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Forte volontà di rottura Fedeltà alla natura alla ragione
e al sentimento L’arte come portatrice dei
valori morali e sociali deve spingere alla virtù attraverso i grandi esempi del passato puro e incorrotto
Affermazione dei modelli: il canone dettato dall’antichità
Amore per la semplicità per lapurezza
Astrarre l’essenza della Natura
Ricerca della natura ideale Nuove scoperte archeologiche (Ercolano nel 1738) e Pompei
(1748) Concezione idealizzata dell’arte classica L'estetica del Neoclassicismo si fonda su una solida base
teorica, dovuta a studi e testi critici, quali:- la "Raccolta di antichità" del conte di Caylus,- le" Tavole" del Piranesi, con rilievi delle rovine romane- le "Riflessioni sulla bellezza" di Mengs, teorico e artista;- il "Laocoonte" di Lessing- gli scritti di Francesco Milizia, teorico dell'architettura;- e soprattutto i "Pensieri sull'imitazione dell'arte greca" e la "Storia dell'arte" di Winckelmann
“Pensieri sull’imitazione dell’arte greca” 1755
“Storia dell’arte greca presso gli antichi” 1764
Gli artisti devo imitare l’essenza dell’arte classica
Raphael Mengs. Ritratto di Winckelmann. 1761-62. Olio su tela. New-York, Metropolitan Museum
l'imitazione intesa come il contrario della copia. La conoscenza dell'antico rappresenta uno stimolo creativo, apertura della libertà d'immaginazione per creare opere nuove, moderne
La bellezza ideale definita come "nobile semplicità e calma grandezza", riferendosi alla "grazia" delle opere antiche
Sublime: bellezza come forma pura dell'intelletto, piacere intellettuale, astratto. Indica una bellezza indeterminata, priva il più possibile di particolarità individuali
Grazia: intesa come "grazia piacevole secondo ragione". Implica una concezione di razionalità, equilibrio, compostezza, ritorno all'ordine e al rispetto delle regole. Le nuove regole dell'arte moderna vanno riprese dai canoni classici.
Si esalta la calma olimpica
dell’arte classica
Gli esempi sono però quelli di
epoca ellenistica, gli unici
conosciuti all’epoca
La scoperta dei marmi del
Partenone
Espressione delle passioni
filtrate dal controllo dell’intelletto
La carità cristianaBertel Thorvaldsen (Danish, 1770–1840)
Disegno lineare, come espressione dell’intelletto
Stile severo, essenziale, antillusionistico
Abolizione degli effetti chiaroscurali, la piacevolezza delle tonalità brillanti per delle stesure uniformi
I soggetti preferiti sono desunti dalla storia: patriottismo, sacrificio, virtù morali e civili
Ispirazione alla mitologia antica
Evocazione dell’armonia perduta
Dagli esordi alle opere mitologiche
Antonio Canova, Psiche rianimata dal bacio di amore, 1793 Parigi Louvre
Antonio Canova (Possagno, Treviso 1757 – Venezia 1822)
Si ispira ai principi del calmo sereno distacco
Non si impegnò politicamente come David
Il suo unico ideale era la superiorità dell’arte, come valore morale ed etico che l’artista deve mostrare ed insegnare agli altri
Ebbe prestigio europeo che gli permisero di mantenersi al di sopra degli eventi che travolsero l’Italia
Compì il proprio apprendistato tra Asolo e Venezia
Studiò la prestigiosa raccolta di calci di gesso dell’abate Filippo Farsetti
Le sue prime opere importanti sono per committenti illustri;
“Nella scelta degli oggetti – scriveva nel 1794 il critico tedesco Fernow – e molti di più nel modo di trattarli si rileva la sua prepotente tendenza per il vezzoso, il dolce, il leggiadro…….nelle sue sculture gli riesce ciò che è tenero, piacevole, giovanile”
GELIDA SENSUALITA’
Nel 1802 Canova fu chiamato a Parigi per l’esecuzione del ritratto del primo console Bonaparte;
Per tutta l’epoca napoleonica ricevette importanti incarichi dalla famiglia imperiale
Nel ritratto della sorella di Napoleone si riprende lo schema delle figure giacenti sui sarcofagi, l’immobilità sacrale, richiamando anche le veneri tizianesche