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Orticoltura: principi generali Muggia, 23 maggio 2015

Orticoltura: principi generali - Comune di Muggia: Comune ... · principalmente alla vendita tal qual ed in minima parte trasformata e venduta . ... mineralizzate dai atteri nel suolo

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Orticoltura: principi generali

Muggia, 23 maggio 2015

Cos’è orticoltura

• L’orticoltura è quella branca dell’agricoltura che di occupa della produzione di piante «orticole», cioè di quelle piante che generalmente vengono utilizzate come prodotti freschi e che entrano quotidianamente tal quali nell’alimentazione umana

Esempi NO

• No frumento e mais dai quali otteniamo farine

• No pomodoro a pieno campo che l’industria trasforma in pelati e salsa

• No fagioli e piselli che poi vendono seccati o inscatolati

• No ortaggi che vengono preparati e congelati per minestroni (compresi spinaci surgelati)

Esempi SI

• Tutte le verdure a foglia da cespo o da taglio

• Fagioli e piselli venduti freschi

• Pomodori tal quali da insalata o da trasformare in conserve

• SI tutte le preparazioni di quarta gamma (prodotti orticoli «insalate» raccolti, puliti, imbustati e venduti in confezione)

Caratteristiche

• Il prodotto orticolo è:

– Fresco di giornata (o di settimana)

–A conservabilità limitata

–Ricco di acqua, sali e vitamine

– L’orticoltura ci fornisce cibo fresco

Totale 374.000 ettari in Italia

In Fvg 1.061 ettari

• Udine 77%

• Pordenone 12%

• Gorizia 9%

• Trieste 2%

Dati statistici

Dati statistici

Dati statistici

Orti

• Orti familiari: la produzione è destinata prevalentemente al consumo nel nucleo familiare allargato

• Orti industriali: la produzione è destinata principalmente alla vendita tal qual ed in minima parte trasformata e venduta

Le specie orticole

• A foglia

– Da taglio

– Da cespo

• Bacca – frutto

• Infiorescenza

• Bulbi e tuberi

• Fragole e aromatiche

I cicli stagionali

• Le orticole occupano il terreno tutto l’anno, in due cicli principali:

• - orticole primaverili estive

• - orticole autunno - invernali

Caratteristiche del terreno

• Facilmente lavorabile

• Buon sgrondo delle acque

• Buona struttura

• Buona fertilità fisico-chimica-microbiologica

• Pianeggianti non terrazzati

Composizione del terreno

• Terreni sciolti, con poca argilla, parecchia sabbia e poco limo

• Assenza o quasi di scheletro (no pietre)

• Buona dotazione di sostanza organica, quale riserva di elementi nutritivi e legante dei terreni sciolti

Il ruolo della sostanza organica

• Nei terreni orticoli è molto importante la dotazione di sostanza organica. Essa svolge numerose funzioni:

– Riserva di sostanze nutritive che poi vengono mineralizzate dai batteri nel suolo e l’elemento minerale entra nella soluzione circolante dalla quale le piante assorbono sostanze nutritive per la crescita

– Capacità aggregante delle particelle di terreno sciolte, in modo da formare dei grumi che poi costituiscono la struttura del terreno

– Capacità di trattenuta idrica nei terreni troppo sabbiosi e quindi contrasto al rapido asciugamento dei terreni

Preparazione del terreno

• Il terreno per l’orticoltura deve esser preparato con le seguenti operazioni: – Aratura a max 30-35 cm di profondità

– Fresatura dello strato superficiale

• Importante è la preparazione di un letto di semina o trapianto perfettamente pianeggiante, soffice e con particelle molto sottili, soprattutto quando si procede alla semina di sementi molto piccole

Fresatura

Fresatura con motocoltivatore

• Per una preparazione ottimale del terreno di semina e trapianto, esso deve trovarsi «in tempera», cioè con un grado di umidità giusto (che varia da terreno a terreno) in modo da non creare polvere e contemporaneamente non «impastare» il suolo

Concimazione di fondo

• Prevalentemente con sostanza organica, ma anche con fosforo (perfosfato minerale) e con potassio (solfato potassico) o con miscele dei due

• L’uso di sostanza organica può essere ricondotto alle seguenti tipologie:

Letame

• Prodotto delle deiezioni animali, misto a quantità più o meno elevate di paglia/foglie/trucioli;

• apporta fertilità chimica, fisica e microbiologica

• Diverse origini animali come da tabella seguente

Vantaggi e svantaggi

• Vantaggi:

– Concime completo

– Effetti molteplici sulle colture

– Effetto anche a distanza di anni

• Svantaggi:

– Talvolta difficilmente reperibile

– Puzza

– Può portare semi di infestanti

Pollina

• Si tratta delle deiezioni degli allevamenti di pollame: di solito venduto pellettato e parzialmente disidratato

• Rispetto al letame bovino o equino contiene molto più azoto e quindi azione più pronta ed efficacie ma meno persistente

• In dosi eccessive può essere dannoso

compost

• Prodotto ottenuto dalla fermentazione di materiali organici vari (anche RSU): le sue caratteristiche dipendono molto dal materiale di partenza

• Se troppo legnoso fornisce poco azoto

• Se troppo verde si degrada molto rapidamente

Compostaggio domestico

• Il compostaggio domestico è una procedura utilizzata per gestire in proprio la frazione organica dei rifiuti solidi urbani.

Concimazione nell’orto

• Il principio generale è che le piante permangono per poco tempo, al massimo per alcuni mesi:

• I concimi devono essere a pronto effetto, cedere subito alle piante l’elemento fertilizzante

• La concimazione può essere spesso frazionata in più dosi

Irrigazione

• La necessità d’acqua delle colture orticole è notevole perché:

– Le radici sono superficiali (20-25 cm)

– Il terreno è generalmente sciolto e l’acqua viene persa per evaporazione e percolamento

– Gli ortaggi a foglia traspirano molta acqua dalle foglie

Metodi di irrigazione

• A scorrimento superficiale (canalette fra i pomodori o patate p.es.)

• Localizzata con tubetto microforato lungo le file delle piante o sotto la pacciamatura

• Soprachioma: tutti gli ortaggi da taglio e da foglia

Quanto irrigare

• Costantemente, evitando gli squilibri idrici, cioè il terreno che da estremamente bagnato diventa secco e viceversa: ciò porta a problemi di squilibrio delle piante e può causare alterazioni fisiologiche (marciume apicale del pomodoro)

Quando irrigare

• Mattino o sera, evitando le ore più calde della giornata

• La temperatura dell’acqua non deve essere troppo diversa da quella degli ortaggi

Lotta alle erbe infestanti

• Diserbo chimico con prodotti selettivi specifici, di solito distribuiti in presemina o pre-emergenza

• Lavorazione del terreno, quali sarchiature ripetute lungo la fila per eliminare meccanicamente le piante infestanti: tale azione consente inoltre di: – Interrare eventuali concimi

– Rompere la crosta superficiale

Lotta alle erbe infestanti

• Pacciamatura: copertura del terreno attorno alla pianta con uno strato di materiale che impedisca la crescita delle erbe infestanti:

• I materiali più usati sono:

– Film plastico di polietilene nero

– Film plastico biodegradabile

– Paglia e/o corteccia

– Telo pacciamatura

Film pacciamatura

• Presenta i seguenti vantaggi:

– Evita lo sviluppo di piante infestanti

– Trattiene l’umidità nel terreno riducendo così la necessità di irrigazione

– Aumenta la temperatura del terreno anticipando la produzione (p.e. patata pacciamata)

– Nel caso di produzioni orticole che si appoggiano a terra (fragola, pomodoro da industria) si evita il contatto con il terreno e il fango

Film pacciamatura

• Svantaggi:

– È un costo supplementare per l’orto;

– Necessita di lavoro per la sua stesura in campo;

– Il prodotto dopo l’utilizzo deve essere correttamente smaltito

• Con i film plastici biodegradabili lo smaltimento non è necessario

Metodi di propagazione

• Il metodo base per la propagazione delle piante orticole è la semina

• È possibile propagare anche con altri metodi quali:

– Radici (asparago)

– Tuberi (patata)

– Bulbilli (aglio e cipolla)

• La semina è il metodo più diffuso per la maggior parte delle piante orticole

• Diverse modalità:

– A spaglio

– A righe

– A postarelle

• Semina

– Direttamente a dimora

– In semenzaio

• La modalità di semina dipende dal tipo e dall’estensione della coltura, dalla dimensione del seme, dalle tecniche colturali, dal tempo di germinazione

Temperat. ottimale

in °C per la germina-

bilità

N. semi in 1 gr.

DISTANZE cm. SEME NECESSARIO per

ettaro Profon- dità del seme

Piante per postarella

Giorni necessari

per germinare

Durata germina-

bilità anni tra le file sulla fila

semina diretta Kg.

trapianto gr.

Anguria 20-30 6/9 160/250 60/120 3-5 - 2-2,5 2-3 8-11 3

Asparago 20-25 45/50 25/30 10/15 - 8.000 1-2 1 28-30 2

Barbabietola da orto

10-15 50 30 15 6 - 1 1 8-10 3

Basilico 15-20 750 30 20 1 300 0,5-1 1 10 2

Broccoletto - Cima Rapa

15-25 600 25 5/6 6-8 - 1-2 - 4-5 2

Bietola da coste

12-18 60/80 40 30 12 4.000 1 1 10 3

Cardo 18-25 25/30 100 100 1,5 500 1 1 12 2

Carota 8-23 8/900 30/50 4/5 3-4 - 0,5-1 1 8-11 2

Cavolo Broccolo

13-25 220 50 40/50 - 400 1 1 5 3

Cavolo Cinese

300/400 60-80 50-60 - 500/1000 0,5-1 1 6-7 3

Cavolo Fiore 13-25 5/600 60/80 60/70 - 500/1000 0,5-1 1 4-5 3

Cavolo Calabrese

5/600 50/70 30/50 3 500/1000 0,5-1 1 6-7 3

Cavolo Cappuccio

17-28 300 60/80 50/70 - 500/1000 0,5-1 1 6-7 3

Cavolo Verza

10-25 300 60/70 50/60 - 500/1000 0,5-1 1 6-7 3

Cetriolo 15-30 35 130/170 30/50 2-2,5 1200/1500 1,5-2 1-2 5-6 3

Cicoria 15-20 600 30/40 25 3-5 1000 0,5 - 6-7 3

Cipolla 12-25 250 20/30 10/15 3-5 1200/1500 0,5-1 1 8-10 2

Endivie 18-20 5/600 40/50 30/40 3-4 1200/1500 0,5 1 4-5 3

Fagioli Nani 15-25 3/4 50/80 5/10 90/100 - 3-4 - 6-7 2

Fagioli rampicanti

15-25 3/4 120/140 15/20 40/50 - 3-4 3-4 6-7 2

Fagioli di Spagna

0,5/1 130/140 20 200-250 - 3-4 2,3 6-7 2

Fava 10-25 0,5/1 35/40 15/20 150 - 3 1-2 8-10 2

Temperat. ottimale

in °C per la germina-

bilità

N. semi in 1 gr.

DISTANZE cm. SEME NECESSARIO per

ettaro Profon- dità del seme

Piante per postarella

Giorni necessari

per germinare

Durata germina-

bilità anni tra le file sulla fila

semina diretta Kg.

trapianto gr.

Finocchio 14-22 300/320 40/50 20 4 1 0,5 1 13 2

Lattughe 8-20 750 40/50 25/35 3-5 800/1000 0,3-0,5 1 4-5 3

Melanzana 20-35 230/250 80/100 45/55 - 500 1 1 10-12 3

Meloni 27-35 35 150/250 100/140 3-4 1000 2 2-3 4-6 3

Peperoni 18-35 150 60/80 40/90 3-5 500/800 0,5-1 1 10-15 3

Piselli nani 8-24 3/4 60/70 3/5 150-200 - 3-4 - 5-7 2

Piselli rampicanti

8-24 3/4 100/140 3/5 100-150 - 3-4 - 5-7 2

Pomodori 16-35 320/340 100/130 50/70 2-3 300 0,5 1 5-7 3

Porro 12-30 400 25 25 3-5 1500 0,5 1 15 2

Prezzemolo 13-20 700 40/50 3/5 3-4 - 0,5-1 - 15-20 3

Rapa 15-25 500-700 25/30 15/20 3/5 - 1 1 5- 3

Ravanelli e ramolacci

7-32 120 15/30 4/5 4+6 - 3-5 - 3-5 3

Rucola 500 20 20 1 - 1 1 8 3

Sedano 16-21 2.300 60/70 30/40 2 500 2-3 1 10-12 3

Spinacio 7-24 100 30/40 8/12 20-25 - 2 - 6-8 2

Valeriana 15-22 600 a spaglio a spaglio 0,5 - 8 2

Zucchino 21-35 5/6 120 80/100 4-5 - 2-3 1-2 6-7 3

Caratteristiche del seme

• Caratteristiche del seme:

– Purezza

• Tecnica

• Varietale

– germinabilità

Tipi di semenzai

• Cassone freddo

• Cassone caldo

• Serra fredda

• Serra riscaldata

Cassone freddo

• Si tratta di – una struttura bassa (20-30 cm da terra),

– coperta in vetro o policarbonato o nylon (telai da cm 120 x 100/200)

– con esposizione a sud

– terreno inclinato per migliorare l’incidenza dei raggi del sole.

• La semina viene fatta in piena terra o in contenitore.

Cassone caldo

• Come il precedente, ma con possibilità di riscaldamento “autonomo” in quanto sotto il primo strato di terreno viene messo letame in fermentazione.

Serra fredda

• Serra a tunnel con copertura in vetro o nylon o policarbonato. Struttura in cui si può stare in piedi

• La semina viene fatta generalmente in contenitori a terra o su bancali

• A livello del terreno fa freddo, sui bancali fa più caldo (l’aria calda sale)

Serra Calda

• La serra calda viene mantenuta a temperatura più elevata rispetto all’ambiente esterno grazie ad un generatore di aria calda (a gas o a gasolio)

• Maggiori costi di produzione per la realizzazione delle piantine, giustificato solo da un’attività commerciale.

Semina in contenitore

• Tecnica recente e sempre di maggior diffusione;

• Presenta sia vantaggi (molteplici) che svantaggi (ridotti):

• È legata alla specializzazione del settore

(anche fare le piantine è un’arte)

Vantaggi

• Piantine omogenee

• Risparmio di seme

• Piante con pane di terra

• Maggior facilità di trapianto

Svantaggi

• Costo più elevato

• Tecnica colturale più specialistica

• Produce rifiuti (contenitori vuoti)

Semina e trapianto

• Con la semina in semenzaio vi è la necessità di trapianto (uno o due in funzione della specie)

– Primo trapianto da contenitore a contenitore e la ripichettatura

– Il secondo è il trapianto vero e proprio in pieno campo

Tipologia contenitori alveolari

• In polistirolo o in plastica

• La plastica è impilabile, il polistirolo occupa molto spazio

• Il polistirolo è isolante, la plastica no

• Nel polistirolo possono insinuarsi le radichette delle piante, nella plastica no

• Una volta utilizzati e prima di riutilizzarli debbono essere disinfettati.

Dimensioni dei contenitori

• 4 o 6 fori, in plastica:

– zucchino, cetriolo, melone, anguria in semina diretta

– Pomodoro, melanza, basilico, peperone in primo trapianto

Dimensioni dei contenitori

• 60/90 fori in polistirolo:

– Pomodoro da industria, basilico in semina diretta

• 150-160 fori in polistirolo o plastica:

– Prima semina di piantine da ripichettare (pomodoro, peperone, basilico, melanzana)

– Prima semina di radicchi e insalate per la messa a dimora

Dimensioni dei contenitori

• Vaschette in plastica da 9/12 fori

– Lattughe e radicchi per vendita al dettaglio

– Basilico per semina diretta

– Brassicacee (cavolfiori e simili) per vendita diretta

Rotazioni

• Le specie orticole appartengono a grandi famiglie botaniche: – Le Cicorie: tutti i radicchi

– Le Lattughe

– Le solanacee (pomodoro, patata, peperone)

– Le brassicacee (cavolfiori e simili)

• Le piante della stessa famiglia possono essere attaccate da parassiti fungini simili e quindi è bene far succedere, sullo stesso appezzamento di terreno, piante di un’altra famiglia: quindi ruotare le colture nell’orto, in modo che mai una succeda a se stessa

Rotazioni

• La progettazione dell’orto dipende da molti fattori:

– Dimensioni del terreno a disposizione

– Scelte colturali legate ai gusti personali

• In ogni caso:

– Suddivisione in particelle regolari

– Annotazione di cosa viene piantato e seminato anno dopo anno

Principi di difesa antiparassitaria

• I principali nemici sono funghi ed insetti

• Sono favoriti da:

– Umidità elevata nel terreno e nell’aria, associate a temperature medie

– Materiale vegetale infetto (attenti al compostaggio ed alla mancanza di rotazioni!!)

Lotta ai parassiti

• Tecniche agronomiche: rotazioni, sarchiature, concimazioni non troppo abbondanti

• Scelta di materiale vegetale resistente (varietà resistenti)

• Trattamenti antiparassitari con prodotti specifici

Trattamenti antiparassitari

• Attenti soprattutto a:

– Effetto deriva

– Tempi di carenza

– Selettività del principio attivo

Grazie per l’attenzione