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L’umanizzazione dell’assistenza L’umanizzazione dell’assistenza l f il f itra le nuove frontiere tra le nuove frontiere
della professione infermieristicadella professione infermieristica
S.DonàS.Donà di Piave (VE), marzo di Piave (VE), marzo -- aprile 2010aprile 2010
1
( )( )
L’umanizzazione dell’assistenza tra le nuove frontiere della professione infermieristica
Scopo del progetto-ricerca all’Ospedale Sandro Pertini di Roma è stato quello di trovare dellePertini di Roma è stato quello di trovare delle
soluzioni per ridurre gli stimoli stressanti attraverso unattraverso un
colloquio informativocolloquio informativo--conoscitivo tra un conoscitivo tra un infermiere di sala operatoria e il pazienteinfermiere di sala operatoria e il pazienteinfermiere di sala operatoria e il pazienteinfermiere di sala operatoria e il paziente
2 2
L’umanizzazione dell’assistenza tra le nuove frontiere della professione infermieristica
L’ansia e lo stress perioperatoriansia e lo stress perioperatori, presenti già all’atto del ricovero, risultano in genere
aumentati immediatamente prima dell’intervento per il timore connesso ai rischi ed alle
conseguenze dell’intervento stesso, per la propria sopravvivenza ed incolumità personale
Uno stress che provoca delle modificazioni sia a livello psicocomportamentalepsicocomportamentale che
psiconeuroendocrinopsiconeuroendocrino
3 3
Fisiologia dello stress
Lo stress: definizioneLo stress: definizione
CannonCannon (1929) fu il primo ad usare il (1929) fu il primo ad usare il termine stress per indicaretermine stress per indicaretermine stress per indicare termine stress per indicare
uno stimolo di intensità eccessiva cheuno stimolo di intensità eccessiva cheuno stimolo di intensità eccessiva che uno stimolo di intensità eccessiva che determina una reazione di allarme determina una reazione di allarme
caratterizzata da particolari manifestazioni caratterizzata da particolari manifestazioni pppsicopsico--neuroneuro--endocrinologicheendocrinologiche
5
Fisiologia dello stress
Lo stress: definizione Lo stress: definizione (segue)(segue)
SelyeSelye osservò che le reazioni fisiologiche di allarme sono solo il osservò che le reazioni fisiologiche di allarme sono solo il primo anello di una concatenazione di eventi omeostatici, primo anello di una concatenazione di eventi omeostatici,
adattamenti e modificazioni fisiologiche Egli definì lo stressadattamenti e modificazioni fisiologiche Egli definì lo stress ooadattamenti e modificazioni fisiologiche. Egli definì lo stress, adattamenti e modificazioni fisiologiche. Egli definì lo stress, o o sindrome generale di adattamentosindrome generale di adattamento,, come una risposta come una risposta generale aspecifica a qualsiasi richiesta proveniente generale aspecifica a qualsiasi richiesta proveniente
dall’ambientedall’ambientedall ambiente.dall ambiente.SelyeSelye è stato il primo autore a considerare lo stress come un è stato il primo autore a considerare lo stress come un normale processo psiconormale processo psico--fisiologico finalizzato all’adattamento fisiologico finalizzato all’adattamento
ffall’ambiente, introducendo i fondamentali concetti di all’ambiente, introducendo i fondamentali concetti di distressdistress ed ed eustresseustress..
6
Fisiologia dello stress
Sindrome Generale di Adattamento (SGA)Sindrome Generale di Adattamento (SGA)
La SGA si articola in 3 fasi:1. fase di allarme, un momento di shock iniziale in cui
la resistenza si abbassa seguito da un controshock che mobilita i meccanismi di difesa e intensifica le
i i fi i l i hreazioni fisiologiche;2. fase di resistenza, che consente un adattamento
massimo accompagnato da un progressivomassimo accompagnato da un progressivo riequilibrio delle funzioni;
3 fase di esaurimento, caratterizzata da squilibrio3. fase di esaurimento, caratterizzata da squilibrio funzionale, nevrosi organiche e alterazioni strutturali determinati dal prolungarsi della risposta elevata.
7
p g p
Fisiologia dello stress
Fi i t l i d ll i t d tt ti ll tFi i t l i d ll i t d tt ti ll tFisiopatologia della risposta adattativa allo stressFisiopatologia della risposta adattativa allo stress
Il principale meccanismo adattativo che l’organismo pone in atto nella prima fase è rappresentato dall’attivazione dell’asse
ipotalamo-ipofisi-surrene sin
con increzione di ACTH e conseguente stimolazione dellacon increzione di ACTH e conseguente stimolazione della corteccia.
Una sostanza, denominata Corticotropin Releasing Factor (CRF), di d l di tt t i di tt t t tt l i tcoordina e modula, direttamente o indirettamente tutta la risposta
adattativa agli stimoli.
10
Fisiologia dello stress
Fi i t l i d ll i t d tt ti ll tFi i t l i d ll i t d tt ti ll tFisiopatologia della risposta adattativa allo stressFisiopatologia della risposta adattativa allo stress
Cosa accade durante l’applicazione di uno stimolo stressogeno:Cosa accade durante l applicazione di uno stimolo stressogeno:
• inibizione dell’insulina e aumento della glicemia
• inibizione di mediatori flogistici con danno tissutale
• inibizione della reazione immunitaria ed effetto stressante degli• inibizione della reazione immunitaria ed effetto stressante degli stessi mediatori con intervento di interleuchine, natural killer ecc.
i ibi i d ll’ ld t i it i id i• inibizione dell’aldosterone con eccessiva ritenzione idrica
• inibizione dei neuropeptidi (ACTH, Betaendorfine) che tenta di porre fine alla cascata neurochimica per evitare che si instauri
una patologia neuropsichica
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Fisiologia dello stress
Dopo lo stimolo stressante compare una Dopo lo stimolo stressante compare una sintomatologia con sintomi neurovegetativi:sintomatologia con sintomi neurovegetativi:g gg g
tachicardia, sudorazione, vampate calde e fredde, che ò i d l h ipuò scomparire dopo qualche ora o giorno;
in altri soggetti possono aversi dei flash-backin altri soggetti possono aversi dei flash-back.
Più importante è la sintomatologia del maladattamentop gpost-traumatico (cioè dopo l’evento stressante), il cui disturbo tende a persistere dopo mesi, in genere non
lt i 6 ioltre i 6 mesi.Es. incidente stradale, donne stuprate, reduci dalla
guerra soggetti dopo il divorzio un lutto ecc12
guerra, soggetti dopo il divorzio, un lutto ecc.
Fisiologia dello stress
Percorso anatomico - fisiologico
Nelle diverse tappe sono attivati svariati sistemi diNelle diverse tappe sono attivati svariati sistemi di regolazione:
riflessi neurospinalineurovegetativoneuromessaggeri centraliendocriniormoni tessutali perifericiormoni tessutali perifericiregolazione basaleimmunitariotermoregolazione
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14(Adattato da Dott. Luigi Bettini– psicologo del lavoro e delle organizzazioni - Bergamo, 22 maggio 2007)
15(Adattato da Dott. Luigi Bettini– psicologo del lavoro e delle organizzazioni - Bergamo, 22 maggio 2007)
I sentimentiI sentimentiRappresentano i segni fondamentali dell’affettività e risultano
d ll li i i ifi ti d ll i i i lidalla canalizzazione significativa delle emozioni piacevoli e spiacevoli
Contrariamente alle emozioni, che sono risposte globali, dirette, incontrollate agli avvenimenti, i sentimenti si presentano come
una risposta differenziata, specifica, filtrata e intelligente di fronte ai medesimi avvenimenti
I sentimenti fondamentali sono quattro*:paura rabbia gioia tristezzapaura, rabbia, gioia, tristezza
* M. James, Seminario svolto in Italia nel 1980
A. MACCARIA. MACCARI 17
L’umanizzazione dell’assistenza tra le nuove frontiere della professione infermieristica
UMANIZZAZIONE UMANIZZAZIONE dell’assistenza
L’assistenza sanitaria va inserita nelL assistenza sanitaria va inserita nel quadro generale della conoscenza dei
bisogni dei pazienti e dei lorobisogni dei pazienti e dei loro comportamenti
18 18
L’umanizzazione dell’assistenza tra le nuove frontiere della professione infermieristica
UMANIZZAZIONE UMANIZZAZIONE dell’assistenza
L’idea di salute = buona vita
del benesseredel benessere
di autorealizzazione della personadi autorealizzazione della persona
In questo contesto l’umanizzazione dell’assistenza infermieristica diventa un
tassello fondamentale19 19
L’umanizzazione dell’assistenza tra le nuove frontiere della professione infermieristica
Nel 1948 l’O.M.S.di lpropone un nuovo concetto di salute
stato di completo benesserestato di completo benessere fisico, mentale e sociale
( d l i di i l di l i(superando lo stereotipo tradizionale di salute intesa esclusivamente come assenza di malattia)
Ne consegue che qualsiasi programma di cura e/o terapia deve prevedere un’attenzione peculiare alla dimensione socio-prevedere un attenzione peculiare alla dimensione socio-
relazionale della persona nella sua interezza
20 20
Il
Dipende dagli stili di i di l d lvita e di lavoro, dal
tempo libero, dalla di icondizione
dell’ambiente e dalla l b ità d i t tisalubrità dei contesti
21
Rappresenta l’asse di riferimento privilegiato e se la CURAè anche la RELAZIONE TRA PAZIENTE E OPERATORE
SANITARIO
Il percorso terapeutico è un percorso educativopercorso educativo
Le DIMENSIONI RELAZIONALE ed EDUCATIVA si scopronoLe DIMENSIONI RELAZIONALE ed EDUCATIVA si scoprono, così, centrali all’interno dei contesti sanitari e costituiscono la
valenza essenziale della professionalità degli operatori
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L’umanizzazione dell’assistenza tra le nuove frontiere della professione infermieristica
D l it htt // i i it/it / t ti / i i t /1 09 df 20091130
23 23
Dal sito http://www.ipasvi.roma.it/ita/staticpages/rivista/1_09.pdf , 20091130
La relazione
La comunicazione
La congruenza
L’empatia
L’accettazione incondizionata(Dal sito http://www.ipasvi.roma.it/ita/staticpages/rivista/1_09.pdf , 20091130)
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Si configurano come dei SISTEMI RELAZIONALI tra due o più soggetti (operatore/i – paziente/i) che si
sviluppano all’interno di CONTESTI caratterizzati da un certo grado di stabilità (per continuità di intervento,
permanenza dei ruoli tra i comunicanti etc )permanenza dei ruoli tra i comunicanti, etc.)
26
“La COMICOTERAPIA al servizio di pazienti e operatori sanitari.Il buon umore in sanità, ovvero la salute come voglia di ridere e gioia di vivere”
“Se si cura una malattia si vince o si perde, se sisi vince o si perde, se si
cura una persona vi garantisco che si vincegarantisco che si vince
sempre”(Patch Adams)
(Da www.clownterapia.it, 20091026)
27
Interazione tra operatore e paziente con i seguenti criteri di efficaciaefficacia
Soddisfazione del pazientep
Comprensibilità delle informazioni date
Facilità con cui sono ricordate
28
Le DIMENSIONI PREVALENTI del rapporto operatore pp p– paziente, quale modello di interazione comunicativa, sono
Cognitiva
AffettivaAffettiva
Contestuale
29
Hildegarde E. Peplau
Nasce in Pennsylvania nel 1909Si di l i f i l 1931Si diploma infermiera nel 19311943: Bachelor in Psicologia
i i i hi i1947:Master in Nursing Psichiatrico1953:Dottorato in PedagogiaSvolge attività privata, ospedaliera e per molti anni insegna Nursing Psichiatrico nelle Università
30
Hildegarde E. Peplau
Opere: Interpersonal Relation in Nursing (1952); BasicPrinciples of Patients Counseling
Da “Interpersonal Relation in Nursing”:“Il N i è i ifi i i“Il Nursing è un significativo processo terapeutico
interpersonale … e un rapporto umano fra un individuo malato o bisognoso di servizi sanitari ed un’infermieramalato o bisognoso di servizi sanitari ed un infermiera professionalmente preparata a riconoscere tali bisogni e rispondere con l’aiuto adeguato al paziente.”p g p
31
Hildegarde E PeplauHildegarde E. PeplauPrincipi della sua teoria
- rapporto umano fra un individuo malato che manifesta un ppbisogno e un infermiere istruito per riconoscere e rispondere al bisogno
- promuove lo sviluppo delle capacità del paziente- serie di passi in sequenza che scandiscono le interazioni
terapeutiche- dal generale allo specifico
A. MACCARI 32
L’umanizzazione dell’assistenza tra le nuove frontiere della professione infermieristica
La comunicazione e la relazione tra l’infermiere e il pazienteLa comunicazione e la relazione tra l infermiere e il paziente
La comunicazione si presenta come un processo che comprendeLa comunicazione si presenta come un processo che comprende tre aspetti:
• di relazione
• di informazione
• di cambiamento• di cambiamento
A. MACCARIA. MACCARI 33
Da Maccari A., La presa in carico nel percorso perioperatorio, XV Congresso Ipasvi, Firenze 2009
L’umanizzazione dell’assistenza tra le nuove frontiere della professione infermieristica
La comunicazione e la relazione tra l’infermiere e il paziente
Il carattere di relazione nel processo di comunicazione si manifesta attraverso lo scambio di emozioni, disi manifesta attraverso lo scambio di emozioni, di
sentimenti
E’ il momento del contatto, del dialogo
A. MACCARIA. MACCARI 34
L’umanizzazione dell’assistenza tra le nuove frontiere della professione infermieristica
La comunicazione e la relazione tra l’infermiere e il paziente
Il li ll i f i d ll i i i d iIl livello informativo della comunicazione riguarda i dati, le conoscenze
Si manifesta attraverso l’analisi, la lettura, l l ila correlazione
Ciò h l id è l l i d l fl di i f i iCiò che la guida è la logica del flusso di informazioni
A. MACCARIA. MACCARI 35
L’umanizzazione dell’assistenza tra le nuove frontiere della professione infermieristica
La comunicazione e la relazione tra l’infermiere e il paziente
La comunicazione assume un carattere trasformativoLa comunicazione assume un carattere trasformativo (cambiamento) quando, attraverso la conoscenza e
l’informazione, si attua una trasformazione del saperel informazione, si attua una trasformazione del sapere e della relazione
A. MACCARIA. MACCARI 36
L’umanizzazione dell’assistenza tra le nuove frontiere della professione infermieristica
La comunicazione e la relazione tra l’infermiere e il paziente
L’espressione “comunicazione terapeutica” descrive la relazione infermiere – paziente e indica il dialogo mirato e con
i i bi tti i h i i i t h dprecisi obiettivi che si viene a instaurare e che deve essere adattato ai bisogni che la persona presenta
La relazione è un elemento fondamentalee sostanziale dell’attività dell’infermiere
e diventa uno dei suoi strumenti di lavoro
A. MACCARIA. MACCARI 37
L’umanizzazione dell’assistenza tra le nuove frontiere della professione infermieristica
La comunicazione e la relazione tra l’infermiere e il paziente
PAUL WATZLAWICK e colleghi (1967 - 1971) hanno introdotto una differenza di notevole importanza nello studio della comunicazione umana: ogni processo comunicativo tra esseri umani possiede due dimensioni distinte, da un lato il contenuto ciò che le persone dicono dall’altro la relazionecontenuto, ciò che le persone dicono, dall’altro la relazione,
ovvero quello che i parlanti lasciano intendere, a livello verbale e più spesso non verbale, sulla qualità della relazione che p p , q
intercorre tra loro.
A. MACCARIA. MACCARI 38
L’umanizzazione dell’assistenza tra le nuove frontiere della professione infermieristica
La comunicazione e la relazione tra l’infermiere e il paziente
Raccontiamo quindi le nostre esperienze attraverso:
- il corpo e chiamiamo questa comunicazione non verbale (c.n.v.)
- il linguaggio e chiamiamo questa comunicazione verbale (c.v.)
A. MACCARIA. MACCARI 39
La Pedagogia e l’InfermieristicaLa Pedagogia e l’InfermieristicaL’umanizzazione dell’assistenza tra le nuove frontiere della professione infermieristica
M i
E itt t
Messaggio
InterazioneEmittente Ricevente
Messaggio
Feedback
codifica
Messaggiodi ritorno
decodifica
messaggio
decodifica
A. MACCARIA. MACCARI 40
L’umanizzazione dell’assistenza tra le nuove frontiere della professione infermieristica
A. MACCARIA. MACCARI 41
(Adattato da Dott. Luigi Bettini– psicologo del lavoro e delle organizzazioni - Bergamo, 22 maggio 2007)
L’umanizzazione dell’assistenza tra le nuove frontiere della professione infermieristica
L’Intelligenza emotivaL’Intelligenza emotiva
Consente di governare le emozioni e guidarle g gnelle direzioni più vantaggiose
S i ll i di b fi i d t i i tt t h lSpinge alla ricerca di benefici duraturi piuttosto che al soddisfacimento degli appetiti più immediati
Si può apprendere, perfezionare e insegnare, rimuovendo alla radice le cause di molti e gravi possibili squilibri caratteriali
A. MACCARIA. MACCARI 42
L’umanizzazione dell’assistenza tra le nuove frontiere della professione infermieristica
A. MACCARIA. MACCARI 43(Adattato da Dott. Luigi Bettini– psicologo del lavoro e delle organizzazioni - Bergamo, 22 maggio 2007)
L’umanizzazione dell’assistenza tra le nuove frontiere della professione infermieristica
Molte emozioni sono associate a cambiamenti fisiologici
In modo particolare, si manifestano le seguenti reazioni:• aumento del ritmo e della profondità della respirazione• aumento della frequenza cardiacaq• aumento della pressione del sangue• diminuzione del sangue diretto agli organi interni, aumento di quello diretto ai muscoliinterni, aumento di quello diretto ai muscoli• aumento del livello dello zucchero nel sangue• diminuzione della produzione di saliva• diminuzione della produzione di saliva• dilatazione delle pupille per far entrare più luce
A. MACCARIA. MACCARI 44
L’umanizzazione dell’assistenza tra le nuove frontiere della professione infermieristica
RoleRole playingplaying45 45
RoleRole playingplaying“Il palcoscenico Sala operatoria“Il palcoscenico Sala operatoria
L’umanizzazione dell’assistenza tra le nuove frontiere della professione infermieristica
Scopo del progetto-ricerca all’Ospedale Sandro Pertini di Roma è stato quello di trovare dellePertini di Roma è stato quello di trovare delle
soluzioni per ridurre gli stimoli stressanti attraverso unattraverso un
colloquio informativocolloquio informativo--conoscitivo tra un conoscitivo tra un infermiere di sala operatoria e il pazienteinfermiere di sala operatoria e il pazienteinfermiere di sala operatoria e il pazienteinfermiere di sala operatoria e il paziente
46 46
L’umanizzazione dell’assistenza tra le nuove frontiere della professione infermieristica
L’ipotesi di lavoroipotesi di lavoropotes d a o opotes d a o oprevede che si possano ottenere dei benefici oggettivi e valutabili,dei benefici oggettivi e valutabili,
a livello psicocomportamentalepsicocomportamentale eepsicocomportamentalepsicocomportamentale e e
psiconeuroendocrinopsiconeuroendocrino, dei pazienti che abbiano ricevuto la visitadei pazienti che abbiano ricevuto la visita
dell’infermiere di sala operatoria prima dell’interventodell intervento
47 47
L’umanizzazione dell’assistenza tra le nuove frontiere della professione infermieristica
PROBLEMIPROBLEMI
GRUPPOGRUPPOSI NO
TOTALE
i ti % i ti %pazienti % pazienti %
Sperimentale 26 18,6 114 81,4 140
Controllo 59 42,1 81 57,9 140
TOTALE 85 30,4 195 69,6 280
48 48
L’umanizzazione dell’assistenza tra le nuove frontiere della professione infermieristica
PROBLEMIPROBLEMI
GRUPPOGRUPPOSI NO
TOTALEpazienti pazienti
S i t l 26 114 140Sperimentale 26 114 140
Controllo 59 81 140
TOTALE 85 195 280TOTALE 85 195 280
Problema Pz. % d.st.
rush cutanei 39 45,9 30,8
risveglio agitato 21 24,7 34,0
dispnea 19 22,4 39,1p , ,
dissociazione 4 4,7 47,4
altro 2 2,4 58,7
totale 85
49 49
totale 85
L’umanizzazione dell’assistenza tra le nuove frontiere della professione infermieristica
Classi punteggio STAIClassi punteggio STAI
GRUPPOGRUPPO 20 - 40 41 - 60 61 - 80 TOTALE
Sperimentale 68 48 24 140
Controllo 18 35 87 140
TOTALE 86 83 111 280TOTALE 86 83 111 280
50 50
La presa in carico nel percorso perioperatorioLa presa in carico nel percorso perioperatorio
Azienda USL Roma B
Servizio Assistenza Infermieristica
Azienda Socio Sanitaria Locale N. 10 "Veneto
Orientale"Settore Sviluppo Professionale del Servizio
P f i i S it i
52
Professioni Sanitarie
La presa in carico nel percorso perioperatorioLa presa in carico nel percorso perioperatorio
PROBLEMIPROBLEMI
GRUPPOGRUPPOSI NO
TOTALE
pazienti % pazienti %pazienti % pazienti %
Sperimentale 72 34 238 59 310
Controllo 142 66 168 41 310
TOTALE 214 406 620
Fonte dati: elaborazione in output da database relativo ai questionari somministrati nella ASL RM B nel 2005 e nella ASL 10 Veneto Orientale anni 2007/2008
54
La presa in carico nel percorso perioperatorioLa presa in carico nel percorso perioperatorio
Classi punteggio STAIClassi punteggio STAI
GRUPPOGRUPPO 20 - 40 41 - 60 61 - 80 TOTALE
Sperimentale 147 104 59 310
Controllo 52 93 165 310
TOTALE 199 197 224 620
Fonte dati: elaborazione in output da database relativo ai questionari somministrati nella ASL RM B nel 2005 e nella ASL 10 Veneto Orientale anni 2007/2008
TOTALE 199 197 224 620
55
La presa in carico nel percorso perioperatorio
I risultati parziali dello studio evidenziano che la presa incarico del paziente nel percorso perioperatorio è:carico del paziente nel percorso perioperatorio è:
• una risposta efficace allo stress e all’ansia del pazienteuna risposta efficace allo stress e all ansia del paziente
• un valido strumento per cercare di ridurli
I risultati ottenuti dimostrano in maniera inconfutabile sia labontà dell’ipotesi che la possibilità di gettare le basi perbontà dell ipotesi che la possibilità di gettare le basi perapprofondimenti, studi e ricerche future.
56
DISEGNO DELLO STUDIODISEGNO DELLO STUDIOE’ stato condotto uno studio sperimentale
lti t i i di i dimulticentrico su un campione di convenienza di 1.200 pazienti
RACCOLTA DATIIl i ttIl campione attraverso randomizzazione è stato
ddi i i d isuddiviso in due gruppi: gruppo sperimentale e
t llgruppo controllo
57 57
Gruppo sperimentale Gruppo controllo
Costituito da pazienti a cui è stato Costituito da pazienti a cui NON è Costituito da pazienti a cui è stato somministrato il protocollo informativo (colloquio)
Costituito da pazienti a cui NON è stato somministrato il protocollo informativo (colloquio)
600 casi 600 casi
Prima dell'intervento:
informazione attraverso il protocollo informativo - colloquio infermieristico e somministrazione del questionario N. 1 con dati anagrafici e domande con risposte a scale di valore
Nessun incontro con l’infermiere
con risposte a scale di valore
Giorno dell'intervento:
• misurazione dell'ansia con la scala STAI Y1
• acquisizione altri indicatori
• somministrazione del questionario N. 1 con dati anagrafici e domande con risposte a scale di valore• acquisizione altri indicatori
(parametri vitali, problemi, etc.) da cartella intraoperatoria
con risposte a scale di valore• misurazione dell'ansia con la scala
STAI Y1• acquisizione altri indicatori
(parametri vitali, problemi, etc.) d t ll i t t i
58 58
da cartella intraoperatoria
QUESTIONARIOdi rilevazione prima dell’intervento chirurgico
Età _____________
Sesso _________
Coniugato/a SI □ NO □
P f iProfessione
Sanitaria Impiegato Operaio Dirigente gLibero professionista
Titolo di studio
o Nessun titolo o Licenza elementare o Licenza media o Licenza di scuola superiore o Laurea
Ospedale ___________________________________________ Reparto ___________________________________________ Blocco Operatorio _______________________ Intervento ____________________________________________
(1 poco – 5 molto)
Ha paura dell’intervento? 1 2 3 4 5 Le piacerebbe parlare di qualcosa in 1 2 3 4 5
59 59
particolare che non sia l’intervento?Preferirebbe parlare dell’intervento? 1 2 3 4 5
Ha subito altri interventi chirurgici? Quali…
Time Stamp ___/____/____ ___:____
COD. INF: COD. PAZ:
ISTRUZIONI: Legga ciascuna frase e poi contrassegni con una crocetta il numero che indica come lei si sente adesso, cioè in questo momento. Non impieghi troppo tempo per rispondere alle domande e dia la risposta che le sembra descrivere meglio i suoi attuali stati d’animo.
SINTOMI Per nulla Un po’ Abbastanza Moltissimo
Mi sento calmoMi sento calmo
Mi sento sicuro
Sono teso
Mi sento sotto pressione
Mi sento tranquilloMi sento tranquillo
Mi sento turbato Sono attualmente preoccupato per possibili disgrazie
Mi sento soddisfatto
2°questionario
Mi sento intimorito
Mi sento a mio agio
Mi sento sicuro di me
Mi sento nervoso
questionario
Sono agitato
Mi sento indeciso
Sono rilassato
Mi sento contento
Sono preoccupato
Mi sento confuso
Mi sento disteso
Mi sento bene
60 60
Punteggio totale
ULTERIORI INDICATORI Problemi riscontrati al risvegliog
Tipo di problema Sì/No Reazione allergica Risveglio agitato Dispnea Di i iDissociazione
F i tili ti ll f di i li
2°questionario
Farmaci utilizzati nella fase di risveglio Tipo Quantità Cortisonici Antistaminici questionario
Parametri vitali
Indicatori di ricerca
Indicatori di ricercaPressione prima intervento Pressione fine intervento Frequenza cardiaca inizio Frequenza cardiaca fine
Dati ricovero
Informazioni Valori Inizio intervento (hh:mm) Fine Intervento (hh:mm) Risveglio (hh:mm)
61 61
Risveglio (hh:mm)Dipendenza dal personale (chiamate, richiesta di informazioni …)
1 2 3 4 5
Giorni di degenza dopo l’intervento (gg)
PROBLEMIPROBLEMI
GRUPPOGRUPPOSI NO
TOTALE
i ti % i ti %pazienti % pazienti %
Sperimentale 121 21,7 479 58,7 600
Controllo 359 78,3 241 41,3 600
TOTALE 480 720 1.200
62 62
Classi punteggio STAIClassi punteggio STAI
GRUPPOGRUPPO 20 - 40 41 - 60 61 - 80 TOTALE
Sperimentale 372 148 80 600
Controllo 85 281 234 600
1 200TOTALE 457 299 314 1.200
63 63
L’umanizzazione dell’assistenza tra le nuove frontiere della professione infermieristica
La presa in carico del paziente nel percorso perioperatorioperioperatoriopercorso perioperatorio perioperatorio
risposta efficace allo stressvalido strumento per cercare di ridurlop
67 67