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Nutrizione e sport Dott. Alessio FRANCO Dietista Nazionale di Canottaggio Collaboratore Istituto di Medicina e Scienza dello Sport 10:03 1

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Nutrizione e sport

Dott. Alessio FRANCO

Dietista Nazionale di Canottaggio

Collaboratore Istituto di Medicina e Scienza dello Sport

10:03 1

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Una svolta importante nella teoria della

preparazione atletica si ha intorno agli anni 60

quando si consolidano i concetti di :

Risposta dell’organismo all’esercizio fisico

e da lì il concetto di adattamento dei vari

organi ed apparati.

Miglioramento del massimo consumo di

ossigeno

Individuazione delle fonti

energetiche alla base dei diversi

gesti e delle diverse discipline

sportive. 2 10:02

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PREPARAZIONE CRONICA

ALLENAMENTO 3 10:02

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ALIMENTAZIONE DELL’ATLETA

MODELLO AMERICANO

REGIMI IPERPROTEICI

ANNI 60

Purtroppo questo regime risultava estremamente

ripetitivo e monotono

di scarsa palatabilità

di difficile accettazione o tutt’ al più di rassegnata

accettazione.

4 10:02

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Modificata da: Siani V. “Sport Energia Alimenti” Zanichelli Ed. 1993

Regime scandinavo di

supercompensazione glucidica

Distanza dalla gara (giorni) Razione

alimentare Esercizio fisico

6

Prot 35%

Lip 55%

Glu 10%

1 h al 70-80 % VO2 max

5-4

Prot 35%

Lip 55%

Glu 10%

1 h al 60-70 % VO2 max

3-2-1

Prot 12%

Lip 8%

Glu 80%

30-45 min al 40% VO2 max

ANNI 70

5 10:02

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MODELLO MEDITERRANEO

80-90% complessi

10-20% semplici

1.2-1.5 g/kg peso ideale

max 2g/kg peso ideale

animali/vegetali 1:1 – 2:1

saturi/mono-polinsaturi 1:3

animali/vegetali 1:1

GLUCIDI 55%

PROTIDI 15%

LIPIDI 30%

ANNI 80

6 10:02

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Ma prima di capire cosa deve mangiare

un atleta cerchiamo di capire quanto deve

mangiare un atleta.

Per far ciò dobbiamo rispolverare il concetto

di metabolismo basale e consumo

energetico

10:02 7

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Bilancio energetico in soggetto adulto

e sedentario è costituito da :

metabolismo basale

+

termogenesi indotta dall’alimentazione

+

attività fisica 0

500

1000

1500

2000

2500

D.E.T. (kcal/die)

MB AF TID altro

60-75%

15-30%

7-13%

2-7%

10:02 8

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Bilancio energetico nell’atleta

Dispendio energetico totale:

ATTIVITA’ FISICA:15-30% del MB(soggetto sedentario)

Energia spesa dall’organismo per le attività lavorative e ricreative

Nell’atleta varierà notevolmente in base al tipo di allenamento,

all’intensità e allo sport praticato:

OLTRE IL 200%

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Bilancio energetico nell’atleta

COSTO ENERGETICO DELL’ ATTIVITA’ FISICA:

VI PRESENTO I METS

Semplificando : 1 MET corrisponde ad un consumo energetico di circa 1 Kcal/Kg/h

Quindi un’attività di 1 MET eseguita per un’ora corrisponderà a 1Kcal x Kg di peso

corporeo.

Il MET

E' un' unità di equivalente metabolico e viene utilizzato per

stimare il costo metabolico di una attività fisica.

1 MET = 3.5 ml di ossigeno consumato per Kg di peso corporeo al minuto.

10:02 10

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Bilancio energetico nell’atleta

VI PRESENTO I METS

In soggetti normopeso, con una percentuale di grasso di circa 10-20% negli uomini e

15-25 % nelle donne, il metabolismo basale corrisponde a circa un MET per Kg di peso

corporeo l’ora.

Sapendo che 1 MET = 1 Kcal per KG l’ora, potremo convertire il metabolismo basale

espresso in METs, in Kcal.

Esempio : Maschio di 35 anni, Peso Kg=70, Statura=175 cm, %massa grassa= 15 %

Attività fisica :

Sdraiato in posizione supina, 12 ore dopo aver mangiato = 1 MET o 1Kcal/KG/ora

(condizione basale)

Dispendio energetico basale = 1(METs) x 70(Kg) x 24(ore) = 1680 Kcal al giorno

Formula di Schofield = 11,47 x 70(Kg) +873,1 = 1676 Kcal al giorno

10:02 11

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METABOLISMO

AEROBICO - ANAEROBICO

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L’ ATP

L’ENERGIA RICHIESTA DA TUTTI I PROCESSI BIOLOGICI E’ FORNITA DALL’ATP

L’ADENOSINTRIFOSFATO (ATP)

UN COMPOSTO FORMATO DA :

ADENOSINA LEGATA A TRE MOLECOLE DI FOSFATO

L’ ENZIMA ATPasi LO SCINDE IN ADP e P LIBERANDO ENERGIA

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Nel muscolo è presente in piccole quantità

viene utilizzato per la fase iniziale del movimento

per movimenti maggiori di due secondi è necessario rigenerarlo

L’ ATP

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L’ ATP

I SUBSTRATI UTILIZZATI SONO I SEGUENTI :

1)Creatinfosfato (CP)

2)Glicogeno muscolare

3)Glucosio

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L’ ATP

Creatinfosfato (CP)

E’ una molecola presente nei tessuti animali che reagisce con l’ADP per riformare ATP .

Utilizza la via anaerobica alattacida.

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L’ ATP

Glicogeno muscolare

E’ un polimero del glucosio, è contenuto nei muscoli e al livello epatico.

Utilizza la via anerobica lattacida.

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L’ ATP

Glucosio

E’ un monosaccaride (zucchero) è presente a livello ematico, deriva dal glicogeno

epatico (glicogenolisi) e dagli aminoacidi.

Utilizza la via aerobica.

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Le vie metaboliche

ANAEROBICA ALATTACIDA

NON UTILIZZA OSSIGENO (NON PRODUCE ACIDO LATTICO)

ANAEROBICA LATTACIDA

NON UTILIZZA OSSIGENO (PRODUCE ACIDO LATTICO)

AEROBICA

UTILIZZA L’OSSIGENO

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Le vie metaboliche

La via metabolica preferenziale dipende

dalla quantità e dalla velocità dell’energia

richiesta!!!!

Quindi dall’intensità e durata dell’esercizio.

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ENERGIA in %

100

90

80 ATP- CP

70 72%

60 Glicolisi anaerobica

50 52% 53%

40 Metabolismo aerobico

30 28%

20

10

0 15%

Tempo in secondi 10 30 90

Le vie metaboliche

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Le vie metaboliche

Ogni attività sportiva è caratterizzata in

senso biomeccanico, energetico e

metabolico ed ognuna ha specifiche

richieste di energia e perciò specifiche

fonti energetiche.

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La tabella è stata elaborata nel 1984,

bisogna tener conto dei nuovi tempi di gara, soprattutto nelle discipline più veloci.

Le vie metaboliche

Utilizzo in percentuale delle diverse vie aerobiche in

base alla lunghezza della gara

Vie metaboliche 100 m 200m 400 m 800 m 1000 m 1500 m 5000 m 10 000 m maratona

Aerobica 4 - 5 % 6-10 % 8-25 % 32-45 % 50% 50-65 % 73-90 % 87-95 % 99%

Anaerobica 95-96 % 90-94 % 75-92% 55-68% 50% 35-50% 10-27 % 5-13% 1%

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Da qui l’importanza di classificare gli sport

secondo l’impegno fisiologico

Sport di Resistenza

Sport Alternati

Sport di Destrezza

Sport di Potenza 10:02 28

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Sport di Resistenza

Le specialità di corsa dell’atletica leggera:

(dagli 800 metri alla maratona), la marcia, ma anche il nuoto in acque aperte; il ciclismo su strada; lo sci di fondo; ecc.

Sono gli sport caratterizzati da sforzi di intensità moderata, ma prolungati nel tempo.

Comune a questi sport è la ripetizione del movimento:

Pedalare, correre, marciare, nuotare,ecc.

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Sport Alternati

Gli sport di squadra in genere (calcio, pallacanestro, pallavolo, rugby, pallamano, hockey su prato, a rotelle e su ghiaccio) e il tennis.

La caratteristica principale è l’alternanza di fasi di gioco e di pause di recupero, e questo permette di protrarre molto a lungo l’esercizio fisico.

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Sport di Destrezza La ginnastica artistica e ritmico-sportiva, la scherma, lo sci

alpino, i tuffi, il pattinaggio artistico, le arti marziali, ecc.

Sono spesso attività individuali che prevedono un’elevata abilità e coordinamento.

Alcuni di questi sport:

Ginnastica e tuffi richiedono un notevole impegno muscolare ma un contenuto dispendio energetico.

Lo sci alpino richiede notevole potenza muscolare e considerevole dispendio energetico

Il tiro a segno e tiro con l’arco richiedono un basso impegno muscolare e fabbisogno di energia ma un ‘elevata capacità posturale e di coordinamento

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Sport di Potenza

Alcune specialità dell’atletica leggera come i lanci (disco, peso, martello, giavellotto), i salti (in alto, in lungo, con l’asta), la corsa di velocità, il sollevamento pesi, ecc.

Sono attività individuali dove predominano la forza e la potenza muscolare e dove pertanto sono necessarie masse muscolari particolarmente sviluppate e toniche.

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Conoscere uno sport ci permette di valutare:

Il tipo di gesto atletico svolto

Il tipo di metabolismo coinvolto (aerobico – anaerobico)

I substrati energetici necessari

Il fabbisogno energetico per svolgerlo

Le fibre muscolari coinvolte e la loro fisiologia

10:02 33

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Cerchiamo di capire come gestire l’energia degli alimenti e come

distribuirla nel corso della giornata e dell’allenamento

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Tipo di pasto Quota calorica (%) Tempo di attesa prima

dell’allenamento

Colazione 15-25% 1-2 ore

Spuntini 5-15 45 min-1,5 ore

Pranzo 25-35 2,5 -3 ore

Cena 20-30 -

Post allenamento 5-10% (in funzione

dell’allenamento e degli

spuntini

Entro 45 minuti dalla

fine dell’allenamento

Fondamentale sarà la scelta e la composizione degli alimenti

degli alimenti.

Ripartizione dell’energia

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La scelta del tipo di pasto (qualita’ e quantita’)

è fondamentale e va programmata in funzione

di un’ attivita’ fisica.

Non solo per i substrati necessari a fornire

l’energia, ma anche in relazione ai tempi di

digestione

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Velocità di digestione

Tipo di nutriente Velocità di digestione

Zuccheri semplici Molto veloce

Carboidrati complessi Veloce

Proteine Media

Grassi crudi Lenta

Grassi cotti Molto lenta

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VERDURE

Quelle cotte si digeriscono più velocemente.

Un consumo eccessivo di verdura è sempre da

evitare se si deve affrontare uno sforzo fisico

dopo poco tempo.

Velocità di digestione

10:02 38

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Forniscono energia di rapido utilizzo

Sono fondamentali per reintegrare il glicogeno

muscolare.

Il loro apporto è largamente influenza dal tipo di

lavoro svolto e dalla sua intensità

I Carboidrati

10:02 39

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Un apporto eccessivo di carboidrati e/o zuccheri

semplici, specialmente se assunti tutti assieme,

proprio per la loro velocita’ di assorbimento

provoca una compromissione della composizione

corporea, con un aumento della percentuale di

grasso.

Inversamente uno scarso apporto di carboidrati,

(in particolare in soggetti sportivi) provoca

inizialmente la riduzione delle scorte di glicogeno,

in seguito una riduzione delle prestazioni

sportive, e a lungo termine astenia.

Vi sono particolari piani alimentari che possono

prevedere una riduzione dei carboidrati senza

creare problematiche per l’atleta.

I Carboidrati

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30 gr. di carboidrati forniscono circa il 5% di una razione

calorica di 2000 Kcal.

Un’ attivita’ fisica viene considerata tale quando ha un

dispendio superiore ai 3 METs

3 (METs) * 70 (Kg.) = 210 Kcal ora

Quindi circa 2 porzioni da 30 gr. per ogni ora di attivtà fisica

I Carboidrati

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Alimenti Porzione (alimento a crudo in gr.)

Frollini 45

Biscotti secchi 40

Corn Flakes 35

Fiocchi D’avena 40 gr.

Fette biscottate 40 gr. (5 fette)

Mais dolce in scatola 170 gr.

Pane bianco (carrè) 50 gr. (2-3 fette)

Pasta 40 gr.

Patate 180 gr.

Pizza margherita 60 gr. (1 fetta )

Pane integrale 60 gr.

Fiocchi di farro 45 gr.

Alimenti che forniscono circa 30 gr. di carboidrati

Prevalentemente complessi

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Alimenti Porzione (alimento a crudo in gr.)

Banane 200

Cioccolato al latte 60

Crostata con marmellata 50

Fichi secchi 50 gr. (2-3 fichi)

Gelato alla frutta 100 gr.

Marmellata 50

Marmellata senza zucchero 100 gr.

Mele, pere, arance 300 gr.

Succo di frutta zuccherato 200 gr.

Succo di frutta senza zucchero 400 gr.

Uva da tavola 200 gr.

Alimenti che forniscono circa 30 gr. di carboidrati

Prevalentemente semplici

10:02 43

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I Carboidrati

TEMPI:

Gli zuccheri semplici possono essere assunti fino a 10-15 minuti prima di un

allenamento

I carboidrati complessi devono essere assunti da 45 minuti ad un’ ora prima

E’ possibile utilizzarli assieme, e si consiglia un’assunzione che va dalla

mezz’ora ai 45 minuti prima dell’allenamento

Nel post allenamento un assunzione di zuccheri semplici ( effettuata il prima

possibile ) permette di recuperare velocemente le scorte di glicogeno e

contrastare il catabolismo muscolare.

10:02 44

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La visione scientifica è che l’allenamento

aumenti il fabbisogno di proteine.

Un’attenzione particolare va posta alla

differenziazione tra % di proteine e gr. di

proteine per Kg. di peso corporeo.

Le proteine

10:02 45

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In chi pratica attività fisica le proteine sono

necessarie a:

Supportare i processi riparativi delle fibre

muscolari danneggiate in risposta allo stimolo

allenante;

Supportare lo sviluppo della massa muscolare

In parte minore a fornire energia

Le proteine

10:02 46

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Tipo di attività fisica Gr. di proteine per Kg di peso

corporeo

Sedentari 0,9 (12,6 %)* LARN

Att. Fisica leggera (2-3 ore settimanali) 1,0 (14 %)

Allenamenti fitness (3-5 ore settimanali) 1,2 (16,8%)

Allenamenti di resistenza 1,2-1,4 (19,6%)

Allenamenti misti (potenza-resistenza) 1,4-1,6 (22,4 %)

Allenamenti di potenza 1,5-1,8 (25,2 %)

Allenamenti di ultraendurance 2,0 (28 %)

Allenamenti intensi in età dello sviluppo 2,0 (28 %)

Apporto medio giornaliero di proteine consigliato per tipo di attività fisica

Le proteine

* Su un Peso di 70 Kg. 2000 Kcal

Naturalmente all’aumentare dell’ativita’ fisica aumentera’ anche in dispendio

energetico e quindi le percentuali 10:02 47

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A parità di proteine ingerite, vi sono diversi

fattori che intervengono nel loro metabolismo.

Orari di consumo in relazione all’esercizio.

Combinazione delle proteine con glucidi.

Composizione aminoacidica e rapidità di

assorbimento delle proteine consumate.

Le proteine

10:02 48

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Partecipano al costo energetico nelle attività

di resistenza (3-5 %),circa 8-10 gr. per 1 ora

di attività, circa 20-25 gr. per 2 ore di attività;

Un ridotto apporto di carboidrati durante

allenamenti intensi possono incrementare le

richieste di proteine.

Le proteine

10:02 49

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Alimenti Porzione (alimento a crudo in gr.)

Bresaola 20

Carne magra (pollo, vitella, ecc) 40-50

Fiocchi di latte 100

Filetto di pesce spada 60-70

Latte parzialmente scremato 300 ml (2 bicchieri)

Fesa di tacchino 50

Tonno in scatola (al naturale, cotto) 80

Uovo albume 90 (3 albumi)

Yogurt magro 250-300 gr.

Alimenti che forniscono circa 10 gr. di proteine e pochi grassi < 5g

Le proteine

10:02 50

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Le proteine

TEMPI:

Andrebbero assunte almeno un’ ora e mezza prima dell’allenamento, specialmente

se associate a quote lipidiche (carni grasse)

Associate ad una quota di zuccheri semplici vengono “utilizzate” in modo migliore.

Nel post allenamento un assunzione ( effettuata preferibilmente entro 45 minuti * )

sempre in associazione a zuccheri semplici , permette di sfruttare la finestra

anabolica, per un riparazione più veloce del tessuto muscolare ed un incremento

della massa magra.

*Studi recenti, hanno dimostrato che il periodo può essere superiore alle due ore

10:02 51

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Nell’elaborazione di una dieta per soggetti

sportivi la percentuale di grassi spesso non

viene calcolata, ma è la rimanente

percentuale dopo aver calcolato il fabbisogno

glucidico e proteico.

Bisogna fare attenzione perché in alcune

discipline l’apporto di lipidi è fondamentale.

(sport di resistenza, ambienti freddi,ecc)

I lipidi

10:02 52

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L’introito giornaliero quantitativo e qualitativo di

lipidi negli atleti non differisce di molto da

quello della popolazione generale.( 25-30 %)

Nelle discipline di destrezza e negli sport misti il

fabbisogno può scendere leggermente (22-

25%), mentre ce ne sarà un maggiore

bisogno negli sport di lunga durata o in

condizioni particolari

I lipidi

10:02 53

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I grassi saturi devono essere inferiori al 10 %

(burro, strutto,pancetta, lardo, carni grasse.)

Da favorire sarà il consumo di grassi polinsaturi,

gli acidi grassi omega-6 e omega-3 devono

avere un rapporto di circa 4:1.

Ultimamente viene consigliato un rapporto di 2:1

I lipidi

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I grassi saturi devono essere inferiori al 10 %

(burro, strutto,pancetta, lardo, carni grasse.)

Da favorire sarà il consumo di grassi polinsaturi,

gli acidi grassi omega-6 e omega-3 devono

avere un rapporto di circa 4:1.

Ultimamente viene consigliato un rapporto di 2:1

I lipidi

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TEMPI:

Andrebbero assunte almeno due ore prima dell’allenamento, per arrivare a 4 ore in

caso di grassi fritti ( sempre sconsigliati prima di un’attività)

In alcuni sport di lunga durata, o giornate di competizioni possono essere utilizzati

sia come fonte energetica, sia per modulare regolare l’assunzione di zuccheri, e

quindi possono essere presi anche assieme agli zuccheri, in tempi più vicini alla

competizione.

I lipidi

10:02 56

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L’ACQUA NUTRIENTE ED

INTEGRATORE

Il nostro organismo è formato

principalmente da acqua

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L’ACQUA

Bilancio idrico

Normalmente la quantità di acqua assunta

è uguale alla quantità persa. Il

meccanismo della sete ne regola

l’assunzione, mentre, tra le varie uscite, la

regolazione dell’eccesso di acqua è

affidata al meccanismo di secrezione della

vasopressina.

10:02 58

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L’ACQUA E ATTIVTA’ FISICA

Già una perdita di liquidi pari al 1-2% del

peso corporeo comporta uno scadimento

delle prestazioni, che diventano

pesanti,addirittura il 30% della capacità

lavorativa, con una perdita del 5%.

Fra il 6 e 10% di perdita, la diminuita

capacità di termoregolazione può far

incorrere il soggetto nel colpo di calore,

fino al coma. 10:02 59

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L’ACQUA E ATTIVTA’ FISICA La prima barriera alla disponibilità all’ingestione

dei liquidi è data dalla velocità di svuotamento gastrico, che è di circa 1 litro/ora,(15-20 ml/minuto) velocità che diminuisce rapidamente in caso di liquidi iperosmotici o altamente energetici.

Si dovrà quindi iniziare un’attività fisica già con una buona idratazione e proseguirla con assunzione di liquidi di 150-300 ml ogni 15-20 minuti.

10:02 60

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L’ACQUA E ATTIVTA’ FISICA

NON BISOGNA ASPETTARE DI AVERE

SETE

La comparsa della sete avviene quando c’è

una perdita di liquidi superiore al 2% del

peso corporeo, ciò implicata già un

decadimento della performance ed un

difficile recupero dell’idratazioni per attività

fisiche intense. 10:02 61

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L’ACQUA E ATTIVTA’ FISICA

Le perdite di liquidi variano da 0,5 litri l’ora fino ad arrivare a picchi ( in condizioni

particolarmente estreme) a 4 litri l’ora.

Il sudore riesce a dissipare massimo l’80% del calore prodotto, vi sarà così, a lungo andare

un accumulo di calore corporeo.

Inoltre il tempo di svuotamento gastrico non permette il tempestivo reintegro dei liquidi se

le perdite superano un litro/ora

10:02 62

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L’ACQUA E ATTIVTA’ FISICA DOVREMO FARE UNA MAGGIORE ATTENZIONE

ALL’IDRATAZIONE PER ATTIVITÀ FISICHE SVOLTE IN CONDIZIONI PARTICOLARI COME:

• molto caldo, (superiore alla temperatura corporea) vi è un apporto di calore dall’esterno all’interno.

• umidità del 100%, il sudore non evapora

• in alta quota, maggiore dispersione di vapore acqueo con la respirazione.

10:02 63

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L’ACQUA E ATTIVTA’ FISICA

La maggiore efficacia dei fluidi con

elettroliti e 5-6% di monosaccaridi

(glucosio + fruttosio), rispetto all’acqua,

non è più in discussione. (per ora)

Lavoro effettuato tramite tracciatura dei

fluidi con deuterio.

10:02 64

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L’ACQUA E ATTIVTA’ FISICA

Come gestire l’idratazione ?

• Piccole ma frequenti assunzioni di fluidi

contenentiacqua, elettroliti (specie

sodio) e monosaccaridi (5-6%)

• Preferire invece l’acqua solo se si

assume cibo, per ridurne il carico

osmotico (per 15’ dopo assunzione)

Ebden BD et al. 1994 Nutritional intake during an

ultraendurance running race. Int JSport Nutr.

Jun;4(2):166-74.

10:02 65

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La prima colazione Deve contenere Carboidrati , proteine, grassi, fibre

Colazione Dolce Carboidrati

Zuccheri

semplici

Fibre

Latte normale o di

soia

Oppure yogurt

Cereali integrali

meglio se in chicchi

Oppure pane

o Fette biscottate integrali

Frutta, mousse di

frutta,

frullati( latte e frutta)

Oppure marmellata

meglio senza zuccheri

aggiunti

Proteine Formaggio ( anche

da spalmare

Oppure yogurt Greco

Oppure tofu

Grassi Noci, nocciole,

mandorle

grassi saturi ( burro) Slide n. 66 10:02

IN PRATICA

66

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Lo spuntino di metà mattina

•Se non ci si allena di mattina, serve principalmente

a mantenere la giusta glicemia ed evitare di arrivare

troppo affamati a pranzo

Consumare: Frutta fresca (mai da sola !) con noci,

oppure con yogurt, oppure barrette ai cereali (per

comodità), ma anche pizza o se ci si allena nel primo

pomeriggio pane con affettati.

•Se ci si allena, deve essere utilizzato per recuperare

le scorte di glicogeno ( timing 15-45 minuti).

Consumare: Frutta, Succhi di frutta, bevande

energetiche, crostata, dolci senza creme, barrette

energetiche.

Eventualmente si volesse aumentare l’anabolismo

muscolare, aggiungere una quota proteica.

Consumare: Formaggio, affettati magri, proteine in

polvere, barrette proteiche. Slide n. 67 10:02 67

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PRANZO

Se ci si allena nelle prime ore del

pomeriggio, non è possibile consumare un

pranzo completo. Per digerire un pasto

completo occorrono almeno tre ore.

In questa fase un allenamento sportivo

ostacolerebbe la digestione causando

senso di pesantezza, nausea e malessere

generale.

Ti alleni male e digerisci male. 10:02 68

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Il pranzo

•Deve risultare “digeribile” e “leggero”, prediligere

un primo, con pochi grassi.

Consumare : una porzione di pasta, o in alternativa

di riso, o meglio ancora orzo farro o altri cereali

conditi con una piccola quota proteica, come sugo

di carne, o tonno, o legumi.

ATTENZIONE A LIMITARE I GRASSI

•E’ possibile consumare della verdura,

preferibilmente cotta.

Slide n. 69 10:02 69

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Il pranzo

In caso di allenamento particolarmente ravvicinato,

si potrà consumare pasta in bianco o al pomodoro e

terminare il pranzo con una fetta di un dolce da

forno, senza creme o panna (per es. ciambellone,

pan di spagna, ecc.), oppure una crostata o torta di

mele o di altra frutta, oppure un gelato di frutta o un

succo di frutta.

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Il pranzo

In caso di allenamento nel tardo pomeriggio:

Consumare :

Un pasto completo,

•Pasta o equivalenti ( sempre sughi leggeri)

•Un secondo di carne ( la bianca è più digeribile)

•Un contorno di verdura (cotta o cruda)

Niente dolci

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Pre allenamento

( se ci si allena dopo almeno 3 ore dal pranzo)

Assumere 30 - 45 minuti prima

Consumare : circa 30-60 gr. di zuccheri

(carboidrati+zuccheri)

Carboidrati complessi (pane, fette biscottate,

cracker,gallette di riso, orzo , farro,barrette ai

cereali,ecc)

e

Zuccheri semplici (frutta, marmellata,, barrette

energetiche, succhi di frutta !!!)

Combinazioni: Fette biscottate o pane, con

marmellata frutta e yogurt, barrette ai cereali.

ATTENZIONE QUESTO NEL CASO L’ALLENAMENTO

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Pre allenamento

Se l’allenamento si dovesse protrarre più a lungo è

possibile associare alla normale quota di carboidrati

una piccola quota proteica e/o di grassi.

Tutto ciò permetterà un assorbimento più lento degli

zuccheri ed un prolungarsi dell’energia, che in un

secondo momento sarà innescata anche dalle

proteine e dai grassi.

Vi sarà di conseguenza una minore energia di pronto

utilizzo che però verrà incontro a le esigenze di un

allenamento più lungo.

Slide n. 73

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Pre allenamento

L’idratazione è sempre fondamentale.

Il tempo di svuotamento gastrico è di circa un litro l’ora.

Lo svuotamento maggiore si ha quando lo stomaco ha

500 ml nello stomaco.

Bere almeno due - tre bicchieri di acqua, nella mezz’ora

prima dell’evento ( allenamento o gara)

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DURANTE L’ALLENAMENTO

Come gestire l’idratazione ?

• Piccole ma frequenti assunzioni di fluidi, ogni 15-20 minuti.

La maggiore efficacia dei fluidi con elettroliti è con una percentuale del 5-6% di monosaccaridi (glucosio + fruttosio) rispetto all’acqua, non è più in discussione.

• Una borraccia da 500 ml riempita con un succo di frutta commerciale, ( brik da 200 ml) e acqua, ha 30 gr. di zuccheri (glucosio+fruttosio) e un’osmolarità di circa 5-6%

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DOPO L’ALLENAMENTO

Dopo una attività fisica, qualunque essa sia, l’organismo nell’immediato necessita e tollera meglio una alimentazione liquida o semiliquida o comunque costituita da alimenti ricchi di acqua, per reintegrare le perdite idriche da sudorazione; in misura più contenuta vanno reintegrate quote di energia e minerali consumati.

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DOPO ALLENAMENTO

Reintegrare le perdite idriche e saline prodotte con la

sudorazione e le scorte di glicogeno muscolare;

Bevande non gassate, con aggiunta di minerali (anche

integratori) e zuccheri semplici (maltodestrine, glucosio,

fruttosio, saccarosio);

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Slide n. 78 10:02

Se vogliamo aumentare la massa muscolare,

assumeremo anche una quota proteica.

L’assunzione di zuccheri permette un maggiore recupero

post allenamento!

Anche in questo caso la combinazione glucosio+fruttosio

è la più rapida

Eviteremo invece un’assunzione di grassi che andrà a

ritardare l’assorbimento.

DOPO ALLENAMENTO

78

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DOPO L’ALLENAMENTO

Il timing (tempo di assunzione) è essenziale

•Anche se ancora ci sono studi contrastanti per

l’assunzione di una quota proteica nell’ora successiva

all’allenamento

(FINESTRA ANABOLICA)

E’ invece indiscussa l’importanza di assumere zuccheri

semplici appena terminato l’allenamento ( 30 -45 minuti).

(riduce gli effetti infiammatori e migliora quelli immunitari

contrastando l’overtraining!)

Slide n. 79 10:02 79

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Slide n. 80

Alimenti consigliabili dopo un allenamento sportivo

principalmente aerobico

frutta fresca di stagione dolci da forno

succhi di frutta biscotti secchi

gelato alla frutta

yogurt alla frutta

fette biscottate con

marmellata

Barrette energetiche Bevande energetiche

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Slide n. 81

Alimenti consigliabili dopo un allenamento sportivo

principalmente anaerobico

frutta fresca di stagione e grana o parmigiano

succhi di frutta e toast

pane con miele e ricotta

bevanda energetica e

barretta proteica

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CENA

• Deve soddisfare le esigenze nutrizionali dell’atleta

• Deve completare gli apporti non soddisfatti nella giornata

•Consumare: Primo leggero ( ma sempre presente), minestre,

zuppe, (recupero acqua e Sali minerali), oppure pane o patate.

•Pietanza, non eccedere con le carni grasse, se l’atleta è

particolarmente affaticato, prediligere pesce o carni bianche.

•Una porzione di verdura ( es. insalata)

•Eventualmente un piccolo dolce da forno(dipende dal peso,

periodo,ecc)

•Il dopocena solo se passano più di 3 ore (non sempre necessario)

Slide n. 82 10:02 82

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CONCLUSIONI

L’alimentazione, come lo sport, ha bisogno di motivazione, una dieta

monotona, difficile da seguire o che ci esclude dalle relazioni sociali

( pranzi o cene con amici ), difficilmente verrà accettata e seguita a

lungo termine.

Dietro ogni dieta ci deve essere una buona educazione alimentare,

l’atleta deve sapere ( nei limiti del proprio ruolo) i perché di alcune

scelte alimentari, in modo che sia partecipe alla sua alimentazione e

che in situazioni non previste sappia come comportarsi.

10:02 83

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CONCLUSIONI SIA CHE SIATE SPORTIVI AMATORIALI O PROFESSIONISTI

DOVETE RICORDARE CHE ALIMENTAZIONE E ALLENAMENTO

SONO DUE FACCE DELLA STESSA MEDAGLIA

CHE CI AUGURIAMO SIA

D’ORO

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