2
MUSEO DELLA SETA di Enzo Corbani Attrezzature e immagini riguardanti l’allevamento del baco da seta Il Museo della Seta si trova al primo piano dell’ex filanda in via Cattaneo, 1 a Soncino (CR). L’ingresso è gratuito ogni 2° e 3° domenica del mese (escluso agosto). Orari Estivo: 14.30 - 18.00 Invernale: 14.30 - 17.00 oppure su prenotazione e per informazioni al n. 0374 83188 (ufficio turistico comunale) [email protected] www.soncino.org www.webalice.it/omniasoncini/ Nella raccolta sono presenti tra le altre cose: Manifesti illustrati e avvisi dei mercati della provincia di Cremona alla fine dell’Ottocento sui prezzi dei bozzoli. Varie immagini dei lavori all’interno di una filanda. Manifesti degli Istituti Bacologici illustrati degli anni ‘20. Campionari per i bozzoli in scatole di cartone illustrate in stile liberty. Contenitori per i seme bachi (uova). Termometri per le incubatrici e per le stanze d’incubazione del seme bachi.

MUSEO - Soncino museo della seta.pdfDELLA SETA di Enzo Corbani Attrezzature e immagini riguardanti l’allevamento del baco da seta Il Museo della Seta si trova al primo piano dell’ex

  • Upload
    others

  • View
    3

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: MUSEO - Soncino museo della seta.pdfDELLA SETA di Enzo Corbani Attrezzature e immagini riguardanti l’allevamento del baco da seta Il Museo della Seta si trova al primo piano dell’ex

MUSEO

DELLA SETA di Enzo Corbani

Attrezzature e immagini

riguardanti l’allevamento

del baco da seta

Il Museo della Seta si trova

al primo piano dell’ex filanda

in via Cattaneo, 1 a Soncino (CR).

L’ingresso è gratuito ogni 2° e 3°

domenica del mese (escluso agosto).

Orari

Estivo: 14.30 - 18.00

Invernale: 14.30 - 17.00

oppure su prenotazione e per

informazioni al n. 0374 83188

(ufficio turistico comunale)

[email protected]

www.soncino.org

www.webalice.it/omniasoncini/

Nella raccolta sono presenti tra le altre cose:

Manifesti illustrati e avvisi dei mercati

della provincia di Cremona alla fine

dell’Ottocento sui prezzi dei bozzoli.

Varie immagini dei lavori all’interno di una

filanda.

Manifesti degli Istituti Bacologici illustrati

degli anni ‘20.

Campionari per i bozzoli in scatole di

cartone illustrate in stile liberty.

Contenitori per i seme bachi (uova).

Termometri per le incubatrici e per le

stanze d’incubazione del seme bachi.

Page 2: MUSEO - Soncino museo della seta.pdfDELLA SETA di Enzo Corbani Attrezzature e immagini riguardanti l’allevamento del baco da seta Il Museo della Seta si trova al primo piano dell’ex

LA STORIA

Il Museo della Seta si trova all’interno della

struttura di una filanda appartenente ai

fratelli Meroni. Ora, divenuta proprietà

comunale, è stata ristrutturata e adibita al

centro culturale e turistico.

Cinque erano i setifici principali nel paese

alla fine dell’Ottocento. Solo la ex filanda dei

fratelli Meroni conserva ancora numerose

testimonianze attraverso le quali è possibile

seguire idealmente i processi di lavorazione

cui erano sottoposti i bozzoli dal loro arrivo

nella fabbrica sino alla produzione della seta

grezza.

Elementi ancora visibili riguardanti il lavoro

nella filanda sono:

Il mulino idraulico che, tramite un serie di

ingranaggi e cinghie di trasmissione

forniva energia alle macchine (da una

finestra nel cortile).

LA RACCOLTA

Il Museo della Seta di Soncino si propone di

recuperare una delle tradizioni locali più

sentite e diffuse tra la popolazione

soncinese.

Nella stagione primaverile moltissime

famiglie soncinese di modesta condizione

conducevano l’allevamento del bombice

(baco da seta), spesso per arrotondare i

bilanci famigliari o, per saldare i debiti.

Venivano predisposte all’allevamento una o

più stanze, in particolare ai piani superiori

per evitare la dannosa umidità tipica delle

abitazioni di Soncino. Si rendeva necessario

così cedere la maggior parte della superficie

domestica a questa attività fino al punto da

dover sfruttare gli stessi letti e dormire con

le voraci bestiole sulla coperta.

Il sistema delle vasche di decantazione in

cui veniva filtrata l’acqua della roggia

Mormora, al fine di utilizzarla nella

trattura (nel cortile).

Le due caldaie a carbone, attive in periodi

differenti, collegate al complesso sistema

di distribuzione idrica (nei sotterranei).

Lo sfruttamento e il sempre basso livello dei

salari era una costante nelle attività seriche.

L’orario di lavoro nelle filande poteva toccare

le 16 ore al giorno e spesso le operaie erano

costrette a trascorrere le poche ore di riposo

notturno vicino alla filanda su fienili o

pagliericci in condizioni del tutto prive di

qualsiasi forma igienica. Frequente l’uso di

manovalanza minorile, in particolare le

bambine che seguivano le madri.

Nel 1900 nelle cinque filande di Soncino

lavoravano oltre 450 filatrici.