della civiltà romanaL’Italia antica era abitata da popolazioni diverse che diedero vita a civiltà
autonome
Roma inglobò le civiltà preesistenti assimilandone in gran parte la cultura
Giambologna, Il ratto delle Sabine (1574-1580)
Sconfitti dai coloni della Magna Grecia e dai Romani, iniziarono un lento declino
Il primo popolo che cercò di affermare la propria egemonia sull’Italia fu quello degli Etruschi
L’Italia del Neolitico
Nel III millennio a.C. nell’Italia meridionale si appresero le tecniche di fusione e lavorazione
dei metalli
L’Italia primitiva era un mosaico di genti diverse per etnia, lingua e civiltà
La più antica attestazione della presenza umana risale a 50.000 anni fa
Ceramica decorata (VI-IV millennio a.C.)
Le popolazioni italiche subirono un processo di
livellamento dopo la conquista romana
L’Età neolitica ebbe inizio dopo il 7000 a.C., in ritardo rispetto al Vicino Oriente
I primi insediamenti sono stati ritrovati in Basilicata e nelle Puglie
L’Italia dell’Età del bronzoDurante l’Età del bronzo (II millennio a.C.) si stanziarono in Italia popolazioni
indoeuropee e non indoeuropee (o mediterranee)
Attuali Lombardia, Veneto, Trentino. Le popolazioni vivevano prevalentemente di caccia
Civiltà palafitticola
Dal 1600 a.C., nell’attuale Emilia. Le popolazioni vivevano anche di allevamento e agricoltura; abitavano in palafitte su terra circondate da
argini e fossati
Civiltà terramaricola
Dal 1600 a.C., lungo l’Appennino fino alla Puglia. Erano popolazioni di pastori che
praticavano la transumanza e usavano sepolture a dolmen
Civiltà appeninica
La civiltà nuragicaIn Sardegna si sviluppò una civiltà originale detta nuragica: il nome deriva dai “nuraghi”, torri a forma di cono tronco costruite tra XI e VII
sec. a.C.
I nuraghi erano costruiti con grandi blocchi di pietra sovrapposti a secco e potevano essere
alti fino a 20 metri
I menhir erano invece tombe monumentali
La popolazione viveva in villaggi adiacenti ai nuraghi ed era divisa in due classi
Nuraghe Ruju, Sassari
GuerrieriRisiedevano nei nuraghi
Pastori e agricoltoriRisiedevano nei villaggi
La civiltà nuragica prosperò grazie a
un’avanzata tecnica di lavorazione dei
metalli
L’Italia dell’Età del ferroIntorno al 1000 a.C. gli Umbri si stabilirono nella regione del Po, intorno
all’attuale Bologna
Pratica dell’incinerazione
funeraria
Introduzione della lavorazione del ferro
La civiltà villanoviana raggiunse il massimo sviluppo tra XI e VIII sec. a.C.; nel VI sec. a.C. venne assorbita dalla civiltà etrusca
Civiltà villanoviana, che deve il suo nome a Villanova, dove furono rinvenuti i
primi resti archeologici
Urna biconica (IX-VII sec. a.C.)
L’Italia meridionale: Greci e FeniciL’Italia meridionale era abitata dalle popolazioni degli Itali-Enotri (Calabria),
dei Siculi, dei Sicani e degli Elimi (Sicilia)
VIII-VI sec. a.C.; zone costiere dell’Italia
Meridionale e della Sicilia
Colonizzazione greca
Colonizzazione fenicia
Sicilia Occidentale, Sardegna e Lazio
Coppa di Nestore (VIII sec. a.C.)
L’Italia settentrionale: i Celti
Erano guerrieri intrepidi e temibili, molto richiesti come
mercenari
Fra il VI e il V sec. a.C. penetrarono in Italia i Celti, provenienti forse dalle steppe del mar Caspio
I Celti si espansero nelle isole britanniche e nell’Europa occidentale, ma non crearono mai un’organizzazione statale
La dea celtica Artio
La loro cultura era tramandata oralmente dai sacerdoti, detti
druidi
L’Italia centrale: gli EtruschiTra i popoli della penisola italica emersero nel IX sec. a.C. gli Etruschi, che
diedero vita alla prima potente civiltà italica
Erano organizzati in città-stato, ciascuna retta da un re, detto lucumone
Dal VI sec. a.C. si strutturano in repubbliche aristocratiche
Le città etrusche erano organizzate in una confederazione che si riuniva annualmente presso il lago di Bolsena
Veio
TarquiniaCere
Perugia
VulciLe principali città erano:
Volterra
Arezzo
PopuloniaChiusi
Fiesole
VetuloniaCortona
Kantharos con volto di Sileno (VI sec. a.C.)
Ascesa e declino degli EtruschiGli Etruschi raggiunsero la massima espansione nel VI sec. a.C.
Nel 509 a.C. gli Etruschi furono cacciati da Roma e nel 474 a.C. la loro flotta venne distrutta dai
Greci presso Cuma
Declino e progressivo assorbimento da parte dai Romani
Espansione verso la Pianura padana e oltre il Tevere
Controllo del Tirreno
La principale risorsa degli Etruschi era la
metallurgia
La cultura etrusca
La società etrusca era raffinata e artisticamente progredita
La civiltà etrusca ebbe una profonda influenza sugli altri popoli, in particolare sui Romani
L’influsso sui Romani si esercitò soprattutto nella pratica della divinazione
tramite l’osservazione del volo degli uccelli e delle interiora degli animali sacrificati
(haruspicina)
Scena di banchetto, necropoli di Tarquinia (VI-V sec. a.C.)
Elementi della cultura greca passarono ai Romani per il tramite degli Etruschi
Le divinità etrusche erano antropomorfeAl vertice del pantheon c’era la triade Tinia, Uni
e Minerva
La religione etrusca era una religione rivelata
La nascita di Roma: la leggenda
Roma fu fondata da Romolo, che tracciò con l’aratro i confini inviolabili della città
I due gemelli Romolo e Remo erano figli di Marte, dio della guerra, e della vestale Rea Silvia, della dinastia regale di Alba Longa
Abbandonati sul Tevere, i gemelli furono allattati da una lupa
Remo li attraversò e fu uccisoLupa capitolina (VI-V sec. a.C. o di epoca
medievale; i gemelli sono un’aggiunta del XV sec.)
Romolo fu il primo re di Roma Dopo la morte, fu venerato come un dio con il nome di Quirino
La nascita di Roma: l’archeologia
Si trattava di un sito favorevole come snodo commerciale
Roma si formò gradualmente tra l’VIII e il VII sec. a.C. dall’aggregazione di villaggi collocati a valle della confluenza tra il Tevere e l’Aniene (Lega
del Settimonzio)
Un luogo strategico per il commercio del sale prodotto alle foci del
Tevere
Il Tevere rappresentava un percorso navigabile lungo oltre 400 chilometri, che collegava le popolazioni appenniniche al Tirreno
Isola Tiberina, che favoriva l’attraversamento del Tevere
Roma: il periodo monarchicoSecondo la tradizione i re di Roma furono sette, gli ultimi tre dei quali di origine
etrusca
Potere legislativo(emana le leges
regiae)Potere religioso
Il popolo delegava il potere a un magistrato in carica a vita, detto rex
Potere militare (imperium)
J.A.D. Ingres, Il trionfo di Romolo (1812)
Secondo la tradizione, la fase monarchica durò dal 753 al 509 a.C.
A ciascun re era attribuita l’introduzione di una particolare istituzione romana
I primi quattro re di RomaA Romolo furono attribuite le prime istituzioni politiche e l’introduzione della
monogamia
Tullo Ostilio impose Roma sul Lazio, conquistando la città latina di Alba Longa
Anco Marzio dotò Roma delle mura e del primo ponte, il Sublicio
Numa Pompilio riordinò le istituzioni religiose, fondò i collegi sacerdotali e introdusse il culto di Giano
J.-L. David, Il giuramento degli Orazi (1784)
Gli ultimi tre re di Roma
Servio Tullio costruì un’altra cinta muraria, aumentò fino a 300 il numero dei senatori e istituì l’assemblea
cittadina dei Comizi centuriati
L’ultimo re, Tarquinio il Superbo, si attirò l’odio dei Romani per il suo carattere
dispotico e fu cacciato
Circo Massimo
Al primo re etrusco, Tarquinio Prisco, si faceva risalire il tempio di Giove Capitolino,
il Circo Massimo e la Cloaca Massima, un canale di scolo lungo 600 metri
Nel periodo etrusco, Roma divenne una città grande e ricca
Le istituzioni di Roma: il SenatoIl re era affiancato dall’assemblea degli anziani, il Senato (da senex,
«vecchio»)
Il Senato era composto dai capi delle gentes e delle familiae, e aveva poteri consultivi
Le gentes erano gruppi di famiglie discendenti da un
antenato comune
Le familiae erano gruppi familiari sottomessi a un
pater familiae
Il Senato esercitava il potere esecutivo nell’interregnum, quando il trono era vacante
Senatore (III sec. a.C.)
Nell’età monarchica il numero dei senatori passò da 100 a 300
Le istituzioni di Roma: le curie
Tities,di origine
sabina
La popolazione di Roma era divisa in tre tribù
I Romani erano divisi in 30 curie (da co-viria, «associazioni di uomini») di 10 gentes, 10 per tribù
Ramnes,autoctona
Luceres,di origine etrusca
Comizi curiatiNominavano il Senato
Provvedevano all’esercitoIscrizione latina dal Lapis niger
(VI sec. a.C.)
Roma: la societàI cittadini romani erano divisi in due classi
Patrizi(da patres, «padri»): erano i
membri delle gentes
Plebei(da plebs, «moltitudine»):
erano la massa dei cittadini
Gli uomini liberi che cercavano la protezione di un patrizio (patrono) erano detti clienti; i rapporti tra patroni e clienti erano basati sulla fides («fiducia») reciproca
Clienti con il loro patrono
Solo i patrizi godevano di pieni
diritti di cittadinanza
Roma: la famiglia
I Romani erano designati con tre nomi, a cui se ne poteva aggiungere un quarto
La famiglia romana era sottoposta alla potestà del pater familias, che esercitava il diritto di vita e di morte sui suoi membri
NomenGens
Praenomen Nome proprio
Nel periodo più antico le donne venivano indicate solo con il nomen e il cognomen
Lapide della famiglia di Caius Vettius
CognomenFamilia
Facevano parte del gruppo familiare le mogli, i figli, i nipoti e gli schiavi
Roma: la religioneLa religione romana non si esprimeva attraverso il mito o la riflessione teologica, ma si manifestava tramite pratiche cultuali legate alla vita
quotidiana e al ciclo agricolo
Le divinità più antiche erano chiamate dii
indigetes («dei indigeni»)
Era una religione aperta che ammetteva l’inclusione di nuove divinità
Gli dei maggiori erano Giove (padre degli dei), sua moglie Giunone, Vesta (dea del focolare), Marte (dio della guerra) e Giano (dio delle porte)
Busto di Giano
Roma: i sacerdoti
I sacerdoti più importanti erano i pontefici
Il pontefice massimo custodiva le regole secondo cui dovevano compiersi le diverse cerimonie
La religione romana aveva un carattere essenzialmente politico: il sacerdozio era una carica pubblica
Resti della casa delle vestali
L’unico sacerdozio femminile era quello delle vergini vestali
Cittadinanza antica e moderna
I Romani furono fin dalle origini aperti verso gli “altri”, e disponibili a integrare gli stranieri nella loro comunità
Il concetto romano di cittadinanza aveva un carattere “inclusivo”
Negli Stati moderni la cittadinanza si può acquistare in quattro modi
Ius sanguinisPer discendenza
Ius soliPer nascita sul suolo
dello Stato in questione
MatrimonioSposando un cittadino
NaturalizzazioneSu concessione, sulla
base di particolari requisiti
Diapositiva 1Diapositiva 2Diapositiva 3Diapositiva 4Diapositiva 5Diapositiva 6Diapositiva 7Diapositiva 8Diapositiva 9Diapositiva 10Diapositiva 11Diapositiva 12Diapositiva 13Diapositiva 14Diapositiva 15Diapositiva 16Diapositiva 17Diapositiva 18Diapositiva 19Diapositiva 20Diapositiva 21Diapositiva 22Diapositiva 23