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LUCE , VISIONE, OMBRA, COLORE
Aspetti scientifici e attivit laboratoriali
Per il corso di Osservazioni Scientifiche di Base
A cura di Monica Onida e Enrica Giordano
Tratto dal sito:
http://didascienze.formazione.unimib.it/lucevisione
Dipartimento di scienze umane per la Formazione
Corso di Laurea in Scienze delleducazione
Le idee fondamentali del tema
luce e visione:
Schema sorgente-occhio-oggetto e luce
Propriet della luce (intensit, colore, direzione)
Interazione luce-materiali (la luce viene in parte riflessa/diffusa; in parte riesce a passare attraverso il materiale, ma cambiando direzione; in parte assorbita)
Condizione necessaria per vedere che entri luce negli occhi
La luce in s non si vede, si vedono sorgenti e oggetti illuminati
Modello sorgente/oggetto/occhio
Esistono corpi come il sole, la lampadina, la torcia (sorgenti primarie o corpi autoluminosi) che emettono luce utilizzando energia prodotta da processi che avvengono al loro interno.
In un mezzo omogeneo la propagazione della luce avviene in linea retta.
Quando un corpo non autoluminoso (come gli oggetti e le pareti di una stanza, una persona, un albero . ed anche la luna!) colpito dalla luce, la riemette parzialmente nello spazio circostante. Ogni corpo che, illuminato, emette luce chiamato sorgente secondaria di luce.
Affinch una persona possa vedere un oggetto (sorgente primaria o secondaria) necessario che nei suoi occhi arrivi parte della luce da esso emessa.
Riemissione di luce
Qualunque corpo che non si comporti da sorgente primaria, se viene illuminato, pu riemettere luce nello spazio circostante e si dice pertanto sorgente secondaria.La sorgente secondaria principale per noi che abitiamo la Terra sempre stata la luna, che rimanda nello spazio parte della luce solare che la illumina. Come la luna, tutti i pianeti ed i loro satelliti sono sorgenti secondarie. E la parte di luce solare diffusa dalla Terra che permette agli astronauti di vedere direttamente il nostro pianeta e permette a tutti noi di vederne le immagini riprese dai satelliti artificiali.La luce riemessa da qualunque sorgente secondaria meno intensa, ha una diversa direzione di propagazione e generalmenteanche una diversa composizione spettrale rispetto alla luce da cui la sorgente secondaria viene illuminata.La riemissione di luce pu avvenire a seguito di processi di riflessione e diffusione.
Diffusione
La riflessione diffusa della luce da parte di una superficie una riflessione non speculare, in cui cio un raggio di luce che incide sulla superficie non viene rimandato indietro ad un angolo determinato, ma viene diffuso su molte direzioni che possiamo descrivere come casuali.
Un oggetto fatto da particelle che non assorbano la luce, come il gesso, o da fibre incolori, come la carta, o da un materiale policristallino, come il marmo di Carrara, riesce a riflettere indietro quasi tutta la luce che riceve, ma in maniera diffusa, non specularmente.
Gran parte degli oggetti che vediamo tutti i giorni riflettono diffusamente la luce, bianca o colorata, tanto che si pu dire che la riflessione diffusa di gran lunga il meccanismo piimportante con cui gli oggetti si rivelano al nostro occhio.
Riflessione
Molti materiali sono in grado di riflettere specularmente la luce, purchsia possibile "lucidare" la loro superficie, cio eliminarne tutte le irregolarit.
Spontaneamente regolari, tra i materiali comuni, sono le superfici dei liquidi, che si dispongono con una superficie perfettamente piana, o comunque liscia, e il vetro,
Solo i metalli, per, possono riflettere con efficienza la luce che li colpisce: nei normali specchi il materiale riflettente, infatti, alluminio o argento. Tutti gli altri materiali comuni, anche se "lucidati a specchio", riflettono solo piccole frazioni di luce.
In uno specchio piano un fascio di raggi luminosi paralleli viene deviato ma si mantiene il parallelismo dei raggi. Ciascun raggio che colpisce lo specchio viene riflesso di un angolo identico a quello di incidenza. per esempio se un raggio giunge con una angolazione di 30 rispetto alla verticale del punto di incidenza, esce con un angolo di 30 dalla parte opposta alla verticale.
Rifrazione La rifrazione la deviazione subita da un'onda che ha luogo
quando questa passa da un mezzo ad un altro nel quale la sua velocit di propagazione cambia.
La rifrazione responsabile degli arcobaleni e della scomposizione della luce bianca nei colori dell'arcobaleno che avviene quando la luce passa attraverso un prisma. Il vetro ha un alto indice di rifrazione rispetto all'aria e le diverse frequenze della luce viaggiano a velocit diverse (dispersione),
causando la rifrazione dei colori a diversi angoli,
e quindi la scomposizione.
Trasparente - opaco
Quando la luce incontra un materiale, pu interagire con esso in modi differenti. Queste interazioni dipendono dalla natura della luce e dalla natura del materiale. Le onde luminose interagiscono con un oggetto attraverso molti fenomeni; i picomuni sono assorbimento, riflessione, trasmissione, rifrazione, diffusione.
Gli oggetti hanno la tendenza ad assorbire selettivamente, riflettere o trasmettere la luce con determinate frequenze. Vale a dire, un oggetto potrebbe riflettere la luce verde assorbendo invece tutte le altre frequenze della luce visibile. Allo stesso modo un altro oggetto potrebbe trasmettere selettivamente la luce blu, assorbendo tutte le altre frequenze. Le frequenze dello spettro che non vengono assorbite vengono trasmesse o riflesse, specularmente o diffusamente . Questo ci che d origine ai colori. I corpi neri assorbono tutte le frequenze; i corpi bianchi riflettono diffusamente tutte le frequenze senza assorbirne alcuna.
Alcuni materiali, definiti otticamente trasparenti, permettono a gran parte della luce che vi cade sopra di essere trasmessa attraverso di essi senza essere riflessa. Il vetro delle finestre chimicamente puro (vale a dire non drogato) e l'acqua limpida di fiumi e delle sorgenti ne sono degli ottimi esempi.
I materiali che non consentono la trasmissione di qualsiasi frequenza d'onda di luce sono definiti opachi.
Colore
Il colore della luce dipende dalla sua
composizione (rossa la luce del laser pointer,
bianca quella del sole, ecc)
Il colore percepito di un oggetto e di una tinta
(tempera, inchiostro, ecc) nasce
dallinterazione tra locchio e la luce che arriva
ad esso, modificata in composizione e
direzione dalloggetto osservato.
Visualizzare la luce:
torcia, laser, proiettore Dalla sorgente esce un fascio di luce di forma e dimensioni che
dipendono dal tipo di sorgente.La luce non si vede, si vedono intensamente illuminate le superfici degli oggetti colpiti dalla luce diretta, le zone di parete o di telo che intersecano il fascio di luce e la diffondono nello spazio circostante permettendole di arrivare ai nostri occhi.Muovendo il telo tra la sorgente e la parete la successione delle macchie luminose pu dare una prima idea della forma del fascio nello spazio.
Usando il proiettore con telaietto vuoto, rettangoli illuminati via via pi grandi fanno pensare a un fascio a forma di tronco di piramide.Inserendo nel telaietto un foglio opaco (ad esempio foglio di alluminio) con fori di forme diverse possibile cambiare la forma del fascio.
La figura nella pagina seguente evidenzia la ricostruzione dellaforma del fascio nello spazio a partire dalla successione di macchie luminose illustrata nella serie di immagini precedenti.
Allontanandosi dalla parete:
nel caso della torcia e del
proiettore la macchia si allarga
e diventa meno intensa
Sul telo bianco si vedono macchie di luce che cambiano forma e dimensione al
variare della posizione del telo. In particolare:
disponendo il telo parallelamente alla parete e muovendolo dalla sorgente verso
la parete, nel caso della torcia (o del proiettore) si vede la macchia di luce
allargarsi progressivamente mantenendo la stessa forma;
nel caso del laser la macchia mantiene la stessa forma e le stesse dimensioni
ruotando il telo la macchia di luce cambia forma e dimensioni qualunque sia la
sorgente.
Vedere il fascio di luce
Quando si ha la sensazione di vedere il fascio di luce, quel che si vede un insieme di particelle illuminate dalla luce nel suo propagarsi dalla sorgente nello spazio. Le particelle di gesso, talco, . diffondono in tutte le direzioni la luce che le colpisce; il nostro occhio, ricevendo parte di questa luce, vede una serie di punti illuminati che visualizzano il percorso del fascio. Le particelle cadono via via sul fondo della scatola finch il fascio torna ad essere invisibile.
Spazi dombra - Penombra
http://didascienze.formazione.unimib.it/Lucevisione/Aria_Ifase/Esperimenti/spazi_dombra
_penombra.htm
Si vedono figure dombra solo nella zona di
spazio retrostante alla sagoma rispetto alla
sorgente
Mettendo la lampadina in posizione centrale rispetto alla
sagoma, disponendo il foglio parallelamente alla sagoma e
allontanandolo, si vede la figura dombra ingrandirsi
progressivamente mantenendo una forma corrispondente a
quella della sagoma. Spostando la lampadina verso destra
(sinistra) la figura dombra si sposta verso sinistra (destra) e si
deforma.
La luce esce sorgente luminosa e si propaga rettilineamente
nello spazio circostante finch non incontra la sagoma. La
sagoma ferm