48
Anno 6 - Numero 1 / 2013 [email protected] Editore Sport Press S.r.l. - Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Tel. +39 0362.600469 - Fax 0362.600616 - e-mail: [email protected] - Direttore responsabile: Angelo Frigerio Periodico mensile - Registrazione al Trib. di Milano n. 186 del 20 marzo 2007 - Poste Italiane SpA Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 - conv. in Legge 46/2004 Art. 1 Comma 1 LO/MI - Stampa: Ingraph - Seregno (MB) - In caso di mancato recapito, inviare all’ufficio postale di Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa.

Outdoor Magazine n.1 -2013

Embed Size (px)

DESCRIPTION

The b2b monthly publication of the italian and european outdoor market

Citation preview

Page 1: Outdoor Magazine n.1 -2013

Anno 6 - Numero 1 / 2013 [email protected]

Edito

re S

port

Pre

ss S

.r.l.

- Co

rso

della

Res

iste

nza,

23

- 20

821

Med

a (M

B) T

el. +

39 0

362.

6004

69 -

Fax

036

2.60

0616

- e

-mai

l: re

dazi

one@

outd

oorm

ag.it

- D

irett

ore

resp

onsa

bile

: Ang

elo

Frig

erio

Per

iodi

co m

ensi

le -

Reg

istr

azio

ne a

l Trib

. di M

ilano

n. 1

86 d

el 2

0 m

arzo

200

7 -

Post

e It

alia

ne

SpA

Spe

dizi

one

in a

bbon

amen

to p

osta

le -

D.L

. 353

/200

3 -

conv

. in

Legg

e 46

/200

4 A

rt. 1

Com

ma

1 LO

/MI -

Sta

mpa

: Ing

raph

- S

ereg

no (

MB)

- In

cas

o di

man

cato

reca

pito

, inv

iare

all’

uffic

io p

osta

le d

i Ros

erio

per

la re

stitu

zion

e al

mitt

ente

che

si i

mpe

gna

a pa

gare

la re

lativ

a ta

riffa

.

Page 2: Outdoor Magazine n.1 -2013
Page 3: Outdoor Magazine n.1 -2013

Anno 6 - Numero 1 / 2013 [email protected]

YOUNGS & ALPINISM A couple of important italian but also “international” iniziatives to involve the young people in alpinism

PAGES 22 - 24 PAGES 38 - 39

Ragni di Lecco Alpine Academy

BAL, Lombard “lads” reunite

PAGE 32

fOcUS ON

AROUND THE WORLDEVENTS ALSO IN THIS ISSUE

Desmotec conquersNorth AmericaWe go back to the ground-breaking machine manufactured by the company in Biella which is attracting athletes and prestigious partnerships in Canada and Usa.

Outdoor brand exposure on Facebook, Twitter & Youtube

PRODUcTS GUIDE INSIDE

PRODUCTS GUIDE

FW 2013/14 COLLECTIONS

Footwear, apparel, equipment & accessories: a great, exclusive preview with pictures and technical descriptions of fall winter 2013/14 collections.

PAGE 18

PAGE 42PAGE 36

PAGE 16

MARkET

Cocona grows & doubles

The Banff Mountain Film Festival in Italy

Amid the giants of Hawaii

PAGES 26-27

TEcHNOLOGIES

Polartec Alpha towards new isolation technology frontiers

• The outdoor footwear industry fared

well in 2011, waiting for new data…

• Tech & Web: news & product reviews

• Scientific research and high altitude

sport: the case of skyrunning

• When Enduro marries Avalanche

• Focus shop - Mud and Snow

Page 4: Outdoor Magazine n.1 -2013
Page 5: Outdoor Magazine n.1 -2013
Page 6: Outdoor Magazine n.1 -2013

6 Numero 1 / 2013

IL BRAND LANCERà UNA PIUMA IDROREPELLENTE / A WATER-REPELLENT DOWN WILL BE INTRODUCED

EDITORIALE MARKET di Benedetto Sironi

Carta e web sulla strada della convergenza

Paper and internet are merging

Oggi parliamo di informazione su carta e informazione online. Partendo da due considerazioni. La prima deriva da una ricerca dell’Università dell’Oregon realizzata nel 2011, la quale ha evidenziato che chi legge su carta ricorda un numero significativamente maggiore di articoli, di argomenti e di elementi importanti rispetto a chi legge sul web. Secondo gli autori, fra l’altro, i quotidiani online tendono a dare pochi stimoli per suggerire l’importanza di un articolo. Inoltre la funzione di “agenda setting” (lo spazio e l’importanza dato alle notizie) del giornale svanisce nel corso del processo. La seconda considerazione è relativa a un’altra ricerca, questa volta realizzata da Google nell’agosto 2012. Mostra come il 90% delle interazioni giornaliere con i media avviene attraverso degli “schermi”: smartphone, computer fisso o portatile, tablet, televisione. Solamente il 10% delle interazioni con i media avviene invece su radio, giornali e carta stampata. E il 60% dell’utilizzo complessivo dello smartphone avviene in casa.

Certo, si tratta di dati emersi da un campione limitato di utenti, ma dai quali emergono comunque delle riflessioni generali. Apparentemente in contrasto tra loro e che da una prima superficiale analisi tenderebbero a mettere in contrasto la fruizione di notizie e contenuti su carta rispetto a quelli sul web. L’approccio che noi sposiamo e sul quale invitiamo a meditare tutti i nostri lettori, è invece quello di una preziosa complementarietà tra i due mondi. Lo scorso dicembre sul blog “Il Giornalaio” Pier Luca Santoro (esperto di marketing e comunicazione) ha posto l’attenzione proprio sulla “convergenza” tra giornali cartacei e online. Sostenendo che il futuro dei quotidiani si giocherà sulla capacità di realizzare sinergie, convergenza, tra le versioni digitali e quelle tradizionali, utilizzando ciascun mezzo, ciascuna versione a supporto dell’altra. I diversi supporti non sono, non saranno, alternativi ma complementari, appunto.

Ebbene, anche se nel caso di Outdoor Magazine e degli altri giornali che pubblichiamo non si tratta di quotidiani, il discorso di cui sopra è altrettanto valido. Non è un caso che il nostro gruppo editoriale abbia già da anni un forte presidio anche online con siti aggiornati quotidianamente, newsletter periodiche e una significativa presenza sui social network. Ma per il 2013 abbiamo voluto fare molto di più. Sport Press infatti si arricchisce di alcune importanti new entry sia in termini di “mezzi” che di risorse umane: il magazine B2B online Sport4Trade, dedicato al mercato dello sport a 360°, entra infatti a far parte del nostro gruppo, insieme al suo responsabile Francesco Ferrario e al suo staff. Ma non è finita qui. A completare il puzzle ci sono anche l’innovativo portale “Sport4Trade Search” e il progetto Bike4Trade: un web magazine dedicato al mercato bike da cui parallelamente nasce anche “Bike4Trade Magazine”. Ovvero il nostro quarto magazine cartaceo dopo Pointbreak, Outdoor e Running Magazine. Per tutti i numerosi sviluppi e le relative sinergie tra i vari mezzi, non mancheremo di mantenervi aggiornati.

Insomma, un progetto editoriale che si fa ancora più importante ed ambizioso. Continuando a puntare su valori che da sempre animano il nostro lavoro, quali professionalità, dinamismo, flessibilità, visione. Una visione nella quale ci sono appunto carta e web che dialogano insieme quotidianamente per offrirvi l’esperienza informativa più completa e utile possibile. Sempre consapevoli del valore e della forza dei nostri giornali cartacei, così come delle fantastiche e nuove possibilità che riserva l’online, non abbiamo voluto o dovuto girare ad alcun bivio. Abbiamo imboccato con convinzione la strada della convergenza. Che reputiamo senza dubbio la più piacevole, valida e produttiva da percorrere. Insieme a tutti voi, naturalmente.

We want to talk about online and offline information – starting with two observations. The first one is drawn from an research by the University of Oregon conducted in 2011, which highlighted that people reading physical books and magazines are able to remember a significantly higher number of articles, topics and key elements of text compared to people only reading information on the Internet. According to the authors, online news websites tend to give few visual clues that enable readers to understand the relative importance of an article. The “agenda setting” function (the space and importance hierarchy of news) disappears during the online process. The second observation is suggested by another research, conducted by Google in August 2012. 90% of daily interaction with information happens through “screens”: smartphones, PCs, laptops, tablets or television. Only 10% of said interactions happens over the radio, or through physical newspapers or magazines. And 60% of smartphone usage takes place at home.

Obviously, this data has been collected on a limited pool of users. We believe it is possible to draw some general observations, though. Looking at these studies it might appear that there is a conflict between online and offline information and news. Our approach – the approach we offer our readers – is different: we want to exploit the precious merging of the two worlds. On his blog “Il Giornalaio” (The Newsagent), marketing and communication expert Pier Luca Santoro has been focusing on the convergence of online and physical newspapers. His opinion is that the future of the press is linked to the ability to link, merge and make digital and traditional editions converge – each media using its characteristics to support the other. The different media will complement each other.

Even though we publish magazines, not newspapers, we believe that this general principle is also good for our newspapers. Our publishing house has been working on an authoritative online presence for years with daily updates, weekly and monthly newsletters and a noteworthy presence in social networks. We now want to move even further. In 2013, Sport Press has important news both in terms of new initiatives and of human resources. First of all, the B2B online magazine Sport4Trade will become part of our group, together with its manager Francesco Ferrario and all his staff. Other pieces of our “jigsaw puzzle” are the new website “Sport4Trade Search” and the project “Bike4Trade” (a web magazine dedicated to the bike market) and “Bike4trade magazine”, the fourth “offline” magazine after Pointbreak, Outdoor and Running Magazine. We will keep you updated on all future novelties and on new initiatives.

Our publishing projects are more important and ambitious than ever. We will keep faith to our values: professionalism, quality, flexibility and a dynamic vision. A vision in which offline and online media are part of a daily dialogue that aims at giving you the best and most complete information. Combining the strength of our historical printed magazines and the new and exiting possibilities of online information we do not feel obliged to choose our way at a turning point: we are certain that convergence is the best, most efficient and most enjoyable path. A path we are going to follow with you.

Editore: Sport Press SrlPresidente: DANIELE DE NEGRI

Direttore responsabile: ANGELO FRIGERIODirettore editoriale: RICCARDO COLLETTI

Redazione Italia: Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB)

Tel. 0362.600469 Fax 0362.600616Email: [email protected]

Website: www.outdoormag.itStampa: Ingraph - Seregno (MB)

Redazione USA: DNF Media, Inc 1956 Bohannon Drive - Santa Clara, CA 95050 Tel: [email protected] - www.outdoorusa.net

Anno 6 - N.1 / 2013

Periodico mensile - Registrazione al Trib. di Milano n.186 del 20 marzo 2007.

Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 - conv. in L. 46/2004 Art.1

Comma 1 - LO/MI - Una copia 1.00 euro. L’editore garantisce la massima riservatezza dei dati

in suo possesso. Tali dati saranno utilizzati per la gestione degli abbonamenti e per l’invio

di informazioni commerciali. In base all’Art. 13 della Legge n° 196/2003, i dati potranno essere

rettificati o cancellati in qualsiasi momento scrivendo a: Edizioni Turbo S.r.l.

Responsabile dati: Riccardo Colletti.Chiuso in redazione il 18 gennaio 2013

The Swiss group Albiro Holding acquires Bailo

Absolute Outdoor: six brands for a new company

Patagonia holds 15% equity stake in Aeonclad Coatings

From January, 8th, Bailo no longer has an Italian ownership. Although unwillingly, the Zotta family has sold the historic brand (together with Silvy Tricot) to Albiro Holding. A successful albeit difficult season thus comes to an end. The international economic crisis has been hindering the efforts of the company. Including the 2011 fusion between Bailo and Vist di Caldaro. The new company Officina Italiana should have reunited the two companies in a single location employing 70 people. The Zotta family will remain active in the new company and it is likely that the operations will largely continue in Trentino Alto Adige and that most of the employees will

keep their job. Bailo is an historic com-pany: it was founded in the ‘20s and it was the first company in Europe to introduce new materials such as Gore-Tex, Fleece, Enrant and Dermizax. A big role has always been played by the pa-

tron of the company, Bruno Zotta, 73 years old, who has also been personally managing the acquisition. Alibro Holding is not at all unlike Bailo: a family owned business, with a history dating back to 180 years ago, active in the field of work clothing, a sector in which it is a leader in Austria and Switzerland. The company entered the sports market in 2011 acquiring the French brand “Frencys”. “We will be faithful to Bailo’s philosophy, and we will use the slogan ‘Born in the Alps’ as our focus,” says CMO Toni Wüthrich. “Our goal is to successfully position Bailo on the international market as an authentic Italian outdoor brand linked with the Swiss reliability and quality of our group.”

Closing his three-year partnership in the management of Outback ’97, Beppe Spadaro has recently established his own agency. The company has become the exclusive Italian representative of Mountain Hardwe-

ar and Montrail and distributor of Nikwax – all brands that were included in Outback’s portfolio and historic clients of Spadaro. Who has been able to attract other brands. The first of these is Ocun (specialising in accessories, www.ocun.cz/en) also owner of Rock Pillars (specialised in footwear). These last two brands are very well known in the internatio-nal climbing and bouldering community and are among the sponsors of a number of strong Eastern Europe athletes (the only area not covered by Absolute Outdoor is Alto Adige). Another brand is GAFSKI, a company based in Lecco (Italy)

specialising in wooden hand-made skis and marketing its products under the brands Allround, Freeride, and Scialpinismo. Their skis can are tailor made according to the final customer’s specifications (Absolute Outdoor doesn’t have distribution rights for Piedmont and Aosta Valley).

Patagonia announced the impending launch of its Encapsil wa-ter-repellent down technology. In 2010 Patagonia entered into a partnership with advanced materials company AeonClad Coatings to develop a patented, environmentally sustainable, coating to create water-repellent down. In September 2012, Patagonia converted its initial investment to a 15% equity stake in AeonClad Coatings. The two companies have established a state-of-the-art RD&D laboratory in Austin, Texas. Patagonia’s first Encapsil down garments will debut March 1, 2013 in limited, special-edition quantities online and in select Patagonia retail stores in the U.S., Europe and Japan. Water-repellent down garments are available from several manufacturers.

Patagonia, however, has taken a unique approach with Encapsil. The patented plasma nanotechnology uses safe, silicone-based chemistry that, unlike competitors’ products, is free of fluorocarbons. Patagonia’s

Encapsil technology not only generates water-repellent down on a par with competitive offerings, but also delivers a significant advan-tage no other manufacturer can: an unprecedented, off-the-charts fill power of 1.000 cubic inches per ounce. Encapsil technology uses a proprietary process and equipment that safely and dramatically increases the down feather’s loft, warmth-to-weight-ratio, strength and water resistance. The unique pulse-plasma treatment modifies the molecular structure of the down fiber to make it more hydropho-bic, but also strengthens its delicate, complex, tree-like structure. This, in turn, boosts the down’s lofting power by more than a third.

La proprietà di Bailo passa al gruppo svizzero Albiro Holding

Sei brand per una nuova società: nasce Absoulte Outdoor

Patagonia acquisisce il 15% del capitale di Aeonclad Coatings

Dallo scorso 8 gennaio Bailo non è più di proprietà italiana. La famiglia Zotta – seppur a malincuore – ha ceduto infatti lo storico brand (oltre a Silvy Tricot) ad Albiro Holding. Si chiude così una lunga stagione di suc-cessi, ma anche di difficoltà. La crisi economica internazionale ha inoltre vanificato gli sforzi degli ultimi anni. Compreso quello che aveva visto a fine 2011 la fusione tra Bailo e il marchio Vist di Caldaro (abbigliamento sci e attacchi). La newco Officina Italiana avrebbe dovuto aggregare le due aziende in un unico stabilimento con 70 dipendenti. La famiglia Zotta rimarrà attiva nella nuova società, con la concreta possibilità che si riesca a mantenere anche una solida base delle attività in Trentino, salvaguar-dando le posizioni della maggior parte degli attuali dipendenti. Bailo ha una storia gloriosa, iniziata ne-gli anni ‘20 e che ha visto il marchio introdurre tra i primi in Europa materiali innovativi quali Gore-Tex, Fleece, Enrant e Dermizax. Gran parte del merito va al patron Bruno Zotta, 73 anni, in prima linea anche nella difficile scelta della cessione, nella quale tuttavia ha trovato un partner che gli somiglia, come storia e passione. Albiro Holding infatti è un gruppo svizzero a gestione famigliare con una storia di 180 anni, attivo nel business dell’abbigliamento da lavoro, settore in cui è leader in Svizzera e Austria. Il suo ingresso nello sport è avvenuto nel 2011 con l’acquisizione del marchio francese di abbigliamento sci “Frencys”. “Con-tinueremo a portare avanti la filosofia di Bailo, utilizzando il claim ‘Born in the Alps’ come nostro focus”, dichiara il CMO Tomi Wüthrich. “Il nostro obiettivo è quello di posizionare con successo Bailo a livello mondiale come un autentico marchio outdoor italiano al quale ora si uniscono la qualità e la solidità svizzera di un gruppo come il nostro”.

Dopo 3 anni di partnership nella gestione di Outback ’97, Beppe Spadaro fonda una propria società di rappresentanza, che da gennaio è diventata agenzia unica per l’Italia di Mountain Hardwear e Montrail e distributore Nikwax, marchi prima nel portfolio di Outback e seguiti proprio da Spadaro. Ai quali si aggiungono altri brand. Il primo è Ocun (attrez-zatura e accessori, www.ocun.cz/en) proprietaria anche di Rock Pillars (scarpette). Due realtà mol-to conosciute nel mondo climbing e bouldering e che sponsorizzano tra l’altro forti atleti dell’Est Europa. In questo caso è esclusa dalla gestione di Absolute Outdoor l’area Alto Adige. Altra novità è GAFSKI, azienda lecchese produttrice di sci con anima in legno e realizzati a mano, che si presenta sul mercato con modelli Allround, Freeride e Scialpinismo. Gli sci sono personalizzabili dal cliente finale rendendo, di volta in volta, il prodotto un pezzo unico (sono escluse dalla gestione le aree Piemonte – Valle d’Aosta).

CONTATTI: Absolute Outdoor - Via Baioni 24 - Bergamo - Tel. 035.361103 - Fax 035.361776 - [email protected]

Nel 2010 Patagonia ha stretto una partnership con AeonClad Coatings, società di punta nella produzione di materiali avanzati, per sviluppare la tecnologia brevettata ed ecocompatibile Encapsil che consente di creare piuma idrorepellente. Nel settembre 2012 Patagonia ha convertito l’investimento iniziale in partecipazioni azionarie del capitale netto pari al 15% nella AeonClad Coatings. Le due società hanno dato vita a un laboratorio RD&D (Research, Deve-lopment and Deployment) a Austin, Texas. I primi indumenti Pata-gonia realizzati con piuma Encapsil verranno presentati il 1° marzo 2013 in edizione speciale limitata e saranno disponibili online e in punti vendita Patagonia selezionati negli Stati Uniti, in Europa e in Giappone. Oggi anche altri produt-tori offrono indumenti realizzati con piuma idrorepellente. Con Encapsil, Patagonia ha scelto tuttavia un ap-proccio unico: questa nanotecnologia impiega prodotti chimici sicuri a base siliconica che, a differenza di quelli della concorrenza, sono privi di fluorocarboni. La tecnologia Encapsil presenta un ulteriore vantag-gio: un fill power senza precedenti di 1.000 pollici cubi per oncia. Encapsil impiega un processo e attrezzature brevettati in grado di incrementare significativamente e in tutta sicurezza la morbidezza, il rapporto calore/peso, la solidità e la resistenza all’acqua della piuma. Lo speciale trattamento al plasma modifica la struttura mo-lecolare della fibra della piuma, rendendola maggiormente idrore-pellente, ma rinforzandone anche la delicata e complessa struttura ramificata e incrementandone così di oltre un terzo la morbidezza.

Page 7: Outdoor Magazine n.1 -2013
Page 8: Outdoor Magazine n.1 -2013

8 Numero 1 / 2013

EOCA welcomes 6 new companies and 2 trade association

Prowinter 2013: rental, services, ski touring and much more

Six new members and one trade association giving their support to the European Outdoor Conservation Association (EOCA). Dynafit, Fjäl-lräven, Odlo, Osprey, Industrial Revolution Inc. and Stanley have all joined up to be members of the European Outdoor Conservation Asso-ciation (EOCA), thereby committing to support conservation projects designed to protect wild spaces. Fachgruppe Ou-tdoor, EOCA’s second trade partner has also showed its support, fol-lowing hot on the heels of the Italian Outdoor Group who pledged their support to the asso-ciation’s aims at the end of 2012. This brings to 91 the number of members and partners of EOCA, all working together to raise money for conservation projects around the world. “Fol-

lowing the announcement last year that EOCA and its members had raised and put its first €1 million into conservation since its inception in 2006, the increase in membership numbers shows that more and more of the industry is aware that it, too, needs to be making a contri-

bution to conservation,” said Tanya Bascombe, joint general manger of EOCA. John Jansen, pre-sident of EOCA and head of Keen EMEA added, “We are delighted to see so many organisations

signing up to be part of the association. The outdoor industry can achieve so much more by working together, and every new member means more money for conservation”.

www.outdoorconservation.eu

Prowinter is the only international tradeshow that is devoted to ski rentals and service pro-vides in winter sports. The high quality of this event is demonstrated by a large number of lo-yal exhibitors who use this platform since the launch of the show in 2001. Two weeks after Eastern 2013, orders will be transacted and sector-specific information will be collected for the upcoming winter season. The Bolzano Exhibition Center has positioned itself as a tra-deshow location for the entire Alpine region, viewing itself as an important contact exchange between companies from the German-speaking world and Italy and is the perfect location for Prowinter, the gateway to the Alpine winter sports market and a must for all industry insi-

ders and all those who would like to become one. The 2013 edition of Prowinter host for the second time Prowinter Skitouring, a specialized focus on ski mountaineering which functions as the only specialized platform for business and information exchange of the skitouring sector for companies and visitors from Italy and abro-ad. The Skitouring exhibitors will profit also 2013 from the overwhelmingsinergies with Prowinter and present their products to retailers, rentals, winter sport associations and clubs, meanwhile the visitors will take advantage from this unique possibility to collect information for the 2013/ 2014 winter season, place their orders and meet the stars among the winter sports athlets during the trade show.

Dynafit, Fjällräven, Odlo, Osprey, Indu-strial Revolution Inc. e Stanley, unitamente al Fachgruppe Outdoor, secondo trade part-ner dopo l’IOG, hanno deciso di aderire e supportare European Outdoor Conservation Association. Con queste new entry l’asso-ciazione raggiunge il numero di membri pari a 91. “In seguito al conseguimento del milione di dollari raggiunto lo scorso anno dall’EOCA e dai suoi membri, la cre-scita del numero degli stessi mostra come

la maggior parte dell’industria sia attenta a ciò che è necessario fare per contribuire alla conservazione”, ha spiegato Tanya Ba-scombe, joint general manger EOCA. “Sia-mo molto contenti”, ha aggiunto il presi-dente dell’Eoca nonché boss di Keen John Jansen, “di vedere così tante nuove realtà associarsi a noi. L’industria outdoor può raggiungere risultati ancora più alti lavo-rando insieme e ogni nuovo membro porta più soldi per le opere di conservazione”.

Sei aziende e 2 associazioni trade entrano nell’EOCA

The UIAA Mountain Protection Commission aims to help preserve natural and cultural mountain resources, promoting positive behavior and education in recreational and tourism activities in mountain regions. For this reason, the commission indicts a special award for companies, individuals, associa-tions and municipalities to honour the best

practices that offer mountain tourism activi-ties. Send your annual report within decem-ber 1st 2013, presenting your yearly results to be entitled for the Uiaa Mountain Protec-tion Award. The winners will be notificated on march 2014.

[email protected]

Nielsen Holdings N.V., proprietor of the Ou-tdoor Retailer and Interbike shows in the U.S., has agreed to acquire The Sports Licensing & Tailgate Show as well as the Tailgating Industry Association with immediate effect from Show-proco, LLC. The Sports Licensing & Tailgate Show has been held over the last six years, but the Tailgating Industry Association was only formed in 2011 for an industry that reportedly genera-

tes annual revenues of up to $12 billion with tailgaters, i.e. sports fans gathering around the stadia before the matches to get the best spots and enjoy cameraderie. “The Sports Licensing & Tailgate Show is a premier trade event dedicated to sports licensing and tailgating products, and we are very excited about adding it to our sports portfolio”, said Darrell Denny, senior vice presi-dent, Nielsen Expositions.

UIAA Award honours tourism activities in mountain regions

Nielsen acquires another important sport show

Supportare e promuovere le attività che hanno come obiettivo quello di contribuire alla conservazione delle risorse naturali e culturali di montagna. È questo l’obiettivo di UIAA Mountain Protection Commission, che ha indetto uno speciale premio per insignire gli esempi che più si distinguo-no nella valorizzazione di queste risorse, portando al tempo stesso giovamento al turismo nelle località di montagna. Posso-no fare domanda di partecipazione compa-gnie, associazioni, agenzie che propongano programmi educazionali e attività di que-

sto genere. Sarà possibile inviare la pro-pria candidatura entro il 1° dicembre 2013, allegando rapporto annuale della propria attività. I vincitori del concorso saranno an-nunciati a marzo 2014.

Nielsen Holdings N.V., proprietario delle ma-nifestazioni fieristiche Outdoor Retailer e Inter-bike negli States, ha raggiunto un accordo con la Showproco per l’acquisizione del The Sports Licensing & Tailgate Show e della Tailgating In-dustry Association. Lo Show ha preso piede 6 anni fa, mentre l’associazione è stata formata solo nel 2011, per un industria che annualmen-te genera ricavi intorno ai 12 miliardi di dollari.

“The Sports Licensing & Tailgate Show è il primo evento trade dedicato allo sport licensing e ai prodotti tailgate, e siamo decisamente contenti di averlo aggiunto al nostro portafoglo-eventi”, ha affermato Darrell Denny, senior vice president di Nielsen Expositions. I lavori per la fiera conti-nueranno a essere guidati dagli uffici di Miami, con il supporto del headquarter Nielsen a San Juan Capistrano, California.

La tredicesima edizione di Prowinter, unica fie-ra europea B2B dedicata al settore del noleggio e dei servizi per gli sport invernali, si svolgerà dal 17 al 19 aprile 2013, a Bolzano (Alto Adige / Italia). La data di svolgimento costituisce un ulteriore motivo di apprezzamento da parte del mercato. Bolzano, città situata in una delle regioni d’Europa più conosciute al turismo invernale, rappresenta il luogo d’incontro ideale nel quale, due settimane dopo Pasqua, si danno appun-tamento gli operatori del set-tore provenienti dalle regioni alpine più note per reperire informazioni sulle novità tecniche e sulle tendenze sportive in vista dell’imminente avvio del mercato estivo, ovvero in previsione degli investimenti pianificati per la stagione invernale 2013/2014. Per la seconda

volta inoltre, Prowinter arricchisce la sua offerta per espositori e visitatori con Prowinter Skitou-ring, il focus dedicato all’attualissimo tema del-lo scialpinismo che da una decina d’anni ormai

vive una crescita esponenziale. Prowinter Skitouring è costituita da un’apposita gallery espositiva, un programma di contorno ad hoc incentrato sui temi più attuali che ruotano intorno allo scialpinismo, nonchè collaborazioni con le asso-ciazioni più importanti del settore ed inviti mirati al mondo dello scialpinismo (club, organizzatori di gare e percorsi, sportivi e ap-

passionati) nazionale ed estero. Tra gli appunta-menti da segnalare la conferenza stampa ISMF (17 aprile, 15.30) la premiazione dei migliori sci alpinisti italiani (18 aprile, ore 11.00) e la pre-miazione del circuito Prowinter Cup (ore 16.00).

UIAA Award: premio a chi promuove il turismo in montagna Nielsen acquisisce un’altra importante fiera sportiva

Prowinter 2013: noleggi, servizi, ski alp e molto altro

gREEN CORNER fAIRs

Page 9: Outdoor Magazine n.1 -2013

PrimaLoft ha deciso di intensificare i suoi sforzi agendo direttamente nei punti vendita e pun-tando sulla formazione mirata nell’ambito dei sales meeting dei partner di co-branding e di altri eventi commerciali. Nel periodo natalizio, ad esempio, sono stati presentati i capi invernali nei negozi Sportler di Bolzano, Merano, Brunico e Trento dove un’intera area era dedicata a Prima-Loft, con le novità di Salewa, Dynafit, The North Face, Millet, Mammut, Maloja, La Sportiva, Pata-gonia, Reusch, Zanier e Ziener. Anche in questa occasione ai clienti sono stati consegnati i Chal-lenge Kit, che mostrano i vantaggi di PrimaLoft. “Un ingredient brand funziona soltanto se tutti i partecipanti alla catena vengono coinvolti nel processo. Il negozio specializzato gioca un ruolo fondamentale nell’illustrare al cliente finale che PrimaLoft è ormai di primaria importanza nel mercato, poichè risponde pienamente e comple-tamente alle esigenze dei singoli gruppi target nei più disparati ambiti di impiego” afferma Jo-chen Lagermann, direttore marketing e vendite di PrimaLoft Europa. L’azione di PrimaLoft con Sport-ler in Italia è stata anticipata da analoga iniziativa in Germania, a Monaco, da Sport Schuster.

PrimaLoft has decided to double its effort with a direct presence in the stores and orga-nising specific training sessions during sales meetings with co-branding partners and during other trade events. During the last Christmas season the new winter clothing collection was launched in Sportler shops in Bolzano, Merano, Brunico and Trento with an entire section de-dicated to PrimaLoft and showcasing the pro-ducts of Salewa, Dynafit, The North Face, Mil-let, Mammut, Maloja, La Sportiva, Patagonia, Reusch, Zanier and Ziener. Customers were also given the “Challenge Kits” with information on PrimaLoft. “An ingredient brand only works if all participants are involved in the process. Spe-cialty retailers play a key role since they are the ones who are directly engaging with the custo-mer and can communicate the importance of PrimaLoft on the market and the way in which our brand can answer the needs of many dif-ferent target groups,” says Jochen Lagermann, sales and marketing Director of PrimaLoft Euro-pe. The co-operation of PrimaLoft with Sportler in Italy was also preceded by a similar initiative in Munich, Germany, with Sport Schuster.

Periodo di grande fermento per CMP, brand di F.lli Campagno-lo. Lo scorso novembre ha inaugurato il primo flagship store in Spagna (dove CMP è presente da 10 anni) a Vielha, rinomata località sciistica iberica ai piedi dei Pirenei. Una superficie di 80 metri quadrati che ospita tutta la collezione invernale con parti-colare attenzione alla linea sci sia adulto e bambino. Sul fronte partnership, ufficializzata la collaborazione con l’associazione sportiva Mont Blanc Aventure, che promuove la pratica della mountain bike con escursioni e camp nella splendida cornice di Courmayeur. CMP vestirà con abbigliamento personalizzato lo staff tecnico e sarà al fianco dell’associazione nelle attività e manifestazioni ufficiali. Da sottolineare poi la presenza alla ter-za edizione della CiaspDoloMitica (13 gennaio) nel cuore delle Dolomiti. CMP ha regalato ai primi 500 iscritti un berretto in pile personalizzatto con il logo dell’evento. Sul fronte prodotti, infine, ottimo il lavoro fatto sulla nuova collezione sci e outdoor 2013/14 (ne avete una preview nella nostra Products Guide). Un lancio accompagnato anche da un bel photoshooting realiz-zato in Alta Badia con testimonial quali maestri di sci e guide alpine locali (nelle foto alcuni scatti).

PrimaLoft punta forte sul trade marketing

PrimaLoft bets strong on trade marketing

MARKETINg

It’s a time of great activity at CMP’s, the brand of F.lli Cam-pagnolo. In November the company opened its first flagship store in Spain (where CMP has been present for years) in the town of Vielha, a renowned Spanish ski location in the Pyrenees. The 80 square metre store hosts the entire win-ter collection and focuses especially on the ski line both for adults and for kids. CMP has also confirmed it has signed a partnership with Mont Blanc Aventure, a sports association promoting mountain bike activities in Courmayeur. CMP will provide customised clothing for the technical staff and will follow the association in official activities and events. The presence at the third edition of the CiaspDoloMitica (Juanary, 13th) should also be noted: CMP gave a fleece hat with the event logo to the first 500 subscribers. Speaking about pro-ducts, finally, in our Products Guide you can see a preview of the excellent work made by the company for the ski & outdo-or 2013/2014 Winter collection. The launch of the collection was followed by a nice photo series shot in Alta Badia with ski teachers and local alpine guides (see picture).

9 Numero 1 / 2013

CMP tra nuove aperture, partnership e photoshooting CMP: new openings, partnerships and photo shootings

Page 10: Outdoor Magazine n.1 -2013

10 Numero 1 / 2013

Dynafit Tour the Moon, con gli sci sotto le stelle

Dote InMovimento raccoglie 80mila euro

ISPO avvia la borsa lavoro on-line per il settore sport

Con l’arrivo della neve è tornato anche Nachtspektakel - Tour the Moon, evento di sci notturno firmato Dynafit giunto alla sua 4a edizione. Dynafit ha programmato infat-ti, in collaborazione con gestori dei rifugi e i rivenditori sportivi specializzati, 15 serate di sci alpinismo sul territorio italiano, coinvol-gendo altrettanti rifugi. Lo scopo del progetto è soprattutto quello di divertirsi praticando questo sport, avvicinando e incoraggiando anche i principianti, che per la maggior par-te delle tappe potranno disporre a noleggio di materiali Dynafit messi a disposizione dai punti vendita. I 15 percorsi, per principian-ti o professionisti dello scialpinismo, vanno dai 300 ai 1.000 mt di dislivello. All’arrivo ai rifugi, squisiti piatti, musica e presentazione prodotti Dynafit. Il tour, iniziato il 19 dicem-bre al Rifugio Mietres, Faloria Cortina (BL), si concluderà il 1° marzo al Rifugio Monteorsaro di Monteorsaro (RE).

Dote InMovimento, iniziativa promossa da Assosport, intende agevolare la parteci-pazione sportiva dei giovani. “Lo sport è un valore che deve essere trasmesso alle nuove generazioni: il 33% della popolazione è so-vrappeso, 1 bambino su 5 è obeso con picchi del 36% sui bambini di 8 anni. La situazione è preoccupante”, ha dichiarato il presidente Luca Businaro. Con il patrocinio del CONI, la main sponsorship della Regione Veneto, il sostegno degli sponsor e i fondi raccolti nel-la prima asta sono già stati stanziati 80mila euro per un progetto pilota. Più di 1.000 sono le richieste arrivate da parte delle famiglie per il buono Dote Sport di 150 euro, utile a coprire i costi sostenuti per l’attività sportiva e da spendersi per la stagione 2012/2013 in una delle circa 500 società sportive che han-no voluto partecipare all’iniziativa.

Per le aziende di ricerca del personale è ora possibile, tramite l’ampia rete di ISPO, pubblicare posti vacanti e contattare candi-dati qualificati. L’offerta si rivolge a tutti gli esponenti dello sport business. Gli annunci di lavoro vengono pubblicati mediante un modulo di contatto. Sport-Job.de li rielabora e li pubblica entro breve tempo sul proprio microsito ISPO Jobs e sulla piattaforma per il lavoro www.sport-job.de. Chi è alla ricerca di un lavoro si candida direttamente mediante un modulo di candidatura on-line presso le aziende che cercano. Gli annunci verranno anche esposti durante ISPO sulla bacheca delle offerte di lavoro dello stand ISPO Aca-demy all’ingresso est.

The International Skyrunning Federation announces two important news items for the 2013 season. The first, announced in June 2012 at the ISF General Assembly, is the in-clusion of the ultra distance for the first time in the European Skyrunning Championships. The venue is all-Italian: the Vertical Kilome-ter and SkyRace in Canazei, Dolomites (July 19 and 21) and the Ultra, the Trans d’Ha-vet, will take place on July 27 in Piovene Rocchette, in the Veneto Region (80 km and 5,500 mt vertical climb). Secondly, the ISF

has conceived a global ranking system for the three distances: Sky, Ultra and Vertical. A first listing has been published based on a number of variables and the results ob-tained in 2012 in the most significant races in 12 countries and 3 continents. In 2013, the ranking will also include an exclusive al-gorithm and be based on 50 selected races (20 Sky, 20 Ultra, 10 Vertical) with a view to including 100 races in 2014.

www.skyrunning.com

With the return first snow of the season also Nachtspektakel – Tour the Moon has come back: the event sponsored by Dynafit has re-ached its 4th edition. Together with the ma-nagers of the mountain shelters and spots re-tailers, the company has organised 15 night skiing events in Italy. The goal of the project is to invite people to approach and have fun with alpine skiing – participants could take part in the different events and rent the gear by Dynafif in the speciality retail shops part-nering in the initiative. The 15 ski courses for rookies or pros range from 300 to 1.000 metres of difference in height. Once partici-pants reach the shelter they are offered an exceptional meal, musical entertainment and can see a presentation of Dynafit’s products. The tour started on December 19th at Rifu-gio Mietres, Foloria Cortina (BL) and will fi-nisch on March, 1st at Rifugio Monteorsario in Monteorsaro (RE).

www.dynafit.it

Companies looking for new employees can post vacant positions on the extensive ISPO network and target qualified candida-tes all year round. This offer is available not just to the sporting goods industry but also to all members of the sports business. The process is simple: job ads are entered into a contact form. Sport-Job.de processes them and quickly publishes them on the dedica-ted ISPO Jobs microsite and on the job pla-tform www.sport-job.de. Job searchers apply directly and conveniently for the posted jobs via an online application form. In addition, the job listings will also be posted on the Job Board at the ISPO Academy booth in the East Entrance at ISPO.

www.ispo.com/jobs

Dote InMovimento is an initiative of Asso-sport aiming at helping youths who wish to take up sport activities. “Sport is a value that should be taught to new generations: 33% of the population is overweight, a kid in five is obese and for 8-years-old kids the figu-re reaches 36%. The situation is worrying,” says Luca Businaro, president of the asso-ciation. With sponsorships by CONI, Regione Veneto, private companies and the proceeds of an auction, more than 80 thousand Euros have been raised for the pilot project. More Than 1.000 applications have arrived by fa-milies who wish to benefit from the grants for the 2012/1013 season in one of the 500 sport groups taking part in the initiative.

ISF, élite ranking, ultra distance and 2013 news

Dynafit Tour the Moon: skiing under the stars

ISPO launches year-round online job exchange

Dote InMovimento raises 80 thousand Euros

Due novità importanti sono sta-te annunciate dall’International Skyrunning Federation per la stagione 2013. La prima, come stabilito a giugno 2012 all’As-semblea Generale ISF, prevede l’inserimento per la prima volta delle ultra distanze nel calendario dell’European Skyrunning Cham-pionships. Le sedi sono tutte italia-ne: il Vertical Kilometer e la SkyRace a Canazei, nelle Dolomiti (19 e 21 luglio) mentre l’Ultra, la Trans d’Havet, avrà luogo il 27 luglio a Piovene Rocchette, in Veneto (80

km e 5.500 mt di dislivello positivo). Inoltre, la ISF ha concepito un sistema di ranking

mondiale per le tre distanze: Sky, Ultra e Vertical. Una prima lista è stata

realizzata in base a alcune va-riabili e ai risultati conseguiti nelle gare più significative del 2012, svoltesi in 12 Paesi di 3 continenti. Nel 2013, il ranking applicherà anche un esclusivo algoritmo e sarà

basato su 50 gare selezionate (20 Sky, 20 Ultra, 10 Vertical), mentre si pun-ta alle 100 nel 2014.

ISF, elite ranking e ultra distanze le novità 2013

INITIATIvEs

Edelrid celebrates in 2013 its 150th anniversaryEdelrid has a longstanding experience of producing technical mountaineering equipment. In 2013

the company, which is based in Allgäu, Germany, celebrates its 150th anniversary. Edelrid’s product por-tfolio spans from ropes, hardware, harnesses and rock shoes to helmets, ice gear, clothing, rucksacks and cooking equipment. Founded by Julius Edelmann and Carl Ridder in 1863, at first the company made braids and cords. Julius Edelmann was a salesman and mountaineer, Carl Ridder a technician, who specialised in braiding machines. The faces might have changed over the years but Edelrid re-mains an innovative and creative company to this day. In 1953 Edelrid invented the kernmantel rope and revolutionised the world of climbing. Materials and production techniques were constantly impro-ved and then 11 years later, Edelrid produced a rope capable of withstanding multiple falls – the forerun-ner of the modern dynamic climbing rope. Clim-bing has never looked back since. Now specializes in four sectors: Sports, Safety, Adventure Parks and Industry. The four Edelrid divisions originate from the company’s core competences in textile braiding and processing (i.e. weaving, braiding, stitching and textile finishing). As a manufacturer of Personal Protective Equipment (PPE), Edelrid’s puts safety and quality first during both development and pro-duction. Great focus also on sustainability: the company produces millions of meters of climbing rope every year and is proud to be able to say that every single centimetre is bluesign certified. In order to celebrate its 150th anniversary, the company is launching a sophisticated 150 years collection of unrivalled, ultra-light alpine products.

Edelrid celebra nel 2013 i suoi 150 anniEdelrid vanta una lunga tradizione nella produzione di equipaggiamento tecnico per la montagna.

Quest’anno infatti il marchio, di base ad Allgäu, Germania, festeggia i suoi 150 anni. Fondata nel 1863 da Julius Edelmann e Carl Ridder, l’azienda inizialmente produceva corde di vario genere. Edelmann era un venditore e alpinista, Ridder un tecnico specializzato nelle macchine per l’intreccio delle corde. Nel 1953 Edelrid inventò la corda in kernmantel, rivoluzionando il mondo dell’arrampicata. Materiali e prodotti erano costantemente sviluppati e dopo 11 anni l’azienda fu in grado di produrre una corda capace di resistere a cadute multiple, in pratica l’antenato delle moderne corde d’arrampicata. Ora sono quattro le specializzazioni: sport, sicurezza, parchi avventura e industria, tutte originate dall’esperienza e dalla competenza di Edelrid nell’intreccio e nella produzione. In quanto produttore di equipaggiamento protettivo della persona, il marchio punta fortemente sulla sicurezza e la qualità, mentre grande attenzione è mostrata all’aspetto ecologico: ogni singolo metro di corda dei milioni prodotti da Edelrid è certificato bluesign. In occasione dell’importante ricorrenza, Edelrid presenta una nuovissima e sofisticata collezione di prodotti per l’alpinismo ultra leggeri.

Page 11: Outdoor Magazine n.1 -2013

11 Numero 1 / 2013

PRODUCTs NEWs

Frutto di un iter di ricerca e sviluppo soste-nuto dal know how esclusivo Vibram, la nuova creazione FiveFingers è studiata per un utilizzo urban e si distin-gue per l’alto potenziale innova-tivo a livello tecnologico, stilisti-co, funzionale e performativo. Il prodotto è perfetto per un com-fort attivo durante la vita di tutti i giorni. La costruzione della suola è avanzatissima e le innovazioni tecnico-funzionali investono le 5 aree cruciali della calzatura: dita, avampiede, famice, tacco, midso-le. Le 5 dita separate hanno una più ampia libertà di movimento, sia in flessione che in estensione, mentre l’elevato drop dell’avampiede aumen-ta la velocità di rullata tra zona metatarsale

e dita, facilitando la deambulazione. La sta-bilità del piede sia in fase di camminata che

di stasi è garantita da uno shank anatomico semirigido, studiato per supportare l’arco plantare e ridurre l’affaticamento del piede. Anche il tacco ampio ottimizza la stabilità, con la parte posteriore mobile per aumentare il cushio-ning. L’intersuola sottile e realiz-zata in morbida Eva garantisce un’equilibrata distribuzione del-le pressioni plantari e protegge dagli impatti tipici della cammi-nata. Il nuovo prodotto Vibram è disponibile nei modelli boot e sneaker. Il primo è realizzato in

morbida pelle e nylon, il secondo è in mesh traspirante e materiale 3M.

Una nuova tecnologia “urban” firmata Vibram

PrimaLoft lancia due nuovi materiali per l’isolamento

PrimaLoft continua a dimostrare il suo im-pegno nell’innovazione e in occasione di Ispo 2013 presenta due nuovi prodotti per l’iso-lamento: PrimaLoft con 4Flex Technology e PrimaLoft con GripControl Technology (foto sotto). 4 Flex Technology è un prodotto per l’isolamento innovativo che offre proprie-tà elastomeriche brevettate, progettate per incrementare del 25% l’elasticità e quindi migliorare sensibilmente la libertà di movi-mento, senza sacrificare isolamento termico e morbidezza. Ideale per realizzare guanti e ab-bigliamento, è particolarmente adatto per la costruzione di aree critiche (gomiti, ginocchia, schiena, seduta) di capi tecnici che richiedono massima flessibilità e libertà di movimento. GripControl Technology invece offre stabilità e adesione, ed è ideale per la produzione di guanti e footwear. Rappresenta una soluzione avanzatissima per innalzare le performance, garantendo perfetto controllo e calore.

PrimaLoft continues its dedication to innova-tion and performance with the launch of two new performance-driven insulations: the new PrimaLoft insulations PrimaLoft with 4Flex Tech-nology and PrimaLoft with GripControl Technolo-gy, that will be launched at ISPO 2013. PrimaLoft with 4 Flex Technology is an innovative insu-lation engineered with proprietary elastome-ric properties designed to provide 25% more stretch and to enhance freedom of movement, without sacrificing warmth and softness. This new insulation is ideal for use in gloves and gar-ments especially on areas such as elbows, kne-es, back and bottom. PrimaLoft with Grip Control Technology delivers stability and adhesion for gloves and footwear. It is engineered for acti-ve lifestyles that require extra grip control and improved hand tactility. “PrimaLoft continues to pursue innovative concepts to deliver technical insulation applications for today’s outdoor indu-stry”, says Jochen Lagemann, European sales & marketing director PrimaLoft. “By pushing our technical properties, we are able to develop and deliver top-line products for our brand partners”.

The result of a research and development process supported by the exclusive know-how of Vibram, it is designed for urban use and stands out for its highly innovative potential on a tech-nological, stylistic, functional and performance level. It is perfect for active comfort during everyday life. The design of the sole is hi-ghly advanced and the technical and functional innovations invest the 5 key areas of footwear: toes, forefoot, waist, heel and midso-le. The Vibram sole is designed to allow the greatest freedom of movement to the toes, both in bending and in extension. The elevated drop increases the rolling speed of the foot between the metatarsal area and the toes,

facilitating walking. The stability of the foot, both when walking and standing still, is guaran-

teed by a semi-rigid anatomical shank, designed to support the arch of the foot and reduce fati-gue in the foot. A large surface area that optimizes heel stability. The rear part is mobile, increa-sing cushioning in the first stage of contact with the ground. Mid-sole thin and made of soft Eva, ensures a balanced foot pressu-re distribution and protects from the impacts that typically occur when walking. The new product is available in two models: boot and sneaker. The boot is made of

soft leather and nylon, the sneaker is made of breathable mesh and 3M material.

PrimaLoft launches two new insulation materials

Vibram introduces a new urban technology

Page 12: Outdoor Magazine n.1 -2013

12 Numero 1 / 2013

Asolo is pleased to announce that Backpacker Magazine USA, the world most popular outdoor products guide, awar-ded its models Reston (man) and Athena (lady), belonging to the new line “Natural Shape,” the prize of “2013 Editors’ Choice Awards “in the hiking category. The “Editors’ Choice Awards” are considered the most prestigious awards in the Outdoor market: hundreds of new products are tested an-nually by the Backpacker Ma-gazine’s staff, through rigorous

field testing, making these awards a mark of exceptional quality for companies and selected products. “The product has been

awarded for outstanding design, inno-vation in materials, performance and comfort.” So begins the notification letter sent by the American magazine

to the winner Italian footwear com-pany. A double recognitions for

Asolo that, through the lau-nch of Natural Sha-

pe has revamped the concept of “hiking boots”.

On 7 December 2012, the US Federal Trade Commission (FTC) notified W.L. Gore & Associates that it has closed its investigation into the competitive busi-ness practices of the Fabrics division wi-thout incident. During the investigation, started in November 2010, Gore was forced to fully cooperated with the U.S. government authorities and responded to their requests for documents and other information. The FTC conducted a very thorough two-year investiga-tion (the company provided authorities with more than 1.6 billion documents going back as far as 10 years) and ba-sed on that in-depth review decided to close its investigation, finding that ‘no

further action is warranted.’ “From the start we were confident in our business practices, and felt we were and remain in compliance with applicable law,” is the comment of W.L. Gore & Associates spokespeople. “Our innovative products and technologies contain proprietary intellectual property and we take the steps necessary to protect it.” A spoke-sperson from Columbia has instead sta-ted: “On the EU side, the European Com-mission is still evaluating the lawsuit that OutDry and Columbia have filed against Gore in 2011. We are obviously convinced that our claims against Gore are sound and we are confident that the investigation will prove it.”

On November 2012, Edm Publications, publisher of Sporting Goods Intelligence Europe (SGI Europe) and its Outdoor In-dustry Compass, has released two major studies on two important regions of the world: the Nordic European countries and Brazil. The new 350-page Nordic Ou-tdoor Study provides lots of facts, figures and analysis on the market for all kinds of outdoor products in Norway, Sweden, Denmark, Finland and Iceland. Together, these countries generate annual sales of about 1.4 billion euro. Conducted by The Outdoor Industry Compass in cooperation with the Scandinavian Outdoor Group, the study is the result of two years of do-cumentary research and interviews with more than 200 executives in the region,

including major brands, their distribu-tors and retailers. The Brazilian report proved that the size of this market can be evaluated at the equivalent of $6.5 billion a year, and it is bound to expand considerably with the development of the Brazilian economy and under the in-fluence of the next World Cup of football and the next Summer Olympic Games. The Brazilian report issued by SGI Euro-pe covers the market in various sports categories (team sports, running, board sports, outdoor, fitness, cycling and other sports), including the major local and fo-reign vendors, distributors, retailers and more than 100 industry executives have been interviewed for this unique report of 175 pages.

Asolo Natural Shape line awarded from Backpacker USA

The US FTC closes its investigation on Gore after two years

La Natural Shape Asolo premiata da Backpacker USA

Dopo due anni la US FTC conclude le indagini su Gore

Due indagini di SGI per i mercati di Nord Europa e Brasile Two market reports by SGI for Nordic and Brazilian areas

Backpacker Magazine USA, la guida ai pro-dotti outdoor più famosa al mondo, ha asse-gnato ai modelli Asolo Reston (man) e Athe-na (lady) appartenenti alla linea di scarpe da trekking “Natural Shape”, il premio “2013 Editors’ Choice Awards” nella categoria hiking. Gli “Edi-tors’ Choice Awards” sono consi-derati i premi più prestigiosi del settore dell’Outdoor: centinaia di nuovi prodotti vengono an-nualmente testati dal perso-nale di Backpacker Magazine, attraverso rigorose prove sul

campo, rendendo questi riconoscimenti un marchio di eccezionale qualità per le aziende e i prodotti scelti. “Il prodotto è stato premiato per l’eccezionale design, l’innovazione nei ma-

teriali utilizzati, le prestazioni e il comfort”. Così esordisce la lettera di comunicazione della vincita inviata dalla rivista ameri-cana all’azienda calzaturiera Italiana. Un

duplice e importante riconoscimento per Asolo che, attraverso il lancio di

Natural Shape ha contribuito a rinnovare il concetto di “scarponcino da trekking”.

Il 7 dicembre 2012, la US FTC - Federal Trade Commission ha comunicato alla società W.L. Gore & Associates di aver concluso l’inchiesta concernente le pratiche commerciali della di-visione tessile dell’azienda e che era stata av-viata a novembre 2010. Gore è stata costretta a collaborare sub poena (“sotto minaccia di sanzione”) nella pratica giudiziaria avviata allo scopo di accertare o meno la sua presun-ta violazione della normativa americana sulla concorrenza. Nello specifico il comportamento illecito avrebbe riguardato contratti, pratiche escludenti, o altre condotte relative a mem-brane impermeabili e traspiranti o alle tecno-logie e prodotti ottenuti con queste. Dopo aver esaminato oltre 1,6 milioni di documenti for-niti da Gore prodotti nei dieci anni precedenti,

la FTC ha deciso di chiudere l’indagine dichia-rando di non dover procedere ulteriormente. Fin dall’inizio l’azienda ha ritenuto di aver operato e di continuare a operare nel rispetto delle leggi vigenti e nella certezza delle prati-che commerciali adottate”, hanno dichiarato i portavoce di W.L. Gore & Associates. “I nostri prodotti e le tecnologie innovative si basano su proprietà intellettuali riservate, per le quali si adottano le necessarie misure di protezio-ne”. Commenta così invece un portavoce di Columbia: “Sul versante UE, la Commissione Europea sta tuttora valutando la denuncia pre-sentata nel 2011 da Columbia e OutDry. Noi, ovviamente, continuiamo a sostenere le no-stre accuse nei confronti di Gore, e restiamo fiduciosi in una svolta delle indagini”.

A novembre 2012, Edm Publica-tions, casa editrice di SGI - Sporting Goods Intelligence Europe e Outdoor Industry Compass, ha diffuso i risultati derivanti da due indagini di mercato, condotte rispettivamente nella re-gione del Nord Europa e del Brasile. Secondo il primo rapporto, il fattura-to annuale delle vendite retail per il settore outdoor in Norvegia, Svezia, Danimarca, Finlandia e Islanda am-monterebbe a 1,4 miliardi di euro. Condotto da The Outdoor Industry Compass in collaborazione con Scan-dinavian Outdoor Group, lo studio è il risultato di una ricerca di due anni che ha interessato più di 200 operatori del settore tra aziende, distributori e ne-

gozianti. In seconda analisi, l’indagine condotta in Brasile ha evidenziato che la portata del mercato in quest’area ammonterebbe all’equivalente di 5,6 miliardi di dollari l’anno. Una cifra destinata a crescere ulteriormente in virtù della forte economia di uno dei Paesi del cosiddetto “Bric” e del prossimo svolgimento dei mondiali di calcio e delle Olimpiadi. Questi ultimi ricontri sono stati effettuati sulla base di tutti i protagonisti del mercato, dai negozianti ai distributori e più di 100 aziende, considerando sport di squa-dra, running, board sports, outdoor, fitness, bike.

www.edmpublications.com

MARKET

AthenA Reston

Page 13: Outdoor Magazine n.1 -2013

13 Numero 1 / 2013

Ferrino confirms the main sponsorship of Trofeo Mezzalama

The Italian Snowboard & Freestyle Ski Team wears Vibram FiveFingers

Ferrino is proud to renew its support for the third consecutive Trofeo Mezzalama, the legendary ski mountaineering race, which takes place on the gla-ciers of Valle d’Aosta: a unique event that represents a perfect combination of competition, love for the mountains, dedication and a passion for sport. Fer-rino will partecipate to the competition also with six teams equipped with the ne west Hi Race 18. High

Lab collection garments like Viedma jacket and pants will also be supplied to the organization staff. To sati-sfy the numerous athletes who will be putting them-selves to the test on this difficult route, Ferrino has developed a full range of specific products with the Mezzalama brand, which can be purchased from the web site www.ferrino.com before they will be presen-ted in stores for the next winter season.

The minimalist revolution introduced by Vibram Five-Fingers has caught on even among the great names in Italian skiing. Thanks to the partnership between Fisi and Vibram (official supplier of the Italian National Freestyle and Snowboard Team) they have been incorporated into the trai-ning programmes of skiers and snowboarders. Cesare Pisoni, technical director of the team, says that “Many exercises are performed using the slackline, with the precise aim of recre-ating the instability that is typical in a sport like ours, which is based on balance, and Vibram FiveFingers foo-

twear represents an excellent tool for stimulating an athle-te’s feet. Spending a whole winter with your feet enclosed inside hard boots can mean that the ability to receive the messages from the soles of your feet is at risk. Having the opportunity to wear Vibram FiveFingers is a great help in restoring these sensations”. Born from the exclusive Vi-

bram know-how, FiveFingers opti-mizes the biomechanical move-

ment of the foot. The ultra-thin sole, constructed like a fle-xible glove and combined with the innovative crea-tion of five separate toes, reproduces the sophistica-ted sensitivity of the naked

foot, while offering effective protection at the same time.

Il Trofeo Mezzalama è ormai diventato un classico dello sci alpinismo. La diciannovesima edizione si terrà il 27 aprile 2013. Una gara che si svolge sui ghiacciai valdostani e che per la terza volta consecutiva verrà supportata da Ferrino. L’azienda torinese è infatti da sempre legata alla regione della Val d’Aosta e alle sue montagne: basti pensare che Cervino è il nome della prima tenda prodotta in serie a par-tire dal 1910. Quest’anno il brand sarà rappre-sentato da sei team, tutti equipaggiati con il nuovissimo zaino Hi Race 18, testa di serie

della collezione High Lab. Capi e attrezzatura di questa linea verranno forniti anche a tutto lo staff dell’orga-nizzazione: tra questi, giacca e pantaloni Viedma. per finire, tutti gli atleti che parteciperanno alla competi-

zione verranno omaggiati con un gilet softshell Fer-rino, modello Stanley. Tutti i prodotti proposti per

il trofeo Mezzalama nascono dal laboratorio High Lab dove alpinisti, studiosi ed escursionisti pro-

fessionisti collaborano con il Team Ferrino per la messa a punto di prodotti ad alto contenuto innovativo e tecnologico.

Da oggi anche la neve partecipa alla rivoluzione mi-nimalista. Grazie alla partnership tra la Fisi e Vibram (fornitore ufficiale della nazionale italiana di freesyle e snowboard), le FiveFingers sono state inserite nel programma di allenamento degli atleti azzurri. Come spiega Cesare Pisoni, direttore tecnico del team, “Pa-recchie esercitazioni vengono effettuate usando la slackline, per ricreare l’instabilità che caratterizza uno sport di equilibrio come il nostro. Queste calzature sono un ottimo strumento per risvegliare i piedi de-gli atleti: passare un inverno utilizzando uno scarpone

rigido può mettere a rischio la capacità di continuare a ricevere in maniera corretta le informazioni che ci arrivano dalla pianta del piede stesso. Avere la pos-sibilità di calzare Vibram FiveFingers aiuta a ritrovare queste sensazioni”. Nate dal know how dell’azienda varesina, queste calzature ottimizzano il movimento biomeccanico. La suola ultra-sottile decostruita come un guanto flessibile, abbinata all’innovativa costruzio-ne a cinque dita separate, consente di riprodurre la raffinatezza percettiva del piede nudo, offrendo nel contempo efficace protezione.

Ferrino si conferma main sponsor del Trofeo Mezzalama

FiveFingers ai piedi degli atleti azzurri di sci freestyle & snowboard

The Nordic World Ski Championship are arriving. The 2013 edition will be held between February, 20th and March, 3rd in Val di Fiemme. The best cross-country, ski jumping and Nordic combined athletes will challenge each other in front of more than 300,000 fans who are expected to follow the event live. The official sponsor of the event is Garmin. “This partnership offers many opportunities for all parti-cipants and viewers along the way,” says Bruno Fe-licetti, director of communication of the organising

committee. Already a historic presence in Val di Fi-emme, La Sportiva will be the official supplier of the championship. In particular, La Sportiva will provide a special limited edition of the Fiemme Team boot to the 1,400 volunteers that will help out during the event. A second official supplier will be Hanspree, a Verona based company specialising in electronic lifestyle devices. 55 inch tv screens will be installed at strategic points to enable the public to view all the competitions without losing a single moment.

Garmin and La Sportiva at the Nordic World Ski Championship

I Campionati mondiali di sci nordico sono alle por-te. In programma dal 20 febbraio al 3 marzo 2013, si svolgeranno sulla neve della Val di Fiemme. I mi-gliori atleti di sci di fondo, salto e combinata nordica si sfideranno di fronte ai 300mila tifosi attesi per assistere all’evento dal vivo. Sponsor ufficiale della rassegna sarà Garmin. “Una collaborazione che offre numerose opportuni-tà a tutti gli accreditati e gli ap-passionati presenti lungo i percorsi degli stadi” ha spiegato Bruno Felicetti, direttore comunicazione del comitato organizzatore. Già di casa in Val di Fiemme,

anche La Sportiva parteciperà ai campionati in qua-lità di fornitore ufficiale. Per l’occasione verrà realiz-zata un’esclusiva edizione limitata dello scarponcino

Fiemme Team, messo a dispo-sizione dei 1.400 volontari che prenderanno parte alla kermes-se. Per finire, fornitore ufficiale sarà anche Hanspree, azienda produttrice di articoli di elettro-nica lifestyle con sede italiana a Verona. Televisori fino a 55 pollici

verranno installati nei punti strategici, per consenti-re al pubblico di seguire le gare senza perdersi una singola azione.

Garmin e La Sportiva ai Mondiali di sci nordico in Val di Fiemme

PARTNERshIPs

Page 14: Outdoor Magazine n.1 -2013

14 Numero 1 / 2013

PEOPLE

Arc’teryx accoglie nel suo team di atleti Stian Hagen, leg-genda norvegese del big mountain. Nato nel 1974 e cre-sciuto a Oslo, ha sempre sciato, sin da quando ha iniziato a muovere i primi passi. Fino a 16 anni ha preso parte a competizioni cross country e ski-jumping, salvo poi dedicarsi allo sci estremo. A 18 anni si è trasferito a Chamonix e ha affrontato vie estreme classi-che, come la Mallory sul ver-sante nord delle Aiguille du Midi, il Courturier Coloire delle Aiguille du Vert e il versante orientale del Matterhorn, solo per citarne alcune. Stian ha gareggiato nel Freeride World Tour per alcuni anni, prima di decidere di convogliare tutte le sue energie nell’at-tività cine-documentaristica. Ha preso parte a svariati film delle Matchstick Productions, Warren Miller, Teddybear crisis e Wink Inc. Lo ski touring e le spedizioni lo hanno sempre appassionato, portandolo in luoghi remoti come l’Antartide, l’Himalaya, la Bolivia, le isole Jan Mayen. Per questa stagione sta pianificando molte nuove imprese: nel nord della Norvegia in pieno inverno artico, una spedizione sci alpinistica in un’isola remota del Giappone e un’avventura estrema sulle montagne della Norvegia.

Da questa stagione invernale Ferrino accoglie nel proprio team il freerider Christian Leischner. Il nuovo ambassador, di origini am-pezzane, si è distinto in competizioni di livello nazionale e interna-zionale. Ora utilizzerà alcuni zaini del marchio torinese collaborando insieme agli altri testimonial allo sviluppo di nuovi modelli e al miglio-ramento dei prodotti appartenenti all’ampia gamma di Ferrino dedicata al freeride. Tutti i modelli sono ideati e sviluppati interamente in Italia e testati su tutto l’arco alpino in modo da garantire massima qualità e affi-dabilità. Christian indosserà alcune tra le attrezzature da freeride più all’avanguardia presenti sul mercato. In particolare lo zaino con Air Bag Sy-stem Powder Safe 18, il respiratore Air Safe e lo zaino Wave 30.

Norrøna ha ampliato il suo ambassador team con l’ingresso del climber Magnus Midtbø. Campione norvegese di arrampica fin dal 2005, Magnus ha gareggiato quest’anno ai livelli più alti durante il Campionato Mondiale, ed è uno dei pochi al mondo ad aver scalato un 9b. “Per me Norrøna è un punto fermo, in quanto negli ultimi decenni ha sostenuto i migliori climber norvegesi” ha raccontato Midtbø. “Un investimento a lungo termine che non può che rivelarsi una scelta ben calibrata. In fatto di abbigliamento per il climbing sono molto esigente. Come membro del Norrøna Team avrò l’opportunità di in-dossare abbigliamento tecnico altamente resistente e parteciperò allo sviluppo dei nuovi capi tecnici che io stesso andrò a in-dossare”. Ha poi aggiunto il team mana-ger Chris Holter: “Norrøna focalizza tutte le sue energie nello sviluppo dei migliori prodotti oggi disponibili. Il nostro obiet-tivo è ispirare Magnus a raggiungere gli obiettivi più elevati, e questo ci motiverà a progettare prodotti sempre più evoluti. Midtbø lavorerà per la nuova linea fal-ketind, e siamo ansiosi di stimolare una collaborazione che porterà a costruire capi sempre più avanzati, con lui e per lui”.

PrimaLoft ha nominato Sue Rechner nel proprio Consiglio di Amministrazione con effetto immediato. Una nomina importan-te, visto l’alto profilo della Rechner. Sue infatti è presidente e CEO di Confluence Watersports e siede nel cda dell’Outdoor Indust-ry Association, dell’Outdoor Foundation e della Montana Silversmiths. Da diversi anni occupa posizioni direttive nell’indu-stria dell’outdoor e nel mercato dei beni di lusso, e gode di un’eccellente reputa-zione. Ha inoltre fatto parte dei team diri-genziali di Victorinox Swiss Army, Movado Group, Seiko Corporation of America e Ci-tizen Watch Company. “Siamo veramente felici dell’arrivo di Sue Rechner nel nostro consiglio”, ha dichiarato Michael Joyce, presidente e amministratore delegato di PrimaLoft, Inc. “Possiamo così beneficiare della sua esperienza e acutezza in mate-ria di commercio al dettaglio. L’esperienza e la conoscenze di Sue saranno un aiuto prezioso e molto utile per affrontare la gestione del nostro mar-chio negli anni futuri. Non vediamo l’ora di lavorare insieme per favorire la nostra crescita e il nostro successo”.

Living ski legend Stian Hagen joins Arc’teryx team. Born in 1974, he grew up in Oslo. Skiing has been part of his life ever since he could walk. He competed in cross country skiing and skijumping up to the age of 16 before he decided that he wan-ted to pursue what was then known as extreme skiing. At the

age of 18 he moved to Chamo-nix and quickly ticked off the classic extreme lines like the Mallory route on the north face of Aiguille du Midi, the Courtu-rier Coloire on Aiguille du Vert and the east face of Matterhorn to name a few. Stian competed in the Freeride world tour for a few years before he decided to put all his energy into filming. He has had numerous seg-ments in ski films from Match-stick Productions, Warren Miller, Teddybear crisis and Wink Inc. Although he would never turn

down a chance for a heli ride, ski touring and expedition skiing has always been closest to his heart. This passion has taken him to remote places like Antarctica, The Himalayas, Bolivia and Jan Mayen Island. For this season, Stian is planning trips to a remote cabin in the north of Norway in the middle of the Arctic winter, a ski mountaineering trip to a remote island outside Japan and to open a Haute Route trip through the mountains of Norway.

The Vancouver 2010 Olympic champion Giuliano Razzoli ente-red the Fischer roster in December. “I had an immediate good impression by the new gear,” said Giuliano after the 3Tre of Ma-donna di Campiglio, “and I believe I will be able to go back to top results in slalom also thanks to this choice.” Razzoli has been skied with the Vacuum boots, a model by the Austrian company developed so as to fit each athletes and skiers foot. OberAlp, that will become the distributor of Fischer for the Italian market in March, is happy with the choice: “We supported the choice of Giuliano Razzoli because we believe in his dedication and skill,” says Stefano Bovolon, commercial manager of OberAlp. “We are certain that Giuliano will be an excellent face for an authoritative brand such as Fischer.” Razzoli left his previous sponsor Nordica after 6 years. He has won 7 podiums at the World Championship (with two first places), three European Cups and the only Italian gold medal at the latest Olympics in Vancouver.

For this winter season, Ferrino is pleased to welcome the free-rider Christian Leischner to its team of Ambassadors. The freeskier from Cortina, who has given some outstanding performances in national and international competitions, will be using some of the backpacks developed by Ferrino as well as working together with other Ferrino Ambassadors on the development of new models and the improvement of products from the brand’s wide range of items dedicated to freeride. All of Ferrino’s models are designed and developed exclusively in Italy and tested throughout the Alps so as to guarantee maximum quality and reliability. Christian will be wearing some of the most cutting-edge freeride equipment on the market: in particular, the Powder Safe 18 Air Bag System, Air Safe respirator and Wave 30 backpack.

Norrøna signed a new ambassador team: the professional climber Magnus Midtbø. Midtbø is the reigning Norwegian champion since 2005. He has been competing in the top of the World Cup this year, and is one of few in the world that

has climb 9b. “For me Norrøna stands out as it has been supporting the best Norwegian climbers throughout the last decades”, says Midtbø. “It feels like a safe choice to make as a long term in-vestment. I am very picky when it comes to what I wear for climbing, and being a part of the Norrøna team means that I get to wear durable an technical clo-thing, and also participate in the further development of the clothes I’m going to wear”. “Norrøna is a hard working company that’s focusing all its energy on making the best functional products out there. Our goal with Magnus is to inspire him to reach and set higher go-als, and that again he will motivate us to make even better products. Midtbø will be working with the new falketind line, and we are looking forward to cooperate with him, and making the best possible clothes both with him and for him”, says team manager Chris Holter.

PrimaLoft Inc. appointed Sue Rechner, president and CEO of Confluence Watersports, to its Board of Directors, effective immediately. Rechner has many years of proven leadership in the outdoor industry and the luxury goods market. She curren-

tly serves as the president and CEO of Confluence Watersports, and is a Board member for the Outdoor Industry Asso-ciation, Outdoor Foundation, and Mon-tana Silversmiths. Rechner has also served on the executive teams for: Vic-torinox Swiss Army, Movado Group, Sei-ko Corporation of America and Citizen Watch Company. “We’re very pleased with the addition of Sue Rechner to our board”, stated Michael Joyce, president and chief executive officer of PrimaLoft. “We are fortunate to have her exper-tise and retail business acumen. Sue’s insights and experience will be very valuable in helping to guide our brand

for the years to come. We look forward to working with her to further our growth and success”.

Fischer è il nuovo sponsor e fornitore di Giuliano Razzoli

Il campione olimpico di Vancouver 2010 Giuliano Razzoli è en-trato a far parte della scuderia Fischer da dicembre. “Ho avuto da subito un ottimo feeling con i nuovi attrezzi”, ha raccontato Giulia-no dopo l’esordio alla 3Tre di Madonna di Campiglio, “e credo che potrò tornare al vertice dello slalom anche grazie alla scelta che ho fatto”. In particolare Razzoli ha sciato con gli scarponi Vacuum, modello studiato dall’azienda austriaca in grado di adat-tarsi al piede di ogni atleta e sciatore. Grande soddisfa-zione è emersa in OberAlp, che da marzo 2013 distribu-irà Fischer sul mercato italia-no: “Abbiamo caldeggiato la scelta di Giuliano Razzoli per-ché crediamo, prima di tutto, nella dedizione e nelle qua-lità dell’atleta”, ha commen-tato il commercial manager di OberAlp Stefano Bovolon. “E siamo certi che Giuliano saprà essere un testimonial autorevole di un marchio le-ader come Fischer”. Razzoli ha lasciato il precedente sponsor Nordica (che gli ha fornito sci e scarponi per 6 anni) dopo 7 podi in Coppa del Mondo (con due primi posti), 3 vittorie in Coppa Europa e l’unica medaglia d’oro per gli azzurri alle ultime Olimpiadi di Vancouver.

Lo sciatore scandinavo Stian Hagen entra nel team Arc’teryx

Christian Leischner nuovo ambassador Ferrino

Norrøna accoglie il climber Magnus Midtbø nel proprio team

Sue Rechner nominata nel cda PrimaLoft

Christian Leischner new ambassador for Ferrino

Fisher is the new sponsor and supplier of Giuliano Razzoli

Norwegian skier Stian Hagen joins Arc’teryx team

Norrøna team welcomes climber Magnus Midtbø

Sue Rechner named to PrimaLoft Company’s Board of Directors

Page 15: Outdoor Magazine n.1 -2013
Page 16: Outdoor Magazine n.1 -2013

16 Numero 1 / 2013

MARKETINg by &

Fans

1st TheNorthFace 3.110.9852nd Timberland 1.059.7463rd Merrell 337.425

4 ColumbiaSportswear 325.3115 Fjallraven 232.2776 AdidasOutdoor 231.4067 Patagonia 225.8868 VibramFivefingers 222.6469 Camelbak 195.38810 Teva 176.67311 Marmot 170.66712 Garmin 160.20213 BergansofNorway 149.18914 Sanuk 137.73515 Mammut 125.36016 Petzl 100.48617 BlackDiamondEquipment 97.74218 Salewa 94.12719 Smartwool 93.92320 Keen 78.588

4 Keen 33.8345 VibramFivefingers 26.4206 Timberland 25.8147 BlackDiamondEquipment 22.5778 Arc’teryxEquipment 21.4629 MountainHardwear 20.35110 Petzl 19.77811 Merrell 17.85112 SalomonRunning 16.42613 Marmot 16.01514 SalomonSports 14.44615 LaSportiva 12.90416 OutdoorResearch 12.00517 OspreyPacks 11.66818 Icebreaker 10.74519 Sanuk 10.41220 Mammut 10.359

4 Petzl 4.115.5285 TheNorthFace 4.062.6316 Suunto 2.484.6627 Prana 2.470.3288 Marmot 1.995.9969 BlackDiamondEquipment 1.619.41810 OspreyPacks 1.376.18311 MountainHardwear 1.285.18112 Camelbak 1.255.43513 Merrell 1.123.28214 Mammut 1.092.57915 Teva 993.90016 VibramFivefingers 913.26417 Salewa 869.06018 OutdoorResearch 707.52019 Arc’teryxEquipment 622.36420 LaSportiva 567.419

2nd Patagonia 81.6063rd ColumbiaSportswear 42.863

2nd ColumbiaSportswear 4.682.3903rd SalomonRunning 4.365.204

1st TheNorthFace 102.177 1st Patagonia 5.687.750

Followers

DataSource:OutdoorUSAMagazine&OutdoorMagazine.Collected:18january2013

TotalUploaderViews

Page 17: Outdoor Magazine n.1 -2013
Page 18: Outdoor Magazine n.1 -2013

18 Numero 1 / 201318

A cura diDAVIDE CORROCHER

L’ufficialità è arrivata quando l’anno vecchio stava tramontando. Adesso la notizia di un nuo-vo investitore fa sorgere nuove considerazioni in merito alle opportunità che si prospettano per Cocona, Inc. Lo scorso 28 dicembre è stato an-nunciato che il fondo di investimenti Hig Growth Partners (affiliato a H.I.G. Capital, fondo di private equity con 10 miliardi di capitale) è entrato in società con una quota di minoranza, portando alle casse dell’azienda un aumento della liquidità di circa 15 milioni di dollari. La manovra è stata accompagnata da un’ulteriore finanziamento da parte di altri due investitori come Fairhaven Ca-pital e OnPoint Technologies, Inc. Attualmente il brand Cocona può contare su una già importante presenza all’interno del mercato sport & outdoor, grazie all’impiego della sua tecnologia brevetta-ta da parte di alcuni top brand in questo settore. Inoltre le più recenti applicazioni all’interno dei segmenti commerciale, industriale e ospedaliero hanno portato a un ampliamento del terreno di competenza dei suoi prodotti.

I CONCETTI BASE DELLA TECNOLOGIANello specifico, la tecnologia Cocona si basa

su un concetto particolare di lavorazione del carbone attivo, ottenuto da minerali vulcanici e altre risorse naturali. La fibra così ottenuta, applicata ad esempio al filato di abiti e calza-ture, consente la realizzazione di uno specifico tessuto dalla struttura microporosa con elevate capacità traspiranti e di resistenza. Il materia-le si dimostra inoltre altamente protettivo dai raggi Uv. Grazie anche alle sue qualità di com-fort e freschezza è utilizzato con efficacia per la realizzazione di prodotti per attività come la corsa o per molte discipline outdoor. Sono nu-merose le aziende che si affidano a Cocona per la realizzazione di alcuni dei propri capi. Fra le principali figurano ASICS, Marmot, Millet, New Balance, The North Face, Eider, La Sportiva, Norrona, Pearl Izumi, Puma, Rip Curl e adidas.

LA PAROLA AD ADIDASProprio per approfondire quali

sono i punti di forza dei concetti proposti dalla tecnologia Cocona, ci siamo rivolti a chi ha scelto già da tempo di impiegarla sui propri prodotti. Stefan Lörke (foto) è glo-bal business unit director outdoor apparel & accessories per adidas, a lui abbiamo rivolto alcune doman-de sull’argomento.

Perché adidas utilizza la tecnologia Cocona?Cocona assicura un’elevata capacità di assorbi-

mento del sudore. Inoltre si adatta perfettamen-te alla nostra strategia, dal momento che noi pensiamo che una perfetta gestione della con-dizione climatica del fisico sia alla base di ogni tipo di attività atletica. Collaboriamo con Cocona perché è l’unica tecnologia sviluppata per assicu-rare performance di questo tipo attraverso una soluzione di abbigliamento a più strati, invece che su uno singolo.Siete stati fra i primi a impiegare questa tec-nologia all’interno dei vostri capi. Quali sono le novità che adesso adidas propone?

Lo ripeto, per un brand sportivo la pa-rola chiave è gestione del sudore. Ed è esat-tamente quello che Cocona ci permette di fare. Per questa ragio-ne utilizziamo questa tecnologia all’interno di tutto il nostro sistema a strati. Le collezioni Ter-rex e Terrex Swift sono composte da base layer, giacche e hard shell, come ad esempio la nuovissima Ndosphere.Quali feedback avete ricevuto sulla tecnolo-gia?

Non ci siamo limitati a provare l’efficacia di questi capi solamente all’interno dei test di laboratorio. Abbiamo fatto numerose verifi-che sul campo. Molti sono stati i feedback posi-tivi da parte degli atleti che hanno indossato gli indumenti fabbricati in Cocona, soprattutto par-

lando in termini di comfort e tempi di asciugatura. Per noi Cocona è un fat-tore aggiunto che migliora le perfor-mance dei nostri prodotti. Per questa ragione abbiamo deciso di impiegarla anche all’interno della giacca Terrex Ndosphere. Il capo è perfettamen-te isolante ed è realizzato con una membrana in Cocona applicata all’in-terno dei punti critici, per offrire una perfetta gestione del clima corporeo e comfort.

L’azienda americana di Boulder (Colorado) è stata oggetto di importanti investimenti da parte di alcuni fondi

Un aumento di capitale da 15 milioni di dollari per l’azienda proprietaria dell’omonima tecnologia, utilizzata da un numero crescente di importanti brand nel mondo dello sport e dell’outdoor. La testimonianza di adidas.

Cocona cresce e si “riproduce”In primo piano

ADIDAs fW 2013/14 PRODUCTs WITh COCONA TEChNOLOgy

Terrex Ndosphere Jacket Terrex Cocona fleece JacketQuesto capo è stato progettato per consentire una perfetta libertà di movimento a chi la indossa, senza comprometterne le capacità di offrire calore. Disegnato con uno speciale concetto, si caratterizza per la presenza di strati elasticizzati e isolanti posizionati sulla schiena e sui fianchi. In questo modo non inibisce in alcun modo i movimenti. Una fodera parzialmente realizzata in Cocona consente una perfetta capacità di gestione del clima corporeo. La giacca è disponibile sia per uomo che per donna.

Questo modello è realizzato con solu-zioni in grado di offrire un perfetto controllo del clima corporeo, grazie alla fibra Cocona ai carboni attivi ottenuti dalle noci di cocco. In questo modo viene ottimizzata la traspira-zione durante l’attività fisica e viene aiutato il corpo a gestire efficacemente la tem-peratura. Per questo motivo adidas impiega Cocona per tutti capi della linea Terrex. Il modello è disponibile sia per uomo che per donna, con soluzioni su misura per entrambi.

The Terrex Ndosphere Jacket brings an innovative approach to the problem

of providing full freedom of motion without compromising on warmth. With specially designed, fully insulated yet stretchy panels across the back and sides, the Ndosphere never inhibits the wearer’s movements. A partial Cocona lining gives excellent climate management – no clammy feeling from perspiration. It is available in a gender-specific cut for both men and women.

The Terrex Cocona Fleece Jacket offers a great moisture management. Thanks to the

integrated Cocona activated carbon particles, which are extracted from coconut shells, moisture from perspiration is transported to the surface of the fabric extremely quickly. This effect is even greater if Cocona is used in every other layer of the clothing system. The result is an optimized body climate. That’s why adidas uses the technology in all the layers, from the base layer to the mid-layer and the outer layer. It is available in a gender-specific cut for both men and women.

The official announce-ment arrived at the end of last year. News of a new investor open up new opportunities for Cocona Inc. On Decem-ber, 28th the investment fund H.I.G. Growth Part-ners (affiliate of H.I.G. Capital, a leading glo-bal private equity in-vestment firm with over $10 billion of capital) an-nounced that an affiliate of H.I.G. Growth Partners was the lead investor in a $15 Million Private Pla-cement in Cocona, Inc. and will have a minority equity investment in the Company. This round of investment was also ac-companied by additional funding from Fairhaven Capital and OnPoint Tech-nologies, Inc., both prior investors. Cocona, Inc. has developed signifi-cant market penetration with its patented techno-

logy in the global sports and outdoor markets but also in the commercial, industrial, and hospitality markets globally – which is helping to discover and develop new applications for the technology.

TECHNOLOGyCocona technology is based on a particular kind

of active particles from volcanic minerals and other natural sources. The textile fibre thus obtai-ned enables to produce a porous materiel with which it is possible to produce highly resistant fa-brics that have a high degree of transpiration. This material is also highly resistant to UV rays. Thanks to its comfort and freshness this fabric is effective-ly used to manufacture gear for running or other

outdoor activities. Many companies use Cacona materials to produce their clothing. Among them there are ASICS, Marmot, Millet, New Balance, The North Face, Eider, La Sportiva, Norrona, Pearl Izu-mi, Puma, Rip Curl and adidas.

LET’S HEAR FROM ADIDASIn order to understand the strength points

of Cacona Technology we have decided to ask a company that has been using its products for some time now. We interview Sfetan Lörke is adi-das’ global business unit director outdoor apparel & accessories.Why is adidas using Cocona Technology?

Cocona offers a very strong moisture mana-gement system. Therefore it fits perfectly to our athletic strategy. A perfect climate is important for all kind of athletic outdoors activities. We coope-rate with Cocona because it is the only technology that considers performance through layering in-stead of single layers. adidas was one of the first to use Cocona Tech-nology in its clothing. What kind of new pro-ducts is adidas going to introduce?

As I said, for an athletic brand moisture mana-gement plays a key role, Cocona does serve this need. That the reason why we make use of this technology in our whole layering system. The Terrex and Terrex Swift collection offers Basela-yers, Fleece Jackets and a Hard Shell as well as our brand new Ndosphere Primaloft Jacket with Cocona technology. What kind of feedback are you receiving?

The effectiveness of the climate management is not only proofed in laboratory tests. We’ve made a lot of field and wear testing. We got very positive feedback from athletes wearing Cocona products especially on the comfort and the drying times. For us, Cocona is an add-on that does maintain the existing performance of a product and does enhance it. That´s why we also decided to use it for the Terrex Ndosphere Jacket. The interior of the fully insulated stretch Primaloft Jacket features a Cocona lining in key zones to offer ideal body cli-mate management and comfort.

The company has been able To aTTracT invesTmenTs

Cocona grows and “doubles”A 15 million dollar capital increase for the company owning

the technology of the same name, used by a growing number of in the sports and outdoor sector. The example of adidas.

Page 19: Outdoor Magazine n.1 -2013

the isoinertial training for youallenamento isoinerziale controllato per tutti gli sport

the training machine for professional and amateur athletes

Contact Us: write “OUTDOOR” for special dealContattaci e scrivi “outdoor”per avere un trattamento speciale

OFFICIAL SUPPLIER F.I.S.I.- Winter Sports Italian Federation

The D.11 is sold with its own software customized to handle the workout of athletes

Desmotec is used in several sports (Football, Basketball, Hockey, Running and others) and in rehabilitation centers

improves:

- the neuromuscular performance- the movement control- the eccentric power

[email protected]

© w

ww.

ps81

.it

Page 20: Outdoor Magazine n.1 -2013

20

Focus on Numero 1 / 201320

L’analisi della classifica dei top brand grazie ai dati raccolti da SGI e The Outdoor Industry Compass

Le vendite sono cresciute del 14,5%, migliorando il risultato già positivo del 2010. Meglio il resto del mondo rispetto agli USA. Il podio composto dal gruppo Wolverine, Salomon e Columbia.

Tra buona e ottima la performance delle aziende italiane (otto quelle in classifica).

L’outdoor footwear molto bene nel 2011, in attesa dei nuovi dati...

A cura diSIMONE BERTI

Come di consueto vi proponiamo l’analisi del mercato dell’outdoor footwear mondiale grazie all’indagine annuale pubblicata nel 2012 (e re-lativa al 2011) dalle newsletter economiche del gruppo EDM Publications, Sporting Goods Intelli-gence e The Outdoor Industry Compass. I numeri mostrano un netto miglioramento delle vendite nel 2011: sono cresciute infatti del 14,5% (in dollari US), con una crescita del 9,6% negli Sta-tes e del 18,6% nel resto del mondo. Un risultato ancora migliore di quello globale registrato nel 2010 (+12,8%). Da sottolineare che l’incremen-to in percentuale è stato maggiore per le cal-zature outdoor rispetto al segmento “athletic”, cresciuto del 13,2% (fonte SGI Europe).

NON SOLO LUCI - Se le cifre prese nella loro totalità alludono a una situazione complessi-vamente positiva, ci sono tuttavia alcuni im-portanti fattori da tenere in conto, che gettano qualche piccola ombra.

1. Il valore medio del dollaro è sceso del 5% rispetto all’euro nel corso del 2011, perdendo terreno anche nei confronti di altre valute cor-renti. In conseguenza di ciò è evidente come la crescita del mercato footwear outdoor all’infuori degli USA, in valute locali, sia effettivamente in-feriore del 18,6%.

2. Come già accaduto nel 2010, molti nego-zianti hanno alzato il livello medio dei prezzi per compensare i costi più alti, perciò la crescita è obiettivamente inferiore di 2-3 punti di percen-tuale in tutto il mondo.

3. Il mercato è stato colpito da un’anomalia meteorologica nel corso della seconda parte dell’anno, in particolar modo in Europa, giunta oltretutto in un periodo di rallentamento gene-rale dell’economia. Di conseguenza le vendite sono state molto basse e il mercato è risultato piatto o leggermente negativo nel vecchio con-tinente.

Tutto ciò sta a significare che è rimasto molto materiale invenduto nei negozi, specialmente nel corso della stagione invernale 2011/12. Una situazione che si è inevitabilmente riflessa sugli ordini in calo dell’inverno successivo (ossia que-sto), generando un impoverimento dei risultati per molti brand.

ALCUNE NOTE - Il grafico in pagina fornisce le cifre attuali o stimate delle vendite fatturate da 23 differenti aziende e 27 brand, in aggiunta alla loro quota di mercato. I dati riguardano unicamente il footwear e si riferiscono ai ricavi all’ingrosso, tradotti in dollari USA nel tasso di cambio medio annuale (Euro 0,719/$). Come già detto sopra, la svalutazione del dollaro evi-denzia come in realtà le aziende europee siano cresciute in maniera inferiore rispetto a quanto

illustrato nel grafico. È stata infine introdotta una nuova segmentazione per gruppi, tale che i 3 brand di Wolverine Worldwide e i 3 di Tecnica Group sono stati inseriti in elenco come sub-segmenti delle loro aziende proprietarie.

LA CLASSIFICA - Perciò, in base alle stime, il mercato 2011 globale è stato guidato dal mar-chio Merrell preso singolarmente (686 milioni di dollari, +14,4%) e da Wolverine in quanto gruppo (748 milioni di dollari, +14,7%), segui-to da Salomon (395 milioni, +27,4%) e Colum-bia Sportswear (359 milioni, +32,5%, inclusi anche Sorel, Montrail e Pacific Trail), che han-no accresciuto la propria fetta di mercato. Nota da tenere in conto: le cifre che riguardano Wolverine e i suoi marchi sono state stimate in quanto non reperibili. Wolverine ha infatti ri-portato una crescita del 18% nelle entrate per l’intero gruppo e ha affermato che solo Mer-rell ha generato, per la prima volta, ricavi per 500 milioni di dollari. Ma non è stato possibi-le estrapolare i dati vendite del solo mercato calzature. Per cui le stime SGI e Compass per Merrell escludono il suo crescente segmento apparel e includono le vendite di calzature sotto licenza. I maggiori incrementi sono stati invece registrati dal segmento footwear fir-mato Salewa (41 milioni, +53,3%), Viking (68 milioni, +32,9%), The North Face (208 milioni, +30%), che ha investito considerevolmente

nelle calzature, Teva (125 milioni, +23,6%) e Genfoot (196 milioni, +23,2%), che con Kamik ha ottenuto anche ottimi risultati in Europa. In generale, i protagonisti più piccoli del mercato hanno registrato crescite inferiori rispetto alle aziende più grandi o a quelle veramente tec-niche. Mentre le vendite di Treksta (44 milioni, +4,4%) e quelle Grisport (160 milioni, +1,2%), che produce le scarpe per Dawkins, brand outdoor di ABC-Mart, sono state seriamente colpite dal declino del mercato giapponese in seguito allo tsunami di marzo.

LE ITALIANE - Nella classifica globale la prima azienda tricolore è il Gruppo Tecnica, che grazie ai suoi marchi Lowa, Tecnica e Dolomite (cresciu-to del 47,8%) registra 206 milioni e un +16%. Seguono Grisport, Scarpa (76 milioni, +17,7%) e La Sportiva (56 milioni, +12%). Subito dopo vie-ne Salewa, protagonista di un vero exploit nel segmento footwear: +53,3%, la crescita più alta a livello mondiale. Garmont (29 milioni, +4,6%), Aku (25 milioni, +5,2%) e Trezeta (13 milioni, +1,5%) completano le presenze italiane, tutte con segno positivo. Attendiamo con curiosità di conoscere i dati relativi al 2012 (che saranno di-sponibili attorno al prossimo luglio) per verificare se questo trend – complice la crisi dei consumi in molti paesi e la sfortunata stagione inverna-le passata – sia rallentato e di quanto nel corso dell’anno appena concluso.

MERCATO INTERNAzIONALE DELLE CALzATURE OUTDOOR (DATI WhOLEsALE IN MILIONI DI DOLLARI)

NOTE: (1)IncusoMerrell (2)ColumbiaBrandsincludeColumbia,Sorel,Montrail,PacificTrail

(3)WolverineFootwearincludeWolverine,bateseHyTestMerrell(4)LaCrosseBrandsincludeDanner

AzIENDA1 WolverineOutdoor(1) Merrell Patagonia Chaco2 Salomon3 ColumbiaBrands(2)4 Hi-TecSports5 RockyBrands6 Keen7 TheNorthFace8 TecnicaGroup Lowa Tecnica Dolomite9 Genfoot/Kamik10 Grisport11 LaCrosseBrands(4)12 Teva13 Meindl(1)14 Scarpa15 Viking16 Treksta17 LaSportiva18 Salewa19 Garmont20 Chiruca21 Aku22 Trezeta Topbrands Others TOTALS

TOTALEvENDITE CREsCITA shARE

U.s.A.vENDITE CREsCITA shARE

748 14,7% 18,7% 307 15,0% 19,0% 441 14,5% 18,6%686 14,4% 17,2% 266 15,0% 16,4% 421 14,0% 17,7%20 18,2% 0,5% 13 17,3% 0,8% 7 20,0% 0,3%42 18,9% 1,0% 28 14,7 1,7% 14 28,6% 0,6%395 27,4% 9,9% 35 16,7% 2,2% 360 28,6% 15,2%359 32,5% 9,0% 234 20,0% 14,5% 125 64,6% 5,3%252 5,5% 6,3% 56 -3,1% 3,5% 196 8,3% 8,3%239 -0,8% 6,0% 229 -1,7% 14,2% 10 25,0% 0,4%230 9,5% 5,8% 155 6,2% 9,6% 75 17,2% 3,2%208 30,0% 5,2% 113 30,0% 7,0% 95 30,0% 4,0%206 16,0% 5,2% 12 11,2% 0,7% 195 16,3% 8,2%171 16,0% 4,3% 10 10,1,9% 0,6% 162 16,3% 6,8%25 6,9% 0,6% 2 16,7% 0,1% 23 6,1% 1,0%10 47,8% 0,3% 10 47,8% 0,4%196 23,2% 4,9% 99 16,9% 6,1% 97 30,4% 4,1%160 1,2% 4,0% 0 -100,0% 0,0% 160 2,5% 6,7%131 -12,4% 3,3% 122 -13,7% 7,5% 10 7,8% 0,4%125 23,6% 3,1% 96 24,4% 5,9% 29 20,8% 1,2%119 11,4% 3,0% 3 4,2% 0,2% 116 11,5% 4,9%76 17,7% 1,9% 12 12,1% 0,7% 64 18,8% 2,7%68 32,9% 1,7% 68 32,9% 2,9%57 4,4% 1,4% 1 55,6% 0,1% 55 3,6% 2,3%56 12,0% 1,4% 13 8,3% 0,8% 43 13,2% 1,8%41 53,3% 1,0% 3 0,2% 39 43,3% 1,6%29 4,6% 0,7% 9 -15,0% 0,5% 21 15,6% 0,9%27 6,4% 0,7% 27 6,4% 1,1%25 5,2% 0,6% 1 0,1% 24 2,2% 1,0%13 1,5% 0,3% 13 1,5% 0,6%3,760 14,9% 94,2% 1,499 9,6% 92,6% 2,261 18,7% 95,3%230 9,0% 5,8% 119 5,3% 7,4% 111 13,3% 4,7%3.990 14,6% 1.618 9,3% 2.372 18,5%

NON-U.s.A.vENDITE CREsCITA shARE

2011TOTALE

vENDITE CREsCITA shAREU.s.A.

vENDITE CREsCITA shARE

652 12,4% 18,7% 267 -3,1% 18,0% 386 26,4% 19,3%600 11,1% 17,2% 231 -5,7% 15,6% 369 25,1% 18,4%17 13,3% 0,5% 11 10,0% 0,7% 6 20,0% 0,3%35 40,0% 1,0% 25 22.5 1,7% 11 110.0% 0,5%310 25,5% 8,9% 30 15,4% 2,0% 280 26,7% 14,0%271 26,0% 7,8% 195 25,8% 13,2% 76 26,7% 3,8%239 -4,4% 6,9% 58 1,8% 3,9% 181 -6,2% 9,0%241 11,1% 6,9% 233 9,9% 15,7% 8 60,0% 0,4%210 26.5% 6,0% 146 24,8% 9,9% 64 30,6% 3,2%160 28,0% 4,6% 87 19,2% 5,9% 73 40,4% 3,6%178 5,1% 11 45,9% 0,7% 167 19,4% 8,3%148 24,2% 4,2% 9 41,9% 0,6% 139 23,3% 6,9%23 5,7% 0,7% 2 68,9% 0,1% 21 2,4% 1,1%7 7,6% 0,2% 7 7,6% 0,3%159 28,2% 4,6% 85 28,8% 5,7% 74 27,6% 3,7%158 18,8% 4,5% 2 0,0% 0,1% 156 19,1% 7,8%150 7,9% 4,3% 141 6,8% 9,5% 9 28,6% 0,4%101 29,5% 2,9% 77 24,2% 5,2% 24 50,0% 1,2%106 12,0% 3,1% 2 20,0% 0,2% 104 11,8% 5,2%65 6,4% 1,9% 11 18,9% 0,7% 54 4,2% 2,7%51 -8,9% 1,5% 51 -8,9% 2,5%54 15,1% 1,6% 1 -10,0% 0,1% 54 16,3% 2,7%50 16,3% 1,4% 12 140,0% 0,8% 38 -0,0% 1,9%27 50,0% 0,8% 27 50,0% 1,3%28 3,4% 0,8% 10 11,1% 0,7% 18 -10,0% 0,9%25 13,6% 0,7% 25 13,6% 1,2%23 29,4% 0,7% 23 27,8% 1,1%13 0,0% 0,4% 13 0,0% 0,6%3,272 15,9% 93,9% 1,368 12,9% 92,4% 1,904 18,2% 95,1%211 7,1% 6,1% 113 7,6% 7,6% 98 6,5% 4,9%3.483 15,4% 1.481 12,5% 2.002 17,6%

NON-U.s.A.vENDITE CREsCITA shARE

2010

Data & statistics

Font

e: S

porti

ng G

oods

Inte

llige

nce

- The

Out

door

Indu

stry

Com

pass

- w

ww.

edm

publ

icat

ions

.com

Page 21: Outdoor Magazine n.1 -2013

21 Numero 1 / 2013

The analysis of The Top ranking brands according To sgi and The ouTdoor indusTry compass daTa

Sales grew by 14.5%, building on the positive results of 2010. The USA were slower that the rest of the world. Top ranking brands include Wolverine, Salomon and Columbia.

Italian companies boast a good to excellent performance (eight of them reach the leader board).

In what is now a tradition, we offer our rea-ders the analysis of the annual global outdoor footwear sector published in 2012 (on 2011 data) by EDM Publications, Sporting Goods In-telligence and The Outdoor Industry Compass in their newsletters. The data show a clear im-provement in 2011: sales of branded outdoor shoes grew by 14.5% at the wholesale level in 2011 worldwide (in terms of U.S. dollars), with increases of 9.6 per cent in the U.S. and 18.6 per cent in the rest of the world. This was better than the global 12.8 per cent increase recorded by the segment in 2010.

It must be noted that the outdoor footwe-ar market performed better than the athletic shoes market, which grew by 13.2 per cent in dollars (source: SGI Europe).

LIghTs AND shADOWsEven though overall results are positive, the-

re are a few important factors that need to be taken into account:

1. The average value of the U.S. dollar decli-ned by about 5 per cent against the euro in the course of 2011 and it lost ground against some other currencies, meaning that the growth of the rugged outdoor footwear market outside the U.S. was less than 18.6 per cent in terms of local currencies.

2. As in 2010, many vendors raised their average selling prices to compensate for hi-gher input costs, so the growth of the market was at least 2-3 per cent lower in volume all over the world.

3. The market was hit by unseasonable we-ather patterns in the second half of the year, particularly in Europe at a time when the eco-nomy slowed down. As a result, the growth in retail sales was much lower. As we have already reported in The Compass, it was flat or slightly negative in Europe, according to NPD.

All this means that there is a lot of unsold inventory now in the pipeline, especially for the 2011/1012 winter season. This has been reflected in lower orders for this winter and has already started to generate poorer results for many brands so far this year.

METhODOLOgICAL NOTEsThe rugged outdoor footwear chart publi-

shed on this page gives the actual or esti-mated figures for the invoiced sales of 23 different major companies and 27 different brands, along with their market shares. The figures concern only footwear and refer most-ly to wholesale revenues, translated into U.S. dollars at the average exchange rate for each year (Euro 0.719/$). The depreciation of the dollar means that European-based companies

grew at a lower rate than shown on the chart. The study also introduces a new segmentation by groups, listing the three outdoor brands of Wolverine Worldwide and the three outdoor brands of Tecnica Group as sub-segments of their parent companies.

ThE ChARTAccording to these estimates the global

market in 2011 was led by Merrel (as a single brand: $686 million, +14.4%) and by Wolverine (as a group: $748 million, è14.7%), followed by Salomon ($395 million, +27.4%) and by Co-lumbia Sportswear ($359 million, +32.5% also including the Sorel, Montrail and Pacific Trail brands) – all of which have increased their re-spective market share. Data on Wolverine are estimates: the group reported an increase of 18 per cent in revenues for its outdoor group and said that Merrell had generated revenues of $500 million for the first time, but it failed to disclose its sales increase for footwear only. SGI and Compass estimates for Merrell exclude its growing apparel segment and include its footwear sales under license, notably in Italy.

Major sales increases were also recorded by The North Face ($208 dollars, +30%), which is investing heavily in the footwear category, Genfoot ($196 million, +23.2% - doing espe-cially well with its brand Kamik in Europe),

Teva ($125 million, +23.%), Viking (68 million, +32.9%) and the footwear segment of Salewa ($41 million, +53.3%). In general, the smaller players posted lower sales increases than the bigger ones or those that are very technical, such as Scarpa. TrekSta’s sales ($44 million, +4.4%) and those of Grisport (160 million, +1.2%), which makes shoes for Dawkins, the outdoor shoe brand of ABC-Mart, were fully impacted by the decline of the Japanese mar-ket following the March tsunami.

ThE ITALIAN COMPANIEsIn the global chart, the best performing Ita-

lian company is Gruppo Tecnica, which than-ks to its brands Lowa, Tecnica and Dolomite (which grew by 47.8%) has posted $206 mil-lion in revenue and 16% increase. Grisporta, Scarpa ($76 million, +17.7%), and La Sportiva ($56 million, +12%) follow the lead. Salewa follows immediately after – the company bo-osted its presence in the footwear sector with the highest growth rate globally: +53.3%. Other Italian companies include Garmont ($29 million, +4.6%), Aku ($25 million, +5.2%) and Trezeta ($13 million, +1,5%). We are now waiting for the 2012 data (in July) to find out whether or not this trend slowed down in the past year of the crisis and of the unlucky win-ter season.

The outdoor footwear industry fared well in 2011 waiting for new data...

Page 22: Outdoor Magazine n.1 -2013

22 Numero 1 / 201322

sopra e a pagina 24 alcune immagini relative all’incredibile spedizione del gennaio 2012 sulla torre egger, in Patagonia, di Matteo della Bordella (a sinistra) e Matteo Bernasconi (a destra), conclusasi con una caduta a 20 metri dalla cima (entrambi sono rimasti appesi a un unico friend 0,3).

Il neo presidente Fabio Palma ci illustra nei dettagli questa importante e ambiziosa iniziativa

Grazie al progetto dello storico gruppo lecchese, nasce in Italia la prima Alpine Academy sul modello di quelle di altri paesi europei. Saranno selezionati quattro giovani preferibilmente sotto i 22 anni. Già quasi 20 le richieste.

A cura diPAOLO GRISA

“Se oggi il gruppo dei Ragni di Lecco ancora aggrega ragazzi e uomini di tutte le età, accomu-nati dalla viscerale passione della scalata, è per-chè alcuni che avevano vissuto in prima linea la tragedia insensata della guerra decisero di fare gruppo intorno alla voglia di salire le montagne. Senza soldi, con un passato prossimo da dimen-ticare e un futuro incerto e traballante. Una sola, grande forza: l’entusiasmo”. Queste le sentite parole con le quali il neo presidente dei Ragni Fabio Palma ha voluto ricordare Giulio Bartesa-ghi, tra i fondatori dello storico gruppo lecche-se, scomparso il 9 gennaio. Corsi e ricorsi storici, passato e futuro a confronto: pochi giorni dopo ci troviamo a tu per tu con Fabio per parlare di un progetto interessante e ambizioso al quale i Ragni pensavano da tempo e che finalmente è partito, come anticipato anche nello scorso nu-mero di Outdoor Magazine.

Fabio, sei da poco stato eletto come nuovo presidente e subito presentate un’iniziativa che, perlomeno in Italia, non ha precedenti. Vale a dire la Ragni di Lecco Academy. Ti sei av-vicinato all’alpinismo molto tardi, pur raggiun-gendo subito un alto livello. Quanto dipende quindi l’idea di un’iniziativa come questa dal tuo percorso personale e quanto è legata alla tua recente nomina a capo del gruppo?

Ovviamente ogni idea o iniziativa che ognuno ha viene in parte dalla propria storia personale. Credo che uno dei freni maggiori che un giova-ne arrampicatore possa incontrare oggi, al di là della preparazione tecnica, è quello di trovare un compagno sufficientemente motivato a mi-surarsi con difficoltà e realtà di un certo tipo. Così è stato per esempio, nel mio caso, cercare un compagno di cordata con cui andare a vedere le pareti del Wenden (Matteo della Bordella, ndr). L’idea comunque non è solo mia personale, ma è stata sviluppata e condivisa in seno al consiglio del gruppo Ragni.So per esperienza che, in Italia, i giovani spesso si lamentano della scarsa attenzione

che le istituzioni legate alla montagna de-dicano alla formazione in campo alpinistico rivolta alle nuove generazioni, mentre in altri stati europei si fa molto di più. Hai anche tu quest’impressione e cosa ne pensi secondo la tua esperienza?

Guarda, non è un’impressione bensì una cer-tezza. Rispetto a realtà come Slovenia in primis, ma anche Svizzera, Francia e persino Germania, qui in Italia siamo indietro e quasi fuori gioco. È normale che i club alpini diano maggior at-tenzione ai grandi numeri all’interno del movi-mento outdoor, che sono rappresentati (tranne forse in Slovenia) dalle attività di escursionismo, di alpinismo facile o delle attività educative in montagna rivolte ai ragazzi. Tuttavia quello che rappresenta la punta dell’iceberg composta dal meglio dell’alpinismo e dell’arrampicata a livello nazionale fa inevitabilmente da traino a tutto il movimento, e anzi ne influenza la base. Credo che ogni club alpino debba tener conto di que-sta punta e vi debba investire, perché in questo modo investe su stesso. Se guardiamo al di là dei nostri confini vediamo nazioni in cui iniziati-ve di questo tipo sono incentivate in modo mas-siccio, in Slovenia addirittura vengono finanziate le spedizioni alpinistiche composte da giovani. Il Cai sicuramente investe molto sulla valorizzazio-ne del passato e sulla tradizione, noi stessi come Ragni stiamo lavorando a un’enciclopedia che racconterà la storia del gruppo e dei suoi mem-bri. Accanto a queste lodevoli attività bisogne-rebbe però pensare un po’ anche al futuro.Qual è l’obiettivo a medio-lungo termine che vi proponete con un’iniziativa ambiziosa come questa e quali saranno i componenti dei Ragni maggiormente coinvolti?

Beh, come sai il gruppo Ragni è uno dei più apprezzati al mondo. Tuttavia, qualsiasi gruppo dalla grande tradizione, per mantenere il proprio prestigio, deve sapersi rinnovare formando i suoi alpinisti del domani. Abbiamo alle nostre spalle grandi esempi di forti alpinisti che hanno com-piute imprese memorabili sulle Alpi e nel mon-do, mantenendo fede a questo spirito dobbiamo saper formare nuove leve di giovani alpinisti che sappiano sfruttare le moderne tecniche al fine

di perpetrare la storia del nostro grande grup-po e farlo apprezzare. Inoltre, in un certo senso, vogliamo dare un’occhiata a “quello che c’è in giro” come gioventù di alpinisti nell’area attorno a Lecco. Parliamo di altre esperienze simili che sono state fatte: The Mountain Academy e Alpine Mentors di Steve House, cosa avrà il vostro progetto in comune e in cosa si differenzierà?

L’idea di un progetto del genere lo avevo in testa già da un po’ di tempo. La nostra iniziati-va è differente per certi aspetti e simile per altri rispetto a queste due esperienze. Noi miriamo dichiaratamente a un target giovane (preferibil-mente sotto i 22 anni di età), mentre ad esem-pio la Mountain Academy era aperta dai 18 fino ai 35 anni di età. Guardando invece al program-ma di House, lui è un personaggio noto soprat-tutto per le sue imprese sul terreno del ghiaccio e del misto, noi invece come gruppo, come livel-lo raggiunto e forse anche per tradizione storica siamo maggiormente sbilanciati verso la roccia, anche se nel programma delle uscite verranno inserite anche esperienze di misto e alpinismo in quota. L’obiettivo infatti è comunque quello di creare scalatori polivalenti, sebbene sia chiaro che ognuno per eccellere debba forzatamente seguire le proprie attitudini, puntiamo a offrire a questi ragazzi almeno le basi per muoversi a buon livello su tutti i terreni, non solo quello roccioso. Hai parlato del programma, avete dunque già stilato un elenco dettagliato delle giornate?

Sì, abbiamo un programma stilato interna-mente a più mani dai membri più attivi del gruppo e supervisionato da Silvano Arrigoni. Ci sarà un uscita tecnica in Grigna dedicata ad aspetti didattici come la preparazione dei punti di sosta e via dicendo, avremo poi delle giornate rivolte alla tecnica di scalata in fessura e all’uso delle protezioni veloci su tiri trad, altre dedica-te al ghiaccio e misto fino a uscite di più giorni in Val Masino, Monte Bianco e Wenden, dove i partecipanti sperimenteranno anche il bivacco in parete. In totale saranno circa dodici giorni. Tutti i nostri migliori atleti saranno coinvolti.L’iniziativa è stata lanciata da pochissimo,

puoi già darci un’idea di quante richieste avete ricevuto fino a qui?

I primi risultati sono notevoli e sorprendenti rispetto a quello che ci aspettavamo, conside-ra che abbiamo già ricevuto una quindicina di curriculum e altri ne stanno arrivando. Per fine gennaio riteniamo di chiudere le candidature e probabilmente supereremo i venti aspiranti. Verranno comunque selezionati quattro ragazzi, preferibilmente di età inferiore ai 22 anni (salvo eccezioni valutate caso per caso e analizzando i curriculum) e residenti entro un raggio di 30 km da Lecco. Sarà richiesto un livello di scalata in falesia di 6c a vista e, ovviamente, molta voglia di cimentarsi in montagna. La selezione verrà fatta unicamente sulla base delle domande di partecipazione perve-nute o ci sarà un ulteriore scrematura dopo una prova sul campo come avvenuto per TMA2?

Come ti ho detto, tra le domande di ammis-sione non ci aspettavamo numeri così rilevanti. Come consiglio avevamo deciso quattro parteci-panti e doverli scegliere in una rosa così ampia non sarà certo facile. È quindi probabile che, dopo una prima scrematura tramite la visione dei curriculum e un colloquio a tu per tu, ve ne sarà una seconda definitiva sulla base di una prova pratica che effettueremo magari qui in Gri-gna, per verificare la preparazione e l’abitudine all’esposizione dei ragazzi.

All’università dell’alpinismo con i Ragni di Lecco

Fabio in cima alla via Baston La Baffe (Alpi Berne-si), negli unici 15 minuti di sole su 72 ore di salita.

Interviste

continuA A PAginA 24

Page 23: Outdoor Magazine n.1 -2013
Page 24: Outdoor Magazine n.1 -2013

24 Numero 1 / 201324

Interviste

Sempre più oggi vediamo giovani arrampi-catori che partono dalle prese di resina per approdare poi (quando non si fermano pri-ma) alla montagna. Voi stessi avete anche una forte squadra giovanile di arrampicata sportiva. Considerando che nel programma prevedete di svolgere sia uscite di arrampi-cata su roccia che su neve/ghiaccio, contate di trovare all’interno di questo bacino qual-che partecipante? O davvero oggi i giovani alla “fatica” della montagna privilegiano la comodità della strutture artificiali e delle fa-lesie di fondovalle?

Questa seconda domanda in un certo senso ce la siamo posta anche noi come gruppo Ra-gni e proporre un iniziativa del genere è pro-prio un modo per dargli una risposta. Quando dico “vedere cosa c’è in giro” riferito ai ragazzi giovani che scalano, il punto è proprio quel-lo. A questo proposito, e rispondendo alla tua domanda: si, abbiamo ricevuto una candida-

tura da parte di un giovanissimo membro della nostra squadra

di arrampicata sportiva che, accanto al suo già alto li-vello in gara e falesia, ha già qualche esperienza di arrampicata in montagna e

che fa ben sperare sulla vo-glia di questi ragazzi di portare

le proprie capacità tecniche in am-biente alpinistico, dove alla difficoltà tecnica si unisce quella mentale. Purtroppo la sua gio-vane età ci pone delle questioni legate alle responsabilità legali, che tuttavia contiamo di riuscire a risolvere soprattutto da un punto di vista assicurativo, perché è davvero importan-te che giovani promesse così possano crescere ed emergere.Qual è la quota a carico dei giovani che ver-ranno scelti? Vi sono delle aziende del setto-re che hanno deciso di aderire al progetto?

L’idea è che i costi non siano scaricati sui ragazzi e vengano sostenuti in gran parte dal gruppo Ragni. Ovviamente tutta questa inizia-tiva non sarebbe realizzabile senza il supporto che ormai da tre anni l’azienda adidas fornisce al nostro gruppo come sponsor tecnico, e che rappresenta l’unico caso di sponsorizzazione tecnica non legata a un singolo atleta ma a un intero gruppo. L’entrata di adidas ha rappresen-tato probabilmente uno dei più grossi scossoni avvenuti nel settore negli ultimi anni e sicura-mente ha fatto e farà molto bene al movimen-to outdoor. L’azienda non è quindi direttamente coinvolta nell’ideazione dell’iniziativa, ma sen-za il suo supporto sarebbe impossibile realiz-zarla. Spero che questo progetto rappresenti in Italia solo la prima di una serie di iniziative del genere e che altri gruppi e altri brand seguano questa strada con idee simili.Tornando alle istituzioni, il Cai attraverso la sezione locale o gli organi centrali si è detto disponibile a contribuire in qualche modo al progetto?

Come sapete il gruppo Ragni è parte del Cai di Lecco, al quale è stato presentato il progetto e si è dimostrato subito entusiasta dell’idea. La sezione ha infatti fornito un grosso contributo economico, dimostrandosi in questo senso mol-to aperta verso il futuro e con una visione mo-derna. A livello italiano contatteremo gli organi centrali e vedremo se riusciremo a convincerli di come, fino a oggi, su questi temi il Club Alpino Italiano ha fatto poco rispetto a quanto realizza-to dai paesi che abbiamo citato prima.È ipotizzabile anche una partnership con al-tre realtà estere?

Certamente siamo aperti a possibili collabo-razioni con altre realtà. Io stesso sto cercando di muovermi in questo senso, ho preso contatti con alcuni forti alpinisti sloveni e mi piacerebbe che, in futuro, alcuni dei nostri ragazzi possano andare a fare esperienza sul loro terreno alpi-nistico mentre altri loro atleti vengano ospitati qui in Italia. Una sorta di interscambio alpinisti-co. Sarebbe davvero un traino eccezionale per il mondo outdoor. Certo però che noi qui abbiamo ancora tutto da costruire, mentre “di là” sono già molto avanti.

[email protected]

“If today the group of Ragni di Lec-co still brings together people of all ages, all sharing the same passion for climbing it is because a group of people who had lived though the senseless tragedy of was decided to come together and shared their own passion for the mountain. They had no money, a recent past they wan-ted to forget and an uncertain future: all they had was enthusiasm.” These are the heartfelt words dedicated by the newly elected president of Ra-gni di Lecco, Fabio Palma, to one of the founders of the legendary Lecco group, Giulio Bartesaghi, who passed away on January, 9th. History repea-ting, past and future meeting: a few days later we meet with Fabio to talk about an interesting and ambitious project the Ragni have been thinking about for a long time and are now starting – as we anticipated in the previous issue of Outdoor Magazine.Fabio, you have been only recen-tly elected as the new president and you are already introducing an event that has no forerunners in Italy – the Ragni di Lecco Academy. you didn’t start climbing early in life, though you quickly reached a high level. Has this initiative so-mething to do with your personal story or is it more linked to your recent election?

Well, obviously every idea one might have comes in part from their own personal history. I believe that one of the biggest difficulties for a young climber today – apart from technical training – is that of finding a partner motivated enough to try certain challenges and routes. In my case, I had trouble finding a rope partner to explore the Wenden wal-ls (eventually he teamed up with Matteo della Bordella, editor’s note). However this is not a private idea of mine, but it was shared by all the members of Ragni’s board.ìI know – also from my own expe-rience – that young people often complain about the little attention that mountain institutions pay to alpine training for new genera-tions, whereas in other European countries there is much more ac-tivity. Do you also share this opi-nion?

It’s not an opinion, it’s a fact. Italy is lagging behind nations such as Slo-venia, Switzerland, France and even Germany. Big alpine clubs obviously tend to focus more on the majority of their members who are more intere-

sted in hiking or other “lighter” forms of alpinism. However, we must consi-der that the higher levels of climbing and alpinism act as an important incentive for the base. I think that every alpine club should bear this in mind and should invest on this – it means investing on your own future. If we take a look beyond Italy’s bor-ders we see many nations that gre-atly support this kind of initiative – in Slovenia alpine youth expeditions get even financed. CAI does a great job in the preservation and communication of the past and of tradition, and also Ragni is working on an encyclopaedia that will tell our story – however we also need to think about the future.What is the long term goal of this important initiative? Who will be the members of Ragni involved in it?

As you know, Ragni is one of the most appreciated groups in the world. However, if any association with a great tradition wants to main-tain its renown it must be able to progress and educate future alpinists. In our history there are great alpinists that were able to perform incredible expeditions on the Alps and in other parts of the world and we must be able to live up to the spirit of these great examples: we need to train new generations of young alpinists,

educate them in modern techniques in order to continue our great history. We also want to scout a little around for new promising alpinists in the Lecco region.Let’s talk a little about other simi-lar initiatives: The Mountain Aca-demy and Alpine Mentors of Steve Hose. What similarities and diffe-rences will your project have?

Our initiative is partly similar to, partly different from these two ex-periences. We openly aim at a very young target (preferably under 22 years old) whereas the Mountain Academy called for people betwe-en 18 and 35 years old. In regards to House’s program: he is mainly famous for his achievements on ice and mixed. Considering the level we reached and our tradition, we give more space to rock – although we do include high altitude and mixed expeditions. Our aim is in any case to educate versatile climbers, though everyone needs to follow their talent in order to excel. We thus aim at gi-ving these youths a solid base that will enable them to be comfortable on all terrains, not only on rock.

you mentioned the program. Have you already decided a detailed list of the expeditions?

Yes, we have a program that was developed by our active members and that was overlooked by Silvano Arrigoni. There will be an outing on the Grigna that will focus on some basic points, like the set up of stop stations, and then we will have some days devoted to climbing techniques, to ice and mixed and to longer expeditions in Valmasion, on Monte Bianco and Wenden. The pro-gram will be 12 days long and all our best athletes will be involved. The initiative has been launched very recently but can you give us an idea of how many applications you have received so far?

The response is way over our expectations: we have already re-ceived more than 15 curricula and others are arriving. We will close the selection at the end of January choo-sing four people preferably under 22 (though we will evaluate every ap-plication) and living near Lecco. Mi-nimum requirements are a climbing level at 6c and a great willingness to engage in the mountain.Are you only asking for a curricu-lum to carry out the selection or will you test applicants further with a practical test – like in the case of the TMA2?

We did not expect this number of requests. We had decided for four participants and it will not be so simple to chose them among such a wide range. It is possible that af-ter a first phase in which we look at the curricula and conduct interviews we might decide to choose the ap-plicants with a practical test on the Grigna to evaluate their abilities.More and more young climbers start with practice walls and then move on to the mountain (when they do). Ragni di Lecco also has a strong youth sports climbing team. Given that you are propo-sing “real” expeditions on ice/snow and rock – do you believe this could be a a good recruitment area? Or do you think that many youths today prefer climbing in artificial environments to the “fa-tigue” of the mountain?

We asked ourselves tha selfsame question. This initiative is a way of trying to find an answer. When I said: “we want to scout a little around”, I meant exactly this. So, yes, we did receive an application by a very young member of our sports clim-

bing team who has a good level and a little outdoor experience. This gives us hope that these kids will be able to bring their technical capabilities to the alpine environment. Unfortuna-tely, his being so young constitutes a problem regarding legal responsi-bility – an issue we hope to be able to address through the right insu-rance approach. It is very important that youths have an opportunity for growth.

How much will participants have to pay? Are there any spon-sors for this project?

We don’t want youths to have to bear the costs for the initiative – the-se will be covered mainly by Ragni. Obviously this initiative wouldn’t be possible without the help of Adidas, a company that has been acting as a technical sponsor for our group for three years – I believe this is the only case in which a company sponsors an entire group instead of a single athlete. The entrance of Adidas was one of the major changes in the sector in recent years and it is doing good and will do good to all the out-door movement. The company is not directly involved in the development of the project but it would be im-possible for us to do it without their help. I really hope this this will only be the first of many future projects and that other groups and brands will follow with similar ideas.Is CAI supporting this project in any way, at local or national leve?

The Ragni Group is part of CAI Lec-co. We told them about our project and they were immediately thrilled with the idea. The local circle of CAI has given us a considerable econo-mic help and has demonstrated a very modern vision. We are also going to talk to the national CAI and try to convince them that they need to do more on the issue of youth, fol-lowing the example of other Europe-an associations.Do you believe that a partnership with associations outside Italy is possible?

We are obviously open to these partnerships. I have been getting in contact with some important Slove-nian athletes and I hope that in the future we will be able to organize exchanges between Italy and Slo-venia so that our youths can practice in different alpine settings. It would give the outdoor movement an ex-ceptional momentum. Although we must be conscious that here in Italy we still have a lot of work to do.

The new presidenT, fabio palma, explains This new and ambiTious iniTiaTive

Thanks to a project by the legendary Lecco group the first Alpine Academy will be organised in Italy following the lead of similar European initiatives.

Four youths under 22 will be chosen. There are already 20 applicants.

The University of alpinism with Ragni di Leccosegue dA PAginA 22

Page 25: Outdoor Magazine n.1 -2013
Page 26: Outdoor Magazine n.1 -2013

26 Numero 1 / 201326

Riflettori puntati sulla nuova tecnologia del marchio americano presentata ufficialmente a Outdoor Retailer e ISPO

A cura diSIMONE BERTI

Negli ultimi anni Polartec ha più volte stupito con l’introduzione di nuovi tessuti, concetti e innovazioni. Il principale è stato senza dubbio il Neo Shell, laminato con membrana applicato negli hardshell, lanciato in grande stile nel 2011. Aprendo di fat-to una diretta concorrenza con gli altri produttori di membrane, Gore-Tex in primis ovviamente. Due anni dopo Polartec sorprende ancora una volta entrando nel segmento dell’isola-mento sintetico con il suo nuovissimo Polartec Alpha, presentato ufficial-mente alle due fiere di riferimento per Usa (Outdoor Retailer, Salt Lake City) ed Europa (Ispo, Monaco).

CARATTERISTICHEPolartec Alpha permette l’utilizzo di

tessuti più aperti e traspiranti per gli strati esterni e interni, diversamente da quanto succede con la piuma d’oca e le imbottiture sintetiche esistenti. Ciò è possibile grazie al calore atti-vo dell’isolamento che permette lo scambio d’aria necessario a garantire traspirabilità e comfort anche nelle situazioni più dinamiche e intense. I capi classici tipo piumino provvisti

di isolamento sintetico necessitano infatti di strati ad alta densità che im-pediscono la fuoriuscita delle piume, che tendenzialmente impediscono il

passaggio dell’umidità sotto forma di vapore. Pertanto in condizioni stati-che offrono solitamente buone per-formance, ma quando ci si produce in

attività di media o elevata intensità questi capi tendono a intrappolare l’umidità all’interno. Oltre a livelli di traspirabilità e di trasporto del vapo-re senza precedenti, Polartec Alpha mantiene i suoi valori di calore e iso-lamento persino quando è bagnato e offre tempi di asciugatura incredi-bilmente veloci rispetto agli altri tipi di piumini attualmente sul mercato. Altamente comprimibile, garantisce resistenza al vento e grande legge-rezza.

SVILUPPOPolartec Alpha è stato sviluppato

in collaborazione con le U.S. Special Operations Forces (SOF), allo scopo di soddisfarne le elevatissime esigenze di performance. Le SOF avevano in-fatti espressamente richiesto un pro-dotto “all inclusive”, capace di offrire calore, resistenza al vento, durata nel tempo, veloce asciugatura e soprat-tutto maggiore traspirabilità rispetto a qualsiasi altro isolamento presente sul mercato. Polartec ha lavorato per ottimizzare le performance di Alpha sino a soddisfare pienamente le ri-chieste delle forze speciali. Durante i test operati dalle SOF, Alpha ha ri-cevuto i punteggi più alti di qualsiasi altro prodotto Polartec precedente-

mente testato da un team di valuta-zione. Le giacche in Polartec Alpha, al momento in produzione, sono già state fornite alle Special Forces. “Polartec Alpha è il complemento naturale del nostro layering system esistente. È studiato per funzionare ugualmente come strato esterno o strato intermedio indossato sotto un tessuto Polartec come, ad esempio, Power Shield o NeoShell. Occupa uno spazio minimo del bagaglio e può risolvere situazioni difficili come ritrovarsi bagnati fradici nel corso di un’avventura outdoor”, ha spiega-to Allon Cohne, direttore marketing per Polartec. “È un prodotto capace di offrire calore attivo ed è studiato per non abbandonare mai gli appas-sionati di outdoor in situazioni difficili. È destinato a sostituire altri strati, al-leggerendo il carico e incrementando il comfort sul campo”.

BRAND PARTNERSTra i marchi che hanno scelto di

utilizzare il nuovo Polartec Alpha per questo primo lancio figurano: 66° North, Eddie Bauer, Eider, Mammut, Marmot, Montane, Mountain Equip-ment, Rab, Stoic, Ternua, Terry Cycle, The North Face, Trangoworld, Vaude e Westcomb.

Technologies

The new Technology of The us brand officially inTroduced aT ouTdoor reTailer and ispo

In recent years, Polartec has been a forerunner in innovation, textiles and new concepts. One of the main novelties certainly was the Neo Shell, a laminated membrane applied to hardshells, that was introduced in 2011 and opened up compe-tition with other membrane producers, Gore-Tex among them. Two years later Polartec surprises again entering the synthetic isolation segment, officially introducing its new Polartec Alpha at the two main events of the USA market (Outdoor Re-tail, Salt Lake City) and of the Europe one (Ispo, Monaco).

Unlike down and existing synthetic insulation batting, Polartec Alpha is a highly stable layer al-lowing for the use of more open and breathable fabrics on the outer and inner layers of garments. Polartec Alpha provides active warmth that allows air exchange for breathability and comfort in more dynamic situations. Classic puffy garments require

“down-proof” or high-density woven layers that create a vapour barrier. Although they work well in static conditions, these classic puffy garments trap moisture inside the garment during even minimal activity. In addition to unprecedented levels of bre-athability and moisture vapour transport in a puffy, Polartec Alpha maintains insulation values while wet and offers dramatically faster dry times than existing puffy-style fabrics on the market. Highly compressible, it also provides inherent wind resi-stance and warmth without weight.

Polartec Alpha was developed to meet the per-formance requirements of the U. S. Special Ope-rations Forces (SOF). SOF required something that was warm, wind resistant, highly durable, quick drying and more breathable than any existing in-sulation products. Polartec was able to tune the performance characteristics of Alpha to meet the extraordinary demands placed upon clothing by

Special Forces Operators. In testing by SOF, Alpha received the highest results of any Polartec product

ever tested by the evaluation team. Polartec Alpha jackets are in production and are being fielded to every Special Forces Operator. “Polartec Alpha is a natural complement to our existing layering sy-stem fabrics. It will function as outerwear or as an ideal mid layer under fabrics like Polartec Power Shield Pro or Polartec NeoShell . It packs small and can quickly recover from something as catastrophic as getting completely soaked while in the field,” states Allon Cohne, Polartec Director of Marketing. “This is a never-let-you-down active warmth pro-duct that will replace other layers, lighten the load and increase comfort in the field for outdoor en-thusiasts.”

Brands adopting Polartec Alpha for the initial launch include: 66° North, Eddie Bauer, Eider, Mammut, Marmot, Montane, Mountain Equip-ment, Rab, Stoic, Ternua, Terry Cycle, The North Face, Trangoworld, Vaude and Westcomb.

Polartec Alpha towards new isolation technology frontiers

Polartec Alpha, le nuove frontiere dell’isolamento

Sviluppato per conto dell’U.S. Special Operations Forces, il nuovo materiale sintetico alleggerisce il carico e incrementa il comfort sul campo. Altamente comprimibile, resistente, leggero e traspirante, mantiene i suoi valori di isolamento persino quando è bagnato, con tempi di asciugatura decisamente veloci.

The new synthetic material will substitute other layers allowing for lighter gear and better comfort. Highly compressible, resistant, light and transpiring, it maintains its isolation parameters even when it’s wet and has incredibly fast drying time.

Page 27: Outdoor Magazine n.1 -2013

27 Numero 1 / 2013

vAUDE - CORvARA JACKET EIDER - WhyMPER JACKETfW 2013/14 PRODUCTs WITh POLARTEC ALPhA TEChNOLOgy

Ideale per lo sport all’aria aperta, è realizzata con il nuovo isolamento Polartec Alpha, destinato a portare le performance degli appassionati di outdoor a un nuovo livello. Alpha è il primo tessuto per l’isolamento realmente traspirante mai creato. Grazie alla costruzione esclusiva, garantisce eccellente stabilità, resistenza superiore, calore illimitato, traspirabilità eccellente, perfetta gestione dell’umidità corporea. Tra le caratteristiche di base, Corvara Jacket offre inserti elasticizzati per una completa libertà di movimento, maniche articolate, taglio atletico, zip frontale integrale a doppio scorrimento, tasca sul petto con zip, tasche scaldamano con zip. Peso: 400 gr.

La nuova Whymper jacket è incredibilmente calda, grazie a due tessuti avanzatissimi come Polartec Neoshell e Polartec Alpha. NeoShell è incredibilmente impermeabile e traspirante, mentre Alpha è il primo tessuto per l’isolamento realmente traspirante, disponibile per le performance degli appassionati di outdoor. Grazie alla costruzione esclusiva, Polartec Alpha garantisce eccellente stabilità, resistenza superiore, calore illimitato, traspirabilità eccellente, perfetta gestione dell’umidità corporea. Una garanzia di protezione totale durante tutte le avventure sulla neve, persino in condizioni estreme. Traspirabile in salita e calda in discesa senza dover togliere o aggiungere altri strati, Whymper jacket offre cappuccio removibile con Plug in system, ampie aperture per ventilazione, due tasche interne e due tasche sul petto dotate di zip di apertura Aquaguard, gonnellino paraneve rimovibile.

Ideal for the outdoor activities, it features Polartec Alpha, the new insulation fabric that brings the performances to a new standard. Polartec Alpha is the first breathable insulation fabric available for the outdoor enthusiasts’ performance. Thanks to the

exclusive construction, Polartec Alpha offers excellent stability, superior resistance, great warmth, excellent breathability, perfect moisture management. It

ensures total protection during all snow adventures, even in extreme conditions. Among the key features the Corvara jacket offers: stretch inserts to increase the freedom of movement; articulated sleeves; athletic cut; 2-ways integral zip; chest pocket with zip; 2 external pockets with zip. Weight: 400 gr.

The new Eider Jacket is incredibly warm, thanks to the two advanced fabrics Polartec Neoshell and Polartec Alpha. Polartec NeoShell is the first waterproof/breathable fabric ever created, while Polartec Alpha is the

first breathable insulation available for the outdoor enthusiasts’ performance. Thanks to the exclusive construction, Alpha offers

excellent stability, superior resistance, great warmth, excellent breathability,

perfect moisture management. It ensures total protection during all snow adventures, even in extreme conditions. Breathable and warm without the need of pulling on or taking off additional layers, Eider jacket offers: removable hood with Plug in System; vent openings; 2 internal pockets and

2 chest pockets with Aquaguard zips; removable snow-skirt.

“Legiaccheinpiumad’ocasonocom-pletamenteinutiliquandosibagnano.Alphaoffrelaleggerezza,lacompri-mibilitàeilcaloredellapiumapersinoquandoèbagnato.Mihainoltrecolpitolatraspirabilità.Lousosemprenellefreddemattinated’invernoperfareskitouring”.

“Downjacketsareuselesswhentheygetwet.Alphaprovidesthelightweightandpackablewarmthofdown,evenifitgetswet.I’vealsobeenimpressedbythebreathabilityofAlpha-it’smygo-tolayerforcold,earlymorningskitouring”.SariAnderson,adventureRacer,Polar-tecathleteadvisoryboardmember

“PolartecAlphaèunodeiprodottipiùversatilicheabbiamomaiindossatoperoperazionidicombattimento,equestaèunaqualitàdiimportanzacrucialeperunostratodiquestotipo.Quandounoperatoreindossaunagiaccaprotettivasottouncaricotrasportatoaspalla,nonpuòessere

obbligatoafermarsipertoglierla.Alphaoffreprotezionedaglielementietraspirainmanieraeccezionale”.

“PolartecAlphaisoneofthemoreversatilepiecesofclothingforcombatoperationswehaveworn,whichisacriticalcomponentinthistypeoflayer.Whenanoperatorputsalayeronun-deraloadcarriage(armor),hedoesn’thavetheoptionofstoppingtotakeitoff.Alphaprovidesprotectionfromtheelementsandbreathesexceptionallywell”.U.S.SpecialForcesOperations/KodiakCadre

“LacosachemihapiùcolpitodiPo-lartecAlphaèlaversatilità:èdavveroadattoaunavastissimagammadicondizionieimpieghi.Offrecaloree,nelcontempo,morbidezzaelegge-rezza,esattamentecomelapiumaecomelamaggiorpartedegliisolamentitecnologicitradizionali.Ma,cosaimportantissima,offreanchelatraspi-rabilitàelacapacitàditrasferimentodell’umiditàindispensabiliperlavorareduramente,impedendol’accumulodiumiditàneglistratidiabbigliamentointerni.Èincredibilmentecompatto,resistealvento,asciugavelocementeepermettedicontinuarel’avventuraoutdoorpersinoquandolecondizionigeneralidiventanocritiche.Alphaèsempreappropriato”.

“What’smostimpressiveaboutAlphaisthatit’ssoversatileoverawideran-geofconditionsanduses.Likeadownorsyntheticpuffyitofferswarmthinasoft,light-weightpackage,butmoreimportantly,italsoprovidesthebrea-

thabilityandmoisturetransferrequiredforworkinghardandblowingmoistureoutofunder-layers.It’sincrediblycompact,windresistant,driesquicklyandcanbecountedontocontinuetoperformevenwhenconditionsgocompletelysideways.Alphaalwaysseemsappropriate.AkeyaspectofAlphathatI’mveryimpressedwithishowfastitallowsunder-layerstodryinthefield.Alphaismysilverbulletwhenitcomestopackingatonoffunctionalperformanceintoatinypackage.Aconventionalpuffyisusuallytoosweatytoreallymovein;AlphacoversthatbaseandlayersunderNeoShellbrilliantlyforaddedperformance.Myfavoriteaspectofthispieceisprobablytheairperm;you’veprobablynaileditasanactionpieceformountainenvironments”.GordBetenia,mountaineer,fieldtesterextraordinaire,Polartecathleteadviso-ryboardmember

“Ovviamenteèunabarrieraecce-zionalecontroilvento.Inquantoaquestonessunasorpresa.Lagiaccaèconfortevoleacontattoconlapellee,nelcontempo,èperfettaperl’abbiglia-mentoastrati.Laresistenzaall’abra-sionepareeccellente.L’homessanelmiozainoconl’attrezzaturael’housataperattraversareunamassadicespuglispinosinelbosco.Èdavverodifficilestrappareiltessutoshell.Hotestatolatraspirabilitàindossandolagiaccaincondizionidicaldotalicheavreisudatopersinosenonl’avessiavutaaddosso.Esembratraspirarebenepersinoinquesticasi”.

“Itisobviouslyagreatwindblocker.

Nosurprisethere.Thejacketfeelsgreatnexttotheskinanditlayerswell.Abrasionresistanceseemsgreat.Istuffedthejacketinmypackwithcams,groveledonrock,andthrashedthroughthornbushes.Itisreallyhardtoputsnagsintheshellfabric.I’vetestedthebreathabilitybywearingitinhotconditionsthatwouldcausemetosweatevenwithoutthejacketon.Itseemstobreathewellinconditionssuchasthese”.TommyCaldwell,Patagoniaambas-sador,alpineclimber,Polartecathleteadvisoryboardmember

“Loutilizzocomestratointermedioo,neigiornipiùfreddi,loindossosopraunostratobase,aggiungendopoiunostratoinPolartecPowerDry,unoshellcomestratoesternoe/ounparka.Èestremamentefaciledainserirenelba-gaglioedèultraleggero.L’hoindossatointuttelecondizioniclimatiche,daipiùfreddigiorniinvernalialletemperaturemitidimarzo.Èsorprendentementetraspirante,cosanotevolesesicon-

sideral’isolamentofenomenalecheèingradodioffrire.Ècertamenteilpro-dottogiustoper‘prendereeandare’,qualunquesial’avventura”.

“Iuseitasamid-layer,oroncolderdays,IwearitoverabaselayerandPolartecPowerDrylayer,andthenwithashelland/orbelayparkaontop.Verypackable,feelsverylightweight.I’vewornitinfulltemperaturerangesfromthecoldestwinterdaystothemildlatewinterdaysofMarch.Itissurprisinglybreathable,especiallyconsideringthephenomenalinsulationitprovides.Thisoneisdefinitelyago-topiece”.JanetBergman,MountainHardwearathlete,Polartecathleteadvisoryboardmember

“Questostratodiisolamentoècaldoeconfortevole,faciledaindossareesfilare.Nonhomaisudato,nemmenoquandohodovutosciareincondizionidureeavverse”.

“Theinsulationiscozyandwarmandeasytosliponandoff.Inevergotsweatyevenwhenskiinghard”.MichaelSilitch,Chamonixmountainguide,Polartecathleteadvisoryboardmember

“IlcomfortdinamicodiPolartecAlphaèadirpocosorprendente”.

“ThedynamiccomfortrangeofAlphaisamazing”.KellyCordes,Patagoniaambassador,Crustyalpinist,fieldtesterextraordi-naire,Polartecathleteadvisoryboardmember

POLARTEC ALPhA QUOTEs

gRAFico 1 - come un qualsiasi altro strato isolante, Polartec Alpha offre calore, leggerezza e alta comprimibilità. Ma l’alta qualità della fibra e la bassa densità consentono una traspirabilità doppia rispetto alle altre fibre, come evidenziato nel grafico, oltre a una superiore e più rapida capacità di asciugatura.

gRAFico 2 - Per testare la traspirabilità, Polartec ha simulato le condizioni reali attraverso il dynamic Moisture Permeation cell. il dMPc misura infatti la diffusione e la convezione del vapore acqueo considerando anche fattori quali vento e movimento dell’utente. i dati risultanti hanno un alto livello di correlazione rispetto all’esperienza reale degli utenti. il grafico mostra perciò i diversi livelli di protezione e traspirabilità in varie condizioni.

sari Anderson

Janet Bergman

Page 28: Outdoor Magazine n.1 -2013

Focus on Tra Gps, bluetooth, action cam e sistemi di riscaldamento integrati, la tecnologia “sportiva” si conferma un must anche per il 2013

DISTRIBUITO DA: columbia Sportswear Italy0423.648756 - www.columbiapressroom.com

DISTRIBUITO DA: Athena Spa0444.727290 - [email protected] - www.athenaevolution.com

DISTRIBUITO DA: • SofTeam - 039.207891 - [email protected]• A.M.G. - 039.92258 - [email protected]

INfO: Yann claret - coordinatore agenti Midland - 340.9075833

DISTRIBUITO DA: SofTeam039.207891 - [email protected]

Focus on / Tra tech...

La nuova collezione di capi Columbia dotati della tecnologia Omni-Heat Thermal Electric offre all’utente la possibilità di scaldarsi con la sola pressione di un bottone. Questo grazie a un sistema di riscaldamento integrato di facilissimo utilizzo che può essere impostato su 3 diversi livelli di temperatura. Le batterie si caricano attraverso una semplice porta Usb ed è inoltre possibile fare in modo di riscaldare giacche, scarpe e guanti prima di indossarli. Tutti i prodotti della linea Electric, oltre a garantire la più completa impermeabilità, sono dotati della fodera argentata Omni-Heat Thermal Reflective che assi-cura una migliore gestione del calore corporeo e una ritenzio-ne dello stesso del 20% in più rispetto a una giacca comune. Prezzi al pubblico: scarpa Bugaboot Original Electric 250 euro, Circuit Breaker 900 euro, guanto Electro Amp 350 euro.

Il marchio Midland ha realizzato un progetto pilota che prevede la dotazione a centri noleggi e punti vendita di caschi HMR equipaggiati con sistema bluetooth BT Ski UH e video camera XTC 300. L’obiettivo è quello di offrire la possibilità all’utente finale di provare in azione i sistemi bluetooth della Midland, consentenndo contemporaneamente al negozio di proporre una novità a costo zero, senza nessun impegno economico (subordinata alla disponibilità dello store alla vendita del pro-dotto). L’unico impegno richiesto riguarda la manutenzione: pulizia e asciugatura dei caschi, ricarica serale dei bluethooth, informazione sul prodotto. Ai negozi verranno forniti diversi pacchetti a seconda della tipologia e della zona. In aggiunta saranno consegnati dei prodotti in conto vendita. Il prestito della videocamera è subordinato alla prova del BT Ski. Infine Midland procurerà agli interessati locandi-ne e flyer promozionale da collocare all’interno del centro test e possibilmente a livello delle biglietterie. La promozione del progetto avverrà principalmente su web, YouTube e social, oltre che sulla stampa. Le aree pilota sono Trentino Alto Adige, Friuli, Lombardia, Valle D’Aosta, Piemonte e Lazio. Ogni noleggio o punto vendita selezionato riceverà l’adeguata infor-mazione\formazione sul prodotto e le sue norme d’uso, e sarà seguito dagli agenti di zona e dal responsabile aziendale.

DISPLAy: Display FrontaleSENSORE: CMOS (White e Silver), Umbrella (Black)RISOLUZIONE IMMAGINE: 12 megapixel (Black), 11 megapixel (Silver), 5 megapixel (White)RISOLUZIONE VIDEO: Black - 4Kp 15fps formato 16:9-17:9 (modalità 4k Cin), 2.7Kp 30fps formato 16:9-17:9 (modalità 2.7k Cin), 1440p 48fps formato 4:3, 1080p 60fps formato 16:9, 960p 100fps formato 4:3, 720p 120fps formato 16:9 Silver - 1080p 30 fps / 960p 48 fps / 720p 60fps White - 1080p 30fps / 960p 30fps / 720p 60fpsLENTE: Lente Ultra nitida, 6 lenti asferiche in vetro f/2.8. Case in dotazione con lente piatta per riprese professionaliANGOLO RIPRESA: Ultra Wide 170°,

Medium 127°, Narrow 90°ZOOM: Non disponibileMEMORIA: Esterna, registra su microSD Classe 10 o maggiore; supporta schede fino a 64 GBALIMENTAZIONE E AUTONOMIA: Batteria al Litio ricaricabile 1050mAh, autonomia 2h 30’ circaAUDIO: StereoACCESSORI INCLUSI: Wi-Fi integratoALTRI ACCESSORI: Wi-Fi Remote (incluso nella Black Edition) e la GoPro App, che permette il controllo totale della videocamera e un’anteprima in streaming di ciò si sta riprendendo direttamente su smartphone o tabletPESO: 75 grDIMENSIONE: 5,84x3,94x2,90 cm caPREZZO AL PUBBLICO: White Edition 249,95 euro, Silver Edition 349,95 euro, Black Edition 449,95 euro

SENSORE: 12 megapixelRISOLUZIONE IMMAGINE: 4000x3000RISOLUZIONE VIDEO: 1080p (30fps), 720p (60fps)LENTE: Ottica fissaANGOLO RIPRESA: 136°ZOOM DIGITALE: SìMEMORIA: Micro SD/SDHC (fino a 32 GB)ALIMENTAZIONE E AUTONOMIA: Batterie Litio 1050 mAh per 2.000 foto/video 1,5 oreAUDIO: Microfono integrato (senza altoparlante)ACCESSORI INCLUSI: Piastra di attacco piatta (6,2x5 cm) con superficie adesiva, adesivo di ricambio, cover trasparente resistente agli schizzi, cavo UsbALTRI ACCESSORI (non inclusi): Custodia waterproof fino a 40 mt PESO: 75 grDIMENSIONE: 41x64x31 mmALTRE SPECIFICHE TECNICHE: Wi-Fi integrato PREZZO AL PUBBLICO: 189,97 euro

I ciclocomputer Mio Cyclo 300 e Mio Cyclo 305 HC sono estremamente facili da usa-re: l’interfaccia intuitiva, gli ampi bottoni e la semplice struttura del menu sono re-almente user-friendly e poiché entrambi i dispositivi sono in vendita con mappe pre-installate, non c’è bisogno di scaricare o in-stallare niente in più; basta salire in sella e accenderli per essere subito pronti a partire. Con la sorprendente funzione Surprise Me, inoltre, è possibile scegliere tra 3 percorsi inediti semplicemente indicando tempo e distanza che si vuole percorrere: non ci sarà più bisogno di pianificare, programmare o installare il proprio tragitto prima di salire in bicicletta. Il Mio Cyclo 305 HC, oltre alle stesse pratiche funzionalità del Mio Cyclo 300, include anche un sensore Ant+, che permette di collegare il cardiofrequenzimetro e il sensore cadenza/ruota inclusi nella confezione, per regolare tutte le opzioni e costruirsi una tabella di allenamento personalizzata da seguire. Recentemente è inol-tre uscito l’aggiornamento software Mio Cyclo V2, disponibile per tutti gli utenti attraverso l’applicazione desktop MioShare. L’ag-giornamento è gratuito e include nuove mappe Openstreet Maps, software aggiornato e una nuova Rom. I principali miglioramenti riguardano nuove opzioni per personalizzare i percorsi Surprise Me, una visualizzazione più chiara dell’altimetria e della difficoltà del percorso, la possibilità di impostare preferenze sul percorso anche poco prima della partenza e un’ancora più facile gestione del dispositivo.

COLUMBIAOMNI-hEAT ThERMAL ELECTRIC

LIQUID IMAgEEgO hD

MIDLAND - UN PROgETTO PILOTA PER NEgOzI E NOLEggI

MIO TEChNOLOgy MIO CyCLO 300 E 305 hC

Numero 1 / 201328

DISTRIBUITO DA: Garmin Italia02.36576411 - [email protected]

gARMIN - NEWs

fenix, il nuovo modello garmin da polso per l’alpinismo

Nuove soluzioni cromatiche per i forerunner 610 e 210

IlprimoGpsdapolsointeramentededicatoall’alpinismoeallamontagnapiùestrema,sceltononacasoanchedaSimoneMoro.Inununicostrumentotrefunzionicardinedell’alpinismo:altimetro,barometroebussola.Caratteriz-zatodaundesigntradizionale,Fenixèdotatodidisplayresistenteagliurtiegarantisceottimeprestazionianchenellecondizioniatmosferichepiùdure.Lalineapulitae“minimalista”lorendeeleganteeperfettoancheperunusoquotidianoinufficiooneltempolibero.IsofisticatistrumentidinavigazioneGarminpermettonoall’utentedipianificareeprogrammareilproprioitinerario,impostan-doladirezione,maancheinserendospecificiwaypoint.LafunzioneTracBackinveceriportasuldisplayinmodochiaroeintuitivolagiustaviadelritorno.Fenixèingradodifornireinformazionisudistanzapercorsa,velocitàetantoaltro,cosìdapermettereancheatrailrunnerescial-pinistiditenertracciadeipropriprogressidurantelaloropreparazionefisicaodurantealtreattivitàsportive.GrazieallatecnologiaAnt+,ècompatibileconfasciacardioesensoredivelocità/cadenza,accessoriimportantiperave-reinformazionisull’attivitàfisica.EsempretramitequestatecnologiaFenixèingradodicondividereviawirelessdaticometracce,rotteewaypointconglistrumenticompatibi-li.PresentaunampioschermoLcdconretroilluminazioneaLed,cinturinorobustoinpoliuretanodisponibileancheneicoloriolivaoarancio(opzionaleuncinturinoinpelle)edèimpermeabilefinoa50mtdiprofondità.QuandolafunzioneGpsèattivata,Fenixhaun’autonomiadicirca16ore,estendibilefinoa50(asecondadelleimpostazioni)conlanuovamodalitàUltraTrac.Inmodalitàorologio,invece,haunaautonomiacheraggiungeleseisettimane,confunzioniqualiallarmi,toni,avvisi,timer,cronometroeconlapossibilitàdivisualizzarediversifusiorariinunavoltasola.Prezzoconsigliato:399,99euro.

LalineaForerunnersièrifattailtruccoperfarsinotareanchenellepiùgrigiegiornateinvernali.Imodelli610e210sonoinfattidisponibiliinnuoveevivacitonalitàfluo,dalverdeall’azzurro,entrambesubiancocomecoloredisfondo.Duesoluzionifortementecromaticheperchi,oltreauncomputerwatchaffidabile,cercaancheunorologiosportivochenonpassiinosservato.IlForerunner610Multicolorpresentaantennaadaltasensibilitàeschermotouchscreen.Conunsolotoccoogniatletapuòmonitorareintemporealelapropriaprestazioneattraversonumerosefunzionicometempo,velocitàistantanea,chilometraggio,frequenzacardiaca,cadenzaemoltoaltro.L’innovativafunzioneVirtualRacerconsentediimportarenelGpsdapolsolaprestazionediunaltroutenteedisfidarlosullostessotracciato.PerfarlobastacollegarsiaGarminCon-nect,sceglierelo“sfidante”traunodei3milionidiutentichecompongonolacommunityeimportarelatraccianelpropriodispositivoGps.IlnuovoForerunner610Multicolorèdisponibileneimiglioripuntivendita,confasciacardiosoft-strapechiaveUsbAnt+inclusenellaconfezione,aunprezzoconsigliatodi399euro.

gOPRO - hERO 3 (vERsIONI BLACK, sILvER E WhITE)

Page 29: Outdoor Magazine n.1 -2013
Page 30: Outdoor Magazine n.1 -2013

Focus on /...and web30 Numero 1 / 2013

POLAR lancia l’applicazione Beat per gli allenamenti indoor e outdoor

Offerte low cost sulla neve con sCIgRATIs.IT

ThE NORTh fACE Jacket finder, assistenza web per gli acquisti online

vIPOLE rinnova e implementa il portale web

gARMIN ADvENTUREs: esplora e condividi

zAMBERLAN cresce sui social media

sUUNTO App zone, l’Ambit si evolve

COLMAR si apre all’e-commerce con il nuovo shop online

Polar presenta Beat, la nuova generazione di applicazioni per l’allenamento. Beat interpreta in modo intelligente i dati di al-lenamento, in modo da conoscerne gli effetti sul proprio corpo e sapere come raggiungere l’obiettivo prefissato: dimagrire, correre più velocemente o coprire distanze maggiori. Nata per

guidare in modo intelligente e diverten-te tutti i tipi di allenamento, sia indoor che outdoor, se utilizzata con il sensore di frequenza cardiaca Polar H7, rende possibile ottenere numerose funzioni uniche che aiutano a fare la differenza nel proprio allenamento. Dalla pianifi-cazione del proprio obiettivo di allena-mento e dell’intensità, fino al controllo degli effetti e delle calorie bruciate. Beat offre anche tante altre opzioni utili: dati della sessione per tempo, distanza, mappe, musica, storico delle sessioni e record personali. Inoltre, è anche possi-

bile condividere i propri successi con gli amici online. La app firmata Polar è disponibile gratuitamente sull’App Store della Apple. È anche disponibile l’estensione in-app a pagamento, 2,99 euro, per l’impostazione di obiettivi più sofisticati e ana-lisi istantanee di allenamento più approfondite.

www.polar.fi/beat/it

Scigratis.it è una piattaforma online indipendente nata per proporre le promozioni, gli sconti e le occasioni più interes-santi offerte al pubblico da tutti gli operatori della montagna: impianti, consorzi turistici, scuole sci, hotel, ristoranti, rifugi, negozi, noleggio sci. Dopo aver debuttato lo scorso inverno, ha registrato oltre 200.000 visite con una media di 10.000 uten-ti a settimana e punte di 3.000 clic al giorno (dati certificati Google Analytics). Tutte le proposte pubblicate su scigratis.it sono scontate dal 10 al 90%, aggiornate quotidianamente e suddivise per tipologia (skipass, hotel, ristoranti ecc). Inoltre è possibile fare la ricerca per località ed essere informati sulle promozioni più interessanti tramite newsletter settimanale o sui social network Facebook e Twitter. Il portale è gestito dalla società SGS sas di Milano e nasce dall’idea di un gruppo di pro-fessionisti della comunicazione appassionati di montagna che, di fronte alla crisi e all’aumento dei prezzi, si vuole adoperare affinché lo sci continui a essere fruibile da tutti.

The North Face presenta Jacket Finder, uno strumento web interattivo, supportato anche da mobile, che aiuta gli utenti a trovare rapidamente la giacca giusta per le loro esigenze. Questo nuovo strumento consente di ottenere i massimi be-nefici in termini di sicurezza e comodità, indicando la giacca migliore per ogni tipo di utilizzo. Jacket Finder infatti è in gra-do di assistere ogni utente con una navigazione focalizzata sulle esigenze e le peculiarità del cliente, fornendo il supporto necessario all’acquisto di abbigliamento tecnico per le attivi-tà outdoor sulla base di parametri come il tipo di imbottitura preferita e l’attività che si intende praticare. Inoltre grazie alle funzioni “drag & drop” e di comparazione, gli acquisti online risultano semplici e veloci. Jacket Finder è già attivo per com-puter e dispositivi mobile sul sito di e-commerce.

it.thenorthface.com

È on-line il nuovo sito Vipole, non solo rivisitato nella veste grafica, ma anche nei contenuti: più chiaro, più ricco di infor-mazioni, facile e di veloce consultazione. La sezione prodotti ora include anche un pole-finder, per aiutare l’utente-customer nella ricerca di determinati prodotti. Nell’area privata saranno disponibili immagini, catologhi e adv da scaricare.

www.vipole.it

La condivisione di itinerari, tracciati e vie su roccia è sempre stata parte integrante dell’escursionismo e dell’alpinismo. Ora, con la nuova versione di BaseCamp, il software cartografico Garmin che permette di pianificare un’escursione e di gesti-re in 3D i dati cartografici e di percorso, sarà possibile vivere il mondo outdoor in una nuova dimensione. BaseCamp offre numerose funzionalità agli utilizzatori, come la visualizzazione sul proprio computer della mappe topografiche in 2D e 3D, o la rappresentazione del profilo altimetrico contestualizza-to alla traccia. Ma grazie alla nuovissima ed esclusiva Gar-min Adventures sarà possibile condividere in modo interatti-vo tutte le nostre escursioni, siano esse a piedi (alpinismo, trekking, trail…) o su “mezzi” vari come mountain bike, ca-noa ecc. Adventures dà infat-ti la possibilità agli utenti di combinare tracce, punti di interesse, commenti, foto georefe-renziate e persino video linkati a YouTube in un unico “conteni-tore”, facilmente portabile dal Pc al Gps, e condividere la pro-pria con i compagni, gli amici della rete e tutto il mondo social, da Facebook a Twitter. Inoltre il nuovo BaseCamp consente di effettuare ricerche specifiche nell’archivio degli itinerari depo-sitati da altri utenti in Garmin Adventures, e una volta trovata l’avventura giusta, permette di scaricare tutte le informazioni sul proprio Gps portatile.

www.garmin.com

Zamberlan fa il suo ingresso nel mondo dei social network, integrando la sua comunicazione istituzionale con le nuove ri-sorse e la freschezza delle community online. Sono già attive le pagine Facebook dedicate a Zamberlan Italia, pagina istitu-zionale in italiano, Zamberlan Outdoor, pagina internazionale in lingua inglese, Zamberlan Caccia, dedicata a tutti i cacciatori d’Italia, e Zamberlan Hunting, punto di ritrovo per tutti gli hun-ters stranieri. Inoltre Zamberlan crede molto nelle potenzialità di Twitter, pertanto è possibile trovare anche su questo social network due account istituzionali del marchio vicentino: una per il mondo outdoor e una per il mondo caccia. Zamberlan continuerà la rivoluzione della propria comunicazione inseren-do successivamente altri social media, attivando il servizio di newsletter e di online press.

ZAMBERLAN ITALIA: www.facebook.com/ZamberlanItaliaZAMBERLAN INTERNATIONAL: www.facebook.com/ZamberlanOutdoorZAMBERLAN CACCIA: www.facebook.com/pages/Zamberlan-Hun-ting/477337772298361ZAMBERLAN CACCIA ITALIA: www.facebook.com/pages/Zamberlan-Caccia/295787180538810

TWITTER ZAMBERLAN: twitter.com/ZamberlanTWITTER ZAMBERLAN CACCIA: twitter.com/ZamberlanHunt

Suunto ha creato una nuova e innovativa area dedicata a tutti i possessori dello strumento Gps da polso Ambit, Suunto App Zone, grazie alla quale tutti potranno scaricare e sviluppare autonomamente delle nuove funzionalità. Gli utenti possono così personalizzare i propri modelli Suunto tramite il download di app create da altri utenti, utili ad esempio a stimare il tem-po di arrivo in una maratona o a conoscere la reale pendenza di un rilievo che ci si accinge a risalire. E così via. Janne Kallio, responsabile digital service di Suunto, ha spiegato: “Spesso i nostri clienti ci forniscono delle grandi idee in fatto di funzio-nalità per potenziare e migliorare gli orologi. E noi volevano dare loro l’opportunità di continuare a sviluppare il prodotto Ambit. App Zone è uno strumento unico che permetterà ai membri della community Suunto Ambit di mettere a punto esattamente le funzioni che vogliono”. Per visionare l’elenco completo delle Apps attualmente disponibili è sufficiente ac-cedere a Suunto App Zone su Movescount.com.

L’azienda italiana di abbigliamento sportivo ha aperto una nuova piattaforma di e-commerce ideata e sviluppata da E-volve: shop.colmar.it. Lo store online è veramente facile da navigare e sono presenti anche le funzioni social che permet-tono di condividere i prodotti attraverso i propri contatti su FB, Twitter e Pinterest. Nel sito sono disponibili diversi contenuti e funzioni: la sezione Technology presenta tutti i brevetti speci-fici dei prodotti, suddivisi nelle rispettive categorie, il servizio customer care fornisce supporto al cliente in ogni momento dell’acquisto.

shop.colmar.it

La compagnia francese Rossignol lancia sul web una nuova applicazione gratuita, per consentire a chi pratica lo sci di mo-nitorare le proprie discese e di misurare le proprie prestazioni. Da quando è disponibile per apparecchi iPhone, Ski Pursuit è già stata utilizzata da circa 32mila utenti. Tale numero è desti-nato ad aumentare, ora che l’applicazione diventerà disponibi-le anche per i dispositivi nelle versioni Android. Collegandosi direttamente a un account di Facebook, la nuova app consenti-rà dunque agli appassionati sciatori di condividere fra di loro le informazioni riguardanti le piste che hanno testato e i migliori risultati ottenuti durante le loro uscite.

ski Pursuit di ROssIgNOL, ora anche per Android

Applicazioni, social media, siti, e-commerce e servizi online: lo sport e l’outdoor sempre più protagonisti anche sul web

Page 31: Outdoor Magazine n.1 -2013
Page 32: Outdoor Magazine n.1 -2013

32 Numero 1 / 2013

A cura diANDREA FACCHINETTI

Sul numero dello scorso ottobre di Outdoor Magazine avevamo dedicato - tra i primi a farlo - un approfondito focus sull’innovativo macchina-rio Desmotec, dedicato all’allenamento desmo-dromico isoinerziale. Definizione apparentemen-te ostica che indica un sistema di allenamento resistivo basato sui due movimenti base dell’atti-vità fisica: una contrazione muscolare concentrica e il successivo allungamento eccentrico. Ebbene, non di solo mercato europeo vive la Desmotec, azienda biellese che in questi mesi è sbarcata prepotentemente nel Nord America, acquisendo una porzione importante di mercato. E se in Italia i macchinari vengono già utilizzati da tempo per la pratica degli sport invernali, calcio e basket, ottimi risultati si stanno registrando in Canada e Stati Uniti soprattutto grazie a hockey su ghiaccio e freestyle. Marc Pellettier, distributore di De-smotec in Nordamerica dal 2012, fu introdotto all’azienda dall’ex campione del pattinaggio ve-locità Eric Bedard, oggi apprezzato allenatore di fama internazionale che ha fatto da tempo cono-scenza con la D-11.

L’INGRESSO NELL’NHL - “Ricevetti la prima mac-china in febbraio”, racconta Pelletier, “giusto in tempo per una fiera che si tiene in quel periodo a Quebec City, chiamata ‘Il Pentathlon delle Nevi’. Fu un’esperienza traumatica, perché non riuscii a installare il software e persi un’intera notte a ef-fettuare tentativi fino a quando riuscii nell’impre-sa. Ma confesso che valse la pena, visto il grande successo che il prodotto ha ottenuto. Adesso ho la possibilità di presentare Desmotec e di parlare di allenamento eccentrico, concentrico, isoiner-ziale, desmodromico. Tutti argomenti tecnici che ho sempre sognato”. La conferma della bontà della macchina arrivò nelle settimane successive,

quando Pelletier incontrò l’amico ed ex campio-ne di hockey Paul Gagnè, 390 partite disputate nella lega americana professionistica di hockey su ghiaccio dell’NHL. “Mi chiese se fossi davvero io a vendere la macchina in Canada e mi diede appuntamento il giorno successivo nella sua pa-lestra, dove si allenano molti giocatori del cam-pionato curiosi di sperimentare nuovi metodi di allenamento. Mi presentai all’incontro portando-mi dietro un po’ di nervosismo, perché mi trovavo in un centro fra i più moderni dell’intera nazione”. Il primo giocatore a cimentarsi fu Nicholas Deslau-riers, dei Los Angeles Kings, oltre 190 centimetri di altezza per oltre 100 chilogrammi di peso. “Nic è uno dei più grandi saltatori fra i clienti di Paul. Prima di salire sulla macchina saltava per 30” ininterrottamente, dopo averla utilizzata è salito fino a 32”, con un incremento di 2: in 25 anni di carriera non avevo mai visto nulla del genere...”.

IL FREESTyLE DELLE SORELLE DUFOUR-LAPOINTE - L’esperimento convinse Gagnè a ordinare la prima macchina e da quel momento i giocatori che hanno voluto sperimentare le abilità della

D-11 sono via via aumentati, fino a compren-dere Marc-Andre Fleury, Milan Michalek, Martin Havlat e Micheal Frolik: “Tutti hanno modificato in meglio le loro performance, la resistenza e la forza”. Alla porta di Gagnè hanno bussato anche le celebri sorelle Dufour-Lapointe, protagoniste assolute della Coppa del mondo di freestyle, dove recitano copioni importanti nelle Mo-guls. Justine (seconda nella Coppa del mondo 2011/12, due vittorie e quattordici podi com-plessivi in carriera), Chloe (quinta nella Coppa del mondo 2011/12, medaglia d’argento nei Mondiali di Deer Valley 2011 e campionessa del

mondo juniores nel 2007) e Maxime (dodicesi-ma nella Coppa del mondo 2011/12) sono en-tusiaste all’idea di allenarsi con D-11. “Da quan-do lo facciamo, sentiamo che in gara compiamo salti più alti e abbiamo maggiore stabilità du-rante gli atterraggi”, raccontano in coro piena-mente convinte delle qualità della macchina.

LE RECENTI COLLABORAZIONI - Tanti sono anche i preparatori che la utilizzano nella riabilitazione post-infortunistica, visto che consente un recu-pero più veloce e completo. Anche il Quebec Na-tional Institute ha stretto una collaborazione con Desmotec per studiare un maggiore incremento delle prestazioni a livello amatoriale e stanno ela-borando dei testi scientifici a suffragio degli studi sinora condotti. Negli ultimi mesi è stato raggiun-to un accordo con la squadra nazionale canadese di short track che si allena nel centro federale si-tuato alla Maurice Richard Arena e con altri atleti professionistici provenienti dai tuffi, ginnastica, pallanuoto, nuoto e golf.

www.desmotec.it

32

Torniamo a occuparci dell’innovativo macchinario prodotto dall’azienda biellese, che sta conquistando atleti e collaborazioni di prestigio anche in Canada e USA

Ideale per incrementare performance, resistenza e forza, la D-11 è inoltre efficace per il recupero post-infortunistico. In Italia è utilizzata da tempo per sport invernali, calcio e basket. Oltre oceano è stata scoperta da atleti di fama nell’hockey su ghiaccio e nel freestyle.

Desmotec conquista il Nord America

Tech

chloe dufour-Lapointedurante un allenamento con desmotec

Justine e chloe dufour-Lapointe

we go back To The ground-breaking machine manufacTured by The company in biella

Desmotec conquers North AmericaIn the previous issue of Outdoor Magazine

we were among the first to feature an in-depth focus on the ground-breaking machine develo-ped by Desmotec for desmodromic isoinertial training. This seemingly arcane definition refers to a system of resistance training based on two basic action of physical activity: concentric muscle contraction and the subsequent eccentric muscle elongation. The company based in Biella doesn’t only thrive on the European market having recen-tly boldly made landfall in North America. While in Italy its machines have long been known in winter sports, football and basket the company is recording excellent results in Canada and the US thanks to ice hockey and freestyle sports. Marc Pellettier has been the distributor of Desmotec in North America since 2012 and was introduced to the company by the former skating champion Eric Bedard (today an internationally renowned and well-respected trainer) who has been accusto-med to the D-11 for a long time.

ENTERING THE NHL - “I received the first machi-ne in February,” says Pellettier, “just in time for an event that is held in Quebec City in that period – the Snow Pentathlon. It was a traumatic expe-rience since I was not able to install the software and had to stay up all night trying until I eventually

succeeded. But I have to admit it was all worthwhi-le considering the great success that the product has had. Now I have the possibility to introduce Desmotec and to talk about eccentric, concentric, isoinertial and desmodromic training. This is all the technical stuff that I’ve been dreaming about!” The proof of the effectiveness of the machine arrived in the following weeks, when Pelletier met his friend Paul Gagnè, a former hockey champion who has played in 390 matches in the American professio-nal ice hockey league of the NHL. “He asked me if I were the sales representative of the machine in Canada and asked me to meet him at his gym, where a lot of players exercise and are curious about experimenting with new training methods.

I went to the meeting with a little anxiety: I was going to one of the most cutting-edge training centres of the entire nation.” The first player to try out the machine was Nicholas Desluriers, of the Los Angeles Kings –190 centimetres plus high and weighing more than 100 kilos. “Nic is one of the best jumpers among Paul’s customers. Before using the machine He could jump up to 30 secon-ds, after training with it he reached 32 seconds – and increase of two seconds: this was the first time in 25 years in the business that I had ever see anything like that.”

THE DUFOUR-LAPOINTE SISTERS - The experiment convinced Gagnè to order the first machine and from that moment on the number of players who whish to try out the capabilities of the D-11 has been steadily increasing. Among them there are Marc-Andr Fleury, Milan Michalek, Martin Havlat and Micheal Frolik. “All have been able to impro-ve their performance, resistance and strength.” The famous Dufour-Lapointe sisters also knocked At Mr. Gagnè’s door. They have been the absolute stars of the Freestyle World Cup where they have

played important roles in the Moguls. Justine (second place in the 2011-2012 World Cup, and with two first places and fourteen consecutive podiums in her career), Chloe (fifth in the 2011-2012 World Cup, silver medal in the Deer Valley World Championship and junior world champion in 2007) and Maxime (12th place in the 2011-2012 World Cup) have been really exited to start training with the D.11. “Since we’ve started we have noticed that our jumps are higher and that we have much better stability during landing,” they all say – fully convinced of the effectiveness of the machine.

Other collaborations - Many trainers have been using the machine in post-injury rehabilitation since it helps with a faster and more complete recovery. The Qubec National Institute has also started a partnership with Desmotec to study the effectiveness of the system on enhancing ama-teurs’ performance and are working on scientific tests to support the studies that have already been conducted. In recent months the company has also signed an agreement with the Canadian team of short track – the team is training in the federal centre located in the Maurice Richard Are-na – and with athletes in other sectors, such as di-ving, gymnastics, water polo, swimming and golf.

Page 33: Outdoor Magazine n.1 -2013
Page 34: Outdoor Magazine n.1 -2013

34 Numero 1 / 2013

Gli skyrunner sono considerati tra gli atleti più studiati in assoluto. Dal 1992, sono 26 le relazioni approvate in questo campoFocus on

1

Ricerca scientifica e sport in alta quota: il caso

dello skyrunning

One third of the earth’s surface lies above 1,000 metres above sea level and 10% of it is included in the range between 2,000 and 4,000 metres above sea level. The main difficulties as-sociated with living at high altitude derives from lower barometric pressure, which entails lower levels of oxygen in the air you breathe. The main effect of this on the human body is a condition called hypoxia – a term that refers to the decre-ase in the ability to use aerobic metabolic pro-cesses to synthetize the necessary energy (ATP) to vital functions and physical exercise. In this context, there are a lot of interesting points that have been discussed in the last twenty years in the debate about the real possibilities of prac-ticing high altitude sports. As a matter of fact, physiologists and neuropsychiatrists have been conducting their tests on syrunners since 1992. Athletes and scientific research are demonstra-ting that there are reasonable reasons for this kind of activity.

There are 26 scientific papers in the field of high altitude sport that have been focusing on skyrunners and that have been accepted by the scientific community. “It is curious – and gratifying – that five of our previous pieces of research have been included in the long list of references” stated Marino Giacometti, president

of ISF (International Skyrunning Federation). The latest was completed last May and was published online in August. The studies were conducted by a team including Ivana Gritti, Marco Martignoni and Renato Calcaterra (from the clinical medicine department of Luigi Sacco Hospital – Università degli Studi di Milano) and by the “sky doctor” Giulio Sergio Roi, director of the research institute Isokinetic in Bologna (you can read an interview with Mr. Roi in the pre-vious issue). Moving from the observation that nervous systems receive more hypoxia-related damage than muscle tissues, the team analy-sed the variations in an electroencephalography chart recorded at high altitude and the possible symptoms of acute mountain sickness (AMS).

Acute mountain sickness usually results from a fast descent from high altitude or immedia-tely after an exercise that was performed be-fore one could adapt to the environment. It has been proved that an hypoxic environment causes symptoms (such as dehydration, loss of appetite and AMS) that point to a weakening of neural functions. Anomalies in the electro-encephalograph (EEG) and sleep disorders are the main symptoms and they usually disappe-ar after a suitable acclimation and hydration. This research wanted to observe the neuron

activity of athletes and the possible appearan-ce of AMS. “It has been very difficult both to make this study and to have it accepted be-cause of its absolute uniqueness”, says Ma-rino. The research was conducted in Tibet on five runners who already had taken part in marathons at 4,3000 metres of altitude. The EEG measurements demonstrated that diffe-rences in the values in a new environment can be seen regardless of whether you do activity or not. Moreover, after the marathon at 4,300 metres above sea level some brain activities are very similar to those that can be recorded at seal level after a similar exercise and it is possible to exclude that permanent damage could arise from high altitude sport.

The research was conducted in partnership with: American College of Sports Medicine, US; Casa di Cura S Maria, Castellanza, Italy; Centre Médical Universitaire, Geneva; Istituto Scientifico Ospedale San Raffaele, Milano, Italy; Manchester Metropolitan University, UK; Università di Mila-no, Italy; Università di Padova, Italy; Università di Trieste, Italy; University of North Dakota, US. The results, collected by the Peak Performance Project, the scientific division of the FSA (Fede-ration Service Agency), constitute an important database for further studies.

26 scienTific sTudies in The field have been approved since 1992

scientific research and high altitude sport: the case of skyrunnig

I NUMERI DELLA RICERCA

26pubblicazioniscientifiche

23congressimedici

9gruppidiricercatori

5nazionicoinvolte

180atletistudiati

ARgOMENTI DI sTUDIO •Correreinaltaquotafamale?•Comportamaggiorestresspsicofisico?•C’èilrischiodidanniall’apparatolocomotore?•Sisonoevidenziatidannicerebraliocardiaci?•Qualèillimitedellaprestazioneumanaadaltaquota?

DATI & RIsCONTRI EMERsI DALLE

Dopo anni di attenzione prioritaria alle gare, la ISF torna a sostenere nuove indagini sull’effetto dell’attività atletica in montagna sul fisico. L’ultimo focus pubblicato ha analizzato le reazioni del sistema nervoso durante una maratona a 4.300 mt s.l.m.

A cura diDAVIDE CORROCHER

Un terzo della superficie terrestre è al di sopra dei 1.000 mt s.l.m. e il 10% è compreso nella fa-scia che va dai 2.000 ai 4.000 mt s.l.m. La princi-pale difficoltà della vita ad alta quota è originata dalla diminuzione della pressione barometrica, che comporta una minor pressione dell’ossigeno nell’aria inspirata. Il principale effetto sul corpo umano prodotto dal verificarsi di queste condi-zioni è detto ipossia, termine che nello speci-fico sta a significare la riduzione della capacità di impiegare i processi metabolici aerobici per risintetizzare l’energia (Atp) necessaria per le at-tività vitali e gli esercizi fisici. All’interno di que-sto contesto, sono molti i punti di interesse che da ormai vent’anni vengono discussi nell’ambito di un dibattito atto a stabilire le reali possibilità di praticare sport ad alta quota. Fisiologi e neu-ropsicologi conducono infatti i propri test sugli skyrunner dal 1992. Ricerca scientifica e atleti

stanno dimostrando che esistono ragionevoli argomenti a sostegno di questo tipo di attività.

IL SISTEMA NERVOSO IN ALTA QUOTA - Sono 26 le pubblicazioni scientifiche che a oggi si contano all’interno dell’ambito della pratica di attività sportiva ad alta quota, aventi come soggetto di studi gli skyrunner e che sono state accettate dalla comunità internazionale. “È cu-rioso – e gratificante – trovare nel lungo elen-co delle ‘references’ almeno cinque lavori che fanno capo alle nostre precedenti ricerche” ha commentato Marino Giacometti, presidente ISF (International Skyrunning Federation). L’ultima in ordine cronologico si è conclusa ufficialmente lo scorso maggio ed è stata pubblicata online in agosto. Le indagini sono state condotte da un’equipe composta da Ivana Gritti, Marco Mar-tignoni e Renato Calcaterra (dipartimento clinico dell’ospedale Luigi Sacco – Università degli Studi di Milano) e dallo ‘skydoctor’ Giulio Sergio Roi, direttore del centro studi Isokinetic di Bologna.

Partendo dall’osservazione che, in condizioni di ipossia, è il tessuto nervoso che subisce le alte-razioni più evidenti rispetto a quello muscolare, sono stati analizzati i cambiamenti del tracciato elettroencefalografico in alta quota ed even-tuali sintomi di mal di montagna (Ams – acute mountain sickness).

LA RICERCA PIù IMPEGNATIVA - Il mal di mon-tagna solitamente incorre in seguito a una rapida ascesa ad altitudini elevate o imme-diatamente dopo un esercizio svolto prima di essersi acclimatati al nuovo ambiente. È stato dimostrato che un ambiente ipossico provoca sul fisico sintomi (disidratazione, mancanza di appetito, Ams) indicatori di un indebolimento delle funzioni neuronali. Anormalità nel trac-ciato dell’elettroencefalogramma (Eeg) e di-sturbo nel sonno sono i principali fenomeni che si verificano e che si risolvono dopo adeguato acclimatamento e idratazione. Questa ricerca è servita a osservare l’attività nervosa degli atleti

e l’eventuale insorgenza di sintomi di Ams. “È stato forse il capitolo più lungo e laborioso sia da attuare che da far accettare per la sua assolu-ta unicità” è quanto racconta Marino. L’indagine è stata condotta in Tibet su cinque runner che hanno effettuato una maratona a 4.300 mt di altitudine. Le misurazioni Eeg hanno dimostrato che la differenza del tracciato registrata nel nuo-vo contesto si verifica indipendentemente dalla pratica sportiva o dalla sedentarietà. Inoltre, si è riscontrato che dopo la maratona a 4.300 mt s.l.m., certe attività cerebrali sono sovrapponibili a quelle che si osservano a livello del mare dopo un analogo esercizio e, in definitiva, si possono escludere patologie permanenti dovute all’atti-vità sportiva in alta quota.

Le ricerche sono state condotte in collabo-razione con: American College of Sports Medi-cine; Casa di Cura S.Maria, Castellanza; Centre Médical Universitaire, Ginevra; Istituto Scienti-fico Ospedale San Raffaele, Milano; Manche-ster Metropolitan University, Gran Bretagna; Università di Milano; Università di Padova; Università di Trieste; University of North Dako-ta, Stati Uniti. Questi risultati unici, condotti dal Peak Performance Project, la divisione scien-tifica della Fsa (Federation Service Agency), costituiscono un’importante banca dati per future applicazioni.

Page 35: Outdoor Magazine n.1 -2013

35 Numero 1 / 2013

Laricercanumero27èpartitaagiugnoesièconclusaaottobre,conunadoppiasessioneditesteffettuatiaCervinia,sulpercorsodelVerticalKilometercheportaaCroceCarrel(untracciatochesimantienesempresoprai2.000mts.l.m.).Lostudiosièconcentratosullaventilazionedegliatletiinaltaquotaesullemodificazionicardiovascolariindottedall’eser-ciziofisicointenso.Settesonostatiisoggettidiindagineperogniserieditest(14intotale,12maschi+2femmine).NelprimogruppofiguranoEttoreChampretavy(vincitorequinellaprimaedizionedellacompetizione),Gen-zianellaFaccioli(attualeorganizzatricedell’altraVerticalracediCourma-yeur)elostessoMarinoGiacometti.MarcoDeGasperigiàrecord-mandelVK,hapartecipatoallasecondasessione.“AottobreMarcoètornatoamisurarelapropriaprestazione”haraccontatoMarino,“assiemeaJeanPellissiereaBrunoBrunodcheproprionel1994avevacominciatodaquestepartilesueprimegarediskyrunning.InpochiinvecesannoèsulMonteRosacheilgiovaneDeGasperihapartecipatoallasuaprimagara(eprimotestdiricercasulcuoreinaltaquota)nel’93:a16anni!”.

Le misurazioni della capacità respiratoria - Lemisurazionideidatisonostateeffettuateduranteleperformanceconstrumentazioniinnovative,comeilSistemaLifeshirt.Sitrattadiuncorpettoelasticocostituitodaduebandecontenuteall’internodiuncorpettodotatodisensori,checonsentedianalizzareinformanoninvasivalaventilazioneeimovimentidellagabbiatoracicaedell’addome,ariposoedurantel’attivitàfisica.LemisurazionisonostateeseguitenellaboratoriodianalisiallestitoalResidenceSaintHubertusdiCervinia,puntodipartenzaediarrivodellaprova.Gliesamiprimaedopolagarahannorichiestounimpegnomediodicircatreoreperatleta.“L’indaginecardiovascolareeitestdifunzionalitàrespiratoriacosìeseguitipermettonodistudiareglieffettidell’eserciziofisicosugliadattamenticardiorespiratori”,spiegaAnnaLisaCongo,dottoressapressol’universitàdiFerrara.“Unarespirazioneprofondaeunamaggiorecoordinazionedeicompartitoracicoeaddo-minaledeterminanounamaggioreefficienzarespiratoria.Questotipodianalisiconsentedicomprenderequellocheaccadeachipraticasportadaltaquota,perchéildifferentemododirespiraredovutoall’altitudinepuòcondizionarelaprestazione”.Oltreacomprenderecomerespiranogliskyrunner,ilpuntodiarrivochecisierapropostiall’iniziodiquestitesteradunquecomprendereseesistesseunarelazionetrarespiroeprestazione.Iriscontriottenutihannoevidenziatocheesisteunaimportantedifferenzadireazioneall’ambientedialtaquotatraunsedentarioeunatleta.Questericercherafforzanodunquelaconvinzionechel’attivitàfisicasialaprimacuraperlasalute.Daqui,infuturosipotrannostudiarenuovestrategiediallenamentorespiratorio.

Tecnologie e materiali -Lenuovestrumentazioniimpiegateperquestericerchesonoingradodivalutarenelcorsodiunaprestazionesportivaunamolteplicitàdiparamerifisiologici.Lemisurazionisuconsumodios-sigeno,temperaturacorporea,frequenzacardiacaerespiratoriarappor-tatestrettamenteallavelocitàdisalitaecostometabolicoapronoleporteamoltepliciipotesi.Suunpercorsostandardecondeisoggettidicuisiconosconogiàiparametridibase,sipossonofareunaseriediproveraf-frontabiliconassettidiversi,abbiglia-mento,scarpe,tessuti.“Sipotrebbequindiarrivareastabilireinmanierascientificaenonpersensazioniindividuali(oslogancommerciali)quantoveramenteuntessutoinfluiscesullaprestazioneoquantaenergiasirisparmiaosiassorbe,usandounasuolapiuttostocheun’altra.Sonosoloalcuniesempidicomequestistudicheoggihannosoloscopiscientificirivoltiallasaluteeallaperformance,potrebberogiungereaconsiderarematerieprime,equipaggiamenti,scarpeeabbigliamento.Èquestaun’ipotesirealechestiamovalutandopertessutienanotecnologie”.

LA RICERCA NUMERO 27

AUTORI DELLA RICERCA //Centro studi Biomedici Applicati allo sport dell’Università di ferrara, Istituto di fisiologia Clinica del Consiglio Nazionale delle Ricerche di Pisa, Dipartimento di Medicina sperimentale dell’Università di Milano Bicocca, in collaborazione con il Centro studi Isokinetic e federation for sport at Altitude.2

3

1. il vincitore delle skyrunner World series Kilian Jornet, qui in azione al trofeo Kima 2012.

2. urban Zemmer, che in svizzera ha siglato l’attuale record del mondo del Vertical Kilometer: 30’ 26”.

3. La vincitrice femminile delle skyrunner World series emelie Forsberg, all’ultima edizione delle dolomites skyRace.

Come respirano gli skyrunnerPresentiamoinanteprimailresocontodell’ultimaserieditest,ancorainattesadipubblicazione.SulpercorsodelVerticalKilometerchepartedaCervinia,èstatastudiatalacapacitàrespiratoriadi14atletiimpegnatiinproveadaltaquota.

Researchnumber27startedinJuneandwascompletedinOctoberwithadoublesessionoftestsinCervinia,alongtheVerticalKilome-tertrail(atrailthatremainsconstantlyabove2,000metresabovesealevels).Thestudyfocusedonthebreathingofathletesathighaltitudeandonthecardiovascularvariationsproducedbyinten-sephysicalexercise.Seventestssubjectwerechosenforeachtest(14intotal,12malesand2females).ThefirstgroupincludedEttoreChampretavy(winnerofthefirsteditionofthecompetition),GenzianellaFaccioli(thecurrentorganizeroftheotherVerticalraceofCourmayeur)andMarinoGiacomettihimself.MarcoDeGasperi–recordmanoftheVK–tookpartinthesecondsession.“MarcostartedmeasuringhisownperformaceagaininOctober”,saysMa-rino,“togetherwithJeanPellissierandBrunoBrunod,whobeganhisfirstskyrunningcompetitionsinthisareain1994.FewknowthatitwasontheMonteRosathatDeGasperitookpartinhisfirstcompetition(andinthefirstresearchontheheartathighaltitude)in’93,whenhewasonly16!”

The measurement of breathing capacity - Theperformancedatawasrecordedwithcutting-edgeinstrumentssuchastheLifeshirtSystem–anelasticwaistcoatthatcontainsaseriesofbandsandsensorsthatcanmeasureinanon-invasivemannerbreathingandthemovementsofthethoraciccageandtheabdomenduringactivity

orrest.ThemeasurementshavebeenconductedintheanalysislabsetupinthetheResidenceSaintHubertusinCervinia–thestartingandfinishingpointofthecompetition.Theexamsconductedbeforeandafterthecompetitiontookaboutthreehoursperathlete.“Thecardiovascularanalysisandthebreathingeffectivenesstestsenableustostudytheeffectsofphysicalexerciseoncardiacandbreathingadaptation,”explainsAnnaLisaCongo,adoctoratFerraraUniver-sity.“Deepbreathingandbettercoordinationofthethoracicandabdominalregionsentailahigherbreathingefficiency.Thiskindofanalysisenablesustobetterunderstandwhathappenstopeopledoinghighaltitudeactivitybecausethedifferenceinbreathingstyleathighaltitudecaninfluencetheperformance.”Besidesgaininganunderstandingofskyrunner’sbreathingstyles,thestudyalsowantedtounderstandtherelationshipbetweenbreathingandperformance.Theresultsshowthatthereisanimportantdifferenceinhowanactiveorinactivepeoplereacttohighaltitudeenvironment.Thiskindofresearchthusstrengthenstheideathatphysicalactivityisaprimefactorinmaintaininggoodhealth.Drawingontheseresultsitwillbepossibletoenvisionnewbreathingtrainingstrategiesinthefuture.Technologies and materials -Thenewinstrumentsusedbythesestudiesarecapableofevaluatingawealthofphysicalparametersduringasportsperformance.Thepossibilitytolinkmetabolicexpen-ditureandspeedtothemeasurementsofoxygenconsumption,bodytemperature,heartandbreathingrateleadstoaseriesofhypothesis.Usingknowntestsubjectsonastandardtrailitispossibletotestdifferentgear,includingclothing,footwearandtextiles.“Itcouldalsobepossibletounderstandscientificallywhetherdifferentfabricsorsoleshaveaneffectonperformance,energyconsumption–andgobeyondindividualperceptionoradvertisingclaims.Thisisjustanexamplesofhowthiskindofresearch(thattodayaresolelyaimedatstudyinghealthandphysicalperformance)couldbeappliedtosportsgear,clothingandtextiles.Thisisarealworkinghypothesisweareconsideringforfabricandnanotechnology.”

focus on research n. 27

how does a skyrunner breathe?

RICERChE fINORA PUBBLICATE da sinistra: Jean Pellissier, lo “skydoc” giulio sergio Roi,

Bruno Brunod e Marco de gasperiALCUNI DATI sULLE PREsTAzIONI•Lavelocitàmediarispettoallivellodelmaresiriducedel72%a4.200mtedel62%a5.200mt•RecorddivelocitàinsalitanelVerticalKilometer:1.657mt/h•RecorddivelocitàindiscesanellaSkyMarathon:3.410mt/h•RecorddivelocitàinsalitanellaSkyMarathon:1.248mt/h

OssERvAzIONI•Nonsonostatiregistraticasiacutidimaledimontagna(Ams)•Primadell’avventodelloskyrunningsicredevachel’allenamentoatalialtitudinifosseimpossibile•30.000metrialmesedidislivelloinsalitacostituisconol’allenamentodeimiglioriskyrunner(circaquattrovoltel’altezzadell’Everest)•Teoricamenteèpossibilecorrerefinoa7.000mt•Imiglioriskyrunnersonooggettodistudiouniconelsuogenereeprobabilmentesonoinassolutogliatletipiùstudiati

Wepresentapreviewofthelastseriesofstudiesyettobepublished.Thebreathingcapacityof14athletesathighaltitudehasbeenstudiedontheVerticalKilometertrailthatstartsinCervinia.

L’atleta Joe grant indossacapi tecnici Arc’teryx. La ricerca si è infatti concentrata anche sullo studio dei vari materiali

Page 36: Outdoor Magazine n.1 -2013

36 Numero 1 / 201336

Salva con nome La più importante kermesse al mondo di cinema outdoor e action sport sbarca finalmente anche nel nostro Paese

Serata inaugurale prevista il 6 marzo al Cinema Orfeo di Milano, in grado di ospitare 700 persone. Seguiranno altre tappe in alcune città strategiche, secondo un progetto a medio/lungo termine che punta a rendere l’evento un vero e proprio happening di riferimento.

A cura diALESSANDRA RAGGIO

A oggi è la più importante kermesse itine-rante al mondo di cinema outdoor e action sport. Del resto sono i numeri a confermarlo e il crescente interesse mediatico che ruota attor-no a una manifestazione in grado di coinvolge-re quasi 40 nazioni. Centro propulsore di tutto è la cittadina canadese di Banff (nei pressi di Cal-gary, ai piedi delle Montagne Rocciose). È qui che agli inizi di novembre si chiude il sipario della rassegna con l’annuncio dei film vincitori e l’assegnazione di 15 premi. Successivamente prende il via il World Tour tra Canada, Stati Uniti e il resto del mondo, per un totale di oltre 35 Paesi e più di 700 serate (350 nel solo Norda-merica) cui partecipano circa 250.000 persone. Una community che si è andata formando in 20 anni da quando il BBMFF decise di mettere a disposizione il programma anche a chi non può goderne direttamente in Canada.

Dal 2013 anche l’Italia sarà parte di questo ampio network internazionale. Uno scambio di esperienze, opinioni e suggerimenti tra i diver-si partner internazionali, un prezioso strumento di conoscenza e di apprendimento in vista del ritrovo annuale a Banff in autunno. L’edizione italiana del Banff Mountain Film Festival esor-dirà a Milano in anteprima nazionale il prossi-mo 6 marzo, con una serata inaugurale pres-so il cinema Orfeo (viale Coni Zugna, 50 - ore 20,30). Con due ore di proiezioni, gli organizza-tori Alt(r)ispazi e Sportmaker presentano un’ac-curata selezione dei migliori filmati di Banff: da quelli dedicati all’alpinismo, all’arrampicata, alla natura e agli action sport; fino ai “corti” dell’adrenalinico programma Radical Reels, che

raggruppa i film più intensi e veloci di Banff in un concentrato di emozionanti e coinvolgenti video mozzafiato da vedere in un’ottica di puro divertimento.

Dedicato al giovane e dinamico pubblico di appassionati di sport outdoor, il BMFF World Tour Italy riproporrà agli spettatori le stesse atmosfere del festival canadese. Una grande festa celebrata nello spirito dell’avventura, una serata ricca di emozioni in cui i riflettori saran-no puntati su spettacolari immagini di imprese alpinistiche e sportive all’interno di scenari de-cisamente fuori dall’ordinario, tra grandi spazi selvaggi, natura incontaminata, montagne, fiu-mi, mari e deserti. Dopo l’anteprima di Milano, il programma del Banff World Tour Italy sarà ri-proposto in altre location italiane già nel 2013. L’obiettivo è quello di riuscire a soddisfare nel corso dei prossimi anni le esigenze del pubbli-co delle diverse città nostrane e dei maggiori centri turistici.

Programma e modalità di prevendita dei biglietti: www.banff.it

Banff Mountain Film Festival arriva in Italia

La37maedizionedelBanffMountainFilmFestivalsiètenutatrail27ottobreeil4novembre2012aBanff,nellostatodiAlberta,inCanada.Ilfestivaldura9giorniedèinternazionalmentericonosciutocomeunodeipiùprestigiosifestivaldifilmdiavventura,alpinismoesportoutdoor.IlBMFFsisvolgenellamagnificacornicedelBanffNationalPark,ilparconazionaledipiùanticaistituzio-ne,partedeiCanadianRockyMountainParksWorldHeritagepatrocinatidall’UNESCO.Ogniannooltre300sonoifilm,inconcorsoenon,chevengonoesaminatidaimembridellacommissioneinternazionale.Traquesticirca80sonopresentatialpubblico.Divariadurataesoggetto,daicortipiù“corti”dipochiminutiailungometraggideipiùimportantiregistiecasediproduzionedisettore,leproiezionicomprendonoanchediversifilminanteprimamondialeonazionale.

The37theditionoftheBanffMountainFilmFe-stivalwasheldfrom27Octoberto4November2012inBanff,Alberta,inCanada.Thefestivallasts9daysandisinternationallyrecognisedasoneofthemostprestigiousadventure,mountaineeringandoutdoorsportfilmfesti-vals.TheBMFFtakesplaceinthemagnificentsettingoftheBanffNationalPark,thefirstnationalparkfoundedinCanadaandpartoftheCanadianRockyMountainParksWorldHeritagesiteundertheaegisofUNESCO.Over300filmsareenteredeveryyearandscreenedbythemembersoftheinternationaljury.About80arethenpubliclyscreenedatthefestival.Entriesvaryinlengthandsubject,fromtheshortestof“shorts”lastingonlyafewminutestofull-lengthfilmsbysomeofthemostimportantdirectorsandproducersinthefield,amongthemseveralfilmsenjoyingtheirnationalorworldpreviewatthefestival.

L’immagine scelta per l’edizione 2013. (Matjaz Wiegele in discesa dal Planjava, slovenia. © Marko Prezelj)

dal film Flow hunters / © graeme Mur-ray / Banff Mountain Film Festival

dal film Reel Rock 7: honnold 3.0 / © Peter Mortimer / Banff Mountain Film Festival

BANff MOUNTAIN fILM fEsTIvAL www.banffcentre.ca/mountainfestival

“Come together to celebrate the spirit of adventure”

Today it is the most important outdoor and ac-tion sport film festival on tour, as confirmed by the numbers and the growing media interest in an event involving almost 40 nations. The festival is based in the Canadian town of Banff in the Rocky Mountains near Calgary. Here as the curtain comes down every November the winning films and the winners of the 15 awards available in the various categories are an-nounced. This is the springbo-ard which launches the World Tour around Canada, the Uni-ted States and the rest of the world. The Tour visits more than 35 countries and stages 700 viewing nights, 350 of them in North America alo-ne, and is enjoyed by appro-ximately 250,000 people. A community which has consoli-dated in the course of the last 20 years, since the BBMFF first decided to make its films avai-lable to those who couldn’t manage to enjoy them direct-ly in Canada.

And for the first time this year Italy is to join this vast international network, where the chan-ce to pool experiences, opinions and ideas with partners from all over the world represents such a valuable resource in view of the annual autumn appointment in Banff. The Italian edition of the Banff Mountain Film Festival is due to make its na-

tional début in Milan on 6 March, with the opening night at the Orfeo cinema (Viale Coni Zugna, 50 at 8.30 pm). In a two-hour showing organisers Alt(r)ispazi and Sportmaker will be presenting a careful selection of the best films from the Banff Festival, dedicated to mountaineering, climbing, nature

and action sports, ending with the fast-paced Radical Reels shorts, a concentration of bre-ath-taking action films which can only be described as the essence of entertainment.

Dedicated to a young, dynamic public of outdoor sports enthusiasts, the BMFF World Tour Italy aims to give its audiences a taste of the exciting, stimulating atmos-phere of the Canadian festi-val, a sort of maxi-celebration of the spirit of adventure. In an evening rich in emotions the spotlight will be on the spectacular images of sports and mountaineering endea-vours staged in natural sce-narios of outstanding beauty,

with wild open spaces and uncontaminated natu-re, mountains, rivers, seas and deserts. After the Milan opening night the Banff World Tour Italy will move on to other Italian towns during 2013. The aim is to manage to meet public demand in various towns and in the main holiday centres over the next few years.

The opening is scheduled for 6 march in milan

The Banff Mountain film festival in Italy

Page 37: Outdoor Magazine n.1 -2013
Page 38: Outdoor Magazine n.1 -2013

3838 Numero 1 / 2013

L’interessante iniziativa si è svolta lo scorso dicembre sul Pizzo del Becco,nel vallone di Sardegnana (Bergamo)

A cura diPAOLO GRISA

Se è vero che ultimamente le at-tività outdoor, in particolar modo l’arrampicata, vengono valorizza-te come una grande opportunità nell’ambito dell’educazione e della formazione dei giovani, va anche detto che l’Italia, da questo punto di vista, è sempre stata un po’ indietro rispetto ad altre realtà. In Paesi come Francia, Olanda, Germania e Gran Bretagna già da parecchi anni, l’ar-rampicata sportiva ha avuto un’am-pia diffusione nelle scuole, mentre da noi risulta essere un fenomeno relativamente recente. Al di fuori dell’ambiente scolastico va poi rile-vato come l’ente principe della pro-mozione della montagna in Italia, il Club Alpino Italiano, all’interno della sua attività di formazione dia forse una scarsa attenzione alla promozio-ne e al sostegno dell’alpinismo pres-so le giovani generazioni. Purtroppo anche sotto questo aspetto al di fuori del nostro Paese ci sono esempi più virtuosi. Basti vedere le attività svolte dalla Federació Catalana d’Alpinisme i Escalada, che ogni inverno organiz-za degli stage per ragazzi tra i 14 e

i 17 anni allo scopo di “diffondere la pratica dell’alpinismo tra i giovani e presentare loro le differenti disci-pline della montagna invernale. Un progetto per far apprendere le basi della sicurezza nella progressione su neve, ghiaccio e misto”. Inutile dire che esempi del genere all’interno delle attività giovanili del Club Alpino Italiano non se ne trovano. fortuna-tamente al di fuori del CAI qualcosa si muove e un progetto decisamente

interessante in tal senso è stata crea-to e proposto dal celebre gruppo dei Ragni di Lecco, come potrete vedere nell’articolo alle pagg. 22-24: Ragni di Lecco Academy. Mentre qui vi pre-sentiamo un’iniziativa nata “dai gio-vani per i giovani”, ovvero un raduno alpinistico autorganizzato da alcuni ragazzi lombardi senza l’ausilio di enti, associazioni e delibere, ma solo grazie alle possibilità di comunicazio-ne offerte dal web 2.0.

B.A.L. - L’acronimo B.A.L. sta per “bocia alpinisti lombardi”. Bocia in alcuni dialetti del nord-italia signifi-ca “apprendista” e più in generale “ragazzo”. Un termine con il qua-le gli anziani si rivolgono a volte ai giovani. Ebbene, con questo appel-lativo volutamente autoironico, tra il 7, 8 e 9 dicembre alcuni giovani scalatori lombardi under 25 si sono organizzati autonomamente per co-noscersi, scalare insieme, scambiarsi

esperienze e soprattutto program-mare future cordate. L’idea nasce in particolare da due di loro: Tito Arosio e Saro Costa. Entrambi di origini sviz-zere, ma residenti rispettivamente a Bergamo e Milano, si sono conosciuti per amicizie comuni e insieme hanno realizzato delle ascese di alto livello sulle Alpi (una su tutte Divine Provi-dence nel massiccio del Monte Bian-co). Tito è quello che più di tutti se ne intende di raduni giovanili. È stato

Eventi

“Bocia” lombardi a raduno

On one hand, outdoor activities and climbing are beginning to be promoted as great educatio-nal and character-building opportunity for young people. On the other, Italy still lags behind other nations in Europe. France, the Netherlands, Ger-many and the UK have been promoting climbing in schools for many years now whereas in Italy this is just a recent phenomenon. Outside scho-ols, the main alpine association, CAI (the Italian Alpine Club) is not paying full attention to the training and education of new generations. It is

quite unfortunate though it must be said that associations in other countries again offer better examples. The Fedreaciò Catalana d’Alpinisme i Escalada every year sets up training sessions for kid between 14 and 17 to “promote alpinism among teenagers and introduce them to different winter mountain activities, to explain safety rules

in dealing with snow, ice and mixed routes.” Ne-edless to say, such events are absent from the ac-tivities of CAI. Luckily, things are moving beyond CAI: an interesting project has been developed by the famous group of Ragni di Lecco, as you can read on pages 22-24 (“Ragni di Lecco Academy”). Another worthy initiative “made by young people for young people” was organi-zed by a group of Lombard youth only using the web and without the help of as-sociation or institutions.

The acronym B.A.L. stan-ds for “Bocia Alpinisti Lom-bardi” (Lombard Alpine “Bocia” – in the dialects of Northern Italy “bocia” me-ans “apprentice” or simply “lad”). “Bocia” is a word used by elderly people to refer to youths. Under the banner of irony, a group of people under 25 met on December 7th, 8th and 9th to climb, exchange expe-rience and tips and organise future events. The idea came to Tito Arosio and Saro Costa. They both come from Switzerland but live in Bergamo and Milan. They met through common friends and started to work together on difficult climbs (e.g. the Divine Providence in the Monte Bianco

region). Tito already has some experience in me-etings for young alpinists, having taken part with other European youths to The Mountain Academy – a training program for young alpinists organised by the magazine Vertical with the sponsorship of Mountain Hardwear and other retail brands of the

sector.“Our main concern is

that there aren’t too many young alpinists, especially under the age of 25. Ro-ped parties entirely made of young people are even less. I’m not saying that age difference in climbing is a bad thing but simply that time and interests are often different for different age groups. The main difficulty is to find the right partner – someone who shares your goals, level, motivation and ambition,” says Tito. “In many cases, alpinist circles aren’t very open-minded. Thus we thought: why

don’t we try to get Lombard youths together? Two members of the Grup Femení de Tecnificació d’Alpinisme de Catalunya (GFTAC) also took part in our climb, together with their trainer, whom I had met during the Mountain Academy. Thanks to the web I created a group on Facebook inviting

everyone I knew and telling them to invite other young alpinists. We ended up with a group of 20 people, each with their level and abilities and all with enthusiasm.”

The meeting took place at Pizzo del Becco, in the sadegnana valley, near Carona, in Val Brem-bana, in the province of Bergamo. The area is not know outside the local circles and has interesting rock climbs that have been recently rediscovered thanks to the modern approach to mixed climbs. These are routes you need to pay attention to, following the snow and weather forecasts in or-der to find the right moment. The group received welcome help from the guardians of the nearby hydroelectric plants who agreed to host them. The challenge was not an easy one: the climbs on Saturday were hindered by a strong wind at high altitude and only a few roped parties were able to complete the agreed routes (some of which had never been tried before). The evenings then became an occasion to exchange experiences – everyone comes from a different place: Bergamo, Brescia, Lecco, Milan – around a joyful and re-laxed dinner. “On the whole,” Tito and Saro ex-plain, “the meeting was a success – the climate was cold and windy but the atmosphere was very friendly and positive. We are definitely going to try this again!” A special thanks goes to Ennio Spiranelli, the owner of Nembro (BG) based com-pany Grande Grimpe, that “having faith in youth” gave each participant a balaclava that proved to be vital in the harsh weather they encountered.

an inTeresTing evenT held in december on pizzo del becco in The sadegnana valley (bergamo, iT)

B.A.L., lombard “lads” reuniteAn event organized by young people for young people. An alpine meeting put together by a group of under 25 youths

from Bergamo, Brescia, Lecco and Milan relying only on the web without any help from institutions or associations.

Un’iniziativa nata “dai giovani per i giovani”, un raduno alpinistico di ragazzi under 25 da Bergamo, Brescia, Lecco e Milano senza l’ausilio di enti o delibere,

ma solo grazie alle possibilità di comunicazione offerte dal web 2.0.

1. Francesco e saro su “Beccati questa goulotte”.2. Avvicinamento.3. Paolo sulla via “Fo di B.A.L.”4. tracciati con in rosso le nuove linee.5. Battendo la traccia.6. Paolo, Alessandro e saro in vetta allo spallone.7. uno dei passaggi più ostici.

Foto: tito Arosio e http://sarocosta.blogspot.it/

1

2

3

54

Page 39: Outdoor Magazine n.1 -2013

39 Numero 1 / 2013

GrandeGrimpeèunmarchionato15annifadalladittaMA.S.MODE.Inpassatoavevarealizzatoprodotticam-pionepervariedittesportiveesviluppatounalineaperilprogettoQuota8000.Cosìènatal’ideadicreareunalineadiabbigliamentoperglisportpraticabiliinmontagna.DaallorailmarchioGrandeGrimpehaseguitotantiamicialpinistisullemontagnedelmondo,dallaPatagoniaagli8000inNepalePakistanfinoadalcunesaliteesplorativeinPerù,isolediBaffineSvalbard.MA.S.MODE.èun’azien-daartigianaleaconduzionefamiliare.Lasuapiccoladimensioneconsentelapreparazionedicapidiabbiglia-mentoadattialleesigenzedegliutentifinalielacuradiogniparticolare.Dallacollaborazioneconiclientinasconocapidiabbigliamentovalidiefunzionaliinvariesituazioni,oltrechepersonalizzatiperigruppisportivi.Laproduzioneèinoltreaffiancatadaunserviziosartoriale,particolar-menteapprezzatodacoloroche,affezionatiailorocapiresimalconcidall’usoprolungato,faticanoasepararsene.All’internodellaboratorio,postonellostessoedificiodove

sitrovailpuntovendita,èpossibilevedereuntessutochedall’ideadiventaprogetto,operaeinfineprodotto.GrandeGrimpeinfattivendesenzaintermediari:dalproduttoredi-rettamentealclientefinale.Ilproprietario,EnnioSpiranelli,èeglistessounfortealpinistaesabenecomeconsigliareipropriclienti/amicisulcapopiùadattoalleloroesigenze.

gRANDE gRIMPE: MARChIO DI fABBRICA DELLA MONTAgNA BERgAMAsCA

grande grimpe: The Trademark of The bergamo mounTains

ThebrandGrandeGrimpewasintroducedbytheMA.S.MODE.company15yearsago.Inpreviousyears,thecompanyhadalreadydevelopedsomesamplesfordiffe-rentsportcompaniesandithadalreadydevelopedalinefortheprojectQuota8000.Movingfromthat,MA.S.MODE.decidedtocreateaclothinglineformountainsports.ThebrandGrandeGrimpehasbeenfollowingmanyalpi-nistsonmountainsallovertheworldsince,fromPatagoniatothe8000mt.ofNepalandPakistanandeveninsomeexpeditionsinPeru,andintheBaffinandSvalbardislands.MA.S.MODE.isafamily-runbusiness.Itssmalldimensionenablesittotailoritsclothestotheneedsofthefinalcu-stomerandpaygreatattentiontodetail.Drawingstrength

fromthecollaborationswithitscustomersMA.S.MODE.isabletodeveloptechnicalclothingthatiseffectiveindifferentsituationandthatcanbecustommadeforsportsgroups.Manufacturingisalsoaidedbyatailoringservice,whichisverymuchappreciatedbythosewho

wanttorenewstheirworn-outpiecesofclothing.Inthesweatshop–locatedinthesamebuildingastheshop–youcanseethetextilesthataretransformedfromtheprojecttothefinalproduct.Asamatteroffact,GrandeGrimpesells

directlytocustomers.Theownerhimself,EnnioSpiranelli,isadedicatedalpinistandhereallyknowshowtoadvisecustomersandfriendsonwhichclothingitemsarebestsuitedtotheirneeds.

l’unico italiano selezionato, nel 2009, per partecipare insieme ad altri suoi coetanei provenienti da tutta Europa alla prima edizione di The Mountain Academy: un programma di forma-zione per giovani alpinisti organiz-zato dalla rivista Vertical, grazie alla sponsorship di Mountain Hardwear e altri brand e retail del settore.

L’IDEA - “L’idea portante è che, purtroppo, non sono molti i giovani alpinisti, soprattutto sotto i 25 anni, e quindi sono ancor meno le corda-te formate interamente da giovani. Non sto discriminando le cordate giovane-meno giovane, ma spesso la disponibilità di tempo e obiettivi sono in sintonia con l’età. L’ostacolo più grande nel realizzare i propri sco-pi è di solito trovare il socio giusto, di pari livello, di pari motivazione, di pari ambizione”, ha raccontato Tito. “Il motivo è che spesso gli am-bienti alpinistici hanno una visione piuttosto ‘provinciale’, perciò è nata l’idea: perché non far conoscere i giovani lombardi fra loro? Tra l’altro, al raduno hanno partecipato anche due componenti del Grup Femení de Tecnificació d’Alpinisme de Cata-lunya (GFTAC) che si trovavano sulle Alpi con un loro istruttore che cono-scevo dai tempi della Mountain Aca-

demy. Così grazie alla rete ho creato il gruppo su Facebook, invitando tutti i ragazzi praticanti alpinismo su roccia e ghiaccio che conoscevo e in-vitandoli a fare altrettanto con i loro conoscenti. Ne è uscito un gruppetto di poco meno di una ventina di per-sone, ognuna con il proprio livello e le proprie capacità, tutte dimostra-

tesi entusiaste e motivate verso la proposta”.DOVE E COME - Il raduno si è svolto sulle pareti del Pizzo del Becco nel vallone di Sardegnana. Il luogo si trova sopra la località di Carona, in Val Brembana, provincia di Berga-mo. Poco noto al di fuori dei circuiti locali, presenta delle pareti rocciose interessanti che negli ultimi anni sono però state riscoperte nell’otti-ca moderna dell’arrampicata inver-nale su ghiaccio e misto. Si tratta di percorsi in un certo senso “da col-tivare”, seguendo l’evoluzione nivo-meteo in modo da saper cogliere le migliori condizioni al momento opportuno. Fondamentale è stato il supporto dei guardiani delle cen-trali idroelettriche che hanno offerto ospitalità al gruppo. Anche perché l’impegno richiesto ai partecipanti è stato tutt’altro che blando: le salite effettuate il sabato sono state osta-colate dal fortissimo vento in quota con temperature davvero polari e solo alcune cordate sono riuscite a portare a termine i percorsi prefis-sati (tra cui alcuni mai percorsi pri-ma). La sera, davanti al pasto caldo comune, è stata poi il momento del confronto, del dialogo, dello scam-bio di conoscenze fra ragazzi che provenivano da realtà diverse come Bergamo, Brescia, Lecco e Milano. Le cordate stesse sono state formate in modo che si scalasse con compagni nuovi per favorire la conoscenza re-ciproco. Nel complesso, confermano Tito e Saro, “Il raduno si è svolto bene, il clima, fatto salvo il freddo e il vento, era molto amichevole e positivo. Sicuramente ripeteremo l’esperienza!”. Si ringrazia l’azien-da Grande Grimpe di Nembro (Bg) (vedi box) nella persona di Ennio Spiranelli, che, “credendo nei giova-ni”, ha voluto dare il suo contributo al raduno fornendo a tutti i parteci-panti un sotto-casco tecnico. E, viste le condizioni trovate, si è rivelato quanto mai decisivo.

7

6

Page 40: Outdoor Magazine n.1 -2013

40 Numero 1 / 201340

Freeride Il nostro inviato alla Megavalanche St. Paul, Isola della Reunion, Oceano Indiano

A cura diGIANANDREA LECCO

Isola della Reunion, nel cuore dell’Oceano Indiano. Domenica 25 novembre 2012, si è tenuta la XVIII edizione della Megavalanche. Orga-nizzata dalla Ucc, titolare del circuito europeo Avalanche Cup, è una com-petizione che non figura all’interno dei calendari ufficiali. L’occasione per molti top rider di confrontarsi sen-za la pressione delle competizioni iridate. La ormai canonica formula della mass-start, proposta da George Edwards, patron della Ucc, e già vista in occasione dello svolgimento della gara nelle Alpi francesi e nell’Alpe d’Huez, è ripresa anche nel nuovo contesto della Reunion. Il tracciato di oltre 2.000 mt di dislivello si sviluppa in meno di 21 km. La particolarità di questa edizione è l’inserimento della formula enduro nelle fasi di qualifica. Un’occasione per consolidare il vicino rapporto tra questa crescente discipli-na e la più adrenalinica Avalanche.

L’INCIDENTE AL VIA - Per questa XVIII

edizione si presentano tutti i migliori atleti francesi. Tra nomi illustri come i fratelli Absalon, Aurelien Giordanengo, Cedric Gracia spunta il nostro Vittorio Gambirasio. Dopo i successi conquistati nel circuito Superenduro, Vittorio cerca un riscontro internazionale. Lo trova con un’ottima nona posizione di qua-lifica assoluta, ma la poca esperienza in una partenza mass-start lo blocca a pochi metri dalla partenza. Coinvolto in una caduta di gruppo, è costretto all’abbandono. Quando infatti George lancia lo start, dall’estremità destra del gruppo Aurelien Giordanengo si lancia al centro della carreggiata tagliando la

strada a numerosi rider. La conseguen-za è delle peggiori, numerosi favoriti finiscono a terra. La bici di Vittorio si incastra con altre e nel tentativo di sganciarsi velocemente si trancia un cavo del freno: le sue ambizioni di un risultato di prestigio svaniscono a meno di 10 metri dalla partenza. An-che Julien Absalon rimane bloccato, senza cadere. Ma per lui è una gara tutta in recupero.

IL PODIO TUTTO FRANCESE - Giorda-nengo riesce a prendere la testa della gara, seguito a ruota da Nicolas Lau. Riesce a stare in testa per i primi 5 km.

Nicolas sul primo strappo impegnativo lo supera guadagnando un vantaggio tale da arrivare indisturbato al traguar-do. Sulla stessa salita Remy Absalon ha un guasto tecnico che lo obbliga a rimanere nelle retrovie. Intanto Giordanengo fa battaglia con Cedric Gracia e Françoil Bailly Matre. Dopo vari cambi di posizione riesce a supe-rare definitivamente Cedric, mentre Françoil mantiene la posizione e con un buon margine taglia il traguardo al secondo posto. Giordanengo fa ricorso ai giudici nei confronti di Françoil per un taglio. Il ricorso viene accettato e Françoil viene penalizzato in quarta posizione. Il podio assoluto si definisce così interamente francese. Restano soprattutto i numerosi strascichi che la manifestazione lascia dietro di sé, sia sulla sicurezza della partenza che sul comportamento limite della sportività di Giordanengo.

TRA SUGGESTIONI E SPUNTI TECNICI - Una menzione va anche alle uniche quattro donne in partenza. La crona-ca della Megavalanche al femminile è una storia vista più volte, con Anne

Caroline Chausson che prende subito la testa della gara e vince con distac-co. Mettendo per un attimo alle spalle i malumori, dietro ai top rider, si sono dati battaglia gli oltre 320 atleti che vi-vono questa importante manifestazio-ne come l’occasione per vivere la bel-lezza di quest’isola al proprio limite. Il percorso che attraversa queste terre si differenzia da ogni altro tipo di conte-sto, offrendo spunti tecnici che vanno dalla pietra al single track guidato tra gli alberi e dagli strappi in salita alle veloci discese tra piantagioni di canne da zucchero. Una gara tecnicamente meno impegnativa di quelle svolte sulle Alpi ma che non permette nes-suna distrazione. La Megavalanche St. Paul della Reunion rimane una delle gare più affascinanti del circuito Ucc e regala ricordi che rimangono indelebili nella mente di tutti i partecipanti. Per noi anche questa avventura è finita, e ci toccherà tornare con Vittorio per il grande riscatto.

www.avalanchecup.comFoto: www.rockinthemiddle.com e www.mysticfreeride.com

Reunion Island, in the middle of the Indian Ocean, Sun-day, 25th November. The 18th edition of Megavalanche is held today. The competition is organised by the UCC, the owner of the European Avalanche Cup circuit though it does not appear in the official calendars. This is an occasion for the best athletes to challenge each other wi-thout feeling the pressure of better known competitions. The quasi-traditional “mass start” formula proposed by George Edwards – the patron of UCC – and already used in the French Alps and in the Alp of Huez has been used again in the Reunion Isle competition. The trail is only 21 kilometres and climbs more than 2,000 metres. The no-velty of this competition is the introduction of the endure formula during the qualification stages.

All the best French athletes took part in the 18th edi-tion: including the Absalon brothers, Aurelien Giorda-nengo, Cedric Gracia. And also the Italian athlete Vitto-rio Gambirasio, who is seeking international recognition

after his success at the Superenduro. He might have been indeed successful ranking 9th in the final quali-fying stage if his lack of experience in mass starts hadn’t stopped a few metres away of the starting line and was forced to retire. When Goerge shot the start Aurelien Giordanenco dived in the centre from the right and numerous causing many athletes to fall. Vittorio’s bike got entangled with others’ and his brake cable was cut. Also Julien Absalon got involved though he managed to get back on track.

Giordanenco gained a head start immediately followed by Nicolas Lau. He kept the lead for the first 10 km thou-gh Lau managed to overtake him in the first challenging climb and to gain an unstoppable lead up to the finishing line. On the same stretch Remy Absalon suffered a tech-nical problem and was forced to the back. Giordanenco in the meantime battles with Cedric Garcia and Françoil Bailly Matre. He finally manages a third position while

Françoil arrives second – though Giordanenco wins an appeal with the judges and Françoil was bumped back to fourth position. In the end, safety and Giordanenco’s sportsmanship are the most discussed issues.

The four women at the starting line should also be men-tioned. Anne Caroline Chausson immediately takes the lead of the female Megavalanche and wins. Setting asi-de the final discontent, the 320 athletes that battled be-hind the top riders took up this competition as a chance to challenge themselves in the beautiful scenery of this isle. The track is different from any other and offers a number of unique technical challenges: from rock to single treks amidst the trees, from difficult climbs to superfast descents among the sugarcane plantations. This is a less technically challenging competition than those in the alps though no distraction is allowed. The Reunion St. Paul Megavalanche is one of the most fasci-nating events of the UCC and will hardly be forgotten.

by our correspondenT from sT. paul, reunion island

When Enduro marries AvalancheThe enduro formula applied to the qualification characterises the 18th edition. Although

the mass start was the most discussed issue, with a bad accident immediately after starting line.

Particolarità di questa 18esima edizione l’inserimento della formula enduro nelle fasi di qualifica. Ma a far parlare di sé è stata più che altro la mass start, con un brutto incidente di gruppo a pochi metri dal via che ha fortemente condizionato la gara.

Se l’Enduro si sposa con la Avalanche

CLAssIfICA AssOLUTA MAsChILE

1NicolasLau-TeamCube2 AurelienGiordanengo-TeamTopCycleTrek3 CedricGracia-TeamCGBrigadeSantaCruz4 FrançoilBaillyMaitre-TeamScott5 JulienAbsalon-TeamOrbea

L’assai dibattuto incidente alla partenza.

Page 41: Outdoor Magazine n.1 -2013
Page 42: Outdoor Magazine n.1 -2013

42 Numero 1 / 201342

Dopo aver visitato la costa di Kauai, ecco la seconda puntata del viaggio del nostro inviato Dino Bonelli nella incredibile natura dell’arcipelago dei tropici

A cura diDINO BONELLI

Il passo lento rispecchia una fatica innaturale, figlia di un acclimatamento improbabile a una quota già importan-te. Una prima pausa offre uno scorcio sublime. La pausa successiva lo ripro-pone quasi uguale ma leggermente diverso. O forse è solo un’impressione, la scusa per prendere nuovamente fiato. Il motivo che si ripete è un qua-dretto dalle tinte opache, colori che dal rosso acceso si spengono prima nel marrone e poi, piano piano, nel nero. I gialli fanno la loro comparsa qua e là, a volte in simmetriche strisce orizzon-tali, altre volte con confusa casualità. Il verde non è contemplato: la flora non ha il coraggio di vivere in questa landa marziana. Solo qualche piccolo ciuffo di piante autoctone prova a resistere a questa secca desolazione. L’azzurro c’è, ed è sopra di noi. Anzi, tutto intorno a noi, limpido come non mai, e verso sera si impregna del solito caldo aran-cio tendente al viola. Il sole è alto e forte, poi lentamente e inesorabilmen-te si abbassa. Ma continua a bruciare ogni cosa. La crema protettiva è d’ob-bligo, gli occhiali e il cappello talmente utili da diventare indispensabili. Visto

(e soprattutto sentito) il vento pungen-te, i guanti sarebbero consigliati, ma la loro mancanza non preclude nulla.

IL GIGANTE MAUNA KEA - Il sentiero è a tratti irto e sdrucciolevole, da gestire quasi a rallentatore. In altri punti è più gradevole, passi lunghi e distesi che

appoggiano su un piano di terra com-pressa e dura. Anche se la terra non è terra, è lava. Lava vulcanica fuoriuscita migliaia e in alcuni casi anche milioni di anni fa dai giganteschi coni che ci circondano. Il rosso vivo contrasta su-blimemente con il candido biancore delle nubi sottostanti. La quota impor-

tante, sempre lei, ci permette di essere sopra la coltre che durante il giorno si forma con le correnti oceaniche e at-tanaglia il grande gigante. Montagna Bianca si direbbe nella nostra lingua. Il grande gigante è Mauna Kea, un vul-cano inattivo che con la sua altezza è la vetta principale di tutte le Hawaii. Sia-

mo nel bel mezzo dell’Oceano Pacifico, camminiamo lentamente e godiamo il panorama. Sullo sfondo, il Mauna Loa (Montagna Rossa) sembra un’infinita collina di 4.169 metri. Se misurati nella loro totalità, questi vulcani che cresco-no direttamente dal fondo dell’oceano sarebbero le montagne più alte del

pianeta. Il Mauna Kea supererebbe i 9.000 metri. Un passo dopo l’altro, il ritmo cardiaco da rispettare e un leg-gero mal di testa che ci suggerisce di integrare liquidi e solidi, sali ed ener-getici. Passi che si susseguono lenti comprimendo la scricchiolante ghiaia lavica, passi che si appesantiscono ma che resistono alla tentazione di fermarsi, passi che ci conducono là dove la Terra sembra essere Marte. La luna traspare lontana nel cielo e il sole sta per inabissarsi nel mare di nuvole prima e nell’oceano d’acqua poi. Un mondo in apparenza surreale che una fatica concreta e ben tangibile riporta alla normalità di una bella gita in alta montagna.

KILAUEA IKI TRAIL - Il sentiero che dall’ufficio informazioni a quota 2.000 metri sale fino alla vetta del Mauna Kea è facilmente ovviabile con una ri-salita in macchina, su per la careggiata parzialmente asfaltata che serve i tre-dici grossi telescopi che fanno di que-sto sito l’osservatorio astronomico più grosso al mondo. Dalla cima, facendo a ritroso parte del sentiero soprade-scritto si può godere ugualmente del paesaggio lunare e di un laghetto che diresti “alpino”. Sia l’intero arido Mau-

na Kea che il laghetto sono siti sacri ai nativi hawaiani, quindi è buon uso un po’ di silenzio e il rispetto per le pic-cole piramidi evocative di sassi lavici che si incontrano. Arriviamo nei pressi di Volcano, grazioso paesone immer-so nella foresta tropicale sulle pendici basse del Mauna Loa e a ridosso del cratere attivo di Kilauea. Alcuni sentie-ri del Hawaiian Volcano National Park che si allungano sulla lava rinsecchita dal tempo valgono sicuramente una visita. Uno di questi è discretamen-te corto (6 km) e si distingue per la sua cruda bellezza: il Kilauea Iki trail. Un paesaggio rude e incontaminato, completamente disertato dai visitatori nelle prime piacevoli ore del mattino, ha come scenario principale l’interno del cratere. Un terreno talmente arido da essere assolutamente affascinante. Lunghe crepe aperte come zigzaganti ferite nella terra, gobbe e arrossamen-ti che sbuffano ancora vapore e infinite sfumature bianche che si stagliano su fondo grigio o nero: sono solo alcuni dei tanti disegni artistici regalati nel tempo da Madre Natura. La discesa e la risalita dal fondo del vulcano spento sono invece serpeggianti in un verde intenso e vivo puntinato di coloratissi-mi fiori tropicali.

Lo scenario di Big Island è dominato da vulcani imponenti e spazi immensi. Solo il Mauna Kea, se affiorasse dall’acqua supererebbe i 9.000 mt di quota. Sulle sue creste dall’aspetto quasi lunare, un trekking duro e intenso.

The slow climb mirrors the unnatural fatigue stemming from the unlikely adaptation of our body to this climate and height. A sublime landscape is the gift we are granted at the first stop. The following break offers us the same scenery with slight differences. It might be that this is just an impression, an excuse to stop again because we are out of breath. The pattern is a dull painting: bright reds that quickly fade to brown and then slowly to black. Here and there you can see a trace of yellow – sometimes it’s symmetrical colour bands, sometimes it’s just erratic confusion. There’s no green in the canvas: plants don’t dare grow in this Martian landscape. Only a handful of native plants tries and survive in this barren land. The sun high and shines brightly and then it slowly and inexorably descends, though it still burns everything. Sunscreen is compulsory, sunglasses and hats are so useful that they become essential. Given (and felt) the vio-lent wind, gloves are welcome though not fundamental. The path is sometimes steep and slippery, we move in slow motion. Other stretches are better and our feet walk comfortably on a compact and hard terrain. This is no soil, it is lava. Volcanic lava that erupted thou-sands - and sometimes millions - of years ago out of the gigantic cones that surround us. The bright red makes for a sublime contrast with the whiteness of the clouds below. We are now at a conside-rable height and we overlook the veil of clouds that forms during the day due to the oceanic currents and that engulfs the great giant. White Mountain- that is the meaning of its name. The great giant is the Mauna Kea, a dormant volcano and the highest mountain in all the Hawaii islands. We are in the middle of the Pacific Ocean and we walk slowly and enjoy the scenery. In the distance the Mauna Loa (Red Mountain) looks like an infinite hill 4.169 metres high. If mea-sured in their entirety these mountains that emerge from the ocean floor would be the highest of the planet. The Mauna Kea would be more than 9,000 metres high. One step after another, heart rate

and a slight headache advise us to supplement liquids and food, minerals and calories. Each footstep gets slower on the creaking lava gravel. Each footstep is heavier though we resist the temptation to stop. Each footstep takes us nearer to where the Earth looks like Mars. The moon appears in the sky while the sun descends first in the clouds and then into the ocean. A seemingly unreal world that becomes more natural given the fatigue, which is real enough. The path that departs from the information office (at 2,000 metres) and reaches the summit of the Mauna Kea could be easily travelled on by car, following the partial road that connects the thirteen large telescopes making this the biggest astronomical observatory in the world. From the summit you can retrace your steps on the trail and enjoy the same lunar landscape and the little lake that you could

also define as “alpine”. Both the entire barren Mauna Kea and the lake are sacred sites for Hawaiian natives and it is best to stay silent and show some respect for the small lava stone pyramids that we encounter along the way. We reach Volcano, a charming village im-mersed in the tropical forest at the base of the Mauna Loa and close to the active crater of the Kilauea. Some of the trails of the Hawaiian Volcano National Park are really worth a visit. One of these – the Kilauea Iki trail – is relatively short (6 kilometres) and stands out for its rough beauty. A barren and unspoilt landscape completely avoided by visitors in the early hours of the morning, this trail leads to the inside of the crater. The scenery is so barren that it becomes fascinating. Long cracks look like scars in the earth, vapour emerges from still smoking openings and infinite shades of white contrast with the black and grey background. Mother Nature offers us a most artistic scenery. The trail at the base and top of the dormant volcano is instead immersed in a deep, vivid green dotted with brightly co-lourful tropical flowers.

our reporTer dino bonelli is back in The incredible naTure of The Tropical isles

Around the world

Amid the giants of hawaii

Tra i giganti delle Hawaii

Foto: Elena Gatto e Dino Bonelli

Page 43: Outdoor Magazine n.1 -2013
Page 44: Outdoor Magazine n.1 -2013

44

Focus on Numero 1 / 201344

A cura diDAVIDE CORROCHER

Fango e neve. Due strade diverse, che però a volte si incontrano. Mud & Snow è un incrocio tra due vie che si caratterizzano per ambienti diver-si, per frequentatori diversi. Il nome stesso del negozio suggerisce subito la doppia anima che incarna. Fango, estate, running, trail, bike, escursioni-smo. Neve, inverno, sci, snowboard. Tutto questo convive nel negozio fon-dato e gestito da Francesco Misley.

LA DOPPIA FACCIA DEL NEGOZIO - Aperto nel 2004 a Casona di Marano (MO), attualmente si estende su 150 mq di superficie che si sviluppano in due sezioni. Due ambienti comu-nicanti: uno dedicato all’outdoor e al running, l’altro per board e action sport. Nel primo spazio il cliente può trovare i prodotti dedicati a escursio-nismo, trekking, nordic walking, sci alpinismo, running, freeride e ciaspo-le. Una dimensione diversa accoglie invece gli appassionati di snowboard e free-ski. Due mondi, tanti marchi (anche quelli meno diffusi e più diffi-cilmente rintracciabili), sevizi e consu-lenza tecnica.

SELEZIONE E RICERCA – Oltre alla collaborazione con Dynafit, Mud & Snow vanta un’efficace intesa anche

con Vaude e Montura. Non meno im-portante, anche se più recente, è il rapporto con New Line. “Mi aspetto sempre di poter offrire al cliente quan-to a mio avviso esiste di meglio per ogni settore”, spiega Francesco. “Gran parte del mio impegno è rivolto alla sperimentazione diretta dei prodot-ti. La selezione per me deve partire dall’impatto emotivo che un brand sa suscitare, dalla sua tecnicità e dall’at-tività sul territorio, dal suo impegno in termini di promozione e manifestazio-ni. Inoltre mi piace puntare su nomi nuovi. Quelli affermati sono sempre più vicini alla grande distribuzione, mentre sono convinto che un negozio specializzato debba essere in grado di offrire qualcosa di diverso. Sono stato fra i primi a trattare Inov-8. Anche se ora è un’azienda più conosciuta rispet-to a qualche tempo fa, posso dire di averne riconosciuto le qualità con lar-go anticipo e questo fa la differenza per una realtà come Mud & Snow”.

IL MONDO RUNNING - Tra le novità più recenti, in evidenza è il settore running. “Con l’apertura di questa nuova area il negozio potrà diventare punto di riferimento per chi si identifi-ca con uno stile di vita sano, a contat-to con la natura e sempre alla ricerca dei propri limiti. Punteremo molto sul trail, dato che la nostra zona si presta molto alla pratica off road. E poi la

corsa su strada, pur avendo già ma-nifestato un potenziale importante, si caratterizza per un mercato purtroppo ‘drogato’. Si vende ormai esclusiva-mente sulla base di stock e si vedono sconti importanti anche sulla merce di stagione”.

L’OUTDOOR IN TANTE CONIUGAZIONI - Il running da Mud & Snow viene visto inoltre come un’attività propedeutica a tutte le altre che vengono tratta-te dal negozio. È alla portata di tutti e chi vi si accosta spesso finisce per apprezzare altre discipline, anche attraverso la consulenza e la com-petenza di Francesco. “L’offersta per tutto il mondo outdoor in generale comprende scarponi, tende, sacchi a pelo, abbigliamento e tutto quello che può servire a chi cerca di vivere la natura nel modo più intenso. Infine, per la stagione invernale presentiamo molti marchi per freeski e snowboard. Lo sci alpinismo è un mercato che sta esplodendo dalle nostre parti. In tutti i settori che tratto inoltre ho notato che c’è grande interesse per quello che è l’aspetto tecnologico. I numeri in termini di fatturato dimostrano che qui c’è poco margine, ma certamente la richiesta del cliente dimostra che è un segmento su cui si deve puntare”.

GLI ALTRI SERVIZI - Il sito web del negozio conta diverse centinaia di vi-

sitatori al giorno. Attraverso lo store è possibile accedere al servizio di acqui-sto di molti prodotti. Attualmente la vetrina online presenta gli articoli più specificamente “snow”, ma l’obiettivo è quello di presentare a breve anche una selezione “mud-inspired”. Per finire, all’interno del negozio fisico è allestito un laboratorio attrezzato con macchinari all’avanguardia per la ri-parazione di sci e snowboard (curato direttamente da Francesco con alcuni suoi collaboratori), mentre un servi-zio test di sci alpinismo Dynafit, sci freeride e snowboard è predisposto per consentire al cliente di provare la merce prima di effettuare l’acquisto.

Il punto vendita di Francesco Misley è aperto dal 2004 a Casona di Marano (MO)

Tra FANGO e NEVEFocus shop

Francesco Misley

All’interno di Mud & Snow un’area espositiva è dedicata a escursionismo, trekking, sci alpinismo e si completa con il nuovo spazio running & trail. Un secondo reparto offre un’ampia scelta di prodotti per board e action sport.

Indirizzo - via fondovalle 2876 Casona di Marano (MO)Telefono - 338.5219329E-mail - [email protected] - www.mudandsnow.com

Numero sedi -1 Titolare - francesco MisleyAnno di nascita - 2004Numero del personale - Diversi collaboratori esterniMq totali - 150Mq dedicati all’abbigliamento - 80Mq dedicati all’attrezzatura - 70Numero vetrine - 5Discipline trattate - Running, sci alpinismo, sci, snowboard, EscursionismoNoleggio attrezzatura - sci alpinismo, sci, snowboard, Ciaspole

MARChI TRATTATIAttrezzatura - Dynafit, Atk, Moment, scott, Black Crows, Burton, K2, Nitro, Ortovox, Msr, Deuter, vaudeCalzature - garmont, MeindlAbbigliamento - Montura, Arc’teryx, Loffler, vaude, BurtonsERvIzI OffERTILaboratorio specializzato per la riparazione sci e snowboard, Centro test sci alpinismo

sChEDA TECNICA

Page 45: Outdoor Magazine n.1 -2013
Page 46: Outdoor Magazine n.1 -2013
Page 47: Outdoor Magazine n.1 -2013
Page 48: Outdoor Magazine n.1 -2013