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Mandylion. Intorno al Sacro Volto - exibart.comXII secolo (conservati alla Biblioteca Vaticana e a Mosca) che illustrano la storia e la leggenda dell’immagine, alcune opere bizantine

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  • L’edificio che ospita il Museo presenta una struttura complessa e articolata, risultato dei numerosi interventi succedutisi nel tempo. Eretto come residenza dei Canonici della Cattedrale di San Lorenzo nella seconda metà del XII secolo, accanto ad un preesistente palatium vescovile, in un’area oggetto di insediamenti già in età romana, conobbe i primi interventi intorno alla metà del XVI secolo, su iniziativa del Canonico Bartolomeo Perino. Di questa fase resta testimonianza nelle incorniciature in ardesia delle porte del loggiato superiore. Al 1653 risalgono la sopraelevazione di due piani e la conseguente sostituzione degli aerei loggiati romanici degli ambulacri con arcate più ampie e massicce, sorrette da robusti pilastri. Altri interventi di minore entità sono documentati nel corso del Settecento, secolo che vede anche la realizzazione degli affreschi del loggiato superiore nei quali sono celebrati i Fasti del Capitolo dei Canonici con la raffigurazione dei loro possedimenti, e i ritratti dei due pontefici - Innocenzo IV e Innocenzo VIII - che del Capitolo avevano fatto parte.Il lento processo di degrado avviatosi nel XIX

    secolo culmina con l’abbandono da parte dei Canonici e la vendita al Comune di Genova dell’intero immobile, nel 1923.Solo nel 1986, grazie ai fondi delle Celebrazioni Colombiane, viene avviato il restauro dell’intero complesso, curato dalla Soprintendenza per i Beni Ambientali e Architettonici della Liguria, in collaborazione con la Soprintendenza per i Beni Artistici Storici e con la Soprintendenza Archeologica della Liguria. L’intervento di recupero funzionale è stato infine completato dal progetto di allestimento, reso possibile dai finanziamenti per il Guibileo del 2000.Il Museo Diocesano offre l’occasione per un’approfondimento nella conoscenza della città, attraverso la riscoperta di opere che documentano le vicende della Chiesa genovese. Manufatti artistici e testimonianze figurative si legano infatti strettamente al culto e alla spiritualità espresse dalle comunità locali: una produzione di alta, talvolta altissima, qualità che accompagna la storia della Diocesi viene presentata, secondo un ordine cronologico, nelle sale del Museo.

    Il Chiostro dei Canonici di San Lorenzo

  • Mandylion. Intorno al Sacro Volto

    Con il “Sacro Volto” ossia Mandylion che da più di sei secoli viene venerato e custodito nella chiesa di San Bartolomeo degli Armeni, Genova non solo possiede una delle immagini più antiche tramandate dal mondo bizantino ma anche un oggetto inscindibilmente legato alle vicende della città dal tardo medioevo all’età moderna.

    Secondo la tradizione, l’antica immagine fu donata nel tardo trecento dall’imperatore bizantino Giovanni V Paleologo al capitano genovese Leonardo Montaldo. In tale occasione fu incorniciata da una preziosissima cornice di argento dorato con smalti che ne raccontano, in singoli pannelli, la leggenda.Infatti, essa si credeva un’impronta del viso di Cristo lasciata su un panno prima della Sua Passione a Gerusalemme e mandata da Lui stesso al re Abgar di Edessa. Lì fu venerata per secoli come sacro palladio della città per essere poi trasferita a Costantinopoli nell’anno 945 ed assumere a sua volta un ruolo protettivo per tutto l’impero.Non sappiamo per certo se il Mandylion di Genova è proprio l’originale immagine edessena, ma è senza dubbio il documento più antico e autentico per tale tradizione. L’opera, proveniente dalla chiesa di San Bartolomeo degli Armeni, conserva un grande valore storico ed artistico oltre che religioso, come hanno evidenziato le analisi scientifiche realizzate già negli anni ‘70 e dirette dalla Prof.ssa Bozzo Dufour. Autorevoli studiosi affermano che con molta probabilità il Mandylion di Genova fu originalmente un trittico: è un fatto singolare che nel monastero di Santa Caterina del Sinai, in Egitto, si conservino due ante che corrispondono nelle misure ed in altri dettagli al Mandylion genovese. Esse furono dipinte a tempera nell’anno 945 d.C in occasione della traslazione dell’immagine a Costantinopoli: infatti mostrano re Abgar che riceve il Mandylion sotto le sembianze di Costantino VII Porfirogenito, allora imperatore di Bisanzio.

    Ante laterali di trittico, San Taddeo, Re Abgar che riceve il Mandylion, Santi, (940 circa) Sinai, Monastero di Santa Caterina

    Il Sacro VoltoGenova, Chiesa di San Bartolomeo degli Armeni

  • In occasione dell’anno 2004, dopo mille anni, la mostra vuole unire il Sacro Volto di Genova con le ante conservate nel monastero del monte Sinai. Tale ricongiungimento sarà senz’altro un evento di grande rilievo. Intorno a questo nucleo centrale l’esposizione vuole presentare tutti gli oggetti preziosi (cominciando dalle stoffe tardo-antiche) che fanno parte della custodia del Mandylion, assieme ad alcuni famosi manoscritti miniati dell’ XI e XII secolo (conservati alla Biblioteca Vaticana e a Mosca) che illustrano la storia e la leggenda dell’immagine, alcune opere bizantine che aiutano a contestualizzare il Mandylion di Genova e le ante del Sinai, e infine documenti storici e storico-artistici che possono narrare il ruolo del Mandylion ( e degli altri “palladi”) a Genova attraverso i secoli, senza tralasciare il suo furto avvenuto nell’anno 1507.La proposta di un’esposizione dedicata al Mandylion permetterà di valutarne al meglio la funzione storica e religiosa. Ripercorrendo il viaggio parzialmente leggendario e parzialmente reale del Santo Volto da Gerusalemme a Edessa, da lì a Costantinopoli e finalmente a Genova, la mostra presenterà a un vasto pubblico i grandi legami della città con l’Oriente. Il Mandylion è, infatti, un oggetto viaggiatore per eccellenza e in tal modo può aiutare a spiegare le traslazioni culturali del medioevo, dove si intrecciano in modo inscindibile l’economia, la politica e la religione; si offre inoltre come un oggetto-guida per la storia “internazionale” e cittadina di Genova in pieno medioevo toccando anche i grandi temi della cultura attuale come il viaggio, il dono o l’immaginario collettivo delle città. L’incontro del Mandylion genovese con le ante del monastero ortodosso del Sinai offrirà, oltre al suo interesse scientifico e storico, anche lo spazio per una riflessione ecumenica.

    Curatori: Prof. Gerhard Wolf, Direttore del Kunsthistorisches Institut di FirenzeProf. ssa Colette Bozzo Dufour, già Docente di Storia dell’arte medievale, Università di GenovaProf. Herbert Kessler, Docente di Storia dell’arte medievale, John Hopkins University, Baltimora

    Codice Graec. I 53, copertina con Anastasio (piatto posteriore) (XIV sec.)Venezia, Biblioteca Marciana

    Frammento d’avorio con l’incoronazione di Costantino VII Porfirogenito (metà sec. X) Mosca, Museo Statale Pushkin

    Tessuto con decorazione di cavalli alati (secc. X - XI)Mosca, Museo Storico Statale

  • GeNova 2004: un anno importante per la città, eletta Capitale Europea della Cultura assieme a Lille. Tra le numerose iniziative organizzate per valorizzare le sue straordinarie

    ricchezze artistiche e architettoniche e farla conoscere in Italia e nel mondo, sono in programma importanti manifestazioni e mostre: tra le prime ad essere aperte al pubblico, “L’età di Rubens. Dimore, committenti e collezionisti genovesi” (20 marzo-11 luglio 2004) e “Mandilion. Intorno al Sacro Volto” (3 aprile-4 luglio 2004).L’una per ricostruire lo scenario di una città ricca di dimore importanti e di collezionisti che hanno chiamato artisti come Rubens e Van Dyck per eternare il loro prestigio politico e sociale; l’altra per ripercorrere la storia religiosa e artistica

    del Santo Volto, portato a Genova dal Doge Leonardo Montaldo nel XIV secolo e simbolo del ruolo strategico che la città ha ricoperto nel Mediterraneo durante il Medioevo.Due modi di scoprire Genova in quei luoghi che erano al centro della città: Palazzo Ducale ( in cui verrà allestita la mostra su Rubens) e il Museo Diocesano - Chiostro dei Canonici della Cattedrale di S. Lorenzo ( sede della mostra sul Sacro Volto). Una contiguità che era non solo ideale ma anche fisica e reale, come dimostrano tuttora i pontili di collegamento tra la Residenza dei Dogi, il Palazzo di GIustizia (attualmente Archivio di Stato) e la Residenza dell’Arcivescovo, a sua volta un tutt’uno con la Cattedrale e il Chiostro dei Canonici.

    InformazioniMANDYLION. Il Sacro VoltoMuseo Diocesano - Chiostro dei Canonici di San Lorenzovia Tommaso Reggio 20 r - GenovaData: 3 aprile - 4 luglio 2004Orario: martedì - domenica ore 15.00 - 18.30, sabato ore 10.00-13.00/15.00-18.30

    Per Informazionitel. 010.2541250e mail [email protected]

    Per prenotazioni telefonare a Palazzo Ducale S.p.atel. 010. 5574004biglietteria@palazzoducale.genova.itwww.palazzoducale.genova.it

    Biglietti: Intero: 7.50Ridotto: 6.50Scolaresche: 3.00E’ previsto un biglietto cumulativo per le due mostre.

    L’ETA’ DI RUBENSPalazzo Ducale / Palazzo Spinola / Palazzo RossoData: 20 marzo - 11 luglio 2004Orario: martedì - domenica ore 9.00 - 21.00tel. 010.5574004

    Per prenotazioni telefonare a Palazzo Ducale S.p.atel. 010. 5574004tel. / fax: 010. 562390biglietteria@palazzoducale.genova.itwww.palazzoducale.genova.it

    Biglietti:Intero: 9.00Ridotto: 8.00Scolaresche: 3.00