Manuale Accelerare Il Metabolismo

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ACCELERARE il METABOLISMO

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ACCELERARE il METABOLISMO

Autori Redazione BenessereVillage.it

Editore Edizioni BenessereVillage.it

Sito internetwww.benesserevillage.it

ATTENZIONE: questo ebook contiene i dati criptati al fine di un riconoscimento in caso di pirateria. Tutti i diritti sono riservati a norma di legge. Nessuna parte di questo libro pu essere riprodotta con alcun mezzo senza lautorizzazione scritta dellAutore e dellEditore. espressamente vietato trasmettere ad altri il presente libro, n in formato cartaceo n elettronico, n per denaro n a titolo gratuito. Le strategie riportate in questo libro sono frutto di anni di studi e specializzazioni, quindi non garantito il raggiungimento dei medesimi risultati di crescita personale o professionale. Il lettore si assume piena responsabilit delle proprie scelte, consapevole dei rischi connessi a qualsiasi forma di esercizio. Il libro ha esclusivamente scopo formativo e non sostituisce alcun tipo di trattamento medico o psicologico. Se sospetti o sei a conoscenza di avere dei problemi o disturbi fisici o psicologici dovrai affidarti a un appropriato trattamento medico.

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ACCELERARE il METABOLISMOLe 4 cause del sovrappesoLa leggenda delle calorie: perch cos facile prendere peso? DNA e cause genetiche: tra realt e aspirazioni scientifiche. Le condizioni e circostanze ambientali dannose per il girovita. Altre cause del sovrappeso e metabolismo lento.. I carboidrati che accelerano il metabolismo.

Le alterazioni insospettabili del metabolismoLe intossicazioni croniche che zavorrano il metabolismo Come limitare le tossine nel carrello della spesa Perch lo stress blocca il metabolismo e fa crescere la pancia? La disbiosi e un intestino pigro, alleati nellostruire un buon metabolismo Le intolleranze alimentari che gonfiano e come riconoscerle

Le implicazioni del sovrappeso sulla saluteLa rilevanza dei chili di troppo su cardiopatie e ictus. Diabesit, l'epidemia degli ultimi venti anni. Correlazione tra forma fisica e diversi tipi di tumori. Il grande male del sovrappeso: la depressione. Difficolt motorie e articolazioni appesantite dal troppo peso. La lenta e spietata spirale della sindrome metabolica.

Le buone usanze per dimagrire automaticamenteUna colazione da r: varia, immancabile e gustosa Prendersi il giusto tempo dopo cena prima di dormire Nessuna dieta: ben cinque pasti al giorno Piatti freschi e gustosi al posto di scatolette e precotti Pausa pranzo non solo a lavoro e non solo a pranzo Una vita piena, leggera, divertente non ha bisogno di nessuna dieta Se fai questi sport avrai un metabolismo da campione

La realt su calorie,esercizio fisico e metabolismoIl mito delle calorie adattato e riutilizzato per il metabolismo Perch esistono calorie e calorie? e quali accelerano il metabolismo? Sport e divertimento per asciugarsi e bruciare il doppio.

Servirsi della dieta per accelerare il metabolismoPiccola descrizione dei processi del metabolismo. La nutrigenomica e il vero ruolo dei geni su sovrappeso e metabolismo. Una alimentazione naturale per bilanciare geni e ormoni.

Diet review: quali di queste diete pro-metabolismo?La Dieta Dukan - La Dieta a Zona - La Dieta Mediterranea - La Dieta dellIndice Glicemico - La Dieta Paleolitica - La Dieta Ormonale o Hormone Diet

ConclusioniLa bussola per accelerare il metabolismo http://www.BenessereVillage.itAll

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ACCELERARE il METABOLISMOLe 4 cause del sovrappeso: La leggenda delle calorie: perch cos facile prendere peso?Le statistiche sono impressionanti: nel 2008, secondo lOMS, 1,5 miliardi di individui nel mondo erano in sovrappeso, 200 milioni di uomini e 300 milioni di donne erano obese. Il fenomeno, negli anni, sta dilagando anche nei paesi a reddito medio e bassi, divenendo cos unepidemia mondiale. In particolare, suscita molta preoccupazione lobesit infantile: 43 milioni di bambini sotto i 5 anni, nel 2010, risultavano essere in sovrappeso. Lallarme per i bambini ancora pi elevato perch, come sappiamo, i bambini obesi diventano quasi sempre adulti obesi. In Italia la situazione non differente. Dal 2001 al 2009, sovrappeso e obesit tra gli italiani sono aumentati dal 33,9% al 36,1%. I problemi di peso sono pi diffusi tra gli uomini: 45,2%, che tra le donne: 27,7%. A livello territoriale si osserva che la condizione di sovrappeso e obesit pi diffusa nel Sud (50,9%), in particolare in Molise (51,6%), Campania (51,8%) e Calabria (51,4%). Essere in sovrappeso o obesi per lungo tempo comporta oltre a difficolt fisiche e psicologiche, anche la necessit di sostenere delle spese extra in diete e non solo. Con il passare degli anni, infatti, possono subentrare dei problemi di salute che comportano a loro volta ulteriori spese in esami e cure mediche. Le patologie pi diffuse legate allobesit sono: malattie cardiovascolari, diabete, sindrome metabolica, certi tipi di tumori, depressione, ictus e altre che vedremo meglio nel capitolo che segue.

Tabella 1: per verificare il tuo Indice di Massa Corporea unisci con un righello altezza e peso segnando il punto in cui il righello incontra l'asse centrale. Potrai cos osservare la tua fascia di appartenenza.

Il Ministero della Sanit a pi riprese ha lanciato lallarme obesit ed http://www.BenessereVillage.itAll

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ACCELERARE il METABOLISMOquotidianamente impegnato nel contrastare tale fenomeno. Da ultimo si pronunciato lex ministro Fazio che il 27 ottobre 2011 dichiarava: Il 38% dei nostri bambini passa pi di 3 ore davanti alla televisione o i videogiochi. Si registra il 35% tra obesit e sovrappeso (12% obesit, 23% di sovrappeso) nei bambini dai 5 ai 17 anni. molto. Noi dobbiamo contrastare questa tendenza con un'azione in gran parte fatta in collaborazione con il ministero della Pubblica Istruzione. Quindi, educazione nelle scuole, inserimento nei programmi scolastici dell'insegnamento di elementi di sana alimentazione, e l'aumento dell'attivit fisica. Dovremmo probabilmente prevedere anche infrastrutture migliori per le nostre scuole. Tutto questo oggetto non solo di attenzione, ma anche di attivit molto intense da parte dei due ministeri. Sono passati diversi mesi, c' un altro governo, e lallarme solamente diventato pi urgente poich i casi di sovrappeso e obesit stanno letteralmente lievitando. Certo, non esistono, allo stato attuale della medicina, delle soluzioni semplici e definitive, ma nuove strade sono state aperte con pi recenti ritrovati a disposizione di tutti. E altre novit stanno per uscire. Giornalmente la scienza sta lavorando, con attivit di ricerca, per determinare in maniera definitiva le ragioni di questa epidemia e allo stesso tempo dare delle risposte che riescano una volta per tutte ad arginare il dilagare del problema. Molte diete di moda in questi ultimissimi anni pongono al centro del problema ragioni genetiche, ormonali, contribuendo cos a spostare lattenzione dalla semplice alimentazione e dallo stile di vita sedentario, a cause pi complesse, sconosciute fino a pochi anni fa. In effetti proprio cos. Ed tutto vero. Come avremo modo di scoprire in seguito, esistono ricerche scientifiche che comprovano lesistenza di fattori genetici che predispongono a malattie metaboliche e quindi al sovrappeso. In ogni caso, se da un lato, oggi, dobbiamo inevitabilmente aggiungere anche questi fattori per mettere bene a fuoco il problema, unalimentazione non equilibrata e lassenza di attivit sportiva, o quanto meno la sedentariet, rimangono le cause principali che determinano un aumento considerevole delladiposit in un individuo. La presenza capillare sul mercato di cibi pronti e lavorati ad arte dalluomo, facilmente reperibili in un qualsiasihttp://www.BenessereVillage.itAll

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ACCELERARE il METABOLISMOsupermercato, pieni di grassi e che poco hanno a che fare con ingredienti naturali, rimane senza dubbio un cardine su cui si poggia l'ingrassamento corporeo. Lo stile di vita moderno rappresenta un altro ostacolo per avere e mantenere il giusto peso. Pranzare quasi ogni giorno della settimana fuori casa, uscire spesso a cena con amici, famiglia e parenti contribuisce a tenere vivi i rapporti sociali, non certo a salvaguardare il giro-vita! La scarsa attivit fisica che svolgiamo, sia in termini di sport o fitness, ma anche in termini di gesti quotidiani una causa ulteriore del sovrappeso. Basta pensare allabuso che facciamo di auto o moto, alluso per ore dei computer, che comportano lo stare seduti gran parte della giornata lavorativa, alle comodit che fino a pochi anni fa non esistevano (telecomando, telefono cellulare, elettrodomestici, spazzolino elettrico), per capire quante meno calorie consumiamo giornalmente rispetto ai nostri genitori. Esistono inoltre fattori "ambientali" che possono contribuire a determinare un eccesso di peso. Ci riferiamo allo stato sociale, alla citt, al paese o anche al quartiere in cui si abita. Statisticamente meno si benestanti e pi si in sovrappeso. I dati sono chiari, vedi la tabella 2 che segue. Al sud, la percentuale di individui in sovrappeso cresce esponenzialmente rispetto al nord dItalia.

Tabella 2: distribuzione geografica dellobesit. Fonte 65 Convegno nazionale della Federazione Italiana dei Medici di Famiglia 2009.

Anche linfluenza dei genitori sui propri bambini ricopre un ruolo fondamentale: statisticamente i figli di persone obese hanno maggiore probabilit di essere a loro volta obesi da grandi. Le amicizie e le frequentazioni giocano un ruolo primario, soprattutto in giovane et. Non possono poi non essere richiamate anche cause di tipo personale che a lorohttp://www.BenessereVillage.itAll

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ACCELERARE il METABOLISMOvolta contribuiscono, e non poco, nel determinare il peso di un individuo. Ci riferiamo a un periodo di particolare stress dovuto per esempio a una separazione o alla perdita del proprio posto di lavoro. Un gap deficitario in termini di ore di sonno, se prolungato comporta delle alterazioni dellequilibrio ormonale che possono portare ad aumentare i propri chili. In parole semplici il peso di una persona determinato dallequazione tra le calorie assimilate con lalimentazione e quelle consumate impegnandosi nelle attivit di tutti i giorni e facendo sport. Per anni i nutrizionisti, i medici e i regimi dietetici reclamizzati ci hanno sempre e solo detto che se, tramite lalimentazione, creiamo un surplus calorico aumentiamo di peso. Mentre se, con una dieta equilibrata e ipocalorica accompagnata da attivit fisica, creiamo un deficit calorico, allora leffetto non pu essere che perdere peso. L'equazione oggi , in parte, superata come cercheremo di dimostrare in questo lavoro, esaminando i differenti punti di vista e le soluzioni delle diete pi seguite, quelle che stanno avendo maggior successo negli ultimi due anni. Sovente leconomia dimpresa spinge la societ che commercializza una dieta, e con loro anche i medici i cui nomi spesso si identificano con il nuovo regime dietetico, a dover manipolare in parte la verit per poter far clamore sul mercato e conquistare finalmente un numero enorme di clienti. Pertanto, nel cercare di far chiarezza, non ci fermeremo ad analizzare le soluzioni proposte dal mercato, ma andremo oltre fino ad esaminare ci che un numero di scienziati e medici hanno scoperto ultimamente nei loro rispettivi laboratori. Cercheremo quindi di confrontare lanima commerciale con quella scientifica. E proveremo a prospettare una visione pi cristallina delle cause e delle soluzioni al problema del sovrappeso e dellobesit avendo, ovviamente, un occhio di riguardo per il metabolismo. Lequazione delle calorie oggigiorno non pi sufficiente a spiegare il problema. Nuovi fattori, come i geni e lambiente, contribuiscono ad accrescere il problema influenzando direttamente il nostro peso. Il metabolismo stesso (inteso come la capacit di ossidare i grassi ingeriti con lalimentazione), cos come i cibi di cui ci si nutre, determinano, a loro volta, la nostra tendenza a mettere su chili di tessutohttp://www.BenessereVillage.itAll

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ACCELERARE il METABOLISMOadiposo. Questi e tanti altri fattori, che esamineremo, interagiscono fra di loro dalla nascita di ciascuno di noi, anzi gi prima della nascita con lalimentazione della futura mamma. E continuano ad interagire per tutta la vita. Tutti insieme poi, determinano il peso corporeo di una persona. essenziale alla sopravvivenza. Secondo l'ideologia del genotipo risparmiatore quindi, luomo avrebbe elaborato meccanismi complessi di regolazione del proprio bilancio energetico deputandolo geneticamente, per scopi di sopravvivenza, al risparmio sotto forma di grasso. Da qui la facilit genetica di mettere su peso, che sarebbe diventata epidemica in et moderna, in concomitanza con labbondanza di cibo e parimenti la sedentariet dellindividuo. La teoria del genotipo risparmiatore si basa, per farla breve, su tre assunti che la supportano: 1. le carestie sono state comuni nella storia dellessere umano; 2. le carestie hanno causato problemi di deprivazione alimentare e conseguente aumento significativo della mortalit nella popolazione; 3. le persone che hanno accumulato tessuto adiposo hanno proporzionalmente maggiore possibilit di sopravvivere durante i periodi di carestia. A Speakman, ricercatore delluniversit di Aberdeen in Scozia, si deve principalmente la critica costruttiva a tale teoria del genotipo risparmiatore. Speakman identifica ben cinque puntihttp://www.BenessereVillage.itAll

DNA e cause genetiche: tra realt e aspirazioni scientifiche.Per diversi anni si cercato di spiegare il fenomeno del sovrappeso con la teoria del genotipo risparmiatore proposta da Neel. Una tesi che per ora fa acqua da diverse parti, ma soprattutto risulta limitata nel voler spiegare universalmente le causa dellaumento di peso delluomo moderno, senza tener presente la specificit di ciascun organismo. Storicamente labbondanza sempre stata una delle aspirazioni pi alte delluomo. Basti pensare allantichit, epoca caratterizzata da carestie e malattie, nella quale troviamo, quasi in tutte le culture, diverse testimonianze sia in termini di buon cibo, banchetto copioso, sia in termini di forme estetiche femminili. Per gli uomini che, nel corso dei millenni si sono dovuti adattare a vivere in un ambiente povero di alimenti, la capacit di accumulare tessuto adiposo divenne un elemento

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ACCELERARE il METABOLISMOdeboli in tale concezione e a sua volta propone una sua teoria originale che ha chiamato, in maniera bizzarra, lipotesi della scomparsa dei predatori. I cinque argomenti fragili della teoria del genotipo risparmiatore sono: 1. La presenza di individui obesi nei periodi non di carestia troppo bassa per diventare un tratto geneticamente selezionato per levoluzione delluomo. Speakman analizzando i dati delle comunit tribali ancora oggi esistenti, come i boscimani, i kavango della Namibia, i pigmei, gli aborigeni dellAustralia, ha invece scoperto che il loro indice di massa corporea medio, fuori dai periodi di carestia, non supera 21.5. 2. Lampiezza della mortalit nelle carestie, cos pure la frequenza delle carestie, sono insufficienti ad agire come elemento dellevoluzione genetica umana. stato calcolato che, quando vengono segnati confini precisi sulle aree colpite dalla carestia e si sottrae alla mortalit osservata quella che si verifica nei periodi liberi dalla carestia (cio mortalit naturale), la mortalit totale per la maggior parte delle carestie generalmente al di sotto del 10%. Le carestie sono in realt un fenomeno raro nella storia delluomo e anche quando si presentano causano un aumento del tasso di mortalit relativamente basso. 3. La teoria incompatibile con la storia delluomo. Le carestie storicamente nascono con la dipendenza, nellapprovvigionamento alimentare delluomo, dallagricoltura. Mentre ampiamente accettato che nel periodo pre-neolitico luomo, spostandosi per seguire il cibo, non sarebbe stato cos soggetto a denutrizione. 4. Poche persone muoiono per cause dovute a carestie. Infatti le cause pi frequenti di decesso, legate a carestie, sono le patologie infettive e la diarrea. Entrambe dovute a una scarsa selezione alimentare che porta luomo a nutrirsi di alimenti di cui altrimenti non si nutrirebbe quali carogne, erbe dannose e in alcuni casi anche corpi umani. 5. La mortalit nei periodi di carestia colpisce individui posti al di fuori dellevoluzione della specie umana. Anche qui le persone che muoiono durante una carestia sono principalmente bambini sotto i cinque anni e anziani sopra i sessanta. La mortalit infantile potrebbe anche essere significativa, ma improbabile che abbia influenzato lo sviluppo genetico umano perch fino a pochi anni fa lobesit infantile era quasi sconosciuta.http://www.BenessereVillage.itAll

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ACCELERARE il METABOLISMOSpeakman suggerisce invece che con il passare del tempo la distanza tra i punti superiori e inferiori dintervento sul peso si sarebbe modificata a caso. Laspetto chiave di questo scenario fluttuante che la predisposizione genetica allobesit non interpretata come una caratteristica favorita dal processo di selezione naturale (come proposto dalla teoria del genotipo risparmiatore), ma piuttosto sarebbe la conseguenza di unassenza di selezione. Cio, secondo tale principio luomo, cos come tuttora si osserva per alcuni animali selvatici, aveva un punto minimo di peso che poteva raggiungere e oltre il quale non riusciva a scendere, sempre per le gi citate questioni di sopravvivenza legate all'arrivo di periodi di carestia. Nello stesso tempo, secondo Speakman, esisteva unaltra ragione, ancora pi importante, per la sopravvivenza delluomo antico, tale da determinare il punto di massimo peso oltre il quale luomo non accumulava peso. Questa ragione si identificava nel fatto che, in un ambiente primitivo, dominato dai predatori, accumulare massa adiposa oltre un determinato limite, equivaleva a diventare lenti e quindi facile preda di animali pi veloci. Oltre alla "lentezza" bisogna tenere conto anche del fattore "appetibilit", essendo un animale grasso preferibile come preda rispetto a uno tutto pelle e ossa. Ecco, quindi che secondo Speakman, lobesit non era un problema per luomo nellet antica perch il suo peso era limitato sia verso il basso sia soprattutto verso lalto. Quello che successe durante levoluzione umana e che spiegherebbe, secondo quest'idea, lobesit dell'individuo moderno, sarebbe il venir meno del pericolo predatori per luomo. Lessere umano, infatti, con la scoperta del fuoco, lutilizzo degli arnesi, la creazione di armi per la caccia ma anche per la difesa, conquist il vertice della catena alimentare. Di conseguenza non sub pi il pericolo rappresentato in precedenza da altri animali. Tutto questo spiegherebbe il venir meno del limite superiore allaumento di peso nelle persone moderne e quindi lepidemia di obesit. Ma allo stesso tempo farebbe capire lesistenza, tuttora, di individui che non avrebbero sviluppato tale predisposizione ad aumentare la massa adiposa perch ancora regolati solo dal limite ancestrale inferiore e non da quello superiore. La critica di Speakman al postulato del genoma risparmiatore e la sua innovativa ipotesi della mancanza di predatori nella genesi dellobesithttp://www.BenessereVillage.itAll

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ACCELERARE il METABOLISMOoffrono importanti e originali implicazioni per comprendere le basi genetiche della pinguedine. Se lepidemia dellobesit predetta dal modello del punto fluttuante superiore dintervento sul peso, essa potr crescere solo fino a un certo punto per poi fermarsi. Dal momento, per, che non conosciamo ancora le basi della genetica molecolare del sistema, non possiamo sapere quando questo accadr. Negli ultimi anni diverse ricerche internazionali hanno identificato ben 127 geni differenti legati allobesit e al sovrappeso. Di questi circa 22 sono stati messi in rapporto diretto con almeno uno dei seguenti fattori: - metabolismo lento e bassa capacit di bruciare calorie; - tendenza a mangiare molto e scarso controllo dellappetito; - propensione alla sedentariet; - difficolt nel bruciare cellule adipose; - tendenza a sviluppare un gran numero di cellule adipose e ad immagazzinare molto grasso nellorganismo. Dal 2007 uno specifico gene, denominato FTO (Fat Mass and Obesity Associated Gene) ha ricevuto molta attenzione dai ricercatori poich sembra essere strettamente legato al sovrappeso e allobesit. In particolare si visto che le persone con due coppie di una variante genetica di FTO avevano in media 3Kg in pi rispetto a chi non possedeva nessuna coppia di tale variante. stato inoltre calcolato che, chi possiede tali coppie di geni ha unalta probabilit statistica di sviluppare obesit. Ancora non si conoscono con esattezza i meccanismi con cui agiscono le varianti del gene FTO. Tuttavia da risultanze statistiche il suo ruolo rimane soprattutto quello di alterare il comportamento alimentare di un individuo, cos come quello di causare una diminuzione del senso di saziet. Quindi, in definitiva, di apportare un maggiore introito calorico, assimilato attraverso lalimentazione. Questi dati portano inevitabilmente a chiederci: "Gli individui portatori delle varianti del FTO devono rassegnarsi allobesit?". La risposta a questa domanda : NO. Lo dimostra uno studio condotto su un gruppo di adolescenti europei, nel quale si visto che incrementando la durata dellattivit fisica settimanale, la predisposizione genetica associata ai geni del FTO sembra spegnersi.http://www.BenessereVillage.itAll

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ACCELERARE il METABOLISMOQuindi, almeno in questo caso i geni non sono pi un destino. E anche se i segnali della saziet sono alterati per questa mutazione genetica, la modificazione dello stile di vita, cos come una dieta equilibrata e sana, possono aiutare le persone geneticamente predisposte a prevenire lo sviluppo dellobesit. A tale conclusione arriva anche una nuova branca della scienza, la nutrigenetica, che punta proprio sulle caratteristiche individuali di ciascuno di noi e in particolar modo sulle caratteristiche genetiche. Nello specifico cerca di individuare le risposte diverse che, soprattutto con lalimentazione, pu dare ogni singolo organismo e da qui cerca di costruire delle soluzioni personalizzate alle differenti esigenze genetiche di ciascuno. La convinzione alla base della nutrigenetica che lambiente circostante, lo stile di vita, lassunzione o meno di determinate sostanze con la dieta, una volto noto uno specifico codice genetico, sono in grado di influenzare la predisposizione genetica di un individuo a determinate patologie. La correlazione tra geni e sovrappeso agisce e si sviluppa in maniera diversa per ogni individuo. In particolare se si hanno entrambi i genitori obesi, o comunque i parenti diretti sono tutti obesi, si ha una probabilit maggiore di esserlo. In ogni caso avere una predisposizione genetica solo uno degli aspetti che determinano il proprio peso corporeo. Come dicevamo: lattivit fisica, una dieta equilibrata e uno stile di vita attivo possono riuscire a controllare il peso di qualsiasi persona.

Le condizioni e circostanze ambientali dannose per il girovita.I fattori genetici legati al sovrappeso rappresentano delle forze interne al nostro organismo tali da portarci, in alcuni casi, allaumento della massa adiposa. Le cause di cui parleremo, invece in questo paragrafo, sono quelle ambientali, indicabili come le forze esterne del sovrappeso. Possiamo definire come fattori ambientali, tutte quelle situazioni, che per un motivo o per un altro ci spingono alla sovra-alimentazione o alla sedentariet. Tali forze entrano in gioco, come provato di recente da diversi ricercatori, ancora prima della nascita. Una donna che continua a fumare durante la gravidanza, cos come una futura mamma con il diabete, danno alla luce un neonato che gi si trova con un metabolismo rallentato.http://www.BenessereVillage.itAll

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ACCELERARE il METABOLISMOSe non provveder con uno stile di vita particolare, tale individuo deputato con forte probabilit, ad essere in sovrappeso. Allo stesso modo i neonati che vengono allattati dalla mamma per pi di tre mesi, hanno statisticamente meno probabilit di diventare obesi. Poich le abitudini che si radicano in noi fin da bambini, tendono a permanere nellindividuo adulto, bisogna tenere presente che i bambini che si alimentano male, cos come coloro che si abituano a stare tante ore davanti alla televisione o ai videogames, come se riprogrammassero il loro organismo per una futura vita in sovrappeso. Non ci prolungheremo molto sugli aspetti ambientali legati al peso perch siamo convinti che sono quelli pi visibili agli occhi di tutti noi. Vita sedentaria, stress, abitudini non sane quali aperitivi ipercalorici, alcol, junk food, cenare spesso al ristorante, il passare molte ore seduti al computer: sono tutte abitudini che contribuiscono molto a farci aumentare di peso. 2000Kcal a una che consiste mediamente in pi di 2600Kcal al giorno. Messa in percentuale, significa che, in soli 30 anni circa, abbiamo aumentato le calorie assimilate con lalimentazione del 30%. Anche i motivi che sono alla base di questo trend risultano diversi e in particolare: - maggiore e pi facile capacit di approvvigionamento del cibo; - aumento spropositato delle porzioni alimentari; - innalzamento calorico degli alimenti di cui ci nutriamo oggi. Attualmente, in ogni momento della nostra giornata siamo in grado di poter acquistare qualcosa da mettere sotto i denti. Facciamo pause di lavoro al bar che spesso diventano occasioni per una brioche o per uno snack. Appena accusiamo anche solo la lontana sensazione di appetito, possiamo facilmente trovare ci che ci soddisfa. Senza dubbio, bisogna considerare che gli alimenti pronti, tipo snack, pizza o altro, reperiti sul mercato sono mediamente pi calorici di quelli cucinati in casa. Secondo le linee guida della Dieta Mediterranea, le calorie medie giornaliere per un uomo dovrebberohttp://www.BenessereVillage.itAll

Altre cause del sovrappeso e metabolismo lento: il fattore dietaLuomo moderno passato da una alimentazione giornaliera media calcolabile in circa poco pi di

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ACCELERARE il METABOLISMOaggirarsi sulle 2500 Kcal, mentre per una donna dovrebbero essere sulle 2000 Kcal. La dieta quotidiana andrebbe ripartita tra carboidrati, grassi e proteine in ordine del 60% per i primi, del 25% per i secondi e solo del 15 % per quanto riguarda le proteine. Certo quelli appena indicati sono solo dei valori medi che non devono essere automaticamente imposti o essere considerati validi per ciascuno di noi. Tuttavia rendono bene lidea di come dovremmo mangiare. Questi stessi valori, poi, sono riferiti a chi fa una vita dinamica, con attivit fisica e lavorativa che comportano un buon dispendio calorico, non paragonabile a chi passa diverse ore seduto davanti al computer. Per capire ancora meglio quanto siamo, ormai, abituati a mangiare in modo diverso da come mangiavano i nostri genitori, basta dare uno sguardo alla tabella N. 3, di fianco, indicante la piramide attuale della Dieta Mediterranea. Le porzioni che ci vengono servite nei ristoranti sono praticamente raddoppiate dal dopoguerra a oggi. Lo sanno bene i ristoratori che spesso sono costretti a servire un piatto pieno di pasta se vogliono tenersi il cliente. Anche in questo caso la percentuale della popolazione attiva, o che almeno segue tali linee guida, risulta aggirarsi sul 40-50%, non di pi. Lo stesso dicasi per i bambini che sono sempre pi abituati a passare interi pomeriggi ahttp://www.BenessereVillage.itAll

Ovviamente la domanda che sorge spontaneamente : quanti italiani si nutrono, effettivamente, seguendo scrupolosamente le raccomandazioni della Dieta Mediterranea?

Il fattore sedentarietGli esperti, cos come le autorit sanitarie, raccomandano da qualche anno di fare almeno 2.5 - 3 ore di attivit fisica moderata alla settimana.

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ACCELERARE il METABOLISMOgiocare con videogiochi di ultima generazione, invece che inseguire un pallone come si faceva fino a pochi anni fa. Molti di noi prendono la macchina per recarsi in ufficio, stanno lintera giornata seduti alla scrivania e dopo aver passato molte ore al lavoro, non trovano il tempo per andare in palestra o per fare quel minimo di allenamento necessario per mantenere un buon stato di salute. Secondo lOrganizzazione Mondiale della Sanit (OMS) lo stile di vita sedentario favorisce non solo la comparsa di eccesso di peso ed obesit, ma anche di molte altre patologie croniche quali: il diabete, laterosclerosi, lipertensione arteriosa, losteoporosi ed alcune forme neoplastiche. Sempre lOMS riporta che pi del 60% della popolazione mondiale non pratica neppure quei 30 minuti al giorno di attivit fisica moderata-intensa. Mezz'ora considerato il minimo di attivit per mantenere lo stato di salute, riducendo cos il rischio della comparsa delle malattie cronico degenerative. Abbiamo detto in precedenza che lequazione calorie assimilate con lalimentazione e calorie spese muovendosi deve essere rivista. vero. Per non deve neanche essere persa di vista. Pensiamo, guardando la tabella che segue, a quante calorie e quindi quanto grasso si potrebbe risparmiare semplicemente muovendosi 30 minuti al giorno.

Tabella 4: consumo calorico per 1 min. di attivit.

Altre cause: Stress, sonno e stile di vitaOltre ai fattori finora indicati, gli esperti sono ormai convinti dellesistenza di ulteriori cause, che insieme a quelle gi considerate sopra, concorrono nel determinare laumentohttp://www.BenessereVillage.itAll

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ACCELERARE il METABOLISMOdi peso di un individuo. Fra queste cause, una sicuramente molto importante lo stress. Per stress bisogna comprendere tutto quello stato danimo che include: scarso tempo per se stessi, scadenze irrinunciabili a breve distanza una dallaltra, poche ore di sonno o disturbi del sonno, alimentazione veloce, sbrigativa e non sana, problemi psicologici legati al tipo di vita che si conduce, utilizzo di alcol a fine lavoro per scaricare la tensione, e altre forme di disturbo. Oggi, sempre pi spesso, entrambi i genitori devono lavorare per poter portare a casa due stipendi o anche solo per affermazione personale. Questa situazione fa s che sempre pi difficile che uno dei due reggenti la famiglia riesca a trovare il tempo per preparare un buon piatto con cui cenare. Il risultato un'alimentazione disordinata e spesso troppo grassa. Ma lo stress non solo mancanza di tempo per la miriade di impegni che dobbiamo affrontare tutti i giorni. Stress soprattutto correlato ad ansia e depressione. Entrambe queste due situazioni sono concause di quel fenomeno molto diffuso che ricade sotto il nome di Fame emotiva o Fame nervosa. Si tratta di quella fame che si sente, anche quando si mangiato da poco, o comunque quando non si dovrebbe sentire, e che soprattutto ci spinge a ingurgitare qualsiasi cosa ci capita sotto gli occhi, senza alcun tipo di controllo. Tutti noi abbiamo sperimentato, e continuiamo ogni tanto a sperimentare, situazione fuori controllo in cui mangiamo a dismisura. Per esempio in occasione delle feste come il Natale o in occasione di particolari eventi. Alcune persone, a causa dello stress, tendono a subire maggiormente, in numero e per quantit, questo fenomeno. Si arriva quindi a parlare di un vero e proprio disturbo compulsivo (incontrollabile) e di fame emotiva. La situazione opposta alla fame nervosa lortoressia, cio quel disturbo alimentare che si identifica nellavere troppo controllo su ci che si mangia fino a diventare ossessionati dal cibo. Lavoro, famiglia, scuola, e altri impegni ci spingono sempre di pi a mangiare un panino veloce al bar e a far passare troppo tempo tra un pasto e laltro. Infatti il problema, come vedremo bene quando parleremo degli effetti degli zuccheri sulla sensazione di fame avvertita dal cervello, non solo dato dalla qualit del cibo che sovente ci troviamo a mangiare o dalla velocit con cui siamo costretti a divorare il panino che abbiamo dihttp://www.BenessereVillage.itAll

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ACCELERARE il METABOLISMOfronte. Un altro problema, collegato allo stress della vita di tutti i giorni, dato dal tempo, spesso troppo lungo, che passa tra un pasto e laltro e dallaver cancellato quasi totalmente labitudine di fare uno spuntino a met mattina o nel mezzo del pomeriggio. Trascorrendo troppe ore tra un pasto e laltro, il risultato non pu essere che quello di arrivare eccessivamente affamati a cena e, di conseguenza, di trangugiare troppe calorie, affaticando oltremodo il nostro apparato digerente. In media, chi affronta lunghe giornate di lavoro pi soggetto allo stress e quindi ai problemi sopra descritti. Inoltre sembrerebbe che una alimentazione non regolare, in termini di orari, causi una minore sensazione di saziet e di soddisfazione nellipotalamo, la parte del nostro cervello che controlla lappetito. Un altro fattore, molto diffuso, che causa sovrappeso e obesit, identificabile nel nutrirsi troppo velocemente. In uno studio svolto nel 2008, venne dato da mangiare lo stesso piatto molto abbondante di pasta a trenta donne diverse dicendo di nutrirsi il pi velocemente possibile, fino a sentirsi soddisfatte e piene. In media le trenta donne assimilarono circa 646 KCal. Dopo qualche giorno, le stesse trenta donne, vennero richiamate per sottoporsi ad unaltra prova. Questa volta venne loro chiesto di mangiare sempre fino a sentirsi soddisfatte e piene, ma molto lentamente. Pertanto vennero obbligate a poggiare la forchetta sul tavolo tra un boccone e laltro e a finire di masticare prima di poter riprendere un nuovo boccone. Mediamente questa volta furono consumate 579 KCal, cio 67 Kcal in meno rispetto alla prima volta. Se mangiamo velocemente tendiamo ad assimilare un quantitativo maggiore di cibo perch i recettori che abbiamo nello stomaco, e che liberano i segnali di saziet che raggiungono il cervello, impiegano in media ben venti minuti a trasmettere tali segnali allipotalamo. Ingurgitando velocemente il cibo, tale meccanismo salta e a parit di tempo siamo in grado di rimpinzarci quantitativamente di pi. Questo spiega anche perch, normalmente, se mangiamo velocemente, dopo trenta o quaranta minuti, ci sentiamo molto pi pieni che se ci fossimo nutriti pi lentamente. Anche non dormire un numero sufficiente di ore ogni notte rappresenta unaltra causa di sovrappeso. In una situazione del genere, infatti, viene rilasciato un tipo specifico di ormone che aumenta lappetito, lo stress, e inoltre, sentendoci pi stanchi, tendiamo a saltare pi facilmentehttp://www.BenessereVillage.itAll

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ACCELERARE il METABOLISMOlattivit fisica. Le persone con cui trascorriamo maggiormente il nostro tempo sono, infine, una delle concause del peso che abbiamo. Esiste un pericolo di contagio sociale che fa s che chi frequenta persone in sovrappeso, tende ad acquisire le abitudini prevalenti nel gruppo e ad aumentare il proprio peso. Questo fenomeno si rileva innanzi tutto in famiglia. Abbiamo detto sopra come i figli di genitori obesi hanno molte pi probabilit di diventarlo da adulti. Ma anche allinterno di una coppia. Spesso si vedono donne che ingrassano dopo il matrimonio solo perch prendono le abitudini alimentari del marito. Anche gli amici, che un adolescente frequenta tutti i giorni, possono essere causa di una dieta non equilibrata o piena di grassi. metabolismo. Diversi psicofarmaci e antidepressivi hanno come effetto collaterale quello di indurre, per motivazioni varie, a un aumento di peso. Sono note anche delle patologie o comunque delle disfunzioni che causano un aumento del tessuto adiposo. Tra queste ricordiamo: disfunzioni della tiroide e la sindrome policistica ovarica. Inoltre alcune sindromi molto rare che riportiamo solo a titolo informativo: la sindrome di Prader-Will e quella di Bardet-Biedl. Per sono casi davvero rari e numericamente di piccolo impatto per poter giustificare la diffusione dellobesit. Tutte le cause che, velocemente, abbiamo visto fino ad ora agiscono, quanto pi, quanto meno, nel determinare il peso di una persona e quindi nel provocare un eccesso di peso. Cercheremo nel corso di questo lavoro di verificare se esiste una sola causa tra queste, o anche al di fuori di queste, in grado di spiegare lepidemia di obesit dei nostri giorni. Per riuscire nell'intento faremo un viaggio critico all'interno delle attuali soluzioni al sovrappeso che ci vengono proposte dalle diete commerciali o dalla medicina ufficiale. Al termine di tale viaggio, saremo inhttp://www.BenessereVillage.itAll

Altre cause del sovrappeso:Sicuramente, oggi, le ragioni ambientali insieme con le cause genetiche, rappresentano il maggior numero di problemi di peso nel mondo. Esistono comunque diversi altri motivi che non sono legati a questi. In alcuni casi lassunzione necessaria di determinati farmaci pu portare al sovrappeso. Per esempio assumere estrogeni e progesterone pu incidere, aumentando il livello di appetito e facendo diminuire lattivit del

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ACCELERARE il METABOLISMOgrado di capire se: - le calorie sono importanti o no. - tutta colpa del metabolismo e delle malattie metaboliche? - sono i carboidrati che stanno creando questa epidemia? - scegliendo e nutrendoci di quasi solo proteine nobili, siamo in grado di far ripartire il nostro metabolismo e dimagrire? - tutto quello che ci dicono sulle malattie metaboliche vero o falso? - il fondamento delle malattie metaboliche vero, ma magari la soluzione proposta da chi vuole vendere che sbagliata. - oltre, al metabolismo, dobbiamo considerare anche altri fattori per dimagrire in salute? - giusto seguire regimi proibitivi, anche solo per uno o due mesi, o meglio lavorare sulle proprie abitudini senza sforzarsi troppo di non mangiare alcune pietanze? esempio: cardiopatie, ictus, diabete e certi tipi di tumori. Altri mali sono meno conosciuti e soprattutto sono messi meno in connessione diretta con il peso corporeo. Diverse ricerche scientifiche evidenziano dati davvero preoccupanti che ben mettono in risalto come il sovrappeso un problema di salute ancora prima di essere una preoccupazione puramente estetica. Lobesit aumenta del 20% il rischio di sviluppare diabete. Lo stesso vale per lipertensione. Esiste un rapporto diretto tra il BMI (body mass index o indice di massa corporea) e lo sviluppo di queste e altre patologie. Pi elevato il primo e maggiore lincidenza delle seconde.

Implicazioni del sovrappeso sulla saluteLe persone che sono in sovrappeso e, ancora di pi, quelle che sono obese, hanno statisticamente pi probabilit di sviluppare determinate patologie. Alcune di queste malattie sono comunemente diffuse e conosciute. E purtroppo sono tra i motivi principali di decesso nei paesi sviluppati. PerACCELERARE il METABOLISMO Edizioni Benesserevillage.it Copyright Rights Reserved.

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ACCELERARE il METABOLISMOincessante del 65%.

La rilevanza dei chili di troppo su cardiopatie e ictusQuesto tipo di patologie sono fra le pi frequenti negli individui con problemi di sovrappeso. Si manifestano con eccessivi livelli di colesterolo e trigliceridi nel sangue ed elevata pressione sanguigna. Lipertensione tende a manifestarsi sei volte di pi negli individui obesi rispetto a chi ha un peso normale. Uno studio del 2007 condotto in America, su 300.000 persone, afferma che essere in sovrappeso aumenta lincidenza di cardiopatie di circa il 32%, mentre essere obesi di ben l81%. Inoltre avere anche solo qualche chilo in pi del normale, accresce il rischio di ictus del 22%. Percentuale che cresce fino a 64% per gli individui obesi.

Come vedremo meglio nei prossimi paragrafi, gli imputati numero uno di tale epidemia sono gli zuccheri e il loro livello elevato nel sangue. Infatti se non tenuti sotto controllo, gli zuccheri, portano alla sindrome metabolica, che a sua volta causa direttamente diversi problemi di salute. Il diabete rappresenta oggi la sesta causa di decesso in Europa.

Correlazione tra forma fisica e diversi tipi di tumoriUno studio dell'American Cancer Society, condotto su ben 900.000 individui per oltre sedici anni, pone in relazione diretta lobesit con diversi tipi di tumori. Tra questi i pi importanti sono il tumore allesofago, al colon, al fegato e al pancreas.

Diabesit, l'epidemia degli ultimi venti anniSia il sovrappeso che lobesit sono strettamente legati allincidenza del diabete. Spesso gli esperti parlano di diabesit proprio per descrivere il fenomeno. Infatti si stima che ben il 90% delle persone con diabete mellito di tipo 2 (il pi comune) risultano superare il livello di peso considerato normale. Il numero di individui con diabete cresciuto drammaticamente dal 1996 ai giorni doggi, a un ritmo

Il grande male del sovrappeso: la depressioneSi mette su peso perch si depressi o si diventa depressi perch si in sovrappeso? Possiamo con tutta tranquillit affermare che entrambe gli scenari sono veri. Il rischio di cadere in depressione cresce del 55% nelle persone in forte sovrappeso. La causa sembra essere un'alterazione chimica nel cervello in risposta a situazioni di stress e ansia. Certamente, oltre ahttp://www.BenessereVillage.itAll

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ACCELERARE il METABOLISMOquesti motivi, bisogna tenere conto di come normalmente considerato un individuo obeso nella societ moderna. I canoni attuali di bellezza fanno s che spesso essere obesi causi una profonda diminuzione della propria autostima che pu successivamente portare a depressione. Allo stesso tempo una persona che si trova in uno stato depressivo aumenta il proprio rischio di accumulare tessuto adiposo rapidamente. Il primo ad essere incriminato in questo caso il cortisolo, lormone dello stress, capace di eliminare il senso di soddisfazione e appagamento nellalimentazione e causare un accumulo alterato di grasso soprattutto nella zona addominale. Come abbiamo visto prima, anche diversi farmaci utilizzati per trattare la depressione, causano direttamente un aumento di peso. sedentariet di un individuo e di conseguenza accrescono il pericolo di insorgenza di patologie, come quelle gi descritte. ormai impossibile dubitare del fatto che chi obeso rischia, normalmente, di vivere un numero di anni inferiore rispetto a chi riesce a mantenere per la maggior parte della propria esistenza un peso vicino a quello forma. anche vero, per, che piccole diminuzioni nel peso sono in grado di aumentare di molto lo stato di benessere di una persona. Spesso si sente affermare, a ragione, che pu bastare una dimagrimento in ordine di grandezza del 10% del proprio peso, per godere di buoni effetti sulla propria salute. Statisticamente, per esempio, chi soffre di ipertensione con una perdita di peso intorno al 10% pu, in alcuni casi, evitare di continuare a prendere farmaci.

Difficolt motorie e articolazioni appesantite dal troppo pesoPi si distanti, nel senso di accumulo di grasso, dal peso forma, e maggiormente si verificano problemi motori con il passare degli anni. Difficolt a fare attivit fisica, fino a problemi di artrosi, osteoporosi e altro. Le articolazioni vengono sottoposte a uno sforzo per le quali non sono state progettate. Tutti problemi che portano ad aumentare il grado di

La lenta e spietata spirale della sindrome metabolicaCon sindrome si intende, in medicina, un insieme di sintomi e segni clinici (quadro sintomatologico), che pu essere dovuto a pi malattie o a pi eziologie. Nel caso della sindrome metabolica, come vedremo, possiamo parlare di unhttp://www.BenessereVillage.itAll

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ACCELERARE il METABOLISMOnumero elevato di patologie che hanno per un minimo comune denominatore: la resistenza allinsulina. Sono almeno ottanta anni che esiste il concetto di sindrome metabolica: venne proposto dallo svedese Kylin per poi essere ripreso da Vague. Allora venne descritta come un insieme di ipertensione, iperglicemia, gotta, adiposit, malattie cardiovascolari e diabete di tipo 2. Non esiste ancora oggi una definizione ufficiale, accettata da tutti, della sindrome metabolica, ma la pi ricorrente la caratterizza come un insieme di intolleranza al glucosio, obesit, ipertensione e dislipidemia (elevate concentrazioni di lipidi nel sangue). La sindrome metabolica viene diagnosticata quando una persona presenta tre o pi dei seguenti sintomi: Circonferenza vita, uomo Circonferenza vita, donna Pressione arteriosa Trigliceridi Colesterolo HDL, uomo Colesterolo HDL, donna > 102 cm > 88 cm > o uguale a 130/85 mm/Hg > o uguali a 150 mg/dl < a 40 mg/dl < a 50 mg/dl Ma che cos l'insulino-resistenza? Linsulina un ormone proteico prodotto dalle cellule beta presenti nelle isole di Langerhans del pancreas. Viene secreta quando il livello di glucosio (zucchero) nel sangue troppo elevato. Il suo compito quello, attraverso alcuni procedimenti metabolici, di abbassare il livello di glucosio ematico. Si pu, metaforicamente sostenere, che linsulina rappresenta la chiave per aprire la porta delle cellule agli zuccheri. Infatti questi ultimi o vengono bruciati immediatamente per effetto di uno sforzo, oppure vengono immagazzinati come riserva, o tessuto adiposo, nelle cellule. I problemi per si presentano in occasione di un surplus di glucosio, protratto per molto tempo, nel sangue. Il meccanismo sopra descritto, infatti, in presenza di una cronica sovrabbondanza di zuccheri assimilati con lalimentazione, semplicemente smette di funzionare, prima a tratti, finch non smette per sempre. In questo caso, lindividuo ha sviluppato una resistenza allinsulina. La famosa chiave non pi in grado di aprire le porte delle cellule e, purtroppo, tale situazione ha come conseguenza una cascata di eventi patologici che possono causare una deriva per la salute dellindividuo stesso.http://www.BenessereVillage.itAll

* Parametri della sindrome metabolica

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ACCELERARE il METABOLISMOLe conseguenze dirette sono iperglicemia e aumento del deposito di grasso viscerale (il pi pericoloso) e extraviscerale, ma anche aterosclerosi, aumento dei trigliceridi nel sangue, riduzione del colesterolo HDL (quello buono), aumento della densit del colesterolo LDL (quello cattivo), ipertensione arteriosa e cardiopatie. Ma la patologia direttamente collegata alla resistenza insulinica, e non per caso negli ultimi anni si parla di epidemia, il diabete di tipo 2. La sindrome metabolica oggi al centro di numerose ricette dietetiche, sviluppate da regimi che sono diventati di moda. Pi avanti ne analizzeremo i pi comuni. I principi, che sono alla base di tali regimi, identificano nellutilizzo eccessivo di carboidrati la causa principale dellepidemia di insulino-resistenza e quindi l'attuale dilagare dellobesit. La conseguenza, dato tale punto di partenza, labbattimento della percentuale di carboidrati nella dieta, da un 50% a un 10%, arrivando talvolta anche alla loro totale eliminazione. In questo modo, come vedremo, tali diete, normalmente definite come proteiche, intendono riattivare il metabolismo, vincere la resistenza allinsulina e quindi provocare un dimagrimento sano e soprattutto stabile nel tempo. Certamente questa prospettiva rappresenta una metodologia, oltre che innovativa, anche sensazionale per chi ha problemi di peso. Infatti sposta lattenzione dalle calorie e dai grassi nella dieta ai soli carboidrati. Non raro, quindi, vedere sul mercato slogan che propongono di dimagrire senza alcun tipo di limitazione nelle quantit, senza soffrire la fame, solo ed esclusivamente limitando i carboidrati. In poche parole, basterebbe eliminare i carboidrati, senza contare pi le calorie o i grassi, per poter dimagrire per sempre. Ma rimandiamo questa discussione ai paragrafi che seguono, dopo aver approfondito meglio quella che potremmo definire l'ideologia classica delle calorie. Una volta capito che cos il metabolismo e quali sono i suoi meccanismi, illustreremo anche quali sono le soluzioni proposte dalle diete proteiche.

La realt su calorie, esercizio fisico e metabolismo Il mito delle calorie adattato e riutilizzato per il metabolismoNon , per forza di cose, necessario rivolgersi a un medico o a uno specialista, come un nutrizionista, per perdere peso. Daltronde ormai costume comune mettersi a dieta praticamente da soli.http://www.BenessereVillage.itAll

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ACCELERARE il METABOLISMO per vero che, se si provato a perdere peso diverse volte senza riuscirci, oppure si vuole essere sicuri di seguire una dieta sana ed equilibrata, consigliabile rivolgersi a uno specialista e seguire le indicazioni che questo d, senza fare, come spesso avviene, di testa propria. Rivolgersi a un medico, poi, dovrebbe essere assolutamente necessario per coloro che hanno sviluppato disturbi o patologie correlate al proprio sovrappeso. Il medico, e solo lui, potr esaminare il quadro clinico nella sua totalit e prendere le decisioni che il caso richiede. Normalmente il proprio medico comincer con il fare delle domande per conoscere la storia del paziente: da quanto tempo in sovrappeso, se era in questa situazione gi da piccolo, se ha accumulato peso solo negli ultimi anni. Cosa ha gi provato per dimagrire, le diete che ha seguito e se hanno prodotto risultati, se ha preso dei farmaci anche senza prescrizione. Se lunico in famiglia ad avere problemi di peso oppure se anche i genitori e gli eventuali fratelli o sorelle si trovano in una situazione simile. Se ha avuto delle patologie che necessitano di farmaci che possono causare un aumento di peso, se soffre di patologie correlate alla sua situazione fisica quali ipertensione, diabete o altro. ipertrigliceridemia,

Ascoltata la storia del paziente, il dottore pu decidere di prescrivere alcuni esami, per esempio quelli base del sangue, per verificare lesistenza o meno dei problemi considerati. Inoltre, normalmente, lo specialista pu procedere a una misurazione dello stato di sovrappeso o obesit del paziente che parte dal semplice calcolo del BMI fino alla rilevazione del grasso con altre tecniche, quali per esempio il plicometro, alla misurazione della pressione sanguigna, ecc.

Per approfondimenti:- Calcolo online del BMI o IMC: http://www.benesserevillage.it/tools/in dice-di-massa-corporea.php - Calcolo del fabbisogno calorico giornaliero per obiettivo: http://www.benesserevillage.it/tools/cal colo-calorie-giornaliere.php - Consumo calorico per minuti di attivit fisica: http://www.benesserevillage.it/tools/co nsumo-calorico.php - Test del Metabolismo: http://www.benesserevillage.it/test/met abolismo/index.php - Test intestino e disbiosi intestinale: http://www.benesserevillage.it/test/inte stino-sano/index.phphttp://www.BenessereVillage.itAll

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ACCELERARE il METABOLISMODopo aver eseguito gli esami di routine, il dottore, procede prescrivendo i farmaci necessari, in caso di patologie o problematiche per la salute del paziente, oppure passa direttamente ad esaminare lalimentazione e lo stile di vita dello stesso. Fatti salvi dei casi particolari, che per lestrema urgenza di dover perdere peso comportano soluzioni drastiche, il dottore normalmente prescrive una dieta con delle linee specifiche da dover seguire, e allo stesso tempo sceglie insieme al paziente unattivit fisica da cominciare. Dimagrire, lo sappiamo benissimo tutti quanti, non un lavoro facile. Se bastasse mangiare meno e fare pi esercizio, sarebbe tutto molto pi semplice. Purtroppo per entrano in gioco un insieme di fattori, come in parte abbiamo visto, che rendono la sfida notevolmente pi difficile. Un primo passo, forse un po noioso, ma importante per conoscere come poter dimagrire, senzaltro dato dal capire che cosa si intende per equilibrio energetico. necessarie per mantenere il peso attuale. vero, come detto in precedenza, il solo calcolo delle calorie non basta pi, ma altrettanto vero che rimane il miglior punto di partenza per prendere consapevolezza sul tipo di alimentazione che bisogna seguire. Senza prolungarci in calcoli noiosi, consigliabile utilizzare dei calcolatori che sono presenti in rete e che fortunatamente, oggi, svolgono tutto il lavoro al posto nostro. Basta guardare la tabella alla pagina precedente e cliccare sul link riportato per determinare il proprio fabbisogno energetico attuale. Determinato lammontare di calorie che permettono di mantenere il peso attuale, il passo successivo semplicemente quello di sottrarre al numero cos ottenuto un valore che, normalmente, si aggira tra le 500 e le 1000 Kcal. consigliabile, infatti, una perdita di peso che si aggira tra i 0.5 kg e 1 Kg alla settimana. E, per ottenere tale effetto, diminuire di appena 500/600 Kcal al giorno il modo migliore per dimagrire. Inoltre c da considerare che, solo poche centinaia di calorie in meno, non danno una particolare sensazione di appetito e quindi permettono di seguire pi facilmente una dieta dimagrante.http://www.BenessereVillage.itAll

Quante calorie al giorno?Per avere una guida sullalimentazione da tenere per raggiungere il peso forma, si deve per forza partire dal calcolo delle calorie che sono

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ACCELERARE il METABOLISMOCertamente raggiungere lungo, ma educazione maggiori, modificare nutritive. il tempo necessario a il peso forma sar pi i benefici in termini di alimentare saranno e permetteranno di le proprie abitudini Lapproccio comunemente usato quello di calcolare le singole calorie per ogni alimento che si consuma. Questo possibile grazie alle informazioni contenute nelle etichette dei cibi che acquistiamo, come in diverse tabelle consultabili sia online sia su numerosi libri. Un altro approccio utilizzabile, se si odia fare il calcolo delle calorie, quello di mangiare pi spesso, facendo pasti con piccoli quantitativi di cibo. Sovente, infatti, i dati ci mostrano che pu bastare avere consapevolezza di ci di cui ci nutriamo e moltiplicare i pasti da due/tre a cinque, per perdere il peso superfluo, senza dover neppure contare le calorie. Come vedremo pi avanti mangiare meno e pi spesso, cominciando proprio dalla colazione, ha un effetto urto sul metabolismo e diminuisce, a parit di calorie assimilate, la quantit di energia che si accumula. Molte diete, di moda qualche anno fa, puntano il dito sui grassi. Secondo questo approccio basta tagliare la parte dei grassi e automaticamente si raggiungerebbe quel deficit calorico indicato sopra che ci porterebbe a perdere peso senza particolari sforzi. Lassunto alla base di queste soluzioni, che a parit di peso, i grassi rappresentano una fonte pi che doppia di calorie rispetto alle proteine e aihttp://www.BenessereVillage.itAll

Laltra possibilit quella di tagliare drasticamente le calorie previste per ogni singolo giorno, stimolare enormemente la sensazione di fame e sottoporsi a un regime rigido che, anche se causer un dimagrimento pi repentino, risulter essere impossibile da seguire per tutta la vita. Le conseguenze di una dieta povera in calorie si vedono tutti i giorni. Moltissime persone riescono a perdere anche tanti chili e a raggiungere un aspetto migliore anche solo in due mesi, ma inesorabilmente, riguadagnano tutto il peso perso, e con gli interessi, e pi velocemente di quanto durata la dieta stessa. La raccomandazione, ormai accettata da tutti gli specialisti del settore, quella di non sottoporsi, in ogni caso, a un regime che prevede un quantitativo giornaliero di calorie inferiore alle 1200 Kcal. Ma come fare poi per riuscire a seguire la dieta? Come conteggiare il numero di calorie ingerite?

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ACCELERARE il METABOLISMOcarboidrati (9 Kcal/g per i grassi contro 4 Kcal/g per proteine e carboidrati). Bisogna sottolineare che spesso, diverse persone pensano, sbagliando, che basta acquistare e nutrirsi di alimenti poco grassi per diminuire le calorie giornaliere. Purtroppo, questo non sempre vero. Esistono degli alimenti che vengono venduti come light che per risultano, da una lettura accurata delle etichette, anche pi calorici degli alimenti grassi. C da dire inoltre che, negli ultimi anni, come gi abbiamo affermato in precedenza, lattenzione si focalizzata dai grassi ai carboidrati. Diverse diete, prima fra tutte la dieta a Zona, sostengono che il sovrappeso non dovuto a un surplus calorico. L'accusa che l'eccesso di carboidrati stimolerebbe troppo la produzione di insulina. Questo provoca uno sbilanciamento ormonale in alcuni casi, mentre in altri un danno metabolico, inducendo cos laumento di peso. Vedremo pi avanti, se effettivamente esiste un legame diretto tra carboidrati e metabolismo e quindi se giusto concentrare lattenzione su questi ultimi piuttosto che sui grassi. Sta di fatto che rimane difficile scardinare completamente la tesi delle calorie e che un'alimentazione bilanciata in quantitativo di grassi pur sempre un buon inizio per nutrirsi in modo pi salutare. Ecco quindi alcuni piccoli trucchetti, utili per tagliare calorie e grassi dai nostri pasti: - Prediligere le farine di tipo integrale rispetto a quelle pi lavorate. - Togliere i grassi dalla carne e scegliere carne bianca o comunque i tagli pi magri. - Ridurre al massimo i cibi fritti fino anche ad eliminarli del tutto. - Usare latte, formaggi e yogurt con pochi grassi. - Rinunciare a cotture grasse e preferire quelle che mantengono inalterate le qualit nutrizionali degli alimenti. - Fare attenzione agli aperitivi e in generale a tutte quelle calorie e grassi ingeriti, spesso inconsapevolmente, fuori dai pasti. - Evitare succhi di frutta pieni di zucchero e sostanze conservanti e privilegiare le versioni fresche o quelle pi naturali possibili. - Limitare il consumo di alcol a un bicchiere al giorno, prediligendo il vino rosso.http://www.BenessereVillage.itAll

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ACCELERARE il METABOLISMOPerch esistono calorie e calorie? e quali accelerano il metabolismo?La maggior parte dei medici o dietologi di vecchia scuola sostiene che tutte le calorie sono uguali e aggiunge che un taglio calorico per dimagrire sufficiente. Negli ultimi anni, tuttavia, abbiamo imparato che gli alimenti non si comportano sempre allo stesso modo e ci dipende da come vengono abbinati: - Le calorie dei grassi fanno ingrassare pi velocemente poich l'eccesso viene immagazzinato pi rapidamente. - Le calorie dell'alcol, essendo vuote, vengono facilmente trasformate in grasso. - Ogni eccesso viene trasformato in grasso, ma le proteine richiedono un dispendio energetico maggiore ed un loro "surplus" innalza il metabolismo. - Un pasto di sole proteine o carboidrati complessi ingrassa meno di un normale pasto misto, a causa della secrezione insulinica. Per lo stesso motivo pasti con zuccheri "rapidi", "grassi" e "alcol" sono la strada pi sicura per l'obesit ed i problemi di salute. - La stessa quantit calorica ingrassa meno se suddivisa in 4-5 piccoli pasti al giorno. - Lo stesso cibo pu provocare un incremento lipidico o meno a seconda del momento della giornata in cui viene assunto. In uno studio, alcuni ricercatori tra cui Willet, hanno provato a stabilire se una dieta a basso contenuto di carboidrati fa dimagrire di pi rispetto a una dieta ad elevato apporto di carboidrati. I ricercatori divisero i pazienti in due gruppi e cominciarono, per dodici settimane consecutive, a nutrirli con due diete diverse in quantitativo di carboidrati. Il primo gruppo seguiva una dieta di stile mediterraneo, con un apporto medio di carboidrati pari al 55% delle calorie assimilate in ogni singolo pasto e povera di grassi: solo il 30%. Al secondo gruppo, invece, venne somministrata una dieta povera di carboidrati, circa il 5%, e ricca di proteine, ben il 30%, e grassi, circa il 65%. I risultati furono che chi aveva seguito una dieta povera di grassi, tipo la Dieta Mediterranea, aveva perso in media 10 Kg in dodici settimane contro i 7 Kg persi in media, di chi aveva seguito una dieta povera di carboidrati, il tutto a parit di calorie ingerite. Ben tre chili in meno in soli tre mesi! La conclusione di questo studio, e ne esistono anche degli altri a sostegnohttp://www.BenessereVillage.itAll

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ACCELERARE il METABOLISMOdella tesi che segue, che il tipo di calorie assunte ha un impatto molto rilevante (tre chili di differenza) sul peso. Il motivo semplice: alimenti diversi vengono metabolizzati in modo differente dal nostro organismo. Ancora pi interessante il fatto che la tipologia di calorie ingerite influenza direttamente il nostro metabolismo, pi precisamente i messaggi che i nostri geni inviano al metabolismo. Ecco quindi che le calorie non rappresentano pi solo la quantit totale di energia che introduciamo nell'organismo, ma diventano fonte di informazioni e di istruzioni per il nostro metabolismo. La conseguenza, evidentemente, di portata storica per la lotta al sovrappeso e allobesit. Significa che il classico criterio delle calorie perde, anche se solo in parte, la propria validit a fronte di un nuovo orizzonte, quello rappresentato dalla dieta pro metabolismo. Lattenzione di chi vuole perdere peso non pu pi risolversi nel solo calcolo delle calorie assimilate, ma deve spostarsi anche verso la tipologia di calorie introdotte. Queste ultime, possiamo affermare, come se comunicassero con i nostri geni portando istruzioni sul livello di appetito, sullaumentare o meno la massa grassa e soprattutto sul velocizzare o rallentare i processi metabolici. Ecco quindi che, se il totale delle calorie rimane ancora un punto non tralasciabile nella lotta al sovrappeso, diventa importante riuscire a conoscere quali alimenti sono pro metabolismo e quali invece diminuiscono tale processo. La cosa fondamentale ridimensionare il concetto di "caloria" , non attribuendole un valore assoluto. Pertanto diventa indispensabile cercare di conoscere al massimo noi stessi per poter operare al meglio.

Sport e divertimento per asciugarsi e bruciare il doppioImmaginiamo due persone diverse che vogliono perdere peso. Immaginiamo poi che la prima decida di perdere peso solo ed esclusivamente attraverso una dieta. Mentre la seconda opta per la strategia opposta, decidendo di dimagrire solo ed esclusivamente facendo molto sport, ma senza modificare in alcun modo la propria alimentazione. Possiamo tranquillamente sostenere che, per il primo individuo, sar pi facile dimagrire e che probabilmente avr dei risultati maggiori. Tale conclusione possibile semplicemente perch pi facile mangiare 500 Kcal di meno, piuttosto che bruciarne altrettante con unahttp://www.BenessereVillage.itAll

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ACCELERARE il METABOLISMOqualsiasi attivit sportiva. Per esempio, la seconda persona, dovrebbe correre, a ritmo lento, per almeno unora e mezza per poter bruciare 500 Kcal, anche se il calcolo preciso possibile solo conoscendo il peso corporeo. Daltra parte per, colui che ha scelto di non allenarsi, ha molte pi probabilit di riprendere nel tempo i chili che riuscito ad eliminare. La causa di questo fenomeno proprio il metabolismo. Il nostro organismo infatti reagisce al dimagrimento instaurando un meccanismo di starvazione. Nei fatti, la perdita di tessuto adiposo suggerisce al nostro organismo di diminuire il metabolismo per correre ai ripari e preservare la massa grassa. Il risultato conseguente al fenomeno di starvazione quello che spesso viene definito dagli esperti come plateau. Cio se si insiste con la sola dieta ipocalorica, succede che a un certo punto, non si perde pi peso. Laltra faccia del fenomeno di starvazione, consiste nel fatto che, se si riprendono le abitudini precedenti alla dieta, cio si ricomincia a mangiare abbondantemente, avendo limitato con la sola dieta il proprio metabolismo, si tender a riacquistare i chili persi molto rapidamente e pi facilmente. La soluzione a questo problema in parte gi stata prospettata. Si tratta di accompagnare alla sola dieta ipocalorica una necessaria attivit fisica. Questultima incide direttamente sul proprio metabolismo con tendenza ad accelerarlo. Non solo. Si bruciano calorie mentre ci si sta allenando. Leffetto, che spesso non si conosce che il metabolismo rimane alto anche nella fase successiva allattivit fisica. Inoltre linnalzamento del metabolismo tanto maggiore quanto ci si allena regolarmente: almeno tre volte a settimana. Ecco quindi, che per dimagrire, lelemento pi importante di tutti quello di allenarsi con costanza. Solo cos possiamo educare il nostro metabolismo istruendolo a rimanere a livelli sempre elevati. Certamente, a parit di sedute di allenamento, colui che riesce a sostenere delle performance maggiori, perder pi peso rispetto a colui che non riesce a raggiungere tali livelli. per vero che, colui che si allena tre volte alla settimana, regolarmente, e con intensit medio-normale, tender a perdere maggior peso di colui che si allena solo la domenica pur se con ritmi e intensit da agonista.http://www.BenessereVillage.itAll

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ACCELERARE il METABOLISMOLa tipologia di allenamenti che incidono positivamente e di pi sul metabolismo include soprattutto gli sport aerobici tipo: ciclismo, camminata veloce o corsa. Anche un allenamento diretto al potenziamento della massa muscolare, tuttavia, non va tralasciato poich questa in grado, per sua natura, di bruciare molte pi calorie rispetto alla massa grassa. Un individuo muscoloso tender, solo per la sua composizione corporea, a bruciare pi calorie a parit di attivit svolta, rispetto a un altro individuo che ha meno massa muscolare sviluppata. Oltre a un allenamento vero e proprio, bisogna tenere conto anche dello stile di vita di una persona. Chi passa tutto il giorno seduto davanti al computer, se non bilancia la situazione con una quantit e regolarit di sport, avr un metabolismo pi lento rispetto a colui che fa un lavoro faticoso che lo porta a spostare pesi tutto il giorno. Un altro beneficio diretto, derivante dallallenarsi regolarmente, quello di diminuire il proprio appetito o meglio la propria soglia di soddisfazione data dal cibo. Poich, il nostro organismo, dopo essersi allenato, mantiene elevato il metabolismo, ecco che se subito dopo mangiamo, anche solo uno snack, questo verr assimilato molto velocemente e produrr con maggiore facilit la famosa sensazione di appagamento nel nostro cervello. Se infatti dopo un allenamento intenso, tendiamo ad avere maggior fame, anche vero che, normalmente, ci basta meno quantit di cibo per sentirci sazi. Come iniziare se da tanto tempo che non si pratica sport? Cominciare camminando, anche per brevi passeggiate, sicuramente un buon punto di partenza per dimagrire, rimettersi in forma e migliorare la propria salute. Potresti obiettare che camminare un esercizio troppo poco faticoso, che non ha nulla a che vedere con lo sport. O che non cos efficace e quindi, di conseguenza, non in grado di apportare particolari benefici in termine di dimagrimento e di salute. Uno dei punti di forza della camminata che questa attivit non richiede alcuna attrezzatura particolare. Anche se le scarpe possono davvero fare la differenza. In commercio sono disponibili molti tipi di scarpe fra cui scegliere: running, walking, crosstraining, solo per citarne alcune. Le scarpe da passeggio di solito hanno la suola e la punta modellate appositamente per ridurre l'impatto con il suolo ed incrementare l'energia durante la spinta. Resta quindi solo dahttp://www.BenessereVillage.itAll

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ACCELERARE il METABOLISMOdecidere quale tipo di scarpa acquistare a seconda del piede e della falcata. Se sei un pronatore con piedi tendenti a essere piatti, evita le scarpe troppo morbide perch non danno una totale stabilit e non permettono il controllo del movimento. Prediligi quindi scarpe che tendono a stabilizzare il piede, caratteristiche che favoriscono il controllo della tendenza pronatrice. Se hai piedi arcuati, con la tendenza ad andare verso l'alto, scegli scarpe dotate di una suola morbida, che non limitino il movimento. Con i piedi arcuati, il tuo piede non assorbe bene gli urti e troppa stabilit e controllo della scarpa ridurranno ancora di pi tale assorbimento. Se i tuoi piedi, invece, sono normali, puoi scegliere qualsiasi tipo di scarpa che ti fa sentire a tuo agio. Quando il piede normale, la falcata efficiente con solette e suole che assorbono gli urti. Per coloro che iniziano e che nutrono preoccupazioni per la propria capacit di camminare a lungo, si consiglia di cominciare con una passeggiata di appena cinque minuti, quindi di girarsi e ritornare indietro camminando pi lentamente. Potresti anche iniziare con 10 minuti, dipende dal tuo stato di forma. Incrementa poi di due o tre minuti alla settimana e, cos facendo, riuscirai a raggiungere i 30 minuti di camminata in appena qualche settimana di tempo e di allenamento. Una volta raggiunti i 30 minuti di passeggiata, potrai incrementare la velocit, allenandoti ad intervalli. Per intervalli si intendono quei periodi in cui si lavora intensamente per 1 o 2 minuti per poi ritornare all'andatura normale per altri 2 o 3 minuti, recuperare, e quindi ripetere il ciclo. Con questo tipo di allenamento si riesce con pi facilit a migliorare le proprie prestazioni, aumentare il metabolismo e i benefici in termini di salute cardiorespiratoria. Ecco, di seguito, una sequenza esemplificativa su come effettuare tali intervalli. 1. Cammina a passo normale per tre minuti, al fine di riscaldarti. 2. Incrementa la velocit per un minuto, per dare quella sferzata in potenza di cui abbiamo parlato sopra. 3. Ritorna alla velocit normale per altri 3 minuti, cercando di recuperare al massimo. 4. Ripeti questo intervallo 1:3 per l'intero esercizio, cio per il tempo totale di allenamento che ti sei prefissato.http://www.BenessereVillage.itAll

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ACCELERARE il METABOLISMO5. Dopo qualche seduta di allenamento, incrementa il lavoro ad alta intensit e riduci il tempo di riposo attivo previsto, fino a farlo progressivamente sparire. Ti ritroverai ad aver raggiunto, con minore sforzo, e in maniera pi sana, lobiettivo che ti eri prefissato in partenza. Ecco un altro esempio per chi gi riesce a camminare per 30 minuti a 5,5 km/h: 1. Cammina per 10 minuti a 5.5 km/h. 2. Incrementa la velocit a 6 km/h per un minuto, come fatto in precedenza. 3. Cammina ancora tre minuti a 5.5 km/h, sempre per recuperare il pi velocemente possibile. 4. Cammina ancora a 6 km/h e continua fino a quando raggiungi i 30 minuti. 5. Incrementa la parte di lavoro ad alta intensit fino ad arrivare a un minuto e mezzo e riduci il riposo attivo a due minuti e mezzo dopo un paio di settimane. Camminare, in realt, una attivit di basso impatto, che ci permette di bruciare molte calorie. Un uomo di 68 chilogrammi, per esempio, brucia 100 calore ogni 1,5 km. Un uomo di circa 90 kg brucia 133 calorie ogni 1.5 km ed un uomo di 115 kg brucia 166 calorie ogni 1,5 km. Ma a che velocit bisogna camminare per utilizzare una passeggiata come metodo per dimagrire e accelerare il metabolismo? Una buona media da 5 a 6 km/h. Comunque dipende dalla lunghezza delle gambe e dalla velocit con cui si riesce a muoverle. Il tapis roulant e le passeggiate all'aria aperta apportano, infine, gli stessi benefici. Meglio impostare la pendenza del tapis roulant all'1% per riprodurre pi fedelmente la passeggiata in esterno.

Servirsi della dieta per accelerare il metabolismo Piccola descrizione dei processi del metabolismoAbbiamo visto, allinizio di questo lavoro, come il problema del sovrappeso non pu pi essere risolto con la semplice somma delle calorie. Diverse altre variabili si sono aggiunte grazie allapporto di numerose nuove scoperte scientifiche. Pur non volendo svilire del tutto limportanza che le calorie hanno, tuttora, nel determinare il peso di un individuo nella lotta ai chili di troppo, non si pu prescindere da un esame delhttp://www.BenessereVillage.itAll

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ACCELERARE il METABOLISMOmetabolismo della persona che intende perdere peso. Daltronde sotto gli occhi di tutti come decenni di semplice calcolo delle calorie totali ingerite, abbia avuto come risultato un aumento ponderale del peso medio in tutte le societ occidentali. E non solo. Tale situazione si verificata proprio perch, per troppo tempo, non si sono prese in considerazioni le altre variabili che possono determinare il sovrappeso e fra queste la prima il proprio metabolismo. Il termine metabolismo viene utilizzato per indicare, in modo molto generico, tutti quei procedimenti chimici, messi in atto dal nostro organismo per elaborare e successivamente ricavare lenergia racchiusa negli alimenti che ingeriamo, in modo poi di utilizzarla o immagazzinarla come scorta. Per comprendere pi in profondit cosa sia il metabolismo, per, bisogna partire dai due meccanismi che lo compongono: il processo anabolico e il processo catabolico. Il processo catabolico una reazione chimica che permettere di suddividere le sostanze complesse (proteine, grassi, carboidrati) in altre pi semplici, ed sempre associato alla liberazione di energia. Il processo anabolico, invece, mette in atto il meccanismo inverso: da sostanze semplici genera sostanze pi complesse, e per farlo consuma energia, che poi la stessa che viene utilizzata nel processo catabolico.

Tabella 5: processi anabolico e catabolico del metabolismo.

Ogni molecola che partecipa attivamente al metabolismo detta metabolita, e l'equilibrio dei due processi, anabolico e catabolico,http://www.BenessereVillage.itAll

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ACCELERARE il METABOLISMOpermette all'organismo di ottenere l'energia e il nutrimento da utilizzare per il corretto funzionamento di tutti i suoi apparati. La quantit minima di energia necessaria perch questo avvenga senza intoppi, viene definita metabolismo basale. Paradossalmente, anche se restassimo immobili per 24 ore, il nostro corpo avrebbe comunque bisogno di una determinata quantit di energia per far funzionare gli organi e mantenere la temperatura interna. L'energia vitale viene fornita dal metabolismo basale, che rappresenta appunto la quantit minima di calorie necessaria per far funzionare il corpo in situazione di riposo. Il calcolo della quota calorica piuttosto semplice e fornisce risultati sorprendenti. Ecco un esempio. Una donna di 35 anni, che pesa 60 chili, ha un metabolismo basale pari a 1351 calorie. Ci significa che questo l'apporto strettamente necessario per tutte le funzioni del suo corpo. E tale quantit deve essere assicurata con qualsiasi dieta. Se vuoi conoscere anche tu il tuo metabolismo basale, ti baster applicare la formula che segue, utilizzando la tabella di riferimento. Moltiplica il tuo peso per il coefficiente che trovi nella colonna centrale della tabella, e aggiungi il numero fisso riportato nella casella destra. Come puoi vedere, risalire al nostro 1351 semplice: 60 (kg) x 8,7 (coefficiente femmine da 31 a 60 anni) + 829 (numero fisso). Et e Sesso Maschi da 18 a 30 anni Femmine da 18 a 30 anni Maschi da 31 a 60 anni Femmine da 31 a 60 anni Maschi oltre i 61 anni Femmine oltre i 61 anni Coefficient e 15,3 Numero fisso 679

14,7

496

11,6

879

8,7

829

13,5

487

10,5

596

* Fonte: comitato misto FAO/OMS/ONU calcolo del metabolismo basale http://www.BenessereVillage.itAll

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Accanto al metabolismo basale, ai fini di questa trattazione, necessario conoscere anche il metabolismo intermedio, che direttamente collegato all'alimentazione. Il suo meccanismo stato analizzato e decifrato dal biochimico statunitense George Watson, che dopo vent'anni di studi (1952 - 1972) e migliaia di casi esaminati, ha scoperto che ognuno di noi ha una propria tendenza ad assimilare in modo maggiore o minore certe sostanze rispetto ad altre. il nostro metabolismo intermedio, che viene influenzato dal tipo di alimenti ingeriti e dalla qualit e quantit delle varie secrezioni ormonali. Al momento della nascita, tutti siamo dotati (pi o meno) di un metabolismo neutro, cio ottimale per la crescita, in grado di assimilare al meglio tutte le sostanze nutritive ingerite con il cibo. Nel corso degli anni, per, il metabolismo si pu alterare, anche a causa di fattori ereditari, virando verso le tipologie descritte appresso. Secondo la teoria del metabolismo intermedio di George Watson, ormai accolta in tutto il mondo, non esiste un metabolismo unico e uguale per tutti, ma tre varianti con caratteristiche differenti che sono: lipossidatore, liperossidatore e il normossidatore.

Ipossidatore o con metababolismo lento: appartiene a una persona che non metabolizza bene i grassi, poco le proteine e meglio gli zuccheri. Questo si traduce in una naturale tendenza a ingrassare perch ogni caloria che non viene metabolizzata, cio bruciata dall'organismo per produrre energia, si accumula automaticamente come deposito di grasso. Il metabolismo lento, che riguarda circa il 65% delle donne, si riconosce anche per alcune caratteristiche fisiche che ne sono la conseguenza: intestino pigro, ipotensione (la classica pressione bassa), ipersensibilit al freddo, scarsa sudorazione, secchezza di pelle e capelli e tendenza all'affaticamento e alla depressione. Il metabolismo lento anche una delle principali concause del sovrappeso e delle difficolt di dimagrimento. Purtroppo, come per il colore degli occhi o dei capelli, se si nasce con un metabolismo di questo tipo bisogna accettarlo, ma questo non significa che non si possano mettere in atto delle strategie per migliorare la situazione. Pi avanti verranno riportate diverse informazioni utili al riguardo e tanti consigli pratici da provare subito. Per ora, in linea generale, bisogna ricordare che, per accelerare un metabolismohttp://www.BenessereVillage.itAll

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ACCELERARE il METABOLISMOlento, devi prestare molta attenzione alla scelta dei cibi.

Normossidatore, o con metabolismo normale: l'individuoche fa parte di questa tipologia non presenta squilibri metabolici particolari, metabolizza bene tutti i componenti nutrizionali, non ha particolari problemi fisici e ha un peso equilibrato. Se si tra i fortunati possessori di questo tipo di metabolismo, si appartiene a quella minoranza della popolazione (10-15%) che pu permettersi di mantenere il proprio peso affidandosi alla seguente semplice regola. Dal momento che metabolizza bene sia i grassi, sia gli zuccheri, sia le proteine, per il normossidatore sufficiente seguire un'alimentazione equilibrata, che permetta di assumere tutte e tre le categorie di macronutienti (carboidrati, grassi e proteine). Attenzione, per: mantenere questo equilibrio fondamentale, per evitare che il metabolismo neutro si sbilanci in favore di quello lento o di quello veloce. altrettanto vero che, se pur il normossidatore deve essere meno guardingo dei suoi colleghi, non pu di certo mangiare qualsiasi cosa e in qualsiasi quantit.

Dovr in ogni caso fare attenzione allammontare totale delle calorie ingerite, almeno nel lungo periodo. Infatti, anche se sar in grado con facilit di bruciare qualche pasto abbondante, se la sovralimentazione dovesse diventare una regola, non solo accumulerebbe comunque peso ma, alla lunga, potrebbe causare una resistenza del proprio organismo allinsulina e alterare completamente il suo equilibrio, spostandolo inesorabilmente verso il sovrappeso.

Iperossidatore o con metabolismo veloce: interessa soloil 30% della popolazione, e rappresenta colui che metabolizza bene le proteine e in parte i grassi, ma non gli zuccheri. Si riconosce per problematiche fisiche come ansia, ipertensione, iperattivit, ipersudorazione, ipersensibilit al caldo, irritabilit nervosa, pelle e capelli grassi. Contrariamente a quanto si possa pensare, avere un metabolismo veloce non significa che si pu mangiare di tutto senza ingrassare. Anzi. Proprio perch, in quanto iperossidatore, si bruciano male gli zuccheri, se si sbaglia tipo di alimentazione e non si fa attivit fisica si rischia di aumentare, e di molto, il proprio peso. La differenza rispetto a chi possiede un metabolismo lento che poi, liperossidatore, non fahttp://www.BenessereVillage.itAll

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ACCELERARE il METABOLISMOgrossa fatica a perdere i chili accumulati. , per esempio, il classico tipo a cui basta un po di attivit fisica e dei pasti normali per asciugarsi nel giro di poco tempo. Ogni individuo, quindi, appartiene a una categoria precisa con delle caratteristiche metaboliche proprie. Cio con delle proprie capacit di metabolizzare i carboidrati, i grassi e le proteine. La conseguenza, intuibile, importantissima per chi intende perdere peso poich, riconoscendosi in uno dei diversi gruppi, sapr con maggiore precisione quale tipo di alimentazione corretta per ricavare il meglio dal cibo di cui si nutre. Si possono cos mettere a punto delle combinazioni di alimenti che verranno metabolizzati meglio secondo il proprio metabolismo. Gli studi condotti dal dottor Watson, divennero presto famosi, visto il loro impatto sulle teorie classiche, e trovarono subito applicazione in diverse branche della medicina. Lo stesso Watson, poi, dimostr come il modo in cui mangiamo influenza un po tutta la sfera personale, fino a determinare lo stato psicologico di un individuo. Ansia, depressione, aggressivit, astenia vennero messe in diretta correlazione anche con il tipo di alimentazione. Di conseguenza, il cibo divenne, in certi casi, la medicina giusta per curare questi stati psicologici. Test: Tu che metabolismo hai? Scoprilo subito con questo link: http://www.benesserevillage.it/test/met abolismo/index.php Inoltre, Watson, apr il campo a nuove frontiere nella scienza dellalimentazione, in particolare nella cura del sovrappeso e dellobesit, dimostrando come con lalimentazione si possa regolarizzare il metabolismo e causare un dimagrimento sorprendente e, quasi sempre, duraturo nel tempo. Purtroppo, per, queste scoperte sono state di frequente utilizzate per speculazioni commerciali da parte di persone che, solo a fini di lucro, hanno alterato tali implicazioni, estremizzandole in regimi dietetici spesso anche dannosi. Ma di questo ce ne occuperemo pi avanti.

La nutrigenomica e il vero ruolo dei geni su sovrappeso e metabolismoIl vecchio detto di Feuerbach: Luomo ci che manga oggi ancora pi vero grazie ai progressi, ancora lenti ma molto interessanti, che sta facendo la nutrigenetica. Questa scienza studia le relazioni esistenti e possibili tra lalimentazionehttp://www.BenessereVillage.itAll

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ACCELERARE il METABOLISMOe la regolazione del genoma o patrimonio genetico. In pratica, la nutrigenomica sostiene che il cibo parla con i geni e viceversa, come abbiamo visto, scambiandosi informazioni e regolando i diversi processi dellorganismo. Il nostro DNA, lo sappiamo tutti, determina il colore degli occhi e dei capelli. una specie di dote pronta per essere trasmessa ai figli. Si sempre studiato il DNA come se fosse solo una entit statica. Oggi sappiamo che non cos. I nostri geni fanno molto di pi che tramandare solo ed esclusivamente le caratteristiche fisiche: gestiscono giornalmente e sotto ogni aspetto i processi biochimici e fisiologici di ciascuno di noi. La prospettiva completamente nuova, ma affascinante. Per quello che ci interessa e per lo scopo di questo lavoro, significa che lalimentazione influenza lo scambio di informazioni con il patrimonio genetico. Insomma, stimola una risposta o unaltra da parte del nostro stesso metabolismo. Il nostro DNA regola la produzione di ormoni, enzimi e neurotrasmettitori cerebrali e attraverso queste funzioni controlla il livello di colesterolo, la pressione sanguigna, lossidazione cellulare e quindi linvecchiamento. Ma altres lumore e ogni funzione dellorganismo fino a contribuire a determinare il peso corporeo. Il cibo contiene informazioni per i nostri geni quali: rallentare linvecchiamento, accelerare o rallentare il metabolismo, ridurre lappetito, ecc Se impariamo il modo in cui il cibo e i geni comunicano, possiamo sfruttare tale linguaggio a nostro favore, mangiando quegli alimenti che aiutano tutti i procedimenti di perdita di peso. Possiamo, oltre alle semplici calorie, sfruttare una dieta in grado di accelerare il nostro metabolismo e di produrre maggior senso di soddisfazione a parit di cibo assimilato. Purtroppo, per onore di cronaca, bisogna ammettere che allo stato dellarte, la nutrigenomica come un bambino in fasce. Di fatto, sebbene le sue scoperte rimangano fondamentali e molto affascinanti, vero che di pratico e attuabile c' ancora poco. Pertanto non bisogna cadere preda di false speranze. In rete e non, si vedono sempre pi spesso dei kit, anche molto costosi, che promettono di esaminare il genoma di un individuo e di ricavarne informazioni strabilianti. Cosahttp://www.BenessereVillage.itAll

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ACCELERARE il METABOLISMOmangiare per non prendere peso, come non ammalarsi, la dieta per non invecchiare mai, predisposizione o meno alla glicemia, intolleranze, propensione allipertensione, colesterolo alto, osteoporosi e via discorrendo. Praticamente questi test promettono limmortalit. Ovviamente la cautela dobbligo, visto il grande fascino che test di tale genere possono suscitare su qualsiasi persona. Non tutto per da buttare. La prima regola della nutrigenomica da tenere presente che ciascuno di noi ha dei geni diversi e, di conseguenza, lo stesso cibo verr interpretato, secondo il proprio patrimonio genetico, in maniera distinta e personale. La conseguenza fondamentale: lo stesso tipo di alimentazione pu causare un aumento di peso e una diminuzione del metabolismo in un individuo e un effetto magari parzialmente opposto, o almeno attenuato, in un altro. Ogni singola persona deve ricercare e provare su se stesso diversi tipi di diete per comprendere se il suo organismo assimila meglio i carboidrati, le proteine o i grassi. Non esiste una dieta che pu essere seguita uniformemente e con successo da chiunque. Occorre trovare per ciascuno di noi ci che adatto e che funziona. Ma se rimane vero quanto appena detto, altrettanto vero, che i meccanismi fisiologici, pur in parte diversi da uomo a uomo, hanno comunque dei principi comuni a tutti. Il metabolismo c chi lo ha lento, chi ossida qualsiasi cosa ingerisce e chi, f