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L’Antro dell’Oca L’antro dell’oca è il luogo segreto e sotterraneo dove è tenuto nascosto da lunghi secoli Gesù, zombie che resuscita dal sepolcro in determinati periodi dell’anno ebraico, evocato in vita attraverso formule magiche proprie di un rituale anch’esso di matrice ebraica. Come detto altrove, insieme a lui potrebbero esserci altri due personaggi, quelli che, insieme a lui, formerebbero la SS. Trinità. L’espressione antro dell’oca deriva dal toponimo di una cittadina in provincia di Rieti chiamata Antrodoco. Vi sono altri toponimi che si riferiscono all’antro e a chi lo abita: - Cittaducale, Leonessa, Amatrice, Rieti. - Antrosano, nelle vicinanze di Avezzano. Cittaducale è l’antro considerato ironicamente come la Città del Duca, cioè la sua nuova Roma, e il Duca è il Duce o Dux dei Romani, nemici storici di Israele (è soprannominato anche Colonnello). Costui (o costoro, se si accetta l’ipotesi che il mistero della SS. Trinità cela tre personaggi storici) da Duce sarebbe diventato Leonessa, cioè una Sfinge, un’Amatrice, nel senso che sarebbe stato evirato per vendetta e reso Donna con la creazione della vagina mediante un’operazione chirurgica. Il soprannome Leonessa lo si ritrova nel nome latino della città di Rieti, cioè Reate, essendo sufficiente sostituire la R con la L per aversi Lea – Te (un altro soprannome è Leandro, cioè il Leone νήρ, ora Lea, nell’antro). Antrosano significa telegraficamente “nell’antro sono sano santo in sonno”. Dal punto di vista topografico l’espressione antro dell’oca ha un duplice significato: - che l’antro è sotto la Rocca, essendo oca una crittazione di roca e, quindi, di rocca; - che l’antro è sotto Rovere, dato che il Colle di Rovere ha la forma del corpo di un’oca senza collo e testa, e in tal caso Rocca di Mezzo sarebbe Rovere, per il fatto di essere “rotta” nel mezzo; - che all’antro si accede attraverso un Foro simile ad un occhio, dato che oca può stare per lo spagnolo ojo (il Foro Romano). Immaginando di aggiungere il collo all’oca, cioè utilizzando una S, si visualizzerà il volatile, che può sembrare anche un grande cigno. Rovere Cigno Occhio Il cignone doveva essere nella mani dei Templari, come si può desumere dal nome del loro castello Chinon in Francia, nella regione della Loira (vedi Pergamena di Chinon sul processo dei Templari).

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L’Antro dell’Oca

L’antro dell’oca è il luogo segreto e sotterraneo dove è tenuto nascosto da lunghi secoli Gesù,

zombie che resuscita dal sepolcro in determinati periodi dell’anno ebraico, evocato in vita attraverso

formule magiche proprie di un rituale anch’esso di matrice ebraica.

Come detto altrove, insieme a lui potrebbero esserci altri due personaggi, quelli che, insieme a lui,

formerebbero la SS. Trinità.

L’espressione antro dell’oca deriva dal toponimo di una cittadina in provincia di Rieti chiamata

Antrodoco.

Vi sono altri toponimi che si riferiscono all’antro e a chi lo abita:

- Cittaducale, Leonessa, Amatrice, Rieti.

- Antrosano, nelle vicinanze di Avezzano.

Cittaducale è l’antro considerato ironicamente come la Città del Duca, cioè la sua nuova Roma, e il

Duca è il Duce o Dux dei Romani, nemici storici di Israele (è soprannominato anche Colonnello).

Costui (o costoro, se si accetta l’ipotesi che il mistero della SS. Trinità cela tre personaggi storici)

da Duce sarebbe diventato Leonessa, cioè una Sfinge, un’Amatrice, nel senso che sarebbe stato

evirato per vendetta e reso Donna con la creazione della vagina mediante un’operazione chirurgica.

Il soprannome Leonessa lo si ritrova nel nome latino della città di Rieti, cioè Reate, essendo

sufficiente sostituire la R con la L per aversi Lea – Te (un altro soprannome è Leandro, cioè il

Leone νήρ, ora Lea, nell’antro).

Antrosano significa telegraficamente “nell’antro sono sano santo in sonno”.

Dal punto di vista topografico l’espressione antro dell’oca ha un duplice significato:

- che l’antro è sotto la Rocca, essendo oca una crittazione di roca e, quindi, di rocca;

- che l’antro è sotto Rovere, dato che il Colle di Rovere ha la forma del corpo di un’oca senza

collo e testa, e in tal caso Rocca di Mezzo sarebbe Rovere, per il fatto di essere “rotta” nel

mezzo;

- che all’antro si accede attraverso un Foro simile ad un occhio, dato che oca può stare per lo

spagnolo ojo (il Foro Romano).

Immaginando di aggiungere il collo all’oca, cioè utilizzando una S, si visualizzerà il volatile, che

può sembrare anche un grande cigno.

Rovere Cigno Occhio

Il cignone doveva essere nella mani dei Templari, come si può desumere dal nome del loro castello

Chinon in Francia, nella regione della Loira (vedi Pergamena di Chinon sul processo dei Templari).

Il crittogramma cignone contiene in sé anche la parola chinone, cioè grande china, riferibile alla

china ripida di Rovere (in dialetto repitella).

Se Rovere lo si vede come una vagina, meglio sarebbe dire una vulva, viene fuori la parola Sex,

sesso, che in latino è il numero 6.

Scrivendolo in numero romano si ha IV, graficamente simile ad una lettera N.

Dato che l’oca nuota nell’acqua e dato che l’oca è un volatile che nel contesto crittologico viene

usato in maniera interscambiabile con l’aquila, si ricava un rinvio ad Aquae Sextiae in Provenza, la

Provincia Nostra dei Romani (attualmente Aix-en-Provence).

Aquae Sextiae può essere scritto come 1/6 o in numero romano (omettendo il simbolo della

frazione) IVI, cioè quivi sull’Altopiano delle Rocche, simile ad una foglia di IVY ossia di edera, c’è

M, cioè Maria.

Se il simbolo della frazione si ometta anche in 1/6 si ha 16, cioè un rimando a Rocca dei Sedici,

toponimo crittato di Rocca dei Sadici o Zadekim1 (è citata come Rocca cum sedecim habitantibus et

Rocca de Medio nel Diploma di Alife di Carlo I d’Angiò Iustitieratus Aprutii, derivante da un

precedente provvedimento amministrativo di Federico II di Svevia)2.

La spiegazione del crittogramma Rovere-Vulva-Sex va cercata in Svizzera nei toponimi delle città

di Berna, Lucerna e Zurigo.

Infatti, Berna sta per Caverna, Taberna e Tabernacolo, luogo di dimora dell’Ostia Sacra o Corpus

Christi, nonché per Vagina, essendo l’organo sessuale femminile volgarmente detto “berna” o

“bernarda”; Lucerna sta per lucernaio, cioè stretto ingresso, e lucerna, cioè lampada ad olio per

illuminare ambienti bui; Zurigo sta per Zu-Enrico (I.N.R.I.), cioè Sus Enricus, Nu-Enrico (New

Henry), N-Ur-Enrico (卐 Uror I.N.R.I.).

mus, muris vulvasex topo lucerna berna

lampadavagina

L’insieme degli elementi sembrerebbe portare a Rovere, tuttavia va detto che chinone può essere

interpretato anche come chi-non-è, cioè qui non c’è.

1 Vedi anche Maestri di Giustizia, Zadok, Zadik e Tzadè.Si tratta dei Maestri Giusti d’Israele contrapposti ai Sadici Nazisti.2 Alife è un paese in provincia di Caserta ed il suo toponimo è molto eloquente.Significa, infatti, che A, cioè Aleph, Alif o Alfa, cioè ancora Colui che è al principio della persecuzione degli ebrei, è in

vita (dall’inglese life). Si può notare che la lettera aleph dell’alfabeto ebraico א è simile alla svastica nazista 卍

Cosa che può essere desunta anche da un altro particolare: scrivendo la frazione 1/6 in numeri

romani si visualizza una croce in orizzontale con un triangolino di sotto

Capovolgendo la frazione aritmetica 6/1, il triangolo dell’abitato antico di Rovere torna nella

posizione corretta e la croce indicherà, a mò di freccia, da Rovere verso Rocca di Mezzo.

Inoltre, vi è un ulteriore indizio che da Rovere riporta a Rocca di Mezzo.

Infatti, la parola cignone, nel contesto criptologico, è legata al francese chignon, francese antico

chaignon, inglese chain (collar, nape), dal latino volgare catenio e dal latino classico catena.

Lo chignon, come noto, è un tipo di pettinatura femminile che consiste nel raccogliere i capelli

dietro la nuca a forma di cipolla, bulbo che in francese è detto oignon.

Con il crittogramma cipolla ci si riferiva anticamente a Rocca di Mezzo, il cui abitato conserva

ancora oggi una forma approssimativa di cipolla: il bulbo sarebbe la parte rivolta a sudest, mentre la

parte verde ed allungata (le foglie) a nordovest.

Rocca di Mezzo vista dall’alto

Negli affreschi dell’Abbazia di Santa Lucia in Rocca di Cambio Rocca la Cipolla o Cipollina, cioè

la stessa Rocca di Mezzo, è rappresentata e coincide con Gesù Cristo, dipinto come un Bambino in

fasce (il Fante) nell’atto di essere disteso nella culla (le mura medievali) dopo il tradizionale rito

della resuscitazione o anastasis (che dovrebbe svolgersi quanto meno annualmente).

Abbazia di S. Lucia (Rocca di Cambio): La Cipolla riposta nel sarcofago dopo il rito magico della resuscitazione

Le formelle, all’interno dell’Abbazia, illustrano il rito della resuscitazione di Gesù-Cipolla (in basso a destra), iltradimento di Giuda (in alto a sinistra), la fustigazione (in alto al centro), la crocefissione (in alto a destra), ladeposizione dalla croce (in basso a sinistra) ed il riposizionamento del “Corpo vivente” di Cristo nel sarcofago, in attesadella ripetizione del ritoLa scala, apparentemente una scala per discendere dalla croce, è in realtà la scala che conduce alla Camera segreta.

Abbazia di Santa Lucia (Rocca di Cambio): il rito dello stupro su Maria, effettuato dai “falsi Apostoli”, cioè da coloroche inscenano il rito del crucifige

Inoltre, la parola francese oignon è assonante con riñón, che in spagnolo significa rene, la cui forma

può ugualmente far pensare all’abitato di Rocca di Mezzo, anche se il significato principale di rene

è quello di rehén, cioè ostaggio, oltre che di Re Henrico (I.N.R.I.)3.

Considerando che la cipolla era un antico strumento di tortura anale-rettale e che il francese

chaignon significava catena per il collo, si può supporre che il personaggio segregato, tuttora

vivente a distanza di secoli, sia sottoposto per un’antica tradizione templare alla tortura mediante

cipolla, previa l’applicazione di un collare da cane.

Si può aggiungere che la cipolla può essere a sua volta assimilata per forma al fungo campagnolo o

champignon, in dialetto locale chiamato prignul’.

Champignon o prignulo (dialetto locale) Rocca di Mezzo

Il nome dialettale del fungo corrispondente all’italiano prugnolo, è anch’esso un crittogramma che

va letto come “prin–culo”, cioè “prima in culo”, lasciando intendere “dopo in bocca”, in riferimento

all’utilizzo della pera e lasciando intendere, altresì, con l’impiego del pruno, cioè dello stiletto

(prugnolo è piccolo pruno o pungolo)4.

3 Il personaggio nell’Antro dell’ Oca dovrebbe essere Gesù Pathos, cioè il Gesù sofferente della Passione, dato che inspagnolo Oca si dice Pato, assonante con Pathos ().4 Il rito, vile e bestiale, dovrebbe prevedere anche la strangolatura o garrotta non letale.Infatti, se si osserva il collo della Madonna del Latte di Gentile da Rocca di Mezzo del 1283, si noterà un segno rosso, ilsegno lasciato dal laccio sul collo della vittima garrotata.Garrotta deriva dal greco , canto, grido, strillo, garrisco, poiché garrito era il suono emesso dalla vittima dellagarrotta.

La parola francese oignon, cipolla, è foneticamente somigliante al greco οἶνος (oinos), cioè vino e

all’italiano ovino.

Tali assonanze fanno supporre che Ovino, cioè Agnello, in latino Agnus Dei, vale a dire Gesù di

Nazareth - l’artefice dello shoa per gli ebrei, nonché il sanguinario (vino), si trovi nella Cipolla5,

nelle condizioni di una spoglia, come suggerisce il termine spagnolo cebolla (cipolla), la cui

pronuncia “seboglia” è simile all’espressione “c’è spoglia”6.

Ma essendo la cipolla anche un’allegoria della pera, si può ipotizzare che il personaggio, segregato

ed ancora in vita, sebbene in condizioni pietose, venga sottoposto alla tortura della pera.

Il vino, invece, simbolo del sangue nella liturgia cattolica, dovrebbe significare che il personaggio

sanguina: fatto miracoloso ed inspiegabile (come tanti altri narrati nell’agiografia cristiana)7.

Lo stemma del Cardinale Amico Agnifili contiene numerosi elementi crittati che fanno riferimento

all’antro dell’oca.

La garrotta letale comportava lo squarcio della gola, di qui il verbo sgarrare ed il sostantivo sgarro, nonché sgherro, chein origine era l’addetto alla garrotta e, ai tempi dell’antico Egitto, sarebbe stato colui che utilizzava l’ankh, cioè la marra(spagnolo amarrar) o morra (italiano camorra) e, in linguaggio crittato, l’Amor.Un’altra parola avente la stessa etimologia è ghiera e giara, vaso con strozzatura al collo.5 La parola cipolla, in latino cepa e cepula, può essere letta, nel contesto criptologico, anche come cipholla, scipholla,estrapolandosi quindi la parola scifo, contenitore di cibo per i maiali, e l’espressione “schifo là”.6 L’italiano spoglia, sinonimo di cadavere, salma, carcassa, deriva dal latino spolia che, nell’antica Roma, designava ilbottino di guerra di cui venivano spogliati i nemici vinti.Quando i Romani espugnarono Gerusalemme ottennero una spolia opima.7 In realtà esiste una spiegazione scientifica o, meglio, fantascientifica, cui si è accennato nel corso della ricerca.

L’oca, cioè la Roca, è simboleggiata nel disegno dall’elmo a forma d’oca con il suo becco giallo.

La forma dell’elmo, prescindendo dalla visiera (il becco), è anche quella di un uovo.

Il significato dell’uovo, ripetuto sotto forma di cerchietti in più punti dello stemma, è che JEOVA8 o

YHWH o ADONAI si trova a La Rocca ebrea, dato che ova è il plurale di ovum.

L’aggettivo giallo in inglese è jellow, che nel linguaggio crittato significa El Jow, cioè El Jew, cioè

El Jeova (nel mondo greco era conosciuto come Zeus e in quello romano come Giove o Iupiter).

Lo stemma rappresenta Rocca di Mezzo potendosi leggere le lettere R e M, oltre che le lettere S, U,

Y, C, O, , a

Le lettere M ed R significano anche Maria, mentre le altre sono componibili nel nome YS U

(Yesu), oppure in Roca—Roma (allusione ad una probabile navetta o spoletta segreta tra Rocca di

Mezzo e Roma).

Rocca di Mezzo e Maria è rappresentata sotto forma di una donna distesa coincidente con la foglia

al di sopra della corazza: le gambe a sinistra, divaricate, e le braccia a destra, distese all’indietro.

Sull’elmo vi è una parte della foglia che sembra essere una mano poggiata sullo stesso, come se

volesse piegare la testa verso la vagina per farvela entrare9.

La vagina sarebbe l’antro dell’oca o “rotta di mezzo”, dove è nascosto il personaggio o i personaggi

misteriosi.

L’elmo e la foglia soprastante – osservando con un po’ di attenzione – sembrano essere una testa

femminile con una folta capigliatura e gli occhi, dei quali uno semicoperto.

Nella bocca sembra essere infilato un oggetto romboidale, che, sotto altra angolazione, potrebbe

apparire come le sue labbra, due grandi labbra.

8 L’uovo e le uova simboleggiano lo shoa: sh-ova.L’uovo era infatti l’area circostante le Tre Piramidi di Giza ed era la Legge per antonomasia degli ebrei, come didesume dall’inglese egg: Egg.Nella cultura ebraica le uova ricordano inoltre la pratica diuturna della castrazione: esse simboleggiano i testicoli.Gli ebrei venivano definiti Donne dai loro nemici proprio per questo motivo ed omosessuali o jews, nel senso di juice,per le violenze a sfondo sessuale cui venivano sottoposti insieme alle loro donne.9 La foglia è di una verdura riccia, sembrerebbe una foglia di scarola.Il suo etimo proviene dal latino volgare escariola e dal latino escarius.Entrambe le parole derivano da esca, che significa cibo per esca.Il crittogramma escarius potrebbe essere decifrato in “est sicarius” dell’esca, cioè è un appartenente al gruppo deiSicarii che si battevano per l’Esca (nel senso di Uscita o Esodo) o uno dei Pescatori d’ebrei per mezzo dell’Esca (nelsenso di amo per l’abboccamento dei Pesci ebrei).Di tale sodalizio o, in termini moderni, gruppo terroristico faceva parte Judas Iscariot, cioè Giuda, esca per la rivolta(riot: contrazione di rivolta dal latino revolvere) e per il Rito Scozzese Antico ed Accettato.Se si dipana ulteriormente il crittogramma escarius, prendendo il suo diminutivo escariolus o escariola, si ottiene “estcoriolus”, cioè uno che si richiama alla mitica Kora.Da Cora derivano Coriolanus, Corioli, Cori, Curites, Quirites e Curia, tutti termini imparentati etimologicamente conl’aggettivo scuro.Lo stesso etimo è nel nome dell’Imperatore Carolus Magnus: Capo dei Franc Masons, dell’Imperium Romanum e(sostanzialmente) della Chiesa Cattolica (vedi anche il significato simbolico di càrola e coro).In inglese riccio è curly, il cui significato crittato è “cur LY ?” “cur LyS ?”, cioè riccio, Popolo delle Spine, perchéLiberator e Sotèr?

In realtà, potrebbe simboleggiare anche la vagina artificiale del personaggio, come detto sopra,

creatagli con un’operazione chirurgica, cui accenna larvatamente la cucitura lungo il collo del

personaggio ed i quattro aghi da cucito (tre orizzontali ed uno verticale).

Dato che dalla parola ago deriva il termine aguzzino, predicabile di colui che sevizia usando aghi,

cioè lame appuntite, è facile desumere che la vendetta ebrea è stata consumata su di un aguzzino.

In questo caso la vagina sarebbe l’antro dell’oca del personaggio evirato (o dei personaggi evirati),

utilizzato per lo stupro eterno della vittima eterna (Ostia Aeterna, cioè PES-CARA).

La necessità dello stupro eterno dell’immondo personaggio è crittata nel nome di un famoso

Imperatore germanico Federico II di Hoenstaufen, detto Stupor Mundi.

Il suo nome Fredrick o Friederich significa “freed Erich”, “fed Erich” e “fried Erich”, cioè l’uomo

libero Enrico (INRI) è nutrito, ma fritto, nel senso che egli è ancora in vita10 e sottoposto a stupro

(stupor) eterno, perché persona immonda (immundi): fatto costituente meraviglia o stupore del

mondo.

10 Che sia ancora in vita lo si può dedurre anche dalla stessa simbologia dell’oca.Infatti, considerando che il termine latino per oca è anser, crittazione dell’inglese answer, risposta, si può supporre cheil personaggio “risponde”.Inoltre, l’altra parola latina anas, anatis, anatra, palmipede della famiglia delle oche, nasconde il concetto di anastasis,cioè di resurrezione da uno stato di morte.In greco antico oca era , ό, nella variante dorica , ό.Tale termine era usato per esprimere il concetto delle oche ebree che aprivano la bocca (), così come fanno leoche dapprima starnazzando all’approssimarsi del pericolo e dopo quando vengono catturate e strangolate.Dal verbo era derivato il verbo , predare ed il toponimo Cananea.Nella lingua latina , attraverso ό, è diventato canis e in quella italiana cane.Con il termine ὠχρός invece, da cui è derivata la parola ocra, ocre ed oca ci si riferiva al colore giallo, sempre peresprimere il medesimo concetto del becco giallo dell’oca spalancato per effetto dello strozzamento (vedi marra ed ilverbo spagnolo amarrar).Non casualmente gli ebrei durante il Medioevo erano spesso costretti a portare vestimenti sui quali era cucita la Stelladi Davide o Magen di colore giallo.Magen in tedesco significa stomaco e nel linguaggio ermetico indica il luogo segreto dove è custodito il medesimoMagen David Adom.Sull’interessante significato di magen vedi la voce mago www.etimo.it e quanto detto sulla margherita e la makkat(Mecca).

L’oggetto romboidale inserito nella bocca, che chiaramente è anche il becco dell’oca, potrebbe far

pensare ad un cuneo.

In ogni caso quello che interessa rilevare è che la mano sull’elmo sembra voler imprimere un moto

rotatorio alla testa e rivolgerla verso Rovere, a destra.

Verso Rovere indica anche la freccia formata dalla linea mediana della bocca e da quella lungo il

collo con gli aghi, i quali, come accennato, rappresentano anche lo stiletto per il supplizio, la cui

punta è rappresentata dalle due linee superiori del becco11 e dalla linea del collo (formano anche una

piramide, dove pare iniziò la persecuzione sadica del popolo ebreo).

A Rovere, sulla sommità del paese, vi è una struttura analoga al becco dell’elmo.

Immaginando di girare la testa di 180° si otterranno due uova e le relative linee daranno forma ad

una ruota ad otto raggi o, altrimenti, ad un ottagono o alla corolla di un fiore12.

11 Nel linguaggio in codice di Rocca di Mezzo, per quanto udito, lo stiletto per le sevizie è chiamato “becco giallo”,espressione che dovrebbe alludere anche ad una specie di processo fasullo al Paraclito o Avvocato Nostro, che ricalcaquello evangelico (una Sacra Rappresentazione), consistente in un interrogatorio canzonatorio, terminante nellatappatura della bocca dell’imputato inutilmente difesosi davanti al cripto-Sinedrio ebreo.Nel linguaggio evangelico lo stiletto per pungolare è denominato fioretto (pasquale), nel senso di arma da scherma,coperta allusione al gladius romano e al Fiore dell’Altopiano delle Rocche. Altri nomi sono spadino e stocco.12 Il Fiore è conosciuto anche come Margherita (vedi la canzone Margherita del cantautore Riccardo Cocciante,originario di Rocca di Mezzo) ed è effigiato anche nella bandiera della Macedonia. Sia margherita che macedonia sonocrittogrammi, che riportano alla radice greca -, la stessa della parola araba makka (Makkat al-Mukarramah).

Sotto l’elmo, al centro della corazza, vi è un riquadro che, oltre a somigliare ad un antico volume

rilegato, sembra essere una botola con una porticina apribile.

Si notano i cardini sul lato sinistro (allusione ai Cardinali Agnifili) e a destra un catenaccio tubolare

con una ciappetta o zeppetta verticale (vedi Ugo Ciappetta o Ugo Capeto).

Il rettangolo all’interno del riquadro dovrebbe rappresentare il sepolcro visto dall’alto, contenente il

“Colonnello dello Shoa”, successivamente trasformato in Colonnella, cioè in Donna (vedi il paese

omonimo in provincia di Teramo).

Costui, detto colonnella per la sua altezza (è l’uomo della Sacra Sindone) e per essere stato castrato,

è rappresentato dal cerchietto all’interno del rettangolo, che sarebbe la colonnella vista dall’alto I.

La ciappetta ha la forma di un topo o, al limite, di un maiale selvatico (wild boar) ed allude ai maiali

romani, paragonati a zoccole o maiali feroci, cosa sottolineata dalla forma stessa del rettangolo che,

insieme ai cardini, dà l’idea di un banco da macello con una specie di mannaia sopra.

La ciappetta a forma di ratto-maiale è richiamata, seppure in maniera imprecisa, dalla parte inferiore

della visiera o becco ed è lo stesso maiale rappresentato sotto la corazza, sotto forma di scrofa

capovolta, con le mammelle rivolte verso l’alto.

Nella parte inferiore del rettangolo il sepolcro è visto in sezione longitudinale

.

Tale radice,che è alla base di termini del greco antico che significano grandezza e felicità, è contestualmente alla basedei termini mattanza, macello, matto, del termine spagnolo macho.Vedi il mosaico di voci interconnesse dal punto di vista criptologico da a sul dizionario greco-italianoLorenzo Rocci, Società Editrice Dante Alighieri.

Se però si osserva a sinistra un po’ più in alto, lo stesso sembra essere stato sollevato ed inclinato

sul lato sinistro, a voler significare che il sepolcro è apribile e può essere issato con un argano dal

pozzo in cui è collocato.

Tuttavia, per immaginarlo nella posizione corretta occorre immaginare che la

sovrastante venga messa in posizione verticale, in modo tale da fungere da argano

con carrucola (il cerchietto).

Di seguito si riporta un’ipotetica illustrazione dello schema di funzionamento del sarcofago

sollevabile con argano e carrucola (montacarichi).

Si ricorda che dovrebbe trovarsi in un antro ipogeo segreto e difficilmente accessibile, in una fossa

più o meno profonda, dove percolano le acque reflue di abitazioni soprastanti

La L dovrebbe rappresentare anche il tunnel o cunicolo di accesso e la parte finale il pozzo dove è

collocato il sarcofago oppure si può vedere il tunnel nella L maggiore

dove i due anelli potrebbero rappresentare il tunnel stesso, simboleggiato dalla serratura con la

ciappetta, nonché le Colonne del Tempio, cioè le due Colonne Jachin e Boaz poste tra la volta

ed il pavimento dell’antro.

All’angolo sinistro della corazza si osserva un’apertura, somigliante ad una bocca aperta con la

lingua: la famosa lingua d’oc, d’oca o di Ro[c]ca o, sotto altro aspetto, la lingua d’oil, cioè del

lio[ne], prima della sua trasformazione in femmina mansueta per vendetta per opera delle “donne

ebree”: il Leone di Gerusalemme come effigiato nell’attuale stemma della Città di Gerusalemme.

Dalla lingua d’oco e dalla lingua d’oil Dante Alighieri distingueva la lingua del sì, cioè la lingua

degli italiani non ancora nazione, abituati a dire sì ai popoli stranieri.

Tuttavia, la perifrasi lingua del sì, sotto il profilo criptologico, esprime lo stesso concetto delle

espressioni lingua dell’Oca e lingua del Lio.

Infatti, la particella SI, derivante dal latino sic, rappresenta con la S l’Oca o il Cigno, mentre con la

I il Colonnello e l’Italia.

Dato che l’esatta espressione dantesca sarebbe “lingua di sì”, se ne ricava la frase provocatoria

rivolta probabilmente ai sequestrati: <<Lingua dì sì>>, cioè <<Lingua prova a dire no>>.

Sovrapponendo la I alla S si ottiene l’icona $ del dollaro americano, il cui significato nascosto è

che il Serpente dei Faraoni, simbolo del potere Nazi e della schiavitù ebrea, è stati annullato,

annichilito13.

13 Annichilire deriva dal latino nihil, nihilo, termine derivante a sua volta da Nilo.Contiene in sé il ricordo dell’annichilimento del Potere della civiltà delle Piramidi del Nilo.Le lettere IS possono essere il pronome maschile dimostrativo latino Is, Ea, Id, significando quindi Egli o Lui, Iss’ indialetto rocchigiano, o anche l’abbreviazione di Isis o Iside oppure, invertendo il loro ordine, possono essere il numero51, che, scritto in numeri romani, è LI, cioè l’icona del sarcofago nascosto.Se lo si scrive invece come VI, cioè 5 e 1, traducendolo in segni geometrici si ha il simbolismo già visto del Sex e diAquae Sextiae, di IVY e Maria.

La bocca aperta suggerisce anche che dovrebbe esservi da qualche parte un’entrata segreta che

conduce ad un antro sotterraneo dove il Leone, da secoli ormai Leonessa o Lea, giace, langue

(questo è il significato crittato delle espressioni langue d’oc e langue d’oil, al di là del loro

riferimento alle due lingue romanze e neolatine).

Nella parte bassa della corazza c’è una iena-pecora che rappresenta l’Agnello di Dio, l’Agnus Dei,

il Buon Pastore del gregge degli ebrei, la cui vera identità era quella di una iena feroce.

Il nome Iena è un crittogramma che va letto come I εἶναι, cioè il personaggio essere Italia, nel

senso che il personaggio è il simbolo dell’Italia antisemita, dell’Italia romana, ed essere in Italia,

cioè che il medesimo si trova ancor vivo in Italia, nascosto sull’Altopiano delle Rocche (oppure che

i Tre personaggi sono Colonnelli italiani).

E’ collocata sopra una serie di colline, che coincidono con i colli situati tra Rocca di Mezzo e

Rovere, in località Campi di Rovere: essi potrebbero essere colli artificiali che nascondono delle

tombe ben mimetizzate.

Per altro verso sono le mammelle di una femmina di suino, cioè di una scrofa, epiteto riferibile

sempre ai romani, il cui Impero alla fine era stato rovesciato, oltre che ovviamente al personaggio

nel sepolcro (la scrofa), che giace supino, ma resuscita e si pone in piedi.

La parte bassa della corazza, sotto le mammelle, ha la forma di un paio di baffi, che alludono a

Baphomet, cioè al basso ometto, nelle sembianze abbozzate nello stemma (veritiere o ingannevoli

che siano), il quale “nel basso ‘o metto”, cioè che nei bassi l’ho messo, lo mando (verbo latino

mitto), cioè lo faccio ritornare dopo il processo nel Tempio di Gerusalemme e che nei bassi lo

incontro (dal verbo inglese to meet).

E’ nel contempo un Fleur de L.y S. (Liberator y Sotèr) o Giglio di Firenze (Giglio Candido di

Fiorenza, cioè Violenza), metafora di un sedere che eietta le feci sopra uno o più di uno dei

personaggi che perseguitarono duramente Israele, segregati in un antro segreto dove,

evidentemente, percolano escrementi.

Il rito della Resurrezione o Anastasis dovrebbe prevedere:

- riunione nel luogo ipogeo segreto del cripto-Sinedrio in carica o dei suoi delegati, cosiddetti

Procuratori (romani);

- sollevamento del sarcofago dalla “fossa” dove Yoshua è al macero;

- emersione di Gesù Bambino e Maria dall’apertura, coperta dal sarcofago prima del suo

sollevamento con l’argano;

- recitazione delle formule magiche per la resuscitazione del personaggio ancora nel sarcofago;

- resurrezione “miracolosa” del medesimo;

- istruzione di un finto processo per tradimento a carico di Yoshua, Maria e Gesù Bambino

(quello di bassa statura, il piccolo), in ricordo del processo voluto dal giudice Kaifa e dal

Sinedrio (Maria forse assiste immobile);

- percosse ed insulti ai malcapitati, nonché stupro di Gesù Bambino, anche mediante l’utilizzo

della pera e della garrotta;

- nuova crocefissione mediante la ricollocazione di Gesù, ormai in coma, cioè in catalessi o morte

apparente, nel sepolcro che viene chiuso e sigillato con un coperchio;

- ritorno di Gesù Bambino e Maria nella cripta sottostante il sepolcro;

- chiusura della cripta attraverso il posizionamento del sarcofago su di essa.

Durante l’interrogatorio è probabile che Yoshua venga collocato su di un trono o seggio

che, nello stemma del Cardinale Agnifili, è rappresentato dalla L o dai due quadratini bianchi, che

possono sembrare, insieme alle linee bianche sottili, seggi con spalliere.

Di seguito si riportano i toponimi dei centri abitati dell’Abruzzo nel XIV sec., come elencati dal

Diploma di Alife di Carlo d’Angiò “Iustitiaratus Aprutii” (5 ottobre 1273).

Tale era la toponomastica ai tempi di Federico II di Svevia.

Ognuno di essi è riferibile a Yoshua e ai suoi due Compagni (la SS. Trinità), ancora

inspiegabilmente viventi e segregati da tempo immemorabile nel luogo segreto ed inaccessibile

dell’Altopiano delle Rocche.

Alife, in provincia di Caserta, era anticamente Alifia(m), un toponimo composto dalle parole Alì e

via(m), in quanto centro abitato posto nella via che porta ad Alì.

Egli sarebbe ancora in vita, dato che viam sta anche per vi[t]am e dato che Alifia o Alivia, tolta la

A, ha la stessa etimologia dei termini inglesi live e life (Alife).

Alì era il Profeta della A-Libya, cioè del Panarabismo da Aleppo a Libia (A-Lì): le ali sono un

ideogramma delle Piramidi egizie, dell’Aquila e sono la M iniziale del popolo di Maria, mentre la

lettera dell’alfabeto ebraico aleph è la stessa svastica.

IUSTITIARIATIUS APRUTII ULTRA FLUMEN PISCARIEOrtona cum carreto, Asclum. Sanctus Sebastianus Speronasinum. Licium. Vicum. Castulum.Archipetra. Venere. Civitas Marsic. Piscina cum casale comitis acerrarum. Fiorchi. Turrispassarum. Agellum. Pazanum. Sanctus petitus. Sancta eugenia. Ovinolum. Rocca de medio.Paternum. Castellum novum. Alba cum Capella. Avezanum. Lapenna. Lucis. Trasaque. Carciumcum villis. Toranum vallis sorana. Civitas antime. Castellum novum. Leonum Balianum.Morreum. Rocca de Vivo. Rendinaria. Meta civitella. Castrum. Capranica. Pesclum canale.Capistrellum. Et Califanum. Moranum. Castrum de flumine. Girafalcum. Curcumellum. Petra devernula. Cappadocium. Bonopanum. Auricula. Rocca de Cerro. Intermontes. Altum sancteMarie. Castellum vetus. Et scanzanum. Sanctus donatus. Tigularium. Podium. Sanctus michael.Tallacocium. Moranum. Spedium. Rocca de Cerro. Et collis longus. Pentes. Sculcula. Cumcsalibus. Tufum. Celle. Petra Sicca. Podium Siginolfi. Berreche. Mons Falconus. Vallis Bona.Podium de Viano. Civitas Carsoli. Rocca de Iacobucco. Prungia. Piretum. Baurum. RoccaBerardj. Alia Rocca de Saltu. Presclum Roccanum. Gorgentum. Rocca de Ansaltu. Capradorsus.Staffili. Petrella. Talla Cornu. Marerium. Maccla. Tertiberis. Rocca Alberici. Podium Pizoniscum.Gammania. Radicoria podium de Viano. Sambucum. Rocca Randisii. Turris. Tobaldi. PodiumSancti Jhoannis. Castellionum. Collis Ficatum. Castellum Mainardj Corbanum. Maletum.Latusclum. Podium Valve. Turris filiorum alberti, Balneum cum villis. Civitas Sancti MaximiRigatum. Marsicellum, Casale Sancte Lucie. Billum. Frontinum. Introducanum. Baczanum.Petra de Berricle. Sancta Rufina. Clasura. Mons regalis cum pertinentiis suis. Intrabene.Araneum. Genca. Collis Branconus. Castrum de Anserico. Sanctus Petrus de Genca. Camarda.

Pescum Maius. Paganica. Rocca cum Fossa. Rocca cum sedecim habitantibus et Rocca deMedio. Sanctus Eusanius. Barriles. Staffia. Terra Senezisca. Offanianum. Demanium Carapelle.Caperzanum. Bominacum. Civitas Ardenga. Navellum. Collis Perius. Sanctus Benedictus inPerillo. Turris. Ponticulum. Tyonum. Beffy Cordianum de valle. Azanum. Sicinale. Molinum.Castellum vetus. Pyle. Tyrianum. Claricium. Sanctus Victorinus asculum. Potinara. Rocca devenis... (sic) hungium pizulum. Sancta Ancia. Popletum. Castrum Rodj. Saxa. Colimentum.Loculum. Rocca Sancti Vitj. Torna in parte. Podium Sancte Marie. Rocca Sancti Stephani.Civitas Tomasij. Rocca Sancti Silveri. Scoppletum. Portella. Lauereta. Canianum. Vilianum.Rocca de Cornu. Cornum (sic). Rocca de fundis. Rocca Oderisii. Rafanum. Introducum. Furcaperula. Cesuni. Pendencia Podium Girardi. Ligolianum Sancta Pefana. Arpinianum. Balbianum.Turris Goffridj. Baranum Potesia. Rocca de Casalibus. Marretanum. Ripa de Cornu. Rocca deIntro. Podium de Ripa Erisamara. Tarsonum. Terra Magilonis. Castellum Novum. Ofena cumSancta Lucia. Capistranum. De Capite aque. Bussum. Collis filiorum Raynaldi. Rocca de Sutri.Viccontum. Pesclum Sansoniscum. Corbareum. Petra Iniqua. Furca de Pennis. Rocca decasalibus cum Sancto Stephano. Casavetus. Carpinetum. Fara cum Carpineto. Fabuca. Alacum.Andravaticum. Alannum. Ripalta. Civitas Guana. Senesticula. Viculum. Cannianum. Cretanum.Neczanum. Massanum. Tufum. Cippagattum. Lasinianum. Licastellare. Planella. SanctusDesiderius. Bertona cum Alena. Rocca de Rifogi. Civitella cum castello de Busso Vestigium.Mons Bellus. Mirabellus cum Sancta Maria. Podium Raonis. Roccetta. Pesclum. Aniditum CivitasPennensis. Lauretum. Broculum. Mons Tufus cum Capellia. Spulturum. Capella Infener.Ballinum. Casale Collis. Moari. Bofianum. Corfinum cum roccecta. Fara Buccacetum. CivitasSancti Angeli. Mons Silvanus. Trocce. Summantinum. Farinula cum Petra. Cuculum cumroccecta. Arsita cum podio. Lucusanum. Bacuccum. Mons Siccus. Bifanus. Castellucium. CollisMadij. Podium. Camardasum. Tehanum cum casali Sancti Jacobi. Ylece cum casali. Bellusfons.Sillie. Castellionum domini Raonis. Mons subferratus. Rocha. Arpanianum. Casalaretum.Podium Ottavianum Balbianum. Bisontum. Cluvianum. Sanctus Georgius. Collis Corbinus. CollisMarmerius. Bifernum. Carnumanum. Sorra. Scurrarum. Cellinum. Mons Gualterij. CollisBattonus. Mortula cum Monte Virdi. Podium de Rosis. Castellionum de Pennis. Septem vie.Sanctus Andreas. Penna Sancti Andree. Aquilanum. De Cellino. Cerretum. Licastellare. RivusCarranus. Aquaviva. Cansanum - In aprucium demanium Adrie. Terra Sancti Johannis deVenere. In adria Sanctus Johannes filtubonj. Castrum Vetus Monaciscum. Medietas podijaffaruanij. Mons petitus. Bassanum. Lupectum. Insula. Ciriscara. Furca. Collis Altus. Fusacora.Aquilanum Divi Johannis. Calmum. In Pedamonte. Castellionum. Longanianum. Tunctum.Lucum. Mons Petri Castrucij veterium dominorum de Aquaviva. Biferum. .Rivus Carrarrus.Licastellare. Podium de umbreo cum casale. Podium Daramontis. Neritum. Penna Rumontini.Montinum. Ysola. Palearia. Aquaviva Caczanum. Castanea. Collis. Altellus. Aquilanum dominiGualterij. Sanctus Flavianus cum revocatis. Rocca de Gifonis. Trianum cum Casale. Carnosia.Biforre cum casale. Podium de umbreolj cum casale. Rositum cum casale. Collis vetus cumcasale Sanctis Sebastiani. Montorium cum casale. Altavilla. Podium Raccere cum Renuto.Tohanum. Rocca theotonisca. Rocca Sancte Marie. Ripa raccere. Rapinitum forcella. Cansanum.Podium Caruj. Castrum vetus Transmundi. Terandi cum viano et aliis villis. Feczanum.Malatinum. Ripa Grimaldi. Lucausonum. Cantalupum. Casale Santcti Johannis in Gomano.Murinum. Genaczanum. Corbifintum. Casale Languidum. Capraficum. Mons Paganus.Onundanellum. Monticlum. Podium Abassonum. Pedaczanum cum duabus partibus spedini.Latroya. Bellante. Ripactuni. Arnanum. Ripacammuri. Municanum. Malatinum. Campora.Monticellum. Maccla cun casale. Rofianum. Terra dominorum Palareni. Collucum. Civitella cumpertineciis suis. Faraonum. Podium Casanove. Sanctus Homerus. Aquaviva dominorum deMonte Baranum. Cerranum. Conctroguerra. Colunella. Carropulum Turris. Actrontus. GuardiaCumanj. Civitas Thomaclae. Turtoretum. Cardiscum. Mons Santi Polj cum colle Fabiano.Sorbum. Collis Domitus. Mons Donnellus. Podium Morelli. Frence cum casale Rocca deCampanea. Tribulatus casale Sancti Benedicti. Cavallancum. Terra Sancti Nicolaj in trotiniamatricium. Murum. Coresum. Mons Calvus. Noczanum Caniccunum. Mons Agutus. Luculum.Petra Alta. Quintumdecimun Arquata. Cavianum et Medietas Collis Paganj. Collis. Luppa.Camplum. Rocca de Vivano. In predicitis autem aliis terris Aquila. Monte Regalj. Matricia.

IUSTITIARIATIUS APRUTII CITRA FLUMEN PISCARIERocca de Preturo. Aczanum. Secenale. Molina. Castrum Ylderii. Gordianum Siccum (Sicolo).Rayanum. Terra Sancti Pelini. Pentoma. Victorita. Rocca de Casali. Precza. Sulmona. Pratula.Ursa. Rocca Guberti. Rocca de Caramanico. Campum Iovis. Cucullum. Interaquis. Fractura.

Scagium (Scanno). Collis Angeli. Iohana. Teczanum. Templum. Mons Ayanus. PesclumAnsericum (Pescasseroli). Oppidum (Opi). Biscurri. Vallis Regia (Barregia, Barrea). Civitella.Campus Marinus. Squintronum (Scontrone). Cerqua Cupa. Amiczonum. Fornellum. Colles.Scampoli (Scapoli). Vallis Porcina. Piczonum. Castrum Sancti Vincentii. Castrum Sangri.Bisergium. Baccaricium. Pesclum Pignatarium. Iayanimum. Forulum cum Roca de QuinqueMiliis. Rivus Soponolus (Rivisondoli). Pesclum Constantij. Villa de Lacu. Rocca Sancte Marie.Carceres (presso la moderna Ateleta). Castellum Novum (diruto presso Pietransieri). Rocca deRasino. Malacocclara. Rocca Vallis Oscure (Rocca Pia). Petrabundantis. Ioha. Roccasicca.Squinaforte. Castellum novum Sancti Vincentii. Castellionum (Castellone). Caput fluminis.Rocca Intermontes. Piscis cocta. Campus Miczus (diruto alle sorgenti del Sangro).

IN THETE MAIORIMalanotte. Maccla. Ortona. Casale Sancti Benedicti. Collis Maronus. San Blasius de Latera.Canusia. Ocreolelum. Argellum. Caldaria. Sancta Apollinaria. Rocca Sancti Iohannis. SanctusVitus. Fossaceca. Loscorzosa. Frisia. Sanctus Donatus. Lanzanum. Guastum superius. Guastuminferius. Ursonia. Guardia cum casalibus et demanium Comitis. Grele. Civitella. Penna guardie.Comeinia. Capraficum. S. Eusanius. Riczacornu. Bellovidere. Lentiscum. Laroma. Palumbarium,Ungium, Rocca s. Martini, Taranta, Prata, Lama, Palena, Castrum Iohannis Alberici, Piczumsuperius, Piczum inferius, Leectum Collis Magnucius, Piczum Ferratum, Castellum Cecum, Monss. Angeli, s. Marcus, Lignatri, Rocca Guberti, Ganbaranius, Sonella, Rocca de Piczis, s. Martinusde Camarda, Civitas Luparelli, Falascusum, Collis Macinacius, Penna de homo, Mons niger,Turicella, Pesclum Roticum, Rocca Scarenya Cum Castellione, Anglonum, Pretabundanti,Casule, Altinum, Villas. Marie, Botinum, Calcasacu, Slavi, Cantalupus, Bellus Mons, RoccaAbatis, Castellionum Cum Casalibus, Turris bruna, Celentia, Collis Rotundus, Carunculum,Fragina superior, et Fragina inferior, Rocca Spinalberti cum Casalibus et Guarencia, Ripapecula,Civitas Comitis, Rosellum, Casale San Gregorii, Castellum Novum, Flocella et Sparpatiam,Castellucium, prope Guastum, Pesclum Pignatarium, Civitas Burrelli, Podium cum Rogitello,Mons ferrandus, Casale planum, Petra Guaraczana, Collis de Medio, Bomba, Arche, Peranum,Atissa, Casalanguida, Carpinetum, Mons Sorbus, Pile, Lisia, Sanctus Bonus, Castelletum,Lupeczanum, Tufillum, Frisia de Grandinato, Lentella , Morus, Furchi, Gipsum, Rocca deMonteformoso, Palieta, Guastum Aymonis, Casale Roberti Burdoni, Aquaviva, Scernum, SnctusAczoinus, Rocca de Anzerico, Civitas de Sangro, Torinum, Palmula, Fallum, Monsbellus,Cesarabula cum Cucullo, Mons Sancti Silvestri, Arclanum, Rivus Justus, Pollutrum, Penna Lucis,Mons Odorisius, Aquaviva S. Marie, Castellum Magnum, Treopaldum, Casale Sancti Salvi, S.Columba, Casale S. Salvatoris prope Guasrum Aymonis.

IN THETE MINORICaramanicum, S. Georgius cum S. Eusanio, Paternum, Mons Sillulus, Lucum, Cantalupus,Toccum cum Faraczula, Boloyanum S. Clementis, Abbatigium, Lectum, Turris, Manuplellumcum Casalibus Acerni et Oliveti, Rocca Morici, Cusanum, Serra Monachisca, Pelagra, Pomarium,Rocca Montis Plani, S. Angelus, Ripa Corbaria, Rueclanum cum Mirabello, S. Angelus cum S.Ilario, Valenxanum, Ripa de Thetis, Trivilianum, civitas Theatina, Turris Montanaria, S.Valentinus, Furca Boderoti, Furca Bubulina cum Bubulione, Collis de Mayella, Stigium, Salle,Piscaria, Casale Comitis, Furca Rendinaria, Francavilla, Piczum Corbarium, Tullum, Milianicum,Villa Mayna, Summoviculum, Turris Theatina, Arium, Montipulum, Tullianum, Ornum, Bianum,Modium, Filectum, S. Martinus, Casacandidella, Rapinum, Fara Filii Petri, Preturium de Thetis,Fara S. Clementis, S. Vitus, Insula S. Clementis, Casale S. Petri de Monacale, Podium propeFilectum.

IN CONTRATA VALVEBugnaria, Poperum (Popoli), Pectoranum, Aversa, Petra Anseria, Pacentrum, Balianum, Pacile,Castrum de Valva, Castrum Collis Guidonis, Cerranum, Turris prope Cerranum, Basilice, S.Comicius, Salaventum, S. Lazzarus, Iannacium, Tertia Rebellionis, Herculinum, CastrumGisonis, Terra S. Angelis in Tornaclaro, Trivencia, Furca de Palena, Castrum Planisii, S. Vitus,S. Thomas deli Canalibus, S. Paulus inter Civitatem et Turrim, Casa Vetus, Rocca de TribusMontibus, Apistolum, Bacrum, Canzarium, Lucum, Dolyolum.