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New cesenatico numero 3 maggio 2015

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In questo numero: EXPO, le ragioni e le contraddizioni EMILIA ROMAGNA, il bilancio e l'economia futura del nostro territorio, INNOVAZIONE - La provincia di Forlì Cesena fanalino per menti creative e i imprese vocate al futuro... E tanto altro ancora!

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Page 1: New cesenatico numero 3 maggio 2015

Grandi manovreper l’Emilia

Romagna

Grandi manovreper l’Emilia

RomagnaRilancio del lavoro, occupazione e investimenti pubblici. Coinvolte forze sociali ed economiche

EMILIA ROMAGNA - Cogliere le opportunità della nuova fase di sviluppo e crescita mantenendo lo stato sociale. Questi gli obiettivi del bilancio previsionale 2015 dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna. La Regione si impegna in primo luogo a lasciare bloccata la pressione fiscale, così come a contenere le spese ed accompagnare il processo di riordino istituzionale.“Rilanciamo lavoro, occupazione e investimenti pubblici, salvaguardiamo welfare e sanità. Con questo bilancio - sottolinea il presidente della Regione Stefano Bonaccini - manteniamo gli impegni presi e, pur tagliando come nessun altro ha fatto e non aumentando un solo euro di tasse, mettiamo la Regione in condizione di fare ingenti investimenti contro il dissesto idrogeologico e per il rilancio e l’accompagnamento di una crescita vera”. “A fine maggio come avevamo promesso - continua Bonaccini - vogliamo sottoscrivere il patto per il lavoro e io mi auguro di poterlo firmare con tutte le parti sociali”.La regione annuncia inoltre l’intenzione di avviare politiche di genere, a partire dall’attuazione della legge quadro per la parità e contro le discriminazioni di genere. Veniamo ai numeri: si tratta di una manovra

complessiva da 12 miliardi di euro di cui 8 solo per la sanità.Con un importo annuale di circa 56,1 milioni di euro che consentirà una spesa sul territorio regionale per 368 milioni di euro per 7 anni e di sbloccare così risorse totali per 2,5 miliardi di euro che saranno destinati al lavoro, ricerca e innovazione.Quota aggiuntiva pari a 28 milioni di euro (oltre ai 31 milioni ordinariamente previsti) anche per il riordino istituzionale (Unione dei Comuni e città metropolitane)che consentiranno la copertura integrale delle spese inerenti le funzioni da delegare o mantenere in gestione diretta, oltre a garantire il lavoro ai dipendenti delle Province.Tra i punti prioritari: il mantenimento dei servizi alla persona, con 120 milioni di risorse proprie e aggiuntive per il Fondo regionale per la non autosufficienza (che così arriva a 460 milioni complessivi) e il sostegno a economia e turismo. In particolare per le politiche di sviluppo economico sono previste più risorse rispetto al 2014: complessivamente 38 milioni di euro per il cofinanziamento dei fondi europei, le leggi d’incentivazione regionale e l’Expo (5 i milioni per quest’anno che si sommano agli altri 2,5 già stanziati nel 2014).

Per quanto riguarda il turismo, l’obiettivo al 2020 è che superi il 10% del Pil regionale. In questa prospettiva, il bilancio conferma 28,3 milioni per Apt e Unioni di prodotto, programmi per favorire il turismo e la commercializzazione e i consorzi fidi.Per le politiche dell’agricoltura si prevede il raddoppio delle risorse proprie correnti finalizzate al cofinanziamento dei fondi europei che aumentano, tra il 2014 e il 2015, da 15 milioni a 29 milioni di euro. Sostanzialmente confermate le risorse finanziarie per le altre attività (9 milioni).Per quanto riguarda la formazione e il lavoro, sono previste risorse regionali pari a 17 milioni di euro (connesse ai cofinanziamenti del Fse) e oltre 41 milioni di euro per interventi di natura pubblica a sostegno delle fasce più deboli del mercato del lavoro.Per le politiche socio-sanitarie, oltre alle risorse per il Fondo per la non autosufficienza regionale, vi sono 46 milioni a integrazione al Fondo sanitario nazionale; 20 milioni al Fondo speciale per il sociale; 2,2 milioni al Fondo regionale degli affitti e 1 milione al Fondo per l’eliminazione delle barriere architettoniche.L’Emilia-Romagna è l’unica Regione ad aumentare i fondi per la cultura: 28,4 milioni di euro complessivi, con un incremento di

oltre 10 milioni rispetto al 2014.Per quanto riguarda il diritto allo studio, 20 milioni di risorse regionali vengono assegnate alle borse di studio universitarie, 4 milioni alle borse di studio scuole medie superiori e 3 milioni ad attività per la formazione scolastica. 1,2 milioni vanno alle politiche sportive, 2 milioni sono per gli impianti sportivi.Per le politiche per l’ambiente e la difesa del territorio si confermano i fondi con particolare attenzione alla protezione civile, al contrasto al dissesto idrogeologico e alla valorizzazione dei parchi e delle riserve naturali (45 milioni).Nessun taglio, infine, al trasporto pubblico locale, così da garantire i servizi ai cittadini emiliano-romagnoli: alle risorse proprie regionali (oltre 36 milioni) si aggiungono 363 milioni di euro, che sono la quota destinata all’Emilia-Romagna per il 2015 dal Fondo nazionale per il trasporto pubblico. Le spese d’investimento aggiuntive destinate ai trasporti e alle infrastrutture ammontano a 40 milioni, e riguardano sistemi informativi e telematica (2,3 milioni), riqualificazione urbana (5 milioni), viabilità (10 milioni), manutenzione e sistema di sicurezza della rete ferroviaria (5 milioni) e People mover (17,5 milioni).

Mensile di informazione locale - Anno I° Numero 3 maggio 2015 - tiratura 12.000 copie

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