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UNIVERSITÀ - OSPEDALE di PADOVA
MEDICINA NUCLEARE 1
Medicina Nucleare “in Vitro” o metodiche
radionuclidiche “non imaging”
Lezione 1:Lezione 1:
INTRODUZIONE EDINTRODUZIONE EDAPPARECCHIATUREAPPARECCHIATURE
D. Cecchin, F. BuiD. Cecchin, F. Bui
INTRODUZIONEINTRODUZIONE
Circa il 15% delle indagini in medicina nucleare
non si basa sulla produzione di immagini ma su
misurazioni di concentrazione.
Tali metodiche dette “in vitro” prevedono la
combinazione di due sostanze:
a) Legante (o recettore o reagente)
b) LigandoCiò che si vuole misurare !
Dosaggi a Dosaggi a radioligandiradioligandi
In generale si ricordino 3 requisiti:
1. Deve esistere un recettore (o legante) che leghi lasostanza da misurare (ligando). Tale legame deveessere sufficientemente sensibile e selettivo in mododa permettere di distinguere la sostanza in esame datutte le altre presenti nel fluido in esame anche sepresente in bassa concentrazione.
2. Deve essere possibile marcare con un isotopo, inmodo stabile, il legante o il ligando (a seconda del tipodi dosaggio)
3. Si devono poter separare la “fase libera” (ligando nonlegato al legante) dalla “fase legata” (ligando + legante)
Dosaggi Dosaggi radioimmunologiciradioimmunologici
Sono dosaggi a radioligandi che sfruttano:
1) La specificità della interazione anticorpale.
2) La sensibilità con la quale anche quantità moltopiccole di attività possono essere rilevate.
µg
ng
pg(10-12 gr)
(10-09 gr)
(10-06 gr)alfafetoproteina
TSHInsulina
Gastrina
ACTH
ADH
Misurazione della attivitMisurazione della attività di un nuclide ?à di un nuclide ?
L’utilizzo della scintillazione di un cristallo di ioduro disodio attivato al tallio può essere utilizzato anche nellemetodiche in vitro.
Il principio utilizzato dalla gamma-camera, nelle metodiche“in vivo”, tuttavia non è il solo metodo per rilevare laattività di un radionuclide.
Si possono anche utilizzare rivelatori a gas che si basanosul concetto del condensatore.
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++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
!dP
Misurazione della attivitMisurazione della attività di un nuclide ?à di un nuclide ?
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++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++++
- !dP+
Fotone
Un fotone incidente nel gas contenuto nel condensatorestrappa gli elettroni delle orbite più esterne (ovveroionizza). Le cariche così generate, iniziano a muoversiverso le piastre del condensatore.
Il piIl più semplice rilevatore a gas ?ù semplice rilevatore a gas ?
Fotone
-
-
-
++
laminafilamento
laminafilamento
Cosa succede aumentando la Cosa succede aumentando la !dP??
Aumentando gradatamente la !dP fra le piastre si assiste aduna serie di interessanti cambiamenti nel comportamento dellecariche nel condensatore.
Numero
di ioni
contati
!dP
A: ZONA DI RICOMBINAZIONEA: ZONA DI RICOMBINAZIONE
La !dP tra le piastre è bassa e quindi:
• Gli ioni si muovono lentamente
• Le cariche si ricombinano e formanonuovamente atomi neutri
• Solo una parte delle cariche (quelle chenon si sono ricombinate) va aglielettrodi.
Cosa succede aumentando la Cosa succede aumentando la !dP??
Numero
di ioni
contati
!dP
B: ZONA DI SATURAZIONE B: ZONA DI SATURAZIONE (o ionizzazione)(o ionizzazione)
Man mano che la velocita! degli ioni cresce (perche! aumenta
la ddp) diminuisce il tempo in cui gli ioni di segno opposto
sono vicini. Si è cioè in una zona nella quale “tutti” gli ioniprodotti arrivano sulle piastre opposte del condensatore.
In questa fase (il primo pianoro del grafico) il numero degli ioni
contati è indipendente dalla ddp applicata.
E! possibile con una camera a ionizzazione la misura delladose assorbita perche! gli impulsi prodotti nel rivelatore sonoproporzionali alla energia in esso dissipata e quindi la corrente
che si forma e! una misura del tasso al quale l!energia e!
dissipata nel rivelatore. Per tali motivi le camere a ionizzazione
possono essere usate per tarare il fascio di x e gamma inradioterapia e per la dosimetria personale ed ambientale.
B: ZONA DI SATURAZIONE B: ZONA DI SATURAZIONE (o ionizzazione)(o ionizzazione)
• Ciò che si misura allora non e! il numero degli eventi ma lamedia del numero di ionizzazioni al minuto. Spesso, per
questo motivo, le letture sono in rad od in Sievert/hour
• La sensibilita! per una camera a ionizzaione arriva fino a < di
1 mR per fotoni tra 10 Kev ed 1 Mev
Applicazioni della camera a ionizzazioneApplicazioni della camera a ionizzazione
• Dose Calibrators
• Survey meters
• Dosimetri portatili
Camera a ionizzazione: Dose Camera a ionizzazione: Dose calibratorscalibrators
Il segnale prodotto da una camera a ionizzazione può essere
misurato e convertito in unità di attività (Mbq, mCi). In senso
stretto bisognerebbe chiamarlo calibratore di attivita! e non
calibratore di dose in quanto non misura la dose (in sensofisico) mastima l!attivita! della sorgente.
Una camicia in piombo contiene una camera
a tenuta in acciaio riempita di gas (argon o
altri gas) ad una certa pressione (alcune
decine di atmosfere). Immersi nel gas cisono elettrodi atti alla rivelazione delle
cariche prodotte. La corrente rilevata
corrisponde alla ionizzazione media del gas
quindi il sistema non e! idoneo a discriminare
radiazioni in funzione della energia (perche!fa una media). Quindi si deve contare un
radiofarmaco alla volta. (Appositi tasti
applicano un fattore di correzzione per ogni
radionuclide.)
N.B. Valori molto alti di attivita! nel campionemisurato possono portare fuori dalla zona di
saturazione favorendo fenomeni di
ricombinazione. In questo caso la risposta
del rivelatore non è più lineare
Camera a ionizzazione: Camera a ionizzazione: Survey metersSurvey meters
Sono strumenti che servono, ad esempio, per misurare
l!esposizione di un soggetto ad un metro da una persona
iniettata con una certa attività (Es. 740 Mbq)
NB: il Roentgen (R) è una misura della ionizzazione che avvienein aria. 1 Roentgen è la quantità di radiazioni che produce
2.8*10 – 4 Coulombs (o 2*109 coppie di ioni) per Kg di aria in
certe condizioni standard. Non a caso allora si comprende
l!utilizzo del Roentgen nelle camere a ionizzazione.
Unità di misura solitamente utilizzata: Roentgens per hour
Adattato da : www.uos.harvard.edu/ehs/radsafety/sur_how.shtml
Cosa succede aumentando la Cosa succede aumentando la !dP??
Numero
di ioni
contati
!dP
C: C: REGIONE DI PROPORZIONALITA`
-Gli ioni messi in movimento hanno una energia sufficiente a
provocare nuove ionizzazioni nel gas. Per ogni carica prodotta
dal fotone incidente ne arrivano all!elettrodo molte di piùsecondo un fattore proporzionale alla !dp applicata. La
ionizzazione secondaria è, tuttavia, strettamente dipendente
da quella primaria.
-Dal momento che ciò costituisce una amplificazione del
segnale, con un contatore proporzionale è possibile rilevare
impulsi molto più piccoli rispetto alle camere a ionizzazione(utile nella spettrometria alfa e beta e per radiazioni di bassa
energia)
APPLICAZIONI: SURVEY METERSAPPLICAZIONI: SURVEY METERS
Struttura: Rispetto ai contatori a ionizzazione il gas invece che
aria è più spesso argon o miscele di argon ed altri gas. Ladifferenza fondamentale è la più alta !dp applicata alle piastre
del condensatore
Applicazioni: Risulta particolarmente utile nel distinguere
diverse tipologie di radiazioni. Poiche! infatti la grandezza
dell!impulso è proporzionale alla ionizzazione, le particelle alfa,che ionizzano fortemente, produrranno impulsi piu! “grandi”
rispetto alle radiazioni non corpuscolate e quindi risulteranno
distinguibili.
La corrente prodotta in questo tipo di contatori è proporzionaleal numero di ioni prodotti dalla radiazione incidente
Cosa succede aumentando la Cosa succede aumentando la !dP??
Numero
di ioni
contati
!dP
D: D: Zona di Geiger Muller
• E! la seconda zona piatta del grafico. In questa fase ogni
evento ionizzante scatena una cascata di ioni. Semanteniamo costante la !dp e supponiamo che incidano
nel condensatore fotoni di diversa energia, gli impulsi
prodotti dal rivelatore non sono piu! proporzionali alla
energia dissipata (come nelle camere a ionizzazione). Da
cio! si evince che un contarore Geiger Muller non si può
usare per dosimetria o spettrometria.
• La corrente prodotta, in altri termini, è indipendente dal
numero di cariche prodotte dalla radiazione incidente. Cio!
perché tutto il gas è già coinvolto in multiple eccitazioni e
non è possibile incrementare ulteriormente il fenomeno
Zona di Geiger Muller: A cosa serve ?
Sono utilizzati soprattutto nel monitoraggio ambientale, per
misure di attivita! e di contaminazione.
Per monitorare aree come laboratori o camere calde (radiation
monitor) e per rilevare l!esposizione (survey meter) non le
dosi.In questo ultimo caso la misura che effettuiamo è fortemente
dipendente dalla energia del fotone incidente: per fotoni di
bassa energia (<100 KeV) la vera esposizione è solo una
frazione di cio! che si legge sul display. Il motivo è che il
contatore rileva i singoli fotoni e non la loro energia (mentre iltasso di esposizione dipende sia dalla energia che dal numero
dei fotoni).
Tipicamente poi un contatore geiger è tarato per energie
medio-alte come il 137Cs od il 60Co per cui se voglio leggere
altre energie ed avere una misura affidabile devo tarare lostrumento.
Zona di Geiger Muller: Struttura
Struttura: Anche in questo caso il gas è argon o miscele di argon ed altrigas. Aumenta, come è ormai intuitivo, la !dp applicata alle piastre del
condensatore. Spesso in questo tipo di contatori il gas è pressurizzato. Il
contatore Geiger, come detto, non è in grado di distinguere tra le diverse
tipologie di radiazioni perche! ogni interazione nel gas provoca una
ionizzazione massima.
Quenching: Una radiazione che entra in un contatore Geiger provoca una
cascata di ionizzazioni che tende ad autosostenersi per lunghi tempi.
Mentre il fenomeno “della cascata” decresce, torna alla normalità, il
contatore è paralizzato. Si parla allora di “tempo morto” (della durata di
100-500 microsecondi). Per favorire il ritorno alla stabilita! del sistema in
tempi più rapidi si usano due sistemi:
•si fa cadere la tensione alle piastre per alcuni istanti
•si aggiungono al gas molecole organiche come per esempio il gas
metano che assorbendo l!energia cinetica degli ioni favoriscono la
ricombinazione degli stessi. (tale fenomeno è detto quenching)
Cosa succede aumentando la Cosa succede aumentando la !dP??
Numero
di ioni
contati
!dP
E: E: Scarica continua
Ai nostri fini non è molto utile. Per completezza, in questa fase,
anche se non entra nessuna radiazione ionizante nel gas tra lepiastre del condensatore, la elevata !dp applicata ai due lati
del condensatore provoca una ionizzazione continua. E! quello
che succede nelle lampadine al neon.