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RAFFREDDORE ADDIO UNO SPRAY LO SCONFIGGERÀ da www.repubblica.it Entro un decennio dovrebbe essere pronto un medicinale, probabilmente uno spray, in grado di liberarci dal disturbo che scandisce gli autunni, gli inverni e qualche volta anche le altre stagioni. Per gli autori della scoperta si intravede la possibilità del premio Nobel. MTM DICEMBRE 2010/FEBBRAIO 2011 16 N EWS á CENTRI D ECCELLENZA DDIO NASO CHIUSO, GOLA IN FIAMME, tosse e starnuti. Scienziati della Cambridge University hanno scoperto la cura per far scomparire il raffreddore. La malattia più comune del mondo, che colpisce ogni anno, più volte all’anno, milioni di persone di ogni età, potrà essere sconfitta. Potrà essere debellata grazie agli an- ticorpi presenti nel nostro sistema immunitario e a una proteina che si attacca al virus distruggendolo. Entro un decennio dovrebbe essere pronto un medi- cinale, probabilmente uno spray, in grado di liberarci dal disturbo che scandisce gli autunni, gli inverni e qualche volta anche le altre stagioni. Per l’industria farmaceutica si profila una miniera d’oro di nuovi guadagni. Per gli autori della scoperta si intravede la possibilità del premio Nobel. E per tutti i sofferenti del raffreddore si avvicina la fine del naso che cola e degli starnuti in serie. L’eccezionale passo avanti è frutto di studiosi di un centro famoso in tutto il pianeta: il Laboratory of Molecular Biology dell’università di Cambridge, ribattezzato "la fab- A Il raffreddore la malattia più comune del mondo brica dei Nobel" per il numero di premi che ha vinto (14). È possibile che diventino 15, quando l’impatto di questa nuova scoperta comincerà a farsi sentire. Merito di una piccola squadra di giovani studiosi, guidati dal dottor Leo James. La novità della scoperta realizzata dagli scienziati inglesi è questa: per la prima volta hanno verificato che le difese immunitarie del corpo umano possono distruggere il virus del raffreddore "dopo" che questo ha invaso l’interno di una cellula umana, un’impresa fino ad ora ritenuta impossibile. Il dottor James e i suoi collaboratori hanno dimostrato che gli anticorpi del sistema immunitario possono entrare nella cellula insieme al virus invasore e lì, al- l’interno della cellula stessa, riescono poi a distruggerlo con estrema rapidità. "È come un’imboscata che gli anticorpi tendono al virus", scrive il dottor James sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences. "Una volta che il meccanismo immunitario entra in funzione, il virus viene eliminato nello spazio di un’ora o due. È un processo veloce". L’agente che fa fuori il raffreddore è una proteina chia- mata Trim 21, situata nelle cellule. Lavorando su questa proteina, in futuro dovrebbe essere possibile produrre uno spray nasale capace di debellare il raffreddore. Ma non solo. La medesima scoperta, l’idea che gli anticorpi possano distruggere un virus anche dopo il suo ingresso nelle cellule umane, potrebbe eliminarne molti altri, da quello che provoca il vomito a quello che causa diarrea e gastroenterite: virus che uccidono migliaia di bambini ogni anno nei paesi in via di sviluppo. In tal senso, il valore della scoperta fatta a Cambridge è storico. I virus sono i peggiori killer dell’umanità: fanno il doppio delle vittime dei tumori. Avere trovato il modo di metterli fuori uso è una pietra miliare per la medicina. Non a caso è successo nella “fab- brica dei Nobel”, lo stesso labora- torio in cui nel 1953 Jim Watson e Francis Crick scoprirono i segreti del Dna Ü Le difese immunitarie del corpo umano possono distruggere il virus del raffreddore

N EWS RAFFREDDORE ADDIO UNO SPRAY LO SCONFIGGERÀ

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RAFFREDDORE ADDIO UNO SPRAY LO SCONFIGGERÀda www.repubblica.it

Entro un decennio dovrebbe esserepronto un medicinale, probabilmenteuno spray, in grado di liberarcidal disturbo che scandisce gli autunni, gli inverni e qualche voltaanche le altre stagioni.Per gli autori della scoperta si intravedela possibilità del premio Nobel.

MTM DICEMBRE 2010/FEBBRAIO 2011

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NEWSáCENTRID’E

CCELLE

NZA

DDIO NASO CHIUSO, GOLA IN FIAMME, tosse

e starnuti. Scienziati della Cambridge

University hanno scoperto la cura per

far scomparire il raffreddore. La malattia

più comune del mondo, che colpisce ogni anno, più

volte all’anno, milioni di persone di ogni età, potrà

essere sconfitta. Potrà essere debellata grazie agli an-

ticorpi presenti nel nostro sistema immunitario e a

una proteina che si attacca al virus distruggendolo.

Entro un decennio dovrebbe essere pronto un medi-

cinale, probabilmente uno spray, in grado di liberarci

dal disturbo che scandisce gli autunni, gli inverni e

qualche volta anche le altre stagioni. Per l’industria

farmaceutica si profila una miniera d’oro di nuovi

guadagni. Per gli autori della scoperta si intravede la

possibilità del premio Nobel. E per tutti i sofferenti del

raffreddore si avvicina la fine del naso che cola e degli

starnuti in serie.

L’eccezionale passo avanti è frutto

di studiosi di un centro famoso in

tutto il pianeta: il Laboratory of

Molecular Biology dell’università

di Cambridge, ribattezzato "la fab-

AIl raffreddorela malattia più

comunedel mondo

brica dei Nobel" per il numero di premi che ha vinto

(14). È possibile che diventino 15, quando l’impatto di

questa nuova scoperta comincerà a farsi sentire. Merito

di una piccola squadra di giovani studiosi, guidati dal

dottor Leo James. La novità della scoperta realizzata

dagli scienziati inglesi è questa: per la prima volta

hanno verificato che le difese immunitarie del corpo

umano possono distruggere il virus del raffreddore

"dopo" che questo ha invaso l’interno di una cellula

umana, un’impresa fino ad ora ritenuta impossibile.

Il dottor James e i suoi collaboratori hanno dimostrato

che gli anticorpi del sistema immunitario possono

entrare nella cellula insieme al virus invasore e lì, al-

l’interno della cellula stessa, riescono poi a distruggerlo

con estrema rapidità. "È come un’imboscata che gli

anticorpi tendono al virus", scrive il dottor James sulla

rivista Proceedings of the National Academy of Sciences.

"Una volta che il meccanismo immunitario entra in

funzione, il virus viene eliminato nello spazio di un’ora

o due. È un processo veloce".

L’agente che fa fuori il raffreddore è una proteina chia-

mata Trim 21, situata nelle cellule. Lavorando su questa

proteina, in futuro dovrebbe essere possibile produrre

uno spray nasale capace di debellare il raffreddore. Ma

non solo. La medesima scoperta, l’idea che gli anticorpi

possano distruggere un virus anche dopo il suo ingresso

nelle cellule umane, potrebbe eliminarne molti altri,

da quello che provoca il vomito a quello che causa

diarrea e gastroenterite: virus che uccidono migliaia di

bambini ogni anno nei paesi in via di sviluppo. In tal

senso, il valore della scoperta fatta a Cambridge è

storico. I virus sono i peggiori killer dell’umanità: fanno

il doppio delle vittime dei tumori. Avere trovato il modo

di metterli fuori uso è una pietra miliare per la medicina.

Non a caso è successo nella “fab-

brica dei Nobel”, lo stesso labora-

torio in cui nel 1953 Jim Watson e

Francis Crick scoprirono i segreti

del Dna Ü

Le difese immunitarie del corpo umano

possono distruggereil virus del raffreddore

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NEWSáCENTRID’E

CCELLE

NZA

ON C’È CURA PER LA CELIACHIA. L’unica è

evitare quegli alimenti a base di cereali

e soprattutto frumento che contengono

il glutine, ossia la causa di questa forma

di intolleranza alimentare. Una mano ai celiaci italiani

-oltre 100mila, a cui si aggiungono i 500mila celiaci

“attesi” -viene ora dal fatto che la Guida alla spesa

quotidiana, creata dall’Associazione italiana, è dispo-

nibile come applicazione Apple scaricabile su i-phone.

Per questa malattia l’unica cura è la dieta corretta per

tutta la vita. La guida permette di

scegliere, adesso anche tramite il

telefonino, gli alimenti privi di glu-

tine per poi comprarli nei punti

vendita specializzati: farmacie, negozi convenzionati

e grande distribuzione. Prima il malato aveva una

possibilità di scelta limitata anche per il sapore degli

alimenti, oggi in farmacia si possono trovare anche

prodotti di pasticceria.

Per abbattere i costi a chi è costretto a selezionare gli

alimenti, il ministero della Salute ha anche promosso

un registro nazionale degli alimenti senza glutine, ero-

gabili gratuitamente ai celiaci da parte del Servizio sa-

nitario nazionale (SSN). Non rispettare la dieta per chi

soffre di celiachia può provocare,

tra l’altro, infertilità, bassa statura

nei maschi e l’insorgere di altre ma-

lattie come il diabete Ü

Per questa malattia l’unicacura è la dieta corretta

per tutta la vita

N

CELIACHIA,LA GUIDA AI CIBI SICURI DIVENTAAPPLICAZIONE PER I-PHONEdawww. repubblica.it

L'intolleranza al glutine comparesempre più spesso in età adultae in alcuni casi ci si ammala ancheda anziani.Basti pensare che il numerodelle nuove diagnosi fra gli over 60è raddoppiato in 15 anni

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NEWSáCENTRID’E

CCELLE

NZA

COME COMPORTARSI IN CASODI OVERBOOKING AEREO?da www.altroconsumo.it

Le compagnie aeree in caso di overbooking, di cancellazionedel volo o di ritardo di almeno 2 oredevono fornire al passeggeroun avviso scritto con le regolein materia di assistenza e di compensazione pecuniariapreviste dal regolamento europeo

OVERBOOKING CONSISTE nella vendita

di prenotazioni o di biglietti in nu-

mero superiore a quelli realmente

disponibili sull’aereo. Questo serve alle compagnie

aeree per tutelarsi dall’eventualità di non esaurire tutti

i posti disponibili, a causa di rinunce da parte di alcuni

passeggeri. In compenso, però, è spesso fonte di disagi

per i passeggeri, poiché le compagnie non di rado

abusano di questa pratica, vendendo un numero di

biglietti esageratamente in sovrannumero (fino al 30%

in più dei posti disponibili). In questo modo alcuni

passeggeri, giunti in aeroporto in orario e con regolare

prenotazione, si vedono negato l’imbarco, essendo

ormai l’aereo “tutto esaurito”. Il regolamento europeo

(regolamento CE n.261/04) in vigore dal 17-2-2005 ha

introdotto nuovi diritti per i passeggeri e obblighi per

le compagnie aeree che in caso di overbooking o di

cancellazione del volo, o di ritardo di almeno 2 ore,

devono fornire direttamente al passeggero un avviso

scritto con le regole in materia di assistenza e di com-

pensazione pecuniaria previste dal regolamento eu-

ropeo. Il regolamento riguarda sia i voli di linea sia i

voli charter. Più precisamente tale regolamento si

applica a qualunque vettore aereo (comunitario e

non) in partenza da uno Stato membro dell’Unione

Europea e a qualunque vettore comunitario che effettui

un volo verso uno Stato membro dell’UE. Il passeggero,

per poter godere della tutela prevista dal suddetto re-

golamento, deve essere in possesso

di prenotazione del volo confermata

e deve essersi presentato all’accet-

tazione all’ora indicata per iscritto

Il terminal di un aereoportointernazionale

dal vettore aereo. La compagnia aerea deve cercare

un accordo con altri passeggeri che eventualmente

fossero disposti a cedere il loro posto a chi dovrebbe

rimanere “a terra”. Se lo scambio non è realizzabile, il

passeggero ha diritto alla scelta tra il rimborso del bi-

glietto (che deve essere effettuato entro 7 giorni) e un

volo alternativo, non appena possibile, o in altra data

di suo gradimento. Inoltre, ha diritto a eventuali pasti

e pernottamenti gratuiti, oltreché all’effettuazione di

2 telefonate o fax o e-mail gratuitamente.

Compensazione pecuniaria. Oltre all’assistenza la

compagnia deve corrispondere i seguenti indennizzi

per il negato imbarco: € 250 per voli inferiori a 1500

km, € 400 per voli intra-Ue superiori a 1500 km e per

le altre tratte comprese tra 1500 e 3500 km, € 600 per

voli extra-UE superiori a 3500 km. Se il passeggero

opta per un volo alternativo, la compensazione in

denaro può essere ridotta. Gli stessi diritti spettano al

passeggero se il volo è stato cancellato.

L’indennizzo non è dovuto qualora:

1) la compagnia riesca a dimostrare che la respon-

sabilità della cancellazione non è sua, ma dovuta

a circostanze eccezionali (onere della prova a

carico della compagnia)

2) il passeggero sia stato informato della cancella-

zione almeno 2 settimane prima della partenza

3) sia stata offerta al passeggero la possibilità di

imbarcarsi su un volo alternativo a un orario vicino

a quello originale.

In caso di sistemazione su un volo alternativo, se il

posto è in una classe superiore il passeggero non deve

pagare alcun sovrapprezzo; se il posto è in una classe

inferiore, gli viene rimborsata (entro 7 giorni) una per-

centuale del biglietto, diversa a seconda della lunghezza

della tratta: 30% per viaggi fino a 1500 km, 50% per le

tratte intra-Ue superiori a 1500 km

e per le altre tratte comprese tra

1500 e 3500 km, 75% per le tratte

extra-UE superiori a 3500 km Ü

I passeggeri si sono vistinegare l’imbarco essendo

ormai “tutto esaurito”

L’

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NEWSáCENTRID’E

CCELLE

NZA

NGEL, UN DISPOSITIVO ANTI ALCOL per auto

in grado di individuare esattamente

chi delle persone a bordo dell’auto ab-

bia bevuto troppo. E, nel caso in cui sia stato il condu-

cente dell’auto ad alzare il gomito, il dispositivo arriva

addirittura a far rallentare e fermare l’auto. Lo riferisce

il quotidiano nazionale, spiegando che il dispositivo

battezzato ANGEL, Analyser gas espiratory level, è stato

messo a punto da Gianfranco Azzena direttore della

clinica chirurgica dell’università di Ferrara e dall’in-

gegnere Antonio La Gatta titolare di un’azienda pado-

vana di software.

Angel è stato presentato recentemente al Polo della

Qualità di Napoli nell’ambito della

manifestazione “Genio e Tecnologia

italiana” dove è stato montato come

prototipo su una Fiat Bravo. Il di-

spositivo ha tre sensori che rilevano il tasso alcolico

delle persone all’interno dell’auto. Se il conducente

ha bevuto troppo l’auto rallenta o si ferma. ANGEL non

si lascia ingannare perché annusa l’alito del guidatore

ogni 10 secondi e non prevede la volontarietà del con-

trollo così l’analisi dell’alito del conducente avviene

sempre e comunque.

Il sensore dell’alcol può essere poi affiancato anche a

uno per gli stupefacenti. Il progetto è ora sul tavolo

del ministro dei Trasporti. «Nel 2007 -spiega il professore

Azzena- la Clinica che dirigo aveva sottoscritto una

convenzione con il ministro dei Trasporti, Alessandro

Bianchi, per la sperimentazione del progetto ANGEL.

Ora abbiamo concluso la fase spe-

rimentale e abbiamo inviato al mi-

nistero tutta la documentazione

relativa al dispositivo» Ü

Il dispositivo arrivaaddirittura a far rallentare

e fermare l’auto

A

Con Angelse il conducenteha bevuto troppol’auto rallentao si ferma

ARRIVA L'AUTO ANTI-ALCOL,SI BLOCCA SE CHI GUIDAHA BEVUTO TROPPOda www.lastampa.it

Analyser Gas Expiratory Level è il vero nome di Angel e significa “analizzatoredel livello di gas nell’alito”, dove gas è l’alcol che si assume

AGENZIA

SIN

TESI

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NEWSáCENTRID’E

CCELLE

NZA

STALKING: QUANDO LE ATTENZIONIDIVENTANO PERSECUZIONEda Ministero delle Pari Opportunità

Le vittime possono querelare subitolo stalker o chiederne primal’ammonimento.Una risposta concreta ai cittadini,dopo un lungo oblio normativo.I comportamenti persecutorisono riconducibili a molestie reiterate,sia sessuali che psicologiche,tali da causare uno stato di prostrazione che inducela vittima a modificareil modo di vivere quotidiano

ATTENZIONE che si trasforma in os-

sessione. Molestie quotidiane, si-

lenziose, difficili da individuare e

arrestare. E il sospetto diventa paura, erode la libertà

fino a costringersi in una prigione soffocante. Questo

è lo stalking: comportamenti reiterati di sorveglianza,

controllo, contatto pressante e minaccia che invadono

con insistenza la vita di una persona per toglierle la

quiete e l’autonomia. Gli atti persecutori sono ora un

reato ben definito, punito con condanne da sei mesi a

quattro anni di reclusione.

Dall’entrata in vigore della legge sullo stalking, il 25

febbraio scorso, è emerso un fenomeno dalle dimensioni

allarmanti, portando alla luce centinaia di richieste di

aiuto da parte delle vittime.

Se i numeri impressionano per la loro crudezza, è

ancor più sconcertante la casistica che l’introduzione

del reato, fortemente voluta dal Ministro Carfagna, ha

reso finalmente visibile. Con la possibilità di intervenire:

le vittime possono querelare subito lo stalker o chiederne

prima l’ammonimento. Una risposta concreta ai cit-

tadini, dopo un lungo oblio normativo.

I comportamenti persecutori sono

riconducibili a molestie reiterate,

sia sessuali che psicologiche, tali

da causare uno stato di prostrazione

Il manifestoutilizzato nella

campagnacontro lostalking

che induce la vittima a modificare il modo di vivere

quotidiano. Nello specifico, la legge aumenta le con-

danne da sei mesi a quattro anni, e le pene sono ag-

gravate se il fatto è commesso dal coniuge legalmente

separato o divorziato o da persona legata alla vittima

da relazione affettiva, se avviene a danno di un minore,

di una donna incinta, di una persona disabile. Il reo è

punito con l’ergastolo se, nell’escalation di atti perse-

cutori accertati, uccide la vittima.

Per una prima assistenza è attivo 24 ore su 24 il numero

gratuito antiviolenza 1522, in grado di mettere in col-

legamento diretto le vittime con le questure, offrendo

anche supporto psicologico e giuridico. Il numero è

attivo tutti i giorni dell’anno ed è accessibile dall’intero

territorio nazionale gratuitamente, sia da rete fissa

che mobile, con un’accoglienza disponibile nelle lingue

italiano, inglese, francese, spagnolo e arabo. Le operatrici

telefoniche dedicate al servizio forniscono una prima

risposta ai bisogni delle donne vittime di violenza, of-

frendo informazioni utili e un orientamento verso i

servizi socio-sanitari pubblici e privati presenti a livello

locale. Il servizio mediante l’approccio telefonico so-

stiene l’emersione della domanda di aiuto, consentendo

un avvicinamento graduale ai servizi da parte delle

donne con l’assoluta garanzia dell’anonimato.

Inoltre, è operativo presso il Dipartimento per le Pari

Opportunità il Nucleo Carabinieri -Sezione Atti Perse-

cutori- composto da 13 carabinieri tra criminologi,

psicologi, sociologi, biologi e in-

formatici, al lavoro per monitorare

il fenomeno e individuare i profili

psicosociali di molestatori Ü

È attivo 24 ore su 24 il numero

gratuito antiviolenza 1522

L’

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NEWSáCENTRID’E

CCELLE

NZA

N CONFORMITÀ ALLE DISPOSIZIONI del Decreto del

Presidente della Repubblica n.178/2010, a partire

dal 31 gennaio 2010 gli abbonati agli elenchi te-

lefonici pubblici che non vogliono più ricevere

chiamate dagli operatori di telemarketing per attività

commerciali, promozionali o per il compimento di ri-

cerche di mercato tramite l’uso del telefono, possono

“opporsi” alle telefonate indesiderate iscrivendosi al

Registro Pubblico delle Opposizioni.

Ciascun abbonato -sia persona fisica sia persona giu-

ridica, ente o associazione- il cui numero telefonico è

presente negli elenchi telefonici pubblici, potrà richiedere

al Gestore l’iscrizione gratuita nel Registro Pubblico

delle Opposizioni mediante cinque modalità:

WEB, TELEFONO, RACCOMANDATA, FAX, EMAIL

L’iscrizione al Registro Pubblico delle Opposizioni è:

• Rivolta esclusivamente agli abbonati la cui numera-

zione è presente negli elenchi telefonici pubblici

• Gratutita

• A tempo indeterminato

• Revocabile senza alcuna limitazione

• Possibile in ogni momento, a qualsiasi ora anche nei

giorni festivi

• Idonea alla contemporanea iscrizione di più nume-

razioni intestate allo stesso abbonato

• Sicura e protetta contro l’accesso abusivo, in quanto

l’accesso ai dati forniti dall’abbonato sarà effettuato

solo per finalità ispettive da parte del Garante per la

Protezione dei dati personali o dell’Autorità giudiziaria

• Decade automaticamente quando cambia l’intesta-

tario o si verifica la cessazione dell’utenza, attraverso

l’aggiornamento automatico del Registro

Sarà possibile effettuare operazioni di aggiornamento

dell’iscrizione e di revoca dell’iscrizione dal Registro

Pubblico delle Opposizioni con le stesse modalità uti-

lizzate per l’iscrizione al servizio. Per poter aggiornare

I

REGISTRO PUBBLICO DELLE OPPOSIZIONI

da www.registrodelleopposizioni.it

Le nuove regole del Marketing Telefonico (Decreto del Presidente della Repubblica n°178/2010)

[email protected] 54224822GESTORE DEL REGISTRO PUBBLICO DELLE OPPOSIZIONI - ABBONATIUFFICIO ROMA NOMENTANOCASELLA POSTALE 721100162 ROMA [email protected] DEL REGISTRO PUBBLICO DELLE OPPOSIZIONI- INFORMAZIONIUFFICIO ROMA NOMENTANOCASELLA POSTALE 721200162 ROMA RM

WEBTelefono - Numero Verde

emailFAX

Raccomandata

email

Posta ordinaria o Raccomandata

ISCRIZIONE,AGGIORNAMENTO,CANCELLAZIONE

INFORMAZIONI

E RECLAMI

e revocare l’iscrizione viene richiesto il “codice utenza”,

che costituisce un’ulteriore forma di tutela per l’ab-

bonato contro l’accesso abusivo ai propri dati. Il codice

utenza viene fornito al momento dell’iscrizione attra-

verso l’email o la modalità telefonica. In caso di smar-

rimento, il codice utenza viene comunicato dal ri-

sponditore automatico, chiamando il numero verde

800.265.265 dalla numerazione telefonica iscritta.

Per la richiesta di informazioni, risoluzione dei problemi

durante la fase d’iscrizione e presentazione di eventuali

reclami è possibile scrivere una email all’indirizzo di

posta elettronica: [email protected] oppure in-viare una lettera per posta ordinaria o raccomandata

all’indirizzo predisposto dal Gestore.

È importante ricordare che il Registro Pubblico delle

Opposizioni mette l’abbonato al riparo dalle chiamate

indesiderate degli operatori di telemarketing che uti-

lizzano come fonte dei propri contatti gli elenchi tele-

fonici pubblici. L’iscrizione di un abbonato nel Registro

non esclude il trattamento dei suoi dati per finalità di

telemarketing da parte dei singoli soggetti che abbiano

raccolto i dati -forniti consenzientemente dagli abbo-

nati- da fonti diverse dagli elenchi telefonici pubblici

(per esempio tessere di fidelizzazione, tessere per rac-

colta punti, promozioni eccetera), purché ciò sia av-

venuto nel rispetto della normativa vigente Ü

OPERAZIONE MODALITÀ CONTATTO

TURKU E TALLINN CITTÀDELLA CULTURA PER L’ANNO 2011

da www.corriere.it

Turku, in Finlandia, e Tallinn, in Estonia, sono le due capitali prescelte per il titoloCapitale europea della cultura 2011

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NEWSáCENTRID’E

CCELLE

NZA

URKU, QUINTA CITTÀ FINLANDESEper numero

di abitanti, è stata capitale del paese

prima di Helsinki. È stata la prima ca-

pitale della Finlandia. Non lo è più dal 1812, cioè da

quando i russi spostarono la capitale ad Helsinki. La

città vive e si è sviluppata lungo il fiume Aurajoki ed è

diventata un centro noto per i suoi monumenti storici,

per i ristoranti sulle barche ancorate lungo il fiume e

per l’ambiente accademico ricco di vita.

La città è sempre stata pioniera nell’accogliere nuove

idee e nell’ospitare alcuni dei più importanti eventi

culturali del paese. Oltre alla forte tradizione di festival

musicali, organizzati ininterrottamente da 40 anni,

offre regolarmente anche mercati medievali, spettacoli

teatrali durante l’estate e centinaia di eventi natalizi.

In totale saranno oltre 150 i progetti individuali e

migliaia gli altri eventi che cercheranno di mostrare

cosa davvero significa la cultura in queste due città.

Con una convinzione: quella che la

cultura possa avere un impatto po-

sitivo sul benessere dei cittadini.

Tutto il programma è incentrato sui

valori della cooperazione, dell’aper-

tura mentale, dell’accessibilità, della

responsabilità, includendo anche

la creazione di case per anziani, scuole e asili. Ed una

grande iniziativa che coinvolge i medici, chiamati a di-

stribuire circa 5.500 “prescrizioni culturali” cioè biglietti

omaggio per gli eventi. Tra i principali eventi che avranno

luogo nel corso del 2011 alcune importanti mostre che

resteranno in scena tutto l’anno, a Logomo, ex deposito

ferroviario trasformato in spazio culturale post-industriale.

Innanzitutto, la più grande mostra di fotografia con-

temporanea mai realizzata in Finlandia, Alice in won-

derland, prodotta dal Museo Finlandese di Fotografia

con l’obiettivo di sottolineare il sottile margine tra la

fantasia e la realtà nell’arte fotografica di oggi.

Quasi la totalità dei biglietti per gli eventi sarà gratuita.

Tallinn è sede prediletta di teatri e musica alternativa.

È anche una delle città europee più inclini alla lettura

dove non mancano festival di cantastorie. Sono previsti

concerti di jazz, balletti, mostre di dipinti o fotografie,

la settimana della moda per giovani e anche il primo

campionato mondiale di sculture

viventi con partecipanti dotati di

fiaccole accese.

Tallinn è anche una città multicul-

turale in quanto rappresenta il pun-

to di incontro tra la cultura del-

l’Europa orientale e occidentale Ü

Tutto il programma è incentrato sui valori della cooperazione,

dell'apertura mentale, dell'accessibilità,

della responsabilità

T

Al lato unaveduta aerea

di Turku, a destra due

vedute di Tallin

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SOCIALEáCENTRID’E

CCELLE

NZA

SALVO, DALLA SICILIA CON SIMPATIA

diMirella Bufalini

Da una lettera di Salvo: ...«in questi quattro giorni mi sono trovatocome in casa mia. Durante l'intervento il dottor Raimondo è stato di una bravuraeccezionale infatti non ho sofferto nè prima nè dopo. Questa equipe di medici è fantastica ed io gli affido con piena fiducia la mia vita»

INO ALL’ETÀ DI 10 ANNI, Salvatore è stato

un bambino molto vivace, il primo della

classe. Un giorno, la mamma, la signora

Giovanna, aveva appena finito di cucinare, va a cercarlo

nella sua camera per avvertirlo di mettersi a tavola e

non trovandolo, cerca per tutta casa, lo chiama a voce

alta ma senza risultato. Ha un brutto presentimento e

angosciata si affaccia dal balcone dell’appartamento

sito al terzo piano: Salvo era steso al suolo, caduto non

si sa come né perché. Dopo l’incidente il bimbo entra

in coma per grave trauma cerebrale con frattura frontale,

distacco dell’ipofisi, spappolamento della milza, con-

tusione polmonare ed emiparesi destra. “Vegeta” per

circa un mese in sala rianimazione. I suoi familiari

non lo lasciano un attimo, continuano a pregare e a

sperare nonostante il consiglio dei medici fosse quello

di accettare il dolore e di rassegnarsi. Ma alcune volte

dove non può arrivare l’uomo, anche il miglior luminare

del mondo, può arrivare una forza Superiore che

cambia completamente le cose. In una bella giornata

di sole Salvo si sveglia e di lì il miracolo. Viene trasportato

ad Ariccia dove il dott. Pierrot si prende cura di lui con

tutte le terapie riabilitative del caso. Salvo dice le sue

prime parole: «minchia, ho fame», poi con il tempo

pronuncia anche il nome della

sorella, ricomincia pian piano

a camminare e a ricordare tutto.

È una gioia per me conoscere

Salvo, m’imprime energia po-

sitiva, è di un umorismo unico,

potrebbe fare tranquillamente il cabarettista, ne ha

tutti i numeri. Ha appena subito un intervento chirurgico

e non ha minimamente perso la sua vivacità... mi siedo

accanto a lui e gli chiedo se si sente di tornare indietro

con gli anni, oggi è un bel trenduenne, per raccontarmi

le sensazioni di quell’esperienza traumatica del coma.

«Ricordo solo che la mia anima fu chiamata dal Signore,

sono stato accolto in cielo dai miei nonni e da quattro

angeli con le lance incrociate verso l’alto che proteg-

gevano una grande porta. Alla domanda che sei venuto

a fare, risposi che ero stato chiamato. Gli angeli hanno

abbassato le lance e mi hanno fatto entrare. Lì sono

stato abbagliato da una grande luce e ho visto Gesù,

non riesco a trovare le parole per descrivere quello che

ho provato. Era meraviglioso. Gesù mi ha chiesto se

volevo rimanere o tornare sulla terra…io Gli ho detto

che volevo stare con i miei genitori». Salvo si commuove

e gli sgorgano due lacrimoni ma dopo poco torna a

scherzare e a fare battute. Avrebbe voluto diventare un

notaio, invece ha un diploma come tecnico di computer,

ma ha una marcia in più, nonostante soffra di crisi epi-

lettiche e ripeta alcune volte le stesse cose. Ha un

quoziente d’intelligenza superiore al normale, è colto,

generoso e stare con lui è un vero dono. Il padre mi con-

ferma che è capace di incutere

buon umore a chiunque, tant’è

vero che a Caltanissetta, la città

dove vive, ha una miriade di amici

e tutti lo invitano per godere della

sua simpatica compagnia Ü

Per informazioni: Medicalteam srl

Odontoiatria Speciale065813375

[email protected]

F

Da sinistra:Dott.ssa OrianaBonaventura,

Il Dott. EugenioRaimondo,

Salvatore AntonioManganaro,

Dott.ssa Michaela Soricu

MTM DICEMBRE 2010/FEBBRAIO 2011

25

SOCIALEáCONVEGNI

ABATO 20 NOVEMBRE si è concluso a Forlì,

con successo ed entusiasmo, il 2° Corso

teorico di aggiornamento per Assistenti

di Studio Odontoiatrico organizzato

dalla S.I.O.H. (Società Italiana di Odontoiatria per l’-

Handicap) con la preziosa collaborazione della DEAdent

di Forlì, l’Unità Operativa di Chirurgia Maxillo-Facciale

dell’Ospedale Bufalini di Cesena e il Patrocinio Scientifico

dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri

della Provincia di Rimini. Il Corso, organizzato dal Dott.Marco Magi e dalla Dott.ssa Paola Morgagni, ha vistola partecipazione di oltre 100 Assistenti, convenute da

tutta la Romagna, che hanno svolto un programma di

16 ore in quattro incontri bisettimanali.

La S.I.O.H., come Società Scientifica, anche quest’anno,

ha voluto fortemente valorizzare la figura dell’assistente

dentale come persona ed il suo importante ruolo nel

Team odontoiatricoÜ

SAlcuni membridella S.I.O.H.con al centroil Dott. Raimondo.I 100 assistentiche hannopartecipatoal corso

del Dott. Marco Magi e della Dott.ssa Paola Morgagni

ANECESSITÀDELCORSOè nata a seguito della

crescita delle conoscenze relative alle tec-

niche di rilevamento delle lesioni che po-

tenzialmente sono a rischio di trasfor-

mazione maligna. Troppo spesso, anche l’Odontoiatra

limita la propria attività clinica ai tessuti duri orali senza

riporre, nell’esame obiettivo, attenzione alla ricerca di

lesioni sospette. Un buon contributo intellettuale del-

l’Igienista Dentale, che a volte è il primo esecutore di un

LGli Igienisti Dentalidurante la partecipazioneal corso

Giornata culturale AIDI Puglia Basilicata con il patrociniodel Corso di Laurea in Igiene Dentale CLID dell'Università degli Studi di Bari “Aldo Moro”. Il corso è stato tenuto a Bari il 26 febbraio 2011

S.I.O.H. COMUNICATO STAMPA

«PARTECIPARE PER CRESCERE»

«IL RUOLO DELL'IGIENISTA DENTALENELL'INTERCETTAZIONE PRECOCE DELLE LESIONIDELLE MUCOSE ORALI» Relatore Dott. Eugenio Raimondo

trattamento specialistico professionale, è importante

nel coadiuvare l’attività clinica diagnostica. Istruire l’Igie-

nista alla individuazione di lesioni sospette che possono

mettere a rischio lo stato di salute generale del paziente

non solo consente all’Odontoiatra di avere un buon

supporto clinico, ma permette di estendere il campo di

applicazione di questa nuova figura professionale.

Al corso hanno parteciapto 100 Igienisti Dentali della

Puglia e della Basilicata Ü

XVI° CONGRESSO NAZIONALE S.I.O.H.[SOCIETÀ ITALIANA DI ODONTOSTOMATOLOGIA PER L’HANDICAP]

www.congressosioh2011.it

Lo stato dell’Arte in Odontoiatria Speciale

Ricerca e Clinica

VENERDI 30 SETTEMBRE 2011

8.00 Registrazione partecipanti8.30 Inaugurazione del congresso

Saluti del Presidente e delle Autorità

9.30 Lectio Magistralis10.30 Break

1° SESSIONE10.45 Aspetti neuro-psichiatrici13.15 Lunch

2° SESSIONE14.30 Patologia orale16.00 Break16.15 Relazioni e comunicazioni libere19.30 Chiusura dei lavori21.00 Cena sociale

SABATO 1 OTTOBRE 2011

3° SESSIONE9.00 Approccio anestesiologico

e teraupetico

4° SESSIONE9.30 Conservativa ed endodonzia10.45 Break

5° SESSIONE11.00 Igiene-Parodontologia

6° SESSIONE12.00 Chirurgia orale-Implantologia13.00 Lunch

7° SESSIONE14.30 Il paziente critico

8° SESSIONE15.30 Ortognatodonzia.

Aspetti medico legali15.45 Incontro con le associazioni:

problematiche a confronto16.30 Consegna attestati

Premiazione PosterCompilazione ECMChiusura lavori

17.00 Assemblea dei soci20.00 Concerto per i soci S.I.O.H.21.30 Cena soci S.I.O.H.

PAOLA [CS] 30 SETTEMBRE - 1 OTTOBRE 2011AULA MAGNA DEL SANTUARIO DI SAN FRANCESCO DI PAOLA

INFORMAZIONI UTILI

COMITATO ORGANIZZATOREDott. Eugenio Raimondo (Coordinatore)Dott. Marco MagiDott. Ernesto IusiDott. Luigi Montella

COMITATO SCIENTIFICODott. Eugenio Raimondo (Coordinatore)Dott. Roberto RozzaDott. ssa Elena PozzaniDott. ssa Anna Maria Baietti

CONTATTIDott. Eugenio Raimondo Cell. +39337783527E mail: [email protected]

Medical Team SrlVia Ippolito Nievo, 61- 00153 RomaTel. 06.5813375 - 5811022Fax 06.5882332

Per partecipare al Congresso:www.congressosioh2011.it

P R O G R A M M A T E M A T I C O

MTM DICEMBRE 2010/FEBBRAIO 2011

27

SOCIALEáNEWSDISABILIT

À

QUELLO CHE SI PUÒ FARE all’Orto Botanico

dell’Università di Napoli, dove è stata

dedicata una specifica area, di ben

250 metri quadri, alle persone non vedenti e ipovedenti,

vero e proprio “museo tattile e olfattivo”. Tramite

teche e pannelli attrezzati specificamente, tutti potranno

quindi conoscere cinquanta specie vegetali, selezionate

in base alla presenza di caratteristiche facilmente per-

cepibili mediante l’uso del tatto e dell’olfatto.

Scienza e sensi. Natura e tecnica. È il luogo degli

opposti, il luogo dove si possono chiudere gli occhi e

dominare gli odori. All’Orto Botanico dell’Università

di Napoli è nato un “museo italiano tattile e olfattivo”,

dedicato alle persone non vedenti e ipovedenti. Si

tratta di un’area di 250 metri quadri ben più grande di

quella presente in altre città, tutta pensata per i non

vedenti. Il cuore del museo è all’interno di un edificio

denominato Chalet e dedicato all’esposizione di parti

di piante, esplicative dell’anatomia dei vegetali superiori,

e alle essenze tipiche di alcune specie per la presenta-

zione delle quali sono stati realizzati due tipi di

espositori in legno. E infatti ci sono le teche e i pannelli.

Nelle teche, attraverso un foro nella parte superiore, il

visitatore del museo può infilare la mano e al tatto ri-

conoscere le particolari caratteristiche delle piante,

adoperando anche l’olfatto, nel caso in cui siano

esposte parti odorose. I pannelli, invece, sono dotati

di quattro tappi in sughero posti in successione e im-

pregnati di oli essenziali. Accanto ad ogni specie, un

cartello con nome e spiegazione, scritto sia in braille,

per i non vedenti, che in stampatello con carattere

rialzato, per gli ipovedenti. Uscendo dallo Chalet, il

percorso termina con un corrimano

con le principali piante terrestri e

le più importanti specie mediter-

ranee. Chi entra nel museo compie

dunque un vero e proprio viaggio

olfattivo, tattile e sensoriale,

un’esperienza per tutti, ma anche un’occasione per

dare la possibilità a chi non può usare la vista di per-

cepire l’essenza delle piante sviluppando gli altri sensi.

Questa iniziativa di carattere sociale e didattico mira

a trasformare la struttura prettamente scientifica del-

l’Orto Botanico in luogo aperto ai giovani.

Da dire che per l’allestimento sono state scelte piante

odorose, come la melissa (melissa officinalis)-che as-

somiglia all’ortica, ma profuma come il limone e dona

la calma-l’amaro e aromatico millefoglio (achillea mil-

lefolium) e l’assenzio (artemisia absinthium), che è una

pianta medicinale. Il progetto è stato

realizzato con la collaborazione del-

l’Istituto per Non Vedenti “Domenico

Martuscelli” di Napoli, dell’UNIONE

ITALIANADEICIECHI EDEGLI IPOVEDENTI

e della LEGA DEL FILO D’ORO Ü

Per ulteriori informazioni:Orto Botanico di Napoli,Via Foria, 223-80139

Napoli, tel. 081449759 -455654, [email protected]

È

UN VIAGGIO TRA LE PIANTE,OLFATTIVO E TATTILE

di Monica Caroti

All’interno dell’Orto Botanico dell’Università di Napoli è stata allestita un’esposizione di oltre cinquanta specie, selezionate in base alla presenza di caratteristiche facilmente percepibili mediante l’uso del tatto o dell’olfatto

In alto una vedutadell’OrtoBotanico di Napoli.Accantol’Artemisiaabsinthium

ENDOSCOPIA NEGLI ANIMALIDA AFFEZIONE

di Claudia Di Bari

L’endoscopia è una branca della diagnostica per immagini che indagale cavità corporee tramite accessi naturali. Tramite questa metodicanon invasiva è possibile effettuare diagnosi precise, prelevare campionibioptici, estrarre eventuali corpi estranei

28

EGLI ULTIMI ANNI L’ENDOSCOPIA si è andata

affermando sempre di più, raggiun-

gendo così il massimo livello di spe-

cializzazione e di esperti qualificati.

Se penso al passato, a quante e quanti interventi chi-

rurgici, venivano affrontati dai nostri piccoli pazienti

per avere una diagnosi o per estrarre corpi estranei

dall’esofago e /o dallo stomaco o da altri distretti del-

l’organismo.

Fortunatamente oggi con l’ausilio degli endoscopi

tutto questo può essere evitato. L’endoscopia permette

l’accesso a vari distretti e apparati dell’organismo

come: apparato respiratorio, digerente, genito-urinario,

uditivo, articolare ecc.

Consente la visione diretta di un

apparato con immagini dal vivo ri-

portate su una video-camera e la

possibilità di registrare tutto ciò

che è visibile.

L’endoscopia fondamentalmente

si suddivide in due branche: endoscopia Diagnostica,

endoscopia Interventistica, la prima consente una at-

tenta osservazione della struttura di un apparato, delle

sue caratteristiche anatomiche e se necessario prelievo

di biopsie o liquidi per una valutazione cito-istologica;

la seconda invece una volta visionato l’organo, consente

con l’ausilio di particolari pinze e/o cestelli di individuare

un corpo estraneo (apparato gastroenterico: ossa,

pezzi di giocattoli, ami da pesca, ecc.; apparato respi-

ratorio: spighe di graminacee es. nel naso o addirittura

nei bronchi) ed estrarlo; oppure alla rimozione in

questi apparati di neoformazioni. Spesso le due pro-

cedure diagnostica ed interventistica sono imprescin-

dibili l’una dall’altra laddove il caso

ne chieda contemporaneamente

l’applicazione. Tale indagine pre-

vede che il paziente sia sedato e

comunque consente un rapido re-

cupero e ritorno alla normalità in

breve tempo Ü

L’endoscopia permettel’accesso a vari distretti

e apparati dell’organismocome: apparato respiratorio,digerente, genito-urinario,

uditivo, articolare

N

A fianco glistrumenti

necessari per gliesami

endoscopici. Adestra la visita a

un pastoretedesco

MTM DICEMBRE 2010/FEBBRAIO 2011

SOCIALEáCENTRID’E

CCELLE

NZA

AGENZIA

SIN

TESI

MTM DICEMBRE 2010/FEBBRAIO 2011

29

SOCIALEáCENTRID’E

CCELLE

NZA

È MIA PROFONDACONVINZIONE che l’essere uma-

no non ha bisogno del latte, fatta eccezione

per il latte che il neonato riceve dalla propria

madre». Così esordì Mahatma Ghandi a un certo

punto della sua vita. In effetti c’è molta confusione

sull’argomento. Una larga fetta di nutrizionisti conti-

nuano ad esaltare i latticini come la miglior fonte di

calcio e nutrienti, dall’altra parte, la medicina non

convenzionale, omeopati, naturopati volti all’approccio

olistico della salute, sostengono che nell’alimentazione

naturale, si può fare a meno del latte e dei suoi derivati

e che ci sono in sostituzione cibi molto più ricchi di

calcio, completamente privi di grassi e che non intos-

sicano l’organismo .

Solo l’uomo beve il latte dopo lo svezzamento, nessuna

razza animale lo fa, quindi, sì al latte umano per il

neonato nei primi sei mesi di vita come per tutti gli

altri mammiferi ma attenzione ad assumere latte

bovino od ovino nell’infanzia, nell’adolescenza e

nell’età adulta con frequenza! Molte ricerche sosten-

gono che se nell’alimentazione del bambino si sosti-

tuisce il latte di mucca a quello della madre ci sono

più probabilità di predisposizione

all’obesità. Altri studi hanno ap-

purato che il forte consumo di

latte, burro e formaggio può essere

messo in relazione con una quan-

tità di disturbi fisici come arterio-

sclerosi e disturbi vascolari (l’indurimento delle vene),

artrite, problemi dei seni paranasali e muco, alcune

malattie degenerative tra cui diabete, problemi inte-

stinali e alcuni tipi di cancro. Nella mia pratica di na-

turopata, noto che il 70% dei soggetti che si espongono

ai test per le intolleranze alimentari risultano positivi

ai latticini, questo perché in età adulta a differenza

del bambino, gli enzimi preposti alla scissione del

lattosio sono ridotti e molto più deboli, rendendo dif-

ficoltosa l’assimilazione di questo zucchero e provo-

cando reazioni come cefalea, dermatiti, rigonfiamento

ed edema dell’intestino con evacuazioni di feci mal-

formate o liquide. Altro mito da sfatare, secondo il

prof. Adolfo Panfili, fondatore dell’AIMO (Associazione

Internazionale di Medicina Ortomolecolare) è che i

latticini siano la cura per l’osteoporosi o per prevenire

disturbi ossei, «il calcio, proveniente dai formaggi ed

altri prodotti caseari, può entrare nel circolo ematico,

normalizzando la lettura ematochimica del siero senza

fornire però quel calcio utilizzabile per qualità, sia

per l’effetto tampone che per fornire matrice ossea».

Bisognerebbe invece ridurre il consumo di proteine,

bere acque poco mineralizzate, in-

trodurre nella dieta qualche cereale

integrale, molta frutta e verdura (il

doppio del calcio contenuto nel

latte lo si trova nei semi di sesamo,

nel cavolfiore e nelle alghe) Ü

Attenzione ad assumerelatte bovino od ovino

nell’infanzia,nell’adolescenza e nell’età

adulta con frequenza!

LATTICINI SI, LATTICINI NO, LA DIATRIBA SUI PRODOTTI CASEARI

diMirella Bufalini

Molte ricerche sostengono che se nell’alimentazione del bambinosi sostituisce il latte di mucca a quello della madreci sono più probabilità di predisposizione all’obesità

«

C’È UNA RIFORMA TRIBUTARIANEL NOSTRO FUTURO PROSSIMO?

di Antonio Di Majo

I propositi di riforma tributaria manifestati dal Ministro dell’economia sembranorispondere più ad un’esigenza di propaganda che a un desiderio di affrontarenodi strutturali di lunga durata

MTM DICEMBRE 2010/FEBBRAIO 2011

30

L’ANGOLOá

ELLE SCORSE SETTIMANE il governo ha an-

nunciato l’avvio di un “cantiere” per le

riforma tributaria: non se ne conoscono

ancora nemmeno i principi di fondo, ma si può provare

ad avanzare qualche considerazione sulla sua praticabilità

complessiva e sulla perseguibilità di alcuni obiettivi di

massima largamente auspicati in tempi recenti e non

solo dagli ambienti vicini al governo.

Un giudizio sulla portata di una riforma che, anche se

in maniera non esplicita, sembra promettere riduzioni

diffuse del carico tributario non può prescindere dalle

dimensioni dei bilanci pubblici. Nell’ultimo secolo le

spese pubbliche sono passate, nella generalità dei paesi

più sviluppati, dal 5-10 al 45-

50 % del PIL e i tentativi di ri-

durne il “peso” in misura so-

stanziale non sembrano poter

riuscire, almeno in un futuro

prossimo, anche a prescindere

dalle conseguenze della crisi che

stiamo vivendo. Anzi la dichiarata

esigenza, in alcuni paesi (tra cui

il nostro), di attenuare le possibili

conseguenze di un elevato debito

pubblico può incentivare ulteriori aumenti della pressione

tributaria. Di conseguenza in un paese che presenta

diversi dualismi, tra cui quello tra “evasori e tartassati”

(diventato rilevante dopo che la riforma degli anni set-

tanta ha segnato il passaggio a un sistema tributario

“di massa”) un cambiamento significativo può derivare

da una gigantesca ridistribuzione del carico tra tali

gruppi sociali, e solo in parte è possibile (ma con grande

difficoltà) prevedere attenuazioni della pressione fiscale

finanziati da guadagni di efficienza nella spesa. In ogni

caso si tratta di processi (se mai saranno avviati con

convinzione collettiva) di lunga durata; nel più breve

periodo sono possibili, a mio parere, solo aggiustamenti

di limitata entità. Questo vale

per alcuni degli “slogan” fiscali

più diffusi negli ultimi tempi,

quello di uno spostamento del

prelievo dai fattori produttivi (la-

voro e capitale) ai consumi, in

modo da ovviare ai problemi di

crescita e di equità di cui soffre

il nostro paese e quello di un

trattamento tributario privile-

giato per la famiglia Ü

Uno degli “slogan” fiscali più diffusi negli ultimi tempi è quello

di uno spostamento del prelievo dai fattori produttivi(lavoro e capitale) ai consumi, in modo da ovviare ai problemi

di crescita e di equità di cui soffre il nostro paese e quello

di un trattamento tributario privilegiato per la famiglia

N

Il governoha annunciato

l’avviodella riforma

tributaria

MTM DICEMBRE 2010/FEBBRAIO 2011

31

L’ANGOLOá

Effettivamente negli ultimi due decenni, di pari passo

con l’eccezionale sviluppo delle relazioni economiche

internazionali e con il connesso ampliamento di arbitraggi

transfrontalieri nella ricerca delle convenienze, il carico

tributario si è spostato significativamente sui cespiti,

poco “mobili”, che non si possono sottrarre alla sovranità

fiscale degli stati nazionali, cioè i fabbricati, il lavoro e

le imprese fortemente localizzate (in genere di dimen-

sione minore). L’ideale novecentesco dell’imposta ge-

nerale progressiva su tutti i redditi si è allontanato

sempre di più, dando spazio a prelievi “cedolari” e sulle

transazioni (non solo quelle concernenti i consumi),

mantenendo la progressività (particolarmente forte nel

nostro paese) sui redditi individuali che non possono

sfuggire al prelievo. Per l’Italia questo quadro è aggravato

dalle iniquità consentite da un’entità dell’evasione

unica tra i paesi sviluppati. Il passaggio alle imposte

speciali sui consumi è limitato dalle norme europee,

così come la manovra sull’IVA, peraltro largamente

evasa e quindi, allo stato, inadatta a consentire lo stesso

gettito di imposte più sicure. Normalmente le imposte

sulle vendite si traslano più facilmente sui prezzi pagati

dai consumatori, ma questo sarebbe un prezzo da

pagare in termini di inflazione “una tantum”, mentre

la progressività (specie nel nostro paese) è talmente li-

mitata a pochi tipi di redditi che la sua difesa effettiva

(e non solo dichiarata in difesa di una “bandiera”) ha

ormai pochi difensori (meno di tutti i lavoratori del

ceto medio, che la avvertono come una pesante discri-

minazione contro di loro). Quanto alla tutela della fa-

miglia, si parla spesso dell’introduzione del “quoziente

familiare”, che ha un rilievo, anche quantitativo, molto

importante in Francia. Un “quoziente familiare” di tale

portata sarà per molto tempo impossibile in Italia, per

le ricordate ragioni di gettito. In misura limitata sarebbe

però possibile e auspicabile, per sgravare i contribuenti

onesti con redditi familiari fortemente squilibrati, prin-

cipalmente le famiglie con un solo stipendio. Ma sarebbe

poco realistico e opportuno finanziare questa riforma

con l’aggravio delle imposte sui redditi dei contribuenti

con reddito medio alto dichiarato (le cui aliquote mar-

ginali superano ormai largamente, tenuto conto dei

contributi sociali e delle sovrimposte locali, il 50 %

degli stipendi, un record mondiale), e il cui impatto sul

gettito è tanto più modesto man mano che si innalza la

soglia compensativa al di sopra di poche decine di mi-

gliaia di euro annui. Né il ricorso

all’imposizione patrimoniale può

aiutare se ci si limita alla ricchezza

immobiliare, perché graverebbe an-

ch’essa, se non si limitassero forte-

mente l’evasione e l’elusione, sullo

stesso ceto medio non evasore (gli

impiegati e i dirigenti).

Quanto alla tassazione delle imprese,

potrebbero essere attenuate alcune

distorsioni che possono sfavorire

un’attività di investimento già fortemente scoraggiata

dalle attese di scarsa crescita della domanda, ossia dei

fatturati attesi. Investimenti innovativi, ad alto rischio,

potrebbero essere incentivati da una adeguata politica

industriale, possibile però solo in un concerto europeo.

La politica tributaria nazionale ha spazio limitato; può

modificare il “disegno” del prelievo in favore di una

struttura di finanziamento maggiormente orientata ai

mezzi propri che, come dimostrano numerose ricerche,

incentiva l’accumulazione più del debito. Qualche passo

in questa direzione è stato compiuto in anni recenti e

qualche altro passo andrebbe compiuto, non necessa-

riamente costoso per le casse dello Stato. Altre modifiche

non costose potrebbero rendere la forma organizzativa

dell’attività di impresa tendenzialmente fiscalmente

neutrale rispetto alle esigenze dell’accumulazione, eli-

minando qualche possibile ostacolo all’espansione delle

imprese minori. Tuttavia l’esistenza nel nostro paese di

oltre tre milioni di imprese (esercitate in forma individuale

o di società di persone) di dimensioni minori rende

inevitabile il ricorso a forme forfettarie di definizione

degli imponibili, che rendono naturalmente meno effi-

cace l’utilizzo di incentivi selettivi all’accumulazione

per la correlata insensibilità del gettito. Il problema in

questo caso è quello di una opportuna definizione delle

forme forfettarie di tassazione, che possano incorporare

qualche incentivo strutturale alla crescita.

Non molto rilevanti sembrano le

implicazioni sul sistema tributario

dell’attuazione del federalismo fi-

scale, almeno nell’attuale fase di un

lungo processo.

Nel complesso i propositi di riforma

tributaria manifestati dal Ministro

dell’economia sembrano rispondere

più ad un’esigenza di propaganda

che a un desiderio di affrontare nodi

strutturali di lunga durata Ü

Il ricorso all’imposizionepatrimoniale può aiutare

se ci si limita alla ricchezzaimmobiliare, perché

graverebbe anch’essa, se non si limitassero fortemente l’evasione

e l’elusione, sullo stessoceto medio non evasore(gli impiegati e i dirigenti)