MARC CHAGALL

SOLO ILFATTO CHE SIA SOPRAVVISSUTO ALLE DUE GUERRE MONDIALI HA DEL

MIRACOLOSO. HA SFIORATO SIA I GULAG IN SIBERIA CHE I CAMPI DI

CONCENTRAMENTO IN GERMANIA. PIU’ DI UNA VOLTA HA PERSO TUTTO IN VITA

SUA MA NON HA MAI PERSO FORZA D’ANIMO PER RICOMINCIARE TUTTO DA

CAPO. NONOSTANTE ABBIA PASSATO LA VITA IN FUGA PER IL SEMPLICE FATTO

DI ESSERE NATO EBREO, HA SEMPRE TRASFORMATO ANCHE I MOMENTI PIU’

BRUTTI DEL SUO ANIMO IN CAPOLAVORI ARTISTICI CHE INFONDONO

NELL’OSSERVATORE GIOIA, ARMONIA E VOGLIA DI VIVERE.

NASCE IL 7 LUGLIO DEL 1887, IL SUO VERO NOME E’

MOSE ZAHAROVIC SEGAL, PER GLI AMICI MOISHE, IN

UN PICCOLO PAESE DELLA RUSSIA DOVE ANCHE GLI

EBREI ERANO IGNORATI E QUINDI NON AVEVANO

PARTICOLARI PROBLEMI. SUO PADRE ERA UN

COMMERCIANTE DI PESCE E LA MAMMA ERA

PROPRIETARIA DI UN NEGOZIO, QUINDI LA FAMIGLIA NON SE LA PASSAVA MALE.

MARC E’ STATO IL PRIMO DI NOVE FIGLI. FIN DA PICCOLO AVEVA GRANDE

INTERESSE PER L’ARTE E SUA MAMMA LO INCORAGGIO’ A ISCRIVERSI ALLA

SCUOLA STATALE DELLA ZONA,MA GRAZIE AL SUO TALENTO GIA’ QUESTA

SCUOLA GLI STAVA UN PO’ STRETTA E QUINDI SI ISCRISSE ALLASCUOLA DI SAN

PIETROBURGO (PER TRASFERIRSI EBBE BISOGNO DEL PERMESSO DI

SOGGIORNO PERCHE’ ERA EBREO). DOPO TRE ANNI A SAN PIETROBURGO SI

TRASFERI’ A PARIGI DOVE CAMBIO’ IL SUO NOME DA MOISHE SHAGAL IN MARC

CHAGALL. IN FRANCIA SI TROVO’ SUBITO ALLA GRANDE PERCHE’ NESSUNO

FACEVA CASO ALLA SUA FEDE RELIGIOSA O ALLA SUA NAZIONALITA’ E A

LIVELLO ARTISTICO FU SUBITO FOLGORATO DA DUE ASPETTI:

I COLORI DEI FAUVES.

LA SCOMPOSIZIONE DEI CUBISTI.

MA C’E’ UN TERZO ASPETTO CHE SARA’ SEMPRE PRESENTE NELLE SUE OPERE,

IL RICORDO DELLE SUE ORIGINI, DELLA SUA INFANZIA, DEL PICCOLO PAESE

SPERDUTO NELL’IMMENSA RUSSIA. NEL SUO CAPOLAVORO “IO E IL VILLAGGIO”

DEL 1911 ADATTA CUBISMO E FAUVISMO AI SUOI RICORDI DELL’INFANZIA

PASSATA NEL PICCOLO PAESE VITEBSK.

RITORNA A VITEBSK NEL 1914 E CI TORNA DA TRIONFATORE PERCHE’ I SUOI

QUADRI EBBERO UN SUCCESSO IMMEDIATO. PROPRIO MENTRE ERA IN RUSSIA

SCOPPIO’LA PRIMA GUERRA MONDIALE E LUI FU COSTRETTO A RIMANERE IN

RUSSIA SENZA POSSIBILITA’ DI TORNARE IN FRANCIA, ORAMAI COINVOLTA

NELLA GUERRA. MA TUTTI I MALI NON VENGONO PER NUOCERE,LA

PERMANENZA NEL PAESE NATALE GLI PERMISE DI RITROVARE IL SUO PRIMO

AMORE BELLA ROSENFELD. I DUE SI SPOSARONO NEL 1915 E NEL 1916 NACQUE

IDA, LA LORO PRIMA FIGLIA. SUBITO DOPO CI FU LA RIVOLUZIONE E CHAGALL NE

FU FELICE, PENSAVA CHE UN GOVERNO RIVOLUZIONARIO FOSSE APERTO

VERSO LE CORRENTI ARTISTICHE D’AVANGUARDIA COME IL FAUVISMO O IL

CUBISMO, MA FU FELICE PERCHE’ INIZIALMENTE AGLI EBREI FURONO GARANTITI

I PARI DIRITTI. CREDEVA MA NON FU COSI’. CREO’ UN ACCADEMIA DELLE BELLE

ARTI NELLA ZONA MA BEN PRESTO SI TRASFERI’ A MOSCA DOVE INIZIO’ A

LAVORARE PER IL TEATRO STATALE YIDDISH. IN QUESTA STRUTTURA DIPINSE

NOVE ENORMI MURALES MA NON FU MAI PAGATO PER QUESTI. POI FU

COSTRETTO AD ACCETTARE IL POSTO DI INSEGNANTE D’ARTE IN UN

ORFANOTROFIO PER EBREI E NEMMENO PER QUEL LAVORO FU PAGATO. CAPI’

CHE TIRAVA ARIA BRUTTA E DECISE DI FARE UNA MOSTRA IN LITUANIA, UN

MOTIVO PER ABBANDONARE LA RUSSIA. BENE, QUELLA MOSTRA GLI GHA

SALVATO LA VITA PERCHE’ IN QUEI GIORNI STALIN COMINCIO’ A PERSEGUITARE

E UCCIDERE IN MODO BRUTALE GLI EBREI. IL RITORNO IN EUROPA NON FU DEI

MIGLIORI. CERCO’ IL SUO AGENTE PER SENTIRESE AVEVA VENDUTO I SUOI

QUADRI, MA PER PROBLEMI FINANZIARI DELL’AGENTE E L’INFLAZIONE DEL DOPO

GUERRA, MARC RICAVO’ POCO O NULLA DEI QUADRI. QUANDO TORNO’ A PARIGI

CORSE NEL SUO APPARTAMENTO PER CERCARE LE SUE TELE, CHE IL PADRONE

DI CASA AVEVA PORTATO IN UN MAGAZZINO INCUSTODITO. NE RITROVO’

POCHISSIME ED IN PRATICA FU COSTRETTO A RICOMINCIARE DA CAPO, MA NON

SE NE FECE UN PROBLEMA. BEN PRESTO TORNO’ A FARE UNA VITA AGIATA,MA

NON DURO’ MOLTO, INFATTI ALLA FINE DEGLI ANNI TRENTA LA MINACCIA

NAZISTA ERA ALLE PORTE. LE NOTTI DEL 9 E IL10 APRILE DEL1938, FURONO

CHIAMATE “LA NOTTE DEI CRISTALLI”E IN GERMANIA FURONO DISTRUTTE TUTTE

LE SINAGOGHE, LE ATTIVITA’ E LE ABITAZIONI DEGLI EBREI IN GERMANIA.

CHAGALL DIPINSE UN OPERA DAL TITOLO “LA CROCIFISSIONE BIANCA”.

LA CROCIFISSIONE E’ UN OPERA INSOLITA PER UN

ARTISTA EBREO,MA LUI DISEGNA CRISTO COME

MARTIRE EBREO CON LE SINAGOGHE IN FIAMME E

GLI EBREI CHE SCAPPANO SIA A PIEDI CHE IN

BARCA. IN QUESTOPERIODO, CIRCA IL 1937

OTTENNE ANCHE LA CITTADINANZA FRANCESE,MA

ESSENDO EBREO A POCO GLI SERVI’ CON I NAZISTI

CHE AVANZAVANO, COSI’ SCAPPO’ IN AMERICA E

QUESTO SALVO’ LA VITA A LUI E ALLA SUA

FAMIGLIA. ARRIVARONO A NEW YORK IL GIORNO

DELL’INVASIONE DELLA RUSSIA DA PARTE DEI TEDESCHI. NEL1944 PARIGI FU

LIBERATA E CHAGALL DECISE DI TORNARE, MA POCO PRIMA DELLA PARTENZA

ACCADDE UNA TRAGEDIA TREMENDA, SUA MOGLIE BELLA MORI’ IN POCHI

GIORNI PER UN’INFEZIONE E LUI PASSO’ UN PERIODO ORRIBILE. RIMASE IN

AMERICA ANCORA PER DIVERSI ANNI, DI CUI I PRIMI 9 MESI SENZA RIPRENDERE

IL PENNELLO IN MANO. DOPO ADIVERSI ANNI SI INNAMORO’ DI VIRGINIA

HAGGARD, DALLA LORO UNIONE NACQUE DAVID. LA COPPIA NON RESSE AL

TRASFERIMENTO IN FRANCIA. SEMPRE IN FRANCIA SI SPOSO’ CON UNA SUA

CONNAZIONALE DI NOME VALENTINA BRODSKY. IN SEGUITO PROGETTO’

VETRATE COLORATE COME MATISSE E DISEGNO’ DODICI VETRATE PER UNA

SINAGOGA DI GERUSALEMME, OGNUNA RAPPRESENTAVA UNA DELLE DODICI

TRIBU’ D’ISRAELE. MORI’ IN FRANCIA NEL 1985 A 98 ANNI E NONOSTANTE UNA

VITA DA FUGGIASCO E LE NUMEROSE PERDITE, LE SUE OPERE COMUNICANO

GIOIA.

ALCUNE OPERE:

UN OPERA CHE CI PERMETTE DI CAPIRE BENE LA PITTURA DI CHAGALL E’:

“SOPRA VITEBSK”.

DI QUESTO DIPINTO

ESISTONO BEN TRE

VERSIONI. NELL’OPERA E’

RAPPRESENTATO UN

VECCHIO EBREO CHE VOLA

SOPRA LA SUA CITTA’

NATALE. IL PAESAGGIO E’

TUTTO AVVOLTO NELLA

NEVE E NON CI SONO

ALTRE FIGURE OLTRE AL

VECCHIO EBREO VOLANTE.

LA NEVE CONFERISCE AL TUTTO UN’ATMOSFERA FIABESCA E FANTASTICA.

SONO STATE FATTO CON LA TECNICA AD OLIO SU CARTONE E OLIO SU TELA. IL

DIPINTO HA I CONNOTATI DELLA FAVOLA O DI UN FATTO ALLEGRAMENTE

MIRACOLOSO. CHAGALL PRENDE VOLONTARIAMENTE IL PUNTO DI VISTA SOPRA

LA LINEA DELL’ORIZZONTE IN MODO CHE L’OSSERVATORE ABBIA LA

SENSAZIONE DI ESSERE SOSPESO NEL VUOTO.

CI SONO SICURAMENTE MOLTE ALTRE OPERE

SIGNIFICATIVE DI CHAGALL, TRA CUI AD ESEMPIO “IL

SOLDATO FERITO” CHE VUOL RAPPRESENTARE GLI

ANNI DELLA RIVOLUZIONE CHE PORTARONO MISERIA

E DISPERAZIONE OVUNQUE. CON QUESTA OPERA

VUOL RAPPRESENTARE PROPRIO LA SOFFERENZA

DELL’UMANITA’ IN QUEL PERIODO.

UN’ALTRA OPERA PIU’

O MENO SULLO

STESSO TEMA E’ ”IL

CIMITERO”,

ATTRAVERSO LA QUALE SI AUSPICA UNA

RESURREZIONE E QUINDI UNA NUOVA

RINASCITA PER LA RUSSIA.

NONOSTANTE LE TANTE VICESSITUDINI, L’ARTISTA RIMANE SEMPRE MOLTO

LEGATO ALLA SUA TERRA NATIA, LA RUSSIA, ALLA QUALE DEDICA “ALLA

RUSSIA, AGLI ASINI E AGLI ALTRI”, UN

OMAGGIO PIUTTOSTO SCHERZOSO ALLA

SUA NAZIONE IN CUI RITRAE UNA FIGURA

SENZA TESTA ED ALCUNI ANIMALI

SOSPESI SOPRA I TETTI DI UN

PAESAGGIO TIPICO RUSSO.

ANCHE “IL VIOLINISTA” PUO’

CONSIDERARSI UN’OPERA

RAPPRESENTATIVA DELL’ARTISTA. IN

QUEST’OPERA, ATTRAVERSO LA SUA

MUSICA, IL SUONATORE DI VIOLINO

CERCA DI INFONDERE GIOIA E

TRANQUILLITA’ A TUTTO IL PAESE.

SPESSO E

VOLENTIERI AMA

RITRARRE LA SUA

ADORATA BELLA ED

UN RITRATTO

MOLTO

CONOSCIUTO E’

“BELLA CON IL

COLLETTO

BIANCO”.