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MANUALE _02 SKATEPARK PLAZA

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MANUALE _02

SKATEPARKPLAZA

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Freestyle In Venice S.r.l.

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SKATEPARKCOPERTI

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PARIS 18Paris, France

SUPERFICIE: 3500 m2

Questa struttura è unica in Francia. Con oltre 3000 m2 di superficie, è il più grande skatepark coperto in cal-cestruzzo Francia. Ha una copertura permanente e due aree distinte per principianti ed es-perti. Questo spazio offre una serie di attività per il divertimento, inseg-namento e pratica. Dedicato al pattinaggio, skate e BMX, questo nuovo spazio in Francia è il risultato di un lungo discussioni con i principali operatori ed esperti del mondo dello skate. Dal sito web ci si può tesserare e quindi sfruttare appieno le opportunità delle attrez-zature.

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Il fitto calendario di eventi lascia una parte consistente dell’anno co-munque alla pratica di questi sport. Per quelli che iniziano, la città di Parigi offrirà corsi specifici, istruttori sportivi, con possibilità di noleggio di attrezzature e protezioni. I più esperti hanno già delle fasce orarie di prove libere per il loro al-lenamento

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COSTRUTTORE: IOURAMPS

Il primo skatepark in Afghanistan.Il Skateistan è il primo progetto afgano fra le varie attività c’è una Skate School e poi ci sono gli skatepark Class Rooms, computer, Internet e tutto ciò che si desidera.Pensato conoscersi, divertirsi e avere un contatto con skater più esperti.

SKATEISTANKabul / Afghanistan

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THE SPOTRoma, Italia

NOTA: Area STREET SCOPERTA + POOL IN LEGNO COPERTA TAPPA DEI MONDIALI DI SKATEBOARD 2010

Che cosa è THE SPOT?!? E’ dura da dire… quelli forbiti direbbero che è “un centro ricreativo moderno e polifunzio-nale, che nelle caratteristiche costitu-tive ricalca la filosofia del playground”. Ma che vuol dire? Semplicemente THE SPOT è un posto dove venire per diver-tirsi trovando il meglio che si possa de-siderare in materia di skatepark e basket playground, ma non solo. …THE SPOT… IT’S A MATTER OF STYLE, è questione di stile, è una strada lontano dalla stra-da, dove tutti possono praticare sport in totale sicurezza. THE SPOT è aperto ai soli soci, ed alla data attuale, THE SPOT consta di circa 4000, anzi 4200, anzi (al 30 Aprile 2007) 5370!Nasce ad Ostia Ponente nel Settembre del 2002 dalla volontà di quattro amici,

allo scopo di favorire e promuovere at-tività culturali e sportive nella zona nota come “Ostia Nuova”, in cui le occasioni e le strutture sportive, specie a carattere gratuito, latitavano. E’ in questo contes-to che viene creato THE SPOT.Già durante le fasi iniziali dell’attività di “Oasi Verde”, risultarono evidenti

le difficoltà a reperire spazi adatti agli scopi. La fortuna si materializzò durante il febbraio del 2003, nella persona del Dott. Dario Bensi, direttore del Centro Formazione Professionale “P.P. Pasolini”. E’ stato esclusivamente grazie alla fidu-cia accordata ad “Oasi Verde” dal diret-tore Bensi che le attività presero il via, con l’assegnazione di un’area dismessa, ex parcheggio. Praticamente il Parco Na-zionale del Tossicodipendente.

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TRINITY SKATEPARKMilano, Italia

SUPERFICIE: 900 m2

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Spazio skate alla BovisaNasce un centro di 900 metri qua-drati, tra i più grandi d’Europa

Ultimi ritocchi allo skatepark al coperto costruito nel quartiere Bo-visa, che sarà uno dei più grandi d’Europa. L’inaugurazione è pre-vista per fine Gennaio, mentre per l’apertura del centro occorra atten-dere l’autorizzazione del Comune. Lo skatepark consiste in 900 metri quadrati al chiuso, quindi sfruttabili da skaters, pattinatori e BMX rid-ers (le mini biciclette da acrobazia) anche nelle più fredde giornate d’inverno. L’idea nasce dal trentenne appassionato di skateboard Angelo Magni, presidente dell’associazione Trinity skatepark. “ho coronato il sogno di realizzare un grande skate-park coperto nella mia città”, spiega Magni a 24 minuti. Lo skatepark sarà utilizzabile da tutti gli amanti del ge-nere, in quanto sono state realizzate strutture di diverso tipo utilizzabili

contemporaneamente dai più in-esperti ma anche dai professionisti e nasce con l’obbiettivo di creare un luogo di ritrovo sicuro, lontano dai rischi di altre zone della città in cui viene praticato attualmente come, per esempio, piazza Duca D’Aosta, di fronte alla Stazione Centrale, zona di spaccio. “In Bovisa -dice Magni- il centro sportivo diventerà un luogo di aggregazione giovanile in linea con la politica di riqualificazione del quartiere”.Lo skatepark sarà aperto tutta la set-timana dalle 15:00 alle 22:00, il ven-erdì e il sabato dalle 10:00 alle 24:00 e la domenica dalle 10:00 alle 22:00 pagando un’ingresso di 5 euro al giorno. L’entrata senza utilizzare le strutture è gratuita.tratto da 24Minuti del 01-12-2007

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GRANDNEUERSchweinfurt, Germania

Questo skatepark è realizzato sotto un ponte che lo protegge dalle intemperie, ed è costituito da strutture in calcestruzzo af-fiancate da alcune rampe in legno e una miniramp.

COSTO: 77.000 €

SKATE PLAZA& OUTDOOR

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SKATE PLAZA& OUTDOOR

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STOKE PLAZACentral Forest Park, Hanley, Stoke-on-Trent, Inghilterra

SUPERFICIE: 10.000 m2

COSTO: 500.000 £

PARTNERS: Sport England, Staffordshire Fondo per l’ambiente, Advantage West Midlands, Ufficio governativo per le West Midlands

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SUPERFICIE: 10.000 m2

COSTO: 500.000 £

PARTNERS: Sport England, Staffordshire Fondo per l’ambiente, Advantage West Midlands, Ufficio governativo per le West Midlands

L’aspetto di ‘Central Forest Park’ ha avuto una profonda trasformazione con la costruzione di sentieri, par-cheggi, parchi giochi, piste ciclabili e palestre d’arrampicata, rocce, eccInclude inoltre una zona “SKATE-PATHS” costruita nella Primavera 2005. Questi ‘spot’ costruiti lungo i percorsi pedonali principali sono stati pensati come “zone di skate-friendly”; i diversi ostacoli sono dis-locati lungo l’intero parco e non nei luoghi di maggior afflusso.

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SUPERFICIE: 3.000 m2

HASSELT SKATE PLAZAHasselt, Belgium

Da fine maggio 2006 un grande skatepark di 3.000 m2 accoglie ad Hasselt skateboarder, biker BMX e inliner.Nel parco Kaspermolen è stato costruito il primo skateplaza europeo, che può essere skateato sec-ondo il modello americano inline. Vi si ritrovano ov-viamente rail, gradinie ledge di ottima qualità.Una pool con visor (vertcorner) soddisfa tutte le esi-genze anche per gli appassionati di transizioni.

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HASSELT SKATE PLAZAHasselt, Belgium

Nell’ambito di un progetto di riqualificazione della Lingnerallee, nel pieno centro della città di Dresda, è sorto un grande ramp park con elementi da plaza.Combinazioni di bank di diverse altezze e larghezze, abbinati a diverse transition e ad un wallride della larghezza di 5 metri, at-tirano indistintamente skateboarder, inliner e biker BMX.Le molteplici rampe sono molto vicine tra loro, ma grazie alla perfetta combinazione sono skateabili in modo fluido e inline. Quattro diverse altezze garantiscono velocità e divertimento. L’ambientazione locale aveva proprio bisogno di questo mix di rampe ed architettura urbana.Il parco ha quindi un highlight da offrire anche ai passanti: gli elementi skate sono stati decorati da artisti locali della street art. Oltre agli elementi skateabili anche le rampe arredano il parco come oggetti d’arte disseminati con un piacevole gioco di colo-ri. Una macchia di cemento dunquemolto singolare, che addirittura potrebbe già essere una vetrina dei campionati tedeschi di skateboard.

LINE SKATEPARK DRESDENDresden, Germany

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SKATEPARK LOMMELLommel, Belgium

SUPERFICIE: 1,200 m2

Nel bel mezzo di un’area verde, vicino al centro sportivo con palestra e piscina coperta, si estende su unasuperficie di 1.200 m2 lo skatepark della città di Lommel.Una ben combinata disposizione delle rampe garantisce una buona fruibilità di questo parco. Elementi table lunghi e larghi sulle back line collegano tra loro ogni lato e angolo della piazza. Un half bowl con transition hip e link edge hip rappresenta l’highlight della backline grande e consente fluide transizioni dei trick, con combinazioni di manovre praticamente infinite per tutti gli utenti.

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AREA MOTTAMilano, Italia

SUPERFICIE: 600 m2

Area Motta: Dopo una fase di pianificazi-one di anni Milano, la capitale della moda, è in possesso di un parco che non lascia nulla a desiderare.Il parco si trova affianco ad un centro com-merciale ed è stato costruito solo a con-dizione che sia a disposizione come parco di ricreazione con una arena di pattinaggio annessa.Il parco, con una superficie di 600 m2, è stato creato in collaborazione con la scena di skater locale.

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OSIMO SKATEPARKCesena, Italia

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JURASSIC SKATEPARKCesena, Italia

Proprietario: Comune di Cesena Progettista: Marco Morigi Ditta Costruttrice: CLAFC con elementi modulari forniti da Concrete Rudolph Materiali: 75% cemento gettato in opera, 20% cemento prefabbricato, 5% erba sintetica Superficie: 800 mq

Questo skatepark in cemento è stato inaugura-to il 29 novembre 2008, realizzato dal Comune di Cesena sul progetto di Marco Morigi.Questa struttura è il risultato degli sforzi skater di Cesena che per anni, tramite raccolte firme e incontri con il Sindaco, sono riusciti nel ob-biettivo.Lo skatepark è situato in via Fausto Coppi in zona Ippodromo. E’ dotato di illuminazione, i fari rimangono accesi nel periodo invernale fino alle 23. Non ci sono limiti di età per l’utilizzo. L’ingresso è consentito a skateboard, pattini e bmx.

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ELBOBologna. Italia

Dopo decenni di abusivismo e street skating, sia-mo riusciti a legalizzarci e far spendere in maniera corretta i soldi della nostra amministrazione co-munale, che sarebbe stata, alla richiesta di skate-park, vittima dei soliti speculatori, finti costruttori di skateparks, magari modulari, o altra roba assurda che purtroppo vediamo da sempre in Italia, nel resto d’Europa e Stati Uniti.Questo progetto nasce da una strettissima col-laborazione in fatto di design e realizzazione, fra Dreamland Skateparks Inc. (Oregon USA), Street Sport Ass. e Comune di Bologna. In questo caso facciamo i complimenti al Comune per non avere posto limiti alla nostra creatività e alle nostre reali esigenze in fatto di vero skateboarding. Annoiati dalle solite strutture, abbiamo realizzato il primo Full Pipe in Europa e l’unico Elbow-Funnel-Style Full Pipe al mondo.Skateabile anche sopra e ad entrambe le bocche, l’Elbo implica quattro hips agli ingressi, un hip all’interno, uno sul dorso, un corner all’interno e un corner sull’altro dorso.

La velocità creata dall’enorme gob-ba del dorso del tubo, è compensata da estensioni abbastanza alte per contenerla.Il resto del park è stato dotato di linee aperte e niente spigoli, per permettere alte velocità nella mas-sima sicurezza. Il park comprende una deep end di 3,60m, un bank a 70° di 4m, un’estensione di 3,60m con pool coping, un oververt pocket

alle ore 22.30, altri 6 hips e un’altezza media di 2,40m, considerando che i muri più bassi non sono mai meno di 1,80m-2m.Completamente costruito a mano, disegnato sul posto, curva dopo curva, da uno staff di 8 skater con almeno 20 anni di esperienza, risulta essere uno degli skatepark più ve-loci del mondo e l’unico ad avere un tubo disegnato apposta per il loop.

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OAMI SKATEPARKFaenza, Italia

Proprietario: Comune di FaenzaProgettista: Marco Morigi Ditta Costruttrice: CLAFC con elementi modulari forniti da Concrete Rudolph Materiali: cemento realizzato in opera Superficie: 500 mq

Lo skatepark si presenta come esempio di Plaza low budget, una vali-da alternativa al tipico park monolinea bank, funbox, quarter.L’Oami skatepark si presenta quindi come una struttura decisamente orientata allo street, dove la spinta si prende tavola alla mano e non droppando da quarters o banks, questa può apparire come una limi-tazione ma non c’è dubbio che se il disegno è ben studiato la cosa funziona perfettamente e si riesce a rientrare anche in un budget limi-tato.Il park è caratterizzato da uno sviluppo planimetrico a forma di K che per altro, riducendo il cemento necessario per la pavimentazione, ha permesso di limitare ulteriormente i costi.

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BOWLVicenza. Italia

ECCO LA MAXIPISTA DA 300 MILA EURO«Sarà la seconda pista da skateboard più grande d’Italia». Questa volta ci sono anche i soldi. Dopo anni di annunci, il progetto per col-locare una pista da skateboard nel nuovo parco Fornaci può decollare. L’assessore al Bilancio Marco Zocca ha ottenuto il via libera della gi-unta comunale all’operazione da 300 mila euro che completa una volta per tutte l’area verde ricavata fra viale Crispi e viale Farini.Il finanziamento della pista rientra in parte neg-li accordi contratti con i privati e in parte con specifici stanziamenti dell’amministrazione co-munale. Il progetto - spiega Zocca - prevede la realizzazione di una struttura denominata “pool”, vale a dire una sorta di vasca con su-perficie liscia a forma concava e convessa che consente di mettere in scena i più spettacolari “trick”, ovvero le spericolate manovre degli skateboarder.

SUPERFICIE: 625 m2

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Lo studio della piastra è stato condotto di concerto con Amcps ed è frutto di una serie di incontri fra l’assessore e un gruppo di skateboarder che hanno collaborato con palazzo Trissino.La struttura, che occuperà uno spazio quadrato di 25 metri per lato, sarà completamente recintata, sarà circondata da un’adeguata fascia di sicurezza. È stato studiato anche un impianto per recuperare l’acqua piovana e dirottarla nel vicino laghetto artificiale, collocato al centro del parco.Inoltre è prevista l’installazione di un impianto di illumin-azione costituito da quattro torri faro alte nove metri con una potenza complessiva di 4.800 watt. Dal momento che l’impianto dovrebbe essere unico nel Nord Italia, l’amministrazione comunale non esclude di ospitare show, anche notturni, con i grandi interpreti della disciplina. Zocca punta a inaugurare la pista entro la primavera. Una volta operativo l’impianto, avverte però l’assessore, non saranno più tollerate le esibizioni sui gradoni dei monu-menti in centro storico, come accade soprattutto in piazza dei Signori.G.M.M.

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KUKÀ SKATEPARKCivitanova Marche, Italia

LEZIONIDI SKATEPARKestratto dal skatemap.it Considero la realizzazione di skatepark e skate spot il migliore incentivo alla crescita dello skateboarding. Purtroppo il nostro paese è piuttosto carente di impianti validi ma la situazione sta lentamente migliorando, sono già nati i primi parchi proget-tati con criterio e realizzati con materiali idonei: il cemento! Bisogna incentivare ed avvicendarsi maggiormente alla realizzazione ed ancor di più allo studio e proget-tazione degli skatepark in cemento avvalendosi della consulenza di skater esperti non solo in fase progettuale ma anche in cantiere con manodopera specializzata e soprat-tutto facendo capire alle pubbliche amministrazioni l’importanza di investire in uno skatepark durevole e di livello, dedicando più budget alla realizzazione degli stessi. E’ preferibile aspettare qualche anno in più ma ottenere un impianto degno di essere chiamato skatepark. Stop agli skatepark low budget e monolinea! Sono troppi ormai gli impianti realizzani nel nostro paese con materiali poco resistenti (legno o ferro/legno), troppo simili tra loro e di limitate dimensioni. Con l’avvento dei concrete skate-park si spera che le pubbliche amministrazioni abbiano nuovi punti di riferimento per la costruzione di strutture all’interno dei loro Comuni.

L’IMPORTANZA DELLA FASE PROGETTUALE: E’ fondamentale uno studio accurato dell’impianto da realizzarsi, dall’individuazione dell’area e delle sue caratteristiche al coinvolgimento dei futuri utilizzatori, spesso determinante per decidere quale impronta dare all’impianto in ter-mini di strutture/ostacoli. Siccome un concrete park è destinato a durare nel tempo la fase progettuale è da considerarsi fondamentale e richeide particolare attenzione nella cura dei dettagli. Impatto ambientale, studio delle linee, proporzionalità degli ostacoli, ricerca di innovazione ed originalità nelle strutture,studio di dettaglio dei particolari esecutivi e della scelta di tutti i materiali che com-pongono ed arredano lo skatepark, sono solo alcuni degli aspetti da tenere presente.

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PERCHÉ COSTRUIRE IN CEMENTO: Il cemento è un materiale che resiste all’usura del tempo e degli agenti atmosferici Questa caratteristica è sinonimo di poca manuten-zione agli impianti quindi, nonostante i costi di re-alizzazione siano inizialmente superiori rispetto ad altri materiali, c’è un risparmio nel lungo periodo. Il cemento è altamente idoneo al pattinamento, alla scorrevolezza ed alle pressioni che si esercitano sullo skateboard. Altro punto di forza del cemento è la sua duttilità grazie alla quale è possibile creare ogni tipo di forma senza limite alcuno alla fantasia.

COME SI PUÒ COSTRUIRE: Gli elementi che compongono uno skatepark di cemento possono essere totalmente realizzati in opera o modulari con cemento precom-presso. Il pregio della lavorazione in opera sono la versatilità progettuale, caratteristica da non sot-tovalutare visto che stiamo parlando di skateboard-ing! Il pregio dei moduli sono le garanzie in termini di qualità dei materiali e la perfezione delle forme in contrasto spesso con forti limitazioni in fase pro-gettuale e costi più elevati. Personalmente spero che in Italia ci siano sempre più persone e ditte che maturano esperienza e si specializzano nella realizzazione in opera di skatepark. La concorrenza è fondamentale per aumentare il livello di profes-sionalità e spesso abbattere i costi nonché realiz-zare un maggior numero di strutture in cemento.

COSTI DI REALIZZAZIONE: Per citare un ordine di grandezza pura-mente indicativo, per la realizzazione di un concrete park è utile stanziare un budget approssimativo di almeno 100.000 euro (investimento che consider-erei minimo in materia di concrete park) ma il costo è in funzione di una serie di variabili per le quali non è facile generalizzare, variabili come la super-ficie dello skatepark, la tipologia e le dimensioni di ostacoli in esso contenuti. Per un impianto di “me-dia portata” in riferimento all’attuale scena italiana, è necessario stanziare un importo che si aggiri sui 200.000 euro ed ovviamente per comprensori più completi o più estesi (area street + area bowl), di-vertenti, interessanti ed appetibili a manifestazioni o eventi di rilevante importanza è necessario inve-stire oltre i 300.000 euro ma ovviemente non c’è limite in eccesso alla realizzazione di skatepark!Facendo un confronto tra skatepark con strutture in legno e concrete park la differenza non è abissale.

Un esempio reale e purtroppo molto “gettonato” da parte delle nostre pubbliche amministrazioni è la realizzazione di una piastra polivalente in ce-mento con dimensioni 20x30m (600mq) con suc-cessiva posa di 3 o 4 rampe in legno o ferro/legno che può avere un costo intorno ai 50.000 euro. Con la stessa metratura è invece possibile realizzare skatepark totalmente in cemento lavorato in opera andando ad utilizzare alcuni accorgimenti che ab-bassano i costi di realizzazione (movimento terra ridotto al minimo, strutture non troppo alte, street skatepark / plaza) per un costo leggermente supe-riore, indicativamente tra il 20% e il 50% in eccesso. Sovraprezzo che possiamo considerare recuperato in soli 5 anni quando le strutture in ferro o ferro/legno necessiteranno di manutenzione importante o addirittura dovranno essere demolite. In questo periodo di tempo il park in cemento, se realizzato a regola d’arte, non avrà subito alterazioni.

A CHI CHIEDERE COSA: La trafila per ottenere uno skatepark in cemento è la stessa identica per ottenere qual-siasi altra struttura per skateboard: un gruppo di ragazzi (skater/bmxers/pattinatori) chiede udienza presso il proprio Comune preferibilmente rivolgen-dosi all’Assessore allo Sport o ancor meglio alle Politiche Giovanili illustrando le proprie necessità sottolineando la carenza di strutture per skate-board all’interno del Comune.

È UTILE:- portare esempi di skatepark importanti in ce-mento realizzati in Italia e magari essere preparati a grandi linee sui costi di realizzazione degli stessi- fare quindi capire al Comune che la richiesta viene da un gruppo numeroso di persone (o ancora meg-lio essere costituiti in associazione) che vorrebbero un impianto del valore di xx euro- avere individuato una o più aree idonee ad ospi-tare lo skatepark, preferibilmente non aree ghettiz-zate ma parchi o centri sportivi con servizi annessi o nelle vicinanze (come luce, fontanelle, bar, servizi igienici, ecc…).- se possibile motivare la richiesta con un progetto/relazione illustrativa per dare forza e serietà (for-malità) alla richiesta- argomentare i vantaggi della pubblica amminist-razione ad investire soldi in una tale struttura (luogo di ritrovo, punto di aggregazione giovanile, possi-bilità di organizzare corsi, eventi, feste, sana alter-

nativa al “vivere in strada”)- fornire al Comune il contatto di qualche skater progettista “professionista” che abbia già lavorato ad altri impianti funzionali nel nostro paese- fare presente che lo skatepark può non essere inteso come un semplice impianto sportivo ma un vero e proprio spazio urbano con arredi studiati e realizzati anche per la pratica dello skateboad così da aprire ad un maggior numero di possibilità in termini economici e di fondi

CHE COSA BISOGNA EVITARE: Pubbliche amministrazioni o estrosi ar-chitetti devono assolutamente evitare di realizzare skatepark in modo autonomo, senza coinvolgere skater locali e skaters di esperienza, non ne avreb-bero le competenze ed in Italia abbiamo purtroppo già avuto casi piuttosto eclatanti di denaro pubbli-co speso male per skatepark in cemento. E’ molto importante anche evitare di prendere il bel cata-logo di strutture arrivato in ufficio e piazzare rampe (o moduli in cemento) su di una piastra, come se si stesse arredando il salotto di casa! Non c’è ni-ente di più triste che veder nascere uno skatepark monolinea con strutture in cemento piazzate su pavimenti orizzontali, parola di skater! Piuttosto che intraprendere scelte inadeguate è consigliabile non realizzare niente o aspettare di intraprendere la giusta strada, rivolgendosi agli skateboarder locali.

Intervista a Marco Morigi progettista italiano di skatepark