9
www.libertasicilia.com e mail [email protected] QUOTIDIANO DELLA PROVINCIA DI SIRACUSA FONDATO NEL 1987 DA GIUSEPPE BIANCA POLITICA A pagina quattro sabato 17 marzo 2012 • anno XXV • n. 64 DIREZIONE Amministrazione e Redazione: via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 - FAX 0931 / 60.006 - PUBBLICITÀ: Poligrafica S.r.l. via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 - Fax 0931 / 60.006 • € 0,50 domenica 6 luglio 2014 • anno XXVii • n. 163 DIREZIONE Amministrazione e Redazione: via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 - FAX 0931 / 60.006 - PUBBLICITÀ: Poligrafica S.r.l. via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 - Fax 0931/ 60.006 • € 0,50 Aree Sin: un odg per agevolazioni previdenziali Sono state segnalate di- verse tentate truffe ai dan- ni delle parrocchie. Sono continue le segnalazioni . . A pagine tre Tentativi di truffa in parrocchie CRONACA A pagina sette La tartaruga Nemo rimessa in libertà AMBIENTE il governatore e il serviziio antincendio TACCUINO i A pagina otto Il sindaco, Giancarlo Garozzo a testa bassa e ad orec- chie tappate ha nominato ieri mattina i quattro assessori che sostituiranno gli uscenti, Alessio Lo Giudice, Santi Pane, Paolo Giansiracusa e Fabio Moschella. Si tratta di Antonio Grasso, Gianluca Scrofani, Valeria Troia e Gianluca Rossitto. Garozzo aveva preannunciato il nuovo esecutivo a fine settimana ed è stato di parola, rifiutando il dialogo proposto dalla direzione del partito democratico. Varata la nuova Giunta comunale A pagina cinque Garozzo-bis I militari della stazione carabinieri di Ragusa Ibla hanno denunciato a piede libero un operaio foresta- le di San Giacomo per aver appiccato il fuoco al campo di un conoscente a seguito di un alterco con il medesimo. Lo scorso 23 giugno, in tarda serata. . A pagina sei Appicca il fuoco, forestale denunciato CRONACA Ci si interroga sulla qualità dei controlli nelle industrie Petrolchimico provoca morte e gravi malattie di Giuseppe Bianca Nei prossimi due anni si prevede un calo progres- sivo tra il 5 e il 10% del valore delle abitazioni. A Siracusa nel primo trime- stre 2014 già registrato un -10%. Ciò significa, in termini pratici, che per un immobile il cui valore è di 100 mila euro, nel- la realtà dei fatti ne vale 90 mila. Le statistiche emergono da un’agenzia specializzata nella media- zione della compravendi- ta di immobili. Lasciano l’amaro in bocca soprat- tutto tra coloro che hanno investito negli ultimi anni nella cosiddetta politica del mattone. Le case crollano del 10% di Concetto Alota Correva l'anno 1949 quando l'industriale An- gelo Moratti impiantò la prima raffineria nella rada di Augusta: la Rasiom, ora Esso Augusta. Una delle più belle spiagge con tanta sabbia dorata e una costa d'incanto furono per sem- pre rovinate, profanate, svendute al primo conqui- statore industriale della terra siracusana. Al posto dell'azzurro mare, l'acqua diventa marrone, le cimi- niere vomitano fumo. A pagina otto A pagine tre EDITORIALE

Libertà 06-07-14

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: Libertà 06-07-14

www.libertasicilia.com e mail [email protected] dELLa provincia di SiracuSa

fond

ato

nel 1

987 d

a Gius

eppe

Bian

ca POLITICA

a pagina quattro

sabato 17 marzo 2012 • anno XXV • n. 64 • direzione amministrazione e redazione: via Mosco 51 tel. 0931 46.21.11 - faX 0931 / 60.006 - puBBlicità: Poligrafica S.r.l. via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 - Fax 0931 / 60.006 • € 0,50domenica 6 luglio 2014 • anno XXVii • n. 163 • direzione amministrazione e redazione: via Mosco 51 tel. 0931 46.21.11 - faX 0931 / 60.006 - puBBlicità: Poligrafica S.r.l. via Mosco 51 Tel. 0931 46.21.11 - Fax 0931/ 60.006 • € 0,50

Aree Sin: un odgper agevolazioni

previdenziali

Sono state segnalate di-verse tentate truffe ai dan-ni delle parrocchie. Sono continue le segnalazioni .

.a pagine tre

tentatividi truffain parrocchie

cronaca

a pagina sette

La tartaruganemo

rimessain libertà

aMBiEntE

il governatoree il serviziioantincendio

TACCUINO

i a pagina otto

Il sindaco, Giancarlo Garozzo a testa bassa e ad orec-chie tappate ha nominato ieri mattina i quattro assessori che sostituiranno gli uscenti, Alessio Lo Giudice, Santi Pane, Paolo Giansiracusa e Fabio Moschella. Si tratta di Antonio Grasso, Gianluca Scrofani, Valeria Troia e Gianluca Rossitto. Garozzo aveva preannunciato il nuovo esecutivo a fine settimana ed è stato di parola, rifiutando il dialogo proposto dalla direzione del partito democratico.

varata la nuovaGiunta comunale

a pagina cinque

Garozzo-bis

I militari della stazione carabinieri di Ragusa Ibla hanno denunciato a piede libero un operaio foresta-le di San Giacomo per aver appiccato il fuoco al campo di un conoscente a seguito di un alterco con il medesimo. Lo scorso 23 giugno, in tarda serata..

a pagina sei

appicca il fuoco, forestale denunciato

cronaca

Ci si interroga sulla qualità dei controlli nelle industrie

petrolchimico provocamorte e gravi malattie

di Giuseppe Bianca

Nei prossimi due anni si prevede un calo progres-sivo tra il 5 e il 10% del valore delle abitazioni. A Siracusa nel primo trime-stre 2014 già registrato un -10%. Ciò significa, in termini pratici, che per un immobile il cui valore è di 100 mila euro, nel-la realtà dei fatti ne vale 90 mila. Le statistiche emergono da un’agenzia specializzata nella media-zione della compravendi-ta di immobili. Lasciano l’amaro in bocca soprat-tutto tra coloro che hanno investito negli ultimi anni nella cosiddetta politica del mattone.

Le casecrollanodel 10%

di Concetto Alota

Correva l'anno 1949 quando l'industriale An-gelo Moratti impiantò la prima raffineria nella rada di Augusta: la Rasiom, ora Esso Augusta. Una delle più belle spiagge con tanta sabbia dorata e una costa d'incanto furono per sem-pre rovinate, profanate, svendute al primo conqui-statore industriale della terra siracusana. Al posto dell'azzurro mare, l'acqua diventa marrone, le cimi-niere vomitano fumo.

a pagina otto

a pagine tre

EditoriaLE

Page 2: Libertà 06-07-14

SIRACUSAe-mail [email protected] Cronaca di Siracusa online nel mondo 6 luGlio 2014, doMenica 3

il valore delle casecrolla del 10% in cittàIn un momento difficile le famiglie siracusane preferisconosfamarsi anziché pagare i tributi locali e nazionalidi Giuseppe Bianca

Nei prossimi due anni si prevede un calo progressivo tra il 5 e il 10% del va-lore delle abitazioni. A Siracusa nel primo trimestre 2014 già re-gistrato un -10%. Ciò significa, in termini pratici, che per un immobile il cui valo-re è di 100 mila euro, nella realtà dei fatti ne vale 90 mila.Le statistiche emer-gono da un’agenzia specializzata nel-la mediazione della compravendita di immobili. Lasciano l’amaro in bocca so-prattutto tra coloro che hanno investi-to negli ultimi anni nella cosiddetta po-litica del mattone. Il ribasso secondo gli esperti sarebbe lega-to alla congiuntura nazionale ma anche all’allungamento del-le trattative. I tempi delle compravendite sono passati da 2 a 6-8 mesi.Prendiamo a prestito l’esempio delle case, perché è il bene rifu-gio per eccellenza e rende l’idea sull’at-tuale momento di crisi economica attra-versata dalle famiglie siracusane. E’ anche vero che la casa co-mincia a diventare un bene scottante. Se si pensa alle tasse e alle imposte ad essa lega-ta, ci rendiamo conto che l’investimento non è più così reddi-tizio. Ma la cultura delle nostre latitudini è quella di acquistare casa se è possibile, per cui, si tratta di un parametro da tenere

rimangono del tutto disabitati, senza un acquirente. Incentivare la politi-ca della casa signifi-ca ridare una boccata

in considerazione. Occorre valutare po-litiche che agevolino le famiglie e non le facciano rinunciare ad acquistare casa.

ta alla Pizzuta, dalla Mazzarrona al Plem-mirio è un continuo brulicare di cantie-ri ma spesso questi nuovi appartamenti

Palazzo del Vermexio.

EDITORIALE. L’effetto della congiuntura economica e non solo

Nella nostra città continua a manife-starsi la corsa alla costruzione di nuovi palazzi e villette a schiera. Dalla Borga-

Sono state segnalate diverse tentate truffe ai danni delle parrocchie. Sono continue le se-gnalazioni che arrivano da chiese in tutta la Diocesi. Un palese tentativo di estorcere dena-ro alle parrocchie annunciando cospi-cui lasciti testamen-tari, anche diverse decine di migliaia di euro.Il modus operandi è sempre lo stesso. Sedicenti esecutori testamentari che co-municano, di solito telefonicamente, la disposizione di lega-ti testamentari con-sistenti in somme di denaro a favore delle parrocchie. Ma la condi-zione essenziale per la riscossione del denaro è

il versamento ad un notaio di una cospicua som-ma a titolo di onorario.L'Arcidiocesi di Siracusa ha già denunciato l'evi-dente tentata truffa alle forze dell'ordine e la Pro-

cura della Repubblica di Siracusa ha aperto un'inchiesta. L'Arci-diocesi di Siracusa ha invitato i parroci a se-gnalare qualsiasi simile richiesta, ma il timore è che gli autori della truffa possano raggira-re anche cittadini e so-prattutto anziani. Il finto esecutore testa-mentario parla al tele-fono di una transizione sicura e veloce ed indi-

ca l'ufficio postale, luogo molto frequentato da anziani, quale strumento per concludere il lascito.

cronaca

Finti lasciti per decine di migliaia di euroLa denuncia di truffa della Diocesi

d’ossigeno all’edili-zia. Ma senza incenti-vi non si va da alcuna parte. Le risposte che la nuova giunta co-munale, nata appena ieri mattina, è chia-mata a dare è proprio quella di agevolare le attività produttive in modo da incoraggia-re i cittadini a spen-dere. Gli 80 euro in busta paga, concessi dal governo nazio-nale ai cittadini che non superano un red-dito mensile di 1500 euro, non ha portato alcun beneficio per gli acquisti. Di con-tro, sono aumentate le tasse, come quelle che stiamo pagando noi siracusani per la Tasi e fra poco per la Tari, la tassa sui rifiu-ti. Un salasso che fa male alle tasche delle famiglie, molte delle quali (parliamo del 45%) hanno deciso di non pagarle lo scorso anno. Il dato sembra confermarsi anche quest’anno, perché nei casi di necessità si preferisce razionaliz-zare le spese che pa-gare le spese erariali. Andiamo incontro all’afa e tutto sembra fermarsi. Ma è questo un grave errore.

2 6 luGlio 2014, doMenica

di Arturo Messina

Emanuele Leonetti, vicepre-sidente dell’Associazione culturale Fotografica, detta anche Maia per associazione d’idee con il periodo classi-co, essendo la dea ritenuta dal mito madre di Ermes e annunziatrice della pri-mavera (Maius= Maggio), è molto noto a Siracusa, oltre che come “artista del-lo scatto”- fotografico, si intende…-anche per avere realizzato già diverse im-portanti iniziative basate su quelle che potremmo definire fotografie viventi -“tableau vivant”- nel senso che sono dei quadri animati con il mettere in posa delle persone, degli attori, esat-tamente nella dimensione, nella posizione, nell’espres-sione, nei costumi, nell’am-biente come li ha dipinti un celebre pittore, fotografarli e fissarli su tela sì da mo-strarli come autentici… falsi d’autore; oppure realizzare quadri originali fotografan-do momenti, avvenimenti, personaggi, oggetti di stra-ordinario interesse storico inserendovi anche in questo caso i testimoni oculari e quindi fotografarli e fissarli su tela.La prima mostra veramente di notevole importanza, che ha suscitato il più vivo e meritato successo per l’originalità dell’idea, per la tecnica e la straordinaria qualità artistica ottenuta è stata quella le cui opere fotografiche giganti, esat-tamente a grandezza delle opere pittoriche originali, sono state ospitate negli spazi espositivi dell’Ar-chimedeum Museum di Palazzo Pupillo in piazza Archimede, nell’ottica dell’ “anno archimedeo”: 2222 dalla morte ed ovviamente parecchi di quei tableaux vivants riproducevano le opere pittoriche più famose dedicate al genio dei geni, tra cui “La scuola d’Atene” di Raffaello Sanzio, che sicuramente è stata la più ammirata, anche perché si trattava di assemblare e mettere nell’identica posa una cinquantina di attori dell’INDA, quanti e come ne aveva dipinto Raffaello, e fotografarli come si stes-se fotografando il celebre

La più vecchia locomotiva

quadro!Nel periodo natalizio un'al-tra importante esposizione di tableaux vivants è stata quella ospitata nella sede dell’INDA, il cui quadro vivente è stato sicuramente quello della Natività, che il Caravaggio dipinse a Mes-sina, anch’esso animato da attori dell’INDA: presenta-tore è stato il prof. Porto-ghese, una delle figure più note e stimate della cultura siracusana.L’ultima geniale impresa artistica di Emanuele Leo-netti, che riteniamo debba considerarsi il non plus ultra, che ha coinvolto una massa di “posatori” ancor più nu-merosa, è stata quella del 22 giugno scorso, denominata “Locomotiva-Stazionia-mo”. Ovviamente la colla-borazione per realizzarla è stata ancor più consistente: pertanto bisogna ricono-scerne parte del merito ad “Ambiente e Salute Onlus”, ad “Ago e Filo”, al DLF (Dopolavoro Ferroviario), al patrocinio del Comune; non solo, ma anche a tutti quelli che hanno resa la realizza-zione una giornata d’arte e spettacolo inconsueta, in quanto che alle ore 10.00, prima della “messa in posa degli animatori”, c’è stata la sfilata delle Auto d’Epo-ca con modelli e costumi dell’inizio Novecento, dopo

di che nella stessa mattinata c’è stato l’applauditissimo balletto dello Spettacolo Country a cura di Aretusa Country Dance.Nel frattempo si poteva ve-dere la mostra di modellismo ferroviario organizzata dal DLF come pure si poteva vedere quella delle fotogra-fie partecipanti al concorso “Ferrovia, che passione!”, avente soprattutto lo scopo di valorizzare la Stazione Ferroviaria di Siracusa. Anche i bambini hanno partecipato allo straordina-rio evento: per essi, infatti, l’associazione “Festa Ser-vice”, nel piazzale della stazione antistante il palco, ha allestito una zona con i palloncini gonfiabili e le maschere Disney.

La festa vera e propria è avvenuta di sera, a comin-ciare dalle ore 20.00 fino alla mezzanotte. All’inizio della serata, infatti, vi è stato lo spettacolo tratto dal “Recital di fine anno” a cura di Bimbissimo Scuola Paritaria, dopodiché ci sono stati i brevi ma calorosi e doverosi ringraziamenti alla autorità intervenute e alle associazioni coinvol-te. Quindi è stata la volta del vero animatore della serataRoberto De Fazio e il suo spassosissimo cabaret, intercalato da “Danza Carai-bica Show” a cura di Fabio Sole e da Balli di gruppo a cura di Paolo Dance.Ma l’obiettivo più impor-tante che è partito dall’in-dirizzare l’attenzione verso la più vecchia locomotiva che fu inaugurata nel 1871, cioè 143 addietro, è stato indubbiamente quello di suscitare l’attenzione della ferrovia, approfittando del tableau vivant della pri-ma locomotiva che operò alla stazione centrale di Siracusa: diciamo centrale perché non dobbiamo di-menticare che c’era anche quella secondaria, della ferrovia Siracusa-Vizzini, in via Ermocrate.Strada ferrata che è stata da tanti anni dismessa, come di-smesse sono state tantissime altre in tutta Italia, ma che

da alcuni anni si intendono recuperare. Il progetto di recupero intende dimostrare che esse sono una risorsa del passato per lo sviluppo del futuro, attraverso la realizzazione di vie verdi, soprattutto per il maggiore incremento turistico nelle zone che hanno molta im-portanza storica e archeo-logica. Un progetto che più volte è stato sottolineato più volte è appunto, tra gli altri, quello del recupero della nostra ferrovia secondaria: la Siracusa-Vizzini, che attraversava la meraviglio-sa località naturalistico-archeologica di Pantalica, riserva orientata lungo la valle dell’Anapo e il tor-rente Cava Grande, il sito di maggiore interesse turistico e archeologico, oltre che na-turalistico e paesaggistico, più stupendo di tutta l’area della Sicilia Sud Orientale. Allora il trenino si fermava nella piccola stazione che era a pochi metri dal ruscello e dalla galleria. Fino ad oggi, infatti il Gruppo Azione LocaLE Val d’Anapo sta svolgendo la fase di accre-ditamento quale gestore di progetti di servizio civile nazionale tra cui proprio quello della riattivazione della ferrovia per offrire a tanti turisti la fruizione della visita del sito più raro e più meraviglioso.

Molto attuale e significativa l’istallazione dell’Associazione Culturale Fotografica che ha inteso rendere omaggio al terminale ferroviario di Siracusa

Page 3: Libertà 06-07-14

4 6 luGlio 2014, doMenica

laVoro

La Camera dei Deputati ha approvato un ordine del gior-no con il parere favorevole del Governo per adottare prov-vedimento che prevede age-volazioni previdenziali in fa-vore dei lavoratori delle zone industriali con problematiche ambientali e delle aree Sin. L’ordine del giorno era stato presentato dai parlamentari Burtone e Zappulla, i quali in-tendono presentare anche un disegno di legge che trasformi la volontà politica dell’ordine del giorno in un vero e proprio provvedimento legislativo esecutivo e disponibile.La zona industriale siracusana fa parte delle aree Sin indivi-duate con specifico decreto dal Ministero dell’Ambiente 22 del 97 e successive modi-fiche ed integrazione 471/99 E 52/2006 inizialmente erano 57 e 39 da inizio del 2013.Il combinato disposto dei nuovi requisiti di accesso alla pensione previsti dalla cosid-detta riforma Fornero e i pro-cessi di ristrutturazione e crisi industriale con l’esubero di

Il Pd prende atto della novità«Verifica sugli atti di Giunta”“A breve - afferma la segretaria Carmen Castelluccio - sarà sviluppata una verifica sul da farsi, sulle modalità di confronto con il Sindaco e la sua Giunta”

Nuovo documento della direzione provinciale del Pd dopo la riunione di venerdì

E’ ormai guerra aperta tra il partito democratico ed il sin-daco Garozzo. Nella riunione di venerdì sera, la direzione del partito aveva ritirato l’assessore Moschella, chiedendo al primo cittadino di congelare la forma-zione della nuova Giunta in at-tesa di un chiarimento politico. Garozzo è, invece, andato avanti per la sua strada, con il risultato di evidenziare la frattura che si era ingenerata all’indomani della revoca della carica di assessore ad Alessio Lo Giudice.La segretaria Carmen Castel-luccio ha diffuso nel primo po-meriggio di ieri, subito dopo l’annuncio della nuova Giunta, un documento che è presto sin-tetizzato: PD di Siracusa prende atto che il sindaco Garozzo non ha inteso accogliere le proposte emerse dalla Direzione Provin-ciale che indicava un percorso , in tempi brevissimi, per una vera e condivisa verifica ammi-nistrativa sul primo anno di am-ministrazione che evidenziasse quanto di buono già realizzato e rilanciasse l’impegno su quanto ancora da fare. La scelta delle personalità da indicare in giunta sarebbe stata conseguente, il PD da atto all’assessore Moschella di aver rimesso il suo mandato non essendoci le condizioni ne-cessarie per rappresentare in ma-niera chiara il PD di Siracusa. La Segretaria Provinciale ritiene che da domani il PD dovrà con-frontarsi con l’esperienza ammi-nistrativa in corso comunque con un atteggiamento costruttivo ma verificando con maggiore atten-zione e autorevolezza la qualità delle azioni proposte dall’ammi-nistrazione e intervenendo nel merito delle stesse nell’esclusivo interesse della città .A breve sarà sviluppata una ve-rifica sul da farsi, sulle modalità di confronto con il Sindaco e la sua Giunta, su temi che si voglio-no mettere in particolare rilievo coinvolgendo il gruppo consi-liare , i referenti dei circoli ter-ritoriali, gli eletti nelle circoscri-zioni, la deputazione nazionale e regionale puntando a continuare a essere riferimento per quanti nelle associazioni, nelle profes-sioni, nella società civile in ge-nerale intendono offrire il loro contributo.

La riunione di venerdì scorso al Pd.

migliaia di lavoratori ha prodot-to, tra l’altro, il grande dramma dell’esercito dei 55enni con un’età contributiva superiore ai 30 anni. La maggioranza di questi lavo-ratori si concentra in siti indu-striali che nel corso dell’ultimo decennio hanno visto un pro-gressivo ridimensionamento produttivo e, dopo avere utiliz-zato tutti gli ammortizzatori so-ciali ordinari e straordinari non-ché quelli in deroga, vedono

allontanarsi la prospettiva di approdo alla pensione. L’or-dine del giorno individua un percorso legislativo che pun-ti a garantire la sicurezza alla pensione per quei lavoratori (58 anni di età e 35 di contri-buti) estromessi dai processi produttivi in aree Sin e già interessate da programmi di risanamento, bonifica, rein-dustrializzazione e di stru-menti di programmazione negoziata.

Lavoratori aree Sin, un odgcon agevolazioni previdenziali

6 luGlio 2014, doMenica 5

Il sindaco, Giancarlo Garozzo a testa bassa e ad orecchie tappate ha nominato ieri mattina i quattro assessori che sostituiranno gli uscenti, Alessio Lo Giudice, Santi Pane, Paolo Giansiracusa e Fabio Moschella. Si tratta di Antonio Grasso, Gianluca Scrofani, Va-leria Troia e Gianluca Rossitto. Garozzo aveva preannunciato il nuovo esecutivo a fine settimana ed è stato di parola, rifiutando il dialogo proposto dalla direzione del partito democratico e di fatto mettendosi di traverso rispetto alla volontà dei cosiddetti cuperliani. Consapevole degli strascichi che questa decisione comporta, il sin-daco ha voluto fare di testa suo, convinto di essere nel giusto. Con la nomina dei neo assessori si è delineata la composizione della Giunta municipale con le relative rubriche assegnate dal sindaco Giancarlo Garozzo per la sua giunta bis:Francesco Italia, Assessore Centro Storico (Ortigia, Quartiere Umbertino, Borgata S. Lucia), Politiche ambientali e sanitarie, Beni e politiche culturali, Turismo, Spettacolo, Unesco;Silvana Gambuzza, Assessore Personale, Mobilità Viabilità e Trasporti, Servizi cimiteriali, Pari opportunità;Emanuele Schiavo, Assessore Politiche sociali ed abitative, Famiglia, Volontariato, Periferie;Maria Grazia Cavarra, Assesso-re Attività produttive, Agricoltura e pesca, Politiche sportive;Gianluca Rossitto, Assessore Infrastrutture e urbanistica, Pia-nificazione territoriale, Tutela del paesaggio, Legalità e Trasparenza;Antonio Grasso, Assessore Poli-zia Municipale, Protezione Civile, Verde Pubblico; Servizi demogra-fici, Decentramento, Rapporti con il Consiglio Comunale;Gianluca Scrofani, Assessore Bilancio, Tributi, Patrimonio, Contenzioso;Valeria Troia, Assessore Politiche scolastiche, Educative, Giovani-li, Infanzia, Università, Decoro Urbano, Informatizzazione e Modernizzazione;L’assessore Francesco Italia è stato inoltre nominato vice Sindaco.Le rubriche relative allo Svilup-po economico, Ufficio Europa e Risorse mare vengono mantenute “ad interim” dal Sindaco.

In foto, la nuova giunta comunale. Sotto, il primo citadino di Siracusa, Giancarlo Garozzo.

“In questo momento alle beghe interne al partito democratico ho preferito dare spazio agli interessi della città”. Con queste parole il sindaco Giancarlo Garozzo ha giustificato il proprio operato del tutto slegato dalle indicazioni formulate dalla direzione del suo partito. “Siracusa ha bisogno di essere governata e non di andare appresso a un complesso di polemiche - con-tinua il primo cit-tadino - Con il Pd avremo modo stra-da facendo di veri-ficare e di chiarire ogni cosa. Quando ero capogruppo del Pd ovviamente veniva per prima l’interesse del mio partito”.Garozzo va avanti per la sua strada, quindi, allargando il quadro della maggioranza in consiglio comunale. “E’ impor-tante avere acquisito l’appoggio dell’Udc e del Ppe - afferma il primo cittadino - partiti che già sono operativi con il governo regionale. La mia amministrazione continua a muoversi nel solco ben definito del centro sinistra. Ci sarà tempo e modo di recuperare il rapporto con il patito democratico”.

«Alle beghe del Pd faccio prevaleregli interessi della mia città»

il sindaco

Garozzo fa notare come “questa Giunta ha ulte-riormente abbassato la media dell’età e credo sia la più giovane di tutte le compagini di governo di Siracusa. Ho anche dato spazio alle donne con tre unità su otto presenti in Giunta”.Primo giorno di scuola per quattro amministratori

pubblici. “E’ un momento delicato - ha commentato il neo assessore al Bilancio Scrofani - Credo che biso-gna impegnarsi di più per abbattere i costi della poli-tica”.Anche la trentatre-enne Valeria Troia si dice motivata: “Voglio lavora-re rifacendomi a quanto fatto in

precedenza, dando molto spazio alle politiche educative”. Molta curiosità per il nuovo assessore all’Urbanistica, avvocato amministrativista Gianlu-ca Rossitto, che ha ricoperto la carica di consulente del sindaco per la vicenda relativa alla gestione del servizio idrico integrato. “Sono sorpreso e lusingato per la nomina - ha detto - Spero di essere all’altezza e di lavorare nel solco della continuità”

Garozzo a testa bassanomina la Giunta-bisI nuovi amministratori sono Rossitto (Urbanistica), Grasso (Polizia municipale), Scrofani (Bilancio) e Troia (Politiche soclastiche)

Incurante dell’invito del Pd, il sindaco ha sostituito i quattro assessori uscenti

Page 4: Libertà 06-07-14

6 6 luGlio 2014, doMenica

I militari della stazione carabi-nieri di Ragusa Ibla hanno de-nunciato a piede libero un opera-io forestale di San Giacomo per aver appiccato il fuoco al campo di un conoscente a seguito di un alterco con il medesimo.Lo scorso 23 giugno, in tarda serata, un imprenditore agrico-lo di Ragusa s’era presentato al comando provinciale di piazza caduti di Nassiria per riferire i suoi timori in merito a un possi-bile incendio dei suoi campi di grano (prossimi alla mietitura) in contrada Carbonaro nel comune di Rosolini, ma al confine con il comune di Ragusa. L’agricoltore aveva denunciato che la stessa mattina, con l’aiuto di suoi di-pendenti, era riuscito a bloccare un principio d’incendio doloso. Successivamente, in serata, ave-va scoperto degli inneschi arti-gianali formati da una candela e un cilindro di cartone.Quella notte i militari della Sta-zione di Ibla, in abiti civili e con auto “civetta” erano accorsi sul posto nella speranza di “beccare” il piromane in flagranza. Resisi conto che l’innesco incendiario era stato già acceso e s’era poi autonomamente spento, han-no capito che era stato messo la mattina insieme all’altro e quindi lo hanno repertato e portato via sottoponendolo a sequestro.Informata la Procura della Re-pubblica di Siracusa, competen-te per territorio, i militari della Stazione di Ibla hanno avviato le indagini cercando di capire chi, intorno all’imprenditore, poteva aver interesse a fargli del male. S’era inizialmente pensato che il destinatario dell’atto intimi-datorio potesse essere un altro imprenditore che collabora il de-nunciante nei lavori in campagna. Questo infatti era un paio d’anni fa stato vittima di un “cavallo di ritorno”. Gli avevano rubato una rotopressa che poi era stata trova-ta in circostanze poco chiare nel-le campagne di Pachino. I carabi-nieri di Ragusa e di Ibla avevano allora denunciato per estorsione – a seguito di minuziose indagini – i “soliti noti” di Ragusa e Roso-lini che nello stesso periodo s’e-rano “distinti” per altre analoghe estorsioni e per furti di bestiame, soggetti poi arrestati nell’indagi-ne “horse back”.

In foto, pattuglia dei carabinieri.

Appicca incendio sterpaglieun forestale denunciatoUn agricoltore aveva scoperto degli inneschi artigianali formati da una candela e un cilindro di cartone per bruciare il suo raccolto

Sono stati i carabinieri di Ragusa ad averlo sorpreso nelle campagne di Rosolini

crocetta e gli incendi in SiciliaNemmeno Felice Cavallaro sempre attento con i suoi corsivi sul “Corriere della Sera” dei fatti di Sicilia,ha dato risalto alla gravissima dichiarazione che ha fatto Crocetta qualche giorno fa a proposito degli incendi che hanno devastato boschi e terre coltivate della nostra Isola. Non e’ stata risparmiata nemmeno la nostra “Cava Grande di Avola”.Che ha detto Crocetta? Ha fatto una constatazione e le conclusioni le ha lasciate a ciascun siciliano: l’anno scorso – ha detto Crocetta - che già la Re-gione aveva sottoscritto il contratto per gli elicot-teri antincendio, le fiamme sui nostri territori fu-rono la metà di quest’anno. Quest’anno appena la Regione ha sottoscritto il contratto con la società degli elicotteri la esplosione degli incendi di botto è cessata. Quello che ha detto queste cose non e’ un frequentatore di quell’ideale l bar dello sport che esiste in ogni nostro paese, ma e’il Presidente del-la Regione Siciliana. E non bisogna far nostri i suoi dubbi? Io mi auguro che ci sarà qualche polizia –ne dubito molto per il corpo regionale della Guardia Forestale – che raccoglierà le parole di Crocetta per fare qualche indagine, partendo dall’alto fino ad arrivare ai fuochisti della nostra Avola e di tutti gli altri luoghi infestati da incendi. Non è proprio un momento buono per la nostra Sicilia. Bisogna cantare un magnificat per il Presidente dell’Assem-blea Regionale che ci ritroviamo. Nel momento in cui l’intero Paese è impegnato in un salto di quali-tà e i sacrifici sono per tutti, per salvare gli stipen-di dei dipendenti dell’Assemblea Regionale e non tagliarli nella misura di tutti i pubblici dipendenti dell’ Italia,la sua fantasia addirittura va a scovare , e lo dice senza rossore, che l’Assemblea Regiona-le come ente di “Rilevanza Costituzionale” non è tenuta a tagliare gli stipendi dei propri dipendenti, o comunque non nella misura dei cinque milione di dipendenti pubblici. In tutta Italia lo si sta fa-cendo, per il presidente Ardizzone – così si chiama

taccuino

l’attuale presidente dell’ARS - la rilevanza costitu-zionale dell’Assemblea Regionale impedisce che un direttore generale dell’ARS se ne vada in pensione con una buona uscita di 650 mila euro e con una pen-sione di dieci mila euro al mese , o che un barbiere sol perché fa la barba ai novanta deputati siciliani si riceva uno stipendio di quasi tre mila euro al mese. Al suono di questi soldoni, ma quanti laureati sici-liani ,signor presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, non sognano di radere la barba a lei e agli altri 89 suoi colleghi deputati? Ma il buon mo-mento della Regione Siciliana non finisce qui; ce lo ha confermato la Corte dei Conti con la relazione di presidente e procuratore generale di giovedì scorso. Lo hanno detto , sì con garbatezza costituzionale, ma con altrettanta fermezza da uomini della Giustizia che sostanzialmente la Regione Siciliana è diventata un grande opificio per dare lavoro ai 45 mila fortu-nati che senza concorso si allattano alla generosa mammella della Regione Siciliana. Sostanzialmente la Regione in questi giorni vive per pagare soltanto stipendi ai suoi dipendenti,forestali inclusi,per non farli diventare alleati dei proprietari degli elicotte-ri che volano per spegnare incendi. (Quando verrà un qualcuno che dirà che bastano pochi droni per controllare i boschi e le campagne della intera Sici-lia con buona pace dei forestali che potrebbero per esempio andare a lavorare nel verde pubblico delle citta’ sotto gli occhi di tutti?). Ma la Corte dei Con-ti pur approvando , ha detto che ha dubbi sull’in-troito di 590 milioni di euro buttati in bilancio per far quadrare i conti. Ma non ci dobbiamo chiedere quanto ci costa questa regione e se c’è ancora nel terzo millennio necessità di un carrozzone così inuti-le perché asfissiante , così costoso perché non rende niente (ogni sette impiegati c’è un dirigente da 200 mila euro l’anno). Ma di una regione così che ce ne facciamo ?

Titta Rizza

Beachbookanche a NotoE’ arrivata anche sul lungomare netino l’idea e il progetto di una vera e propria libreria. Le ultime novità editoriali, le edizioni economiche dei best sellers, i li-bri per ragazzi e per i più piccoli e poi tante iniziative collaterali che fanno di Beach Book 2014 più di una libreria, una vera e propria isola di cultu-ra, sapere e svago. Ad ideare ed organizzare, quello che non a tor-to può essere definito un progetto culturale, è stata Giusy Farina, presidente dell’Asso-ciazione ProcivArci-noto, con il patroci-nio dell’Assessorato alla Cultura, retto da Cettina Raudino. I li-bri sono forniti dalla libreria del Corso, Liber Liber di Gerar-dina Mastrullo, e lo spazio dove si trova BeachBook è il lido Poseidon, che ha ri-servato l’area all’in-gresso, gratuitamente; scelta oculata.L’assessore regionale Reale sta per liberare la tartaruga Nemo.

6 luGlio 2014, doMenica 7

Plemmirio, liberata in marela tartaruga marina “Nemo”La cerimonia si è temuta ieri mattina a largo di Punta dell’Elefante nel pieno dell’area marina protetta del PlemmirioMessina-Palermo-Siracusa. Il viaggio di Nemo verso la nuova vita si è con-cluso felicemente stamattina nelle ac-que dell’Area Ma-rina Protetta della Riserva del Plemmi-rio. Tra le acque di Messina, nei primi giorni di maggio, la Capitaneria di Porto soccorse la tartaru-ga Nemo, ferita da un amo da pesca. A Palermo, nel Cen-tro di Monitoraggio e Controllo delle Tartarughe Marine e Cetacei dell’Isti-tuto Zooprofilattico Sperimentale di Pa-lermo, Nemo venne trasportata, sotto-posta alle indagini diagnostiche e, quin-di, operata. Oggi a Siracusa, nelle acque della Riserva del Plemmirio, il luogo dove Nemo ha trova-to nuovamente il suo habitat naturale, la sua nuova vita.Si è concluso così il felice percorso di rinascita della tarta-ruga marina Nemo. A bordo di un’unità navale della Guardia Costiera di Siracusa, assistiti dal Coman-dante Ernesto Ca-taldi, l’Assessore Ezechia Paolo Reale e Santo Caracappa, capo Dipartimento dell’Istituto Zoopro-filattico Sperimenta-le di Palermo, han-no liberato in acqua la tartaruga Nemo. Presenti anche i tre giovani veterinari dell’Istituto che in questi mesi hanno curato e trasferito in vasche per la riabili-tazione l’esemplare di ben 22.2 kg.“Una grande emo-zione ma, soprattutto – commenta l’Asses-sore E. Paolo Reale

– la consapevolezza che spesso l’uomo può riparare il danno che noi stessi possia-mo creare alla fauna marina. Grazie al la-voro fatto dalla Capi-

taneria prima, col re-cupero, e all’Istituto Zooprofilattico dopo, dove Nemo è stata operata e seguita per la sua totale riabili-tazione, gli Enti e le

Istituzioni compe-tenti possono ridare la vita agli abitanti del mare indifesi. Insieme – conclude Reale – è possibile sempre e comunque,

risarcire la natura”. L’operazione di ri-lascio in mare della tartaruga ha visto partecipare un gran numero di appassio-nati che hanno potu-

Era rimasta ferita nel maggio scorso a largo delle coste messinesi

to accompagnare e seguire l’operazione grazie all’unità mes-sa a disposizione dal Gruppo Barcaioli del Complesso Portuale di Siracusa.

Page 5: Libertà 06-07-14

Sopra,uno degli incidenti avvenuti nel petrolchimico priolese.

8 6 luGlio 2014, doMenica

Il petrolchimicosenza controlliprovoca morte

di Concetto Alota

Correva l'anno 1949 quando l'industriale Angelo Moratti im-piantò la prima raffineria nella rada di Augusta: la Rasiom, ora Esso Augusta. Una delle più bel-le spiagge con tanta sabbia dora-ta e una costa d'incanto furono per sempre rovinate, profanate, svendute al primo conquistatore industriale della terra siracusana. Al posto dell'azzurro mare, l'ac-qua diventa marrone, le ciminiere vomitano fumo nero, il catrame invade il mare e la terra inqui-nando a più non posso, una puzza nell'aria che è carica di veleni, ri-fiuti velenosi scaricati in mare e in ogni luogo; tanti morti, feriti e dopo qualche decennio i primi malati di cancro in ogni parte del corpo, i bimbi malformati, la flo-ra e la fauna scomparsi. Diventa questo lo scenario per chi per la prima volta si trova a transitare nella Strada statale 114 che taglia in due le fabbriche del Petrolchi-mico siracusano. Una speranza perduta, una sto-ria finita male, con tanta povera gente che voleva cambiare vita in cerca di un benessere e un futuro migliore, trova invece l'inferno sulla terra, la morte, il dolore. Per un tozzo di pane amaro siamo di-ventati schiavi d'industriali senza scrupoli, tutto profitto e niente cuore. I primi colonizzatori furono Mo-ratti e tutti gli altri con l'aiuto de-gli Americani, gli ultimi i Russi di Putin. Rasiom, Sincat, Montedison, Selm, Montecatini, Esso, Icam, Anic, Agrimont, Praoil, Eternit, Liquichimica, Sasol, Agip, Eni, Condea, Sasol, Syndial, Polime-ri, Isab, Isab Energy, è solo una parte delle aziende che nel trian-golo industriale Augusta, Priolo, Melilli, hanno provocato più di trecento morti e circa ottantami-la feriti per infortuni che si sono verificati all'interno degli stabi-limenti del Petrolchimico sira-cusano dal 1949 ai giorni nostri. Occorre aggiungere le migliaia di morti per cancro, i malati croni-ci con patologie in ogni parte del corpo, i bambini nati malformati, l'inquinamento del mare, del cielo e della terra, le falde acquifere e i pozzi d'acqua potabile con dentro il gasolio e la benzina. Per anni gli abitanti del triangolo indu-striale hanno usato ignari acqua avvelenata con idrocarburi. Ve-leni sotterrati nelle vecchie cave di pietra e dappertutto, smaltiti in mare come fosse acqua fresca. Il tutto autorizzato con tanto di fir-ma e bolli da una politica corrotta e prezzolata, in connubio perenne con le multinazionali e funzionari di uffici preposti ai controlli. Nel gennaio del 2003, il pro-curatore Roberto Campisi e il sostituto Maurizio Musco, con l'ausilio della guardia di finanza

NONSOLOCRONACA

di Siracusa portarono a termine l'operazione denominata "Mare Rosso", con diciassette arresti tra dirigenti e dipendenti dello sta-bilimento dell'ex Enichem, ora Syndial, insieme con un funzio-nario della Provincia regionale di Siracusa preposto al controllo della gestione dei rifiuti speciali per l'area del Petrolchimico. De-litto ambientale il reato contesta-to dalla Procura di Siracusa, art. 53 bis del Decreto Ronchi (ora Codice Ambientale), avendo, di fatto, costituito una "associazione per delinquere finalizzata al traf-fico illecito di un'indefinita quan-tità di rifiuti pericolosi con dentro il mercurio". Secondo l'accusa, il mercurio era scaricato nei tombi-ni delle condotte per la raccolta delle acque piovane per poi finire in mare. Altro metodo di smaltimento del mercurio avveniva attraverso le discariche non idonee a stoccare quel tipo di rifiuto speciale. Tutta l'indagine si era imperniata sulle intercettazioni telefoniche e am-bientali anche all'interno degli stabilimenti interessati. L'im-pianto Cloro Soda dove si usava il mercurio per il ciclo industriale nel novembre del 2005 fu ferma-to definitivamente. Ecco una sintesi delle intercetta-zioni fuori campo di quell'inchie-sta giudiziaria. "Non abbiamo mai smaltito rifiuti liquidi fino ad ora?" "No, che io ricordi, no." "Che... nelle acque di lavaggio della linea acrilonitrile, che per-centuali di cianuri... perché... se

non c'è acrilonitride è acqua fre-sca e scarichiamo nella fognatura, ma come... u sapemu... ". "Non lo so, gli hanno portato il campione stamattina... perché se lo mettia-mo a carico, poi a ma... smaltire... ". "Minghia, a millecinquecento lire o chilo! Allora dobbiamo dire a Enrico quali parametri anda-re a cercare... altrimenti è acqua fresca o no... Picchì... nun... ca na vota ca u scrivemu, non pu-temu cancellari!" "Un momentu! Quannu n'ana sequestratu?" "Il... noi siamo fermi al 5 con i regi-stri... al magistrato gli ho dato tut-ta la documentazione...". "A parti chidda ammucciata". "Oggi... il 13... registralo il 7, così u futte-mu". A parlare sono i funzionari addetti ai rifiuti dell'Enichem di Priolo, che si mettono d'accordo su come manomettere i registri e "fottere" così, come dicono loro, il Pubblico ministero che stava facendo le ispezioni. Di fatto, i rifiuti erano miscelati con altre sostanze e declassati, i tossico-nocivi diventavano solo pericolo-si e quelli pericolosi acqua fresca da buttare a mare o smaltire nelle discariche di mezza Italia. In que-sto modo l'Enichem risparmiava circa 5 milioni di euro l'anno; in-tanto l'Eni, è la cronaca, nel 2002 raggiunge un utile di ben 4,6 mi-liardi di euro. Ma quanto mercurio è stato davvero scaricato nella rada di Augusta e che è arrivato fino a Marina di Melilli e alle coste di Siracusa nella Baia di Santa Pa-nagia? Una domanda cui non è

mai arrivata la giusta risposta. Il mercurio è un elemento chimi-co di simbolo Hg, peso atomi-co 200,59, numero atomico 80. Scioglie molti metalli anche in processi industriali. Stabile agli agenti atmosferici e dai vapori velenosissimi. Presente in natu-ra, si ricava tra le altre cose per l'arrostimento del cinabro che lo contiene in goccioline. Usato per la preparazione di detonanti, anti-settici e similari, nella produzio-ne di cloro soda in celle elettroli-tiche, dette a catodo di mercurio e vietate dalle norme che regolano la produzione industriale, ma, stranamente, da anni si andava avanti a forza di proroghe da par-te dei legislatori. L'esposizione prolungata dà origine a una serie di effetti collaterali per le cellule del corpo umano, all'avvelena-mento cronico. I sintomi dei va-pori di mercurio si manifestano con disturbi digestivi, stomatite, disturbi nervosi, lesioni renali e cardiache. È altamente velenoso e nocivo alle cellule in genere, così come ai pesci, quindi pro-voca il cancro ed è sospettato di essere una delle possibili cause della nascita dei bambini malfor-mati. Infatti, con un colpo inaspettato, l'Eni decide per sua volontà di corrispondere alle famiglie dei bambini malformati e alle donne che avevano abortito un rimborso in denaro proporzionale alla gra-vità della malformazione. Nell'inchiesta fu appurato tra l'al-tro che tra il 1958 e il 1980 l'E-nichem avrebbe scaricato in mare tonnellate e tonnellate di mercu-rio. Così, buona parte delle ac-cuse di maggiore spessore giudi-ziario furono dichiarate decadute, rimanendo in piedi solo il traffico illecito dei rifiuti. Ma la zona industriale del Pe-trolchimico è ancora oggi senza un controllo sicuro. Il legislato-re rimane a singhiozzo un amico fidato delle multinazionali della chimica e della raffinazione. In-fatti, l'aria a tratti è irrespirabile e quindi inquinata, la puzza è nau-seabonda e si sente fin dentro le stanze da letto delle case nei pae-si viciniori, anche in buona parte del capoluogo nella zona nord. Nello smaltimento dei rifiuti con tanti milioni di euro in ballo ri-mane sempre forte il rischio cor-ruzione; dalle ciminiere il fumo denso e nero continua regolar-mente a fuoriuscire, i gas tossici e nocivi rimangono nell'aria che respiriamo, i rifiuti velenosi sono ancora nei fondali della rada di Augusta e di bonificare la zona non si parla più già da tanto, trop-po tempo. La violazione delle più elementari norme in dife-sa della vita umana e il disastro dell'ambiente sono i segni sem-plici di una condizione giuridica senza limiti cui ormai nessuno osa opporsi.

Ortigia:Quel tipodi spettacolo mutuatoalle originidal regno di NapoliL’Opera dei Pupi è un tipo di teatro delle ma-rionette, i cui protago-nisti sono Carlo Magno e i suoi paladini. Le ge-sta di questi personaggi sono trattate attraverso la rielaborazione del materiale contenuto nei romanzi e nei poemi del ciclo carolingio. Le marionette sono appun-to dette pupi (dal latino "pupus" che significa bambino). L'opera è tipica della tradizione siciliana dei cuntastori (da non confondere con i "cantastorie" che nar-ravano fatti di cronaca). L'Opera dei Pupi si af-fermò nell'Italia me-ridionale: nella prima metà del XIX secolo a Napoli, grazie a Giu-seppina d’Errico, chia-mata "Donna Peppa" e in Sicilia, tra la seconda metà del XIX e la pri-ma metà del XX secolo. Nel 2008 l'Unesco ha iscritto l'Opera dei Pupi tra i Patrimoni Orali e Immateriali dell'Uma-nità, dopo averla origi-nariamente proclamata nel 2001. È stato il pri-mo Patrimonio italiano a esser inserito in tale lista. Riccamente de-corati e cesellati, con una struttura in legno, i pupi avevano delle vere e proprie corazze e va-riavano nei movimenti a seconda della scuola di appartenenza in pa-lermitani o catanesi. La differenza più evidente stava nelle articolazio-ni: leggeri e snodabili i primi (comunque dif-ficili da manovrare), più pesanti e con gli arti fissi i secondi (ma più semplici da mano-vrare). Il puparo, con un timbro di voce par-ticolare riusciva a dare suggestioni, ardore e pathos alle scene epi-che rappresentate.

vita di Quartiere

ortigia: 4a edizione della rassegnadel teatro dei pupi siciliani

Promossa dal 7 luglio al 13 settembre prossimi dalla compagnia “Vaccaro-Mauceri” in collaborazione con la parrocchia dell’Immacolata

L’Associazione Vac-caro-Mauceri ha orga-nizzato dal 7 luglio al 13 settembre 2014 la quarta edizione della rassegna teatrale de-nominata "Pupi sotto le stelle", in collabo-razione con l'Orato-rio della Parrocchia dell'Immacolata di Siracusa, patrocina-ta dal Ministero per i Beni Culturali. Sotto le stelle e nella sug-gestiva cornice di San Giovannello nel quar-tiere Giudecca, i pupi proporranno i loro amori e le loro batta-glie, dopo il successo della prima edizione che ha visto in una sola serata oltre 400 spettatori. Il rappor-to dei pupi con San Giovannello riporta al lontano 1978, quan-do i fratelli Vaccaro debuttarono, tra mil-le dubbi e altrettante speranze, con la loro prima opera "L'incan-tesimo di Angelica" tra le mura del magico sito. A distanza di ol-tre trentacinque anni la magia si ripete gra-zie ai fratelli Mauceri.Dice Alfredo Mauce-ri, direttore artistico della manifestazione: “E' un evento. I pupi siracusani dei fratelli Vaccaro hanno dato il via ad un nuo-vo percorso dell'Opra dei pupi aretusea pro-prio da San Giovan-nello, ed è da qui che la compagnia vuole riproporre le proprie produzioni teatrali, per suggellare trenta-sei anni di ininterrot-ta attività teatrale". Quest'anno saranno proposte cinque opere divise in mini cicli. A luglio sarà riproposto "Arrivo di Angelica a Parigi" e "La morte di Agricane", nel mese di agosto toccherà ad "Agricane assedia il castello di Angelica",

"La vendetta di Rinal-do" e l'attesa nuova produzione "Rinaldo vendica Albarosa".Continua Alfredo Mauceri: Abbiamo lasciato due anni fa Rinaldo in cerca di Truffaldino per dare spazio l'anno passato alla trilogia di Olim-pia, quest'anno vedre-mo il seguito de "La vendetta" con "Rinal-do vendica Albarosa", in un susseguirsi di colpi di scena e duelli in puro stile Mauceri. "Rinaldo vendica Al-barosa" ci ha concesso di chiudere alcune vi-

cende legate a diversi protagonisti, ritrove-remo odiosi personag-gi e scaveremo nella psiche di protagonisti noti, mentre nuovi in-trecci si propongono all'orizzonte. L'ope-ra affronterà il tema della giustizia e non mancherà di stupire con effetti speciali e l'azzeccata colonna sonora. Sono più di ventisei le nuove produzio-ni messe in scena nei primi quindici anni di attività dai fratelli Mauceri. Gli spetta-coli saranno proposti

nel mese di luglio il lunedì, martedì e mer-coledì alle ore 21:30 a San Giovannello men-tre il giovedì, venerdì e sabato in teatro alle ore 18:30. Nel mese di agosto doppio spetta-colo, ore 18:30 in tea-tro e ore 21:30 a San Giovannello, mentre tutte le sere di settem-bre sotto le stelle di San Giovannello fino al giorno 13. L'opera dei pupi è patrimonio dell'umanità inserita nella lista dei beni im-materiali dell'Unesco. Tutti i dettagli del pro-gramma sul sito uffi-

ciale del teatro www.teatrodeipupisiracusa.it. L’Associazione “La Compagnia dei pupa-ri Vaccaro-Mauceri”, fondata nel 1999, è l’anello di congiun-zione tra il passato, rappresentato dall’o-perato dei fratelli Saro e Alfredo Vaccaro, e i fratelli Daniel e Al-fredo Mauceri, nipoti di Alfredo Vaccaro. I Fratelli Vaccaro, con spirito rinnovatore, per molti anni hanno dato vita ai pupi nella città aretusea; i fratelli Mauceri, avendo rac-colto il testimone della tradizione siracusana, con lo stesso spirito, invertono la marcia dei loro progenitori per ricondurre l’opra dei pupi di Siracusa ad una fedeltà filologica dei contenuti e delle modalità dello spetta-colo, con consapevole cultura della storia e dei significati che l’o-pra dei pupi tramanda. Con continua dedizio-ne e conoscenza dello strumento teatrale, cercano la giusta mi-stura fra tradizione e innovazione, cercan-do allo stesso tempo di sperimentare nuove forme teatrali. I fratelli Mauceri, fa-cendo leva solo sulla propria creatività e tenacia, hanno pre-sentato la compagnia e i propri spettacoli in numerosi Festival e Rassegne di teatro di figura in Italia e all’Estero. Premio In-ternazionale “Nuove Mani” – Amalfi 2000 Premio Nazionale “Burattinai del 2000 in concorso” – Man-tova 2001 Premio Nazionale “Maranci” – Siracusa 2003 Pre-mio Nazionale Etica e Impresa – Ravello 2009 Premio artigiani dell'anno - Siracusa 2013

6 luGlio 2014, doMenica 9

In pagina, “quadretti” estrapolati dal teatro dei pupi.

Page 6: Libertà 06-07-14

Siglato l'accordo 2014 per la detassazione e la decontribuzione per i settori Commercio, Terziario, Distribuzione, logistica e Servizi per tutto il territorio della provincia di Siracusa.In attuazione del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 19 febbraio 2014, che richiama espressamente le disposizioni recate dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri 22 gennaio 2013. La Confcommercio Imprese per l`Italia del-la Provincia di Siracusa, rappresentata dal Presidente Sandro Liberante Romano, la Filcams-Cgil, rappresentata dal Segretario Generale Stefano Gugliotta, la Fisascat-Cisl, rappresentata dal Segretario Generale Venera Carasi, la Uiltucs-Uil, rappresentata dal Segre-tario Generale Anna Floridia, hanno sottoscritto l'accordo di detassazione e decontribuzione per il 2014 per il territorio: imposta sostitutiva del 10% sulla tassazione del reddito delle persone fisiche e delle addizionali regionali e comunali; sgravio contributivo nella misura del 2,25%. Le aziende del territorio potranno fruire per tutto il 2014 di questo beneficio a favore dei lavoratori e a favore delle aziende stesse purché si rispettino le linee guida imposte dalle norme. La tassa, nell'ordinamento tributario italiano, è una tipologia di tributo ovvero una somma di denaro dovuta dai privati cittadini allo Stato che si differenzia dall'imposta in quanto applicata secondo il principio della controprestazione cioè legata a un pagamento, dovuto da un soggetto come corrispettivo per la prestazione a suo favore di un servizio pubblico offerto da un ente pubblico (ad esempio tasse portuali e aeroportuali, le concessioni, le autorizzazioni, le licenze). La tassa è relativa a un servizio di cui ciascun contribuente può decidere se avvalersi o meno, e in generale, non è dipendente né dal reddito né dal costo del servizio richiesto; tramite le imposte si realizza la copertura finanziaria delle leggi e la spesa pubblica. Il finanziamento di opere o atti previsti per legge attraverso una tassazione è contraria al principio di eguaglianza e all'obbligo generale di contribuzione alla spesa pubblica (articolo 3 e articolo 53 della Costituzione italiana).Questo strumento tende a perdere importanza, nei moderni sistemi tributari, a favore di altri strumenti, quali la tariffa (vedi passaggio dalla Tassa amministrativa sui rifiuti solidi urbani alla Tassa di igiene ambientale) o l'imposta. Spesso, seoventemente, il termine stesso di "tasse" viene usato nel linguaggio corrente per indicare genericamente l'imposizione fiscale. In questo caso è più corretto il termine generico "tributi". La distinzione tra tassa e imposta è ereditata dal diritto romano ed è tipica dei Paesi di diritto latino. Nei Paesi di Common Law (Regno Unito e Stati Uniti) vige da tre secoli il principio del "no taxation without representation", ideato all'inizio della Rivoluzione americana. Si tratta di un principio in base al quale i cittadini che pagano i tributi devono essere rappresentati in Parlamento, e i tributi debbano derivare da una decisione parlamentare, in merito a un servizio di cui beneficiano i contribuenti. Questo principio è recepito nell'ordinamento italiano dove è vietata tramite decreto gover-nativo l'estensione o l'imposizione di nuovi tributi (art. 4 della legge n. 212/2000 - Statuto dei diritti del Contribuente).

Città: detassazione per i settoricommercio e terziario

10 6 luGlio 2014, doMenica

Volontariato: rinnovo delle caricheCarmelo Bianchini (Ross) e Antonio Pane (Fratres) nel direttivo

Il Centro di Servi-zio per il Volonta-riato Etneo ha rin-novato i suoi vertici. Nel corso dell’as-semblea tenuta nel-la sede della Mise-ricordia di Librino, a Catania, i soci hanno eletto il nuo-vo Consiglio Diret-tivo, che risulta così composto (in ordine alfabetico): Carme-lo Bianchini (Pro-tezione Civile Ross Siracusa), Feliciano Bufalino (Avis Scor-dia), Lorenzo Co-laleo (Anpas Sici-lia), Antonino Pane (Fratres di Melilli),

Armando Paparo (Misericordia Bron-te) Gaetano Perni-ce (Coordinamen-to Associazioni di Volontariato Iblee, Santa Croce Ca-merina), Salvatore Raffa (Associazione Andromeda, Acire-ale), Carmelo Scra-vaglieri (Misericor-dia Catenanuova). Lo stesso Consiglio, insediatosi imme-diatamente dopo la proclamazione, ha eletto presi-dente Salvo Raf-fa (vicepresidente uscente) e vicepre-sidente Carmelo

Scravaglieri (già nel Direttivo e pe-raltro consigliere di Csvnet, la rete nazionale dei Cen-tri di Servizio). «Le sfide che ci aspetta-no sono impegnati-ve – ha detto Raf-fa, 34enne acese, nell’iniziare il suo mandato – ma resta chiaro e fisso l’o-biettivo di dare ri-sposte concrete alle tante domande del mondo del volonta-riato. Sarà una pre-sidenza nel segno della continuità, che cercherà di favorire la sinergia tra orga-

nizzazioni di volon-tariato e la collabo-razione tra queste e le istituzioni. In questo quadro, il Centro è chiamato a porsi come punto di riferimento del-le associazioni e a svolgere il ruolo di sintesi che gli è pro-prio». Alle elezioni hanno partecipato quasi 200 associa-zioni delle quattro province servite dal Csve: Catania, Enna, Ragusa e Siracusa. L’assem-blea era stata aper-ta dai saluti di Don Salvo Cubito, par-roco della Resurre-zione del Signore, e dall’assessore del Comune di Catania con delega a Libri-no, Rosario D’Aga-ta: «L’amministra-zione è impegnata per questo quartiere ed è positivo che le associazioni di vo-lontariato siano co-protagoniste di un analogo sforzo, in un’ottica di ricono-scimento e sostegno reciproco», ha detto l’assessore. Presente anche il presidente del Coge (Comita-to di gestione dei fondi speciali per il volontariato per la Sicilia), Vito Puc-cio, che nel sottoli-neare il «momento fondamentale per la vita del Centro di Servizio per il Vo-lontariato Etneo, in quanto occasione di verifica, riprogram-mazione e confron-to», ha prospettato «nuove e grandi sfi-de per il futuro del volontariato in Sici-lia». Dall’assemblea è arrivato il ringra-ziamento ai due pre-sidenti succedutisi in questo triennio appena concluso, Santo Carnazzo e l’uscente Ignazio Di Fazio, entram-bi «risorse del vo-lontariato che non faranno mancare il proprio contributo per la crescita delle associazioni».

6 luGlio 2014, doMenica 11

Ortigia: “Nuova luce sulla nostra cucina” Il convegno sugli usi alimentati nella Siracusa araba permette l’acquisizione di nuove conoscenze

Presso la rinomata cornice ortigiana della sala convegni della camera di commercioPresso la rinnovata ed elegante Sala Con-vegni della Camera di Commercio di Siracusa si è tenuto il Convegno di Studi dal titolo: "La cucina ai tempi della dominazione araba": un interessante incon-tro culturale con varie sfaccettature, organiz-zato dalla Delegazione di Siracusa dell’Acca-demia Italiana della Cu-cina. Il Convegno ha previsto, in apertura, il benvenuto del Delegato di Siracusa Arcangelo Tamburini che ha poi dato la parola per un breve saluto alle Auto-rità del territorio siracu-sano presenti all’Even-to: l’Assessore uscente alla Cultura ed Alle Po-litiche Scolastiche Prof. Alessio Lo Giudice ha portato il saluto del Sindaco e dell’Ammi-nistrazione Comunale di Siracusa auspicando collaborazioni ed inte-se culturali con la De-legazione di Siracusa dell’Accademia Italia-na della Cucina; a se-guire è intervenuto il Questore di Siracusa Dott. Antonio Caggegi, da sempre estimatore degli incontri culturali della Delegazione che ha dimostrato partico-lare interesse per gli aspetti dell’alimenta-zione araba in Sicilia; ha poi fatto gli onor di casa il Dott. Massimo Franco, Presidente Pro-vinciale di Confagri-coltura e Consigliere della Camera di Com-mercio siracusana, che ha portato i saluti del Presidente e del Con-siglio manifestando apprezzamento e consi-derazione per l’Evento Culturale Accademico. Presenti ai lavori del Convegno: la Dott.ssa Maria Musumeci, Diri-gente della Soprinten-denza ai Beni Culturali di Siracusa; il Direttore del Museo Archeolo-gico Regionale “Paolo Orsi” di Siracusa Dott.ssa Gioconda Lama-gna; il Presidente del

Comitato Provincia-le Unicef di Siracusa Prof.ssa Carmela Pace; per l’Accademia Ita-liana della Cucina: il

Delegato di Ragusa Dott. Vittorio Sartorio con la moglie Marian-na; la Delegata di Val di Noto Marchesa Agatina

Frigintini di Canicarao con Alberto Alparone e la Delegata dell’Elba e poi ancora lo stes-so Probiviro dell’Ac-cademia Italiana della Cucina Cap. Antonio Rapisarda e numerosi Accademici italiani e siciliani. Questi i Relatori e le tematiche del Conve-gno nello sviluppo di programma: - Dott. Ing. Angelo Tamburi-ni “La Sicilia ai tem-pi della Dominazione Araba”;- Prof. Salva-tore Chilardi (Docen-te di bioarcheologia - Università di Napoli “Sant’Orsola Beninca-sa”) “Al-Ma’ida – La tavola imbandita. Cibi e bevande degli arabi di Sicilia tra passato e presente”; - Prof.ssa Cettina Pipitone Voza – (Direttore del Centro Studi Sicilia Orienta-le Accademia Italiana della Cucina) “Diwan: Poesia nella cucina ara-ba in Sicilia”;- Dott. Marco Goracci – (Antropologo)“Il cibo del Bel suol d’amore. Influenze delle colonie d’oltremare nelle abi-tudini alimentari ita-liane”. Ha coordinato i lavori del Convegno il Dott. Mario Ursino, Consigliere di Presi-denza dell’ Accademia Italiana della Cucina. La civiltà araba nel periodo dei due secoli della sua dominazione in Sicilia è stata, quin-di, studiata nei vari am-biti, con particolare at-tenzione a quello della cucina ove, durante i due secoli di domina-zione offrì un contribu-to notevole alla trasfor-mazione delle abitudini culinarie e alimentari dei siciliani: ne derivò la gastronomica rico-noscibile, unica ed ini-mitabile. L’attuale ga-stronomia siciliana ha raccolto e mantiene, in-fatti, l’eredità di ricette e preparazioni di deri-vazione araba che sono state poi rielaborate con apporto costante ed

autonomo delle cucine locali dell’isola. L’in-flusso arabo è, ancora oggi, molto evidente in pasticceria, nella rostic-ceria tipica, e nell’uti-lizzo di alcune materie prime completamente nuove, quali gli agrumi (arance, limoni, man-darini, cedri), le spezie (chiodi di garofano, cannella, zafferano, etc…), lo zucchero ed il riso, indispensabile ingrediente degli aran-cini. Tutti gli interventi sono stati estremamente interessanti, sottolineati da applausi e molto ap-prezzati dal numeroso e colto pubblico presente. Alle conclusioni,in rap-presentanza del Presi-dente dell’Accademia Italiana della Cucina. Prof. Em. Giovanni Bal-larini, le parole di com-piacimento del Dott. Mario Ursino, Con-sigliere di Presidenza dell’Accademia Italiana della Cucina con l’inca-rico di curare i rapporti con le Delegazioni del Sud d’Italia e della Si-cilia, hanno completato i lavori del Convegno. Ha fatto seguito un buf-fet di pietanze siculo- arabe ove si sono con-cretizzati gli assunti e le descrizioni dei Relatori. Elemento essenziale della cucina araba è il concetto di ospitalità. I pasti in genere sono af-fari di famiglia, in cui si distribuisce cibo e calo-re attorno a un tavolo. I pranzi formali e le cele-brazioni in genere com-prendono grandi quan-tità di agnello e ogni occasione richiede un vasto consumo di caffè di qualità arabica. In una famiglia media di un paese della peni-sola arabica, un visi-tatore potrà aspettarsi una cena consistente in un grande piatto in cui di solito si mescolano riso e agnello o pollo (o entrambi in piatti sepa-rati) serviti con verdure stufate, molto saporite, a volte con una salsa al pomodoro.

In foto, Carmelo Bianchini.

In foto, un momento dell’evento.

In foto, la brouchure della manifestazione.

In foto, Antonio Pane.

Page 7: Libertà 06-07-14

è quello del patto di stabilità. La Corte dei conti, ha approvato in questi giorni la rela-zione al Parlamento sul Patto di stabilità interno degli enti ter-ritoriali per l’eserci-zio 2013 riunendo in un unico referto le analisi sui dati di monitoraggio del Patto sia delle Regio-ni che degli enti loca-li ( comuni e provin-ce). Le analisi sono precedute da specifici riferimenti alla disci-plina del Patto ed alla sua evoluzione negli ultimi anni, con raf-fronto tra i diversi parametri utilizzati per definire gli obiet-tivi e le finalità perse-guiti. La relazione ha focalizzato le moda-lità con cui i diversi enti sono riusciti a raggiungere gli obiet-tivi, pur in un quadro di reiterate manovre di finanza pubblica, le quali, nel quin-quennio 2009-2013, si sono tradotte in un abbattimento com-plessivo di spesa pari rispettivamente a 17,2 miliardi di euro per il settore regiona-le (di cui 10,5 miliar-di per le Regioni a statuto ordinario e 6,7 miliardi per le Regio-ni a statuto speciale) ed a 16,3 miliardi per il comparto enti loca-li (di cui 3,9 miliardi per le province e 12,4 miliardi per i comu-ni). Nello stesso arco temporale il Patto è sempre stato rispetta-to da tutte le Regioni ad eccezione dell’an-no 2009. Si è osser-vato come la spesa delle Regioni a statu-to ordinario vincolata al Patto sia costituita, per i due terzi, da

spese in conto capita-le, dette anche di in-vestimento, sono quelle spese con le quali lo Stato mira a svolgere una politica attiva nell'ambito economico naziona-le. comprendono: le spese per investimen-ti, sia diretti che indi-retti (attuati questi ultimi mediante asse-gnazioni di fondi ad altri soggetti) e le spese per l'acquisizio-ne di partecipazioni, azioni, per conferi-menti e per conces-sioni di crediti per finalità produttive, ecc. Esse rappresen-tano, in definitiva, il contributo che lo Sta-to dà alla formazione del capitale produtti-vo del paese senza che la tendenza ad esclu-dere le spese di inve-stimento dal Patto abbia prodotto l’effet-

to di agevolare gli investimenti regio-nali. Questi ultimi, infatti, si sono ridot-ti molto più rapida-mente delle spese correnti, con una contrazione aggiun-tiva stimabile nell’or-dine di circa 5 miliar-di, evidentemente per effetto della loro minore rigidità, che meglio si presta a favorire il raggiungi-mento degli obiettivi del Patto. Occorre notare, altresì, come la disciplina del Pat-to di stabilità per le Regioni a statuto speciale abbia pena-lizzato gli investi-menti in modo più significativo di quan-to non abbia fatto la normativa dettata per le Regioni a statuto ordinario, come pur-troppo nel caso Sici-liano, determinando

il rallentamento dei pagamenti ed un maggior accumulo di residui passivi. Ciò induce a ritenere che il metodo di pro-grammazione sin qui seguito, per quanto mitigato da meccani-smi di premialità introdotti per gli enti virtuosi ma mai se-riamente attuati, ten-de a penalizzare le amministrazioni più efficienti. La stessa introduzione, a de-correre dal 2014, di un unico tetto di spe-sa espresso in termi-ni di competenza euro-compatibile non solo potrebbe rendere di più diffi-cile attuazione la gestione dei patti di solidarietà territoria-le, il cui ruolo an-drebbe invece valo-rizzato, ma potrebbe anche concorrere a determinare la cadu-ta verticale della spe-sa per investimenti, qualora non venisse-ro diversificati gli obiettivi della spesa corrente da quella in c o n t o c a p i t a l e . Dall’analisi del rap-porto di composizio-ne del peso finanzia-rio imposto dalle manovre di risana-mento, emerge che il 25,3% delle misure di risparmio ha inci-so su comuni e pro-vince. Quanto alle componenti del sal-do, è significativo notare che i risparmi sulla spesa corrente del sotto-settore “Amministrazione locale” composto da Regioni, province, comuni, enti del com-parto sanitario loca-le, e altri enti com-presi nelle ammini-strazioni locali, sono imputabili per il 34,7% a province e comuni, per il 32,8%, suddetti enti della sanità locale e per il 30,8% alle Regioni. I comuni hanno rag-giunto gli obiettivi del Patto con notevo-le miglioramento, infatti su 5.516 co-

muni, risultano ina-dempienti solo 121, pari al 2,2%, per la maggior parte di pic-cole dimensioni. Per le province, invece, il differenziale tra il saldo finanziario conseguito ed il saldo obiettivo è risultato di minori proporzio-ni infatti su 102 enti, le Province inadem-pienti sono 11, pari al 10,8%. Il fenome-no trova spiegazione nella diversa strate-gia seguita dagli enti nella gestione delle risorse. Mentre i co-muni hanno ridotto sensibilmente i paga-menti in conto capi-tale, utilizzando la maggior parte delle anticipazioni di cassa rese disponibili dal Dl. n. 35/2013 cosi detto “sblocca debi-ti” per ripianare i debiti correnti di funzionamento, le province hanno inte-so assorbire i tagli con risparmi sulla spesa corrente, po-tenziando lo smobi-lizzo dei debiti, so-prattutto di parte capitale, con i mezzi straordinari di paga-mento del medesimo strumento normati-vo. Una lettura atten-ta dello stato di salu-te finanziaria dei comuni mostra, pe-raltro, come le dispo-nibilità in esubero, costituite dal mag-gior differenziale del saldo di competenza rilevante ai fini del Patto, siano sintoma-tiche, piuttosto che di equilibri di bilancio meno precari, di una endemica debolezza strutturale del ciclo di bilancio, caratte-rizzato da una forte contrazione dei flus-si di cassa quale ef-fetto di una prolun-gata sovrastima delle riscossioni in entrata e di un conseguente accumulo di debiti correnti di funziona-mento, ripianabili solo grazie ad una massiccia iniezione di liquidità.

L’Unione e le sue istituzioni sono percepite come una realtà consolidata, ma l’euroscetticismo tende a emergere

all’interno dell’opinione pubblica, alimentato dalla difficoltà delle istituzioni europee a fornire

risposte concrete alla crisi economica

12 6 luGlio 2014, doMenica

Rubrica: Fisco e Diritti a cura del prof. Giuseppe GarroIl rapporto tra gli Ita-liani e l’Europa appa-re attraversato da profonde contraddi-zioni: l’Unione e le sue istituzioni sono percepite come una realtà consolidata, ma l’euroscetticismo ten-de a emergere all’in-terno dell’opinione pubblica, alimentato dalla difficoltà delle istituzioni europee a fornire risposte con-crete alla crisi econo-mica. È la sfida che il governo italiano ha nel corso del semestre di presidenza del Consiglio dell'UE. Il progetto politico di un’Europa più inte-grata richiede come presupposto la co-struzione di un’iden-tità sovranazionale, fondata sulla valoriz-zazione delle diversi-tà storiche e culturali su cui poggia la civil-tà europea. Per esem-pio, proprio perché sollecitati dalle attua-li criticità, allo stato delle cose un sistema complesso come l’U-nione Europea non può “cambiare ver-so”; può al massimo, ed è ciò che sta avve-nendo, correggere la direzione di marcia. Due altri esempi sono sussidiarietà e rifor-me. La sussidiarietà vuol dire che l’Euro-pa deve fare solo ciò che procura valore aggiunto e il resto deve essere lasciato agli stati, tutti sono d’accordo, ma ognu-no interpreta il “valo-re aggiunto” a modo suo. Tutti convengo-no che l’Europa ha bisogno di riforme; tuttavia per i britan-nici vuol dire che è troppo protezionista,

unione Europea: rapporti tra i paesi membri, L’italia ed il patto di stabilità

dolo si sposta (leg-germente) da una parte o dall’altra. Il fatto è che da sempre ogni governo raccon-ta ai propri cittadini un’Europa diversa. Trovare una “narra-tiva” comune do-vrebbe essere il com-pito principale di ciascuno, ma nessu-no sembra curarsene. Il compito di propor-re una narrativa co-mune spetterebbe alla Commissione, ma negli ultimi anni ha perso autorità e del resto è anche parte in causa. La chiave sta nella parola più am-bigua di tutte: fidu-cia. Draghi è oggetto di fiducia unanime; non è invece il caso fra i paesi e all’inter-no di essi. Tutti i governi, con la com-plicità dei media, sono ormai prigio-nieri della propria narrativa e si sentono nell’obbligo di rin-correre i rispettivi populismi. Persino la inossidabile Merkel, apparentemente libe-ra da minacce popu-liste, deve fare i con-ti con potentati extra-politici come la Bun-desbank e la Corte costituzionale soste-nuti da una parte importante dei me-dia. Dunque ricomin-ciamo dalla semanti-ca; restituiamo alle parole, quando pos-sibile, il loro senso. Per le altre, in attesa dei fatti, abbiamo per il momento il corag-gio di riconoscerne la chiarissima, indi-spensabile ambigui-tà. Ma soffermiamo-ci brevemente su un problema stretta-mente Nazionale col-legato all’Europa che

base del recente scon-tro sulla nomina di Juncker alla testa della Commissione. È stato presentato come uno scontro epocale fra due oppo-ste concezioni, sem-pre per chiarezza sarebbe stato meno traumatico spiegare che l’Unione è fon-data su una doppia legittimità e che pe-riodicamente il pen-

per i francesi e a vol-te anche per noi che è troppo liberale. Bisognerebbe spie-gare ai Cittadini Eu-ropei che la verità sta in mezzo e che lo spostamento (sempre parziale) del pendolo può dipendere solo da negoziati caso per caso. Forse la realiz-zazione è quasi irrag-giungibile ma sareb-be meglio spiegarlo in modo più chiaro al fine di evitare fattori che alimentano il po-pulismo. Una com-plicazione è che nell’euro-linguaggio le parole devono a volte essere interpre-tate per binomi. Il più importante è regole/flessibilità. Matteo Renzi torna a casa e spiega che è comin-ciata l’era della fles-sibilità. A stretto giro di posta, Schauble risponde che le rego-le non cambiano e non si toccano. Eppu-re entrambi hanno firmato lo stesso co-municato, sarebbe

più semplice spiega-re che le regole non sono cieche e devono essere interpretate, come del resto è sem-pre successo. Ciò che è (forse) cambiato è la volontà politica di interpretarle in modo nuovo, ma la verifica ci sarà solo su casi concreti. Un altro binomio difficile è democrazia/legitti-mità che è stato alla

In foto, il prof. Giuseppe Garro.

6 luGlio 2014, doMenica 13

Page 8: Libertà 06-07-14

14 6 luGlio 2014, doMenica

Palazzolo: “La musica profanadurante il nostro medioevo”

Incontro tematico con cena “In linea” promosso dall’associazione “Natura Sicula”annotato nell’agenda degli appuntamenti acrensi per la data del 18 luglio prossimo.

In agenda per la data di venerdì 18 luglio 2014 l’e-vento dal titolo “la musica profana nel medioevo, in-contro a tema e cena me-dievale promosso dall’as-sociazione “Natura Sicula”Informazioni maggio-ri possono essere attinte contattando la sezione di Buccheri del sodalizio, at-traverso l’utenza telefonica cellulare 338.8276971 (ri-sponderà Pino Cultrera)Il raduno dei partecipan-ti è previsto per le 19:30 a Palazzolo Acredie , presso l’hotel “Colle Acre”: Rela-tore Pino Cultrera. Il con-tributo richiesto a ciascun partecipante sarà di 22 euro. Partecipazione a numero chiuso con prenotazione obbligatoria. Per eventuale pernottamento disponibi-le convenzione con hotel Colle Acre. Nell’Alto Me-dioevo artisti ambulanti gi-ravano le piazze per offrire spettacoli. Questi artisti, chiamati “giullari” o “me-nestrelli”, erano ben accolti anche nei castelli per allie-tare le feste di corte. Era-no cantori, abili suonatori, danzatori, acrobati e buf-foni. Spesso provenivano da luoghi lontani ed erano a conoscenza di avveni-

menti che potevano susci-tare curiosità e interesse. In un mondo privo ancora di mezzi di informazione essi costituivano un’insostitu-ibile fonte di notizie e di cultura. Per suonare utiliz-zavano vari strumenti mu-

sicali, molti dei quali ante-nati degli strumenti attuali. Le canzoni erano basate su semplici melodie ripetute e narravano storie di eroi e condottieri: Carlo Magno e i suoi paladini contro gli infedeli Saraceni; Re Artù

e i cavalieri della tavola rotonda; Le spedizioni dei Crociati in Terra Santa. Le melodie erano spesso im-provvisate, quindi nessuno si preoccupava di scriverle. Per questo motivo esse non sono giunte fino a noi. Nel corso della cena avre-mo modo di assistere a uno spettacolo in costume così da immergerci nell’atmo-sfera magica delle antiche cene medievali. Intorno al XII secolo, mentre le grandi cattedrali ospitano le prime espressioni di mu-sica polifonica, nei castelli la musica invita al diverti-mento. Feste, canti, danze allieta-no i momenti di riposo nel-le corti principesche, ma anche nei villaggi molte sono le occasioni per fare musica: matrimoni, nasci-te, festeggiamenti per un buon raccolto, festa del-la vendemmia... In questo ambito le austere melodie gregoriane lasciano il posto ad espressioni in cui si in-neggia alla bella stagione, all'amore, alle gioie della vita. Anche il latino, utiliz-zato nel canto gregoriano, lascia il posto ad una lin-gua, detta volgare, derivata dai vari dialetti locali. Que-sta "musica profana" esce quindi dalle austere catte-drali gotiche per insinuarsi con gioia in ogni espressio-ne della vita sociale attra-verso l'uso della voce, vera protagonista, accompagna-ta da strumenti musicali, quali la viella, la ribeca, la ghironda, il salterio, l'arpa, flauti diritti e traversi, lo chalumeau (antico oboe), vari strumenti a percussio-ne e, nelle chiese, l'organo. Menestrelli (al servizio di un nobile signore) e giul-lari (musicisti, giocolieri, attori girovaghi) diffondo-no le musiche dei trovatori e dei trovieri, ottimi com-positori, i primi attivi nella Francia del Sud, gli altri nel Nord della Francia. Questi grandi cantautori medieva-li, appartenenti a famiglie nobili, scrivono i loro versi in lingua volgare (la lingua d'oc viene utilizzata dai trovatori, quella d'oil dai trovieri) su una struttura musicale, detta strofica, in cui una stessa melodia vie-ne utilizzata per intonare tutte le strofe del testo. In queste composizioni ven-gono esaltati gli ideali della cavalleria: coraggio, lealtà, generosità, cortesia e am-mirazione verso le donne, le quali diventano espres-sione nobile di bellezza e virtù.

SPORT Siracusa 6 luGlio 2014, doMenica 15

In questi giorni di tre-pidante attesa della fumata bianca e del solenne annuncio di “habemus squadram”, ad un osservatore at-tento non può sfuggire il piccolo ma non insi-gnificante particolare che al tifoso comune, quello che non si pone tanti perché, ciò che più interessa è che la prossima stagione agonistica sia assicu-rata e che la squadra sia quanto più forte possibile . Chi sia poi il timoniere e quali possano essere i ri-svolti della complessa gestione di una socie-tà, interessano poco o niente. Lo dimostra lo slogan che ha fatto il giro dei social network e che ha coinvolto anche in-sospettabili personag-gi , senza che ci fosse un solo fesso che si azzardasse a ritener-lo lesivo per il buon nome della società

tutti in attesa della fumata biancaessendo più tollerabile che i ricavi dell’indu-stria prendano la stra-da del nord e che ora si estendano anche molto più in là, per lasciarci solo i fumi e ripagar-ci col piatto di lentic-chie dello striminzito contributo alla sfera occupazionale. Tutti questi discorsi che do-vrebbero far parte dei pensieri di ogni citta-dino, non passano ne-anche per l’anticamera del cervello del tipo di tifoso che abbiamo descritto e che chie-de solo che lo spetta-colo inizi quanto più presto possibile e con protagonisti di grido. Per questa somma di buoni motivi va dove-rosamente detto che i valori del calcio, come quelli di qualsiasi altro sport, non si misurano solo dalle classifiche ma anche dalla matu-rità dei suoi sostenito-ri. Armando Galea

Dimenticando che i valori nel calcio si misurano anche con la maturità dei suoi tifosi

in problemi giudiziari. Grazie al cielo per il Siracusa questi rischi non ci sono stati e ci auguriamo che non ce ne siano mai, ma ne emergono altri di ordine morale, come quando la piazza de-

lusa per non aver visto arrivare un emiro dal portafoglio a mantice o un altrettanto impro-babile mecenate, chie-de a gran voce che in soccorso della squadra del cuore arrivi , al li-mite , uno dei colossi industriali che opera-no nella nostra zona ai quali bisognerebbe invece fare prelimi-narmente tre distinti discorsi. Il primo di natura ambientale per la salvaguardia alme-no di quel poco che è stato risparmiato da un’industrializzazione selvaggia e invasiva, attraverso accorgi-menti tecnologici che non mancano e che tutelino la commesti-bilità dei prodotti e la purezza dell’aria che respiriamo. Il secondo di sicurezza nel lavo-ro per la doverosa tu-tela della salute e del-la vita dei lavoratori. L’altro , infine , di na-tura economica, non

e, di conseguenza, a smentirlo . E che il fenomeno non si fer-mi alla nostra città e che sia diffuso su lar-ghissima scala, lo di-mostrano i molti casi di dirigenti di società calcistiche incappati

Pallamano A1. Riparte l’avventura per Albatro sabato 20 settembreLa FIGH (Federazio-ne Italiana Giuoco Handball) comunica che le squadre iscritte al campionato di Serie A Maschile – 1^ Divi-sione Nazionale sono in numero di 27. Con-fermata, dunque, la formula già in vigore lo scorso anno, che pre-vede un’articolazione in tre gironi, con fase regolare di andata e ri-torno, Poule Play-Off e Poule Play-Out, cui fa-ranno seguito semifina-li e finale dei Play-Off. La suddivisione dei tre gironi che caratteriz-zeranno la 1^ fase è la seguente:Girone A, Bozen, Bri-xen, Cassano Magna-

Anche se non tutti si chiederanno chi sia il timoniere e come nasca una squadra

go, Cologne, Eppan, Meran, Mezzocorona, Pressano, Trieste;Girone B, Ambra, Bo-logna, Carpi, Castena-so, Dossobuono, Ferra-ra, Romagna, Sassari, Spallanzani Casalgran-de;Girone C, Albatro Siracusa, Alcamo, Be-nevento, Conversano, Dorica, Fondi, Gaeta, Lazio, Junior Fasano.Il campionato prende-rà il via sabato 20 Set-tembre, con la 1^ fase (andata/ritorno) che si concluderà il 14 Feb-braio. Nel week-end compreso tra 27 Feb-braio e 1 Marzo si di-sputerà la Coppa Italia, per la quale è confer-

mata la formula della Final Eight. Il 7 Marzo prenderanno il via le Poule Play-Off e Play-Out, la cui chiusura è fissata all’11 Aprile.Nel week-end succes-sivo (17-18-19 Aprile) le 2^ classificate delle tre Poule Play-Off si sfideranno nella Pou-le d’Ammissione alle semifinali Scudetto, le quali si disputano sul-la base delle due gare (andata/ritorno) fra 25 Aprile e 9 Maggio. Le finali che assegnano il titolo di squadra cam-pione d’Italia, anche queste secondo la for-mula di andata/ritorno, si giocano fra 16 e 23 Maggio.

Page 9: Libertà 06-07-14

Volley. Alla Coast Cup semifinale U17M tutta aretusea tra Floridia ed AugustaLa terza giornata ha definito le finaliste della 10^ edizione della Coast Cup, os-sia le prime quattro er ogni categoria della manifestazione giova-nile di sand & volley a carattere nazionale, riservata alle forma-zioni affiliate Fede-razione Italiana Pal-lavolo ed organizzata dall'A.D. Polisporti-va Castellammare e dall’A.P.D. Coast Cup Team, che si disputa ancora una volta sulla sabbia della spiaggia lido Peter Pan della spiaggia Playa di Ca-stellammare del Gol-fo.Il sole cocente non ha distratto i giocatori dall'obiettivo finale. Nel maschile nella categoria U15 quattro sono le compagini a contendersi la quali-ficazione all'epilogo della manifestazio-ne castellammarese, saranno le vincenti degli incontri Rap-presentativa di Enna

contro la squadra B della Pallavolo Maza-ra e Rappresentativa Provinciale di Pavia contro la squadra C della Pallavolo Mar-zara.Nella categoria U17-19 maschile, che nel-le qualificazioni si è disputato in girone unico, due sono le fi-nali. In quella U17M dovranno trovarvi ac-cesso le vincenti delle semifinali del derby siracusano fra la Pal-lavolo Augusta e la Virtus Floridia, l'al-tra Pallavolo Mazara 95 e i Lupi Partinico. Nell'U19M la finale è fra la Rappresentativa Provinciale di Pavia e la Pallavolo Augusta.Il tabellone femmini-le suddiviso in tre ca-tegorie under 14, 16 e 18 ha visto accesi in-contri, che hanno evi-denziato gesti tecnici degni i nota.Nell'U14F le semi-finali sono Vigor Mazara-Usco Gravi-na A e Polisportiva

16 6 luGlio 2014, doMenica

Rugby. Prima tappa al De Simone della “Rugby Seven”Parte oggi la prima tappa del circuito "Rug-by Seven", promossa dal Comitato Regionale Siciliano della Federazione Italiana Rugby ed organizzata dalla A.S.D. Syrako Rugby Club 1989 in collaborazione con Gianni Saraceno, Delegato Provinciale FIR.Aderiranno all’evento 5 formazioni: Ama-tori Catania (neopromossa in Serie B), CUS Catania, Le Aquile Enna, l’Accademia Fe-derale Catania e, ovviamente, la compagine siracusana della Syrako.L’evento sarà realizzato allo Stadio "De Simo-ne" con inizio alle ore16.00 , grazie alla con-cessione da parte del Comune di Siracusa e dello Sport Club Siracusa Calcio.“Il Rugby Seven – dichiara Saraceno – sarà disciplina presente alle XXXI Olimpiade del 2016 di Rio de Janeiro, in Brasile: la scelta non è casuale dal momento che si tratta di un gio-co dai tempi velocissimi (un incontro ha una durata massima di 14 minuti) e dal tecnicismo puntuale e rigoroso. Anche domenica, lo pro-mettiamo, saranno assicurati divertimento e spettacolo”.

Arcobaleno-Salusport Petralia A. Le squadre vincenti delle semifi-nali Mortara Volley-Castelbuonese e Usco Gravina A-Pallavo-lo Marsala avranno accesso alla finale dell'U16F.Chiude la categoria U18F con tre squadre della Sicilia orienta-

le ed una trapanese a contendersi il trofeo messo in palio per la 10^ edizione della Coast Cup. Le semifi-nali sono quindi Palla-volo Augusta-Volley Acireale e Pallavolo Castelvetrano-Virtus Floridia A.Coast Cup è anche so-lidarietà. Oltre la dedi-

ca a Claudia Quattroc-chi, come più volte ricordato pallavolista di Augusta scomparsa nel settembre scorso a seguito di un tragico incidente stradale, per tutto il periodo della manifestazione è atti-va una raccolta fondi per la Comunità casa speranza di Mazara.