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L’utilizzo della fertomcidina U in alcuni casi di patologia della mucosa orale The use of Fertomcidina U in some cases of oral mucosal disease S. Cotellessa , G. Fantozzi, F. Donnini, G.M. Nardi Igienisti dentali, Universita ` degli Studi La Sapienza, Polo Molise, Roma (Presidente Prof: R. Di Giorgi) Disponibile online su www.sciencedirect.com Riassunto Obiettivi: Nel presente lavoro e ` stato sperimentato l’uso della fertomcidina U nel trattamento di una cheilite angolare e di una candidosi del palato duro. Risultati e conclusioni: Il presidio farmacologico si e ` rivelato utilissimo sia come antalgico nell’applicazione immediata, sia come antinfiammatorio nei risultati a distanza. & 2009 Elsevier Srl. Tutti i diritti riservati. Abstract Objectives: In this work the authors have studied the use of Fertomcidina U in the treatment of angular cheilitis and hard palate candidosis. Results and conclusions: This pharmacological approach has been really useful both as antalgic action in the immediate treatment and anti-inflammatory in the long term results. & 2009 Elsevier Srl. All rights reserved. Parole chiave: Candidosi atrofica, Cheilite angolare, Difetti dell’oc- clusione, Fertomcidina U, Protesti dentarie Keywords: Atrophic candidosis, Angular cheilitis, Malocclusion, Fertomcidina U, Dental prosthesis Introduzione Q uesto lavoro e ` stato premiato in occasione del concorso nazionale bandito dalla casa farmaceutica Theriaca che produce fertomcidina U. Lo scopo di tale concorso era testare l’effetto di tale medicamento anche a livello orale, dato che da anni viene utilizzato esclusivamente per uso topico in dermatologia. Fertomcidina U e ` un prodotto farmaceutico in soluzione, a base di acido salicilico e sodio ioduro con azione bat- tericida, antimicotica, antiflogistica ed emostatico/cicatriz- zante (1,2). Tra le sue controindicazioni, oltre all’ipersensibilita ` verso i componenti stessi, vi e ` soprattutto l’uso regolare in pazienti con disordini tiroidei a causa dello iodio presente come principio attivo. Per la realizzazione del lavoro sono stati presi in esame due pazienti affetti, rispettivamente, da cheilite angolare e da candidosi atrofica e trattati esclusivamente con fertom- cidina U. Cheilite angolare Secondo la classificazione e i criteri diagnostici dell’Associa- zione Italiana Eczema Atopico, la cheilite desquamativa angolare (CDA) rientra tra i segni clinici minori della dermatite atopica (3,4). La lesione della commissura labiale e ` solitamente simmetrica e di tipo eczematoso-ragadiforme. In tale patologia e ` coinvolta la flora batterica e micotica occasionale del cavo orale. Oltre alla piu ` comune contami- nazione da Candida albicans, infatti, nell’eziopatogenesi di questa lesione riveste un ruolo anche lo Staphylococcus aureus, germe che nell’80% dei casi viene isolato nelle tipiche lesioni, in associazione alla candidosi. Il quadro patologico e ` caratterizzato da un’area eritema- tosa piu ` o meno ampia, quasi sempre accompagnata da fissurazione e desquamazione, a livello degli angoli delle commessure labiali, dove provoca spiacevoli inestetismi accompagnati da dolore e fastidi sia durante la fonazione sia durante la masticazione. Difetti dell’occlusione, quando presenti, anche in modo apparentemente irrilevante, possono determinare lievi asim- metrie genieno-labiali che alterano, seppure in modo impercettibile, la perfetta chiusura della rima orale (5). Patologie della mucosa orale Autore di riferimento. Via F. Filzi 28-00100 Roma. e-mail: [email protected] (S. Cotellessa). Ricevuto: 14 luglio 2007 Accettato: 19 luglio 2007 Available online: 14 May 2009 77 0393-9960/$ - see front matter & 2009 Elsevier Srl. Tutti i diritti riservati. doi:10.1016/j.pad.2007.07.001

L’utilizzo della fertomcidina U in alcuni casi di patologia della mucosa orale

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Page 1: L’utilizzo della fertomcidina U in alcuni casi di patologia della mucosa orale

Patologie della mucosa orale

�Autore di riferimento. Via F. Filzi 28-00100 Roma.e-mail: [email protected] (S. Cotellessa).

Ricevuto:14 luglio 2007Accettato:19 luglio 2007Available online:14 May 2009

0393-9960/$ - see front matter & 2009 Elsevier Srl. Tutti i diritti ridoi:10.1016/j.pad.2007.07.001

L’utilizzo della fertomcidina U in alcunicasi di patologia della mucosa orale

The use of Fertomcidina U in some cases of oralmucosal disease

S. Cotellessa�, G. Fantozzi, F. Donnini, G.M. Nardi

Igienisti dentali, Universita degli Studi La Sapienza, Polo Molise, Roma(Presidente Prof: R. Di Giorgi)

Disponibile online su

www.sciencedirect.com

RiassuntoObiettivi: Nel presente lavoro e stato sperimentato l’uso della

fertomcidina U nel trattamento di una cheilite angolare e di una

candidosi del palato duro.

Risultati e conclusioni: Il presidio farmacologico si e rivelato

utilissimo sia come antalgico nell’applicazione immediata, sia

come antinfiammatorio nei risultati a distanza.

& 2009 Elsevier Srl. Tutti i diritti riservati.

servati.

AbstractObjectives: In this work the authors have studied the use of

Fertomcidina U in the treatment of angular cheilitis and hard

palate candidosis.

Results and conclusions: This pharmacological approach has

been really useful both as antalgic action in the immediate

treatment and anti-inflammatory in the long term results.

& 2009 Elsevier Srl. All rights reserved.

Parole chiave: Candidosi atrofica, Cheilite angolare, Difetti dell’oc-clusione, Fertomcidina U, Protesti dentarie

Keywords: Atrophic candidosis, Angular cheilitis, Malocclusion,Fertomcidina U, Dental prosthesis

Introduzione

Q uesto lavoro e stato premiato in occasione del

concorso nazionale bandito dalla casa farmaceutica

Theriaca che produce fertomcidina U.

Lo scopo di tale concorso era testare l’effetto di tale

medicamento anche a livello orale, dato che da anni viene

utilizzato esclusivamente per uso topico in dermatologia.

Fertomcidina U e un prodotto farmaceutico in soluzione,

a base di acido salicilico e sodio ioduro con azione bat-

tericida, antimicotica, antiflogistica ed emostatico/cicatriz-

zante (1,2).

Tra le sue controindicazioni, oltre all’ipersensibilita verso i

componenti stessi, vi e soprattutto l’uso regolare in pazienti

con disordini tiroidei a causa dello iodio presente come

principio attivo.

Per la realizzazione del lavoro sono stati presi in esame

due pazienti affetti, rispettivamente, da cheilite angolare e

da candidosi atrofica e trattati esclusivamente con fertom-

cidina U.

Cheilite angolare

Secondo la classificazione e i criteri diagnostici dell’Associa-

zione Italiana Eczema Atopico, la cheilite desquamativa

angolare (CDA) rientra tra i segni clinici minori della

dermatite atopica (3,4). La lesione della commissura labiale

e solitamente simmetrica e di tipo eczematoso-ragadiforme.

In tale patologia e coinvolta la flora batterica e micotica

occasionale del cavo orale. Oltre alla piu comune contami-

nazione da Candida albicans, infatti, nell’eziopatogenesi di

questa lesione riveste un ruolo anche lo Staphylococcusaureus, germe che nell’80% dei casi viene isolato nelle

tipiche lesioni, in associazione alla candidosi.

Il quadro patologico e caratterizzato da un’area eritema-

tosa piu o meno ampia, quasi sempre accompagnata da

fissurazione e desquamazione, a livello degli angoli delle

commessure labiali, dove provoca spiacevoli inestetismi

accompagnati da dolore e fastidi sia durante la fonazione

sia durante la masticazione.

Difetti dell’occlusione, quando presenti, anche in modo

apparentemente irrilevante, possono determinare lievi asim-

metrie genieno-labiali che alterano, seppure in modo

impercettibile, la perfetta chiusura della rima orale (5).

77

Page 2: L’utilizzo della fertomcidina U in alcuni casi di patologia della mucosa orale

Figura 1. Immagine pre-trattamento.

Prevenzione & Assistenza Dentale 2009;35:77–82S. Cotellessa et al.

L’incompleta chiusura labiale favorisce un microflusso di

saliva verso l’angolo della commessura e, umettando

continuamente le superfici, finisce per irritare in modo

cronico il delicato strato di rivestimento cutaneo dell’area,

nel punto in cui questo si assottiglia per divenire traspa-

rente, prima di trasformarsi nell’epitelio squamoso della

mucosa. Si stabilizza in tal modo in quella sede un

microambiente umido, in cui la flora batterica e micotica

occasionale riesce facilmente a impiantarsi per proliferare.

Una simile patogenesi si riscontra anche nei casi di morso

profondo e nei portatori di protesi totale, allorquando il

riassorbimento delle creste alveolari ossee abbiano causato

una notevole riduzione della dimensione verticale della

bocca.

La terapia tradizionale prevede l’uso topico di cortisonici

ed emollienti e in caso di sovrapposizione batterica o

micotica si avvale di antibiotici e/o antimicotici locali. Nel

caso descritto e stato utilizzato un protocollo alternativo a

base di fertomcidina U.

Figura 2. Immagine pre-trattamento.

Caso clinico

Giunge alla nostra osservazione una paziente di sesso

femminile di 74 anni.

Dall’anamnesi patologica remota risulta che in passato

ha subito diversi cicli di trattamento chemioterapico per

neoplasia gastrica.

L’anamnesi patologica prossima evidenzia un diabete di

tipo I, recentemente diagnosticato, con conseguente pato-

logia ipertensiva e disturbi a carico dell’apparato cardiocir-

colatorio. Il quadro dismetabolico e attualmente sotto

controllo, la paziente dichiara di assumere assiduamente i

farmaci prescritti. Non si rilevano patologie a carico della

ghiandola tiroide e dell’apparato endocrino.

All’esame obiettivo si rileva l’assenza degli elementi

dentari posteriori, sia superiori sia inferiori, riabilitati con

protesi mobili e fisse. La paziente riferisce una costante

sensazione sgradevole di estrema secchezza delle fauci che

la induce a utilizzare saltuariamente la protesi mobile. Si

rileva pertanto una perdita della dimensione orale verticale

e una cheilite angolare sul lato sinistro con eritema,

fissurazione e ulcerazione, accompagnata da forte dolore

all’apertura della bocca (figg. 1 e 2).

Approccio terapeutico

78

Seduta di motivazione-istruzione.

Seduta di igiene dentale professionale. L’intervento di

igiene e stato preceduto dall’applicazione di una crema

a base di vasellina sull’intera superficie labiale nel

tentativo di limitare il dolore e l’insorgenza di ulteriori

lesioni agli angoli della rima; per contrastare lo stato di

secchezza e iposcialia si e proceduto irrigando frequen-

temente con acqua sia le superfici mucose sia gli

strumenti di lavoro.

Trattamento professionale

Il trattamento professionale si e avvalso di uno sciacquo con

fertomcidina della durata di 1 minuto cui e seguito un

debridement parodontale di tutti gli elementi dentari

presenti. Al termine si ripeteva un ulteriore sciacquo del

cavo orale, sempre della durata di 1 minuto con fertomci-

dina e delle applicazioni di impacchi sulle lesioni angolari

mediante garze sterili imbevute nella stessa soluzione.

Prima di congedare la paziente, la protesi mobile e stata

detersa e disinfettata con la soluzione salobromoiodica.

Page 3: L’utilizzo della fertomcidina U in alcuni casi di patologia della mucosa orale

L’utilizzo della fertomcidina U in alcuni casi di patologia della mucosa orale

Trattamento domiciliare

Sono stati prescritti:

Fig

Fig

ur

ur

sciacqui della durata di 1 minuto con fertomcidina

diluita con acqua al 50% per i successivi 10 giorni al

termine della pratica di igiene orale domiciliare;

impacchi sulle lesioni cheilitiche per non piu di 3 volte

al giorno.

Risultati

Alla visita di controllo a quattro mesi, come stabilito dal

protocollo del concorso, e stata riscontrata la completa

guarigione della lesione e la paziente non ha riferito alcun

tipo di disturbo causato dal prodotto (figg. 3 e 4). Si e

presupposto pero che il risultato ottenuto sarebbe stato

temporaneo poiche la lesione era causata principalmente

dalla perdita della dimensione verticale; questo lasciava

presupporre la comparsa di recidive soprattutto durante le

stagioni fredde poiche la saliva che fuoriesce dalla

a 3. Immagine post-trattamento.

a 4. Immagine post-trattamento.

commissura labiale tende a macerare la cute sostenendo

la lesione dermatologica.

Al termine del concorso il monitoraggio e stato prolun-

gato. A causa dei problemi di salute generale la paziente e

stata sottoposta di recente a una serie di estrazioni presso

una struttura protetta e quindi riabilitata con protesi mobili

parziali.

A tutt’oggi si riscontra che dopo il primo e unico ciclo di

terapia con fertomcidina la paziente non ha piu presentato

lesioni.

Candidosi atrofica

Le candidosi sono infezioni fungine di solito provocate dalla

Candida albicans o da altri miceti della stessa famiglia, quali

la Candida krusei, la Candida tropicalis o la Candidaparapsilosis. La Candida albicans appartiene normalmente

alla flora microbica saprofita che colonizza sia la cavita orale

che altri tratti piu caudali del tubo gastroenterico (3). La

percentuale media di portatori negli individui sani e del

20%, ma in presenza di qualsiasi affezione patologica

aumenta fino al 40% circa, cosı come durante la gravidanza,

nei fumatori e nei portatori di protesi dentarie. Nei bambini

si ha un picco del 45% circa nei primi diciotto mesi di vita.

Nei portatori, il serbatoio orale primario per il microrgani-

smo e il dorso della lingua. La carica salivare di Candida nei

portatori e nei pazienti infetti e sovrapponibile, quindi,

l’isolamento della Candida dal cavo orale di un soggetto

adulto non e indicativo di infezione e deve essere conside-

rato unitamente alle manifestazioni cliniche (6).

I fattori predisponenti alla candidosi orale sono riportati

nella tabella I.La candidosi orale puo manifestarsi in diverse forme

riportate nella tabella II (5).

Candidosi atrofica cronica (stomatite da protesi)

Questa patologia e di solito asintomatica e si riscontra in

circa la meta dei pazienti portatori di protesi. Si ritiene che si

tratti di un’infezione secondaria da Candida dei tessuti

alterati dall’uso continuo di protesi incongrue e si associa

spesso a scarsa igiene orale. La lesione e caratterizzata

clinicamente da eritema ed edema cronici della mucosa

coperta direttamente da protesi con una netta delimitazio-

ne che corrisponde al bordo della protesi stessa. E molto

raro riscontrare lesioni correlate a protesi inferiori probabil-

mente perche aderiscono in maniera molto meno tenace

rispetto a quelle superiori. Tali lesioni possono riscontrarsi

anche in presenza di apparecchi ortodontici.

79

Page 4: L’utilizzo della fertomcidina U in alcuni casi di patologia della mucosa orale

Tabella I

Fattori predisponenti alla candidosi orale

Fattori locali Etaestreme

Farmaci Xerostomia Fattori sistemici

Traumi mucosi neonati Antibiotici ad ampio spettro Iatrogena o daradiazione

Carenze alimentari o deficit di ferro

Uso di protesi dentarie bambini Steroidi locali/sistemici Sindrome di Sjogren Anemia sideropenica omegaloblastica

Adesione di protesidentarie

anziani Agenti immuosoppressivi ocitotossici

Leucemia acuta

Fumo di tabacco Diabete mellitoDiete ricche incarboidrati

Immunodepressione

� Patologie sistemiche acquisite� Patologie sistemiche congenite� Terapie farmacologiche� Immaturita del sistema

immunitario

Tabella II

Classificazione delle candidosi orali

Gruppo 1 Gruppo 2Candidosi confinate alla mucosa Manifestazioni orali delle candidosi sistemicheForma acuta Forma cronica

Candidosi pseudomembranosa Candidosi atrofica cronica Candidosi mucocutanee cronicheCandidosi atrofica acuta Cheilite angolare da Candida

Candidosi iperplastica cronica

Prevenzione & Assistenza Dentale 2009;35:77–82S. Cotellessa et al.

Secondo la classificazione di Newton si distinguono tre

varianti:

80

(1)

Tipo 1: con aree puntiformi di eritema;

(2)

Tipo 2: con aree diffuse di eritema;

(3)

Tipo 3: con superficie granulare.

I quadri sopra descritti vengono definiti micosi superficiali

poiche l’infezione e limitata alla lamina epiteliale e propria

della mucosa orale in soggetti immunocompetenti o con

lievi alterazioni del sistema immunitario.

Concludendo e possibile affermare che lo spazio limitato

compreso tra la mucosa e la protesi superiore, la pulizia

inadeguata della superficie di contatto e l’uso notturno

della protesi favoriscono lo sviluppo della Candida, deter-

minando uno squilibrio locale del rapporto ospite-parassita

e che le lesioni provocate dalla Candida albicans sono il

risultato della complessa interazione tra la patogenicita del

micete, lo stato immunitario dell’ospite e il microambiene

orale.

Risciacqui con soluzioni zuccherine favoriscono l’insor-

genza delle infezioni sperimentalmente indotte, potenzian-

do la moltiplicazione dei lieviti; studi clinici hanno

dimostrato che una dieta ricca di carboidrati predispone

all’infezione (6).

La Candida puo essere piu facilmente isolata dalla

superficie di contatto della protesi che dalla mucosa poiche

la presenza di pori microscopici e di irregolarita di tale

superficie crea un ambiente adatto per la ritenzione e la

crescita del microrganismo.

Il trattamento tradizionale in pazienti affetti da candidosi

orale lieve e non associata a stati di immunodeficienza

prevede l’utilizzo di antimicotici topici; uno dei farmaci

utilizzati a questo scopo e nistatina la cui posologia in

sospensione e di 4-6 sciacqui al giorno. Anche in questo caso

e stato sperimentato l’uso di fertomcidina.

Caso clinico

Giunge alla nostra osservazione un paziente di sesso

maschile, di anni 69, grande fumatore e abituale consuma-

tore di alcol in discreta quantita.

Page 5: L’utilizzo della fertomcidina U in alcuni casi di patologia della mucosa orale

L’utilizzo della fertomcidina U in alcuni casi di patologia della mucosa orale

Il paziente riferisce un intenso bruciore a livello della

mucosa interessata dalla lesione, accompagnato da altera-

zione del gusto e uno sgradito sapore metallico sia della

saliva che dei cibi assunti.

Riferisce inoltre di non essere portatore di alcuna

patologia tiroidea.

L’ispezione intraorale evidenzia la presenza di una protesi

totale mobile e un edentulismo quasi completo. Sulla volta

palatale si riscontra la presenza di una lesione dall’aspetto

tipico di un’infezione da Candida, probabile conseguenza

della protesi stessa.

La lesione e circoscritta al palato duro e risparmia

completamente il palato molle, che appare indenne e di

colorito normale. Si presenta sotto forma di placche

biancastre che, asportate per sfioramento dal tampone,

mostrano il tessuto sottostante edematoso, arrossato,

infiltrato e dolente (figg. 5 e 6).

Figura 5. Immagine pre-trattamento.

Figura 6. Immagine pre-trattamento.

Approccio terapeutico

Fi

Fig

gur

ur

Seduta di motivazione-istruzione per spiegare al

paziente le pratiche dell’igiene orale quotidiana e le

regole di un’alimentazione corretta.

La seduta di igiene professionale si e avvalsa di uno

sciacquo preliminare con fertomcidina della durata di 1

minuto, cui faceva seguito un debridement parodontale

sugli elementi di ancoraggio. Si concludeva l’intervento

con un ulteriore sciacquo con soluzione salsobromoio-

dica e l’applicazione di un impacco locale, con garza

sterile imbevuta nella soluzione di fertomcidina, sulla

sede della lesione fungina.

Il paziente veniva dimesso dopo aver constatato dalla

viva voce la significativa riduzione della sintomatologia

algica.

Il paziente e stato invitato a non indossare la protesi

fino a completa guarigione della lesione.

a 7. Immagine post-trattamento.

a 8. Immagine post-trattamento.

81

Page 6: L’utilizzo della fertomcidina U in alcuni casi di patologia della mucosa orale

Prevenzione & Assistenza Dentale 2009;35:77–82S. Cotellessa et al.

Trattamento domiciliare

Sono stati prescritti due impacchi quotidiani con garza

sterile imbevuta di soluzione alla fertomcidina, seguite da

un paio di gargarismi con la soluzione stessa diluita con

acqua al 50%.

Risultati

A tre giorni di distanza il paziente tornava al controllo,

riferendo di non aver potuto eseguire con regolarita tutti gli

impacchi prescritti a causa del forte bruciore avvertito.

Abbiamo consigliato quindi di ridurre la concentrazione del

prodotto al 50% sempre secondo le modalita sopraindicate.

A distanza di un mese si ripresentava quindi alla nostra

osservazione dichiarando di aver applicato con costanza la

fertomcidina, come prescritto, e di aver notato una notevole

e progressiva riduzione della fastidiosa sensazione dolorosa

nella sede. Comunque, nonostante fertomcidina fosse stata

applicata a dosi ridotte, era possibile riscontrare il notevole

miglioramento della lesione da Candida, sia soggettivo sia

obiettivo (figg. 7 e 8). Anche in questo caso l’uso di

fertomcidina U, associato alla rimozione della causa

82

eziologica principale, e stato determinante per la

risoluzione della lesione.

Conflitto di interessi

Gli autori dichiarano di essere esenti da conflitto di interessi.

Bibliografia

1. Bologini E, et al. Studio preliminare sull’uso della fertomcidinacome collutorio post- chirurgico. Agora Odont 2005;32.

2. Gambarini G, et al. Valutazione sperimentale di un nuovofarmaco per la terapia sintomatica delle stomatiti ulcerose.Agora Odont 2004

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