64
ROUND 2/4 APRILE 2011 INTERVIEWS: Michel Fabrizio Luca Scassa Mitch Pirotta ROCKFASHION: Biker (rs) in love ROCKPEOPLE: Orange Clara Moroni ON THE ROAD Livigno Marocco Powered by INTERVIEWS: Michel Fabrizio Luca Scassa Mitch Pirotta ROCKFASHION: Biker (rs) in love ROCKPEOPLE: Orange Clara Moroni ON THE ROAD Livigno Marocco

Motology n° 2 (2011)

Embed Size (px)

DESCRIPTION

Sbk free press

Citation preview

Page 1: Motology n° 2 (2011)

RO

UN

D 2

/4 A

PR

ILE

2011

INTERVIEWS:Michel Fabrizio

Luca Scassa Mitch Pirotta

ROCKFASHION:Biker (rs) in love

ROCKPEOPLE: Orange

Clara Moroni

ON THE ROADLivigno

Marocco

Powered by

INTERVIEWS:Michel Fabrizio

Luca Scassa Mitch Pirotta

ROCKFASHION:Biker (rs) in love

ROCKPEOPLE: Orange

Clara Moroni

ON THE ROADLivigno

Marocco

Page 2: Motology n° 2 (2011)

Sommario

sommariosommariosommario

5 EDITORIALe

6-7 THINGS

8-9 FASHIONIST

10-11 BEAUTYColpo di testa

12-19 FASHIONBike(rs) in love

20-21 FASHIONBACKSTAGE

22-25 ROCK PEOPLEORANGE: siete pronti a rockare?!

26-27 ROCK PEOPLE Clara Moroni, la Ferrari del rock

30-33 RACING SBKDonington: Have Fun!

34-35 COOMING SOONRound4: Monza

36-39 SBK Interview:Bella Italia: Michel Fabrizio

40-41 SBK Interview:Luca Scassa: the Rocker

42-43 SBK Interview:Mitch, il rookie con il sogno della top ten

12-19 FASHION

40-41 SBK Interview:SBK Interview:

sommariosommario

Page 3: Motology n° 2 (2011)

Sommario

sommariosommario

44-47 MOST WANTED: Yamaha YZF-R1: che storia!

48-49 MOTOLOJUNIOR:

50-53 moto TRAVEL: Livigno, il silenzio dell’armonia

54-56 moto TRAVEL: Provato per voi:magico Marocco

58-62 MOTO TRAVEL: Quel ramo del Lago di Como

64 AGENDA

NoveNoveSei edizioNi

via Ciro MeNottti, 22 - 20129 MilaNo

editore/PUBliSHerleo zolea [email protected]

direttore reSPoNSaBile/editor leo zolea

CaPoredattore/editor iN CHieFdaNiela BeNazzi [email protected]

iMPagiNazioNe, graFiCa, PoSt-ProdUzioNeFaBio SalaMida

[email protected]

redazioNe/editorial oFFiCeredazioNe CeNtralevia arCHiMede, 80 - 20129 MilaNo. tel. +39 02/45479776 Fax +39 02/93664441 www.Motology.it [email protected]

CollaBoratori/ CoNtriBUtorS valeria gHilardi, FiliPPo Perlavera, aNdrea della FraNCeSCa, taNia FUrlaN, lUCa de PalMa, MarCo MarCello BiNa

FotograFie/PHotoS arCHivio NoveNoveSei, leo zolea, MilaNgeleS, FaBrizio Porrozzi/zaC

diStriBUzioNe e StaMPa/PriNt

ProMoCard®via iMPeria 25 20142 MilaNo

ProPrietà letteraria ed artiStiCa riServata/CoPyrigHt NoveNoveSei

Motology è UN SUPPleMeNto a Fly//MagaziNe, regiStrazioNe triBUNale di MilaNo N° 560 del 06/09/2004

iSCrizioNe regiStro oPeratori della CoMUNiCazioNe N° 12177iSSN 1970-3066

CoNCeSSioNaria eSClUSiva PUBBliCità

Media Fly Srl - via Ciro MeNotti, 22 - 20129 MilaNo. tel. +39 02/45479776 Fax +39 02/93664441 [email protected]

Page 4: Motology n° 2 (2011)

fly_magazine_100X150_DT.indd 1 11/03/11 10.11

Page 5: Motology n° 2 (2011)

5 EDITORIALIEDITORIALI

10.000 km di distanza sembrano un’im-mensità eppure siamo tutti quanti vi-cini al Giappone ed al suo popolo che

in questo tragico momento di dolore soffre in digni-toso silenzio.Il mondo delle corse, dalla SBK alla MotoGp senza dimenticare tutte le altre categorie motoristiche, ha espresso la sua solidarietà agli amici e colleghi giap-ponesi che attraverso team, piloti, produttori e azien-de varie contribuisce alla produzione di quelle com-petizioni sportive che appassionano milioni di tifosi in tutto il mondo.Nel nostro piccolo ci uniamo a questo sentimento di solidarietà verso tutta la popolazione giapponese la cui operosità si riscontra in tanti oggetti che per noi sono di uso quotidiano: dalle macchine fotografiche, alle videoca-mere passando per microfoni ed accessori vari, il nostro lavoro è reso possi-bile dalle attrezzature “Made in Japan”.Lo staff di Motology si aggiunge, dunque, all’abbraccio globale verso la po-polazione giapponese.Un sentito ringraziamento va anche ai nostri lettori che tanto hanno apprez-zato il lavoro fatto sul primo numero di Motology e che speriamo continu-ino a seguirci numerosi.

5

EDITORIALE

Page 6: Motology n° 2 (2011)

6 7

THINGS5 “cose” che ti faranno sem-brare un vero

Motologo!

Buffalo è la giacca By NolaN iN pelle water resistaNt coN protezioNi iNterNe per gomiti e spalle più tasca per iNserimeNto del paraschieNa.

liNo e camoscio per daytoNa, la sNeaker di momdesigN progettata per uNa guida performaNte seNza riNuNciare allo stile.

BByByBwaterproteziogomitiperparaschie

lddiprogettataguidari

Page 7: Motology n° 2 (2011)

6 7

THINGSdella liNea suNray, sold out Nel 2010, la Nuova versioNe dell’orologio coN movimeNto automatico a riserva di carica coN lavorazioNe guilloché. By philip watch

THINGScollare, sottocasco o cappello, la sciarpa di

tucaNo urBaNo è davvero versatile e irriNuNciaBile per

ogNi Biker che si rispetti!

melaNdri e scassa soNo i vostri piloti italiaNi preferiti? immaNcaBile,

allora, uNa delle yamaha raciNg t-shirt della liNea paddock.

melaNdri e scassa soNo i vostri

Page 8: Motology n° 2 (2011)

8

9

theFASHIONISTBalmain si re-inventa rock chicDimenticate il romanticismo e l’eleganza che soli-tamente si associano ai grandi marchi della moda francese e pensate, invece, ad una rivisitazione di quel look che una innovativa Vivienne Westwo-od creò negli anni ‘ 70 per Johnny Rotten, Sid Vicious and Company, con accessori sadomaso, lacci, spille da balia, lamette, catene di biciclet-ta e collari a punte metalliche.La collezione di Balmain per la primavera-estate 2011 non è lontana da quei canoni e, invece del tessuto tartan usato dalla Westwood, impiega la pelle abbinata al blazer con tanto di calze a rete ri-gorosamente rotte e stiletto d’ordi-nanza.Uno stile rock chic sottolineato anche dalla musica pun-kettona che accom-pagnava le modelle in sfilata e che, ancora una volta, manderà in estasi le fashion victim colpite da Balmainia.

FASHIONISTsi re-inventa rock chicDimenticate il romanticismo e l’eleganza che soli-tamente si associano ai grandi marchi della moda francese e pensate, invece, ad una rivisitazione di quel look che una innovativa Vivienne Westwo-od creò negli anni ‘ 70 per Johnny Rotten, Sid Vicious and Company, con accessori sadomaso,

FASHIONIST

8 9

Page 9: Motology n° 2 (2011)

8

9

FASHIONISTFASHIONISTBalmain si re-inventa rock chic

Ci piace: Un tribUto al pUnk, ecco come si presenta la collezione balmain per la stagione in corso; ci vUole il fisico (e l’atteggiamento giUsto), ma nel complesso le proposte sono interessanti, anche se Una sensazione di dejà vU ogni tanto fa capolino!

Non ci piace: lasciamo il commento ad alberta marzotto che, fresca di pUbblicazione del libro “l’abito fa il monaco” a proposito di balmain dice: “christophe decarnin (direttore creativo del marchio, ndr) è il nUovo profeta della sfrontatezza, più attento al prezzo esorbi-tante (mai nUlla a meno di tre zeri) che al pregio sartoriale”ecco, appUnto!

9

FASHIONISTFASHIONISTFASHIONIST

spille da balia, borchie

e pelle sono i tratti

distintivi della

collezione balmain

8 9

Page 10: Motology n° 2 (2011)

beauty

tratto, cosa che nemme-no i piloti professionisti fanno!Quello che, invece, ci te-niamo a farvi sapere è che alcune ricerche in fatto di capelli evidenzia-no che il 70% degli uomi-ni fra i 20 e 30 anni soffre di caduta dei capelli, pro-blema che si accentua fra

i 30-40 anni.Fattore genetico, verreb-be da dire; di certo l’ap-proccio giusto è pren-dersi cura della propria capigliatura, senza na-scondere il problema, ma agendo su più fron-ti: un buon taglio che va-lorizzi i tratti e prodotti adatti per preservare la

10

PPartiamo da una con-vinzione assolutamente da sfatare: il casco NON fa cadere i capelli!Tranquilli, dunque, per-ché l’unica affermazio-ne che si può fare in que-sto caso è che indossare un casco molto stretto e per molte ore consecuti-vamente può portare ad una temporanea vaso-restrizione dei capillari del cuoio capelluto con una conseguente minor irrorazione dei capelli.Di certo questa non è la causa ultima che de-termina la caduta di ca-pelli, anche perché, lo ri-petiamo, per portare ad effetti evidenziabili, si dovrebbe indossare un casco tutti giorni per un periodo di tempo pro-

Per la nuova stagione, prendiamoci cura dei nostri capelli e, ricordate, non è il casco a determinare la calvizie! by Valeria Ghilardi

COLPO DI TESTA!

11

Page 11: Motology n° 2 (2011)

BaByliss E836XEfunziona anche sotto la doccia il nuoVo prodotto multiuso per Viso, capelli, barba, corpo e style.

salute del capello. Normalmente, poi, il cambio di stagione è un altro fattore da conside-rare e quindi nessun al-larmismo se vi ritrova-te qualche capello in più nella spazzola, semmai consideriamo questo periodo dell’anno come momento adatto per prendersi cura dei propri capelli; per farlo saranno sufficienti le normali at-tenzioni nel lavaggio da abbinarsi a veri e pro-pri trattamenti di bellez-

za da ricercarsi nell’as-sunzione di integratori ricchi di anti-ossidan-ti ed elementi nutriti-vi specifici che, arrivan-do al follicolo, nutrono il bulbo, aiutandolo a ri-prendere la sua attività e contemporaneamen-te contribuendo alla ri-costruzione del fusto in formazione.Lo sport, il lavoro, i mille impegni spesso ren-dono necessari lavag-gi molto frequenti: “Per una migliore gestione

e cura anche dei capelli dell’uomo è bene utiliz-zare uno shampoo spe-cifico, in base al tipo di capello e di cute - ci spie-ga Gregory, responsabile formazione della catena di saloni Studiò Parruc-chieri - “Con lo shampoo adatto si possono lavare anche tutti i giorni, senza danneggiarli.” E allora “diamoci un ta-glio”, da oggi conoscia-mo tutti i trucchi per prenderci cura dei no-stri capelli!

10

BioKEraclin di aboca è particolarmente adatto per capelli deboli e tendenti alla caduta. la presenza dell’estratto liofilizzato di menta piperita faVorisce, infatti, un’azione stimolante sulla cute.

COLPO DI TESTA!

InnéOv hOmmE TrICO-STImsVolGe un’azione in profondità Grazie alla presenza di potenti anti- ossidanti che si opponGono all’effetto nociVo dei radicali liberi dannosi per l’intero orGanismo.

11

Page 12: Motology n° 2 (2011)

T-shirT FiUMEgiUbbino brEMA

13

Page 13: Motology n° 2 (2011)

BIKE (rs) I N LOVE

Lui, Lei e la moto: biker style, sexy mood!

PhoTo MilAngElEs

13

Page 14: Motology n° 2 (2011)

sciAllE lA boTTEgA Di brUnEllAProTEzionEDAinEsE

PAnTs ThE royAl PinE clUbcAMiciA brEMA

scArPE oXs

Page 15: Motology n° 2 (2011)

sciAllE lA boTTEgA Di brUnEllAProTEzionEDAinEsE

PAnTs ThE royAl PinE clUbcAMiciA brEMA

scArPE oXs

Page 16: Motology n° 2 (2011)

16 1716 17

rEggisEno

MArliEs DEKKErsgiUbbino brEMAorologio QUArTo Di Miglio

Page 17: Motology n° 2 (2011)

16 1716 17

orologio QUArTo Di Miglio

T-shirT TrUE rEligiongiUbbino cAnADiEns

rEggisEno

MArliEs DEKKErsgiUbbino brEMAorologio QUArTo Di Miglio

Page 18: Motology n° 2 (2011)

18 1918 19

giUbbino rEFrigUEjEAns FrAnKlin MArshAllDEcollETE ViA UnoborrAcciA sigg

Page 19: Motology n° 2 (2011)

18 1918 19

ToP AgAThA rUiz DE lA PrADAcollArE TUcAno UrbAnoT-shirT PUMAjEAns bErWich

giUbbino rEFrigUEjEAns FrAnKlin MArshAllDEcollETE ViA UnoborrAcciA sigg

Page 20: Motology n° 2 (2011)

BACKSTAGE

JOE MASTRODONATO

Page 21: Motology n° 2 (2011)

BACKSTAGE

JOE MASTRODONATO

BACKSTAGEBACKSTAGEMICHELLE DANTAS

special thanks to JOY MODELSMilano

Page 22: Motology n° 2 (2011)

sins….. che cos’è una minaccia? Volete farci ballare?F)In realtà la minaccia è che vogliamo farvi met-tere i mocassini!Il titolo è venuto fuori da

questa frase che avevamo in testa da un pò di tempo e che ci sembrava diver-tente perché è un pò un contrasto, no? Fare rock con i mocassiniè una cosa che uno non si

22

SIETE PRONTI A ROckARE?!

Rock your mocassins, un titolo che, loro stessi, definirebbero “pezzot-to” e che invece, all’ascol-to, si rivela un album che “spacca” perché è fresco, senza fronzoli, orecchia-bile e piacevolissimo, proprio come loro, gli Orange. Li incontriamo a Milano il giorno dopo un loro concerto per par-lare dell’ultimo CD, del tour ancora in program-ma e…… di moto!Francesco e Chicco, partiamo dal titolo del vostro ultimo album: Rock your mocas-

Francesco Mandelli e Chicco Buttafuoco, gli Orange, vogliono vederci ballare a suon di rock pezzotto e mocassini!

By Daniela Benazzi

23

Page 23: Motology n° 2 (2011)

immagina e che quindi ci faceva un pò ridere, per-ché, poi, lo spirito della band è proprio questo: due non musicisti che fanno i musicisti! Quin-di spero che Rock your Mocassins sia un esorta-zione al divertimento che poi è anche il messaggio del disco.Alla luce di quanto ci avete appena detto, parliamo del

tour: come sta andan-do? Vengono a rockare i mocassini?C)Si, si vengono… oltre-tutto proprio il Rocket, dove ci troviamo ora, è il posto dove abbiamo suonato ieri sera e che era stracolmo; quindi sta andando molto bene e siamo davvero contenti.Rimanendo in tema di tour mi viene in mente che per il vostro primo

album, uscito due anni fà, avete fatto al

bellezza di 60 date...

C)Si, quelle ufficiali sono 60, ma in realtà ce ne sono state tantissime altre.F) Diciamo che dall’usci-ta del disco nel 2009 fino al 31 ottobre del 2010, quindi in un anno e mezzo, abbiamo fatto 60 date che per un grup-po italiano indipenden-te sono moltissime; sa-rebbero state molte di più se magari non avessimo avuto altri impegni lavo-rativi, visto che entrambi, facciamo altri lavori… il nostro vero mestiere, in-somma! In più ci sono state tutte quelle prima dell’album, dal 2007 al 2009, per-ché per noi funziona che prima si fanno i tour e poi, alla fine, si fanno i di-schi; il nostro vero senso della band è quello di an-dare in giro, di essere in tournée, di suonare in-sieme, di incontrare la gente, di andare nei locali, di smontarci e rimontarci gli stru-menti come si è sempre fatto.

22

SIETE PRONTI A ROckARE?!

23

Francesco Mandelli

detto nongio

Page 24: Motology n° 2 (2011)

24 2524 25

concetto, molto di più nella Superbike che nella Motogp, del pilota un pò selvaggio da un certo punto di vista, magari rispetto alla Formu-la1 dove invece sono tutti un pò più “pet-tinati”… e quindi ci piace quando vedi che il pilota è “spor-co” , è bello pezzot-to, insomma, come il nostro tipo di mu-sica.Io poi sono nato vi-cino a Monza quin-di spesso frequen-tavo il circuito di Monza che tra l’al-tro è super affasci-nante perché è in un Parco, ci sono anni e anni di storia e quin-di di imprese epi-che. Per me insom-ma è quello il sapore divertente e interes-sante dello sport mo-toristico.E poi quando lui suona la batteria è come se gui-dasse un trattore, io ho un altra motoretta fra le mani e quindi ci sono un pò dei paragoni rumori-sti tra il nostro rock ed un circuito.

Una vita “on the road” che, in qualche modo si ricollega a quella dei pi-loti; voi seguite il moto-ciclismo?C)Si si, assolutamente! Intanto la Motogp e la Superbike, sono diven-tate il nostro rito dome-nicale; poi ci piace andare sui motorini perché, ov-viamente, non siamo dei piloti di moto (risata di entrambi, ndr).F) io, poi, ho in program-ma questa gara che fanno a settembre sulle Alpi con motorini ad “un tempo” tipo il Ciao con il quale si fanno 130 km e i moto-rini sono travestiti nella maniera più assurda.Tornando però al tuo di-scorso, a me il motocicli-smo piace perché tutto quello che lo circonda è bello, assomiglia ve-ramente alla vita delle rockstar. Mi piace tutta l’estetica del motocicli-smo, dello stare in giro... è una disciplina spor-tiva moto affascinante dove, tra l’altro, rischi la vita … insomma i moto-ciclisti sono un pò delle rockstar.Ci piace molto anche il

enrico ButtaFuoco

detto cHicco

Page 25: Motology n° 2 (2011)

24 2524 25

cuno che vi piace o che seguite in particolar modo?F) Ma, quando ero pic-colo mi piaceva Kevin Schwantz perché c’era quel dualismo Schwantz - Rainey; due scuole di pensiero diverse: Sch-wantz era quello che an-dava via dritto, che se cadeva non gli impor-tava nulla e questo era il bello. Poi c’era Rainey, “poraccio”, che era quasi l’automa, quello infal-libile e quindi, insom-ma, preferivo Schwantz. Poi, chiaramente Valen-tino ha un pò monopo-lizzato i gusti degli ita-liani; però devo dire che all’inizio mi piaceva per-ché quando faceva le sue rappresentazioni a fine gara, per me, che ero un ragazzino, era facile rico-noscersi in quell’ approc-cio al motociclismo basa-to sul “non prendersi sul serio”... questa è la cosa “figa” secondo me, qua-lunque cosa tu faccia …

il fatto di non prendersi troppo sul serio.E poi chi altro?... Steve McQueen può conside-rarsi un pilota di moto? C) Bhè, a me per esem-pio il primo nome che mi viene in mente quan-do penso ad un pilota del motociclismo è Ca-dalora!F) E’ vero! Cadalora, ma anche Randy Mamo-la, grande, e poi vabbhè anche Carl Fogarty che ha vinto tanto con la Du-cati, se non sbaglio dalla fine degli anni ‘90, primi 2000; lui mi piaceva per-ché era bello ruspante, di certo ad un concerto rock non avrebbe sfigurato… insomma questo è il rife-rimento dei piloti che ci piacciono di più…. bhè poi ce sono molti altri però, dai, basta!Pensando a questa as-sociazione piloti - rock, quale canzone dedi-chereste al mondo delle gare? F) Ok, ce l’ho già... se a te va bene Chicco, direi: Black Rebel Motorcycle Club con Whatever Happened To My Rock ‘N’ Roll.

In effetti Luca Scassa, a Donington, ci dice-va che preparare una

moto prima della gara è come accordare

una chitarra: ci sono i meccanici che

fanno la band, le groupies, il pub-blico...C) E certo anche

loro provano tutte le cose, fanno il sound check come

noiF) è vero…. poi però quello che secondo

me ci accomuna di più è lo spirito, perché tu puoi anche essere un

idraulico e nello stes-so tempo essere rock; quindi è l’approccio e

una certa filosofia che hanno i pi-

loti a piacer-ci e nella quale ci

riconoscia-mo tantissi-

mo.A proposito di

piloti c’è qual-

e per vedere il lancio esclusivo della canzone Fatto dagli orange, andate su www.Motology.it sezione video

Page 26: Motology n° 2 (2011)

che contiene 8 brani inediti, di cui ha compo-sto testi e musi-che, più tre cover di famosi pezzi internazionali -

“Maniac” di Irene Cara (Flashdance),

“Take on Me” degli A-ha e “Because the Night” di Patty Smith - oltre all’adattamen-to italiano di “Who Knew” di Pink, di-ventata “Io Non Piango Più”, primo singolo estratto dal disco e già apprez-

zato dall’artista ame-ricano che le ha fatto i complimenti.

L’album include anche un interessante intrec-cio rock-rap, con la partecipazione di Don Joe dei Club Dogo, nel pezzo “1000 Notti”.Clara , cresciuta a

26

CLARA MORONI: LA FERRARI DEL ROCK!

Chi conosce Clara sicu-ramente non potrà non sorridere alla provocazione con-tenuta nel titolo del suo disco “Bambi-na Brava”.Perché Clara, che è grintosa, energica, de-terminata e in-d i p e n d e n t e , difficilmente si as-socerebbe all’idea un pò timida e goffa di una “Bambina Brava” e, invece, sco-priamo, attraverso que-sto album, che anche lei ha avuto i suoi momenti difficili così come le sue conquiste, il tutto nar-rato a suon di nu-metal, punk, rock, pop e cross over.Sul racconto del suo percorso di cresci-ta nasce, dunque, questo album

27

che contiene 8 brani inediti, di

sto testi e musi

di famosi pezzi

Night” di Patty Smith - oltre all’adattamento italiano di “Who Knew” di Pink, diventata “Io Non

un interessante intreccio rock-rap, con la partecipazione di Don Joe dei Club Dogo, nel pezzo “1000 Notti”.

ramente non potrà

che è grintosa,

ta nasce, dunque, questo album

E’ così che Vasco Rossi la presenta quando sale sul palco e lei, Clara Moroni, lo ringrazia con il suo “Bambina Brava”. By Daniela Benazzi

Page 27: Motology n° 2 (2011)

suon di Sex Pistols, non è nuova alle collaborazioni importanti dal momen-to che fino ad oggi vanta lavori con personaggi del calibro di Stadio, Loreda-na Bertè, Alberto Fortis e Vasco Rossi.Ed è proprio Vasco ad averla soprannomina-ta la “Ferrari del Rock,” per la sua femminili-tà ma anche per il fatto che basta osservarla per capire che questa donna sprizza rock da tutti i pori!E, per chi ancora non ne fosse convinto, consiglia-mo l’ascolto di questo “Bambina Brava” che, nel suo insieme, denota la ri-cerca di un suono fresco e personale, all’avanguar-dia, e di respiro interna-zionale. Il sound, creato prima Live e poi registra-to, mantiene proprio la caratteristica scarna ma di forte impatto, propria della musica suonata dal vivo dalle band rock.All’’album, pubblicato dall’etichetta indipen-

dente Dmi (e distribuito da Emi), hanno collabo-rato, alla chitarra: Max b!, Stef Burns, Michele Vanni, Alex Guadagno-li; alla batteria:Andrea

Ge; al basso: Ange-lo Perini, Gabry Rava-glia; alle tastiere: Max b!, Frank Nemola, Si-mone Mularoni.Da ascoltare.

26

CLARA MORONI: LA FERRARI DEL ROCK!

27

bAMbINA bRAvATRACKLIsTRIVOLUZIONEBAMBINA BRAVAMANIAC UNDERGROUNDIO NON PIANGO PIU’TAKE ON ME ACCENDI IL FUOCONON C’E’ STORIABECAUSE THE NIGHT SARA’ COME DICI TUI FEEL YOU 1000 NOTTI FEAT DON JOE (CLUB DOGO)

bAMbINA bRAvAbIOCLARA MORONI, MILANESE, è UNA “SELF MADE wOMAN”, TRA LE POCHE DONNE MUSICISTE IN GRADO DI CURARE TUTTI GLI ASPETTI DELLA MUSICA: COMPONE, ARRANGIA (FEDELE AL SUO MAC E AI SUOI SINTETIZZATORI) E CANTA. HA STUDIATO PER 7 ANNI CANTO E LIRICA CON FLORIANA CAVALLI, LA STESSA MAESTRA DI ANTONELLA RUGGIERO, HA VISSUTO IN INGHILTERRA DOVE HA FREqUENTATO AMBIENTI LEGATI ALLE TENDENZE MUSICALI PIù INFLUENZATE DALL’ELETTRONICA. DOPO UN’IMPORTANTE ESPERIENZA DI VITA A S. FRANCISCO, DOVE HA VISSUTO PER 4 ANNI ENTRANDO A FAR PARTE DI GRUPPI CHE L’HANNO PORTATA IN TOUR PER STATI UNITI ED AUSTRALIA, è RIENTRATA DEFINITIVAMENTE IN ITALIA.DAL 1993 COLLABORA CON VASCO ROSSI, SIA NEI DISCHI PER LE PARTI DI VOCE FEMMINILE SIA NEI CONCERTI LIVE.E’ ENTRATA A FAR PARTE DEL GRUPPO DI VASCO ATTRAVERSO GUIDO ELMI CHE L’HA SCOPERTA COME CANTANTE E LE HA PRODOTTO DUE ALBUM - “CHI HA PAURA DI CHI” E “SPIRITI” - COME CLARA AND THE BLACK CARS, SPINGENDOLA VERO SONORITà VICINE ALL’HARD ROCK.

A

DON JOE (CLUB DOGO)

Page 28: Motology n° 2 (2011)
Page 29: Motology n° 2 (2011)
Page 30: Motology n° 2 (2011)

HAVE FUN !

30 31

Chi si è divertito di più a Donington? Melandri, Checa e Scassa, of course! By Benny

SSe qualcuno aveva già preparato la stu-fetta nel motorhome (come ci ha detto Ayrton Badovini del BMW Motorrad Italia), altri sfidavano il celebre brut-to tempo inglese con canotte e panta-loncini noncuranti delle temperature che, malgrado i primi giorni, si sono poi notevolmente abbassate nelle gior-nate di Superpole e gara.Ma a Donington la parola che circola-va di più nel paddock e fra i piloti era, senza dubbio, fun: divertimento.Ne sa qualcosa Marco Melandri il quale in una chiacchierata, che pote-te vedere sul nostro sito, ci aveva con-

fermato la sua voglia di divertirsi unita, aggiungiamo noi, alla grinta scatenata dalle polemiche con il rivale Max Biag-gi. Forse con questo mood, Marco ha affrontato la gara di Donington, primo Gran Premio disputato in Europa del Mondiale di Superbike e primo appun-tamento importante dopo la tensione respirata nel corso delle giornate che lo hanno preceduto.Come dicevamo le temperature sono drasticamente scese nel week-end di gara rispetto al giovedì e al venerdì di prove, ma le nuvole non hanno di certo impedito a 51.500 spettatori di inter-

Page 31: Motology n° 2 (2011)

HAVE FUN !venire per applaudire i propri campio-ni e, in particolare, gli idoli di casa.La competizione è stata, come al so-lito, avvincente, con qualche colpo di scena senza, però, nessuna novità alla classifica visto che Carlos Checa nella Superbike e Luca Scassa nella Super-sport, continuano a dominare dall’al-to della loro prima posizione. Passo falso, invece, per il Campione del

Mondo Max Biaggi che, causa nervosi-smo, incappa in una serie di errori che lo fanno terminare settimo in gara 1 e squalificato in gara 2 per non aver ri-spettato il “ride through”, comminata-gli per la partenza anticipata.Bene, invece, per Marco Melandri che in gara 1, al termine di una rimon-ta che lo ha visto superare tutti i mag-giori protagonisti del Campionato, ri-esce a passare, al penultimo giro, anche

Jakub Smrz (Ducati Effenbert-Li-berty Racing), andando a

conquistare il gradino più alto della classifi-

30 31

to della loro prima posizione. Passo falso, invece, per il Campione del

ta che lo ha visto superare tutti i maggiori protagonisti del Campionato, ri-esce a passare, al penultimo giro, anche

Jakub Smrz (Ducati Effenbert-Li-berty Racing), andando a

conquistare il gradino più alto della classifi-

31

Luca ScaSSa in piega con La Sua yamaha R6

Page 32: Motology n° 2 (2011)

32 3332 33

ca. La tosse e il raffreddore non gli im-pediscono di guadagnarsi la seconda posizione in gara 2.Carlos Checa, terzo in gara 1, confer-ma la sua leadership di classifica con la vittoria, invece, nella gara 2.A Leon Camier (Aprilia Alitalia Ra-cing Team), terzo in gara 2, non sem-brava vero di poter festeggiare davan-ti al suo pubblico, contento anche (ma non troppo) per la quarta posizione del campione di casa, Leon Haslam (BMW Motorrad Motorsport), ral-lentato da un fuoripista.Incredibile, invece, la sfortuna toccata al Supersonic team di Danilo Soncini, che dopo le ottime prestazioni di Ma-xime Berger nelle prove, partiva bene in gara 1 quando, improvvisamente, il cerchio posteriore della Ducati cedeva, facendo cadere, per fortuna senza con-seguenze, il pilota francese, costretto al ritiro. Stessa sorte anche in gara 2 per problemi alla frizione fatti registrare dopo solo un giro dalla partenza.Sfortuna anche in casa BMW Italia con James Toseland infortunato a causa di una caduta avvenuta durante un test in Spagna e non ancora pronto per la gara di Assen; vuota la sua moto a Do-nington, mentre in Olanda sarà sosti-tuito da Barry Veneman, 34 anni, olandese.In Supersport, invece, Luca Scassa si porta a casa la se-conda vittoria di stagione con una gara dominata sugli

avversari dall’inizio alla fine sebbene, nelle battute finali, il suo compagno di squadra, Chaz Davies, ”ci abbia prova-to” come ha detto Luca, ma l’attacco è stato presto respinto a favore dell’are-tino. Incredibili i distacchi sugli inse-guitori che, con oltre venti secondi di ritardo, hanno visto salire sul terzo gradino del podio Gino Rea (Step Ra-cing Team) che ha preceduto Robbin

al Supersonic team di Danilo Soncini, al Supersonic team di Danilo Soncini, che dopo le ottime prestazioni di Mache dopo le ottime prestazioni di Ma-xime Berger nelle prove, partiva bene xime Berger nelle prove, partiva bene in gara 1 quando, improvvisamente, il in gara 1 quando, improvvisamente, il cerchio posteriore della Ducati cedeva, cerchio posteriore della Ducati cedeva, facendo cadere, per fortuna senza confacendo cadere, per fortuna senza con-seguenze, il pilota francese, costretto al seguenze, il pilota francese, costretto al ritiro. Stessa sorte anche in gara 2 per ritiro. Stessa sorte anche in gara 2 per problemi alla frizione fatti registrare problemi alla frizione fatti registrare dopo solo un giro dalla partenza.Sfortuna anche in casa BMW Italia con Sfortuna anche in casa BMW Italia con James Toseland infortunato a causa di James Toseland infortunato a causa di una caduta avvenuta durante un test una caduta avvenuta durante un test in Spagna e non ancora pronto per la in Spagna e non ancora pronto per la gara di Assen; vuota la sua moto a Dogara di Assen; vuota la sua moto a Do-nington, mentre in Olanda sarà sostinington, mentre in Olanda sarà sosti-tuito da Barry Veneman, 34 anni,

In Supersport, invece, Luca Scassa si porta a casa la se-conda vittoria di stagione con una gara dominata sugli

Page 33: Motology n° 2 (2011)

32 3332 33

Harms (Harms Benjan Racing team Honda) e Broc Parkes (Kawasaki Mo-tocard.com).Molti, invece, i piloti che non hanno concluso la gara con 17 arrivati in fi-nale su 27 partiti ed ultima posizio-ne fatta registrare dall’unico vero ro-okie del Mondiale, Mitchell Pirotta, in sella alla sua Honda CBR600 RR del Kuja Racing.

STATISTICHEpeR gLi amanti dei numeRi ecco un pò di cuRioSità RegiStRate dopo Le gaRe di donington:• maRco meLandRi conquiSta La Sua pRima vittoRia in SupeRBike: è iL 65° piLota a metteRe a Segno un SucceSSo, iL 40° in oRdine d’età ed iL 10° itaLiano;• caRLoS checa conquiSta iL Suo ottavo SucceSSo peRSonaLe ed iL venteSimo peR La Spagna. Lo SpagnoLo ha vinto cinque deLLe uLtime otto gaRe di campionato, mancando iL podio SoLo in un’occaSione in queSto inteRvaLLo tempoRaLe. checa neL weekend è RiuScito ad aBBatteRe tutti e tRe i pRimati deL ciRcuito: SuL giRo in pRova, SuL giRo in gaRa e SuLLa diStanza;• JakuB SmRz conquiSta iL migLioR RiSuLtato in caRRieRa, Secondo, ed iL Suo Secondo podio dopo iL teRzo poSto neLLa Seconda gaRa di aSSen deL 2009, un’atteSa di un anno e undici meSi;• Leon camieR conquiSta iL Suo quaRto podio in SupeRBike, BiSSando iL RiSuLtato ottenuto L’anno ScoRSo neLL’aLtRo ciRcuito di caSa, a SiLveRStone;• max Biaggi con La BandieRa neRa in gaRa due ha inteRRotto La Sequenza RecoRd di tutti i tempi peR gaRe a punti: Ben tRentanove. max andava a punti ininteRRottamente daLLe gaRe di BRno deL 2009;• noRiyuki haga ha meSSo a Segno, in gaRa uno, iL Suo 57° giRo più veLoce, aLLungando uLteRioRmente in cima aLLa cLaSSifica di tutti i tempi. neL coRSo deLL’inteRa Stagione 2010 noRiyuki non eRa Stato in gRado di metteRe a Segno nemmeno un giRo veLoce con La ducati ufficiaLe;

SUPERSPORT • Luca ScaSSa conquiSta La Sua Seconda vittoRia ad un meSe eSatto daL SucceSSo in auStRaLia ed aggiunge aL Suo paLmaReS anche La pRima poLe in caRRieRa;• Sam LoweS diventa iL quaRanteSimo piLota ad aveR meSSo a Segno un giRo veLoce neLLa StoRia deL campionato; pRima pReSenza in pRima fiLa peR chaz davieS;• mitcheLL piRotta, Rookie deLLa categoRia, RieSce a concLudeRe La Sua pRima gaRa in SupeRSpoRt con un 17° poSto

undiciundici meSi;• L• Leon camiecamiec R conquiStaStaS iL Suoin S SupeRBike, BiSSandoSSandoSS iL RiSuLtatoLtatoLL’L’L annoanno’anno’ ScoRSo neLL’LL’LL a’a’ LtLtL RoRoR ciRcuitoRcuitoRSiLveLveLLveL RStoneRStoneRS ;• mmax Bax Bax iaggi con LaLaL BandieBandieB RaRaR neduedue ha inteRRottoRRottoRR LaLaL Sequenza Ri tempitempi peR gaRe a punti: Ben tRentanoveandavaandava a punti ininteRRottamenteRRottamenteRRBRnono deL 2009;L 2009;L

• nnoRiyuki haga ha meSSo a Segnounouno, iL Suo 57° uo 57° uo giRoRoR più veLoceLoceL , uLteteLteL RioRmente in cima aLLaLLaLL cLaLaL SSaSSai tempitempi. neL coRSo deLL’LL’LL inteRaRaR SnooRiyuki non eRaRaR StatoStatoS in gRadoRadoRSegnoegno nemmeno un giRoRoR veLoceLoceLufficiaufficiaLe;

SUPERSPORT SUPERSPORT • L• Luca Suca Suca caSScaSSca aSSaSS conquiStaStaS LaLaL SuavittovittoRia ad un meSe eSattoSattoS daL SauuStStS RaRaR Lia ed aggiunge aL Suo paLaLaL ppRima poLe in caRRieRaRaR ;• S• Sam• Sam• S Lowe Lowe L S diventa iL quaRanteRanteRad aveR meSSo a Segno un giRoRoRStotoStoS Ria deL campionato; pRima pRpRimaima fiLaLaL peR chaz daviedavied S;• mmitcheLL piRottaRottaR ,otta,otta RookieRookieR deLLRieSce a concLudeRe LaLaL Sua pRimaSupeupeRSpoRtRtR con un 17° poStoStoS

maxime BeRgeR SupeRato daLLa Sua Ruota poSteRioRe!!

Page 34: Motology n° 2 (2011)

A

COOMING SOON…ROUND 4: MONZA

A domanda sul circuito di Monza, la ri-sposta è sempre stata univoca: “Monza is a special place”! I piloti, nostrani e non, amano questo tracciato non solo per la storicità del luogo, ma anche per il contesto paesaggistico in cui è inseri-to e, non ultimo, per l’impegno fisico che lo stesso richiede.Lo storico circuito di Monza è uno dei più famosi presenti nel calendario delle corse. Situato nella parte boscosa del parco di Villa Reale, subito sopra alla città di Monza, a nord di Milano, con i suoi lunghi rettilinei e le chicane che li

uniscono è una delle più emozionanti corse dell’anno. Il percorso, lungo 5,8 chilometri, mette alla prova le presta-zioni dei mezzi, dato che i piloti sono alla massima velocità per un’elevata per-centuale del giro. Le leggendarie curve Lesmo, Ascari e Parabolica fanno poi da sfondo a emozionanti colpi di scena in cui i piloti costantemente cambiano di posizione per l’intera gara.Trionfo tricolore lo scorso anno con un Max Biaggi vincitore in entrambe le gare e “record man” con la velocità di 326,9 km/h fatti segnare in prova.

34 35

Page 35: Motology n° 2 (2011)

COOMING SOON…ROUND 4: MONZACome Arrivare : ArrivAndo dA MilAnoPrendere viAle ZArA in direZione MonZA, Proseguire su Fulvio TesTi, rondò dei Pini, villA reAle. le’nTrATA Per il PArco è quellA dA PorTA vedAno o sAnTA MAriA Alle selve.seMPre dA MilAno si Può Anche ArrivAre dA PiAZZAle loreTo, Proseguire Per viAle MonZA, rAggiungere sesTo sAn giovAnni e dA lì seguire le indicAZioni Per MonZA cenTro, villA reAle.

inFo circuiTo: AuTodroMo nAZionAle di MonZA - PArco di MonZA, 20052 - MonZA (Mi), iTAly Tel. +39 039 24821 - FAx +39 039 320324 - e-MAil: [email protected] Web siTe: WWW.MonZAneT.iT

TAxirAdio TAxi - Tel. +39 039 36379

hoTels hoTel de lA villeviAle reginA MArgheriTA 15 - MonZA (Mi) - Tel. +39 039 382581 e-MAil: [email protected]

euro hoTel residenceviA MonZA, 27 - 20049 concoreZZo, MonZATel. +39 039 60 441

grAnd hoTel bArone dei sAssjviA PAdovAni, 38 sesTo s. giovAnni (Mi)Tel. +39.02.24114025FAx +39.02.24114000e-MAil: [email protected]

resTAurAnTsAinT george PreMier - MonZA PArk (gATe vedAno) Tel. +39 039 320600

EVENT SCHEDULEvenerdì 06-05-2011Free PrAcTice - 12:45 60’quAliFying PrAcTice - 15:45 60’sAbATo 07-05-2011quAliFying PrAcTice - 10:45 45’Free PrAcTice - 13:50 45’suPerPole (1) - 15:00 14’suPerPole (2) - 15:21 12’suPerPole (3) - 15:40 10’doMenicA 08-05-2011WArM uP - 09:20 20’rAce 1 - 12:00rAce 2 - 15:30

AuTodroMo di MonZAnoMe: AuTodroMo nAZionAlelungheZZA del circuiTo: 5793 MeTricurve A desTrA: 8curve A sinisTrA: 5reTTilineo del TrAguArdo: 1195 MeTriWinner 2010 gArA 1: MAx biAggiWinner 2010 gArA 2: MAx biAggi

34 35

Page 36: Motology n° 2 (2011)

Bella Italia: Michel Fabrizio

Gli piacciono Phillip Island e Brno, ma non parlando l’inglese, si sente a casa solo in Italia dove si rilassa con le sonorità di Alessandro Mannarino

by Daniela benazzi

36 37

Michel Fabrizio Michel Fabrizio Michel Fabrizio Gli piacciono Phillip Island

non parlando

dove si rilassa con le sonorità di Alessandro

enazzi

Page 37: Motology n° 2 (2011)

I

Bella Italia: Michel Fabrizio

Il bello della Superbike è che ovun-que tu vada in giro per il mondo

trovi sempre un pezzetto di casa, lo abbiamo pensato noi a Do-nington, ma probabilmen-

te è stato dello stesso avvi-so anche Michel Fabrizio, neo arrivato in casa Suzuki

dopo l’abbandono del Mon-diale da parte del team uffi-ciale Ducati Corse.Che Michel fosse simpa-tico non c’erano dubbi, lo avevamo già adocchiato in mattinata quando, per la tradizionale foto per la stampa, gli impeccabili or-ganizzatori Inglesi indica-

vano ai piloti su quale moto sedersi e lui: “Ma che c’han-

no paura che non conosciamo a moto nostra?” E poi c’è stata la bellissima presen-tazione al Paddock Show davanti al pubblico inglese con intervistatore britannico che a domanda (lunga 3 km) otteneva da Michel sempre la stessa risposta: “yes”!

E così, il buon Michel si è conqui-stato gli inventori dello humour che lo hanno applaudito con il sorriso sulle labbra, ma anche il pubblico delle corse per la sua sportività nel glissare su ogni possibile polemi-ca in seguito alla toccata con Max Biaggi che gli è costata una caduta e anche qualche costosetto danno alla moto. Michel, insomma, è così: un bravo pilota, ma anche un bravo ragazzo e, per il resto, sapete che vi dicia-mo? “Ma che ce frega, ma che ce ‘mporta”! Michel dopo il passaggio in Suzu-ki, diciamo che stai “imparando”, tra virgolette, a conoscere la nuova moto. Come ti trovi?Io leverei le virgolette! In effetti sto imparando perché comunque pas-sare dal bicilindrico al quattro cilin-dri è un pò dura e poi c’è anche da dire che abbiamo verificato quanto gli altri, Honda, Yamaha e Aprilia, siano migliorati rispetto la scorsa stagione; noi siamo rimasti un pe-lino indietro sebbene a casa stiano

36 37

I

Michel Fabrizio Il bello della Superbike è che ovunIl bello della Superbike è che ovun

IIl bello della Superbike è che ovun

IIIl bello della Superbike è che ovun

Ique tu vada in giro per il mondo Ique tu vada in giro per il mondo Itrovi sempre un pezzetto di casa, Itrovi sempre un pezzetto di casa, Ilo abbiamo pensato noi a DoIlo abbiamo pensato noi a DoInington, ma probabilmen

te è stato dello stesso avviso anche Michel Fabrizio, neo arrivato in casa Suzuki

dopo l’abbandono del Mondiale da parte del team ufficiale Ducati Corse.Che Michel fosse simpatico non c’erano dubbi, lo avevamo già adocchiato in mattinata quando, per la tradizionale foto per la stampa, gli impeccabili organizzatori Inglesi indica

vano ai piloti su quale moto sedersi e lui: “Ma che c’han

no paura che non conosciamo a moto nostra?” E poi c’è stata la bellissima presentazione al Paddock Show davanti al pubblico inglese con intervistatore britannico che a domanda (lunga 3 km) otteneva da Michel sempre la stessa risposta: “yes”!

Page 38: Motology n° 2 (2011)

facendo un ottimo lavoro e quindi, speriamo già da questa gara e poi anche dalle prossime, di cercare di tornare alla pari con gli altri.Quali sono le principali differenze tra Ducati e Suzuki?Bhè, ci sono sia differenze di moto-

re che di guida perché le due moto sono completamente differenti.La Suzuki va portata un pò di più di cattiveria rispetto alla Ducati, so-pratutto in queste piste così stret-te dove invece il bicilindrico esce molto bene dalle curve.

38 39

Page 39: Motology n° 2 (2011)

38 39

Il fatto è che questa mattina, ad esempio, era tutto a posto, ma basta modificare qualcosa che cambia tutto e quindi mi sto impegnando a trovare il feeling con la moto e a mantenerlo anche quando faccia-mo delle leggere modifiche.

In griglia di partenza ti abbiamo visto più volte con e cuffie alle orec-chie. Cosa ascolti per darti la ca-rica?Più che carica uso la musica per iso-larmi da tutto quello che c’è intorno.Comunque il cantante che ascolta-vo, e che ancora ascolto, è Manna-rino che spero conoscano in tanti visto che è anche un amico.La canzone poi, era di quelle che caricano molto: “me so ‘ubriaca-to”! (ride, ndr)Lo ascoltavi anche a Phillip Island? Eh no, lì non le avevo portateCi hai detto che Donington non è una delle tue piste preferite, qual’è allora il tracciato che più ti piace?Bhè dove ho sempre fatto podio è Brno, però quella preferita per tutto quello che la circonda è Phil-lip Island… correre con l’Oceano lì a due passi è davvero bellissimo.E Monza?Monza sì, anche. Le piste italiane sono tutte belle sopratutto per il pubblico che ti fa sentire a casa.E quando gli diciamo che i piloti stranieri ci hanno detto che “Monza is a special place”, lui sorride e ci chiede “ma che vuol dì”? Unico Michel!

Page 40: Motology n° 2 (2011)

G

Luca Scassa: the Rocker.

“Amongst the wawes” è la colonna sonora di questo suo momento che, ci racconta Luca, spera lo porti alla vittoria del Mondiale.

By Daniela Benazzi

Glielo abbiamo detto a Donington e qui lo ribadiamo: Luca Scassa, pilota al vertice della categoria Supersport e co-nosciuto come “the Rocker”, è il nostro testimonial ideale, non solo per il fatto di essere un pilota vincente, ma perchè alla moto abbina il rock, filosofia al-tamente condivisa da tutto lo staff di Motology. Apprezzare le cose semplici della vita e goderne appieno la bellez-za, ma anche utilizzare la musica per prendere decisioni importanti, que-sto vuol dire essere rock per Luca che, in Inghilterra, ha deciso di “cavalcare l’onda”, a suon di Pearl Jam!Primo nelle due gare d’esordio con una nuova moto in una nuova cate-goria; che differenze hai riscontrato rispetto alla scorsa stagione?Intanto dal due sono passato al quat-tro cilindri, considerando che forse

dovevo andare al tre! Comunque le differenze sono davvero tantissime: intanto la cilindrata è la metà perché dai 1.200 della Ducati sono passato ai

40 41

Page 41: Motology n° 2 (2011)

Luca Scassa: the Rocker. 600 della Yamaha; l’utilizzo dei giri del

motore è totalmento diverso poiché in Ducati sfrutti più la coppia, qui, inve-ce, la potenza in alto e poi, ovviamen-te, leggerezza e velocità sono diverse; però in Supersport è tutto più risicato, preciso, ci sono meno margini di erro-re…. è più difficile forse per i ritmi che stiamo tenendo. E, a livello di elettronica e ciclistica quali sono le differenze fra le due ca-tegorie?Intanto di elettronica ne ho più dell’an-no scorso! Forse le maggiori difficoltà stanno proprio in questo: ci sono più cose da sistemare a livello elettronico come freno motore, traction control, l’anno scorso non avevo il ride by wire, l’aiuto in partenza...non c’era niente, qui invece è tutto elettronico. Men-tre per la ciciclistica era più complica-ta la SBK perché avevamo più scelta di gomme, mentre qui alla fine sono due, tre quando va bene.Certo ci sono delle differenze, ma sai, quando sei in alto è anche un pò lo stress psicologico a farti sembrare le cose più difficili.Altra differenza rispetto all’anno scorso è che quest’anno hai un com-pagno di scuderia, come lo vivi? Come uno stimolo o un ostacolo?Uno stimolo lo è perché comunque hai qualcuno che ha la moto come la tua e

quindi a volte può servirti a capire che non stai lavorando al 100%; sincera-mente, per quanto mi riguarda, il mio compagno di squadra è uno dei 26 av-versari che devo battere. L’obiettivo è stare in testa o comunque nei primi 2 o 3, se lui è davanti o dietro non mi cam-bia nulla perché, alla fine, devo pensa-re solo a quello che devo fare io.Il tuo obiettivo per la stagione o anche per le prossime?L’obiettivo della mia vita sarebbe quel-lo di vincere almeno un Mondiale di SBK. E’ una cosa che mi renderebbe davvero felicissimo e sulla quale sto la-vorando tanto.L’obiettivo per quest’anno è vincere il mondiale Supersport perché è quello che ci siamo posti con Giuliano Rovel-li, il mio team Manager.Non pensiamo ad altro se non a vin-cere questo Mondiale per tornare, spero insieme a lui, in Superbike e in un paio d’anni iniziare a giocarsi qual-che podio. Se avessi dovuto risponder-ti qualche anno fa ti avrei detto che sa-rebbe stata una cosa irraggiungibile, ma adesso no, mi sento pronto, sto la-vorando tanto, le cose stanno andan-do bene e speriamo che continui così; e poi il team lavora molto bene, sono bravissimi e, insomma: ho la meglio moto e il meglio team, non ho scuse....devo vincere!

40 41

Page 42: Motology n° 2 (2011)

C

42 43

MITCH, IL ROOKIE CON IL SOGNO DELLA TOP TEN

Incontro con Mitchell Pirotta, l’unico vero rookie del Mondiale Supersport di Leo ZoLea

Classe 1988, Australiano e con un parrocchetto guanceverdi (Pyrrhu-ra molisane) dal numero 19 sulla pancia come segno distintivo: così si presenta Mitchell Pirotta, neo ac-quisto del Kuja Racing di Maurizio Cucchiarini per il Mondiale Super-sport appena cominciato.Accompagnato dalla bella moglie Courtney e dal sempre sorridente papà, incontriamo Mitch nei box del Kuja a Donington dove, tra il nostro inglese arraffazzonato e la sua stret-

ta parlata all’ australiana, scopriamo che lui è, in effetti, il vero ed unico rookie della categoria. Mitch, infatti, non ha mai corso sui circuiti europei, ma sempre e solo in quelli australiani dove, tra l’altro, è acclamato come una grande star e dove ha ottenuto risulta-ti importanti.Scopriamo un ragazzo che ha vo-glia di mettersi in gioco e che non si spaventa nel dire che c’è anco-ra tanto da lavorare e da imparare perché il suo obiettivo per il 2011 è

NeLLa foto Mitch Pirotta coN iL teaM aL coMPLeto: thoMas Nicotra, Luca faso, MauriZio cuc-chiariNi e thoMas caPPeLLetti.

Page 43: Motology n° 2 (2011)

42 43

MITCH, IL ROOKIE CON IL SOGNO DELLA TOP TEN

davvero importante...Mitch, un esordio non proprio fortu-nato in Australia e tante nuove piste tutte da scoprire. Come è stato il tuo approccio al Mondiale Supersport?Quando ero sulla linea di partenza di Phillip Island ho pensato che il mio sogno si stava realizzando: finalmente potevo partecipare al Mondiale Super-sport! Purtroppo gli sforzi dei giorni precedenti sono stati vanificati da un problema meccanico che mi ha obbli-gato ad abbandonare la gara, ma sono comunque positivo perché ho iniziato a conoscere la mia Honda CBR con la quale ho sempre più feeling.In conferenza stampa ero un pò ner-voso, avere vicino Campioni del ca-libro di Max Biaggi o Carlos Checa più tutte quelle telecamere e macchi-ne fotografiche, è stato davvero incre-dibile!Come ti sei preparato per questo se-condo round a Donington?Dopo Phillip Island sono stato per un pò di giorni a Malta con Courtney, mia moglie, e la mia famiglia per una breve vacanza fra le bellezze storiche dell’isola. Abbiamo, inoltre, trovato un

appartamento nel quale andremo al ri-torno da Donington.Oggi hai provato la pista per la prima volta; come ti è sembrata?Mi sono divertito molto perché il trac-ciato alterna curve veloci a curve lente; bello, mi è piaciuto.Come ti sei trovato con la moto? Credo che il set up che abbiamo trova-to sia soddisfacente; ho un pò di pro-blemi con il mio braccio destro per le brusche frenate dovute alla configu-razione del tracciato, ma sono molto contento dei progressi fatti in giorna-ta e spero, dunque, di poter ancora mi-gliorare visto il buon feeling che sto ac-quisendo con la moto.Quale aspettative hai per questa sta-gione 2011?Vorrei riuscire ad entrare nella top ten dei migliori piloti del Mondiale Super-sport.Intanto il buon Mitch ha concluso al 17° posto la sua gara a Donington su 27 piloti schierati in griglia di parten-za; ma, come ci aveva detto, “l’impor-tante è ridurre il gap tra il mio tempo e quello dei migliori… la posizione, poi, arriverà”; e, allora, gas Mitch!

Page 44: Motology n° 2 (2011)

Il modello di punta delle R Series

impiega il know how

di Motogp e Superbike

YZF-R1 e YZF-R6, non sono soltanto sigle, ma Moto (con la m maiuscola!) che hanno contribuito a scrivere pagine gloriose nella storia del motociclismo.Stiamo parlando, infatti, delle Yamaha derivate di serie da quelle moto che, negli ultimi anni, hanno trionfato ovunque, in MotoGP come in Superbike.Nel 2008 Yamaha ha celebrato il decimo anniversa-rio delle R-Series che, da allora, hanno continuato ad evolversi, “rubando” la tecnologia alle superspor-tive che siamo abituati a vedere in pista.Nello specifico YZF-R1 si avvicina come non mai alla M1 del campione del mondo in carica di Moto-Gp, Jorge Lorenzo.Il suo rivoluzionario quadricilindrico in linea adotta un albero a croce con scoppi irregolari, permettendo una erogazione straordinariamente lineare che regala al pilo-ta la sensazione di controllare direttamente la ruota poste-

YAMAHA YZF-R1: CHE STORIA!

44

YZF-R1 e YZF-R6, non sono soltanto sigle, ma Moto (con la m maiuscola!) che hanno contribuito a scrivere pagine

Stiamo parlando, infatti, delle Yamaha derivate di serie da quelle moto che, negli ultimi anni, hanno trionfato

-

45

Page 45: Motology n° 2 (2011)

YAMAHA YZF-R1: CHE STORIA!

riore. Il motore offre sensazioni ine-dite, con una gestibilità assoluta e un suono allo scarico che piacerà molto ai riders più estremi. La sua vicinan-za con la MotoGP è dimostrata dai 182 CV e dalla coppia di 115,5 Nm che dimostrano quanto sia avanzato questo propulsore creato da Yamaha. La potenza del motore è controllata, poi, dal telaio Deltabox che, rigido e bilanciassimo, permette di non per-dere il controllo del mezzo.Ma la novità riguarda gli appassiona-ti di Superbike che potranno acqui-stare la propria Yamaha YZF-R1 nell’ “edizione limitata Akrapovic”, ricava-ta direttamente dalla moto Campio-ne del Mondo di Superbike nel 2009 con Ben Spies.Sfruttando la col-

laudata e vincente esperienza di Akra-povic con il team Yamaha Sterilgarda World Superbike, Yamaha Motor Ita-lia propone, dunque, la versione R1 m. y. 2010 abbinata ad un kit di si-lenziatori racing Akrapovic in carbo-nio, omologati per l’uso stradale (con DBkiller asportabili) senza mutarne il prezzo di listino al pubblico pari a 16.990 € f.c.La versione Akrapovic di Yamaha R1 sfida i confini prestazionali delle su-persportive e, compreso nel prezzo, fornisce anche il copri sellino poste-riore monoposto targato Yamaha per dare quel tocco racing in più che non guasta mai!Ricordiamo, però, che l’ offerta di

accessori Yamaha su R1 m.y. 2010 versio-ne Akrapovic (va-

lore commerciale 1.600 €) è dispo-nibile fino al 30 aprile 2011.

44

ne del Mondo di Superbike nel 2009 con Ben Spies.Sfruttando la col-

Ricordiamo, però, che l’ offerta di Ricordiamo, però, che l’ offerta di accessori Yamaha su accessori Yamaha su R1 m.y. 2010 versioR1 m.y. 2010 versione Akrapovic (vane Akrapovic (va

lore commerciale lore commerciale 1.600 €) è dispo1.600 €) è disponibile fino al 30 nibile fino al 30 aprile 2011.aprile 2011.

45

Page 46: Motology n° 2 (2011)

Caratteristiche Tecniche YAMAHA YZF-R1

MOTORETipo moTore raffreddaTo a liquido, 4 Tempi, doHC, Cilindri paralleli inClinaTi in avanTi, 4 valvole.CilindraTa 998 CC

alesaggio x Corsa 78,0 mm x 52,2 mm

rapporTo di Compressione 12,3 : 1poTenza massima 133,9 KW (182,1 Cv a 12.500 giri/min (senza airbox in pressione)Coppia massima 115,5 nm a 10.000 giri/min

lubrifiCazione CarTer umido

CarburaTore iniezione

Tipo frizione in bagno d’olio, disCHi mulTipli

sisTema di aCCensione TCisisTema di avviamenTo eleTTriCo

sisTema di Trasmissione sempre in presa, 6 marCe

Trasmissione finale CaTena

TELAIOTelaio delaTabox alluminio

sospensione anTeriore forCella a sTeli rovesCiaTi, 43 mm

esCursione anTeriore 120 mm

avanCorsa 24°avanCorsa 102 mm

sisTema sospensione posT. forCellone osCillanTe

esCursione posTeriore 120 mm

freno anTeriore doppio disCo, 310 mm

freno posTeriore disCo, 220 mm

pneumaTiCo anTeriore 120/70 zr17m/C (58W)pneumaTiCo posTeriore 190/55 zr17m/C (75W)

DIMENSIONIlungHezza 2.070 mm

largHezza 715 mm

alTezza 1.130 mm

alTezza sella 835 mm

base ruoTa 1.415 mm

alTezza minima dal suolo 135 mm

peso in ordine di marCia 206 Kg(Compreso serbaToio olio eCarburanTe pieno)CapaCiTà serbaToio CarburanTe 18,0 liTri

quanTiTà olio moTore 3,7 liTri

46

Page 47: Motology n° 2 (2011)

46

Page 48: Motology n° 2 (2011)

motoLOJuniorFILIPPO’S PLAYLIST

Page 49: Motology n° 2 (2011)

motoLOJunior

Giacche e t-shirt reFriGUe, casco MoMo DesiGN, collare tUcaNo UrBaNo, occhiali leVi’s, GUaNti DaiNese, scarpe priMiGi

Partecipa alla selezione di MOTOLOJUNIOR inviando la tua foto a [email protected]

Page 50: Motology n° 2 (2011)

50 51

C

Un Viaggio che da Milano raggiunge Livigno attraverso la Svizzera, ma che permette di viaggiare dentro di sé Di Marco Marcello Bina

Cosa rende una vita piena? Non lo so, ma sicuramente e’ una domanda a cui non posso rispondere in città. Luogo lastricato di buoni propositi, che ci al-lontana sempre più dalla natura, nostra vera culla e fonte di armonia. Preso dalla frenesia inizio a rovistare tra i cassetti di casa come se non avessi un do-mani, apro porte, perlustro centimetro dopo centimetro l’interno di ogni arma-dio, ma nulla, niente di niente, quell’iti-nerario non si trova. Mi siedo esausto a terra con le spalle appoggiate alla pare-te, faccio un lungo respiro e......e rido di gusto! Travolto dal fiume dell’agitazione non mi ero accorto che Kali, il mio cane, mi stava mostrando l’itinerario, custo-dito fieramente tra le sue fauci. Un chia-ro messaggio letteralmente arrivato dalla natura...Afferro il foglio dalla sua bocca e ringraziandolo con una carezza inizio a immergermi mentalmente nell’itine-rario: sì, è proprio quello che mi serve per rispondere alla mia domanda! Domani parto, destinazione Livigno!

FUGA DALLA METROPOLICome ogni mattina la sveglia suona ine-sorabilmente troppo presto, ma oggi il risveglio ha un sapore diverso e veloce-mente preparo il necessario per il viag-gio verso la ricerca della mia armonia. Apro il box e accendo la moto e tra il gri-giore cittadino milanese mi dirigo in di-rezione dei laghi lombardi....si, oggi ho bisogno di ricevere tutto l’aiuto possibi-le dalla natura, seppur sia conscio di al-lungare il mio tragitto...ma si sa, la moto si guida con il cuore e non con la ragio-ne. Esco dalla città appena in tempo per veder sorgere il sole da un campo dis-seminato di aironi, i quali, al mio pas-saggio, si levano in volo. «Non posso chiedere di meglio come inizio!». Mi immetto nella ss33 in direzione Sesto Calende per poi abbandonarla per la ss69 proseguendo in direzione Luino. Dopo aver giocato per un lungo tragit-to con le ombre della moto sull’asfal-to alzo lo sguardo e vedo finalmente il Lago Maggiore alla mia sinistra luccica-

Il Silenzio dell’ArmoniaArmoniaArmonia

Page 51: Motology n° 2 (2011)

50 51

re alla luce del sole. Il Lago era ritenuto sacro dai celti, popolo molto legato alla natura, e per questo non poteva manca-re tra le mie tappe. Alcune tribù celtiche autoctone ritenevano che chi pregasse il lago con cuore puro potesse chiede-re l’esaudirsi di un desiderio. Così, tra il susseguirsi delle bellissime curve della panoramica, per caso o forse per il po-tere del lago, entro in uno stato di rilas-samento tale da farmi sentire tutt’uno con la moto, la strada e l’ambiente cir-costante...una sensazione fantastica che mi permette di arrivare a Luino con la consapevolezza di chi è fiero del viag-gio che ha intrapreso. Luino, (Lüin in dialetto varesotto) antico borgo medie-vale di origine romana, a pochi chilo-metri dal confine svizzero, sui declivi prealpini che circondano il Lago Mag-giore, citando Hemingway in Addio alle armi:«Vidi uno spacco cuneiforme tra le montagne sull’altra sponda e pensai che dovesse essere Luino». Lascio il lago alle mie spalle risalendo parte del monte che ospita la cittadina e seguo la strada in direzione Lugano. Costeggio il fiume Tresa, confine natu-rale tra Svizzera e Italia e una volta ar-

rivato a Ponte Tresa attraverso, come dice anche il nome del comune, un ponte e su di esso trovo la dogana Ita-lo-Svizzera. ALPI ELVETICHEDopo un piccolo controllo di routine da parte dei doganieri sono in Svizzera e noto, a meno di un giro di ruota dall’Ita-lia, che qui l’ordine è ritenuto quasi al li-vello di uno sport nazionale. Ogni filo d’erba è posizionato ad arte nella sua ai-uola ben delimitata, ogni mozzicone di sigaretta e’ ben adagiato negli appositi cestini e ogni strada possiede una su-perficie perfetta come un tappeto da biliardo. Che strano contrasto con il Paese da cui vengo! Rialzo il cavalletto con il piede e riparto in direzione Lu-gano e mi trovo di fronte uno spetta-colo stupendo....Un lago verde come solo i laghi alpini possono permetter-si. Chiedo informazioni ad un passan-te e scopro, scatenando l’ilarità genera-li dei presenti, che quello davanti a me è il Lago di Lugano. Un’immensa diste-sa d’acqua verde. Un verde intenso che ti entra negli occhi e fà vibrare l’anima. Attratto da questo spettacolo decido di proseguire il piu’ possibile il mio itine-rario sulla panoramica del lago per as-saporare tutte le curve e godermi ogni

Il Silenzio dell’Armonia

rivato a Ponte Tresa attraverso, come rivato a Ponte Tresa attraverso, come dice anche il nome del comune, un ponte e su di esso trovo la dogana Ita

rivato a Ponte Tresa attraverso, come

Page 52: Motology n° 2 (2011)

535352

sfumatura dello specchio d’acqua allo stesso momento. Un lago che mi rimar-rà nel cuore, un compagno di viaggio si-lenzioso, ma che sapeva come attirare la mia attenzione in ogni modo. Arri-vato a Lugano mi districo velocemente nel suo traffico, se si può parlare di traf-fico in Svizzera, e mi dirigo verso Val-solda per passare di nuovo il confine e tornare in Italia. Passato il confine ritor-no al solito disordine italiano e mi im-metto nella ss340, la quale mi culla tra le sue curve a largo respiro, fino a Por-lezza. Qui, il mio viaggio con il lago di Lugano si conclude, ma lo saluto felice di aver condiviso con lui tanta strada. Dopo un breve tragitto nella Val Me-naggio mi ritrovo a Menaggio, piccolo paese caratteristico per le sue costru-zioni di chiara origine medioevale e per la sua posizione a strapiombo sul lago di Como. Una piccola sosta e’ d’obbligo per fare due passi tra i vicoli suggesti-vi di questa località. Proseguo in dire-zione di Dubino divertendomi come un fanciullo tra le diverse curve che la mia bicilindrica fagocita con estrema facili-tà. Dopo un po’ di strada percorsa “in compagnia” del lago di Como, lo saluto e proseguo verso Chiavenna. Non fac-cio in tempo a distogliere la mia atten-zione dal lago che incontro paesini ca-ratterizzati da bellissimi edifici in pietra grigia e da simpatici anziani vestiti in costume tradizionale. «Che bello viag-giare!» Commento sotto il casco tra me e me. Supero Chiavenna sulla ss37 in direzione di Castasegna e arrivo a una nuova dogana per rientrare in Svizzera. Ed ecco la Svizzera che ogni mangiatore

di cioccolato si immagina! Una Svizze-ra verde fatta di pascoli e strade tortuo-se che si inerpicano verso passi godibi-li d’estate e impraticabili d’inverno. La moto sotto di me sembra aver trovato il suo habitat naturale tra le innumerevo-li curve e tornanti che mi separano da Silvaplana, paesino del Canton Grigio-ni situato a 1.816 m e bagnato da un pic-colo laghetto. Arrivo dopo 6 km da Sil-caplana a St.Moritz, rinomata località di villeggiatura situata in Alta Engadina, sulla sponda sinistra dell’Inn. Godo di un paesaggio mozzafiato osservando i campanili del borgo che esili si allunga-no come abeti verso il cielo. Qui, seppur sia estate, inizio a sentire freddo e deci-do di indossare una felpa in piu’ sotto il mio giaccone imbottito. Prossima tappa Passo Bernina (2.323 m) e lì il freddo non perdona. In prossimità di Pon-tresina mi accorgo di esser sceso fino a 1777m, ma e’ solo un istante perchè la strada inizia a scalare, come non mai, le montagne, che fiere si ergono davan-ti a me. Incontro sulla mia via il famo-so trenino rosso del Bernina che valica le alpi svizzere. Un paesaggio spettaco-

di cioccolato si immagina! Una Svizzedi cioccolato si immagina! Una Svizze

Page 53: Motology n° 2 (2011)

535352

lare: una intera vallata verde percorsa da un trenino rosso e disseminata qua e là da innumerevoli mucche al pascolo...qualcosa che ti rimane nel cuore. Dopo qualche minuto di strada con penden-ze tra il 7 e il 12% circa raggiungo or-goglioso il Passo Bernina e mi immetto con entusiasmo nella vallata che lo divi-de dal Passo della Forcola.

VALLI INCANTATEIl paesaggio e’ surreale. Una strada gri-gia, esile che si tuffa nella valle come un torrente circondato da migliaia di massi grigi posizionati su un prato immen-so. “Il Paradiso delle marmotte”. Pro-cedendo a velocità ridotta ne osservo una, che mi introduce con un fischio, per poi scappare in una buca vicina. Mi sento un ospite o peggio un figliol prodigo che ritorna nel mondo da cui si era allontanato. Un luogo che silen-ziosamente mi riassorbe nell’armonia di un tempo lontano, quasi dimenticato dal mio cuore. Un luogo dove la frene-sia data dal tempo non esiste. In questo stato di riflessione arrivo al Passo della Forcola e spaesato mi ritrovo a oltrepas-

sare prima il cartello “Italia” e poi quel-lo di Livigno.. Spengo la moto, scendo, mi sdraio nel mezzo di un campo d’erba appena tagliata e assaporo il silenzio as-sordante che avevo tanto ricercato. Il silenzio dell’armonia.

ROAD BOOK Milano/0 *PrenDere la ss33 in Dire-zione sesto calenDe/angerasesto calenDe/60 *Proseguire in Di-rezione luino/laveno tenenDo il lago seMPre sulla sinistraluino/104 *svoltare in Direzione Pon-te tresa e DoPo aver suPerato la Dogana seguire le inDicazioni Per lugano lugano/128 *iMMettersi in Direzio-ne Menaggio DoPo aver Passato nuo-vaMente la frontiera.tenere seMPre il lago Di lugano sulla DestraMenaggio/156 *Proseguire in Dire-zione DuBino sulla ss340DuBino/185 *Percorrere la ss36 in Direzione chiavenna e st.Moritzst. Moritz/253 *Proseguire verso Passo Bernina/forcola Di livigno livigno/298 *fine itinerario

DOVE MANGIARE E DORMIRE st. Moritzhotel chesa guarDalejch-7512, chaMPfer- st.Moritztel. +41 (0) 81 836 63 00hotel, ristorante con all’interno un centro Benessere Dove rilassarsi DoPo una stancante giornata in Moto.una DoPPia con colazione ha un Prezzo Mini-Mo Di 190 euro, Ma le tariffe variano in Base alla stagione.livignolatteria Di livigno via PeMont 911 - zona lago livigno tel: 0039 0342 970 432 fax: 0039 0342 974 331 [email protected] www.latterialivigno.it latteria Dove e’ PossiBile orDinare centi-naia Di ProDotti artigianali a Base Di latte e non. all’interno e’ Presente anche un negozio Di ProDotti tiPici rigorosaMente ProDotti a kM 0

lare: una intera vallata verde percorsa

Page 54: Motology n° 2 (2011)

54 55

UUn angolo di terra sospeso tra mito e realtà con i suoi colori intensi, i suoi profumi di spezie e la natura che abbaglia: questo, è in sintesi, il Marocco una delle mete predilette dai motociclisti italiani che, in sella ad una due ruote, si possono im-mergere nelle suggestioni della cul-tura marocchina, così piena di tra-dizioni, calore e magia.Iniziamo il nostro tour dalla lumi-nosa Casablanca che riflette la luce del sole attraverso le sue case color latte, mentre la magica Marrakech, detta anche la “perla del Sud”, con i suoi sontuosi riad, gli splendidi giardini e i colorati vicoli della me-dina, incanta e seduce da secoli chi la scopre per la prima volta. Proseguendo il viaggio verso Sud lungo la via del deserto, attraver-so paesaggi suggestivi e meravi-gliose kasbah – le tradizionali cit-tadelle fortificate – si scoprono città dal sapore antico come Ouarzaza-te, Zagora ed Erfoud. Nella cornice surreale di Merzouga, al confine col Sahara, la natura offre nelle prime ore del mattino il meraviglioso spettacolo del sorgere del sole die-tro le linee morbide delle dune. Ed

è proprio questo l’itinerario che vi proponiamo, quello che va a tocca-re la parte più selvaggia e meno tu-ristica del Marocco.

PROVATO PER VOI : MAGICO

MAROCCO

Page 55: Motology n° 2 (2011)

54 55

Un viaggio tra le sabbie del deserto del Marocco fino a raggiungere la via più amata dai motociclisti

SuggeStivi paeSaggi Si alternano attra-verSando il deSerto marocchino

Quel Marocco tanto amato dai mo-tociclisti, per le splendide strade pa-noramiche e ben asfaltate che salgo-no oltre i 2000 mt di altezza, per poi

ridiscendere, dopo ben 5 ore di tor-nanti, fino a Ouarzazate. Partendo dal crocevia delle valli di Draa, Dadès e Zis, proprio al con-fine con il grande Sahara, vi con-sigliamo di fermarvi a visitare le splendide casbah di Taourirt e di Aith Benhaddou che si trova a circa 20 minuti dalla città. Qui vi ritrove-rete in quel castello di sabbia e terra, circondato da mandorli in fiore, che è stato teatro di film quali “Law-rence d’Arabia”, “Tè nel deserto”, ed anche “Il Gladiatore”, “Re Salomo-ne”, “Alexander” e “Kundun”.

PROVATO PER VOI : MAGICO

MAROCCO

ridiscendere, dopo ben 5 ore di tornanti, fino a Ouarzazate. Partendo dal crocevia delle valli di

Page 56: Motology n° 2 (2011)

5656

Proseguendo il viaggio lungo que-sta valle vi ritroverete ad Erfoud, l’anticamera di un deserto appe-na accennato da timide dune di sabbia e dalla presenza di qualche palma qua e là. Qui, lontani dalle strade asfaltate e con all’orizzonte solo morbide e impalpabili colline di sabbia, rimarrete incantati dai colori del tramonto o, se decidete di passare la notte in uno degli ac-campamenti berberi, lo spettacolo del sole che risorge dopo una notte tempestata di stelle.Ricordate che l’escursione termica nel deserto, passa dai 40 gradi diur-ni ai 5 gradi notturni: è consigliato, dunque, l’utilizzo di una maglia e di un paio di calze piuttosto pesanti.Superate le dune di Merzouga, vi ri-troverete lungo uno stretto nastro di terra asfaltata che conduce verso la strada maestra fino a Rissani, un villaggio berbero famoso per i suoi datteri e per la sua piccola fabbrica di marmo ricco di inclusioni fos-

sili. Sulla strada più a sud, che ri-conduce a Ouarzazate, si incontra Agdz, famosa per l’antica kasbha del XIII secolo chiamata El Kissa-ne, dal nome della montagna che la protegge: Jebel Kissane. Proseguen-do, il paesaggio assume tonalità più scure che si lasciano alle spalle i co-lori del deserto.E’ così che ci si ritrova nel Maroc-co più vero, quello fatto di bambi-ni allegri che giocano per strada con ruote di bicicletta senza raggi, di donne con coloratissimi jella-ba, che preparano profumate taji-ne nelle cucine delle loro case fatte di terra cruda e paglia e di uomini, con la pelle cotta dal sole e lo sguar-do profondo ed enigmatico, come questa magica terra.

per informazioni: ente nazionale per il turiSmo del maroccovia larga, 23 -20122 milanotel. + 39 02.58303633 /02.58303756fax + 39 02.58303970email [email protected] www.viSitmorocco.com

Page 57: Motology n° 2 (2011)
Page 58: Motology n° 2 (2011)

58 59

I

Il Mondiale Superbike arriva a Monza: approfittiamone per una gita sul lago

by Luca De PaLma

In primavera i colori del lago diven-tano unici e l’atmosfera che si crea sulle sue rive, indimenticabile.Stiamo parlando di Como, le cui mura medievali cingono l’ospite sospingendolo verso le acque del lago omonimo sui cui dolcemen-te si adagia.Vista la prossimità con il Parco e, dunque, con il circuito di Monza vi consigliamo un soggiorno sulle sponde del lago, giusto per apprez-zare in pieno la bellezza paesaggi-stica della Brianza.Affascinante in ogni stagione, Como e il suo lago offrono ogni ge-nere di opportunità al visitatore, dai percorsi archeologici nel Parco della Spina Verde che sovrasta la città, a quelli enogastronomici le-gati ai prodotti a marchio “Sapori di Terra Sapori di Lago”, da quel-li del divertimento (basti pensare al vicinissimo Casinò di Campio-

ne d’Italia, il più grande d’Europa, progettato dall’autorevole architetto Botta) a quelli culturali delle gran-di mostre ospitate nella bellissima Villa Olmo o a quelli architettoni-ci razionalisti di Terragni. Si posso-no seguire gli itinerari legati all’an-tica arte della lavorazione della seta con visita d’obbligo al Museo Didat-tico ad essa dedicato oppure quelli sportivi con i campi da golf più ri-nomati al mondo (Menaggio & Ca-denabbia Golf Club e Villa d’Este

quel ramo del lago di como

ne d’Italia, il più grande d’Europa, ne d’Italia, il più grande d’Europa,

Page 59: Motology n° 2 (2011)

58 59

SuggeStivi e inconfonbiLi Scorci DeL Lago Di como.

solo per citarne due), alternando-li magari a quelli dedicati al benes-sere delle SPA dei grandi alberghi, consorziati nella CIA –Como Im-prenditori Alberghieri- che da più di due secoli fanno dell’ospitalità e

dell’accoglienza il loro leitmotiv. Per chi vuole dedicarsi allo shop-ping, proponiamo una passeggiata per le caratteristiche vie del centro storico cittadino, partendo da piaz-za del Duomo ove si può ammirare la maestosa cattedrale con la cupo-la del Juvara, sulla cui facciata spic-cano il bellissimo rosone, le vetrate artistiche e le due edicole con i due busti di Plinio il Vecchio e Plinio il Giovane scolpiti dal Rodari. Uscen-do dalla città e costeggiando il lago si può intuire, attraverso i loro giar-dini l’eleganza delle ville delle gran-di famiglie italiane o delle star di Hollywood (come George Cloo-ney) oppure ancora di personaggi appartenenti al mondo dell’alta fi-nanza (come Sir Richard Branson)

quel ramo del lago di como

dell’accoglienza il loro leitmotiv. Per chi vuole dedicarsi allo shopping, proponiamo una passeggiata per le caratteristiche vie del centro storico cittadino, partendo da piazza del Duomo ove si può ammirare la maestosa cattedrale con la cupola del Juvara, sulla cui facciata spic

SuggeStivi e

Page 60: Motology n° 2 (2011)

616160

o a quello dello sport (come David Beckam, José Mourinho o, per re-stare in tema moto, Ben Spies), che hanno scelto proprio le sponde la-riane per trascorrere in tranquilli-tà le proprie vacanze o stabilirvi la propria residenza. E, per godere appieno di cotanta bellezza, vi consigliamo di raggiun-gere il vicinissimo paese di Bruna-te a bordo della caratteristica funi-colare che in 7 minuti vi condurrà a 700 metri di altezza per farvi am-mirare dallo splendido belvedere il primo bacino del Lago di Como. A pochi minuti dal centro del borgo vi aspetta il maestoso Faro Voltia-no, dalla cui sommità si vede per-

sino Milano! Non lasciatevi sfuggire, poi, l’occa-sione di una piacevole crociera a bordo dei battelli della flotta della Navigazione Laghi! Potrete conti-nuare a scoprire i suggestivi paesi-ni che si affacciano lungo le coste, cullati dalle onde di quello che è il terzo lago più grande d’Italia, noto in tutto il mondo per le scene ap-parse in film del calibro di Guer-re Stellari, James Bond, o Ocean Twelve.In alternativa al battello potrete ef-fettuare la vostra gita sul lago anche con l’auto e scoprire, così, della vita contadina che ancora oggi caratte-rizza le aziende agricole a condu-

Page 61: Motology n° 2 (2011)

616160

zione famigliare o degli alpeggi ric-chi di piccoli laghi e di una flora e di una fauna ancora selvaggia o, anco-ra, delle valli dell’alto lago che scen-dono sino alle rive del Lario. Da non perdere inoltre, le passeggia-te dei percorsi di trekking che con-ducono dalla Valle d’Intelvi sino al confine con la Svizzera, o a quelle del Triangolo Lariano sino al ver-sante del ramo di Lecco. Gli amanti del cicloturismo tro-veranno tanti itinerari da scopri-re oltre che il Museo del Ciclismo del Ghisallo o, ancora, il Santua-rio della Madonna, patrona dei ci-clisti, dalla cui sommità si può am-mirare uno splendido panorama di

“quel ramo del lago di Como” dove il grande Alessandro Manzoni am-bientò I promessi sposi.E, se siete fortunati, incontrere-te anche il Campione del mondo SBK 2009, Ben Spies, che, in perfet-ta tenuta da ciclista, si mantiene in forma per il nuovo incarico in Mo-toGp a fianco di Jorge Lorenzo.Per informazioni sul territorio, prenotazioni congressi, meeting, incentives ed eventi sul lago di Como:

mizarvia 5 giornate, 2r22012 cernobbio (como), itaLiateL. +39 031 342025fax. +39 031 342015Sito: www.mizarconventionS.com

Page 62: Motology n° 2 (2011)

62 62

AEROPORTI maLPenSa town miLanoteL. +39 02 74852220DiStance from the circuit 60 Km

Linate town miLanoteL. +39 02 74852200DiStance from the circuit 20 Km

HOTELS A MONZA:De La viLLeviaLe regina margherita 15monza (mi)teL. +39 039 382581e-maiL: [email protected]

royaL faLconecorSo miLano 5, monzateL. +39 039 2300187fax +39 039 2300129

DeLLa regionevia eLvezia 4, monzateL. +39 039 382581fax +39 039 380254

Parcovia gonfaLonieri, arcoreteL. +39 039 302950fax +39 039 2050402

aScotvia coLzani 10, monzateL. +39 039 2781260fax +39 039 2781300fax 31 (0) 50 3183166

RESTAURANT**** Saint george Premier(cLoSeD on tueSDay)monza ParK (gate veDano)teL. +39 039 320600

Derby griLL(cLoSeD on SaturDay anD SunDay)viaLe regina margherita 15, monzateL. +39 039 382581

gigi(cLoSeD on weDneSDay)Piazza citterio, monzateL. +39 039 386168

aLLe grazie(cLoSeD on weDneSDay)via Lecco 84, monzateL. +39 039 387903

Prater(cLoSeD on monDay)Piazza San PaoLo 3, monzateL. +39 039 323864

trePPieDe(cLoSeD on monDay)viaLe LombarDia 2, monzateL. +39 039 360265

orSo brunovia Lecco 68, monzateL. +39 039 320965 or 2326367

La Pace(cLoSeD on SunDay)via confaLonieri 133, viLLaSantateL. +39 039 302689

NoleggIo auto:maLPenSa airPort

aviSteL. +39 02 5858481

hertzteL. +39 02 58581137

euroPcarteL. +39 02 58581142/58581047

Linate airPort

aviSteL. +39 02 717214

hertzteL. +39 02 70200256

euroPcarteL. +39 02 76110258 or 76110277

taxI:raDio taxi teL. +39 039 36379

USEFUL INFO

Page 63: Motology n° 2 (2011)
Page 64: Motology n° 2 (2011)

64

AGENDA

64

AGENDA

64

EVENTI

Il Giovedi ' del Motociclista

Yamaha Motor Italia, in collaborazione con il suo Concessionario Ufficiale Negri Motors, pre-

senta “Il Giovedì del Motociclista”, una serie di appuntamenti dedicati agli appassionati delle due

ruote per conoscere più da vicino esperienze e curiosità legate ai piloti professionisti. Primo in-

vitato speciale è stato Luca Scassa, mentre è ancora top secret l’ospite del prossimo appuntamen-

to in programma per il 28 aprile.

Quando: Quando: 28 aprile, 26 maggio e 30 giugno

Dove: Red Point Cafè - Via Valleambrosia 55, Rozzano (MI)

Info: Tel. 02/57535623 www.redpointcafe-milano.it

FIERE/ESPOSIZIONI

Modena terra di motori 2011

A partire dal 6 maggio torna “Terra di Motori”, la più importante manifestazione automo-

bilistica italiana “en plein air”. Più di un mese denso di appuntamenti: una grande mostra

dedicata all’Ingegner Forghieri, che ha trascorso oltre 30 anni in Ferrari, ma anche l’arri-

vo della Mille Miglia con l’omaggio al Museo Casa Enzo Ferrari e la rievocazione dell’an-

tico circuito cittadino, che farà tornare protagonisti i gloriosi viali di Modena, testimoni

delle più belle gare del passato.

Quando: dal 6 maggio con esposizione “L’ingegner Forghieri: la “Furia” dei motori.

Trent’anni di Ferrari e oltre” aperta fino al 12 giugno

Dove: città di Modena

Info: www.modenaterradimotori.com

Modena terra di motori 2011

“L’ingegner Forghieri: la “Furia” dei motori.

Trent’anni di Ferrari e oltre” aperta fino al 12 giugno

Trent’anni di Ferrari e oltre” aperta fino al 12 giugno