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Editore Sport Press S.r.l. - Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Tel. +39 0362.600469 - Fax 0362.600616 - e-mail: [email protected] - Direttore responsabile: Angelo Frigerio Periodico mensile - Registrazione al Trib. di Milano n. 186 del 20 marzo 2007 - Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 - conv. in Legge 46/2004 Art. 1 Comma 1 LO/MI - Stampa: Ingraph - Seregno (MB) - In caso di mancato recapito, inviare all’ufficio postale di Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa. [email protected] Anno 5 - Numero 4 / 2012

Outdoor Magazine n.4

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The b2b monthly publication of the italian and european outdoor market

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Editore Sport Press S.r.l. - Corso della Resistenza, 23 - 20821 Meda (MB) Tel. +39 0362.600469 - Fax 0362.600616 - e-mail: [email protected] - Direttore responsabile: Angelo FrigerioPeriodico mensile - Registrazione al Trib. di Milano n. 186 del 20 marzo 2007 - Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 - conv. in Legge 46/2004 Art. 1 Comma 1LO/MI - Stampa: Ingraph - Seregno (MB) - In caso di mancato recapito, inviare all’ufficio postale di Roserio per la restituzione al mittente che si impegna a pagare la relativa tariffa.

[email protected] 5 - Numero 4 / 2012

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EVENTI

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Rewoolution Raidraddoppianosulla neve

TREND

A PAGINA 17

La disciplina fa il suo ingresso su kicker e rail. Con camp, eventi e academy in collaborazione con TSE. Alla scoperta del telemark freestyle con Daniele Girardi.

Gore più green grazie a bluesign

ALLE PAGINE 18 - 19

I primi laminati certificati rappresentano il 20% dell’intera offerta Gore. Percentuale destinata a salire fino al 50%. Parla ilresponsabile del progetto Bernhard Kiehl.

Dopo l’esordio estivo di questo interessante format, ecco le due tappe invernali: 25 team si sono sfidati in gare di slalom,skicross, freeride e freestyle tra le Dolomitie Livigno. In palio un viaggio in NuovaZelanda offerto dal brand di active wear.

INTERVISTE

Con il tallone liberonello snowpark

SPECIALE CLIMBING

Nel 2011 censite oltre 200 società sportive, 100 gare in Italia, 5 comitati regionali, 13mila tesserati e circa 200mila praticanti.Per il 2012 prevista una crescita del 10% di società e del 20% di tesserati. Buonenuove anche dagli eventi e dai centri indoor,sempre più strategici per la disciplina.

La FASI dà i numeri…

COVER STORY I Nata nel 2006 per mano dell’EOG, oggi riunisce oltre 70 membri. In 5 anniha sovvenzionato 36 progetti in 26 stati per un totale di 860mila euro

EOCA, tutti uniti verso la GREEN missionEOCA, tutti uniti verso la GREEN mission

ALLE PAGINE 12 - 13 ALLE PAGINE 20 - 21

FOCUS ON

• News, eventi, curiosità, iniziative• Rockshow, il tour europeo firmato Salewa• La città, un luna park per i climber• Il Rockmaster si fa MAXI• Sempre più Bloccati nella Nebbia• Tracciatura, arte al servizio dei climber• Il riciclo delle corde secondo Millet• Scarpette, abbigliamento, accessori

TEST SUL CAMPO

A PAGINA 16 DA PAGINA 22 A PAGINA 42

Da La Sportiva a Black Diamond, da K2a Scott. Cresce la lista dei marchi che dall’attrezzo aprono all’abbigliamento.

Sempre più brand puntano all’apparel

A PAGINA 14

Due le tappe italiane, all’Alpe Devero eRacines, che hanno destinato 1.200 euroalla salvaguardia del leopardo delle nevi.

Snow Leopard Day,ski alp e beneficenza

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EDITORIALE

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Facebook gratis addio…

EditoreSport Press Srl

Presidente: DANIELE DE NEGRIDirettore responsabile: ANGELO FRIGERIODirettore editoriale: RICCARDO COLLETTI

Redazione Italia: Corso della Resistenza, 23 20821 Meda (MB) - Tel. 0362.600469 - Fax 0362.600616

Email: [email protected]: www.outdoormag.it

Stampa: Ingraph - Seregno (MB)

Redazione USA: DNF Media, Inc1956 Bohannon Drive - Santa Clara, CA 95050

Tel: 001.408.261.8809 - Email: [email protected] Website: www.outdoorusa.net

Anno 5 - N.4 / 2012Periodico mensile - Registrazione al Trib. di Milano n.186 del 20 marzo 2007.Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale D.L. 353/2003 -

conv. in L. 46/2004 Art.1 Comma 1 - LO/MI - Una copia 1.00 euro.L’editore garantisce la massima riservatezza dei dati in suo possesso.

Tali dati saranno utilizzati per la gestione degli abbonamenti e per l’invio di informazioni commerciali. In base all’Art. 13 della Legge n° 196/2003, i dati

potranno essere rettificati o cancellati in qualsiasi momento scrivendo a:Edizioni Turbo S.r.l. - Responsabile dati: Riccardo Colletti.

Questo numero è stato chiuso in redazione il 26 aprile 2012

NUOVE APERTURE

Location d’eccezione per il primo flagshipstore USA di Vibram, inaugurato il 14 aprile inNewbury St 292, Boston. Realizzato in mate-riali naturali, è arricchito di “experiencezones” che consentono di testare leFivefingers su marmo, legno, erba, rocce epersino sulla superficie irregolare delle stri-sce di sicurezza solitamente presenti nellemetropolitane. Presente anche una timelineinterattiva che riassume i 70 anni di storiadell’azienda nel design delle suole. Lo storeriflette l’animo italiano del brand con tanto diangolo dedicato alla pausa caffè. Una pareteformata da vere piante separa la cassa dal-l’esposizione creando un’area discreta per i

pagamenti. “Consideriamo questo negoziopiù uno strumento di interazione con i nostriclienti”, afferma Tony Post, presidente e CEOdi Vibram USA. “Vogliamo che i visitatori spe-rimentino l’atmosfera Vibram in maniera nonconvenzionale. Tutti i dipendenti potrannolavorare in questo store, così da poter racco-gliere feedback direttamente dai clienti”. Aproposito di Fivefingers: lo scorso marzo lacorte distrettuale del Massachusetts ha rice-vuto la richiesta per procedere a una causagiudiziaria contro Vibram USA Inc e VibramFiveFingers LLC. L’istanza è stata avanzata dacinque studi legali, facenti le veci di un grup-po composto da più di 100 querelanti.

L’accusa mossa è di aver diffuso dichiarazioninon attendibili a proposito dei benefici delbarefoot running e la richiesta di risarcimen-to supera i 5 milioni di dollari. Vibram si èdichiarata sorpresa da questa azione ed èpronta a sostenere su tutta la linea le proprieragioni. Finché il procedimento legale nonavrà meglio chiarito le ragioni delle parti incausa, non verranno rilasciate alla stampaulteriori spiegazioni. Negli ultimi 5 annil’azienda ha visto crescere le proprie venditedi Fivefingers quasi del 300% all’anno (nel2011, secondo alcune stime, il segmento hagenerato per Vibram vendite per 70 milioni didollari).

Oggi non parliamo propriamente di outdoor. Ma di un argomento cheanche a moltissimi operatori del nostro mercato certamente interessa davicino. Ovvero Facebook. Ebbene, il 29 febbraio scorso il celebre socialnetwork ha messo in scena un evento media destinato per la primavolta non a insider della Silicon Valley ma a inserzionisti pubblicitari ebrands. In questa occasione la società ha reso note le sue nuove offerteper l’interazione tra brand e consumatori all’interno della piattaforma.Sempre a febbraio, inoltre, Facebook ha annunciato i suoi piani didiventare una società quotata in borsa con la più grande IPO (InitialPublic Offering) mai fatta: 75 miliardi di dollari. Gli utenti di Facebookhanno cominciato a chiedersi come questo annuncio potrà influire sullaloro relazione con il social network mentre gli operatori finanziari sisono domandati in quale modo Facebook inizierà a sviluppare unastrategia di monetizzazione degli utenti che supporti tale valutazione.Queste ed altre domande hanno trovato parzialmente risposta nelleparole del chief operating officer Sheryl Sandberg all’appuntamento difebbraio svoltosi a New York.

Sandberg ha presentato al pubblico una serie di nuovi prodottipubblicitari, strumenti che vedranno l’adv su Facebook allontanarsi daimodelli tradizionali (banner, etc). Obiettivo: un nuovo format in grado di“vendere” le attività e i vari post sulle fan page come veri e propricontenuti promozionali. Le nuove proposte pensate per comunicare con“i seguaci” di un brand sono quindi pronte a sostituire l’adv piùtradizionale, come ad esempio i banner che danno a un’azienda lapossibilità di promuovere il proprio brand o la propria fan page pressoquegli utenti che ancora non hanno cliccato su “mi piace” nella loropagina Facebook. Questa mossa sembra voler rimediare alle pessimeperformance di questi banner che, secondo uno studio condotto daWebtrends nel 2011, hanno registrato un click trough rate (ossia lapercentuale di click sulle visualizzazioni totali) dello 0,051% (meno dellametà della media registrata in generale dai normali banner online).

Ed ecco quindi comparire i nuovi Reach Generator e FacebookPremium, che lavorano in tandem. Questi due strumenti sono statiprotagonisti della presentazione di fine febbraio. Facebook ha reso notiper la prima volta dei dati secondo i quali, in media, un post pubblicatoda un brand raggiunge solo il 16% dei suoi fans. Per cui, anche se lacreazione di una pagina Facebook per promuovere un brand è semprestata gratuita, questa rivelazione fa riflettere su quante persone sianostate realmente raggiunte con i propri post: si potrebbe trattaredell’84% di persone in meno rispetto a ciò che si credeva. Grazie alservizio Reach Generator, Facebook permetterà ai brand di raggiungerela maggior parte dei propri fans. Ovviamente dietro compenso. Unmarchio, dunque, può ora pagare per avere garanzia che gli algoritmi diFacebook facciano vedere i propri post/contenuti a oltre il 75% dei fansin un mese e a oltre il 50% in una settimana. Il tutto potenzialmente suquattro aree della piattaforma: il News Feed sul desktop e sul cellularedel fan, la sezione a destra della sua bacheca e, per la prima volta, lasua pagina di logout.

Con queste nuove rivelazioni, le aziende si renderanno conto chel’efficacia di un post sulla nuova Timeline Page di Facebook senza alcuninvestimento extra nel servizio Reach Generator potrebbe tradursi in unelevato costo perché in media solo il 16% dei fans vedrà i lorocontenuti. Questa mossa differenzia ancor di più Facebook da altri socialmedia come Twitter o YouTube, dove gli utenti ricevono aggiornamentida entità che loro stessi hanno deciso di seguire senza l’intervento dialgoritmi filtranti. Secondo Josh Constine di TechCrunch, l’evoluzione diFacebook sarà seguita da un ulteriore innalzamento dei costi di gestionedella piattaforma da parte delle aziende, che si troveranno costrette adassumere un impiegato dedicato alla gestione degli strumenti di socialmarketing: “Incrementando la complessità e il potenziale delle suepagine prodotto, Facebook ha aumentato la necessità di delegare lagestione della propria pagina a una persona dedicata”. Questi nuoviservizi rappresentano indubbiamente possibilità di scelta per marchi edaziende. Ma la consapevolezza che al momento raggiungiamo in mediasolo il 16% dei nostri fans quando postiamo contenuti sulla nostrapagina Facebook, ci rende coscienti che l’unica cosa che attualmentesappiamo del marketing sui social media è che ancora non ne sappiamoabbastanza! Se da un lato i nuovi strumenti forniscono la possibilitàipotetica di raggiungere con maggiore costanza i fans, dall’altro portanocon sé un “tag” questa volta vero e certo: il loro costo.

Ha aperto i battenti il primo surf pro shop inglese firmato Patagonia

Il 12 maggio 2012 Sportler festeggerà con isuoi clienti una doppia apertura a Brunico:l'inaugurazione del nuovonegozio Sportler Alpin e la ria-pertura dopo i lavori di ristrut-turazione della filiale Sportleresistente. Tra i nuovi serviziriservati ai clienti, spiccal'analisi della vestibilità delpiede Ertl-Renz, unica in tuttaItalia. Tramite la tecnologiascanning 3D viene realizzatoun modello virtuale del piedeal computer per poter confe-zionare la scarpa (da sci oppu-re sportiva) più adatta allapersona. Nella nuova filialeAlpin il visitatore potrà poiinoltre ammirare lo Sportler Ice BeAR Igloo nellagrotta del giardino a temperature polari. Inoltre,con lo svelamento delle statue in legno degli

alpinisti estremi Friedl Mutschlechner eChristoph Hainz, viene ampliata la galleria di

sculture Sportler. Il negoziosportivo completamenterinnovato aspetta i clientidall'11 maggio con unreparto bike di 900 mq e ilreparto Homegym. Per ilavori alle due sedi, partico-lare attenzione è stata dataall'utilizzo di materiali eco-logici sostenibili e alla con-servazione del patrimonioedilizio storico per l'imma-gine della città. Dall’11maggio 2012 Sportler invitai suoi clienti in occasionedella prima settimana di

apertura, con concorsi a premi, il gioco degliadesivi "Fai tu lo sconto", l'Ice BeAR Igloo etantissime altre novità.

Il 12 maggio doppia inaugurazione a Brunico da parte di Sportler

Lo scorso 24 marzo Patagonia ha inauguratoil suo primo shop inglese specializzato nelsurf. Il negozio sorge a Cornwall all’interno delrinnovato store Down The Line, che in 18 annisi è affermato come una delle principali inse-gne di surf del Regno Unito offrendo al clienteun’impareggiabile varietà di tavole e uno staffcompetente composto da specialisti del surf.Lo store Patagonia si estenderà su oltre 150mq, interamente dedicati ai capi da surf dicasa Patagonia. Rappresenterà pertanto unavetrina dell’intera offerta surf del brand, com-

prensiva di calzature, capi d’abbigliamento eaccessori oltre a prodotti core tra cui prodottida spiaggia e mute. Queste ultime, in parti-colare, sono foderate con lana merino senzacloro a garanzia di comfort, libertà di movi-mento, rispetto ambientale e maggior caloresenza un aumento di materiale. All’internodel punto vendita, Patagonia proporrà ancheuna linea selezionata di tavole FCD realizzatea mano.

www.patagonia.com

Un nuovo Timberland Store a La Spezia Timberland ha inaugurato il suo

7° store ligure, il primo MarketPlace Evolution della città spe-zina. Si tratta di un eco-consciousstore sviluppato su un’area di 75mq all’interno del centro com-merciale “Le Terrazze”. Il negozioè focalizzato sull’offerta di calza-ture ma ha al suo interno ancheuno spazio dedicato all’abbiglia-mento. Timberland ha realizzato ilpunto vendita usando processi estrumenti a basso impatto am-

bientale. I materiali, gli accessorie l’arredamento sono infatti rici-clati: i pavimenti e gli impiantisono in metallo e legno derivanteda deforestazione controllata,mentre le vernici e i sigillatoricontengono un ridotto livello dicomposti chimici. Inoltre le lam-padine per l’illuminazione hannouna vita media di 35.000 ore(circa 8 anni), contro quella di12.000 ore di una lampadina alo-gena tradizionale.

di Raimondo Forlin

Vibram apre il 1° flagship store USA e si difende da una causa contro FiveFingers

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Interessante iniziativa quella realizzata daSalomon coinvolgendo la punta di diamantedel suo team running, riconosciuto all’unani-mità come il più forte trail e skyrunner delmondo, vale a dire Kilian Jornet. Lo scorso 26marzo Kilian ha presentato in diretta daAnnecy (dove è situato l’headquarterSalomon) la nuova scarpa da trail runningSalomon Sense (nella foto). Kilian, che hapartecipato allo sviluppo del prodotto, ha illu-strato lo studio e la realizzazione del progettocondotto insieme ai designer dell’ADC(Annecy Design Center). Durante la presenta-zione c’è stato spazio anche per una sessionedi domande a cui hanno partecipato tutti gliospiti della diretta, andata in scena alla sezio-ne minisites/sense del sito www.salomon-running.com e alla pagina #salomonlive diTwitter. “Per tre anni abbiamo lavorato conKilian, smontando e rimontando le parti dellenostre scarpe precedenti, riducendo lo spes-sore del tallone e apportando piccole modifi-che”, afferma a proposito della Sense PatrickLeick, S-LAB R&D Product Manager Salomon.”Infine, abbiamo deciso di creare qualcosa ditotalmente nuovo. Tutto nella nuova Sense hauna logica, non è stato aggiunto nulla disuperfluo. I risultati di Kilian con la nuovascarpa parlano da soli”. In effetti Kilian anchenegli ultimi mesi si è dimostrato assolutodominatore con le vittorie alle gare TNFAustralia, Western States 100, Ultra Trail DuMont Blanc e Table Mountain.

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Salomon Sense in direttastreaming con Kilian

Lo scorso 12 febbraio Roberto Galdiolo,impiegato tecnico di Gorizia, viste le singola-ri condizioni climatiche, ha preso sci e pelli eha deciso di attraversare la Laguna, ghiaccia-ta, di Grado-Marano. Questa stagione inver-nale, caratterizzata dall’ondata di freddointenso e dalle nevicate eccezionali sullazona appenninica, ha portato al congelamen-to pressoché completo delle lagune diVenezia e di Grado-Marano. Il nostro lettore eappassionato sci alpinista ha così percorso 5km di traversata sopra il mare ghiacciato,sfregando con le pelli di foca il ghiaccio sali-no tra canali, barene e velme completamen-te congelate: una condizione anomala, tipicadel Nord Europa, intromessa nel bacino mari-no più settentrionale del Mediterraneo.Chissà se una traversata con gli sci nel bacinomediterraneo ha dei precedenti storici, disicuro bisognerà aspettare diversi anni primadi replicare un fatto simile.

Con sci e pelli sullaLaguna di Grado-MaranoIn seguito alla prematura dipartita avvenuta

lo scorso autunno di Holger Bismann, mana-ging director di Patagonia e presidente del-l’European Outdoor Conservation Association,l’associazione ha annunciato i due nuovi leaderche guideranno assieme l’Eoca fino all’assem-lea annuale di luglio, dove visarà un dibattito formale se-guito da voto per approvare icambiamenti. Si tratta di JohnJansen, managing director ecapo di Keen EMEA, che assu-merà il ruolo di presidente, e di Nick Brown, ti-tolare e manager of Nikwax, che continuerà nelsuo ruolo di vice presidente. Gli altri membridel consiglio EOCA sono Jan Lorch, sales & mar-keting director per Vaude, Peter Waeber, ceobluesign, Mark Held, segretario generale del-l’EOG e Andrea Tomasini, general manager a in-terim di Patagonia Europe. John e Nick lavorano

insieme per l’EOCA già da due anni e sonopronti alle nuove sfide che li aspettano. “L’EOCAè veramente un palcoscenico interessante”, haaffermato Jansen, “a luglio avrà raggiunto il suoprimo milione di euro per i progetti di conser-vazione dopo soli 6 anni di attività. Questa è

una crescita importante e di-mostra quanto si può ottenerelavorando assieme. Con gli ol-tre 70 membri siamo alla ri-cerca di nuove possibilità dicrescita in una direzione soste-

nibile e significativa per l’industria”. Ha ag-giunto Brown: “Questo è un periodo emozio-nante per un’organizzazione unica nel suogenere nell’industria outdoor europea. Ma l’in-dustria stessa è molto vasta e dobbiamo impe-gnarci quanto più possibile. C’è ancora cosìtanto da fare per supportare e proteggere igrandi spazi naturali che tutti noi amiamo”.

Jansen e Brown nuovi presidente e vice dell’EOCA

Il forte alpinista giapponese Hirotaka Takeuchiè recentemente entrato a far parte del pro teamKomperdell. 40 anni e padre di due figli, Hirotakaè il più famoso alpinista del Sol Levante e ha giàconquistato 13 Ottomila, alcuni dei quali as-sieme a Gerlinde Kaltenbrunner e Ralf Dujmo-

vits. Il suo obiettivo è quello di diventare ilprimo giapponese ad aver scalato tutti gli Otto-mila. Proprio per questo è partito il 31 marzo allavolta del Nepal per ascendere l’ultima vetta ri-masta, il Dhaulagiri, dove usufruirà delle nuoveExpedition Poles prodotte da Komperdell.

Hirotaka Takeuchi entra nel team Komperdell

La regione francese bagnata dal Rodanoospita le sedi di importanti aziende del mondosportivo quali Salomon, Mavic, Patagonia, Petzl,Vuarnet, Columbia, adidas Outdoor, Orage, Fu-salp, Eider, Millet, Burton, Arva, Scott Sports eIcebreaker. Tutte queste imprese supportanol’innovativo OSV Education Programs promossodall’Outdoor Sports Valley (OSV). Il programmaprevede tre corsi di laurea internazionale cheprenderanno il via il prossimo autunno. A calen-dario le lauree “Sports and Outdoor IndustryManagement”, “Performance Sports Textile &

Footwear” e “International Sales Specialists inSports”. Con l’obiettivo di formare manager,tecnici e rappresentanti di vendita nel mercatooutdoor, l’Outdoor Sports Valley ha sviluppatoquesti tre curricula in partnership con diversienti locali tra cui Université de Savoie ed EmlyonBusiness School. Questi corsi consentiranno alleaziende del mercato outdoor di reclutare ri-sorse umane non solo appassionate ma anchecompetenti, operative, internazionali e in gradodi sviluppare una carriera nel mondo sportivo. www.outdoorsportsvalley.org

Tre corsi di laurea nell’OSV Education Program

Gli sherpa all’origine agricoltori, allevatori ecommercianti, sono diventati famosi soprattuttoper il loro ruolo nelle spedizioni e negli itineraridi trekking: lavorano tra le cime dell’Himalayacome portatori d’alta quota, sirdar (guide) o cuo-chi. Il turismo legato al trekking è per gli sherpa,oggi quasi 60.000, una delle principali fonti direddito. All’interno della comunità le donne piùo meno giovani sono evidentemente svantag-giate dal punto di vista sociale, a causa di unamancanza di consapevolezza e di tradizioni pro-fondamente radicate. Salewa, il cui impegno è ri-volto a sostenere le persone e le culture che con-dividono la passione per la montagna, credeprofondamente che tutti gli esseri umani deb-bano avere le stesse opportunità e si oppone aqualsiasi forma di discriminazione. Per aiutare ledonne del Nepal occidentale è nato così il pro-getto Sherpa Women, in collaborazione con l’ONGEmpowering Women of Nepal (un ente non go-vernativo che si propone di emancipare le donnenepalesi impiegandole come guide di monta-gna). Per ogni prodotto venduto della linea daviaggio 5Continents, Salewa donerà 1 euro all’as-

sociazione. È possibile scegliere tra 12 propostedella collezione estiva: dalle t-shirt in organiccotton, alle camicie con trattamento antimo-squito, passando per gli irrinunciabili pantalonizip-off 2 in 1. L’obiettivo del progetto è aiutare ledonne a trovare lavoro e guadagnarsi da vivereattraverso una formazione mirata nel settore delturismo e del trekking, della durata complessivadi due anni. I primi corsi cominciano a maggio.

www.salewa.it

PEOPLE

INIZIATIVE

Sherpa Women: Salewa sostiene le donne del Nepal

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Boschi, città, mare e parchi della provinciaBellunese, Trevigiana, Vicentina e Veneziana,sono i protagonisti degli appuntamenti delNordic Walking in Tour. Cominciato il 25 marzo,il Tour 2012 ha continuato la sua corsa con laterza tappa del 29 aprile a Fonzaso, in provin-cia di Belluno, dove si è svolto un emozio-nante percorso tra i vigneti. La rassegna, orga-nizzata all’insegna del benessere e della salute,è adatta sia agli appassionati dello sport che atutti coloro che amano camminare in compa-gnia e a stretto contatto con la natura diverten-dosi. Dolomite, il brand trevigiano che dal 1897produce modelli che rappresentano la sintesiperfetta tra tecnologia, comfort, design e soste-nibilità, ha deciso di sostenere questa iniziativae invita tutti a iscriversi.www.nordicwalkingintour.it

Partnership tra CAMP e Mangia Trekking

Da ormai 10 anni Mico è sponsor tecnico e for-nitore ufficiale della FISI e per la prossima sta-gione vestirà gli atleti azzurri con la linea under-wear Fisitech. Per realizzare questo prodottod’eccellenza Mico ha scelto la fibra Dryarn che,grazie alle sue caratteristiche intrinseche, per-mette ai capi Fisitech di accompagnare al megliogli atleti durante la prestazione sportiva. I capiMico Fisitech, leggeri e traspiranti, sono in gradodi isolare come la lana e al tempo stesso di vei-colare all’esterno il sudore prodotto durante l’at-tività fisica. L’elasticità del tessuto permette diavvolgere perfettamente il corpo, mentre l’as-senza di cuciture e la struttura auto modellantecon reticolo muscolo contenitivo garantisconocomfort senza costrizioni. Due sono le linee nateda Mico e Dryarn: la Gran Turismo, dedicata atutti quelli che amano la neve, e la Champion,per chi vuole vivere la montagna a 360° indos-sando gli stessi capi degli atleti FISI.

Mico fornitore FISIinsieme a Dryarn

Nell’arrampicata, come nell’alpinismo, la cor-data è un fattore fondamentale per il successodell’impresa. Per questo l’International Moun-tain Summit (IMS) ha stretto una partnershipcon alcuni dei più grandi eventi europei nel set-tore dell’outdoor e della montagna per creare unarete di eventi e sinergie. A partire dall’ISPO di Mo-naco, dove IMS ha presentato la nuova colle-zione di ritratti scattatida Manuel Ferrigatonell’esposizione “TheMountaineers”. Congli organizzatori delPiolets d’Or l’IMS haconcluso un accordoche porterà i vincitoridel premio a Bressa-none per una seratainteramente dedicataa loro. Un’altra cordata importante è quella con ilTrentoFilmfestival. Oltre alla mostra di Ferrigatopresente anche a Trento, il 6 maggio presso il Ca-stel Firmiano Reinhold Messner condurrà il forum“Quo CLIMBis?”, un’occasione per discutere sul-l’importanza della preservazione della montagnadal crescente sfruttamento sportivo e turistico. Il21 ottobre, invece, il Filmfestival verrà a Bressa-none per offrire al pubblico una domenica filmicacon le migliori pellicole delle ultime edizioni delfestival. Altrettanta visibilità sarà guadagnata in-fine in Baviera alla Festa della Montagna in Isar-land, dove oltre 40.000 visitatori potranno ammi-rare l’esposizione “The Moutaineers”. In foto AlexPloner, organizzatore IMS, e Roberto De Martin,presidente TrentoFilmFestival.

www.ims.bz

Le nuove “cordate” internazionali dell’IMS

Atlantide, che gestisce il circuito Amaparco, èuna società che da oltre 20 anni offre servizi sulterritorio su tematiche ambientali. Columbia hadi recente stretto una collaborazione con que-sta società in qualità di sponsor tecnico per lostaff di esperti che si occupano di organizzare econdurre visite guidate, attività didattiche e ini-ziative speciali per adulti e bambini all’internodi una rete di parchi educativi distribuiti su 5province della regione Emilia-Romagna.Coerente con il proprio spirito votato all’azionee alla sperimentazione, riassunto dal claim“Trying Stuff since 1938”, Columbia con questa

iniziativa sottolinea la volontà di trasmettere lapassione per l’outdoor, per la vita e l’attivitàall’aria aperta. La scelta di sostenere Atlantide èun ulteriore passo verso un outdoor “democra-tico”, che non solo sia facilmente accessibile atutti ma sensibilizzi le persone su argomenti diforte attualità quali l’ambiente, le aree protette,la sostenibilità, la valorizzazione dei beni cultu-rali e ambientali. Lo staff di Amaparco avrà cosìl’occasione di indossare alcuni fra i capi e le cal-zature più tecnologiche come la camicia SilverRidge Plaid Long Sleeve Shirt, la t-shirt SilverRidge Gem Tee o i Silver Ridge Cargo Short.

www.amaparco.netwww.columbia.com

Columbia sponsor tecnico dello staff di Atlantide

L’associazione della Val diVara Mangia Trekking divienetestimonial ufficiale di CAMP.Attraverso il noto brand natonel 1889 e per questo iscrittoal registro delle aziende stori-che italiane, Mangia Trekkingsi conferma un importanterappresentante della Liguriae dell’escursionismo nelmondo dell’alpinismo profes-sionistico. Tra gli appunta-menti che hanno richiamatol’attenzione di CAMP spicca lamanifestazione “Trekking &Swimming”, il “Raduno na-zionale di escursionismo inVal di Vara”, nonché il “Corsodi Sicurezza e Primo Soccorso

di Montagna” organizzato perla prima volta in Liguria. Gliesiti di questi appuntamentihanno portato al consolida-mento di questo prezioso rap-porto di collaborazione, che

oltre a sviluppare ulterior-mente l’escursionismo, creerànuove opportunità anche perfar conoscere le attrezzaturemigliori a chi desidera viverenella natura.

Dolomite sostiene il Nordic Walking in Tour

COLLABORAZIONI

Edito da Sime Books, è uscito ad aprile illibro Tor des Géants. Più che un resocontosulla competizione valdostana, è un vero eproprio racconto di quella che è daconsiderarsi un’impresa per pochi. O, percitare le parole dell’autrice Paola Pignatelli,un percorso “per” giganti, “fra” giganti. Lagiornalista e scrittrice di origini genovesi ègrande appassionata e praticante di sport. Trale sue esperienze più memorabili, ha corso la100 km nel Sahara. Il testo è arricchito dalracconto fotografico di Stefano Torrione,vincitore del premio Panorama EuropeanKodak Award nel 1994, e dalle illustrazioni di

Monica Parussolo,disegnatricespecializzata inPedagogia dell’Arte.La competizione diendurance trail è inattesa di aprire ibattenti della suaterza edizione, chesi terrà fra il 9 e il16 settembreprossimi. Nonostante

la sua “giovane età”, per gli appassionati sitratta di una sfida da considerare alla streguadi una vera e propria leggenda. Il circuito ètracciato su un percorso che abbraccia tutta laValle d’Aosta e si snoda sui crinali dei montipiù impervi della regione, dal Monte Biancoal Monte Rosa, dal Gran Paradiso al Cervino.Chi si cimenta in tale impresa dovràdimostrare di avere una forza interiore fuoridal comune e grandi capacità disopportazione: Tor des Géants, espressione indialetto patois che ben presenta l’unicità diquesta prova. Prezzo al pubblico: 38 euro. Pagine: 240.

EDITORIATor des Géants - Paola Pignatelli -

Arriva in libreria Naturalmente Trentino(Autori Vari), un libro voluto dalla Societàdegli Alpinisti Tridentini e dalla suaCommissione Tutela Ambiente Montano percelebrare il ricchissimo patrimonionaturalistico della regione. Edito da Curcu &Genovese, è un vero inno alla natura cheviene dal cuore della SAT – che vanta oggi27mila soci – per celebrare i suoi 140 anni divita. Naturalmente Trentino è scritto da chi lamontagna la ama e la conosce nel profondo:appassionati, liberi professionisti e alcuniricercatori dei due principali museinaturalistici trentini. Più di 600 pagine con622 immagini, 80 mappe, 12 disegni, 29 boxdi approfondimento e oltre 1.000 voci inindice analitico. L’intero territorio provincialeè descritto sotto vari punti di vista(geografia, geologia, vegetazione, flora efauna) e il testo è arricchito dalla descrizionedi 44 luoghi da non perdere dal punto divista naturalistico.

Naturalmente Trentino- Autori Vari -

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La settima edizione dell’Asia Outdoor, che siterrà a Nanchino, Cina dal 26 al 29 luglio, supe-rerà nettamente tutti i record raggiunti fino adoggi. La prima edizione, svoltasi nel 2006, avevaattirato 174 brand per una superficie totale di20.000 mq circa. Anno dopo anno la fiera si èsviluppata e accresciuta in media del 15%, di-ventando il più grande trade show internazio-nale dell’industria outdoor nel continente asia-tico, in grado di rivaleggiare con le corrispettivefiere in America (OR) ed Europa (OutDoor). Nel2011 infatti erano ben 452 le aziende presenti,su di una superficie totale di ben 42.000 mq. Per

il 2012 si aspettano numeri da record: 630 espo-sitori e 54.000 mq. Parallelamente ad Asia Out-door, una forte crescita mostrerà anche AsiaBike. “Fin dal 2000” - ha raccontato Li Hao, ge-neral manager del Nanjing Ningfei InternationalExhibition e project director di Asia Outdoor - “lagente ha mostrato un crescente interesse versogli sport outdoor, mentre il mercato cinese hainiziato a implementarsi velocemente. Di conse-guenza, organizzare un grande trade show èstato inevitabile”.

www.asian-outdoor.com

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Asia Outdoor, 630 gli espositori attesi per l’edizione 2012

Il sito di e-commerce Zalando, lanciato pocopiù di un anno fa sul mercato italiano, proponeun vasto assortimento di scarpe e abbigliamen-to firmato. Fra le varie sezioni, Zalando ne ospitauna interamente dedicata al mondo dell’outdoor,comprendente abbigliamento in tessuto tecnico,zaini, calzature specifiche per il trekking e acces-sori utili a tutte le attività all’aria aperta. Fra ibrand più famosi nel settore outdoor compaiono,ad esempio, The North Face, Salewa, Millet,

Lafuma, Lowa e Sigg, solo per citarne alcuni.Oltre ad un ampio assortimento di prodotti dauomo, donna e bambino, Zalando offre anche iservizi di spedizione e reso gratuiti. In questomodo, nel caso che il prodotto acquistato onlinenon vada bene, è possibile rispedirlo all’aziendasenza costi aggiuntivi.

www.zalando.it

Anche l’outdoor protagonista su Zalando.it

Anche quest’anno, con la XVI edizione del Pre-mio di Narrativa di Montagna “Carlo Mauri” soste-nuto da Scarpa, il gruppo Gamma, la SezioneU.O.E.I. di Lecco e il Club Alpino Accademico Ita-liano si sono adoperati per ono-rare il ricordo dell’alpinista edesploratore lecchese. Il “PremioCarlo Mauri” ha come obiettivoprincipe quello di diffondere e di-vulgare materiale letterario sull’al-pinismo classico e moderno. Sonoben nove le regioni e 19 le pro-vince rappresentate quest’anno alconcorso. Sandro Parisotto, ceo diScarpa, ha così commentato:“Scarpa è fiera di sostenere que-st’iniziativa che, per il suo spiritoautentico e la sua voglia di divulgare innanzituttouna passione, continua a ottenere negli anni am-pio riscontro”. Venti le opere selezionate dagli or-

ganizzatori del Premio, e messe al vaglio deinove giurati. Il 5 aprile scorso la Giuria del Con-corso nazionale di narrativa di montagna, compo-sta da Alberto Benini, Don Agostino Butturini,

Pino Capellini, Giuseppe Ciresa,Gianni Fodella, Alessandro Gogna,Eugenio Pesci, Roberto Serafin eGiorgio Spreafico, ha reso nota lagraduatoria. A vincere l’edizione2012 è stata l’opera “Trasporto Ec-cezionale” di Michela Ivancich, 35anni, di Albiate (MB) . In secondaposizione “L’ultima cima di DonAchille”, di Domenico Flavio Ron-zoni, 55 anni, di Briosco (MB) men-tre il terzo posto è stato assegnatoall’opera “Prima della cerimonia”,

di Valter Guglielmetti, 49 anni, di Novara. La pre-miazione avverrà venerdì 18 maggio 2012, alleore 21, presso la Sala Ticozzi di Lecco.

Scarpa supporta la 16a edizione del Premio Carlo Mauri

La seconda edizione estiva di Outdoor China,fiera di Shanghai dedicata al mondo outdoor, èstata spostata per motivi organizza-tivi al 2013. La manifestazione orga-nizzata da Messe Frankfurt in collabo-razione con China Outdoor CommerceAlliance era originariamente previstadal 5 al 7 luglio 2012 presso il centro espositivodi Shanghai. Evan Sha, deputy general managerdi Messe Frankfurt Co Ltd, ha dichiarato: “A causadi circostanze non preventivate, non siamo ingrado di organizzare la fiera nei giorni già comu-nicati e non abbiamo trovato un altro periodo ot-timale per il mercato outdoor. Pertanto, dopo

averne discusso con i key player del settore, ab-biamo deciso di spostare la fiera al 2013”. Il vice

presidente esecutivo della China Out-door Commerce Alliance Han Yungangha poi aggiunto: “Ci spiace non poterorganizzare la fiera quest’anno. Tuttaviacontinueremo a promuovere gli sport

outdoor attraverso diversi canali anche nel 2012.Organizzeremo ad esempio competizioni di ar-rampicata, programmi per i giovani, seminari econferenze”. Tutto ciò in vista dell’edizione 2013di Outdoor China, che continuerà a proporre ideee prodotti grazie anche al supporto di programmiinterattivi per il trade e il pubblico.

La fiera Outdoor China posticipata all’estate 2013

Il 23 e il 24 marzo scorsi è andata in scenal’Expo Sport, che si consolida come la fiera diriferimento per il running in Spagna. La mani-festazione è stata allestita in concomitanzacon la Maratona di Barcellona. L’affluenza fattaregistrare dagli appassionati è stata di circa60mila persone. Gli espositori presenti que-st’anno sono stati più di 140, con un incre-mento del 40% rispetto all’edizione 2011. Trale novità di rilievo, è stata approntata un’areainteramente adibita al settore del trail running.Ciò ha consentito all’organizzazione di esten-

dere il proprio bacino di utenza e di ampliareil numero di marchi e rivenditori specializzatinel settore outdoor. Fra gli stand in mostrac’erano: Mizuno (sponsor della maratona),Saucony, K-Swiss, New Balance, Lurbel, UnderArmour, Buff, Petzl, Zoot, La Sportiva, Salo-mon, Polar, Suunto, Vibram FiveFingers, Sail-fish, Nike, adidas e Kalenji. Il weekend si èchiuso con la celebrazione della maratona,nella giornata di domenica 25 marzo. Gli iscrittisono stati 15.100, molti di più rispetto ai12.200 dello scorso anno e ai 10.000 del 2010.

Expo Sport a Barcellona cresce e apre al trail running

Il magazine tedesco Outdoor ha assegnatogli ambiti Editor’s Choice Awards destinati aimigliori prodotti dell’anno. Tra i vincitori delriconoscimento spiccano Lowa e MountainEquipment. Il primo, in particolare, si è aggiu-dicato il premio grazie al modello MountainExpert GTX (in foto), testato sul campo dagliesponenti del magazine insieme ad altri 500prodotti. La calzatura è risultata la più convin-cente per le sue qualità a tutto tondo. Ritenutafra tutte la più comoda, è stata testata su ter-

reno misto in un tour attraverso laregione dell’Allgäu, su sentieriescursionistici (dove ha dimo-

strato un eccezionale livello dicomfort), in ferrata, su

tratti ghiaiosiripidi (dove haconvinto perla stabilità e il

grado di precisione assicurato alla cammina-ta). Il modello ha tra l’altro superato anche leprove di resistenza all’acqua effettuate neilaboratori Gore. La rivista Outdoor ha poi pre-miato Mountain Equipment assegnando al suoDown Codex l’Editor’s Choice Green Award. Lamotivazione di tale riconoscimento sta nellenorme sulla tutela degli animali applicate dal-l’azienda nella produzione di piumini. Le diret-tive elaborate da Mountain Equipment insie-me all’associazione inglese per i diritti deglianimali sonomolto più seve-re di quelleattuali vigentinell’UE e ven-gono controlla-te dal rinomatolaboratorio perpiumini IDFL.

L’Editor’s Choice Award a Lowa e Mountain Equipment

WEB

FIERERICONOSCIMENTI

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Storie di montagna dagli “Amici di Aku”

GIACOMO DE DONÀ

Ne è un esempio il nuovo amico Giacomo DeDonà, guida escursionistica abilitata e fotografonaturalista, che ha fatto del mondo naturale nellasua sfera più selvaggia e pura l’obiettivo dei suoiscatti. Il teatro preferito di questo 24enne sono leDolomiti, specialmente nella loro veste invernale.Preferisce i grandi spazi boschivi come le foreste diaghifoglie, ma non disdegna di avventurarsi perqualche valle dimenticata dove la verticalità dellaroccia prende il sopravvento. Nella stagione freddae in primavera rivolge l’obiettivo a Nord e si spingenella Lapponia svedese, dove percorre gli sconfi-nati spazi della tundra nordeuropea. Giacomo amapoi camminare durante la notte artica e dormire inlodge disabitati. Il suo obiettivo è rivolto alla fauna,alla flora e ai paesaggi, nonché all’aurora boreale.

LE SCARPE DI GIACOMO: CRESTA NUBUCK GTXPer la sua attività dolomitica, Giacomo utilizza il

modello Cresta Nubuck GTX, calzatura backpac-king di alto livello qualitativo, ideale per l’attivitàescursionistica classica sui lunghi percorsi alpinicon carichi pesanti e terreni difficili. Robusta e leg-gera, è uno dei simboli della tradizione manifattu-riera di Aku e garantisce comfort di calzata e stabi-lità. È caratterizzata da tomaia nabuck/pelle pienofiore 2,6 mm, fascione protettivo in gomma, foderaGore-Tex Performance Comfort, battistrada VibramFourà, intersuola PU a tre densità, sottopiede dimontaggio rigido con 6-4 mm nylon ed Eva micropo-rosa, plantare Custom Fit PRO 142. Il modello pesa890 gr ed è disponibile nelle misure 5-13 UK.

CESARE SACCHET

Oltre a Giacomo De Donà fa parte del network diAmici Aku anche Cesare Sacchet, guardia foresta-le in carico alla Provincia di Belluno che lavora inmassima parte all’interno del Parco Nazionale delleDolomiti Bellunesi. Vive dunque la montagna lungoi suoi sentieri meno battuti, accompagnando escur-sionisti e cacciatori. Inoltre supervisiona l’ambien-te naturale e la fauna in particolare. Con il ritornodell’orso bruno continentale nella zona del ParcoNazionale delle Dolomiti Bellunesi, dopo quasi 100anni di assenza, Cesare ha scoperto una nuovapassione. Per cui oggi studia anche gli spostamen-ti, le abitudini e la vita schiva di questo animale.

LE SCARPE DI CESARE: CONERO NUBUCK GTXPer il suo lavoro Cesare utilizza il modello Conero

Nubuck GTX, una calzatura evergreen per escur-sionismo di media e lunga durata. Robusta e legge-ra, è uno dei simboli della tradizione manifatturieradi Aku. Un classico per i trekking di media monta-gna, con la certezza di avere un comfort immediatoe duraturo. Il modello è caratterizzato da tomaia innabuck 1,8 mm protetta da fascione in gomma,fodera Gore-Tex Performance Comfort, battistradaVibram Fourà, intersuola in Eva microporosa e sot-topiede di montaggio con rigidità media di 6-4 mmnylon. Da ultimo il modello presenta plantareCustom Fit 152. Pesa 655 gr ed è disponibile nellemisure 3-13 UK.

Per supportare iniziative di svi-luppo delle alte terre dell’arcoalpino, che rientrano nel macro-progetto “Aku for Mountain”,l’azienda di Montebelluna non siaffida a testimonial nel senso

classico del termine. L’azienda hainfatti deciso di contare su unarete di Amici che comprende nonsolo alpinisti e guide alpine, maanche gente comune che vive elavora in montagna. www.aku.it/it/stories.html

I SUPPORTER DEL MACROPROGETTO “AKU FOR MOUNTAIN”

I “testimonial” del brand sono persone comuni che vivono la montagna e condividono i valori dell’azienda. Tra le new entry spiccano il fotografonaturalista Giacomo De Donà e la guardia forestale Cesare Sacchet.

Photo credits: Corpo Polizia provinciale di Belluno.

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A cura diMONICA VIGANò

Al di là del clima più o meno avverso e dellecrisi economiche. Al di là dei problemi politici edelle difficoltà culturali. Al di là di tutto, c’è unelemento di base al quale sono legate a doppiofilo le nostre vite e il nostro business: l’am-biente. Una risorsa che, in quanto tale, è indi-spensabile tutelare. Proprio con l’intenzione diincentivare e sovvenzionare progetti concreti diconservazione e salvaguardia del Grande Out-door nasce, nel 2006, l’European Outdoor Con-servation Association. Che dimostra come lacollaborazione possa davvero fare la differenza.

NASCITA E CRESCITA - Nell’estate del 2006 un ri-stretto gruppo di aziende outdoor decide di riu-nirsi in un’associazione con l’obiettivo di racco-gliere denaro da investire in iniziative disalvaguardia dell’ambiente. Prendendo comeriferimento il modello della Conservation Al-liance degli Stati Uniti, l’European Outdoor Group(fondatore dell’associazione) si convince di po-ter ottenere simili risultati nel mercato europeo.La Conservation Alliance, operativa da circa 23anni, conta oggi su 190 membri e ha fin’ora rac-colto 10 milioni di dollari. Anche se molteaziende europee già nel 2006 possono contaresu propri programmi eco-friendly, la creazione diun’associazione rappresenta un’opportunità perriunire gli sforzi dell’intero settore e convogliarliin progetti concreti in grado di fare la diffe-renza nella tutela di ambienti e animali a rischio.Nasce così la EOG Association for Conservation,divenuta nel 2010 European Outdoor Conserva-tion Association (EOCA). Attualmente l’associa-zione riunisce oltre 70 membri tra cui produttori,retailer e dealer provenienti da svariate parti delmondo, dalla Norvegia all’India, dalla Spagnaalla Repubblica Ceca. In 5 anni, l’EOCA ha sov-venzionato 36 progetti in 26 paesi per un totaledi 860mila euro.

IL FINANZIAMENTO DEI PROGETTI - Le organiz-zazioni di conservazione che sono nominate daimembri dell’associazione o che direttamenteentrano in contatto con l’EOCA possono rice-vere fino a 30mila euro per sovvenzionare pro-getti di tutela ambientale. Non ci sono limiti nègeografici nè tematici. A oggi infatti l’EOCA harinnovato sentieri in Macedonia, Scozia, Austriae Nepal per un totale di 2mila km. Ha finanziatostudi sui cambiamenti climatici e sull’uso di pe-sticidi in Europa. Ha protetto aree paludose in Ir-landa. Ha ripulito e rimboscato foreste in Repub-blica Ceca, Bolivia e Svezia. Ha protetto 10milaettari di terreno naturale in Turchia. Ha piantatocirca 70mila alberi. Ha creato e migliorato habi-tat naturali per elefanti in India, per orsi bruninel nord della Spagna, per scoiattoli rossi nel Re-gno Unito e per falchi in Bulgaria. Ha infine ri-pulito le montagne di tutto il mondo da un to-tale di 24 tonnellate di immondizia.

UNA DOPPIA VALUTAZIONE - I progetti devonoseguire un rigoroso iter di presentazione. L’orga-nizzazione controlla poi la loro “buona fede” everifica che rispettino i criteri EOCA. Quelli cheraggiungono una valutazione tale da poter es-

sere inseriti nella ristretta rosa dei finalisti, ven-gono analizzati dai membri dell’associazioneche, tramite votazione, indicano quali sono iloro preferiti. Anche il pubblico generale vienecoinvolto in una seconda votazione, promossa incollaborazione con diversi magazine europei.Entrambi i sistemi valutativi servono a identifi-care i progetti da finanziare. Quest’anno la vo-tazione per i progetti legati alla natura è statarealizzata insieme al National Geographic Tede-sco. La categoria outdoor aveva invece quattromagazine partner: TGO nel Regno Unito, Widerin Francia, Lift e Bike & Trekking nei Paesi Bassi.Da ultimo, in collaborazione con il tedesco Al-pine Magazine, i progetti della categoria alpini-smo sono stati presentati al pubblico votantetramite pubblicazioni sulla rivista, sul sito EOCAe sui social media. Grazie a questo forte coinvol-gimento, nel 2011 per soli 4 progetti vincitoril’EOCA ha contato 31mila votazioni provenientida tutta Europa (per un aggiornamento sulle vo-tazioni 2012, vedi box dedicato). L’associazionevorrebbe seguire personalmente tutti i progettima questo porterebbe via denaro utile al finan-ziamento degli stessi. Pertanto ha creato un ri-gido programma di monitoraggio che consentedi inviare ai progetti la seconda e la terza tran-che di finanziamento solo dopo aver ricevuto,esaminato e approvato i report sull’andamentodel progetto stesso.

L’IMPORTANZA DELL’EDUCAZIONE - A parte laraccolta fondi per la sovvenzione di progettiecologici, l’associazione si impegna a promuo-vere la cura e il rispetto di ambienti naturali.Questo implica l’educazione di consumatori epotenziali tali ai quali va insegnato innanzituttocome vestirsi per affrontare il mondo outdoor e,in secondo luogo, come approcciare questomondo “camminando in punta di piedi”, senzalasciare alcun impatto sull’ambiente. Dopoaverne effettivamente verificato l’utilità, nel-l’autunno 2011 l’EOCA ha creato una sezione adhoc sul suo sito web. Poco dopo è stata inaugu-rata una sezione dedicata all’attrezzatura, all’ab-bigliamento e agli accessori necessari per un’av-ventura all’aria aperta.

L’ITER DI AFFILIAZIONE - Tutte le aziende cheoperano nel mercato outdoor europeo possonoentrare a far parte dell’EOCA. La tassa di iscri-zione viene calcolata sul turnover della societàe cresce in proporzione con esso in un range trai 500 e i 4.000 euro. Divenire membro del-l’EOCA è un modo semplice per avere un pro-gramma eco-friendly senza dover assumerenuovo personale e senza incrementare la pro-pria mole di lavoro con pratiche di sourcing,valutazione e monitoraggio di progetti. Inoltreogni membro è certo che il 100% della quota diiscrizione e dei fondi raccolti viene destinato aprogetti di conservazione che esso stesso hacontribuito a identificare. I moduli di iscrizionesono disponibili sul sito EOCA e possono esserecompilati direttamente online. Maggiore è ilnumero delle aziende che aderiscono al pro-getto, maggiori sono le possibilità di fare la dif-ferenza nella tutela del mondo outdoor.

www.outdoorconservation.eu

Focus on L’associazione riunisce diverse aziende del mercato outdoor, con l’obiettivo di fare la differenza sul fronte ambientale

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Nei suoi 6 anni di vita, l’associazione haraggiunto importanti traguardi. A livello eco-nomico, la raccolta fondi ha coinvolto tutti imembri EOCA che in occasione delle princi-pali fiere di settore si sono improvvisati ven-ditori di gelato, boccali di birra, sandali equant’altro. Ovviamente accanto a questeiniziative goliardiche, ci sono versamenti edonazioni che rappresentano la maggiorparte dei finanziamenti ottenuti dall’associa-zione. Che entro luglio 2012 conta di raggiun-gere il suo primo milione di euro.

UNA MANO DA ISPOLo scorso febbraio l’EOCA ha reso noto

che in occasione di Ispo 2012 ha raccoltooltre 6.500 euro da destinare al finanzia-mento di progetti di conservazione. Di que-sti, 5.200 provengono dalla vendita di pro-dotti firmati Nikwax oltre che di borse con lequali gli acquirenti hanno potuto raccoglie-re gadget dai membri EOCA presso i rispet-tivi stand. I rimanenti 1.300 euro sono statigenerosamente donati dalla fiera stessa,che li ha raccolti tramite donazioni volonta-rie per drink e snack presso lo Snow Ice &Rock Summit. Ispo ha già confermato la suaintenzione di continuare a raccoglieredenaro per l’associazione anche nel 2013.

UNA DONAZIONE DA KORSPiù di recente l’EOCA ha annunciato di

aver ricevuto la sua prima donazione daparte di un membro dell’organizzazione 1%for the Planet. Si tratta di KORS, fiera estivainglese specializzata nel mercato outdoorche si è impegnata a donare l’1% dei suoiguadagni annuali a un’associazione ambien-tale proprio tramite l’organizzazione 1% forthe Planet. E che quest’anno ha sceltol’EOCA, nominata potenziale destinatario disimili donazioni nel luglio 2011. John Jan-sen, attuale presidente di EOCA, ha dichia-rato: “Si tratta di una straordinaria modalitàdi raccolta fondi. Siamo grati a KORS per ilsostegno che ci ha garantito e speriamo dipoter collaborare con la fiera in futuro. Spe-riamo anche che altri membri di 1% for thePlanet sceglieranno di seguire questo esem-pio”. Simon Brown, trade coordinator diKORS, ha aggiunto: “Abbiamo deciso di ade-rire a 1% for the Planet nel 2011, consapevolidell’effetto che il nostro business può averesull’ambiente ma anche del nostro compito,in qualità di rappresentanti della comunitàoutdoor, di salvaguardare dell’ambiente. Inriferimento alla nostra donazione, l’EOCA èstata una scelta logica per noi. Speriamoche il loro operato trovi sempre più consensitra i nostri espositori e i nostri visitatori”.

EOCA, tutti uniti verso la green missionNata nel 2006 per mano dell’EOG, oggi riunisce oltre 70 membri. In 5 anni ha sovvenzionato 36 progetti in 26 stati per un totale di 860mila euro.

Oltre alle iniziative che coinvolgono i membri, essenziali sono le donazioni. Tra le ultime quelle di Ispo e KORS. Obiettivo per il 2012: raggiungere 1 milione di euro.

L’IMPORTANZA DELLA RACCOLTA FONDI

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1. La foresta Verl in Svezia, che l'EOCA ha contribuito a salvare dal disboscamento (Ett Klick för Skogen).2. Il progetto "Human-Predator Conflict" in Namibia, per il censimento dei carnivori (Biosphere Expeditions).3. L'EOCA ha sovvenzionato la Bumblebee Conservation Trust, che intende salvaguardare le api. 4. Rimboschimento nella Repubblica Ceca (Čmelák).

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Di recente l’associazione è stata protagonista di nume-rosi cambiamenti, anche e soprattutto sul fronte “umano”.Solo nel mese di marzo infatti si sono susseguite diversenomine, a partire dalla definizione di un nuovo vertice.

UN NUOVO PRESIDENTEA seguito della prematura morte di Holger Bismann, ma-

naging director di Patagonia Europe e presidente dell’EOCA,l’associazione ha nominato una nuova persona che terrà leredini dei lavori in corso fino all’assemblea annuale organiz-zata per luglio, durante la quale sono previste discussioni evotazioni di eventuali cambiamenti. Si tratta di John Jansen,managing director e responsabile di Keen Emea, nominatonuovo presidente dell’EOCA (foto in alto a destra). In questasua nuova carica sarà supportato da Nick Brown, titolare emanager di Nikwax, che continuerà a rivestire il ruolo di vicepresidente e che si occuperà anche di consulenza strate-gica per l’associazione. Altri membri del consiglio di ammi-nistrazione dell’EOCA sono Jan Lorch (sales & marketing di-rector di Vaude), Peter Waeber (CEO di bluesign), MarkHeld (general secretary dell’EOG) e Andrea Tomasini (inte-rim general manager di Patagonia Europe). Da ultimo TanyaBascombe e Catherine Savidge sono joint general manager.

AMBASCIATORI: BEN TRE LE NEW ENTRYAccanto a questi cambiamenti interni, l’EOCA ha ufficia-

lizzato modifiche anche sul fronte testimonial. Si tratta dinuovi ambasciatori che si fanno portavoce dell’associa-zione aumentandone la credibilità nel mondo outdoor. Dopola nomina a ottobre di Es Tressider, primo ambassador EOCA,a inizio marzo è toccato a Rune Gjeldnes, suggerito da Ber-gans of Norway che sponsorizza la sua attività di esplora-tore e che è uno dei membri più attivi dell’EOCA. È seguitala nomina dell’alpinista austriaco Hansjörg Auer e infinequella dell’avventuriera Nadine Horn, prima donna amba-sciatrice per l’associazione.

DUE PAROLE SU RUNE GJELDNESRune ha condotto esplorazioni in regioni polari. Nel 1996,

a 24 anni, ha portato a ter-mine insieme a Torry Larsenla prima spedizione dal sudal nord della Groenlandiasenza rinforzi. Nel 2000 i duehanno anche attraversatol’Oceano Artico sempresenza rinforzi. Nel 2005/06Rune ha attraversato en-trambi i poli senza riforni-menti. L’attraversata in soli-taria dell’Antartide è il suopiù lungo viaggio (4.804 km)e Rune lo ha portato a ter-mine in totale autonomia.

PROFILO DI HANSJÖRG AUERIl climber austriaco Han-

sjörg Auer ha all’attivo nume-rose salite. Attualmente siconcentra sull’arrampicata al-pina con un incredibile nu-mero di solitarie. Tra queste lasalita “Il Pesce” del 2007, 37prese sulla parete sud dellaMarmolada e la prima salitain solitaria di “HallucinogenWall” nel Black Canyon delColorado nel 2011. Al mo-mento Hansjörg si sta prepa-rando a una spedizione a basedi climbing sull’isola di Baffin.

A PROPOSITO DI NADINE HORNDopo aver percorso in bici 150 km al giorno per 2 mesi

lungo la circonferenza della Spagna lo scorso anno, a set-tembre Nadine Horn intende prender parte alla sua primacompetizione “half ironman”. Per allenarsi nel migliore deimodi, si è prefissata come obiettivo la conclusione di unaThree Border Triathlon che comprende attraversare in bi-cicletta la Svizzera (circa 460 km), nuotare il Danubio in Ger-mania (circa 550 km) e correre fino all’arrivo in Austria (piùo meno 315 km). Nadine sfrutterà questa impresa, che èpartita il 21 aprile, per pubblicizzare la tutela ambientale eraccogliere fondi per “Health Boost for the Blue Danube”al fine di sovvenzionare progetti di salvaguardia delle suesponde. È stata nominata ambasciatrice dell’EOCA perchè,come ha dichiarato la joint general manager Tanya Ba-scombe, “non ha scelto di competere in questo triathlonsolo per sè stessa ma anche per dar voce all’associazionedi salvaguardia del Danubio”.

EOCA STAFF & AMBASSADORS

Ph credits: Dam

iano Levati, The North Face

Ph credits: N

JDmyterko

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Nel mese di marzo il grande pubblico è stato invitato aesprimere la propria preferenza in merito ai progetti di con-servazione in lizza per un finanziamento, scelti tra ben 74candidature. E se lo scorso anno si era parlato di record con31.000 voti, quest’anno si è quasi raddoppiato con ben 55.263persone che hanno espresso le proprie preferenze.

LA VOTAZIONE DEL PUBBLICOAnche quest’anno l’EOCA ha lavorato in collaborazione

con diversi magazine di settore, che hanno presentato aipropri lettori la rosa dei finalisti tra i quali votare. I progettisono stati suddivisi come al solito in tre categorie (natura, out-door e alpinismo) e il pubblico ha potuto esprimere un voto perognuna di esse. Ecco i numeri registrati:

CATEGORIA NATURA - Le votazioni di questa categoria, sup-portata per il secondo anno da National Geographic Ger-many, si sono svolte tra il 24 febbraio e il 1° aprile. Sei i pro-getti candidati in questa divisione, che ha contato 28.608 voti.Vincitore il progetto sui Carpazi occidentali “Conservation ofLarge Carnivores, Hnuti Duha Olomouc” candidato da Rock-point. Obiettivo di questo progetto è la protezione di grandimammiferi carnivori (lupi, linci e orsi) che popolano le mon-tagne tra la Repubblica Ceca e la Slovacchia. L’intenzione èdunque quella di migliorare le condizioni necessarie per laconvivenza tra umani e animali installando recinti percorsi daenergia elettrica intornoagli allevamenti delle pe-core, monitorando letracce degli orsi, vigilandosulla caccia illegale e l’usodi trappole, proteggendo ipercorsi di migrazione deigrandi mammiferi, coin-volgendo la popolazionelocale.

CATEGORIA OUTDOOR - Il pubblico ha potuto votare il proprioprogetto preferito dall’1 al 24 marzo. Ben quattro i magazineche hanno supportato la categoria quest’anno: Wider per laFrancia e The Great Outdoorsper il Regno Unito sono le duenovità, che si sono affiancatea Bike & Trekking e Lift opera-tivi nei Paesi Bassi. Anche inquesta categoria erano 6 iprogetti candidati, che hannoraccolto in tutto 18.484 voti.Ha vinto il progetto inglese“Coastal Protection Activists,Surfers Against Sewage”candidato da Smartwool.Obiettivo del progetto è quellodi ampliare la comunità di at-tivisti a protezione delle co-ste che volontariamenteprendono parte a iniziativequali pulizia delle spiagge (30 quelle in programma), incontrieducativi e campagne ambientali contro il degrado marino, glielementi chimici tossici, i cambiamenti climatici.

CATEGORIA ALPINE - Supportata dal magazine tedesco Alpin,questa categoria ha compreso 5 progetti dedicati alle zone piùimpervie e inaccessibili del mondo. Il pubblico votante ha po-tuto esprimere la propria preferenza tra il 13 e il 27 marzo. Intutto sono state registrate 8.171 votazioni, che hanno decre-tato vincitore il progettoscozzese “Steall GorgePath Repair, John MuirTrust” candidato da Pa-tagonia. La distesa Ste-all Meadow attira 40milavisitatori all’anno, che at-traverso il sentiero Ste-all Gorge raggiungono laseconda più alta cascatadella Bretagna. A seguitodei numerosi escursioni-sti che lo hanno percorso fin’ora, il sentiero risulta danneg-giato e pericoloso sia per i trekker che per l’habitat naturalecircostante. Il progetto proposto da Patagonia intende proprioriparare i punti danneggiati e rafforzare le zone più deboli.

I VINCITORI E LE PREMIAZIONIAl termine della votazione pubblica, i membri dell’EOCA

sceglieranno gli ultimi 3 o 4 progetti che saranno finanziatidall’associazione nel 2012. Tutti i vincitori saranno pre-miati ufficialmente all’OutDoor Show di Friedrichshafen ilprossimo luglio.

A marzo le votazioni pubbliche online. Ora al vaglio dei membri dell’EOCA altre 3 o 4iniziative. Tutti i destinatari dei finanziamenti2012 saranno ufficializzati a Friedrichshafen.

Di recente John Jansen è stato nominatopresidente in sostituzione di Holger Bismann.Nuove nomine anche sul fronte ambasciatori.Tra le new entry, la triatleta Nadine Horn.

I PROGETTI 2012 A “SCRUTINIO”

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5. Clean-Up nel parco nazionale Mercantour in Francia (Mountain Wilderness).6. Il progetto di tutela degli scoiattoli rossi nel Regno Unito (Wild Ennerdale). 7. Rimboschimento delle mangrovie nello Sri Lanka (Global Nature Fund).

Ph credits: Carol New

biggin

Ph credits: Surfers Against Sew

age

Ph credits: Hnuti Duha Olomouc

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A cura diMONICA VIGANò

Negli ultimi tempi abbiamo assistito a uncambiamento di rotta da parte di sempre piùmarchi finora specializzati in accessori eattrezzatura. Sono infatti diversi quelli chehanno deciso di ampliare i propri orizzonti ela propria offerta inserendo a collezione lineededicate all’abbigliamento.

SCI ALPINISMO FIRMATO LA SPORTIVA

Come abbiamo evidenziato negli scorsinumeri di Outdoor Magazine, uno dei casi piùeclatanti di apertura all’apparel è rappresen-tato dal marchio italiano La Sportiva, che inoccasione di Ispo 2012 ha presentato la suaprima linea super-tecnica dedicata allo scialpinismo. L’intenzione di completare l’offer-ta con una gamma di capi è maturata nel2008 con l’entrata nel settore dello sci alpini-smo attraverso l’attrezzo (Stratos). Inoltre alivello strategico all’azienda era richiesto dicompletare la collezione con l’aggiunta diuna proposta apparel. Uno sforzo affrontatograzie anche alla partnership con l’aziendacoreana Samsung Cheil Industries nata di lì apoco. Il reparto R&D per l’apparel è compostoda 5 persone: un product manager che sioccupa dell’ideazione e dello sviluppo dellelinee, un design director che si occupa del-l’estetica e della funzionalità dei capi, una

product developer focalizzata sulla ricerca dimateriali e sulla vestibilità dei prodotti, unproduction manager impegnato nella ricercadi fornitori e nella realizzazione dei prototipie un fabric research manager che si occupadella costante ricerca di materiali, membra-ne, tessuti. Il team è guidato da un projectcoordinator dalla sede La Sportiva a Ziano diFiemme, dove il magazzino è stato ampliatodi 3.000 mq per far fronte alla nuova logisti-ca. Tra i partner della linea apparel spiccanoW.L. Gore & Associates, Polygiene PrimaLoft.È stata inoltre attivata la certificazione dellafiliera produttiva con marchio Blue Sign, cheattesta il rispetto di importanti standardambientali e sociali lungo la catena del valo-re dalla materia prima al prodotto finito. Topdi gamma della collezione apparel è la tutada competizione Stratos Racing Suit chegarantisce leggerezza, ergonomia, libertà dimovimento, proprietà stretch, guanti anti-vento integrati, cappuccio integrato conadattamento dinamico ai movimenti del-l’atleta, fondo-gamba con adattamento rapi-do allo scarpone. L’azienda ha anticipato chea OutDoor 2012 presenterà la sua prima col-lezione apparel estiva.

ASPETTANDO L’APPAREL BLACK DIAMOND Sempre nel

segmento out-door, si è apertoal mercato appa-rel il brand BlackDiamond, chenell’ultimo annoha provveduto auna forte ristrut-turazione inter-na anche a livel-lo di personale.Nel maggio del2011 l’azienda

ha dato il benvenuto a Tim Bantle (in foto),nominato direttore della divisione apparel. Aquesto inserimento è seguita ad agosto unariorganizzazione del team marketing che haportato all’assunzione di Cheryl Knopp comedesign leader per l’abbigliamento, di AjayBadiga come direttore dell’approvvigiona-mento e dello sviluppo per l’abbigliamento edi Jeff Nash come vice presidente nei servizidi supporto di ingegneria. Tutte queste modi-fiche rientrano nel Baseline Strategic Plandell’azienda riferito al periodo fiscale 2011-2015. In questo periodo è prevista una cre-scita annuale delle vendite di categorie esi-stenti del 12,5% e investimenti negli uffici,nel visual merchandising, nel marketing alconsumatore, nello sviluppo prodotto e nelleinfrastrutture. Inoltre per l’autunno 2013l’azienda intende lanciare un marchio diabbigliamento outdoor tecnico, dimostrandoche sia l’abbigliamento che le calzature rap-presentano un’importante opportunità diestensione del brand. Black Diamond credeinfatti che entrambe queste categorie possa-no avere un positivo impatto sulla crescitaper il prossimo decennio.

I PRIMI CAPI D’ABBIGLIAMENTO SCOTT

Considerando brand più trasversali e menooutdoor-oriented, è d’obbligo citare il caso diScott Sports che a gennaio, al SIA Snow Showdi Denver (Colorado), ha presentato una col-lezione tecnica di abbigliamento e attrezzatu-ra. La nuova linea Mountain è dedicata a scia-tori e snowboarder backcountry ma anche adamanti dell’outdoor in cerca di abbigliamentotecnico e attrezzatura leggera. Larry Morton,executive vice president di vendite e marke-ting, ha dichiarato: “La nostra linea può sod-disfare le esigenze di tutti. Comprende giac-che in Gore-Tex Active Shell così come sci leg-geri in carbonio e un nuovo casco da alpini-smo”. Questa collezione è parte della cre-scente offerta outdoor di Scott che compren-de abbigliamento da bike e casual oltre ascarpe da running.

ARRIVERÀ NEL 2013 L’OUTERWEAR K2 SPORTS Alla stregua di Scott, anche K2 Sports ha

confermato i rumors che volevano l’aziendaimpegnata nello sviluppo di un programmaouterwear. Il brand, che nel 2012 festeggia ilsuo 50° compleanno, introdurrà a breve una li-nea di abbigliamento sportivo da uomo edonna che arricchirà la sua offerta attuale de-dicata ad attrezzatura per all-mountain, parke backcountry. K2 ha già investito nel 2011nell’assunzione di personale per completare ilteam dedicato al comparto apparel, conl’obiettivo di presentare capi d’abbigliamentoper il 2013/14. In particolare Mark Valdez si èunito a K2 come direttore apparel. David Pe-terson, invece, è stato nominato category

merchandi -sing mana-ger. InfineDiane Shee-han Egnatz èstata elettasenior outer-wear develo-per. AnthonyDe Rocco,presidente eceo di K2

Sports, ha dichiarato: “K2 è uno dei leadermondiali per merito di un’attitudine unica nelsuo genere, di una mentalità orientata agliatleti e a un impegno nella costruzione diprodotti di elevata qualità. Standard che con-tinuerà a rispettare anche con l’introduzionedella linea di abbigliamento”. Tra i rider por-tavoce del nuovo K2 Outerwear spicca EricPollard, atleta, artista e regista fortementecoinvolto nella realizzazione e nei test di que-sta prima linea. “Sono felice di avere la pos-sibilità di aiutare nella definizione dell’abbi-

gliamento K2”, ha commentato Pollard. “Lavo-rare ai capi fin dai primi passi è importante percreare prodotti di livello. Quando abbiamopresentato la linea, stavo lavorando al pro-getto già da quasi due anni”. K2 Sports ha fir-mato un accordo di licenza con W.L. Gore & As-sociates per collaborare allo sviluppo diprodotti in grado di assicurare un’ottima per-formance. L’azienda presenterà la collezione adealer rappresentanti di oltre 60 paesi a par-tire da fine 2012.

QUIKSILVER APRE ALL’OUTDOORDiscorso a parte merita il brand action sport

Quiksilver, la cui offerta abbraccia da sempreabbigliamento e attrezzatura. Per l’inverno2012/13, il marchio ha presentato la MountainDivision e la sua prima collezione maschile, di-mostrando quanto i marchi boardsport guardinocon sempre più interesse al mercato outdoor. Lanuova linea è stata ufficializzata nel corso del SIAdi Denver e dell’Outdoor Retailer di Salt Lake City.L’azienda, che ha alle spalle 40 anni di espe-rienza nel disegno di prodotti per surf, skate esnowboard, ha deciso di applicare il suo know-how al mondo outdoor creando una MountainDivision composta da capi di abbigliamento ma-schile raffinati ma al contempo performanti. Lacollezione è statadisegnata per of-frire al mercatodell’active lifestyleun’alternativa out-door perfetta peraffrontare la mon-tagna ma anche lacittà invernale. Lalinea include 16capi che spazianoda giacche di iso-lamento a parka,felpe, bomber,giacche a vento egusci con prezzi tragli 80 e i 250 dollari. La collezione sarà disponi-bile in selezionati retailer outdoor e in negozi ac-tion sport a partire dal prossimo autunno. Da se-gnalare anche l’ingresso in Quiksilver di ClarkGundlach come senior vice president e generalmanager Winter Sports, che gestirà la MountainDivision. Oltre alle conferenze previste duranteil SIA e l’Outdoor Retailer, l’azienda presenteràquesta sua nuova sfida a New York, la prossimaprimavera. Infine, recentemente, Quiksilver haanche presentato la sua prima linea Outerwearda donna completamente pensata per la mon-tagna.

Sempre piùbrand guardanoall’apparel Da La Sportiva a Black Diamond, ormai tantimarchi hardware si avvicinano all’abbigliamento.Succede anche negli action sport, con K2 e Scott.

Trend Sotto i riflettori una delle più recenti tendenze che interessa diversi segmenti sportivi

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I partecipanti al La Sportiva Ski Test di gennaio, dove sono stati testati sul campo i prodotti da ski alp.

Lorenzo Delladio, ad La Sportiva, indossa uno deinuovi capi della linea apparel FW 2012/13.

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Dal nostro inviato a RacinesANdreA BrAGA

Per il terzo anno consecutivo Dynafit è scesoin campo a sostegno dello Snow Leopard Trust,associazione internazionale che dal 1981 si pro-diga per la salvaguardia degli ultimi esemplari dileopardo delle nevi rimasti. Questo meravigliosoanimale, inserito nella lista rossa della IUCN(International Union for Conservation of Nature)che racchiude le specie minacciate, vive sullealte montagne dell’Asia e si insedia attorno ai3.000 metri di quota. Dynafit si identifica inpieno con questo animale (come dimostra illogo del marchio) e, in qualità di partner del pro-getto, si è posta l'obiettivo di un sostegno alungo termine. Sostegno che si concretizza nellarealizzazione di una serie di eventi di sensibiliz-zazione e “fund raising”.

La raccolta fondi – Originali le modalità di rac-colta fondi: ogni metro di dislivello positivo per-corso dai partecipanti agli eventi di sci alpinismoorganizzati viene convertito in euro (1 centesi-mo ogni metro) e devoluto in beneficenza. Nonimporta se si è principianti, professionisti, atletid’elite o semplici appassionati delle alte quote

con sci e pelli. L’importante è partecipare edessere protagonisti.

Il test prodotti – Durante gli eventi, i parteci-panti possono anche testare l’attrezzaturaDynafit. A disposizione in esclusiva i modelli chesaranno sul mercato solo a partire dal prossimoinverno come lo sci da freeride Huascaran, ilmodello racing PDG o la versione femminile diuno dei modelli di punta di quest’inverno, ilBaltoro Woman. Spazio anche agli scarponi dasci alpinismo con la serie One e da free touringcon il modello Mercury.

Le tappe 2012 – Quest’anno il programma deglieventi Dynafit dedicati allo Snow Leopard sonosette. Di esse due si sono svolti in Italia. Si è par-titi il 10 marzo all'Alpe Devero, in Piemonte (fotoa sinistra), dove si sono radunati oltre 120 scialpinisti che hanno coperto 71.394 mt di dislivel-lo, tramutati in ben 713,94 euro. Dopodichè èstata la volta di Racines, in Alto Adige (altre fotoin pagina), che ha ospitato lo Snow Leopard Dayil 24 marzo. E che ha visto anche OutdoorMagazine tra i partecipanti.

Report da Racines – Partito di buon’ora giun-go a Racines, a pochi chilometri dalla conosciu-

ta Vipiteno, ben conoscendo l’obiettivo moraledella giornata: completare come minimo unavolta il percorso preparato dagli organizzatori,così da devolvere almeno “il minimo sindaca-le”. In verità mi aspetto che il percorso si snodilungo le piste di risalita, o comunque nellevicinanze degli impianti, ma giunto sul postoho una bellissima sorpresa: la “gita” è vera, inambiente! Subito mi reco allo stand dovevengo accolto da Luca Dragoni, direttore mar-keting Dynafit che con disponibilità e simpatiami illustra l’evento e l’impegno di Dynafit nelprogetto. Mi consegna anche i prodotti datestare: gli scarponi TLT 5 Mountain TF-X e unpaio di nuovissimi ST Se7en Summits. Non stopiù nella pelle. Lungo il tracciato ci sono giàmolti sci alpinisti. La giornata è bella e calda.Metto le pelli e inizio subito la salita.

I cartelli illustrativi – Dopo i primi 300 metriesco dal bosco e la valle si apre. Nei pressi di unalpeggio trovo i primi cartelli illustrativi sul-l’operato dello Snow LeopardTrust. Metto la firma (che ser-virà per il computo metrico deipartecipanti) e ne approfittoper chiedere informazioni a unsignore, anch’egli lì per l’evento.“Andiamo verso la Punta Bassadi Monte di Croce (Kleine Kreuz-spitze), una classica della zona”mi spiega gentilmente indican-domi anche la vicina CimaGrande, più impegnativa e se-vera. Superati altri due punti il-lustrativi, giungo a un colledove sono posizionati gli ultimicartelli. Da lì alla cima il per-

corso è breve e, salito l’ultimo pendio, eccomi invetta. Qui scambio qualche parola con dei sim-patici ragazzi di Belluno e con Luca Dragoni, an-ch’egli lì a godersi la giornata. La discesa è ra-pida e gradevole, su buona neve anche nelbosco iniziale. All’arrivo mi aspetta un ottimopiatto di pasta in compagnia dello staff Dynafite degli amici di Belluno, che chiude degna-mente il mio primo Snow Leopard Day.

Esito della tappa – L’evento di Racines ha per-messo a Dynafit di raccogliere 484 euro graziealla partecipazione di 70 persone che hannocoperto 48.400 metri di dislivello. Contandoanche la tappa tenutasi all’Alpe Devero, i dueeventi italiani hanno mosso 190 persone ehanno consentito di raccogliere un totale di1197,94 euro. Proprio un ottimo risultato! I com-plimenti vanno a tutti gli sci alpinisti che hannomesso entusiasmo e voglia di partecipare. Maanche a Dynafit per l’impegno profuso, speran-do che questo sia un arrivederci.

Test sul campo Il 10 e il 24 marzo circa 190 appassionati hanno animatodue giornate di sci alpinismo e beneficienza

16 |Numero 4 / 2012|

TLT 5 MOUNTAIN TF-XQuesto scarpone rappresenta la scelta vincente

per i tour più lunghi e tecnici e con dislivelli impor-tanti. Grazie alla suola corta e alla perfetta com-patibilità con i ramponi, questo modello é adattoanche ai tour con difficili passaggi di arrampicatasu roccia e ghiaccio. La lingua aggiuntivaDownhill Booster incrementa la rigidità frontalenecessaria per affrontare le discese più ripi-de e tecniche. Il sistema Ultra Lock, derivatodal modello da gara Dynafit, oltre a garantireuna rotazione del gambetto e una libertà dimovimento ottimali, può essere rapidamenteimpostato sulla modalità walk o ski con unsemplice gesto della mano. La versioneMountain, con gambetto in Pebax per unottimo rapporto peso-prestazioni in disce-sa, è concepita per un gruppo target piùampio ed è disponibile con due tipi discarpetta interna.

Caratteristiche tecniche - Il modellopesa 1225 gr ed è disponibile nei coloriwhite/green e nelle misure dalla 22,5 alla30,5. Presenta scafo Grilamid, gambetto Pebac,leva Ultra-Lock-System. Propone inclinazione di15° + camminata e rotazione del gambetto di 60°.

FeedbackSalita - La leggerezza nello sci alpinismo ormai èun fattore determinante e questo scarpone, con isuoi 1225 gr su un paio di misura 27,5, soddisfa

appieno questo requisito, molto gradito special-mente nella fase di risalita. L'ampia escursione delgambetto (60°) offre la possibilità di passi lunghi eun ottimo trascinamento dello sci, mentre la sago-ma affusolata che evita volumi superflui garanti-sce precisione durante le inversioni e nei trattitecnici, in traverso. Ad esempio negli ultimi metrisotto la cima è stato necessario utilizzare bene sia

le pelli che le lamine. La forma delloscafo, ideale per chi ha piante larghe,

è concepita per rimanere perfetta-mente adesa al tallone, allargandosiall’altezza dell’inizio delle dita. Discesa - La velocità di chiusura con-ferita dal sistema Ultra-Lock-System èdavvero da elogiare. Non tanto per la

rapidità in sé (io sono lontano dal mondorace), quanto per tutta quella serie di

azioni spesso scomode e fatico-se per via di freddo,

guanti o neve incro-stata che general-mente occorrono per

chiudere gli scarponi.Con questo modello, una volta selezionata latacca di riferimento per il gancio superiore (e lo sipuò fare alla macchina), non bisogna fare altroche chiudere la leva e si ha anche già impostatala posizione di discesa. Nonostante i soli dueganci e il peso contenuto, quindi, lo scarponegarantisce un’ottima chiusura per una sciata sem-pre precisa e sicura.

ST SE7EN SUMMITSQuesti sci sono perfetti per le

vette più alte dei sette continenti,dove si trovano diversi tipi dineve e di terreno. Che sia sul ripi-do versante nord-orientaledell’Everest o sul monte Vinson incondizioni meteorologiche estre-me, questo sci è pronto per ognisfida. L’ampia sciancratura dellaspatola e il raggio ridotto dellacoda dello sci garantiscono unalto margine di errore e allo stes-so tempo precisione su ogni tipodi terreno.

Caratteristiche tecniche - Ilmodello pesa tra i 1080 e i 1420 gred è disponibile nei coloriwood/white, wood/red con scian-cratura da 110-78-97 a 113-80-100.Ha un raggio da 19/15 a 26/22 mte presenta shell inferiore in fibrabiassiale rinforzata in carbonio eshell superiore in fibra quadrias-siale rinforzata in fibra di vetro. Lasoletta da competizione è in grafi-te e garantisce sciata perfetta eottimo assorbimento degli impatti.Da ultimo l’anima è in legno diPaulownia ultraleggero con inser-ti in legno di faggio e bamboo.

FeedbackSalita - Lo sci offre ottima tenutadi lamina nei traversi nonostantela sciancratura (abbastanzaaccentuata in punta, ma ridottain coda) e precisione nelle inver-sioni. La sciancratura della puntanon vincola in alcun modo lacamminata. Lo sci è dedicato alloski touring in generale, senzaalcun limite per tracciati impe-gnativi e alpinistici. Il peso conte-nuto è solo l'ultima arma in più diquesto eccellente attrezzo.Discesa - Come dice la presenta-zione Dynafit, questo modellogarantisce un ampio margine dierrore che ho testato personal-mente. È dunque un attrezzo faci-lissimo da sciare e da condurre,persino su nevi complicate. Laneve sul percorso per lunghi trat-ti era buona, ma ho incontratoalcune zone di crosta o con neverotta o dura: sembrava nonesserci differenza. Il ridotto rag-gio di curvatura inoltre conferi-sce allo sci rapidità di esecuzio-ne della curva, per serpentinestrette e divertenti. Questi scisono dunque davvero adatti atutti i terreni.

I MATERIALI TESTATI DAL NOSTRO INVIATO ANDREA BRAGA

Snow Leopard Day 2012, anche l’Italia fa la sua parteDopo il successo dell’evento all’Alpe Devero, l’iniziativa Dynafit ha fatto tappa a Racines. I due eventiinsieme hanno consentito di destinare 1.200 euro alla salvaguardia del leopardo delle nevi.

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A cura diSIMONe BerTI

Il telemark: per tanti sciatori una tecnica antica,alcuni usano ancora il termine “vecchia”. Effetti-vamente è stata inventata a metà del 1800, maad oggi si sta sempre più riscoprendo e valoriz-zando: uno stile estremamente elegante, nonchéuno dei più stimolanti e liberi che si possono af-frontare sulla neve. Una disciplina che, seppur da-tata, è ancora arzilla, si è evoluta, ha stile ed ègiovanile. Prova del fatto è data anche dalla suariscoperta da parte dei freestyler, che hanno tro-vato nel tallone libero un nuovo modo di espri-mersi nei park, realizzando trick unici e partico-lari. Abbiamo voluto saperne di più da Daniele“Lino” Girardi, maestro di sci specializzato in free-ride, freestyle e telemark (sponsorizzato da K2,Crispi, TwentyTwo Designes e Tryonic Protec-tions), oltre che allenatore di un team di ragazzia Madonna di Campiglio, la Freestyle Academy.Grazie all'aiuto di Mariano Valcanover e GiulianoPederiva di Telemark Snow Events (vedi box afianco), sta cercando di spingere i telemarkernello snowpark.

Iniziamo con un po’ di storia. Quando si èricominciato a riscoprire questa disciplina?

I primi a riscoprire il telemark sono stati gliamericani, negli anni '70. Poi via via si è arrivatianche nel vecchio continente, a partire dallaNorvegia, dove ancora si vedono delle famiglieandare a fare spesa scendendo le colline, pie-gando il ginocchio e liberando il tallone, per con-tinuare nei paesi a ridosso delle Alpi. In Italia,come per lo snowboard e lo ski freestyle, lariscoperta del telemark è arrivata a rilento, maanno dopo anno sempre più amanti della mon-tagna hanno voglia di provare nuove sensazioni,di distaccarsi dalla routine dello sci alpino.Ovviamente i materiali e la tecnica si stannoevolvendo, tanto che anche il tallone libero hafatto il suo ingresso nello snowpark per affronta-re box, rail, kicker, pipe e trick. Non è più soloper snowboarder, ma è coabitato da skiers. E oragli skiers stanno mutando.

Quando hai cominciato a “liberare il tallo-ne” nel park?

Ho iniziato a girare in park lo scorso fine sta-gione dopo una mattinata di pieghe in pista:

essendo un freestyler il richiamo del park è statotroppo forte. Ho iniziato ad attaccare i kicker cheprima affrontavo con il pensiero “Cavoli, chissàcom'è col tallone libero”. E sapete una cosa? Éuna figata, come d'altra parte il freestyle ingenerale. La crew con cui giro mi dava del pazzo,ma io ho sentito un ulteriore stimolo unitoall'adrenalina che mi dava quando giro con gliattacchi normali. E quindi ho continuato a girarein park sia con gli uni che col tallone libero.

Come si è sviluppata la tua collaborazionecon TSE?

Grazie a Mariano e Giuliano di TSE mi è statadata l'opportunità di inserire per la prima voltain Senales, durante il Telemark Opening, la pos-sibilità di portare i ragazzi in park. L'obiettivo diTSE è quello di promuovere il telemark. Da partemia, in particolar modo, nel park. Mi piacerebbeche altri che girano col telemark si facesserovedere o sentire (perchè so di non essere il solo)anche solo per una giornata di riding. Per gasar-ci un po' assieme. Anzi, colgo l’occasione perinvitarli al Telemark Summer Camp, dal 26 giu-gno al 1 luglio.

Cosa si prova a saltare in telemark?Le sensazioni sono diverse perchè nel fare

trick col tallone libero lo stacco dai kicker è leg-germente diverso. In primis non è sempre“uguale” a ogni uscita: essendo attaccato sola-mente nella parte anteriore del piede, puoidecidere di sfruttare anche quella libertà dialzare il tallone. Ma non sempre è regolarequindi la tua attenzione deve essere costante-mente attiva e attenta a ciò che fai. Forse èproprio questo che mi piace: la consapevolez-za di avere sempre il rischio, dato dal tallonelibero, di “cannare” lo stacco è un valoreaggiunto quando chiudi il trick.

Spiegaci un po’ come cambiano le dinamichenel park.

In aria grazie ai nuovi attacchi moderni sia 75mm che NTN lo sci non si stacca molto dalloscarpone quindi non vai a perderlo “a penzolo-ni” come molti mi chiedono quando mi vedonoin park. Ma la possibilità di staccarlo: wow! Coni grab apri le porte a nuove possibilità di stile efigure. Già solo fare un truck drive portando ilnose verso il petto cambia molto la figura del

grab e le sensazioni si amplificano ancora dipiù. Cosa non indifferente è affrontare i box e irail. La precisione deve aumentare molto poi-ché se finisci per sbaglio sul nose non c'è il tal-lone bloccato che ti aiuta con la struttura dellosci, li ti chiudi a libro sul rail (sensazione prova-ta e vi assicuro che non è carino picchiarci unginocchio). Però anche qui il mondo dello slidesi apre a nuovi trick. Poiché una struttura puòessere affrontata in posizione telemark o addi-rittura in equilibrio sulle due punte (cosa chenon sempre viene ma gasa un sacco). Anchenei sex change o switch up devi sempre tenerconto che lo sci non è tutto quanto sotto il tuopiede, ma si può staccare.

Le maggiori difficoltà?La parte se vogliamo però più da tenere a

bada e che cambia molto le sensazioni dal tal-lone fisso è l'atterraggio. Non tanto quandoatterri in posizione forward (cioè normalmente)ma quando vai negli atterraggi in switch (cioèall'indietro). La precisione è fondamentale altri-menti il rischio di prendere una facciata sul lan-ding è quasi assicurato se rimani troppo sbilan-ciato in avanti. Gli atterraggi possono esserechiusi sia a piè pari che in posizione telemark,spesso dipende proprio dalla precisione del tricko dall'atterraggio da gestire. Ma a parte questo,il resto è gasare.www.freestyleacademy.it

L’emozionedel tallone liberonello snowparkUna delle discipline sciistiche più antichefa il suo ingresso su kicker e rail. Con camp,eventi e academy in collaborazione con TSE.

Trend Alla scoperta del telemark freestylein compagnia di Daniele Girardi

|Numero 4 / 2012|

Sono passati ormai 5 anni da quando nel2007 Mariano Valcanover e GiulianoPederiva, insieme a un nutrito gruppo diamici, proponevano il primo raduno nazio-nale di telemark in Val Senales.Oggi questo appuntamento èdiventato un punto fisso per ipraticanti della disciplina cheinsieme a un numero veramentegrande di eventi, circa trenta sututto il territorio italiano, vivaciz-za le settimane e i week end dimolte stazioni delle Alpi e degliAppennini, con l’obiettivo dipromuovere e far conoscerela tecnica del telemark.Entusiasmo e allegria hanno contraddistintogli appuntamenti dove TSE (Telemark SnowEvents) ha proposto la sua attività, il piaceredi riscoprire dei valori e dei concetti ormaidimenticati, di pari passo con il consensodegli operatori turistici che, riscontrando unottimo servizio, si ripropongono per conti-nuare nella collaborazione e motivano TSE acontinuare su questa strada.

2011/12I numeri della stagione 2011/12 sono

molto positivi: circa 2000 test, di cui 1000associati all’azione “telemark imprinting”,che equivale alle “istruzioni all’uso” dell’at-

trezzatura. Numeri che rappresentano un’ul-teriore sorpresa per un inverno dove la neveha penalizzato gli appassionati del fuoripista come sono i telemarker. Nonostante

questo quasi tutti i duemila testsono stati fatti da neofiti o personepraticanti altri sport, nuova linfaquindi per la tecnica madre enuovo entusiasmo per chi, conpassione e coraggio, organizza epromuove il telemark in Italia. Lastagione terminerà il prossimo giu-gno con l’appuntamento estivo in

Val Senales, il TelemarkSummer Camp, in occasione

del quale verranno proposticorsi per bambini e adulti, clinic telemark,corso freestyle a tallone libero.

2012/13Per la prossima stagione TSE, in collabo-

razione con le aziende di settore, proporràun convegno Nazionale. I principali attoridel settore potranno così confrontarsi perorganizzare un’azione forte per un nuovo econcreto rilancio della pratica del telemark.Inoltre saranno presenti alla Fiera Skipass aModena e riproporranno un calendarioricco di eventi.

www.telemarksnowevents

TSE: UNA STAGIONE A TUTTO TELEMARK

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A cura diMONICA VIGANò

La sostenibilità è un tema sempre più impor-tante nel mercato outdoor. E lo sa bene W.L.Gore & Associates, in prima linea sul fronteecologico. Risale infatti al 1996 l’adozionedell’Oeko-Tex Standard 100 - inventato da circa15 istituti tessili, rappresentanti di altrettantipaesi europei - per i suoi prodotti Gore-Tex eWindstopper. Nel 2010, poi, l’adesione aglistandard bluesign (che certificano il lato eco-friendly dell’intera catena di produzione tessi-le) nei processi manifatturieri Gore ha portatol’attenzione al sostenibile dell’azienda a unlivello superiore. Per la prima volta per l’inver-no 2012/13 Gore è in grado di offrire al mer-cato una linea di Gore-Tex a due strati e lami-nati Windstopper che sono completamentecertificati bluesign. Questo significa che perfi-no tutti i materiali tessili che Gore acquista daisuoi fornitori per realizzare i laminati rispetta-no gli standard bluesign e al contempo i rigidiparametri di qualità Gore. Di questa nuova “eraverde” dell’azienda ci ha parlato BernhardKiehl, fabrics division sustainability leader perGore dal 2009.

Cosa comporta la conquista della certifica-zione bluesign?

Lo standard bluesign avvicina tre tipologie dipartner: marchi e rivenditori che fornisconobeni confezionati, industrie tessili che propon-gono tessuti e fornitori di prodotti chimici cheoffrono composti chimici. Gore, in quanto for-nitore di laminati tessili, è un partner manifat-turiero. Tutti i siti produttivi Gore nel mondodedicati alla creazione di tessuti funzionalihanno superato le valutazioni e hanno adotta-to gli standard bluesign. L’Oeko-Tex Standard100 ha riconosciuto l’assenza di elementi chi-mici dannosi nei tessuti. Ora i tessuti approva-ti bluesign spostano questa attenzione all’eco-logia a un livello superiore.

Rispettare gli standard buesign ha un costoche si riversa sul cliente finale?

Una volta ottenuto il riconoscimento, occorreacquistare la licenza per utilizzare il marchiobluesign. Questo ha certamente un costo ma ilriconoscimento consente di migliorare la catenaproduttiva e dunque di diminuire gli scarti e imateriali utilizzati. E questo compensa il costodella licenza. Quindi a lungo termine la certifica-zione bluesign ripaga l’investimento fatto perottenerla. Non porta dunque a un giustificatoaumento di prezzo del prodotto finito. In particolare cosa attesta questo riconosci-mento?

Questa certificazione indica che i tessuti Gorecon membrana ePTFE sono realizzati responsa-bilmente nel pieno rispetto dell’ambiente enella totale sicurezza dei lavoratori. Al contem-po assicurano il massimo della sicurezza al con-

sumatore. Proporre capi con questa certificazio-ne non significa solo che Gore adotta gli stan-dard bluesign nei suoi processi produttivi, maanche che i fornitori di materiale tessile offronoall’azienda prodotti anch’essi certificati bluesign.Stiamo promuovendo questo approccio ai nostripartner in tutto il mondo. Sono convinto chesempre più aziende di abbigliamento adotte-ranno gli standard bluesign nel proprio portfolionon appena Gore amplierà il proprio range dilaminati certificati. Il nostro obiettivo è quello diavere la maggioranza di laminati Gore-Tex eWindstopper approvati bluesign entro tre anni. Al momento che percentuale dell’offerta dilaminati Gore rispetta gli standard?

Per l’inverno 2012/13 parliamo del 20% deilaminati Gore-Tex. Per la stagione 2013/14questa offerta potrebbe aumentare al 50%, aseconda di quanti fornitori di tessuti Gore riusci-ranno ad ottenere la certificazione bluesign peri loro prodotti. Abbiamo un chiaro piano perincrementare la nostra offerta. Il raggiungimen-to di un accordo con un fornitore per aderire alletecnologie bluesign e l’implementazione com-pleta dello standard nella propria produzionerichiedono in media due anni. L’aspetto ecologi-co dei nostri prodotti non riguarda solo durabili-tà, idrorepellenza, resistenza al vento e traspira-zione ma anche l’adozione di pratiche di lavora-zione sostenibili.Quali vostri clienti adottano anch’essi lostandard bluesign?

Haglöfs, Patagonia e The North Face sono inostri clienti più attivi sul fronte ecologico e sonotutti riconosciuti bluesign. Più di recente hannoaderito a questi standard Mammut e Burton (dasegnalare che ultimamente anche La Sportiva,con l’entrata nel settore dell’abbigliamento tec-nico da ski alp, è diventata bluesign member,ndr). Da parte nostra, c’è interesse a promuove-re la certificazione ma non obblighiamo i nostriclienti a seguire le nostre orme. Tuttavia è indub-bio che ci sia un numero crescente di marchi cheaderiscono agli standard bluesign.

Pensate di adottare certificazioni similarianche sul fronte footwear?

In realtà è molto difficile definire degli stan-dard ecologici da applicare al segmento calzatu-re ma non nascondo che in futuro non ci dispia-cerebbe avere un laminato certificato bluesignper il nostro footwear.Questo riconoscimento cambierà il vostroapproccio al prodotto?

No. Il focus dell’azienda è e rimane sullacreazione di prodotti durevoli e performanti.Tra l’altro il fatto di proporre un capo durevoleè di per se un atteggiamento eco-friendly. Seanziché comprare una giacca ogni due anni ilcliente può usare la stessa per cinque anni,significa che l’azienda può ridurre la sua produ-zione e dunque anche i consumi e gli scarti. Ilriconoscimento bluesign migliorerà il profiloecologico dei nostri prodotti, che in primis peròdevono essere durevoli. Nessun cambio di strategia nemmeno alivello di marketing?

I nostri piani di marketing si sono semprefocalizzati sul prodotto. Il riconoscimento blue-sign non ci porterà a incentrare le nostre futurecampagne sull’ecologia. Che comunque rivesteun ruolo importante nella nostra azienda. Infattimonitoriamo attentamente il nostro impattoambientale registrando e valutando ogniimmissione secondo un metodo scientifico. Chi gestisce le iniziative più ecologiche?

Possiamo contare su un team dedicato. Adesso si aggiungono a volte persone che lavora-no in altre divisioni Gore e che danno il loro con-tributo volontario in iniziative eco-friendly.

Gore semprepiù green graziea bluesignI primi laminati Gore-Tex e Windstopper certificati rappresentano il 20% dell’intera offerta. Percentualeche probabilmente salirà al 50% il prossimo anno.

Focus on La parola a Bernhard Kiehl, fabrics division sustainability leader di W.L. Gore & Associates

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La certificazione bluesign non è l’unico highlightdell’inverno 2012/13 di casa Gore. L’azienda ha in-fatti puntato in nuove direzioni soprattutto nel-l’elasticità e nell’animo active dei suoi prodotti.

PRODOTTI “ALL WAY ELASTICS”L’elasticità e la libertà di movimento sono fattorichiave per valutare il comfort di un capo d’abbi-gliamento e soddisfano un’esigenza dettata dallostile di vita cui siamo abituati. Essere flessibili èuna caratteristica degli sport individuali. E si ri-flette perfettamente nei sei nuovi prodotti Gore-Tex “all way elastics”. Per l’inverno 2012/13, infatti,diversi clienti Gore tra cui Peak Performance,DKB e Powderhorn hanno presentato le primeproposte realizzate con laminati Gore-Tex elasticiin ogni direzione. Questi capi innovativi assicuranouna maggior mobilità in qualsiasi tipo di sport. Ol-

tre all’elasticità e ai dettagli morbidi e sobri, i nuoviprodotti Gore-Tex tengono fede alla filosofia delbrand: come tutte le produzioni Gore-Tex anchequeste sono infatti durevoli nel tempo, resistenti aacqua e vento, traspiranti.

PRODOTTI “GORE-TEX PRO” E “GORE-TEX ACTIVE” Ogni amante dell’outdoor deve studiare il mi-glior outfit per una determinata attività in basealla funzionalità dei capi. Solo scegliendo ilcorretto abbigliamento è possibile ottenere lamiglior performance in ogni situazione. “Ognicategoria di prodotto Gore-Tex è caratterizzatada una laminazione distintiva con determinatitipi di membrana, processo produttivo e sceltatessile. In ciascuna classe prodotto inseriremouna serie di innovazioni nei prossimi anni”, di-chiara Thomas Kiebler, European marketing

leader di Gore. Rientrano nell’offerta i prodottiGore-Tex Active e Gore-Tex Pro, le cui diffe-renze sono evidenziate nello schema sopra:

- Gore-Tex Active: i capi di questa categoria si ri-volgono a mountain bike, trail running, ski tou-ring, speed mountaineering e altre attività adelevato sforzo aerobico. I prodotti realizzati contecnologia Gore-Tex Active sono costruiti pergarantire la massima traspirabilità e sono idealiper attività diurne dall’elevato impegno aero-bico. Tutti i componenti assicurano la migliorgestione del sudore per garantire traspirabilità

e comfort. La performance è anche agevolatada un taglio aderente e da un design minimali-stico.

- Gore-Tex Pro: i prodotti di questa categoriasono disegnati per chi trascorre molto tempoall’aria aperta in condizioni estreme. I capi contecnologia Gore-Tex Pro assicurano resistenzae sono ideali per un uso continuativo edestremo. Tutti i componenti garantiscono dura-bilità del capo. Tutti i capi rientranti in questacategoria sono sottoposti ai rigidi test ideatida Gore.

CLASSE PRODOTTO Resistenza Gestione sudore Idrorepellenza Resistenza al ventoA PROPOSITO DELLE NOVITÀ PRESENTATE A ISPO 2012

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L’obiettivo di Bluesign Technolo-gies AG, società indipendente sviz-zera, è quello di certificare produttoriche per la fabbricazione e la finituradi fibre naturali e sintetiche utilizzanoprodotti che rispondono a rigidi cri-teri. Questa società monitora l’interoprocesso di produzione e suggerisceeventuali componenti alternativi,equivalenti e non nocivi sulla basedel principio Best Available Techno-logy (BAT, in questo caso Best Avai-lable Internal Technology perchéviene valutata e ottimizzata una tec-nologia già interna all’azienda moni-torata). Bluesign Technologies AGnon solo segue i più rigidi standardambientali del mondo ma applica an-che un suo parametro di valutazionedel rischio per la protezione del con-sumatore e dell’ambiente e per la si-curezza sul posto di lavoro. Pertantoquesta società offre ai suoi partneruna garanzia di sicurezza ambientalee produzione non nociva, oltre acreare trasparenza per il business, ilcliente e il pubblico.

QUALITÀ E GESTIONE DEL COSTOLa continua ottimizzazione di pro-

cessi operativi e di produzione attra-verso la valutazione bluesign portaalla massima efficienza di costo. Pro-muove inoltre uno sviluppo a lungotermine per fornitori chimici, aziendemanifatturiere, retailer e marchi.L’ambiente e la salute diventano cosìpilastri importanti per una strategiaaziendale di successo.

FUNZIONE E APPROCCIOLo standard bluesign si basa su

cinque principi di sostenibilità (fotosopra): produttività della risorsa,emissioni nell’aria, sicurezza sul po-sto di lavoro, emissioni nell’acqua esicurezza del consumatore. Per fareciò, utilizza l’approccio “gestione de-gli input”. Il focus non è sul prodottofinale ma sui componenti individualiche entrano nel processo produttivo.L’approccio non riguarda solo le ma-terie prima ma anche il consumo dirisorse. Questo garantisce l’uso di in-gredienti non nocivi durante ogni

fase intermedia del processo, che ri-sulta così pulito ed efficiente e portaa un prodotto finale completamentecertificato.

CRITERI PER SYSTEM PARTNERSLo standard bluesign prescrive di-

versi criteri che si suddividono tracriteri per system partners e criteriper materiali applicati. Quelli per ipartner di sistema seguono il princi-pio BAT. Pertanto lo standard blue-sign considera le tecnologie disponi-bili e individua le migliori procedureper definire una produzione che usi ilminor numero di risorse. Di conse-guenza i macchinari già esistentivengono utilizzati in maniera più effi-ciente e i processi già adottati sonoottimizzati. In questo modo vienemassimizzato il potenziale del part-ner senza trascurare l’aspetto ecolo-gico o tecnologico. Obiettivo di que-sta categoria di criteri è quello disviluppare e migliorare l’efficienzaecologica interna senza compromet-tere funzionalità, qualità o design. Ol-

tre ai principi di sostenibilità, i par-tner di sistema si attengono anche acriteri riguardanti la responsabilitàsociale nel rispetto dell’iniziativa in-ternazionale UN Global Compact.

CRITERI PER MATERIALI APPLICATII criteri per materiali valutano i rischi

complessivi e determinano i valori so-stenibili e accettabili del prodotto fi-nale oltre ai valori degli elementi chi-mici utilizzati nella sua realizzazione. Idati eco-tossicologici vengono tradottiin una valutazione comprensibile chefornisce immediate informazioni su ciòche deve essere considerato quandosi utilizza un prodotto chimico. Così icomponenti nella categoria blu rispet-tano tutti i criteri dello standard blue-sign. Quelli con valutazione grigia de-vono essere usati nel processoproduttivo solo in certe condizioni. Daultimo i componenti neri non incon-trano lo standard bluesign.

VISIONE DEL MERCATOIl cammino verso un futuro salu-

tare del mercato tessile è caratteriz-zato da tecnologie sicure, risorse so-stenibili e sicurezza del consuma-tore. Le principali aziende delmercato ne sono consapevoli e ri-spettano standard e valori che tute-lano l’ambiente, la salute e la sicu-rezza del consumatore. Quelleaziende che offrono prodotti non no-civi per uomini e ambiente sonoquelle che controllano il futuro del-l’intero business tessile. L’adozionedello standard bluesign è un chiaropasso in questa direzione.

www.bluesign.com

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SOTTO I RIFLETTORI IL BLUESIGN STANDARD: METODO DI ANALISI E CRITERI DI VALUTAZIONE

Produttività della risorsa Emissioni nell’aria Sicurezza sul posto di lavoro Emissioni nell’acqua Sicurezza del consumatore

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A cura diSIMONe BerTI

Due tappe indimenticabili e lo spettacolodelle alpi nostrane. Si è conclusa l’1 aprile laprima edizione del Rewoolution Winter Raid,l’evento sportivo multidisciplinare che, dopol’esordio estivo ai primi di ottobre sul Lago diGarda, ha proposto il divertimento del raidanche sulla neve. Due gli appuntamenti, duei successi: sulle Dolomiti (18 marzo) e aLivigno (1 aprile). I partecipanti hanno dovu-to affrontare le insidie e le difficoltà del ter-ritorio in un’avventura unica, capace di met-tere alla prova lo spirito di squadra di ognu-no di loro. I team infatti, formati da 3 perso-ne, hanno messo in evidenza le proprie abi-lità su neve in diverse e numerose prove spe-ciali, dallo slalom gigante allo skicross, finoal freeride, al freestyle e al chilometro lan-ciato, passando per salto su materassonegonfiabile e planata sull’acqua. Unico stru-mento guida il Road Book, attraverso il qualescegliere cosa affrontare e in che sequenza,cercando di selezionare il percorso migliore edi scovare i numerosi Check Point dissemina-ti sul territorio. Il tutto nel tempo limite sta-bilito. Punti supplementari potevano essereottenuti attraverso il Photo Contest. In palioun viaggio in Nuova Zelanda offerto da ZQ incollaborazione con Rewoolution per il teamal vertice della classifica globale nelle duetappe. Un altro viaggio è stato estratto asorte, solo per i team che hanno preso parte

a entrambi gli appuntamenti. Un’occasioneunica per visitare la sede degli allevamenti dipecore dell’azienda italiana specializzata nel-l’active wear in lana merino.

DOLOMITILa prima tappa ha avuto luogo ai piedi

delle Dolomiti, la cornice più bella per questoesordio. I 25 team iscritti, dotati di sci, tele-mark e snowboard, si sono dati appuntamen-to il mattino del 18 marzo presso il RaceOffice di Plan de Gralba, Road Book in manoalla partenza. Il “territorio di caccia” era com-preso in 5 suggestive valli: Val Gardena, Valdi Fassa, Alta Badia, Arabba e Marmolada.Sul gradino più alto del podio sono saliti, perla categoria pro, il team Italian Cowboys(composto da M. Murer, D. Schmalzl, A.Martini), che ha completato il percorso tota-lizzando 27.500 punti, mentre per la catego-ria amatori il team Spia Shop (M. Mazzola, A.Pilloni, E. Fornoni) che ha invece raccolto ben27.750 punti. Un primo passo importante peri ragazzi di Italian Cowboys, che hanno fin dasubito mostrato il loro valore ponendosi inpole position per il premio finale.

LIVIGNOPer la seconda e ultima tappa dei

Rewoolution Winter Raid l’appuntamento eraa Livigno, l’1 aprile. All’appello hanno rispo-sto 24 team, pronti a sfidarsi sulle nevi deicomprensori Carosello 3000 e Mottolino,seguendo lo stesso format adottato nel corso

della prima tappa. Una splendida giornata haaccolto i partecipanti ai nastri di partenza nelcentro del paese, in attesa dello start. Lediscipline e le prove speciali previste erano lemedesime, integrate ancora una volta dalphoto contest e dai Check Point disseminatisui due comprensori, tutti più o meno acces-sibili. Alla fine della giornata, come spessosuccede, i forti si riconfermano. Infatti anchea Livigno sono stati i team Italian Cowboys(M. Murer, D. Schmalzl, A. Martini), per i pro,e Spia Shop (M. Mazzola, A. Pilloni, E.Fornoni), per gli amatori, a piazzarsi al primoposto nelle rispettive categorie, totalizzando25.750 punti il primo e 24.500 punti il secon-do. Un dominio incontrastato. Così, alla pre-miazione finale, non restava che scoprire ilteam estratto a sorte per vincere il secondoviaggio in Nuova Zelanda con visita agli alle-vamenti Rewoolution. Il trio baciato dalla for-tuna è stato Ciumbarumba.

Con la proclamazione dei vincitori si è chiu-sa così la sessione invernale dei RewoolutionRaid. L’active wear brand italiano, specializ-zato nella lana merino, dà appuntamentoalle prossime due tappe estive che, semprein fantastiche località outdoor, vedranno gliatleti affrontare nuovi percorsi e diversediscipline.

www.rewoolution.it www.rewoolutionraid.com

Ben 25 team si sono sfidati in ognuna delle due tappe (Dolomiti e Livigno). In palio un viaggio in Nuova Zelanda offerto dal brand italiano di active wear.

Eventi Dopo l’esordio estivo, conclusa la prima edizione invernale dell’evento sportivo multidisciplinare

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PRO1° ITALIAN COWBOYS (M. Murer, D.Schmalzl, A. Martini) - 27.500 pt2° BATPIN (M. Riz, T. Cardelli, L. Cristian)- 26.250 pt3° POW POW (A. Radetti, M. Trevisan, M.Draghi) - 24.500 pt

AMATORI1° SPIA SHOP (M. Mazzola, A. Pilloni, E.Fornoni) - 27.750 pt2° SCIARE MAG TEAM (C. Cabiati, P.Boldrini, F. Mocnick) - 24.250 pt3° LAURIN (G. Giorgi, N. Giorgi, C. Giorgi)- 21.750 pt

PRO1° ITALIAN COWBOYS (M. Murer, D. Schmalze, A. Martini) - 25.750 pt2° I TRANSUMANTI (N. Zarattini, M. Cusini, J. Giacomelli) - 23.250 pt3° ROCK’N ROCK (L. Albrisi, R. Marzucchi, G. Rizzi) - 20.750 pt

AMATORI1° SPIA SHOP (M. Mazzola, A. Pilloni, E. P.Fornoni) - 24.500 punti pt2° SCIARE MAG TEAM (C. Cabiati, P. Boldrini, F. Mocnick) - 22.500 pt3° TELEMONTENEVE DREAMING NZ (A. Giacomelli, F. Silvestri, L. Pedrana) -22.000 pt

CLASSIFICA TAPPA DOLOMITI

CLASSIFICA TAPPA LIVIGNO

Rewoolution Winter Raid doppio successo sulla neve

Un’occhiata al Road Book per decidere il percorso migliore. Non sempre i check point sono raggiungibili con gli impianti di risalita. Uno scatto al check point e 500 punti in saccocia.

Pronti, partenza, via! Lo start della prima tappa sulle Dolomiti. Un bel salto durante la prova di skicross.

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REWOOLUTION EXPERIENCE TOUR

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In occasione della tappa d’apertura ha preso il via anche ilRewoolution Experience Tour, un itinerario emozionale con loscopo di far toccare con mano i benefici e le qualitàdell’innovativa linea di abbigliamento realizzata in pura lanaMerino, firmata Rewolution e totalmente Made in Italy. Un gonfiabile promozionale ha perciò accompagnato le duetappe del raid per dare maggiore visibilità a immagine eprodotti Rewoolution. All’interno dell’igloo era infatti esposta la collezione ed era possibile poi effettuare tre test di prodotto(sun effect test, smell test, blind test). Contemporaneamentevenivano proiettati dei video sugli allevamenti in NuovaZelanda, sul consorzio lana ZQ e sui processi di lavorazioneche portano a realizzare il prodotto finito. A completare questoforte legame tra Italia e Nuova Zelanda, era offerto un aperitivoa base di degustazione di prodotti tipici italiani uniti a vinineozelandesi. Il Rewoolution Experience Tour, partito giovedì 15 e venerdì 16 marzo in Alta Badia, si è poi spostato in Val Gardena, campo base del primo raid, per poi seguire a Livigno (31 marzo/1 aprile).

A PROPOSITO DI ....Nato dal know how e dall’esperienza di

una delle più importanti e storiche aziendedel distretto della lana biellese, il gruppoReda, il brand activewear Rewoolution si èaffacciato sul mercato sportivo outdoor loscorso inverno. L’obiettivo del giovanemarchio è quello di affermarsi e di imporsiall’attenzione di operatori e consumer gra-zie a qualità, elevate performance e spic-cata sensibilità eco-friendly. Oltre che,ovviamente, a eventi di grande richiamocome il Garda Lake Raid e i Winter Raid.

100% OIL-FREESi tratta di un marchio di active-wear

“100% Oil-Free”: i capi sono realizzati conpura lana Merino biodegradabile prove-niente da pecore allevate nelle fattorie in

Nuova Zelanda (Reda è proprietaria di30mila ettari di territorio) e certificataZque (indica che gli animali sono allevatisecondo certi criteri e che la terra è colti-vata secondo determinati parametri). Ilmarchio segue una filiera controllata eguidata dal principio di sostenibilità checomporta non solo la tutela dell'ambiente,ma soprattutto un costante controllo qua-litativo al fine di ridurre al minimo l'impat-to ambientale.

LA FIBRAI capi Rewoolution sono anzitutto con-

fortevoli, non pungono sulla pelle e sonocaratterizzati da una naturale morbidezzaottenuta grazie all’unicità e alla finezzadella fibra utilizzata (17,7 micron di diame-

tro), risultato del più evoluto mix di innova-zioni e tecnologie di finissaggio e all’inno-vativo sistema di filatura Compact³. Graziea un’applicazione inedita nel mondo deifilati, ossia uno speciale sistema di cucitu-ra denominato “tre aghi”, le cuciture risul-tano più nitide e leggere, dotate di grandeelasticità e resistenza. La complessastruttura della fibra Rewoolution garanti-sce un alto potere assorbente (oltre il 35%del suo peso, contro il 5% di una fibra sin-tetica) che permette di asciugare più velo-cemente il sudore impedendo la formazio-ne di cattivi odori. Inoltre presenta unlivello di traspirabilità eccellente. La lanaMerino infatti risponde attivamente allefluttuazioni della temperatura corporea,assicurando così una perfetta termorego-

lazione. Lo scambio di calore tra corpo eambiente è agevolato dal numero di fibrecontenute nel filo che, assorbendo unamaggiore quantità di sudore, riduconol’umidità della pelle e favoriscono un natu-rale e costante equilibrio termico. La lananon isola solo dal freddo, ma anche dalcaldo e uno degli obiettivi di Rewoolutionè di far riscoprire l'elevato potere di isola-mento termico delle fibre in lana Merino. Aparità di peso la lana è più performante di2-4 gradi rispetto a qualsiasi altro filato. Sipossono fare fibre sintetiche più cave opiù performanti ma non si possono inassoluto replicare le stesse caratteristi-che della lana Merino naturale. A tuttoquesto si aggiunge un ulteriore valoreassoluto, il Made in Italy.

Un simpatico vichingo posa tra le nevi di Livigno per qualche punto bonus. In alto la prova di chilometro lanciato. A destra slalom gigante.

Uno snowboarder si esibisce nella prova di planata sull’acqua.

Il team Italian Cowboys vincitore di entrambele tappe, premiato alla prima sulle Dolomiti.

Chumbarumba e Italian Cowboys, premiati con il viaggio in Nuova Zelanda.

In volo sul materassone gonfiabile.

Un team di giovani promesse.

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A cura diMONICA VIGANò e BeNedeTTO SIrONI

Ha un grandissimo potenziale, che abbraccia siala montagna che la città. Questa sua capacità direinventarsi e di adattarsi a climi e panorami la ren-dono una delle attività più brillanti e dinamiche delmondo outdoor. Crisi o non crisi, l’arrampicata c’èed è destinata a consolidarsi ulteriormente. Certoanche considerando tutte le sue accezioni (dallostreet all’indoor climbing) in Italia ancora non haraggiunto i grandi numeri di paesi quali Francia eGermania, ma comunque anche i dati iniziano adessere interessanti. Con una prospettiva olimpica,visto che è entrata nella short list delle disciplineche nel 2013 si contenderanno un posto nel pro-gramma delle Olimpiadi 2020. In questo articoloconcentriamo l’attenzione sulla FASI e i suoi nu-meri, senza dimenticare tutto il resto (molti altrispunti li trovate nelle prossime pagine).

IL CLIMBING IN NUMERI - L’importanza dell’ar-rampicata è dimostrata dai numeri registrati dallaFASI (Federazione Arrampicata Sportiva Italiana),secondo la quale nel 2011 si contavano oltre 200società sportive, 100 gare organizzate in Italia, 5comitati regionali, 13mila tesserati e circa 200milapraticanti amatoriali. Numeri che ci si aspetta cre-scano nel 2012 del 10% sul fronte società e del20% in termini di tesserati (grandi in questo sensoi contributi da parte di Piemonte, Lombardia, Emi-lia Romagna e Veneto). Sempre parlando di tesse-rati, rappresentati per il 90% da atleti e per il 10%da agonisti, sono importanti le presenze nei varieventi promossi dalla Federazione. In media, se-condo il responsabile comunicazione e marketingAntonio Ungaro, partecipano alle gare giovanili ea quelle regionali circa 50 atleti, mentre sono circa100 gli iscritti a ogni appuntamento nazionale. Daultimo ricordiamo che il potenziale di riferimentodella FASI e in generale del climbing in Italia ri-guarda circa 500mila persone.

NOVITÀ DALLA FEDERAZIONE - Il crescente inte-resse nei confronti dell’arrampicata è dimostratoanche dai passi in avanti compiuti dalla FASI che,in attesa di un riconoscimento da parte del CONIdello status di Federazione Sportiva Nazionale, haottenuto a inizio 2011 il riconoscimento da partedel CIP (Comitato Italiano Paralimpico) di Disci-plina Sportiva Paralimpica. Tra le manovre più re-centi, oltre all’apertura di un canale YouTube dedi-cato, spicca la nomina di un nuovo tecnico dellanazionale maggiore (Marco Ronchi) in carica dafine 2011. Marco, che va a sostituire Gian PaoloScialpi e lavora dal 1992 come istruttore di arram-picata presso il centro di addestramento alpino diMoena della Polizia di Stato, si occuperà della ge-stione delle squadre nazionali assolute. Per laprima volta la FASI, grazie anche alla disponibilitàdel corpo della Polizia, può disporre di un tecnicoche lavora a tempo pieno a questa funzione. No-vità anche sul fronte competizione, con nuovi re-golamenti di gara e dell’internazionale lead, oltrea nuove regole per l’accesso alle nazionali e unnuovo statuto. Da ultimo ricordiamo che in base aun protocollo d’intesa CONI e Ministero della Pub-blica Istruzione, l’arrampicata fa parte del pro-gramma di “alfabetizzazione motoria” delle scuole

primarie, riconoscendo così definitivamente il va-lore educativo di questa disciplina. Tra le altre ini-ziative “non agonistiche”, la FASI promuove diverseattività, dai Campionati studenteschi e universitarialla Giornata Nazionale dello Sport Paralimpico,senza dimenticare i Campionati Italiani Vigili delFuoco. Tutte manifestazioni che hanno contribuitoa costruire un rapporto sempre più stretto con Entilocali, territorio e persone.

GLI IMPEGNI DELLA FASI - La Federazione, che haall’attivo anche la rivista “Sport Arrampicata” condue uscite annuali, è protagonista di diverse inizia-tive. Periodicamente, ad esempio, organizza corsiper istruttori di livello 1, 2 o 3. Partecipa poi a di-versi convegni oltre a patrocinare eventi e circuiti.In particolare, parlando di Calendario Nazionale2012 Senior, si conteranno 5 prove di Coppa ItaliaBoulder, 5 prove Lead e 4 prove Speed. Per quantoriguarda invece i Campionati Italiani, il 20 e 21 ot-tobre all’Aprica si celebreranno quelli Lead mentresi attende la conferma delle date e delle localitàper le specialità Boulder e Speed. Sul fronte mon-diale non mancherà poi il circuito di Coppa delMondo e l’appuntamento con i Campionati Mon-diali. È stata cancellata la tappa del mondiale di Mi-lan Climbing, che ha esordito nel 2011 in qualitàdi prima tappa di Coppa del Mondo di ArrampicataSportiva. Allo stesso modo il comitato organizzatoredel Rock Master di Arco non prevederà più l’IFSCClimbing World Championship che aveva ancheospitato il Campionato Mondiale Paraclimbing. Tut-tavia non mancheranno novità nel celebre RockMaster, che grazie a un nuovo format si trasformerà

in un vero e proprio Festival (vedi a pag. 28).

DUE PAROLE SUL PARACLIMB - A proposito di di-sabilità, non possiamo non ricordare l’impegnoprofuso dalla FASI su questo fronte a partire da undistinguo: gli eventi special climb sono dedicati adisabili mentali mentre gli appuntamenti para-climb sono per atleti con disabilità fisiche. Un con-sistente numero di disabili in questi anni si è avvi-cinato all’arrampicata, al punto che la disabilità èentrata a far parte della storia stessa della Federa-zione. Così, al di là del riconoscimento della disci-plina da parte del CIP (vedi sopra), la FASI può con-tare su alcuni dirigenti che sono anche paratleti (tratutti il delegato regionale della Toscana Alessio Cor-namusini e il CT della Nazionale Paraclimb Mauri-zio Marsigli). Riprendendo il discorso del Campio-nato Mondiale Paraclimbing ospitato ad Arco nel2011, che ha attirato 35 atleti in rappresentanza di10 nazioni, come non ricordare le lodevoli perfor-mance della Rappresentativa Azzurra. Un teamche l’ha decisamente fatta da padrona sia in ter-mini numerici che di medaglie, conquistando 4medaglie d’oro, 4 d’argento e 3 di bronzo. L’Italianel complesso ha terminato al primo posto per nu-mero di medaglie vinte, al terzo nel medagliere sesi contano i titoli conquistati alle spalle di Spagnae Russia. Questi risultati sono stati ottenuti con 7differenti atleti (Matteo Stefani, Silvia Parente,Matteo Masento, Alessio Cornamusini, Simone Sal-vagnin, Oliviero Bellinzoni, Matteo Alberghini) a di-mostrazione che il gruppo è competitivo e non siaffida solo a uno/due campioni. Da segnalare an-che il supporto del Campionato Italiano e dellaCoppa Italia di arrampicata paralimpica (che riuni-sce special e para climbing). Quest’ultima que-st’anno conterà in tutto 5 tappe e prevede la par-tecipazione a ognuna di esse di circa 40 atleti. Daultimo gli atleti FASI parteciperanno ai Campionatidel Mondo Paraclimb, previsti a Parigi intorno ametà settembre.

LA PARTECIPAZIONE GIOVANILE - Sempre dallaFASI vengono alcune considerazioni sul coinvolgi-mento delle giovani leve nel mondo arrampicata.Si parte con la recente suddivisione dell’attività gio-vanile riservata agli under 20 in 9 macroareespesso corrispondenti con un’unica regione. Questemacroaree partecipano alle fasi di selezione e qua-lifica fino alle finali che consentono di identificarequegli atleti che avranno accesso ai Campionati Ita-liani Giovanili. La stagione 2010/11 in particolareha visto la partecipazione di 44 città a competizionifederali. Nella sola fase di qualificazione sono state92 le gare disputate, divise per 48 eventi per le ca-

tegorie U12 e 44 eventi per l’U20. Oltre 1300(quasi il 10% di crescita) gli atleti partecipanti aqueste selezioni, il che evidenzia la forte crescitadel movimento, resa possibile dalle società FASIche sempre più credono e investono nei settori gio-vanili (113 nel 2010/11). Significativo che di que-ste società ben 74 raggiungono l’evento apicedella stagione, ovvero le finali nazionali, almenocon un atleta. Altro elemento significativo è datodalla percentuale degli atleti che hanno partecipatoad almeno due prove (oltre 71%) a dimostrazionedi un interesse per le gare che non è più legato so-lamente alla palestra in cui ci si allena. Per quantoriguarda la partecipazione numerica, è da notare ilfatto che la presenza femminile è quasi il 50% deltotale fino alla categoria Under 14, per poi crollarenelle categorie Under 20. Interessanti anche i datiqualitativi, con 17 regioni su 21 che ottengono al-meno un podio. Primeggia l’Alto Adige come nu-mero di medaglie, mentre l’Emilia-Romagna ot-tiene il maggior numero di qualificati per le finali.Il Centro Sud piazza oltre 60 atleti in finale, men-tre il Piemonte ottiene risultati di eccellenza nono-stante il basso numero di atleti. I giovani parteci-peranno poi al circuito di Coppa Europa e aiCampionati del Mondo previsti a Singapore adagosto.

ALLARGANDO LA VISUALE - Oltre agli eventi di ca-ratura nazionale e internazionale che coinvol-gono più o meno direttamente la Federazione, ilclimbing può contare su una serie di appunta-menti indipendenti altrettanto importanti, se nondi più. Oltre al già citato Rock Master, tra tuttispicca il Melloblocco, il più importante radunomondiale di arrampicata bouldering organizzatoin Val Masino che quest’anno dal 3 al 6 maggiofesteggerà la nona edizione con alcune belle no-vità. Su questo numero inoltre abbiamo posto l’at-tenzione anche ad altre iniziative ed eventi degnidi nota (trovate tutto nelle prossime pagine).Con punte goliardiche, come nel caso del circuitoBloccati nella Nebbia, passato da un centinaio aquasi 500 iscritti nel giro di pochi anni. Solo unadelle tante iniziative che coinvolgono i centri in-door, sempre più protagonisti nella promozionedell’arrampicata. Tra i più attivi c’è senza dubbioil King Rock di Verona, una delle palestre piùgrandi d’Italia che quest’anno ha inserito a calen-dario l’originale evento Boulder fino alla fine delmondo (news a pagina 26) per esorcizzare laprofezia Maya. Anche sull’arrampicata indoor Out-door Magazine sarà sempre più attento e vi terràaggiornati su alcuni dei centri più importanti d’Ita-lia, sulle nuove aperture e sulle iniziative.

Arrampicata,la FASI dài numeri...Per il 2012 prevista una crescita del 10% di societàe del 20% di tesserati. Buone nuove anche daglieventi e dai centri indoor, sempre più strategici.

Speciale / Intro 22 |Numero 4 / 2012|

Nel 2011 oltre 200 società sportive, 100 gare in Italia,5 comitati regionali, 13mila tesserati e 200mila praticanti

Ph credits: Claudia Ziegler

Ph credits: La Sportiva

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24 |Numero 4 / 2012|

Sabato 14 e domenica 15 aprile si è ufficialmenteaperta la stagione della Coppa Italia con la prima provadella specialità boulder, tenutasi all’interno della palestraWay Out di Milano. Una due giorni con qualifiche open egara amatoriale il sabato, gran finale di domenica. Più di120 iscritti complessivi (un numero alto, a testimonianzadel crescente interesse) si sono presentati per mettersi allaprova sui blocchi tracciati da Enrico Baistrocchi e CristianBrenna, sotto gli occhi attenti del presidente di giuriaCarlo Beltrame e del direttore di gara Alessandro Valorei.A conquistare il primo posto nella categoria maschile èstato l'azzurro Stefan Scarperi (a sinistra) dell'AVS SektionSt. Pauls, campione in carica della Coppa Italia boulder, da-vanti al compagno di nazionale Stefano Ghisolfi delleFiamme Oro e a Michele Caminati del Rock On di Parma.Una vittoria “afferrata” con tre top e altrettante zonenella finale, mentre sia Ghisolfi che Caminati hanno chiuso

con due top e quattro zone. Il migliore degli open è statoinvece Daniele Morei, che ha terminato in dodicesima po-sizione. Quinto l'altro azzurro al via, Francesco Vettorata.Tra le donne successo della giovanissima Andrea Ebner (adestra) dell'AVS Sektion Brixen, davanti a “Lady Geco”Jenny Lavarda e ad Annalisa de Marco, classe 1996 e vin-citrice della Coppa Italia boulder lo scorso anno. Tutte e trele atlete in finale hanno chiuso con quattro top e quattrozone. In particolare la Ebner e la Lavarda hanno fatto glistessi numeri di tentativi e la vittoria è andata ad Andreain quanto meglio piazzata nella semifinale. Migliore delleopen Martina Giorello, in ottava posizione. Più attardata,decima, la campionessa italiana in carica boulder ClaudiaGhisolfi. Il prossimo appuntamento per la Coppa Italiasarà a Padova, il 2 e 3 giugno, quando si svolgerà laprima prova di Coppa Italia lead, mentre la seconda provaboulder è prevista il 9 e 10 giugno a Ivrea.

Inaugurata alla Way Out di Milano la Coppa Italia d’arrampicata

Il 21-22 aprile a Log Dragomer, Slovenia, e il 27-28aprile a Vienna si sono svolte la seconda e terza tappadella Coppa del Mondo boulder (la prima ha avutoluogo in Cina, a Chongqing, il 13-14 aprile). L’appun-tamento sloveno ha registrato il successo del russo Ru-stam Gelmanov, davanti all’austriaco Kilian Fischhubere al tedesco Thomas Tauporn. Solo quarto il campionedel mondo in carica Dmitrij Sharafutdinov. Primo degliitaliani Lucas Preti, 18° e unico azzurro approdato allesemifinali. Poco brillanti gli altri climber nostrani. Trale donne il successo è andato alla padrona di casa MinaMarkovic, che ha avuto la meglio sulla britannica

Shauna Coxsey e sull’austriaca Anna Stöhr. L’italianaJenny Lavarda ha chiuso in 25a posizione. La tappaviennese ha visto nuovamente il trionfo di Rustam Gel-manov, davanti al connazionale Dmitrii Sharafutdinove all'atleta di casa Kilian Fischhuber. Il migliore degliazzurri è stato ancora Lucas Preti, ventisettesimo. Nes-suna azzurra ha invece preso il via alla gara femminile,conquistata dalla giapponese Akiyo Noguchi davanti aMina Markovic e alla statunitense Alex Puccio. LaCoppa del Mondo resterà in Austria per il prossimo ap-puntamento, la quarta tappa, in programma a In-nsbruck il 18 e 19 maggio.

In Slovenia e Austria la 2a e 3a tappa di Coppa del Mondo boulder

Nata nel 1988, ASA Carpi producetessuti a maglia per abbigliamentopuntando su tecnologia, ricerca dellematerie prime, lavorazioni diversifi-cate e vocazione alla qualità. Questoha permesso di produrre tessuti spa-ziando dal prodotto biologico a quel-lo ipoallergenico. Nel 1992 sono ini-ziati studi e test sull’anti-staticità deimateriali con l’inserimento dellafibra di carbonio in soluzione conti-nua. Nel 2005, invece, viene inseritala tessitura seamless che spingel’azienda a investire nell’underwear.Nel 2008 inizia la produzione diabbigliamento in polipropilene fibra

cava e fibra di carbonio in soluzionecontinua. Infine nel 2011 la collezio-ne si amplia con l’introduzione dellalana merino extra fine. Quest’ampiaofferta soddisfa le necessità di chipratica attività fisica intensa ed è perquesto la scelta principale di nume-rosi atleti professionisti. Tra essi spic-ca il climber Jacopo Larcher (foto adestra), testimonial del brand egrande promessa dell’arrampicatanazionale. Una disciplina che il brandsegue in prima persona, come dimo-stra anche la sponsorizzazione tecni-ca del circuito Bloccati nella Nebbia(vedi articolo a pagina 30).

Speciale / News

Photo credits: Simone Borroni

Photo credits: Simone Borroni

L’intimo ASA tra testimonial e sponsorship nel mondo climbing

Dopo l’8b+ dello scorso ottobre realizzato inVerdon, la 39enne australiana Monique Fore-stier ha recentemente asceso la difficile lineaFish Eye, con difficoltà massima 8c, una dellepochissime ragazze al mondo a riuscirci. Con or-goglio ha pubblicato sul suo blog la notizia. Lavia Fish Eye si presenta come una parete legger-mente strapiombante, con prese piccole, che ri-chiede un’elevata resistenza e movimenti moltoprecisi dei piedi. Monique l’aveva già provata loscorso anno, ma dopo i primi 28 metri saliti aregola d’arte ha dovuto rinunciare per la piog-gia. Solo l’ottavo tentativo ha portato l’atletadritta alla cima della parete.

www.moniqueclimbs.com.au

Monique Forestier del team Scarpa scala Fish Eye (8c)

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25 |Numero 4 / 2012|

Melloblocco tra record di iscritti, nuovi sponsor e iniziative

Dal 3 al 6 maggio 2012 si svolgerà,come di consueto in Val Masino e Valdi Mello, la nona edizione del Mello-blocco, considerato all’unanimitàcome il più importante raduno mon-diale di arrampicata bouldering. Gliiscritti superano abbondantemente i2800, una cifra record che ha supe-rato quella dello scorso anno: 2600.Una vera e propria “Bouldering Com-munity”, pronta a ritrovarsi nuova-mente per arrampicare, stare as-sieme, divertirsi e per fare “culturadell'arrampicata”, celebrando lagrande natura della Val di Mello edella sua Riserva naturale. Ancorauna volta il Melloblocco metterà a di-sposizione dei partecipanti delle areeparcheggio ben definite (quest'annoulteriormente potenziate) e allostesso tempo aumenterà il servizio dinavette per ridurre al minimo il traf-fico e garantire il minor impatto pos-

sibile sulla Valle. Anche quest'annosaranno presenti alcuni grandi cam-pioni internazionali, oltre a tutti quelliche della loro passione per l'arrampi-cata hanno fatto uno stile di vita. E cisaranno i giovani, i giovanissimi, ineofiti e i climber più navigati, mentrenon mancheranno incontri, film serali,spazi musicali itineranti, le mostre, iconcerti, le feste e le sessioni dislack-line. Tutte firmate dalle aziendepartner dell’evento.

LA SPORTIVA PRESENTA THE NETWORK E FUTURA

The Network, il nuovo film realiz-zato da Chuck Fryberger Films in col-laborazione con Red Bull e La Spor-tiva, verrà presentato in anteprimaspeciale sabato 5 maggio al Mello-blocco. La preview mostrerà i mo-menti salienti del filmato che vedeprotagonisti alcuni dei climber più

forti al mondo: il 6 volte campione delmondo Kilian Fischhuber, Anna Stöhr,Cody Roty, Daniel Woods, SeanMcColl e Paul Robinson. Per vederela versione integrale bisognerà atten-dere l’autunno 2012, ma nel frattempoil pubblico dei melloblocchisti potràgustare in anteprima una short-ver-sion. Inoltre, sempre al raduno nellaVal di Mello, La Sportiva presenterà,insieme al testimonial Pietro Dal Pra,anche le nuove scarpette Futura do-tate dell’esclusiva tecnologia NoEdge. Con il gioco “Find Your Friend”sarà invece possibile vincere una t-shirt La Sportiva. Senza dimenticarepoi il party di sabato sera firmato dal-l’azienda trentina.

VIBRAM TRA WORKSHOP E VIDEOTra i protagonisti di quest’anno

spicca anche la new entry Vibram.Per l’occasione l’azienda metterà adisposizione il suo Resole Service perscarpette d’arrampicata, dove un cal-zolaio specializzato provvederà a ri-suolare le scarpette dei climber utiliz-zando la gomma Vibram scelta (traXS Grip2 e XS Edge), oltre a fornirepreziosi consigli tecnici. In più sarà

possibile partecipare al workshop“Tecniche di risolatura Vibram” du-rante la serata di venerdì 4 maggio.Da segnalare infine che sabato seraverrà proiettato “The ExtraordinaryStory” (in concorso alla 60° edizionedel TrentoFilmFestival), il film chenarra la partecipazione del trailrun-ning team Vibram all’Ultra-Trail duMont-Blanc 2011.

MONTURA E ADAM ONDRATra i main sponsor presente come

sempre Montura, che nella serata disabato presenta il lungometraggio suAdam Ondra “The Wizard’s Appren-tice”, coprodotto da Bernartwood/Montura Editing e diretto da Petr Pa-vlícek. Sabato e domenica inoltresuonerà il gruppo svizzero Al-Berto,autore della colonna sonora del film.

DA UN BLOCCO ALL’ALTRO CON I GPS GARMIN

Confermata anche la partecipa-zione di Garmin come partner dellamanifestazione. Come negli anni pas-sati Garmin ha mappato tutta la zonadi gara, così da poter georeferenziareogni singolo blocco e rendere dispo-

nibili le coordinate degli stessi (vedisito sotto). In questo modo l’accessoal campo di gara sarà veloce, age-vole e soprattutto sicuro, senza pos-sibilità di errore. Nel corner Garminpresente nell’area Expo di Mello-blocco 2012 gli appassionati potrannoscoprire quanto la conoscenza pre-cisa delle coordinate geografiche diun singolo blocco possa essere lorodi aiuto nel rintracciarlo. Natural-mente anche quest’anno sarà possi-bile testare la strumentazione messaa disposizione dall’azienda.www.garmin.com/it/extra/download/sport-e-outdoor/val-di-mellowww.melloblocco.it

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La FASI (Federazione Arrampicata SportivaItaliana) ha da poco aperto un canale ufficialesu YouTube per far rivivere agli appassionatidel climbing gli highlights delle gare più emo-zionanti in Italia e all'estero, dai CampionatiItaliani Lead, Boulder, alla Coppa Europa diMerano. Un canale già ricco di contenuti relati-vi agli scorsi anni che verrà costantementeaggiornato nel corso della stagione. Nuovo perla federazione è anche l’account Twitter, men-tre il sito web, che conta a oggi 1.000 contatti

giornalieri, ha recentemente subito un proces-so di restyling. Una trasformazione informaticaimportante per la FASI, con la consapevolezzache il web sia un canale d'informazione fonda-mentale per gli appassionati ma anche perincuriosire e motivare chi vuole avvicinarsiall'arrampicata.

www.federclimb.ityoutube/federclimb@federclimb

YouTube e Twitter, la FASI si rifà il web lookKing Rock di Verona è uno dei centri d’ar-

rampicata più grandi d’Italia e può contare suun invidiabile programma eventi. Tra i più ori-ginali spicca sicuramente“Boulder fino alla fine delmondo”, organizzato daMarco Marastoni che èanche uno dei responsabilidel circuito Bloccati NellaNebbia. L’idea è che, perscongiurare la fine delmondo della profezia Maya,è necessario dimostrare aglidei che l’umanità è degnadi essere salvata. Così sonostati tracciati tre boulderche formano un’unicasequenza lungo il tunneldella sala boulder (ovvero ilcollegamento scalabile deidue piani, formato da unostrapiombo a inclinazionivariabili di oltre 12 metri dilunghezza). Dove finisce ilprimo, inizia il secondo ecosì via fino a comporre unasola sequenza di 32 prese(51/54 movimenti) deno-minata “Il Drago”. Il proget-to, inaugurato il 20 dicem-bre 2011, si chiuderà il 20dicembre 2012. Nell’arco di questo periodochiunque può provare la sequenza o i singoliboulder che la compongono. Il 20 o il 21 diogni mese ci sarà inoltre un evento in cui l’at-

trazione sarà costituita dai big che si confron-teranno sulle prese. Vista la difficoltà dellaprova, gli aspiranti a risolverla saranno top

climber e/o atleti di punta alivello internazionale. Inpalio un montepremi costi-tuito dai contributi deglisponsor che andrà a chirisolverà la prova duranteuno dei 12 eventi. Questomontepremi, che al momen-to corrisponde a 1.600 euro,è in continua crescita conl’aggiungersi di nuovi spon-sor (al momento si contanoASA, Cassin, E9, La Sportiva,Marmot, Smog e WildClimb). A chi risolverà cia-scuno dei tre boulder checompongono la linea andràun abbonamento omaggioal King Rock. Durante glieventi sono previste anchesfide tra singoli o tra team“lanciate” dagli stessi atletipresenti. Il tutto verrà gesti-to sempre in un’ottica goliar-dica finalizzata ad aumenta-re la portata dell’evento. Dasegnalare che l’iniziativasupporterà due associazioni

attive nella donazione e nel trapianto delmidollo osseo. Si tratta di Climb for Life eLifeline Onlus, per le quali saranno raccoltifondi durante gli eventi.

Un evento lungo un anno per sfatare la profezia Maya

Speciale / News

Il weekend del 21-22 aprile si è svolta al Pa-laCus di Bologna la terza prova di Coppa ItaliaParaclimb. La tappa segue le prime due a Pon-zano Veneto (TV) il 22 febbraio e a Città di Ca-stello (PG) il 30-31 marzo. Una trentina di atletisi sono affrontati sia nella specialità speed chein quella lead, sotto la direzione di gara di CarlaGalletti, sulle vie tracciate da Augusto "Gimmi"De Col e lo staff del Cusb. La classifica combinatapoi sommava i risultati delle singole prove. Trai Motori successo di combinata per Matteo Al-berghini a pari merito con Alessio Cornamu-sini. I due atleti si sono scambiati le posizioninelle due specialità: Matteo ha vinto la speed,

arrivando secondo nel lead, mentre Alessio èarrivato primo nel lead e secondo nella speed.Il successo femminile è andato invece a Eleo-nora Sarti. Tra i visivi B1 vittoria di combinataper Alessio Causin (secondo Matteo Stefano,foto sopra) e Lucia Papa (seconda Silvia Pa-rente). Tra i B2 vittoria per Giulio Cevenini,mentre per le donne pari merito tra MartinaPellandra e Giulia Poggioli. Nei Dir successo perUmberto Perin e Valentina Stringari. Nella cate-gorie promozionali infine successi di OussamaBoughrira nei motori maschili, Manuele De San-tis nei visivi B1, Camilla Bagatta nei B2, RoccoMaria Rossi e Chiara Errani nei Dir.

A Bologna la terza prova di Coppa Italia Paraclimbing

3000 vie e 130 falesie. FinaleLigure è un vero e proprio regnodel puro calcare che da 25 annis’impone sulla scena conti-nentale come punto diriferimento per il climbing.Andrea Gallo, climber di altolivello, autore, editore efotografo, presenta la sua terzaguida completa, l’unica apresentare il compendio integraledelle offerte di queste vallate.“Finale 8.0”, edito da IdeeVerticali, è il suo nuovo libro edispone di descrizioni chiare edessenziali in 504 pagine dotate didettagliati disegni a colori ecartine identificative. Un libromoderno che non dimentica latradizione e che illustra cennisulla vasta storia del luogo e suisuoi protagonisti. Il libro forniscediversi spunti grazie allemagnifiche fotografie, action epanoramiche, quasi tutte dellostesso autore. Tra questeimmagini vi sono anche foto inalta definizione sulle quali sonotracciate le linee e gli specifici tiridi ogni via lunga presente nellepiù vaste pareti. Disponibile in 3lingue (italiano, inglese, tedesco)e in forma di app per iPhone.Prezzo di copertina: 38 euro.

Il bouldering è un’attivitàlibera e in continuaevoluzione, oltre che facile dapraticare: scarpette,magnesite, eventualmente unmaterasso e si è pronti. Civuole meno tempo pertoccare la roccia rispettoall’alpinismo. La Valtellina è laterra che ha dato i natali inItalia a questa modo discalare, dai primi sassisti deglianni Settanta, fino ai suoifamosi raduni internazionali.In questo volume, frutto dellapassione che da sempreaccompagna l’autore AndreaPavan (geologo e membro delgruppo dei Ragni di Lecco),sono recensite le principaliaree boulder della Valtellina edella Valchiavenna: oltre 2000passaggi tutti descritti, gradatie fotografati. Rispetto allaprecedente guida “BlocNotes”, la novità piùsignificativa sta nelle foto coni tracciati sovrapposti,introdotte per rendereinequivocabile l’individuazionedel passaggio quasi senzadover utilizzare la mappadell’area. Pagine: 352. EdizioniVersante sud.

Il volume edito da Hoepli affron-ta una fase fondamentale perogni rocciatore: il passaggio dal-l'allenamento in palestra alla piùdelicata parete naturale, dove lecondizioni ambientali sono piùdifficili e non sempre prevedibili.In questo manuale lo sportivotroverà tutte le tecniche perpoter fare il grande salto versol'arrampicata sportiva su roccia.Scritto in modo chiaro e sempli-ce, attraverso esempi pratici emoltissime immagini, questolibro spiega tutte le differenze frail training indoor e il climbingoutdoor. Vengono esaminatiattentamente tutte le attrezzatu-re, i nodi e le tecniche di allena-mento, con particolare attenzioneagli ancoraggi e alla sicurezzaindividuale e del proprio compa-gno. Chiude il volume un capitolosulle vie di uscita e la soluzionedei problemi in parete. Autori: S.Peter Lewis, direttoredell’American Mountain GuidesAssociation, guida alpina profes-sionista, scrittore e fotografo;Dan Cauthorn, co-fondatore diVertical World e noto alpinistanel panorama internazionale.Numero di pagine: XIV-210.Dimensione: 17x21 cm.

Finale 8.0Rock climbing a Finale Ligure

Mello BoulderBlocchi in Valtellina,

Valchiavenna, Val Masino,Val di Mello e Val Malenco

Arrampicatasportiva:

allenarsi per la parete

EDITORIA “VERTICALE”

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Speciale / Eventi|Numero 4 / 2012| 27

Quando la città diventa un luna park

A PROPOSITO DI STREET BOULDER…

Cresce l’interesse verso l’arrampicata cittadina, che trasformaedifici e monumenti in vere e proprie strutture da scalare.Aumentano così gli eventi dedicati a questa pratica, protagonistaanche di un circuito nazionale che quest’anno ha contato 8 tappe.

IL TOUR EUROPEO FIRMATO SALEWA

Un ritorno atteso dagli appassionati dell’ar-rampicata, desiderosi di mettersi alla provacon tanti altri giovani climber e di mostrare leproprie qualità al team Salewa AlpineXtream.Cercando di conquistarsi un posto per il granfinale a Friedrichshafen, durante la fieraOutDoor (12-15 luglio) e di ottenere l’esclusivoticket offerto da Salewa per il Rock MasterFestival 2012, ad Arco di Trento dal 25 agostoal 2 settembre. Tutto questo è il Rockshow2012, il tour itinerante firmato Salewa che toc-cherà alcune delle location d’arrampicata piùprestigiose in Europa. Italia, Germania,Austria, Spagna, Francia, Polonia, Russia,Repubblica Ceca e Svizzera sono infatti i novepaesi europei in cui il tour farà tappa.

ROCKCALLINGI partecipanti sono numerosissimi, visto

anche il grande rilievo che questo evento itine-rante ha ormai assunto nella community clim-bers. Per questo ogni Paese organizza deglieventi di qualifica per la propria manifestazionenazionale, i cosiddetti RockCalling, da cui usci-ranno gli sfidanti al Rockshow. In Italia si sonogià svolti i primi 3 appuntamenti sui 5 totali: il 15aprile alla palestra Elcap in Centi Collela aL’Aquila (in collaborazione con il negozioSci.ar.ca), il 21 aprile alla palestra il.Punto aBorgo San Dalmazzo (CN) (in collaborazionecon il negozio Massi Sport) e il 27 aprile allapalestra Sport e Cultura di Bergamo (in colla-borazione con il Salewa Store Bergamo). Leultime due possibilità di qualificazione al

Rockshow sono fornite dagli appuntamenti del19 maggio alla Topo Pazzo Climbing House,Aosta (in collaborazione con il Salewa StoreAosta) e del 26 maggio al Salewa Cube,Bolzano (in collaborazione con il negozioSalewa World). I dieci climber che riuscirannoa primeggiare durante i RockCalling potrannopartecipare alla tappa italiana del SalewaRockShow, al fianco degli atleti del SalewaalpineXtrem team.

ROCKSHOWCornice esclusiva della finale italiana del

RockShow sarà Cala Gonone in Sardegna. Iclimbers, a seconda delle loro preferenze edelle condizioni meteorologiche, dovranno

affrontare Grotta Biddiriscottai, Cala Fuili oPederiva. Da lì, il 2 giugno, saranno incoronati iClimber of the Day, un maschio e una femmina,che avranno diritto di accedere alla finale euro-pea del Rockshow a Friedrichshafen, durantela fiera OutDoor. Il Climber of the Tour, ovvero ilvincitore del Rockshow 2012, riceverà in premioun ticket VIP per il Rockmaster di Arco. Il sitodedicato mette a disposizione immagini e videodelle passate edizioni e fornisce tutte le infor-mazioni relative ai RockCalling. Tramite la pagi-na Facebook invece i partecipanti e gli appas-sionati potranno comunicare direttamente traloro e caricare immagini.

www.salewa.com/rockshowwww.facebook.com/salewa.rockshow

Rockshow 2012, Can you rock the world?Un evento di grande richiamo che coinvolge 9 paesi europei. In Italiasono già in atto le qualifiche, RockCalling, per la tappa italiana del 2 giugno a Cala Gognone in Sardegna. Con un obiettivo per tutti i climber: la finale a Friedrichshafen e il VIP ticket per il Rock Master.

Che questo sia un grande momento per l’ar-rampicata lo dimostrano non solo i numeri di“adepti”, ma anche le originali iniziative orga-nizzate in svariate città d’Italia. E per città inten-diamo letteralmente le costruzioni urbane chele popolano. Al di là di palestre indoor e falesie,infatti, i climber del 21° secolo non disdegnanomonumenti, edifici e installazioni, che trasfor-mano in un personale e insolito parco giochi. Èquesta la definizione di street boulder, semprepiù protagonista anche di veri e propri contest.

SONDRIO STREET CLIMBING IIIUn esempio di contest di boulder su strada è

quello organizzato a Sondrio a fine 2011 dallasezione valtellinese del CAI locale, con lasupervisione tecnica della guida alpina LucaMaspes. Il Sondrio Street Climbing è un’occa-sione per accendere l’interesse della popola-zione verso l’arrampicata. Ma è anche un modoper valorizzare il centro cittadino, creando unmomento di aggregazione tra giovani e conte-sto urbano tramite cui avvicinare le personeanche alle attività del Club Alpino e alla culturadella montagna. La terza edizione ha superatoogni record: 10 i gradi in più rispetto allo scorsoanno, 140 gli iscritti totali (40 in più dello scorsoanno), 20 i passaggi di arrampicata disseminatitra gli edifici da superare in tre ore di tempo, 4 iBabbi Natale scalatori calatisi dal campaniledella Collegiata per distribuire caramelle aibambini, 40 i metri di roccia e cemento che idue finalisti hanno dovuto percorrere in paralle-lo lungo la facciata della Torre Ligariana (fotosotto a destra) per contendersi il primo posto inclassifica. A onor di cronaca, il primo posto èstato conquistato dalla giovane Guida Alpinadella Valmalenco Nicola Bruseghini. Tra ledonne ha invece trionfato Alessandra Tognela.

STREET BOULDER ITALIAOltre a eventi indipendenti, l’arrampicata cit-

tadina è diventata persino oggetto di un circuitosupportato da La Sportiva, Blurr, Versante Sud eBShop. È organizzato dall’associazione StreetBoulder Italia, nata nel luglio 2009 al fine di dareuna struttura ufficiale al movimento che da annisi occupava di organizzare gli Street BoulderContest. Il primo evento di questo genere risaleal 2003 ed è stato organizzato a Milano. Dopodi-ché sono state organizzate con cadenza an-nuale manifestazioni a Torino, Genova, Cervinia,Bari, Ascoli, Montegiorgio, Sondrio. Nel 2009,anno di fondazione dell’associazione, il circuitoha contato in tutto circa 600 climber, divenuti 700l’anno seguente. L’edizione 2011, che ha contato8 tappe tra maggio e ottobre, si è conclusa a To-rino al cospetto di 140 climber. Da segnalareinoltre che quest’anno l’associazione StreetBoulder Italia ha partecipato all’evento FinaleFor Nepal, progetto di volontariato sportivocreato da alcuni ragazzi che hanno cercato diavvicinare Finale Ligure (tra le capitali dell’out-door) con il Nepal (patria dell’alpinismo). Il pro-getto è mirato alla chiodatura di nuove falesie inNepal e quindi alla promozione di questa disci-plina nel paese. In vista dell’edizione 2012, l’as-sociazione è al lavoro su più fronti in previsionedi diverse novità. Prima tra tutte la registrazione,avvenuta di recente, del marchio Street Boulder.Non da ultimo, è già confermata l’organizzazionea sfondo benefico di una tappa a Omegna ilprossimo 12 maggio. Qui l’associazione DonatoriMidollo Osseo (ADMO) - Sez. Cusio Verbano,nell’ambito della propria attività finalizzata allasensibilizzazione dei giovani verso la donazionedel midollo osseo, organizzerà uno street boul-der benefico e promozionale. Infine l’associa-zione sta portando avanti un progetto di coordi-namento e raggruppamento dei vari streetboulder contest che stanno nascendo sponta-neamente in varie città. Lo scopo è quello dieleggere a fine stagione il vincitore dello StreetBoulder Championship e di destinare premi a co-loro che parteciperanno a più tappe.

Sopra due immagini della terza edizione del Sondrio Street Climbing.

Foto Orlandi

Credits: Davide Codega

Credits: Daniele Robotti / The Lighthouse

Credits: Daniele Robotti / The Lighthouse

Sopra un momento dell’evento di Bari. A fianco l’appuntamento finale di Torino.

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A cura diSIMONe BerTI

Un anno dopo il grande successo ottenuto dal-l’IFSC Climbing World Championship, la città diArco si sta preparando per un nuovo, o dovremmodire rinnovato, grande evento. Si tratta del RockMaster Festival, figlio del vecchio Rock Master, chesi appresta a divenire uno dei più grandi appun-tamenti dedicati al climbing. “Un evento”, haspiegato Albino Marchi, presidente della SSD Ar-rampicata Sportiva Arco, organizzatrice del festi-val, “che partendo dai nostri tre storici appunta-menti, vale a dire Rock Master, Rock Junior, RockLegends, crei un nuovo format in grado di raggiun-gere nuovi target. In modo particolare ci rivol-giamo ai milioni di appassionati che scoprono ilclimbing e lo sport outdoor e che ad Arco po-tranno godere di una dieci giorni a 360 gradi. IlCampionato del Mondo non è un punto d’arrivo,ma un punto di partenza per una nuova era”. Inprogramma infatti non ci sono solo i grandi eventisportivi, ma anche decine di momenti dedicati alpubblico e agli appassionati. Rock Master Festivaluscirà dai cancelli del Climbing Stadium coinvol-gendo la Città di Arco, le falesie e i sentieri. Tuttal’area tra il fiume Sarca e la parete del Monte Co-lodri diventerà un grande spazio dedicato, conarea test e village.

NUOVO FORMAT - Il Rock Master Festival, cheporterà Arco a essere nuovamente la “Mecca”dell’arrampicata dopo i mondiali, farà il suo esor-dio dal 25 agosto al 2 settembre 2012, con unmare di novità e forte di una tradizione impor-tante, cui hanno collaborato in maniera decisa 25anni di Rock Master e 10 di Rock Junior.

Rock JuniorLe danze in parete verranno aperte dai piccoli

climber in erba del Rock Junior (25-26 agosto).Una competizione internazionale Under 14 da cuisono passati molti campioni attuali. I giovaniatleti dei team nazionali si confronteranno suglistessi enormi strapiombi dello stadio che unasettimana più tardi vedrà all’opera i migliori delmondo. Nella giornata del 26 inoltre, grazie alleattività Kid’s Rock e Family Rock, i baby climberse le famiglie potranno vivere l’arrampicata comeuna sfida divertente ed entusiasmante conmamma e papà. Kid’s Rock è una gara-gioco,aperta a tutti i giovanissimi dai 5 ai 13 anni, cheormai rappresenta un appuntamento classico:una circuito di prove di abilità che accompagnai partecipanti alla scoperta dei sottili giochi diequilibrio. Il Family Rock invece è un’occasioneunica per vedere genitori e figli assieme in pa-rete, in una gara di velocità a staffetta.

Paraclimbing cupMartedì 28 agosto toccherà alla Paraclimbing

Cup, nuovamente ospitata sulla parete del Clim-bing Stadium dopo il successo del primo Campio-nato Mondiale Paraclimbing dello scorso anno.

Catch Your Place for Rock MasterIl 30 agosto sarà invece la volta del Catch Your

Place for Rock Master, una prova open internazio-nale boulder e lead dedicata a tutti gli atleti del

ranking mondiale. In questo modo nel lead, in-sieme ai primi 8 atleti del ranking, potranno par-tecipare anche i primi cinque atleti classificatinell’open, unitamente alle due wild cards per ilcampione italiano e per il miglior italiano nel ran-king. Nel boulder invece si potranno qualificare iprimi 4 della gara open, che andranno ad aggiun-gersi ai migliori 6 boulderisti del mondo e alle duewild cards italiane. La prova open è una delle no-vità più importanti del Festival.

Arco Rock LegendsLa serata del 31 agosto vedrà sfilare le stelle

di Arco Rock Legends, gli Oscar dell’arrampi-cata. Una giuria internazionale, composta dalleriviste specializzate di tutto il mondo, assegnerài premi di questa settima edizione: Salewa RockAward, all’atleta distintosi per le performancesulla roccia, La Sportiva Competition Award, almigliore atleta della passata stagione agoni-stica, e Dryarn Climbing Award, a una persona-lità che ha contribuito con la sua opera alla pro-mozione dell’arrampicata nel mondo.

Rock MasterGli ultimi due giorni, sabato 1 e domenica 2

settembre, saranno infine dedicati alla reginadelle competizioni di Arco, il Rock Master. Unnuovo capitolo, che sarà accolto nel ClimbingStadium e che vedrà i migliori atleti del mondoconfrontarsi nelle discipline lead, boulder e nelsempre più suggestivo duello, un classico dellamanifestazione arcense. Il lead propone unanuova formula speciale suddivisa in due manche:la prima “a vista” su un itinerario sconosciuto, la

seconda “lavorata”, su un itinerario testato neigiorni precedenti. Caratteristica unica del RockMaster, che consente di proporre un itinerario nonsolo di altissima difficoltà, ma ricco di passaggiestremamente spettacolari dove gli atleti pos-sono trovare le più incredibili soluzioni. Tutta lagara si svolgerà nella giornata di sabato, con fi-nale in notturna cui avranno accesso solo i primi8. Il boulder invece presenta l’esclusiva formulako. I 12 climber si metteranno alla prova su 5blocchi da affrontare in sequenza, con 3 tentativia disposizione: a ogni blocco quelli con il peggiorrisultato vanno fuori, fino all’ultimo problemache vede in sfida tre finalisti. Anche in questocaso gli atleti potranno provare i boulder, così daportare al massimo il livello delle difficoltà e po-ter proporre problemi inusuali e spettacolari. Alduello parteciperanno gli otto atleti finalisti dellaclassifica lead: una sfida a eliminazione diretta tradue atleti, vince chi arriva più in alto nel minortempo possibile. Infine gli atleti speed garegge-ranno in una prova valida per la Coppa delMondo. Chissà se verrà battuto il record siglato daQixin Zhong (6.26) proprio ad Arco in occasionedei mondiali.

UN’ESPERIENZA OUTDOOR A 360° - Il Campio-nato del Mondo 2011 ha portato lo scorso luglio

sul Garda trentino la bellezza di oltre 35.000presenze, tra pubblico e atleti. La voglia di repli-care un tale bagno di folla è stata forte da partedel team organizzatore, tanto da arrivare a pro-porre un ricchissimo programma di attività di di-versa natura tra falesie e ferrate del Garda, conil Climbing Village punto nevralgico di ogni at-tività. In quello che sarà un vero spazio “afterclimbing”, si potranno incontrare i campioni escambiarsi impressioni e opinioni di ogni tipo,oltre che visitare gli stand delle aziende specia-lizzate. Ci sarà anche spazio per l’editoria, con ri-viste di tutto il mondo sempre disponibili. Aipiedi del Monte Colodri, a pochi passi dal Clim-bing Stadium, sorgerà inoltre la Test & Expe-rience area, dove gli appassionati potranno te-stare materiali e attrezzature, ma anche scoprirele diverse discipline dell’outdoor, come trail run-ning ed escursionismo. Inoltre, grazie al sup-porto Guide Alpine e degli Accompagnatori delTrentino, sarà possibile apprendere tecniche dimovimento e sicurezza in parete con escursionisui sentieri a picco sul Garda, tra trincee e forti-ficazioni della 1° Guerra Mondiale, ferrate, corsid’introduzione al climbing e tour guidati sullevie più belle.

www.rockmasterfestival.com

Rock Master,il climbingsi fa festival Nuovo format per l’evento arcense giunto alla 26a edizione. Una ricchissima festa dell’outdoor, con attività per tutti, Rock Junior e Paraclimbing.

Dal 25 agosto al 2 settembre (ad Arco) ritorna con tantenovità una delle manifestazioni climbing più amate

Thomas Tauporn e Adam Ondra, finalisti al Rock Master 2011.

Angela Eiter e Ramon Julion Puigblanque, campioni mondiali lead.

I vincitori dell’Arco Rock Legends 2011.

Speciale / Appuntamenti 28 |Numero 4 / 2012|

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A cura diMONICA VIGANò

La location abbraccia tutto il centro Italia eil periodo è quello compreso tra novembre emarzo. Due fattori ben rappresentati nell’evo-cativo nome “Bloccati nella Nebbia”, identifi-cativo di un circuito di arrampicata che coin-volge palestre di ben 4 regioni e che si svol-ge appunto nei mesi delle grandi nebbie. Ilprogetto, nato nel 2007 per volontà di 5 pale-stre, è focalizzato più sull’aspetto ludico delclimbing che su quello agonistico. E forseanche per questo si è dimostrato da subitovincente, come evidente anche dai crescentinumeri registrati dalle 5 edizioni andate inscena. A seguito di questo sviluppo, il signifi-cato del nome è mutato passando, comedichiarano i responsabili del circuito, da indi-catore geografico-temporale a implicito riferi-mento a quel mix di polvere, magnesite,energia e divertimento che caratterizza l’at-mosfera di ogni tappa.

I NUMERI DEL TOURDopo la prima edizione, ne sono seguite

altre quattro che hanno visto un aumento dipartecipanti (da 113 a 496) e di tappe (da 5 a10). Sono ora 10 anche le palestre coinvolte,dislocate in quattro regioni d’Italia (EmiliaRomagna, Lombardia, Veneto e Trentino).Straordinario il risultato dell’edizione 2011/12appena conclusa. Considerando che ci stiamolasciando alle spalle un inverno fantastico perscalare all’aperto, è sorprendente come ognitappa abbia avuto grandissima affluenza. Ilcircuito ha così registrato pressochè lo stessonumero di presenze dello scorso anno, quan-do l’inverno freddo e nevoso aveva resoimpossibile scalare all’aperto. Più nel detta-glio, quest’anno 496 persone (390 maschi e106 femmine) si sono iscritte al circuito parte-cipando ad almeno una tappa. In totale, con-tando le presenze complessive e dunque leeventuali multiple partecipazioni, si sono con-tati 937 climber.

THE BEST STOPSAl di là dei numeri, da segnalare l’elevata

qualità di ogni singola tappa, che ha registra-to ottimi feedback da parte dei partecipanti.Tra gli appuntamenti più frequentati spiccanoquello svoltosi in concomitanza con il NissanSkipass di Modena e supportato dalla palestralocale Equilibrium (29 ottobre), quello orga-nizzato dalla palestra modenese Geko (27

novembre) e la finale del 4 marzo firmata dalKing Rock di Verona (uno dei centri di arram-picata più grandi d’Europa). Un particolarecenno di merito va all’enogastrobloccoradunodel Tonga, senza dubbio la tappa più frequen-tata e “irriverente”. L’edizione di quest’anno èstata a tema rasta e ha visto la partecipazionedi 141 climber. La particolarità di questo radu-no, davvero unico nel suo genere, è la neces-sità di convalidare ogni boulder chiuso al ban-cone del bar. Il climber, se vuole che la suaperformance venga conteggiata in classifica,deve bere tanti “bicchierini” quanti sono igradi del boulder affrontato (i minorennidevono invece assumere gli alimenti indicatidalla giuria). Le vie sono suddivise in 7 cate-gorie di difficoltà che assegnano punteggi perla classifica top (regolata dai crediti etilici rac-colti dagli atleti al top di ogni boulder e indi-canti il numero di bicchieri da bere per la con-valida) e per la classifica generale (che si basasui punteggi assegnati ai vari boulder risolti).Accedono alla finale i primi sei uomini e leprime quattro donne.

I MIGLIORI DEL TOURAl termine del circuito sono stati nominati i

vincitori, suddivisi nelle categorie maschile efemminile. Tra le donne vince per il terzo annoconsecutivo Glenda Pelosi (637 punti), che silascia alle spalle Alice Gianelli (545 punti) eValentina Ferri (453 punti). Sul podio maschileinvece Matteo “PamPam” Bresciani (885 puntisui 1000 messi in palio). Al secondo posto il16enne Marco Gozzi (585 punti) e all’ultimoGian Maria Savani (438 punti). Gli organizzato-ri hanno inoltre premiato la fedeltà di GlendaPelosi, Valentina Ferri, Anna Mazza, AngelaMiotto, Matteo Bresciani, Garcia Frigo, DarioFrancesco Tasselli, Guido De Sabbata e RenatoCristian Diaconu che hanno partecipato a tuttele 10 tappe.

SPONSOR & SUPPORTERDegni di nota sono anche i supporter del

progetto ASA, Camp-Cassin, E9, ilRisuolatore,Monvic, Moon, Mule Bar, Smog, Versante Sude Wild Climb. Non manca poi il sostegno divarie palestre, associazioni, tracciatori e volon-tari. Oltre che di alcuni punti vendita dellezone coinvolte dal progetto tra cui Alta Quota(Pistoia), Capo Nord (Forlì), Decathlon(Mantova), Kamp 3000 (Reggio Emilia), NuoviOrizzonti (Modena), Out&Out (Correggio),Reggio Gas (Reggio Emilia), Turnover Sport(Verona) e Vertical Sport (Arco). Da ultimo, gli

organizzatori ringraziano i partner ApertureLabs (realizzazione e aggiornamento sito),Pareti e Up Climbing (media partner).

VERSO LA PROSSIMA EDIZIONEGli organizzatori sono già all’opera per defi-

nire i dettagli dell’edizione 2012/13. Tante lenovità previste, tra cui anche la creazione digironi corrispondenti a differenti aree geogra-fiche (nord-ovest, nord-centrale, centro-sud)che daranno la possibilità a tutte le palestreche ne hanno fatto richiesta di entrare nel cir-cuito. Marco Marastoni, uno degli organizzato-ri, ha infatti dichiarato: “Le tappe del tourvanno da novembre a febbraio. Né prima nédopo, perchè le giornate si allungano e sonospesso troppo belle per rinchiudersi in unapalestra. Inoltre cerchiamo di fare una tappaogni due settimane per evitare di saturaretroppo il periodo. Al momento abbiamo ricevu-to richieste da altre 6 palestre ma non possia-mo inserirle nel circuito se non aumentandonela durata, comprimendo la frequenza delletappe o creando gironi. Stiamo optando perquest’ultima soluzione, che ci consentirà anchedi limitare il raggio di spostamento massimodei partecipanti e rendere così il circuito piùaccessibile e fruibile”. In previsione anche ladefinizione di tappe intermedie ovvero diappuntamenti infrasettimanali e, se necessa-rio, a ingresso limitato. “Nascono per poter

coinvolgere palestre piccole che non potrebbe-ro sopportare l’afflusso di oltre 100 persone” –aggiunge Marco – “ma che vorrebbero parteci-pare in un modo o nell’altro al circuito”. Questetappe intermedie assegneranno punteggi infe-riori rispetto alle tappe normali e verrannodistribuite in modo uniforme nell’area del giro-ne per non avvantaggiare scalatori di unadeterminata zona.

UN OCCHIO AL SOCIALENon da ultimo, proseguirà l’impegno sociale

del comitato organizzatore che nelle ultimedue edizioni ha supportato MWCT Italia onlusper il sostegno a Mwabvi Wildlife &Community Trust, un progetto operativo nelMalawi meridionale che si occupa di tutelaambientale, sviluppo socio-economico e crea-zione di un centro di riproduzione per predato-ri a rischio d’estinzione. “Per la prossima edi-zione – ha concluso Marco – abbiamo deciso disostenere Climb For Life, organizzazione per lasensibilizzazione alla donazione di midolloosseo”. Come nelle edizioni precedenti, verràdedicato 1 euro per ogni iscrizione versata(pari a 15 euro). Inoltre durante la tappa eattraverso diversi canali comunicativi (sito,social network, brochure di presentazione, t-shirt) verrà messa in atto una campagna disensibilizzazione ai temi trattati da Climb ForLife (www.climbforlife.it).

La carica dei climber“Bloccati nella Nebbia”Quasi 500 persone hanno preso parte al tour, che ha contato 10 tappein altrettante palestre del centro. Per il prossimo anno è prevista la creazione di gironi e stop intermedi. Proseguirà l’impegno nel sociale.

Speciale / Focus on Successo per la quinta edizione del progetto, in scenain 4 regioni dell’Italia centrale tra novembre e marzo

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La prima tappa svoltasi durante il Nissan Skipass di Modena. Un’immagine “rappresentativa” dell’enogastrobloccoraduno del Tonga. Sopra e in fianco al titolo, l’evento ospitato da King Rock di Verona.

Evoluzione del circuito dall’edizione d’esordio nel 2007/08 agli appuntamenti del 2011/12.

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A cura diBeNedeTTO SIrONI

La serie delle nostre “interviste doppie” si ar-ricchisce di un altro importante capitolo: dopoaver affrontato lo scorso ottobre, in occasione delSan Vito Climbing Festival, l’argomento della chio-datura con Mauro Calibani ed Enrico Baistrocchi,oggi parliamo della tracciatura. Complice la primatappa di Coppa Italia specialità boulder (vedinews pagina 32) andata in scena all’interno dellaWay Out di Milano (14-15 aprile), abbiamo coltol’occasione di incontrare nuovamente Enrico. Que-sta volta affiancato da Cristian Brenna (due nomiche per molti addetti ai lavori non hanno bisognodi presentazioni ma si veda comunque le dueschede dedicate).

Ricordiamo ai nostri lettori chi è e di cosa si oc-cupa un tracciatore?C - Il tracciatore è un arrampicatore, nella mag-

gior parte dei casi ex-atleta, che dopo aver par-tecipato a un corso di formazione è addetto allacreazione degli itinerari di gara, oltre ai percorsiche gli atleti dovranno affrontare. Il tracciatore èanche responsabile della sicurezza degli stessi.Per comprendere meglio, in una gara di bouldersi occupa anche del posizionamento dei mate-rassi, in una gara con la corda dove vengonomessi i moschettoni per far passare la corda manmano che l’atleta sale verso l’alto, in modo chenon si creino attriti con quest’ultima e che le ca-dute dell’atleta avvengano sempre in totale sicu-rezza. Per finire è parte attiva anche dell’organiz-zazione, in quanto deve sempre calcolare i tempiper ottimizzare al meglio una giornata di gare,per non creare fastidiosi ritardi sia per gli atletiche per il pubblico.E - Il tracciatore è semplicemente colui che si

occupa di preparare percorsi di arrampicata percompetizioni (lead o boulder) o per rinnovare gliitinerari di una qualsiasi sala di arrampicata. Come definireste in breve l’arte della traccia-tura?C - Tracciare è un lavoro altamente creativo,

dove si può dare sfogo a tutta la propria creati-vità, senza però perdere di vista il discorso fattoprima.E - Penso che tracciare sia la capacità di creare

non solo movimenti belli e particolari ma soprat-tutto funzionali: tracciare per un atleta significametterlo in condizione di esprimersi e raggiungereun risultato; tracciare per un allievo significa met-terlo in grado di assimilare i fondamentali ese-guendo un movimento creato ad hoc… e così viaper gli utenti di una sala d’arrampicata o per unevento promozionale per bambini.Esistono corsi e differenti brevetti?C - Per diventare tracciatore nazionale c’è un

percorso formativo di tre step, poi una volta ac-quisito il brevetto e dopo un po’ di anni di espe-rienza c’è l’ultimo gradino che è quello per diven-tare tracciatore internazionale.Solitamente si traccia da soli o in team?C - Si traccia sempre in team, nelle gare nazio-

nali solitamente in due, in quelle internazionali ilnumero aumenta ancora.E - Dipende fondamentalmente dal livello della

competizione e dai vari regolamenti delle Fede-

razioni Nazionali: in linea di massima fino allecompetizioni di livello regionale si lavora ancheda soli, le competizioni nazionali prevedono in-vece come minimo una coppia di tracciatori. A li-vello internazionale il team deve essere compo-sto da minimo tre tracciatori anche perché illavoro e le responsabilità aumentano esponen-zialmente.Quali sono a vostro parere i principali pregi edifetti di un tracciatore?C - Se il team è affiatato un pregio dei traccia-

tori è quello di riuscire a creare un grande evento,di grande impatto con il pubblico e di alta cara-tura tecnica. Il difetto principale è che ogni tantoqualcuno si irrigidisce sulle sue posizioni e ideeperdendo di vista l’obiettivo finale che è quelloche ho appena descritto.

E - Penso che il principale pregio di un traccia-tore - e sono sempre molto attento a questoaspetto - sia l’essere conscio che il vero protago-nista del proprio lavoro non sia il blocco o la viache lui traccia ma colui che ci scalerà sopra. Mispiego: io posso tracciare un itinerario estetica-mente bellissimo, creativo, ma se colui che cideve scalare sopra (atleta, allievo, utente di sala)non riesce a esprimere le proprie qualità/capacità,ho semplicemente fallito perché, in gergo, il mioitinerario non “lavora”… è inadeguato. Questooltre che essere un gran peccato è anche un pro-blema perché sminuisce l’impegno che l’arrampi-catore ha profuso prima e durante la sua arram-picata. Il peggior difetto di un tracciatore penso siaquello di non tenere conto di questo aspetto.Quindi quali sono i pregi e i difetti del tuocompagno di team per questa tappa di CoppaItalia?

C - I pregi sono l’ottimizzazione dei tempi e lagrande fantasia nel creare i percorsi. Il difetto èche purtroppo è un ragazzo gracile…E - Innanzitutto Cristian è un mio caro amico e

soprattutto è sempre stato un riferimento per mequando gareggiavamo insieme ed ero un “bocia”che aveva tutto da imparare. Il suo pregio prin-cipale è un’esperienza e un livello arrampicatorioche l’ha visto confrontarsi a livello internazionaleper più di 15 anni e questo dice già tutto! Il suoprincipale difetto è che ormai è un “vecchietto”(ride ndr) ma anch’io ogni anno ho un anno dipiù…Quindi come definiresti il tuo stile e quello deltuo “socio”?C - Entrambi amiamo gli appigli piccoli e dolo-

rosi, con movimenti dinamici. In più a Enrico

piacciono tanto i movimenti dove bisogna usarei talloni, a me un po’ meno.E - Fondamentalmente io penso di avere uno

stile abbastanza “fisico” con una buona alter-nanza di prensioni e movimenti diversi. Mi fa sor-ridere che molti pensino che io tracci sempre dif-ficili tallonate quando in realtà risolvo i passaggiin maniera diversa. In gara è successo spesso. Ioadoro tallonare e lo faccio spessissimo sui pas-saggi degli altri, difficilmente sui miei! Lo stile diCristian penso sia molto influenzato dalla suascalata su roccia e dall’incredibile esperienza.Comunque da buona “old school” non nega maiqualche bella arcuata furiosa.Cosa ti ispira quando tracci? C - L’ispirazione va a giornate, certe volte av-

viti appigli e non sei mai tanto convinto del lavoroche hai fatto, altre volte tutto viene facile. L’ispi-razione magari la trovo da qualche movimento

che ho fatto su roccia o da qualche passaggiochiave di una via famosa. Poi però mentre avvitile prese ti viene qualche altra idea e cambi an-cora tutto.E - Cerco sempre di tracciare e riprodurre un

movimento che mi piacerebbe fare arrampi-cando. Ma possono essere veramente tanti i fat-tori di ispirazione: belle prese, volumi, la strutturaa disposizione o più semplicemente un movi-mento che hai fatto su roccia tre giorni prima.Quanto l’esperienza di movimenti sulla rocciaè importante e influisce sulla tracciatura? È unaspetto imprescindibile o si può tracciare altop anche senza essere un top climber sullaroccia?C - Penso che se uno ha avuto un passato di ar-

rampicatore agonista può essere un ottimo trac-ciatore anche se non ha un passato importante diarrampicatore su roccia. Quest’ultima però ègrande fonte di ispirazione perché i movimentiche ci regala madre natura sulla roccia difficil-mente possono essere partoriti dalla mente.E - Come ho detto prima l’ispirazione, come

tale, può manifestarsi attraverso tante cose dif-ferenti tra loro. Di una cosa sono certo: non si puòessere un tracciatore al top senza essere, o esserestato, un arrampicatore di alto livello. Tutti i mieicolleghi lo dimostrano.Lo stile di chiodatura sulla roccia influisce econdiziona anche lo stile di tracciatura?C - Sulla roccia molte volte troviamo vie dove

gli spit lontani possono mettere in soggezionequalche climber. In una gara tutto deve essere si-curo, quindi la chiodatura deve essere adeguataa rispettare questo principio. Anche se a volte ca-pita di trovare qualche atleta che in gara non ètranquillo con la mente per la distanza tra unospit e un altro.E - La roccia è un mondo a parte, lì le prese ci

sono già, bisogna scoprirle, usarle e adattarsi aloro, viceversa (scavando) si fa ginnastica artifi-ciale. La chiodatura è frutto di quello che sei, checerchi e che ti piace. Tutto il resto son chiacchereda bar.In generale quanto conta l'esperienza pertracciature di alto livello?C - L’esperienza è un fattore importante per

creare un bello show dove tutti si divertano, siaatleti che pubblico. Questa condizione si attua seil tracciatore conosce molto bene anche il livellodegli atleti che partecipano alla gara. Poi ognitanto ci sono degli aggiustamenti da fare all’ul-timo minuto, magari in base al risultato di una se-mifinale. Qui l’esperienza è quella che può dareuna marcia in più a una finale.E - È fondamentale, c’è sempre da imparare dai

propri colleghi (nel bene e nel male) e dai pro-pri errori. Ecco un altro pregio che deve avere untracciatore: guardare, capire e ricordarsi di comepoteva fare meglio.Come ti sei trovato a tracciare sui profili dellaWayOut?C - Molto bene, anche perché questo è stato il

secondo anno che traccio qua, quindi sono arri-vato con le idee più chiare rispetto allo scorsoanno. Anche i profili sono abbastanza vari e sipossono creare passaggi dallo stile sempre di-verso. Se devo trovare un difetto mi piacerebbeavere profili un po’ più alti.

“La nostra missione è creare movimenti belli e particolari ma soprattutto funzionali, mettendo in condizione gli atleti di esprimersi al meglio”.

Speciale / Interviste 32 |Numero 4 / 2012|

Enrico Baistrocchi: nato a Milano il 12 novembre1978, arrampicatore con salite fino all'8c+, boulde-rista ma soprattutto sempre alla ricerca di vie dallegeometrie e movimenti che gli regalino un'emozio-ne. Laureato in Scienze Motorie, è responsabiletecnico del Centro Fitness & Arrampicata Way Outdi Milano. È tracciatore nazionale e dallo scorsonovembre ha ottenuto anche l’importante brevettodi tracciatore internazionale a Parigi. Sponsor:Climbest, E9, Kong, La Sportiva, Smith Optics.

Cristian Brenna: nato a Bollate il 22 luglio 1970, haun passato da atleta in varie discipline sportive. Nel1987 scopre l’arrampicata. Ha fatto parte dellanazionale italiana per più di dieci anni, conquistandoun secondo posto nella Coppa del Mondo 1998 edue terzi posti nel 1996 e nel 2000. Ha vinto treCampionati Italiani (95, 98 e 99) e quattro CoppaItalia. Alpinista, dal 2006 è Tecnico di SoccorsoAlpino nella Guardia di Finanza e dal 2010 AspiranteGuida Alpina. Sponsor: Camp, Montura e Scarpa.

La tracciatura, arte al servizio dei climber

Cristian ed Enrico preparano i percorsi per la prima tappa di Coppa Italia alla Way Out di Milano.

A tu per tu con Cristian Brenna ed Enrico Baistrocchi inoccasione della Coppa Italia Boulder alla Way Out Milano

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E - È la palestra dove lavoro e arrampico tuttii giorni… insomma, son sempre sul velluto acasa!Dal punto di vista tecnico e delle linee sucosa avete puntato per questa tracciatura diCoppa Italia?C - Come sempre cerchiamo di realizzare un

percorso abbastanza omogeneo, dove tutti iproblemi vengano risolti da almeno un arram-picatore. Questo per quello che riguarda la fi-nale, poi cerchiamo di tracciare passaggi con stilisempre diversi e quest’anno con i numerosi vo-lumi che avevamo a disposizione abbiamo cer-cato di creare passaggi molto aleatori, dovel’errore si paga subito con una bella capriola sulmaterasso.E - Oltre l’importanza dell’evento in sé, la

prima tappa di Coppa serviva anche ai ct MarcoRonchi e Carlo Beltrame per selezionare le Na-zionali Senior e U20. Facendo tesoro anchedelle recenti esperienze (corso tracciatori inter-nazionale) abbiamo cercato di dare un “taglio”molto internazionale al carattere dei blocchi:quindi movimenti di sensazione, tecnica, let-tura a scapito magari della sola preparazioneatletica.Sapere che alla gara parteciperanno determi-nati atleti con determinate caratteristiche in-fluisce sulla tracciatura?

C - Si cerca di fare passaggi che tutti possonoriuscire a fare, poi in certi blocchi è avvantag-giato un piccolo in altri un lungo, ma questa èuna caratteristica sempre presente in arrampi-cata.E - Come dicevo prima individuare “colui” per

cui tracci è fondamentale per metterlo nellecondizioni di mostrare le proprie qualità. In unagara di alto livello sapere la “starting list” ti facalibrare al meglio i blocchi nella speranza cheessi “lavorino” al meglio stilando una classificapiù sgranata possibile.Quanto è importante in percentuale un trac-ciatore nella riuscita della gara e perché?C - Come ho detto prima il tracciatore deve

avere una visione di insieme molto elevata. Ilsuo compito non è solo quello di avvitare delleprese, deve cercare di non creare tempi morti,deve istruire i giudici in modo chiaro e inopina-bile, deve salvaguardare la sicurezza degli atletie deve creare un grande show. Quindi è la figuraperno di tutta la manifestazione.E - Non per peccare di egocentrismo ma le

principali responsabilità nella riuscita di una gara

le ha tutte il tracciatore: posso essere nel postopiù bello del mondo, con la migliore struttura eprese, l’organizzazione al top, bel tempo, tuttomagnifico ma se traccio quattro “ciofeche” buttotutto alle ortiche e tutti si ricorderanno cheschifezza di gara o che “cesso” di inaugura-zione di una nuova sala… È una grandissima re-sponsabilità!Quanto invece è importante l'organizzazioneche ruota attorno all'evento e quindi al trac-ciatore?C - L’organizzazione è molto importante per-

ché deve cercare di supportarti al massimo inmodo che il tracciatore possa fare al meglio ilsuo lavoro. Quindi avere qualcuno che ti da unamano è fondamentale, soprattutto il giorno dellagara dove tutto viene sempre fatto di corsa.E - È altrettanto fondamentale ma in caso di

qualche disguido dà meno nell’occhio cheun’eventuale castroneria dei tracciatori: gli atleti,il pubblico, gli arrampicatori si dimenticano dimezz’ora di ritardo o di uno scroscio d’acqua. Mauna gara poco emozionante o divertente se la ri-cordano tutti!Quali sono i vostri attrezzi del mestiere?C - Due chiavi a brugola, un avvitatore, un

paio di scarpette, un sacco con la magnesite edue avambracci pronti a diventare belli gonfi.E - Esperienza, creatività, cooperazione e poi

l’”hardware”: prese, volumi, strutture, chiavi,avvitatore e la dotazione arrampicatoria.Vi sono marchi con i quali lavorate maggior-mente per un rapporto di sponsorship o sem-plicemente perché vi trovate meglio rispettoad altri?C - Le due cose vanno a braccetto insieme, nel

senso che con le scarpe con cui arrampico tuttii giorni ho un feeling che con altre non ho, cosìvale anche per l’attrezzo e l’abbigliamento. Io miaffido a Scarpa, Camp e Montura, tre marchiche non hanno bisogno di presentazione, con unnome che è sinonimo di alta qualità, comfort egrande tradizione nel mondo dell’arrampicata edell’alpinismo. E - A parte marchi prettamente tecnici che uso

per arrampicare anche nella quotidianità comeLaSportiva, Kong ed E9, collaboro da un paiod’anni con Climbest che si è introdotta nel mer-cato delle prese d’arrampicata e strutture congran voglia di fare e qualche idea davvero inte-ressante.Quando puoi essere sicuro che un blocco "la-vorerà" alla perfezione in un circuito di gara?C - La certezza ce l’hai solo quando vedi che

qualche atleta è riuscito a salire il passaggio. Conl’esperienza però sai di avere una buona percen-tuale di successo.

E - Non lo sai fino a quando non vedi la clas-sifica finale! Però l’esperienza aiuta soprattuttocreando blocchi il più variegati possibile per con-sentire a tutti gli atleti di esprimersi al meglio.In Italia quanti tracciatori “ceritificati” ci sonoad oggi? Qual è il nostro livello rispetto aglialtri paesi?C - Non ne ho la più pallida idea, di certo

posso dire che il nostro livello è all’altezza diquello di altri paesi.E - In realtà non lo so di preciso… bisogne-

rebbe controllare l’albo della federazione! Di si-curo che lavorano con regolarità ad alto livellonon sono tantissimi. Il nostro livello è decisa-mente alto e anche la qualità è molto buona, ba-sti pensare che ci sono spesso e volentieri trac-ciatori italiani in competizioni internazionali(Gnerro, Di Marino e Lella tra i più assidui).

Vi è capitato di essere chiamati anche adeventi internazionali?C - Un po’ di anni fa ho dato una mano in

maniera “unofficial” a tracciare una gara diCoppa del Mondo, adesso mi basta tracciaregare a livello nazionale, perché per tracciareuna gara internazionale bisogna investire moltotempo nella preparazione e io ho altri progettiper la testa. E - Ho avuto la fortuna di tracciare come

“aiuto” la Coppa del Mondo a Milano l’annoscorso e sono diventato Internazionale a no-vembre. Adesso sono in attesa di un praticantatoper poter poi essere ufficialmente chiamato atracciare. È chiaro che mi auspico di poter trac-ciare a livello internazionale in futuro e questo

dipenderà solo ed esclusivamente da come la-vorerò. Qual è stata la tua tracciatura meglio riuscitafinora?C - Fino adesso le gare che ho tracciato sono

sempre andate bene, anche se la gara perfettanon esiste, qualcosa si può sempre migliorare.Sicuramente un fattore di successo è perchétraccio solamente con amici o con persone concui ho un buon feeling, in un’atmosfera rilassatae divertente. Quindi non posso fare una classi-fica, ogni gara è stata una bella esperienza.E - Spero la gara che devo ancora tracciare.

Tutti si ricordano sempre dell’ultima quindi biso-gna sempre impegnarsi al massimo e dare tutto!E quella più importante considerando la com-petizione?C - Le più importanti sono stati i Campionati

Italiani, perché essendo in prova unica non ci sipuò permettere di sbagliare.E - Non voglio fare lo stucchevole ma la mia

mentalità è quella di tracciare il meglio possibilee dare il massimo indipendentemente dal li-vello della competizione: chi scala sui miei itine-rari spero sia soddisfatto e si sia espresso almeglio.Ci sono aneddoti curiosi o divertenti da ricor-dare legati a una vostra tracciatura o a qual-che evento particolare?C - Quando traccio o vado a scalare con Enrico

ogni momento è divertente. Il prenderci in giroin ogni momento fa parte del gioco, succedonotalmente tante cose che adesso non me neviene in mente neanche una...E - Si potrebbe scrivere un libro… gli arrampi-

catori sono di sicuro, nel bene e nel male, per-sone speciali.Vi capita più che gli atleti dopo la gare vi rin-grazino per la bella tracciatura o vi maledi-cano per quello che avete architettato?C - Come sempre in tutte le gare c’è chi è con-

tento e chi è arrabbiato di brutto. Oramai ci hofatto il callo, ma se devo dirla tutta in entrambi icasi alla fine godo di questo. Ho fatto talmentetante gare che penso sia giusto che un atleta perfarsi una buona esperienza debba divertirsi. Ma seuna volta gli capita di fare il “giro della morte”non deve prendersela con il tracciatore ma riflet-tere su quello che ha sbagliato nella preparazione. E - Entrambe le cose! Ed è giusto così. L’impor-

tante è saper ascoltare, guardare e imparare daogni tracciatura che si fa, da soli o in team. Solocosì si migliora e si può ambire a diventare unbuon tracciatore.

Photo credits: Thomas Paganiwww.thomaspagani.com

Cristian Brenna (sopra) ed Enrico Baistrocchi (sotto) testano alcuni dei percorsi da loro disegnati all’interno della palestra Way Out di Milano.

Page 34: Outdoor Magazine n.4

Speciale / Iniziative 34 |Numero 4 / 2012|

A cura diSIMONe BerTI

“Climb More, Impact Less” è il progetto eco-sostenibile operato da Millet per il riciclo dellecorde. Il programma, attivo in Italia dal 1 aprileal 31 agosto 2012 e supportato da diversi stru-menti promozionali, presenta una proceduramolto semplice ed efficace. L’alpinista/climberporta in negozio la corda usata (minimo 50mt, con diametro non inferiore a 8 mm) e larende al negoziante, il quale fornisce l’utente diuno sconto immediato di 20 euro ogni 100 mtdi corda per l’acquisto di una nuova corda o diun altro prodotto Millet di valore superiore ai100 euro (abbigliamento, attrezzatura oscarpe). Lo sconto stesso applicato dal nego-ziante verrà poi coperto al 50% da Millet. Unavolta che il box in cartone è pieno (capienzamassima 25 kg), il negoziante dovrà contattareLMO, filiale italiana del marchio francese,che incaricherà l’azienda di ritirare il ma-teriale raccolto presso il punto vendita.Le corde restituite verranno poi por-tate presso un centro specializzatoper essere riconvertite in materialeche Millet userà per la produzionedi alcuni articoli. Il programmaporta così evidenti vantaggi perl’azienda come per il nego-ziante, oltre che, ovviamente,per l’ambiente. L’operazione diriciclo infatti, con costo marke-ting zero, punta a consolidare ilrapporto dell’azienda con la reteretail e ad aumentare il movi-mento in negozio, facendo rispar-miare l’utente finale e contri-buendo in maniera importante alrispetto e alla salvaguardia dell’am-biente: raccolta e riconversione, allegge-rimento dell’imballo. Non a caso, dal 2006,l’impegno congiunto di alpinisti, negozi e pa-lestre ha reso possibile in Europa la raccolta di778.287 mt di corda complessivi, il riciclo di 52tonnellate di poliammide e il risparmio di 114tonnellate di CO2. Abbiamo voluto saperne dipiù dal riferimento diretto per i negozi italiani,Monica Boraso di LMO, responsabile comunica-zione per il marchio Millet in Italia.

Partiamo subito dal progetto. Quando ènato e che paesi coinvolge?

Il progetto è nato nel 2005 e coinvolge ad oggiFrancia, Belgio, Svizzera, Spagna, oltre ovvia-

mente l’Italia, partner storico di questa iniziativa.Inizialmente si chiamava “Reciclez, Economi-sez”, ma è stato poi ribattezzato “Climb More,Impact less”, rafforzando e ampliando il con-cetto del risparmio con quello di minor impattosull’ambiente.Quanti negozi italiani partecipano al pro-gramma? Rispetto al 2006 sono cresciuti?

I negozianti italiani che partecipano al pro-getto sono una decina e rappresentano un ot-tavo dei negozi europei aderenti. L’adesionedalla prima edizione si è mantenuta relativa-mente stabile.Come accolgono l’iniziativa inegozianti italiani?

L’iniziativa è stata accoltafavorevolmente, in quanto non solo consolida ilrapporto fra Millet e il negoziante stesso, bensìaumenta il cosiddetto “shop traffic”, il movi-mento in negozio. Inoltre viene fornito un utileservizio al cliente che in questo modo viene fi-delizzato e si creano nuove occasioni di acquisto.La quantità di corde riciclate è aumentatanegli ultimi anni o è rimasta stabile?

I dati parlano da soli: a livello europeo si è pas-sati dai 55.000 mt della prima edizione nel 2005ai 150.000 del 2008, fino ai quasi 200.000 del2011. I clienti italiani hanno contribuito molto ein modo proporzionale alla raccolta, segno chequest’iniziativa eco-responsabile è stata comuni-cata nel modo giusto a un pubblico, quello deglialpinisti, molto legato alle tematiche ambientali.Ci sono negozianti particolarmente attivi inquesta iniziativa che volete citare?

Un cliente che ha da subito creduto nel pro-getto è Vertigini Sport di Stroncone (TR), tantoche da solo, nella passata edizione, ha raccoltoben 20 corde usate per una lunghezza di circa1.500 mt.

E quanti sono gli shop coinvolti a livelloeuropeo?

I negozi partner in Europa sono stati oltre80, un buon segnale di sensibilizzazione alletematiche del riciclo che ormai fanno partedella nostra cultura e della politica di eco-so-stenibilità di ogni grande azienda.Qual è il senso dell’operazione e quali pro-dotti vengono realizzati con le cordeusate?

L’obiettivo di questa operazione è rispar-miare compiendo un gesto a favore dell’am-biente. Le corde raccolte vengono portate in un

centro specializzato in Franciaove il poliammide,

un materiale

altamente performante chepermette molteplici cicli di riciclo, viene ri-convertito in componenti plastici. Per venire alconcreto, buona parte degli appendiabiti Mil-let sono in poliammide riciclato e questo vuoleessere parte del contributo dell’azienda per li-mitare scorie di produzione, inquinamento esprechi di energia.

Avete preparato anche dei materiali pro-mozionali per appoggiare il progetto?

Per supportare l’operazione, a ogni cliente èstato consegnato un box personalizzato per laraccolta delle corde che verrà utilizzato per laspedizione ai centri di raccolta, in aggiunta adalcune t-shirts per il personale in cotone 100%riciclato (vedi foto sotto).Ricordiamo anche a tutti i lettori che già nonlo sapessero quando è necessario sostituireuna corda d’arrampicata?

Una corda andrebbe sostituita dopo un annodi uso intenso o due di uso medio. Va accura-tamente controllata periodicamente in tuttala sua lunghezza, verificando che non si perce-piscano al tatto danneggiamenti alla calza in-terna e non siano evidenti punti di fuoriuscitadell’anima, tagli, rigonfiamenti e lesioni evi-denti, in qual caso la corda va sostituita imme-diatamente.Millet comunica anche questo aspetto olascia al negoziante o alla cultura de-gli utilizzatori il compito di informaree informarsi?

Il concetto chiave che cerchiamo diaffermare attraverso la nostra forzavendite e i nostri negozianti è cheuna corda non va meramente va-lutata e scelta per il suo prezzo,bensì per le sue caratteristiche, ilsuo utilizzo e il suo ciclo di vita:scegliere la corda giusta e cam-biarla al momento giusto è unsalva-vita.

Climb More, Impact Less:il progetto green di Millet

Intervista con Monica Boraso di LMO,filiale italiana del marchio francese

80 negozi e 5 paesi europei coinvolti nel programma ecosostenibile promosso dall’azienda transalpina.Dal 2006 ha raccolto e riciclato 778.287 mt di corde.

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QUANTUM

TARGET: ClimbingCOLLEZIONE: Five TenMicrons, 2011 - UomoIDEALE PER: Arrampicate verticali di medio-alta difficoltàCOSTRUZIONE/FORMA: Leggermente arcuata verso ilbasso “downturned toe”TOMAIA: Cowdura (sintetico) e 3D PolytechnicrivestimentoFODERA: MicrofibraLINGUA: Imbottita per massimo comfortCHIUSURA: A lacci, “Crazy Curve Lace” perun’allacciatura fissa senza allentamentiSUOLA: Stealth OnyxxALTRE CARATTERISTICHE: È un’evoluzione della mitica“Lacci”, con nuove tecnologie come il tallone MagicFingers per tallonaggi perfetti e il bordo gomma inStealth Mystique che si combina con la suola in StealthOnyxx per il massimo dell’aderenzaTECNOLOGIE: Rivestimento tomaia 3-D Polytechnic,tallone Magic Fingers, bordo gomma in StealthMystique, Crazy Curve Lace per l’allacciaturaPESO: 218 gr (misura 42 EU)TAGLIE: 5-11 UKCOLORI: Viola (Purple)PREZZO: 125 euro

Speciale / Prodotti In vetrina i modelli di scarpette da climbing di alcuni tra i top brand del settore

36 |Numero 4 / 2012|

DISTRIBUITO DA:Viking Nord Pool

0435.32061 - [email protected]

BLACKWING

TARGET: Climbing e boulderCOLLEZIONE: Five Ten Microns, 2011 - Uomo/DonnaIDEALE PER: Arrampicata tecnica su strapiombi,boulder di difficoltà medio-altaCOSTRUZIONE/FORMA: Arcuata verso il basso“downturned toe”TOMAIA: Cowdura sintetico e 3D PolytechnicrivestimentoFODERA: Microfibra felpata (extra comfort)LINGUA: Sdoppiata imbottitaCHIUSURA: Doppio Velcro (velcro closure system)SUOLA: Stealth HFALTRE CARATTERISTICHE: Simile a una Dragon, lascarpetta più apprezzata dagli atleti Five Ten, conun’allacciatura velcro veloce e sicura. Un nuovo talloneavvolge il piede come un guanto per la massimasensibilità e precisione. Questo modello è adatto adarrampicate e boulder di medio-alta difficoltàPESO: 241 gr (misura 42 EU)TAGLIE: 4-12 UKCOLORI: Red cherryPREZZO: 130 euro

TYPHOON

TARGET: Climbing, boulder e avvicinamentoCOLLEZIONE: Estate 2012 - Uomo/DonnaIDEALE PER: BoulderCOSTRUZIONE/FORMA: Pretensionamento; costruitosulla stessa forma aggressiva del RavenTOMAIA: Pelle e Lorica a garanzia di comfort eprestazioni stabili nel tempoFODERA: Pelle e LoricaLINGUA: Linguetta in neopreneCHIUSURA: A VelcroSUOLA: E-GripALTRE CARATTERISTICHE: Offre la massimaprestazione nel bouldering e nell’arrampicata sportivapiù ambiziosa. Grazie alla nuova suola E-Grip, èstraordinariamente duttile senza però perdere instabilità sugli spigoli. L’inserto verde Edelrid sul tallonesegue la trasposizione del carico dal piede all’alluce egrazie all’High-Tension-Heel anche gli hook più difficilidiventano un gioco da ragazziPESO: 540 grTAGLIE: 3-13 UKCOLORI: 138 OasisPREZZO: 85 euro

BLIZZARD

TARGET: Climbing, boulder eavvicinamentoCOLLEZIONE: Estate 2012 -Uomo/DonnaIDEALE PER: È la scelta obbligataper tutti gli arrampicatori checercano il comfortCOSTRUZIONE/FORMA: Formadritta, leggero pretensionamentoTOMAIA: Pelle di alta qualità per il massimo delcomfortFODERA: Pelle e LoricaCHIUSURA: A doppio Velcro che agevola l’inserimentoINTERSUOLA: Rinforzata. Insieme alla forma dritta,garantisce stabilità sugli spigoli e aiuta a risparmiare leforze anche quando si appoggia su prese moltopiccoleSUOLA: E-GripMATERIALI UTILIZZATI: Morbida pelle naturale ALTRE CARATTERISTICHE: Il dispositivo Comfort-Tension-Heel garantisce una tensione confortevole sultallonePESO: 500 grTAGLIE: 3-13 UKCOLORI: 138 OasisPREZZO: 75 euro

MILLETYALLA

TARGET: Climbing COLLEZIONE: SS 2012 - UomoIDEALE PER: EspertiCOSTRUZIONE/FORMA: Nuovo shape asimmetricocon gancio 3D sulla punta; profilo liscio sul bordodavanti che consente la massima precisione dellapunta; tallone rinforzatoTOMAIA: Microfibra sintetica con fodera rinforzatasulla puntaCHIUSURA: LacciSUOLA: Gomma 4PointsGripMATERIALI UTILIZZATI: Upper microfiber multilayers,PES toe box lining, composite still insert, 4PointsGripMillet 4,5 mm TECNOLOGIE UTILIZZATE: Millet Hook Effect - LaserTechnology (microscanalature laser per maggioraderenza)PESO: 135 grMISURE: 4-11 UKPREZZO: 115 euro

HYBRID

TARGET: Climbing, boulder, avvicinamentoCOLLEZIONE: SS 2012 - Uomo/DonnaIDEALE PER: Climbing anche per non esperti, difficoltàcrescente, confortevoleCOSTRUZIONE/FORMA: Forma liscia e simmetricaTOMAIA: Confortevole in pelle ultrarobustaFODERA: RinforzataLINGUA: Imbottita per maggior comfortCHIUSURA: Triplo velcro per maggiore efficienzaSUOLA: Gomma 4PointsGripMATERIALI UTILIZZATI: Suede leather, inserti inPolypropylene, gomma 4PointsGrip 4.5 mmTECNOLOGIE UTILIZZATE: 4PointsGripPESO: 260 grTAGLIE: 2-14 UKPREZZO: 102 euro

FIVE TENDISTRIBUITO DA:

Panorama 0472.201114 - [email protected]

DISTRIBUITO DA:L.M.O.

0423.648281 - [email protected]

EDELRID

PANTERA

TARGET: Arrampicata di alto livelloCOLLEZIONE: 2012 - Uomo/UnisexIDEALE PER: Placche, vie leggermente strapiombantiCOSTRUZIONE/FORMA: Costruzione tubolare inmicrofibra con forma arcuataTOMAIA: Microfibra bicomponente con inserti in lanadi vetroFODERA: Microfibra accoppiataLINGUA: Neoprene bordatoCHIUSURA: LacciINTERSUOLA: Tecnopolimero 0,9 mmSUOLA: Vibram ALTRE CARATTERISTICHE: Trattamento antimicrobicoTECNOLOGIE UTILIZZATE: Cuciture seamless, tomaiabicomponentePESO: 420 gr (misura 41,5 EU)TAGLIE: 33-48 EUPREZZO: 99 euro

WILD CLIMBIMUST LACES

TARGET: Climbing/boulder/indoorCOLLEZIONE: 2012 - Uomo/UnisexIDEALE PER: Arrampicatori espertiCOSTRUZIONE/FORMA: AsimmetricaTOMAIA: Pelle/loricaLINGUA: Lorica/cotoneCHIUSURA: LacciINTERSUOLA: Mezza 0,8 mmSUOLA: Vibram XS Grip ALTRE CARATTERISTICHE: Scarpetta da prestazione pervie estreme, garantisce precisione su tacche piccole ebuchi con tallonaggio perfetto. L’HTS (H TorsionSystem) riduce a zero la rotazione del piede all’internodella scarpetta garantendo precisione e stabilitàTECNOLOGIE UTILIZZATE: Brevetto HTS (Wildclimb-Herodesign) PESO: 350 gr

TAGLIE: 34-48 EU (in mezze misure)COLORI: Verde/panna

PREZZO: 85 euro

Questa scarpetta è disponibile anche nelle versioniVelcro e Slipper.

DISTRIBUITO DA:M&M Calzaturificio

0423.604147 - [email protected]

SCARPAINSTINCT / INSTINCT S

TARGET: Climbing/boulderingCOLLEZIONE: SS 2012 - Uomo/DonnaIDEALE PER: Scarpetta high performance, precisa,sensibile con ottimo supporto, indicata per un usopolivalente in falesia e boulderingCOSTRUZIONE/FORMA: Forma FQ, leggero profiloasimmetrico, punta concava con fit centraleTOMAIA: Crosta per Instinct e Lorica per Instinct S.Entrambe presentano costruzione bordi con sistemaBi–Tension, sistema grip in gomma a T in punta ecostruzione tubolareLINGUA: Elastico tensionatore a costruzione tubolare etirante e rinforzo in crosta (Instinct)CHIUSURA: Lacci con disposizione perfomance(Instinct) e ballerina elastico (Instinct S) SUOLA: XS Grip2 Vibram 3,5 mm (Instinct) e XS Grip2Vibram 3 mm (Instinct S)ALTRE CARATTERISTICHE: Fit perfomante, polivalenzad’uso e ottimo rapporto prestazioni/qualità/prezzo. Laforma offre precisione in appoggio, si distingue perreattività delle perfomance soprattutto sulle vie o suipassaggi dove è necessario avere dinamicità nelmovimento e precisione sui micro appoggi. Il sistemaBi–Tension, abbinato alla particolare allacciatura con illaccio fino alla punta e alla speciale applicazione della

gomma T sul dorso della tomaia/punta, è stato studiatoin modo che tutti i componenti siano parte attiva nelfunzionamento della scarpetta. Questo permette diavere sempre le massime prestazioni in termini diperformance e di fit nel tempo anche con utilizzointensoTECNOLOGIE UTILIZZATE: Bi–Tension System, unaparticolare costruzione del sistema di bordatura checonsente di esaltare al massimo la sensibilità inappoggioPESO: 227 gr (misura 40,5 EU, Instinct) e 183 gr(misura 40,5 EU, Instinct S)TAGLIE: 33-45 EU (con mezze misure, Instinct) e 34-45EU (con mezze misure, Instinct S)COLORI: Parrot (Instinct) e lite orange (Instinct S)PREZZO: 109 euro (Instinct) e 99 euro (Instinct S)

VAPOR V / VAPOR V WMN

TARGET: Climbing/boulderingCOLLEZIONE: SS 2012 - Uomo/DonnaIDEALE PER: Scarpetta high performance multiuso,precisa, sensibile che dà un buon supporto, indicataper un uso polivalente in montagna, falesia eboulderingCOSTRUZIONE/FORMA: Medio profilo asimmetricoTOMAIA: Crosta con Lorica, costruzione bordi consistema Bi-Tension e costruzione tubolareLINGUA: Mesh traspirante per massimo comfort etraspirazione con elastico tensionatoreCHIUSURA: Doppio Velcro con chiusura opposta evolume dei piediSUOLA: XS Grip2 Vibram 4 mmALTRE CARATTERISTICHE: Ottimo Fit e polivalenzad’uso, ottimo rapporto prestazioni/qualità/prezzo. Laforma asimmetrica girata leggermente in giù offre uncomfort sorprendente al primo impatto. Il sistemaBi–Tension, abbinato alla particolare allacciatura adoppi velcri con chiusura opposta e differenziata, èstato studiato in modo che sia parte attiva nelfunzionamento della scarpetta. Questo permette diavere sempre le massime prestazioni in termini di

performance e di fit nel tempo anche con utilizzointensoTECNOLOGIE UTILIZZATE: BI-Tension System, unaparticolare costruzione del sistema di bordatura checonsente di esaltare al massimo la sensibilità inappoggioPESO: 222 gr (misura 40 EU, Vapor V) e 207 gr(misura 38 EU, Vapor V Wmn)TAGLIE: 34-46 EU (con mezze misure, Vapor V) e 33-42 EU (con mezze misure, Vapor V Wmn)COLORI: Lite orange (Vapor V) e turquoise (Vapor VWmn) PREZZO: 115 euro

DISTRIBUITO DA:Calzaturificio Scarpa

0423.5284 - [email protected]

Page 37: Outdoor Magazine n.4

37 |Numero 4 / 2012|

ZAMBERLANA 80 RAPIDA

TARGET: Climbing COLLEZIONE: SS 2012 - Uomo/DonnaIDEALE PER: Scarpetta Made in Italy Patent adatta aun utilizzo in falesia e su vie di difficoltà elevateCOSTRUZIONE/FORMA: Costruzione ZamberlanClimbing tubolare; forma ideale per climber tecniciche cercano un attrezzo polivalente e affidabile inogni occasioneTOMAIA: Croste Hydrobloc con bordo protettivo ingommaLINGUA: Indipendente e con parte terminale acontatto con il piede, con riporto in morbido Microtexper il massimo comfort e per il trasporto del sudoreverso l’esterno.CHIUSURA: Rapida con velcro a regolazionemicrometrica (sistema di allacciatura brevettato)SUOLA: Gomma Vibram XS-Grip di 6 mmMATERIALI UTILIZZATI: Vibram ALTRE CARATTERISTICHE: Scarpa sensibile,

estremamente versatile e facile dacalzareTECNOLOGIE UTILIZZATE: Elastico ditiraggio sul tallone per la massimaaderenza, utilizzo di pellame contrattamento speciale per ilmantenimento duraturo della forma,rinforzo antideformante nella pianta.PESO: 220 gr (mezzo paio misura 42EU)TAGLIE: 35-46 EUCOLORI: Orange, aloe, pink, violetPREZZO: A partire da 114,95 euro

A82 PRECISA

TARGET: ClimbingCOLLEZIONE: SS 2012 - Uomo/DonnaIDEALE PER: Scarpetta Made in Italy ideale perarrampicata in vie lunghe in montagna, con forma idealeper climbers tecnici che cercano un attrezzo polivalente eaffidabile in ogni occasioneCOSTRUZIONE/FORMA: Zamberlan Climbing. Formacomoda e avvolgente, strutturata ma confortevoleTOMAIA: Croste Hydrobloc con bordo protettivo in gommaLINGUA: Avvolgente e sagomata. La parte superiore acontatto con il collo del piede è realizzata per offrire ilmassimo comfort e presenta un inserto in Microtex per iltrasporto del sudore verso l’esternoCHIUSURA: A lacci fino in punta per la massimasensibilità SUOLA: Gomma Vibram XS-GripMATERIALI UTILIZZATI: VibramALTRE CARATTERISTICHE: Scarpa precisacon forma comoda e avvolgente, strutturatama confortevole. TECNOLOGIE UTILIZZATE: CostruzioneZamberlan Climbing ergonomica eperformantePESO: 230 gr (mezzo paio misura 37EU)TAGLIE: 35-46 EUCOLORI: Amaranto, aloe, black PREZZO: 119,95 euro

DISTRIBUITO DA:Calzaturificio Zamberlan

0445.660999 - [email protected]

Dall’attento studio della morfologia delpiede e di come questo viene utilizzato inarrampicata su appoggi che possono esse-re di forme e di tipologie diverse, nasce larivoluzionaria filosofia No-Edge (applicataai modelli Futura e Speedster): una tecnicacostruttiva che permette l’eliminazione deglispigoli della suola per un’arrampicata piùfluida, precisa e armoniosa.

La costruzione - La costruzione No-Edgesegue perfettamente il profilo del piede, cheper sua natura è curvo, utilizzando uno stra-to di gomma più sottile rispetto alla costru-zione tradizionale e mantenendone lo stessospessore su tutta la calzatura. Questa solu-zione permette di ottenere una maggiorevicinanza tra il piede e la roccia evitando iltradizionale spigolo sulla suola che aumentala leva nella spinta. No-Edge si sviluppa apartire da 3 concetti fondamentali: sensibili-tà, spinta omogenea, adattabilità.

Sensibilità - Grazie allo spessore di gommaridotto, la costruzione No-Edge riduce ladistanza tra piede e roccia aumentando lasensibilità in appoggio e la superficie dicontatto. Questa filosofia di costruzioneevita un’eccessiva compressione delle ditadel piede per un comfort di calzata ottimale.

Spinta omogenea - L’assenza dello spigolopermette al piede di esercitare una spintauniforme sulle pareti interne della scarpetta,trasferendola all’esterno in modo omogeneosu tutta la superficie di contatto anziché inpunti specifici. Questo permette una scalatapiù fluida e contribuisce a un’usura inferioredel prodotto.

SCIENCE FRICTION 3.0 (TECNICA DI FRIZIONE 3.0)Oltre a essere più resistente di qualsiasi formula precedente, la nuova “Tecnica di Frizione

3.0” è caratterizzata anche da un maggiore attrito. Tutto ciò incrementa la resistenza allostrappo e la memoria del composto. È applicata alle componenti delle scarpe come il 3DHooking Heel (l’aggancio del tallone) e il 3D Concave Sole (suola concava).

SCIENCE FRICTION R2 (TECNICA DI FRIZIONE R2)La nuova tecnica di attrito è stata incorporata anche nella gamma di solette in gomma.

L’attrito, la resistenza e l’elasticità delle solette in gomma sono stati migliorati. Queste solettesono applicate su tutte le scarpette d’arrampicata Mad Rock.

3D MOLDED CONCAVE SOLE (SUOLA CONCAVA 3D)Grazie a un sistema brevettato, questa suola dalla forma concava offre superfici di contatto

e bordi ancora più resistenti. È presente sia sulla linea “Con” che “Demon”.

3D MOLDED HEEL CUP (TALLONE MODELLATO A COPPA 3D)Mad Rock ha ideato un “tacco” a coppa che consente di agganciarsi, restare sospesi o

fermi meglio di qualsiasi altro sistema. Il nuovo 3D Molded Heel Cup è dotato di scanalatureper migliorare la capacità di aggancio e insieme alle due gobbe posizionate perfettamenteassicura che il tallone non scivoli.

LA SPORTIVA

FUTURA

TARGET: ClimbingCOLLEZIONE: SS2013 - Uomo eDonnaIDEALE PER: Scarpetta dedicata a chiinizia ad arrampicare ma anche a chi intendeapprocciare un nuovo tipo di scalata, più fluida esenza il tradizionale spigoloCOSTRUZIONE/FORMA: Costruzione No-Edge, nuovarivoluzionaria filosofia di costruzione basata sull’assenzadei classici “spigoli” della suola e sull’utilizzo di unostrato di gomma più sottile e omogeneo che aumenta lasensibilità e consente al piede di esercitare una spintauniforme sulle pareti interne della scarpetta. Questafilosofia di costruzione, già presente sul modelloSpeedster, è applicata su Futura in maniera nuova,pensata per incontrare anche le esigenze degliarrampicatori di medio livelloTOMAIA: Abbinamento vitello scamosciato e Lorica,costruzione tubolareFODERA: AssenteLINGUA: Tessuto elastico CHIUSURA: Fast Lacing System veloce, preciso eimmediatoINTERSUOLA: LaspoFlex 1,1 completa abbinata a P3System (Permanent Power Platform)SUOLA: Vibram XSGrip2 3mmMATERIALI UTILIZZATI: Vitello scamosciato e LoricaALTRE CARATTERISTICHE: Fast Lacing System e P3System dotati di brevettoTECNOLOGIE UTILIZZATE: P3 System chemantiente la forma nel tempo, suola Vibram XSGrip 2 e No-Edge System, sistema dicostruzione senza spigoliPESO: 450 gr al paioTAGLIE: 32-46 EU con mezze taglieCOLORI: BluePREZZO: 139 euro

MIURA VS WOMAN

TARGET: ClimbingCOLLEZIONE: La Sportiva SS 2013 - DonnaIDEALE PER: Modello con calzata mediaideale per le competizioni e per le climberpiù esigentiTOMAIA: A costruzione tubolare in vitelloscamosciatoFODERA: PacificCHIUSURA: Con tre velcriINTERSUOLA: LaspoFlex 1,1 mm soloanteriormente abbinato al sistema P3SUOLA: Vibram XS Grip2 3,5 mmMATERIALI UTILIZZATI: Vitello scamosciatoALTRE CARATTERISTICHE: Mantiene leeccezionali caratteristiche del modello coni lacci (Miura VS), coniugandole a nuovielementi a elevata tecnicità e a unamaggiore velocità di calzata grazie ai 3velcri; presenta plantare con tecnologiaP3, che assicura il mantenimento dellaforma evitando il naturale cedimento deimateriali e garantendo massimeperformances nel tempoTECNOLOGIE UTILIZZATE: Vibram Xs Grip2e P3 SystemPESO: 440 gr al paioTAGLIE: 32-43 EU con mezze misureCOLORI: IcePREZZO: 129 euro

NO EDGE TECHNOLOGY

DEMON 2.0

TARGET: BoulderCOLLEZIONE: 2012 - UnisexIDEALE PER: Bouldering estremo e competizioneCOSTRUZIONE/FORMA: Tipica forma “a banana”(asymetric downturned concave), tecnologia PowerFlex, suola concavaTOMAIA: Misto sintetico (tecnologia SynFlextraspirante)FODERA: SinteticaCHIUSURA: VelcroSUOLA: Policarbonato ad alta aderenzaALTRE CARATTERISTICHE: Science Friction 3.0 e R2(Tecnica di frizione 3.0 e R2), 3D Molded ConcaveSole (suola concava 3D), Power Upper (tomaialeggera, sottile e molto resistente), Side Entry System

(sistema di chiusura laterale permaggiore copertura della superficedella tomaia) e 3D Molded Heel

Cup (tallone modellato a coppa3D)

PESO: 240 grTAGLIE: 34,5-50 EUCOLORI: Standard,bianco, nero, arancio,grigio

PREZZO: 86 euro

MAD ROCKDISTRIBUITO DA:

Amorini 075.691193 - [email protected]

MAD MONKEY 2.0

TARGET: Arrampicata indoor/outdoor per bambiniCOLLEZIONE: 2012 - Unisex (bambino/bambina)IDEALE PER: I bambini che hanno iniziato adarrampicare COSTRUZIONE/FORMA: Suola regolare dimedio/dura densità, costruzione asimmetrica e conregolazione a velcro.TOMAIA: Misto sintetico (tecnologia SynFlextraspirante)FODERA: SinteticaCHIUSURA: VelcroSUOLA: Policarbonato ad alta aderenzaALTRE CARATTERISTICHE: Il design innovativo utilizzanella parte posteriore un cinturino regolabile checonsente alla scarpa di seguire la continua crescitadel piede del bambino. Il modello è adatto apiedi sensibili e assicura massimo comfortPESO: 141 grTAGLIE: 28-36 EUCOLORI: Standard blu, giallo enero con logo Mad Rock PREZZO: 45 euro

Adattabilità - L’assenza di spi-goli, l’accentuata sensibilità ela possibilità di applicare unaspinta omogenea sulla superfi-cie, permette un’estrema adat-tabilità della scarpetta alla roc-cia e di massimizzare la super-ficie di contatto con gli appog-gi in tutte le situazioni.

LE TECNOLOGIE MAD ROCK

DISTRIBUITO DA:La Sportiva

0462.571800 - www.lasportiva.com

Page 38: Outdoor Magazine n.4

Dopo la Diablo 10.2, Beal hasviluppato la Diablo 9.8Unicore per gli arrampicatoripiù esigenti. Grazie alla fluiditàdella calza, la Diablo 9.8Unicore è ancora piùperformante nel recupero dellacorda e nel moschettonaggiorispetto alle corde classiche didiametro e peso inferiore.Questo modello è destinatoagli arrampicatori esperti eagli assicuratori attenti, inquanto la sua fluidità richiedeun’attenzione maggiore in assicurazionerispetto a una corda di diametromaggiore. Compatta e flessibile, offreuna migliore resistenza all’abrasione.Prezzo: 187 euro (70 mt).

Speciale / Prodotti In vetrina i modelli climbing delle collezioni PE 2012 di alcuni tra i top brand del settore

38 |Numero 4 / 2012|

DISTRIBUITO DA:Dinamiche Verticali011.2732500 - [email protected]

DISTRIBUITO DA:Black Diamond Equipment+41.61.5643333 - [email protected]

DISTRIBUITO DA:4US - 0436.2731 - [email protected]

DISTRIBUITI DA:C.A.M.P. - 0341.890117 - [email protected]

DISTRIBUITO DA:Aludesign - 035.783595 - [email protected]

Questo nuovissimo imbrago incorpora tutto ilknow how tecnologico del brand canadeseArc’teryx. Si distingue per l’estrema versatilitàd’uso: M270 è infatti perfetto su misto eghiaccio ed è dunque adatto per un utilizzomulti-stagionale. Ultraleggero, porta ilcomfort e la sicurezza a nuovi livelli. I coscialiin mesh sono ampi abbastanza da consentiredi infilare l’imbrago con gli scarponi addossoe con più strati di abbigliamento. I 15 punti diancoraggio da ghiaccio e i due ampi anelliper l’attrezza massimizzano il comfort inazione. La costruzione si avvale dellatecnologia Warp Strength per la migliore

distribuzione del carico sull’intera strutturadell’imbrago. Anello di sicurezza, scosciali epunti di legatura in mesh; indicatore disicurezza sull’anello e sui punti di legatura;due anelli regolabili; fibbia auto-bloccante.Prezzo consigliato: 120 euro.

ARC’TERYXIMBRAGO M270

Realizzata con il tessuto Burly Double Waveper offrire elasticità nelle 2 direzioni,tenacia, flessibilità. Disponibile in 2 diversemisure, per il miglior adattamento a

qualsiasi tipo di mano.Tasca esterna conzip; chiusura concordoncino; attaccoper la cinturasagomato ainiezione; cavatappi;cintura in vita;porta-pennello.Prezzo consigliato: 25

euro (c40) e 30euro (c80).

CHALK BAG C40 & C80

Leggerissima e versatile, coniuga leperformance di due tessuti tecnici: Helius (pesopiuma, traspirante, fresco al tatto) e Enduraflex(elasticizzato in larghezza e in lunghezza,tenace, resistente all’abrasione) per l’area dellespalle e delle braccia. Disponibile nelle dueversioni a mezzamanica e amanica lunga,entrambe conprotezionesolare UPF 50+.Prezzoconsigliato: 60euro (SS) e 85euro (LS).

ETHER COMP CREW SS & LS

Una delle novità piùinteressanti di BlackDiamond. Il moschettoneMagnetron GridLock porta ilivelli di sicurezza più inalto dei moschettoni conchiusura a molla disponibilisul mercato e può esseremanovrato con una manosola. Il sistema conta subracci di chiusura magneticipresenti nell’apertura che attiranoun inserto di acciaio presente nel naso,creando un meccanismo forte, pulito eaffidabile in tutte le condizioni diarrampicata.

BLACK DIAMONDMAGNETRON GRIDLOCK

Imbracatura ad altorendimento perarrampicata sportiva omissioni leggere, lanuova BlackDiamondFlight èincredibilmenteleggera e presenta quattro agganci Mondo.Costruita con la nuova tecnologia Dual CoreXP Construction, combina una cinturatraspirante Ognuno OpenAir e supporti perle gambe ampi in nylon a elevata trazione,per un comfort e una traspirabilità ottimali.Le nuove fibbie della cintura Forged SpeedAdjust sono facili e veloci da regolare, comeanche le fibbie per la regolazione deisupporti delle gambe TrakFIT. Gli insertiantiabrasione Bombshell sulla cintura e isupporti per le gambe sono 20 volte piùdurevoli degli inserti in nylon standard.

FLIGHT

L’assicuratore Alpine Up èil più completo e versati-le assicuratore/discen-sore mai prodotto,adatto all’uso in mon-tagna con mezzecorde, corde gemelleø7.7÷9 mm o cordaintera ø 8.9 ÷ 10.5 mm.Estremamente vantaggioso,permette la discesa in cordadoppia in modalità autobloc-cante e offre due modalità di assicura-zione: frenata assistita manuale (moda-lità Click Up) e frenata manuale (modalitàDynamic). Inoltre consente assicurazioneindipendente e autobloccante di uno o duesecondi e la possibilità di sbloccaggio ecalata progressivo sotto tensione di unsecondo. L’Alpine Up è stato progettato perl’arrampicata in montagna e per l’alpinismo,è semplice da utilizzare, intuitivo nelle suefunzioni e sicuro perché a prova di errore.Brevettato e interamente progettato ecostruito in Italia.

Casco polivalente ideale per chi si avvicinaal mondo dell’alpinismo e richiede uncasco robusto, duraturo, con un rapportoqualità prezzo imbattibile, ma senzarinunciare al massimo livello diprotezione. La taglia regolabile permettedi adattarsi alla testa del bambino, delladonna e dell’uomo. La calotta esterna èrealizzata in ABS. Dotato di visiera VisorGalaxy opzionale, è disponibile nei coloribianco, rosso, rosa e verde. Tagliauniversale cm 50÷61 - in 19,5÷24. Peso:350 gr. Certificazione: CE EN 12492:2003UIAA.

Tecnico, confortevole e belloda vedere, il cascoArmour si conferma bestseller della linea CAMPdopo aver protetto giàmigliaia di alpinisti earrampicatori dal suo lancioavvenuto nel 2008. Cascopolivalente declinato nelle trediverse versioni uomo, donna ebambino, Armour vienerinnovato per il 2012 nell’estetica con una nuovaampia scelta di colori. Calotta interna in EPS,calotta esterna in ABS stampato a iniezione, forilaterali per ventilazione, sistema di regolazioneposteriore con rotella e portalampada. Avvolgentee confortevole, dalla grafica accattivante,disponibile in 6 colori vivaci. Peso: 340 gr(versione uomo).

Il mix perfetto tra comfort ed ergonomia. Ilnuovo imbrago Cassin Laser CR è concepito perl’arrampicata su lunghe vie in montagna el’alpinismo. Il sistema di costruzione permetteuna riduzione di peso e ingombro, aumentandoal tempo stesso il comfort. Struttura portantecostituita da una fettuccia tagliataanatomicamente al laser che garantisceun’omogenea distribuzione del carico su tutta lalarghezza del cinturone e sui cosciali regolabili.Interno imbottito e ricoperto in confortevolemesh 3D per favorire l’asciugatura da sudore eumidità, esterno in nylon anti-abrasione, cucitureinterne protette e ispezionabili. 4 porta materialisagomati. Peso: 410 gr.

Il rinvio CAMP PhotonExpress Mixte, composto daimoschettoni Photon (levadiritta) e Photon Wire (levacurva), combina numerosivantaggi. Funzionalità,performance e leggerezzasono i suoi punti di forza, alfine di offrire un ottimocomfort d’uso e unamaggiore sicurezza. Ilmoschettone Photonpresenta leva sagomata perfacilitare l’apertura; laversione Wire è superleggera, maneggevole e conuna grande apertura. Misuree peso: 11 cm-75 gr, 15 cm-78 gr, 20 cm-81 gr.

BEALDIABLO 9.8

Concetto originale di piegatura ibridaarrotolata e piegata. Questo sistemaconsente al Big Air Bag, malgrado i suoi 180cm, di ripiegarsi molto facilmente ed esseremeno ingombrante dei modelli di tagliaequivalente ma arrotolati. Il concetto Versopermette la scelta della superficie diatterraggio in funzione dell'altezza di caduta.Presenta imbottitura a tripla densitàreticolata che ottimizza l'ammortizzamentoin funzione delle varie altezze di caduta,angoli rinforzati, bretelle amovibili che si

trasformano in tracolla eaerazioni laterali. Prezzo:

236 euro.

BIG AIR BAG

CAMPARMOUR PHOTON EXPRESS MIXTE

CASSINLASER CR

CLIMBING TECHNOLOGYALPINE UP GALAXY

Page 39: Outdoor Magazine n.4

39 |Numero 4 / 2012|

DISTRIBUITO DA:Panorama

0472.201114 - [email protected]

DISTRIBUITO DA:Kong

0341.630506 - [email protected]

DISTRIBUITO DA: E9 - 0736.391022 - [email protected]

DISTRIBUITO DA:Ferrino & C.

011.2230711 - [email protected]

DISTRIBUITO DA:Grivel0165.843714 - [email protected]

Con la nuova linea Sum 012, E9 riproponenella t-shirt in cotone il suo storicopersonaggio, il super eroe Boulder Boy,“protettore dei boulderisti”. Disponibile neicolori milk, cedar e beige, con stampatafronte retro, esprime al pieno lo spiritocreativo di E9. 100% Made in Italy.

Per l’estate 2012 E9 propone la canottadonna Marge, in cotone elasticizzato.Un’artistica composizione floreale sul davantirende unico e originale questo capo, mentresul retro i fiorellini sono stampati sullerighine. Disponibile nei colori cedar, water,pink. 100% made in Italy.

E9BOULDER BOY MARGE

Il Cable Vario è il primoset da via ferrata che consente diadattare la resistenza di freno alpeso dell’utilizzatore. Cuore delCable Vario è l’innovativoVariobrake, che consente dimodificare con precisione la resistenzadel freno rispetto al pesodell’utilizzatore. I vantaggi sono evidenti: unset adatto per ogni tipo di utilizzatore. Inquesto modo anche per bambini e personedi poco peso si riesce a raggiungere unpercorso di frenata di 1,2 mt e la forzad’arresto è quella strettamente necessaria.In questo modo si evitano gravi lesioni acausa della mancata attivazionedell’ammortizzatore di caduta. Ovviamente

anche ilCable Vario non rinuncia agliusuali dettagli Edelrid, come imoschettoni brevettati

OneTouch, che in combinazione con leestremità elastiche garantiscono unamaneggevolezza imbattibile nell’incastraree disincastrare i moschettoni, mentre ilgirello integrato impedisce ai bracci diattorcigliarsi durante il cambio di gancio.Peso: 560 gr.

Crash pad con imbottitura a 3 strati che formano un sandwichcomposto da 2 strati di spugna ad alta densità e uno strato dispugna a cellule aperte. La cerniera d'unione permetted'accoppiare i materassi anche sul latocorto. Presenta spallacci amovibilitrasformabili in tracolla,maniglie di trasporto,compressioni lateralicon fibbia in alluminioanti schiacciamento,tappetino per la pulizia dellescarpe. Dimensioni:130x100x12,5 cm.

EDELRIDCABLE VARIO

I due connettori di un set devono svolgerefunzioni ben diverse tra di loro: il primo,generalmente a leva dritta, deve facilmenteentrare, ruotare ed essere estratto dal puntodi ancoraggio; il secondo deve permettere ilfacile inserimento della corda. Il set ArgonMix incarna al meglio questo concetto dirinvio: il piccolo connettore dotato disistema Key Lock evita qualunque impigliocon lo spit mentre la leva a filo didimensioni maggiori e dotata di ampiopassaggio favorisce l’inserimento dellacorda, garantendo inoltre una durata quattro

volte superiore ai normali connettori. Lafettuccia Dyneema da 13 mm è disponibilein varie lunghezze (12, 16, 21, 26 cm). Ilperfetto compromesso tra leggerezza efunzionalità, facile e comodo damaneggiare, con ottimo handling della leva.Completamente Made in Italy. Materiale:lega leggera d'alluminio. Passaggio corda:21 mm di diametro. Peso: 83 gr il setcompleto. Omologazione: UIAA, CE EN12275.

KONGSET ARGON MIX

L'unico cascoomologato per 4sport: alpinismo,ciclismo, equitazione,water sports (UIAA 106,CE EN 12492, CE EN1078, CE EN 1384, CE EN1385). Presenta sistemadi regolazione a rotellaPerfix System e imbottitura asportabile peril lavaggio. Disponibile con accessoriovisiera "Visor" e nella nuova versione PearlBlack. Dotato di agganci per lampadefrontali. Realizzato in policarbonato adensità differenziata "in moulding system".Misure: taglia universale da 51 cm a 62cm. Peso: solo 245 gr.

VICTOR SCARAB

L’imbracatura Smith unisce massimocomfort e peso contenuto, aprendo nuoviorizzonti nel settore delle imbracature. Lacostruzione laminata garantisce unadistribuzione ottimale del carico e del tiro, icosciali anatomici con inserto Mesh elasticosi adeguano al corpo come una secondapelle. Il sistema E-Turn aumentaulteriormente il comfort e lamaneggevolezza. Per aumentare la duratadel prodotto il punto di aggancio alla corda,maggiormente sollecitato, vieneulteriormente rafforzato con la protezioneHytrel. La Smith èdotata di quattrofettucce porta-materialeasimmetriche e diuna fettuccia per ilChalk Bag. Peso:370 gr. Misure:XS, S, M e L.

Circonferenza minuta, peso contenuto e unhandling equilibrato. La Viper è una cordasemplice che soprattutto gli arrampicatori

sportivi sapranno apprezzare. Grazieall’aumento del volume della calza del45%, la Viper è eccezionalmenteresistente nonostante la piccola

circonferenza. Il nuovo procedimento DuoTecgarantisce una durata maggiore e il designinconfondibile della corda. Peso: 60 gr/m.Lunghezze: 60 mt, 70 mt e 80 mt(DuoTec), 50 mt, 60 mt, 70 mt, 80 mt,

200 mt e 400 mt.

SMITH VIPER 9,6

FERRINODREAM TIME

Al fine di fornire più opzioni nella gammadei dispositivi di assicurazione attivi, Ferrinoha combinato alcune delle migliori funzionidi due camme già esistenti: la collaudataunità di testa 13,75° con il popolare stelo delDragon. Il risultato è un dispositivo leggero,versatile e funzionale, perfetto per gliscalatori che preferiscono il singolo steloergonomico e che sono abituati al sistematradizionale di dimensionamento Ferrino,oltre che per coloro che vogliono averemaggiori opzioni di posizionamento. Lagamma copre gli inserimenti da 13 mm a100 mm in nove misure colorate.

DRAGON CAMS

Il nuovo, pratico, copri-rinvio “Quick easyDraw 3F” di Grivel ha tre caratteristiche:protezione, forma ergonomica,personalizzazione. Facile da impugnare ecomodo da maneggiare, il 3F è funzionaleper assicurarsi e garantisce la corretta rigiditàal rinvio. Una vasta gamma di colori perdistinguere i propri rinvii, le misure diverse ei differenti modelli. Il 3F protegge i rinviidalle abrasioni contro la roccia e allo stessotempo lascia le cuciture visibili per facilitarel’ispezione.

Zaino da arrampicata, è molto utile perpiccoli carichi come scarpe per la discesa,chiavi, acqua, snacks o indumenti da pioggia.Presenta schienale imbottito, spallacciosingolo in air mesh, taschino mobile.Volume: 12 lt. Peso: 252 gr.

GRIVELQUICK EASY GHOST MAGOSERIE ALPHA

Nuova imbracatura da alpinismo con ampieimbottiture su cintura e cosciali chegarantiscono al tempo stesso il massimocomfort di utilizzo e una grandetraspirabilità. Dotata di cintura e coscialiregolabili con fibbie rapide, presenta 4 ampianelli porta-materiale. Disponibile nelletaglie XS, S, M, L, XL, XXL, pesa 410 gr(taglia M). Omologazione: UIAA, CE EN12277/C.

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Speciale / Prodotti In vetrina i modelli climbing delle collezioni PE 2012 di alcuni tra i top brand del settore

40 |Numero 4 / 2012|

DISTRIBUITO DA:The North Face0423.683100 - www.thenorthface.com

DISTRIBUITO DA: Socrep0471.797022 - [email protected]

Giacca a vento in tessuto ripstop, resistenteagli agenti atmosferici e perfetta per ilclimbing. Si rivela molto utile in caso di freddonelle escursioni primaverili o estive. Il tessutoin nylon ripstop è trattato con il rivestimentoDWR (Durable Water Repellent) per maggioreresistenza e impermeabilità. Il cappuccio fissopuò essere regolato con una singola coulisseper ulteriore protezione in quota. Disponibilenelle misure S, M, L e XL. Prezzo: 150 euro.

THE NORTH FACEALPINE PROJECT WIND JKT HIGHBALL PANT

L’evoluzione dell’imbrago da arrampicata. IlRealization è il primo imbrago combinato conil pantalone. Ottimo comfort grazie agli insertielastici per una massima libertà di movi-mento, facile e veloce da regolare. La strutturadell’imbrago è fatta di una sola fettucciaintegrata al bacino e alle cosce. Il Realization èlavabile fino a 40°. Prezzo: 199 euro.

Corda da 9,5 mm in versione limitata perfesteggiare il 150° anniversario di Mammut.Molto leggera e robusta grazie al diametroridotto, offre ottime performance di handlinge resistenza grazie al trattamentoCOATINGfinish. Peso al metro: 58 gr.

MAMMUTREALIZATION GOLDEN ROPE

Questa canotta Salewa dadonna, realizzata inconfortevole cotonestretch, è perfetta perl’arrampicata. Lespalle sonocompletamente liberenel movimento e la libertàè accentuata dalla spallinaelastica sulla schiena.Inoltre il tessuto di questocapo si arricchisce grazieall’innovativa funzioneantizanzare HealthGuard:

un particolare trattamentodi finissaggio che tiene le zanzare (e altriinsetti fastidiosi come zecche e mosche)lontani dai capi di abbigliamento e, diconseguenza, dalla pelle. Disponibile nellemisure 38-50 e nei colori white e black.Peso: 130 gr. Prezzo consigliato al pubblico:39,90 euro.

T-shirt 100% cotoneispirata al Rockshow.La stampa fa levasul gioco di paroleRockshow

riproducendo il voltodella mitica rockstar JimiHendrix. Valore aggiuntodi questo capol’innovativa funzioneantizanzareHealthGuard: unparticolare trattamentodi finissaggio che tiene

le zanzare (e altri insetti fastidiosi comezecche e mosche) lontani dai capi diabbigliamento e, di conseguenza, dallapelle. Disponibile nelle misure S-3XL e neicolori turkish coffee, kashmir green, pagodae devils. Peso: 140 gr. Prezzo consigliato alpubblico: 30 euro.

SALEWABALANCE ROCK JIMMY

PORTA MAGNESITE ROPEBAG

Pratico sacchetto porta magnesite con tascaportavalori o portachiavi con chiusura acerniera. Possibilità di fissaggio dellaspazzola per pulire la roccia; cinturinoincluso. Disponibile in brillanti varianti colore.Peso: 100 gr. Prezzo consigliato al pubblico:15,90 euro.

La Ropebag Salewa è una praticacombinazione tra zaino e sacca portacorda,dotata di spallacci e due manici per poterlaafferrare da ogni lato. Offre lo spazionecessario per riporvi l’attrezzatura daarrampicata e la corda. Il telo portacorda èintegrato nella sacca ed è estraibile. Inoltreesternamente è dotato di piccole tascheportavalori e asoledi fissaggio.Pesa 500 gr.Misure: 42x32cm. Volume:15 lt. Prezzoconsigliato alpubblico:29,90 euro.

DISTRIBUITO DA: Dinamiche Verticali011.2732500 - [email protected]

T-shirt in cotone stretch per una maggiorelibertà di movimento. Resistente e ultra-comoda, risulta perfetta per l’arrampicatasportiva, i climbing trip e lo stile di vita RocSession. Prezzo al pubblico: 39 euro.

Corda con triplacertificazione ideale per iprofessionisti. Fluida ecompatta, molto sottile, hala più bassa forza d’impattofra le corde sul mercato,fonte di gran sicurezza.Progettata anche per lelunghe vie in falesia, perquesta corda è consigliatol’uso di guanti. Diametro 9.Disponibile in 3 lunghezze:50, 80 e 200 metri. Prezzoal pubblico: da 137 euro a530 euro.

MILLETROC ASCENT TS SS ABSOLUTE PRO 9

Lo Smart è disegnato per soddisfare i bisognidei climbers indoor e outdoor. Frenadinamicamente in caso di cadute accidentalie blocca anche se l’utilizzatore esercita pocaforza. Adatto a tutti gli attuali moschettoniHMS, può essere utilizzato con corde daldiametro di 8,9 mm fino a 10,5 mm.

SMART

DISTRIBUITO DA: L.M.O.0423.648281 - [email protected]

DISTRIBUITO DA: Oberalp0471.242900 - [email protected]

I rinvii Ange Finesse sono dotati dei nuovimoschettoni Ange S e Ange L. Latecnologia MonoFil Keylock di Petzl e ilprofilo ad H assicurano a questimoschettoni un peso ultraleggero e unrapporto peso/resistenza ottimale.Garantiscono anche un'eccellente durata,come i nuovi anelli Finesse in Dyneema. Irinvii sono dotati di protezione String S perposizionare correttamente il moschettonelato corda durante il moschettonaggio,proteggendo la fettuccia dall'abrasione.Prezzo: 23 euro.

La Corax è l'imbracatura polivalente pereccellenza. Con le sue due taglie si adatta atutte le morfologie di utilizzatori. Il comfort ela facilità di utilizzo la destinano al maggiornumero di utilizzatori per l'arrampicata,l'alpinismo o la via ferrata. Prezzo: 54 euro.

PETZLANGE FINESSE L+L CORAX

Pantaloni daarrampicata resistentiin tessutoelasticizzato per lamassima durabilità elibertà di movimento,con protezione solare(UPF 30). Dal tasselloinguinale alla pattacon apertura in sensoinverso compatibilecon le imbragature,fino al passante perl’attacco della saccaporta-magnesite,ogni aspetto deipantaloni Highball èstudiatoappositamente persemplificarel’arrampicata.Disponibile nellemisure S, M, L e XL.Prezzo: 80 euro.

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