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Lezioni di
Economia Politica Principi fondamentali dell’economia e
strumenti per lo studio
Università degli Studi di Roma TRE - Dipartimento di Giurisprudenza
Giovanni Nicola De Vito
Orario di ricevimento e contatti
Giovanni Nicola De Vito
dal 1° marzo al 31 maggio 2015 : mercoledì dalle 16:45 alle 17:40
dal 16 luglio al 31 agosto 2015 : interruzione estiva
dal 1° giugno 2015 al 28 febbraio 2016 : sabato dalle 10 alle 12
dal 5 marzo 2015 alle ore 16, tutti i giovedì fino alla fine di maggio 2015, il dr. Paolo
Forestieri terrà l’esercitazione di Economia Politica.
Giovanni Nicola De Vito
Dipartimento di Giurisprudenza
Stanza n. 242
email [email protected]
per il ricevimento durante il periodo 1° giugno // 28 febbraio si prega di inviare
una email di preavviso.
4
Perché studiare l’economia
Giovanni Nicola De Vito
Per capire meglio il mondo
potrete comprendere meglio le cause di molte delle cose che influenzano la vostra vita
Per acquistare fiducia in se stessi
non avrete più l’impressione che misteriose forze oscure stanno plasmando la vostra vita per voi
Per prepararsi ad altre carriere
scoprirete che un insieme di professioni affrontano questioni economiche su molti aspetti
Per diventare economisti
comincerete a sviluppare un insieme di conoscenze che vi possono portare a diventare un’economista in futuro
5
Come studiare l’economia
• Studiare l’ECONOMIA in modo attivo
– chiudere il libro di tanto in tanto per ripetere ciò che
si è appreso
– leggere sempre con una matita in mano e un foglio di
carta a lato
– elencare i passi di ogni ragionamento logico
– individuare i rapporti causa-effetto in ogni modello
– imparare a tracciare i grafici che rappresentano i
modelli.
Giovanni Nicola De Vito 6
Microeconomia
• Studia i comportamenti dell’individuo in
presenza di beni scarsi
Giovanni Nicola De Vito 8
Macroeconomia
Giovanni Nicola De Vito
• Studia gli aggregati economici
– Reddito nazionale
– Risparmio nazionale
– Gli investimenti totali
– I consumi totali privati, la spesa pubblica
– La moneta
– I prezzi
– I tassi di interesse
– I tassi di cambio, la bilancia dei pagamenti
– La borsa e i mercati finanziari
– Il debito pubblico
– …..
9
Nozioni di matematica e algebra
Giovanni Nicola De Vito
Modello
Equazione
lineare
non lineare
Variabile
esogena
endogena
Funzione
Tabella
Grafico
pendenza
forma
Algebra
variazione tendenziale
variazione assoluta (delta)
percentuale
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Caso funzione lineare
Giovanni Nicola De Vito
Modello: verifica ad esempio la relazione tra fatturato e spesa pubblicitaria
Variabile endogena: fatturato (variabile dipendente)
Variabile esogena: spesa pubblicitaria (variabile indipendente)
Equazione
Y (fatturato) = a + b•X (spesa pubblicitaria)
Dove:
a = termine noto (intercetta)
b = pendenza = delta Y / delta X
11
Dall’equazione alla tabella…..
Giovanni Nicola De Vito
Y (fatturato) = 40+ 3•X (spesa pubblicitaria)
12
Funzione non lineare crescente
Giovanni Nicola De Vito
Curva concava con pendenza positiva e decrescente:
la curva cresce ma a incrementi decrescenti 17
Come studiare la pendenza
Giovanni Nicola De Vito
La pendenza è positiva quando ad un incremento
(diminuzione) di X corrisponde un incremento (diminuzione) di
Y
La pendenza è negativa quando ad un incremento
(diminuzione) di X corrisponde una diminuzione (incremento)
di Y
La pendenza è nulla quando ad un incremento (diminuzione)
di X non corrisponde alcuna variazione di Y
La pendenza è infinita quando ad un incremento
(diminuzione) di Y non corrisponde alcuna variazione di X
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Algebra – Valore assoluto e
percentuale
Giovanni Nicola De Vito
Valore assoluto di una variabile X è rappresentato da un modulo X e assume sempre il segno positivo
Valore percentuale di una variabile X è dato dal rapporto tra X diviso un’altra variabile Y o diviso il valore di X di un altro periodo
X = 5-7 = 2
% X=[Xt/X t-1]100
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Algebra – Variazione assoluta e
percentuale
Giovanni Nicola De Vito
Variazione assoluta di una variabile X (o delta) è la differenza tra il valore finale e il valore iniziale di X
Variazione percentuale di una variabile X è la differenza tra il valore finale di X meno il valore iniziale di X diviso il valore iniziale di X
Delta X=Xt-X t-1
%Delta X=[(Xt-X t-1)/X t-1]100 = [(Xt/ X t-1)-1]100
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Variazione percentuale: alcune
regole
Giovanni Nicola De Vito
Ogni volta che una variabile diminuisce, la variazione percentuale del suo valore sarà negativa
Ogni volta che una variabile aumenta, la variazione percentuale del suo valore sarà positiva
La regola del prodotto
La regola del quoziente
se A=B•C allora % Delta A=%Delta B • %Delta C
se A=B/C allora % Delta A=%Delta B / %Delta C
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I principi fondamentali
dell’economia
Giovanni Nicola De Vito
o Cosa sono e a cosa servono
sono dei concetti che vengono continuamente utilizzati
nell’analisi dei problemi economici
costituiscono le fondamenta su cui poggia la teoria
economica
in questo corso studierete otto principi fondamentali
dell’economia
nel testo del Lieberman e Hall (“LH”) il simbolo di una
chiave accompagnerà ogni principio che viene introdotto
per la prima volta (cfr. LH, pag. 33)
la stessa “chiave”, a margine del testo, vi segnalerà ogni
volta che un principio viene utilizzato (cfr. LH, pag. 46)
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Gli 8 principi fondamentali
dell’economia
Giovanni Nicola De Vito
Potrete tornare a questa lista quando vedrete la “chiave” a margine del
testo per controllare a quale principio fa riferimento
• Gli otto principi fondamentali dell’economia
– 1° : la massimizzazione soggetta a vincoli
– 2° : il costo opportunità
– 3° : la specializzazione e lo scambio
– 4° : i mercati e l’equilibrio
– 5° : i “trade-off” in politica economica
– 6° : decisioni al margine
– 7° : i risultati nel breve e nel lungo periodo
– 8° : l’importanza del valore reale
23
Il 1° principio fondamentale
o La massimizzazione soggetta a vincoli
L’approccio economico per la comprensione di un problema
consiste nell’identificare gli agenti economici e determinare
poi cosa essi massimizzano e a quali vincoli siano soggetti
Ad esempio il consumatore massimizza la sua utilità
(soddisfazione) consumando beni e servizi ma ha il
vincolo rappresentato dal suo reddito
L’impresa massimizza il suo profitto ma ha il vincolo
delle risorse a sua disposizione (input produttivi
capitale e lavoro)
Giovanni Nicola De Vito 24
Il 2° principio fondamentale
Giovanni Nicola De Vito
o Il costo opportunità
Tutte le decisioni economiche prese dagli individui o
dalla società nel suo complesso hanno un costo. La
corretta misura del costo di una scelta è il suo costo
opportunità, cioè ciò a cui si rinuncia quando si opera
tale scelta
Ad esempio un consumatore quando decide di
consumare un bene (esempio comprare un libro)
piuttosto che un altro bene (esempio comprare un
cd rom) subisce un costo opportunità
scegliendo il libro e rinunciando al cd rom
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Il 3° principio fondamentale
Giovanni Nicola De Vito
o La specializzazione e lo scambio
La specializzazione e lo scambio ci consentono di
ottenere una produzione maggiore e un tenore di vita più
elevato di quanto non sia altrimenti possibile. Di
conseguenza, tutti i sistemi economici presentano un
alto livello di specializzazione e di scambio
La specializzazione consente ad un individuo
(impresa, lavoratore) di specializzarsi su ciò che sa
fare meglio e scambiare il suo bene/servizio con
beni/servizi prodotti da altri individui. In questo
modo si ottiene a livello di sistema una produzione
maggiore a minor costo e un tenore di vita più
elevato
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Il 4° principio fondamentale
Giovanni Nicola De Vito
o I mercati e l’equilibrio
Per comprendere il funzionamento dell’economia, gli
economisti suddividono il mondo in singoli mercati e
analizzano poi l’equilibrio in ciascuno di essi
Ad esempio mercato dei beni, dei servizi, dei
cambi del lavoro, della moneta. L’equilibrio si
determina su ogni mercato nel punto di
intersezione tra domanda e offerta, dato un certo
livello di prezzo
per i beni e servizi il prezzo è rappresentato da
quanto il consumatore è disposta a pagare, per i
cambi è il tasso di cambio, per il lavoro è il
salario/stipendio, per la moneta è il tasso di
interesse
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Il 5° principio fondamentale
Giovanni Nicola De Vito
o I trade-off in politica economica
La politica economica è limitata alle reazioni degli
agenti economici privati (imprese e consumatori); di
conseguenza i responsabili della politica economica
(Stato e Istituzioni Pubbliche) si trovano di fronte a dei
“trade-off”: per raggiungere un obiettivo occorre
spesso sacrificarne degli altri
Ad esempio un incremento della spesa pubblica
(sussidi di disoccupazione per coloro che hanno
perso il lavoro) può comportare un aumento delle
tasse a carico dei contribuenti per finanziare
l’intervento, sacrificando parte del reddito dei
consumatori e delle imprese
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Il 6° principio fondamentale
Giovanni Nicola De Vito
o I trade-off in politica economica
La politica economica è limitata alle reazioni degli
agenti economici privati (imprese e consumatori); di
conseguenza i responsabili della politica economica
(Stato e Istituzioni Pubbliche) si trovano di fronte a dei
“trade-off”: per raggiungere un obiettivo occorre
spesso sacrificarne degli altri
Ad esempio un incremento della spesa pubblica
(sussidi di disoccupazione per coloro che hanno
perso il lavoro) può comportare un aumento delle
tasse a carico dei contribuenti per finanziare
l’intervento, sacrificando parte del reddito dei
consumatori e delle imprese
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Il 7° principio fondamentale
Giovanni Nicola De Vito
o I risultati nel breve e lungo periodo
Il comportamento dei mercati varia a seconda che si
consideri un periodo breve o un lungo periodo: per
risolvere un problema dobbiamo sempre sapere che
tipo di periodo stiamo analizzando
La prima caratteristica distintiva tra breve e
lungo periodo è legata alla definizione dei costi.
In particolare nel breve periodo si distinguono
costi fissi e costi variabili, ovvero i costi che
variano al variare della produzione (costi
variabili) da quelli che invece rimangono fissi
anche a produzione zero o massima (costi fissi).
Nel lungo periodo invece tutti i costi sono
variabili
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Il 8° principio fondamentale
Giovanni Nicola De Vito
o I risultati nel breve e lungo periodo
Il comportamento dei mercati varia a seconda che si
consideri un periodo breve o un lungo periodo: per
risolvere un problema dobbiamo sempre sapere che
tipo di periodo stiamo analizzando
La prima caratteristica distintiva tra breve e lungo
periodo è legata alla definizione dei costi. In
particolare nel breve periodo si distinguono costi
fissi e costi variabili, ovvero i costi che variano al
variare della produzione (costi variabili) da quelli
che invece rimangono fissi anche a produzione
zero o massima (costi fissi). Nel lungo periodo
invece tutti i costi sono variabili
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Microeconomia – principi base
Giovanni Nicola De Vito
Studia i comportamenti dell’individuo in presenza di
beni scarsi
consumatore
cosa [quanto] consumare / risparmiare
come consumare / risparmiare
impresa
cosa [quanto] produrre / investire / risparmiare
come produrre / investire / risparmiare
per chi produrre
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Microeconomia - comportamento
degli agenti economici
Giovanni Nicola De Vito
La scarsità delle risorse e le scelte che essa ci costringe a fare stanno all’origine di tutti i problemi che studierete in economia
le famiglie hanno redditi limitati per soddisfare i loro desideri scegliendo fra i diversi beni e servizi
le imprese cercano di realizzare profitti, quindi devono scegliere oculatamente cosa, quanto e come produrre
le amministrazioni pubbliche devono lavorare con budget limitati
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Giovanni Nicola De Vito
LA SCELTA IMPLICA UNA RINUNCIA
COSTO OPPORTUNITA’
Microeconomia – costo
opportunità
Tutte le decisioni economiche prese dagli individui e dalla società
hanno un costo (rinuncia a qualcosa per ottenere altro)
Il costo opportunità risponde alla legge degli incrementi crescenti
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La costruzione della PPF
Giovanni Nicola De Vito
• La curva è concava (“concavità rivolta verso il basso”)
• La pendenza è data dal rapporto tra la variazione assoluta dell’asse delle Y rispetto alla variazione assoluta dell’asse delle X
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