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A.S. 2016-17
Classe VB Turismo
“L’Unione Europea”
Prof.ssa B. Crispi
CHE COS’E’ L’UNIONE EUROPEA?
E’ un’organizzazione internazionale, unica nel suo genere.
Gli Stati che ne fanno parte cooperano per il bene comune, rinunciando ad alcuni dei loro poteri sovrani.
Sono soggetti dell’UE sia i Paesi membri che i cittadini, i quali hanno i diritti e i doveri previsti nella Carta
UE.
Il Trattato sull’Unione europea stabilisce che qualsiasi Paese può entrare a far parte dell’Unione a
condizione che rispetti i valori democratici dell’UE ed i criteri di adesione politici, economici e giuridici.
Gli allargamenti avvengono in forza di appositi Trattati di adesione.
Il processo di allargamento dell’UE è in continua evoluzione.
L’UE riunisce, dal luglio 2013, 28 Paesi. Tuttavia, in seguito al referendum sulla c.d. Brexit (uscita della Gran
Bretagna dall’UE), il 23 giugno del 2016, dopo la conclusione della procedura prevista dal Trattato UE,
l’Unione europea sarà costituita da 27 Stati.
I SIMBOLI DELL’UNIONE
LA BANDIERA: rappresenta un cerchio di 12 stelle dorate su sfondo blu
IL MOTTO: “Unità nella diversità”
L’INNO: è tratto dall’”Inno alla gioia” della Nona sinfonia di Beethoven
LA MONETA: è l’euro, adottata solo in 19 Paesi che formano l’Eurogruppo
GLI OBIETTIVI COMUNI
Gli Stati membri dell’UE cooperano per realizzare importanti traguardi:
instaurare un mercato interno
offrire ai suoi cittadini uno spazio di libertà, sicurezza e giustizia privo di frontiere interne
combattere l’esclusione sociale e le discriminazioni
promuovere la pace, i suoi valori e il benessere dei suoi popoli
rispettare la ricchezza della diversità culturale e linguistica dell’Europa
favorire lo sviluppo economico e sostenibile dell’Europa
istituire un’unione economica e monetaria
promuovere il progresso scientifico e tecnologico
promuovere i suoi valori nelle relazioni con il resto del mondo
LA CITTADINANZA EUROPEA
La cittadinanza dell’Unione viene introdotta dal Trattato di Maastricht.
Essa discende automaticamente dalla cittadinanza nazionale di un Paese membro, di conseguenza,
qualunque cittadino di uno Stato membro è anche cittadino dell’Unione.
Non ha solo un valore simbolico e politico. Essa esprime un sentimento di appartenenza ed è fonte di diritti
e doveri che sono uguali per tutti.
I DIRITTI DELLA CITTADINANZA EUROPEA
Il diritto di voto attivo e passivo alle elezioni del Parlamento europeo
Il diritto di petizione dinanzi al Parlamento europeo
Il diritto alla libera circolazione e il diritto di soggiorno nel territorio degli Stati membri dell’Unione
Il diritto a non subire discriminazioni in base alla nazionalità, fra cittadini dell’Unione
Il diritto a non subire discriminazioni in base al sesso, alla razza, alla religione o alle proprie opinioni
Il diritto di pari accesso alle cariche pubbliche dell’Unione
I DOVERI DELLA CITTADINANZA EUROPEA
Non discriminare in base alla nazionalità
Rispettare l’espressione della cultura altrui
Rispettare il diritto dell’Unione
Contribuire alla salvaguardia dell’ambiente
TAPPE FONDAMENTALI DEL PROCESSO DI INTEGRAZIONE
DELL’UNIONE EUROPEA
MANIFESTO DI VENTOTENE (1941-1942)
Redatto da tre antifascisti costretti al confino, Altiero Spinelli, Ernesto Rossi e Eugenio Colorni, a Ventotene
(una piccola isola delle Pontine).
Essi descrivono la loro idea di un’Europa libera, unita ed antifascista.
Ecco un breve passaggio del Manifesto:
“Un’Europa libera ed unita è premessa necessaria del potenziamento della civiltà moderna di cui l’era
totalitaria rappresenta un arresto; la fine di questa era farà riprendere immediatamente in pieno il
processo storico contro la disuguaglianza ed i privilegi sociali…”
È ancora oggi un testo di straordinaria attualità.
“PIANO SCHUMAN” (9 maggio 1950)
Robert Schuman, ministro degli esteri francese, rende una dichiarazione, “il discorso dell’orologio”, con la
quale pone le basi dell’Unione europea.
Tale dichiarazione rappresenta una tappa storica dell’integrazione, tanto che il 9 maggio si celebra, ogni
anno, la “festa dell’Europa” .
Schuman propone alla Germania di affidare ad un “governo” di Istituzioni comuni, la gestione della
produzione del carbone e dell’acciaio, materie prime di importanza vitale per l’industria di quel tempo e
fonti di contese fra le due nazioni.
TRATTATO DI PARIGI (CECA)
“L’EUROPA DEI SEI” (18 aprile 1951)
È il Trattato istitutivo della CECA (Comunità Europea del carbone e dell’acciaio).
Viene firmato a Parigi da sei Stati: Francia, Germania Federale, Italia, Belgio, Lussemburgo ed Olanda.
Costituisce il primo embrione unitario nella costruzione di un progetto a carattere europeo.
Esso realizza un mercato comune dei due materiali, che all’epoca erano i principali motori dell’economia di
uno Stato.
In tal modo, l’insieme di questi Paesi sono indotti a cooperare per il bene reciproco.
Il suo operato giunge a termine nel 2002.
TRATTATI DI ROMA (CEE-EURATOM)
“L’EUROPA DEI SEI” (25 marzo 1957)
I Capi di Stato dei sei Stati membri dell’epoca firmano a Roma due nuovi e importanti trattati:
1) LA CEE: è il Trattato istitutivo della Comunità economica europea.
L’obiettivo principale del Trattato è quello di realizzare un’integrazione progressiva delle economie degli
Stati partecipanti, mediante l’istituzione di un mercato comune, fondato sulle quattro libertà di circolazione
(dei beni, dei servizi, dei capitali e delle persone) e sul graduale ravvicinamento delle politiche economiche.
Il Trattato CEE assume nel processo di integrazione europea un peso maggiore dato il suo ambito di
applicazione più esteso.
2) L’EURATOM: è il Trattato istitutivo della Comunità europea dell’energia atomica.
Si propone l’obiettivo di realizzare la cooperazione fra gli Stati aderenti, nel campo della ricerca scientifica e
dell’utilizzazione dell’energia atomica a scopi pacifici.
“L’EUROPA DEI NOVE” (1973: Ingresso della Gran Bretagna, Irlanda e Danimarca)
Con l’Europa dei nove si assiste a una notevole crescita economica e si ha la prima elezione a suffragio
universale del Parlamento europeo (1979)
“L’EUROPA DEI DODICI” (1981: Ingresso della Grecia)
(1986: Ingresso della Spagna e Portogallo)
In realtà, l’allargamento della Comunità europea è ancora più ampio in seguito alla riunificazione della
Germania nel 1990
ATTO UNICO EUROPEO (1986)
Firmato a Schengen, in Lussemburgo.
Si prefigge quale principale obiettivo, il rilancio del processo di integrazione europea al fine di portare a
termine la realizzazione di un mercato interno.
Prevede l’abolizione delle frontiere interne, in modo da assicurare la libera circolazione di beni, servizi,
capitali e persone.
L’area di libera circolazione, c.d. “spazio Schengen”, entra progressivamente in vigore ed è uno degli
avanzamenti più concreti dell’Unione europea.
Lo spazio Schengen è attualmente composto da 26 Paesi, di cui ventidue membri dell’Unione europea e
quattro non membri (Svizzera, Norvegia, Islanda e Liechtenstein). All’interno di essa, i cittadini dell’Unione
e quelli di Paesi terzi possono spostarsi senza essere sottoposti a controlli alle frontiere. La caduta delle
frontiere interne comporta, tuttavia, il rafforzamento delle frontiere esterne dello spazio Schengen e,
pertanto, gli Stati membri che ne fanno parte hanno la responsabilità di organizzare controlli rigorosi alle
frontiere.
I membri dello spazio Schengen hanno comunque la possibilità di ristabilire controlli eccezionali e
temporanei nel caso di “minaccia grave per l’ordine pubblico e la sicurezza interna” e di “gravi lacune
relative al controllo delle frontiere esterne” .
TRATTATO DI MAASTRICHT
O
TRATTATO SULL’UNIONE EUROPEA (Firmato: 7 febbraio 1992)
(In vigore: 1 novembre 1993)
I Capi di Stato dell’ “Europa dei dodici” firmano il Trattato sull’Unione europea a Maastricht, in Olanda.
Esso rappresenta un netto spartiacque nei confronti del passato. Prevede, infatti, la trasformazione della
CEE in Unione Europea, per simboleggiare come gli Stati membri formino un’Unione e non una somma di
Stati separati.
Le novità introdotte dal Trattato sono:
Creazione di un’Unione politica e sociale: le competenze assegnate in origine alla CEE non sono più
circoscritte alle sole questioni economiche ma abbracciano per la prima volta anche delle
problematiche politiche e sociali
Istituzione della cittadinanza dell’Unione europea
Creazione di un’Unione economica e monetaria. Costituisce l’asse portante del trattato di
Maastricht. Ha, infatti, portato in meno di dieci anni all’introduzione della moneta unica. Il Trattato
di Maastricht, inoltre, stabilisce rigorosi parametri cd. di “convergenza” per poter essere ammessi
all’Unione monetaria:
rapporto tra disavanzo e Pil non superiore al 3%
rapporto tra debito pubblico e Pil non superiore al 60%
stabilità dei prezzi
stabilità dei tassi d’interesse
stabilità della valuta sul mercato dei cambi
La politica monetaria dei Paesi dell’area euro è gestita dalla Banca centrale europea, con sede a
Francoforte, ed è operativa dal 1999. Coordina l’attività delle banche centrali nazionali che
costituiscono il SEBC (Sistema europeo di banche centrali).
L’EUROPA DEI QUINDICI (1995: Ingresso dell’Austria, Finlandia e Svezia)
Gli eventi più importanti realizzati dai “Quindici” sono l’introduzione della moneta unica, l’euro, che dal 1
marzo del 2002 sostituisce le valute nazionali in 12 Stati dell’Unione (diventati 19 nel 2015) e
l’approvazione nel 2000 della Carta dei diritti fondamentali dell’UE.
TRATTATO DI AMSTERDAM (2 ottobre 1997)
Gli Stati membri firmano ad Amsterdam un nuovo Trattato che ha ancor più rafforzato l’integrazione
europea.
In particolare:
riconosce la rilevanza dei diritti fondamentali nell’ordinamento comunitario
integra l’accordo di Schengen sulla creazione di uno spazio senza frontiere, nell’ambito della
maggior parte dei Paesi dell’Unione europea
fissa il Patto di Stabilità e Crescita, cd. PSC, determinando gli obiettivi di crescita e stabilità
economica in funzione dello sviluppo economico sociale dell’Europa.
CARTA DEI DIRITTI FONDAMENTALI
DELL’UNIONE EUROPEA (Sottoscritta il 7 dicembre 2000 - Acquisisce valore giuridico
nel 2009 con il Trattato di Lisbona)
Essa comprende in un solo testo, per la prima volta nella storia dell’Unione europea, i diritti civili, politici,
economici e sociali dei cittadini europei e di tutte le persone che vivono sul territorio dell’Unione.
TRATTATO DI NIZZA (26 febbraio 2001)
E’ un ulteriore Trattato che si occupa principalmente di rivedere il funzionamento dell’Unione europea in
previsione del prossimo allargamento dei suoi membri.
INTRODUZIONE DELLA MONETA UNICA EUROPEA: L’EURO (1 marzo 2002)
Con l’introduzione della moneta unica, l’euro ha sostituito le valute nazionali in 12 Stati dell’Unione,
(diventati 19 nel 2015)
Costituisce l’evento più importante realizzato dall’Europa dei Quindici
“L’EUROPA DEI VENTICINQUE” (2004. Ingresso di 10 Stati: Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Repubblica Ceca,
Slovacchia, Slovenia, Ungheria, Cipro e Malta).
Costituisce una data storica, in quanto l’Europa inizia l’allargamento verso Est
TRATTATO ISTITUTIVO DELLA COSTITUZIONE PER L’EUROPA (29 ottobre 2004)
L’Europa dei Venticinque firma a Roma la “Costituzione per l’Europa”.
Il Trattato, però, non è mai entrato in vigore perché in due Paesi, Francia e Paesi Bassi, i cittadini hanno
bocciato la sua ratifica attraverso dei referendum popolari.
Tuttavia, gli Stati europei hanno recuperato e recepito gran parte delle innovazioni contenute nella
Costituzione Europea con la firma del Trattato di Lisbona.
“L’EUROPA DEI VENTISETTE” (2007: Ingresso della Romania e Bulgaria)
L’Unione Europea prosegue l’allargamento verso Est
TRATTATO DI LISBONA (Firmato il 13 dicembre 2007 - In vigore dal 1 dicembre 2009)
È stato ratificato da tutti i parlamenti nazionali con la sola eccezione dell’Irlanda dove si è svolto un
referendum al termine del quale gli elettori irlandesi hanno approvato il testo.
Rappresenta l’ultima e più importante riforma nella direzione di un’Europa politicamente unita.
Rafforza l’assetto democratico dell’Unione europea e la tutela dei diritti fondamentali dei suoi cittadini in
quanto conferisce valore giuridico vincolante alla Carta UE o Carta dei diritti fondamentali dell’Unione
europea.
Il Trattato di Lisbona contiene:
Il Trattato sull’Unione europea (TUE) che riforma in modo sostanziale quello di Maastricth
Il Trattato sul funzionamento dell’Unione europea (TFUE) che modifica radicalmente il quadro
istituzionale dell’Unione europea ed attribuisce valore giuridico vincolante alla Carta UE
“L’EUROPA DEI VENTOTTO” (2013: Ingresso della Croazia)
Gli ultimi tre allargamenti verso l’Est trasformano radicalmente l’Unione Europea.
Essa oggi rappresenta il superamento dell’innaturale divisione fra l’Europa occidentale capitalista, e
l’Europa orientale, comunista.
Costituisce un’unica “entità” dove si parlano 24 lingue diverse.
LA BREXIT
Il 23 giugno del 2016, in Gran Bretagna, si è svolto il referendum sulla “Brexit” (unione dei termini British
ed Exit che significa “uscita della Gran Bretagna”). Hanno votato il 72% di cittadini britannici ed ha avuto un
esito imprevedibile e clamoroso: hanno vinto i Leave con 51,9 % di voti contro i Remain con 48,1% di voti.
Per effetto del risultato del voto, di enorme significato politico, è stata attivata la procedura di recesso
dall’Unione prevista dall’art. 50 del Trattato UE, anche se il referendum sulla Brexit ha solo natura
consultiva e non valore giuridico.
L’art. 50 stabilisce che:
la Gran Bretagna deve notificare al Consiglio Europeo la decisione di recedere (la lettera di notifica,
firmata dal Primo ministro Theresa May, è stata consegnata il 29 marzo 2017)
iniziano i negoziati tra Gran Bretagna e UE:
o se si concludono con un accordo: il Consiglio dell’Unione delibera l’uscita della Gran
Bretagna dall’Unione europea
o se non portano ad alcuno accordo: dopo due anni dalla notifica la Gran Bretagna deve
uscire dall’Unione europea ed in conseguenza di ciò, l’UE proseguirà la sua azione con 27
Stati membri.
LE ISTITUZIONI EUROPEE
PARLAMENTO EUROPEO
CONSIGLIO EUROPEO
CONSIGLIO DELL’UNIONE (Consiglio dei
ministri europei)
COMMISSIONE EUROPEA
CORTE DI GIUSTIZIA
CORTE DEI CONTI EUROPEA
ALTO RAPPRESENTANTE DELL’UNIONE PER GLI
AFFARI ESTERI
SEDE Strasburgo; svolge attività anche a Bruxelles e in Lussemburgo
SEDE Bruxelles
SEDE Bruxelles e qualche sessione a Lussemburgo
SEDE Bruxelles
SEDE Lussemburgo
SEDE Lussemburgo
SEDE Bruxelles
COMPOSIZIONE I parlamentari europei sono 751, e ogni Stato membro ha un numero di seggi compreso fra 6 e 96. ELEZIONE Sono eletti direttamente dal popolo dal 1979 DURATA 5 anni. IL PRESIDENTE: Rimane in carica due anni e mezzo Il Presidente in carica è l’italiano Antonio Tajani (Fino al 2019)
COMPOSIZIONE - capi di Stato o di governo - ministri degli esteri - Presidente della Commissione - Alto Rappresentante dell’Unione. IL PRESIDENTE: (è una delle novità del T. di Lisbona) Rimane in carica due anni e mezzo Rappresenta l’Unione a livello internazionale. Il Presidente in carica è il polacco Donald Tusk (1 dicembre 2014 maggio 2017)
COMPOSIZIONE -ministri degli Stati membri in base alla materia da trattare (molto importante l’ecofin, il Consiglio dell’economia e della finanza). Il PRESIDENTE: ciascun Stato membro esercita la Presidenza del Consiglio a turno per una durata di 6 mesi. Il Presidente in carica è Joseph Muscat dello Stato di Malta (1 gennaio-30 giugno 2017)
COMPOSIZIONE un delegato per ogni Stato membro. NOMINA I commissari europei sono nominati dal Consiglio Europeo in base alla loro competenza e devono offrire garanzia di indipendenza. La Commissione è un’istituzione indipendente dagli esecutivi nazionali. DURATA: 5 anni IL PRESIDENTE: Deve appartenere al partito europeo che ha vinto le elezioni. Il Presidente in carica è il lussemburghese Jean-Claude Juncher dal 2014 al 2019
COMPOSIZIONE un giudice per ogni Stato membro assistiti da 9 avvocati generali. NOMINA I giudici sono designati dai governi degli Stati membri. Vengono scelti tra i più prestigiosi giuristi europei. DURATA 6 anni
COMPOSIZIONE Un giudice per ogni Stato membro. NOMINA I giudici sono designati dal Consiglio dell’Unione DURATA 6 anni.
COMPOSIZIONE È l’italiana Federica Mogherini, dal 1 novembre 2014 È una nuova figura istituzionale prevista dal Trattato di Lisbona NOMINA Nominato dal Consiglio europeo DURATA 5 anni
FUNZIONI: FUNZIONE LEGISLATIVA: Insieme al Consiglio dell’Unione approva gli atti legislativi presentati dalla commissione APPROVAZIONE DEL BILANCIO Approva sempre congiuntamente al Consiglio dell’Unione, il bilancio annuale dell’UE FUNZIONE DI CONTROLLO SULLA COMMISSIONE: può votare nei suoi confronti una mozione di sfiducia
FUNZIONI: RAPPRESENTA L’UNIONE A LIVELLO INTERNAZIONALE FUNZIONE DI INDIRIZZO POLITICO stabilisce l’indirizzo generale della politica dell’Unione(es. l’introduzione dell’euro è avvenuta su iniziativa del Consiglio europeo
FUNZIONI: FUNZIONE LEGISLATIVA Insieme al Parlamento approva gli atti legislativi presentati dalla commissione. APPROVAZIONE DEL BILANCIO Approva sempre congiuntamente al Parlamento europeo, il bilancio annuale dell’UE POLITICA ESTERA E SICUREZZA COMUNE
FUNZIONI: RAPPRESENTA E TUTELA GLI INTERESSI GENERALI DELL’UNIONE EUROPEA FUNZIONE ESECUTIVA è il “governo” dell’Unione, rende infatti esecutive le delibere del Consiglio FUNZIONE DI INIZIATIVA LEGISLASTIVA propone i progetti di legge al Consiglio e al Parlamento FUNZIONE DI CONTROLLO Controlla che il diritto europeo sia applicato correttamente
FUNZIONE FUNZIONE GIURISDIZIONALE -deve assicurare il rispetto dei trattati comunitari -interviene anche nel caso di presunte violazioni della Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea. Le sentenze non sono appellabili Qualsiasi persona sia fisica che giuridica, se direttamente interessata, può ricorrere alla Corte di Giustizia Europea
FUNZIONE FUNZIONE DI CONTROLLO CONTABILE controlla la gestione finanziaria dell’Unione
FUNZIONE GUIDA LA POLITICA ESTERA E DI SICUREZZA DELL’UNIONE
GLI ATTI DELL’UNIONE EUROPEA
Il Consiglio dell’Unione europea, a volte congiuntamente al Parlamento, su proposta della Commissione
europea, può adottare i seguenti ATTI :
IL REGOLAMENTO LA DIRETTIVA LA DECISIONE LA
RACCOMANDAZIONE IL PARERE
Ha portata generale. Esso è obbligatorio in tutti i suoi elementi ed è direttamente applicabile in ciascuno degli Stati membri. Ciò significa che, non appena entra in vigore, tutti i cittadini europei sono tenuti a rispettarlo.
Vincola solamente gli Stati membri a cui è rivolta, ma indica degli obiettivi che i singoli Stati devono poi raggiungere con una apposita legge nazionale. In questo caso, i cittadini europei sono vincolati solamente alla legge con cui il singolo Stato da attuazione alla direttiva.
Vincola, in tutti i suoi elementi, solo i destinatari da essa indicati (es. impresa Pirelli)
Non vincola il destinatario e si limita a consigliare certi comportamenti
Non vincola il destinatario Vengono emanati solo su richiesta dei soggetti interessati
COSA FA L’UNIONE EUROPEA PER I SUOI CITTADINI?
CREAZIONE DI UN MERCATO UNICO:
ha permesso a tutti i cittadini europei di studiare, lavorare, abitare liberamente in un altro Paese
dell’UE
ha consentito alle aziende di diventare più competitive e di lavorare su mercati più ampi.
STRATEGIA “EUROPA 2020”
E’ un piano che la Commissione europea ha presentato nel 2010 per affrontare la recessione che ha
rallentato lo sviluppo dei Paesi dell’Unione.
“L’EUROPA 2020” ha individuato tre tipi di crescita:
La crescita intelligente: si realizza promuovendo l’innovazione e la società digitale
La crescita sostenibile: si realizza utilizzando meglio le nostre risorse e rilanciando la competitività
La crescita inclusiva: si realizza stimolando l’ingresso nel mondo del lavoro e la lotta alla povertà
QUALI VANTAGGI L’UE OFFRE AI GIOVANI? ERASMUS PLUS Nel 1987 è stato creato l’Erasmus (European Region Action Scheme for the Mobility of University
Students), programma di mobilità studentesca dell’Unione europea. Esso da la possibilità ad uno studente
universitario europeo di effettuare in una università straniera un periodo di studio legalmente riconosciuto
dalla propria università.
Dal 2014, il programma ha assunto il nome di Erasmus plus.
Per il periodo 2014-2020, l’UE ha predisposto un nuovo programma per l’istruzione, la formazione, la
gioventù e lo sport. Esso combina ed integra tutti i programmi attuati dall’UE fino al 2013.
E’ stato creato per dare risposte concrete alle problematiche lavorative che attualmente i giovani devono
affrontare (attraverso opportunità di studio, formazione, esperienze lavorative e di volontariato all’estero).
Il nuovo programma dell’UE finanzierà borse di studio per studenti, insegnanti, formatori e apprendisti per
acquisire esperienze e competenze tramite percorsi di studio, formazione e volontariato all’estero.
Un’altra novità del programma è il settore dedicato allo sport.
L’Erasmus Plus sostiene, in particolare, gli sport di base che contrastano doping, violenza, partite truccate e
razzismo.
Promuove, inoltre, la parità di genere e l’inclusione sociale.
Ci sono vari uffici in tutta Italia che svolgono servizi di consulenza gratuita.