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Mensile - Turismo Itinerante: caravanning, tempo libero e ... · ravan presso le strutture ricettive all’aria aperta su tutto il territorio nazionale. Stiamo, inoltre, portando

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Mensile - Anno 17° N. 138

Editore: TURIT srl

di Claudio Domenico D’Orazio

Direzione e Redazione

Gruppo Editoriale TURIT

Strada Cardio, 10 - Galazzano

47899 Repubblica di San Marino

Tel. 0549 941379 - Fax 0549 974917

E-mail: [email protected]

Responsabile della Pubblicità

Giampaolo Adriano

cell. 338 9801370

pubblicità@turit.it

Ufficio Abbonamenti

[email protected]

Tel./Fax: 071 2901272

La Redazione:

Direttore responsabile

Giuseppe Continolo

[email protected]

Progetto grafico

Silvia Sacchi

[email protected]

Collaboratori:

Guido Bertinetti, Salvatore Braccialarghe,

Irene Braccialarghe, Vittorio Broccoli,

Armanda Capeder, Domenico Carola,

Wanda Castelnuovo, Franca Dell’Arciprete Scotti,

Vittorio Dall’Aglio, Luca Dumini, Cristiano Fabris,

Marino Fioramonti, Federico Garavaglia,

Pier Francesco Gasperi, Giulia Giovanelli,

Isa Grassano, Antonella Fiorito,

Giuseppe Lambertucci, Angelo Lo Rizzo,

Emanuele Maffei, Guerrino Mattei,

Antonio Crescenzo Morelli, Rosanna Ojetti,

Paolo Peli, Gianni Picilli, Riccardo Rolfini,

Marisa Saccomandi, Gianantonio Schiaffino,

Lamberto Selleri, Beppe Tassone

Tania Turnaturi, Roberto Vitali

Corrispondenti:

Camillo Musso - Torino,

Roberto De Mattei - Milano,

Salvatore Longo - Milano,

Gianantonio Schiaffino - Venezia,

Franco Dattilo-Roma, Giuseppe Nobile - Sicilia

Fotografie di:

Giuseppe Continolo, Simona Benzi,

Salvatore Braccialarghe, Pier Francesco Gasperi,

Beppe Tassone

TURIT è a disposizione degli aventi diritto con i quali non è

stato possibile comunicare, nonchè per eventuali

involontarie omissioni o inesattezze nella citazione delle

fonti delle illustrazioni e dei brani riprodotti.

Foto, CD Rom e manoscritti, anche se non utilizzati,

non vengono restituiti.

TURISMOall’aria aperta

Editoriale

di Giuseppe Continolo

Il camper? È una“bomba viaggiante”!

F inora, le polemiche sulla sostadei camper hanno riguardatoalcuni sindaci restii a riconoscere

al camperista la qualifica di turista.Incuranti dei danni economici arrecatialla propria città, negano l’accesso apotenziali consumatori portatori di ric-chezza, si arroccano nel bunker delpalazzo municipale e sguinzagliano ivigili urbani alla caccia dell’eventualemalcapitato turista itinerante che avesseosato trasgredire l’editto sindacale epunirlo con salate contravvenzioni.Le crociate anticamper hanno ora trova-to un nuovo paladino: i Vigili del Fuocodi Livorno. Chiamati in causa da un cit-tadino che non gradisce la sosta diautocaravan sulla strada di casa, sonoentrati a gamba tesa nella vicenda ehanno sentenziato che il camper è unmezzo assai pericoloso, una sorta dibomba viaggiante. Di conseguenza,

hanno stabilito che i veicoli ricreaziona-li non hanno diritto di sosta nei par-cheggi, in prossimità di civili abitazioni enel mezzo di una zona alberata.L’allucinante proposta ha ovviamentescatenato le indignate proteste deimovimenti camperistici, Coordinamen-to Camperisti in testa. Tutti si chiedonochi abbia ispirato una simile follia, allaquale il sindaco di Livorno ha dato par-zialmente seguito istituendo il divieto disosta ai camper nella strada dalla qualeè partita la protesta.Sarebbe interessante sapere che cosapensano i Vigili del Fuoco di Livorno sualtre bombe viaggianti come le auto ametano o, più in generale, a gas. Cheritengano di avere trovato la formulaper snellire il traffico?L’argomento è trattato in maniera piùapprofondita a pag. 22

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6 TURISMO all’aria aperta

pag. 135

Copenaghen, Natale a Tivoli

Editoriale pag. 3

News pag. 8

Attualità- Pazza idea... I camper parcheggiamoli nel deserto! pag. 22- La sicurezza in camper dipende dalla qualità

della manutenzione pag. 26- Tutor: verità, leggende metropolitane e bufale pag. 28- Il Mondo nel Presepio pag. 30- Neve che passione! pag. 34- In Carinzia il campeggio invernale non lascia mai

gli sciatori al freddo pag. 47- Speciale Il Salone del Camper - Il mondo degli accessori pag. 48

Informazioni dalle aziende pag. 58

On the road- Vivere il deserto dell’Oman alla guida di 4 ruote motrici pag. 60- Copenaghen: favole sull’acqua pag. 64- Alla scoperta del paese del Cognac pag. 70- Natale e Capodanno in Spagna pag. 76- Carnia: come ritrovare lo spirito autentico

della montagna pag. 80- A Biella, la Strada della Lana pag. 86- Budrio: portici, ocarine e musei pag. 90- Colle di Val d’Elsa: storia, arte, cristallo pag. 98

On the road in breve- LAZIO - Castro dei Volsci pag. 102- ABRUZZO - Sulle tracce dell’apostolo Tommaso pag. 104

Benessere- ALTO ADIGE - Sport & Kurhotel Bad Moos pag. 106

RUBRICHE- Prossimi appuntamenti pag. 108- Eventi e mostre pag. 112- Viaggi TURIT pag. 116- Raduni e Convenzioni pag. 118- L’opinione di... Beppe Tassone pag. 122

Assicurazioni e dintorni pag. 124 Village for all pag. 126Confedercampeggio pag. 128 ACTItalia Federazione pag. 129

La Vetrina pag. 130

Sommario

70ALLA SCOPERTA DEL PAESEDEL COGNAC

76NATALE E CAPODANNO IN SPAGNA

90BUDRIO: PORTICI, OCARINE E MUSEI

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News

8 TURISMO all’aria aperta

ANFIA ha collaborato alla preparazionedel nuovo Codice del Turismo

L’ intensa attività di soste-gno al turismo all’ariaaperta svolta da APC e

ANFIA ha riguardato e riguarda tuttii livelli, istituzionali e operativi.Negli anni questo impegno ha pro-dotto importanti risultati, come adesempio il significativo ruolo diANFIA per la preparazione e l’ap-provazione del nuovo Codice delTurismo.“Come ANFIA, ci aspettiamo chevengano attuate in tempi brevi leimportanti novità annunciate dalnuovo Codice del Turismo approva-to lo scorso giugno - ha spiegatoElisa Boscherini, RelazioniIstituzionali ANFIA - come l’introdu-zione di uno standard relativo alladotazione ottimale in materia diaree di sosta multi-funzionali, lanecessità di segnaletica ad hoc (car-tello “Benvenuto turismo in cam-per”) da apporre all’ingresso dellemunicipalità per la valorizzazionedel turismo all’aria aperta, oltre cheprevisioni di sanzioni per segnaleti-ca illegittima - avviando sul tema

una collaborazione con il Ministerodei Trasporti - e soprattutto chevenga accresciuta la disponibilità diaree di sosta attrezzate per autoca-ravan presso le strutture ricettiveall’aria aperta su tutto il territorionazionale. Stiamo, inoltre, portando

avanti un dialogo con il ministero

del Turismo e le altre associazioni

del settore turistico per promuovere

progetti ed iniziative legate al

potenziamento del turismo all’aria

aperta”.

P iero Gnudi è il nuovo ministrodel Turismo e dello Sport nelGoverno presieduto da Mario

Monti. Bolognese, classe 1938, laurea-to in Economia nel 1962 a Bolognadove è titolare di uno studio commer-cialista, Gnudi è uno dei più noti mana-ger italiani: dal 2002 e fino a pochimesi fa è stato presidente dell’Enel, eha rivestito numerose cariche all’inter-no di cda e collegi sindacali di impor-tanti imprese italiane, incluse STET, ENI,Enichem, Credito Italiano. Tra il 1995 eil 1996 è stato consigliere economicodel ministro dell’Industria. Dal 1994 èstato consigliere di amministrazionedell’IRI, dove dal 1997 al 1999 ha svol-to l’incarico di sovrintendere alle priva-tizzazioni, e dal 1999 al 2000 è statopresidente e amministratore delegato;e dal 2000 al 2002 ha svolto le funzio-

ni di presidente del comitato dei liqui-datori. Tra il 1995 e il 1996 è stato tral’altro consigliere economico del mini-stro dell’Industria Pier Luigi Bersani nelprimo governo Prodi.Gnudi è nel consiglio direttivo diConfindustria, nella giunta direttiva diAssonime (associazione tra le societàitaliane per azioni), nel comitato diindirizzo strategico per lo sviluppodella Piazza Finanziaria Italiana, nelcomitato esecutivo dell’AspenInstitute, nonché presidente onorariodell’Osservatorio Mediterraneodell’Energia (OME), è consigliere diamministrazione di Unicredit, di Astaldie de Il Sole 24 Ore, presidente del con-siglio di amministrazione dell’Enel dalmaggio 2002.Mai prima d’ora Gnudi si è occupato diturismo, né di sport.

Piero Gnudi è il nuovo ministro del Turismo e dello Sport

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Neewwss

Il turismo all’aria aperta continua ad avanzare

M aurizio Vianello, PresidenteFAITA FederCamping, inoccasione della recente Fiera

SUN di Rimini, ha sottolineato che ilruolo di FAITA è sostenere e difenderela categoria professionale dell’open-airda un “mondo ostile”, fatto di com-plessità burocratiche e di una politicapoco attenta al comparto. Dichiarache, sulla base dei primi risultati perve-nuti in Associazione, il 2011 si prean-nuncia una stagione eccezionale innetta ripresa e in forte crescita rispettoagli anni precedenti.Questa situazione aumenta le respon-sabilità e l’impegno della categoria pergarantire un’offerta qualitativamenteelevata e completa, nel rispetto delleattese dei clienti di spendere al megliole proprie vacanze, cioè il proprio“tempo migliore”, in relax e diverten-dosi.L’Associazione è riuscita ad ottenerealcuni risultati, sui regolamenti per lecase mobili e sui canoni demaniali, ealtro sta facendo per organizzare erendere consapevoli i gestori dei cam-ping del proprio ruolo di gestori di unasempre più vasta gamma di prodotti,che creano indotto e ricchezza su tuttoil territorio. Il presidente Vianello hatuttavia precisato che la problematicanormativa sulle case mobili non èancora stata risolta a livello nazionale,essendo stata rinviata dalla CorteCostituzionale alla competenza dellesingole Regioni. Spiega che solo laSardegna presenta una situazionecomplessa, mentre sul resto del territo-rio nazionale l’orientamento è quello diconsiderare le case mobili dei campeg-gi funzionali all’attività e quindi svinco-late dalle norme urbanistiche locali.Il convegno ha dedicato una particola-re attenzione alla situazione dei cam-peggi in Francia, da sempre considera-ta una nazione leader nel settore. Aquesto proposito, un relatore francese

al convegno ha spiegato che la Franciarappresenta il 37% dell’offerta di cam-peggi europei, che nel 2010 valevanoqualcosa come 2.000 miliardi euro(+100% rispetto al 2000). Ha anchedichiarato che, nel suo Paese, 1 perso-na su 3 è stata in campeggio almenouna volta negli ultimi 5 anni, e che trai clienti il 51% sono nuovi campeggia-tori, che per il 70%, scelgono il marese in famiglia non ci sono figli, mentrela montagna è preferita più dalle fami-glie con bambini (44%).Il 50% dei campeggi francesi è a 3 o 4stelle, con case vacanza, piscina, strut-ture wellness. I fattori di forza dell’of-

ferta sono: ritorno ai valori veri e allanatura, prezzo ragionevole, sicurezza elibertà per tutti i tipi di clienti, offertadifferenziata.Il relatore ha ricordato che sempre piùi clienti dei campeggi escono dallastruttura e sostengono l’economialocale e che un trend emergente èquello della destagionalizzazione conl’apertura di Spa interne e di nuoveproposte a sostegno dei pernottamen-ti (utilizzo del campeggio come hotel).Il web si conferma come strumentoprincipe per l’individuazione della sededella vacanza.

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Neewwss

10 TURISMO all’aria aperta

L a Fondazione Luigi GuccioneOnlus e l'IstitutoInternazionale per il

Consumo e l'Ambiente hanno avvia-to una procedura di accesso agli attia 15 città (Torino, Milano, Verona,Venezia, Bologna, Firenze, Roma,Napoli, Bari, Messina, Palermo,Reggio Calabria, Cagliari, Genova)per conoscere l'entità e il reimpiegodei fondi delle contravvenzioni alcodice della strada (Art. 208) e delcontributo sanitario (10,50%) delleAssicurazioni (al Ministero della

Salute). Ad oggi solo 3 città (in ordi-ne: Trieste, Cagliari, Venezia) hannoinviato i dati e ne abbiamo datoconto in una lettera di ringraziamentiche alleghiamo, altre 4 hanno rispo-sto che le manderanno (fuori temporispetto alla legge 142!) e sonoNapoli, Roma, Genova, Bologna.Dalle altre nessun cenno di risposta. IlMinistero della Salute ha rispostodicendo che la competenza dei bilan-ci della spesa sanitaria sono delMinistero dell'Economia e delleRegioni ed a loro adesso ci siamo

rivolti sperando che non ci dicano cheè l'Europa a doverci rispondere.Continua l'attenzione sulle nostre 3iniziative (Accesso agli atti, CasoBruno, Sondaggio):Per info:http://www.omnimoto.it/magazi-ne/8310/sicurezza-stradale-le-iniziati-ve-della-fondazione-luigi-guccione-ztl-multe-assicurazioni - FLG -Fondazione Luigi Guccione Onlus -Tel & Fax 06.46959613 - www.flg.it -e-mail: [email protected]

Dove vanno i soldi delle multe e il 10,50% del contributo sanitario delle assicurazioni?

Terre di Siena Plein Air 2011,oltre 1.200 camper e 4.000 turisti

S i è conclusa domenica 6 novem-bre, confermando il successodella prima edizione, la manife-

stazione “Terre di Siena Plein Air 2011.Festival del viaggiar lento”, nata dallapartnership tra la Provincia di Siena el’Associazione Produttori Caravan eCamper (APC), in collaborazione con larivista Plein Air, per promuovere il turi-smo itinerante alla scoperta delle terresenesi, attraverso percorsi di visita pen-sati ad hoc per gli amanti del camperstyle.Anche quest’anno, nei sei week-enddal 29 settembre e al 6 novembre, lakermesse ha registrato un nuovorecord, con oltre 1.200 camper e4.000 turisti che hanno visitato i 36Comuni della Provincia di Siena eapprofondito la conoscenza del territo-rio e delle sue tradizioni grazie ad unacapillare rete ricettiva con più di 40aree di sosta camper attrezzate.Le eccellenze produttive, culturali,ambientali, termali ed enogastronomi-che locali sono state le protagonisteindiscusse dell’evento; ad esempio, nelPonte di Ognissanti è stato registratoun afflusso con punte di 140 campernegli spazi adiacenti alle Terme AnticaQuerciolaia nel Comune di RapolanoTerme. Inoltre, negli stessi giorni, nellearee di sosta gestite da Siena Parcheggiè stata calcolata la presenza di oltre300 camper.

Terre di Siena Plein Air 2011 ha offertoagli amanti del viaggio in camperanche la possibilità di conoscere davicino i produttori della “camper val-ley” senese e fiorentina, che rappre-sentano le eccellenze del made in Italy.Oltre 400 persone hanno visitato leaziende produttrici associate ad APC ead ANFIA: TRIGANO (con i marchi CI eRoller Team), SEA (con i marchi Elnagh,Mc Louis e Mobilvetta), Giottiline,Laika e Rimor (con i marchi Rimor,Kentucky e XGo), entrando negli stabi-limenti, che rappresentano il cuoreproduttivo del comparto caravanning

toscano e che da oltre 40 anni contri-buiscono allo sviluppo dell’economialocale e nazionale con 3.000 addetti.L’edizione 2011 è stata caratterizzatada un programma notevolmente arric-chito di iniziative, come la possibilità discoprire l’arte custodita nelle strutturedel Sistema Museale Senese, parteci-pare alle più belle escursioni in bici e apiedi, assaporare prodotti e pietanzedella tradizione rurale in strutture sele-zionate, degustare i vini DOCG nellecantine selezionate dei consorzi deiproduttori, rilassarsi nei numerosi sta-bilimenti termali.

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Italia Vacanzesi prepara

L a macchina organizzativa di Italia Vacanze,la fiera dedicata ai camper, alle caravan, alcampeggio e al turismo all’aria aperta, que-

st’anno si è messa in moto con largo anticipo.Giunta alla 38esima edizione, la manifestazione chesi svolgerà dal 2 al 4 marzo 2012 nei padiglioni delParco Esposizioni Novegro si propone anche perl’anno prossimo come uno degli appuntamenti disettore più importanti nel panorama nazionale perl’incontrotra pubblico e operatori. Nata nel 1975, Italia Vacanze è stata protagonistadel successo e dello sviluppo del centro fieristico alleporte di Milano. In questi ultimi anni ha resistito condisinvoltura alla concorrenza di grandi enti e orga-nizzazioni che hanno promosso manifestazioni nel-l’area milanese, nate e cessate, però, nell’arco diuna stagione. E nonostante la crisi, che non harisparmiato il settore del caravanning, Italia Vacanzeè cresciuta e rappresenta oggi una vetrina quantomai esaustiva del settore.La scorsa edizione l’ente fieristico ha dovutoaggiungere un quarto padiglione portando la super-ficie complessiva al coperto fino a 13.500 metriquadri; il quarto padiglione (D) dall'edizione 2012sarà collegato agli altri padiglioni con un nuovo cor-ridoio d'accessodiretto. La manifestazione ha ospitato pressochétutta la produzione nazionale e gran parte di quellaeuropea di camper e caravan. Per informazioni: Cesare Rusalen, responsabileorganizzativo Italia Vacanze - tel. 02-70200022 -mobile 3488732245 - [email protected]

In attesa di Tour.it,Salone del Turismo

Itinerante

A Carrara Fiere si sta già lavorando all’or-ganizzazione della decima edizione di“Tour.it, Salone del Turismo Itinerante”,

che si svolgerà nel complesso fieristico diMarina di Carrara dal 14 al 22 gennaio 2012 incontemporanea a Mare Blu, 3^ Mostra Mercatodella Nautica da Diporto. Tour.it è senz’altro lapiù importante manifestazione espositiva inver-nale del settore caravanning, in quanto presen-ta le più recenti novità per quanto riguardaautocaravan, caravan e relativi accessori in vistadella prossima stagione turistica che toccherà ilsuo massimo nel periodo primavera-estate.

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12 TURISMO all’aria aperta

Un nuovo parcheggio per autocaravan a San Giuliano

N ell’area strategica di PuntaSan Giuliano si sta lavorandodi buona lena per realizzare

un nuovo parcheggio attrezzato, riser-vato esclusivamente a autocaravan ecaravan. E' grazie all’iniziativa di alcunisoci sensibili alla valorizzazione diun’area di proprietà pubblica destinataad una fruizione rispettosa dell’am-

biente che, presa in affitto, ha fattonascere questo progetto. Sono circa 14mila metri quadrati di verde alberato,situati a Mestre nella zona sud delParco di San Giuliano, in quella estre-ma lingua di terra rivolta verso Veneziae la sua laguna; debitamente recintati,saranno in grado di accogliere nelmodo più confortevole gli ospiti.

Questa nuova struttura, assolutamentenon destinata a parcheggio auto,conta di aprire l’attività a breve; saràprovvista dei più moderni servizi:reception, segreteria, gazebo, serviziigienici, docce, ecc., tutti rigorosamen-te realizzati su unità mobili e quindi adimpatto zero; apposite colonnine di ali-mentazione elettrica per gli automezzidegli ospiti verranno successivamenteinstallate. Facilmente raggiungibiledalle principali vie di comunicazione,questo nuovo insediamento ha il gran-de vantaggio di disporre di una rete dicollegamenti pubblici regolari conVenezia già da tempo operativi, sia viaterra, verso P.le Roma, che via acqua inbattello con arrivo nell'area meno con-gestionata di Cannaregio, rendendocosì più gradevole l'approccio con lacittà Serenissima. A pochi passi, pro-prio sulla Punta di San Giuliano, vi è datempo insediata una associazione nau-tica che raccoglie sodalizi quali vela,canoa, canottaggio, windsurf che hadichiarato la propria disponibilità nel-l’organizzare per gli ospiti del parcheg-gio gite su caorline, imbarcazioni tradi-zionali della laguna, ma anche giri incanoa o barca a vela.

Gianantonio Schiaffino

L unedì 28 novembre si è svol-ta a Parma l’assemblea diAssocamp, l’Associazione tra

i concessionari per la vendita di vei-coli ricreazionali. Ha aperto i lavori ilpresidente Vittorio Dall’Aglio, ilquale ha ricordato come la crisigenerale, politica ed economica stiainfluenzando negativamente il mer-cato degli autocaravan e delle cara-van, calato negli ultimi anni inmaniera sensibile. “Nonostante talesituazione – ha proseguito Dall’Aglio– le azioni di promozione messe inatto attraverso importanti campagnedi promozione rivolte al grande pub-blico hanno sortito buoni risultati. Gliesempi più chiari si riferiscono allagrande affluenza al Salone delCamper e al grande successo del-l’operazione “Rental Pack” (consi-

stente nell’offerta di un camper anoleggio per un fine settimana a soli99 euro)”.In tutto questo scenario, c’è un seg-mento in controtendenza: il mercatodell’usato che, non solo ha tenuto,ma è aumentato arrivando a ben21.000 passaggi. Il che rappresentaper la rete di vendita una grandeopportunità e una importante risorsain un momento così difficile. Per que-sto motivo, Assocamp ha deciso direalizzare un portale internet dedica-to esclusivamente alla vendita diusato, nel quale tutti i concessionaripotranno far confluire le loro giacen-ze di usato ancora invenduto. Il por-tale è stato battezzato col nome“Camperissimo” ed è già attivo.Dall’Aglio ha anche sottolineato unnetto miglioramenti dei rapporti con

APC (l’Associazione produttori cam-per) al fine di rendere più efficaci icontatti con la clientela, soprattuttoin materia di assistenza post-vendita.

Assocamp, nonostante la crisi, qualche segnale positivo

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Turismo per la terza età

S i è svolta, a San Marino, conindubbio successo, la Borsa delTurismo della Terza Età, la “tre

giorni” che ha coinvolto decine diassociazioni, operatori turistici prove-nienti dall’Italia e da alcuni paesi stra-nieri, promuovendo inoltre un conve-gno nazionale dal tema: “Terza età,salute e turismo”. Più di 300 strutture che si sono incon-trate per trovare delle soluzioni ottima-li di vacanze e tour per la terza età. Icommenti sono stati tutti positivi, siada parte della domanda che dell’offer-ta: in tempi come quelli di oggigiornoquesto va oltre il successo dell’evento! Interessante il convegno nazionaledove i relatori hanno rivelato alcunidati significativi. Emilio Mortilla, presi-dente di Ageing Society, ha sottolinea-to come il turismo della terza età assu-me sempre più il carattere di un setto-re in forte crescita, soprattutto per l’au-mento della vita e per una longevità dimassa. In Italia coloro che avevano

superato i 100 anni nel 1050 eranopoche centinaia, nel 2010 erano oltre16 mila. Da qui si comprende come sideve prestare attenzione alla terza età. Gli anziani hanno più tempo e aumen-tano le loro vacanze, per socializzare,per realizzare i sogni di viaggi e sog-

giorni. Ma gli anziani vogliono costicerti, organizzazione, luoghi di storia,ma anche di gastronomia e tipicità,con attenzione alla natura (sviluppodegli agriturismi), alle terme e allebeauty farm.

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14 TURISMO all’aria aperta

W orld Travel Market 2011,la manifestazione inter-nazionale sul turismo che

si svolge annualmente a Londra, haaccolto nel primo giorno – solo suinvito degli espositori – oltre 7.600visitatori, il 14% in più rispettoall’edizione 2010.L’industria internazionale del turismoquindi reagisce energicamente allacrisi, e cerca nuovi bacini di business.«Ma i governi dovrebbero fare di piùper sostenerla, perché hanno tutto ilpotere necessario per assicurare ailoro Paesi i frutti di un settore che ha

grande potenziale di crescita, e chesta vivendo tempi difficili»: lo hadetto in apertura Fiona Jeffery, chair-man del WTM, rivolgendosi in parti-colare a Jeremy Hunt, ministro bri-tannico per la cultura e per i GiochiOlimpici, presente all’inaugurazione.Jeffery ha ricordato che nel 2010 ilsettore valeva per l’economia globa-le 235 milioni di posti di lavoro, l’8%del totale internazionale, esprimen-do pur nella turbolenza un potenzia-le di crescita che entro il 2030 porte-rà gli arrivi internazionali verso il tra-guardo di 1,8 miliardi. Così Jeffery ha

di nuovo colto l’occasione perdenunciare il danno portato all’indu-stria del turismo da tutti i governiche, come quello britannico, per farecassa hanno colpito i trasporti connuove tasse: l’Air Passenger Duty(tassa d’imbarco) in Gran Bretagna èaumentata ad esempio per la quartavolta in cinque anni, mentre il gover-no degli Usa ha proposto una incur-sione da 25 miliardi di dollari ai dannidei vettori aerei e dei passeggeri delPaese.www.wtmlondon.com

Turismo, i governi facciano di più

“I l turismo itinerante, che puòcontare in Italia su migliaiadi camperisti pronti a spo-

starsi da un posto all’altro per scoprirele bellezze del nostro Paese, è un’op-portunità da non perdere”. E’ il mes-saggio lanciato in occasione del conve-gno promosso a Matera, in occasionedi un recente raduno. Al convegnohanno partecipato il presidente dellaProvincia di Matera Franco Stella, l’as-sessore al ramo Angelo Garbellano,l’assessore alla cultura del Comune diMatera Elio Bergantino, il direttoregenerale dell’Apt Gianpiero Perri, il

presidente della Federazione regionalecampeggiatori di Basilicata RaffaeleMotola, il presidente dellaConfederazione italiana campeggiatoriGianni Piccilli e il segretario regionaledell’Unpli Antonio De Licio. Dopo isaluti del presidente di Franco Stella,che ha rimarcato la necessità di dotarela città di Matera di un’area camperper dare finalmente una risposta ainumerosi visitatori che raggiungono ilnostro territorio con queste “caseambulanti”, l’assessore comunaleBergantino ha precisato chel’Amministrazione sta lavorando ad un

progetto globale a sostegno di Matera2019 che abbia i caratteri della soste-nibilità ambientale e in questo conte-sto bisogna prevedere anche uno spa-zio per il turismo itinerante.Le ultime stime per la Basilicata regi-strano circa 480 mila arrivi, e di 1 milio-ne e 900 mila presenze complessive, dicui 300 mila nei camping. Numeri increscita che ovviamente devono stimo-lare gli amministratori lucani a fare dipiù per offrire servizi adeguati a chisceglie di visitare il nostro territorio abordo di un camper.

Michele Capolupo

Una opportunità da non perdere

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L’Enit ancora… tracolor che son sospesi

Q uasi nulla di fatto all’Enit: la prima attesariunione del CdA nominato a luglio, con-vocata finalmente dal vice presidente vica-

rio Mauro Di Dalmazio, ha bloccato tutte le delibe-re degli ultimi due anni. Inclusa quella per il traslo-co in una nuova sede, a pochi passi da quellaattuale in via Marghera, che farebbe risparmiare(stima ItaliaOggi) circa 400.000 euro l’anno diaffitto.Presenti alla riunione con Di Dalmazio l’assessoredell’Emilia Romagna Maurizio Melucci, in rappre-sentanza delle Regioni; Bernabò Bocca, presidentedi Federalberghi-Confcommercio; Flavia Coccia,direttore operativo dell’Isnart. Il nuovo CdA hachiesto all’unanimità a Paolo Rubini, il dg dell’Enit,una relazione dettagliata sulla situazione e sulledelibere adottate durante il commissariamento.Di Dalmazio, volato subito dopo a Bruxelles, hacondiviso con Melucci una laconica dichiarazione:«Abbiamo chiesto al Dipartimento del Turismoquali poteri ha il consiglio di amministrazione –dice di Dalmazio – in attesa che venga nominato ilpresidente. Da qui il congelamento di tutte le deci-sioni finora assunte, anche in attesa della relazionedel direttore Rubini».Così nella riunione, probabilmente anche in attesadi un primo incontro con il nuovo ministro delTurismo Piero Gnudi, non si è parlato di un proget-to di rilancio della promozione e neppure dell’uti-lizzo dei soli 18 milioni di euro – probabilmenteappena sufficienti alla sussistenza dell’ente – indotazione all’agenzia dopo i tagli imposti dal Pattodi Stabilità.Sul tavolo c’è, tra l’altro, il destino delle 27 delega-zioni estere, che qualche mese fa più di un politi-co avrebbe voluto addirittura dimezzare o accorpa-re in altri organismi di rappresentanza all’estero.

www.enit.itAndrea Lovelock

(da “L’Agenzia di Viaggi”)

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16 TURISMO all’aria aperta

Il turismo sportivo in grande evoluzione

B iciclette, scarponi e zaini,pinne, fucili ed occhiali: c’è chila chiama mobilità dolce, ma si

tratta di turismo sportivo, fenomeno dinicchia che negli ultimi anni ha segna-to un’evoluzione di tutto rispetto: inItalia si contano ora circa 10,2 milionidi viaggi per fare sport, che producono61 milioni di pernottamenti soltantonelle strutture ricettive italiane ed ungiro d’affari stimato in 6,3 miliardi dieuro. Cifre ufficializzate dalla Borsa delTurismo Sportivo a Montecatini Terme. BTS ha certificato il trend di crescita inItalia di alcune tipologie di turismosportivo. In testa il cicloturismo: qui leRegioni investono per le piste ciclabiliche attraversano luoghi e comunità dirichiamo turistico; poi la caccia, lapesca, il golf, l’arrampicata, l’escursio-nismo montano sulle ferrate. Se siparla di turismo attivo è perché – con-ferma l’Osservatorio Econstat – nel73% dei casi si parte per praticareeffettivamente il proprio sport preferi-to, solo il 16% lo fa per assistere adeventi sportivi (il restante 11% sonoaccompagnatori).

Villa Lante a Bagnaia è il Parco più bello d’Italia 2011

I l Giardino di Villa Lante aBagnaia è il vincitore dell'edizio-ne 2011 del premio "Il Parco

Più Bello d'Italia", assegnato l'anno

scorso al Parco del Castello diRacconigi.La giuria del concorso, riunitasi que-st'anno in ritardo rispetto agli anni

scorsi, ha voluto premiare il giardinodi Villa Lante in quanto luogo incan-tato che rappresenta, in tema di giar-dini, una delle maggiori espressionidella cultura italiana nel corso delCinquecento. Organizzato secondoprecise regole geometriche, il giardi-no è attraversato da un lungo asseacquatico - in alcune parti visibile, inaltre non visibile - che, partendo dal-l’alto, segue il pendìo sfruttando idislivelli del terreno fino a placarsi nelparterre d’acqua, un’immagine para-disiaca con al centro la fontana deiMori. Il Concorso Il Parco Più Bello è orga-nizzato con il Patrocinio delMinistero per i Beni e le AttivitàCulturali, del Ministero del Turismo,del Ministero dell'Ambiente, del FAI(Fondo Ambiente Italiano), edell'AIAPP (Associazione Italiana diArchitettura del Paesaggio). Maggiori info al sito: www.ilparco-piubello.it o nella pagina Facebook"Il Parco Più Bello".

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Gli italiani non rinunciano alle vacanze

C on le casse dello Stato a rischiodefault, gli italiani tirano la cin-ghia ma non rinunciano alle

vacanze. Il 67% dei turisti manterràinvariato nel 2012 il budget per i viag-gi: una spesa che per oltre un terzo deiglobetrotter nostrani è compresa tra 2mila e 4 mila euro. È quanto emerge daun sondaggio realizzato da TripAdvisortra il 21 e il 26 ottobre su 6.092 viag-giatori europei, di cui 1.104 italiani.Sempre secondo le rilevazioni, il 99%dei viaggiatori si concederà almeno unperiodo di ferie nel 2012, mentre il58% degli intervistati sta pianificandofra le due e le tre vacanze (una percen-tuale di gran lunga superiore al 45%del 2011).Inoltre, la metà dei turisti volerà versomete di lungo raggio, scegliendo desti-nazioni entro i confini del VecchioContinente solo nel 37% dei casi. Inbarba alla crisi, Australia, America ePacifico del Sud restano le mete cultper i gli italiani.www.tripadvisor.it

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Turismo in cifre

I dati diffusi da Bankitalia descrivonoun’estate brillante per il turismoincoming, in energico progresso:

saldo netto attivo per oltre 2 miliardidella bilancia dei pagamenti in luglio,contro poco più di 1,5 miliardi a luglio2010; e da gennaio a luglio il saldo èstato positivo per quasi 6,5 miliardi dieuro, contro quasi 5,9 miliardi nel 2010,stesso periodo.Per le spese dei viaggiatori stranieri inItalia si stima una crescita di oltre il 12%nel solo luglio, e del 5,6% tra gennaio eluglio, con ricavi totali per 18 milioni dieuro, e soprattutto è cresciuta del 9,7%la spesa degli stranieri che da noi sonovenuti esclusivamente per trascorrere levacanze.L’ottimismo di Taleb RifaiAi numeri di Bankitalia – confortantecontrappunto alle perdite contate daTradeLab sul turismo organizzato italiano– si aggiungono le stime e le proiezioniglobali, solidamente positive che Unwto,l’organizzazione del turismo delleNazioni Unite, ha annunciato nella sua19° Assemblea Generale a Gyeongju,Corea del Sud: insensibili alle previsioniprudentissime e perfino cupe che esco-no in questi giorni da tutti gli osservato-ri economici più e meno internazionali.Nel suo report intitolato “TourismTowards 2030” Unwto esprime certezzeconfortanti: la crescita non si arresta, ral-lenta solamente a una media del 3,3%l’anno, aggiungendo quindi altri 49milioni di viaggiatori internazionali ogni12 mesi al traffico turistico nel mondo. Aquesto ritmo gli arrivi internazionalisupereranno il tetto del miliardo l’annogià nel 2012 (erano 940 milioni nel2009) e raggiungeranno 1,8 miliardi nel2030.Ha commentato le stime il segretariogenerale di Unwto, Taleb Rifai: «Saràuna crescita più lenta – ha notato – e piùresponsabile. Un fenomeno che offreimmense possibilità all’industria del turi-smo, che può guidare la crescita econo-mica, il progresso sociale e la sostenibili-tà ambientale. La tendenza positiva inve-stirà tutti, mete emergenti e già afferma-

te, se sapranno cogliere le nuove occa-sioni di business con politiche adeguatein termini di protezione ambientale,infrastrutture, marketing e risorseumane. Le nuova sfida sarà di massimiz-zare i benefici economici e sociali portatidal turismo, e nel contempo minimizzar-ne l’impatto negativo. E per questo orapiù che mai bisogna che l’industria siaguidata dai criteri della sostenibilità».I dati confermano tuttavia che a cresceresarà soprattutto la domanda di turismoespressa dalle economie emergenti: più4,4% la media annua prevista, il doppiorispetto al 2,2% di crescita della doman-da di turismo espressa dalle economieavanzate.Unwto stima che da Asia, AmericaLatina, Europa Centrale e Orientale,Mediterraneo Orientale, Medio Orientee Africa partiranno in totale almeno 30milioni di nuovi viaggiatori l’anno, e solo14 milioni dalle nazioni più avanzate inNord America, Europa, Asia e Pacifico.I Paesi emergenti nuove star dell’in-comingIn termini di incoming i Paesi emergentiriceveranno entro il 2015 più visitatoridelle economie avanzate, e per il 2030secondo Unwto avranno conquistato il58% del mercato turistico globale.Addirittura il Nord Est dell’Asia sarà lameta più visitata del mondo, con il 16%degli arrivi, superando il Mediterraneoeuropeo che avrà il 15% di quota dimercato.Nell’outgoing entro 20 anni dominerà laregione Asia Pacifico, in crescita al ritmomedio del 5% l’anno, generando ognianno circa 17 milioni di nuovi viaggiato-ri. E tuttavia l’Europa sarà il secondogeneratore di viaggiatori, in progressosolo del 2,5% ma su un bacino di mer-cato più ampio, in grado di generare così16 nuovi milioni.

www.bancaditalia.it

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Successo per la stagione 2011 dei Giardini di Sissi

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20 TURISMO all’aria aperta

L e escursioni sulla neve sono digrande attrattiva in Vald’Ultimo e nel comprensorio

sciistico Schwemmalm (25 km dipiste e 6 impianti di risalita) le ciaspo-le sono la giusta soluzione per smen-tire chi sostiene di non amare glisport invernali. Non c’è limite di etàper indossare le racchette da allaccia-re ai piedi e appositamente studiateper poter camminare agevolmenteanche sulla neve fresca. Usare le cia-spole è davvero elementare e istinti-vo. Le guide alpine della Val d’Ultimopropongono itinerari con diversi livel-li di difficoltà e percorsi di differente

durata. In genere il punto di ritrovoper le escursioni di gruppo è allamalga Steinrast. Si può scegliere dipassare attraverso i silenziosi boschidei larici millenari, incontrare masiantichi e casette di legno con i tetti ascandole coperti di neve oppure fian-cheggiare le strade forestali fino incima al monte Schwemmalm (2150m).Le delizie gastronomiche locali sonogenuine, dal pane della Val d’Ultimo,allo speck, ai formaggi, alla carned’agnello e le erbe raccolte d’estatedai contadini sono un ulteriore attrat-tiva della valle.

In Alto Adige non solo sci.L’alternativa sono le ciaspole

S i è conclusa il 15 novembre, lastagione 2011 dei Giardini diSissi a Castel Trauttmansdorff,

con un nuovo record di visitatori. Ilvero punto di forza del giardino bota-nico meranese è rappresentato dallasua particolare offerta turistica a fortecarattere esperenziale, che rappresen-ta un perfetto connubio tra arte, natu-ra, cultura e intrattenimento. Grazie

alle cooperazioni internazionali e allenumerose sinergie con operatori turi-stici del Lago di Garda e Verona, anchequest’anno i Giardini di Sissi sono staticonsacrati meta turistica più amatadell’Alto Adige.La strategia vincente attuata daiGiardini è quella dell’innovazione nelleproposte di intrattenimento e nel con-tinuo cambiamento dell’immagine del

giardino stesso di mese in mese, inbase alle stagioni, offrendo ai suoiestimatori un’esperienza in continuomovimento. E il successo è sottolinea-to dai quasi 428.000 visitatori chehanno scelto di visitare i Giardini diMerano nella stagione 2011, contro i412.000 dell’anno precedente, conuna media giornaliera di 1.867 ingres-si.

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È il progetto pensatodall'Unione Europea quellodi installare sulle nostre auto,

obbligatoriamente, l'Alcolock, undispositivo che impedisce alle vetturedi partire quando il conducente è instato di ebbrezza. In particolare, ilsistema si serve di un mini-etilometrocollegato alla centralina del motore eintegrato nella chiave di avviamento,per cui se il dispositivo calcola untasso alcolico nel sangue superiorealla media, l'auto si ferma istantanea-mente.Dobbiamo però precisare che unsistema simile, rilevatore dell'alcole-mia nell'aria espirata dal conducente,è già stato brevettato anche in Italia

dal prof. Atzena di Ferrara e si chia-ma Angel.Attualmente sappiamo che un siste-ma simil, entro Natale, sarà obbliga-torio in Olanda; oggi lo vediamo uti-lizzato da alcune aziende di trasportiche se ne servono come sistema dicontrollo dei propri dipendenti, ma lasua introduzione sulle vetture saràprogressiva: nel paese dei tulipanipartirà dagli autotrasportatori e con-ducenti professionali, fino ai privatidefiniti "recidivi" per guida in statod'ebbrezza, a cui è stato rilevato untasso superiore a 1,3 mg/dl (i limitiattuali in Olanda sono 0,5 mg e 0,2per chi ha la patente da meno di 5anni)... E non conviene sottrarsi per-

ché immediato scatta il divieto diguida per cinque anni.(Articolo pubblicato dal CUFRAD sulsito www.alcolnews.it)

Un progetto dell'UE: Alcolock obbligatorio sulle auto

Parte il Natale all’Acquario di Cattolica

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TURISMO all’aria aperta 21

P resto, oltre che nei locali pub-blici, non si potrà fumare nem-meno in auto. Il motivo? In

particolare per l'alta concentrazione ditossine alle quali vengono esposti i pas-seggeri, con particolare attenzione pergli anziani e i bambini. A sostenerlo, imedici britannici (Bma) secondo cui ilivelli di tali tossine, nell'abitacolo, pos-sono essere di 23 volte superiori aquelli di un bar. I più a rischio? I bam-bini e gli anziani: nei primi perchéassorbono più sostanze nocive degliadulti ed il loro sistema immunitarionon è altrettanto sviluppato. Per glianziani invece, il fumo può generareproblemi respiratori. Insomma, la situazione è piuttostograve, da qui l'idea di continuare labattaglia contro questo terribile vizio e

quindi invitare il governo britannico aintrodurre il divieto al fumo nei veicoliprivati.Del resto il fumo passivo sta provocan-do sempre più danni. Negli USA taleassunzione indiretta porta ogni annofino a 60.000 morti negli anni 2000,precedentemente la mortalità era stataattestata, negli anni 1980, da 35.000ai 40.000 morti all'anno. In Italia lamortalità è di circa 2.800 morti ognianno. In Francia avevano calcolato chenel 1997 i non fumatori obbligatiall'assunzione continuativa del fumoerano circa 3.000 in tutto il paese, mai danni potrebbero portare anche a5.000 morti all'anno.Quindi grandi fumatori, cercate di darciun taglio una volta per tutte: smetteredi fumare farà solo bene alla vostra

salute. Secondo l'OrganizzazioneMondiale della Sanità (OMS) le sigaret-te sono la causa del 20% delle mortinei Paesi sviluppati, oltre ad esserecausa del 90-95% dei tumori polmo-nari, l'80-85% delle bronchiti cronicheed enfisema polmonare, il 20-25%degli malanni cardiovascolari.(Articolo pubblicato dal CUFRAD sulsito www.alcolnews.it)

Fumare in auto? Presto sarà vietato

G iovedì 8 dicembre, in occasio-ne del lungo pontedell’Immacolata, l’Acquario di

Cattolica inaugura la 5a Edizione dellarassegna “Presepi sott’acqua”: scultu-re in terracotta, vetro soffiato, cerami-ca posizionati all’interno delle vaschepiù suggestive. Quest’anno, per tuttoil periodo natalizio, si può dare unamano alla natura e alle specie a rischioregalando il buffo peluche di

Squaloanchio, Pinguiniamo oTartamica a sostegno del progetto“Salva una Specie in pericolo”.Il Presepio rimarrà aperto fino all’8gennaio 2012.L’Acquario durante tutto il periododelle festività regala l’entrata a tutti ibambini che porteranno una pallinaper decorare il Grande Albero diBenvenuto.

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22 TURISMO all’aria aperta

Attualità

Pazza idea... I camperparcheggiamoli nel deserto!

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TURISMO all’aria aperta 23

Attualità

Q ualche anno faimperversava unmotivetto di succes-so che ripetutamen-te si chiedeva …ilvecchietto dove lo

metto, dove lo metto non si sa… Mutatismutandis e per una sorta di corsi e ricor-si vichiani oggi imperversa tra i camperistiuna drammatica ed ossessiva domanda…“l’autocaravan, dove lo metto?” Nellosconfinato deserto della Patagonia o sullanuvoletta rosa pallido che ho acquistatorecentemente con uno sconto promozio-ne? Il patema è stato generato da unaimprovvida, disinvolta, superficiale quan-to incomprensibile nota redatta dalcomando provinciale dei Vigili del Fuocodi Livorno ed inviata al Sindaco di quelcapoluogo nella quale, dopo un sopra-luogo a seguito di esposto per la sosta dicinque camper in una via, veniva posto inevidenza… sulla base delle esperienzeoperative di quel Corpo che quei veicolisono suscettibili di un grado di rischionotevolmente maggiore (hanno provve-duto ad almeno un’approssimativa quan-tificazione del rischio maggiore?) rispettoagli automezzi ordinari (quindi anchequesti sono (potrebbero) essere causa diprobabili inneschi di incendio) in quantosoventemente sono caratterizzati dallapresenza di impianti ed utilizzatori elettri-ci la cui installazione non risponde(rebbe)ai requisiti della regola d’arte. Tale circo-stanza incrementa la probabilità di inne-schi di incendio (…). “Alla luce di quanto esposto – sostiene lanota - questo Comando ritiene, ai finidella salvaguardia della pubblica incolu-mità che i Camper (sic !!!) (sarebbeopportuno ancorchè necessario che qual-cuno riferisse ai firmatari della nota chedalla semplice e non elucubrata letturadell’art. 54 del codice della strada si evin-ce chiaramente ed incontrovertibilmenteche il termine camper non esiste, ma chesicuramente detta definizione dei veicoliabitativi autocaravan è stata figlia dellapenna dell’estensore dell’esposto e ripe-tuta in maniera tautologica, n.d.r.) nonpossono sostare nella zona… pertanto sirende necessario adottare provvedimentiatti ad interdire la sosta dei Camper(arrieccoci) nelle zone destinate al par-cheggio ordinario degli autoveicoli”.Tanto premesso faccio delle considerazio-ni a voce alta sperando in un roboanteeco delle stesse: - I firmatari hanno inteso (forse identifi-candosi con l’attuale momento di gover-no tecnico) di poter modificare unilateral-mente (non mi risulta che ci sia stato unpreventivo confronto con i ministeri inte-ressati) il vigente codice della strada limi-

Testo di Domenico Carola,Docente di Diritto sulla Circolazione

Abbiamo chiesto al nostro esperto in materia di cir-colazione stradale un parere sull’assurdo suggeri-mento fornito dai Vigili del Fuoco di Livorno alSindaco in seguito all’esposto di un cittadino. Diseguito, la sua risposta

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24 TURISMO all’aria aperta

Attualità

tando (direi impedendo) la libera circola-zione degli autocaravan?- Per tutte le considerazioni in rapida sin-tesi esposte non sarebbe altrettantodoveroso oltreché giusto ai fini di nonmettere a repentaglio la pubblica incolu-mità (si fa per dire e ridere) interdire lasosta anche ai veicoli con propulsione agpl ovvero a metano (sempre al già cita-to quarto capoverso della nota di cui sitratta si legge un passaggio riguardantedetti veicoli che testualmente recita…suscettibili di un grado di rischio notevol-mente maggiore rispetto agli automezziordinari in quanto soventemente sonocaratterizzati dalla presenza di impianti dutilizzatori elettrici la cui installazionenon risponde ai requisiti della regolad’arte. Ma detti automezzi non sonocaratterizzati nè da un impianto a gpl nèelettrico necessario per il loro utilizzoquali elettrovalvole e elettroiniettori?- Ed ancora quale amministratore che inun momento di pura demenzialità doves-se adottare un’ordinanza che vietasse lasosta per gli autocaravan in base allemotivazioni della nota dei Vigili delFuoco di Livorno se la sentirebbe di con-sentirla per i veicoli a gpl o a metano? Ilprovvedimento sarebbe discriminante tracategorie di veicoli e, come mi hannoinsegnato durante la frequenza universi-taria, potrebbe essere oggetto di reato diabuso di potere.- Come si può (potrebbe), senza farsi

sfiorare da un minimo di responsabilepreoccupazione, consentire ancora la cir-colazione di intere famiglie su autoveico-li che non sono (sarebbero) sicuri ovveroaffidabili ma al contrario ritenuti dellevere e proprie bombe viaggianti prontead esplodere con conseguenze inimma-ginabili.Non si renderebbe obbligatoria, sempreper le motivazioni in argomento, la tota-le, urgente ed immediata chiusura ditutti i campeggi e segnatamente, e sonola magna pars, di quelli che sono ubicatinelle città?- Perché allora non estendere il divieto atutti quegli autoveicoli attrezzati alla pre-parazioni di alimenti (polli, piadine, ham-burgher, mandorle, caramelle e torroni )che diuturnamente vediamo sostare edoperare nei mercati rionali, durante losvolgimento di fiere, feste patronali e

sagre? - E come la mettiamo per tutti quegliesercizi che vendono bombole di gpl eche sono ubicati sotto piccoli o grandicondomini? E con gli impianti di distribu-zione di carburanti (benzina, gpl) chetutti noi vediamo nella loro policromiafare da contrasto al grigio dei palazzisotto o in prossimità dei quali insistono?Non si renderebbe necessaria ovveroobbligatoria una class action nei con-fronti delle case produttrici dei veicoliabitativi in quanto venditori di veicoli rite-nuti non legalmente idonei? Delle duel’una: o i veicoli che producono e pongo-no in vendita sono potenzialmente peri-colosi durante la circolazione (dinamica odi stallo) ed allora la stessa non deveessere consentita o se la pericolosità, cosìcome rappresentata, non è riscontrabileovvero dimostrabile, dovranno essere

Il Coordinamento Camperisti segnalacon preoccupazione e disappuntouna singolare presa di posizione deiVigili del Fuoco di Livorno. Un lorointervento in seguito all’esposto diun cittadino sta infatti provocandoun vero e proprio terremoto nelmondo del camperismo.Spieghiamo perché. Nel rapportoconclusivo redatto dopo il sopralluo-go in una strada occupata da 5 cam-per in temporaneo parcheggio silegge: “… sulla base delle esperien-ze operative dei Vigili del Fuoco, sipone in evidenza che gli automezziCamper sono suscettibili di un gradodi rischio notevolmente maggiorerispetto agli automezzi ordinari, inquanto soventemente sono caratte-rizzati dalla presenza di impianti edutilizzatori elettrici la cui installazionenon risponde ai requisiti della regolad’arte. Tale circostanza incrementa laprobabilità di inneschi d’incendio.Oltretutto i Camper generalmentesono dotati di bombole di gpl le

quali, in presenza di calore, di eleva-ta intensità che si può sviluppare incaso d’incendio, determinano effettigravi conseguenti al fenomeno discoppio mettendo a repentaglio l’in-columità pubblica.(…) Alla luce di quanto sopra espo-sto – conclude il rapporto – questoComando ritiene, ai fini della salva-guardia della pubblica incolumità,che i Camper non possano sostare inprossimità di edifici di civile abitazio-ne, pertanto si rende necessarioadottare provvedimenti atti ad inter-dire la sosta dei camper nelle zonedestinate al parcheggio ordinariodegli autoveicoli. Si ritiene (inoltre)che le aree di sosta dei camper devo-no essere definite anche sulla basedei criteri di sicurezza antincendiomediante l’adozione di congruedistanze di sicurezza rispetto ai fab-bricati, alle aree di sosta degli auto-veicoli ordinari ed ai giardini e areevegetative in genere”.Il rapporto appena illustrato è stato

inviato al Sindaco del Comune diLivorno, al Comandante della PoliziaMunicipale di Livorno e allaPrefettura. Si tratta, come si può benvedere, di un atto di aperta ostilitànei confronti di una branca nonsecondaria del turismo. Seguendo leregole suggerite dai Vigili del Fuocodi Livorno, i camperisti verrebberotrattati come un branco di appestati,ai quali, nella migliore delle ipotesi,sarebbe consentita la sosta su qual-che nuvoletta di passaggio.Inutile dire che quanto messo nerosu bianco dai Pompieri di Livorno stasuscitando feroci polemiche negliambienti del turismo itinerante.Il sindaco ha dato immediatamentecorso all’attuazione dei provvedi-menti richiesti dai pompieri, limitan-dosi a proibire la sosta dei campernella via dalla quale è partito l’espo-sto. Contro l’ordinanza si è mossaAPC-Anfia con una lunga lettera diprotesta.

I camper? Stiano alla larga dai centri abitati!LA NOTIZIA

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TURISMO all’aria aperta 25

Attualità

destinatari delle sole limitazioni previsteper i veicoli dotati delle stesse caratteristi-che costruttive.- E come la mettiamo per tutte quelleabitazioni, e sono ancora numerosissime,che hanno le cucine alimentate dallabombola a gpl o addirittura l’impianto diriscaldamento? Le facciamo immediata-mente sgomberare in quanto non siamoin grado di poter certificare se l’impiantoelettrico è a norma? E quei funghi dimetallo che durante l’inverno proliferanonei pubblici esercizi dotati di bombole agas per riscaldare le verande esterne?- Ultima amenità: come mai i vigili delfuoco, sempre nell’ottica della nota diLivorno, sulla base delle loro esperienzeoperative finalizzate alla salvaguardiadella sicurezza pubblica non perseguonotutti quei sindaci che consentono e pro-muovono la realizzazione di barbacue neiparchi pubblici per dare modo ai propriconcittadini ma a quelli in generale diarrostire carni e pesci ponendo a rischio ilparco dagli incendi che potrebbero inne-scarsi a causa dell’uso di tali attrezzatu-re? Ma la vogliamo finire di renderci ridicoli.Basta con tutte queste caz… Anche per-

ché in tutta Italia i benemeriti vigili delfuoco sono una istituzione imprescindibi-le, si occupano di cose veramente impor-tanti quali gli incendi, le alluvioni, si pro-digano nell’aiutare la gente in tutte le piùvariegate situazioni di pericolo o difficol-tà e pongono in essere una vera, oppor-tuna e necessaria prevenzione. Tanto premesso, ritengo che ogni ulterio-re considerazione sullo stucchevole argo-mento sia inutile e, pertanto, a conclusio-ne mi permetto di trarre le seguente con-clusioni.Nell’attuale vigenza delle norme cheregolano la circolazione stradale e delleDirettive Europee in materia di mobilitànon si evince alcuna norma che limiti onon consenta la sosta delle autocaravano che comunque preveda un divieto perle argomentazione (elucubrazioni menta-li!) di cui alla nota in commento. I sindaci che in aderenza alla stessadovessero assumere provvedimenti limi-tativi potrebbero e dovrebbero esseredenunciati per il reato di abuso di potere;il provvedimento limitativo, restrittivo oobbligatorio adottato, inoltre, sarebbeincostituzionale in quanto violerebbel’art. 3 della Costituzione sulla libertà ed

eguaglianza tra i cittadini ma dovrebbeessere sorretto da una congrua e specifi-ca motivazione rapportata alle peculiaricaratteristiche dei luoghi e alle peculiariesigenze della circolazione stradale iviesistente (sul punto vedi anche TARLiguria 24 febbraio 1988, sentenza nn.157 e 158). E’ solo il caso di ricordare e ribadire che,ai sensi dell’art. 185 del “vigente” codicedella strada, le autocaravan non possonoessere discriminate rispetto agli altri vei-coli per quanto riguarda limitazioni e pre-scrizioni e, qualora siano fissate, non pos-sono essere previste deroghe più favore-voli o misure più restrittive solo per que-sti tipo di veicoli. Concludiamo rivolgendo rispettosarichiesta alla Direzione Regionale deiVigili del Fuoco della Toscana affinchèrevochi la nota in autotutela ovvero in viagerarchica nella qualità di organo sovra-ordinato in quanto priva di motivazionitecniche idonee a giustificarne le conclu-sioni.Noi che vediamo il bicchiere sempremezzo pieno e siamo degli inguaribiliottimisti attendiamo fiduciosi.

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26 TURISMO all’aria aperta

Attualità

La sicurezza in camper dipendedalla qualità della manutenzione

Testo di Giuseppe Continolo

ASSOFICINA è una neonata Associazione la cui finalità è la professionalizzazio-ne, tramite appositi corsi sul lavoro degli addetti alla manutenzione di automezziin generale e degli autocaravan, in particolare

U n recente evento, come il rap-porto dei Vigili del Fuoco diLivorno che, in pratica, scorag-

gia la sosta delle autocaravan nei centriabitati, hanno suscitato un certo allar-me nel nostro settore, anche se – per ilmomento - la conseguenza riguarda unnuovo divieto di sosta dei camper in unasola via della città. Il provvedimento sibasa su una presunta pericolosità delle

autocaravan a causa di un’impiantisticache non sempre è in regola con le piùelementari normative sulla sicurezza.Nasce spontanea un domanda: comelimitare i rischi connessi alla vita in cam-per?Una prima risposta la lancia ASSOFFICI-NA, un’Associazione la cui principalefinalità consiste nel fornire una forma-zione e, quindi, un riconoscimento ai

professionisti addetti alle manutenzioni.Come è noto, la sicurezza di un’autovei-colo dipende, in larga misura, dalla pro-fessionalità del personale addetto allamanutenzione, cosa che non sempreavviene, dal momento che in Italia nontutte le professioni sono riconosciute eregolamentate. ASSOFFICINA intende colmare questovuoto, almeno per quanto riguarda gli

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addetti alle manutenzioni, dando loroun’adeguata preparazione e il necessa-rio riconoscimento.Ne abbiamo parlato con DimitriZambernardi, presidente della neonataAssociazione, al quale abbiamo innanzi-tutto chiesto: quali sono gli scopi cheintendete perseguire?ASSOFFICINA – ci ha risposto – èun’Associazione tecnico-professionaleche si propone di regolamentare la pro-fessione del manutentore, in particolaredi automezzi, anche attraverso l’istitu-zione di un albo. Non ci proponiamo peril momento di certificare l’idoneità delsingolo individuo all’esercizio della pro-fessione, ma di accreditarlo con attestatiche comprovino la sua professionalità.Come pensate di raggiungere que-sto risultato?Lo strumento principale che intendiamoutilizzare è la formazione. Ci spinge inquesta direzione la consapevolezza cheviviamo in un mondo nel quale l’unicacertezza è rappresentata dal continuocambiamento delle situazioni nelle qualisiamo coinvolti sul piano professionale.Tanto per fare un paio di esempi, bastaricordare che le tecnologie evolvono incontinuazione e che numerosi sono inuovi prodotti che si affacciano sul mer-cato. Tutto ciò impone che chi non vuolerimanere tagliato fuori dal processo pro-duttivo debba assoggettarsi a un proces-so di formazione permanente.In poche parole, vogliamo – attraverso inostri corsi – integrare la “conoscenzapratica” che un lavoratore accumuladurante la sua esperienza lavorativa coni continui aggiornamenti che la profes-sione richiede. Tutto ciò a vantaggio siadell’impresa che eroga il servizio che delcliente.Esistono casi di attività come lavostra sul piano internazionale?Ci risulta che la Commissione Europeaintenda imporre entro il 2013 una diret-tiva che obblighi gli stati membri a rego-lamentare l’esercizio delle professioni.L’unico paese che ha già avviato un’atti-vità come quella che intendiamo svolge-re è la Germania. I corsi sono eseguitidalla Fahzeugakademie in collaborazio-ne con la DCHV (l’Associazione tra i con-cessionari di autocaravan e caravan).Quando avranno inizio le vostre atti-vità?Premesso che ASSOFFICINA si è costitui-ta a fine ottobre 2011, dopo un’assem-blea che si è svolta a Montecosaro (MC),pensiamo di essere pronti a effettuare iprimi corsi entro gennaio 2012.

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Attualità

Ecco le risposte ai principali quesiti circa questo nuovo dispositivo utilizzato perrilevare la velocità

Tutor: verità, leggendemetropolitane e bufale

Il Tutor c’èUn italiano su 5 non lo sa ma il Tutor, unsistema innovativo che sostituisce l’au-tovelox e che funziona facendo un cal-colo della velocità media in un percorsoche va da 10 a 30 km circa di strada, esi-ste ed in alcuni tratti autostradali è già infunzione.

Il Tutor non è sempre efficaceVero. Il dispositivo non è sempre effica-ce. Infatti, in alcuni casi può accadereche non riesca ad elaborare il numerodella targa del mezzo che ha commessol’infrazione, soprattutto nel caso di neb-bia fitta (visibilità inferiore ai 30-40metri) o di un violento temporale.

Il Tutor è sempre attivoFalso. Questo apparecchio ha infattibisogno di interventi di manutenzione.Ovviamente, però, nessuno sa quando èinattivo su determinati tratti di autostra-da e i pannelli a messaggio variabile cheavvertono della sua presenza rimangonoaccesi anche quando il Tutor non funzio-na.

Ci si può appellare quando i Tutorsono fuori taraturaFalso. Il Tutor potrebbe non funzionaresolo nel caso in cui i due orologi chedeterminano il tempo impiegato perpercorrere quel determinato tratto auto-stradale non fossero sincronizzati ma,

essendo tutti collegati tra loro via satel-lite, la sincronizzazione è garantita.

Rallentare in prossimità delle teleca-mere è inutileVero. Venendo rilevata la velocitàmedia, non è certo frenando all’ultimomomento, come avviene per l’autove-lox, che si possa scampare alla multa. Imotociclisti, inoltre, non pensino dipoter evitare la multa zigzagando tra lespire collocate sotto il manto stradaleche sono sistemate in modo che almenouna svolga sempre il suo compito. Ilsegreto è quindi, rispettare i limiti edaccorgersi del cartello che avvisa circa ilTutor lungo quel tratto.

Testo di Domenico Carola, Docente di Diritto sulla Circolazione

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Attualità

Il Tutor non rileva chi circola sullacorsia d'emergenzaFalso. Le telecamere riprendono perfet-tamente anche quel tratto e, in questocaso, la sanzione prevista dal codicedella strada va da 389 a 1.559 euro.

Nello stesso giorno si può esseremultati più volte sulla stessa auto-stradaVero. Non c'è limite al numero di con-travvenzioni che possono essere commi-nate lo stesso giorno, per la stessa autoe sulla stessa arteria. C’è il caso di unautomobilista che lungo il tratto Torino-Roma e ritorno, ha collezionato multeper un totale di 5.300 euro.

Il Tutor "scheda" le targhe di tuttiveicoliFalso. Vengono registrate su un suppor-to soltanto le targhe dei veicoli chehanno tenuto una velocità media supe-riore ai limiti. Gli altri transiti vengonocancellati automaticamente.

Dove c'è il Tutor può esserci ancheun AutoveloxFalso. Se in un tratto autostradale è in

funzione il Tutor, è escluso che in quellostesso tratto ci si possa imbattere anchein una postazione Autovelox, fissa omobile. Non può dunque essere multa-to due volte per la stessa infrazionecommessa nel medesimo punto.

Il Tutor funziona solo per le autodotate di telepassFalso. Questa è una “bufala” molto invoga e totalmente falsa. Il Tutor svolgela sua funzione in modo totalmenteindipendente dal mezzo di pagamentodel pedaggio scelto dal conducente.

La variazione dei limiti di velocitàimpostati sul Tutor non è immedia-taFalso. In caso di pioggia il limite divelocità in autostrada da 130 km/hscende a 110 km/h. L'aggiornamentodel limite impostato sul Tutor potrebbebenissimo essere immediato. Quindi,continuare a guidare a 130 mentre stainiziando a piovere potrebbe farci arri-vare una multa a casa. Dalla fotografiasi potrà comunque riuscire a vedere sein quel momento pioveva o c’era laneve e così via.

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Attualità

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Attualità

N on si tratta delPresepio nelmondo, ma pro-prio il mondo nelpresepio. Si trattadi una collezione

diretta e curata dallo scrittore AchilleMascheroni, che contiene circa 300Presepi che rappresentano la Nativitàdi Gesù come viene interpretata dallevarie Nazioni di tutto il Mondo. E’ il mondo dall’Europa, all’Asia,all’Africa, all’America che descrive laNatività di Gesù interpretandolasecondo la cultura della popolazione. Il presepe infatti, è una rappresenta-zione ricca di simboli. Alcuni di questiprovengono direttamente dal raccon-to evangelico e sono riconducibili alracconto di Luca: la mangiatoia,l'adorazione dei pastori e la presenzadi angeli nel cielo., ma molti partico-lari scenografici dei personaggi edelle ambientazioni del presepe esu-lano dalla ricostruzione reale dellanatività, per ricordare l’avvenimentosecondo la fantasia locale. Oserei dire che quanto è raffiguratonei presepi della collezione anticipa oconferma l’interpretazione di conce-zione relativistica moderna. Il prese-pio non è una rappresentazione realedella grotta, del bue, dell’asinello e ditutti i personaggi che sono comparsiper la prima volta nel presepio viven-te di San Francesco. Nella raccolta delMondo del Presepio si realizza lo slo-gan del Museo: Ammiri il Presepio evisiti il mondo.Le figure che compaiono sono realiz-zate nell’ambiente in cui la gentevive. Sono gli orsi della Groenlandiache salgono verso la grotta che è unigloo, le tartarughe che rappresenta-no il bue e l’asinello nella pirogadell’Amazzonia. Passiamo poi a unainterpretazione surrealistica quando ipersonaggi son oggetti, come la violae il violoncello nel presepio dell’or-chestra o ancora più esasperata lavisione della pala e della zappa conl’aureola a confermarli San Giuseppee la Madonna.Non mi dilungo oltre, le fotografieallegate possono dare, se pure informa ridotta una idea della collezio-America

Il Mondo nel PresepioTesto di Camillo Musso

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Attualità

ne, ma solo andando di persona sipuò, con molta calma, ammirarne ilcontenuto, interpretandolo personal-mente.La mostra si trova nel fienile dellacascina Vistarina, appositamente tra-sformato in un lungo e tortuoso corri-doio.Alla base, nella stalla sotto il fienile sipossono ammirare invece gli splendididiorami che rappresentano nelle varienicchie tutta la vita di Gesù. Note praticheCascina Vistarina al km 4 della stradaprovinciale N° 17 che da Melegnanoconduce a Sant’Angelo Lodigiano. Lamostra è aperta ogni sabato e dome-nica dalle 14.30 alle 17.30 dallaprima domenica di Dicembre sino allaseconda domenica di Gennaio.Chiusa il giorno di Natale.

Cina

Orchestra

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Surreale

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Attualità

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Neve che passione!parte seconda

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Attualità

Testo di Salvatore Longo

Dopo avere passato in rassegna le ultimissime novità del Belpaese, facciamo unsalto oltre frontiera per vedere cosa offrono alcune importanti e attrezzate loca-lità per lo sport e il turismo invernale �

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FRANCIADalla Savoia Mont Blanc all’Auvergnel’emozione di sciare nelle località chehanno fatto la storia della montagnacome luogo di sport

Superati i tunnel del Frejus o del Bianco,si è subito nella regione Savoie MontBlanc, regno incontrastato della neve edel ghiaccio, dove gli sciatori hannol’imbarazzo della scelta: 4.800 km dipiste distribuite in 17 comprensori colle-gati da navette o raggiungibili con gli sciai piedi. Anche gli appassionati dello scidi fondo hanno da divertirsi in 38 diver-si siti.Un’attenzione particolare - scelta moltointelligente e non molto frequente - èquella riservata agli adulti che nonsanno sciare. Considerati un atout perla Regione sono state loro riservate ini-ziative che inducano nella tentazione diprovare: offerte estremamente allettan-ti che includono la messa a disposizionedei materiali e di un maestro.La Savoie Mont Blanc si propone inoltrecome regione particolarmente adattaalle famiglie: numerosissime sono ovun-que le iniziative riservate ai bambini alivello sia di intrattenimento, sia di atti-vità. Divertente e affascinante per esem-pio è a La Sambuy il nuovo fun bob: unapista di 600 metri scandita da curve esalti su cui si possono raggiungere i 35Km/h e alla quale possono accedere ibambini di almeno 4 anni, purchéaccompagnati da un adulto.Non meno emozionante a Châtel l’airboard (si pratica anche fuori pista): unaspecie di slittino che corre scivolando suun cuscino d’aria e che si manovra conlo spostamento del corpo del pilotadisteso. In circa 18 località della Regionesi può provare l’emozione di farsi traina-re (sci ai piedi) da un cavallo (da soli ocon i propri figli): è lo ski-joëring che siaffianca alla slitta trainata dai cani, allacascata di ghiaccio, alla possibilità - apartire dall’età di sette anni - di appren-dere e praticare il biathlon (compren-dente tiro con la carabina) e alla novitàdell’inverno 2011-12 rappresentatadalla racchetta freeride con cui è possi-bile compiere grandi discese.E dopo la neve (o in alternativa) è diver-tente giocare con… l’acqua. Ecco quin-di i centri acquatici di Les Arcs,Montchavin-les-Coches e Monzine-Avoriaz con vasche di balneoterapia,spazi giochi per i bambini, svariati tipi ditrattamenti e piscine anche all’esternoche si aggiungono ai molti centri wel-lness esistenti o di nuova realizzazione.

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Sci, wellness, passeggiate a piedi o conle ciaspole sono comunque motivo di…buon appetito e Savoia Mont Blanc èideale per tenere in forma anche lagola: una cucina che nella sua semplici-tà e autenticità è profondamente raffi-nata (sono ben 29 i ristoranti stellati).Per esempio cosa c’è di meglio che con-cludere una bella gita gustando la tomadei Bauges fusa sul pane d’alpeggio?A Les Gets cena con emozioni: ci si arri-va a bordo di un ‘gatto delle nevi’, men-tre a Morzine-Avoriaz è la teleferica cheporta a cena in cima al monte Piéney epoi, godendosi appieno gli splendoridella notte, vorticosa discesa in slittino,mentre in Val Thorens si può provareuna doppia ebbrezza: prima quella dellacena in una yurta a 2500 metri e poi ladiscesa alla luce delle fiaccole.La Vallée de Chamonix Mont Blanc èuna delle località che hanno fatto la sto-ria della montagna come luogo idealeper lo sport e per il riposo, in estatecome in inverno.Chamonix - famosa per il miticoKandahar, prova della coppa del mondodi sci alpino programmata quest’anno il

4 febbraio 2012 - offre 110 km di piste(di cui il 90% sopra i 2.000 metri) distri-buiti in 4 comprensori sciistici, maanche lo sci di fondo è protagonista concirca 550 km di tracciati. Grande è inol-tre la varietà delle attività che si posso-no fare oltre allo sci: dal parapendio,alla cascata di ghiaccio, alle racchetteda neve…Anche chi ama le escursioni a piedi hauna molteplicità di proposte: sono infat-

ti ben 17 i km di sentieri pedonali dallediverse difficoltà nel mezzo di incante-voli paesaggi invernali.Grandi emozioni sono offerte dalla tele-ferica dell’Aiguille du Midi che dalla sta-zione d’arrivo a 3842 m offre una vistaindimenticabile sul Monte Bianco e sulleAlpi e dall’escursione in treno con cui sipuò godere la Mer de Glace (1913 m).Una tranquilla e simpatica alternativa auna giornata di sci è recarsi con la slitta

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all’Alpine Coaster, il parco di diverti-menti di Planards à Chamonix.E ai bambini naturalmente sono riserva-ti programmi speciali.Anche Chamonix naturalmente offremolte possibilità golose per ritemprarsidelle fatiche dell’attività fisica: sul bordodelle piste, nel bosco o negli alpeggiinnevati le buvettes d’alta quota offro-no la gioia di poter assaporare crotes,farçon, torte ai mirtilli e molte altresplendide tipicità savoiarde.

Se si vuole però vivere l’emozione dimangiare nel ristorante più altod’Europa, non resta che andare in cimaall’Aiguille du Midi a Le 3842 m (apertodalle vacanze di Natale) in cui gustare difronte a un panorama indescrivibile leoriginali ricette su ardesia.L’altra regione sciistica facilmente rag-giungibile dal nostro Paese è quella diLes 2 Alpes e dell’Alpe d’Huez.Les 2 Alpes è una moderna stazionecostruita su antichi alpeggi a 1600 m di

altitudine al confine tra le Alpi del norde del sud e precisamente al centrodell’Oisans nel dipartimento dell’Isère. Èfamosa, oltre che per le piste per lo scialpino, per le sue alte vette (fino a 3600m) che garantiscono la possibilità disciare sempre su neve naturale, per leattività, animazioni ed eventi che lacaratterizzano. Sono 104 le piste (per225 km dei quali il 60% per i livelli prin-cipianti e intermedi) e sono organizzatesu quattro settori (Mont de Lans villagea 1300 m, Vallée Blanche e Les Crêtes a2100 m e le Alte vette tra 2600 e 3600m) che hanno la particolarità di diveniresempre più semplici con l’aumentaredella altitudine. Gli impianti di risalitasono 51. In questo paradiso dello scinon manca la possibilità di praticare -oltre allo sci di fondo (25 km di piste) eallo snowboard - alpinismo, cross, free-style e freeride. Ma è possibile godere laneve anche con le racchette ai piedi opraticando il parapendio, il quad, ousando la motoslitta, il calesse o l’elicot-tero o cercare emozioni praticando il‘ruisseling’(escursione su fiumi gelati) olo ‘speed riding’ (tra il parapendio e ilparacadute) o più semplicemente scian-do in notturna sulle alte vette, magaridopo una cena consumata in altitudinea 3200 metri.E a proposito di ristoranti sono 72,

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ognuno con un proprio stile e copronotutti gli aspetti della gastronomia: unvero e proprio trattato di cucina. Bar ediscoteche completano un’offerta in cuiil dopo sci gioca un ruolo fondamenta-le.Per riposarsi dallo sport si possono visi-tare gli antichi villaggi di Mont de Lanse Venosc. Quest’ultimo è un tipicoborgo di montagna dell’Oisans, nelcuore della valle del Vènéon, dalle stra-dine strette e dalle secolari case conta-dine, con un campanile del XIV secolo euna pala d’altare del XVII. È un ambien-te autentico e rustico che testimonia lavita tra le montagne e con la sua sem-plicità favorisce la creatività di un arti-gianato riccamente differenziato.Inutile dire che a Les 2 Alpes il wellnessè la seconda attività dopo lo sci: sono 9i centri che pongono a disposizionedegli ospiti ogni trattamento immagina-bile.La clientela di Les 2 Alpes è tendenzial-mente giovane e spesso con problemi dibambini piccoli: la località ha ottenuto ilmarchio Famille plus montagne chegarantisce un’accoglienza particolare aibambini, e infatti nel centro

‘Bonhomme de neige’ i bambini sonoaccolti e custoditi dai sei mesi d’età.Spazi e attività sono predisposte per ledifferenti età in modo da coinvolgere ipiù giovani avviandoli alle discipline pre-ferite.L’Alpe d’Huez (1860 m) - chiamata‘l’isola del sole’ per la sua esposizione a

sud - si trova nella catena montuosadelle Grandes Rousses alla convergenzadi Oisans, Dauphiné, Isère e Alpes duNord. Panorami eccezionali (dal PicBlanc a 3330 m è possibile vedere circa1/5 del territorio francese) fanno dasfondo a un’area sciistica con 133 pisteper una lunghezza complessiva di 250

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km. 81 gli impianti di risalita, 2 glisnowparks.L’Alpe d’Huez è anche il regno del fuo-ripista con una ventina di itinerari diffe-renti anche come difficoltà e dello ski-cross con una pista dedicata.Affascinante nelle notte di luna pienalanciarsi - eventualmente dopo un sim-patico pasto al rifugio Guc (oltre i 3000)sul Pic Blanc - una discesa sotto le stelledi circa un’ora fino al paese.Bambini e aspiranti discesisti non giova-nissimi possono imparare con la massi-ma tranquillità e sicurezza nelle duearee riservate e protette. Anche gliappassionati dello sci di fondo trovanoampia risposta alle proprie aspettativecon 50 km di tracciati e chi non vuolmettere nessun tipo di sci ai piedi nonha scuse per impigrirsi: 35 km di pisteper i pedoni lo attendono, oltre natural-mente a moltissime altre attività più o

meno impegnative: dal parapendio, allascuola di guida sul ghiaccio, al deltapla-no, allo speed-riding, ai corsi di patti-naggio artistico, al culing, al kart, alleslitte trainate dai cani, allo ski-joëring...ce n’è per tutti i gusti.Molte le attività che si possono svolgerenello splendido Palazzo dello sport, verocentro di aggregazione, mentre gliamanti del wellness possono contare suun nuovo attrezzatissimo centro: ilCentre des Cimes - Spas d’altitude(presso la résidence Le Cristal de l’Alpe)in cui oltre alla gamma completa di curee trattamenti si può usufruire anche diun programma personalizzato. E poichéi bambini sono la clientela del futuroall’interno vi è una Spa loro riservata.È necessaria un po’ più di strada (lecomunicazioni sono però ottime), mane vale la pena: l’Auvergne è una regio-ne eccezionale e con la neve diviene

favolosa. Dal Lioran al Mont-Dore, alSuper-Besse, fino all’Estables le monta-gne presentano scenari unici arricchitida infrastrutture di qualità e da unagrande gastronomia. Piste per lo scialpino e per quello nordico, per chi amacimentarsi con le racchette da neve epercorsi pedonali sulla neve si alternanonelle varie località, ciascuna con propriecaratteristiche. Avendo montagne diminor altitudine rispetto a quelle alpinel’Auvergne offre il piacere di una vacan-za sulla neve anche a chi non puòaffrontare le grandi altezze. Non si pensiperò che manchi la possibilità di effet-tuare tutte le forme di sci, anche quelleestreme: il Mont-Dore sito in fondo auna valle nel complesso montuoso delPuy de Sancy è una stazione sciistica dimontagna per eccellenza in cui è possi-bile conciliare sport, bien vivre, e diverti-mento con la pratica di tutte le discipli-ne d’alta quota, anche di quelle estre-me, come lo speed riding, mentre la sta-zione di Super-Besse (affascinante il vici-no villaggio medievale con le sue stradi-ne e il pittoresco abitato) è di riferimen-to per lo snowscoot, disciplina inventa-ta in Francia nel 1991. Se in ogni locali-tà sono previste iniziative e programmiper i più piccoli, è forse Les Estables lastazione ideale per le famiglie: grandidistese di neve e tariffe moderate lacaratterizzano e la rendono adatta atutti, dal principiante agli ‘ardimentosi’della neve come gli appassionati disnowkite che nel massiccio del Mézenchanno trovato la sede ideale per la nevefriabile, la presenza regolare di vento ela facilità di accesso. Ma con le suegrandi distese di neve è anche una terraprivilegiata per i cani da slitta: in lorocompagnia grandi e piccini possonosognare attraversando boschi e pianoriinnevati. Inutile dire che a Les crêtes duForez dalle magnifiche foreste attraver-sate da un centinaio di km di piste difondo e da numerosi percorsi per le rac-chette da neve e per i cani da slitta èanche il regno delle discipline nordiche.

SVIZZERAFermarsi in un iglu o in uno degli attrez-zatissimi centri wellness, sciare su pistevertiginose o passeggiare nei boschiinnevati sempre in un’atmosfera tran-quilla e serena

La Svizzera in inverno può essere consi-derata un’immensa terrazza panorami-ca con vista sui celebri 4000 delle Alpi:attività e riposo al sole (oltre a un’ottimacucina) si alternano infatti nella giorna-

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ta di chi non ama esagerare nella prati-ca sportiva.Sono conosciute da tutti le piste e lelocalità più famose, lo sci alpino vi hauno dei suoi luoghi d’elezione e ovun-que si sta bene, basta scegliere l’offertache corrisponde alle proprie aspirazioni:ad esempio il comprensorio delGemsstock (sopra Andermatt) è il regnodei patiti della velocità con le sue pisteche - pur se con diversi livelli di difficol-tà - garantiscono il massimo di adrenali-na agli appassionati della discesa e dellosnowboard. L’aperitivo si ha già risalen-do con la funivia il ghiacciaio diGurschen: si resta senza fiato. Dalghiacciaio quelli bravi possono prendere

la pista Bernhard-Russi-Run e in ottominuti superare un dislivello di 1.500metri. Gli impianti aprono molto prestoe chi è mattiniero non solo evita ilrischio di eventuali code, ma può goder-si la discesa e, se non si fa prendere daldemone della velocità, ammirare unodegli spettacoli più belli che la naturapossa offrire: il sorgere del sole sopra lecime coperte di neve e di ghiaccio.E a proposito di panorami eccezionalinon si può non recarsi nella vicinaEngadina a Mouttas Muragl (è facilearrivarci da Pontresina prendendo aTirano il favoloso ‘Trenino rosso delBernina’) dove si è gratificati da unasplendida prospettiva di laghi fino al

Maloja e con l’occasione vivere un’espe-rienza da dedicare allo stupore deisedentari (e invidiosi) colleghi di lavoro:pernottare in un villaggio iglu enell’Hot-Iglu (dotato di una stufa svede-se) si può ammirare il cielo stellato daun foro centrale.L’Engadina rappresenta una delle piùgrandi, belle e organizzate aree per tra-scorrere qualche giorno sulla neve,anche per i non sciatori: infatti accantoai 350 km di piste per lo sci alpino e ai200 km di tracciati per lo sci di fondo(alcuni in prossimità della linea ferrovia-ria consentono di evitare la noia dei cir-cuiti e di andare alla scoperta di emozio-ni anche lontane, tanto per tornare acasa si può prendere il trenino) vi sono150 km di sentieri che consentono affa-scinanti passeggiate nei boschi innevatie la scoperta della base dei ghiacciaipercorrendo le splendide valle laterali.Per chi ama la mondanità dei vip St.Moritz è un mito, ma sono sufficientipochi minuti per trovarsi in uno degliambienti naturali più belli, tranquilli esereni che la natura possa offrire.Chi può evitare l’alta stagione può usu-fruire di offerte speciali (con sconti ebenefit vari) unendo l’utile ai vantaggidi una vacanza più tranquilla.Sempre in Engadina a Champfèr lo stel-lato Martin Dalsass (già mitico chef delSant’Abbondio di Lugano) ha assunto lagestione del rinnovato Talvò by Dalsass:un occasione per gustare tra le monta-gne dei Grigioni gli splendidi piatti abase di extravergine d’oliva che lo

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hanno reso famoso.Un altro splendido panorama è dallacima Eggishorn: si possono ammirare i23 km del ghiacciaio dell’Aletsch (patri-monio Unesco) e successivamentesedersi in uno dei tipici tavoli della baitaHorli Hitta per gustare un’ottima versio-ne della cucina vallesana, accompagna-ta dai vini locali (è un delitto bere vini dialtre zone, anche se italiane).Si è nel Vallese (facilmente raggiungibi-le dall’Italia potendo contare su un otti-mo sistema di comunicazioni), altraregione-mito per la neve con le localitàdedicate agli sport invernali che sorgo-no tutte oltre i 1500 m e nove compren-sori che si spingono oltre i 3000 m: neveassicurata fino ad aprile. Gli oltre 2.800km di piste - dalle più semplici a quelleche creano adrenalina solo a vederlecome il famoso Muro svizzero aChampéry/Les portes du Soleil in cui indiversi tratti la pendenza sfiora il 50% -

sono serviti da modernissimi impianti dirisalita, inutile precisarlo, dotati delle piùattuali tecnologie.Altra esperienza da brivido è ilMatterhorn Glacier Paradise che in 17km un po’ (si fa per dire) ripidi dai 3383m porta - attraversando un fantasticomondo di ghiacci e di neve eterne - aZermatt dove, giusto premio, le buonis-sime specialità vallesane attendono gli‘eroi della neve’ (ma anche quelli dellagola) in una delle tante simpatichetaverne alpine.Naturalmente non tutte le piste sonocosì, anzi la maggior parte sono pertutti come Les Attelas una splendidadiscesa che in 10 km giunge al villaggiodi Verbier che comunque merita unasosta, sia per la sua tipicità, sia per l’ot-tima cucina che vi si degusta, sia per glisplendidi formaggi prodotti da un sim-paticissimo casaro. Nelle prime ore delmattino i patiti del ‘carving’ possono

approfittare dell’eccellente preparazio-ne della pista. Il comprensorio sciistico di Verbier (chesi trova sul lato elvetico del Gran SanBernardo, quindi vicinissimo) è inoltreun paradiso per gli appassionati del fuo-ripista. I tracciati proposti sono numero-si, ma quello del Vallon d’Arbi è un’im-mersione nella natura veramente unica:dalle cime di Les Attelas si scia per 15km tra alti muri di neve in un ambientereso magico dal silenzio violato soltantodall’acqua che scorre e dal fruscio deglisci. È inutile precisare che per sciare fuo-ripista bisogna essere esperti nelle rela-tive tecniche.Verbier è inoltre poco lontano daMartigny che merita una visita se nonaltro - oltre alla eccezionale FondazioneGianadda con il suo parco reso più affa-scinante dalla neve da cui emergonointeressanti sculture - per andare a tro-vare in pieno centro la DistilleriaMorand e i suoi splendidi distillati (manon è da ignorare il cioccolato).Anche freestyle e snowboard hanno illoro tempio vallese a Saas-Fee (altralocalità da cui si godono panorami moz-zafiato) e il Freestyle Park per essere sullato nord-orientale della conca delghiacciaio è accessibile tutto l’anno eattrae appassionati da tutto il mondo.E chi non ama l’ebbrezza dello sci alpi-no deve rinunciare al Vallese?Nient’affatto: oltre 1.000 km di traccia-ti per il fondo (sia classico sia skating)attendono gli appassionati di questadisciplina che permette di vivere la natu-ra in modo slow assaporandone luci,rumori, fruscii, silenzi e a volte incon-trando qualche simpatico scoiattolo.Alternativa al fondo, ma non al suo spi-rito, le escursioni con le racchette daneve (900 i km di trails predisposti),anche in compagnia dei cani da slitta.Per non parlare delle piste per lo slittino.E dopo tanto sport nulla di meglio diqualche ora di wellness in uno dei tanticentri attrezzatissimi: gli appassionatinon possono non privilegiare Leukerbadcon le sue strutture che assicurano raffi-nati trattamenti rigenerativi per il corpo(e lo spirito).Inoltre ovunque in Svizzera neve siconiuga con buona cucina: un paradisoper i gourmet che - magari con il nobilemotivo dell’attività sportiva - possonodedicarsi alla loro altrettanto nobile pas-sione. Meta obbligata a Crans Montanaè la nuova gestione della Cabane desViolettes rilevata con un socio da FranckReynaud (uno dei migliori chef svizzeri estella Michelin nel precedente locale)che propone gustosi piatti della cucina

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Svizzera

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Attualità

di montagna e freschi prodotti regiona-li.Infine esperienza unica e non solo per ibuongustai è pranzare a Saas-Fee nelristorante girevole più alto del mondo:nel tempo di un pasto compie una rota-zione di 360°, eccezionale opportunitàper godere - seduti davanti a ottimipiatti - un magnifico panorama sumolte vette tra cui quelle della catenadei Mischabel, l’Eiger, la Jungfrau… Alcaffè è il turno della Pianura Padana. Perarrivarci nessuna fatica: basta prenderela Metro Alpin (la funivia sotterranea piùalta del mondo) che porta alMittelallalin dove a 3500 m si trova ilristorante.

AUSTRIASciare tra le montagne considerate culladello sci alpino, vivere le emozioni dellosci estremo, usufruire di aree attrezzateper imparare a tutte le età e dellemoderne tecnologie informatiche

Chi ama la neve non può - almeno unavolta nella vita - non andare in Austriacon le sue montagne e le sue piste, unodei luoghi d’elezione dello sci alpino.Ecco una rapida panoramica sulle areepiù facilmente raggiungibili dal nostroPaese. In Austria la regione del Vorarlberg è

considerata la ‘culla dello sci alpino’ edin effetti il primo corso di sci fu tenutonel 1906 a Lech Zürs am Arlberg oggifamosa in tutto il mondo per le tradizio-ni, la quiete e l’ospitalità per la quale haconseguito numerosi premi internazio-nali tra cui - particolarmente interessan-te - quello per il miglior rapporto quali-tà/prezzo (rientra in questo stile l’averpredisposto una rete in fibra ottica chepermette a tutti gli ospiti con un solologin di accedere a internet senza paga-re roaming). 84 impianti di risalita per

283 km di piste di discesa e 180 km peril fuoripista sono la felicità degli appas-sionati, grandi e piccini, questi ultimipossono contare su un proprio ‘villag-gio’ con aree loro riservate. Spettacolareper chi pratica snowboard, freestyle efreeride il snowparklech sulloSchlegelkopf: con i suoi 20 ostacoli e lepiste di varia difficoltà consente il massi-mo divertimento e la possibilità dimigliorarsi.Chi invece ama le escursioni nella splen-dida natura innevata può usufruire del

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Attualità

Sonnenabo, un biglietto che permettedi utilizzare 14 sentieri (per 38 km) eraggiungere terrazze-solarium o acco-glienti ristori. Nell’ora del crepuscolo sipuò vivere l’esperienza di osservare ilforaggiamento dei cervi e dei camosci

partecipando a escursioni guidate.La Arlberg-card integra Lech con le vici-ne stazioni di Stuben, St. Christoph e St.Anton.Naturalmente anche chi pratica lo sci difondo (7 piste per 27 km) o lo slittino

può soddisfare la propria passione.Per le attività lontano dalle piste vi è unanuova struttura lo sport.park.lech concampi polivalenti, zone fitness e vital,palestre per arrampicate, piste dabowling e quanto serve per trascorrereore distensive e divertenti.Dopo tanto sport e attività di variogenere, mangiar bene fa sempre piace-re: anche in questo campo Lech non èseconda a nessuno con il maggiornumero di locali premiati a livello inter-nazionale e il titolo di Weltgourmetdorf(Paese gourmet internazionale) conse-guito nel 2008 al Falstaff Gala. Sono incalendario anche molte serate a temadurante le quali gastronomi locali colla-boreranno con viticoltori e cuochi dellediverse regioni.La regione di InnsbruckLa regione sciistica di Innsbruck è certa-mente tra i maggiori centri austriaci pergli sport invernali: collocata nel cuoredelle Alpi, è facilmente raggiungibile eoffre una gamma vastissima di attivitàche rispondono a tutte le attuali esigen-ze degli appassionati.Nei suoi 9 comprensori si possono prati-care - accanto ai classici sci alpino e nor-dico - dallo snowboard al carving, alfuoripista: ogni tipologia di sciatore,secondo il grado di preparazione edesperienza, può trovare la pista piùadatta alle proprie capacità (per anzianie bambini ne sono state predisposte conminore pendenza). La sicurezza sullepiste passa anche attraverso la consape-volezza di ciascuno.Innsbruck e gli incantevoli paesi che lacircondano offrono 90 impianti di risali-ta, 300 km di piste e un funpark per gliamanti dello snowboard e del freeride.Alcuni comprensori (Patscherkofel,Kühtal e Rangger Köpfl) si sono attrez-zati per rispondere a una delle ultimepassioni di moda: la discesa alla lucedelle torce o - ancor più affascinante -illuminata solo dai raggi della luna.Se gli amanti del fondo possono diver-tirsi con 120 km di piste ottimamentepreparate, generalmente piuttosto sem-plici, quelli del fuoripista hanno nell’areadella Sellraintal/Kühtal splendidi e sti-molanti tracciati su cui possono muo-versi con tranquillità: infatti per i princi-pianti è stato predisposto presso laMalga Mutterer Alm un apposito per-corso.Naturalmente gli impegni sportivi devo-no lasciar spazio a una visita aInnsbruck, città incantevole che conser-va - pur nella sua modernità - nelle stra-de e piazze dagli splendidi edifici resi piùsuggestivi dalla neve il fascino e lo stile

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della cultura mitteleuropea. Una tappada non perdere è l’Alpen Zoo sulle altu-re alle porte della città: ore indimentica-bili per grandi e piccini.E per gratificare non solo lo spirito, maanche la gola nulla di meglio che la visi-ta a uno dei tanti locali tradizionali incui gustare l’autentica (ottima) cucinadel territorio (abbinandola a birre o viniaustriaci) circondati da un arredamentoe da un’atmosfera che portano indietronel tempo.La regione di VillachSuperato Tarvisio, in Carinzia, si trovaimmediatamente la regione di Villachcon il comprensorio sciistico di Gerlitzen(il più vasto della regione con i suoi 60km di piste) a pochi chilometri dal con-fine.Chi vuol riprendere o imparare a sciaretrova a Gerlitzen la destinazione ideale.Sono infatti numerose le piste larghe,dai dolci declivi e ben preparate inmodo da consentire a bambini e anzia-ni di imparare con tranquillità. Le atten-zioni ai principianti si estendono ancheall’aver previsto skilift adatti e funivie adaccesso facilitato. Per i più piccoli c’èanche un simpatico assistente dei mae-

stri, l’Orso Bino, che con i suoi spettaco-li porta ulteriore allegria.Un’altra idea simpaticissima è dedicataagli sciatori che tornati in città vogliono‘stendere’ amici e colleghi non solo conil racconto delle imprese sportive (noncontrollabile), ma con la tintarella (con-trollabile): percorrendo il circuito della

Stella Ronda (con piste e impianti dirisalita per 35 km) in senso antiorario sipuò sciare tutto il giorno con il sole sulviso. Lungo le piste negli accoglientirifugi si possono gustare (magari al sole)piatti tipici e dolci della tradizione loca-le accompagnati da un bicchiere di otti-mo vino locale.

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L a neve, invocata ogni annodagli operatori, rappresentaun prodotto trainante per il

turismo e oggi per l’Italia vale quasisette miliardi di euro: è questa lastima elaborata dall’Osservatorio del Turismo Montano che ha monitora-to il fatturato del turismo “bianco”in tutti i suoi aspetti, dalla ricettivitàalberghiera ed extralberghiera agliimpianti di risalita, dalle attivitàricreative e d’intrattenimento allaristorazione, dal noleggio attrezza-ture ai corsi. In definitiva, questocomparto rappresenta a livellonazionale, l'11,6% del complessivosistema del turismo italiano, e, nelperiodo che va da fine novembre2011 al mese di marzo 2012, è ingrado di offrire occupazione a oltre380 mila dipendenti stagionali.In base al monitoraggiodell’Osservatorio, le località monta-

ne che offrono la possibilità di prati-care gli sport invernali sulla nevenella stagione invernale 2011/2012metteranno a disposizione degliospiti 7.187 alberghi per un totale di321.980 posti letto. Di queste strut-ture, l'82% (5.893) è stato apertoper il Ponte dell'Immacolata. A que-ste si aggiunge la disponibilità di5.360 villaggi/B&B/malghe, e11.300 alloggi in affitto per un com-plessivo totale di ulteriori 285 milaposti letto. Nei soli alberghi si preve-dono 15 milioni e 660 mila presen-ze.Per gli appassionati degli sport inver-nali sono a disposizione 381 scuoledi sci per complessivi 10.680 mae-stri; 3.683 piste da discesa, per untotale di 6.701 km di pista e 239piste/anelli per i praticanti dello scida fondo, per un totale di ulteriori1.926 km di piste da fondo. Per gli

snowboarder l’Italia offre 89 snow-park.Le aspettative degli operatori sonoall’insegna della massima cautela,perché lo scorso anno, con 10,2milioni di presenze si è sfiorato uncalo del 6% e soprattutto perché ilfenomeno delle settimane biancheha subìto un’ulteriore contrazionecon un -8%, che per gli espertisignifica fine di un modello. Se 10anni fa, infatti, il volume di settima-ne bianche ammontava a oltre 7,5milioni, questa formula ha persoappeal progressivamente (lo scorsoanno si sono attestate sui 5,3 milio-ni) e oggi gli stessi operatori ripiega-no su pacchetti ad alta flessibilità,con vacanze brevi e offerte senzavincoli di permanenza.(Articolo a firma Andrea Lovelock,ripreso dalla newsletter di “Agenziadi viaggi”)

Il turismo bianco vale 7 miliardi

Tutti (anche i non esperti) potranno par-tecipare al Stella Ronda Snow Challengefacendo registrare il proprio tempo: afine stagione si conoscerà il nome delvincitore dell’automobile prevista comepremio. Vincerà chi si avvicina di più altempo stabilito prima dell’inizio dellacompetizione e depositato presso unnotaio.Naturalmente anche chi ama emozioniforti trova risposte all’Alpe di Gerlitzen:nella parte più alta del comprensorioinfatti sono state predisposti la FreerideArea e il Freestyle Park in cui gli amantidella ‘tavola’ troveranno molte possibili-tà per dimostrare la propria tecnica eabilità.Tra i servizi resi possibili dall’informatica(e sono molti: dal fotopoint sulla vettadel Gerlitzen all’analisi della giornatasciistica) particolarmente interessante èla possibilità di conoscere tramite uncollegamento internet dal proprio cellu-lare il numero di posti auto liberi neiparcheggi della stazione di partenzadella funivia Kanzelbahn e i tempi diattesa agli impianti.Infine skibus gratuiti sono messi adisposizione degli ospiti per i collega-menti dalla funivia Kanzelbahn alle varielocalità del lago di Ossiach e a Villachpaese.

(2, fine)

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Attualità

In Carinzia il campeggio invernalenon lascia mai gli sciatori al freddo

In camper o roulotte sulle piste da discesa e da fondoUna vacanza in Carinzia in camper o in roulotte è sempre un viaggio a contatto diretto con la natura. Caprioli e sco-iattoli fuori dal finestrino, abeti che adornano il “giardino” davanti alla porta del caravan e ogni giorno un nuovopupazzo di neve. Esperienze che riscaldano l'inverno dei bambini e non solo. Chi trascorre una vacanza invernale incampeggio, soggiorna tra le pareti di casa propria, immerso nell'ambiente naturale di campeggi lussuosi, dotati diinfrastrutture che non hanno nulla da invidiare ai migliori hotel. In Carinzia, nel soleggiato meridione d'Austria alconfine con l'Italia e la Slovenia, si trovano piste da discesa, piste da fondo e sentieri per escursioni invernali appenafuori dalla porta del camper

D a anni ormai la Carinzia è diventataun autentico paradiso per i campeg-giatori, con i suoi 11 campeggi

invernali, alcuni dei quali hanno ottenutodiversi riconoscimenti. Piste per lo sci difondo, impianti di risalita e piste da discesa,sentieri invernali e spesso anche laghi ghiac-ciati per il pattinaggio si trovano nelle imme-diate vicinanze. Sauna, massaggi e repartowellness sono talvolta compresi nei servizi adisposizione in campeggio. I campeggi sono un piccolo mondo a sé stan-te, soprattutto d'inverno. Le case sulle ruotese ne stanno accoccolate in mezzo alla nevementre i bambini costruiscono pupazzi dineve e igloo. Dietro i finestrini illuminati siintravedono ambienti caldi e confortevoli.Chi viene in vacanza in campeggio porta consé un pezzo di casa propria. In uno spazioridotto c'è tutto ciò che serve: il caffè borbot-ta nella caffettiera, sul tavolo brilla la luce diuna candela natalizia, il frigorifero è benrifornito. Chi entra nel caravan non inciampasu scarponi e tute da sci bagnate: in campeg-gio c'è un'apposita spaziosa stanza riscaldatadove ci si cambia lasciando ad asciugare l'ab-bigliamento per gli sport invernali. Dopo una giornata di sport sulle piste da scio di magiche camminate nella neve sui sen-tieri invernali, il divertimento continua incampeggio: bowling, sauna, solarium e mas-saggi, sale giochi e programmi di gite pertutta la famiglia offrono varietà e distensioneproprio davanti alla porta del proprio cara-van. I campeggiatori in Carinzia sono unacomunità solidale ma aperta al nuovo e bendisposta a unirsi ad altri per camminate neiboschi, momenti di allegria al rifugio e diver-tentissime discese in slitta. Una cosa è certa:chi fa camping invernale in Carinzia noncorre il rischio di farsi venire i geloni ai piedi.Lo garantiscono l'alto livello di comfort deicampeggi ben attrezzati, e la disponibilità deiloro gestori sempre disponibili a fornire assi-stenza, offrire un buon bicchiere di vin bruléo scambiare due chiacchiere. L'ospitalità inCarinzia è un frutto che si gusta in ogni sta-gione.Dovunque in Carinzia i migliori campeggisono serviti da skibus gratuiti, per esempio a

Döbriach, sul lago Millstätter See, per la zonasciisitca di Bad Kleinkirchheim (a 12 km) coni suoi due bagni termali; ai piedi delKatschberg; a Hermagor e nella valleLesachtal per la zona sciistica dell’alpeNassfeld-Hermagor; sul lago Ossiacher Seeper la zona sciistica dell’Alpe Gerlitzen o nellazona del lago Klopeiner See, in Carinzia delsud, per le piste del monte Petzen. Chi d'in-verno preferisce evitare di spostarsi in campero con la roulotte, nei campeggi della Carinziatrova confortevoli case mobili a noleggio.Vivere l'inverno in cittàMolte zone sciistiche della Carinzia si trovanoa poca distanza dalle città della regione, dovel'inverno alternativo si può sperimentareanche facendo tranquillamente due passi incentro per gli acquisti, assistendo a un con-certo o a uno spettacolo teatrale. Chi trascor-re le vacanze in Carinzia nel periodo che pre-cede il Natale non può perdere l’occasioneper visitare i tradizionali mercatini d'Avventoa Klagenfurt, Villach, Spittal e in varie altrelocalità. L'Avvento è molto suggestivo anchea Velden, dove ci si ritrova a bere vin brulèdavanti all'incantevole scenario del lagoWörthersee in veste invernale. E già che ci sitrova a Velden perché non tentare la fortunacon una visita al casinò.L’inverno - la stagione del ghiaccioGrazie alla presenza di oltre 200 laghi e spec-chi d'acqua, quest'angolo meridionaled'Austria e un vero paradiso per il pattinag-gio su ghiaccio. In questo campo il fioreall'occhiello è senz'altro il lago Weissensee, illago balneare più alto d'Europa che d'inver-no si trasforma nella più vasta pista naturaledi pattinaggio d'Europa. Su di un'area ghiac-ciata di 6,5 km2 si ritrovano pattinatori pro-venienti da ogni parte del mondo, pronti amisurarsi sul piano sportivo o semplicementea divertirsi senza alcuna preoccupazione. Le termeDopo un impegno intenso ci si merita un po'di riposo. E non è difficile trovarlo per chiviene in vacanza in Carinzia. Le terme dellaregione, e in primo luogo quelle di BadKleinkirchheim (Römerbad e St. Kathrein), diWarmbad Villach (aperte da maggio 2012) edi Bad Bleiberg.

Sul sito www.camping.at sono disponibilitutte le più importanti informazioni sui cam-peggi in Carinzia: descrizione dei campeggi,disponibilità posti, offerte speciali, borsa deicampeggi e un apposito forum.Naturalmente è possibile prenotare diretta-mente on-line. Per ulteriori informazioni sull'inverno inCarinzia e per richiedere gratuitamente ilcatalogo dei campeggi: Ente Turismo dellaCarinzia, Casinoplatz 1, A-9220 Velden,Austria, tel. 0043-463-3000 (si parla italia-no), fax 0043-4274-52100 50, [email protected], Internet: www.camping.at(anche italiano) oppure www.carinzia.at

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Speciale Il Salone del CamperIl mondo degli accessori

parte terza

Attualità

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Attualità

Quello degli accessori per il veicolo ricreazionale costituisce spesso un richiamo acui è difficile resistere. Lo è per numerosi motivi, che vanno dalla continua ricer-ca messa in atto dalle varie Aziende al fine di renderli sempre migliori e piùrispondenti ai bisogni degli utilizzatori al sensibile risparmio che nuove tecnolo-gie hanno reso possibili nei vari processi costruttivi. E’ quindi opportuno - dianno in anno - tenere sotto controllo questo particolare comparto produttivo, nelquale operano parecchie Ditte, sia come costruttori diretti, sia come importatoridi prodotti esteri

Testo e foto di Salvatore Braccialarghe

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50 TURISMO all’aria aperta

Attualità

Teleco

TELECOCome di consueto grande attenzione hadestato lo stand di Teleco tra gli appas-sionati: ed in effetti la gamma di pro-dotti esposta a Parma poteva soddisfarele più diverse esigenze. Di particolareinteresse aerano tutte le soluzioni messea punto per ricevere, praticamente inogni condizione possibile, le trasmissio-ni televisive: era veramente impressio-nante la parata di antenne satellitari,diversificate tra loro sia per il diametrodella parabola (elemento questo da cuidipende il campo di ricezione del segna-le), sia per il funzionamento (manuale,parzialmente assistito, totalmente auto-matico). E se tutto ciò vi dovesse sembrare anco-ra poco ecco anche la proposta (rispet-

tivamente offerta sulla parabola MagicSat Internet 85 e su quella Magic SatInternet 85 Twin) che riunisce come dicechiaramente la stessa denominazionecommerciale, in un’unica antenna, sia laricezione del segnale televisivo che quel-lo di Internet, consentendoci così di col-legarci in tutto il territorio italiano adalta velocità direttamente tramite ilsatellite, oltre a poter godere anche deirelativi servizi telefonici... Il collegamento viene realizzato tramiteil provider Digitaria e consente tutti iservizi di collegamento a banda largabidirezionali offerti da ASTRA2ConnectNaturalmente non mancavano le anten-ne per il digitale terrestre e quella perHDTV: di particolare interesse è il model-lo Wing 11, di tipo omnidirezionale. Essa è stata completamente rinnovatanel design, ma soprattutto nella suaparte elettronica, in grado oggi digarantire una migliore ricezione deisegnali TV analogici e digitali sia duran-te il viaggio che nei luoghi lontani daicentri urbani. Tutto questo grazie ad unnuovo potente amplificatore di segnale,interamente riprogettato dai tecnicidella Telecogroup. In questo modo èstata aumentata enormemente la possi-bilità di captare i segnali TV, anche inquelle zone dove gli stessi sono di debo-le intensità. La consueta gamma di con-

dizionatori e di generatori, oltre che diinverter ed altri apparati elettronici,completavano lo stand.

VIGIA VIESADavvero grande il successo di pubblicofatto registrare da questo importanteMarchio, ormai leader indiscusso nelcampo della regolazione della tempera-tura a bordo dei camper e dei camion,l’altro target fondamentale per la vendi-ta di questo prodotto.Il motivo di tale successo deve esserericercato nell’innovativo approccio che,ormai da anni, ha portato avanti dalgruppo argentino Colven, dapprimanello studio e poi nella costruzione enella successiva commercializzazione.Infatti, come ben sanno, tutti gli utiliz-zatori questo “condizionatore evapora-tivo” non pretende (né potrebbe)‘gareggiare’ con i classici condizionatoriche però per funzionare hanno necessi-tà di essere alimentati a 220 V. Questo dato, che in utenza domesticapotrebbe anche non presentare criticità,diviene invece problematica a bordo diun camper dove in campeggio gli inter-ruttori automatici ‘staccano’ per via del-l’elevato assorbimento e, in sosta libera,necessiterebbero di un generatorecostantemente acceso... Ma allo stand

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TURISMO all’aria aperta 51

Attualità

di Vigia Viesa vi erano altri diversi pro-dotti ad attirare l’attenzione degliappassionati, ad iniziare da Vitran MP130: si tratta di un innovativo sistema disicurezza che consente di fornire intempo reale e con tecnologia wirelessogni informazione utile per garantire lasicurezza durante la marcia, con l’indi-cazione di quella che è la pressione e latemperatura dei nostri pneumatici. Iltutto grazie ad una sofisticata tecnolo-gia che permette ai “tappi” tecnologicimontati sulle valvole di gonfiaggio ditrasmettere le informazioni via radio aduna particolare centralina ricevente ditipo portatile. Un pannello a cristalliliquidi in bianco e nero costituisce ildisplay e permette di leggere, in temporeale, i dati relativi alla loro temperaturae pressione.L’accessorio è disponibile per le diversetipologie di veicoli, dai camper ai moto-cicli... Un’altra novità era rappresentata daVigia Extra Plano, un particolare “pro-tettore motore”. Anche in questo casosi tratta di una proposta altamente tec-nologica, essendo un sistema in gradodi proteggere qualsiasi tipologia dimotore a scoppio dai danni - spessogravi e irreversibili - che possono verifi-carsi quando si registra un repentino edeleterio aumento della temperatura diesercizio o di un deficit nella lubrifica-zione durante il moto. Vigia Extra Planosi compone di due sensori (uno dellapressione dell’olio, l’altro della tempera-tura), di un modulo centrale, di un’elet-trovalvola (per motori sprovvisti diaccensione elettronica), di un relè, diuna sirena (optional), di un pannello dicomando dotato di microprocessore edei relativi cablaggi.

Il sistema monitorizza continuativamen-te ed in tempo reale quella che è lapressione dell’olio e la temperatura diesercizio del propulsore a livello delbasamento dei cilindri, segnalando inreal-time ogni variazione anomala deivalori rispetto ai parametri ottimali, pro-cedendo anche ad una segnalazionevisiva e acustica così da salvaguardarel’integrità del propulsore.

DOMETICA Parma si sono potute ‘toccare conmano’ le numerose novità che, in diver-si campi, Dometic ha presentato. A giu-dicare dall’attenzione dei visitatori sidovrebbe concludere che quello delcondizionamento resta, per tutti coloroche trascorrono le proprie vacanze in unclima particolarmente caldo, una dellepreoccupazioni maggiori: a loro ideal-

mente è stato dedicato il “FreshLight”,certamente il prodotto più rilevante perquesta multinazionale del settore. Arendere tale questo condizionatore datetto, realizzato combinando un oblò -capace di assicurare un buon livello diluminosità all’abitacolo - con unapompa di calore: un gruppo di luci aLed lo contornano così da non far man-care un punto di illuminazione centrale.Tutte le diverse funzioni sono attivabilida un comodo telecomando.Oltre alle Verande Premium, allo standsi potevano apprezzare il nuovo WaecoCombipower 2012 / 2024: un inverterad onda sinusoidale pura (anche perutenze “difficili”) che presenta l’interes-sante caratteristica di essere dotatoanche di un caricabatterie automaticointegrato. Grazie a ciò si potrà sopperi-re alle occasionali e limitate capacitàdelle fonti di energia esterne diretta-mente con la corrente proveniente dallabatteria. Infine, in caso di necessità, è ingrado di assicurare (anche in autono-mia) l'energia a bordo.Il tema della refrigerazione a bordo deiveicoli ricreazionali ha, da sempre, cat-turato l’attenzione di questo Gruppo:oggi Dometic presenta tre linee diffe-renziate di questo indispensabile elet-trodomestico, da quelli a compressore,a quelli ad assorbimento per finire poicon quelli a tecnologia termoelettrica.Questa ampia gamma di prodotti con-sente a ciascun equipaggio di optareper la versione più rispondente alle pro-prie necessità pratiche, con un occhioalle prestazioni e l’altro ai consumi.Anche in fatto di volume interno e dimodelli fissi e portatili il catalogo dispo-nibile fuga ogni dubbio.In conclusione, i prodotti di Dometic

Il Salone del Camper 2011 - Il mondo degli accessori

Dometic

Vigia Viesa

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Attualità

sono tra quelli che meritano sempre diessere tenuti presenti per risolvere ogninostra necessità.

FIAMMADavvero difficile, se non addiritturaimpossibile, passare seppure in rapidarassegna la moltitudine di prodotti che‘affolla’ lo stand di Fiamma ed il suostesso catalogo!Qui si potevano trovare le più diversesoluzioni in grado di risolvere tutti queiproblemi che quotidianamente finisco-no con il presentarsi a molti di noi.Ed allora proviamo quanto meno aricordare almeno le linee produttivesulle quali abbiamo notato maggioreinteresse. Certamente i camperistiamano la bicicletta: e Fiamma proponeloro tutta una serie di portabici, ad unoo più posti: naturalmente non mancanoneppure i necessari teli, capaci di pro-teggere la bici durante il viaggio.Un’altra gamma di prodotto assai richie-sta è quella che mira ad una maggioresicurezza in camper: ed ecco allora l’or-mai celebre ‘maniglione’ (come il“Security 31” della nostra foto) ingrado di scoraggiare i malintenzionati:di semplice installazione può garantireun effetto deterrente che, in diversi casi,potrebbe fare la differenza tra un veico-lo ed un altro...Le nuove verande della gamma Privacyrisolvono un’altra delle richieste tipichedi un certo modo di fare vacanza: alleben note caratteristiche di questa tipo-logia di prodotto oggi Fiamma aggiun-ge un tocco di comodità in più, offren-do la possibilità di illuminare (ed anchedi sottolineare alcuni particolari) con lesue strisce di LED, offerte anche in piùcolori. Un tocco di personalizzazionefacilmente realizzabile anche sul nostroV.R.

THETFORDAnche nel caso di questa importanteAzienda il catalogo degli accessori èparticolarmente vasto, toccando diverselinee di prodotti, che comprendono - adesempio - anche i piani cottura e i lavel-li piuttosto che i frigoriferi ad assorbi-mento...Ma certamente se si dovesse abbinare aThetford un’unica tipologia di prodottoquesta non potrebbe di certo prescinde-re da quella sanitaria, compresi i prodot-ti e gli accessori indispensabili per lapulizia e l’igiene, sia dei serbatoi chedella toilette. E proprio in questo campo a Parmasono stati presentati - anche in un’affol-

Fiamma

Thetford

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TURISMO all’aria aperta 53

Attualità

lata conferenza stampa alla quale èintervenuto il management della Ditta -interessanti novità.Per tutti i camperisti è stato lanciato ilnuovo Aqua Kem Blue Light: si tratta diun prodotto chimico per acque nere ingrado di offrire la stessa efficacia delnoto Aqua Kem Blue, su una base di uti-lizzo mirata però ad un massimo di tregiorni. La differenza di costo tra i dueprodotti può essere giudicato comeinteressante, soprattutto tenendo contoche - in genere - una cassetta per W.C.si svuota prima delle fatidiche 72 ore...Altre due sono poi state le altre novità:si tratta del nuovo W.C. a cassetta “C-500” (ancora migliorato in alcune suefunzionalità) e un nuovo kit (“ToiletFresh Up Set”) destinato al ‘rinnova-mento’ della toilette “C-400”, consi-gliabile in tutte quelle occasioni nellequali potrebbe essere utile - anche perovvii motivi igienici - la sostituzione delleparti più ‘sensibili’ quando si dovesseacquistare un veicolo usato.E’ da notare come nel kit siano compre-si anche dei prodotti per l’igiene e lapulizia dello stesso sistema sanitario.

TRUMAPer un gran numero quest’Azienda rap-presenta un vero punto di riferimentonel mondo degli accessori tecnici per iltempo libero e gli stessi veicoli ricreazio-nali. La gamma è assai completa, pre-sentando Truma sistemi di riscaldamen-to (a gas ed anche a gasolio), di condi-zionamento dell’aria (da tetto e da cas-sapanca), produzione di acqua calda(con apparecchi integrati oppure ‘dedi-cati’) e, infine, sistemi per manovrare(intelligentemente e senza fatica) le rou-lotte. E proprio a Parma è stato presentato ilMover TE R4, la versione (“più potenteal mondo”) per la movimentazione dicaravan: grazie ai suoi quattro motori èin grado di spostare, su qualsiasi terrenoe senza sforzi, anche veicoli a doppioasse e di peso complessivo entro le tretonnellate! Anche nel campo dei condizionatori dasoffitto Truma non si ferma nell’elabora-zione di nuovi apparecchi: ecco dunque“Aventa”, capace di garantire nuovilivelli di comfort e che consente - inbase alle proprie esigenze ed agli spazidisponibili - di optare per uno di questiapparecchi o, viceversa, indirizzarsiverso uno dei condizionatori da cassa-panca della linea “Saphir”. E’ da notare come, in una conferenza-stampa assai seguita dalla stampa disettore, siano stati illustrati gli ottimi

risultati ottenuti dall’Aventa in unastressante (e assai ben documentata)prova, realizzata direttamente in unacamera termica: i livelli raggiunti in que-ste condizioni controllate sono stati diassoluto valore! Purtroppo, ancora permotivi tecnici, è stato rinviato il lanciocommerciale del generatore a cella acombustibile (“VEGA”) a cui Truma staormai lavorando da anni: con tutta pro-babilità lo potremo trovare nell’edizionea Parma del 2012. Di certo resta unagrande attesa per un prodotto che,stante i dati tecnici, sarà certamente ingrado di offrire un’autonomia davverorilevante a tutti coloro che necessitasse-ro quotidianamente di un’abbondanteproduzione di corrente. E speriamoanche che, gli ultimi ritrovati tecnologiciadottati, possano rendere un po’ piùconveniente il prezzo di acquisto...

EFOY - SFCIl Costruttore tedesco ha l’indubbiomerito di aver rivoluzionato (e nonpoco!) il mondo dei generatori di cor-rente, con la presentazione - ormaidiversi anni fa - della pila a celle combu-stibile, un successo tecnologico e com-merciale che ha consentito di affrancareil camper dall’emergenza elettrica,soprattutto quando le condizioni atmo-sferiche avverse non consentono il pro-ficuo utilizzo dei pannelli solari. Certo lapotenza resa e, soprattutto, il prezzo diacquisto ha finito inevitabilmente con ilscoraggiare la maggior parte dei cam-peristi: oggi però, grazie ai continuimiglioramenti apportati nell’ultima ver-sione dell’Efoy appena presentata,anche questi aspetti debbono esserericonsiderati. D’altronde per tutti coloro

Il Salone del Camper 2011 - Il mondo degli accessori

Truma

Efoy - SFC

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54 TURISMO all’aria aperta

Attualità

che dovessero avere assoluta necessitàdi rendersi indipendenti nella ricarica deipropri accumulatori questo continua adessere uno dei (pochi) strumenti utilizza-bili anche continuativamente, senzadoversi preoccupare né del rumore, nédei gas di scarico. E per numerosi utiliz-zatori queste caratteristiche tecnicheproprie di questo tipo di generatore dicorrente valgono ben più del pur impor-tante esborso economico necessario permontarne uno a bordo del nostro cam-per...

ECOSANCome al solito, anche quest’annoEcosan esponeva a Parma una dettaglia-ta rassegna dei prodotti a catalogo. Pertutti gli appassionati questa era l’occa-sione per trovare una risposta compe-tente ai diversi quesiti di ordine tecnico,sempre piuttosto frequenti, soprattuttooggi con l’avanzare di una componenti-stica sempre più tecnologica. Ed è pro-prio in questo specifico campo che l’of-ferta dell’Azienda lombarda può vanta-re prodotti di eccellenza, sia nel campodei carica-batterie che in quello degliinverter... Di notevole interesse, come diconsueto, sono stati i prodotti chimiciper il trattamento delle acque, per laloro purificazione e gli infiniti accessoritecnici utili per migliorare - anche sensi-bilmente - il comfort della nostra vita sulcamper!

TECNOLEDAncora una volta di grande impatto eralo stand di Tecnoled al Salone di Parma:a renderlo tale non era solo l’ampiagamma di prodotti esposti - con le inte-ressanti plafoniere in grado di soddisfa-re anche le esigenze degli esteti più puri-, ma anche il notevole livello costrutti-vo esibito e quello relativo alla compo-nentistica selezionata utilizzata.E’ sempre da tenere conto, soprattuttoin questi periodi di crisi economica,come numerosi distributori continosoprattutto su un contenuto prezzo divendita dei loro prodotti per cercare diimporli sul mercato.Purtroppo questa ricerca (a volte spa-smodica...) di un costo oltremodo bassofinisce inevitabilmente con il ripercuo-tersi negativamente su quelle che sonole caratteristiche intrinseche dei prodot-ti presentati.E si tratta di una valutazione che merite-rebbe sempre di essere fatta prima diogni acquisto: un conto è cercare dirisparmiare qualcosa a parità di qualità,

mentre cosa ben diversa è quella diorientarsi su un prodotto nettamenteinferiore - in genere proveniente da unPaese orientale - che viene immesso incommercio senza che venga sottopostoa prove reali (e certificate) di funziona-mento e di durata nel tempo.E questo criterio, che vale un po’ sem-pre in ogni campo, dovrebbe essereancor di più seguito quando parliamo,anche a bordo del nostro veicolo ricrea-zionale, di corrente elettrica e di unaccessorio - come le lampade appunto -destinate a farci compagnia per tantissi-me ore nel corso degli anni...

NDSVisitare lo stand di NDS Group è sempreun piacere per tutti gli appassionati

Tecnoled

Ecosan

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Attualità

camperisti che hanno un debole per lesoluzioni di tipo elettronico. Infattiquest’Azienda è riuscita a conquistarsi,negli anni, una solida fama proprio inquesto specifico e difficile campo, dovela competizione è particolarmente viva-ce.La gamma di prodotti presentati da NDSè davvero completa, passando da unoall’altro e sapendo sempre proporresoluzioni intelligenti e tecnologicamenteassai avanzate.E’ il caso - ma solo per citare un esem-pio - del Battery Manager, un particola-re sistema messo a punto per rilevare latensione, la corrente di carica e il bilan-cio energetico del nostro accumulatore.Di particolare interesse è proprio que-st’ultima caratteristica, consentendoun’esatta valutazione di quelle che sonole correnti in ingresso ed in uscita dallabatteria.Inoltre il Battery Manager s’incaricaanche di staccare automaticamenteogni utenza collegata qualora la tensio-ne dell’accumulatore collegato dovesse

scendere al di sotto della soglia di sicu-rezza, inviando poi un SMS di avviso sulnostro telefonino... E questo è solo uno

dei prodotti di NDS: presso il vostrorivenditore di fiducia sono disponibilitutti gli altri!

TURISMO all’aria aperta 55

Il Salone del Camper 2011 - Il mondo degli accessori

NDS

Al Salone del Camper non poteva dicerto mancare la tenda, vale a dire lostrumento che avvicina una fetta consi-stente di giovani appassionati al concet-to di vacanza autogestita: per molti diloro si tratterà solo di un primo passo, diun passaggio, verso quel mondo chepoi - in età magari più adulta - potràtrovare proprio nel camper (o nella rou-lotte) un’interpretazione più ‘comodo-sa’...Per ovvii motivi di spazio non possiamoche accennare brevemente a quanto viabbiamo visto esposto: e per far questoabbiamo scelto due Aziende specializza-te appunto nel mondo delle tende edun’altra che, invece, propone splendidecase mobili realizzate in legno...

MIKITEXPer un’Azienda altamente specializzatacome è il caso di Mikitex assicurare laqualità dei materiali utilizzati nella pro-duzione delle proprie verande finiscecon il divenire un imperativo: è il valoreintrinseco dei materiali utilizzati, ovvia-mente non disgiunto dalle molteplicivarianti di prodotto proposte a catalo-go, a suggerire al pubblico di fermare lapropria attenzione su queste linee.Proprio in quest’ottica nessun sforzoviene eluso: i tessuti utilizzati sono scel-

ti tra una ristretta cerchia di produttori,capaci di offrire una qualità certificata; ilparticolare trattamento Scotchgard 3Mgarantisce poi un’elevata protezionecontro l’usura, l’umidità e l’eventualecontatto con materiali grassi. Per ilpoliestere resinato ci si è orientati versoquello trattato “Ten Cate” mentre, per

quelli traspiranti, si utilizzano quelli mar-chiati “Texit”; le chiusure lampo impie-gate sono quelle di “YKK”. Tutta la gamma di prodotti (verande percaravan, verande per camper, tendaliniper caravan, cucinotti da campeggi,preingressi invernali e accessori per laveranda) viene realizzata in Italia.

La Città delle Tende

Mikitex

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56 TURISMO all’aria aperta

Attualità Il Salone del Camper 2011 - La Città delle Tende

�BOSCHETTILa lunga storia di quest’Azienda ben siaddice a rappresentare ciò che è possi-bile conseguire quando è, anzitutto, lapassione a muovere i nostri progetti!Infatti le diverse soluzioni che troveretenella produzione vengono direttamentesperimentate sul campo, spesso duran-te i lunghi viaggi in giro per il Mondoche vengono intrapresi: sono queste leoccasioni giuste per testarle in ogni pos-sibile condizione climatica.Per ottenere le migliori performance si èdecisamente puntato su un prodotto diindubbia qualità: e ciò ha consentito,nel tempo, di creare un rapporto di fidu-cia tra Azienda e Consumatore.Grazie ad una lavorazione “su misura”è possibile realizzare qualsiasi prodottoin questo campo, seguendo anche quel-le che dovessero essere particolari esi-genze proprie del Cliente: ed anchequesto è un dato che, nell’attuale diffi-cile mercato internazionale, non è affat-to secondario...

PREFABBRICATI CATONALa costante evoluzione che - soprattut-to in altri Paesi europei - ha contrasse-gnato negli ultimi decenni il settore deiprefabbricati ad uso abitativo trova nellavasta gamma di Catona ampia dimo-strazione. Le ‘rivoluzioni’ permesse inquesto campo specifico da particolari emirati prodotti tecnici hanno infatti con-sentito di realizzare unità abitative chepresentino caratteristiche tali da farle

prendere in considerazione anche comepossibile ‘prima casa’, soprattutto in unPaese, come il nostro, dove le condizio-ni ambientali in genere sono piuttostobuone...Oltre alla coibentazione interna (ele-mento questo fondamentale) importan-ti progressi sono stati messi a punto perquanto riguarda la protezione esternadel legname: le nuove vernici impiegatehanno garantito una maggiore prote-zione dagli agenti atmosferici in genere,e dagli effetti della insolazione diretta inparticolare.Infine è da notare, com’era possibilefare anche a Parma, come oggi le pian-te e le soluzioni abitative adottate sianodavvero capaci di soddisfare le più diver-

se attese. Insomma PrefabbricatiCatona è un’Azienda da tenere in con-siderazione nel caso in cui anche voidoveste pensare ad una soluzione abita-tiva di questo tipo!

Concludiamo qui la nostra lunga rasse-gna su Parma 2011, già iniziata nelnumero scorso della nostra Rivista: ades-so, mentre ancora debbono spegnersi irumors su questa edizione, già iniziamo apensare a ciò che troveremo a Carrara, aGennaio 2012 e di cui vi racconteremocon un altro nostro servizio ‘Speciale’. Sembra ancora lontano, ma è già cosìvicino. E, nel frattempo, a tutti voi“Buona Strada”, ovunque voi andiate!

(3, fine)

Boschetti

Prefabbricati Catona

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58 TURISMO all’aria aperta

Informazioni dalle aziende

R isultati molto positivi per ilmarchio Benimar, comehanno confermato sia il

Salone del camper di Parma, che ilSalone di Parigi, dove ha registratoun deciso incremento delle vendite.Ora il costruttore spagnolo si colloca

tra i più importanti in Europa.Da sottolineare che a registrare l’au-mento sono state diverse linee di pro-dotto: Mileo – Tessoro – Perseo, asignificare che su diverse linee di pro-dotti Benimar offre un ottimo rappor-to qualità prezzo, abbinato a interni

molto eleganti e soluzioni innovativeoltre che funzionali.Sicuramente un veicolo da visionare eprendere in considerazione prima diogni acquisto.www.benimaritalia.it

Benimar un marchio in ascesa

D al 7 novembre 2011, RalfTorresin è il nuovo direttoremarketing di Concorde

Reisemobile GmbH. Con oltre 15 annidi esperienza maturata nel settore delcaravanning, Ralf Torresin si occuperàdell’intera divisione marketing e

comunicazione. Torresin seguirà, oltrealla stampa e alle pubbliche relazioni,anche l’area fiere, il merchandising, lesponsorizzazioni e gli eventi.Contemporaneamente Stefan Koellelascia il ruolo di responsabile vendite emarketing per assumere l’incarico di

amministratore delegato nella divisio-ne “Servizi e qualità” al fianco deglialtri due amministratori JoachimBaumgartner (Economia e Sviluppo) eVictor Netzer (Produzione eAmministrazione).

Concorde: Ralf Torresin nuovo direttore marketing

T ruma, azienda leader nella pro-duzione di sistemi di riscalda-mento a Gpl per veicoli ricrea-

zionali, ha investito molte risorse nellaformazione tecnica della propria rete diassistenza. Oggi tutti i centri di assisten-za Truma sono in grado di certificare laconformità dell’impianto del gas allanormativa UNI EN 1949, cioè quellanorma che detta i requisiti di sicurezzanei confronti dell’installazione di sistemia gas liquido in veicoli abitabili da dipor-to. Una norma alla quale i costruttori dicamper e caravan si devono attenere dal2002 e che ha permesso, grazie alla tec-nologia di cui sono stati dotati i moderniregolatori Truma (Secumotion,MonoControl CS e DuoControl CS),l’uso del riscaldamento a gas anchedurante la marcia. In realtà, i moderni impianti di riscalda-mento a gas sono assolutamente sicuri. Idispositivi e le soluzioni che contribuisco-no alla tranquillità delle famiglie di cam-peggiatori sono molteplici: dalla tradizio-nale termocoppia (un sensore di tempe-ratura che interrompe il flusso del gasquando la stufa si spegne accidental-mente), ai tubi flessibili ad alta pressioneoriginali Truma con dispositivi di prote-zione antirottura, fino ai regolatori dipressione con interruzione del flusso incaso di perdita di pressione nel circuito(Secumotion), e ai più recenti regolatori

di pressione con sensore d’urto(MonoControl CS e DuoControl CS). La verifica di conformità alla normativaUNI EN 1949 è sicuramente consigliabilesu veicoli vetusti, su mezzi acquistati diseconda mano o sui quali sono statieffettuati interventi di manutenzioneche potrebbero aver coinvolto compo-nenti dell’impianto del gas. In ogni casoTruma suggerisce questo tipo di control-lo ogni due anni. Diversamente da altripaesi, non c’è nessuna legge che rendequesto controllo obbligatorio. Tuttavia èuna verifica che va nell’interesse del-l’utente finale garantendo ulteriori mar-gini di sicurezza a tutto l’equipaggio.D’altronde, tutti gli autoveicoli devonoessere sottoposti a revisione periodica ecosì pure le caldaie ad uso domestico:perché dovrebbe essere diverso per l’im-pianto a gas di un veicolo ricreazionale?Comunque non c’è alcun obbligo, unavolta individuati eventuali difetti di con-formità (per esempio regolatori o tubi digomma scaduti) di dare seguito all’inter-vento di manutenzione. In questo caso ilService Partner segnalerà sulla certifica-zione la non conformità accertata. Il controllo dell’impianto secondo la nor-mativa UNI EN 1949 ha un costo di 45euro + Iva e consiste in alcuni controlli enell’analisi di una serie di caratteristicherelative all’impianto. Si controlleranno,per esempio, l’aerazione e il sistema di

fissaggio delle bombole, il regolatore,l’aspetto e l’installazione conforme delletubazioni rigide e flessibili nonché il siste-ma di scarico della combustione dei variapparecchi a gas. Inoltre, si provveder aeffettuare la prova di tenuta dell'im-pianto gas portandolo in pressione perla verifica di eventuali perdite.È possibile anche farsi redigere dalService Partner un vero e proprio Librettod’Impianto contenente le caratteristichedi tutte le apparecchiature installate,delle tubazioni, dei raccordi e della com-ponentistica. Una carta d’identità utileanche a tenere traccia di eventuali modi-fiche che potrebbero invalidare, neltempo, la conformità. La compilazionedel libretto, che include anche il control-lo dell’impianto secondo la normativaUNI EN 1949, ha un costo complessivodi 75 euro + Iva. I centri di assistenzaTruma sono elencati nella sezione speci-fica del sito www.truma.it oppure allink:http://www.truma.com/it/it/home/dea-ler-search.php. Ai primi 500 campeggiatori che si pre-senteranno presso uno dei centri di assi-stenza Truma per effettuare un controllodell’impianto del gas dal 1 dicembre2011 al 31 gennaio 2012 verrà regalatoun pratico accendigas firmato Truma.

Sicurezza in viaggio con TrumaTruma invita camperisti e caravanisti italiani a verificare la conformità alla normativa UNI EN1949 del proprio impianto a gas. I primi 500 campeggiatori che si presenteranno presso unodei 53 Service Partners Truma tra il 1 dicembre 2011 e il 31 gennaio 2012 per effettuare uncontrollo del gas riceveranno in omaggio un accendigas firmato Truma

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TURISMO all’aria aperta 59

Informazioni dalle aziende

M odomodo, la società italia-na che ha sviluppato unainnovativa Business to

Consumer Application Platform eTouring Club Italiano, l’Associazioneche da più di un secolo accompagnai viaggiatori, lanciano “Touring inviaggio”, la nuova App che consentedi usufruire, sempre e ovunque, diuna serie di contenuti legati al viag-gio e al turismo. Con “Touring inviaggio” è possibile avere informazio-ni in tempo reale su tutte le struttureconvenzionate con Touring ClubItaliano (ristoranti, alberghi, musei,teatri e molto altro ancora).L’applicazione fornisce recensioni ecommenti su eventi (fiere, mostre ospettacoli) e presenta una sezioneweekend, con cui visualizzare le pro-poste e le informazioni per organiz-zare il proprio fine settimana. Tutti icontenuti sono geolocalizzati, per-tanto gli utenti possono cercare le

strutture e le iniziative più vicine alluogo in cui si trovano. L’applicazionefornisce inoltre ai Soci Touring unaversione digitale della propria tesse-ra per usufruire dei vantaggi lororiservati semplicemente mostrandolasul display dello smartphone.L’applicazione è gratuita e compatibi-le con tutti i sistemi operativi mobili(Apple, Symbian, Android, WindowsPhone 7, BlackBerry). “Venti milionidi italiani possiedono uno smartpho-ne - commenta Fabio Maglioni,Founder & Chief Strategy Officer diModomodo - e in media ognuno hascaricato circa 19 applicazioni: questidati mostrano come il nostro paesesia particolarmente avanti nella frui-zione dei servizi mobile. Perciò leaziende che vogliono interagire con ipropri consumatori non possono sot-tovalutare il canale mobile”.“Rimanerne tagliati fuori – prosegue- significherà presto perdere il contat-

to con un numero incredibile di con-sumatori che vorranno poter interagi-re con il proprio brand attraverso illoro smartphone. Per questo siamoconvinti che la scelta di Touring ClubItaliano si rivelerà vincente non soloper creare una relazione più forte epiù immediata con i propri Soci maanche per raggiungere nuovi utentiattraverso un canale innovativo e adalto coinvolgimento emotivo”.“Con questa iniziativa Touring ClubItaliano si conferma nei confronti deiSoci e dei cittadini come il principalereferente turistico indipendente nelmercato italiano” afferma PaoloSozzi, direttore PianificazioneStrategica & Innovazione di TCI.“L’applicazione si distingue neglistore virtuali, oltre che per la suainterfaccia semplice e immediata,soprattutto per la cura redazionale ela selezione editoriale firmata TouringClub”.

Arriva l’App del “Touring Club Italiano”sviluppata da Modomodo

I l debutto di McLouis con il nuovoMc2 è già in atto. Perché aspetta-re la primavera? Già da oggi,

presso i seguenti ConcessionariMcLouis, puoi trovare il nuovissimoMc2 72.- ABRATE TOUR, C.so Trieste 60,Moncalieri (TO)- BELTRANI CARAVAN MARKET ViaCa’ Bianca 361/F, Castel San PietroTerme (BO)- CAMPING SPORT MAGENTA C.soEuropa 21/23, Magenta (MI)- CUSMAI V.le delle Industrie 47Monza (MB)- NUOVA RIVIERA Via Pontina 595,Roma- VALSESIA CENTRO CARAVAN ViaTorino 32, Brusnengo (BI)Con il nuovo modello McLouis<http://www.mclouis.com/ITA/> con-ferma ancora una volta il suo stile. Unnuovo profilato con letto basculante,nato da una gamma di successo comeil Glamys di cui ripropone oltre alla suariconosciuta ricerca accurata dei detta-gli, un ambiente frizzante per chi cercauna vacanza all’insegna dell’allegria.Mc2 72 è un modello versatile da ogni

punto di vista, risponde alle esigenzedi una coppia come di una famiglia,ma che allo stesso tempo non voglio-no rinunciare allo stile che si ricercanella vita domestica come per esempioil bagno con la doccia separata, l’am-pio spazio in dinette e il frigo grande.

Proposto su meccanica Fiat Ducato35L, è reso unico dal suo sorprenden-

te prezzo di 42.650,00 euro (2.300 cc– 130 CV) perché in McLouis è più diquello che immagini a meno di quelloche pensi!I nostri Concessionari McLouis Viaspettano, non perdere quindi l’occa-sione e contattali, saranno lieti diaccoglierti ed accompagnarti alla visitadel veicolo.Buon viaggio con McLouis!

Il debutto di McLouis con il nuovo Mc2

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60 TURISMO all’aria aperta

Vivere il deserto dell’Omanalla guida di 4 ruote motrici

OntheRoad

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T urismo all’aria aper-ta è un turismo cheidentifica i viaggia-tori che amano vive-re a stretto contattocon la natura, muo-

versi alla guida di propri mezzi, essereautosufficienti nel dormire e spessoanche nel mangiare. Che ne direste dibarattare una settimana del gelidoinverno nostrano con una settimana abordo di 4 potenti ruote motrici, convoi alla guida, per scorazzare nel deser-to dell’Oman che offre ai turisti uncompagno di viaggio eccezionale, ilclima, che è sempre compiacente daottobre a maggio. In Oman le monta-gne, il deserto, le spiagge, fanno dasfondo ad una cultura millenaria chesolo da 40 anni ha incominciato adaccettare le innovazioni tra cui le stra-de asfaltate, che fino al 1971 copriva-no solo 11 kilometri di tutto il territorio.Per recarsi in Oman, guidati da chiconosce il paese, la scelta ottimale cadeinevitabilmente sul “Reinhold Messnerdei deserti”, al secolo Maurizio Levi, ilquale è, come si dice per i lupi di mare,uno dei maggiori esperti in quantoconosce i deserti di tutto il mondo. E’sufficiente avere fra le mani la sua bro-chure sui deserti per rendersi contodella meticolosità e professionalità chemette nell’organizzare viaggi là dovec’è un deserto e quello dell’Oman èuno dei suoi preferiti. Solo in poche oredi aereo da Milano o Roma si arriva aMuscat, la capitale, e qui potete pren-dere possesso del vostro “destriero”che, avendo già imbarcato la cambusae la tenda, è pronto, in compagnia deifedeli scudieri omaniti, uno per macchi-na, per condurvi ad esplorare le monta-gne desertiche dell’Hajar che sovrasta-no dall’alto il territorio omanita. E’ unacatena montuosa con cime che rag-giungono i 3000 m. (palestra ideale pertrekking, scalate e rock climbing). Il deserto, il mare, le tartarughe verdi(giganti) che hanno fatto dell’ Oman laloro seconda casa saranno gli altri com-pagni che vi seguiranno ovunque nelvostro viaggio alla scoperta delle bel-lezze naturali che conserva questo ter-ritorio .L’indiscusso padre padrone che da mil-lenni regola la vita nell’Oman e chericopre l’80 % della superficie di questopaese è il deserto (Wahiba Sandse eRub al Khali) dove tuttora vivono tribùdi beduini nomadi. Qui le altissimedune di sabbia cambiano colore: si tin-gono di rosso, giallo e bianco e neipressi della costa si tuffano in mare. Il

Testo di Lamberto SelleriFoto di Giulio Badini, Lamberto Selleri, Uff. del turismo del sultanato dell'Oman

Il deserto, il mare, le tartarughe verdi (giganti) chehanno fatto dell’Oman la loro seconda casa saranno icompagni che vi seguiranno ovunque nel viaggio allascoperta delle bellezze naturali che conserva questoterritorio

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deserto richiede un minimo di spiritod’avventura perchè attraversandolo sipossono anche cavalcare dune di 200metri ed è un divertimento che riempiedi gioia. Bastano pochi giorni in suacompagnia per comprendere che lanostra civiltà è sì progresso, comodità,benessere e lusso, ma lui, il deserto, cir-condato dal silenzio e dall’immutabilità,diventa il nostro “grillo parlante“, cirammenta che anche noi siamo un gra-nello di sabbia, ha il potere di farcisognare a occhi aperti e di renderci par-tecipi di quell’infinito che perennemen-te ci avvolge. Maurizio ha saputo sce-gliersi sul posto un partner eccezionale,Piero Orsi, torinese di origine, ”apolide“per l’amore sviscerato che nutre i per ideserti e che per questa sua passione daanni si è stabilito prima in Africa ed orain Oman e segue i turisti in stupendescorribande sulle dune dei deserti oma-niti facendo scoprire ai compagni diviaggio tutte le emozioni che si provanonel vivere e pilotare un automezzo in unmare di sabbia, dove l’orizzonte nonfinisce mai e Piero sa sempre esatta-mente ritrovare la pista anche se il ventone ha nascosto le tracce. Una ultimaconsiderazione: le città sono pulite allasvizzera, la popolazione è cordiale, nonci sono intransigenze religiose, l’alcolnon è un tabù, potete viaggiare inlungo ed in largo, in compagnia diPiero che vi farà conoscere la veraessenza dell’Oman, quella che non tro-vate sulle guide.I Viaggi di Maurizio Leviwww.deserti-viaggilevi.it

OntheRoad

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OntheRoadOman ARABIA SAUDITA

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OntheRoad

64 TURISMO all’aria aperta

Copenaghen: favole sull’acqua

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OntheRoad

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I l cielo è sempre variabilequi e se la mattina appareassolata, meglio non fidar-si. Nuvole bianche corronoveloci, folate di vento conti-nuo all'angolo delle strade

e lungo i canali che possono disturbarei turisti stranieri, ma non turbano certoi danesi, abituati al loro clima bizzarro,quattro gocce e un raggio di sole. Tuttociò rende ancora più suggestivo ilpanorama dei canali che riflettono que-sto cielo capriccioso. Nuvole bianche,gabbiani, paperi, cigni e case colorate sispecchiano sull'acqua, soprattutto nelfotografatissimo canale Nyhavn, imper-dibile must di una visita a Copenhagen.Un giro per i canali di Copenhagen èforse la forma più adatta per unaprima visita alla città e per avere unosguardo di insieme che invita poi all'ap-profondimento. Perfetto se si è fortu-nati con un tramonto dorato che valo-rizza le facciate antiche, le case pittore-sche del 1700, i ponti e ponticelli inferro battuto, le spallette dei canaliornati di statue, come quella dellapescivendola a Gamel Strand, chericorda l'attività principale dei secolipassati. Un ponte domina il palazzodell'antica Borsa con i suoi frontonieclettici dalle linee sinuose, i colorirosso e verde tipici di queste costruzio-ni e in alto le fantastiche code intreccia-te dei dragoni a formare una cuspidealtissima. Sosta obbligata davanti allaLittle Mermaid, la Sirenetta di Andersenche sta ancora lì da novanta anni eguarda malinconicamente il mare.Tappa obbligata sia per chi arriva dopouna lunga passeggiata costeggiando ilKastellet, la potente fortificazione del1700 in mezzo a splendidi giardinipubblici, sia per chi arriva via mare coni battelli turistici. A Christianshavn,invece, al di là del canale principale, sipassa in barca guardando le facciate instile olandese delle compagnie di navi-gazione più importanti, rosse e gialle,che si specchiano nell'acqua e che crea-no un insieme pittoresco con le sartiedei pescherecci e dei velieri attraccatialla banchina. Poi, all'interno del quar-tiere, una puntatina a Christiania dovenon è consigliabile entrare, soprattuttose si è in vena di curiosare e fotografa-re, ci riporterà agli anni ‘70, quand'eraun regno libero occupato da hippiestrasgressivi, anticipatori di tanti movi-menti successivi. La Sirenetta ci conduce idealmente allapiazza del Municipio dove la statua diHans Christian Andersen guarda versoTivoli, come un altro regno delle fiabe.Testo e foto di Franca Dell’Arciprete Scotti

Nuvole bianche, canali, case colorate e i tesori deicastelli reali per un magico Natale a Copenaghen.Romanticismo e divertimento tra la Sirenetta e ilTivoli

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Canale Nyhavn

E vicino alla statua il museo a lui dedica-to, animato da luci e movimenti, evocaper tutti, anche per chi non conosce ildanese, la storia di questo giovanepovero, nato da un calzolaio e unalavandaia nel 1805, che cominciò asognare sui giocattoli e le marionettecostruite dal padre, viaggiò per tuttal'Europa, sognò di fare il cantante e l’at-tore e diventò il danese più famoso ditutti i tempi. Merito delle sue favole:dalla Sirenetta a I vestiti nuovi dell'im-peratore, da Il Soldatino di stagno a Ilbrutto anatroccolo, in cui lo stessoAndersen si riconosceva, con un fortecenno autobiografico. www.hcander-sen.com La piazza del Municipio è ani-matissima, sebbene molto ampia edispersiva. Bande musicali giovanili adogni angolo, invitati ai matrimoni, turistiin coda per entrare a Tivoli, ciclisti incorsa e, da non perdere, la micro birre-ria più piccola di Danimarca, l'Apollo,che espone i suoi alambicchi e le mac-chine per produrre la birra in rame, dalleforme panciute e lucenti. www.brygge-riet.dk/apollo Imponente e romantica, la piazza haSirenetta

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uno stile indefinibile e molto nordico: ilpalazzo del Municipio enorme in matto-ni rosso scuro, particolari e statue inoro, bandiere che sventolano, cuspidi,campanili, torri campanarie dal tettoaguzzo, balconcini sporgenti. Dentro,stucchi e vetrate colorate, il grande cor-tile imponente dove si fermano gli sposia fare fotografie, in vesti leggere sottole immancabili folate di vento. In unapiccola sala l'orologio astronomico èuno dei vanti della città, sede dell'altrofamosissimo osservatorio astronomiconella Rundetarn, la torre rotonda: l'ac-cesso a chiocciola é unico nell'architet-tura europea, la rampa sale a spirale per209 metri compiendo 7,5 giri intorno alpilastro centrale e internamente vuoto ecostituisce l'unico collegamento tra leparti del complesso costruttivo. Dallapiattaforma panoramica a 35 metri dialtezza, protetta da una bella cancellatain ferro battuto in cui appare il mono-gramma di Cristiano IV, è magnifica lavista sulla parte antica di Copenhagen. Torniamo sulla piazza del Municipio dadove comincia lo Stroget, famoso vialepedonale che porta fino all'altra piazzacentrale della città, Kongens Nytorv,ancora più solenne per il Royal Theatree i suoi palazzi storici come l’hoteld’Angleterre. I palazzi storici grandiosi esparsi in città, al centro di grandi parchi,raccontano la storia di una monarchiacentenaria e borghese, che espone,accanto ai gioielli della corona, gli abitida passeggio della regina, accanto alleonorificenze militari e i manti di ermelli-no le fotografie del re in bicicletta. Ilcastello di Amalienborg, che si visitadopo il rituale cambio della guardia amezzogiorno, racconta la storia degli

Copenaghen DANIMARCA

Rundetarn

Andersen

Tivoli�

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ultimi secoli, esponendo anche la rico-struzione dell'arredo e dell'oggettisticaprediletta degli ultimi re danesi.www.amalienborgmuseet.dk Il castellodi Rosenborg invece, costruito tra il1606 e il 1634, racconta la storia piùremota e conserva i tesori della corona,vasi di cristallo, samovar, soprammobi-li in malachite, corni in osso e avorio,bardature da cavallo, copertine di librismaltati su oro, il trono dei re danesicustodito da tre leoni di argento.www.rosenborgslot.dk La Copenhagen più moderna puntaanche ad architetture di grande impat-to, anche queste intelligentemente col-locate sull'acqua per raddoppiare il lorofascino: come la Copenhagen Opera,impressionante costruzione a palafittacon ampie facciate in vetro e pietra e ilBlack Diamond, un parallelepipedo rive-stito di granito nero dello Zimbawespaccato da un cuneo di luce.

Un'atmosfera nebbiosa, misteriosa e amletica èobbligatoria per visitare Helsingor o Elsinore, unacittadina a 45 chilometri a nord di Copenhagen ea soli 4 chilometri dalla costa svedese, dove si ergeil castello di Kronborg. Sui suoi spalti apparival'eterno fantasma del re agli occhi sgomenti del“pallido” principe Amleto. Il castello imponente,che appare insieme un elegante maniero rinasci-mentale e una monumentale fortezza militare,patrimonio mondiale dell'Unesco, si annuncia dalontano al di là del piccolo fiordo che porta allagrandiosa stazione ferroviaria. La visita richiedealmeno mezza giornata perché si tratta di una veracittadella. La sua prima costruzione risale alla metà del ‘400 da parte del redanese Enrico di Pomerania, quindi fu ampliato per merito della posizione stra-tegica vicino alle coste svedesi e divenne una vera e propria fortezza Dentro ilbellissimo Maritime Museum con le storie di navi, marinai, conquiste coloniali,mercati, spezie, e uomini avventurosi che diventarono governatori. Le casemat-te offrono ambienti suggestivi e oscuri, cunicoli sotterranei, volte ribassate illu-minate fiocamente e la statua dell’antico eroe danese Holger Danske addor-mentato, che, secondo la leggenda, si sveglierà quando la Danimarca sarà inpericolo. www.kronborg.dk

Cambio della guardia

Raccolte reali

Copenaghen - insegna�

Holger Danske

Helsingor

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Un vecchio proverbio danese recita “Il Natale è la festa dei cuori”. Il detto, combinato all’inconfondibile atmosfera di intimità ecalore tipicamente danese chiamata “hygge”, rendono il periodo natalizio magico e unico in Danimarca, quando l’intero paesesi riunisce per celebrare insieme la festa più attesa dell’anno. Già dalla fine di novembre tutte le città e i paesini della Danimarcasono addobbati a festa con ghirlande di pino, luci ad ogni angolo, imponenti alberi natalizi sulle piazze principali, spettacolaridecorazioni nelle vetrine dei negozi e innumerevoli eventi, come sfilate, distribuzione degli speciali biscotti natalizi speziati, eovviamente la presenza di svariati Babbi Natale pronti a ricevere le lunghe liste dei desideri per i regali, che saranno poi distri-buiti la sera della Vigilia, il 24 dicembre.

Per tutte le informazioni www.visitcopenhagen.com www.visitdenmark.com tel.02/874803Per visitare Copenhagen e la Danimarca ottimo l'operatore specializzato Norama TO tel. 035 238687 e-mail [email protected],www.norama.it che propone anche diversi altri itinerari nelle capitali nordiche. Si può raggiungere comodamente l’aeroporto di Billund con voli Ryanair da Roma Ciampino…da ottobre a dicembre fantasti-che offerte con prezzi a partire da 27,99?, sola andata tasse incluse.Per viaggi individuali e non, la compagnia aerea SAS, Scandinavian Airlines, offre ottime tariffe e soluzioni. Nel 2004 ha intro-dotto un sistema di classi davvero innovativo, concepito per rispondere alle diverse esigenze dei propri passeggeri e offre tretariffe corrispondenti a tre classi di bordo: Economy, Business e Economy Extra. Su tutte e tre le classi SAS ha inoltre introdot-to la nuova formula One Way che permette di scegliere classi di viaggio diverse tra andata e ritorno. www.flysas.it

Aree di sosta nella zona di Copenaghen: Bellahøj Camping www.bellahoj-camping.dk www.rentocamp.it/campeggi-copenaghen.htm

Il Natale è la festa dei cuori

Informazioni utili

Natale a TivoliCopenaghen - Castello

Copenaghen DANIMARCA

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Alla scoperta del paesedel Cognac

Verteuil-sur-Charente

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F reddo, inverno, neve efeste di fine anno sug-geriscono desideri diatmosfere domesticheintime alla luce di unoscoppiettante camino

possibilmente con in mano un bicchie-re contenente un liquido dai colori earomi caldi e avvolgenti: chi un po’meno giovane non ricorda la pubblicitàtelevisiva di un noto brandy, centrofocale di un ambiente intimamente raf-finato destinato a farne percepire leinfinite sfumature esaltandole?Impossibile a questo punto non fare unpiccolo inciso sull’affascinante e miste-rioso mondo dei distillati, figli ciascunodel territorio d’origine, soffermandosiin particolare sul cognac - simbolo diraffinatezza conosciuto in tutto ilmondo, non a caso definito il ‘re deidistillati’ e osannato nei secoli: VictorHugo lo chiama “il liquore degli dei” -complice un delizioso viaggio nella suazona di produzione situata nella FranciaOccidentale e precisamente nell’omoni-ma città che gli dà il nome e nell’areacircostante. Qua si trovano le varieMaison (cattedrali preziose di questaacquavite) dai nomi celeberrimi comeCamus, Hennessy, Martell, Otard,Prince Hubert de Polignac, Rémy-Martin, Courvoisier, Renault-Bisquit...L’origine di questo elisir risale al XVIsecolo quando gli Olandesi comincianoa distillare i vini della Charente checommerciano lungo le coste atlantiche,all’inizio del secolo successivo compaio-no nella regione numerosi alambicchi dirame (Charentais) e man mano gli abi-tanti del luogo vendono il distillatoanche quando gli Inglesi ne acquisisco-no il predominio commerciale. Sono iprotestanti - cacciati dalla zona nel1685 quando Luigi XIV revoca l’Edittodi Nantes ed emigrati nel Nord Europa- che continuano a diffondere la prezio-sa bevanda al di fuori dei confini eparadossalmente fanno la fortuna dellaterra che li ha esiliati. Ad alta gradazio-ne alcolica il cognac viene ricavato dadoppia distillazione, invecchiamento inbotti di rovere e successivo sapienteassemblaggio dei vini derivati da uve divitigni bianchi (tra cui ugni blanc, folleblanche, colombard e sémillon, oggimeno utilizzato) di provenienza locale.In virtù di una convenzione internazio-nale dal 1° gennaio 1950 si possonochiamare cognac solo le acquaviti pro-dotte nel dipartimento della Charente ein alcune zone limitrofe (facenti partedella regione Poitou-Charentes), tuttele altre sono Brandy eccezion fatta perTesto di Wanda Castelnuovo

Qua si trovano le varie maison (cattadrali preziose diquesta acquavite) dai nomi celeberrimi come Camus,Hennessy, Martell, Otard, Prince Hubert dePolignac, Rémy-Martin, Courvoisier, Renault-Bisquit �

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quelle distillate più a sud (in Guascogna)con il nome di Armagnac. Determinanteil microclima della zona di produzionedel cognac - dove si scontrano il climaatlantico e quello continentale - divisadalla carta del 1909 in sei cru sulla basedel tenore calcareo del terreno e appun-to del clima. Re incontrastato di questoterritorio il fiume Charente, che dà ilnome anche al dipartimento, con il suocorso placido che attraversa un paesag-gio connotato da infiniti vigneti punteg-giati di prati verdi, chiese romaniche epiù verso l’Oceano da pinete, paludi e

spiagge. Non è difficile, né lontano arri-varvi ora che voli diretti collegano l’Italiaa Bordeaux-Mérignac: da Milanoun’oretta ca. da trascorrere ammirandodall’alto paesaggi mozzafiato: dallemaestose Alpi fino all’affascinate estua-rio della Gironda in cui confluiscono leacque di Dordogna e Garonna. DaBordeaux, capitale internazionale delvino, fino a Cognac il passo è breve gra-zie a ottimi collegamenti viari. Questacittà vanta un antico legame con lanostra penisola per esservi stata siglatanel 1526 allo scopo di contrastare l’ec-

cessivo potere di Carlo V un’alleanza(voluta da Guicciardini) tra gli Stati ita-liani e Francesco I, fallita l’anno succes-sivo per una serie di sconfitte. Tra i suoivanti l’avere dato nel 1494 i natali aFrancesco I (figlio di Luisa di Savoia e redi Francia dal 1515 al 1547 ) che l’hasempre molto amata: oggi nella piazzaprincipale - che porta il suo nome - spic-ca maestosa al centro una statua eque-stre del Re mentre il castello di Valoisdove è nato è stato comprato da privatied è parzialmente visitabile. La città diCognac è morbidamente adagiatalungo la sinistra del fiume Charente.Generalmente amo molto i corsi d’ac-qua, questo rispetto ad altri ha un fasci-no magnetico e misterioso, quasiun’anima nascosta dal potere adescato-re: sarà il placido scorrere da gigantesilenzioso e discreto malgrado il suofastoso passato o piuttosto il coloresmeraldo che gli dà l’aspetto di unnastro fluttuante, certo è che invita acompiere viaggi nello spazio e neltempo memori di tanta storia che vi èscorsa sopra. Non bisogna dimenticareinfatti che nel passato, anzi da sempre,ha rappresentato un’importantissimavia di comunicazione con porti fiorentigià nell’epoca gallo-romana ed è statopercorso per esempio nel IX secolo daiNormanni che ne risalgono spesso il

Cognac

Chateau de Verteuil

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corso per saccheggiare gli insediamentisorti sulle sue fertili rive. Nel Medioevosi instaura un fiorentissimo commerciodi sale, carbone, foraggi... e più tardi diacquavite che interessa vari porti tra cuiCognac che deve la diffusione del suoprodotto-faro proprio alle acque fluvialisu cui veniva trasportato in botti postesu gabarre, tipiche imbarcazioni afondo piatto. Ma strade e autostradehanno finito con il mettere nel dimenti-catoio i fasti del commercio fluviale cheda qualche decennio è ripreso un po’ovunque assumendo nuovi aspetti lega-ti al turismo come è successo sullaCharente dove è possibile navigaresenza patente con battelli, vere e pro-prie case galleggianti, dalla facile mano-vrabilità. L’uomo vive dalla preistoria inquesto fertile territorio, durante il perio-do romano l’abitato non lontano dallaVia Agrippa (da Saintes a Clermont-Ferrand) prende il nome di Comniacum.Coinvolta nella guerra dei Cento anni,resta alla Francia e, dopo il secolo d’orosotto il dominio dei Valois con il giàmenzionato Francesco I, partecipa alleguerre di religione dalla parte deiFrancesi. A tutto questo penso mentremi tuffo nella città medievale con lestradine acciottolate su cui si affaccianoeleganti dimore rinascimentali e aleggiain senso non solo metaforico lo spirito,

la part des anges (la parte degli angeli)che evapora dalle botti di rovere. Infattisi può affermare che le pietre respiranoil cognac in quanto un fungo microsco-pico che si nutre dei vapori dell’alcol siinstalla sui muri bianchi annerendoli.

Uno sguardo ahimé troppo fuggevolealla Chiesa di St-Léger originaria del XIIsecolo e molto rimaneggiata mentrerimando ad altra visita il Musée d’Art ed’Histoire’ e l’ancor più intrigante‘Museo des Arts du Cognac’. Nei mesi

Cognac FRANCIA

Campeggio a Cognac

Jarnac

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invernali e in particolare a dicembre,gennaio e febbraio le distillerie lavoranoa ritmo serrato giorno e notte tra fuo-chi, vapori e profumi e in tale periodofioriscono numerose iniziative e anima-zioni raggruppate con il nome‘Distilleries en fête. Vivez l’expé-rience du Cognac’ (www.experience-cognac.fr) grazie alle quali è possibilevivere emozioni indimenticabili. MolteMaison - ciascuna attenta depositaria disegreti relativi al processo di distillazionee miscelazione - intensificano il rappor-to con il pubblico aprendo le porte deiSancta Sanctorum. Per preparami a tor-nare in questa piccola e preziosa cittàvisitata troppo in fretta vado alla ricercadi una situazione originale, il Quai desPontis (18 rue des Pontis, www.quaide-spontis.com) nella penisola dei Pontis, ameno di 800 metri dal centro e a 500dal castello di Francesco I. Si tratta diun’area industriale dismessa (vi sicostruiva cartone) molto vasta propriosulla riva della Charente vicino al ponteSt Jacques, zona verdeggiante e amenacon alberi stupendi della quale i coniugiEric e Valèrie Emiel si sono innamorati ein cui hanno impiantato una strutturarecettiva molto articolata che compren-de sei (sono destinate ad aumentare,ma non troppo “perché ciascuno deveavere la sua privacy”) roulotte costruiteda Eric con il tocco nell’arredamentodella deliziosa moglie e soprattuttodotate di ogni più moderno comfort,persino il collegamento wi-fi. Unambiente articolato e affascinante conle strutture industriali comprendentiuna ‘ciminiera in mattoni’ che i coniugivogliono conservare come testimonian-za storica. C’è anche una casa costruitasu un albero proprio sul bordo del fiumecon tanto di balcone su cui sembra ditrovarsi su una barca direttamente inacqua. Tempus fugit e un altro appunta-mento intrigantissimo mi attende insie-me all’esperto di enogastronomia: lavisita della nota e celebre maison delCourvoisier (sarà prossimamente rac-contata dal compagno di viaggio) aJarnac. Patria dell’ex Presidente france-se François Mitterrand che vi inaugurainsieme con la moglie l’Espace Culturell'Orangerie (nei cui locali rinnovati sitrova tra l’altro il ‘Musée FrançoisMitterrand’), è incastonata sulla rivadestra dell’onnipresente fiume e costi-tuisce un incrocio strategico di vie terre-stri e fluviali. Dal suo porto nel passatotransitavano prima il sale e poi il cognace ora, vista la sua posizione mediana,rappresenta un punto di partenza idea-

le per esplorare il fiume a monte o avalle. Pochi i chilometri da Cognac edestino analogo, se non peggiore per lecontinue incursioni e distruzioni tra cuinel 1559 la disastrosa sconfitta in cuimuore il Principe di Condé. Abitata sindal Paleolitico, si sviluppa intorno all’ab-bazia di Saint Pierre, filiazione di quellabenedettina (Saint-Cybard) diAngoulême. Prima di affrontare ulterio-ri fatiche un delizioso pranzo presso ilRistorante ‘Le Château - simpatico, pre-parato e competente lo chef - al 15della medesima Piazza du Château (taletoponomastica si riferisce a un castellocon un giardino di aranci abbattutodalla Rivoluzione) al cui n. 2 si trova laMaison dell’appuntamento dalla qualesi ha una vista fiabesca sulla Charente.Per ristorare le stanche membra iniziocon un eccellente aperitivo: il Pineaudes Charentes per me è stata unameravigliosa scoperta, quasi sconosciu-ta in Italia. Vino liquoroso bianco o rosa-to a base di cognac e di mosto d’uvafresca, risale allo stesso XVI secolo

quando è nato il celebre cugino: rac-conta la leggenda che un contadino pererrore mette succo di uva in una bottecon un fondo di cognac. In attesa dellafermentazione che non avviene dimen-tica il tutto per parecchio tempo fino aquando bisognoso di riutilizzare il reci-piente non ritrova questa deliziosabevanda dolce e fruttata che in zona sibeve abitualmente fredda, ma senzaghiaccio. Non mi resta che affrontarel’ultima ‘fatica’ prima del viaggio diritorno in cui porto negli occhi, nel nasoe in bocca il ‘caldo’ ricordo del ‘percor-so sensoriale’ in cui ho delibato alcuneeccellenze: la Maison del Courvoisieroffre un giusto equilibrio tra teoria conun interessante Museo che raccontaanche il suo legame con Napoleone epratica con assaggi di questo nettaredegli dei.

Info: www.poitou-charentes-vacances.com, www.tourism-cognac.com, www.franceguide.com,[email protected]

Angouleme

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Jarnac

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Cognac FRANCIA

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Natale e Capodanno in Spagna

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L e festività natalizieoffrono un’ottimaoccasione per scoprirele tradizioni dellaSpagna tra le note deivillancicos, i caratteri-

stici canti di Natale, e i piatti tradiziona-li come l’agnello o il pagello e dolci tipi-ci proposti anche da molti ristoranti neimenu delle feste, senza tralasciare pre-sepi e mercatini o la suggestiva tradi-zione della Cavalcata dei Re Magi lavigilia dell’Epifania.

A Siviglia sono da vedere il Presepe IslaMágica e il Presepe allestito in CalleEscoberos 30. Vicino alla Cattedrale, inAvenida Constitución, alla Feria delPresepe, è possibile comprare oggetticaratteristici, mentre nella Plaza Nuevac’è il mercato dell’artigianato. Nonmancano feste e concerti in tutto ilperiodo natalizio; nel Palazzo delleEsposizioni e dei Congressi è apertoPlay Sevilla con giochi e attività di variotipo e molti spettacoli teatrali. In alcunipaesi vicini a Siviglia si possono visitaregli splendidi presepi viventi di El Castillode Las Guardas, Cazalla de la Sierra, LasCabezas de San Juan e Alcalá del Río.Tra le Cavalcate dei Re Magi, le piùvistose sono quelle di Utrera, conbande musicali e lancieri a cavallo,quel-la di Fuentes di Andalucía, Alcalá deGuadaíra, San Juan de Aznalfarache eGuillena, l’unica in cui si rappresentanoanche paesaggi biblici. A Fuentes diAndalucía, si svolge il Certamen deiPresepi con i più bei presepi realizzatidagli abitanti. Estepa è invece nota peri famosi mantecados, dolci al burro. Maanche molti conventi, come quelli delleClarisse di Alcalá de Guadaíra eCarmona, si trasformano in piccolilaboratori artigianali di torroni e dolcitipici: albocabes, yemas,marzapani,sfogliatine, marquesitas.

A Malaga il Museo dell’Automobileospita un’inedita collezione di auto ditutto il mondo in dieci sale tematiche(Belle Époque,I Dorati Anni ‘20,Automobili Popolari, Anni ’30 ArtDecó, Automobili di Design,Automobilida Sogno, EnergieAlternative, Tradizione Inglese, Anni’50 Dolce Vita, Tunning). Si può ancheaffittare una di queste auto con autista.Il 28 dicembre si svolge La Fiesta deVerdiales, una manifestazione socio-musicale di origine contadina tra le piùradicate, dichiarata nel 2009 Bene diInteresse Culturale in molti municipidella provincia: è un particolare fandan-

Vivere le magiche atmosfere di Natale e Capodannonella Terra di Spagna tra musei, fiere, festival delGospel, arte moderna e.. chi più ne ha, più ne metta

Valencia

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go cantato e ballato con l’accompagna-mento di un’ orchestrina composta daviolino, chitarre, un pandero (tamburel-lo), platillos (crotali), castañuelas (palil-los) e talvolta liuto o bandurria (mando-la).E’ questa.

A Barcellona alla Feria di Santa Llúcia,un mercatino tradizionale che dal 1786si svolge vicino alla Cattedrale, si vendo-no tipici oggetti tra cui la famosa statui-na del caganer.La Fiera della Sagrada Famiglia, nellapiazza dietro la famosa chiesa di Gaudì,propone pregevoli oggetti di artigiana-to, mentre alla Fiera dei Re de la GranVia (Gran Via Corts Catalanes, 580), sivendono giocattoli, dolci e regali di ognigenere. Tra le esposizioni di presepi lapiù famosa è quella di Plaza SantJaume. Agli appassionati di acquisti siconsiglia la Shopping Line, un trattocommerciale lungo 5 chilometri da PortVell, lungo la Rambla, la zona moderni-sta del Ensanche, fino a Diagonal conun’interessante offerta commerciale,sconti e omaggi nei negozi BarcelonaShopping Line grazie alla campagnaBCN Christmas Shopping. Numerose leofferte culturali: concerti di musica clas-sica o corale e spettacoli dei villancicosmentre il Mercato dei Fiori apre le porteal circo. Alla Fondazione Joan Miró èaperta fino al 18 marzo una mostradedicata al grande artista catalanomentre a Montjuïc si può visitare il

Madrid

Valencia

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Festival dell’Infanzia con giochi, sport,attività manuali e musicali. A Bilbao ilmercato di San Tommaso in piazzaNuova e nelle vie che circondano ElArenal espone prodotti locali, dal chori-zo al vino bianco txacoli. Il Mercadillo,che occupa l’area di Bailén, offre deco-razioni e ornamenti natalizi, oggetti eregali di piccolo artigianato.

La Fiera Artigiana di Bilbao, situata vici-no al Teatro Arringa, è invece specializ-zata in una varietà di prodotti dallaceramica alla bigiotteria, cuoio, cristalli,oggetti vari e giocattoli realizzati amano. Al Museo Guggenheim, è apertafino al 15 aprile la mostra “Brancusi eSerra”, due dei più grandi scultori delNovecento,che comprende una trentinadi opere per artista.

Alle Canarie da non perdere il VIFestival Gospel Canarias e lo spettacola-re presepe di sabbia nella spiaggia di LasCanteras di Gran Canaria, lo spettacolodi nuoto sincronizzato, “Un mare di feli-cità” o il concerto nataliziodell’Orchestra sinfonica di Tenerife. Nonmancano fuochi artificiali, presepi, mer-catini, fiere di artigianato locale e leCavalcate dei Re Magi, tra cui quella aSanta Cruz, con cammelli, paggi e sac-chi pieni di regali per i bambini.

Nella medievale Santillana del Mar,uno dei centri culturali più importantedella Cantabria si svolge una Cavalcatadei Re Magi dichiarata Festa di InteresseTuristico Nazionale. A Silió (Molledo)ha luogo la Vijanera, una festa ritualeche si fa derivare dai culti naturalisticipropri della Cantabria preromana o dalrito celtico del solstizio invernale. La piùgrande peculiarità è costituita dai suoipersonaggi mascherati, tra cui lo zarra-maco, l’orso, la gorillona e gli “straccio-ni”. Ottime possibilità sono offerte agliappassionati di sci, mentre per chi pre-ferisce le attività culturali, il capoluogodella regione, Santander, offre un riccocalendario di spettacoli di musica e tea-tro nel Palazzo dei Festival, che ospitaanche il tradizionale concerto di Nataleil 21 dicembre, con un repertorio dimusica Gospel.

Nella regione della Castiglia LaMancha, facilmente raggiungibile daMadrid, le città di Toledo, Cuenca,Ciudad Real, Guadalajara offrono la“movida” spagnola più tipica. Toledo,splendido capoluogo della regione,offre visite guidate centrate sugli aspet-ti esoterici dell’alchimia, della cabala e

della negromanzia. Visite guidate per ituristi anche a Madrid: Descubre Madridrivela i segreti del Natale in città: oltre aitradizionali itinerari a piedi, ci sonoanche percorsi in bicicletta e sui pattiniper i più sportivi; per i bambini torne-ranno le avventure teatralizzate delRatón Pérez, “Il Ratón Pérez aMadrid”,in spagnolo. Nella ricca agen-da di appuntamenti culturali spiccano lemostre “L’Hermitage nel Prado” e “IlPrado di Francesco Jodice” visitabiliall’interno del Museo del Prado“Architetture dipinte” e “BertheMorisot: la pittrice impressionista” alMuseoThyssen-Bornemisza; “EugéneDelacroix” alla Caixaforum. Da non per-dere il Capodanno alla Puerta del Sole,dove migliaia di persone accolgonol’anno nuovo con petardi, matasuegrase tanta allegria ed infine la Cavalcatadei Re Magi lungo il percorso da NuevosMinisterios alla Plaza de Cibelese, trapaggi, carrozze e compagnie teatraliche distribuiscono magia ed emozione.

A Saragozza grande festa diCapodanno nella piazza del Pila, dove èallestito un Presepe che con un’accura-ta scenografia ricrea un quadro del-l’epoca storica di Gesù. Molto particola-

ri il presepe subacqueo dello StadioCasablanca, i presepi della CAI, diIberCaja, delle Hermanas del SagradoCorazón e delle Hermanitas de losAncianos Desamparados. A Capodannoi festeggiamenti si concludono tra fuo-chi d’artificio, musica e animazioni conla Cavalcata dei Re Magi e un grandecorteo di carrozze tematiche, maghi,giocolieri e ballerini che sfilano distri-buendo regali ai bambini.

A Valencia le tradizioni natalizie si spo-sano con l’intensa attività culturale ecommerciale della città che si riempie dimercatini di Natale: uno dei più famosiè nei pressi del MercatoCentrale: offretorroni, marzapane, ornamenti natalizi,figurine del presepe, ecc. Il mercatinodella Avenida Barón de Cárcer esponeoggetti provenienti dall’Africa, mentrequello di Plaza de la Merced è specializ-zato in oggetti artigianali.Vicino allaCattedrale la Fiera di Natale, celebratada oltre un secolo, offre articoli perbambini, statuine per i presepi, raganel-le e tamburelli con 24 stand aperti dal 2dicembre all’8 gennaio. Da non perderei numerosi concerti sia il Palau dellaMusica sia il Palau delle Arti.

SPAGNA

Siviglia

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Carnia: come ritrovare lo spiritoautentico della montagna

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L e piste della Carnia -incantevole montagnadel Friuli VeneziaGiulia - sono l’idealeper chi ama sciare lon-tano dalla ressa, in un

ambiente incontaminato, in totalerelax, facendo tappa in rifugio pergustare gli ottimi piatti della cucinalocale. Di ogni livello di difficoltà, gra-antiscono ottimo innevamento (graziealle particolari condizioni geoclimatichee agli impianti di innevamento pro-grammato), niente coda agli impianti dirisalita, prezzi degli ski-pass fra i piùbassi dell’arco alpino.Le principali località turistiche invernalidella Carnia sono Ravascletto, Sutrio,Arta Terme, Forni di Sopra, ForniAvoltri, Sauris. I due maggiori compren-sori sciistici sono quelli del Varmòst aForni di Sopra e dello Zoncolan, a cui sisale da Sutrio (il caratteristico paese dellegno, che si trova ai suoi piedi) e daRavascletto: il suo nome è entrato nelmito del ciclismo, ma anche d’invernonon delude gli sportivi. A 1800 m d'al-titudine, lo Zoncolan è infatti una dellepiù belle aree sciistiche del FriuliVenezia Giulia. Vi si snodano lunghepiste da discesa, sempre ben soleggiatee, dall’alto, si gode un'impareggiabilevista sulla Carnia e sulle vicine monta-gne austriache. Non solo sci da fondo,discesa, sci alpino e sci fuoripista: loZoncolan è attrezzato anche con arenefreestyle per boarder-cross, pattinaggiosu ghiaccio, piste per lo slittino (illumi-nate di notte), trampolini per il salto,campi scuola e parchi neve con tappetielastici e giochi gonfiabili, ed ha acco-glienti rifugi dove fermarsi per assag-giare i più tradizionali piatti dellagastronomia carnica, come i cjarsòns(sorta di agnolotti con ripieno dolce abase di ricotta e spezie), la polentacon il frico (formaggio a scaglie scioltolentamente in una piccola padella, finoa formare una croccante frittata), ilmusèt e bruade (cotechino accompa-gnato da rape inacidite nella vinaccia). Adatte alle famiglie sono inoltre lepiste di Sauris. Forni Avoltri (capitaleitaliana del Biathlon) ha lunghi anellida fondo ed è il punto di partenza idea-le per fare splendide escursioni di scial-pinismo e fuoripista. Per il dopo-sci, sipossono trascorrere piacevoli momentiad Arta Terme che nello stabilimentotermale radicalmente ristrutturato,offre Welness, grandi piscine e giochid’acqua,trattamenti tonificanti e rivita-lizzanti. Terra dell’olimpionica Manuela Di

Sport invernali lontano dalla ressa, tradizioni eappuntamenti assieme ad una eccellente gastronomiaè quello che si può gustare in Carnia. Molte le propo-ste per trascorrere le feste nelle principali localitàturistiche �

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Centa, la Carnia è un vero paradiso peri fondisti, con piste che si snodano inscenari naturali di grande bellezza. Lepiù conosciute sono quelle dei Laghettidi Paluzza, paese natale della Di Centa,dove ha sede il Centro nazionale di Scidi fondo :qui la neve è garantita da unimpianto di innevamento programmatoe si può sciare anche di notte, dato cheuna pista è illuminata. Anelli per tutti i

gusti e le capacità si trovano anche nellealtre tre maggiori stazioni invernali dellaCarnia, Forni di Sopra, Ravascletto eSauris e in molte altre località, qualiPiani di Luzza a Forni Avoltri, CimaCorso ad Ampezzo, Porteal a Lauco,Tredolo a Forni di Sotto, SellaChianzutan a Verzegnis, Pian di Casa aPrato Carnico.

La calda accoglienzadegli Alberghi Diffusi Negli Alberghi Diffusi della Carnia(www.clubalbergodiffuso.it) si sog-giorna in abitazioni ricavate dallasapiente ristrutturazione di vecchi edi-fici rurali, indipendenti ma facenticapo a un’unica reception. Una strut-tura ricettiva unitaria con camere eservizi dislocati in edifici del borgo, acontatto con la gente del posto: lecaratteristiche case carniche regalanouna soluzione dal fascino autentico,unita alla comodità dei servizi tipici diun moderno albergo. Il valore aggiun-to è fornito dalla possibilità di immer-gersi nella vita di un tipico borgo car-nico e di vivere una vacanza rigene-rante e diversa, partecipando ad unmodo di vivere spontaneo e genuino,condividendo lo spirito schietto dellavita di montagna. La Carnia, fin daglianni ’90, è stata antesignana a livellonazionale di questo modello di acco-glienza e oggi è possibile soggiorna-re negli Alberghi Diffusi di alcune fra-zioni dell’altopiano di Lauco, aComeglians, a Sauris, a Ovaro e aSutrio, da cui si accede a uno deimaggiori comprensori sciistici dellazona, lo Zoncolan.

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Antiche tradizioni, mercatini& presepi fanno da cornice asci e sport invernaliRitrovare lo spirito più genuino e auten-tico della montagna, assaporarne i pro-fumi, gustarne i sapori,viverne le tradi-zioni. Andare alla scoperta di piccolipaesi ricchi di arte e cultura. Tutto que-sto e molto altro offre in inverno laCarnia, dove lo sci e gli sport invernali siconiugano con antiche tradizioni, fol-clore, buona tavola.Di seguito le manifestazioni più signifi-cative: per esse e per il periodoNatale/Capodanno sono stati predispo-sti dei pacchetti soggiorno particolari daparte di Carnia Welcome (www.carnia.it) a cui ci si può rivolgere perinformazioni e prenotazioni.

A Sauris l’8, 10 e 11 dicembre si svol-ge il tradizionale Mercatino dell’Av-vento, un mercatino speciale, fatto dicose semplici create con il cuore, chetrasforma l’intera frazione di Sauris diSopra in un incantevole “paese delNatale”: per tre giorni, sulle tradizionalibancarelle disposte fra rustici stavoli eantiche case in pietra e legno si potran-no ammirare e acquistare i più tipicioggetti in legno, ferro battuto, paglia,ceramica, lana cotta e feltro dell’artigia-nato carnico (fra cui gli scarpets, le tra-dizionali pantofole in velluto con lasuola ricavata dal copertone di biciclet-te), addobbi natalizi, sculture e giocat-toli in legno, lavori a maglia, tante ideeregalo e prodotti della gastronomia

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Carnia FRIULI VENEZIA GIULIA

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locale, come il prosciutto crudo legger-mente affumicato per il quale Sauris èconosciuta dai gourmet, la birra diSauris, le ricotte affumicate, i formaggidi malga, i mieli di montagna, i dolcinatalizi. Un evento tutto da gustare è quello chesi tiene domenica 11 dicembre aRaveo: in occasione di Sapori di Carniatutto il paese si mette all’opera perpreparare prodotti conservati secondoantiche tradizioni e piatti gustosi daisapori dimenticati. Accanto a loro, i pic-coli produttori agroalimentari dellaCarnia espongono le loro merci. Ilpaese (chiuso al traffico) s’addobba afesta con frasche di pino, pannocchie,bacche di bosco e le semplici decora-zioni con cui la gente di montagnausava abbellire la casa nei giorni di

festa e diventa un unico, grandeMercatino, dove si acquistano e degu-stano marmellate pregiate (come quel-la di olivello spinoso prodotta proprio aRaveo), mele, sidro e succo di mela,miele, salumi affumicati, formaggi vac-cini e caprini, ortaggi, brovada, senzadimenticare i distillati e le grappe.

A Sutrio, l’antico borgo carnico ai piedidello Zoncolan famoso per la lavorazio-ne del legno, dal 18 dicembreall’Epifania si possono ammirare decinedi straordinari presepi allestiti nei cortili,accanto ai fogolar (i tipici caminetti car-nici) e sotto i loggiati delle sue case piùantiche e belle, in una sorta di percorsosacro tra le vie del paese, che per l’occa-sione sono addobbate con grandi alberidi Natale in legno da riciclo, realizzati

dagli artigiani del paese. A realizzarneun buon numero sono stati artigiani diSutrio e dei paesi della Carnia, ma moltiprovengono da altre regioni italiane (adiniziare dall’Alto Adige) e straniere, fracui la Slovenia,la vicina Carinzia, laGermania. A fare da cornice, rappresen-tazioni dei vari momenti della Nativitàcon personaggi in costume, degustazio-ne di specialità tradizionali, musica.Cuore di Borghi e Presepi è il Presepio diTeno, un'opera eseguita nel corso diben 30 anni di lavoro da GaudenzioStraulino,maestro artigiano. L’opera,che riproduce in miniatura gli usi e icostumi tradizionali del paese, animaticon ingranaggi meccanici, regala unostraordinario spaccato etnografico sulletradizioni, la vita, i lavori, le usanze dellamontagna carnica.

Molte le proposte per trascorrere lefeste nelle principali località turistichedella Carnia (Forni di Sopra, Ravascletto,Sutrio, Sauris, Arta Terme, ForniAvoltri): ogni località propone infattipacchetti turistici che associano sportinvernali, folclore, buona tavola e cultu-ra. A Forni Avoltri il Natale è davverospeciale, e permette di vivere la nottepiù attesa dell’anno, circondati dal calo-re e dall’atmosfera delle Alpi Carnichecon la suggestiva Santa Messa solennedi “Madins”.

Per informazioni: Carnia Welcome, tel. 0433 466220,[email protected] - www.carnia.it

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A Biella, la Strada della Lana

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U n tempo, lungo iltorrente Cervo, aipiedi di Biella, leore erano scanditeda un suonomonotono e ricor-

rente. Era il suono dei telai che lavora-vano la lana e rappresentavano la ric-chezza e la forza di questo territorio.Forza dell'acqua, presenza di legnamein quantità, competenza nella filaturae tessitura costituivano il segreto dellafortuna del biellese, che era esplosa nelcorso dell'800, quando alcuni impren-ditori locali ebbero l'intuizione di intro-durre negli opifici, per lo più mulini ecartiere che già sfruttavano la cadutadell'acqua, telai meccanici per lavorarela lana. L’attività manifatturiera divenne indu-stria vera e propria dopo il 1817, quan-do Pietro Sella introdusse le primemacchine per le lavorazioni laniere nellanificio di famiglia a Vallemosso ediede inizio a quello che diverrà nell’ar-co di pochi decenni il “sistema di fab-brica”. Nacquero allora, nell'arco di 50 annicirca, le famose aziende biellesi comePiacenza, Cerruti, Rivetti, Zegna, chehanno dato enorme prestigio al tessilemade in Italy. Lane importate dai migliori produttoridi tutto il mondo, precisione artigiana-le di lavorazione, ricerca assoluta dellaqualità nei filati e nei tessuti, fino allemanifatture eccellenti che hanno crea-to in anni più recenti marchi celebri.Ma se la fama di filati e tessuti biellesiè sempre più radicata nel mondo,anche grazie a sapienti strategie azien-dali, la tecnologia è cambiata, le fab-briche si sono in parte spostate e moltiopifici ottocenteschi costituisconoormai monumenti di archeologia indu-striale.

La Strada della LanaUn itinerario nella provincia di Biella,provincia relativamente giovane, costi-tuita solo nel 1992, lega proprio le fab-briche della lana ed è una delle nuoveforme di turismo specializzato checerca nel territorio i segni dell'uomo edelle sue trasformazioni. Le ciminierecostituiscono il segno più evidente eimperioso, alte e sottili in mattoni rossi.Sotto le ciminiere, gli opifici dislocatitutti lungo i corsi d'acqua, sia lungo ilCervo sia lungo il Ponzone: da quellipiù antichi, secondo il modello man-chesteriano, a tre piani, alti e imponen-ti, dai grandi finestroni industriali, dovela lavorazione si svolgeva con passaggiTesto e foto di Franca Dell’Arciprete Scotti

Archeologia industriale, antichi lanifici sullo sfondodei monti e delle oasi naturalistiche

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verticali, a quelli più recenti novecente-schi, orizzontali, dai classici frontonitriangolari a shed, e grandi lucernariche corrispondevano al periodo del-l'utilizzo dell'energia elettrica. Massima espressione di utilizzo degliopifici industriali è senz'altro la laCittadellarte di Michelangelo Pistolettoricavata dall’ex lanificio Trombetta cheespone una collezione permanente diarte povera e ospita periodicamentemostre, convegni, concerti, e spettaco-li. Fondazione Pistoletto, Cittadellartetel. 015.28400 www.cittadellarte.it Di tutto l’imponente complesso indu-

striale ottocentesco, solo il LanificioCerruti, nato nel 1881, è tuttora attivonella sede originaria: affacciato sul tor-rente, il lanificio ospita oggi, insiemealle unità produttive, un punto venditaaziendale frequentatissimo. Una delle fabbriche più interessantifuori città, invece, é la Fabbrica dellaRuota a Pray, un lanificio ottocentescocaratterizzato dalla trasmissione telodi-namica dell’energia. Tel 015766221,www.docbi.it

Fabbriche e natura Alcune fabbriche nacquero volutamen-te fuori Biella, per valorizzare con laloro presenza interi paesi. E’ il caso del-l'azienda Ermenegildo Zegna, nata pervolere di questo intelligente imprendi-tore a Trivero. Senza dimenticare quel-l'opera geniale che é l'Oasi Zegna, unvero progetto paesaggistico voluto dalvecchio Ermenegildo negli anni ’50:500.000 conifere, migliaia di rododen-dri importati dall'Olanda, la costruzionedi una strada panoramica con la colla-borazione di uno degli architetti pae-saggisti più famosi al mondo. Fu così trasformata la montagna brullaalle spalle di Trivero in un parco meravi-glioso di 100 chilometri quadrati adisposizione della collettività.www.oasizegna.com

Sembra essere questa la vocazionedegli imprenditori lanieri biellesi cheunivano senso degli affari, attenzioneal territorio e filantropia verso i lavora-tori. Un secolo prima di Zegna, iPiacenza di Pollone avevano creato ilParco della Burcina, anche questo unmagnifico polmone verde ricco di sva-riati esemplari di specie esotiche, comeazalee, ortensie, camelie, magnolie,oltre a conifere e platani, castagni efaggi, abeti e cipressi.

Biella - lanificio

Biella - fabbrica ruota

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Biella PIEMONTE

Biella - Valle CervoBiella - Specialità

In dicembre si svolge "Artigiani e Sapori in Fabbrica", importante mostra mercato che si tiene presso la "Fabbrica della Ruota"a Pray: oggetti in legno, cesti, ceramica, porcellana dipinta a mano, terracotta, carta, cuoio, erbari, fiori di seta, sciarpe in fibrapregiata, tessuti a mano in colori naturali, cappelli, maglieria bio, gioielli in rame, giocattoli tradizionaliInoltre l'associazione "Sapori biellesi" presenterà una selezione di prodotti enogastronomici di qualità: navette di biella, Pand’arbo, olio di noci, nosuggio, miele locale, cioccolato, marmellate, confetture, canestrelli tradizionali, crema di nocciole, polen-tina dolce, panettoni artigianali, birra di natale, ratafià d’andorno e liquori, vini pregiati, passiti, confezioni regalo...Anche per il Natale 2011 la provincia di Biella ci regala tanti appuntamenti con i mercatini natalizi, così diversi fra loro da meri-tare tutti una visita.Giovedì 8 dicembre e Domenica 11 dicembre l'appuntamento è al Ricetto Medievale di Candelo con "Il Borgo di BabboNatale": lungo le rue del Ricetto, bancarelle con sapori, prodotti, arte e creatività, per trovare l’idea giusta per il vostro regalo. L'Associazione Confraternita e la Pro Loco di Graglia organizzano annualmente la domenica prima di Natale (18 dicembre) il"Mercatino del Vischio": ogni anno viene posto in vendita il vischio raccolto e preparato dai volontari dell'Associazione per rac-cogliere fondi destinati alla bellissima Chiesa della Confraternita. Legata al mercatino è la manifestazione "Presepi in Vetrina",una serie di teche in vetro ospiteranno i più begli esempi di presepi in Piazza Astrua a Graglia, sede del mercatino.

Artigiani e Sapori in Fabbrica

Per info: [email protected]; tel 800.811.800.Piacenza Cachmere Pollone, tel. 0156191230, www.piacenza 1733.it [email protected] Zegna, Trivero telefono 015756539Lanificio Cerruti via Cernaia 40, Biella tel 015351144Per mangiare: raffinato e di ricerca il ristorante Il Faggio, Pollone telefono 01561252, [email protected]

Area di sosta: Camping Haway sul lago di Viverone,Biella - www.campinghaway.it - Strada per Frazione Comuna - 13886 Viverone Biella - 0161 98403

Informazioni utili

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Budrio: portici, ocarine e musei

D i origini antichissi-me, alcuni repertitrovati in zonafanno risalire iprimi insediamentia circa un millen-

nio prima di Cristo, Budrio è una picco-la città che sembra costruita a immagi-ne e somiglianza del suo capoluogo:Bologna, che dista appena 18 chilome-tri. Il suo centro storico richiama, infatti,

l’impianto urbanistico dell’importantecentro felsineo basato sui famosi “por-tici”. Città interessante da visitare,Budrio è ricca di monumenti, palazzinobiliari, chiese e musei. Tra questi ulti-mi primeggia il Museo dell’Ocarina, pic-colo flauto in terracotta, la cui fabbrica-zione l’ha resa famosa in tutto ilmondo.La prima impronta urbanistica visibile diBudrio è di età romana e risale al 1°

secolo a.C. Consiste nella “centuriazio-ne”, vale a dire la divisione del territorioin quadrati di 710 metri di lato (centu-rie). Si sa, inoltre, che nei secoli XIV e XVIl castello di Budrio fu attraversato dasoldatesche e più volte distrutto e rico-struito. Per difenderlo, nel 1376, ilCardinale Albornoz, Legato Pontificio,fece costruire una cinta muraria rettan-golare della quale restano due torriposte ai suoi vertici occidentali.

Testo di Giuseppe Continolo - Foto: Pierluigi Mioli, tratte dal volume Budrio immagini

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L’economia della città è, in larga misura,basata sull’agricoltura. Il periodo dimaggior splendore e prestigio si ebbedal XV a tutto il XVIII secolo con la col-tivazione, lavorazione ed esportazionedella canapa, un prodotto tra i migliorial mondo come attestano numerosidocumenti,La vivacità culturale di Budrio è certifica-ta dall’ottimo stato di conservazione deisuoi principali monumenti e dal suoculto per il passato che trova riscontroin ben tre musei di indubbia valenzastorica: il museo archeologico, il giàcitato museo dell’ocarina e il museo deiburattini.Il Museo civico archeologico e paleoam-bientale raccoglie i reperti dell’ereditàantica che sono stati ritrovati nella pia-

nura budriese e testimoniano l’avvicen-darsi di vari popoli: dagli italici umbri, ovillanoviani dell’età del ferro, agli etru-schi, ai galli, ai romani. Il Museo Civicodell’ocarina è, invece, la testimonianzadi un’attività produttiva che ha fatto cir-colare il nome di Budrio in gran partedel mondo. Il Museo dei burattini espo-ne in mostra permanente i burattini, ipupi e le marionette appartenenti allaprestigiosa collezione ereditata dallafamiglia Zanella-Pasqualini.Una sosta a Budrio non può, infine,dimenticare una visita alla PinacotecaCivica che espone opere di importantiautori e scuole come Vitale da Bologna,Cima da Conegliano, Dosso Dossi, laScuola del Francia, la Scuola diGiuseppe Maria Crespi. C’è poi la

Biblioteca Comunale che contiene unricco assortimento di opere contempo-ranee e volumi molto rari e antichilasciati da famiglie benestanti alla città.

Merita un’occhiata anche il TeatroConsorziale, costruito a sue spese da unricco cittadino budriese, Paolo Sgarzi,nel 1672. Il Teatro fu completamenterestaurato nel periodo tra il 1926 e il1928, e l’occasione fu propizia peringrandire il palcoscenico.A Budrio non mancano le ville e alcunedi queste rivestono grandissima impor-tanza, come le ville di Bagnarola, in par-ticolare le Malvezzi, l’Aurelio e ilFloriano, che raggiunsero il massimosplendore nel periodo tra il finire delSeicento a tutto il Settecento.

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Piazza Matteotti, lato Nord

Piazza Matteotti, Palazzo Pretura

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Budrio EMILIA ROMAGNA

Portico delle Armi

I campanili di S. Agata e S. Domenico

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Piazza Quirico Filopanti, sullo sfondo, il Palazzo del Comune

Palazzo Comunale, interno Via Giuseppe Garibaldi

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Chiesa di San Lorenzo, interno

Chiesa della Pieve, interno

Budrio EMILIA ROMAGNA

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Teatro Consorziale

Museo dei Burattini

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Budrio EMILIA ROMAGNA

Museo Archeologico e Paleoambientale

Museo dell’Ocarina

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Colle di Val d’Elsa:storia, arte, cristallo

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S toria, arte e cristallo.Sono questi i profilitematici dei tre percor-si proposti dalla mappa“Le vie del cristallo”per scoprire, o riscopri-

re, Colle di Val d’Elsa e le sue diverseanime culturali. La mappa - realizzatadal Comune di Colle di Val d’Elsa, incollaborazione con il Consorzio delCristallo, le associazioni Fabbrica Collee Pro Loco e il centro commercialenaturale Colgirandola - si inserisce nel-l'ambito del progetto “Città di cristal-lo - Semprecristallo” che punta a valo-rizzare il cristallo come elemento diidentità e di eccellenza per la città.Oltre alla mappa, il progetto prevedealtre iniziative, quali la lavorazione dalvivo permanente, mostre e installazio-ni in cristallo che potrebbero diventareparte integrante dell’arredo urbano.Colle di Val d'Elsa, la città del cristallo.Colle di Val d'Elsa è considerata oggila “città del cristallo” per la radicatatradizione nella lavorazione manifattu-riera del prezioso materiale e per leindustrie che producono il 95% delcristallo italiano e il 14% di quellomondiale. La lavorazione locale delvetro affonda le sue radici nel XIVsecolo e si è sviluppata fino alla metàdel Novecento. La produzione del cri-stallo inizia nella seconda metà deglianni Sessanta, aggiungendo ossido dipiombo tra le materie prime. Il risulta-to è un prodotto di grande brillantez-za, a cui i maestri vetrai imprimonoogni giorno forme di straordinaria bel-lezza. Numerosi anche i designer chehanno usato il cristallo per le loroopere, da Joe Colombo a MarcoZanuso fino a Angela Mangiarotti edEttore Sattsass. Oggi la qualità dellematerie prime è garantita dal marchio“Consorzio del cristallo di Colle di Vald'Elsa”. I tre itinerari: la storia. Le originimedievali, che hanno visto spessoColle di Val d'Elsa al centro delle lottetra guelfi e ghibellini, e i seguentiinflussi rinascimentali sono ancora benvisibili, in particolar modo nella partealta, dove si trovano molti edifici stori-ci di grande valore architettonico. Finoal '700, poi, la città si sviluppa comecentro economico e culturale grazie aun articolato sistema di mulini e cartie-re alimentato dai canali delle Gore,ramificazioni artificiali del fiume Elsache attraversa Colle di Val d'Elsa e cheancora oggi fanno parte del patrimo-nio storico locale. Nell'800 la cittàdiventa uno dei maggiori centri indu-

L’arte, la storia e la tradizione vetraria protagonistidel progetto “Le Vie del Cristallo” che è stato presen-tato durante la serata di apertura di “Città di cristal-lo - semprecristallo”.Ecco tre itinerari tematici per scoprire Colle di Vald’Elsa �

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OntheRoad

100 TURISMO all’aria aperta

striali della Toscana con la produzionedi vetro e ferro. Lo sviluppo economi-co, culturale e sociale continua nel'900, anche grazie a personalità qualiMino Maccari e Romano Bilenchi. Gliultimi decenni, infine, sono stati segna-ti da importanti trasformazioni urbanevolte a recuperare e valorizzare aree exindustriali presenti nel contesto urba-no, coniugando la tradizione del passa-to con l'innovazione del presente e delfuturo. L'itinerario della mappa “Le vie del cri-stallo” dedicato alla storia cerca diripercorrere lo sviluppo della città attra-verso i secoli in 17 tappe: la Porta

Nova, una delle porte di accesso alborgo medievale dall’antica via perVolterra; il convento di San Francesco,oggi ostello per i pellegrini della ViaFrancigena; la chiesa di Santa Caterina;il palazzo Renieri-Portigiani, oggi sededell’amministrazione comunale; ilPalazzo del Campana, porta di accessoal borgo medievale, terziere più anticodella città; il Bastione di Sapia, cherichiama la leggenda della nobildonnasenese Sapia Salvani, citata anche daDante Alighieri nella “DivinaCommedia”; il museo archeologico“Ranuccio Bianchi Bandinelli”, checonserva i reperti del territorio di epoca

etrusca e romana; il Duomo che ospitail Sacro Chiodo, uno dei quattro che,secondo la tradizione, furono usati percrocifiggere Gesù; la Cripta dellaMisericordia; il museo civico e diocesa-no di arte sacra, con testimonianzeartistiche valdelsane che vanno dal VIal XX secolo; il piccolo e suggestivoTeatro dei Varii, antico ospedale lungola Via Francigena convertito a teatronel '700; la chiesa romanica di SantaMaria in Canonica; la casa-torre diArnolfo di Cambio, dove la tradizionevuole che sia nato il famoso architettonel 1245; la chiesa di Sant’Agostino,nella parte bassa della città. L’itinerario prosegue, poi, con tre tappeche si snodano tra le campagne neidintorni di Colle di Val d’Elsa: il Parcoarcheologico di Dometaia, che conser-va una numerosa necropoli etrusca (56tombe) recentemente recuperata; iltratto della Via Francigena che attra-versa il territorio comunale, nel trattoche unisce San Gimignano aMonteriggioni; le Caldane, antichibagni termali con sorgenti di acqua tie-pida famose in epoca etrusco-romanaper le proprietà terapeutiche. L’arte contemporanea. L’eredità medie-vale e rinascimentale della città è stataraccolta e valorizzata negli ultimi annida molti artisti e architetti contempora-nei. Questo itinerario propone un per-corso che si snoda tra i vari angoli dellacittà e tra i progetti che si sono susse-guiti in questi anni, concentrandosi sulconnubio tra arte, architettura e pae-saggio. Quindici sono le tappe per sco-prire l’arte del XXI secolo conservatanella città valdelsana: la Porta Nuova,porta in legno realizzata dall’artistagiapponese Todashi Kawamata inoccasione del restauro della strutturarinascimentale; la porta in rame realiz-zata da Marisa Merz, posata su un’an-tica torre rinascimentale funzionanteda cisterna; UmoCA (Under Museumof Contemporary Art) il museo d’artecontemporanea all’aperto allestitosotto il ponte di San Francesco dall'ar-tista cinese Cai Guo-Qiang; “La voceche si indebolisce”, colonna in marmorealizzata da Ilya kabakov, con, allasommità, un bassorilievo di un libroaperto; la risalita “Il Baluardo”, impian-to realizzato dall’architetto franceseJean Nouvel e suggestivo collegamentotra le due parti della città, alta e bassa;le opere “Pioggia di cristallo” e“Tempesta di cristallo”, realizzate sudisegno dell’architetto colligianoDuccio Santini e collocate all'ingressodell’impianto di risalita.

Colle di Val d’Elsa

Porta Nuova

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OntheRoadColle di Val d’Elsa TOSCANA

L'itinerario prosegue in Piazza Arnolfo,dove l'artista francese Jean Nouvel hacoordinato un intervento di riqualifica-zione coinvolgendo diversi artisti con-temporanei - Daniel Buren, Lewis Baltz,Bertrand Lavier e Alessandra Tesi - inaspetti architettonici quali la pavimen-tazione, la valorizzazione del canaledella Gora, l'illuminazione, l'arredourbano e i portici. Uno dei palazzi chesi affacciano sulla nuova PiazzaArnolfo ospita anche la persiana di cri-stallo, realizzata su disegno diAlessandra Tesi. Le tappe successivesono la moderna sede del Monte deiPaschi di Siena, firmata da GiovanniMichelucci; un edificio privato nell’exscalo merci, con destinazione residen-ziale e servizi, realizzato anche questosu disegno di Jean Nouvel; la stele perricordare lo scrittore e giornalistaRomano Bilenchi (nato a Colle di Vald'Elsa nel 1909) con un libro in cristal-lo; la “Colonna di luce”, in cristallo edai suggestivi riflessi, collocata all’in-terno del Teatro del Popolo; la “Scaladi cristallo”, “Snake” e “Abitare lasoglia”, tre opere in cristallo ospitatenel locale museo dedicato al prodottocolligiano e che andranno ad arricchireil contesto urbano come elementi diarredo. Il cristallo. Il terzo percorso è intera-mente dedicato al mondo del cristallocolligiano, dalle materie prime al pro-dotto finito, con due tappe per cono-scere e comprendere al meglio la sto-ria, le tradizioni e l’arte che accompa-gnano questo prodotto e il suo legamecon la città. La prima è il Museo del cri-stallo, unico nel suo genere in Italia,inaugurato nel 2001 e allestito nel-l’area Boschi, in uno spazio sotterra-neo un tempo occupato da una vetre-ria storica per la città. Al suo interno sitrovano macchinari, antichi e moderni,per la lavorazione del cristallo, opere difamosi designer e pezzi unici dei mae-stri vetrai colligiani. La seconda tappa,invece, propone la visita al forno per-manente nel Vicolo della Misericordia,nella parte alta della città, dove, ogniprima domenica del mese, è possibilevedere i maestri vetrai eseguire l’artedella soffiatura e della lavorazione acaldo, con un forno a crogiuolo, e afreddo, con la molatura e l’incisione.Momenti unici per vedere come pren-dono forma preziosi capolavori.L’itinerario del cristallo è completato dainformazioni utili su aziende, negozi elaboratori di incisori e molatori, oltreall'opportunità di visitare alcune azien-de e vedere la lavorazione dal vivo.

Chiesa di Sant’Agostino

Scala di cristallo

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102 TURISMO all’aria aperta

OntheRoadin breve

LAZIO

Castro dei Volsci

Un paese da amare

I Volsci sono una delle antichepopolazioni che insieme a Ernici,Equi e Sanniti hanno abitato in

epoca pre-romana la Ciociaria, regioneparzialmente coincidente con l’attualeprovincia di Frosinone e conosciuta nel-l’immaginario collettivo più per il cele-berrimo film di De Sica che per espe-rienza diretta. Pochi sanno che oltre aNino Manfredi ha dato i natali anche aVittorio De Sica e al grande Cicerone.Territorio prevalentemente montano equindi vocato alla pastorizia e all’agri-coltura, la Ciociaria (il cui nome parreb-be legato alla ‘ciocia’, antica calzaturacontadina con suola di cuoio a puntarialzata e lunghi lacci), ricca d’acque everde per buona parte dell’anno, pre-senta angoli di grande fascino e dalsapore fiabesco caratterizzati da unanatura intatta e da borghi che racconta-no l’alacre fatica di uomini operosi dalcarattere aperto, ma non indiscreto esoprattutto fedeli ai loro paesi d’origine.Forti nella regione la spiritualità e la ten-denza all’ascesi testimoniate dalla pre-senza di numerosi luoghi di fede tra cuil’Abbazia di Montecassino, la Certosa diTrisulti e l’Abbazia di Casamari. Nonstupisce perciò che gli odierni abitantidell’Urbe vengano a rubarvi pace, quie-te e autentici valori che traspaionoanche dalla genuina cucina tradizionale

fatta di semplici e poveri ingredientilocali. Niente di meglio dunque chedisvelare uno dei numerosi tesori diquesta terra, Castro dei Volsci posto a385 metri slm sulla linea ferroviariaRoma-Cassino-Napoli. Incastonato nellacollina e immerso in uno straordinariopaesaggio fatto di monti e alture rico-perti grazie all’abbondanza delle acquedi boschi lussureggianti con ricca flora efauna o di biancheggianti calcari, offresuggestivi panorami su paesetti e citta-dine abbarbicati e sulla Valle del fiumeSacco, teatro nei secoli di tormentatastoria. Abitato fin dal Paleolitico, con-quistato nel V secolo a.C. dai Volsci poiassimilati dai Romani, nel Medio Evopassa - spostandosi sulla rocca - nell’or-bita della Chiesa divenendo delicato ter-ritorio di confine dello Stato Pontificiocon il Regno di Napoli e viene invischia-to nelle diverse lotte tra famiglie nobilia-ri. Nuove abitazioni sorgono nei pressidel monastero benedettino di SanNicola (edificato verso il 1000) successi-vamente protette con mura attraversateda tre porte esterne: Porta della Valle,Porta di Ferro e Porta dell’Ulivo e unapiù interna la Porta dell’Orologio. Piùvolte assediato, Castro dei Volsci rimaneper secoli sotto la potente influenzadella famiglia Colonna con alternevicende: per esempio nel ‘700 si regi-

Testo di Wanda Castelnuovo

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TURISMO all’aria aperta 103

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strano un incremento demografico e larealizzazione di riforme agrarie mentreall’inizio del secolo successivo, finita ladominazione della celebre famiglia, sisviluppa il brigantaggio con ciclicherecrudescenze a indicare una situazionedi disagio economico-sociale. Quasiindenne dopo la prima guerra mondia-le, viene coinvolto durante il secondoconflitto per la vicinanza con il ‘fronte diCassino’: il Monumento alla MammaCiociara inserito nelle quinte dello stu-pendo paesaggio ricorda il tragicoperiodo tratteggiato con pennellate distraordinaria umanità nel film di DeSica. Oggi conserva quasi intatto ilborgo medievale con botteghe, vicolistretti ricoperti dell’antica pavimentazio-ne a schiena d’asino (in cotto e calcare),piccole piazze, torri e archi. Durante ilperiodo natalizio nelle antiche mura sirivive il passato: la popolazione abbiglia-ta con costumi ciociari ottocenteschianima strade e botteghe riproponendoantichi mestieri e la luce delle fiaccoleconferisce un’aura magica a questo sin-golare ‘Presepe vivente’. Anche il‘Carnevale del Folklore’ - creato pervalorizzare e fare rivivere l’arte e l’arti-gianato tradizionali proponendoli nelleantiche botteghe - si presenta come unsalto nella storia accompagnato daeventi musicali e degustazione di pro-dotti tipici. Mi ha aiutata a comprende-re meglio le vicende locali un ‘viaggio’all’interno del Museo CivicoArcheologico, centro non solo capace diconservare illustrando i risultati dellescoperte più interessanti come quelladell’area preromana del Monte Nerocon resti del circuito in opera poligona-le e di quella romana del Casale (in loca-lità Madonna del Piano) con reperti displendidi pavimenti musivi di anticheville, ma anche di promuovere la storialocale attraverso numerose iniziativevivaci e istruttive. Ricordo ancora il flui-re di emozioni provate percorrendo viaCivita dall’andamento anulare in cui silegge il circuito della primitiva cintamuraria. Non mi sono persa la chiesa diS. Oliva dal maestoso stile neoclassiconel suo aspetto attuale e la chiesa di SanNicola (uno dei primi monasteri bene-dettini dopo quello di Montecassino) dirara bellezza e preziosità con affreschidel XIII scolo che rappresentano scene

dal Vecchio e Nuovo Testamento tra cuiuna Natività la cui iconografia è di chia-ro influsso orientale. Consiglio di con-cludere la visita gustando l’ottima cuci-na locale. La mia gola ricorda con gioiai sapori provati presso la “Locanda delDitirambo”: tra le numerose finezzedella gustosa cena basata su freschissi-mi prodotti del territorio straordinaria laciambella di pasta salata poco lievitata -

aromatizzata con semi di anice e cottaal forno - accompagnata da un bel bic-chiere di Cesanese (lo splendido vinorosso della zona) e meraviglia dellemeraviglie il budino di castagne conamaretti di Guarcino annaffiato da unottimo passito locale.Info: www.comune.castrodeivolsci.fr.it/hh/index.php, www.castrodeivolsci.it

Esiste la possibilità per camper e roulotte di sostare liberamente in Piazzale S. Sosio a 7 km ca. dal centro: un servizio urbano dicircolari collega con la zona centrale.

Dove sostare

Via Civita

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U n cammino sulle tracce del-l’apostolo Tommaso, percorren-do le antiche rotte dei pellegrini

costellate dalle testimonianze di una spi-ritualità che in una terra dalla naturaincontaminata, l’Abruzzo, ha lasciato unsegno profondo.Attraversa sentieri, santuari, eremi edabbazie il catalogo del Camminodell’Apostolo Tommaso, il percorso tuttoabruzzese inserito nel prestigioso catalo-go de I Cammini d’Europa, che mette inrete i cammini europei verso i principaliluoghi di culto, a partire dai cammini diSantiago di Compostela e dalle VieFrancigene. L’Abruzzo è stato per secoli infatti terradi crocevia lungo le rotte dei pellegrinicristiani: da Roma si percorreva laTiburtina-Valeria per giungeresull’Adriatico e imbarcarsi a Brindisi. E lavia Traiana-Frentana è stata uno snododecisivo lungo la traiettoria nord-sud indirezione dell’imbarco verso la TerraSanta e dei percorsi verso Santiago. Apartire dal Duemila, l’anno santo delGiubileo, un nucleo di enti locali – su

indicazione dell’allora arcivescovo diLanciano-Ortona, monsignore CarloGhidelli – ha deciso di riscoprire quel per-corso, partendo dalle eccellenze presentisul territorio e studiando, approfonden-do, stringendo nuovi legami. Il risultato,oggi, è un Cammino che attraversa lequattro province abruzzesi, con un per-corso già tracciato e segnalato di circa140 chilometri, capace di far scoprire ilsilenzio e l’accoglienza della terra abruz-zese.Meta e punto di partenza del Camminoè la tomba dell’apostolo Tommaso, chela città costiera di Ortona custodisce dal1258 e che ha forgiato l’essenza di que-sta comunità che dal mare trae la sua ric-chezza. Dal cuore di Ortona parte il per-corso, perfettamente segnalato e percor-ribile a piedi, in bicicletta, a cavallo, perarrivare a Lanciano, l’antica città dei mer-cati resa celebre nella Chiesa dalla pre-senza il primo Miracolo eucaristico dellastoria cristiana. Il Cammino fa tappa poia Bucchianico, la città di San Camillo deLellis, e Manoppello, il centro che fra lericche colline dai sapori forti e dalle tra-

ABRUZZO

Sulle traccedell’apostoloTommaso

Da Ortona a Sulmona

Miracolo Eucaristico Volto del Santo

Corteo Cammino di San Tommaso a Santiago

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dizioni intatte custodisce il Volto Santo diGesù, il telo che secondo la tradizioneasciugò il Volto di Cristo durante laPassione. Anche papa Benedetto XVI,nel settembre del 2007, scelse di prega-re a Manoppello. Lungo la rotta trovia-mo i luoghi, verso Sulmona, del papaCelestino V, il papa del gran rifiuto rac-contato da Dante Alighieri nella Divinacommedia: eremi e abbazie che testimo-niano la religiosità sincera e genuina del-l’eredità celestiniana, che ancora oggipervade l’Abruzzo. Nel Cammino si trovano anche le spogliedi santi popolari che hanno attraversatole generazioni, come san Gabrieledell’Addolorata (Isola del Gran Sassod’Italia), il santo dei giovani, meta ognianno di oltre un milione di pellegrini, e laScala Santa di Campli, meta di un pelle-grinaggio plurisecolare.Lungo la costa abruzzese, verso sud,ecco altre testimonianze eccellenti: laMadonna dei Miracoli a Casalbordino e ilsantuario che custodisce la Sacra Spinadella Corona che cinse il capo di Gesù, aVasto.Un percorso che si inserisce in unoscenario unico, nella regione dei parchi edelle aree protette dove la spiritualitàconvive con una autentica vocazione allatutela del paesaggio, delle tradizioni cul-turali ed enogastronomiche, dell’acco-glienza plurisecolare.A coordinare il progetto di promozionedel Cammino abruzzese c’èl’Associazione temporanea di scopo«Culto e cultura in Abruzzo», costituitada 18 enti locali fra Comuni, Province,Unioni di Comuni e Comunità montaned’Abruzzo. L’Associazione di scopo pren-

de il via dall’omonimo progetto, lanciatonel 2001 per iniziativa dell’arcidiocesi diLanciano-Ortona e dei Comuni diLanciano, Ortona e Manoppello, cresciu-to fino ad includere altri Comuni, leProvince e tutte le arcidiocesi abruzzesi.Un portale web molto aggiornato,www.abruzzo.camminoditommaso.itconsente di seguire passo dopo passo ilCammino scoprendo itinerari, mappe,appuntamenti.L’azione del programma, coordinatadalla società di servizi In Fiera Srl, ha con-sentito finora la crescita del settore finoal boom degli anni recenti, con l’ingres-so del Cammino dell’apostolo Tommasonel circuito de I Cammini d’Europa e l’in-serimento delle tappe abruzzesi nel cata-logo dell’Opera Romana Pellegrinaggi.Molto intensa l’attività di promozioneall’estero: nel 2010, anno santo giaco-beo, il Cammino abruzzese è stato accol-to solennemente anche a Santiago deCompostela, al culmine di una settimanaintensa di promozione e scambio cultu-rale. Simboli che continuano a varcare i confi-ni nazionali. Per i prossimi tre anni infat-ti i 18 Enti locali dell’associazione tempo-ranea di scopo “Culto e cultura inAbruzzo”, lavoreranno insieme conBosnia-Erzegovina, Bulgaria, Romania,Grecia, Ungheria, Friuli-Venezia Giulia ePuglia nel progetto “Recultivatur”,finanziato dall’Unione europea nell’am-bito del programma South EastEuropeche punta a creare maggiore con-divisione, trasferimento di conoscenze ecomuni modelli di lavoro fra i Paesidell’Europa sudorientale. Insegna Tomba di San Tommaso

Corteo Cammino di San Tommaso

Tomba di San Tommaso Pellegrini

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106 TURISMO all’aria aperta

Benessere

Sport & Kurhotel Bad Moos

N ei panorami affascinanti dellaVal Fiscalina, in Alto Adige, sistaglia l’elegante Sport &

Kurhotel Bad Moos****S di Sesto.In una atmosfera incontaminata, traabeti e montagne innevate, lo Sport &Kurhotel Bad Moos invita ad una lungapausa di benessere, ma anche dedica-ta ai piaceri gastronomici.Completamente ristrutturato, l’hoteloffre ai suoi ospiti un servizio eccellen-te, ottima cucina e attenzioni persona-lizzate. Gli ambienti sono ampi e luminosi gra-zie alle grandi vetrate che danno lasensazione di essere direttamente acontatto con le maestose montagne

che circondano il complesso. Tuttenuove le suite, eleganti e raffinate,sebbene arredate nello stile tipicoaltoatesino. Aria di nuovo anche nella sala ristoran-te, sempre calda e accogliente grazieal rivestimento ligneo alle pareti e alsoffitto. La cucina è leggera e genuina,a base dei prodotti tipici del luogo,colti nel rispetto della propria stagio-nalità, rivisitati secondo i dettami dellacucina moderna. I menù dell’hotel quindi, consentonodi conciliare piaceri gastronomici ewellness.Il benessere trova la sua punta di dia-mante nella SPA Bad Moos, la cui

ALTO ADIGE

Wellness, sci e...piaceri gastronomici

Rubrica a cura di Franca Dell’Arciprete Scotti

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TURISMO all’aria aperta 107

caratteristica principale è l’acqua sulfu-rea. Ai piedi della Croda Rossa sgorgainfatti un’acqua ricca di sali minerali,fluoro, magnesio, calcio e soprattuttozolfo, un’acqua salutare che vieneimpiegata anche in diversi trattamenti. Oltre allo zolfo, i protagonisti delbenessere sono anche i prodotti natu-rali del territorio: fieno ed erbe di mon-tagna.I piaceri dell’ Sport & Kurhotel BadMoos****S di Sesto non finisconoqui.Davanti all’hotel si trovano gli impiantidi risalita della Croda Rossa, indicati siaper principianti che per esperti, e daqui si può raggiungere il Monte Elmo.Il comprensorio sciistico dell’Alta ValPusteria vanta più di 50 km di piste,200 km di anelli per lo sci di fondo e70 km di sentieri escursionistici, eancora una delle piste per slittino piùlunga delle Alpi, ben 5,5 chilometri.Infine, ideale per scoprire la bellezzadella Val Fiscalina, il giro in slitta traina-ta dai cavalli, un’esperienza romanticae suggestiva.

Benessere

Le proposte 2012

Tante sono le proposte per la vacanza invernale 2012 allo Sport & Kurhotel BadMoos, dedicate soprattutto a chi ama lo sci. Dall’8 al 28 gennaio si può scegliere il pacchetto “Settimane Bianche DolomitesSki Paradise”: un pacchetto di 3, 4 o 7 pernottamenti in mezza pensione e ascelta Skipass Dolomiti di Sesto oppure tessera fondo Dolomiti Nordski. Da unaparte 54 km di piste da discesa e 28 impianti di risalita, dall’altra 200 km di pisteda fondo, a seconda delle preferenze, il tutto a partire da 437 euro a personaper 3 notti. Con il pacchetto “Golden Ski Time”, valido dal 17 al 24 marzo e dall’8 al 15aprile, lo skipass è già incluso nel soggiorno per il periodo di permanenza. Si vada un minimo di 4 notti in mezza pensione + 4 giorni di skipass a partire da 488euro a persona.Dal 24 marzo al 15 aprile il pacchetto “Super Sun” dà diritto a 7 pernottamen-ti al prezzo di 6. L’offerta comprende 7 notti in mezza pensione e 6 giorni diSkipass Dolomiti di Sesto a partire da 888 euro a persona. La mezza pensione allo Sport & Kurhotel Bad Moos consiste in prima colazionea buffet fino alle ore 11 e cena di 5 portate con menù a scelta; inoltre nella SPAa disposizione frutta fresca, stuzzichini, succhi e tè. Gli ospiti hanno accesso libe-ro e gratuito a piscina e zona relax, area saune con percorso Kneipp, palestra.

Informazioni: Sport & Kurhotel Bad Moos****S, via Val Fiscalina 27, Sesto Moso (BZ)tel. 0474.713100 - www.badmoos.it

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108 TURISMO all’aria aperta

Prossimi appuntamenti

NOVOLIIL FALÒ PIÙ GRANDE DEL MEDITERRANEO

A vverrà a Novoli (Lecce) il 16 gennaio 2012 ed è ilmomento culminante della Fòcara la festa che illumina

con il suo enorme falò (il più grande del Mediterraneo) que-sta notte di metà gennaio.In questo bel paese nel cuore del Salento (ecco un altroesempio di quell’Italia fuori dai soliti circuiti turistici - salvole spiagge divenute di moda - e che invece offre grandi sor-prese frutto di un’antica cultura) da secoli il mattino del 16gennaio si compie il rito della ‘bardatura’ che consiste nel-l’innalzare da parte di una catena umana l’immagine diSant’Antonio Abate sulla cima del falò. La festa (probabil-mente di carattere propiziatorio) è di origine contadinacome indica la benedizione degli animali che avviene nelprimo pomeriggio. Poi, non appena scende il crepuscolo, unavvolgente fuoco pirotecnico innesta l’accensione dellaFòcara.Alla luce delle lingue di fuoco che si innalzano verso il cielo(a volte la Fòcara brucia ininterrottamente per più giorni) siscatena la festa con degustazioni di specialità locali e ballisui ritmi dell’Orchestra del Fuoco che quest’anno suonerà ilrock dell’artista siciliano Roy Pace. Come sempre le musichesono scritte ad hoc e ispirate al fuoco della Fòcara e sulpalco insieme a Roy Pace si esibiranno numerosi ospitinazionali e internazionali.La Fòcara non è il solito evento a carattere turistico (spessosenza radici nella cultura locale), ma comunica l’identità cul-turale e del territorio (per questo è stata inserita tra i benidella cultura immateriale della regione) attraverso una riccasimbologia che ne racconta e testimonia la tradizione popo-lare e contadina intrisa di valori tra sacro e profano.Per queste sue caratteristiche la festa di Novoli è divenutada anni punto d’incontro tra culture e religioni diverse chesi ritrovano intorno al fuoco della Fòcara a simboleggiare lapace e la solidarietà tra le popolazioni del Mediterraneo.Il manifesto dell’edizione 2012 è stato realizzato da MimmoPaladino, uno dei maggiori esponenti della transavanguar-dia, che con la sua presenza arricchisce ulteriormente il riccoprogramma di eventi predisposti in occasione della festa.L’evento fa parte della rassegna Fòcarlive un ambizioso pro-getto curato dall’Associazione Distillati Extraurbani.(info: www.fondazionefocara.com, Ufficio Cultura ComuneNovoli: tel. 0832712695, 3358202336)

S e si vuol provare l’emozione di fare sport fianco a fiancocon i campioni è sufficiente recarsi a Santa Caterina

Valfurva. Nel ridente borgo dell’alta Valtellina a metà stradatra Bormio e il Passo Gavia, infatti, ogni settimana è possibileeffettuare una passeggiata notturna con le ciaspole accompa-gnati da Marco Confortola, alpinista estremo e guida alpina.Solo chi c’è già stato può conoscere il fascino di camminaresulla neve alla luce della luna e di un cielo stellato - che sem-bra potersi toccare con mano - sui bianchi e rilucenti prati onei boschi innevati circondati dalle sagome alte di montagnecome il Cevedale e il Tresero le cui cime imbiancate si staglia-no contro il cielo scuro della notte. Altro appuntamento setti-manale la cena al Rifugio Sunny Valley sulla cresta delSobretta: si sale con il gatto delle nevi (ed è un’esperienza bel-lissima) e si gustano tipici piatti valtellinesi in un ambienteaffascinante anche sotto l’aspetto paesaggistico. Per il ritornopossibile discesa con sci e lampade insieme ai maestri dellalocale scuola. Tutti i mercoledì e sabato si scia in notturna sullapista dei mondiali (la Deborah Compagnoni) illuminata, poiper scaldarsi nel parterre della cabinovia (per l’occasione infunzione dalle 20,30 alle 23,30) vin brulé e musica. Sciare,camminare con o senza ciaspole sui sentieri battuti (splendidoquello ‘dei fiocchi’) o fare sci di fondo crea un buon appetitonulla di meglio di un sano pasto valtellinese accompagnatodagli splendidi vini locali: ottimi (anche in rapporto ai prezzi)gli uni e gli altri nel ristorante dell’Hotel Sport, nel centro delpaese a pochi passi dalle piste (sia di discesa, sia di fondo).(Info: www.santacaterina.it, [email protected])

SANTA CATERINA VALFURVAAPPUNTAMENTO CON I CAMPIONI

SUTRIOBORGHI E PRESEPI

C on l’accensione del ‘falò della Pace’ - che resterà accesoper tutta la durata della manifestazione (18 dicembre -

8 gennaio 2012) - si aprirà a Sutrio (UD) ‘Borghi e Presepi’,straordinaria rassegna che coinvolge tutto il paese e le vicinefrazioni di Priola e Nojaris: sono infatti una trentina i siti tracortili, cantine, case (accanto al fogolar o nei loggiati in quel-le più antiche) in cui saranno allestiti circa cinquanta presepirealizzati dagli artigiani di Sutrio e dei paesi carnici o prove-nienti da altre regioni italiane e dalle vicine Slovenia e Croazia.Cuore della rassegna è il famoso Presepio di Teno, più che unpresepio una complessa opera d’arte - realizzata con oltretrent’anni di lavoro da Gaudenzio Straulino (1905-1988) - chefornisce una rappresentazione in miniatura delle tradizioni,vita, attività e usanze della montagna carnica: uno spaccatoetnografico più che un presepe in senso tradizionale. Eccoquindi il taglio del fieno in montagna e il trasporto a valle congerle o slitte, le donne che filano e tessono, il corredo nuzialementre viene portato nella nuova casa della sposa, il carroinfiocchettato dei coscritti e tante altre scene di mestieri e divita quotidiana. Un’opera certosina di ricostruzione filologica,ma anche un piccolo prodigio di tecnica, infatti tutte le ‘scene’sono animate da perfetti ingranaggi meccanici. La rassegnasarà completata da un ricco programma di eventi (che tratta-no dal folklore alla gastronomia e ai vini) - finalizzati a farconoscere e amare la Carnia con le sue tradizioni e le sue genti- che nel periodo natalizio animeranno il paese decorato afesta con tralci di pino in omaggio al legno per la cui lavora-zione gli artigiani di Sutrio da sempre sono conosciuti in tuttoil mondo.(info: Pro loco Sutrio: tel. 0433 778921)

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Prossimi appuntamenti

TURISMO all’aria aperta 109

Rubrica in collaborazione con Salvatore Longo

L’ appuntamento con il Natale di Malcesine è dall’8dicembre all’8 gennaio e come è giusto sarà la

festa dei bambini: in particolare domenica 18, sabato 24,lunedì 26, domenica 1 e venerdì 6 dalle 14 alle 18,30 ilCastello Scaligero si trasformerà nel Castello di BabboNatale e degli Elfi. Tutta la struttura verrà coinvolta: nellaSala Labia avverranno gli spettacoli, mentre nella casermet-ta verranno predisposti la ‘Cucina di Babbo Natale’ e il'Laboratorio per i bambini’ con clown, giocolieri, maghi,scultori di palloncini, burattinai e trucca bambini.Tutta Malcesine diverrà un parco giochi con tra l’altro la tra-dizionale giostra del bruco e una pista di pattinaggio in cuii bambini potranno misurare la propria abilità.Il periodo natalizio è quindi una ‘ghiotta occasione’ perconoscere o reimmergersi nell’affascinante atmosfera diquesta splendida cittadina che sorge sulla riva veneta dellago di Garda, a pochi chilometri da Riva. Le sue stradine insalita dal tipico selciato a ciottoli (da cui il nome di una sim-patica manifestazione enogastronomica che si svolgeall’inizio di ottobre coinvolgendo molti ottimi ristorantilocali e la gustosa e raffinata cucina del lago) qua e là inter-rotte da deliziose piazzette, gli antichi palazzi e le semplicicase che le costeggiano contribuiscono con la serenità chevi si respira a creare la sensazione di vivere fuori dal tempo.Per godere una veduta eccezionale di Malcesine e del lagoè sufficiente prendere la funivia del Monte Baldo (uno deipochi esempi esistenti di funivia rotante) e farsi rapire daciò che l’occhio vede. Visitare le frazioni presenta graditesorprese come nel caso di Cassone che si rivela tra i portiper la pesca più belli del lago e ricco di suggestioni cultura-li come il ‘Museo del lago’ che presenta una ampia pano-ramica della flora e della fauna lacustre.(info: Malcesine Più: tel. 045 7400837)

MALCESINE IL CASTELLO DI BABBO NATALE

D i presepi se ne vedono tanti, più o meno belli e interes-santi, ma l’appuntamento con presepi del tutto partico-

lari è a Cervia e Milano Marittima.A Milano Marittima a dicembre, in concomitanza con l’avviodei festeggiamenti per i cento anni della città, strade e piazzesaranno la scenografia naturale di un Presepio che si sviluppe-rà lungo il centro cittadino con statue, sagome e immagini agrandezza naturale e terminerà con la Natività nella modernis-sima chiesa Stella Maris. Le figure sono state create dagli arti-sti della milanese Accademia delle Belle Arti di Brera che in talmodo ribadisce - oltre che con l’illuminazione del centro dellacittadina romagnola con un ‘Festival di luci’ originali e artisti-che che ripropongono quella del quartiere milanese - il suoappassionato legame con il capoluogo lombardo.Legame ideale e culturale che deriva dalla genesi di MilanoMarittima dovuta a un gruppo di milanesi che nel 1911 accet-tò la sfida lanciata dall’artista Giuseppe Palanti di costruire unluogo di villeggiatura per i milanesi sul modello delle ‘gardencity’ teorizzate dall’urbanista inglese Hebenezer Howard.A Cervia attendono credenti e non, oltre a molti presepi mec-canici quali il Presepe animato della chiesetta del Suffragio(con 60 statuette che riproducono oltre alla Natività scene divita quotidiana della Palestina) e il presepe della chiesa dellaMadonna della Neve con le statue disposte a semicerchiointorno al fonte battesimale della chiesa che fanno vivere lesuggestioni della Natività, due capolavori - nati dal prodotto-simbolo di Cervia, il sale dolce - che si trovano al Musa (Museodel Sale).Si tratta del Presepe di Sale e del Presepe dei Salinari.Le sculture che costituiscono il primo sono state realizzate nel1992 da Agostino Finchi, un anziano salinaro che ha costrui-to oltre 15 personaggi della tradizione classica adottando unatecnica manuale molto particolare.Il Presepio dei Salinari è ambientato nella loro tipica capannain giunco. Le statue - in terracotta patinata plasmata su unastruttura in metallo - a grandezza naturale sono state realizza-te sul finire degli anni ‘80 da Paolo Onestini (figlio del famosoceramista Giacomo).I presepi al Musa sono visitabili dal 18 dicembre al 6 genna-io tutti i giorni dalle 15 alle19, quello nella chiesa dellaMadonna della Neve dall’8 dicembre all’8 gennaio tutti igiorni dalle 8 alle 12 e dalle 15 alle 18.(info: www.turismo.comunecervia.it, tel.0544 993435)

CERVIADI PRESEPE IN PRESEPE

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Prossimi appuntamenti

110 TURISMO all’aria aperta

VALLESELA DISCESA DELLE STREGHE

R aggiungere il Vallese è semplice sia con l’auto attraver-so il Gran San Bernardo, sia in treno particolarmente

efficiente in Svizzera dove la rete ferroviaria è molto estesae puntuale e con un’unica card si può usufruire di treni,bus, tram e battelli, figuriamoci cavalcando… una scopa.Non stupisca l’affermazione, ma nel villaggio vallesano diBlatten-Belalp (a poca distanza da Briga e dal passoSempione) da trent’anni circa nella prima metà di gennaio(nel 2012 dall’8 al 14) si svolge La discesa delle streghe, lacompetizione certamente più folle della ConfederazioneElvetica.Narrano le cronache che in tale occasione il cielo si oscuraper i nugoli di streghe in volo con i mantelli svolazzanti,anche se poi non tutte partecipano alla gara, e che il siste-ma ricettivo del Vallese, sebbene molto organizzato e riccodi ogni tipo di struttura, sia andato vicino al collasso per ilgran numero di streghe che cercava ospitalità.D’altra parte il loro numero è crescente e solo in minimaparte corrispondono all’iconografia ufficiale della vecchiet-ta sdentata: si sono convertite alle Spa (sembra che molteprima di arrivare a Blatten-Belalp facciano tappa nella capi-tale del wellness vallesano invadendo Leukerbard e le suesplendide strutture che offrono una vastissima gamma ditrattamenti) per cui sono in mezzo a noi e a prima vista nonce ne accorgiamo…Per una settimana il villaggio di Blatten-Belalp (tipico villag-gio di montagna chiuso al traffico automobilistico, con vistasul ghiacciaio di Aletsch - con i suoi 23 chilometri il piùgrande delle Alpi - e con un comprensorio sciistico di otti-mo livello) si trasforma in un covo di streghe con program-mi per bambini e adulti e le ‘Witches Nights’.All’origine della simpatica manifestazione vi è un’antica leg-genda vallesana risalente all’epoca in cui - come in moltialtri paesi europei - le streghe venivano fatte salire sul rogo:non sembra che i roghi siano serviti a limitarne la prolifera-zione...La discesa delle streghe nell’edizione 2010 ha visto ai nastridi partenza 1.500 partecipanti - in gran parte vestiti, anzivestite, come vuole la fantasia popolare - che si sono lancia-ti sui 12 km del percorso su cui, inutile dirlo, aleggiavaun’aura goliardica.(info: www.belalphexe.ch)

S i svolgerà dal 7 al 18 gennaio la 8ª edizione dellaGrande Odissée Savoie Mont Blanc, la corsa dei cani da

slitta più difficile al mondo: oltre mille chilometri in diecitappe attraversando i più bei territori della Savoia MontBlanc e affrontando salite per un dislivello complessivo di25.000 metri la rendono un appuntamento che attira imigliori atleti di questa spettacolare e affascinante discipli-na.Novità di quest’edizione sono le piste del Grand Massif chesi aggiungono a quelle di Praz de Lys-Sommand, dell’EspaceDiamant, della valle della Haute-Maurienne Vanoise e diMegève rendendo ancor più intrigante e varia la competi-zione.Durante la settimana è previsto anche il Trophée GrandeOdyssée: tre giorni di corsi sulle piste dell’Espace Diamant edi Megève riservati a coloro che desiderano scoprire la corsae fare esperienza.Vi sarà inoltre - altra novità 2012 -La Grande Odyssée desEnfants nel cui ambito saranno focalizzati temi relativiall’ambiente mediante un’attività pedagogica sviluppataprima nelle aule scolastiche. Per una ventina vi sarà la par-tecipazione a una corsa organizzata nelle stesse condizionidei professionisti, con slitte a 2 o 4 cani e una pista di 4 chi-lometri.Sempre nelle giornate del 7 e 8 gennaio nella vicina Bessanssi effettuerà la 31ª Maratona Internazionale di sci di fondocui parteciperanno oltre mille appassionati della disciplina(indipendentemente dall’età e dalla categoria) su percorsiche variano dai 2,5 ai 42 chilometri, sia per lo lo stile classi-co, sia per quello skating.L’8 gennaio infine è stata dichiarata Giornata Nazionaledella Racchetta per incentivare la conoscenza di un’attivitàsportiva rispettosa dell’ambiente in cui si svolge.(info: www.grandeodyssee.com)

SAVOIA MONT BLANCLA GRANDE ODISSÉE

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TURISMO all’aria aperta 111

SKI CENTER LATEMARSCIATE “D’AUTORE” FRA OPERE DI GHIACCIO E POESIE

L e piste da sci si trasformano in una galleria d’arte a cieloaperto. Accade nello Ski Center Latemar, fra Dolomiti

del Trentino. Il 23 dicembre 2011, «RespirArt - PampeagoGreen&White Gallery» presenterà le opere di ghiaccio del-l’artista Marco Nones lungo le piste di Pampeago “Agnello”e “Tresca”. La mostra si intitola “Nel cerchio di un pensiero”e sarà dedicata alla poetessa milanese Alda Merini. Gli scia-tori potranno ammirare dodici opere di ghiaccio, ispirate aiprofili delle vette dolomitiche e alla dolcezza delle disceseinnevate. La durata dell’esposizione sarà decisa dal sole.Ovvero dalla quantità di tempo che il suo calore impiegheràper sciogliere le creazioni di ghiaccio.È la prima volta che una mostra di land art viene allestita sullepiste da sci. Questo respiro fra arte e natura celebra la bel-lezza del massiccio del Latemar, uno dei paesaggi dolomiticidichiarati dall’Unesco Patrimonio Naturale dell’Umanità.RespirArt è promossa dalla società di impianti di risalitaLatemar di Pampeago ed è ideata dall’artista Marco Nones edalla giornalista Beatrice Calamari.Le opere di Marco Nones avranno il compito di risvegliare ilsenso di meraviglia degli sciatori. L’estate scorsa l’artista diCavalese ha creato suggestive opere di land art anche lungoi sentieri di Pampeago, utilizzando elementi naturali come irami, le pietre e persino la lana. La land art è un movimentoartistico che sprona a uscire dalle gallerie e dai musei, modi-ficando direttamente gli spazi aperti. È l’occasione privilegia-ta di comunicare con la natura, accogliendo e modellando isuoi doni. L’inserimento di opere nel ciclo vitale della naturaoffre infiniti spunti di riflessione e sviluppa la consapevolezzadi quando sia vano il tentativo degli uomini di cercare di trat-tenere oggetti, pensieri, persone o situazioni in un mondo incontinua trasformazione.Per informazioni: Apt Val di Fiemme, ufficio stampa BeatriceCalamari, tel. 0462.241111; cell. 335.1001938,[email protected]; www.visitfiemme.it -www.latemar.it - www.marconones.com

D al 2 al 6 gennaio Urbania diventa la Città della Befana:il Sindaco come ogni anno, ad inizio manifestazione,

consegnerà alla Befana in persona le chiavi della città invitan-do i presenti a seguirla per tutti i giorni della festa in una cit-tadina davvero trasformata: il Viale dei Balocchi, la Piazza delCioccolato , l’Emporio della Befana e tutte le vie del suggesti-vo centro storico saranno riempite con centinaia e centinaiadi Calzette Colorate, Befane Volanti, Sfilata di Befane, laCalza più lunga del mondo e ancora giochi, musiche, spetta-coli e tanti stand di enogastronomia perché la Befana nonmangia solo dolcetti ma ama le specialità locali. Tra gli eventi più attesi la Discesa volante della Befana: la vec-china arriverà in volo dai tetti tutti i pomeriggi in due appun-tamenti alle ore 16,00 e alle ore 17,00 dalla Torre campana-ria e dal campanile del Duomo per dare il benvenuto al pub-blico con un volo di 36 metri accompagnato da musica, gio-chi di luce e fuochi d’artificio. ..uno spettacolo unico da tene-re tutti con il naso all’insù!Sfilata Record della Calza più Lunga del Mondo che si dispie-gherà ogni pomeriggio alle 16,00 tra le vie e le piazze delcentro storico, una calza frutto del prezioso lavoro di tutte leaiutanti della Befana che durante tutto l’anno cuciono amano il simbolo di questa festa!La Befana consegna doni a casa di ogni bambino! La Befanaconsegna personalmente doni a tutti i bambini anche ai turi-sti che alloggiano in alberghi, agriturismi o camper !! Unamagia resa possibile grazie al lavoro della Proloco Durantinaalla quale i genitori potranno rivolgersi per organizzareun’Epifania indimenticabile per i loro bambini.“La Befana mangia tipico”: degustazioni guidate nella sco-perta della cucina locale e dei vini del territorio. La splendidacantina storica del Palazzo Ducale ospiterà uno speciale labo-ratorio del gusto nel quale le golosità salate marchigianefaranno da contraltare ai dolci della befana.Info Pro Loco Urbania [email protected] o al sito www.labefana.com

URBANIAARRIVA LA BEFANA!

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112 TURISMO all’aria aperta

TORINO

LEONARDO. Il Genio, il Mito

Informazioni utili Informazioni utili

Sede: Milano: Palazzo Reale,Piazza Duomo 12Orario: 14.30 – 19.30 lune-dì - 9.30 – 19.30 martedì,mercoledì, venerdì e domeni-ca 9.30 – 22.30 giovedì esabato - La biglietteria chiu-de un’ora primaDurata: fino al 26 febb. ‘12

Biglietto mostra: intero

euro 9.00, ridotto euro 7.50,

ridotto scuole euro 4.50

Informazioni e prenota-

zioni: 02 92800375,

www.mostracezanne.it

Catalogo: Skira Editore

Sede: Scuderie Juvarriane del-la Reggia di Venaria Reale (To)Orario: 9.00 – 18.30 martedì,mercoledì, giovedì e venerdì9.00 – 20.00 sabato e domenicalunedì chiuso tranne i festiviNatale escluso - La biglietteriachiude un’ora primaDurata: fino al 29 gennaioBiglietto mostra: intero euro

12.00, ridotto euro 8.00, ridottoscuole euro 5.00Info e prenotazioni: 0114992333, www.leonardoalla-venariareale.it, www.lavena-riareale.it, www.italia150.it,[email protected]: Silvana Editoriale, LaVenaria Reale

Rubrica a cura di Wanda CastelnuovoEventi e mostre

G li splendidi ambientidella reggia di

Venaria per loro naturavocati a esaltare ciò che viè esposto nel caso dellamostra dedicata aLeonardo (Vinci 1452 -Amboise 1519) - uno deipiù grandi geni dell’uma-nità capace di analizzarele varie sfaccettature dellarealtà spiegandone i fun-zionamenti - compliceanche lo straordinarioallestimento danno un’au-ra speciale alle preziosetestimonianze presentate.Promossa dal ComitatoItalia 150, l’esposizionequasi apice dei festeggia-menti per l’unità è artico-lata in quattro sezioni e hacome punto focale l’affa-scinante Autoritratto diLeonardo a sanguigna(conservato nel caveaudella Biblioteca Reale diTorino) messo a confrontocon ritratti del Maestrorealizzati da allievi e con ilCodice sul volo degliuccelli dove si nascondeun probabile autoritrattogiovanile del Maestro.Fanno da corona disegniriguardanti l’anatomiadell’uomo e del cavallo,marchingegni strutturali eopere video. Carismaticanella sua semplicità lafigura di Carlo Pedretti,una delle massime autori-tà mondiali nello studio diLeonardo e titolare dellamateria presso prestigioseIstituzioni internazionali,che ha curato la prima

sezione. Intrigante il videoche testimonia il lavorocompiuto da Piero Angela(che ha fatto notare gliocchi azzurri del Genio)insieme ai carabinieri delRis per ‘ringiovanire’ ilcelebre ritratto servendosidelle sofisticate tecnichenormalmente utilizzateper invecchiare i visi deilatitanti. Numerose operetestimoniano la fortunadella fisionomia del Genionei secoli fino all’influenzadel suo Mito nell’arte con-temporanea e nella filmo-grafia. Veramente spetta-colare la riproduzionedigitale animata in scala1:1 dell’Ultima Cena:ideata e realizzata daHaltadefinizione, permet-te di analizzare in mododettagliato lo studio dellefisionomie espressive diuno dei capolavori delMaestro.

MILANO

CÉZANNELes ateliers du Midi

I n un anno in cui l’interesseinternazionale per Paul

Cézanne (Aix en Provence1839 - 1906) è molto forte,Milano propone uno sguardosul milieu (geografico,ambientale e umano) formati-vo del celebre artista inProvenza, nella città natale enei suoi atélier. Un percorsoostacolato all’inizio dal padreche aveva aspirazioni giuridi-che per questo figlio dallaforte sensibilità artistica: perpersuadere il burbero genitore(che ormai lanciato come ban-chiere aveva acquistato latenuta di Jas de Bouffan) sullesue capacità, complici madre esorella, il nostro nel salonedella casa di campagna dipin-ge Le quattro stagioni scher-zosamente firmate Ingres. Daqueste e dalla rappresentazio-ne degli Atélier du Midi oltre-ché dall’ammiccante Ritrattodell’artista (in cui si raffiguradavanti a una tela diGuillaumin con cui scoprel’impressionismo a Parigi doveè diventato amico anche diZola) parte la mostra che pro-

segue con ritratti (di familiari,amici e gente comune), pae-saggi con una montagna, laS.te Victoire, che si ripete maiuguale e mirabili nature morteoltre a disegni. Splendida perl’elegante accostamento dielementi e per la felice cromiaIl tavolo di cucina - Naturamorta con cesta malgradonulla abbia di naturale nonsolo per il voluto disordine, maanche per i moltiplicati angolivisuali e i vari livelli visivi noncorrispondenti alla normalità:una perfetta lezione di pittura.Da molti dipinti è difficile stac-carsi come dal Ritratto diHenry Gasquet amico d’infan-zia dell’artista e appartenentea una solida borghesia. Di pro-fessione panettiere, viene rap-presentato con uno sguardodi complice amicizia vestito inmodo elegante e con il cap-pello in testa, in fondo il padredi Cézanne da cappellaio eradiventato banchiere come ilfiglio dell’amico diverrà poetae critico d’arte nonché autoredella prima biografia sulMaestro.

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Eventi e mostre

TURISMO all’aria aperta 113

MILANO

Informazioni utili

Sede: Milano: PalazzoMarino (Sala Alessi), Piazzadella Scala 2Orario: 9.30 – 19.30 lunedì,martedì, mercoledì, venerdì edomenica - 9.30 – 22.30 gio-vedì e sabato - 9.30 – 14.007 dicembre - 9.30 – 18.00 24

e 31 dicembreDurata: fino all’8 gen. 2012Ingresso mostra: liberoInformazioni: 800 14 96 17(n. verde gratuito), www.cul-tura.eni.comCatalogo: Skira Editore

Sede: Genova: Sottoporticatodi Palazzo Ducale, PiazzaMatteotti 9 + Acquario, AreaPorto Antico: Ponte SpinolaOrario: 9.00 – 19.00 tutti igiorni (24 pom., 25 e 31 pom.chiuso) - La biglietteria chiudeun’ora prima

Durata: fino al 18 marzo ‘12

Biglietto mostra: intero euro

8.00, ridotto euro 6.00, ridot-

to scuole euro 4.00

Info e prenotazioni: 010 5574064/65, www.viva-

ticket.it

GENOVA

RACE. Alla conquista del Polo Sud

Informazioni utili

GEORGES DE LA TOUR

P alazzo Marino, anticadimora costruita - con

l’ausilio di maestranze dialtissimo valore quale l’ar-chitetto perugino GaleazzoAlessi dallo stile manierista- tra il 1557 e il 1563 dalricco banchiere e commer-ciante genovese TommasoMarino la cui nipote è lafamosa Marianna de Leyva,più nota come Monaca diMonza, a causa dei debitiha subito numerose vicissi-tudini fino a divenire dal1861 sede del Comune diMilano. Oggi accoglie per ilquarto anno consecutivoun’iniziativa trasformatasiin un appuntamento atte-so. Il famoso ‘Saloned’onore’ detto Sala Alessi -di per sé uno spettacoloper le opere presenti tra cuile ‘Nozze di Amore e Psichenel convito degli Dei’ -ospita grazie alla collabora-zione di Comune Milano,Eni e Museo del Louvre duecapolavori (provenientidalla galleria parigina) diGeorges de La Tour, artistalorenese (Vic-sur-Seille1593 - Lunéville 1652) dalfascino misterioso capace

di coinvolgere lo spettatoremediante un uso sapientedi luci e ombre. Le prezioseopere esposte L’adorazionedei pastori e San Giuseppefalegname hanno in comu-ne la luce tremula e vibran-te delle candele che illumi-nano due scene di intimitàdomestica connotate dal filrouge dell’amore, messag-gio tipico del periodo nata-lizio e simbolo di speranzain questo periodo di crisieconomica, ma soprattuttodi valori e ideali. Supportimediatici e storici dell’arteindirizzano a una letturadelle due opere come sidovrebbe fare sempre percogliere i messaggi impa-rando ad approfondire.Poste in teche su una gran-de parete a onda, intona-cata con calce ed argilla,collocata su un pavimentoin legno, L’adorazione deipastori riprende una scenad’interno secondo i canonistilistici franco-fiamminghimentre l’altra affronta latematica del rapportopadre e figlio che illuminacon la sua luce l’anziano S.Giuseppe.

U na vera chicca entra-re nell’affascinante

mondo delle esplorazionigeografiche che ha carat-terizzato da sempre la sto-ria dell’uomo il cui spiritodi avventura, desiderio disapere e sete di ricchezzelo hanno portato a esplo-rare prima continenti sco-nosciuti poi alla scoperta100 anni fa dell’Antartidedal clima estremo. Il conti-nente con i suoi 13.8milioni di mÇ (50 voltel’Italia) ha il 90% delghiaccio totale terrestre e,malgrado la temperaturamedia di -50° (è arrivataanche a -80°) esterna e di-1.87° in acqua, ha rivela-to oggi 260 specie di pesciadattatisi a vivere in taleambiente. L’avvincentemostra di Genova raccon-ta attraverso oggetti stori-ci e materiale d’epoca,fotografie, dipinti, ripro-duzioni, installazioni multi-mediali e filmati la garaestrema ed epocale per laconquista del Polo Sud trala squadra britannica, abordo del Terra Nova, gui-data da Robert FalconScott che in viaggio vienea sapere della spedizione

norvegese condotta daRoald Amundsen il quale,salvo che al capitano delFram, non aveva comuni-cato ai suoi la meta.Questi ultimi vincitori esuperstiti poco vengonoosannati, per gli altri inve-ce la sconfitta e una finedrammatica annotata neidiari scoperti successiva-mente. Interessante laricostruzione dei campibase con equipaggiamentie abiti di entrambe leesperienze frutto di conce-zioni (utile al norvegese laconoscenza di usi e costu-mi esquimesi) e caratteridiversi e di spirito pionieri-stico. Dopo l’eroico edrammatico passato unacarrellata dei modernimezzi utilizzati dalle spedi-zioni scientifiche inAntartide che vede dalle1.000 alle 1.500 personerisiedere nelle oltre 20 sta-zioni di ricerca. A fine per-corso un’affascinante edivertente proiezione inte-rattiva di immagini firmatedai più importanti fotogra-fi naturalisti offerta daNational Geographic perl’unica tappa italiana dellamostra.

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Eventi e mostrein breve

Di seguitoun elenco

degli eventi edelle mostre

in corso,per permettervi

di organizzarela vostra

gita culturale

MILANO (Fondazione Stelline), LEONARD FREED IO AMO L’ITALIA: testimonianza dell’amoredel fotografo americano verso il nostro Paese attraverso cento palpitanti immagini. Fino all’8 gen-naio 2012. Info: 02 45462 411, www.stelline.itMODENA (Galleria Civica: Palazzo Santa Margherita e Palazzina dei Giardini), JOSEFALBERS: intrigante retrospettiva che ripercorre tutte le fasi artistiche dell’artista tedesco che hafatto del colore il fulcro della sua analisi. Fino all’8 gennaio 2012. Info: 059 2032911, www.gal-leriacivicadimodena.itFERRARA (Palazzo dei Diamanti), GLI ANNI FOLLI. LA PARIGI DI MODIGLIANI, PICASSO E DALÌ1918-1933: coinvolgente analisi dello spirare di venti moderni nella capitale francese nei tre lustriseguenti la prima guerra mondiale. Fino all’8 gennaio 2012. Info: 0532 244949, [email protected] (Museo Cantonale d’Arte e Museo d’Arte), TESORI A LUGANO: ricca selezione diopere tratte dalle Collezioni dei due musei in un percorso dal Barocco ai giorni nostri. Fino all’8gennaio 2012. Info: www.museo-cantonale-arte.ch, www.mdam.chFIRENZE (Palazzo Strozzi), DENARO E BELLEZZA. I BANCHIERI, BOTTICELLI E IL ROGO DELLEVANITÀ: affascinante racconto del moderno sistema bancario e delle radici della nostra economia.Fino al 22 gennaio 2012. Info: 055 2645155, www.palazzostrozzi.orgPISA (Palazzo Blu), PICASSO. HO VOLUTO ESSERE PITTORE E SONO DIVENTATO PICASSO: ampiapanoramica con 270 opere che raccontano l’eclettico e camaleontico processo artistico e poeticodi Picasso. Fino al 29 gennaio 2012. Info: 050 916950, www.palazzoblu.itTORTONA (Palazzetto medievale), LA MERAVIGLIA DELLA NATURA MORTA. 1830-1910.DALL’ACCADEMIA AI MAESTRI DEL DIVISIONISMO: evoluzione nell’area lombardo-veneta delgenere pittorico della natura morta che arriva a trasmettere la ‘vita silenziosa’ delle cose. Fino al19 febbraio 2012. Info: 0131 822965, www.fondazionecrtortona.itTORINO (Palazzo Reale), L’ITALIA E GLI ITALIANI: nove eccellenti fotografi della Magnum fannopercorrere un moderno Grand Tour tra fasti e nefasti della nostra fantastica Penisola. Fino al 26febbraio 2012. Info: www.italiaitaliani.comSONDRIO (Galleria Credito Valtellinese + Museo Valtellinese di Storia Sacra), IN CONFI-DENZA COL SACRO. STATUE VESTITE AL CENTRO DELLE ALPI: tuffo nell’antica tradizione di vesti-re le statue poi abbandonata perché ritenuta indecorosa. Fino al 26 febbraio 2012. Info: 0342522738, www.creval.itLUGANO (Villa Ciani), HAITI. ROBERTO STEPHENSON. FOTOGRAFIE 2000-2010: mirabile viag-gio in una comunità segnata dalla fatica del vivere resa più drammatica dal terremoto senza tar-pare l’ottimismo di fondo. Fino al 26 febbraio 2012. Info: 0041 58 8666960, www.mcl.lugano.chPASSARANO DI CODROIPO/UD (Villa Manin), ESPRESSIONISMO: intrigante analisi di nascita esviluppo del movimento ‘Die Brücke’, fondamento dell’Espressionismo. Fino al 4 marzo 2012.Info: 0422 429999, www.lineadombra.it

Per la pubblicazione degli eventi e mostre scrivete a: Silvia Sacchi, [email protected]

Piazza San Marco, Venezia

- Fino all’8 gennaio

- Fino all’8 gennaio

- Fino all’8 gennaio

- Fino all’8 gennaio

- Fino al 22 gennaio

- Fino al 29 gennaio

- Fino al 19 febbraio

- Fino al 26 febbraio

- Fino al 26 febbraio

- Fino al 26 febbraio

- Fino al 4 marzo

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116 TURISMO all’aria aperta

Viaggi TURIT

01° Giorno: Lun 26/12/11 incontro al porto di Genova alleore 16.00.Partenza ore 20.00 per Tangeri via Barcellona.02° Giorno: Mar 27/12/11 navigazione03° Giorno: Merc 28/12/11 navigazione, arrivo a Tangerialle ore 18.00, sbarco, operazioni doganali e pernottamentoin campeggio a Tangeri.04° Giorno: Gio 29/12/11 Tangeri - Assilah - Larache.Pernottamento in campeggio a Larache. (90 km)05° Giorno: Ven 30/12/11 Larache - Ksar Lakbir - Sidi Kacem- Meknès. Pernottamento in campeggio a Meknès. (187 km)06° giorno: Sab 31/12/11 visita di Meknès in mini bus (laMedina, Bab Mansour…ecc), accompagnati da una guidaprofessionale. Pernottamento in campeggio a Meknès. (0km) Serata di capodanno: cenone a sorpresa all’interno del cam-

peggio o serata in ristorante in loco.07° Giorno: Dom 1/1/12Giornata libera.Pernottamento in campeg-gio a Meknès (0 Km)08° giorno: Lun 2/1/12Meknès - Volubilis (il più

antico sito Romano) -Moulay Driss

Zehroun -

Fez. Pernottamento in campeggio a Fez. (100 km)09° giorno: Mar 3/1/12 visita Fez in mini bus (La vecciaMedina, Il tradizionale Souk di prodotti artigianali, ecc),accompagnati da una guida professionale. Pernottamentoin campeggio a Fez. (0 Km)10 ° giorno: Mer 4/1/12 Giornata libera. Pernottamento incampeggio a Fez. (0 Km)11 ° Giorno: Gio 5/1/12 Fez - Ifran - Foresta dei Cedri (dovevivono le Barbary Apes = Bertucce) – Azrou (ci godremo ilpaesaggio innevato) – Midelt. Pernottamento in campeggioa Midelt. (208 Km)12° Giorno: Ven 6/1/12 Midelt – Gole e Valle dello Ziz –Palmeto di Tafilalet (con circa 8 milioni di alberi di palme(,arrivo a Merzouga, pernottamento in campeggio vicino allefamose dune. (270 km)13° giorno: Sab 7/1/12 Giornata libera. Pernottamento incampeggio a Merzouga. (0 Km)14° giorno: Dom 8/1/12 Escursione in 4x4 nei dintorni diMerzouga (0 Km)Ritorno a Merzouga epernottamento incampeggio. (0 km)

15° giorno: Lun 9/1/12 mattinata libera, nel pomeriggiofaremo un’escursione in cammello per arrampicarci sullegrandi dune dell’Erg Chebbi, ammireremo il tramonto spet-tacolare, ritorneremo a Merzouga e pernotteremo in cam-peggio. (0 Km)16° giorno: Mar 10/1/12 Giornata libera (organizzeremouna cena speciale in un ristorante, accompagnata da musicasahariana). Pernottamento in campeggio a Merzouga. (0Km)17° giorno: Mer 11/1/12 Merzouga – Rissani dove ci ferme-remo a visitare il Souk e a vedere I vecchi Ksour del Palmetodi Tafilalet – Efroud per scoprire la lavorazione dei fossili -Tinghir – Gole di Todrha. Pernottamento in campeggio. (209km)18° giorno: Giov 12/1/12 Nella mattinata, accompagnatidalla guida, faremo una camminata di circa 2 ore, alla sco-perta delle Gole di Todra con il suo fiume, l’oasi, I palmeti,ecc. Scopriremo anche la vita quotidiana del popolo berbe-ro. Pernottamento in campeggio (0 km)19° giorno: Ven 13/1/12 Gole di Todrha - Boumaln Dades

– Gole di Dades,

40 giorni in Marocco con TURITPROGRAMMA PRELIMINARE

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TURISMO all’aria aperta 117

Pernottamento libero nelle Gole. (85 Km)20° giorno: Sab 14/1/12 Escursione in fuoristrada alla sco-perta dei dintorni delle gole.Pernottamento libero nelle Gole. (0 km)21° giorno: Dom 15/1/12 partenza direzione Ouarzazatepassando dal palmetto della Skoura, con visita alla vecchiaKasbah di Ait Ben Moro. In seguito visiteremo la kasbah diTaourirte, Arrivo a Ouarzazate ove vedremo la residenza dellord El Glaoui, vedremo anche il museo della città.Pernottamento in campeggio. (92 Km)22° giorno: Lun 16/1/12 In 4x4 andremo a vedere gli studicinematografici e l’oasi di Fint. Apprezzeremo l’amenità diquesta oasi sita in mezzo alle montagne, ci sarà offerto il tra-dizionale tè alla menta da famiglie berbere, visiteremo l’an-tica kasbah di Ait Benhaddou, patrimonio dell’Unesco dal1989, passeggeremo in questa bella Kasbah, scelta dai pro-duttori cinematografici per la sua bellezza per girare filmcome Il gladiatore, Le crociate, La Mummia ecc). Ritorno aOuarzazate.Pernottamento in campeggio (0 km in camper)23° giorno: Mar 17/1/12 Giornata libera. Pernottamento incampeggio (0 Km)24° giorno: Mer 18/1/12 Ouarzazate – Passo di Ait Saoun– Valle Draa (la valle più ampia del Marocco con circa 7 milio-ni di alberi di datteri), visita dell’antica kasbah di Tamnougalt,e al vecchio ksours locale.Arrivo a Zagora. Pernottamento in campeggio. (154 Km)25° giorno: Gio 19/1/12 Visita della Biblioteca Coranica e diun Laboratorio di Ceramica. Pernottamento in campeggio.

(0 Km)26° giorno: Ven 20/1/12 Zagora - Taznakht (visita alla coo-perativa dei fabbricati di tappeti), attraversamento del villag-gio Berbero di Taliouine (visita della cooperativa dei produt-tori dello Zafferano), arrivo a Taroudant. Pernottamento incampeggio. (366 Km)27° giorno: Sab 21/1/12 visita a piedi della città diTaroudant con guida professionale (Taroudant viene definitala piccola Marrakech). Ritorno e pernottamento in campeg-gio. (0 Km)28° giorno: Dom 22/1/12 Taroudant - Tiout, un villaggioberbero dove potremo visitare le cooperative dei produttoridell’argento e dell’Argan. Arrivo a Tafaout e pernottamentoin campeggio. (174 Km)29° giorno: Lun 23/1/12 escursione in 4x4 per vedere lebelle gole di Ait Mansour, dove faremo un pic-nic in mezzoalle montagne sotto un palmetto e aspetteremo il calare delsole. Ritorno al campeggio e pernottamento. (0 km).30° giorno: Mar 24/1/12 Giornata libera per fare una pas-seggiata alla scoperta delle bellezze del paese, e avere la pos-sibilità di essere in contatto con la gente locale per scoprirela loro vita quotidiana. Pernottamento in campeggio. (0 Km)31° giorno: Mer 25/1/12 Tafraout, sosta a Tiznit (una bellacittadina molto nota per la produzione dell’argento) vedre-mo una cooperativa che lavora questo materiale.Proseguiamo per Sidi Ifni, Pernottamento in campeggio.(179 Km)32° giorno: Gio 26/1/12 Giornata di relax nella tranquilla ecarina Sidi Ifni, per goderci una bella spiaggia.

Pernottamento in campeggio. (0 Km)33° giorno: Ven 27/1/12 Sidi

Ifni a Agadir passando davillaggi berberi. Arrivo a

Agadir nel pomeriggio.Pernottamento in cam-

peggio. (164 Km)

34° e 35° Giorno: Sab 28 e Dom 29/1/12 - 2 giorni di ripo-so, rilassamento nella bellissima città di Agadir con la possi-bilità di andare sulla bella spiaggia. Pernottamento in cam-peggio. (0 Km)36° giorno: Lun 30/1/12 Agadir - Sidi Kaouki (villaggio ber-bero di pescatori) a Essaouira una città con una bella spiag-gia. Pernottamento in campeggio (192 Km)37° giorno: Mar 31/1/12 visita a piedi della vecchia Medinadi questa bellissima città (l’antica capitale dei Romani), visite-remo anche il Souk con i suoi prodotti artigianali.Pernottamento in campeggio. (0 Km)38° giorno: Mer 1/2/12 Essaouira - Chichawa – Marrakech.Visita di Marrakech con un mini bus, accompagnati da unaguida professionale. Vedremo i giardini Majorelle e Menara,la moschea Koutoubia, i Palazzi El Badie e El Bahie ecc.Durante la serata ammireremo la famosa piazz Jamaa Elfna.Pernottamento in campeggio. (178 Km)39° giorno: Gio 2/2/12 Passeggiata alla scoperta della cittàe della vecchia Medina. Pernottamento in campeggio. (0Km)40° giorno: Ven 3/2/12 Marrakech – Rabat visita libera dellacapitale del Marocco - Assilah. Pernottamento in campeggio(535 Km)41° giorno: Sab 4/2/12 Giornata libera per scoprire Assilahe le sue bellezze di città costiera. Pernottamento in campeg-gio. (0 Km)42° giorno: Dom 5/2/12 Assilah a Tangeri vista Tangeri, per-nottamento in campeggio. (46 Km)43° giorno: Lun 6/2/12 Visita Tangeri e imbarco, partenzaore 20.00 per Genova via Barcellona.Tangeri: da vedere i suntuosi giardini del Sultano e dalPalazzo Dar el-Makhzen, ricco di eccellenti decorazioni cheemanano un profumo d’Oriente.44° giorno: Mar 7/2/12 navigazione45° giorno: Mer 8/2/12 navigazione arrivo a Genova alleore 18.00 sbarco, e fine del Viaggio.

visitando tutti i siti più suggestivi

PER INFORMAZIONI ED ISCRIZIONI CONTATTARE:

Vito Bernardi: cell. 328.2643154 e-mail [email protected] Tel 0773.600903 Fax 0773.1870845o Andrea Amici: cell. 393 9015246 - [email protected] Tel e fax 071 2901272Nota: questo è un programma preliminare e pertanto potrebbe essere modificato nello svolgimento e nei particolari. Programma definitivo sul sito www.turismoitinerante.com

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118 TURISMO all’aria aperta

Raduni e convenzioni

Venerdì 20 gennaioOre 16:00 apertura Raduno - sistemazione equipaggi, tempolibero. Ore 21:00 brindisi di benvenuto.Sabato 21 gennaioOre 09:00 INIZIO VISITE GUIDATE Trasferimento in pullman secondo l’orario assegnato aCastelnuovo Magra (SP). Proseguiremo per Cà Lunae dove sarà organizzata la degusta-zione di prodotti tipici. Nel tempo libero visita alla fiera ( il vostro pass vi da diritto adentrare quante volte volete).

Ore 21:00 nel teatro della fiera uno spettacolo con MicheleCrestacci .Michele Crestacci, veterano del laboratorio di Zelig, ha reci-tato nel film “La prima cosa bella” a fianco di StefaniaSandrelli e Claudia Pandolfi diretto da Paolo Virzì.Domenica 22 gennaioOre 09:00 INIZIO VISITE GUIDATE -Trasferimento in pullman aCastelnuovo Magra secondo gli orari assegnati al momentodell’iscrizione. Il programma delle visite sarà uguale a quellodi sabato.Nel tempo libero visita alla fiera ( il vostro pass vi da diritto adentrare quante volte volete)

Sono ormai 24 anni che il Toscana Camper Club organizza in gennaio il suo Raduno Nazionale e da 10 anni aMarina di Carrara ospite del Salone del Turismo Itinerante Tour.it. Scopo principale della manifestazione l’aggre-gazione lo stare insieme come vecchi amici. Ogni anno portiamo i nostri ospiti alla scoperta del territorio le cui bel-lezze sono sconosciute ai più. Per questa edizione abbiamo in programma la visita a Castelnuovo Magra; un altrotassello che si aggiunge ai luoghi della lunigiana che anno dopo anno abbiamo fatto scoprire. Per rendere la cosapiu’ interessante quest’anno disturberemo anche Dante Alighieri e i Malaspina

Informazioni utiliI mezzi verranno accolti nel parcheggio interno al quartierefieristico recintato, ma non custodito.Ingresso dal viale Galileo Galilei 1.Coordinate GPS 10.03063, 44.04241L’area di parcheggio illuminata è dotata di pozzetto per scari-co e colonnine di acqua potabile, corrente esclusa.Per ogni componente dell’equipaggio sarà disponibile un“pass” gratuito per l’ingresso alla fiera.Per ogni equipaggio ci saranno omaggi fino ad esaurimento

scorte. Il programma sopra citato è passibile di variazioni.Per esigenze organizzative è obbligatoria la prenotazione.La quota di partecipazione al raduno, è di euro 40,00 per l’in-tero equipaggio.Per informazioni e prenotazione: M. BALDACCI 328 9846467-P.PAPINI 336 602329- [email protected] per le news www.toscana-camperclub.it. Per parlare con noi durante il raduno: 333 220 9815 – (ATTIVO SOLO IN FIERA)

- 5 euro con Turit

In occasione del 10° Salone del Turismo Itinerante - TOUR.it e Mareblu 3° Salone della Nautica da riportoil Toscana Camper Club ti dà appuntamento per il 20- 21- 22 gennaio 2012 a Marina di Carrara

Programma

TOSCANA CAMPER CLUB

24° RADUNO NAZIONALE 2012

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TURISMO all’aria aperta 119

Raduni e convenzioni

5 Gennaio: Ore 14.00 - 18.00 Arrivo a Greccio in località Limiti di Greccio, regi-strazione partecipanti e sistemazione camper. Ore 18.30 Spettacolo di benve-nuto. Ore 21.00 Serata musicale e danzante. Degustazione di penne all’arrab-biata e specialità locali. Arrivo della Befana con doni per i più piccoli.6 Gennaio: “Il Cammino di Francesco” giornata dedicata ai luoghi più cari delSanto di Assisi che visse gran parte della sua esistenza in questa Valle lascian-done una traccia indelebile. Ore 9.30 Partenza con pullman gran turismo perPoggio Bustone. Visita del paese che ha dato i natali al cantante Lucio Battisti,visita dei presepi esposti per le vie del paese, visita del Santuario francescano.Partenza per il Santuario della Foresta dove avvenne il miracolo della vigna.Visita guidata del Santuario e della chiesa di San Fabiano. Rientro per il pran-zo. Nel pomeriggio partenza per il Santuario di Fonte Colombo chiamato ancheSinai Francescano in quanto in questo luogo San Francesco scrisse la “Regola”definitiva. Partenza per Rieti: visita del centro storico illuminato con le lumina-rie natalizie, shopping. Visita della chiesa di San Domenico e del Pontificio orga-no “DonBedos-Roubo” Benedetto XVI. Rientro a Greccio. Ore 21.00 SerataMusicale Degustazione di Polenta con sugo e specialità locali.7 Gennaio: Ore 9.30 Partenza per Rieti. “Rieti, l’antica Reate, situata al centrodella Valle Reatina, una vasta zona pianeggiante, posta a circa 400 metri sullivello del mare, anticamente in gran parte occupata da un ampio bacino checostituiva il lago Velino, di cui i laghi di Ripasottile e di Cantalice sono ormai gliultimi residui, la Città di Rieti, fu conquistata nel 290 a.C. da Marco CurioDentato. Le acque del fiume Velino, ricche di sostanze minerali, avevano nelcorso dei secoli incrostato le rocce, creando una barriera travertinosa che impe-diva il deflusso delle stesse a valle. Il Console Romano fece eseguire il taglio

delle Marmore, consentendo così al fiume di precipitare nel Nera e liberare lapianura di Rieti dalle acque del lacus Velinus.- Visita della città con i suoi innumerevoli monumenti- Visita del Teatro Flavio Vespasiano gioiello ottocentesco della città- Visita della chiesa di San Francesco

Ore 13.00 Rientro a Greccio e pranzo.“Gusti e Sapori della Sabina” Menù:Antipasto, Bucatini alla Amatriciana, Arrosto, Patate al forno, Vino, Acqua. Ore15.30 trasferimento con pullman al Santuario Francescano di Greccio e visitaguidata. Visione dei presepi artisticiOre 17.45 Rievocazione Storica del Primo Presepe del Mondo(posto seduto e riservato per tutti i partecipanti al raduno)Ore 20.00 Rientro e cena. Menù: Antipasto, Fregnacce alla grecciana, Arista dimaiale, Insalata, Dolce, Vino, Acqua Piano bar e Karaoke8 Gennaio: Ore 10.00 Saluti al prossimo anno.

Greccio è un paese di antica origine medievale, situato in provincia di Rieti a 15 chilometri dal capoluogo, a 705metri di altitudine sulle pendici del Monte Lacerone. Il paese di Greccio ha ormai, da secoli, varcato i ristretti limi-ti del suo territorio, dove era conosciuto come un piccolo e nascosto centro, per assumere un'importanza mondia-le, dopo aver avuto l'onore di ospitare, per più volte, il poverello di Assisi che, a Greccio, rievocò per la prima voltala rappresentazione sacra del presepio

Informazioni utiliQUOTA DI PARTECIPAZIONE: Euro 55,00 a persona adulta e Euro 35,00 peri bambini da 4 a 10 anni, gratis bambini da 0 a 4 anni (contributo spese orga-nizzative). La quota comprende: parcheggio, carico e scarico acqua, pullman GranTurismo, spettacoli teatrali e musicali, visita guidata della città di Rieti, visite gui-date a Greccio, Poggio Bustone, La Foresta e Fonte Colombo, posto riservatoper la Rievocazione Storica del Primo Presepe del Mondo, degustazioni del 5 edel 6, pranzo del 7 Gennaio, cena del 7 gennaioPosti limitati e su prenotazione da effettuare entro e NON oltre il 28/12/2011.ISCRIZIONI: per iscriversi basterà compilare il modulo presente sul sito internetwww.prolocogreccio.it oppure richiedere e inviare via fax il modulo di iscrizio-ne cartaceo.

COME ARRIVAREPer chi arriva dal Nord tramite la A1 uscire al casello di Orte poi proseguire perTerni e quindi per Rieti. Per chi arriva da Roma tramite la SS 4 Salaria, arrivatiall’abitato di San Giovanni Reatino proseguire in direzione Terni (entrare in gal-leria) uscire poi a Greccio.Indirizzo per navigatore satellitare: Greccio, via del vivaioPER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI:Pro Loco Greccio - Piazza Roma 11 02045 GRECCIO (RI) tel e fax 0746/753883;cell. 333/2245701; [email protected]; www.prolocogreccio.it.Il presente programma potrà subire modifiche che saranno comunque comunicate almomento della registrazione. L’organizzazione declina ogni responsabilità per furti oincidenti a cose persone o animali prima durante e dopo la manifestazione.

- 10 euro con Turit

Il presepe di Greccio un evento unico nel suo genere porta a Greccio ogni Natale migliaia di turisti provenienti da ogni parte d’Italia.Una bellissima scenografia unita alla amenità dei luoghi rendono questo evento oltre che unico anche molto suggestivo

PRO LOCO GRECCIO

7° RADUNO CAMPER

PRIMO PRESEPE DEL MONDOGreccio (RI) 5 - 6 - 7 - 8 gennaio 2012

Programma

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120 TURISMO all’aria aperta

Info: 328.1230568 (Sig. Aquilino Di Bucchianico)

Come di consueto, l'AssociazioneCampeggiatori di Sicilia organiz-za un tour in Sicilia dal 29-12-2011 al 06-01-2012 approfittan-do delle festività a cavallo traCapodanno e Befana. Lo scopo èquello di far scoprire agli amicicamperisti gli angoli più belli emeno conosciuti della regione. Sistarà a contatto con la natura,evitando i camping e utilizzandole risorse degli enti locali che met-tono a disposizione i parcheggi,la luce, l’acqua. L'organizzazioneha pensato anche ad ampi spazial chiuso per stare insieme esocializzare per momenti di alle-gria. Sono previsti anche eventie spettacoli folcloristici o comun-que di artisti nostrani. Non man-cheranno i momenti dedicati alpalato e al buon gusto con degu-stazione dei prodotti tipici locali

come i formaggi e la ricotta etanti altri prodotti che farannovivere il calore e il colore dellaSicilia. Sono considerate anche leesigenze dei più piccoli cheavranno anche loro giusti edovuti momenti di divertimento espazi per poter tranquillamentegiocare. Tra i bellissimi paesaggisiciliani, si farà sentire forte l’ospi-talità dei Comuni e dei suoi citta-dini. Durante il tour si visiterannole bellezze più rinomate come ilvulcano Etna e la città di Catania,ma anche molti paesini dell’en-troterra come Adrano, e altri chefaranno sognare tra colate lavicheche sembrano paesaggi lunari. Siproseguirà ammirando altri paesi-ni e impegnando tutto il tempo adisposizione con visite, sagre pae-sane e tanto altro ancora.

ASSOCIAZIONE CAMPEGGIATORI DI SICILIA

10° RADUNO-TOUR DI CAPODANNO

Programma di massima

- 15 euro con Turit

Informazioniwww.asscampdisicilia.it - Tel. 095 8364200 - 328.5303691

A.C.T.I. LANCIANO - A.C.T.ITALIA

VII RADUNO NAZ. DI CAPODANNO

- 5 euro con Turit

Giuseppe FarinatoResponsabile TURIT radunie P.I.T. area Lazio

Cell. 333-3009913e-mail: [email protected]

TURIT AREA LAZIO - CAMPER CLUB CAPITOLINO

TOUR FINE ANNO 2011

Programma

Informazioni

- 10 euro con Turit

26 Lu. pomeriggio ritrovo aAmelia (TR) pernotto27 Ma. Visite alla cittadina,pranzo libero, pomeriggiotrasferimento a Narni (TR)pernotto28 Me. Visite alla cittadina,pranzo libero, pomeriggiotrasferimento aMontecastrilli, (TR) pernotto29 Gi. Visite alla cittadina,pranzo libero, pomeriggiotrasferimento aAcquasparta (TR) pernotto30 Ve. Visite alla cittadina,pranzo libero, pomeriggiotrasferimento a MassaMartana (PG) cena facoltati-vasu prenotazione da prenota-re in anticipo31 Sa. giornata libera pervisite, per chi lo desideraprevia prenotazione (alme-no 10 gg) possibilità diacconciature presso il par-rucchiere Marco Tel. 338-2382871 prezzi scontati perl'occasioneore 20,30 tutti a tavola,presso un noto ristorantedel posto (posti assegnati)dopo cena balli con musicadal vivomenù;ANTIPASTI: insalata di mare,polipo e patate, koktail digamberetti, souté di vongo-le, cozze del gallo PRIMI:lasagnetta bianca ai frutti dimare, risotto allo scoglio,gnocchetti alla crema discampi, SECONDI: fritturamista di tempura, grigliatamista di pesce. CONTORNO:insalataBEVANDE :acqua,vino,sor-

betto, dolci natalizi, spu-mantea mezzanotte alziamo i cali-ci per brindare all'annonuovoseguiranno lenticchie cote-chino e . . . . . . . . balli finoall'esaurimento fisico1 Do. dopo esserci riposati,pranzo in ristorante, con ilseguente menù: spaghetti alpomodoro, lenticchie ezampone, insalata, bevandee caffé pomeriggio (17,00)concerto di capodannoseguirà in piazza, pizza esalsicce e vino a volontà tuttiintorno al fuoco in allegria,a seguire per le vie del paeseper visitare i presepi che rap-presentano tutte le regioned'Italia, tra cui sarà espostoil più grande presepe d'Italiascolpito nel ghiaccio.2 Lu. In mattinata trasferi-mento a San Angelo in Vado(PU) visite libere e pernotto3 Ma. mattinata a spassonelle vie del paese per visitelibere. Pomeriggio trasferi-mento a Urbania, pernotto.4 Me. Urbania (PU) (pro-gramma dettagliato) 5 Gi.Urbania (programma detta-gliato)6 Ve. in mattinata trasferi-mento a San Sepolcro (AR)parcheggio presso puntososta visite nel centro stori-co e ai presepi, pernotto.7 Sa. pranzo (non vi pentire-te) all'ormai provataLocanda del castello di Sorci(Anghiari AR) per chiuderein bellezza8 Do. rientro a casa

Programma

28 dic. Arrivo e sistemazione aLanciano nell’area di sosta percamper in Via Per Frisa, con pozzet-to di scarico, acqua potabile, illumi-nazione pubblica e servizi igienici. 29 dic. Ore 8.30 Visita con pullmanalla scoperta delle bellezze artistichee naturalistiche d’Abruzzo. Ore13.00 circa Pranzo in Ristorante.Ore 17.00 circa Rientro aLanciano. Ore 20.00 Tutti a Teatro:spettacolo speciale per gli amicicamperisti 30 dic. Ore 8,30 circa Partenza inpullman per visitare lo stabilimentoVan Triganò, azienda costruttrice dicamper, in Val di Sangro e AziendaVinicola e olificio della zona dove civerrà offerta bruschetta, vino edaltro.. (Pomeriggio visita al museodel presepio di Atessa).

Ore 18,00 circa Visita facoltativaalla XXI edizione della MostraNazionale dei Presepi all’internodell’Auditorium Diocleziano 31 dic. ore 9.00 Visita Guidata delCentro Storico di Lanciano (in alter-nativa,visita libera al tradizionaleMercato di Fine Anno) - Ore 19.00Partenza con mezzi propri verso ilRistorante per il Gran cenone diFine Anno con musica dal vivo eballi. 1 gennaio 2012 Ore 12.00 circaPartenza con mezzi propri verso ilRistorante Ore 13.00 Pranzo alRistorante. Con musica dal vivo eballi. Ore 19,00 circa Saluti e arri-vederci, (chi vuole può restare nelparcheggio del Ristorante fino allamattina del 2 Gennaio 2012.)

Raduni e convenzioni

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TURISMO all’aria aperta 121

Di seguitopubblichiamo

l’elenco dei raduniche si svolgeranno

nei prossimi mesiper permettervidi programmare

in tempoil vostro itinerario

Raduni e convenzioniin breve

Per la pubblicazione dei raduni scrivete a: Silvia Sacchi - [email protected]

7 - 11 dicembre CASTELFRANCI (AV) - 2° CASTELFRANCI WINE FESTIVAL - NOTTE DEI FALÒ

Traiano Camper Club - Tel/Fax 0825.849021 - [email protected]

7 - 11 dicembre NAPOLI - LA VIA DEI PRESEPI 2011 - Camper Club Napoli

cell. 368 3253136 Peppe - [email protected]

10 - 11 dicembre PERGUSA - CAMPER IN PISTA - Federazione Campeggiatori Sicilia

cell. 340 1796281 - e-mail: [email protected]

27 dic. - 8 gennaio CASELLE IN PITTARI (SA) - BASILICATA COAST TO COAST - Automobile Club Livorno Aci Camper

tel. 0586 428157 /337 710182 - e-mail: [email protected]@fastwebnet.it

28 dic. - 1 gennaio LANCIANO (CH) - VII RADUNO NAZIONALE DI CAPODANNO - A.C.T.I. Lanciano e A.C.T.Italia

fax 0872.49585 - cell. 328.1230568 - vedi programma nelle pagine precedenti

6 gennaio BUSSOLENGO (VR) - ARRIVANO I RE MAGI - La Vie on Road

www.nataleaverona.it

26 dic. - 8 gennaio AMELIA (TR) - TOUR FINE ANNO 2011 - TURIT area Lazio - Camper Club Capitolino

Giuseppe Farinato cell. 333-3009913 - vedi programma nelle pagine precedenti

29 dic. - 6 gennaio SICILIA - 10° RADUNO-TOUR DI CAPODANNO - Associazione Campeggiatori di Sicilia

tel. 095 8364200 - cell. 328.5303691 - vedi programma nelle pagine precedenti

30 dic. - 3 gennaio VERNOLE (LE) - CAPODANNO NEL SALENTO 2012 - Camperlaia

Tel. 338 3204365 - www.camperlaia.it

30 dic. - 6 gennaio GAMBATESA (CB) - 3° RADUNO DELLE “MAITUNATE” - Club Campeggio Molise

www.clubcampeggiomolise.it

5 - 8 gennaio GRECCIO (RI) - 7° RADUNO-PRIMO PRESEPE DEL MONDO - Pro Loco Greccio

tel/fax 0746/753883; cell. 333/2245701 - vedi programma nelle pagine precedenti

20-22 gennaio CARRARA - 24° RADUNO NAZIONALE 2012 - Toscana Camper Club

cell. 328 9846467 - [email protected] - vedi programma nelle pagine precedenti

23 - 25 marzo MONTEPULCIANO (SI) - RADUNO NAZIONALE - Camper Club Montepulciano

tel. 0578 738404 - [email protected]

30 marzo - 20 aprile ROMA - TOUR AUSTRALIA IN CAMPER - Traiano Camper Club

cell. 339 3587898 - 348 8025905 - [email protected] - www.traianocamperclub.it

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122 TURISMO all’aria aperta

L’opinione di... Beppe Tassone

E cco finalmente il mese di dicem-bre: atteso perché concludel’anno, perché porta con sé le

feste più belle, perché…permette diaprire una nuova pagina che si sperasempre migliore della precedente.E’ stato un anno difficile, senza troppicolori accesi a ravvivarlo, con tanto chia-ro scuro che non consente di guardarecon molto ottimismo al domani.Eppure è impossibile non essere, alme-no un pochino, sereni quando le feste siavvicinano: l’aria di casa, i sapori e gliodori che ci hanno accompagnato finda bambini, la voglia di ritornare indie-tro, quando ancora la notte del 24dicembre era “Gesù Bambino a passa-re” e non il tecnologico Babbo Natale. "I ricordi di un Natale alla vecchiamaniera sono difficili da dimenticare",amava dire l’attore americano HughDowns, ed è difficile non concordare.Gli auguri che voglio fare, attraversoqueste poche righe, sono di cuore espero possano servire ad aprire spiraglidi speranza anche nel nostro settoreche, occupandosi di tempo libero, soffrepiù degli altri della crisi e dei tagli cheessa impone.Certo, il momento non è facile, maoccorre fare delle differenze tra turismo

e turismo ed avere il coraggio di guar-dare al “nostro” come ad un battistradache sta aprendo una via verso quellache sarà la società del dopo crisi.Una società cambiata, nel modo d’in-tendere i problemi ed anche di affron-tarli: ogni cambio epocale (e quello chestiamo vivendo in queste difficili e con-trastate settimane lo è) porta con sé igermi del nuovo, semi che attecchisco-no, mutano le piante e fanno ripartire lecose, anche se le basi sono cambiate.Basta scorrere la storia dell’umanità perrendersene conto: non sempre le rivolu-zioni sono violente, non sempre sonocausate da epidemie o da guerre,avvengono anche attraverso mutazionisociali che traghettano al nuovo e cam-biamo i modi di vivere.Il futuro apparterrà ad un modo d’in-tendere che è molto simile al nostro, aquello che da anni sosteniamo.A volte siamo anche stati derisi da chipensava che fossimo un po’ demodé,superati dal nuovo che avanzava, legatia schemi vecchi, ad un romanticismoche sapeva più di belle époque che nondi una società proiettata verso il nuovomillennio.Ora sono le ragioni del vivere insieme,dello scoprire e rivalutare la natura, del-

l’amare il territorio, della difesa di quel-lo che ci contraddistingue a prenderepiede.Queste sono le ragioni vere e forti del-l’abitar viaggiando, di quel modo d’in-tendere tempo libero e vita che contrad-distinguono da sempre chi ha saputofare una scelta di confronto con la real-tà e di fuga dal virtuale che ci volevanoimporre come ineluttabile.Auguri, amici che leggete queste righe,di tutto cuore: non è forse corretto oper lo meno è troppo forte affermareche “la storia ci ha dato ragione”, maguardiamo la realtà dei fatti e quantosta avvenendo e meditiamoci su.E allora anche quella frase di HughDowns: "I ricordi di un Natale alla vec-chia maniera sono difficili da dimentica-re” acquista un significato chiaro epieno e ci è d’aiuto per andare avanti suquesta strada, verso una ripresa chevedrà il nostro modo d’intendere il turi-smo protagonista.Questo è l’augurio che mi sento farealla vigilia di un nuovo anno che miauguro ci faccia dimenticare presto il2011 che ci sta, senza rimpianti, lascian-do.

Auguri per un Natalealla vecchia maniera

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Rubrica a cura di Pier Francesco Gasperi con la consulenza tecnica di Claudio D’Orazio Assicurazioni

Assicurazioni e dintorni

G entilissimo Direttore, parlando di assicurazioni con un mio amico camperista, questi mi ha riferito di essere assicura-to con Claudio D’Orazio Carige Assicurazioni e tra le garanzie che gli sono state offerte, tra l’altro ad un costo mode-sto, mi ha particolarmente entusiasmato il pacchetto di coperture fornite con il cosiddetto “Servizio Assistenza Plus”.

Vi sarei grato, ritenendo il pacchetto di garanzie di grande interesse per i Vostri lettori, se potessi conoscere i termini di taliprestazione. Grazie e auguri per le prossime festività e per un nuovo anno ricco di emozioni e soddisfazioni.

Luciano – Arezzo

Gentilissimo lettore, la ringraziamo degli auguri che con molto piacere contraccambiamo. Per quanto attiene alla Sua richie-sta, certamente l’interesse è generale per tutti i camperisti e le garanzie fornite sono veramente innovative ed utili e di prati-ca applicazione. Si tratta di condizioni aggiuntive al classico pacchetto di “Assistenza Stradale”, questo nuovo pacchetto digaranzie è un vero e proprio “Servizio Assistenza Plus”, cioè sono prestazioni aggiuntive e supplementari veramente utili, chepossono essere concesse in abbinamento alla “Polizza del Camperista” di Claudio D’Orazio. Di seguito riportiamo il testo inte-grale di queste utili ed indispensabili garanzie.

SERVIZIO ASSISTENZA PLUSAppendice integrativa alle condizionidell’Assistenza Stradale MondialAssistance di seguito riportate.3) Depannage – Intervento officinamobile (prestazione valida solo in Italia)Qualora a seguito di guasto, erratorifornimento, esaurimento carburante,rottura cristalli o batteria scarica, il vei-colo risulti danneggiato o in condizionitali da non potersi spostare autonoma-mente, la Centrale Operativa, valutatal’entità, il tipo di guasto e la possibilitàdi effettuare la riparazione sul posto,verificherà la disponibilità di unaOfficina Mobile nel territorio dove si èverificato il sinistro ed invierà la stessaper la riparazione. Fermo il resto.3bis. Depannage – Intervento offici-na mobile per foratura pneumaticoQualora a seguito di foratura di uno opiù pneumatici, il veicolo risulti danneg-giato in modo tale da non essere in con-dizioni di spostarsi autonomamente, laCentrale Operativa, valutata l’entità, iltipo di guasto e la possibilità di effettua-re la riparazione sul posto, verificherà ladisponibilità di una Officina Mobile nelterritorio dove si è verificato il sinistro edinvierà la stessa per la riparazione.Qualora durante l’intervento l’OfficinaMobile riscontrasse l’impossibilità ariparare il veicolo, l’Officina Mobile stes-sa procederà al traino nel rispetto dellaprocedura prevista dalla prestazione n.1 “Soccorso stradale”.La Società terrà a proprio carico i relati-vi costi. Resta a carico dell’Assicurato ilcosto del/dei pneumatico/i.4bis. Spese rimessaggioQualora a seguito di traino del veicoloeffettuato dalla Centrale Operativa sirendesse necessaria la sosta forzatadelle stesso per almeno una notte, la

società terrà a carico le spese di rimes-saggio per le prime 72 ore.11. Rientro dei passeggeri / prosecu-zione viaggioQualora, in viaggio, in caso di sinistro, ilveicolo sia rimasto immobilizzato e perla riparazione siano necessarie almeno16 ore di manodopera, oppure in casodi infortunio o malattia imprevista cheimpedisca all’Assicurato la prosecuzionedel viaggio con il mezzo inizialmenteprevisto, la Centrale Operativa mette incondizione l’Assicurato stesso di conti-nuare il viaggio fino al luoco di destina-zione oppure rientrare al luogo di resi-denza in Italia, mettendo a disposizioneun veicolo a noleggio (nel rispetto dellecondizioni richieste dal noleggiatore)max. 2.000 cc per il tempo strettamen-te necessario al rientro/raggiungimentodelle destinazione prevista.La Società terrà a proprio carico le rela-tive spese, restando a carico dell’Assi-curato le spese per il carburante, quelleper le assicurazioni non obbligatorie perlegge, nonché ogni eventuale ecceden-za di spesa per il prolungamento delcontratto di noleggio. Tali spese potran-no essere oggetto di un deposito cau-zionale richiesto dalla società di autono-leggio, che dovrà essere versato diretta-mente dall’Assicurato.In alternativa la Centrale Operativamette in condizioni l’Assicurato stesso,oltre a tutti i trasportati, di continuare ilviaggio fino al luogo di destinazioneoppure di rientrare al luogo di residenzain Italia, mettendo a disposizione un taxifino ad un massimale di Euro 100,00per evento.27. Auto in sostituzioneQualora, in conseguenza di guasto,incendio, incidente, furto tentato o par-ziale, rapina tentata, il veicolo resti

immobilizzato e ciò comporti una ripa-razione che richieda oltre 8 ore dimanodopera certificata da officina,facendo fede i tempari ufficiali dellacasa costruttrice, oppure in caso di furtoo rapina, la Centrale operativa mette adisposizione dell’Assicurato, con spese acarico della Società, un’autovettura dimax. 2000 cc di cilindrata con percor-renza illimitata, per un massimo di 7giorni consecutivi. La Società terrà aproprio carico le relative spese.Restano a carico dell’Assicurato le speseper il carburante, i pedaggi in genere, lefranchigie relative alle assicurazionifacoltative, nonché ogni eventualeeccedenza di spesa per il prolungamen-to del contratto di noleggio.Tali spese potranno essere oggetto dideposito cauzionale richiesto dallaSocietà di autonoleggio, e lo stessodovrà essere versato direttamentedall’Assicurato.La prestazione non è operante per:- immobilizzo del veicolo dovuto all’ese-cuzione dei tagliandi periodici previstidalla casa costruttrice;- operazioni di ordinaria manutenzione,i cui tempi di riparazione non sonocomunque cumulabili con quelli relativial danno da riparare.

SERVIZIO ASSISTENZAASSISTENZA AUTOLa Società Carige Assicurazioni S.p.A.mette a disposizione del Contraente legaranzie di Assistenza di seguito indica-te, gestite in termini operativi da MON-DIAL ASISTANCE ITALIAS.p.A. Via Ampère n.30 - 20131 Milano,Compagnia di assicurazione specializza-ta nei ramo assistenza.

Pacchetto Servizio Assistenza Plus

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Village for all srl - Via Frutteti 115/a, 44123 Ferrara - Presidente: Roberto VitaliTel. +390532067120 - Fax +390532067121 - Mail: [email protected] - www.villageforall.net

V illage for all – V4A® ha pre-miato aziende e personalitàche hanno creduto nella quali-

tà del turismo per tutti e hanno investi-to nell’accessibilità aderendo al net-work Village for all – V4A®. La cerimo-nia di consegna dei premi si è tenutadurante il convegno FAITAFedercamping al SUN di Rimini.Al convegno, accolto con entusiasmodalle oltre 350 persone, è intervenutoMatteo Marzotto. Il Presidente ENIT haricevuto il riconoscimento comeAmbasciatore del Turismo Accessibile,conseguito anche da MaurizioVianello, presidente FAITA –Federcamping; Roberto Vitali,Presidente Village for all – V4A®, loconsegnerà personalmente anche alMinistro del Turismo MichelaBrambilla. Un riconoscimento chetestimonia l’impegno delle istituzioninella divulgazione dei principi del turi-smo accessibile, dalla promulgazionedel Manifesto fino al Codice delTurismo, all’evento più recente, gliincontri con il mondo del turismo bra-siliano che si sono tenuti nell’ambitodel progetto Italia Comes to you: peruna settimana il Turismo per tutti è

stato tra i protagonisti dell’offerta turi-stica in mostra al Parco Ibirapuera diSan Paolo del Brasile.Premi:Mister V4A - A Gianfranco Vitalidell’Holiday Village Florenz per averecompreso, condiviso e applicato la filo-sofia e la mentalità di Village for all,realizzando nel complesso degli inter-venti una struttura davvero per tutti.V4A Quality Outlook - Per avere sapu-to investire nella qualità e nel futuro.Al Gruppo Biasuzzi per aver realizzatodue PEBA: Centro Vacanze VillaggioSan Francesco (Caorle) e CentroVacanze BiVillage a Fazana (Croazia).V4A Quality Spread - Per avere ritenu-to che la qualità del turismo è univer-sale. Al Gruppo Baia Holiday per averecreduto nei principi, nel metodo e nellaqualità proposta da Village for all –V4A® e aver aderito al network con 4Villaggi.V4A Quality Host - Per avere condivisola certezza che nel turismo la qualitàdell’accoglienza viene prima di tutto. AUnionlido Vacanze per aver realizzatocorsi di formazione per più di 100 tradipendenti e gestori dei servizi all'in-terno della struttura.

Diploma di Ambasciatore di V4A -perl'impegno profuso nella promozionedel turismo accessibile e dei valori adesso associati convinti che la qualitàturistica è tale solo se si realizza pen-sando ai bisogni di tutti i clienti.Maurizio Vianello (Presidente FAITA-Federcamping)Michela Vittoria Brambilla (Ministro delTurismo)Matteo Marzotto (Presidente ENIT)Village for all – V4A® Marchio di qua-lità del turismo accessibile è il primonetwork internazionale di struttureturistiche che offrono servizi per tutti,anche per turisti con esigenze partico-lari, verificati e accompagnati in uncammino di adeguamento strutturale eculturale. Village for all – V4A® inclu-de attualmente 31 villaggi e campeggioffrendo una vasta gamma di alterna-tive al turista che cerca la propriavacanza ideale. Village for all – V4A®è partner di Fiera Vicenza per l’orga-nizzazione di Gitando, la fiera del turi-smo open-air che da tre anni è ancheGitando.all, la fiera del turismo e dellosport accessibile in Italia.

Premio V4A 2011

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Confederazione Italiana Campeggiatori, via Vittorio Emanuele 11 - 50041 Calenzano (FI)tel. 055.882391 - fax 055.8825918 - [email protected] - www.federcampeggio.it

Confedercampeggio

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A.C.T.Italia Federazione - Associazione Campeggiatori Turistici d’ItaliaViale G. Massaia, 39 - 00154 Roma - tel. 06 5140979 - fax 06 97255047 - [email protected] - www.actitalia.it

ACTItalia Federazione

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I modelli della classe M720 Arca rap-presentano sin dal loro lancio il topdella gamma mansardati. Allestiti subase Iveco Daily, sono veicoli dedicatiai viaggiatori più esigenti ed espertigrazie alle doti robustezza, affidabi-lità, dotazioni, design.Al Salone del Camper di Parma, a set-tembre 2011, vengono proposti i dueM720 Green rivisitati in alcuni parti-colari: nuovo chassis Eco-Daily Euro 5,bandelle rialzate che rendono il vei-colo più “muscoloso”, interni, mate-riali, sistemi di bordo amalgamati inun progetto che proietta nel futuro ivalori della tradizione Arca fonden-doli con i criteri della Green Visionche dal 2009 impone l’obiettivo diproporre veicoli che passo dopo passosappiano essere sempre più rispettosidell’ambiente in cui viviamo, proget-tati e realizzati seguendo un percorso

di ricerca che si articola su tre assi fon-damentali: materiali, processi, com-portamenti. La struttura della cellula abitativa deinuovi M720 prevede, come per ilresto della gamma, pareti e tetto da45 mm di spessore con rivestimento inAlufiber®, un esclusivo composito dialluminio (all’esterno) e vetroresina(all’interno) che ne unisce sinergica-mente le migliori proprietà di isola-mento termico/acustico e di resisten-za agli urti.L’isolante interno, lo Styrofoam, uti-lizzato nel campo edilizio, contribui-sce alla solidità dell’insieme graziealle sue caratteristiche di rigiditàstrutturale. Il tutto è ulteriormentesupportato da una solida struttura inregoli di legno che trova spazio anchenel pavimento dello spessore di 52mm.

La cellula abitativa è caratterizzatadal fascino, dai materiali e dall’am-piezza della zona living dove unattento studio ergonomico si traducein linee curve degli arredi che traggo-no ispirazione dal campo nautico eaeronautico e si concretizzano inampi volumi di stivaggio. Fa parte delProgetto Green il sistema d’illumina-zione completamente a LED che per-mette una maggiore autonomiad’utilizzo e un risparmio energeticofino al 70%.Elementi di pregio realizzati in vetro-resina da Arca (piano cucina conlavello integrato, lavello bagno, piat-to doccia e gavone porta-bombole)impreziosiscono gli interni. Anche gliimpianti sono al top: caldaia combi-nata aria/acqua da 6.000 watt consistema Secu-motion di serie peravere la possibilità di viaggiare tenen-

Arca M 720 GLT Green e M 720 GLM Green

ARCA M 720 GLT Greene M 720 GLM Green

ARCA M 720 GLT Greene M 720 GLM Green

La VetrinaLa rubrica "La Vetrina"

è riservata ai nostriinserzionisti che ci

inviano direttamentele informazioni sui modelliche intendono presentare.

Noi non aggiungiamocommenti, in modo che

i lettori possanodocumentarsi, senza filtri,

sulle diverse proposte.

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do il riscaldamento cellula in funzione,tutti i serbatoi esterni protetti da car-ter riscaldati, raccordi delle tubatureidriche in acciaio e circolazione perime-trale dell’aria calda in mansarda.La cucina è equipaggiata con un pianocottura a tre fuochi in acciaio Inox.Inoltre, contribuiscono alla ricchezzadella dotazione un frigo + freezer dop-pia porta di ultima generazione da 160Lt totali e una cappa aspirante in accia-io inox.I veicoli della classe M 720 sono propo-sti in due configurazioni:M 720 GLM: con ampio letto matrimo-niale trasversale, posto nella parteposteriore del veicolo, sotto il qualetrova spazio un grande vano garage ingrado di ospitare uno scooter di mediedimensioni grazie anche all’aumentodelle dimensioni della porta gavone.M 720 GLT: in questo caso la zona

posteriore del veicolo è dedicata ad unletto a castello di 90 cm di larghezzadove il materasso inferiore è reclinabi-le per creare un funzionale spazio dicarico a volume variabile: potenziataanche la vivibilità dei due letti poste-riori. Inoltre, l’M 720 GLT offre la possi-bilità dei 6 posti viaggianti omologaticon aumento di portata e patente C.In entrambi i casi le motorizzazionepreviste sono 4, sempre abbinate a tra-zione posteriore con ruote gemellateper il massimo della stabilità e dellatrazione:Iveco Eco.Daily - 2.3 Lt da 130 cv Euro 5Iveco Eco.Daily - 2.3 Lt da 150 cv Euro 5Iveco Eco.Daily - 3.0 Lt da 170 cv Euro 5Iveco Eco.Daily - 3.0 Lt da 205 cv Euro 5Per entrambi i modelli prezzi a partireda euro 75.500 con motorizzazione 2.3Lt da 130 cv Euro 5.

La Vetrina

CARATTERISTICHEIveco Eco-Daily 2,3 litri con potenza di 130 cv (Euro 5)oppure Iveco Eco-Daily 2,3 litri con potenza di 150cavalli (Euro 5) oppure Iveco Eco-Daily 3,0 litri conpotenza di 170 cv (Euro 5) oppure Iveco Eco-Daily 3,0litri con potenza di 205 cv (Euro 5) - Trazione posterio-re con ruote gemellate - Alzacristalli elettrici -Specchietti retrovisori elettrici riscaldati - Sedili girevoli(versione GLM) con braccioli e tappezzeria coordinata- ABS – Servosterzo - Airbag conducente – Immobilizer– moquette cabina - Chiusura centralizzata con teleco-mando (anche su porta cellula)DimensioniLunghezza 7200 mmLarghezza 2350 mmAltezza 3150 mmPasso 3950 mmMassa in ordine di marcia (3000 cc): 3160 kg(M720GLM), 3150 kg (M720GLT)Ordinabile con massa totale di 4000 kgPosti omologati 4 (M720GLM), 4 - con incremento dimassa 6 (M720GLT)Posti letto 5 (M720GLM), 6 (M720GLT)Letto mansarda: 200 x 145 cmLetto matrimoniale posteriore (M720GLM): 210 x 140cmLetti a castello (M720GLT) : 210 x 90 cmCucinaLavello cucina: vtrPiano cottura in acciaio inoxCappa aspirante in acciaio inoxCassetto con portaposateFrigorifero + freezer doppia porta da 160 litriForno: optionalBagnoDoccia separata con porta ad ante e piatto in vtrLavello in vtrWc Thetford girevoleSerbatoiAcqua potabile:100 litriAcque grigie: 100 litri (+ 70 optional)Acque nere: 18 litri (+ 38 optional con kit Speedy)DotazioniStufa Truma Combi da 6000 watt - Presa esterna 12/220volt + tv + sat - Presa esterna acqua/gas - Illuminazioneled – serbatoi isolati e riscaldati con aria calda – raccor-di idraulici in acciaio cromato – porta cellula con dop-pio blocco di sicurezza + finestra + zanzariera – paretie tetto da 45 mm di spessore con rivestimento inAlufiberPrezziSu motorizzazione Iveco Eco-Daily 2,3 Lt – 130 cv (Euro5): 75.500 euroSu motorizzazione Iveco Eco-Daily 2,3 Lt – 150 cv (Euro5): 76.940 euroSu motorizzazione Iveco Eco-Daily 3,0 Lt – 170 cv (Euro5): 78.225 euroSu motorizzazione Iveco Eco-Daily 3,0 Lt – 205 cv (Euro5): 80.900 euro

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Il Sailer 58 è realizzato su meccanicaFiat ed equipaggiato con ABS edoppi airbag AdLe misure sono ritenute quelle otti-mali infatti misura 7215mm in lun-ghezza, 2900 in altezza e 2340 in lar-ghezza.Il letto basculante, ha un comandoelettrico e misura 1200x1940mmottimo per 2 ospitiIl gavone garage è grande 129x86cm, e consente di stivare senza fati-ca anche biciclette o scooter, il letto

matrimoniale posteriore, misura130x220 cm ed ha una rete a doghee materasso anallergico, ed è com-pleto di faretti di lettura.L’impianto di riscaldamento èTRUMA COMBI 6 a gas, mentre iserbatoi delle acque chiare da 40 +60lt sono alloggiati internamentealla cellula.Il bagno ha la doccia è separata, e

La cucina dispone di piano di cottu-ra a 3 fuochi e lavello inox tondodi discrete dimensioni, frigorifero

DOMETIC 145lt con selezione auto-matica della sorgente, forno a gas inopzione.Lo spazio di lavoro è ampliabile conla pratica ribaltina,il tutto completa-to da una cappa aspirante di serie.Illuminazione è con faretti LED abasso consumo, vano batteria ingavone esterno con caricabatterieswitching e centralina LCD di con-trollo utenze, in opzione si puòrichiedere il comodo telecomandoluci interne.

SAILER 58 plus

RIMOR SAILER 58 plusRIMOR SAILER 58 plus

La Vetrina

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La Vetrina

CARATTERISTICHEMeccanicaMotorizzazione: Fiat Ducato X250Passo (mm): 4035Cilindrata (Cc): 2300 - 2300-3000Potenza massima (kW-CV): 96-130 - 110-150 - 132-180Cambio: 6+RTrazione anterioreDoppio Airbag + ABSAlzacristalli elettriciChiusura centralizzata con telecomandoSerbatoio gasolio: 90 l.

Misure e pesiLunghezza esterna (mm): 7215Larghezza esterna - larghezza interna (mm): 2340 - 2200Altezza esterna fuori tutto - altezza interna (mm):2900 - 1995Spessore pavimento - pareti - tetto (mm):44 - 30 - 30Posti omologati: 5Massa complessiva (Kg): 3500

LettiPosti letto: 4Letto matrimoniale dinette centrale: 1300 x 2200

SerbatoiAcqua potabile (interno): 40 + 60Recupero acque grigie: 100 l.Recupero WC: 15 l.Serbatoio recupero acque grigie coibentato

AllestimentoCinture di sicurezza in cellula e in cabinaTermoventilazione - Riscaldatore aria: Combi C6Oblò panoramico - Riscaldatore acqua: Combi C6Vano bombole gas: 2x11:13 kg - Frigorifero: 145 l.Cappa aspirante - N. fuochi piano cottura: 3 -Forno Porta zanzariera - Meccanismo Porta-TV -Oscuranti finestre e zanzariere - Bagno - docciaseparata - WC Kassette - Coprisedili cabina - Presa220V - Pannello di controllo: LCD - Alimentatore240W - Oblòcon zanzariera - Gavone accesso ester-no - Piedini di stazionamento - Oblò panoramicocupolino - Sedili cabina girevoli Serratura M: 2punti - Pareti esterne: VTR Coibentazione ad altadensità - Vano garage (misure sportello accesso) H(mm) x L (mm): 1290x860 - Luce esterna

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Sommario4 Fatti & Commenti

12 Itinerari- Quando la pratica dello sci...

sposa la gastronomia- Le Langhe nelle eccentriche stravaganze

delle storie locali- Franciacorta, una destinazione

di gran fascino

26 Dossier- La pausa pranzo,

usanze e costumi degli italiani in ufficio

28 Gastronomia- Enologica 2011- Chianti: brindiamo alla rinascita

del Consorzio!

33 Ricetta

34 Eventi gustosi

36 Recensioni

Direzione e RedazioneStrada Cardio, 1047899 GalazzanoRepubblica di San MarinoTel. 0549 941379Fax 0549 [email protected]

Editrice TURIT s.r.l.

Responsabile della pubblicitàGiampaolo AdrianoCell. 338 9801370pubblicità@turit.it

Direttore responsabileGiuseppe [email protected]

Grafica a cura diSilvia [email protected]

Hanno collaboratoIsotta Bartoletti, Armanda Capeder, Francesco Colombera, Antonella Fiorito,Salvatore Longo, Emanuele Maffei

GiG 3

Eeditoriale

U n sacrosanto diritto del consumatore, quello di sapere checosa sta mangiando, è stato finalmente riconosciuto. LaGazzetta Ufficiale dell’Unione Europea di martedì 22

novembre ha reso ufficiale il regolamento comunitario sulle informa-zioni alimentari ai consumatori che introduce l’obbligo di indicarenelle etichette e sulle confezioni le informazioni nutrizionali fonda-mentali e di impatto sulla salute, impone l’evidenziazione della pre-senza di allergeni, prevede il divieto di indicazioni forvianti e unadimensione minima delle etichette per renderle più facilmente leggi-bili. Rende inoltre obbligatoria l’indicazione della provenienza ditutte le carni fresche dal maiale al pollame, dall’agnello alla capra, alpari di quanto è già stato fatto con quella bovina dopo l’emergenzamucca pazza.Inutile sottolineare che siamo in presenza di una importante conqui-sta di cui il consumatore non può che dichiararsi soddisfatto, dalmomento che, così facendo, si sottrae spazio alle numerose frodi ali-mentari in circolazione (anche sarà difficile estirparle tutte). Come hacommentato il direttore del quotidiano “La Stampa”, Giorgio Cala-brese, la nuova etichetta europea ci permetterà di leggere più chiara-mente il contenuto dei cibi che acquistiamo evitando la «menzognache fa vendere».L’unica nota dolente è rappresentata dal fatto che il regolamentocomunitario, per diventare operativo, dovrà essere recepito da ciascu-no dei 27 paesi membri, i quali hanno 3 anni di tempo per promul-gare i necessari decreti attuativi. Non ci resta che armarci si pazienzae… attendere.

di Giuseppe Continolo

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4 GiG

Rubrica in collaborazione con Salvatore Longo

F&Cfatti & commenti SCOPPIA LO SCANDALO ‘FINTOPROSECCO NEOZELANDESE’

“M a del prosecco neozelandese, ne vogliamo par-lare? si chiama ‘Toi Toi Prosecco’, ha una bella

bottiglia e in Nuova Zelanda lo si può comperare, a pochisoldi, in molti discount, ci dicono proprio oggi degli amicitornati da Wellington. Peccato che del vero Prosecco nonci sia alcuna traccia, tranne nel nome. Ministro Catania,intervenga subito e aiuti, attraverso un provvedimento adhoc, noi ambasciatori nel mondo del vero Made in Italy,fiore all’occhiello dell’economia italiana”.Con queste parole gli imprenditori veneti Battistella, pro-duttori di vero Prosecco doc –www.proseccobattistella.com -, lanciano un appello alneoministro alle politiche agricole Mario Catania.“Più che un vino ‘del nuovo mondo’, questo è un vino‘dell’altro mondo’! dopo i casi del prosecco brasiliano e diquello australiano, come si vede anche nel sito che lopubblicizza, http://www.toitoiwines.co.nz/Wines/Spark-ling/ToiToiSparklingProsecco.aspx, è il momento del fintoprosecco neozelandese, commercializzato dalla societàMarlborough Wine Limited. Di italiano non ha proprionulla, a parte il nome ingannevole (tanto che la bottigliacontiene riesling, muller thurgau e pinot grigio). Scanda-loso. La notizia era uscita già qualche serttimana fa, maera passata in sordina. Non è la prima volta che qualchescaltro imprenditore straniero si invaghisce delle nostrebollicine: in Germania, da decenni, si vende l’ormai cele-bre 'Prisecco'. Scandaloso che ora, anche in Nuova Zelan-da, si scopra un ‘ciarpame enologico’ simile. MinistroCatania, che pensa di fare per tutelare il comparto e perpromuovere oltreoceano il consumo di vero prodottoMade in Italy? Le faccio questa domanda a nome dimigliaia di imprenditori italiani.”“Nel solo mercato degli Stati Uniti – continuano, agguer-riti, dalla Battistella – il mercato enogastronomico delvero ‘Made in Italy’ avrebbe un potenziale tre volte supe-riore all’attuale: qui, su tre prodotti venduti per italiani,uno solo lo è davvero (dati Ministero politiche agricole ali-mentari e forestali – www.politicheagricole.gov.it). CasoParmesan docet. Questo irritante fenomeno crea dannieconomici incalcolabili per la nostra economia e talvoltaespone i consumatori finali, ignari, a rischi di natura sani-taria: i prodotti italiani al 100% sono soggetti a controlliseveri imposti da rigidi disciplinari che i prodotti tarocchi,invece, non sono tenuti a rispettare.” “Ministro Catania,questi falsificatori sono, di fatto, dei delinquenti e, cometali, andrebbero perseguiti. Intende intraprendere delleazioni legali? Se sì, quali? Sarebbe importante, per tuttinoi produttori italiani, sapere che al Governo abbiamofinalmente qualcuno pronto a combattere contro questosistema malato che penalizza l’intero Sistema Paese, ilcomparto agroalimentare in particolare, e tutti noiimprenditori di Made in Italy di qualità certificata, che contanta fatica e impegno lavoriamo ogni giorno per pro-muovere l’Italia nel mondo”, concludono dalle pagine diwww.proseccobattistella.com i vigneron della casa vinico-la veneta Battistella, appellandosi al neoministro dell’agri-coltura Mario Catania dell’esecutivo Monti.

PROSECCO DEI RECORD

R ibadisce condecisione la

propria posizionenella lotta alla con-traffazione, il Presi-dente del Consor-zio di tutela dellaDoc Prosecco, Ful-vio Brunetta, che,in occasione delConvegno Certifi-care la qualità,garanzia per i pro-duttori e i consu-matori, non hamancato di tratteg-giare con assolutorealismo il quadrogià piuttosto eufo-rico che attualmen-te caratterizza ilmondo del Prosec-co, fornendo dati incoraggianti.“Con 1.500.000 di ettolitri e circa 200 milioni di bottigliedella vendemmia 2011 – spiega il Presidente Fulvio Brunet-ta – la denominazione rappresentata dal nostro Consorzio siattesta a tutti gli effetti la prima in Italia sia in termini divolume che in termini di valore complessivo. Un patrimonioche va assolutamente tutelato sia a garanzia del mondoproduttivo, sia a favore dei consumatori che costituiscono lachiave del nostro successo”.“Lo scorso anno – osserva il Presidente – sono stati prodot-ti 1.162.000 ettolitri di Prosecco Doc per un totale di circa155 milioni di bottiglie immesse nel mercato. La tendenzaquindi, delineata anche per gli anni a venire, è di un incre-mento della produzione pari a circa 50 milioni di bottigliel’anno.Si tenga inoltre presente – prosegue Brunetta - che vi è unaumento medio della domanda di Prosecco che si è attesta-to su circa il 6% annuo e che, complessivamente, la produ-zione è destinata per il 40% al consumo interno, mentre ilrestante 60% va all’export. Destinazioni principali risultanoessere USA e Canada, Giappone, Russia, Paesi Baltici,Austria, Germania e Regno Unito.“Si tratta di numeri rilevanti – conclude il Presidente Bru-netta – che avvalorano l’importanza delle iniziative pro-mosse dal nostro Consorzio al fine di contrastare la con-traffazione che tanto danno reca al nostro settore così comeall’intero sistema del Made in Italy”.Ed è proprio sul tema delle garanzie che si è sviluppato tuttol’incontro con l’intervento del dott. Alessandro De Polis,Direttore pianificazione e sviluppo dell’Istituto PoligraficoZecca dello Stato, che ha illustrato i sistemi di sicurezza delContrassegno di Stato che dal primo gennaio 2012 dovràessere apposto su tutte le bottiglie di Prosecco DOC.

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ECCO I “MAGNIFICI 7”CON LE “3 STELLE” MICHELIN

C on la new entry prevedibile de “L’Osteria Francescana”di Modena di Massimo Bottura, già incoronato al verti-

ce della cucina italiana da tutte le guide del Belpaese, diven-ta quello dei “magnifici 7” il ristretto “club” dei 3 stelleMichelin, incoronati dalla versione italiana della “rossa”francese, la guida dei ristoranti più celebre al mondo, edi-zione 2012, presentata a Milano, che conferma al topanche “Al Sorriso” a Soriso (Novara), “Dal Pescatore” aCanneto sull’Oglio (Mantova), “Le Calandre” a Rubano(Padova), l’“Enoteca Pinchiorri” a Firenze, “La Pergola” delRome Cavalieri a Roma e “Da Vittorio” a Brusaporto (Ber-gamo). Nessuna retrocessione dal vertice, dunque, anzi: lacucina di eccellenza italiana conferma la sua crescita, con347 stelle distribuite su 295 ristoranti (i numeri più alti disempre), e con i “2 stelle” che salgono a 38 (con 4 nuoveentrate, il “Principe Cerami - Hotel San Domenico Palace”di Taormina, “L’Olivo - Hotel Capri Palace” di Capri, il“Quattro Passi” di Massalubrense (Napoli) e l’“OliverGlowig” di Roma). E con ben 33 ristoranti che conquistanola loro prima stella, portando il numero complessivo a 250.Si conferma dunque un trend che premia la scelta deimigliori ristoranti italiani di puntare su qualità, materieprime, personalità in cucina, tecniche di cottura, giusti abbi-namenti e continuità che, negli ultimi 6 anni, ha fatto cre-scere del 30% il numero dei ristoranti stellati. Tra le Regio-ni, la Lombardia si conferma al top con 56 locali (2 “3 Stel-le”, 5 “2 Stelle”, 49 “1 Stella”), seguita ancora dal Pie-monte con 38 (1 “3 Stelle”, 5 “2 Stelle”, 32 “1 Stella”), econ la Toscana che è invece la Regione più “dinamica”, con6 nuovi “1 Stella”. La guida presenta in totale ben 2.729 ristoranti, moltissimidei quali non hanno alcuna stella, ma vengono indicati peril rapporto qualità-prezzo o per la cucina semplice. I primisono i Bib Gourmand (in tutto 260 con menù completo ameno di 35 euro); i secondi (953) hanno come simbolo lemonetine e propongono un pasto a meno di 23 euro.

NATALE: IL CIBO SUPERA IREGALI, NELL’AMBITO DI UNASPESA MEDIA DI 625 EURO

È ormai iniziato lo shopping di Natale per il quale gli ita-liani hanno pianificato un budget medio di 625 euro a

famiglia, con le spese per alimenti e bevande che que-st’anno sorpassano nelle preferenze quelle per regali. E’quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla basedell'indagine “Xmas Survey 2011” di Deloitte, che eviden-zia un leggero calo del 2,3 per cento rispetto allo scorsoanno ma anche una maggiore propensione degli italianiagli acquisti di Natale rispetto ai partner europei, in unperiodo di crisi. Durante un mese di shopping natalizio -precisa la Coldiretti - la spesa stimata per gli italiani èsuperiore del 6,5 per cento alla media europea ferma a587 euro a famiglia con una variabilità tra i 250 euro degliolandesi ed i 943 degli irlandesi. La spinta verso regali utili peraltro premia l’enogastrono-mia anche per l'affermarsi di uno stile di vita attento aridurre gli sprechi che si esprime con la preparazione fai date di ricette personali per serate speciali o con omaggi pergli amici che ricordano i sapori e i profumi della tradizionedel territorio. Si segnala anche una tendenza ad anticipa-re gli acquisti per avvantaggiasi dei prezzi piu' convenien-ti o per non dovere affrontare le lunghe file che caratte-rizzano il momento clou dello shopping delle festività. Nel 2011 cambiano - riferisce la Coldiretti - anche le pre-ferenze con il 40 per cento degli italiani che indica alprimo posto per il periodo delle festività natalizie il cibo, il39 per cento i regali, il 13 per cento i viaggi e solo il 7 percento le attività di socializzazione.

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I l re del software ora punta sull’agricoltura. Bill Gates,fondatore dell’impero Microsoft, era presente al G20

di Cannes, il vertice dei Paesi industrializzati, dove èintervenuto per portare il suo contributo alle strategie dilotta alla fame e contro i fenomeni della speculazione sulcibo. “La Banca Mondiale ha dimostrato che il migliorinvestimento per ridurre la povertà è lo sviluppo dell'a-gricoltura, ha spiegato il guru di Windows in un’intervi-sta al giornale francese Le Monde . La crisi di budgetnon dovrebbe dunque colpire i programmi come quelliche riguardano il settore primario, i quali hanno un forteritorno su investimenti e consentono di rafforzare la sta-bilità e la crescita”. Una considerazione che, se si guar-da bene, è in linea con le posizioni espresse da Coldiret-ti sulla necessità di mantenere il budget nella revisionedella Politica agricola comune attualmente in discussio-ne, ma rappresenta anche l'ennesima conferma di unaritrovata centralità dell’agricoltura nel futuro globale, apatto che si riesca a porre un freno ai fenomeni delle spe-culazioni.

LA SALVEZZA DEL MONDOPUNTA SULL’AGRICOLTURA

L a crisi non deve essere l’alibi per mantenere sul mer-cato prodotti alimentari invecchiati che mettono a

rischio la salute, giocando sulla data di scadenza. E’quanto afferma la Coldiretti nel commentare la decisionedel Governo britannico, con la scusa di ridurre gli sprechi,di prolungare i termini di scadenza dei prodotti alimenta-ri. L’etichetta sui prodotti alimentari in Inghilterra avrà -spiega la Coldiretti - solo la dicitura “best by” (meglioentro) al posto di “sell by” (vendere entro). La sicurezzaalimentare - sottolinea la Coldiretti - è una dei principalipreoccupazioni dei consumatori al momento dell’acqui-sto e gli italiani si tutelano proprio nel 90 per cento deicasi attraverso la lettura della data di scadenza, secondoun sondaggio Ipr marketing. La necessità di ridurre glisprechi che interessano in Italia circa il 30 per cento deiprodotti acquistati per un totale di circa dieci milioni ditonnellate non deve significare maggiori rischi per lasalute, ma occorre lavorare - conclude la Coldiretti – sulleperdite di prodotto che si verificano nel passaggio deglialimenti dal campo alla tavola.

COLDIRETTI, SENZA DATADI SCADENZA RISCHIO SALUTE

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P ercorrendo l’autostrada proveniente da Innsbruck in dire-zione Ovest, dopo 61 km si giunge nella vallata Gurgltal con

la famosa cittadina di Imst e altri tipici paesi di montagna. E pro-prio qui, vicino al paesino di Tarrenz, si può scoprire un altro deiprodotti tipici tirolesi: la birra. Immerso nel verde dei boschi conuna splendida vista sulla vallata sottostante sorge il castello-bir-rificio Starkenberger, il più premiato di tutta l'Austria. La storiainizia presto visto che già nel 1811 le truppe d'occupazionefrancesi rilasciarono al castello la licenza per la produzione dibirra. Poi nel 1902 fu il consigliere comunale di Innsbruck CarlKapferer ad acquistare tutti i terreni e le sue eredi, tutte donne,sono riuscite nel corso degli anni a imporre il birrificio all'atten-zione internazionale. Schloss Starkenberg ha rinnovato il castel-lo trasformandolo in un autentico mondo d’avventura dedicatoalla birra: il “Biermythos”. Oltre a interessanti degustazioni, èpossibile seguire la storia del nettare d’oro attraverso sale espo-sitive e vetrine che si affacciano direttamente sui moderniimpianti di produzione. L’attrazione più insolita è rappresentatasicuramente dai bagni di birra: sette grandi vasche riempite con16 metri cubi d’acqua e arricchite con oltre 100 litri di 'Geläger',liquido a base di lievito che si forma sul fondo delle tanichedurante il deposito a freddo della birra. Nelle piscine si può nuo-tare comodamente e il bagno è considerato una vera fonte digiovinezza.www.tirolo.com/imst

IMST-GURGLTAL E I BAGNIDI BIRRA NEL CASTELLO

È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Euro-pea martedì 22 novembre il regolamento comunitario sulle

informazioni alimentari ai consumatori che introduce l’obbligodi indicare informazioni nutrizionali fondamentali e di impattosulla salute, impone l’evidenziazione della presenza di allergeni,prevede il divieto di indicazioni forvianti e una dimensione mini-ma delle etichette per renderle più facilmente leggibili. Lorende noto la Coldiretti nel sottolineare che con la nuova normasi sostituisce la vecchia direttiva del 1979 e si estende l’obbligodi indicare la provenienza in etichetta di tutte le carni fresche dalmaiale al pollame, dall’ agnello alla capra, al pari di quanto è giàstato fatto con quella bovina dopo l’emergenza mucca pazza. Ilregolamento prevede invece purtroppo un percorso a tappe perl’estensione dell’obbligo di indicare l’origine in etichetta peraltre categorie di prodotto come le carni trasformate in salumio altro (2 anni) e il latte e derivati (3 anni).

UE: È CAMBIATA L’ETICHETTADEGLI ALIMENTI

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L e guide dei vini più importanti d’Italia, ormai, sononelle librerie con le edizioni 2012. Ma al mercato e a

chi compra il vino, servono o no? Per un sondaggio diWineNews e Vinitaly (a cui hanno risposto 1.110 “eno-nauti”), il 37% degli appassionati tiene conto delle valuta-zioni delle guide quando acquista un vino, un 30% non leritiene utili per fare acquisti e un 33% è influenzato daigiudizi degli esperti solo qualche volta. La guida più con-sultata? “Duemilavini” di Ais-Bibenda, completa, obiettivae professionale per la sua capillare presenza sul territorio,facile e veloce da consultare, dicono gli eno-appassionati.Se da un lato, dunque, le guide del vino servono perchésono ricche di informazioni sulle aziende, la loro storia e ivini prodotti, e come “trampolino” di lancio, soprattuttoper le nuove cantine, dall’altro però sembrano aver dimen-ticato il loro mestiere dei primordi, quello di essere al ser-vizio di appassionati e curiosi, informandoli ma anche edu-candoli, perché troppo autoreferenziali al mondo del vinoe non più pubblicazioni “erga omnes”. Le guide sonotante, tanti i vini, tanti i premi, e, spesso, mai concordi, eper gli appassionati diventa più facile pianificare gli acqui-sti sulle poche etichette che mettono tutti d’accordo. Chesia giunto il momento di quei cambiamenti, mai affronta-ti forse per puro spirito conservatore, ma già in atto ormaida tempo in altri canali di diffusione del vino e della suacultura, se solo si guarda al mondo del web, dove purealcune guide hanno fatto il loro ingresso, consapevoli dellacapacità di Internet di coinvolgere milioni di consumatori?La questione è proprio questa: tornare a coinvolgere piùda vicino gli appassionati, che non riguarda, però, solo leguide, ma il mondo del vino più in generale. Recuperandoil suo compito forse più importante: quello di educare, alvino e al cibo, investendo sui consumatori di domani, i gio-vani, a partire già dalla scuola, e per renderli consumatoriconsapevoli. Perché un consumatore consapevole fa benea se stesso, ma anche al mondo del vino.

LE GUIDE DEL VINO PESANOSUGLI ACQUISTI?

F a piacere, in un periodo di crisi nera che provoca disoc-cupazione e chiusura di aziende, poter parlare di un’im-

presa che va controcorrente e, dopo un chiusura che sem-brava definitiva, si rilancia sul mercato. Parliamo del pastifi-cio Ghigi produttore di pasta secca e all’uovo ben note nonsoltanto nel territorio di origine, la Romagna. Lo storicomarchio del pastificio, da sempre situato nell’entroterraRiminese in quel di Morciano di Romagna, ora nel paesinolimitrofo di San Clemente, tornato a nuova vita grazie all’in-tervento di una cordata di Consorzi Agrari, primo fra tuttiquello di Forlì-Cesena e Rimini, si è presentato alla stampaspecializzata con un “open day” nel quale ha aperto il pro-prio impianto produttivo per una visita guidata che ha per-messo agli intervenuti di assistere in diretta alla produzio-ne di pasta.Il nuovo Pastificio frutto di un investimento complessivo afine opera di oltre 29.000.000? si proporrà come il 5°pastificio italiano con una produzione a pieno regime di500.000 qli di pasta.Tra le sue principali caratteristiche, la tracciabilità della filie-ra tutta italiana e ogm free, la filiera corta con produzionedella materia prima, il grano duro, proveniente direttamen-te dagli stoccaggi dei consorzi agrari aderenti al progetto inun’area che va dall’Emilia sino alla provincia di Ascoli Pice-no, una tecnologia produttiva all’avanguardia e particolarisoluzioni innovative nel packaging sono i cardini sui qualiruota il progetto industriale del nuovo pastificio GHIGI checonsentono di fornire al mercato un prodotto dall’elevatolivello qualitativo pur mantenendo un prezzo per il consu-matore allineato agli altri marchi più conosciuti nella GDO.Particolare rilievo è stato dato dal Presidente Filippo Tra-monti nel suo intervento nel corso della conferenza stampa,alla caratteristica unica di questa azienda che è quella diessere tutta totalmente in mano agli agricoltori (riuniti incooperativa), senza obbiettivi speculativi ma fermo restandouna gestione tipicamente industriale per ottimizzare costi ericavi e proporre sul mercato un prodotto che ha lo scopo diappagare il gusto del consumatore italiano e salvaguardareil reddito del produttore di cereali.Al termine, con la collaborazione della Coldiretti Regiona-le, si è tenuta una colazione di lavoro con assaggio di nume-rosi prodotti tipici romagnoli abbinati a pasta GHIGI. Hannopartecipato all’open day oltre 35 giornalisti aderentiall’A.R.G.A. (Associazione Interregionale Giornalisti Agricol-tura Alimentazione Ambiente Pesca Boschi Foreste EnergieRinnovabili e Territorio) più una delegazione di altri giornali-sti locali che si sono ritrovati la scorsa domenica 27 novem-bre presso lo stabilimento produttivo della nuova “GHIGI”.

IL PASTIFICIO GHIGITORNA A NUOVA VITA

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«L' Alcol aumenta il rischio di tumori. Possonobastare tre bicchieri alla settimana». A collegare

le patologie cancerogene con il consumo di birra, vino osuperalcolici è il Congresso nazionale della società italia-na di Alcologia, aperto ieri a Villa Gualino. Ed è subitopolemica con l' attività dell' Osservatorio nazionale sulconsumo consapevole del vino di Grinzane Cavour chesottolinea, dati alla mano, gli effetti benefici di un usomoderato. Le critiche arrivano da Gianni Testino, vicepre-sidente della Società nazionale di oncologia il qualeannuncia la preparazione di una class action contro i pro-duttori di alcolici a tutela delle vittime. Perché questo contrasto con l' Osservatorio? «I produttori possono promuovere il consumo di alcol, mase lo fanno avvalendosi di comitati scientifici passa unmessaggio sbagliato. Magari il vino può far bene al cuore,ma se poi procura guai peggiori non vedo proprio dovesia il vantaggio. Anche bevendo poco si aumenta il rischiodi tumori. Basti pensare che il 10% delle patologie can-cerogene riscontrate nella popolazione maschile sonodovuti al consumo di birra, vino o superalcolici e il 4% perle donne». In che quantità? «Sono sufficienti tre bicchieri a settimana, tutto dipendedalla predisposizione genetica del soggetto. I tumori lega-ti al consumo di alcoli ci colpiscono la cavità orale, la larin-ge, l' esofago, o ancora, l' intestino e il fegato. Recentistudi hanno poi dimostrato che per aumentare il rischio dicancro alla mammella possano bastare anche 6 grammi dialcol, ovvero mezzo bicchiere, al giorno. E non parliamodei superalcolici». Il consumo in età precoce può provocare effetti peggiori? «Certo. E purtroppo è proprio il Piemonte a detenere que-sto primato: è la regione in cui il consumo di alcol iniziaprima, già a 11 anni. Con effetti devastanti: la sensazionedi piacere che prova un adolescente viene immediata-mente collegata al consumo di alcol. Peccato che gli effet-ti, come potrebbe essere appunto un tumore al fegato,vengano riscontrati anche 20 anni dopo». Da che cosa deriva il rapporto di casualità tra i tumori e l'alcol? «Nel 2010 l' Agenzia internazionale per la ricerca sul can-cro ha inserito tutte le bevande alcoliche nella lista disostanze con la massima potenza cancerogena. Per inten-derci, con la stessa pericolosità delle sigarette e dell'amianto». Cosa si può fare? «Innanzitutto informare la gente. Noi non possiamo com-petere sul piano pubblicitario con i grandi produttori. Maa maggior ragione sarebbe opportuno, come per le siga-rette, accompagnare la vendita di certi prodotti con l'avvertenza per il consumatore: "L' alcol nuoce gravemen-te alla salute". Anche per questo stiamo preparando laclass action».

Erica Di Blasi(Articolo pubblicato dal CUFRAD sul sito www.alcol-news.it)

IL VINO FA BENE? FALSO

D all’escursioni in acqua con il kayak a quelle in monta-gna con i quad fino alla caccia con l’arco sono nume-

rose le realtà creative che hanno cambiato il panoramadell’agriturismo italiano premiate dall’associazione agritu-ristica della Coldiretti, Terranostra, in collaborazione conCampagna Amica, nel corso di Agri&Tour, in programmaad Arezzo fino a domenica 13 novembre. L’Oscar alla crea-tività è stato consegnato dal presidente di Terranostra TulioMarcelli e vede protagonisti gli operatori che, con scelte, avolte curiose, a volte sorprendenti, sono riusciti ad emer-gere in un mercato ricco e sfaccettato dove distinguersinon è facile. Se da un lato ci sono i raduni quad e le escur-sioni in montagna, organizzati e promossi dall’agriturismoVilla Paola nel beneventano per riscoprire le bellezze delterritorio, dall’altro ci sono le escursioni in acqua con ilkayak, proposte dall’Agriturismo Canales di Dorgali, inprovincia di Nuoro. E’ sicuramente il modo migliore pervisitare il suggestivo Lago Cedrino su cui si erge l'agrituri-smo, consentendo di raggiungere alcuni siti naturalistici epiccole chiesette campestri del 1600. Tra i premiati c’è anche il primo parco equino, realizzatodall’agriturismo La Collina dei Cavalli e fondato da unacoppia che ha deciso di lasciare la caotica Milano per apri-re nella piccola valle del Tassabbio il loro agriturismo. C’èpoi l’Agriturismo Le Roncacce, l’azienda più alta d’Italia,situata in Toscana a 1300 metri sul livello del mare. L’ulti-ma innovazione introdotta è il percorso per il tiro con l’ar-co con sagome tridimensionali che riproducono una veracaccia con l’arco, prevedendo l’utilizzo di sagome di ani-mali selvatici a grandezza naturale tridimensionali. Anco-ra, c’è chi ha voluto puntare su tradizioni ormai abbando-nate, dando risalto e recuperando l’allevamento del bacoda seta. Propongono il percorso dall’uovo al filo”: dall’uo-vo si arriva a mostrare la lavorazione del filo di seta (con lostrumento dell’arcolaio, che ‘trattura’ il bozzolo, ‘sfilando-lo’ come un gomitolo). Con gli anni - conclude la Coldiretti- l’allevamento del baco è pressoché scomparso dallecascine, mentre nelle campagne sparivano i gelseti,‘abbattuti’ per lasciare spazio a colture più redditizie (lecrostate alla marmellata di gelso, ad esempio, si possonotrovare solo qui, dacché l’azienda possiede l’unico gelsetorimasto).

L’AGRITURISMO CAMBIA:QUAD, KAJAKE CACCIA CON L’ARCO

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N el 2011 si è bevuto più vino italiano all’estero che inItalia per effetto di un aumento del 16 per cento delle

esportazioni e di una sostanziale stabilità degli acquistifamiliari (-1 per cento). E’ quanto emerge da una analisidella Coldiretti che stima in quasi 23 milioni gli ettolitri divino bevuti all’estero a fronte di un consumo nazionale dipoco inferiore ai 21 milioni di ettolitri. Il successo del vino italiano all’estero è suggellato dal fattoche nel 2011 le esportazioni di vino italiano hanno supe-rato nel 2011 quelle della Francia che si è fermata adappena 14 milioni di ettolitri di vino esportato. Negli StatiUniti l’Italia - rileva la Coldiretti - è il primo esportatore divino con un quantitativo che è oltre il triplo di quello chearriva dalla Francia che è scesa addirittura al quinto postodopo Australia, Argentina e Cile, sulla base dei dati dell’Italian Wine & Food Institute, relativi al primi cinque mesidel 2011. Il risultato è particolarmente significativo poiché secondole stime mondiali per il 2011 fornite dall'Organizzazioneinternazionale della vigna e del vino (Oiv) in Francia nel2011 - sottolinea la Coldiretti - sono stati prodotti 49,6milioni di ettolitri, equivalenti a un aumento del 9 percento mentre l’Italia con il minimo storico di 42,2 milionidi ettolitri ha perso il 13 per cento e retrocede quindi alsecondo posto. Il forte calo nelle quantità di vino prodot-to in Italia è stato accompagnato nel 2011 da un miglio-ramento qualitativo. A livello produttivo - conclude la Coldiretti - la vendemmia2011 è stata la più contenuta degli ultimi 60 anni, ma conil 60 per cento del raccolto destinato ai 517 vini Docg, Doco Igt riconosciuti nel nostro Paese, un numero superiore aitutelati in Francia pari a circa 500 acquista piu’ vino italia-no all’estero che in Italia.

VINO: SI BEVE PIÙ VINO ITALIANO ALL’ESTERO CHE IN ITALIA

C on la crisi si registra una crescita record del 7,8% deifurti nei supermercati che superano il valore di 3 miliar-

di in Italia, il più elevato da quando è iniziata la rilevazionecinque anni fa. E' quanto emerge da una analisi della Col-diretti su dati “Barometro dei furti nella vendita al detta-glio” del Centre for Retail Research nei paesi europei,aggiornata al giugno 2011. Scompaiono più facilmentedagli scaffali dei supermercati i prodotti per la barba, acces-sori per l’abbigliamento, formaggi, giacche e cappotti,carne e profumi, più facili da nascondere in borse, o tasche,ma che possono anche essere indossati. In Italia sono presiparticolarmente di mira le specialità alimentari come il Par-migiano Reggiano e il Grana Padano, i salumi di qualità evini o i liquori.“Sono peraltro i formati già porzionati o confezionate didimensioni ridotte - spiega la Coldiretti - quelli più apprez-zati e crescono anche i furti dei preaffettati e dei pregrattu-giati mentre sono disdegnate le imitazioni a basso prezzodei due grandi formaggi nazionali che si sono moltiplicatesugli scaffali dei supermercati negli ultimi anni”. Le prefe-renze per i prodotti di qualità o alla moda ed anche le piùmoderne tecnologe dimostrano che molto spesso non sitratta di furti determinati dalla necessità. “Peraltro se dall'a-nalisi - conclude la Coldiretti - emerge che per poco menodella metà dei casi (47,7%) le scomparse sono da imputarea clienti esterni, una parte rilevante è da imputare anche adipendenti “infedeli” ad errori amministrativi interni e a for-nitori”. D’altro canto, nei supermercati la maggior parte deiprodotti esposti non è protetta (spesso solo vini e spumantidi maggior pregio o prodotti di profumeria hanno unacaspula antifurto simile a quella dei capi di abbigliamentonei grandi magazzini) e i commercianti europei si stannoattivando per proteggere la sicurezza delle merci, con siste-mi di protezione alla fonte in radio frequenza. “I furti neisupermercati attirano sempre più anche la delinquenzaorganizzata - conclude la Coldiretti - al punto che recente-mente è stata smascherata un’organizzazione criminale benstrutturata che nel Milanese utilizzava adolescenti, prelevatida un orfanotrofio in Romania”.

CRESCONO I FURTINEI SUPERMERCATI

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fatti & commenti

C on la crisi si registra una crescita record del 7,8% deifurti nei supermercati che superano il valore di 3

miliardi in Italia, il più elevato da quando è iniziata la rile-vazione cinque anni fa. E' quanto emerge da una analisidella Coldiretti su dati “Barometro dei furti nella venditaal dettaglio” del Centre for Retail Research nei paesi euro-pei, aggiornata al giugno 2011. Scompaiono più facil-mente dagli scaffali dei supermercati i prodotti per labarba, accessori per l’abbigliamento, formaggi, giacche ecappotti, carne e profumi, più facili da nascondere inborse, o tasche, ma che possono anche essere indossati.In Italia sono presi particolarmente di mira le specialità ali-mentari come il Parmigiano Reggiano e il Grana Padano,i salumi di qualità e vini o i liquori.“Sono peraltro i formati già porzionati o confezionate didimensioni ridotte - spiega la Coldiretti - quelli piùapprezzati e crescono anche i furti dei preaffettati e deipregrattugiati mentre sono disdegnate le imitazioni abasso prezzo dei due grandi formaggi nazionali che sisono moltiplicate sugli scaffali dei supermercati negli ulti-mi anni”. Le preferenze per i prodotti di qualità o allamoda ed anche le più moderne tecnologe dimostrano chemolto spesso non si tratta di furti determinati dalla neces-sità. “Peraltro se dall'analisi - conclude la Coldiretti -emerge che per poco meno della metà dei casi (47,7%) lescomparse sono da imputare a clienti esterni, una parterilevante è da imputare anche a dipendenti “infedeli” aderrori amministrativi interni e a fornitori”. D’altro canto,nei supermercati la maggior parte dei prodotti espostinon è protetta (spesso solo vini e spumanti di maggiorpregio o prodotti di profumeria hanno una caspula anti-furto simile a quella dei capi di abbigliamento nei grandimagazzini) e i commercianti europei si stanno attivandoper proteggere la sicurezza delle merci, con sistemi di pro-tezione alla fonte in radio frequenza. “I furti nei super-mercati attirano sempre più anche la delinquenza orga-nizzata - conclude la Coldiretti - al punto che recente-mente è stata smascherata un’organizzazione criminaleben strutturata che nel Milanese utilizzava adolescenti,prelevati da un orfanotrofio in Romania”.

LA SPESA DEGLI ITALIANIDURANTE LA CRISI

W ine Spectator, unico responsabile deputato alla sceltadei 100 migliori produttori italiani per l’“Anteprima”

Vinitaly 2012 (24 marzo, a Verona; www.operawine.com),“OperaWine: Finest Italian Wines, 100 Great Producers”, hastilato la sua classifica, che segue i terroir d’Italia. Bruce San-derson, tasting director Wine Spectator (rivista Usa leader nelmondo, 3 milioni di lettori), dichiara: “abbiamo, da sempre,una grande considerazione per l’Italia del vino. E questa degu-stazione vuol far conoscere ancora di più l’alto livello di qua-lità e le innumerevoli diversità delle produzioni vinicole italia-ne”. Il presidente Veronafiere Riello spiega: “questa discesa incampo di Wine Spectator darà un importante valore aggiun-to, in campo mondiale, a Vinitaly”. Con un evento che, spie-ga il dg Mantovani, “vuol promuovere l’immagine del vino ita-liano come espressione di territori esclusivi, dal punto di vistapaesaggistico, storico e culturale”. I 100 magnifici (ad oggi 86nomi, la lista completa in dicembre, ndr) dell’Italia del vinosono: Aldo Conterno, Allegrini, Altesino, Antinori, Argentiera,Argiolas, Caprai, Barone Ricasoli, Bellavista, Bertani, Braida,Ca’ del Bosco, Cantina Terlano, Carpineto, Casanova diNeri, Castellare di Castellina, Castello Banfi, Castello di Ama,Castello di Volpaia, Castelluccio, Ceretto, Zaccagnini, Cold’Orcia, Cusumano, Damilano, di Majo Norante, Donnafuga-ta, Drei Donà, Duca di Salaparuta, Falesco, Le Pupille, FattoriaZerbina, Ferrari, Feudi di San Gregorio, Fonterutoli, Gaja, Gan-cia, Bruno Giacosa, Giuseppe Mascarello, Pieropan, Les Crê-tes, Livio Felluga, Sandrone, Lunae Bosoni, Lungarotti, Fresco-baldi, Marco Felluga, Masciarelli, Masi, Mastroberardino, Mez-zacorona, Chiarlo, Montevetrano, Nino Negri, Nozzole - Folo-nari, Scavino, Pecchenino, Petrolo, Pio Cesare, Planeta, Pru-notto, Renato Ratti, Anselmi, Rocca delle Macìe, San Felice,Santa Margherita, Nardi, Siro Pacenti, Tasca d’Almerita, Tede-schi, Ornellaia, Tenuta di Biserno, San Guido, Sette Ponti,Tenute Sella & Mosca, Terre Bianche, Terredora di Paolo, Testa-matta, Tommasi, Tormaresca, Umani Ronchi, Vietti, Zenato,Zonin. Info: www.vinitaly.com - www.vinitalytour.com

“WINE SPECTATOR”E LA “TOP 100” D’ITALIA

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fatti & commenti

A nche nell’anno scolastico 2011/2012 la grande coopera-tiva ortofrutticola Apofruit Italia (oltre 3.500 soci, 12 sta-

bilimenti ubicati in varie regioni italiane, una produzioneannua pari a 290.000 tonnellate ) è in prima fila nella realiz-zazione del progetto europeo “Frutta nelle Scuole”, come èstato spiegato dai suoi dirigenti nell’incontro stampa di mer-coledì 23 novembre, tenutosi nello stabilimento di Cesena. Si tratta, com’è noto, del più ampio ed organico progetto dieducazione alimentare - attuato su così vasta scala solo negliultimi tre anni - rivolto ai ragazzi delle scuole primarie italianema anche di tutti i Paesi della Comunità Europea. L’obiettivo èlo stimolo ad un più accentuato consumo di frutta e verduratra i bambini e i giovani per l’adozione di una dieta corretta,portatrice di importanti valori salutistici.Apofruit Italia quest’anno, attraverso la costituzione di unaR.T.I. che ha visto la partecipazione di Alegra, Apoconerpo,Apot, Naturitalia, Orogel Fresco e Vog Products, si è aggiudi-cata due degli otto lotti dell’Invito Mipaaf attraverso il quale ilMinistero delle Politiche Agricole e Forestali ha selezionato leaziende produttrici che hanno il compito di distribuire frutta,verdura e spremute agli alunni coinvolti nel progetto. Tra il 28 novembre e la fine dell’anno scolastico Apofruit Italiacoinvolgerà 220.000 alunni di sei regioni: Emilia Romagna,Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Sardegna.

PROGETTO EUROPEO “FRUTTA NELLE SCUOLE”

L e colline di Faenza sono rinomate per i propri vini diqualità, per la gustosa frutta e per il pregiato olio di

oliva. Non tutti sanno, però, che nelle colline di Faenza èpossibile trovare anche coltivazioni di zafferano. La pre-giata spezia di origine asiatica, infatti, ben si adatta ancheal clima e al terreno di alcune aree romagnole, come testi-monia l’ottimo prodotto ottenuto dall’Azienda Campa-nacci, nei pressi della torre di Oriolo.«Abbiamo messo a dimora una ventina di chilogrammi dibulbi di zafferano, scegliendo un terreno argilloso conesposizione a Sud – spiega Marco Campanacci, contitola-re assieme ai fratelli dell’azienda che produce principal-mente vini – Si tratta di una piccola coltivazione e nostraintenzione è comunque quella di aumentarne la produ-zione negli anni a venire, tenendo sempre conto che sitratta di una produzione di nicchia».«La fioritura quest'anno è avvenuta con una decina digiorni di ritardo, a causa della perdurante siccità e delletemperature relativamente miti – prosegue Marco Cam-panacci - Ogni mattino, per circa due settimane, si rac-colgono a mano i fiori appena sbocciati, quindi si proce-de alla “sfioratura” e all’essiccazione degli stimmi (laparte del pistillo che riceve il polline durante l’impollina-zione), che avviene in forno a 50 °C per circa un’ora. Fini-to tale procedimento lo zafferano è subito pronto dausare in cucina. I quantitativi di prodotto che si ottengo-no sono nell’ordine di pochi grammi a “sfornata”».Per informazioni: tel. 0546 642180 Azienda Campanacci

COLLINE GIALLO ZAFFERANOA FAENZA

C hissà se toccherà a qualche colosso della ristorazionecollettiva come Sodexo, Cremonini, Autogrill, o a chi

altri. Fatto sta che il celebre (o famigerato) ristorante diMontecitorio, più volte pietra dello scandalo gastro-politi-co per i manicaretti a prezzi irrisori a disposizione dei par-lamentari, cambierà gestione. E, sotto i colpi dell’antipoli-tica e dei tagli, dovrebbe trasformarsi in self-service, comequello riservato ai dipendenti, con un’unica cucina perentrambi, con un montacarichi che porterà il cibo ai diver-si piani. In questo modo si dovranno rinnovare i contrattidi appalto e le società di ristoro in scadenza a dicembre,e unificare i bandi, con un notevole risparmio di spese epersonale, con costi più contenuti. Per la serie: l’ugua-glianza tra cittadini e politici in Italia riparte dalla tavola ...

(da “wine News”)

POLITICI DAL RISTORANTEGOURMET ALLA MENSAAZIENDALE

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Quando la pratica dello sci...sposa la gastronomia

Iitinerari

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La montagna ha sempre unfascino unico: in invernoperò neve e ghiaccio oltre acreare emozioni e sugge-

stioni particolari rappresentano una ten-tazione unica per misurarsi con elementiche non sono nel quotidiano di chi abitain pianura o in città.Anche chi ha come sport preferito il‘sedersi a tavola’ quando si trova in unastazione sciistica prima o poi qualcheattività inizia a farla: però è giusto chedopo il ‘sacrificio’ possa gratificare ilproprio spirito e la propria ‘gola’.Occorre solo trovare le località più adat-te, quelle in cui oltre alle piste si possanoscoprire piatti e cibi sfiziosi o tradizio-nali.In questa (giusta) ottica la Savoia MontBlanc è ideale per tenere in forma anchela gola: una cucina che nella sua sempli-cità e autenticità è profondamente raffi-nata (sono ben 29 i ristoranti stellati).La ‘buona tavola’ è d’altra parte di tradi-zione antica nella regione se già Montai-gne nel 1571 ricordava le “ottime trote evini vecchi e nuovi eccellenti”. Oggicome allora - ovviamente nel mutare deigusti e delle condizioni socioculturali - èuna cucina del territorio in cui si fondo-no caratteri della campagna e della mon-tagna: sostanziosa e calorica, realizzataprevalentemente con prodotti coltivatinei propri campi, saporita e specialmen-te nei piatti più tradizionali basata suingredienti poveri.È quindi una gastronomia ricca di for-maggi spesso spettacolari essendo ottenu-ti con il latte di alpeggi ricchi di fiori eincontaminati. E cosa c’è di più bello delconcludere una gita - effettuata magarisugli stessi prati innevati che in estatehanno nutrito mucche e capre - gustandouna bella fetta di pane con sopra fusa latoma dei Bauges? La gola ne ricorda diottime ad Avioraz 1880 e a Savoie GrandRevard, ma ovunque nei rifugi e nei loca-li tipici si può gustare questa semplice,ma splendida combinazione. Così comela stanchezza è annullata da una gustosamerenda di formaggi tipici e tartine aimirtilli. I più ‘raffinati’ sono solitiaccompagnarla con una tisana (ottimaquella di edelweiss assaggiata a Valloire),

Le splendide piste della Savoia Mont Blanc condi-vidono l’attenzione degli appassionati con unatradizione gastronomica sana, genuina e nutrien-te: dai ristoranti stellati, alle trattorie e ai rifugiovunque è possibile assaporare piatti della tradi-zione realizzati con prodotti locali

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itinerari

Testo di Salvatore Longo�

Fondue

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personalmente preferisco un bicchiere dibianco possibilmente aromatico.La Savoia è, infatti, terra di formaggi chehanno negli aromi e sapori del Beaufortd’alpeggio la punta di diamante, ma nonl’unica espressione di una tradizionecasearia che si perde nei tempi. Ognilocalità ha i suoi e non induca in errorela comune denominazione Tomme(ottenute dall’utilizzo del latte scrematoper la fabbricazione del burro): sonotante quante sono le località in cui sonoprodotte e tutte diverse nel gusto dipen-dendo dal latte, dal produttore e dall’af-finamento. E siccome in montagna tuttoè prezioso e nulla va sprecato ecco ilSèrac ottenuto dal ‘piccolo latte’, cioèdal liquido recuperato dopo la fabbrica-zione delle tome. Sèrac e patate bollite

calde è un altro di quei piatti da gustarelungo le piste per ritemprarsi dopo unabella sciata. Fa parte della mia memoriaanche il Blue un ‘erborinato’ dal grandebouquet e che gratifica il palato con unaeccezionale esplosione di sapori.E se gli impegni sciistici impediscono divisitare un caseificio per vivere l’emozio-ne della nascita anche di una semplicetoma (d’altra parte le ore del mattinosono le migliori per recarsi sulle piste),sarebbe un delitto rientrare in Italiasenza visitare (nella bella) Annecy PierreGay e i suoi formaggi.Sciare in Val Thorens è da gourmet,infatti nell’ambito del nuovo hotel Alta-pura c’è l’imbarazzo della scelta: treristoranti rispettivamente dedicati - il2300 - alla cucina tradizionale (con una

versione express per sciatori), ai piatti dabrasserie chic comprese ostriche semprefresche (uno ‘sfizio’ gustarle in mezzoalla neve!) di Les Enfants Terribles e aisuggestivi patti di formaggi freddi ecaldi di La Laiterie.Sempre in Val Thorens non si può nongustare la gastronomia savoiarda portataall’Oxalis (il due stelle Michelin più altod’Europa) ai massimi livelli di raffina-tezza dallo chef trentenne Jean Sulpiceche tra l’altro organizza con cadenzamensile fino a primavera interessanticonfronti con colleghi di altre regioni.Una sosta merita anche Le Savoy ad Arc2000 per gustare la cucina di CandiceFalcoz fatta di piatti semplici che ripor-tano alle tradizioni locali: non si puòrinunciare al momento del caffè (qual-siasi sia la dieta che si segue) a unaabbondante fetta di Biscuit de Savoie, ilPan di Spagna del grande Guy Martin.A Chambéry meritano una tappa golosai grandi piatti che si possono gustare aLe Côté Marché dello chef AlexandreOngaro (che nonostante la giovane etàgià due volte ha ottenuto la stella Miche-lin) tra l’altro - e non è assolutamente dadisprezzare - con un ottimo rapportoqualità/prezzo.Non si può peraltro passare da Cham-bery e non cercare la famosa Truffe enchocolat creata da Monsieur Dufour, unpasticciere locale, che un giorno nel1895 ebbe l’idea di mescolare al ciocco-lato nero crema fresca e vaniglia. Model-lò a palline l’impasto così ottenuto e loricoprì di cioccolato.Ma a Chambery il goloso non trova solole truffes: il Chardon (a base di diversiliquori), i Coeurs de Savoie, i Flocons deNeige des Alpes, i Pavé des Eléphants(pasta sfoglia pralinata al cioccolatonero), i Petit Ramoneur Savoyard allepraline di cioccolato nero e Grand Man-nier, i Bonbon Mazet e tante altre spe-cialità attendono occhieggiando dallevetrine tentatrici grandi e piccini, sporti-vi e non.E insieme ai dolci l’ottima Chambéry-zette, il Vermouth di Chambéry, ilBonal e il Génépi attendono i buongu-stai per gratificare il palato con un’e-splosione di sapori. I più piccoli dovran-

itinerari

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Degustation de fromages des Alpes et vin de Savoie

Degustation de raclette

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itinerariSAVOIA MONT BLANC

no - temporaneamente - accontentarsidei celebri sciroppi Dolin e Routin,mentre chi non ama i superalcolici puòdegustare con i dolci uno dei famosivini della zona quali l’Apremont, il Ber-geon, il Chignin e il Mondeuse.E a proposito di vini occorre precisareche quelli della Savoia sono forse menoconosciuti, ma non per questo menobuoni: infatti i due territori di Coeur deSavoie (comunità di vari comuni tra cuiChamoux) e Savoia-Lago di Bourgethanno ricevuto l’ambito riconoscimentoLabel Vignobles et Découvertes (conces-so dai ministri del turismo e dell’agri-coltura a destinazioni a vocazione turi-stica e vinicola) Se si ha qualche ora libera da impegnisulle piste, meritano una vista Le Hallescompletamente ristrutturate e ampliate.Il martedì, venerdì e sabato mattina nel-l’antistante piazza di Ginevra un merca-to veramente unico illustra la gastrono-ma del territorio.Anche Chamonix naturalmente offremolte possibilità golose per ritemprarsidalle fatiche dell’attività fisica: sul bordodelle piste, nel bosco o negli alpeggiinnevati si possono assaporare crotes,farçons, torte ai mirtilli e molte altresplendide tipicità savoiarde. Da nonmancare le omelettes della Crémerie duGlacier (la cui apertura risale al 1926) o- raggiunti i 2000m - le delicate ricette diMichel&Cathy all’Alpage de Balme nelcuore del comprensorio Tour-Vallorcine.Sempre a quota 2000 nel comprensoriodella Flégère alla stazione d’arrivo dell’o-monima funivia di fronte a uno splen-dido panorama L’Adret offre specialitàlocali come la fonduta. La cucina savoiarda, conservando mol-tissimi caratteri della sua origine conta-dina e montagnarda, sembra fatta appo-sta per far recuperare le energie spese nel-l’attività sportiva: sono tutti piatti sanida assaporare senza timore per le possi-bili diete, basta gustarli uno per voltasenza eccedere. Se ne ricordano alcunicome il pormonier (salsiccia di carne dimaiale e verdure verdi), la fricacha decaïon (fricassea di maiale), le rissolesbedonnantes fourrées, le farçon (un piat-to dolce-salato, a base di patate o pane e

frutta secca, che varia di villaggio in vil-laggio e da cuoco a cuoco), le crozets(piccole paste quadrate servite con carniin salsa), le gratin savoyard (gratin dipatate realizzato con il brodo) e le risso-les (bignè ripieni di marmellata o dimele).

Infine se si vuole vivere l’emozione dimangiare nel ristorante più alto d’Euro-pa, non resta che andare in cima all’Ai-guille du Midi a Le 3842 m (aperto dallevacanze di Natale) in cui gustare di fron-te a un panorama indescrivibile le origi-nali ricette su ardesia.

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Framboises

Fromages de Beaufort (AOC) en cave d'affinage

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itinerari

Le Langhe nelle eccentrichestravaganze delle storie locali

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itinerari

Non c'è zona franca chetenga: persino nelleLanghe, in Piemonte,all'interno del cervello

– diciamo così – del fenomeno Unità d'I-talia ci si accorge della poderosa varietàche la nostra amata patria ha covato e dacui è stata nutrita. Il numero di vini(Barolo, Barbaresco, Dolcetto, Roero)può essere preso ad esempio. Ma non èl'unico. A Dogliani, a qualche chilome-tro da Alba, il campanile (versione inge-losita della peculiarità nostrana) resisteai morsi del vampiraggio turistico deicentri simbolo.Quella stessa Dogliani – dicevamo – “lacui personalità architettonica in Langa(ed è la definizione che vien data on line)è unica nel suo genere”. D'altra parte ledistinzioni si sprecano in continuazione:alta Langa, bassa Langa, Langa astigiana.Tutte assieme danno appunto le Langhe,al plurale. E tutte assieme costituisconole infinite propaggini di un territorioimpastato del paradosso più italiano chesi possa avere: la difforme continuità checorre da Aosta a Pantelleria. In tutto questo il vero sfizio è incapparenegli eccentriche stravaganze delle storielocali. Dopo una galoppata fotograficanell'albero genealogico della famigliaEinaudi (la madre di Luigi era infattinativa di Dogliani) e nonostante lavostra guida abbia dedicato la maggiorparte delle proprie energie a ficcarvi intesta il provvidenziale intreccio, è allorache diventa impossibile distogliersi daquel nome, tanto poco indispensabile,quanto stimolante per la personale rac-colta di curiosità: Carlo Francesco Ghi-gliano, pressoché sconosciuto al pubbli-co per essersi infischiato di brevettare lasua invenzione ed eroe di casa per esser-si cimentato nel primo fiammifero asfregamento. Per carità Einaudi & com-pany poi riavranno la precedenza.Epperò quel piccolo fiammifero in vali-gia sarà duro a consumarsi. Aspetti secondari? Perché negarlo. Ma sein treno il vostro vicino di posto con lafaccia tra le pagine (talvolta le coinci-denze fanno cose impensabili) è riuscitoa smentire persino Eco (nel Cimitero diPraga i fiammiferi sono made in Ger-

Tra queste figura Carlo Francesco Ghigliano,pressochè sconosciuto al pubblico per essersiinfischiato di brevettare la sua invenzione (ilfiammifero a sfregamento)

Testo di Emanuele Maffei�

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itinerari

many) allora quel dettaglio diventa l'e-tichetta da appiccicare al vostro viaggio.Come si dice, per non dimenticare. Adare il suo contributo al fosforo d'al-tronde ci sarà Giovan Battista Schellino(Dogliani, 10 maggio 1818 – Dogliani,9 giugno 1905), uno “sgobbone” del-l'architettura che nel suo paese ha fattodi tutto e, tra le altre cose sicuramenteimportanti la Torre dei Cessi, costruitaad uso militare. Superfluo specificarequale.Di vigne in colline in poco più di unquarto d'ora, sempre nel cuneese, si rag-giunge Carrù. Qui è il bue grasso atenere banco. O meglio la razza pie-montese a cui ogni anno, il secondogiovedì che precede il Natale, è dedica-ta una fiera in piazza Mercato. La tra-dizione è antichissima e la prima edi-zione è datata 15 ottobre 1910. Una giu-ria ha il compito di premiare l'esempla-re più bello. L'effetto finale è una retromarcia versoumori contadini sedimentati nel Dnache portiamo: alzarsi la mattina all'albae vedere gli allevatori tesi e fieri che agi-

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itinerariLANGHE

Dogliani (CN) - Non ha la notorietà dei suoi conterranei. E non è un vino ruffiano. Ecco, soprattutto – dicono i suoiproduttori – “non è ruffiano”, della specie che si ama al primo incontro. Serve prendere tempo: come coi piemontesi,restii al primo approccio. Il Dolcetto di Dogliani è così come la sua terra e la sua uva che, “chi non la conosce – dico-no le pagine del sito www.ildogliani.it – non sa quanto difficile e capricciosa sia e quanta dedizione ci voglia per col-tivarla”.

Una fatica tuttavia che col tempo si è imparato a condividere. Fino al punto che nel 1984 è nata un'associazione, laBottega del Vino di Dogliani, che raccoglie più di quaranta aziende (delle circa settanta presenti nel territorio) per lopiù a conduzione familiare. La terra, come sanno da queste parti, dove la resa è bassa, non regala nulla. E allora si èanche pensato di tutelare il risultato dei propri sacrifici con un disciplinare. Questo per difenderlo sul mercato, ovvio.Ma solo in seconda battuta. “Stiamo parlando dell'economia di un territorio – avverte Orlando Pecchinino, presiden-te della Bottega -. Eppure qui da noi non ci sono imprenditori puri. Il vigneto non viene sfruttato”.

Il vitigno Dolcetto è allevato infatti come uno famiglia, talvolta non distante dalle colture. Una particolare circostan-za che da vita a due tipi di bottiglie, il Dolcetto di Dogliani doc e il Dogliani Docg (di cui si produce anche un Supe-riore). L'essenziale è che il bicchiere non menta e racconti, come sa fare, le mani e la terra che lo hanno concepito nel-l'arco dei comuni di Bastia, Belvedere Langhe, Clavesana, Ciglié, Dogliani, Farigliano, Monchiero, Rocca di Ciglié e,solo in parte, di Roddino e Somano.

A questa geografia si unisce infine la storia. Che a Dogliani è impossibile da separare dalla famiglia Eiunaudi. Eccoallora svettare per età (è nata nel 1897) e bellezza la cantina “Poderi Luigi Eiunadi” sviluppatasi sui primi appezza-menti acquisiti da un giovanissimo Luigi Einuadi, di cui si dice che non saltasse una vendemmia. Nemmeno da Pre-sidente delle Repubblica.

Il Dolcetto di Dogliani

Sede Bottega del Vino Dogliani (per degustazioni e acquisti) - piazza s. Paolo, 9 tel. 0173 742260orari di apertura: venerdì dalle 15 alle 19, sabato, domenica e festivi dalle 9,30 alle 12, 30 e dalle 15 alle 19. Chiuso nei mesi di gennaio e febbraio. Aperto tutto l'anno su prenotazione per comitive e gruppi. Degustazioni gratuite.

Ristoranti consigliati:Locanda nel Borgo Antico- Barolo (CN), via Boschetti, 4 tel. 0173 56355Locanda dell'Arco- Cissone (CN), via della Fontana, 1 tel. 0173 748200Osteria del Borgo- Carrù (CN), via Garibaldi, 19 tel. 0173 759184

Zone di sosta camper:Carrù- Punto sosta camper presso il cimitero, asfaltato e con pozzetto di scaricoCherasco- Area attrezzata sosta camper nelle vicinanze della caserma carabinieri. Gratuita, acqua, pozzetto, illumina-zione, elettricità, servizi, segnalata. Punto sosta anche presso il Castello

Informazioni utili

tano il foro boario (trasmettendo il lorocipiglio agli animali) regala sensazioninon da poco. Imponenti nerbature,governate da gesti e motti arcaici, pre-parano il giorno quasi incuranti di ciòche accade fuori. Finché dalle cucinedei ristoranti arriva l'odore dolce di bol-lito. E' l'ora del piatto forte oggi servitocome un souvenir eppure ancora evoca-

tivo: la colazione del Bue grasso. Un'a-bitudine tanto alla moda da sapersiarrogare più file di un supermarket. Altro versante battuto delle Langhe èCherasco, il più grande dei comuni sinqui visti, costruito su di un perfettoschema a scacchiera e conosciuto per isuoi numerosi allevamenti di lumache.C'è persino un'Associazione Nazionale

degli Elicoltori che in Italia ha dato unfondamentale apporto al settore, contri-buendo a far schizzare i consumi, dal1995 al 2010, da 103 mila quintaliall'anno a più di 370 mila. Anche que-sto è un segnale preciso della ricchezzadel Piemonte e delle Langhe. Una Regio-ne tra la luna e i falò in cui capita chesi finisca a parlare di chiocciole.

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itinerari

Franciacorta, una destinazionedi gran fascino

Franciacorta - vigneti

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itinerari

La Franciacorta e il Francia-corta: un territorio, unvino, un esclusivo mitotutto italiano, che in bre-

vissimo tempo si è affermato a livellointernazionale. La Franciacorta è infattitutt’uno con il pregiato vino a cui dà ilnome, così come in Francia accade per loChampagne. Una produzione più limita-ta di quella dei blasonati cugini d’Oltral-pe, ma altrettanto elevata dal punto divista qualitativo, tant’è che dal 2003 solole bollicine di Franciacorta, Champagnee Cava (Spagna) in tutta Europa si pos-sono fregiare del solo nome del territorioda cui provengono, senza nemmeno l’in-dicazione Dogc. Vale a dire, il massimoriconoscimento riservato ai vini di ecce-zionale qualità. Il nome del Franciacor-ta, dicevamo, è quello della terra da cuiproviene: le ondulate colline ricoperte divigneti che fanno da corona al lago d’I-seo, in provincia di Brescia, e degradanoverso la pianura padana. Una destina-zione di gran fascino per un week end ouna breve vacanza dicembrina, nel segnodel gusto e del buon vivere. Una piace-vole occasione per acquistare direttamen-te nelle cantine i migliori brut Made inItaly per brindare alle feste e al nuovoanno e degustare il gusto ineguagliabiledelle loro bollicine, finissime e persisten-ti, piacevolmente sapide e fresche. Ma,passate le feste, e con l’arrivo della pri-mavera, una terra da scoprire senza fret-ta, da gustare passo dopo passo, attraver-so i suoi sapori e le sue atmosfere cheinducono al relax, al piacere di regalarsiun po’ di tempo per godere della scoper-ta di vini eccellenti, della buona tavola,dell’arte, ma anche per ritemprarsi conpasseggiate a piedi, cavallo, bicicletta,nella cornice di una natura intatta chenon si tarda a scoprire dietro la quintadei paesi – industriali e operosi, ma cre-sciuti a volte con uno sviluppo urbani-stico eccessivo e disordinato- che lefanno da contorno. Qui, nel ‘700 e nell’800, la nobiltà bre-sciana aveva scelto di costruire le pro-prie dimore di campagna: perciò, ancoroggi, il paesaggio è caratterizzato dallapresenza di ville circondate da sceno-grafici giardini, come Villa Lechi di

Trascorrere un week end da quelle parti puòdiventare una piacevole occasione per acquista-re, direttamente nelle cantine, i migliori brutmade in Italy

Testo di Francesco Colombera�

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itinerari

Erbusco, in stile palladiano, ci si scorgeanche passando in autostrada, pocoprima del casello di Rovato. Ancor piùantiche le abbazie, le torri ed i castellimedievali, testimonianza dell’importan-za strategica rivestita un tempo da que-sta terra di passaggio fra le vallate alpinee la pianura padana. Nelle loro pietre silegge la storia e la cultura di questo ter-ritorio.

Cosa vedere? Di seguito qualche tappaimperdibile. A RODENGO SAIANOl’Abbazia di San Nicola, uno dei piùimponenti complessi monastici d’Italiasettentrionale. Fondata nel X sec. daimonaci cluniacensi e passata verso lametà del XV sec. agli Olivetani, l’ abba-zia si articola attorno a tre grandi chio-stri ed è decorata con opere dei mag-giori artisti della Scuola Bresciana delCinquecento e del Seicento(Foppa,Romanino, Moretto,Gambara).Al suo interno, l’erboristeria, dove imonaci producono liquori a base dierbe. A PROVAGLIO D’ISEO il Mona-stero cluniacense di San Pietro in Lamo-

sa, armonioso complesso romanico .Dalsuo sagrato si ha un eccezionale colpod’occhio sulle torbiere d’Iseo , un’oasinaturalistica unica nel suo genere inEuropa: circa 2 kmq. di acqua, canne evegetazione palustre, in cui hanno tro-vato il loro habitat migliaia di uccelli eche in tarda primavera si coprono diuna distesa i ninfee . Per vistarle, sentie-ri ben segnalati e itinerari da percorrerein bicicletta. A CAPRIOLO da visitareè il Museo Agricolo del Vino RicciCurbastro ( in via Adro 37) dove sonoraccolti centinaia di oggetti, utensili,attrezzi che un tempo venivano quoti-dianamente usati in campagna, nellecantine, nelle case, raccolti in sale atema e illustrati con stampe e quadri.Annesso al Museo c’è il Granaio di Eve-lina, delizioso negozio di antiquariatostraripante non solo di oggetti e mobiliantichi, ma anche di originali pezziunici creati utilizzando vecchi ogget-ti , decorati con varie tecniche (ad ini-ziare dal découpage). A ERBUSCO,dove si trova Villa Lechi, la più sceno-grafica della Franciacorta, pittoresco è il

vecchio borgo, con i ruderi del castelloe la Pieve di Santa Maria Assunta,splen-dido esempio di romanico lombardo ,decorata con pregevoli affreschi quattro-centeschi. A ROVATO (famosa fra igourmet per i gustosissimi lessi checostituiscono il piatto forte delle suetrattorie) da visitare eè il quattrocente-sco Convento dell’Annunciata sulMonte Orfano , uno dei più belli dellaLombardia, oasi di pace che conservacapolavori d’arte (fra cui un’Annuncia-zione del pittore cinquecentesco dellascuola bresciana Girolamo Romanino) eda cui si gode uno splendido panoramasulle colline della Franciacorta e sullapianura. Il Castello di Bornato, villarinascimentale costruita all’interno dellemura di una fortezza medievale, cheospitò artisti e poeti provenienti da tuttal’Italia, tra cui- vuole la leggenda- DanteAlighieri (visite su prenotazione). AOME il quattrocentesco Maglio Averol-di, ancora in funzione e adibito amuseo, dove si battono ferro e lame. AMonticelli Brusati il Museo d’Arte Con-temporanea Remo Bianco in Franciacor-

Franciacorta - Castello di Passirano e filari

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itinerari

ta e la Galleria d’arte delle Tenute LaMontina, posizionata all’entrata dellaCantina, che ospita importanti mostreed esposizioni temporanee e fa da pre-ludio, nel segno dell’arte, alla visita allacave. Tesori d’arte e storia che si scopro-no vagabondando in libertà nella cam-pagna: in Franciacorta pare sempre diperdersi, ma in realtà le strade si interse-cano con i viottoli e, anche se magari sicompie un itinerario più lungo, si arrivasempre alla meta.

Da un paese all’altro (Erbusco, Rova-to,Capriolo, Cortefranca, Provaglio,Monticelli Brusati, Ome, Rodengo Saia-no ….) è questione di pochi minuti dimacchina. E le tappe gourmand sonomolte e estremamente diverse l’una dal-l’altra. Gastronomia particolarissima èinfatti quella della Franciacorta, giocatafra due poli: la cucina contadina di carnidell’entroterra e quella di pesce del vici-no lago d’Iseo. I due piatti più tipicisono così il manzo all’olio di Rovato(dove si tiene dai tempi delle Serenissi-ma uno dei principali mercati dellacarne italiani) e la tinca ripiena, specia-lità di Clusane. Ottimi i bolliti (la carnedi manzo di Rovato è rinomata per lasua eccellente qualità) e gli spiedi, chevengono proposti in autunno con legge-re varianti in moltissime trattorie (rino-mati sono in particolare quelli di Gussa-go). Molti i prodotti tradizionali: i for-maggi, innanzitutto, quali la Robiolabresciana, gli Stracchini, il Pressato, ilSalva, il Silter e le DOP Gorgonzola,Grana Padano, Provolone Valpadana,Quartirolo Lombardo. E poi i missolti-ni, pesciolini di lago, i mieli, gli insacca-ti e i salumi (quali il salame di MonteIsola, leggermente affumicato e la Ret diCapriolo). Ottimo è l’Olio extravergined’oliva del Sebino, prodotto con regoleseverissime e, per ora, in piccola quan-tità. Rinomate infine le grappe (col vinoaltro vanto della Franciacorta) e i dolci,realizzati artigianalmente in pasticceria.La tavola, in Franciacorta, è una piace-volissima scoperta: in questa terra digrandi vini si è affermata una ristorazio-ne altrettanto prestigiosa che si muovetra tradizione e sperimentazione e che si

FRANCIACORTA

Franciacorta - Cantina

Franciacorta - Convento dell'Annunciata Rovato

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itinerariFRANCIACORTA

è intrecciata con una gustosa e radicatacucina del territorio, ben espressa in trat-torie e agriturismo

E poi le cantine, che da sole valgono unviaggio. Qui il Franciacorta (come loChampagne rifermentato in bottiglia acontatto con i lieviti per almeno 18mesi, che diventano 30 per i Millesimatie 60 per le Riserve),viene fatto maturarelentamente su lunghe file di pupitresche si snodano nella penombra. Vere eproprie cattedrali della tecnologia enolo-gica, sono spesso ospitate in antichipalazzi che conservano immutato ilfascino del tempo oppure sono arditeopere di architettura contemporanea,che ben si fondono con il paesaggio, cir-condate da giardini e da vigne. La mag-gior parte sono visitabili , organizzanodegustazioni e vendono direttamente iloro prodotti . Per conoscerne indirizzie orari di apertura (ma anche per avereogni genere d’informazioni per organiz-zare un soggiorno fra queste colline), ilriferimento d’obbligo è la Strada delFranciacorta fra le prime sorte in Italiaoltre 10 anni fa, presieduta da PierluigiVimercati Castellini.

Con la bella stagione, niente di meglioche scoprire la Franciacorta in biciclet-ta. E la Strada del Franciacorta hamesso a punto 5 itinerari per gli appas-sionati delle due ruote. Realizzati in col-laborazione con Iseo Bike, a cui ci si puòrivolgere anche per noleggio e tour gui-dati, gli itinerari si snodano ad anello.Itinerari agro-ciclo-turistici si potrebbedire con un neologismo. Alla portata ditutti, sono un suggerimento per gliescursionisti che vogliono fare in tuttatranquillità una passeggiata sulle dueruote, per le famiglie con bambini, pergli enoturisti.Il loro tracciato tocca vignee campi, piccoli borghi e ambiti di par-ticolare interesse naturalistico (come leTorbiere del Sebino), punti panoramicie luoghi d’interesse storico-artistico. Inti-tolati ciascuno ad una tipologia di Fran-ciacorta, sono contrassegnati sullemappe da colori diversi: l’Itinerario gial-lo Franciacorta Satén ha come startIseo, quello blu Franciacorta Pas Dosél’Abbazia di Rodengo Saiano, quelloverde Franciacorta Brut parte da Clusa-ne, quello rosso Franciacorta Rosé daErbusco, quello nero Franciacorta ExtraBrut da piazza della Loggia ed evidenzia

lo stretto legame fra Brescia (il cuiComune è socio della Strada) e la Fran-ciacorta. Per conoscerli nei dettagli, con-sultare il sito www.stradadelfranciacor-ta.it, da cui si possono scaricare mappe edescrizione. Sempre dal sito si può sca-ricare anche l’itinerario di un diverten-te trekking che in due giorni porta a per-correre tutta la Franciacorta, da Bresciaal lago d’Iseo, e quelli di altre passeggia-te da fare a piedi in mezza giornata, sem-plici e molto panoramiche: sul MonteAlto, il balcone della Franciacorta, adesempio, o alla scoperta di santuari evigne di Montorfano, della suggestivacampagna fra Ome e Monticelli Brusati,di Borgonato con i suoi antichi borghi efilari, delle ville e dei cascinali di Erbu-sco e delle cascate del torrente Gainapresso Monticelli Brusati.

Per informazioni

Associazione Strada del Franciacorta

Via G. Verdi, 53

Erbusco (BS)

Tel. 030.7760870

E-mail: [email protected]

www.stradadelfranciacorta.it,

�Franciacorta - Torbiere del Sebino

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Ddossier

I nfoJobs.it (www.infojobs.it), la prin-cipale realtà in Italia e in Europa nelsettore del recruiting online per

numero di offerte di lavoro, trafficoInternet e numero di CV in database, hacondotto un sondaggio su circa 400utenti, indagandone le abitudini duran-te la pausa pranzo. Ne emerge che la maggioranza degliintervistati, il 58%, ha un’ora di pausapranzo. Il 14% dichiara, addirittura, diavere a disposizione solamente mezz’o-ra per il pasto, mentre un 12% di fortu-nati, ammette di non avere orari fissi,ma gestisce in autonomia il propriobreak. L’11% interrompe le proprie atti-vità professionali per due ore o più esolo il 3% non ha a disposizione nessu-na pausa.In questo periodo di intervallo, gli italia-ni sono piuttosto abitudinari. Il 30%

degli intervistati rimane alla scrivania,consumando un breve spuntino davantial PC. Mentre il 22% preferisce andareal “solito” bar con i colleghi, nelle vici-nanze dell’ufficio o dell’azienda; il 21%si rifugia in uno spazio aziendale apposi-tamente dedicato alla ricreazione(attrezzato cucina o no). Solamente il14% beneficia di una mensa aziendale,ed un altro 14% si può permettere diritornare alla propria abitazione, perriposarsi e mangiare a casa. Se la maggior parte dei lavoratori (49%)dichiara di impiegare l’intervallo permangiare e scambiare qualche chiac-chiera con i colleghi, il 39% ha giusto iltempo di consumare il pranzo. Il 10%degli intervistati utilizza il tempo per farequalche commissione, come andare inposta o fare la spesa, mentre un misero3% corre in palestra.

Il sondaggio di InfoJobs.it indica, inoltre,che ben il 60% dei lavoratori italiani nongode di alcuna agevolazione per lapausa pranzo, contrariamente al 27%che dispone di buoni pasto e al 9% cheaccede alla mensa aziendale. Infine, il5% usufruisce di convenzioni con bar eristoranti limitrofi al proprio posto dilavoro.Se il 21% si siede al tavolo di bar e risto-ranti per un menù completo con amici ecolleghi, il 58% porta qualcosa di giàpronto da casa, per mangiar sano erisparmiare. Il 15% è affezionato, volen-te o nolente, al classico panino “al volo”mentre un 6% ammette di saltare com-pletamente il pranzo. Alla domanda “cosa non sopporti di piùdurante la pausa?”, il 60% è concordeche il poco tempo costringe a mangiaredi corsa. Il 18% non riesce proprio a tol-

La pausa pranzo,usanze e costumi degli italiani in ufficio

Dal sondaggio di InfoJobs.it risulta che la maggioranza dei lavoratori passa l’ora dipausa pranzo in ufficio, consumando uno spuntino portato da casa, anche davanti al PC

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dossier

lerare i colleghi rumorosi mentre l’11%si lamenta di chi porta in ufficio piattisgradevoli e maleodoranti. Un restante11% è infastidito da chi sbriciola sutastiera e scrivania. Ma a chi non è mai capitato di mangia-re davanti al PC? Ben il 39% ammette diaver fatto uno spuntino alla scrivaniaquando c’era molto da fare al lavoro, il29% lo fa regolarmente, mentre il 25%ritiene che sia importante concedersi unbreak durante la giornata e per questotende a lasciare la sedia per rilassarsi unpo’. Il 6% degli intervistati, anche volen-do, non potrebbe rimanere alla propriapostazione, in quanto l’ufficio chiudecompletamente. Quando qualche anno fa GianfrancoRotondi, ex ministro per l'attuazione delprogramma di governo, ha dichiarato«La pausa pranzo è un danno per il lavo-ro, ma anche per l'armonia della giorna-ta. Non mi è mai piaciuta questa ritualitàche blocca tutta l'Italia. Ho scoperto chele ore più produttive sono proprio quellein cui ci si accinge a pranzare» (fonte:Corriere.it), si è accesa la discussione. Gliintervistati da InfoJobs.it, dichiarano peril 49% di non poter rinunciare alla pausapranzo, in quanto serve ad alleviare unpo’ lo stress della giornata. Il 40%, inve-ce, la ridurrebbe per poter uscire primadal lavoro la sera. Al contrario, l’11%propone di allungarne i tempi, per potermangiare con più calma.

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28 GiG

Ggastronomia

C rescono i numeri, masoprattutto cresce la qua-lità. Calato il sipario su

Enologica 2011 è tempo di bilanci,ancora una volta positivi a confermadi un evento che da locale si è affer-mato come vetrina dell’enogastrono-mia dell’Emilia Romagna. Lo diconoi numeri, in forte aumento, dei par-tecipanti, si conferma il trend degliarrivi da fuori provincia pari all’80per cento. Lo conferma la “carta diidentità” dei partecipanti: produtto-ri, artigiani del cibo, cuochi, appas-sionati, opinion leader, e soprattuttogiornalisti e blogger a cui Enologicaha dedicato uno spazio di dialogo,“La Torre di Babele”. E proprio ainew media è stata riservata una parti-colare attenzione, con le dirette dalCaravanserraglio, una sorta di anfi-teatro nel quale si sono esibiti alcunidei più osannati chef del momento,trasmesse da uno dei siti di enoga-stronomia più cliccati, www.scattidi-gusto.it, a cui Enologica ha dedicatouno spazio di dialogo, “La Torre diBabele”. “Dietro a Enologica si è consolidata

una comunità che si riconosce nelprogetto e condivide i valori di qua-lità e coerenza che la manifestazioneporta avanti; l'evento diventa così unmomento di sintesi e confronto diun lavoro che continua tutto l'anno– afferma Giorgio Melandri, curatoredell’evento - Siamo diventati la mani-festazione enogastronomica piùimportante dell'Emilia-Romagnaproprio perché Enologica è un pro-getto che tutti sentono proprio e cheincrocia le strade di cuochi, produt-tori, giornalisti, operatori e pubblicoprivato. Un grande laboratorio diconsapevolezza e futuro dove tuttihanno un ruolo. Siamo cresciutitanto in questi anni, soprattutto in

qualità”. Il merito principale di Enologicaconsiste nell’essere riuscita a mettereinsieme le principali eccellenze eno-gastronomiche emiliano-romagnole,come è dimostrato dalla presenzadegli chef più blasonati dei principa-li ristoranti regionali e dal riccopaniere di prodotti tipici messi inmostra da Fedagri/Confcooperativecon il marchio”Qui da Noi”. Tuttociò ha ovviamente contribuito a ren-dere più vivace la manifestazione,attraverso un ampio programma diappuntamenti a tema, forum e degu-stazioni.A un gruppo di giornalisti è stata,inoltre, offerta l’opportunità di visi-tare alcune cantine della zona pereffettuare delle degustazioni sia divini che di oli per accertarne l’eleva-to livello qualitativo.Di seguito, due tabelle illustranol’importanza degli chef protagonistidel “Teatro dei Cuochi” e dei rispet-tivi ristoranti e un breve profilo dellecantine visitate.

Enologica 2011,vetrina dell’enogastronomia dell’Emilia Romagna

Tra i partecipanti:produttori, artigiani

del cibo, cuochi,appassionati, opinionleader e soprattuttogiornalisti e bloggera cui Enologica ha

dedicato uno spazio di dialogo

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gastronomia

Carla Aradelli - Riva – Ponte dell’Olio (Pc)Roberto Pongolini - La Cucina di Roberto – Felino (Pr)Massimo Spigaroli - Antica Corte Pallavicina Polesine Parmense (Pr)Gianni D’Amato - Il Rigoletto – Reggiolo (Re)Andrea Incerti Vezzani - Cà Matilde – Quattro Castella (Re)Luca Marchini - L’Erba del Re – ModenaMassimo Bottura - Osteria Francescana – ModenaStefano Roccamo - Gelateria Stefino – BolognaAlberto Bettini - Amerigo – Savigno (Bo)Valentino Marcattilli - San Domenico – Imola (Bo)

Massimiliano Mascia - San Domenico – Imola (Bo)Pier Luigi Di Diego - Don Giovanni – FerraraMaria Grazia Soncini - La Capanna – Codigoro (Fe)Davide Fiorentini - Pizzeria ‘O Fiore Mio – Faenza (Ra)Beniamino Bilali - Pizzeria ‘O Fiore Mio – Faenza (Ra)Alberto Faccani - Magnolia – Cesenatico (Fc)Riccardo Agostini - Il Piastrino – Pennabilli (Rn)Pier Giorgio Parini - Povero Diavolo – Torriana (Rn)Franco Aliberti - Vite – San Patrignano (Rn)Giuliano Pediconi - Maestro panificatore – Rimini

L’Azienda Agricola Calonga è collocata sulle colline del territorio forlivese ai confini con Faenza e si estende per circa 10 ettari. Maurizio Bara-velli nel 1977 acquista l’azienda e gli conferisce una conduzione familiare. Subito nuovi vigneti di Sangiovese e Cabernet-Sauvignon vengonoimpiantati accanto ai vecchi cloni di Sangiovese e Albana già presenti, creando un connubio tra modernità e tradizione che, negli anni, la pas-sione di Maurizio è riuscita sapientemente a valorizzare. Un rinnovato impegno è sorto nel 1999, grazie al completamento della nuova canti-na e all’inizio della collaborazione con l’enologo Fabrizio Moltard.AZIENDA AGRICOLA CALONGA Via Castel Leone, 8, Castiglione – Forlì Tel 0543/753044 [email protected]

Gli chef protagonisti del “Teatro dei Cuochi” a Enologica

Ecco un sintetico profilo delle aziende che i giornalisti hanno visitato,

e di cui hanno gustato i prodotti:

Azienda agricola CALONGA Castiglione di Forlì

L’azienda Tenuta Pennita è situata sulle prime colline romagnole che dominano il borgo medioevale di Terra del Sole, nel comune di Castro-caro. Il nome “Terra del sole”, ci indica quale sia il particolare microclima che, favorito dall’influenza del mare Adriatico, rende i poderi chetappezzano da tempi immemorabili queste colline particolarmente ideali alle coltivazioni di qualità di piante da frutta, di viti e, non ci devestupire, di alberi di ulivo.L'azienda Tenuta Pennita propone i suoi prodotti di grande qualità, pluripremiati : olio extravergine d'oliva estratto a freddo, vino e grappa.AZ.AGRICOLA TENUTA PENNITA Via Pianello, 34, 47011 Terra del Sole Tel 0543 767451 www.lapennita.it

Azienda Agricola TENUTA PENNITA Terra del Sole

Quaranta ettari di vigneti, che affondano le loro radici nei dolci pendii faentini intorno alla Torre di Oriolo, rappresentano il cuore dei Pode-ri Morini Siamo un’azienda giovane, appassionata della propria terra che ha scelto di fare il vino per celebrarne al meglio il valore, la tradizio-ne e la cultura: “diamo valore alla Romagna che amiamo” queste sono infatti le parole con cui descriviamo la motivazione del nostro proget-to dal sapore imprenditoriale ma anche intensamente personale. Il fertile terreno dei Poderi Morini è adagiato sullo “spungone” e gode di unmicroclima che trae benefici tanto dalla brezza adriatica che dai venti che scendono dall’Appennino Tosco Romagnolo. Da queste particolaricondizioni ha inizio una parte importante del progetto qualità del vino Morini…Poderi Morini Via Gesuita 4/B – 48018 San Biagio Faenza Tel: 0546 634257 Cantina Tel: 0546 638172

PODERI MORINI Faenza

Tradizione e innovazione sono i binari che, dopo oltre venti anni, continuano a guidare Fabio e Manuele Gardini nell’affascinante e stermi-nato mondo del cioccolato.Il loro cioccolato al Sale Dolce di Cervia, miscelato in esclusiva dai maestri cioccolatieri forlivesi e proposto in numerosi abbinamenti, li ha resifamosi non solo in Italia. Tutta la linea dei ‘Sapori di Romagna’, dove il miglior cacao viene abbinato, di volta in volta, ai vini Sangiovese oAlbana, alla mostarda cesenate, al formaggio di fossa di Sogliano o all’olio Brisighello è fatta di prodotti unici, dalla personalità inconfondibi-le, dove l’eccellenza incontra solo altra eccellenza.Gardini Cioccolato Via E. Benini 38, località Vecchiazzano Forlì Tel 0543- 480375 [email protected]

Flli GARDINI – ARTIGIANI DEL CIOCCOLATO Vecchiazzano di Forlì

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gastronomia

Dal 1927, l’anno in cui fu

fondato il primo Con-

sorzio che riuniva i più

qualificati produttori del Chianti, que-

sto vino toscanissimo divenne il sim-

bolo del buon bere italiano, per meri-

to di un sistema innovativo di marke-

ting che puntava su genuinità e alle-

gria, rappresentate dal rustico fiasco in

cui il Chianti era contenuto, segno di

tradizione e di convivialità.

E’ stato da tale immagine accattivanteche ha avuto inizio all’estero il cultodel –made in Italy-, prima ancora chealtri simboli gli si affiancassero, dallamoda alla gastronomia, dal lusso albuongusto e all’eleganza del benvivere. Osservando i nomi dei 30 Soci Fon-datori, si nota un particolare curioso:12 di essi appartenevano alla più anti-ca nobiltà toscana, e 8 erano profes-sionisti, il che ci fa riflettere sulla voca-zione delle famiglie di classe più eleva-

Chianti: brindiamoalla rinascita del Consorzio!

Tra gli obiettivi che ilrinnovato Consorzio si èproposto, prevalgono iprogetti d’incentivi peraccrescere la presenza

del Chianti nel mondo, larevisione dei Disciplinaridi produzione e un aiuto

ai piccoli produttoriattraverso le Cantine

Sociali

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Testo di Armanda Capeder - Foto: Consorzio Vino Chianti

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gastronomia

ta di quel tempo, che nella terra pone-vano i loro interessi maggiori, alimenta-ti dalla cultura e dall’orgoglio di appar-tenenza.Il vitigno Sangiovese è sempre stato labase del Chianti, il cui nome, che oggi ètra le 10 parole italiane più conosciute almondo, appare già citato in un docu-mento del XIII secolo. All’inizio il San-giovese era utilizzato in purezza, finchéai primi del 1800 si accettarono piccoleaggiunte in dosi diverse di altre uve, pur-ché sempre coltivate nel territorio, perottenere vini particolari, che in seguitoricevettero una denominazione aggiun-tiva in base ai territori di produzione: cifurono così i Chianti dei Colli Aretini,delle Colline Pisane, dei Colli Fiorenti-ni, di Montalbano, dei Colli Senesi, epoi il Rùfina e il Montespertoli. Insom-ma, da Arezzo a Pisa, dalle Colline Pisa-ne alle Colline Aretine, oggi è tutto unfiorire di Chianti nelle sue particolarivarianti, ma per la gente comune sem-pre Chianti è, un piacere ormai consa-crato, protetto dal ’67 con la D.O.C., edall’‘84 dalla Denominazione di Origi-ne Controllata e Garantita (D.O.C.G).

Purtroppo, in seguito al crollo dell’eco-nomia mondiale iniziato intorno al2001, che ha spinto ad abbassare eccessi-vamente i prezzi per evitare che in can-tina restasse un eccesso d’invenduto, incerti casi pari addirittura al 25%, ilChianti aveva gradualmente perduto ilproprio carisma, ed è stato per questoche i produttori seri hanno sentito ilbisogno di riappropriarsi dell’alto profi-lo del loro vino, rifondando nel 2011 ilConsorzio, cui aderiscono 2.650 pro-duttori con l’intento di procedere allariqualificazione, senza tuttavia trascura-re il meglio di quanto di ottimo erastato fatto in passato dal punto di vistadel marketing, in particolare ripropo-nendo l’immagine dell’onda di raso pur-pureo che scendendo dalla bottigliainclinata simboleggia il fluire morbidodi questo vino nei bicchieri, con unautentico tocco di classe.Occorre segnalare intanto una ripresadel successo del Chianti nel mondo, chegià nel 2010 aveva raggiunto uno svi-luppo del 14% rispetto al decennio pas-sato, e che oggi sta registrando una ulte-riore crescita del 7-8%.

Un aiuto è rappresentato inoltre daicontributi erogati dalla Regione Tosca-na per il reimpianto, essenziale per leaziende che possono così migliorare laproduzione secondo i più moderni cri-teri di sviluppo. Per presentare le iniziative in corso, ilneo Presidente del Consorzio GiovanniBusi, nipote di uno dei Soci Fondatoridel ’27, ha convocato a Milano i gior-nalisti dichiarando la ferma decisione direstituire al Chianti la sua gloriosaimmagine, riportandola ai massimilivelli con l’appoggio di Slow Food,partner dell’evento e garanzia di qualità,rappresentato in questo caso dal Fidu-ciario Carlo Casti. Tra gli obiettivi che il rinnovato Con-sorzio si è proposto, prevalgono i pro-getti d’incentivi per accrescere la presen-za del Chianti nel mondo, la revisionedei Disciplinari di produzione e unaiuto ai piccoli produttori attraverso leCantine Sociali, anche per garantire unprezzo giustamente remunerativo,tenendo conto che tra le 3600 aziendeproduttrici molte sono piccole, e nonarrivano a imbottigliare.

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Ad accrescere l’interesse dell’incontro,svoltosi il 27 giugno, è stato invitato ilgiornalista Enrico Finzi, titolare diAstraRicerche, che ha presentato unadettagliata indagine condotta dalla suaAgenzia con 2100 interviste a tuttocampo su: “Gli Italiani e il Chianti”.Da tale lavoro si sono ricavati datiinteressanti per il Consorzio, chepotrà trarre indicazioni per le prossi-me strategie, ma anche per chi è inte-ressato al mondo del vino italianointeso come Cultura e come impor-tante base per la nostra Economia, cheessendo stata costretta a ridurre alcunipunti di forza dovrà puntare sullariorganizzazione e rivalutazione diquelli rimasti, tra i quali il vino è unodei maggiori.Ecco alcune delle notizie raccolte daAstraRicerche:- Per molti Italiani il Chianti è il vino

rosso per antonomasia, di buoncorpo, da bere a tutto pasto in fami-glia, ottimo in abbinamento con lamaggior parte dei nostri cibi qualiantipasti, salumi, zuppe, carni rosse,formaggi.- Ha tuttavia scarso appeal nel consu-mo esterno, secondo il 12% tra i piùgiovani, (18-35 anni), che non lo con-siderano trendy. - In questo caso si evidenzia quindi lanecessità di puntare su strategie dicomunicazione che ne evidenzino lecaratteristiche speciali: tra le altre, ilfatto che è un vino che non è maistato toccato da scandali, com’è acca-duto ad altri, quindi è un esempio digenuinità e naturalezza, un vino dav-vero –ecologico-.- In genere, gl’intervistati riconosconoal Chianti l’ottimo rapporto qualità-prezzo, con disponibilità a spendere

cifre superiori ai prezzi praticati nella

GDO per i tipi di più alta qualità, il

che indica che l’abbassamento della

spesa per bottiglia praticato negli ulti-

mi anni è stato dannoso per l’imma-

gine complessiva di questo vino nobi-

le.

Tenendo conto dell’indagine di Astra-

Ricerche, estesa in ogni possibile

campo conoscitivo, il Consorzio potrà

intervenire con efficacia per restituire

al Chianti il profilo di uno dei più

grandi vini italiani, legato alle nostre

tradizioni e al territorio in cui nasce,

caro agli Italiani ma anche agli stra-

nieri, che vedono nella Toscana l’es-

senza della bellezza e dell’incanto pae-

saggistico, del turismo di alta classe,

dell’arte e della cultura: insomma del-

l’Italia!

32 GiG

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N on ci sono confini, daNord a Sud, i dolci allemandorle sono una deli-

zia per tutti.La ricetta base per i biscotti è facilis-sima: si impastano mandorle fine-mente tritate, un ugual peso di zuc-chero, albume d'uovo montato: inquesta maniera si ottengono i classicipasticcini decorati con frutta secca ocandita. Ma il mondo è bello perchèvario e tante sono le varianti inventa-te per diversificare qualcosa di giàperfetto. La frutta martorana sicilia-na – marzapane – è una di queste,creata dalle religiose di un conventopalermitano per stupire gli ospiti,con cesti di frutta alla pasta di man-dorle, dipinti con colori vegetali inmodo da farli sembrare più veri delvero. Durante il periodo natalizioalle ricette nostrane si aggiungonoquelle nordiche, dove nell'impastocon farina di mandorle si aggiunge lacannella. E' bello fare questi biscotticon figli o nipoti perchè è un diver-timento guardare come li decorano.

Alcuni li trasferiscono sull'albero diNatale, appendendoli con nastricolorati.Ultimamente, soprattuto all'estero(Francia e Svizzera) ho assaggiato dol-cetti alle mandorle chiamati Maca-rons. Ci sono negozi che vendonoesclusivamente questo prodotto ed èstata la curiosità a spingermi all'as-saggio. Dopo averne gustati un paioscegliendo fra gusti e colori diversi,ho capito il perchè di tanto successo.Sono composti da due delicatissimecialde rotonde (ricordano i Baci didama), farcite con un morbido ripie-no che si scioglie in bocca, il saporeva dalla vaniglia al cacao, al limone,alla fragola, caffè, menta...Ho avuto la fortuna di vederli realiz-zare da un pasticcere e il procedi-mento non sembrava difficile, così liho provati. Il risultato non è statostrepitoso, a causa di un maledettostacco di corrente nel forno, ma liconsiglio ugualmente. E' ovvio checomprandoli già fatti, la perfezione èassicurata. La professionalità e la tec-

nologia utilizzata dai pasticceri, nonè paragonabile ai tentativi casereccima, costi elevati a parte (1 ? a maca-ron), hanno la stessa identica bontà...anche ovali!!! Ecco la ricetta base dei Macarons: idolcetti più alla moda d' Europa.Viene dalla Francia, ma sembra checuochi italiani, trasferitisi al seguitodi Caterina de' Medici a Parigi.....200 gr. zucchero a velo120 gr. farina di mandorle90 gr. di albumi (di circa 3 uova)30 gr. zucchero semolato un pizzico di sale per montare glialbumi e 2 – 3 gocce di limone.Mescolare zucchero a velo e farina dimandorle (anche col mixer)e aggiun-gere gli albumi montati a neve. Met-tere in una sacca il composto e faretante piccole palline sulla carta daforno. Infornare a 150° per 12 – 15minuti a forno ventilato.La farcitura di queste due cialde saràuna crema scelta fra quelle sopraelencate.

I dolci alle mandorle

Rricettadi Isotta Bartoletti

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L e Bollicine TRENTODOC saranno protagoniste lungo leStrade del vino e dei Sapori del Trentino nella calda

atmosfera di festa fino all’8 gennaio. Ristoranti e agrituri-smi vi sorprenderanno con i loro menù a base di creazioniculinarie studiate appositamente per esaltare le caratteristi-che dello spumante metodo classico TRENTODOC, mentrewinebar e suggestivi rifugi vi accoglieranno ogni settimanacon Happy TRENTODOC, proposte di aperitivo davvero spu-meggianti. Per chi è invece in cerca di un soggiorno parti-colare, selezionati alberghi offriranno un’ospitalità ancorapiù avvolgente grazie al TRENTODOC degustato in alcuneoccasioni particolari. I più curiosi, infine, potranno far visitaalle cantine produttrici là dove nascono e riposano le pre-ziose bollicine in vendita anche presso selezionate enotechee botteghe.Info: www.fassa.com - www.visittrentino.it/trentodo-contheroad - www.stradedelvinodeltrentino.it - [email protected]

VAL DI FASSA

TRENTODOC ON THE ROAD

E Geventi gustosiRubrica in collaborazione con Salvatore Longo

L a Comunità del Cibo Pasta Madre, gruppo che riunisceconsumatori, agricoltori, panificatori e mugnai per

diffondere la cultura della panificazione di qualità, con l’u-tilizzo di farine da agricoltura biologica, provenienti dacereali antichi e, naturalmente con pasta madre, promuo-ve per il 10 dicembre 2011 in tutta Italia una serie di even-ti dove la pasta madre è protagonista. La Comunità saràpresente, quel giorno, in molte piazze d’Italia, negozi,ristoranti, mercati, agriturismi, centri sociali regalando unpezzetto di quell’impasto capace di creare, in ogni casa, lamagia della panificazione. Con un pugno di pasta madrericevuta gratuitamente durante il Pasta Madre Day e alcu-ne semplici istruzioni, ognuno in casa propria potrà prepa-rare per sé e per la propria famiglia profumatissimi pani,ottimi per un’intera settimana. Ma cos’è la Pasta Madre? Lapasta madre è un impasto di farina e acqua dove è già stataavviata una fermentazione da parte di lieviti e batteri latti-ci. Aggiunta quindi a un impasto al posto del più diffusolievito di birra, è in grado di farlo lievitare per ottenere pani,pizze e i dolci lievitati classici della tradizione italiana. Si differenzia dal lievito di birra per la varietà della sua florabatterica, sempre diversa da pasta madre a pasta madre, ingrado di apportare al pane un gusto saporito e una più ele-vata digeribilità. I pani preparati con pasta madre, inoltre,si conservano più a lungo. La pasta madre non muore mai:viene tenuta in vita da continui rinfreschi, cioè impasti incui viene aggiunta altra farina e acqua, e può essere quin-di utilizzata e riprodotta senza problemi.I membri della Comunità del Cibo Pasta Madre si impe-

gnano quotidianamente a consumare prodotti di stagione,credono nel biologico, condividono le tradizioni della pro-pria Terra, valorizzano l’agricoltura e gli agricoltori del pro-prio territorio. Trasmettono alla società il messaggio che èpossibile opporsi alla omologazione dei gusti e dei sapori,prendendo il pane come esempio, in quanto base e fonda-mento dell’alimentazione della nostra cultura.Vi sono più di 200 spacciatori disponibili a regalare la pro-pria pasta madre, in tutta Italia. Le attività della Comunitàsono veicolate principalmente via web, attraverso il sitowww.pastamadre.net dove vengono pubblicate ricette,consigli e tutti gli eventi che la Comunità organizza: sitoche viene raggiunto giornalmente da più di 1.000 utenti,con una mailing list con 970 iscritti e una attivissima pagi-na facebook con 603 fan in continua ascesa.

ITALIA

PASTA MADRE

BORGO VALSUGANA

DUE GIORNI DI FESTA

34 GiG

A Borgo Valsugana (Trento), due giorni di festa: sabato 10e domenica 11 dicembre 2011. Un percorso turistico

culturale che si sviluppa tra le vie del bel centro storico, allascoperta di palazzi, case, angoli caratteristici e portici dovetroveranno spazio 12 punti di degustazione di piatti tipicitrentini e prodotti di coltivazione del luogo, in particolarmodo la polenta.Un percorso enogastronomico che, sotto la regia della Proloco, viene affidato alla gestione delle numerosa associazionidi volontariato di Borgo Valsugana.Negozi aperti durante i due giorni della manifestazione. Spet-tacoli itineranti, concertini, mostre, presepi, mercatino artigia-nato locale, ecc.Borgo Valsugana si trova a 20 minuti di strada dai mercatinidi Levico Terme e Trento sulla S.S.47 a metà strada tra Tren-to e Bassano del Grappa.Nel pressi del Centro storico è situata una attrezzata areacamper già apprezzata da molti camperisti in questi anni.Link per info:http://borgoeventi.info/index.php?option=com_content&task=view&id=926&Itemid=1

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eventi gustosi

T empo di Natale e tempo di mercatini. A Montemaggioreal Metauro, provincia di Pesaro Urbino, è tutto pronto

per la XIV edizione della suggestiva manifestazione "Seguen-do la cometa" in programma i giorni 8 e 11 dicembre 2011,dalle 9 del mattino fino a sera, con l'affascinante centro sto-rico del paese che si trasforma in una scenografia unica, condecorazioni, effetti di luce e proiezioni. In questa atmosfera fantastica il ricco mercatino proponeidee originali per i regali natalizi: oggetti d’arte, collezioni-smo, curiosità, prodotti tipici. Lungo il percorso anche nume-rose soste gastronomiche con caldarroste, vin brulé, dolci tipi-ci, cioccolata calda, bomboloni, piadina, pizza e tante altrespecialità. Ricchissimo il cartellone di spettacoli, concerti, animazioni elaboratori."Seguendo la Cometa" fa di Montemaggiore al Metauro illuogo ideale per trascorrere due giornate di festa in vista delNatale. Animazioni e spettacoli allieteranno le giornate.Informazioni: Pro Loco di Montemaggiore al M. tel. 0721895569 – 333 4785340 - e mail: [email protected]

MONTEMAGGIORE AL METAURO (PU)

"SEGUENDO LA COMETA"MERCATINO NATALIZIO

A Napoli c’era in passato un’usanza molto curiosa: quelladel “Caffè Sospeso”. Chi era meno abbiente poteva

trovare al bar un caffè in omaggio pagato da un precedenteavventore, che lo lasciava in ‘sospeso’ per persone meno for-tunate che non potevano permetterselo. Non si trattava dielemosina ma di un atto di condivisione dei problemi, solida-rietà e comprensione.La “Rete del Caffè Sospeso - festival, rassegne e associazioniculturali in mutuo soccorso” è nata a Napoli il 14 novembre2010 da 7 festival italiani che hanno deciso di unire le forzee fare rete scambiandosi idee, progetti e prodotti culturali persopravvivere o addirittura crescere in questi difficili tempi dicrisi economica e tagli alla cultura.In poco più di un anno di vita la Rete ha creato significativiscambi e condivisioni fra i 7 festival, ha ottenuto diversenuove adesioni ed ha ora deciso di istituire, in concomitanzacon la Giornata Internazionale dei Diritti Umani, il 10 dicem-bre - Giornata del Caffè Sospeso, iniziativa che si pone l’o-biettivo di proporre la ripresa dell’antica usanza partenopeain bar e locali d’Italia e di conseguire nuove adesioni alla Reteattraverso la diffusione, nel settore della promozione cultura-le e nella vita quotidiana in genere, della filosofia solidale sucui si fonda.Il 10 dicembre ogni festival e associazione della Rete organiz-zerà un evento; il programma è attualmente in via di defini-zione.In www.caffesospeso.wordpress.com è possibile trovaremaggiori informazioni, curiosità e consultare la lista di asso-ciazioni, festival e locali che hanno fino ad ora aderito allaRete.Tutte le realtà che desiderano aderire possono scrivere a [email protected] .

ITALIA

CAFFÈ SOSPESO

D opo i colori dell’estate – arancio, rosso, rosa, verde egiallo - che hanno tinto una vivace stagione di suoni e

sapori in riva al Grande Fiume, Un Po di Colori, fortunata ras-segna musicale ed enogastronomica dalle cene monotemati-che e monocromatiche, in occasione della fine del 2011 rega-la un’ultima, benaugurale pennellata. L’appuntamento è il 31 dicembre, nella Bassa Piacentina. Aoffrire la sua cornice magica a una notte da fiaba, l’ultimadell’anno, sarà il castello di San Pietro in Cerro. In coppia ocon gli amici, una serata indimenticabile che sfocerà in unnuovo giorno e in un nuovo anno tra atmosfere raffinatetinte d’oro (il colore protagonista di quest’ultimo appunta-mento di Un Po di Colori), portate sfarzose degne della tra-dizione locale e dell’occasione, seducenti armonie jazz eswing.La serata comincia con l’incantesimo della visita guidata alume di candela del maniero quattrocentesco, per scoprirneogni angolo, anche il più segreto: le prigioni, le cucine, i salo-ni d’onore e persino il sottotetto che ospita una collezioned’arte contemporanea italiana e straniera.Segue l’aperitivo sulle calde note del jazz, che prelude alCenone. Tra allestimenti dorati nelle sale nobiliari del castello,un banchetto luculliano dove sapori ora intensi ora delicatiche sanno di storia e tradizione seducono il palato:Il Veglione a castello costa 130 euro a persona per visita alume di candela, aperitivo in musica, cenone con concertolive e dopocena con assaggi di digestivi su note swing.Per informazioni e prenotazioni: - Piacenza Turismi - Tel.0523.305254, fax 0523.309298 - Sito: www.piacenzaturi-smi.net

BASSA PIACENTINA

UN PO DI COLORI

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Rrecensioni

FOODIESla Guida - Non Guida del Gambero Rosso1100 indirizzi e nuovi itinerari dove il cibo è piacere e passione

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T ra le tante guide gastronomiche uscite inquesto periodo ce n’è una fuori dagli sche-

mi in quanto non vi sono voti. Si tratta di “Foo-dies” frutto della collaborazione tra GamberoRosso e Neuroni e destinato al “foodie”. Ma chi sono i Foodies? Sono i buongustai delterzo millennio, attenti alla qualità del cibo, altipo di preparazione, interessati alle materieprime. Insomma veri appassionati di cucina del-l'era moderna.'' Una volta - ha detto Laura Mantovano, vice-direttore del Gambero Rosso nel presentare laGuida - c'era il gourmet, oggi c'e' il foodie,l'appassionato di cibo e vino, libero da precon-cetti; il buono e' ovunque e tutto vale un viag-gio: un pane, un panino d'autore, un piatto diun grande cuoco, un formaggio, un gelato, unapizza''. ''In questo prodotto editoriale sui generis - ha giuntoMassimilianoCeresini, Responsabile Comunicazione di Negroni spa - ritroviamo lostraordinario patrimonio enogastronomico di cui il nostro Paese va fiero,valorizzato dalla creativita' in cucina di grandi chef e artigiani del gusto''.Sono stati selezionati 1100 indirizzi in tutta Italia un'attenta selezione diristoranti, trattorie, enoteche, pizzerie, cioccolaterie e negozi di specialità.Oltre 400 nuove segnalazioni rispetto alla prima edizione e itinerari com-pletamente nuovi. C'è di tutto: dalla gelateria alla salumeria, al ristorantevero e proprio, passando per l'agriturismo di charme e al locale tipicoNella Guida ogni regione e' introdotta da un testimonial d'eccezione (ungiornalista, un attore, un regista, un imprenditore) che ''svela'' i suoi ''luo-ghi del gusto''. Tra gli altri, a svelare i loro luoghi 'foodies' Dario Vergas-sola, Anna Bonaiuto, Carlo Mazzacurati, Maria Concetta Mattei, MassimoGhini, Cesara Buonamici, Luca Madonna. In apertura di regione c'e'anche un 'Momento d'autore by Negroni': una finestra riservata a un''grande maestro del gusto del territorio che confessa le sue passionigastronomiche e i suoi locali foodies''Il cuore della Guida e' costituito dagli 'itinerari': pensati e costruiti permettere insieme ''tutto il buono che c'e' in ogni regione''. Percorsi fuoridagli schemi classici, selezionati in base alle ricchezze enogastronomiche:tante schede a approfondimenti con divertenti box a tema, un vero e pro-prio viaggio attraverso l'Italia intera, saltando qua e là, tra itinerari inediti,curiosità culinarie, personaggi più o meno noti, artigiani e grandi chef:dalla mortadella al foie gras, dai tortellini alle ostriche virtuali, dal Lam-brusco al grande Borgogna. Una veste grafica nuova e un percorso che abbandona totalmente glischemi tipici delle classiche guide. Niente voti dunque, ma solo stelline(cinquantadue) riservate a quei locali che, secondo il Gambero Rossoincarnano al meglio lo stile foodies Tra gli otto migliori locali dichiarati 'Foodies dell'anno': per la categoria''mangiare'' la trattoria 'Consorzio'(Torino), la pizzeria 'Percorsi di Gusto'(L'Aquila), il Ristorante 'Reale' (Castel di Sangro, L'Aquila) e la gastrono-mia 'Timpani & Tempura' (Napoli). Per la categoria ''comprare'' sono statipremiati la panetteria 'Vulaiga' (Fobello, Vercelli), l'azienda agricola 'IlFeudo' (Zocca, Modena), il catering 'Food on the road' (Roma) e la 'pastic-ceria Russo' (Santa Venerina, Catania). Per quanto riguardo le classificheregionali, il maggior numero di locali foodies.è nel centro Italia. Al primoposto il Lazio con 125 locali selezionati (11% del totale). Al secondo postola Campania con 104. Segue la Toscana con 98., La Sicilia con ben 78locali foodies, seguita dal Piemonte (74). Ottima posizione per l'Abruzzo(68) che, nonostante un territorio geografico limitato, presenta molti loca-li foodies.

Antonella Fiorito

RISTORANTI BABYFRIENDLY

T orino cittàda visitare,

da scoprire e daa s s a g g i a r e …soprattutto infamiglia. Dagli stessi auto-ri di “A-spasso”,“Giuda Nonni”,“Bimbi e bici” e“Qui bebè” è inarrivo “Ristoranti Baby Friendly”, la guidache raccoglie tanti gustosi suggerimenti pernon rimanere mai “a pancia vuota” per levie di Torino e dintorni.Dedicata a tutti i turisti che ogni anno arri-vano in città sempre più numerosi e ai tori-nesi alla ricerca di posti nuovi per pranzare,cenare o fare merenda, senza trascurare i“capricci di gola” dei più piccoli.Con i consigli della guida “Ristoranti babyFriendly” sedersi a tavola con i bambini nonè mai stato così facile. Oltre 200 indirizzi diristoranti, pizzerie, agriturismi, hamburghe-rie, take away e rifugi, tutti amici dei bam-bini. Simpatiche merende, pranzi, ceneoppure spuntini formato famiglia: la sceltaè ampia e variegata, per tutti i gusti, tuttele tasche e tutti i momenti della giornata! Per chi vuole restare in città così come perchi non vede l’ora di allontanarsene per tra-scorre momenti a contatto con la natura,una selezione ragionata e provata per lagioia dei più piccoli e il relax dei grandi.Importante l’attenzione che è stata postaverso i locali che propongono menù perceliaci, così difficili da trovare e ancora pococonosciuti. “Ristoranti Baby Friendly” è una guidacompletamente nuova pensata dalle fami-glie per le famiglie: è facile da utilizzare,con un indice consultabile in base alla cate-goria dei locali oppure in ordine alfabetico,è pratica e chiara e fornisce tutte le infor-mazioni che una coppia che si sposta conbimbi a seguito vorrebbe avere. Indirizzi, prezzi, orari, piatti forti e como-dità, dal menù bimbi al seggiolone, dalparco giochi alla tata… sulle schede tecni-che non manca proprio nulla.Ogni locale inserito nella guida è stato pro-vato (in incognito e rigorosamente con ibambini!), scelto e valutato in base a diver-si parametri: qualità della cucina, atmosferaconviviale e calore dell’accoglienza.

“Ristoranti Baby Friendly” è acquistabile inlibreria oppure on line sul sito: www.giova-nigenitori.it/guide al prezzo di 9,90 Euro.

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