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MACCHINE PER LA FRANTUMAZIONE

macchine per la frantumazione

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macchine per la frantumazione

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MACCHINE PER LA

FRANTUMAZIONE

Macchine per mescolamento dei

materiali

DM 14/01/2008

Norme tecniche per le costruzioni

stabilisce che

Il cls può essere prodotto

in cantiere: procedimento non industrializzato (anche manuale)

procedimento industrializzato per quantità intorno a 5

mc/h (impianti temporanei)

in centri di produzione esterni per quantità più elevate ed elementi

prefabbricati (impianti fissi)

La miscela prodotta viene specificata nel Capitolato di Appalto e può

essere:

Miscela progettata: il progettista deve rispettare nella composizione

della miscela le prestazioni richieste dal committente; il fornitore

deve garantire tali prestazioni al momento della consegna

Miscela prescritta o a composizione richiesta: il progettista

determina la composizione della miscela; il fornitore consegna il

prodotto senza responsabilità di garantire le prestazioni effettive

Produzione 4-12 mc/h

Per malte e calcestruzzi, per lavori di modesta entità

capacità della macchina < 370 litri

Betoniera a bicchiere rovesciabile

BETONIERA A TAMBURO CILINDRICO O A INVERSIONE

Per malte e calcestruzzi, in discrete quantità; produzione 5,5-14,5 mc/h

capacità della macchina 550-3000 litri

Per calcestruzzi prodotti in impianti di betonaggio

Produzione 10-40 mc/h

IMPASTATRICE A REGIME FORZATO

Per malte con componenti da macinare o con pozzolana

capacità della macchina 150-1400 litri Molazza

Impastatrice

Impianto di betonaggio

Autobetoniera

Capacità 6-10 mc di calcestruzzo resi

I materiali per uso strutturale devono essere:

- Identificati univocamente dal produttore

- Qualificati sotto la responsabilità del produttore

- Accettati dal direttore dei lavori a seguito di controllo della

documentazione di qualificazione e eventuali prove sperimentali

di accettazione

PROVE SUL CLS

per verificare che le caratteristiche siano rispondenti a quelle

richieste in progetto

-Valutazione preliminare della resistenza (per cls prodotto in

cantiere) sotto la responsabilità del committente o appaltatore

- Controllo di produzione sotto la responsabilità del produttore

- Controllo di accettazione sotto la responsabilità del Direttore

dei lavori o collaudatore

Valutazione preliminare della

resistenza

La resistenza caratteristica del cls

determina la classe del cls

Prova a compressione

su provini cilindrici (fck - norma

europea) o cubici (Rck - norma

italiana) sottoposti a 28 gg di

stagionatura

Diametro dei provini cilindrici

150 mm e altezza 300 mm

Lato dei provini cubici 150 mm e

altezza 300 mm

Valutazione preliminare della

resistenza

La resistenza caratteristica del

cls determina la classe del cls

Prova a trazione

Prova diretta: il provino è

sottoposto ad un carico di

trazione unidirezionale

Indiretta: il provino è

sottoposto a una forza di

compressione applicata lungo

un segmento

Flessione: un provino

prismatico viene caricato al

centro

Controllo di produzione

Per valutare la qualità del prodotto, riguarda la procedura di

produzione, le strumentazioni di laboratorio e coinvolge i

soggetti che ne hanno fatto parte (direttore aziendale,

responsabile della produzione, operatore di impianto, autista

della betoniera, operatore per il pompaggio del cls, il tecnologo

ecc.)

Il Responsabile del controllo della Qualità deve verificare i

risultati

Controlli di accettazione e conformità delle miscele

Controlli di accettazione

di tipo A di tipo B

-Per quantitativi di getto inferiori a 100 mc vi

è obbligo di eseguire n. 3 prelievi

- Per quantitativi di miscela omogenea

compresi tra 100 e 300 mc

n. 3 prelievi ciascuno dei quali eseguito su un

getto non superiore a 100 mc e, inoltre, per

ogni giorno di getto deve essere effettuato

almeno n. 1 prelievo

- Per quantitativo tra 300 e 1500 mc n. 3

prelievi ciascuno dei quali eseguito su un

getto non superiore a 30 mc e, inoltre, per

ogni giorno di getto deve essere effettuato

almeno n. 1 prelievo

-Per quantitativi di getto superiori a 1500 mc vi

è obbligo di eseguire n. 15 prelievi ciascuno dei

quali eseguito su un getto non superiore a 100

mc e, inoltre, per ogni giorno di getto deve

essere effettuato almeno n. 1 prelievo

Controlli di accettazione e conformità delle miscele

La consistenza:

Prova di abbassamento al cono di Abrams o di slump:

S1 umida, tra 10-40 mm

S2 plastica, tra 50-90 mm

S3 semifluida, tra 100-150 mm

S4 fluida, tra 160-210 mm

S5 superfluida, maggiore di 200 mm

Controlli di accettazione e conformità delle miscele

Prova di spandimento: lo stampo troncoconico viene collocato su una tavola

orizzontale.

Lo stampo viene rimosso e lasciando fuoriuscire il cls e viene calcolato il tempo

impiegato dal cls per raggiungere il diametro di 500 mm segnato sulla tavola

SF 1 - diametro di spandimento finale da 550 a 650 mm

SF 2 - diametro di spandimento finale da 660 a 750 mm

SF 3 - diametro di spandimento finale da 760 a 850 mm

Controlli di accettazione e conformità delle miscele

Prova di Vebè (per impasti asciutti) per valutare l’attitudine

dell’impasto ad essere vibrato.

Il cls è posto nello stampo troncoconico a sua volta posto in un

recipiente cilindrico. Viene rimosso lo stampo, chiuso il recipiente con

un piatto trasparente e fatto vibrare, cronometrando il tempo che

impiega il cls a riempire il recipiente compresso dal piatto

Le classi di consistenza sono

V0 – tempo Vebè >= a 31 sec.

V1 – tempo Vebè da 30 a 21 sec.

V2 – tempo Vebè da 20 a 11 sec.

V3 – tempo Vebè da 10 a 6 sec.

V4 – tempo Vebè da 5 a 3 sec.

Calcestruzzo autocompattante (SCC): controlli di accettazione e

conformità delle miscele

Prova L- box

Simula il comportamento del

calcestruzzo nella fase di getto,

quando incontra gli ostacoli

rappresentati dalle armature.

I due tratti dello strumento sono

separati da una botola apribile

munita di griglie a barre

verticali.

Dopo l’apertura della botola si cronometra il tempo che impiega il cls per

raggiungere la lunghezza di 200 (T20) e 400 (T40) mm. All’arresto del fenomeno si

misura l’altezza dl cls nel tratto H1 e nel tratto H2.

Il rapporto H1/H2 = rapporto di bloccaggio e più si avvicina all’unità, maggiore è la

fluidità della miscela.

Gli SCC sono ritenuti buoni per valori > di 0,8

Calcestruzzo autocompattante (SCC): controlli di accettazione e

conformità delle miscele

Prova U - box

I due tratti dello strumento sono separati

da una botola apribile munita di griglie

a barre con interasse di 50 mm

Dopo l’apertura della botola si misura

l’altezza del cls nei tratti H1 e H2 e si

valuta la differenza H2-H1 (altezza i

riempimento)

Più si avvicina allo 0, maggiore è la

fluidità della miscela.

Gli SCC sono ritenuti buoni per valori

della differenza minori di 30 mm

Lavori di completamento della SS77 della Val di Chienti (Foligno-Civitanova Marche)

Per contrastare attività illegali e infiltrazione della criminalità, il contratto di appalto prevedeva le

usuali prove tecniche sul cls in laboratorio e in situ, ma anche la sperimentazione di un sistema

telematico di tracciabilità del cls. Le verifiche periodiche sono state quindi affidate ad un

sistema di sensori (microchips) collocati nei provini e nei getti di cls prelevati durante il processo

di confezionamento, posa e di conservazione dei campioni. Era previsto il posizionamento di

10.000 sensori in 2500 prelievi, fino al collaudo dell’opera. Ciò ha permesso di verificare la

tracciabilità del materiale e di acquisire i dati sulla qualità, che sarebbero poi stati gestiti a livello

informatico

Distribuzione del calcestruzzo

Pompa autocarrata

Capacità di trasporto del cls 55-120 mc/h

raggio d’azione 15-54 m

Pompa autocarrata

Produzione 200-300 mc/h

MACCHINE PER IL

TRATTAMENTO DEI

MATERIALI

Attrezzature per lavorazioni specifiche

Macchine per la perforazione

Macchine per fori profondi e

sondaggi

Wagon drill

Drill master

Jumbo telescopico

a 6 bracci

Tunnel Bore Machine – TBM (la

talpa) avanzamenti giornalieri di

oltre 20 m)

rotary

Possibili rischi nella carpenteria in legno

-Elettrocuzione.

-Contatto accidentale con le parti in movimento della sega circolare

-Punture e abrasioni alle mani

-Proiezione di schegge o nodi

-Proiezione del pezzo lavorato in fase di taglio

- Ribaltamento della macchina

-Caduta del materiale durante il sollevamento al piano

-Danni a carico dell’apparato respiratorio per inalazione polveri

-……….

Misure di sicurezza - normativa di riferimento: Testo Unico All. V

-Usare i mezzi di protezione personale (casco, guanti, scarpe antinfortunistiche, cintura di sicurezza).

-

-Installare la cuffia registrabile e gli schermi sotto il banco alla sega circolare.

-- Registrare il coltello divisore a 3 mm dalla dentatura di taglio.

-Usare cuffie auricolari prescritte dal medico competente.

-

-Verificare l'integrità dei cavi elettrici ed il corretto collegamento a terra delle macchine.

PIEGAFERRI E CESOIE ELETTRICA

Testo Unico All. V

Possibili rischi:

- Elettrocuzione

- Punture, abrasioni e tagli alle mani

- Contatto accidentale con le parti elettriche della cesoia e della piegaferri

- Offese al capo, alle mani e ai piedi, durante lo scarico, la lavorazione e il montaggio delle

barre

Clipper

- Elettrocuzione.

-Contatto accidentale con le parti in movimento della macchina

-Punture e abrasioni alle mani

-Proiezione di schegge di materiale

-Proiezione del pezzo lavorato in fase di taglio

- Ribaltamento della macchina

-Caduta del materiale durante il sollevamento al piano

- Danni a carico dell’apparato respiratorio per inalazione polveri

Organizzazione delle squadre operative

-quantità delle attività elementari (quantità di lavoro da svolgere)

-incidenza della manodopera (espressa in ore per unità di prodotto , h/mc)

- incidenza delle attrezzature (espressa in ore per unità di prodotto , h/mc)

- programmazione operativa delle attività ( programmazione delle fasi di lavoro)

Scavo sbancamento a macchina

incidenza manodopera = 0.012 h/mc incidenza attrezzature = 0,012 h/mc

Reinterro con scavo a sezione obbligata a mano e trasporto a macchina

incidenza manodopera = 6,50 h/mc incidenza attrezzature = 0,024 h/mc

Ore di lavoro totali = quantità di lavoro x incidenza

Esempio:

Quante ore sono necessarie per effettuare uno scavo di sbancamento di

200.000 mc, utilizzando una macchina con produttività di 300 mc/h =

0,0034 h/mc, avendo al massimo 1 mese di tempo?

200.000x0,0034 = 680 ore necessarie per fare lo scavo

Quanti escavatori servono?

680:152 ore lavorative mensili (in Italia) = 4,48 macchine

Con 4 macchine (4x152= 608) sarà necessario effettuare 80 ore di

straordinario

Con 5 macchine si peggiora l’incidenza del 12%