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LE FORZE

LE FORZE · 2018. 12. 2. · Le forze §La forza è una grandezza fisica che descrive l’interazione tra due corpi o sistemi. Esistono due tipi di forze: § forze di contatto che

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  • LE FORZE

  • Leforze

    §La forza è una grandezza fisica che descrive l’interazione tra due corpi o sistemi.

    Esistono due tipi di forze:

    § forze di contatto che si manifestano solo quando i corpi vengono a contatto tra loro (es.: vento che spinge sulle vele, galleggiamento sull’acqua);

    § forze a distanza che si manifestano anche senza contatto (es.: forza di gravità durante un salto).

    La forza di gravità che la Terra esercita su tutti i corpi in prossimità della sua superficie è chiamata forza-peso.

  • Unaforzacambialavelocità

    §Una forza non contrastata da altre forze:

    §applicata a un corpo fermo, lo mette in movimento;

    §applicata a un corpo in movimento, ne cambia la sua velocità.

    Più forze applicate allo stesso corpo possono bilanciarsi e annullarsi tra loro.

  • Unaforzaèunagrandezzavettoriale

    §Per definire completamente una forza bisogna specificarne:

    § l’intensità (o modulo);

    § la direzione;

    § il verso.

    La forza totale a cui è soggetto un corpo è detta forza risultante.

    Quando su un corpo agiscono più forze, la forza totale è data dalla loro somma vettoriale.

  • Ildinamometro

    §Il dinamometro è uno strumento che misura le forze usando le proprietà delle molle.

    Due forze hanno la stessa intensità se, applicate alla molla di un dinamometro, provocano allungamenti uguali.

  • Ilnewton

    Un newton è l’intensità della forza-peso con cui la Terra attrae un corpo di massa 102 g posto sulla sua superficie.

    Nel Sistema Internazionale l’unità di misura della forza è chiamata newton (N).

    Tarare un dinamometro significa mettere in corrispondenza ogni allungamento della molla con l’intensità della forza che lo provoca.

  • Laforza-peso

    La forza-peso che agisce su un corpo può cambiare da un posto a un altro.

    La forza-peso è la forza di attrazione gravitazionale che la Terra esercita su tutti i corpi in prossimità della sua superficie. § è una grandezza vettoriale;§ il suo modulo è misurato con il

    dinamometro.

    Esempio: salendo rispetto al livello del mare, la forza-peso diminuisce: a una quota di 10.000 m è inferiore del 3 per mille rispetto al livello del mare.

  • Lamassa

    La massa di un corpo è sempre la stessa dappertutto.

    La massa è una caratteristica del corpo.

    § è una grandezza scalare;§ è misurata con la bilancia a bracci

    uguali.

    Esempio: a una quota di 10 000 m la bilancia a bracci uguali misura esattamente lo stesso valore che indica al suolo.

  • Relazionetraforza-pesoemassa

    in un dato luogo la forza-peso è direttamente proporzionale alla massa m.

    Esiste tuttavia una relazione tra forza-peso e massa:

    § direzione verticale;§ verso che va dall’alto in basso;§ modulo espresso dalla formula:

    Il vettore ha:

    !Fp

    !Fp

  • Ilvaloredig sullaTerra

    La bilancia pesapersone misura la forza-peso in newton con il suo dinamomentro interno, ma è tarata in modo da mostrare sul display il valore della massa in kg:

    Dalla formula del modulo della forza-peso e dalla definizione del newton si ricava:

    Poiché il valore di g varia da luogo a luogo normalmente si usano solo due cifre significative: g = 9,8 N/kg

    1,00 N N9,80 0,102 kg kg

    pFgm

    = = =

    9,8 N/kgp pF Fmg

    = =

  • Laforzaelastica

    La forza che una molla allungata o compressa esercita su qualunque corpo a contatto con una sua estremità è chiamata forza elastica.

    Una molla allungata o compressa tende a tornare alla sua lunghezza originaria, detta lunghezza a riposo.

    I dati sperimentali mostrano che i valori della forza e i corrispondenti valori dell’allungamento della molla sono direttamente proporzionali.

  • § la relazione tra i moduli esprime la proporzionalità tra F e xmediante la costante k che è caratteristica di ogni molla (più kè grande, più la molla è rigida).

    LaleggediHookeIl comportamento di una molla è descritto dalla legge di Hooke:

    La formula dice che:

  • Leforzediattrito

    Le forze di attrito si oppongono sempre al movimento.

    § La forza di attrito radente si esercita tra due superfici (es.: scarpa e terreno).

    § La forza di attrito viscoso si ha quando un corpo si muove in un fluido (es.: paracadutista nell’aria).

    L’attrito può essere:

    § dannoso – si cerca di ridurlo con lubrificanti e studi aerodinamici;

    § utile – viene progettato intenzionalmente (es.: freni, scarpette da arrampicata).

  • Laforzadiattritoradente

    A livello microscopico tutte le superfici presentano irregolarità.

    Due solidi a contatto incontrano una resistenza a scorrere l’uno sull’altro a causa delle asperità microscopiche delle loro superfici.

    In particolare, si definisce:

    § attrito radente statico la resistenza al tentativo di mettere in moto un corpo da fermo;

    § attrito radente dinamico la resistenza alla prosecuzione del moto di un corpo.

  • Modulomassimodell’attritostatico

    L’esperienza dimostra che l’intensità massima della forza di attrito statico è data dalla formula:

    Dove:§ il coefficiente di attrito statico è

    un numero puro che dipende dai materiali a contatto;

    § la forza premente è la forza totale con cui il corpo preme perpendicolarmente sulla superficie d’appoggio.

  • § dipende dai materiali delle due superfici a contatto;

    § non dipende dall’area di contatto;

    § è parallela alle due superfici;§ ha verso tale da opporsi al

    movimento;§ può assumere qualsiasi

    intensità tra 0 N e un valore massimo;

    § ha intensità massima direttamente proporzionale al modulo della forza

    Sintesiforzediattritostatico/dinamico

    § dipende dai materiali delle due superfici a contatto;

    § non dipende dall’area di contatto;

    § è parallela alle due superfici;§ ha verso opposto a quello del

    moto;§ ha modulo direttamente

    proporzionale a quello della forza premente.

  • Il coefficiente di attrito dinamico è sempre minore del coefficiente di attrito statico tra la stessa coppia di materiali.Perciò la forza necessaria a mettere in moto un oggetto fermo è maggiore di quella per trascinarlo quando è già in movimento.

    Coefficientidiattrito