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Notizie di Prato - Marzo 2010
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tre mesi di distanza dall'esperienza - positiva - del primo supplemento, torniamo a proporvi con questo giornale la versione cartacea di Notizie di Prato,
il quotidiano on line della nostra città (www.notiziediprato.it l'indirizzo web) che recentemente ha spento la sua prima candelina, festeggiando l'avve-
nimento con un nuovo record di contatti e visitatori unici giornalieri. Ormai - e di questo vi ringraziamo - NdP è diventato un protagonista della scena infor-
mativa cittadina e provinciale. Tanti pratesi lo visitano quotidianamente, apprezzando la possibilità di ricevere informazioni in tempo reale su quello che
accade nel nostro territorio. E tanti ne approfittano per commentare, sia sul sito sia sul profilo di Facebook, creando così un vero e proprio circuito informativo che
sicuramente fa bene al dibattito cittadino.
E proprio per questo l'editore Media Inn, d'accordo con la direzione, ha deciso di ripetere l'esperimento del supplemento cartaceo, che nelle nostre intenzioni dovreb-
be diventare un appuntamento mensile. In modo da far conoscere anche a chi è poco pratico di Internet l'esistenza di questa nuova "voce" per una città che cambia.
Un supplemento che viene distribuito gratuitamente e che fa da spalla al quotidiano on line offrendo spunti di riflessione su quelli che sono i temi principali del
momento, senza dimenticare un piccolo spazio riservato alla satira perché in fin dei conti una sana risata fa sempre bene a tutti. Buona lettura.
Claudio Vannacci
A
MARZO 2010 WWW.NOTIZIEDIPRATO.IT - [email protected]
I L Q U O T I D I A N O O N L I N E D E L L A T U A C I T T Á
UNA VOCE NUOVAper una città che cambia
>www.notiziediprato.it< >mail - [email protected]<
BRACCIO DI FERRO CON LA REGIONE PER I FONDI DEL GOVERNODESTINATI AGLI AMMORTIZZATORI PER MOBILITA’ E ARTIGIANI
n ballo non ci sono noccioline ma le risorse necessarie a prorogare gli
ammortizzatori sociali ad almeno 5mila lavoratori che sono già rimasti
(o lo saranno presto) senza nessuna protezione e ad aiutare centinaia di
artigiani a chiudere le loro aziende senza dover subire ulteriori aggravi. Ed
è proprio su questi fondi che si sta aprendo un braccio di ferro che vede impe-
gnata praticamente tutta Prato, senza distinzioni di carattere politico, e la
Regione Toscana. Perché i fondi - promessi ma in realtà non ancora stanziati -
sono stati garantiti al sindaco Roberto Cenni dal sottosegretario al Welfare
Pasquale Viespoli, ma saranno distribuiti dalla Regione, perché così vuole la
legge. E da Firenze, attraverso l'assessore al Lavoro Gianfranco Simoncini,hanno fatto sapere che non potrà essere solo Prato a dividersi la torta, bensì
tutte le aree di crisi della Toscana, sulle quali saranno spalmati i benefici.
Logico, quindi, che da parte del sindaco Cenni ci sia stata una levata di scudi per
tenere solo a Prato i fondi ottenuti proprio grazie al lavoro del Comune. Ma sta-
volta sulla stessa lunghezza d'onda del primo cittadino si sono messi anche la
Provincia, gli industriali e gli artigiani. Il presidente Lamberto Gestri, ad esem-
pio, ha invitato a Prato sia Viespoli sia Simoncini per partecipare ad un incontro
del Tavolo di distretto dedicato proprio alla questione: “Serve chiarezza - ha
scritto ai due Gestri - sulle risorse per gli ammortizzatori sociali. E’ necessario
pensare ai 5 mila lavoratori senza alcuna protezione e agli artigiani che sono
costretti a chiudere”. Due i problemi urgenti, secondo Gestri, da affrontare: fare
chiarezza una volta per tutte sulle risorse destinate agli ammortizzatori sociali,
definendo interventi per quei lavoratori, circa cinquemila, che a questo punto –
dopo aver usufruito della mobilità e non aver trovato un nuovo lavoro - sono
privi di ogni tipo di protezione e, in secondo luogo, affrontare la situazione
pesantissima di centinaia di artigiani che vanno sostenuti e accompagnati nella
chiusura delle loro attività, prevedendo anche “incentivi alla rottamazione”sul modello già adottato per gli esercizi commerciali.
Mentre gli Industriali con il vicepresidente Riccardo Matteini hanno dato una
sorta di altolà alla Regione: "Purtroppo -dice Matteini - si confermano le previ-
sioni più pessimistiche: ripresa flebile e sostanzialmente priva di effetti positivi
sull’occupazione. In questo quadro, è evidentemente non praticabile l’ipotesi
ventilata nei giorni scorsi che le risorse per gli ammortizzatori sociali già destina-
te a Prato vengano riattribuite a tutto il territorio toscano. Purtroppo di queste
risorse il distretto avrà bisogno, molto bisogno”. E ancora più duri sono i presi-
denti di Cna e Confartigianato Anselmo Potenza e Luca Giusti: “Al Governo
e alla politica chiediamo serietà e senso di responsabilità - dicono -- Il mondo del-
l’artigianato e della piccola impresa sta assistendo sgomento al teatrino che
sembra caratterizzare il dibattito sugli interventi promessi dal sottosegretario
Viespoli ma non ancora arrivati a destinazione. Mentre centinaia di aziende del
distretto stanno agonizzando, tutte senza distinzione, mentre migliaia di fami-
glie guardano con crescente preoccupazione al loro futuro, si è innescato un
assurdo gioco che vede un rimpallo di responsabilità sui mancati provvedimenti
che avrebbero dovuto dar seguito alle promesse del sottosegretario Viespoli in
favore del mondo artigiano”.
I
NdP Economia2.
.it
IL BALLETTOdelle RISORSE
l rinnovo del Patto per la sicurezza, l'apertura di un Tavolo permanentesull'immigrazione ma, soprattutto, il riconoscimento del ruolo di Prato
come laboratorio nazionale per le politiche nel campo dell'accoglienza e
dell'integrazione. Sono questi i frutti principali della doppia visita del mini-
stro degli Interni Roberto Maroni, che in meno di 30 giorni è venuto per ben due
volte a Prato, dando così l'imprimatur ufficiale a quanto il sindaco Cenni andava
chiedendo da tempo, vale a dire la presa di coscienza dell'eccezionalità della situa-
zione pratese nel panorama italiano e la necessità di coinvolgere tutti i livelli isti-
tuzionali per affrontare un fenomeno che presto potrebbe interessare anche altre
parti d'Italia. E così, a partire dal governo e poi giù con Regione, Provincia e
Comune, tutte le istituzioni hanno deciso di mettere a punto un piano d'azionecomune, coinvolgendo l'intera gamma di soggetti presenti sul territorio: dalle
categorie economiche a quelle sindacali, dalle forze dell'ordine agli organismi di
controllo finanziario e previdenziale, fino all'Asl e alle associazioni impegnate nel
sociale. L'obiettivo - che trova il suo compimento nel Tavolo permanente - è quel-
lo di creare un osservatorio sul fenomeno dell'immigrazione che sia in grado sia
di monitorare momento per momento la situazione sia di studiare e proporre le
migliori soluzioni per arrivare ad un'integrazione pacifica ed armoniosa.
Obiettivo senza dubbio ambizioso, soprattutto in una realtà come quella pratese,
dove la massiccia presenza di immigrati si va a sommare ad una grave crisi del tes-
suto economico-produttivo del distretto tessile. Ma proprio per questo il percorso
diventa necessario e ineludibile, se non si vuole ricreare anche da noi situazioni sul
tipo di quanto avvenuto recentemente a Rosarno. Un concetto questo sul quale il
sindaco Cenni ha insistito: “Il problema dell’immigrazione a Prato - dice - può
essere risolto solo se riusciamo a dare risposte a 360 gradi. Sono fiero dei miei
concittadini, che hanno dimostrato un’altissima capacità di accoglienza e tolleran-
za. Non so da quante altre parti una situazione come quella pratese non avrebbe
provocato reazioni più gravi. Adesso, però, bisogna eliminare i disagi ai cittadini.
Perché il punto è questo: il fenomeno dell’immigrazione non può pesare sulla vita
dei singoli cittadini. Altrimenti è inutile sperare di arrivare ad una buona integra-
zione. Il cittadino deve percepire che non è stato lasciato da solo”.
All'atto pratico il rinnovo del patto Prato sicura comporta, oltre alla nascita del
Tavolo permanente presso la prefettura, l'arrivo di un piccolo rinforzo alle forze
dell'ordine (in totale venti uomini: 8 poliziotti, 7 carabinieri 5 finanzieri specializ-
zati nei reati di criminalità economica). A loro si aggiungeranno gli agenti di poli-
zia municipale che sono già stati distaccati da altri compiti per poter entrare a fare
parte in maniera organizzata della task force incaricata dei controlli. Perché su un
punto tutti sono concordi: l'integrazione non può prescindere dal rispetto delle
regole: "Non è nostro intento punire o penalizzare - ha detto Maroni - ma sia ben
chiar che noi accettiamo tutti ma questi devono rispettare le nostre regole e le
nostre leggi”. E in questo contesto assume particolare rilievo la visita a Prato del-
l'ambasciatore cinese Sun Yuxi, lo stesso che insieme al console di Firenze
aveva criticato aspramente i controlli sulle aziende cinesi.
NdP Primo piano3.
.it
I
LABORATORIOper L’INTEGRAZIONEDAL PATTO PRATO SICURA AL TAVOLO PER L’ IMMIGRAZIONEIL GOVERNO STUDIA DA NOI LE RISPOSTE PER IL PROBBLEMA
più di due mesi dai terribili giorni dell'ultima settimana di dicembre
sono ancora evidenti i segni lasciati dall'ondata di maltempo che ha
flagellato Prato e la sua provincia. Neve, gelo e poi la pioggia intensa
hanno messo in ginocchio la città e tutto il territorio con conseguenze
drammatiche in particolare al Calice e in alta Val di Bisenzio. Due in particolare
gli eventi che spiccano in un elenco che assomiglia ad un vero e proprio bollettino
di guerra: la frana in località Pusignara, poco dopo Sasseta, che ha di fatto iso-
lato Montepiano dal resto della provincia; e la rottura dell'argine del Calice con il
conseguente allagamento di una quindicina di case e del canile comunale. Adesso,
a due mesi da quegli eventi, la situazione non è ancora tornata alla normalità, men-
tre il conto dei danni presentato dagli enti locali supera i 12 milioni di euro, pra-
ticamente la stessa cifra stanziata dal governo ma per l'intera Toscana.
La situazione tuttora più delicata resta quella di Montepiano, ancora raggiungibile
solo con lunghe deviazioni dal Mugello oppure utilizzando la strada di Gallo, un
percorso in parte sterrato che attraversa il bosco e che nei mesi invernali si è spes-
so rivelato di difficile utilizzo. Sarà infatti aperta al traffico probabilmente entro
marzo la ‘pista’ realizzata dalla Provincia per aggirare il tratto franato. “Lo sbanca-
mento a monte della frana ci ha permesso di ricavare una pista di 6-7 metri, che
poi farà parte del nuovo tracciato, ma prima di aprire al traffico dobbiamo mettere
in sicurezza la montagna dove i geologi hanno trovato molte fratture, vere e pro-
prie faglie che ‘tagliano’ tutto il versante, ma che si concentrano nella zona della
frana”, ha spiegato l’assessore alle Infrastrutture della Provincia Ivano Menchetti.
Sul nuovo tratto sarà necessario il senso unico alternato e anche il divieto ai mezzi
pesanti. Si tratta di un centinaio di metri che verranno naturalmente asfaltati e
dotati di barriere in cemento sul lato a valle. Bisognerà anche ripristinare un altro
piccolo tratto della 325, cento metri più a nord, dove c’è stata una seconda frana
importante che ha provocato il crollo di alcuni muretti. Intanto le scorse settimane
la Provincia ha firmato un accordo con la Regione che destinerà circa 10 milioni di
euro proprio alla messa in sicurezza della viabilità nell'Alta Valle.
A
.it
NEVE, FREDDO POLARE, ALLAGAMENTI E FRANE DISASTROSEIL LENTO RITORNO ALLA NORMALITÀ DOPO I DANNI DELL MALTEMPO
L’EREDITA’del generale inverno
NdP Territorio4.
LAVORI IN CORSO
La prossima primavera, finalmen-
te, i pratesi potranno ripercorrere
l'intero tratto della pista ciclabile e
dal centro città arrivare fino a
Vaiano. A quattro anni esatti dalla
frana che ne aveva interrotto il
percorso, infatti, è stato aperto il
cantiere per il ripristino del trattoLa Briglia-La Cartaia della pista
ciclabile Prato-Vaiano. L’assessore
alle Infrastrutture della Provincia
Ivano Menchetti ha ufficialmente
consegnato i lavori alla ditta che si occuperà del ripristino alla presenza del
sindaco di Vaiano Annalisa Marchi e del vicesindaco Primo Bosi. “La riaper-
tura della pista, che è prevista a primavera, è un evento atteso dai cittadini,
finalmente diamo inizio ai lavori che interesseranno circa 300 metri del
costone da cui si è staccata la frana che ha bloccato la pista – ha detto
Menchetti – Condizioni climatiche permettendo in circa tre mesi il lavoro sarà
portato a termine”.
“Si tratta di mettere in sicurezza un versante interessato da fenomeni carsi-
ci, quindi con infiltrazioni d’acqua, che ha anche un’altezza notevole, circa
50 metri – ha aggiunto il sindaco Marchi – Non si tratta certo di un lavoro di
routine e servirà a risolvere un problema che è essenzialmente geologico,
come del resto in tanta parte del territorio della Val di Bisenzio”. Il ripristi-no costerà 620 mila euro, la Provincia si è occupata del progetto e ha il
ruolo di stazione appaltante, ma l’intervento vede la collaborazione dei
Comuni di Vaiano e Prato e di Publiacqua.
La progettista e direttrice dei lavori Francesca Santi sottolinea che per met-
tere in completa sicurezza il costone, caratterizzato da una struttura geolo-
gicamente friabile, è stata scelta una soluzione tecnologicamente avanzata,
molto utilizzata nel nord Italia, che dà garanzia sulla stabilità. Una volta con-
cluso l’intervento sul pendio sarà ripristinata anche la pavimentazione e
quindi la percorribilità della pista. La progettazione ha puntato, data la natu-
ra dei luoghi ed i problemi geologici del versante interessato, a una soluzio-
ne di minor impatto possibile, ma che garantisca la messa in sicurezza del
tratto interessato, a tutela dell’incolumità di chi vi transita e per evitare ogni
rischio per il futuro.
A PRIMAVERA RIAPRE LA PISTA CICLABILE
Hanno invece lasciato la villa del Palco lo scorso 7 febbraio le ultime famiglie
di sfollati del Calice. Non tutte, però, sono ancora potute tornare nelle loro
case, visto che per alcune abitazioni sono ancora in corso i lavori di ripristino
dopo i danni provocati dall'acqua che aveva invaso i piani bassi.
problemi al grande pubblico giovanile sono tristemente noti da molto
tempo: la mancanza di locali dove vivere fino alle ore piccole, il centro città
fortemente depotenziato nell'ultimo scorcio degli anni zero della sua attrat-
tiva, la tormentata questione di Officina Giovani rimasta finora un tenta-
tivo incompiuto di creare un punto di incontro all'insegna della cultura e del diver-
timento. Ed un trasporto pubblico che immancabilmente cade in letargo nel tardo
pomeriggio.
Proprio da quest'ultima situazione sul mondo della notte pratese è
emersa la prima iniziativa politica nata e sviluppata interamente
nel 2010. Si tratta della proposta lanciata dal circolo dei GiovaniDemocratici – John Lennon di estendere alla notte il servizio di
Lam in tutta la provincia di Prato. Con l'obiettivo da una parte di
migliorare la vivibilità cittadina, traendo ispirazione da quelle gran-
di città europee nelle quali il trasporto pubblico locale funziona 24
ore al giorno, e con un occhio rivolto all'ambiente, grazie alla benefica ricaduta sul
livello di inquinamento dato da un minore utilizzo di auto private. Il successo nelle
adesioni è stato folgorante: l'iniziativa, concepita e realizzata per la prima volta
interamente via Facebook ha raccolto in poche ore migliaia di sottoscrizioni, arri-
vando a fine febbraio a sfiorare quota 2.600. A testimonianza, quindi, di un gra-
dimento particolarmente esteso e trasversale fra i pratesi, tanto da mettere insie-
me Pd e Pdl fino al punto di litigare per rivendicarne la primogenitura. Attualmente
il progetto è sotto la lente di ingrandimento della giunta Gestri, che sta analizzan-
do i costi e la fattibilità del progetto mediante uno studio dei tecnici della Provincia,
come viene fatto sapere dagli stessi portavoce del circolo.
La questione Lam si interseca, fra
l'altro, con il servizio gratuito del
“Magic Bus” offerto dall'organiz-
zatore di eventi Marco Mencacci,
una sorta di navetta per gli avvento-
ri del ControSenso di Narnali pen-
sato in maniera tale da
garantire, in tutta sicurezza, il trasporto dei ragazzi dall'alto tasso eti-
lico. Ma, in ordine di importanza è la carenza di locali il primo dei pro-
blemi che tormenta la Prato della notte. In questa direzione sembra
muoversi appositamente l'Open Space di Claudio Belgiorno che, sulla
scorta dell'esperienza del Viper di Firenze, vorrebbe far sorgere in uno
dei tanti capannoni lasciati in dote dalla crisi del tessile un locale dedi-
cato a teatro e cultura durante la settimana per lasciare, poi, campo
libero al divertimento da discoteca nel week-end. Nelle intenzioni originarie il
modello avrebbe potuto sposarsi con Officina Giovani, in particolar modo ai tempi
del bando rivolto ai privati, col quale la giunta aveva palesato l'intenzione di apri-
re il posto alla logica degli affari. Tutto, però, è cambiato quando fra una polemi-
ca politica e l'altra Officina è tornata direttamente nelle mani del Comune, che la
dovrebbe gestire mediante gli uffici delle politiche giovanili. Secondo modalità
ancora tutte da definire e che dovranno confrontarsi col grande quesito lasciato
senza risposta negli ultimi anni di gestione degli spazi: come rendere frequentabi-
le Officina Giovani alla gioventù di casa nostra?
Carlandrea Adam Poli
‹‹LA PROPOSTADEI GIOVANI
DEL PD:IL SERVIZIODELLA LAMDI NOTTE››
I
NdP Attualità5.
.it
DA OFFICINA GIOVANI AI LOCALI CHE PROPONGONO LA MUSICA LIVEALLA RICERCA DI SOLUZIONI PER RENDERE APPPETIBILE LA MOVIDA PRATESE
LA NOTTEE’ SEMPRE GIOVANE
L’UNIVERSITA’ A PRATO
I MIGLIORI MAESTRI PASTICCERI PRATESI INSEGNANO LA LORO ARTEA GIOVANI IN CASSA INTEGRAZIONE O RIMASSTI SENZA UN LAVORO
UN LAVOROcon le mani IN PASTA
NdP Economia6.
il spa, Confartigianato e il fior fiore della pasticceria pratese insiemeper affrontare la crisi del distretto. Un modello che parte dall’analisidei bisogni e valorizza le competenze artigianali presenti sul territo-rio per offrire opportunità occupazionali e ridare speranza a quantistanno perdendo il lavoro. Da queste premesse nasce il corso pastic-
ceri promosso da Fil spa in collaborazione con Confartigianato Imprese Prato eConsorzio pasticceri pratesi. Partito solo da alcune settimane, il corso per pastic-ceri sta già riscuotendo il commento positivo dei diciassette corsisti, molto moti-vati e decisi a percorrere questa nuova strada per la propria riqualificazione pro-fessionale.“Con questo corso vogliamo dare coraggio e speranza a chi sta perdendo illavoro, a chi ha trascorso tutta la propria vita lavorativa sempre nello stesso set-tore e che adesso ha accettato la sfida di cambiamento - commenta MicheleDel Campo, direttore del Centro per l’Impiego della Provincia di Prato Fil spa -
Crediamo che questa sia una scelta vincente, perché da un’analisi che abbiamoeffettuato il settore della pasticceria (sia artigianale che industriale) ha un poten-ziale mercato occupazionale sia su Prato che sulle provincie limitrofe.”Un corso che dimostra anche l’efficacia della politica dei voucher, infatti tutti ediciassette i corsisti hanno potuto accedere ai fondi messi a disposizione dallaProvincia di Prato per scommettere sulla propria riqualificazione. Dopo lo stagefinale, inoltre, i corsisti potranno usufruire delle borse lavoro (sempre messe adiposizione dalla Provincia) e poter fare un’esperienza di tirocinio retribuito inazienda.Tra i tavoli del laboratorio del Forno Guasti di via Donizetti (sede del laborato-rio pratico) nel corso dei mesi si alterneranno come docenti d’eccezione i nomipiù prestigiosi della pasticceria pratese. Terranno lezioni, ciascuno su un argo-mento diverso, Massimo Peruzzi (Pasticceria Peruzzi), Giancarlo Bettazzi(Pasticceria Filippo e Giancarlo e Chocolat), Paolo Sacchetti (Pasticceria Nuovo
Mondo e vice presidente dell’Accademia italiana dei Maestri pasticceri),Massimo Ciolini (Pasticceria Ciolini di Cantagallo), Luca Signorini (PasticceriaMaurizio) e Sergio Guasti dell’omonimo forno.In tutto sono diciassette gli allievi del corso, dieci donne e sette uomini edhanno un’età compresa tra i 30 e i 55 anni; tutti hanno acceso un voucher for-mativo con la Provincia di Prato ed hanno avuto un colloquio di orientamentoal Centro per l’Impiego della Provincia di Prato. Le loro storie si assomigliano ecomune a tutti è la voglia d’imparare una nuova professione che, insieme allaprospettiva occupazionale, possa regalar loro anche un po’ di soddisfazione per-sonale. Per la stragrande maggioranza sono in cassa integrazione o in mobilitàdel settore tessile, solo tre di loro provengono da altri comparti.
FNiente a che vedere con Csi, come è stato ampiamente spiegato durante ilconvegno che lo scorso 21 gennaio ha riunito esperti, giudici e avvocati perillustrare l’ultimo nato tra i laboratori del Pin-Polo universitario di Prato. Quindinessun effetto speciale, ma scienza e ricerca applicata al settore forense, in unambito dove fino ad ora erano i privati a dettare legge. Perché quello nato aPrato è il primo laboratorio di matrice universitaria specializzato nella ricercadella prova scientifica all’interno delle realtà processuali. Tre i campi di indagi-ni già attivi, come spiega Monica Carfagni, responsabile scientifico del ForLab,così si chiama il laboratorio. Si va dalla trascrizione forense (atti processuali,interrogatori e, soprattutto, intercettazioni), al riconoscimento delle voci inuna intercettazione (con attribuzione certa, dunque, delle frasi ad una preci-sa persona) fino alla cosiddetta informatica forense, cioè le indagini sui com-puter e gli altri supporti informatici (come non pensare, in questo caso, al pro-cesso per l’omicidio di Garlasco).La particolarità del ForLab, come spiegato dal presidente del Pin MaurizioFioravanti, sta nell’andare ad occupare uno spazio che finora in Italia nessunoaveva preso. “Il nostro scopo - dice Monica Carfagni - è garantire un serviziodi qualità al mondo della giustizia. Il nostro è un laboratorio multidisciplinareche può sfruttare anche competenze esterne. Ma la cosa principale è che conla nostra attività vogliamo autofinanziare l’attività di ricerca, in modo da svi-luppare nuove competenze e nuove metodologie”.
Al Pin ha debuttato il nuovo laboratorio “For-Lab”crea esperti per condurre indagini forensi
.it
Supplemento al numero odierno di Notizie di Prato quotidiano on linedirettore responsabile: Claudio Vannacci
Editore: MediaInn
Realizzato da: PratoPress
Aut. Tribunale di Prato n° 4 del 14/02/2009
on si sono ancora placate le polemiche per la nascita della multisala
Omnia Center, inserita nel Parco Prato che, senza che nessuno se ne
accorgesse, nello stile classico degli asiatici, a Prato arriva la multisala cine-
se. La nuova struttura, che è stata inaugurata proprio nel periodo di Natale, conta 35
sale ed è a soli 7 chilometri dal Vis Pathé e due dalla multisala Omnia Center. Il sinda-
co di Prato, Roberto Cenni, non nasconde il suo disappunto: “Non ne sapevamo nien-
te. ma ormai era stato tutto deliberato dalla precedente giunta, non abbiamo potuto
fare nulla per fermarla”.
Su questo strano pezzo del pianeta terra compreso tra Prato e Firenze sbarca quindi
una nuova astronave. Stavolta ha forma orientaleggiante, è gialla e rossa, col cuore di
pietra e vetro, sul tetto più alto la incorona un’insegna bianca destinata a illuminare
la notte del suo breve orizzonte: . A chiamarsi è la multisala cinematogra-
fica divisa su sei piani che da oggi alle 17 aprirà le porte al pubblico. I cartelloni dei
film sono già appesi: . Darà lavoro a 375
dipendenti che si occuperanno oltre della gestione delle sale, dei tre bar, sedici risto-
ranti e la galleria di negozi rigorosamente made in china, come dedicata ai cittadini
orientali sarà tutta la programmazione.
“Abbiamo fatto la scelta di non proiettare film in lingua italiana - dice il direttore della
nuova struttura - perchè sappiamo benissimo che gli italiani saranno restii nel recarsi
presso la nostra multisala, quindi ci rivolgeremo alla numerosissima popolazione cine-
se residente nell’area metropolitana di Prato Firenze Pistoia”, poi aggiunge “siamo
comunque sicuri che i pratesi verranno da noi più avanti, intanto per far sentire alla
città il nostro desiderio di integrazione abbiamo assunto ben 125 maestranze italia-
ne”. Ma autorizzare un altro multiplex che logica segue? E’ stato utilizzato un esca-
motage, utilizzando le modifiche alla legge regionale che era stata cambiata per auto-
rizzare l’apertura della contestatissima multisala Omnia ed alcune norme previste dal
decreto di liberalizzazione del mercato, la cosiddetta Legge Bersani. Le modifiche ave-
vano lasciato un vuoto normativo grazie al quale si è potuto aprire l’enorme multisa-
la all’interno di un’area già esistente e variarne l’attività da uso industriale a commer-
ciale, con una semplice DIA, la dichiarazione di inizio attività. In buona sostanza, l’at-
tuale giunta è venuta a conoscenza dell’apertura solamente grazie all’invito formale
trasmesso al sindaco per l’inaugurazione.
Ed il Comune, preso alla sprovvista tenta di difendersi: “Questi sono problemi dei pri-
vati che si mettono in concorrenza - dice il dirigente dei servizi Edilizi Lanfranco Marchi
- noi abbiamo ereditato dalla precedente giunta il progetto e siamo preoccupati solo
della sua sostenibilità ambientale. I processi economici non si fermano, al massimo si
governano”.
Non la pensa così, però, il nuovo sindaco di Parto, eletto col centrodestra: “Io non
avrei fatto niente di tutto questo - dice - ma dal momento che l’ho trovato sono stato
costretto a dipanare la matassa. La beffa vuole che per motivi istituzionali non potrò
evitare di tagliare il nastro il giorno dell’inaugurazione, seppur consapevole di quello
che mi verrà recriminato dai miei elettori”.
La Lega Nord dal canto suo non può dire altro: “Purtroppo non si può più tornare
indietro - dice il capogruppo in consiglio comunale Arturo Baldinucci - Speriamo alme-
no che si creino posti di lavoro veri e non fasulli. Ma la Piana è sovrappopolata, biso-
gna mettere la parola fine”. Come in un film, appunto. La Banda Gastrica
DOPO L’AEROPORTO IN VIA PISTOIESE ECCO IL MULTIPLEX CINESELA BANDA GASTRICA TORNA A COLPIRE CON LE ““NOTIZIE.. DI PARTO”
MULTISALAALL’ORIENTALE
NdP La satira7.
.it
NATTENTI A DON ZAUCKERDoveva essere un giorno di festa oggi per la Chiesa pratese, con l’ordinazio-ne dei due nuovi sacerdoti. E invece a guastare tutto è arrivata la polemicaaperta fra i parrocchiani di Vergaio per la scelta di nominare Don Zauker allaguida della nuova parrocchia, nata dopo la scissione di quella storica per larecente esplosione demografica registrata nel paese di Benigni.Un agguerrito gruppo di donne del paese non accetta la nomina del prete“extracomunitario” (Don Zauker è infatti originario del Kazakistan) cui avreb-bero preferito il giovane vergaiese doc Don Alberto Azzurri. “Siamo arrabbia-tissime - dichiarano alcune delle signore di fronte alla nuova parrocchia - ave-vamo proposto al vescovo il nome di Don Alberto e avevamo ottenuto lagaranzia della nomina, invece ci troviamo di fronte un prete che viene da lon-tano e che nemmeno ha la padronanza della nostra lingua”. Subito rincara ladose un’altra signora: “Non è questione di razzismo, ma vorremmo che ci gui-dasse uno di noi”. Da piazza del Duomo invece si tende a minimizzare la que-stione, rimarcando le elevati capacità dimostrate negli anni di attività nellacittà di Livorno da Don Zauker,che in questi anni si è fattoamare e apprezzare per lesue qualità umane e spiri-tuali.In realtà le preoccupazio-ni maggiori sarebbelegate alle presunteattività di esorcismosvolte da Don Zauker eda alcuni articoli apparsisulla stampa labronica suimodi poco ortodossi digestione dell’attivitàpastorale. A sostenerela protesta contro ilnuovo insediamento ancheil Carroccio pratese ed ilmovimento dei Giovani diPrato che hanno annunciatouna fiaccolata di solidarietà perle famiglie vergaiesi. Il nuovoparroco si insedierà nella nuovaparrocchia di Via Reggiana dallaprossima domenica, si sperache nel frattempo le polemichesiano rientrate e si torni allapace, nella tranquilla frazione diVergaio. La Banda Gastrica
Don Zaucker è unpersonaggio
del “Vernacoliere”