9
www.libertasicilia.com e mail [email protected] QUOTIDIANO DELLA PROVINCIA DI SIRACUSA FONDATO NEL 1987 DA GIUSEPPE BIANCA POLITICA A pagina tre sabato 17 marzo 2012 • anno XXV • n. 64 DIREZIONE Amministrazione e Redazione: via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 - FAX 0931 / 60.006 - PUBBLICITÀ: Poligrafica S.r.l. via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 - Fax 0931 / 60.006 • € 0,50 GIoVEDì 3 luGlIo 2014 • anno XXVII • n. 160 DIREZIONE Amministrazione e Redazione: via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 - FAX 0931 / 60.006 - PUBBLICITÀ: Poligrafica S.r.l. via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 - Fax 0931/ 60.006 • € 0,50 Ance Sicilia contro la chiusura del Tar Catania “E’ tempo di avviare concretamente il processo di normalizzazione nella gestione dei Consorzi. . A pagine otto Commissari ai consorzi di bonifica REGIONEQ A pagina sette Sparatoria in via Cassia Si costituisce l’autore CRONACA Molesta coppia di anziani: misura cautelare per 46enne PRIOLO i A pagina sei L’ elicottero che, nella giornata di martedì scorso, ha sorvolato i cieli di Floridia e Solarino trascinando uno strano oggetto rientra in un progetto all’interno del PON sicurezza per individuare fonti di radiazioni e di inquinamento nelle regioni di Sicilia, Campania, Ca- labria e Puglia. Il progetto è del Ministero dell’Am- biente e della tutela del territorio e del mare, i fondi sono della Comunità europea. Inquinamento atmosferico A pagina sei Georadar in azione Mentre il Governo regio- nale si dichiara impegna- to a riscrivere quello che tutta la Sicilia spera possa essere l’ultimo atto della travagliata e frammentata manovra finanziaria 2014, è impossibile non rilevare la totale assenza di qualsi- voglia previsione. . A pagina tre Il Governo dimentica i Comuni POLITICA Un disastro ambientale tra silenzi e connubi Siracusa, veleni peggio della “Terra dei Fuochi” L’ esecutivo del partito democratico siracusano ha fissato per la giornata di domani una riunione per affrontare la situazio- ne venutasi a creare con la decisione del Sindaco Garozzo che ha revocato l’incarico all’assessore Lo Giudice. In quella sede ci sarà una valutazione più ap- profondita della questione, atteso che il partito esprime profondo rammarico per quanto accaduto. A scendere in campo è la segretaria provinciale del Pd, Carmen Castelluccio, la quale, oltre a convocare la direzione provinciale, ri- tiene quella del sindaco una “decisione incomprensibile per la motivazione data. Il Pd convoca il direttivo “Mio padre è morto sputando sui muri della cucina perché non riusciva a controllare il suo corpo ammalato. Si vergognava perché in una casa di appe- na settanta metri quadrati non ti puoi nascondere. Da mesi il suo pranzo e la cena erano solo un sacchetto di plastica molle molto co- stoso, da attaccare a quel tubo che gli fuoriusciva dal corpo martoriato, neces- sitando l'aiuto proprio di quelle persone alle quali lui avrebbe voluto mostrarsi forte e bello com'era sem- pre stato. A pagina otto . A pagine cinque CASO LO GIUDICE

Libertà 03-07-14

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: Libertà 03-07-14

www.libertasicilia.com e mail [email protected] dELLa provincia di SiracuSa

fond

ato

nel 1

987 d

a Gius

eppe

Bian

ca POLITICA

a pagina tre

sabato 17 marzo 2012 • anno XXV • n. 64 • direzione amministrazione e redazione: via Mosco 51 tel. 0931 46.21.11 - faX 0931 / 60.006 - puBBlicità: Poligrafica S.r.l. via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 - Fax 0931 / 60.006 • € 0,50GIoVEDì 3 luGlIo 2014 • anno XXVII • n. 160 • direzione amministrazione e redazione: via Mosco 51 tel. 0931 46.21.11 - faX 0931 / 60.006 - puBBlicità: Poligrafica S.r.l. via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 - Fax 0931/ 60.006 • € 0,50

Ance Siciliacontro la chiusura

del Tar Catania

“E’ tempo di avviare concretamente il processo di normalizzazione nella gestione dei Consorzi.

.a pagine otto

commissariai consorzidi bonifica

rEGionEQ

a pagina sette

Sparatoriain via cassiaSi costituisce

l’autore

cronaca

Molesta coppiadi anziani: misura

cautelare per 46enne

PRIOLO

i a pagina sei

L’ elicottero che, nella giornata di martedì scorso, ha sorvolato i cieli di Floridia e Solarino trascinando uno strano oggetto rientra in un progetto all’interno del PON sicurezza per individuare fonti di radiazioni e di inquinamento nelle regioni di Sicilia, Campania, Ca-labria e Puglia. Il progetto è del Ministero dell’Am-biente e della tutela del territorio e del mare, i fondi sono della Comunità europea.

Inquinamento atmosferico

a pagina sei

Georadar in azione

Mentre il Governo regio-nale si dichiara impegna-to a riscrivere quello che tutta la Sicilia spera possa essere l’ultimo atto della travagliata e frammentata manovra finanziaria 2014, è impossibile non rilevare la totale assenza di qualsi-voglia previsione..

a pagina tre

il Governodimenticai comuni

poLitica

Un disastro ambientale tra silenzi e connubi

Siracusa, veleni peggiodella “terra dei Fuochi”

L’esecutivo del partito democratico siracusano ha fissato per la giornata di domani una riunione per affrontare la situazio-ne venutasi a creare con la decisione del Sindaco Garozzo che ha revocato l’incarico all’assessore Lo Giudice. In quella sede ci sarà una valutazione più ap-profondita della questione, atteso che il partito esprime profondo rammarico per quanto accaduto. A scendere in campo è la segretaria provinciale del Pd, Carmen Castelluccio, la quale, oltre a convocare la direzione provinciale, ri-tiene quella del sindaco una “decisione incomprensibile per la motivazione data.

il pdconvocail direttivo

“Mio padre è morto sputando sui muri della cucina perché non riusciva a controllare il suo corpo ammalato. Si vergognava perché in una casa di appe-na settanta metri quadrati non ti puoi nascondere. Da mesi il suo pranzo e la cena erano solo un sacchetto di plastica molle molto co-stoso, da attaccare a quel tubo che gli fuoriusciva dal corpo martoriato, neces-sitando l'aiuto proprio di quelle persone alle quali lui avrebbe voluto mostrarsi forte e bello com'era sem-pre stato.

a pagina otto

.a pagine cinque

caSo Lo GiudicE

Page 2: Libertà 03-07-14

Il presidente di Ance Sicilia, Salvo Ferlito, lancia una mobilita-zione generale contro la soppressione della sezione di Catania del Tar Sicilia e invi-ta tutte le autorità, gli imprenditori, le parti sociali e la popola-zione della Sicilia orientale a partecipa-re all’incontro aperto convocato dai presi-denti di sezione del Tar etneo, Calogero Ferlisi, Salvatore Ve-neziano e Cosimo Di Paola, per domani alle ore 16, presso la sede di via Milano, a Catania, per valutare la situazione e stabi-lire le iniziative da intraprendere.“Noi imprenditori edili saremo presenti compatti, compresi i presidenti delle casse edili – dichiara Ferli-to - . Ho già chiesto e ottenuto l’adesione dei segretari generali provinciali di Cgil, Cisl e Uil. Faccio appello a tutti coloro che per la loro atti-vità e i loro interessi dipendono dal Tar di Catania, perché fac-ciano la loro parte a sostegno di ogni ini-ziativa utile”.

Ance Siciliacontro la chiusuradel Tar Catania

SIRACUSAe-mail [email protected] Cronaca di Siracusa online nel mondo 3 luGlio 2014, Giovedì 3

il Governo regionale dimentica le unioni La “dimenticanza” della giunta siciliana, ha proseguito l’on. Vinciullo, rischia di penalizzare i Comuni sicilianiMentre il Governo regionale si dichiara impegnato a riscri-vere quello che tutta la Sicilia spera possa essere l’ultimo atto della travagliata e frammentata mano-vra finanziaria 2014, è impossibile non rilevare la totale as-senza di qualsivoglia previsione finanziaria a favore delle Unioni dei Comuni siciliane. Lo dichiara l’on. Vin-cenzo Vinciullo.La “dimenticanza” del Governo regio-nale, ha proseguito l’On. Vinciullo, ri-schia di penalizzare fortemente le Unioni dei Comuni siciliane, che si vedrebbero, ad oggi, preclusa la possibilità di attinge-re alle risorse di cui all’art. 1 comma 730 della Legge n. 147 del 2013 (Legge di Stabilità 2014), pari ad almeno 30 milioni di euro, quali incen-tivo al processo di riordino e semplifica-zione degli enti terri-toriali.Mi auguro si tratti di una semplice, sep-pur grave, “svista”, ha continuato l’On. Vinciullo, perche se così non dovesse es-sere, saremo costretti a prendere atto che il Governo regiona-le, dopo il taglio dei trasferimenti ai Co-muni, si appresti a in-fliggere un ulteriore e ingiustificato, oltre che inaccettabile, colpo basso agli Enti locali.Pertanto, ha conclu-so l’On. Vinciullo, invito il Governo re-gionale a ravvedersi comunicandogli che,

ni, affinché possano contare sul contri-buto indispensabile per mantenere attivi ed efficienti i servizi condivisi.

fin da adesso, a pre-scindere dalla sua volontà, in fase di approvazione della Manovra Finanziaria in Commissione Bi-

di poter riceve al-meno 2,5 milioni di euro dallo Stato, per poi poter trasferire queste risorse alle Unioni dei Comu-

Palazzo dei Normanni.

Il governo della Regione impegnato nella Finanziaria 2014

lancio, predisporrò un apposito emen-damento di com-partecipazione della Regione, in modo da consentire alla stessa

Non si è fatta attendere nemmeno la dichiarazione dell’on. Pippo Zappulla, che insieme alla consigliera Simona Princiotta, è protagonista dell’attacco sferrato contro il sindaco sul tema degli asili nido. “E' chiaris-simo a tutti che Garozzo revoca la delega ad uno dei migliori assessori comunali della sua giunta per mera ritorsione e per mediocre calcolo politico – commenta Zappulla -. Giudico pertanto, gravissima ed inaccetta-bile la decisione assunta perché si presenta come una rappresaglia politica in una logica vecchissima di di-sprezzo per gli interessi generali della città”.Alessio Lo Giudice ha svolto il suo ruolo di assessore slegato dalla pure logiche di componente ed è stato non solo assessore di qualità in grado di rappresentare per intero il Partito e la coalizione e di saper interlo-quire, al contempo, positivamente con fasce sempre più larghe della società civile, del mondo delle profes-sioni e delle forze sociali. Un assessore che con le sue idee è stato leale con il Sindaco e con il programma politico e amministrativo del Partito democratico e della coalizione. La sfrontatezza di tale decisione fa

gettare la maschera ad un gruppo di potere che, sostenuto lealmente nella competizione elettorale da tutte le compo-nenti del Pd, sta oggi usando l’amministrazione cittadina non già per svolgere un servizio a Siracusa e ai siracusani ma per raggiungere obiettivi inconfessabili. Sorge il so-spetto, quindi, che la presenza in giunta dell’assessore Lo Giudice fosse da impedimento per il raggiungimento di tali obiettivi».“La democrazia al comune di Siracusa, col sindaco Ga-rozzo, è diventata un optional”. Questo il commento da parte del parlamentare regionale di Centro Democratico, Pippo Gianni, alla decisione del sindaco Garozzo di de-fenestrare l’assessore Lo Giudice. “Si è poi distinto per arroganza e incompetenza – argomenta Gianni - copione del lavoro degli altri, uno per tutti la nota vicenda del documento di programmazione, che ha ridicolizzato an-che sulla stampa nazionale la persona del sindaco ed ine-vitabilmente la città di Siracusa. Incapace di assumersi responsabilità, sta conducendo l’amministrazione verso il disastro finanziario ed ha aggiunto al suo già nutritissimo bestiario la richiesta nelle sue mani delle dimissioni”.

PolItICa

caso Lo Giudice: il sindaco accusatodi ritorsioni e di poca democrazia

2 3 luGlio 2014, Giovedì

di Arturo Messina

E’ da tutti risaputo che di ogni azione, di ogni proget-to, il punto più cruciale è la resa dei conti. In questi giorni l’evento più sentito da tutti, a prescindere dalle varie crisi economiche, politiche, amministrative, morali, globali, indivi-duali… indubbiamente sono gli esami di Stato, la cosiddetta “maturità”, dopo la quale sorge il di-lemma più preoccupante per il giovane: Università o Lavoro? La domanda che un siracusano si por-ge a tal proposito è: “La scuola d’oggi è migliore o peggiore di quella di ieri a Siracusa?” Sembra facile rispondere ma non lo è; non lo è perché occorre analizzare sotto quale aspetto essa è migliore o peggiore: sotto l’aspetto dell’edilizia sco-lastica, del numero degli alunni che la frequentava-no, della loro provenienza, dei rapporti tra di loro, dei rapporti tra docenti e studenti, della formazione globale, ossia culturale e caratteriale, delle discipli-ne scolastiche, dell’impe-gno, del rendimento, delle attitudini, del rapporto intercorrente tra il punto di partenza e quello di arrivo di ciascuno studente, del rapporto tra il numero di coloro che continuavano gli studi all’università e quelli che si orientavano per il lavoro. Per svilup-pare questo tipo di analisi funzionale sociologica per campione è ovvio che è indispensabile la collabo-razione d’un interlocutore di notevole esperienza: non l’ho trovato tra le due commissioni operanti pres-so il Liceo Corbino, dove l’unica persona che mi co-nosceva era il collaboratore Mario, che per me è stato sempre come un figlio. Egli mi ha presentato prima alla commissione che operava a pian terreno (il cui presi-dente si è rifiutato e mi ha invitato ad allontanarmi, sebbene io avessi voluto rimanere ad assistere come un qualsiasi candidato o amico d’un candidato…). Poi mi ha presentato alla commissione che operava

E’ migliore o peggiore?

nella biblioteca, la cui pre-sidente ha rifiutato di essere intervistata. Ho quindi rite-nuto più opportuno recarmi al Quintiliano che, da sem-plice Istituto Magistrale qual era quando vi sono andato quale membro di commissione, è diventato Liceo Polivalente. E lì ho trovato come membro interno quello stesso che vi trovai allora, circa 25 anni addietro: il prof. Di Mauro, esimio docente di Disegno e Storia dell’arte. Di meglio non potevo tro-vare, se si considera, oltre all’esperienza didattica, la sua disponibilità caratteria-le; tanto vero che appena gli ho porto il questionario con le domande specifiche, si è messo subito a scriverne le risposte, mentre i colleghi membri di commissione (diciamo meglio le colle-ghe, perché anche in questa commissione, come pure in tante scuole, le donne ave-vano la maggioranza…) continuavano a esaminare: -Che tipo di scuola prefe-rivano i ragazzi usciti dalla scuola media ai tuoi tempi, circa 50 anni addietro, e quale preferiscono oggi?“Prima si può dire che in Ortigia ci fossero solo il Liceo Classico Gargallo (dove andavano studenti d’un certo ceto) e la Scuola d’Arte, da poco promossa

a Istituto; il Magistrale era solo per le ragazze, visto che era gestito dalle Suore Orsoline, che furono le prime anche a istituire il Liceo Linguistico, ma erano entrambi parificati. Chi voleva diventare ma-estro doveva andare a fare gli esami di Stato a Noto! Per i maschi c’era anche il Nautico. Alla borgata c’era il “Palazzo degli Studi”: da un lato il Liceo Scientifico e dall’altro la Ragioneria. Il Quintiliano ha appena una sessantina d’anni; al-trettanti ne hanno, e anche molto meno, l’Enrico Fer-mi, l’Einaudi, il Calapso, l’Istituto Tecnico Fem-

minile, l’Alberghiero… e questi erano frequentati preferibilmente da quelli che non andavano al Clas-sico. Poi non vi è stata più differenza di ceto, soprat-tutto da quando il Classico è diventato ospite delle Orsoline e gli Istituti sono diventati Licei Polivalenti, dando sempre più spazio alle materie pratiche, lin-guistiche, scientifiche e l’informatica è diventata la disciplina che è subentrata dappertutto”. -Qual era il rapporto do-cente-allievo e tra gli stessi studenti allora, e quale è oggi?“Si è sviluppato soprattutto il cosiddetto “Bauhaus” tedesco, piuttosto demo-cratico , il vivere nella stessa struttura scolastica, farsi allievi. I rapporti devono essere finalizzati ad una stima reciproca dei valori intellettuali, culturali, sentimentali, umani; a qualsiasi livello si riscontrino non devono mai scontrarsi! Il vero metodo è quello dell’antica Grecia, non in classi numerose. In campo artistico, ad esempio, l’in-segnamento accademico è stato sempre l’unico valido che ci ha formato <artisti>: il disegno, considerato <arte divina>, base di ogni costruzione plastica, legge

eterna che ogni pittore e artista deve in genere applicare. Allora i rapporti erano migliori ma, nel con-tempo, più rigidi: chissà…forse per questo erano più formativi!”-Quali materie si sceglie-vano ieri e quali si scelgono oggi?“Sulla scelta delle materie oggi è importante, in senso formativo, valorizzare quelle scientifiche, lingui-stiche e filosofiche. Allora si preferiva la teoria, il latino, il greco… La scuola preferita oggi è quella dove vengono impartite discipline creative e prati-che, quelle cioè dove alle materie come l’italiano, la matematica.. vengono promossi disegno, musica, attività sportive, informa-tica, lingue straniere che si parlano, non le lingue morte…”-Com’era il rendimento degli studenti?“Bisognerebbe fare un di-stinguo: allora era soprat-tutto culturale, scolastico. Oggi è soprattutto globale. L’uomo non è fatto solo di cervello!”-E la sistemazione, dopo la maturità e… dopo la laurea?Non risponde; fa una smor-fia di insoddisfazione, qua-si per dire: “Dipendesse da loro, poveretti!”

La LV Analisi funzionale sociologica sul territorio di Siracusa ieri e oggi per campione seconda edizione coglie l’occasione degli esami di Stato

Page 3: Libertà 03-07-14

3 luGlio 2014, Giovedì 5

caso Lo Giudice, il pdconvoca il direttivo“Dal punto di vista degli assetti politici non comprendiamo la necessitàper una maggioranza che almeno nei numeri è più che solida”

“Dal punto di vista degli assetti politici non comprendiamo la necessità, per una maggioranza

L’esecutivo del partito demo-cratico siracusano ha fissato per la giornata di domani una riu-nione per affrontare la situazione venutasi a creare con la decisio-ne del Sindaco Garozzo che ha revocato l’incarico all’assessore Lo Giudice. In quella sede ci sarà una valutazione più appro-fondita della questione, atteso che il partito esprime profondo rammarico per quanto accaduto.A scendere in campo è la segre-taria provinciale del Pd, Carmen Castelluccio, la quale, oltre a convocare la direzione provin-ciale, ritiene quella del sindaco una “decisione incomprensibile per la motivazione data. Il Sindaco ha riconosciuto ed apprezzato la validità del lavoro svolto e dell’impegno profuso da Lo Giudice e tuttavia seguendo logiche “antiche” e non da innovatore, schiaccia la personalità politica di Lo Giu-dice, rappresentante dell’intero PD e protagonista di un’azione amministrativa apprezzata dalla città e dallo stesso sindaco, su logiche di corrente (la reazione ai presunti attacchi ricevuti dal Sindaco da parte di una compo-nente del PD) che sono esatta-mente quelle da cui occorrereb-be affrancarsi per realizzare un rilancio dell’azione di Giunta che guardi unicamente alle esi-genze della città, al merito ed alle competenze”.La Castelluccio parla di verifica politico-amministrativa legitti-ma ma prima avrebbe dovuto essere fatta all’interno del Pd: “Auspicavamo che la fase di verifica avviata costituisse, finalmente, l’occasione per rico-struire, l’indispensabile dialogo e il rapporto tra il Sindaco e il partito di sua appartenenza, mettendo al centro del confronto gli interessi della città, la qualità delle azioni messe in campo, ma soprattutto, le prospettive del lavoro ancora da fare e delle scelte importanti che spettano a questo Sindaco e a questo Consiglio Comunale. Aver rifiutato fino a questo momento il confronto negli organismi del PD e, nei fatti, con lo stesso gruppo consiliare ha creato quella mancanza di dialogo e di condivisione che favoriscono iniziative politiche

In foto, Carmen Castelluccio.

Ad un anno dall’insediamento della giunta Garozzo, si apre un nuovo fronte di polemiche e di accuse all’interno del partito democratico. La convivenza tra le diverse anime esistenti (renziani da una parte, cuperliani e Dem dall’altra) non è mai stata idilliaca. Già dalle primarie per la scelta del candidato sindaco, che ha visto prevalere Garozzo proprio sull’assessore Lo Giudice, destinatario del provvedimento di revoca, si è regi-strato un clima di scontro aperto, lenito dall’affermazione alle amministrative dello scorso anno.Il sindaco sostiene di essere stato colpito a tradimento dal fuoco amico. Il caso degli asili nido sarebbe soltanto l’ultimo proiettile espulso dalla pistola fumante dei cuperlia-ni. L’errore dell’assessore alle Politiche scolastiche sarebbe stato quello di non avere preso le distanze dall’iniziativa della consigliera comunale Simona Princiotta e dal parlamentare di riferimento, Pippo Zappulla. Nessuno scandalo, poi, per quanto attie-ne la scelta (ormai certa) di cooptare nella nuova compagine degli assessori Gianluca Scrofani, che appena un anno fa si trovava dall’altra parte della

diatribe nel partito democraticoSullo sfondo i problemi della città

Il Caso

barricata a lottare per l’affermazione di Ezechia Paolo Reale alla poltrona di sindaco di Siracusa, proprio contro Garozzo.Lo Giudice replica che questo non è altro che un pretesto e che giuridicamente quelle dimissioni in bianco firmate lunedì scorso da sei degli otto asses-sori della Giunta comunale, non rappresentano nulla perché le dimissioni vanno rassegnate nelle mani

del segretario genera-le per avere efficacia. Lo Giudice sostiene che il provvedimento del sindaco sia degno della più torva po-litica targata Prima Repubblica, ben lon-tana dagli indirizzi di cambiamento voluti da Renzi.Insomma, tutti hanno torto, tutti hanno ra-

gione. In primo piano le forti frizioni all’interno del partito democratico siracusano che di volta in volta riaffiorano con atteggiamenti di nervosismo quando non astiosi. Speriamo che non rimangano solo sullo sfondo i problemi della città, che sono tanti. Il sindaco assicura che il rimpasto avverrà entro la settimana e che l’amministrazione della città non subirà alcuno scossone.

F.N.

di singoli, nei confronti dell’am-ministrazione, non concordate.Per la Castelluccio bene hanno fatto gli assessori Moschella e Lo Giudice a non firmare dimissioni in bianco “interpretando cor-rettamente la propria presenza in Giunta come espressione del legame politico tra PD e ammi-nistrazione”. Per la segretaria del Pd non ha motivo di esiste-re una ricerca di allargamento della maggioranza in Consiglio comunale. “Dal punto di vista degli assetti politici non com-prendiamo la necessità, per una maggioranza che almeno nei nu-meri è più che solida, di ricercare la stabilità politica inseguendo e coltivando la frammentazione in consiglio comunale, che costitu-irebbe una operazione di corto respiro, consegnando la giunta ai capricci e ai trasformismi di singoli e gruppi”.

4 3 luGlio 2014, Giovedì

EConomIa

Consorzi di bonifica: nominati i commissari “E’ tempo di avviare concretamente il processo di normaliz-zazione nella gestione dei Consorzi di Bonifica siciliani che oggi sono gravati da numerose disfunzioni e diseconomie”. E’ quanto affermato dall’Assessore all’Agricoltura Ezechia Rea-lenel corso di un incontro con i vertici dell’Associazione Na-zionale Bonifiche e Irrigazioni (ANBI), che si è svolto presso la sede dell’Assessorato Regionale Agricoltura.Per dare attuazione a questa affermazione sono stati nominati due Commissari straordinari che avranno il compito di transi-tare gli attuali 11 Consorzi di Bonifica Siciliani verso i nuovi due previsti dalla L.R. n. 5 del 2014. Si tratta di Francesco Petralia per i Consorzi di Bonifica della Sicilia Orientale e Fa-brizio Viola per quelli della Sicilia Occidentale.I Commissari avranno il compito di effettuare una puntuale ri-cognizione della situazione esistente all’interno delle singole realtà consortili al fine di creare le condizioni per chiudere la lunga stagione dei commissariamenti e ripristinare la norma-lità nella gestione dei Consorzi di Bonifica siciliani. “Siamo davanti ad una svolta importante – ha affermato l’Assessore Ezechia Reale. La Regione avvia oggi un percorso – che porterà alla conclusione di una lunghissima stagione caratterizzata da una gestione straordinaria degli Enti. I due commissari appena nominati – ha continuato l’Assessore Reale – opereranno lungo direttrici ben precise in una prospettiva di contenimento della spesa e funzionalità delle strutture. Obiettivo finale è quello di condurre – nel più breve tempo – alla costituzione degli organi di gestione ordinaria dei Consorzi e di definire, attraverso il confronto con le parti sociali, la proposta di Regolamento cui improntare l’attività dei nuovi Consorzi di Bonifica”.

Green economy, un modelloper il risparmio energeticoIl Cantiere Didattico Sperimentale è un progetto che vede gli studenti del Laboratorio di Progetto dell’ateneo catanese impegnati nella realizzazione

Renato Grimaldi, Direttore Generale della Divisione Natura del Ministero dell'Ambiente

E’ necessario puntare sulla “Green Economy” per rilanciare il paese. E’ quanto ha detto Re-nato Grimaldi , Direttore Gene-rale della Divisione Natura del Ministero dell'Ambiente, ieri a Siracusa, nella sede dell’Area Marina Protetta del Plemmirio, per partecipare al Seminario conclusivo del Cantiere Didatti-co Sperimentale dell’Università di Catania dal titolo “La Natura come modello, tecnologie co-struttive , innovazione sostenibi-le e risparmio energetico”. Dopo i saluti del presidente dell’Amp del Plemmirio ,Sebastiano Ro-mano, il quale ha rammentato il protocollo stipulato con la Facol-tà di Architettura dell’Università di Catania, che prevede una col-laborazione in vista di alcuni la-vori nella sede dell’Amp inserita in un particolare contesto monu-mentale, ha preso la parola Gri-maldi, il quale, rivolgendosi agli studenti che hanno gremito la sala “Ferruzza-Romano, ha più volte citato il pensiero del sociologo Aldo Bonomi, secondo cui gli scenari naturalistici, da margine del modello di sviluppo devono diventare essi stessi il perno del rilancio economico italiano. “La partita – ha detto tra l’altro Gri-maldi – è in movimento. C’è chi propone le trivellazioni nel mare, il petrolio e altro ancora; io riten-go che, senza rinunziare o valu-tare nessuna possibile opzione, dobbiamo puntare sulla “Green Economy” e sulla straordinaria ricchezza della nostra biodiver-sità, senz’altro un fenomeno che rende il nostro territorio estrema-mente competitivo”. Il Direttore Generale della Divisione Natura del Ministero dell'Ambiente, ha poi avuto parole di elogio per la città e per la particolare location in cui è inserita la sede dell’oasi marina siracusana. “Non so – ha commentato - se tutti i siracusani siano davve-ro consapevoli di vivere in una città così bella. Ci troviamo (il Comprensorio Maniace ndr) in un luogo mozzafiato, che rappre-senta un intreccio speciale tra un contesto storico architettonico di particolare pregio e l’indubbia bellezza naturalistica, colgo l’oc-casione anche per ricordare che viviamo in un paese leader per i nostri siti Unesco e anche questo,

Un momento del convegno all’Amp.

come fa la Spagna, potrebbe di-ventare ad esempio il fulcro di un tour specifico”. Il Cantiere Didattico Sperimenta-

le è un progetto che vede gli stu-denti del Laboratorio di Progetto dell’ateneo catanese impegnati nella realizzazione in scala 1:1

di architetture sperimentali carat-terizzate dall’uso innovativo di tecnologie costruttive improntate al risparmio energetico e all’effi-cienza. In continuità con le attivi-tà sviluppate nel 2011 (DOME), nel 2012 (MoAbS) e nel 2013 (Wood Gridshell) anche quest’an-no, il progetto universitario si è concluso con un Seminario al quale hanno partecipato esperti e studiosi del settore. Nel pome-riggio a chiudere i lavori sarà il Magnifico Rettore dell’Universi-tà degli Studi di Catania, Giaco-mo Pignataro. . Il Seminario, a cui sono intervenuti anche Lilla Cannarella dell’Ordine degli ar-chitetti PPC di Siracusa e Roberto Meloni del Consorzio Universita-rio Archimede, si è svolto in part-nership con: il Consorzio Plem-mirio, l’Ance Siracusa, la Scuola Edile Cassa Edile Siracusa, Cpt Siracusa il Consorzio Universi-tario Archimede , e in collabo-razione con: l’Ordine architetti di Siracusa, l’Ordine degli Inge-gneri Siracusa, Gyproc – Saint Gobain Italia, Material Design, Corvaia. Tra gli interventi previsti stama-ni, quello in video conferenza di Nicola Pugno, Ordinario di Mec-canica Strutturale presso l’Uni-versità degli Studi di Trento, fon-datore e responsabile scientifico del Laboratory of Bio-Inspired & Graphene Nanomechanics, non-ché docente di Materials Science alla Queen Mary University di Londra. Nel suo intervento, il do-cente ha illustrato, anche attraver-so alcune slides, la sua ricerca sui materiali bio-ispirati, cioè mate-riali ispirati al mondo della natura che stanno trovando applicazioni pratiche: dai sistemi elettronici flessibili e trasparenti di ultima generazione fino alla nano me-dicina. Uno degli ultimi risultati del gruppo di ricerca di Pugno è la “foglia artificiale” un materiale multifunzionale a base di grafe-ne, ispirato alla foglia dell’albero di loto. Nel dettaglio, un foglio di grafene è stato fatto aderire ad un substrato polimerico, che sottoposto a tensione meccanica consente di modificare la topolo-gia superficiale del materiale, che può passare dalla condizione di stropicciata a liscia o dall'essere super-idrofoba a idrofila, proprio grazie a questo effetto topologico.

Page 4: Libertà 03-07-14

6 3 luGlio 2014, Giovedì

L’ elicottero che, nella giornata di martedì scorso, ha sorvola-to i cieli di Floridia e Solarino trascinando uno strano oggetto rientra in un progetto all’inter-no del PON sicurezza per indi-viduare fonti di radiazioni e di inquinamento nelle regioni di Sicilia, Campania, Calabria e Puglia.Il progetto è del Ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare, i fondi sono della Comunità europea. Gli elicotteri impegnati traspor-tano un sensore a raggi gamma, capace di tracciare una mappa del territorio captando ogni tipo di radiazione, sia quella genera-ta da fonti naturali, sia determi-nata da depositi clandestini di rifiuti. I dati una volta elaborati saranno trasmessi alle strutture ARPA regionali che, in sinergia con i comuni, li valuteranno”.“Dopo quanto si è scoperto nei territori della Campania, oggi denominata terra dei fuochi, la realizzazione di questo progetto è un segno di grande sensibili-tà nel campo della prevenzione e della scoperta di fenomeni inquinanti”. Così l’On. Sofia Amoddio, Deputato naziona-le del Partito Democratico, che prosegue: “La mappatura aerea è affidata alla società Helica srl di Udine e la strumentazio-ne utilizzata non provoca alcun danno alla popolazione. Tutto rientra nel PON Sicurezza 2007-2013, denominato Monitoraggio dell’impatto ambientale dovuto a reati ambientali”. “Il progetto serve a fornire un qualificato e aggiornato set di dati ad altissima risoluzione”. “L'avviso di aggiudicazione era stato pubblicato nella gazzet-ta Ufficiale e questo conferisce pubblicità all'evento”.Ma la parlamentare nazionale siracusana ha intenzione di ve-derci chiaro soprattutto sulle mancate informazioni relative all’impiego del velivolo."Un errore grave è stato comun-que - conclude la Amoddio - non avvertire i sindaci e di con-seguenza la popolazione che ha subito l'effetto sorpresa di quan-to accade nei cieli siciliani e per tale motivo presenterò una inter-rogazione al fine di chiedere ul-teriori chiarimenti al Governo”.

In foto, il Georadar e l’elicottero anti inquinamento.

Inquinamento atmosfericoUn georadar in azioneLa parlamentare del Pd Sofia Amoddio ha chiesto lumi al Governoper il mancato preavviso ai Comuni dell’impiego del velivolo

Nella giornata di martedì scorso ha sorvolato per i cieli di Floridia e Solarino

Molestava una coppia di anzianiMisura cautelare per un prioleseGli è stato applicato il divieto di avvicinarsi e di frequentare i luo-ghi in cui ci sono le parti offese ad un priolese, che era stato arre-stato dai carabinieri per stalking.Protagonista della vicenda giudi-ziaria è D.C. di 41 anni, origina-rio di Viareggio ma residente a Priolo Gargallo, il quale, assisti-to dall’avvocato Antonella Ca-copardo, è comparso ieri mattina dinanzi al Gip del tribunale di Siracusa, Vincenzo Panebianco. Questi ha convalidato l’arresto operato dai carabinieri della sta-zione di Priolo, intervenuti su segnalazione di una coppia di coniugi priolesi che il 30 giugno scorso, al culmine di una serie di aggressioni verbali, Le vittime hanno accusato l’in-dagato di averli in più occasioni minacciati, ma anche aggrediti fisicamente oltre che avere inge-nerato in loro uno stato d’ansia perché spesso si apposterebbe sotto casa e la coppia era priva di uscire senza ritrovarsi di fron-te all’uomo che inveiva contro di loro.Alla base delle aggressioni vi

CronaCa

Viene ricordata oggi con una mes-sa alla chiesa di sant’Antonio di Pa-dova alla Pizzuta, Rosella Maida, la 43enne siracusana, che ha perso la vita lo scorso anno a causa di un grave incidente stradale in cui è stata coin-volta. A ricordarla saranno i congiunti, ai quali ha lasciato una voragine di tri-stezza ed un vuoto incolmabile. La donna si trova-va all’interno della Ford Focus quella maledetta mattina del 3 luglio dello scorso anno. Ave-vano da poco la-sciato la spiaggia Sabbiadoro e si stavano immetten-do sulla strada sta-tale 115, all’altezza dell’intersezione con contrada Gal-lina, quando la sua vettura si è scontra-ta con un furgone Iveco Daily, gui-dato da un ragazzo avolese di 24 anni, G. S.. Sulla Ford Focus, nella quale viaggiavano 6 per-sone.

Oggi messain ricordodi Rosella

Via Luigi Cassia.

3 luGlio 2014, Giovedì 7

Ferì un uomo a pistolettate46enne si costituisce in casermaSarebbe l’autore dell’agguato ai danni di un coetaneo domenica scorsa in via Luigi Cassia, raggiunto da un colpo di arma da fuocoSi è costituito nella tarda serata di mar-tedì alla Stazione Carabinieri di Cassi-bile, accompagnato dal proprio legale, Claudio Musso di 46 anni, con numerosi precedenti, ritenuto responsabile del ten-tativo di omicidio ai danni di un uomo, avvenuto domeni-ca pomeriggio in via Luigi Cassia a Siracusa.E' durata 48 ore la latitanza dell'inda-gato, che mancava da casa dal pome-riggio di domenica scorsa allorquando al termine di una lite con un coetaneo avrebbe esploso nei suoi confronti un colpo di pistola at-tingendolo al collo, miracolosamente senza conseguenze vitali. I Carabinie-ri della Stazione di Cassibile hanno dato immediata esecu-zione al provvedi-mento di fermo di indiziato di delitto per tentato omicidio e detenzione e por-to illegali di arma da sparo emesso sul Musso dalla Procura della Repubblica di Siracusa sulla base delle risultanze in-vestigative raccolte dai militari dell’A-liquota Operativa della Compagnia di Siracusa che hanno fatto emergere, con una celere attività d’indagine, gravi in-dizi di colpevolezza e responsabilità a suo carico in ordi-ne al delitto. Dalle prime informazioni raccolte pare che il Musso abbia tra-scorso questa bre-ve fuga all’aperto, in località Fontane Bianche e si sia pre-sentato agli uomini

dell’Arma estre-mamente provato e spossato nel fisico, in stato di disidrata-zione ed affamato. I Carabinieri stavano già chiudendo il cer-

chio intorno al Mus-so precludendogli ogni contatto esterno che potesse aiutarlo a rimanere in fuga. Il Musso, sentitosi evidentemente brac-

cato e consapevole di non avere i mez-zi per garantirsi una prolungata latitanza, ha ragionevolmente deciso di costituirsi. Proseguono le inda-

gini dei Carabinieri finalizzate a verifi-care se veramente il Musso non abbia avuto connivenze, sia nel compiere il gesto delittuoso.

Si era reso latitante per due giorni girovagando per Fontane Bianche

sarebbe la convinzione dell’in-dagato che l’anziana vittima avesse preso di mira la figlia, circostanza che l’uomo esclude in maniera categorica.Lunedì scorso l’ultimo episodio,

quello che ha costretto la coppia a fare intervenire i carabinie-ri, contro i quali l’indagato si è anche scagliato prima di essere riportato alla ragione.

R.L.

Pattuglia dei carabinieri di Priolo Gargallo.

Page 5: Libertà 03-07-14

8 3 luGlio 2014, Giovedì

Zona industrialeSiracusa peggio

“Terra dei Fuochi”

di Concetto Alota

“Mio padre è morto sputando sui muri della cucina perché non riusciva a controllare il suo corpo ammalato. Si vergognava perché in una casa di appena settanta metri quadrati non ti puoi na-scondere. Da mesi il suo pranzo e la cena erano solo un sacchetto di plastica molle molto costoso, da attaccare a quel tubo che gli fuoriusciva dal corpo martoria-to, necessitando l'aiuto proprio di quelle persone alle quali lui avrebbe voluto mostrarsi forte e bello com'era sempre stato. I miei compagni di scuola avevano il papà avvocato, professore, pitto-re. La mia migliore amica aveva il padre che era consigliere regio-nale e quando eravamo in ritardo a volte, ci accompagnava a scuola in motoscafo; io no, io ero figlia di un operaio e quante espressioni ho visto quando con candore dicevo di abitare a Marghera". "Abito ancora qui, mio padre riposa in un cimitero circonda-to dai tralicci dell'alta tensione dell'Enel, in un terreno confinante con altri che nascondono rifiuti tossici".Era questa la sintesi del conte-nuto di una lettera scritta in una trasmissione radiofonica tempo fa dalla figlia di una delle vittime del Petrolchimico di Porto Marghera. Un operaio morto tra il dolore e la disperazione. Ma con lo stesso tema restiamo in casa nostra, nella nostra bella terra assediata dalle fabbriche dei veleni, nel nostro bel Petrolchimico più grande d'Eu-ropa, che da Siracusa arriva fino ad Augusta, dove la realizzazione delle discariche di rifiuti tossici e nocivi sono state una dozzina e tut-te autorizzate dalla Regione, oltre a quelle disseminate dappertutto che il calcolo vuole centinaia e in ogni angolo a pochi decine di metri dai centri abitati, dove dai rubinetti per anni è fuoriuscito il benzene, dove l'aria è da sempre inquinata, dove decine e decine di bambini sono nati malformati, dove la percentuale dei malati di cancro è di gran lunga più alta della media europea, dove il fondo del mare della rada di Augusta è una discarica di ve-leni, una distesa di catrame e di petrolio appesantito dai solventi. La situazione è di gran lunga peggiore della “Terra dei Fuochi”. La differenza rimane solamente il differente clamore mediatico. Gli abitanti di Augusta, Melilli, Villasmundo, Marina di Melilli, Città Giardino, Priolo Gargallo, Belvedere e una buona parte che vive a nord del capoluogo, sono costretti a respirare gas tossici e nocivi che provocano il tumore e dopo una lenta agonia alla morte. Un muro di silenzi nasconde un vero disastro ambientale con gas velenosi che inondano da sempre l'aria, specie d'estate quando è satura di polveri e gas velenosi per la vita oltre ogni soglia. Residui della raffinazione e della chimica, mercurio, vanadio, to-luolo, parexolo, exolo, benzolo e tutto il resto da cinquant'anni ci hanno riempito i polmoni e lo stomaco di veleni. Si tratta di

Disastro ambientale e omicidio plurimo

agenti chimici cancerogeni multi potenti, capaci di generare tumori encefalici, polmonari, linfatici, fibrosi e angisarcoma epatici; cancro ai tessuti emopoietici con effetti devastanti e che possono colpire non solo gli addetti agli impianti industriali, ma anche i cittadini residenti esposti ai mici-diali vapori e gas che fuoriescono copiose dalle ciminiere della zona industriale più inquinata de'Europa. Un male silenzioso che può manifestarsi anche dopo vent'anni di esposizione forzata a quel miscuglio di polveri, gas e veleni. C'è stato il sospetto da sempre, che i sabati e le domeniche, tutti i giorni festivi, gli impianti sono spinti al massimo della produt-tività e i gas accumulati fatti fuoriuscire senza filtri e scaricati a cielo aperto, senza il controllo di chi è incaricato dalle istituzioni. Stessa cosa per gli scoli dei veleni e idrocarburi in mare e fin nelle fal-de acquifere. Costretti a sbarrare porte e finestre per non respirare aria maleodorante e velenosa, che i venti spingono fin dentro le case della gente residente nei paesi vi-ciniori. Tutto è stato sopportato in danno alla salute pubblica per un posto di lavoro, un ricatto infinito. Milioni di metri cubi immersi continuamente nell'aria notte e giorno, saturando l'atmosfera e con l'effetto assuefazione non avvertiamo più nemmeno la puzza nauseabonda. Sull'esempio di una stanza chiusa e riempita lentamen-te di monossido di carbonio fino a farci stordire e morire, come il suicida che decide di farla finita senza il dolore e le sofferenze det-tate da una morte invece violenta. L'ultima rilevazione di qualche anno fa parlava di cartelle cliniche

con la percentuale del 36% del dato nazionale per il cancro e del 6% delle nascite di bambini nati malformati. Due record. La mano libera a industriali senza scrupoli a inquinare da parte del Palazzo non è stato mai un segreto. Industriali, politici e amministra-tori locali, hanno sempre in con-nubio concordato e determinato le politiche ambientaliste in una sola direzione; attraverso decreti e regole, tutti complici l'uno dell'altro, decretando in maniera sibillina la percentuale di emis-sioni nell'aria di gas, ma senza un'adeguata politica di possibile vero controllo. Porsi oggi queste domande, vuol dire cercare ancora le responsabilità di cinquant'anni d'inquinamento selvaggio. Di una catastrofe sanitaria abnorme, infinita, pagata dalla collettività sommando una montagna di soldi per cure e spese mediche a tutti i livelli con malati e morti a iosa. A migliaia i lavoratori e i cittadini del triangolo industriale sono morti per cancro, leucemia e patologie varie. Mai nessun colpevole ha pagato il conto salato di questa strage silenziosa d'innocenti per un semplice diritto al lavoro dettato dalla Costituzio-ne; una speranza per molti finita tragicamente negli ospedali prima e nei cimiteri dopo. Fin dagli inizi operai e cittadini furono tenuti all'oscuro dei poten-ziali danni all'organismo umano, alla flora e alla fauna, che provoca-va l'esposizione ai veleni e ai gas tossici e dai pericoli d'infestarsi di tumori e linfomi. Primo tra tutti, l'amianto. L'allarme scattò troppo tardi, quando ormai l'intero territorio era stato disseminato di stabilimenti che producevano veleni, morte e dolore. Quasi

tutte le sostanze prodotte, o che si producevano nel Petrolchimico siracusano, hanno un alto grado di tossicità di natura acuta o cronica e producono effetti proporzionali alla dose assorbita. È scritto nei manuali d'uso, che si a seguito di un'esposizione. La penetrazione delle sostanze tossiche e velenose nell'organismo umano avviene per inalazione, assorbimento cutaneo, ingestione. Gli effetti immeditati di manifesta tossici-tà, irritazione o infiammazione, oppure per necrosi dei tessuti, a seguito del contatto anche con sostanze tossiche aventi la reat-tività chimica a elevata energia superficiale: irritanti o corrosive per contatto, tossiche per inala-zione. Tra i rischi dichiarati, per idrocarburi e altri prodotti chimici che si producono nella zona in-dustriale con quantità enorme, il cancro per gli esseri umani o la nocività per gli organismi acqua-tici, con effetti devastanti per tutto l'ambiente contaminato. Mal di testa, vomito, vertigini, nausea, senso d'euforia ed ebbrezza, ma anche depressione della fun-zionalità cardiocircolatoria e la rassegnazione di chi non vuol più combattere, si vuole arrendere; ma combattere è già vincere. I veleni colpiscono il sistema nervoso centrale, con irritabilità accertata, ansia, cambiamenti convulsivi, cambio d'umore. Amnesia, agitazione convulsiva, coma e morte. È scontato da tempo il diffondersi di patologie che han-no incrementato l'incidenza epa-tica, interessando milza, fegato, pancreas e la ghiandola surrenale. Angiosarcoma del fegato, l'ade-noma epatocellulare, adenomi e carcinomi bronchioalveolari e adenocarcinoma mammario. Malattie e decessi sono il nostro pane quotidiano, come fosse la norma, se poi aggiungiamo l'in-quinamento che le città provocano al semplice vivere dei propri abitanti, ecco trovata la prima causa di morte dei nostri giorni, cui occorre aggiungere l'avvele-namento da cibi modificati con additivi velenosi e coloranti; il tutto frutto della tanto decantata globalizzazione messa in atto dall'uomo, che oltre al controllo del sistema economico, ora vuole controllare il modo di nascere, di vivere e morire. Molti medici specialisti del settore consigliano a chi soffre di disturbi causati dall'inquinamento di cambiare lavoro o addirittura di trasferirsi in un luogo di residenza più salutare, lontano dai veleni industriali.La vita, per quanto breve possa essere, va vissuta in maniera felice e gioiosa, con i propri caratteri e i propri valori. Uno solo dei morti a causa dell'industria dei veleni ha comportato la morte di tutti quelli che sono stati zitti e che sono ancora oggi ciechi, sordi e muti, poiché potrebbe capitare a tutti noi la stessa malasorte. La sostanza nell'esistenza terrena è quello che vale davvero per i di-versi significati di essere noi stessi e non plagiati dalla volontà di chi possiede la potenza economica del denaro per farci morire schiavi d'essere diventati il niente.

vita di Quartiere 3 luGlio 2014, Giovedì 9

Salute:trattamentovoltoalla rimozionedelle scoriedal sanguePer effettuare il trat-tamento emodialitico il sangue del soggetto deve scorrere attraver-so un apparecchio (ap-parecchio per dialisi o rene artificiale) che, con un opportuno siste-ma di pompe, fa circo-lare il sangue attraverso un filtro che lo depura e quindi lo restituisce al paziente. Pertanto il sangue deve essere estratto dal soggetto. Ciò, in casi di urgen-za, avviene mediante il posizionamento di un catetere in un grosso vaso venoso (catetere venoso centrale), men-tre nei pazienti in emo-dialisi cronica viene allestita una fistola ar-tero-venosa, ossia una congiunzione creata chirurgicamente tra una vena e una arteria, di norma al braccio. All'i-nizio della seduta dia-litica il paziente viene connesso (con due aghi posizionati nella fistola o attraverso il catetere venoso) all'apparecchio per emodialisi, quindi gli viene iniettata una dose di eparina che evi-ta che il sangue coaguli nel circuito extracopro-reo. Solo in rari casi (ad esempio in pazienti che hanno subito recente-mente un intervento chirurgico) la emodia-lisi si effettua senza eparina. La stessa seduta dura di norma 4 ore e vie-ne eseguita tre volte per settimana. Il punto centrale del trattamento è il filtro dializzatore (un elemento a doppio comparto nel quale vie-ne impiegata una mem-brana semipermeabile di porosità adatta). Nel secondo comparto vie-ne fatta fluire una solu-zione acquosa arricchi-ta dei soluti.

città: la dialisi in favore dei pazientiquest’anno non va in vacanza

Il progetto elaborato dall’Asp, in agenda per la presentazione per la datadi domani, prevede sessioni di trattamento estese anche ai turisti e ai visitatori

Offrire ai dializza-ti italiani e stranieri la possibilità di sog-giornare in vacanza a Siracusa nella consa-pevolezza, per loro e per le loro famiglie, di poter allontanare l’handicap clinico che la malattia comporta e trovare posti rene per la dialisi dedicati ai turisti anche nelle ore serali e notturne. L’iniziativa, denomi-nata “Dialisi Vacanze Asp Siracusa”, sarà presentata in confe-renza stampa lunedì 30 giugno 2014 alle ore 11 nella sala riu-nioni della Direzione generale dell’Asp di Siracusa (Corso Ge-lone 17, II piano). Ad illustrare i contenuti dell’iniziativa, alla cui divulgazione collabo-reranno l’Assessorato comunale al Turismo, Siracusa Turismo e la Camera di Commer-cio aretusea, sarà il coordinatore dell’A-rea funzionale omo-genea di Nefrologia dell’Asp di Siracusa Giuseppe Daidone insieme con il com-missario straordinario Mario Zappia, i di-rettori sanitario e am-

ministrativo Anselmo Madeddu e Vincenzo Magnano, l’assessore comunale al Turismo Francesco Italia, il vice presidente della Camera di Commer-cio di Siracusa Giu-seppe Gianninoto e il presidente di Siracusa Turismo Sebastiano Bongiovanni. Saran-no presenti, inoltre, i direttori sanitari dei presidi ospedalieri di Siracusa, Avola e Len-tini coinvolti nell’ini-ziativa. L'emodialisi è una terapia fisica sostitutiva della fun-zionalità renale som-ministrata a soggetti nei quali essa è criti-camente ridotta (ure-mia), condizione che rappresenta lo stadio più grave dell'insuffi-cienza renale. Il pro-cedimento rimpiazza le quattro funzionalità di base del rene: rimo-zione delle sostanze tossiche; riequilibrio elettrolitico; riequili-brio acido-base; rimo-zione dei liquidi. Nell'emodialisi stessa le prime due funzioni vengono svolte sotto-ponendo il sangue del paziente (da cui emo) al principio fisico del-

la dialisi. Esso viene fatto scorrere in un fil-tro in cui entra in con-tatto con una mem-brana semipermeabile attraverso cui passa-no solo (o almeno in maggior quantità) le sostanze tossiche che si desidera rimuove-re. Il filtro consente, oltre alla rimozione di sostanze, anche il reintegro di radicali alcalini, quindi il rie-quilibrio acido-base. L'ultima funzione in elenco riguarda la ne-cessità di rimuovere i liquidi assunti attra-verso l'alimentazione e non eliminati con la diuresi, che può essere estremamente ridot-ta o assente (anuria) nei soggetti nefropa-tici in fase terminale. Il metodo utilizzato è la ultrafiltrazione. Le principali metodi-che sostitutive della funzione renale (oltre al trapianto renale) sono: l'emodialisi, nella quale il sangue viene estratto dal pa-ziente, filtrato con una membrana semiper-meabile e reinfuso; la dialisi peritoneale, metodica che preve-de l'immissione nella

cavità peritoneale di un liquido di scambio e l'uso del peritoneo (sottile membrana che avvolge i visce-ri addominali) come membrana semiper-meabile per eseguire i processi sopra citati. L'emodialisi, o dia-lisi extracorporea, è la più diffusa e viene prevalentemente svol-ta presso ambulatori attrezzati (centri dia-lisi). Quella peritone-ale se opportunamen-te praticata ha eguale efficienza. Essa tutta-via viene praticata al domicilio, cosa che è un pregio in quanto salvaguarda l'autono-mia del paziente, ma richiede una assisten-za da parte di un fami-liare o che il paziente sia autonomo ed abile a praticare il tratta-mento. Il costo delle due me-todiche è analogo con una lieve prevalenza della emodialisi, i cui costi variano in ragio-ne della metodica e quindi materiale uti-lizzato. Ognuno dei due gruppi comprende diverse metodiche. I più comuni sottotipi di emodialisi sono:

Emodialisi standard (Ed); l’Emofiltrazio-ne in pre/post dilui-zione (Hf); l’Emodia-filtrazione (Hdf); lo Emodiafiltrazione On Line (Hdf On Line). l’Acetate-Free Biofil-tration (Afb). il Pai-red Filtration Dialysis (Pfd). l’Emofiltrazio-ne on-line con reinfu-sione endogena(Hfr. Una metodica deriva-ta dall'emodialisi che si usa più spesso nelle unità di terapia inten-siva è la terapia sosti-tutiva continua (Con-tinuous Artero Venous Haemofiltration o Cavh o Continuous Veno Venous Haemo-filtration o Cvvh). La terapia continua trova indicazione come te-rapia depurativa nelle forme di intossicazio-ne acuta o di grave so-vraccarico idrico, allo scopo di rimuovere dal sangue le sostanze tossiche circolanti fa-cilitando così la detos-sificazione e nei casi di insufficienza renale acuta. In questi casi si ricorre a metodiche di trattamento specifi-che, caratterizzate da (relative) bassa effi-cienza e lunga durata.

Sopra: apparecchiatura e poltrone per la dialisi.

Page 6: Libertà 03-07-14

Piano giovani Sicilia: tirocini formati-vi finanziati. La Regione Siciliana ha destinato a questo intervento 19 milioni 250 mila euro per l’avviamento di percorsi di tirocinio per giovani disoccupati/inoc-cupati, diplomati o in possesso di qua-lifica professionale, residenti in Sicilia da almeno 24 mesi, di età compresa tra i 25 e i 35 anni non compiuti, che sia-no inoccupati/disoccupati da almeno 6 mesi. L’iniziativa promuove 2000 percorsi di tirocinio formativo e di orientamento, di inserimento o reinserimento con la concessione al tirocinante di una borsa di tirocinio, a titolo di indennità di par-tecipazione. I percorsi di tirocinio avranno una du-

rata di 6 mesi e una borsa di 500 euro lordi mensili per ciascun tirocinante. Nel caso in cui il tirocinio fosse a favo-re di un soggetto disabile, o di un sog-getto richiedente asilo, o di un soggetto titolare di protezione internazionale e umanitaria o di un soggetto in percor-so di protezione sociale la durata dovrà essere di 12 mesi e la borsa di tirocinio di 750 euro lordi mensili (a queste cate-gorie sono riservati 200 posti). Ai soggetti ospitanti il tirocinio per l’attività di tutoraggio è riconosciuta la concessione di un contributo di 250 al mese per ogni tirocinante. Per maggiori informazioni e per la re-gistrazione della propria candidatura ri-volgersi a Casartigiani tel. 0931.64262 / 0931.64357.

Città: tirocini formativi finalizzatiall’inserimento nelle attività artigianali

L’Asp di Siracusa intensifica le attività di presa in carico di persone con disturbo pato-logico da gioco d’azzardo con l’istituzione di un numero verde, 800.848.042, attivo dalle 8,30 alle 13,30 tutti i giorni da lunedì a sabato, gratuito, riservato a chiunque vorrà chiedere informazioni ed aiuto ai sanitari specializzati nella cura della dipendenza patologica da gio-chi compulsivi. Ne dà notizia il commissario straordinario Mario Zappia. “La ludopatia è all’attenzione dell’Assessorato regionale della Salute che ha costituito uno specifico gruppo di lavoro - sottolinea Roberto Cafiso, diret-tore dell’Area Dipendenze patologiche - con la finalità di raccogliere dati sul fenomeno e normalizzare le prese in carico ad oggi timide e piene di remore per chi è affetto da questa dipendenza: Siracusa è all’avanguardia in Sici-lia, oggi anche per questa iniziativa voluta dai vertici aziendali che col numero verde vogliono incoraggiare la richiesta di aiuto. Il luogo di cura dedicato e naturale è il Sert, con Siracusa capofila per l’esperienza cinquennale accumula-ta. Ma anche i Sert di Augusta, Lentini e Noto sono abilitati alla presa in carico dei giocatori d’azzardo patologici”. L’Asp provinciale ha avuto in carico lo scorso anno oltre 90 casi di ludopatia ed oggi ha inteso potenziare i sistemi di accesso ai servizi che garantiscono la mas-sima privacy e celerità. Il numero verde sarà attivo dalla prossima settimana. A rispondere alle richieste di aiuto sarà esclusivamente un operatore Sert professionalizzato. Il gioco d'az-zardo patologico (definito anche azzardopatia o genericamente e impropriamente ludopatia) è un disturbo del comportamento rientrante nella categoria diagnostica dei disturbi del controllo degli impulsi. Nell'edizione di maggio 2013 del Dsm il gioco d'azzardo è stato inquadrato nella categoria delle cosiddette "dipendenze comportamentali". Ha una forte attinenza con la tossicodipendenza; infatti il giocatore d'azzardo patologico mostra una crescente dipendenza nei confronti del gioco d'azzardo, aumentando la frequenza delle giocate, il tempo passato a giocare, la somma spesa nell'apparente tenta-tivo di recuperare le perdite, investendo più delle proprie possibilità economiche (facendosi prestare i soldi) e trascurando gli impegni che la vita gli richiede. Il giocatore è diagnosticato affetto dal gioco d’azzardo patologico (Dsm-IV, 1994) se pre-senta almeno cinque di alcuni dei sintomi che seguono: È assorbito dal gioco, per esempio è continuamente intento a rivivere esperienze trascorse di gioco, a pianificare la prossima impresa di gioco, a escogitare modi per procu-rarsi denaro per giocare; Ha bisogno di giocare somme di denaro sempre maggiori per raggiun-gere lo stato di eccitazione desiderato; Tenta di ridurre, controllare o interrompere il gioco d’azzardo, ma senza successo; È irrequieto e irritabile quando tenta di ridurre o interrompere il gioco d’azzardo; Gioca d’azzardo per sfuggire problemi o per alleviare un umore disforico, per esempio, sentimenti di impotenza, colpa, ansia, depressione; Dopo aver perso al gioco, spesso torna un altro giorno per giocare anco-ra, rincorrendo le proprie perdite; Mente alla propria famiglia, al terapeuta, o ad altri per occultare l’entità del coinvolgimento nel gioco d’azzardo Ha commesso azioni illegali come falsificazione, frode, furto o appropriazione indebita per finanziare il gioco d’azzardo.

Città: ora c’è un numero verdecontro il gioco patologico

10 3 luGlio 2014, Giovedì 3 luGlio 2014, Giovedì 11

Città: terapia emodialitica domiciliareQuesta la nuova metodica intrapresa dall’ASP 8 per migliorare la qualità della vita dei pazienti“Per un’esistenza più normale senza la necessità di recarsi continuamente in ospedale”

Dall’ospedale a casa: in provincia di Siracusa la dialisi si pratica an-che a domicilio. Una nuova metodica che l’Azienda sanitaria pro-vinciale aretusea ha in-trapreso per consentire ai pazienti che hanno perduto la funzione re-nale una vita più nor-male senza la necessità di recarsi continuamen-te in ospedale. L’emo-dialisi a domicilio viene applicata in totale auto-gestione; al paziente è affidato un modernissi-mo dispositivo delle di-mensioni di un piccolo televisore dal peso di 30 chili, che può essere trasportato in un trolley e non richiede alcuna modifica strutturale dei locali in cui deve essere utilizzato. E’ sufficien-te, infatti, collegarlo ad una presa della corren-te. Grazie a tale sistema il paziente potrà conti-nuare a condurre la sua quotidianità. Rispetto al trattamento in ospedale, inoltre, questa metodi-ca garantisce un recu-pero delle forze molto più rapido e un rispar-mio per le casse della sanità di 17 mila euro pro capite l'anno. Sono richieste soltanto due condizioni: non essere malati altamente critici e contare su un partner durante il trattamento casalingo. La novità se-gna una grande rivolu-zione nel modo di fare dialisi. L’Unità operati-va Nefrologia e Dialisi del presidio ospedalie-ro Umberto I diretta da Giuseppe Daidone, che ha proposto alla Dire-zione aziendale l’avvio di tale metodica, prov-vederà a istruire il pa-ziente e il partner sulle modalità piuttosto sem-plici di utilizzo dello strumento con un trai-ning di circa tre setti-mane. Solo quando pa-ziente e partner avranno raggiunto un adeguato livello di destrezza nel-la gestione del macchi-nario comincerà il ciclo di sedute a domicilio. Il

paziente, naturalmente, verrà seguito periodi-camente dalla struttura nefrologica ospedalie-ra con controlli accu-rati. “Vi sono almeno tre buone ragioni per le quali ho accolto la proposta del dottore Daidone – spiega il commissario straordi-nario Mario Zappia -. La prima ragione è lo-gistica: nei Paesi indu-strializzati, gli ospedali sono sottodimensionati rispetto alle esigenze di una popolazione a vita media crescente e che invecchia con una ra-pidità impressionante; dati i costi elevatissimi delle strutture ospeda-liere, solo una politica sanitaria di deospeda-lizzazione rapida può permettere di fron-teggiare le richieste crescenti. La seconda ragione è economica ed è legata al costo del lavoro dei Paesi “ric-chi”, dove la spesa più importante dell’assi-stenza è quella legata agli stipendi dei pro-fessionisti sanitari. La deospedalizzazione, anche laddove l’assi-stenza a domicilio inte-gra la cura domestica, è nettamente favore-vole dal punto di vista economico. La terza

ragione è culturale e ri-flette una tendenza alla rivalutazione dell’indi-viduo nell’ambito cli-nico: si parla, infatti, con sempre maggiore frequenza, di tratta-menti “sartoriali”, adat-tati alle necessità del paziente, e l’approccio cosiddetto “olistico”, globale, non è più solo confinato alle medi-cine complementari o alleate, ma è anche chiamato a modulare le terapie convenzionali. Tenendo conto del fat-to che la terapia delle

malattie renali croniche “end-stage” consuma il 3-5% di tutta la spe-sa sanitaria dei Paesi in cui la dialisi è disponi-bile senza restrizioni, non deve quindi stupi-re che il discorso della deospedalizzazione in-teressi profondamente l’ambito dialitico. Ho ritenuto che la dialisi domiciliare fosse una carta da giocare presto e bene perché consente di migliorare la qualità di vita dei pazienti, di rendere il trattamento più efficace e di abbat-tere i costi”.“E’ oramai provata l’efficacia di un tratta-mento con queste inno-vative apparecchiature oltremodo semplici nell’uso ed affidabili – interviene il direttore di Nefrologia Giusep-pe Daidone -. Siamo i primi in Sicilia ad utilizzarle forti degli importanti risultati ot-tenuti in campo inter-nazionale e nazionale. Già due pazienti hanno fatto richiesta di essere inseriti nel programma. L’Unità operativa che dirigo e l’Area Fun-zionale Omogenea di Nefrologia dell’Asp di Siracusa che coordino amplia così l’offerta di trattamenti depurativi a

favore dei nefropazien-ti. L'aspetto importante è il forte miglioramen-to della qualità di vita del malato che può continuare a lavorare e a viaggiare. I benefici delle cure domicilia-ri rispetto all'ambiente ospedaliero riduco-no dell'85% i tempi di recupero, dovuti alla spossatezza al termine del trattamento in ospe-dale, diminuiscono del 30% i sintomi depressi-vi e consentono un mi-nor utilizzo dei farmaci antiipertensivi, sospesi nel 33% dei casi e ridot-ti nel 57%”. Soddisfa-zione viene espressa da Toti Bianca vice segre-tario nazionale Aned: “Ci dichiariamo felici per l’avvio della dialisi domiciliare extracorpo-rea nella provincia di Siracusa – dichiara -. Il malato che ha capito è colui che gestisce al meglio la malattia e la terapia e di conseguen-za sopporta meglio. La dialisi domiciliare ex-tracorporea è una meto-dica che il medico pro-pone per lo più a quelle persone che vogliono e possono gestire al me-glio la propria libertà di vita migliorando i rap-porti familiari, di lavoro e di amicizia”.

“Un ‘Cluster’ biomediterraneo”L’agricoltura del siracusano all’esposizione universale di Milano

Battesimo ufficia-le per il progetto Un-Expo Sicilia 2015, ideato dalla Fondazione Unesco Sicilia a sostegno del Cluster Bio Me-diterraneo lanciato dalla Regione sici-liana, che animerà il territorio siciliano nei mesi dell'esposi-zione universale di Milano prevista da maggio ad ottobre. ''Abbiamo fatto un bel passo in avanti - ha spiegato Aurelio Angelini, direttore della Fondazione Patrimonio Une-sco Sicilia -. Le attività che stiamo programmando in questi giorni ver-ranno inserite nella piattaforma ufficiale dell'Expo 2015 e sa-ranno visibili in tutto il mondo. Contiamo, così, di attrarre nei 43 comuni siciliani a marchio Unesco una fetta dei 20 milioni di visitatori dell'Ex-po attraverso itine-rari, che fondano le nostre eccellenze

culturali ed am-bientali rappresen-tate dal patrimonio Unesco". Il program-ma di marketing territoriale prevede itinerari che ricado-no nelle tre aree del Val Demone, Val di Noto e Val di Ma-zara, e sotto cluster legati a quattro temi: food, craft, art ed eventi. Adesso, i soggetti coinvolti, Fondazione Unesco Sicilia, Fondazione Sicilia (ex Banco di Sicilia) Cunes e CoopCulture, dovranno creare un protocollo di rete per andare avanti oltre lo step di mappatura dei territori Unesco, con la creazione di un disciplinare per la regolamentazio-ne delle aziende dei settori food e dieta mediterranea, manifatture (corallo, argento, ceramiche e vetro) e ricettività turistica. La parola "biologica" presente in agricoltura bio-logica è in realtà un

termine improprio: l'attività agricola, biologica o conven-zionale, verte sempre su un processo di na-tura biologica attua-to da un organismo vegetale, animale o microbico. La diffe-renza sostanziale tra agricoltura biologi-ca e convenzionale consiste nel livello di energia ausiliaria introdotto nell'agro-sistema: nell'agricol-tura convenzionale si impiega un notevole quantitativo di ener-gia ausiliaria pro-veniente da processi industriali (industria chimica, estrattiva, meccanica, ecc.); al contrario, l'agri-coltura biologica, pur essendo in parte basata su energia ausiliare proveniente dall'industria estrat-tiva e meccanica, reimpiega la materia principalmente sotto forma organica.Una dicitura sinte-tica più appropriata avrebbe forse potuto essere una di quelle

adottate in altre lin-gue, agricoltura or-ganica oppure agri-coltura ecologica, in quanto mettono in evidenza i princi-pali aspetti distin-tivi dell'agricoltura biologica, ovvero la conservazione della sostanza organica del terreno o l'inten-zione originaria di trovare una forma di agricoltura a basso impatto ambientale. La filosofia dietro a questo diverso modo di coltivare le piante e allevare gli anima-li non è solamente legata all'intenzione di offrire prodotti senza residui di fitofarmaci o concimi chimici di sintesi, ma anche (se non di più) alla fondata volontà di non determina-re nell'ambiente esternalità negative, cioè impatti negativi sull'ambiente a livel-lo di inquinamento di acque, terreni e aria. Nella pratica biolo-gica sono centrali soprattutto gli aspet-ti agronomici: la fertilità del terreno viene salvaguardata mediante l'utilizzo di fertilizzanti organi-ci, la pratica delle rotazioni colturali e lavorazioni attente al mantenimento (o, possibilmente, al miglioramento) della struttura del suolo e della percentuale di sostanza organica; la lotta alle avver-sità delle piante è consentita solamen-te con preparati vegetali, minerali e animali che non siano di sintesi chi-mica (tranne alcuni prodotti considerati "tradizionali") e privilegiando la lotta biologica. Gli animali vengono allevati con tecniche che rispettano il loro benessere e nutriti con prodotti vegetali ottenuti secondo i principi dell'agricol-tura biologica. Sono evitate tecniche di forzatura.

Page 7: Libertà 03-07-14

12 3 luGlio 2014, Giovedì

Quel Capo unico e così diversodi Roberto Tondelli

La Lettera di Paolo apostolo agli Efesini presenta sei brevi ca-pitoli. La prima sezio-ne (1-3) ha carattere dottrinale, la seconda (4-6) espone in forma esortativa il consequen-ziale comportamento dei credenti. Il cuore della prima parte mostra il progetto buono di Dio: raccogliere sotto un solo capo, Cristo, ogni cosa che è nei cieli e in terra (1,10). Peccato che gli uomini vogliano sempre darsi altri capi che sembrano rispondere al loro desi-derio di unità e ignorino spesso il capo unico di tutti che è il Cristo: un capo che dona se stesso per tutti, un capo che vuole la libertà di tutti. Un Capo ben diverso dai capi umani che noi spesso decidiamo di servire. Gesù Cristo, infatti, è l’unico che ha donato se stesso per noi. L’unico che è risorto alla gloria di Dio. L’unico mediatore che intercede per noi. La seconda parte della lettera agli Efesini elen-ca i sette elementi su

cui si incardina l’unità dei credenti in Cristo (4.4 ss.).Un solo corpo, cioè una chiesa/comunità che

realmente appartenga al Cristo perché attua il bene secondo Cristo; un unico Spirito, che ancor oggi è in grado di parlare al cuore della persona umile mediante la parola di verità che è parola di Dio, presentata nelle Scritture; un’unica speranza, che è quella della vita piena (eterna) presso Dio, al di là del male e delle sofferenze attuali; un solo Signo-re, cioè Cristo Gesù, il Risorto Figlio di Dio, la cui risurrezione anticipa e garantisce quella di tutti ; una sola fede, quella tramandata una volta per sempre ai credenti mediante l’E-vangelo, che è unico e ben comprensibile; un solo battesimo, cioè l’immersione che ancor oggi il credente ravve-

duto attua per innestarsi a Cristo; un Dio unico, Padre santo di tutti: egli chiama ciascuno me-

diante la parola di Cristo affinché ogni persona segua ciò che è bene, si innamori del bene e del “Buono” e lo attui nella propria esistenza con l’aiuto di questo Padre veramente Santo.Peccato che questi set-te elementi fondativi dell’unità in Cristo ab-biano subìto nel tem-po trasformazioni così profonde da render-li irriconoscibili. Tali trasformazioni hanno generato molti dei mali attuali. Solo il ritorno al Nuovo Testamento potrà restituire una fede sana e una relazione sana col Padre Santo che ci ama e col prossimo fatto a sua immagine. Di queste realtà attua-lissime si parla negli incontri del mercoledì, aperti a tutti, presso la chiesa di Gesù Cristo siracusana (via Modica, 3 – di fronte all’ingresso dell’Istituto Insolera - conversazioni bibliche settimanali: mercoledì ore 19.30 e culto al Signore domenica ore 10.30 - info: 093124639 - 3404809173 - email: [email protected]).

Incontri del mercoledì nella chiesa di Cristo

Gentile Direttore,dopo la manifestazione svoltasi al Teatro Va-squez, giorno 8 giugno u.s., continuano ad arri-vare centinaia di ringra-ziamenti e complimenti per l’iniziativa molto apprezzata. Non solo per l’attenzione rivolta dalla FIPAC COnfeser-centi ai pensionati di commercio, artigianato, agricoltura, turismo e terziario in genere, ma anche per la scelta degli artisti e delle gradite performance da loro realizzate. Non potendo rispondere a tutti singolarmente, Le chiedo cortesemente di darci la possibilità di rispondere tramite il suo giornale che, come sempre negli anni, è si-curamente il nostro fon-damentale partner nella realizzazione dell’even-to. Tra tutti desidererei potesse pubblicare in-sieme al nostro grazie, la lettera del premiato Armando Galea, come esempio degli apprez-zamenti ricevuti.La ringrazio anticipata-mente.

Il Coordinatore Regionale FIPACCarmelo Padula

Riceviamo e pubbli-chiamo la lettera del premiato Armando Galea, come esempio degli apprezzamenti rivolti all'iniziativa

Desidero, con la presen-te, esprimerVi i sensi del-la mia profonda e sincera gratitudine per avermi onorato del conferimen-to di un premio tanto inatteso quanto gradito, come quello che avete ritenuto di assegnarmi.Mentre scorrevano le ro-mantiche “Note del tem-po”, ho rivisto in retro-spettiva i miei 56 anni di attività e mi sono anche commosso nel ricordare le raccomandazioni dei miei genitori alla vigilia del mio primo giorno di lavoro, i 21 anni di proficuo apprendistato svolti in quella palestra di professionalità e di vita che è stata per me la Ditta Bozzanca, all’epo-ca magistralmente gui-data dal Commendator Adolfo, un personaggio di grandissimo spessore umano e professionale che mezza Italia ci ha invidiato e che la no-

premio “Leoni d’oro e d’argento” 2014

stra Città ha purtroppo facilmente dimenticato. L’atmosfera d serena ri-flessione mi ha permesso di ripercorrere altresì le tappe più significa-tive della mia attività, i viaggi che mi hanno permesso di confron-tarmi con altre culture, ma anche i sacrifici e le difficoltà che la condu-zione in proprio di ogni attività comporta, supe-rati grazie all’apporto determinante dei mie familiari e all’amabilità dei tanti concittadini che mi hanno sempre soste-nuto, onorandomi della loro amicizia e della loro preferenza.L’occasione mi è sta-ta anche propizia per apprezzare la perfetta organizzazione di una manifestazione varia e ricca di contenuti che si è avvalsa di personaggi di primo piano sia a livello istituzionale che artisti-co a riprova della validità della Vostra Organiz-zazione che si segnala anche per la sensibilità verso gli anziani del commercio, da Voi visti come risorsa di esperien-za, in contrapposizione quindi con tutti colo-ro che continuando ad ignorarli, dimostrano di

vederli solo come inutile zavorra. Nel ribadire i miei sentimenti di sin-cera riconoscenza per lo spirito di osservazione che Via ha consentito – val la pena ripeterlo – a differenza di altri, di distinguere la laboriosità delle api del fastidioso ronzio dei calabroni, giunga gradito ai vertici regionali e provinciali

FIPAC, al presidente di Confesecenti Arturo Linguanti, impareg-giabile regista di una cerimonia altamente si-gnificativa, alla spigliata e dinamica responsabile provinciale di Assoturi-smo, dottoressa Silvia Margherita, alla dotto-ressa Vasquez interprete verace di antiche ma sempre attuali liriche

siciliane, ai protagonisti dell’intermezzo “Note del Tempo” per l’alto li-vello artistico delle loro prestazioni, alle autorità presenti e a quanti hanno fornito la loro preziosa e apprezzata collabora-zione alla buona riuscita della manifestazione, il mio memore, grato e cordiali saluto

Armando Galea

Ha riscosso ampi consensi l'iniziativa rivolta alla premiazione di pensionati del Commercio, dell’Artigianato, del Turismo e del Terziario in genere

 

3 luGlio 2014, Giovedì 13

Page 8: Libertà 03-07-14

14 3 luGlio 2014, Giovedì

I Carabinieri della Stazione di Scoglitti hanno dato esecu-zione all’”Ordinanza di appli-cazione della misura cautela-re dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi fre-quentati dalla persona offesa” emessa dal Giudice per le In-dagini Preliminari di Ragusa concordante con la richiesta effettuata dal Pubblico Mini-stero sulla base delle risultan-ze investigative acquisite dai militari della citata Stazione a carico di una 47enne rume-no, ritenuto responsabile, di reiterati atti di violenza, av-venuti all’interno delle mura domestiche, ai danni della coetanea consorte nonché connazionale, cuoca presso un ristorante di Scoglitti. L’in-tervento dei Carabinieri della Stazione è avvenuto a seguito della segnalazione della don-na, che al termine dell’enne-sima lite, contattava i militari, presentando altresì un referto medico di 3 giorni, emesso dal Presidio Territoriale di Emergenza di Scoglitti. A se-guito dell’applicazione della misura, all’uomo è stato pre-scritto l’allontanamento dal tetto coniugale nonché inibi-to l’avvicinamento ai luoghi frequentati dalla moglie. Al termine delle formalità di rito, l’indagato è stata posta a di-sposizione dell’Autorità Giu-diziaria Iblea, davanti la qua-le dovrà rispondere del reato di maltrattamenti in famiglia. Sono oltre 10 i casi di violenza in famiglia trattati dalle Sta-zioni dipendenti dalla Com-pagnia di Vittoria nell’anno 2014. Solo martedì i Carabi-nieri della Stazione di Vittoria avevano dato esecuzione dello stesso tipo di provvedimento emesso dall’Autorità Giudi-ziaria iblea nei confronti di un 45enne vittoriese, ritenuto responsabile, di reiterati atti di violenza e minacce, avve-nuti all’interno delle mura domestiche dal 2010 ad oggi per futili motivi, ai danni del-la propria consorte 41enne, procedendo contestualmente al ritiro cautelativo delle armi regolarmente detenute dallo stesso, e nello specifico 2 pi-stole calibro 38 nonché di 100 proiettili del medesimo ca-libro, al quale è stato inoltre ritirato il porto d’armi.

Maltrattamenti:la misura cautelareper un cittadinorumeno

Sopra: Salvatore Fidone.

Cronca: eludono gli obblighidelle misure di prevenzione

Vittoria: il primo “Pizzicato” dal Carabinieri perché faceva uso di un veicolo privodi copertura assicurativa, il secondo per non essere riuscito a fare a meno del mare estivo.

Il controllo del territorio da parte dei Carabinieri della Compagnia di Vitto-ria prosegue, con l’obietti-vo, tra gli altri, di verificare quotidianamente che i sog-getti destinatari di misure di prevenzione ovvero a cui sono state concesse misure alternative alla detenzio-ne carceraria rispettino gli obblighi imposti dall’Au-torità Giudiziaria. In pochi giorni i Carabinieri hanno tratto in arresto 2 sogget-ti inottemperanti a quanto disposto dai rispettivi prov-vedimenti giudiziari. Infatti i Carabinieri della Stazio-ne di Acate, nel corso del servizio di controllo del territorio, notavano ai bor-di della carreggiata della Contrada Scalonazzo una Fiat Uno in presumibile stato di abbandono, seppur da un primo controllo non risultante rubata. Pertanto gli operanti decidevano di far rimuovere l’autovettura da un carro attrezzi poiché parcheggiata sulla pubblica via e priva di copertura as-sicurativa. Nel mentre era-no in attesa della ditta, no-tavano sopraggiungere da lontano due uomini, di cui uno alla loro vista, si dava

improvvisamente alla fuga per le campagne di Acate riuscendo a dileguarsi. Da una breve indagine condot-ta dai Carabinieri biscari era possibile risalire all’i-dentità del soggetto datosi alla fuga, comprendendone anche il motivo: trattavasi di Fidone Salvatore classe 1967, residente a Gela, più volte denunciato dalle For-ze dell’Ordine e sottoposto alla Sorveglianza Specia-le di Pubblica Sicurezza con obbligo di soggiorno in Gela. Immediatamente i Carabinieri di Acate, richie-dendo l’ausilio dei colleghi del Reparto Territoriale di Gela, proseguivano le ri-cerche del fuggiasco riu-scendo a rintracciarlo dopo 6 ore proprio nel Comune di Gela, ove lo stesso veni-va tratto in arresto per vio-lazione degli obblighi im-postigli dalla Sorveglianza Speciale emessa dal Tribu-nale di Caltanissetta. Al ter-mine delle formalità di rito, il Fidone veniva sottopo-sto agli arresti domiciliari presso la propria abitazio-ne. Nella serata di martedì, i Carabinieri della Stazione di Scoglitti, verso le 21.00, hanno invece notato un

volto a loro noto a bordo di un ciclomotore “Piag-gio” sfrecciare per le vie della frazione rivierasca. Immediatamente ricono-sciuto in Tonghi Gaetano, classe 1982, già denuncia-to dalle Forze dell’Ordine e sottoposto alla misura di prevenzione della Sorve-glianza Speciale di Pubbli-ca Sicurezza con obbligo di soggiorno nel Comune di Vittoria, lo stesso veni-va tratto in arresto e con-dotto presso la caserma di Via Plebiscito, per aver violato le prescrizioni del provvedimento emesso dal Tribunale di Ragusa che gli fa divieto di condurre autovetture ed automezzi. Si tratta di soggetto recidi-vo, in quanto il 24 maggio scorso era stato tratto in ar-resto per il medesimo mo-tivo, ed in quel caso aveva altresì opposto resistenza ai militari operanti spinto-nandoli. Stanotte, al termi-ne delle formalità di rito, è stato sottoposto agli arresti domiciliari a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. In entrambi i casi di cui sopra, i mezzi sono stati sottoposti a sequestro am-ministrativo.

Sopra: Gaetano Tonghi.

SPORT Siracusa 3 luGlio 2014, Giovedì 15

Certo la gente c’è da capirla se a pochi giorni dalla chiusura delle iscrizioni, con-trariamente a quanto avviene nelle altre piazze di eccellenza, del Siracusa prossi-mo venturo si sa poco o niente. Ma bisogna capire anche Cutru-fo che sarà rimasto così tanto deluso del finale di campiona-to della sua squadra da strafregarsene se i giocatori della scorsa stagione, uno ad uno stanno imboccando altre strade. Né serve ricordargli che disfarsi di tanti giovani prometten-ti , da Lombardo a Figura, da Lentini a Palmiteri, potreb-be essere un domani motivo di rimpian-to, o che le buone squadre non si creano dall’oggi al domani, ma gradualmente, inserendo nell’os-satura della vecchia

Sarà una squadra nuova di zeccaquattro difensori: Ma-rino, Orlando,Arena e Cristaldi, dal Mister-bianco: tre centro-campisti: Sapienza, Palazzolo e La Pia-na e dall’Igea Virtus, Isgrò . A parte si stan-no seguendo le piste di altri due attaccan-ti da scegliere fra il taorminese Casella, Ignazio Panatteri ex San Pio, e Genovese e Cannavò ex Igea Virtus. Per quanto riguarda invece i portieri si fan-no i nomi di Massimo Fornoni ex Rosolini, un gradito ritorno il suo, e del vittoriese Pandolfo. Tutte que-ste trattative corrono sul filo del telefono e su opzioni che si reggono sulla reci-proca parola e sono destinate a sciogliersi o a concretizzarsi da qui a qualche giorno. Come dire, chi vivrà vedrà…! Armando Galea

Si procederà probabilmente per blocchi di giocatori provenienti dalla stessa squadra

cia in diverse direzio-ni. La prima è quella di trovare nuovi soci per la società, anche a costo di tenere per sé un ruolo marginale e comunque più defila-to rispetto al passato, la seconda è quella di

affidarsi, senza uffi-cializzare la scelta, ad un tecnico come Peppe Anastasi che, nonostante le frizioni passate fra i due, ri-scuote ancora la sua fiducia.E la terza, infine, è quella di mettere su una squadra nuova di zecca e senza prime-donne, quelle che più di tutti, a suo avviso, hanno tradito le sue aspettative. Lavorare però su un organico fatto di gen-te nuova e assemblar-lo fino a trasformarlo in un gruppo e quindi in una squadra, non è roba da poco, per cui l’ipotesi più probabi-le resta quella di una campagna acquisti basata non tanto sui singoli quanto sui blocchi di tre,quattro giocatori per repar-to, provenienti dal-la stessa squadra. In quest’ottica dal San Pio X° arriverebbero

squadra i tasselli che mancavano. Verosi-milmente Cutrufo, aiutato da Paolo Bo-naiuto e con l’appog-gio esterno di Peppe Anastasi e forse di Antonello Laneri, sta lavorando sottotrac-

Pallamano U14/F. Albatro di scena a Misano Adriatico per le finali nazionaliInizia l’avventura delle ragazze dell’Albatro alle finali nazionali di Pallamano che si disputeranno a Misano dal 2 al 6 Luglio. La formazione Under 14 allenate da Salvo Signorelli e Andrea Cuz-zupè, dopo aver vinto il titolo regionale incontre-rà nel proprio girone le parietà della pallamano Fiemme e Fassa, del Petrarca e dello Spallanza-ni Casalgrande. “ E’ per noi un debutto assoluto – afferma il tecnico Signorelli – e dopo soli due anni di attività siamo veramente fieri di poter rap-presentare la pallamano siciliana alle finali na-zionali di categoria. “ E’ una esperienza che cer-cheremo di capitalizzare al meglio coscienti che ci misureremo con realtà tradizionalmente più organizzate e consolidate nel campo femminile, ma noi crediamo fermamente in questo gruppo e pensiamo sia questa delle finali nazionali una tappa importante per la crescita della nostra scuo-la di pallamano al femminile”. Queste le ragaz-ze protagoniste: Beatrice Pugliara, Siria Fede, Chiara De Mattheis, Giulia Corsaro, Giordana Brancato, Matilde Brancato, Barbara Caldarola, Ilenia Fortuna, Alessia Intagliata, Giorgia Roma-no e Sabrina Occhipinti.

Primi orientamenti per il Siracusa prossimo venturo

In foto Antonio Isgrò ex Igea Virtus

Page 9: Libertà 03-07-14

Basket. Paolo Marletta si “accasa” con la neopromossa Aquila PalermoLa neopromossa Aquila Palermo sarà guidata dal tecnico ragusano Paolo Mar-letta. Classe 1965 con grande esperienza nel campionato cadetto fra Canicattì, Siracusa e Ragusa. Non prose-gue dunque il sodali-zio con il coach della promozione Roberto Torriero che per la prima volta negli ul-timi trent'anni ha por-tato una squadra ma-schile del capoluogo a vincere un campio-nato nazionale, quello di Divisione Naziona-

le C.Intanto lascia la società il team mana-ger Giuseppe Gullo, mentre il presidente Salvo Rappa sta lavo-rando alla nuova sta-gione cominciando dal budget. Ancora aperta, anche se difficile, l'opzio-ne A2 Silver dopo la proposta della Feder-basket al club. Si trat-terebbe di un campio-nato prestigioso con un budget da racco-gliere di circa il dop-pio rispetto alla serie B (200mila rispetto 350/400mila).

16 3 luGlio 2014, Giovedì

Pallamano A1/. L’Albatro recupera gli infortunati e si prepara per la nuova avventuraL’Albatro conferma l’iscrizione al campionato di serie A e in attesa di conoscere la composizione dei gironi sta predisponendo l’ attivi-tà con l’inizio della fase pre-cam-pionato agli ordini del preparatore Nino Urso. Buone notizie giungono dal fron-te infortuni, ovvero per Luciano Brancaforte, Gabriele Di Stefano e Dennis Dell’Aquia che dovreb-bero essere pronti per l’inizio del campionato. Per quanto riguarda il “mercato”, si allontana la possi-bilità di chiudere l'accordo con il portiere italo argentino Anzaldo.

Calcio serie D. Countdown per l’iscrizione al prossimo campionatoSta per partire il countdown per l'iscrizione in Serie D. Tanti i club in difficoltà che ad oggi non sono sicuri di poter esple-tare questo adempimento fondamentale per la so-pravvivenza delle società stesse. Facciamo un po' il riepilogo su date e sca-denze.Iscrizione in Serie D - A partire dal prossimo 7 lu-glio e sino al giorno 11 luglio le società aventi diritto dovranno, per la prima volta esclusivamen-te attraverso la procedura on line, perfezionare l'i-

scrizione al prossimo cam-pionato di Serie D. Ogni società dovrà versare al Dipartimento Interregio-nale 31 mila euro attraver-so o assegno circolare non trasferibile o attraverso fi-deiussione esclusivamente bancaria (con proroga al 11 luglio della fideiussione giacente per le società già in organico la scorsa sta-gione); 19 mila euro con assegno circolare non tra-sferibile o bonifico banca-rio. A queste somme suc-cessivamente si dovranno aggiungere: 3.200 euro di acconto spese a garan-

zia di eventuali passività sportive; 2.500 euro di as-sicurazione tesserati (salvo conguaglio) e 300 euro di tassa associativa.Co.Vi.So.D. - Entro il 18 luglio prossimo la Com-missione di Vigilanza sulle Società sportive Dilettan-tistiche, dopo aver esami-nato la documentazione prodotta dai club e dai vari Comitati Regionali F.I.G.C. e Lega Pro, co-municherà ufficialmente il risultato dell'istruttoria, e quindi l'esito positivo o negativo in merito alla domanda di iscrizione in

Serie D, alle società, alla Lega Nazionale Dilettanti ed al Dipartimento Inter-regionale.Qualora la Co.Vi.So.D. dovesse esprimere parere negativo circa la domanda di iscrizione in Serie D, le società entro il 22 luglio, tassativamente entro le ore 14:00, possono presentare ricorso. Il ricorso, pena l'inammisibilità, dovrà contenere in allegato una tassa unica di 500 euro, balzello che verrà restitu-ito in caso di accoglimen-to del ricorso. La Co.Vi.So.D. si esprimerà parere

motivato sui ricorsi pre-sentati nuovamente entro il 25 luglio.Ammissione in Serie D - Il giorno 31 luglio si ri-unirà il Consiglio Diretti-vo della Lega Nazionale Dilettanti che prenderà la decisione finale sull'am-missione delle società ricorrenti con espressa delega al presidente della Lega Nazionale Dilettanti di escludere, a seguito di accertamento, le società eventualmente respon-sabili di aver presentato documentazione ammini-strativa falsa e/o mendace.