6
www.inail.it www.inail.it LAVORO in SICUREZZA Anno 1 - Numero 0 giovedì 1 maggio 2008 Il Presidente della Repubblica alla cerimonia. Inaugurata l’opera dedicata ai caduti sul lavoro Festa dei lavoratori all’INAIL Napolitano lancia l’appello contro le morti bianche. Stella alla memoria ai familiari delle viime di Thyssenkrupp, Molfea e porto Marghera ROMA - Si è svolta questa maina presso la sede dell’INAIL la tradizionale celebra- zione del primo Mag- gio. Il presidente della Repubblica ha conse- gnato la stella alla me- moria ai parenti delle viime della Thyssen Krupp di Torino, della Truck Center di Mol- fea e di porto Mar- ghera e inaugurato il monumento in ricordo dei caduti sul lavoro. CAMILLI E GIORDANI A PAGINA 2 Eventi Iniziative Giornata mondiale della sicurezza sul lavoro ILO: Il primo obiei- vo? La prevenzione ROMA - Secondo le statistiche dell’Ilo, ogni giorno circa 6.000 lavoratori nel mon- do muoiono per inci- denti e malaie pro- fessionali, un dato in continuo aumento. Si stima inoltre che ogni anno ci siano circa 270 milioni di inci- denti sul lavoro non mortali e 160 milioni nuovi casi di malaie di origine lavorativa. SEGUE A PAGINA 3 Il racconto Il mondo deve sapere Intervista a Michela Murgia autrice del libro che ha ispirato il film “Tua la vita davanti” ROMA - 36 anni, sarda è l’autri- ce di “Il mondo deve sapere”, da cui è sta- to trao il film di Paolo Virzì “Tua la vita davanti”. L’abbiamo incontrata durante il con- vegno “Customer Management Forum” e le abbiamo chiesto di raccontarci da osserva- trice aenta delle nuove forme di organizza- zione del lavoro e del mondo del precariato. Il 30 aprile scorso è stato pubblicato in Gazzea Ufficiale il D.L. del 9 aprile 2008 n° 81 Testo Unico per la sicurezza: i compiti dell’INAIL ELEONORA CAMILLI ROMA - Sul- la G.U. n. 101 del 30 aprile 2008, Supplemen - to Ordinario n. 108, è sta- to pubblica- to il decreto legislativo 9 aprile 2008 n. 81 con cui il Mini- stero del Lavoro ha dato auazione alla de- lega all’esecutivo in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Molteplici i compiti istituzionali dell’INAIL. SACHA CAPURSO Speciale testo unico SEGUE A PAGINA 5 SEGUE A PAGINA 3 Stella al merito: premiati i Maestri del lavoro ROMA - Il Presidente dell’INAIL ha salutato calo- rosamente i lavoratori in- tervenuti alla cerimonia del 1 maggio e che sono stati premiati perché nei loro rispeivi campi si sono distinti per parti- colari meriti di perizia e laboriosità, o hanno mi- gliorato con innovazioni l’efficienza degli stru- menti, delle macchine, dei metodi di lavorazio- ne, o contribuito in ma- niera originale al miglio- ramento della sicurezza. La storia di questa decorazione” ha deo Vincenzo Mungari presi- dente dell’INAIL, “pren- de le mosse da un anno, il 1898, importante anzi, direi fondamentale per la dignità del lavoro. E’ lo stesso anno, infai” continua il Presidente, “nel quale venne pro- mulgata la prima legge in materia di infortuni sul lavoro nell’industria, che prevedeva l’obbli- go dell’assicurazione e nel 1933 avverrà la tra- sformazione della Cas- sa infortuni in Istituto. SEGUE A PAGINA 2 Nella foto Napolitano inaugura la copia del monumento “Le viime del lavoro” eseguito nel 1882 (Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma) L’opera Il bassorilievo Le viime del lavoro” inaugurò la storia del realismo sociale italiano, di cui può considerarsi il manifesto. La cadenza delle figure, che avanzano nel buio rischiarato solo dalla lanterna tenuta alta dal- l’operaio centrale, ha l’andamento d’una marcia funebre lenta e solenne. L’opera è infai un omaggio agli oltre 200 operai morti durante i lavori per il traforo del Goardo ed era destinata ad essere collocata all’imbocco della galleria. La collocazione di una copia presso la sede centrale dell’INAIL, più di un secolo dopo e dopo che tanti progressi sono stati realizzati, vuole essere un monito per il presente e per il futuro: alla inacceabilità della tragica catena di morti bianche e al quotidiano impegno per preserva- re la salute e la sicurezza dei lavoratori.

Lavoro in sicurezza - Speciale primo maggio all'INAIL

Embed Size (px)

DESCRIPTION

Speciale primo maggio all'INAIL, magazine sulla sicurezza del lavoro a cura dell'Ufficio Stampa INAIL

Citation preview

Page 1: Lavoro in sicurezza - Speciale primo maggio all'INAIL

www.inail.it www.inail.itLAVORO in SICUREZZA

Anno 1 - Numero 0 giovedì 1 maggio 2008

Il Presidente della Repubblica alla cerimonia. Inaugurata l’opera dedicata ai caduti sul lavoro

Festa dei lavoratori all’INAILNapolitano lancia l’appello contro le morti bianche. Stella alla memoria ai familiari delle vittime di Thyssenkrupp, Molfetta e porto Marghera

ROMA - Si è svolta questa mattina presso la sede dell’INAIL la tradizionale celebra-zione del primo Mag-gio. Il presidente della Repubblica ha conse-gnato la stella alla me-moria ai parenti delle vittime della Thyssen Krupp di Torino, della Truck Center di Mol-fetta e di porto Mar-ghera e inaugurato il monumento in ricordo dei caduti sul lavoro.

CAMILLI E GIORDANI

A PAGINA 2

Eventi

Iniziative

Giornata mondiale della sicurezza sul lavoro

ILO: Il primo obietti-vo? La prevenzione

ROMA - Secondo le statistiche dell’Ilo, ogni giorno circa 6.000 lavoratori nel mon-do muoiono per inci-denti e malattie pro-fessionali, un dato in continuo aumento. Si stima inoltre che ogni anno ci siano circa 270 milioni di inci-denti sul lavoro non mortali e 160 milioni nuovi casi di malattie di origine lavorativa.

SEGUE A PAGINA 3

Il racconto

Il mondo deve sapere

Intervista a Michela Murgia autrice del libro che ha ispirato il film “Tutta la vita davanti”

ROMA - 36 anni, sarda è l’autri-ce di “Il mondo deve sapere”, da cui è sta-to tratto il film di Paolo Virzì “Tutta la vita

davanti”. L’abbiamo incontrata durante il con-vegno “Customer Management Forum” e le abbiamo chiesto di raccontarci da osserva-trice attenta delle nuove forme di organizza-zione del lavoro e del mondo del precariato.

Il 30 aprile scorso è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.L. del 9 aprile 2008 n° 81

Testo Unico per la sicurezza: i compiti dell’INAIL

ELEONORA CAMILLIROMA - Sul-la G.U. n. 101 del 30 aprile 2008, Supplemen-to Ordinario n. 108, è sta-to pubblica-to il decreto

legislativo 9 aprile 2008 n. 81 con cui il Mini-stero del Lavoro ha dato attuazione alla de-lega all’esecutivo in materia di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro. Molteplici i compiti istituzionali dell’INAIL.

SACHA CAPURSO

Speciale testo unico

SEGUE A PAGINA 5 SEGUE A PAGINA 3

Stella al merito: premiati i Maestri del lavoro

ROMA - Il Presidente dell’INAIL ha salutato calo-rosamente i lavoratori in-

tervenuti alla cerimonia del 1 maggio e che sono stati premiati perché nei loro rispettivi campi si sono distinti per parti-colari meriti di perizia e laboriosità, o hanno mi-gliorato con innovazioni l’efficienza degli stru-menti, delle macchine, dei metodi di lavorazio-ne, o contribuito in ma-niera originale al miglio-ramento della sicurezza.

La storia di questa decorazione” ha detto Vincenzo Mungari presi-dente dell’INAIL, “pren-de le mosse da un anno, il 1898, importante anzi, direi fondamentale per la dignità del lavoro. E’ lo stesso anno, infatti” continua il Presidente, “nel quale venne pro-mulgata la prima legge in materia di infortuni sul lavoro nell’industria, che prevedeva l’obbli-go dell’assicurazione e nel 1933 avverrà la tra-sformazione della Cas-sa infortuni in Istituto. SEGUE A PAGINA 2

Nella foto Napolitano inaugura la copia del monumento “Le vittime del lavoro” eseguito nel 1882 (Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Roma)

L’opera

Il bassorilievo “Le vittime del lavoro” inaugurò la storia del realismo sociale italiano, di cui può considerarsi il manifesto. La cadenza delle figure, che avanzano nel buio rischiarato solo dalla lanterna tenuta alta dal-l’operaio centrale, ha l’andamento d’una marcia funebre lenta e solenne. L’opera è infatti un omaggio agli oltre 200 operai morti durante i lavori per il traforo del Gottardo ed era destinata ad essere collocata all’imbocco della galleria. La collocazione di una copia presso la sede centrale dell’INAIL, più di un secolo dopo e dopo che tanti progressi sono stati realizzati, vuole essere un monito per il presente e per il futuro: alla inaccettabilità della tragica catena di morti bianche e al quotidiano impegno per preserva-re la salute e la sicurezza dei lavoratori.

Page 2: Lavoro in sicurezza - Speciale primo maggio all'INAIL

I casi

LAVOROin SICUREZZAGIOVEDÌ 1 MAGGIO 2008 1° MAGGIO ALL’INAIL

2

(segue dalla prima pagina)

La giornata

Napolitano: “Davanti alle tragedie sul lavoro più forte il grido Basta!”Commozione nel ricordo delle vittime sul lavoro

Abbiamo la consapevolezza che la scelta di questa Sede intende unire due momenti celebrativi di grande significato”, ha aggiunto Mungari, “il conferimento della “Stella al me-rito del Lavoro” sarà infatti seguito dall’inaugurazione del monumento alle Vittime del lavoro che si svolge-rà nello spazio antistante l’edificio, alla presenza del capo dello Stato”.

Il Presidente ha continuato dicen-do che “tra i titoli che motivano que-sto prestigioso riconoscimento, figu-ra il miglioramento della sicurezza sul lavoro, che rappresenta anche il cuore della missione dell’INAIL”.

La legge 238/2000 ha trasforma-to la mission dell’Istituto “da pri-maria in strategica, perché privile-

ROMA - “Quando si verificano assurde e atroci tragedie come quella dei lavorato-ri periti nel rogo della Thyssen di Torino nel dicembre scorso, e in angosciosa sequenza dei lavoratori di Mar-ghera e infine, non meno dolorosamen-te e assurdamente di Molfetta, allora, si leva ancor più fortemente il grido ‘Basta’!Non si può continuare così, non ci si può rassegnare come ad una inevitabile fatalità”.

È questo il monito che il presidente del-la Repubblica Giorgio Napolitano, ha voluto lanciare contro la catena delle morti sul lavoro, durante la tradiziona-le cerimonia del primo maggio che quest’anno si è svolta presso la sede dell’INAIL, proprio a sottolineare l’impegno del Quirinale su que-sto importante tema.

“Dobbiamo tutti rimboccarci le mani-che”, ha detto inoltre il Capo dello Stato, “im-pegnarci concretamente a fondo: tutte le forze sociali, tutte le compo-nenti del mondo della produzione e del lavo-ro, tutte le istituzioni, specie nelle regioni del Sud dove maggiori sono le criticità e le carenze”.

Nel corso della cele-brazione il presidente della Repubblica ha con-segnato, in un momento di profonda commozio-ne, la Stella alla memoria ai parenti delle vittime degli incidenti sul lavo-ro avvenuti alla Thyssen Krupp di Torino, alla Truck Center di Molfet-ta e a Porto Marghera.

“Vorrei che le famiglie presenti, che tutte le fami-glie delle vittime mi sen-tissero a loro vicino e non solo in questo giorno”, ha aggiunto Napolitano, “non dobbiamo mai far mancare ai superstiti un valido sostegno mate-riale. È inaccettabile che allo strazio per la perdi-ta di una persona cara si sommino difficoltà e di-sagi economici ulteriori”.

Il presidente della Re-pubblica ha voluto inol-tre ricordare tutti i lavo-ratori quotidianamente a rischio nel mondo del lavoro, dai giovani pre-cari a quanti, soprattut-to immigrati, lavorano nel sommerso. “Ricor-diamo che gli incidenti non discriminano, essi colpiscono ugualmente lavoratori nazionali e im-migrati.” ha detto “ Anzi dal momento che i lavo-ratori immigrati sono più spesso assunti nell’eco-nomia sommersa, sono anche più a rischio. Chi lavora in nero manca di formazione e spesso de-gli strumenti necessari a proteggersi contro gli incidenti. E oggi tra le categorie a rischio tro-viamo in modo partico-

lare i precari, anch’essi poveri di formazione, e gli anziani sui quali pesano maggiormentecondizioni di stress”.

Nel corso della matti-nata il presidente Napo-litano ha inoltre inaugu-rato il monumento posto nel piazzale antistante la sede dell’INAIL, co-pia in bronzo dell’ope-ra di Vincenzo Vela “ Le vittime del lavoro”.

“Oggi ricordiamo con questo monumento chi cade per lavorare”, ha detto “chi rischia la mor-te per poter sopravvive-re, per provvedere alla necessità della propria famiglia, per contribui-re con il proprio lavoro al benessere comune”.

Nella foto Il Presidente durante la consegna delle Stelle alla memoria dei Caduti sul lavoro

to di tenacia e vigilanza che possa promuovere la cultura della pre-venzione per garantire la dignità di tutte le lavoratrici e i lavoratori”.

Che cos’è la stella al merito Il primo germe della Stella al meri-

to del lavoro nasce il 1° maggio 1898 istituita da Umberto I°, come “una decorazione al merito agrario ed in-dustriale ed una medaglia d’onore”.

Ma il vero regio decreto nasce nel 1901 con il quale Vittorio Emanuele III creò l’Ordine cavalleresco al me-rito agrario industriale e commer-ciale trasformatosi successivamen-te in “Ordine al merito del lavoro”.

Questa è stato solo l’inizio poiché si voleva dare agli esponenti delle forze attive del lavoro un riconosci-mento più prestigioso, una decora-

zione che li potesse differenziare e metterli ad un livello più alto rispet-to alle altre categorie di decorati. Oggi la stella al merito del lavoro è regolata dalla legge n.143 del 5 feb-braio1992 che indica le “Nuove nor-me per la concessione della “Stella al merito del lavoro” concessa ai lavoratori che abbiano prestato attività lavorativa ininterrotta per un periodo minimo di venticinque anni alle dipendenze di una o più aziende e che si siano distinti per meriti di perizia, o con invenzioni ed innovazioni nel campo tecnico e abbiano contribuito in maniera originale al perfezionamento del-le misure di sicurezza nel lavoro.

(rogi/roma)

TORINOOre 1.30 del 6 dicembre 2007, Stabilimen-to Thyssen-Krupp Linea 5, trattamenti termici dei prodotti di laminazione. I turni sono massacranti, i rit-mi di lavoro accelerati. All’una e trenta del 6 dicembre l’inferno. Scoppia un incendio che coinvolge un macchinario per la lavo-razione dell’acciaio e otto operai cercano di spegnere le fiamme prima con un estintore poi con una manichetta dell’acqua. L’acqua, però, a contatto con l’idrogeno liquido e l’olio refrigerante del macchinario provoca una fiammata che li investite. E li uccide.

MICHELE TROIANIELLO

MARGHERAOre 2:30 del 18 gennaio 2008, Porto Mar-gheraIl lavoro consiste nello scaricare e pulire la stiva 4 di una nave panamense, la “World Trader”, contenente soia. Due operai si pre-parano per l’operazione. Viene calata nella stiva una ruspa cingolata collegata a una gru sulla banchina, dentro i due operai. Uno degli operai addetti alla ruspa scende nella stiva e sviene immediatamente. L’altro cerca di soccorrerlo, scende dalla gru e sviene a sua volta. Immediato l’allarme, ma per i due non c’è niente da fare. A causa dell’inalamento di fumi di grano, perdono i sensi e vengono uccisi dall’anidride carbo-nica emanata dal carico.

ELEONORA CAMILLI

MOLFETTAOre 16 del 3 marzo 2008, Truck CenterGli operai stavano lavorando allamanu-tenzione di un’autocisterna per il trasporto di zolfo in polvere. Uno di loro, l’autista, è entrato per primo aprendo il portellone per accertarsi che la cisterna fosse pulita; è sta-to investito dalle esalazioni e si è accasciato al suolo. Gli altri, uno dopo l’altro, richia-mati dalle urla, si sono calati nel tentativo di soccorrerlo, rimanendo uccisi dalle esalazioni. Il più giovane, Michele Tasca, 20 anni, morirà il giorno dopo.

gia la prevenzione, da una logica risarcitoria a una prevenzionale” Mungari ha concluso dicendo che “senza l’impegno massimo di tutti i protagonisti della sicurezza e di ogni singolo cittadino non sarebbe possi-bile produrre quello sforzo congiun-

Page 3: Lavoro in sicurezza - Speciale primo maggio all'INAIL

LAVOROin SICUREZZAGIOVEDÌ 1 MAGGIO 2008

3

1° MAGGIO ALL’INAIL

L’Ilo presenta la Giornata mondiale della sicurezza sul lavoro

Sono 6.000 i lavoratori che in tutto il mondo muoiono ogni giorno in seguito a incidenti e malattie professionali. Un dato purtroppo in continuo aumento.

Lo rivela l’Ilo, l’agenzia delle Nazioni Unite con sede a Ginevra che, con i 179 Stati membri, si oc-cupa di promuovere il lavoro di-gnitoso e produttivo in condizioni di libertà, uguaglianza, sicurezza e dignità umana per uomini e donne.

L’organismo dell’Onu anche quest’anno ha promosso la Gior-nata mondiale per la sicurezza e la salute sul Lavoro che si cele-bra oggi in tutto il mondo. Tra gli obiettivi della Giornata quello di promuovere la cultura della pre venzione in materia di sicurezza e salute sul lavoro ed incorag-giare governi, organizzazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori a realizzare campagne di sensi-bilizzazione per costruire condi-zioni di lavoro sicure e dignitose.

Secondo l’organizzazione del-l’Onu oltre ai casi di morti bian-che sono circa 270 milioni gli incidenti di lavoro non mortali

160 milioni i nuovi casi di ma-lattie lavorative che si verifica-no ogni anno. Tutto questo ha un costo altissimo, non solo so-ciale ma anche economico, che si aggira intorno al 4% del pro-dotto nazionale lordo mondiale.

Per parlare di questi temi nel 2008, l’Ilo ha promosso una serie di eventi significativi: fra questi un simposio sui problemi legati alla sicurezza nel settore elettrico a Santiago del Cile (6-18 aprile), e un Congresso mondiale sulla sicu-rezza e salute sui luoghi di lavoro a Seul (29 giugno-2 luglio 2008).

(segue dalla prima pagina)

Testo Unico: i compiti dell’INAIL

(segue dalla prima pagina)

Protocolli di sicurezza nei porti italianiPrevenzione e vigilanza il binomio vincente per arginare gli incidenti mortali

ROMA . “Gli otto morti e gli infortuni gra-vissimi delle prime settimane del 2008 sono il risultato di ambienti di lavoro insicuri, man-canza di prevenzione e controlli, ed il frutto dell’aumento dei carichi di lavoro, dell’allun-gamento degli orari, della frammentazione dei cicli produttivi…” così CGIL, CISL e UIL in una nota spiegavano il motivo dello scio-pero indetto dapprima nel porto di Genova, per le morti di due operai nel porto di Mar-ghera, e in seguito in tutti i porti italiani, per invocare tra l’altro la necessità di estendere a tutti i porti la legge quadro sulla sicurezza ap-plicata attualmente sulla base di accordi locali.

I protocolli realizzati e quelli ancora in via di definizione sul territorio nazionale sot-toscritti dall’INAIL insieme agli altri Enti che hanno funzione di prevenzione e controllo del-la sicurezza sul lavoro hanno un unico comune denominatore: combattere gli infortuni sul la-voro spesso accompagnati e alimentati da for-me di lavoro irregolare e di lavoro sommerso, che si associano alla mancata adozione di mi-sure prescritte per l’incolumità dei lavoratori.

A Genova, Ravenna, Napoli, Venezia e Trieste sono stati firmati i protocolli di in-tesa territoriali con l’obiettivo di un accor-

do nazionale per la sicurezza negli scali.INAIL, Ispesl e regioni si sono riuniti al ta-

volo tecnico per predisporre un documento che contenesse in sé gli strumenti idonei a garanti-re agli addetti portuali condizioni di lavoro in sicurezza, l’utilizzo dei nuovi flussi informati-vi per potenziare il sistema di sorveglianza del fenomeno infortunistico, attraverso un’analisi che sarà condotta anche dalle imprese in rela-zione agli infortuni subiti dai loro dipendenti.

Tutti gli accordi prevedono tra l’altro la crea-zione di un nucleo di coordinamento (SOI) tra INAIL, Asl, Autorità portuale e marittima per monitorare ed intervenire sulle operazioni por-

tuali e poter lavorare in maniera coordinata per verificare se determinate lavorazioni si stanno svolgendo nel rispetto delle normative, realiz-zando, quindi, un’ottimizzazione delle risorse.

In sintesi i protocolli di intesa avranno la funzione di:• porre in essere una efficace attività di pre-venzione, estesa anche alle lavorazioni aventi natura saltuaria, attraverso il controllo sull’or-ganizzazione del lavoro;• esercitare il controllo sui fattori di rischio e la verifica sul rispetto delle norme che presiedo-no alla sicurezza negli ambienti di lavoro;• rendere più incisiva l’azione di vigilanza e contrasto nei confronti di situazioni di irrego-larità;• fornire il massimo impulso all’attività di for-mazione dei lavoratori in materia di sicurezza;• accompagnare e sostenere le imprese che in-tendono raggiungere elevati livelli di sicurez-za.

Inoltre, tramite i Comitati Consultivi Provinciali dell’INAIL e le altre parti so-ciali si sta proponendo di cofinanziare un progetto formativo nell’ambito portuale.

Il decreto, in particolare, ha for-nito le disposizioni per il riassetto e la riforma delle norme vigenti in materia di salute e sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro, me-diante il loro riordino ed il coordina-mento in un unico testo normativo.

Il nuovo decreto legislativo, che per gli aspetti generali entrerà in vigore il prossimo 15 maggio, è composto da 306 articoli e da 51 allegati tecnici che regolano in toto la legislazione sulla salute e la sicurezza dei lavoratori sul lavo-ro. Occorrerà però attendere fino al 29 luglio per l’entrata in vigore delle disposizioni in tema di valu-tazione dei rischi e rispettive pene sanzionatorie previste nel decreto.

Il complesso sistema di preven-zione e formazione, oltre che di controllo, vede l’INAIL come Ente

Pubblico Nazionale riconosciu-to. Insieme all’Ipsema e all’Ispe-sl l’istituto provvederà a favorire la circolazione delle informazioni utili alla promozione e alla tutela della salute e sicurezza sul lavoro.I punti del Testo che più da vicino riguardano l’attivi-tà dell’INAIL sono i seguenti:

Vigilanza. L’INAIL parteciperà, con funzione consultiva, al “Comi-tato per l’indirizzo e la valutazione delle politiche attive e per il coor-dinamento nazionale delle attività di vigilanza in materia di salute e sicurezza sul lavoro” istituito pres-so il ministero della Salute (art.5).

Sinp. L’INAIL parteciperà al Sistema Informativo Nazio-nale per la Prevenzione (Sinp) , gestendo il sistema con le sue informazioni ed elaborazioni.

Attività di consulenza. Fornirà consulenza alle imprese attraverso forme di sostegno tecnico e spe-cialistico finalizzate sia al suggeri-mento dei più adatti mezzi e meto-

di operativi sia all’individuazione degli elementi di innovazione tec-nologica in materia di prevenzione.

Formazione. L’INAIL continuerà ad effettuare la progettazione ed ero-gazione di percorsi formativi in ma-teria di salute e sicurezza sul lavoro.

Investimenti e prevenzione. L’INAIL finanzierà progetti di in-vestimento e formazione in mate-ria di salute e sicurezza sul lavoro rivolti in particolare alle micro, pic-cole e medie imprese come anche progetti volti a sperimentare so-luzioni innovative e strumenti di natura organizzativa e gestionale ispirati ai principi di responsabili-tà sociale delle imprese. L’adozio-ne di buone prassi da parte delle imprese costituirà criterio di prio-rità per l’accesso al finanziamento.

Fondo di sostegno. Presso l’INAIL sarà costituito un fondo di sostegno alla piccola e media im-presa, ai rappresentanti dei lavo-ratori per la sicurezza territoriali e alla pariteticità. Il fondo opererà a

SACHA CAPURSO

ROSY GIORDANI

favore delle realtà in cui la contrat-tazione nazionale o integrativa non preveda o costituisca sistemi di rap-presentanza dei lavoratori e di pa-riteticità migliorativi o, almeno, di pari livello. In particolare, il fondo finanzierà le attività delle rappre-sentanze dei lavoratori per la sicu-rezza territoriali, anche con riferi-mento alla formazione. Finanzierà le attività di formazione rivolte ai datori di lavoro delle piccole e me-die imprese, ai piccoli imprenditori, ai lavoratori stagionali del settore agricolo e ai lavoratori autonomi. È previsto inoltre il sostegno delle attività degli organismi paritetici.

Page 4: Lavoro in sicurezza - Speciale primo maggio all'INAIL

I morti sul lavoro nel 2007 sono stati circa 1.260 e gli infortuni 913.500. La lavorazione dei metalli il settore più a rischio. Nel 2006 in oltre sette aziende su 100 del settore dell’industria e dei servizi si è verificato almeno un incidente

LAVOROin SICUREZZAGIOVEDÌ 1 MAGGIO 2008

4

1° MAGGIO ALL’INAIL

ROMA - Le stime dell’INAIL sulle morti bianche per l’anno 2007 parlano di circa 1.260 morti sul lavoro a fronte dei 1.341 dell’anno precedente. Si tratta di numeri stimati ma at-tendibili e semmai approssimati per difetto. Infatti il dato non ancora consolidato, ovvero il numero effettivo dei casi mortali registrati negli archivi gestionali dell’Istituto al 29 feb-braio 2008, risulta pari a 1.147. E appunto su questo dato fanno leva i procedimenti stati-stici di stima previsionale che per l’anno 2007 individuano un numero di infortuni morta-li compreso in un range tra 1.240 e 1.260 casi.

Gestione e tipologia di avvenimento. Dal-le stime INAIL risulta poi che, dei 1.260 inci-denti mortali avvenuti nel 2007, 1.130 si sono verificati nel settore dell’industria e dei ser-vizi, 115 nell’agricoltura e 15 tra i dipendenti in conto Stato. In particolare, 295 sono quelli del settore costruzioni. Inoltre più di un quin-to (esattamente 260) sono avvenuti in itinere, ovvero lungo il tragitto casa lavoro e viceversa.

Infortuni nel 2007. Gli incidenti sul lavoro, invece, sempre secondo le stime dell’INAIL, sono stati 913.500 nel 2007. Nel 2006 erano stati 928.158. In particolare, gli incidenti sono stati 57.300 nell’agricoltura, 827.000 nell’indu-stria e nei servizi di cui 100.000 nelle costru-zioni, e 29.200 tra i dipendenti in conto Stato.

Trend di lungo periodo. Negli ultimi cin-quanta anni le morti bianche in Italia sono co-munque notevolmente diminuite. Nel 1956 i morti del lavoro erano 3.900 per salire a 4.644 nel 1963, anno di massimo storico per gli infortuni mortali ma anche di forte sviluppo industriale (sono gli anni del boom economico). Nel 1966 gli infortuni erano di nuovo scesi a 3.744 e da lì è partito un lento ma continuo decremento: 2.793 nel 1976, 2.083 nel 1986, 1.372 nel 1996, 1.546 nel 2001, per finire con 1.260 dello scorso anno.

Un andamento simile hanno registra-to anche gli infortuni non mortali, sebbene non in maniera altrettanto lineare e con un calo non altrettanto marcato. Basti ricorda-re che erano 1.150.354 nel 1956, 1.283.667 nel 1976, 1.023.379 nel 2001 e 928.158 nel 2006.

Settori di rischio. Nell’ultimo triennio il settore più ad alto rischio è stato quello della lavorazione dei metalli.Con oltre 6 infortuni su 100 (esattamente 61,95 infortuni indennizzati per mille addetti esclusi i casi in itinere) l’indu-stria dei metalli presenta, infatti, un indice di frequenza infortunistica che è quasi il doppio rispetto all’indice medio dell’industria e ser-vizi (32,21 per mille). Seguono la lavorazione dei materiali non metalliferi (59,94 per mille), la lavorazione del legno (56,64) e le costruzioni (54,37).Tuttavia, se si parla di incidenti gravi, cioè tali da provocare un’invalidità permanen-te, al primo posto troviamo le costruzioni con 4,46 infortuni indennizzati per mille addet-ti, seguite dalla lavorazione del legno (4,14) e dall’estrazione di minerali (4,13). Quest’ultimo settore, infine, risulta anche quello a più alto rischio di morte: 3,7 casi ogni 10mila addet-ti nell’ultimo triennio. Fortunatamente però, l’esiguo numero dei lavoratori del settore fa sì

che a un indice di frequenza così alto non corri-sponde un numero assoluto altrettanto elevato.

Costo dei danni da lavoro. Il costo sociale degli infortuni sul lavoro in Italia calcolato dall’INAIL per l’anno 2005 ammonta a quasi 45 miliardi e mezzo di euro, pari a circa il 3,21% del Prodotto interno lordo. Nello specifico i costi assicurativi sono stati solo 11.760 miliardi di euro, a fronte di 14.377 miliardi per gli interventi e i dispositivi di prevenzione e di ben 19.307 per le altre spe-se legate ai danni da lavoro: dal tempo perduto dai colleghi delle vittime per il soccorso all’adde-stramento dei sostituti, dai guasti alle macchine alla perdita di immagine da parte dell’azienda.

Piccole e grandi aziende. Ma dove si verifi-cano gli incidenti sul lavoro? Nel corso del 2006 il 31,7% degli infortuni denunciati all’INAIL nel settore dell’industria e dei servizi sono avvenuti in aziende fino a 15 dipendenti. Una percentuale che però raddoppia (61,4%) quando si parla di casi mortali: nel 2006 infatti su 1.205 morti bian-che avvenute in questo settore, ben 740 si sono verificate nelle aziende fino a 15 addetti. Analiz-zando alcuni specifici comparti come la lavora-zione dei metalli, la lavorazione dei minerali non metalliferi e le costruzioni si scopre, inoltre, che nell’ultimo triennio alcune industrie presenta-no un indice di frequenza più alto rispetto alle

imprese artigiane (rispettivamente 64,38 per mil-le addetti contro 56,37; 61,51 contro 54,32 e 56,6contro 52,88). Nel caso degli incidenti gravi, in-vece, le imprese artigiane presentano spesso un indice di frequenza maggiore delle industrie: 4,5 per mille addetti contro 4,40 nelle costruzio-ni, 3,68 contro 2,85 nella lavorazione dei mine-rali non metalliferi, 3,9 contro 2,21 nei trasporti. Mentre nel comparto della lavorazione del le-gno l’indice di frequenza degli infortuni inden-nizzati dall’INAL nelle imprese artigiane risulta superiore sia per gli incidenti in generale che per quelli gravi: 58,47 per mille addetti contro 54,15 per i primi e 5,07 contro 2,88 per i secondi.

Infortuni per aziende. In Italia le aziende del-l’industria e dei servizi che non hanno denun-ciato nessun infortunio nel corso del 2006 sono il 92,4% su un totale di 3.745.224. In altre parole, le aziende dove si è verificato almeno un inci-dente sono il 7,6% (280mila) del totale nazionale e appena lo 0,48% (circa 18mila aziende) quelle che hanno registrato 5 o più infortuni. Nell’in-dustria dei metalli però le aziende che non han-no denunciato nessun infortunio nel corso del 2006 sono state appena l’83,20% del totale. Se-condo uno specifico studio dell’INAIL, infine, le aziende fino a 15 dipendenti che non subiscono infortuni sono il 94,7% del totale, mentre per le grandi (oltre 250 addetti) il totale scende al 4,6%.

ANTONELLA PATETE

Dati INAIL: i numeri sugli infortuni e le morti bianche nel 2007

Page 5: Lavoro in sicurezza - Speciale primo maggio all'INAIL

LAVOROin SICUREZZAGIOVEDÌ 1 MAGGIO 2008 SICUREZZA E SOCIETA’

5

La storia

“Il mondo deve sapere”Intervista a Michela Murgia autrice del libro “Il mondo deve sapere” che ha ispirato il film di Virzì “Tutta la vita davanti”

ROMA - Hai scritto un libro dal titolo “Il mondo deve sapere” che racconta la tua esperienza di un mese di lavoro in una grande azienda, la “Kirby”. Cosa volevi far sapere al mondo sul precariato e su un certo modo di organizzare il lavoro, che ancora non sapesse?

Quanto è facile in un mondo in cui sei contrattualmente ricat-tabile cedere cose molto prezio-se della tua vita, anche intime, la tua capacità relazionale per scopi commerciali. Il libro aveva come intento raccontare la manipolazio-ne delle relazioni e della capacità di instaurare nuove relazioni. Poi è stato interpretato come un libro sulla precarietà, in realtà credo che quel sistema sia totalmente trasver-sale e prescinda anche dal tipo di contratto che hai. È vero anche che quando c’è di mezzo un contratto a progetto, sei molto più ricattabile.

Nel libro focalizzi l’attenzione sopratutto su una modalità di or-ganizzare il lavoro, che fa leva sul-l’aspetto psicologico e motivazio-nale delle persone. Quanto pensi siano pericolosi questi fenomeni?

Questi sistemi sono pericolosi nella misura in cui sono subiti in-consapevolmente. Anche se a vol-te mi sono domandata se alla fine in certi contesti sia meglio non accorgersi di essere manipolati in questo modo, perché nel momen-to in cui te ne accorgi e non hai la possibilità di sottrarti perché quel magro stipendio fa la differenza se pagare l’affitto o no, forse patisci di più. Questo era l’aspetto che mi

ROMA - A Casale Monferrato ancora oggi si muore di amianto. Ogni anno 45 persone perdo-no la vita e le prospettive epidemiologiche dicono che le morti per mesotelioma pleurico andranno ancora avanti fino al 2015-2020. Di queste morti silenziose che non fanno mai notizia parla il li-bro presentato ieri a Roma nella sede della Cgil “La lana della Salamandra”, scritto dal giorna-lista Giampiero Rossi per Ediesse Edizioni e di-stribuito da ieri in 100 mila copie con L’Unità.

Si tratta di una tragedia tutt’altro che mar-ginale, basti pensare che attualmente presso la Procura della Repubblica di Torino sono stati archiviati 2.969 fascicoli riguardanti casi di de-cessi avvenuti nei quattro siti industriali italia-ni: 142 a Cavagnolo in provincia di Torino, 55 a Rubiera in provincia di Reggio Emilia, 500 a Bagnoli in provincia di Napoli e ben 2.272 a Casale Monferrato in provincia di Alessandria.

“La lana della Salamandra”: in un libro la tragedia di Casale Monferrato

“La storia di Casale Monferrato mi ha appas-sionato molto”, ha spiegato Giampiero Rossi. “Avevo fatto un’inchiesta in quattro puntate sul-l’amianto e quando te ne occupi direttamente ti rendi conto che la portata di questa minaccia è più alta di quello che pensavi”. Cosa che scoprirono gli stessi operai della Eternit sulla loro pelle in quanto via via che gli anni passavano si ammala-vano e morivano di una forma di cancro che qual-cuno cominciò a chiamare il tumore di Casale.

“A quel punto”, scrive l’autore, “era chia-ro, anche in assenza di una seria indagi-ne epidemiologica, che c’era un nesso mol-to preciso tra la polvere della fabbrica e tutte quelle malattie polmonari, quelle morti”.

Fu insomma a partire dagli anni Set-tanta che si capì che lavorare a contatto con l’amianto poteva costare anche la vita.

E se ne dovettero accorgere anche i dirigenti che avevano negato qualsiasi nesso tra amian-to e tumore perché la morte non sempre face-va distinzione tra tute blu e colletti bianchi.

Il mesotelioma, infatti, si portò via anche un ex direttore dello stabilimento che aveva abitato dentro lo stabile della fabbrica e poi, col tempo, molti tra i quadri e i dirigenti dell’Eternit di Casale.Ma il libro, come spiega nella prefazione Raf-

Il libro faele Minelli presidente dell’Inca Ggil, riper-corre anche la storia di tanti dirigenti sindacali e delegati di fabbrica della Cgil, della Camera del Lavoro di Casale Monferrato e soprattut-to del Patronato Inca, “che hanno condotto fin dagli anni Settanta un’incessante e complicata battaglia per l’affermazione del diritto alla tute-

premeva di più mettere in luce. Che è pericoloso quanto più viene estremizzato, cioè quando l’obietti-vo dell’azienda viene fatto coinci-dere con il tuo obiettivo personale e se tu non lo raggiungi non sei un cattivo lavoratore, ma una cattiva madre, perché non riesci a pagare la retta dell’asilo, o un cattivo pa-gatore perché non riesci a pagare la rata della macchina. Quando cioè il fallimento professionale viene trasferito sul piano umano e tu lo vivi come un fallimento personale.

Tu racconti la situazione nei call center, un problema che negli ul-timi tempi sta emergendo, si sta stabilizzando. C’è stata anche una recente sentenza della cassazione in merito. Credi che esistano altre professioni anche maggiormen-

te qualificate, dove c’è una forte precariarizzazione del lavoro, ma il problema è ancora in ombra?

Sì, credo che si sia creato un im-maginario collettivo deformante. Io non descrivo il mondo dei call cen-ter, ma prendo spunto da un’espe-rienza nel call center di una ditta di cui faccio il nome per raccontare un metodo che in realtà può essere uti-lizzato a tantissimi livelli. E viene utilizzato soprattutto, come dicono le statistiche, per quelle professioni maggiormente qualificate, laureati con master, persone con alte spe-cializzazioni professionali, che si ritrovano a essere o sottopagate o a vivere situazioni precarizzanti. La precarietà non consiste nel fatto che non hai un contratto a tempo indeterminato e ne hai invece uno a progetto, la precarietà è quando il tipo di lavoro che svolgi, con qua-lunque contratto, ha il potere di in-fluire negativamente, precarizzan-dole, su tutte le altre tue realtà di vita. Per cui quando tutte le scelte di vita sono subordinate alla situa-zione lavorativa, tu stai vivendo uno stato di precarietà, anche se hai un contratto a tempo indeter-minato. Guadagnare 1200 euro da insegnante a Roma, per esempio, in maniera stabile e pagarne 1000 di af-fitto significa appartenere alla cate-goria dei working poors, dei poveri lavoratori, ed è una situazione che trent’anni fa non esisteva. Oggi in-vece è sempre più diffusa, è un pro-blema salariale più che contrattuale.

A breve scriverai un raccon-to su un altro problema legato al mondo del lavoro: il mob-

bing. Perché questa scelta? Sì scriverò un racconto per

l’INAIL su questo tema. Mi hanno proposto un certo numero di storie e io volutamente ho scelto questa perchè lo trovo in linea con la mia esperienza, cioè il mobbing è una forma di manipolazione delle re-lazioni per il male del lavoratore. Penso che sia la naturale evoluzio-ne del percorso di riflessione che ho fatto sui luoghi di lavoro come po-sti di strumentalizzazione. In realtà il mio prossimo lavoro è un libro che esce per Einaudi tra due setti-mane. È una guida narrativa alla Sardegna, sulla sardità, un altro tema che mi sta molto a cuore. Non voglio diventare “precariologa.”

Da osservatrice attenta su questo mondo come pen-si che evolverà lo scenario?

Nonostante le mie speranze i call center non chiuderanno, ma spero che sollevando sufficiente polvere con il libro e col film siano in molti ad alzare la voce in que-sto senso, per cercare di recupe-rare una cultura del lavoro come bene collettivo. Queste realtà al momento così minimizzanti pos-sano percepire come necessaria la prospettiva di rimettere al centro le persone e smettere di pensare che la vita degli altri sia strumen-tale e funzionale alla produzione.

(ec/roma)

la dei lavoratori e delle lavoratrici del gruppo industriale Eternit, quando era profondamen-te impopolare porre questo diritto in alterna-tiva alla conservazione del posto di lavoro”.

(apat/roma)

(segue dalla prima pagina)

Page 6: Lavoro in sicurezza - Speciale primo maggio all'INAIL

LAVOROin SICUREZZAGIOVEDÌ 1 MAGGIO 2008

6

1° MAGGIO ALL’INAIL

1 maggio 2008PREVENZIONE E RISCHISTELLA AL MERITO DEL LAVORO: CONSEGNATA L’ONORE-FICENZA AI 99 LAVORATORI PRESCELTI PER PARTICOLARI MERITI NEI RISPETTIVI CAMPI. Questa mattina Vincenzo Mun-gari, presidente dell’INAIL, ha accolto nell’auditorium dell’Istituto i lavoratori successivamente premiati dal ministro del Lavoro

24 aprile 2008MALATTIE PROFESSIONALIA MODENA IL PUNTO SU INFORTUNI E MALATTIE PROFES-SIONALI. E dopo il seminario, il 28 aprile, al teatro Cittadella va in scena lo spettacolo “Prevenzio e incoscienzio” sui temi della sicu-rezza sul lavoro

23 aprile 2008AZIENDA INAILSICUREZZA SUL LAVORO. GUERISOLI: “INCREMENTARE LE FUNZIONI DI PREVENZIONE DELL’INAIL”. Utilizzare il te-soretto per aumentare la prevenzione dell’Istituto, irrobustire il meccanismo di riabilitazione e migliorare il reinserimento sociale dei lavoratori infortunati. Queste le richieste del Presidente del CIV dell’INAIL Guerisoli

22 aprile 2008INFORTUNIA PADOVA UN CORSO PER IMPARARE A “LEGGERE” I DATI DELL’INAIL. Saper leggere il dato statistico sugli infortuni sul lavo-ro in Italia, con particolare attenzione all’andamento degli incidenti mortali. Questo l’importante obiettivo del corso promosso dall’Inail di Padova, in collaborazione con il Coreo della Regione Veneto

21 aprile 2008PREVENZIONE E RISCHIRISCHI IN AGRICOLTURA:UNA CAMPAGNA DI PREVENZIO-NE A BERGAMO. L’ INAIL di Bergamo con la ASL i comuni del territorio di riferimento e la Provincia promuovono un’ ampia cam-pagna di informazione sui rischi del lavoro in agricoltura

18 aprile 2008PREVENZIONE E RISCHIFIRMATO IL PROTOCOLLO SULLA SICUREZZA NEL PORTO DI TRIESTE. Il testo prevede entro 45 giorni l’elezione di rappresentan-ti per la sicurezza nelle diverse aree portuali. È il quinto in ordine temporale dopo Napoli, Ravenna, Genova e Marghera 14 aprile 2008 INFORTUNI“IL MEDICO COMPETENTE E LA GESTIONE DELLE DIPENDEN-ZE NEI LUOGHI DI LAVORO”. Un convegno a Perugia per discu-tere sulla recente normativa che disciplina il controllo delle dipen-denze da alcool e da sostanze stupefacenti dei lavoratori

CAPO UFFICIO STAMPA

Giuliana Ledovi Cell. 329 7976303 Tel. 06 54872708Fax 06 54872203 E-Mail: [email protected]

News prima pagina Notiziario INAIL

5 maggio 2008. Via libera del ministero del Lavoro al testo del rego-lamento che istituisce il Fondo per le vittime dell’amianto. Alla pre-stazione avranno diritto i lavoratori che hanno contratto patologie asbesto correlate per esposizione all’amianto e alle fibra-fiberfrax o gli eventuali eredi

Amianto: al via il fondo per le vittime

2 maggio 2008. Previsto da una delibera regionale un piano straordinario per interventi diffusi e omogenei. L’intero sistema di vigilanza dovrà lavorare con maggiore efficienza ed efficacia e soprattutto con maggiore coordinamento e integrazione. L’accordo è tra la Direzione regionale del Lavoro, INAIL, Inps e Vigili del Fuoco della Toscana

In Toscana aumenta del 20% la vigilanza Asl per la sicurezza sul lavoro

6 maggio 2008. L’esplosione si è verificata questo pomeriggio in un’azienda che si occupa di spurghi civili e industriali e di recupero di scarti di produzione. Il capannone è stato sventrato

Lecco: esplosione in una ditta. Due feriti gravissimi

1 maggio 2008. Si è svolta questa mattina presso la sede dell’INAIL la tradizionale celebrazione del 1 Maggio. Il presidente della Re-pubblica ha consegnato la stella alla memoria ai parenti delle vitti-me della Thyssen Krupp di Torino, della Truck Center di Molfetta e di porto Marghera e inaugurato il monumento in ricordo dei caduti sul lavoro

1 Maggio. Napolitano: “Davanti alle tragedie sul lavoro più forte il grido Basta!”

30 aprile 2008. L’incidente si è verificato poco le 17 di ieri in un cantiere edile di Sutrio. La vittima è Elia Chiampolino, di soli 8 anni. Le indagini dovranno chiarire perché il bambino si trovava nel cantiere e se la gru utilizzata per il trasporto di materiale fosse idonea ad alzare il carico che ha travolto il bambino

Tragedia a Udine: bimbo muore in un cantiere. Era andato a veder lavorare papà

29 aprile 2008. Il tradizionale concerto del 1 maggio a piazza S.Giovanni quest’anno sarà interamente dedicato al tema della sicu-rezza sul lavoro. Le immagini della maratona televisiva diventeran-no un dvd i cui proventi della vendita confluiranno in un’iniziativa dedicata alle morti bianche

“Basta morti sul lavoro”: una raccolta fondi al Concerto del 1 Maggio

Il portale Internet

La redazione

RESPONSABILE SALA STAMPA Michele Troianiello Tel. 06 54872533Fax 0654873201 E-Mail: [email protected]

REDATTORINewsAntonella Patete, Eleonora Camilli Sacha CapursoTel. 06 54872200/2512

Notiziario INAILRosy Giordani Tel. 06 54872496E-Mail: [email protected]

MONITORAGGIAlessandra SpadacciaFrancesco GuerrieroFax 06 54873201 CONTRATTIAntonella de Luca Tel. 06 54873747 Fax 06 54873201

24 aprile 2008. Giovani uomini sfruttati gravemente: rumeni, mol-davi e bulgari, ma anche pachistani, bangladesi, cinesi e marocchi-ni. 600 euro al mese per 10 ore di lavoro al giorno. A spezzare la catena spesso è un incidente

Schiavi sul lavoro, ma non si sentono vittime. L’Indagine del Parsec

22 aprile 2008. Promossa dall’associazione una settimana di educa-zione civica sulla sicurezza nei luoghi di lavoro. Hanno già aderito all’iniziativa la Rai, Radio Popolare, Radio Radicale e Telelombar-dia. Molte le iniziative che si svolgeranno anche a livello locale dalla Sardegna a Campello sul Clitunno

Articolo 21: dal 25 aprile al 1 maggio 1000 iniziative sulla sicurezza