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ISTITUTO COMPRENSIVO “ S. G. BOSCO – A. MANZONI ” Via Montessori snc – 70020 TORITTO (BA) DIRIGENTE: Prof. Vincenzo Servedio P. O. F. PIANO DELL’OFFERTA FORMAT IVA ANNO SCOLASTICO 2014-2015 Ministero della Pubblica Istruzione Unione Europea

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ISTITUTO COMPRENSIVO “ S. G. BOSCO – A. MANZONI ”

Via Montessor i snc – 70020 TORITTO (BA)

DIRIGENTE: Prof. Vincenzo Servedio

P. O. F. PIANO DELL’OFFERTA

FORMATIVA

ANNO SCOLASTICO 2014-2015

Ministero della Pubblica Istruzione

Unione Europea

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La stesura del POF

rappresenta l’impegno più importante

al quale è chiamato il Collegio dei Docenti,

coinvolto sia sul piano dei contenuti

che su quello degli obblighi formali.

Chiarezza, coerenza e affidabilità

sono i presupposti fondamentali

dai quali il Collegio è partito

per poter elaborare il presente documento,

fruibile e accessibile per un’ampia platea

di utenti,

anche non specialisti.

Il POF, da sottoporre a verifica

e valutazione periodica,

è il documento nel quale la Scuola

dichiara il suo preciso impegno su ciò

che fa e farà

indicando i principali traguardi che si propone,

in termini di curricolo ordinario

e di attività extracurricolari,

nonché le modalità essenziali ed i tempi

per poterli raggiungere.

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P E R C H E ’ I L P O F ?

› Perché il POF rende più qualificata la proposta formativo culturale della nostra

Scuola;

› Perché ha sotto controllo il processo educativo-didattico, cercando di ridurre lo

scarto tra i risultati attesi e quelli realmente ottenuti;

› Perché permette di gestire la complessità interna ed esterna alla scuola in termini

di educazione, formazione e istruzione.

› Perché conferisce responsabilità a tutte le persone coinvolte nel Sistema – Scuola;

› Perché coinvolge tutta la scuola in un sistema di autoanalisi e autovalutazione,

secondo principi di trasparenza, efficienza ed efficacia;

› Perché garantisce un raccordo pedagogico tra le diverse scuole del Circolo, con lo

scopo di creare un cammino unitario per la formazione armonica ed equilibrata

del bambino.

TRASPARENZA

FORMAZIONE

In questo modo la nostra scuola

GARANTISCE

VALUTAZIONE

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PARTECIPAZIONE

PREMESSA Il Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.) è la carta d'identità della scuola, il documento nel quale si concretizza il suo complesso processo formativo, nonché lo strumento in cui si integra coerentemente tutta la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa ed organizzativa che quest’Istituto adotta nell’ambito della propria Autonomia. Il POF costituisce un impegno formativo: in esso vengono illustrate le linee distintive dell'istituto, l'ispirazione culturale e pedagogica che lo muove, la progettazione delle sue attività, nel rispetto dei vincoli posti dalle Indicazioni Nazionali. Il POF esplicita le basi e gli indirizzi progettuali ed organizzativi dell’attività dei docenti e delle classi e definisce le linee guida e le pratiche educative e didattiche condivise. Il POF dell’Istituto Comprensivo “S. G. Bosco- A. Manzoni” risponde alle esigenze e ai bisogni dell’utenza scolastica, rappresenta un impegno per gli operatori scolastici, tiene conto delle richieste di famiglie ed Enti Locali. Partendo da queste considerazioni, il nostro Istituto ha delineato alcuni Indirizzi Generali che caratterizzano il POF:

- interagire con la comunità locale, con enti e associazioni presenti sul territorio; - costruire un percorso formativo coerente e unitario tra i diversi ordini scolastici; - accogliere, rispettare e valorizzare le diversità linguistiche, culturali e fisiche

con particolare attenzione per gli alunni stranieri e per gli alunni diversamente abili;

- favorire il coinvolgimento e la partecipazione delle famiglie al progetto educativo della scuola nel rispetto dei ruoli di ciascuno.

Il presente Piano è in linea con le Indicazioni per il curricolo e con le più recenti elaborazioni collegiali avvenute a diversi livelli. E’ elaborato sulla base degli indirizzi per le attività della scuola deliberati dal Collegio Docenti, è un documento in itinere, non esaustivo, né conclusivo, soggetto a cambiamenti per renderlo sempre più funzionale, per elaborare un progetto di scuola fondato sulla co l l eg ia l i tà di tutte le componenti scolastiche, rea l izzabi l i tà delle proposte didattiche educative e ver i f i ca puntuale dei progetti. Il Piano si rivolge:

- agli alunni, protagonisti del nostro “essere scuola” - ai genitori, fornendo loro elementi di conoscenza del processo globale d’intervento

della scuola sugli alunni - agli operatori della scuola, definendo le finalità, gli obiettivi, la gestione delle risorse e

la valutazione - alle istituzioni e agli enti cercando forme collaborative per soddisfare obiettivi ed

esigenze

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PROGETTAZIONE di ISTITUTO Le Indicazioni Nazionali 2012 ruotano intorno a tre cardini fondamentali:

- centralità della PERSONA, - promozione della CONVIVENZA CIVILE, - sviluppo della CULTURA.

CENTRALITÀ DELLA PERSONA Obiettivo prioritario della scuola è quello di formare ogni persona sul piano relazionale, cognitivo e culturale creando collegamenti con le esperienze di apprendimento che avvengono al di fuori della scuola. La scuola intende quindi realizzare percorsi formativi che favoriscano il raggiungimento di un'identità consapevole e aperta, ponendo al centro dell’attenzione lo studente come persona, non un individuo astratto, ma persone che vivono, sollevano domande esistenziali, vanno alla ricerca di orizzonti di significato. I percorsi educativi e didattici vengono pertanto progettati sin dalle prime fasi dell’accoglienza partendo dalla persona che apprende, ponendo al centro dell’attenzione:

- la singolarità e la complessità di ogni persona in tutti i suoi aspetti: cognitivi, affettivi, relazionali, corporei, estetici, etici,

- la scuola come luogo accogliente e la classe come gruppo in cui promuovere legami cooperativi tra i suoi componenti

- la formazione di importanti legami di gruppo quale condizione indispensabile per lo sviluppo della personalità di ognuno

- le disabilità e ogni altra forma di fragilità e la rimozione di qualsiasi ostacolo che possa impedire il pieno sviluppo della persona, come sancito dalla nostra Costituzione (art.2, 3 e 4)

- la conquista dell’autonomia quale capacità di fronteggiare le sfide mobilizzando tutte le proprie risorse, di sviluppare strategie di soluzione dei problemi, di saper vivere con gli altri cooperando, di difendere con argomentazioni il proprio punto di vista, ma anche di saper ascoltare il punto di vista degli altri.

PER UNA NUOVA CITTADINZANZA La scuola persegue una doppia linea formativa: verticale e orizzontale. In verticale fornisce le chiavi per imparare ad imparare, impostando un apprendimento che possa continuare per tutta la vita, in orizzontale indica la necessità di una stretta collaborazione tra la scuola e gli attori extrascolastici che svolgono funzioni a vario titolo educative, la

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famiglia in primo luogo. E’ necessario quindi stringere relazioni costanti e aperte che riconoscano i reciproci ruoli e che si supportino vicendevolmente nelle comuni finalità educative. In quest’ottica, risulta prioritario progettare una ‘scuola di cittadinanza’, ponendo al centro:

- l’alleanza educativa con i genitori e con gli altri attori extrascolastici, favorendo una stretta connessione con il territorio

- il rispetto delle regole del vivere e del convivere - la costruzione di responsabilità, consapevolezza e partecipazione sociali e civiche - la valorizzazione delle diverse identità e radici culturali di ogni studente - la formazione di cittadini italiani che siano al tempo stesso cittadini dell’Europa e

del mondo - la conoscenza del presente come intreccio tra passato e futuro, tra memoria e

progetto. PER UN NUOVO UMANESIMO La scuola deve educare alla consapevolezza delle relazioni tra il microcosmo personale e il macrocosmo dell’umanità e del pianeta; se da un lato tutto ciò che accade nel mondo influenza la vita di ogni individuo, dall’altro, ogni persona ha una responsabilità unica e singolare nei confronti del futuro dell’umanità. Per perseguire questo traguardo, la nostra scuola pone al centro dell’azione educativa alcuni obiettivi prioritari, evitando un approccio nozionistico:

- soddisfare il bisogno di conoscenze degli studenti sia attraverso il pieno dominio dei singoli ambiti disciplinari che con l’elaborazione di molteplici connessioni, nella prospettiva di un nuovo umanesimo fondato sull’alleanza tra scienza, storia, discipline umanistiche, arte e tecnologia

- insegnare a ricomporre i grandi oggetti della conoscenza superando la frammentazione delle discipline e integrandole tra loro

- promuovere i saperi propri di un nuovo umanesimo cogliendo problemi, implicazioni, condizioni dell’uomo, della scienza e della tecnologia, valutandone limiti e possibilità per vivere ed agire

- acquisire la consapevolezza che i grandi problemi dell’attuale condizione umana possono essere affrontati con la collaborazione tra nazioni, ma anche fra discipline e culture

- elaborare saperi necessari per comprendere la condizione dell’uomo planetario, attraverso l’esercizio consapevole di una cittadinanza che permetta di interconnettere il microcosmo personale con il macrocosmo umano.

Attraverso il P.O.F l’Istituto Comprensivo “San Giovanni Bosco – A. Manzoni” si qualifica come PUBBLICO - LAICO - PLURALISTA - DEMOCRATICO - EFFICACE – EFFICIENTE - EDUCATIVO - EQUO , perché applica il dettato costituzionale, garantisce il diritto all’istruzione ed alla formazione, riconosce e

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valorizza la diversità, consegue gli obiettivi educativi, didattici ed organizzativi prefissati, utilizza le risorse nel modo migliore, considera la persona nella sua interezza e offre uguali opportunità a tutti gli alunni, assicurando l’integrazione, promuovendo le risorse individuali e orientando alla graduale conquista di CONSAPEVOLEZZA, COMPETENZA E AUTONOMIA PERSONALE.

O R G A N I Z Z A Z I O N E G E N E R A L E

Carta d ’ ident i tà de l l’Is t i tu to Comprens ivo

L’Istituto Comprensivo “S. G. Bosco- A. Manzoni” è suddiviso nei seguenti plessi:

ð S. G. BOSCO: Scuola Secondaria di I Grado - Sede dell’Ufficio del Dirigente

Scolastico e degli Uffici di Segreteria

ð G. DEVITO: Scuola dell’Infanzia

ð G. LOIZZI: Scuola dell’Infanzia

ð SAN GIROLAMO: Scuola dell’Infanzia

ð A. MANZONI: Scuola Primaria

ð R. MORO: Scuola Primaria

Dirigente Scolastico: prof. Vincenzo Servedio Sede: Via Montessori snc - 70020 Toritto (Bari) Codice Meccanografico: BAIC87700R Telefono: 080/601506 Fax: 080/3804273

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Email: [email protected] Sito web: www.comprensivotoritto.it

Popolazione Scolastica

Scuola dell’Infanzia

Totale alunni: 226

Alunni San Girolamo: 104 Alunni Devito: 47 Alunni Loizzi: 74

Scuola Primaria

Totale alunni: 387

Totali classi prime: 81 Totali classi seconde: 72 Totali classi terze: 78 Totali classi quarte: 77 Totali classi quinte: 79

Scuola Secondaria di I Grado

Totale alunni: 242

Totali classi prime: 80 Totali classi seconde: 75 Totali classi terze: 87

Totale alunni Istituto: 855

Docenti Scuola dell’Infanzia: 18

Docenti Scuola Primaria: 29

Docenti Scuola secondaria di I Grado: 22

Totale Docenti Istituto: 69

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Personale ATA: 16

- Collaboratori scolastici: 11

- Assistenti amministrativi: 4

- DSGA: 1

Tor i t to

CARATTERISTICHE

ABITATIVE

Centro storico Centro urbano

Zona San Girolamo Zona 167 nord

Zona artigianale in espansione

ATTIVITA’

PRODUTTIVE

Agricoltura Artigianato Commercio

Terziario Piccola imprenditoria agricola e industriale

SERVIZI SOCIALI

Scuole dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di Primo Grado Una scuola materna privata

Poliambulatorio Servizio di riabilitazione

ed integrazione scolastica Consultorio familiare

Ass. Emervol e Fratres Caritas parrocchiale

Casa Carità S.Vincenzo de’ Paoli

PRESENZE CULTURALI

Mensile locale “L’incontro” Oratorio ANSPI

Piccolo teatro San Giuseppe Ass. sportive e musicali

Lions club Scuole di danza

Il “Buon Samaritano” A.C.R.

Università della terza età Associazione “S. Girolamo” Associazione “Onda Pazza”

TERRITORIO

Paese Fraz. Quasano

Rete ferroviaria e stradale Estensione: 74 km q.

Abitanti: 8.580

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Contesto socio- economico- culturale

L’Istituto Comprensivo accorpa tutte le scuole presenti nel comune di Toritto (tre plessi di scuola dell’infanzia, due plessi di scuola primaria e una scuola secondaria di I grado). Il paese di Toritto, a 233 m. sul livello del mare, si sviluppa a margine della strada statale 96 e dista 22 km. dal capoluogo pugliese. Non si conoscono le sue origini, tuttavia la presenza di un insediamento umano d’epoca peuceta, è avvalorata dalle recenti scoperte di alcune tombe nel centro storico, databili fra il V e il III sec. a.C, i cui arredi si conservano presso il Museo Archeologico di Altamura. Il territorio comunale si estende per 74 kmq. in parte ubicato nella frazione turistica pedemurgiana di Quasano ed inserito nel perimetro del Parco Nazionale dell’Alta Murgia. Altre aree dell’altopiano sono costituite da terreni calcarei sassosi e interessati da fenomeni carsici: vi si trovano la voragine del Pulicchio di Toritto e la grotta di San Martino. L’impiego del suolo è prevalentemente agricolo, con orientamento agronomico di carattere vinicolo, frutticolo, olivicolo e mandorliero. La popolazione della cittadina torittese è di 8.580 abitanti; attualmente si verificano crescenti flussi di immigrazione, prevalentemente dai Paesi extracomunitari ed in particolare dall’Albania e dall’ India. Pertanto Toritto si va sempre più configurando come paese in cui convivono etnie molteplici, che spingono a ricercare modelli relazionali complessi, capaci di prevenire situazioni conflittuali legate alle difficoltà comunicative connesse alla coesistenza di lingue e culture diverse. Le attività economiche prevalenti riguardano l’agricoltura e la conseguente trasformazione e lavorazione dei prodotti agricoli, riferiti alla filiera dell’olio extravergine d’oliva e alla filiera del vino di tipica produzione familiare. Le attività commerciali e le piccole imprese artigianali, presenti nel territorio, non offrono rilevanti sbocchi lavorativi, quindi molti cittadini svolgono la propria attività lavorativa nei centri limitrofi maggiori. La realtà sociale torittese è formata prevalentemente da nuclei familiari con un numero medio di 2 figli. Spesso solo il capofamiglia svolge un’attività lavorativa fissa, mentre gli altri componenti sono occupati in lavori stagionali.

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Il titolo di studio conseguito dai genitori è, nella maggior parte dei casi, quello della scuola dell’obbligo o il diploma di scuola media superiore; pochi sono i laureati. La maggior parte delle famiglie, di ceto medio borghese, collabora con i docenti, è interessata al processo formativo- educativo dei figli, comunica con la scuola mediante incontri prestabiliti. Le famiglie modeste o disagiate, spesso culturalmente deprivate, delegano alla scuola la formazione dei propri figli, intervengono sporadicamente agli incontri scuola-famiglia e trascurano le continue sollecitazioni dei docenti. L’utenza della scuola è pertanto differenziata in: -una fascia piccolo e medio borghese con discreti livelli economici e culturali; -una fascia con qualche disagio economico e culturale; -una fascia con problemi economici e deprivata sul piano culturale. Alcuni alunni – per condizioni particolari, per ambiente familiare, per storia personale vissuta – manifestano refrattarietà nei confronti delle proposte formative; si tratta spesso di persone insicure, prive di reali motivazioni all’apprendimento che trascorrono la maggior parte del tempo libero per strada o davanti al televisore. Esistono casi di disagio, devianza giovanile e a rischio di abbandono dello studio. Poche sono le possibilità di usufruire di centri prettamente culturali nel paese: solo l’oratorio parrocchiale svolge un’importante funzione di aggregazione e rappresenta l’unico spazio fruibile da parte dei preadolescenti. Altre associazioni, come la Proloco (in periodo estivo a Quasano) e quelle legate al tempo libero e allo sport, si contraddistinguono per un seguito maggiore o per iniziative tendenti a recuperare alcune tradizioni del passato. Indicativo è il ruolo svolto dalle associazioni legate al volontariato, fra le quali emergono l’EMERVOL (volontari soccorritori), la FIDAS e la FRATES (donatori di sangue). La stampa ha una diffusione minore rispetto alla città. Sono presenti un periodico locale, “L’incontro”, edito dal centro parrocchiale e un’associazione culturale che allestisce spettacoli teatrali e cinematografici nella cripta della chiesa di SAN GIUSEPPE. Non emergono agenzie strutturate, specializzate nella formazione dei giovani che, per proseguire gli studi dopo la Scuola Secondaria di I Grado, si iscrivono presso istituti professionali, tecnici e liceali di Bari o di paesi limitrofi: Grumo Appula, Bitonto, Bitetto, Acquaviva, Altamura e Modugno. Tra i luoghi di interesse del paese le due piazze, la “piazza vecchia”, chiamata piazza Vittorio Emanuele II sulla quale si affaccia il medievale “Palazzo marchesale” e dove si erge la Torre dell’orologio e la “piazza nuova”, chiamata piazza Aldo Moro, alberata e con al centro una fontana dedicata ai caduti delle guerre mondiali.

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ASPETTI ORGANIZZATIVI E RISORSE UMANE

Analisi dei bisogni

Monitoraggio e valutazione

Obiettivo prioritario dell’ Istituto è quello di realizzare una migliore qualità dell’offerta formativa, prevenendo innanzi tutto fenomeni di ripetenza, interruzione di frequenza e abbandono. Per individuare le cause dell’insuccesso scolastico e i bisogni formativi degli alunni, i docenti programmano le attività in maniera da procedere all’integrazione e al controllo delle linee d’intervento adottate per la prevenzione degli insuccessi e per il miglioramento della qualità formativa, formulando proposte di revisione del curricolo, così come peraltro previsto dalle norme che regolano l’autonomia didattica. La definizione di un quadro d’analisi, quanto più puntuale e affidabile, costituisce, infatti, una garanzia per l’efficacia del processo di formazione, per l’individuazione del livello delle competenze e per la strutturazione degli interventi da attuare. Attraverso l’analisi del contesto socio-culturale-economico in cui opera la scuola, il questionario di percezione della soddisfazione dei genitori e degli studenti, il questionario di rilevazione delle aspettative degli insegnanti, le proposte provenienti da Enti ed Associazioni operanti sul territorio, si sono ricavate le principali informazioni circa la domanda formativa che genitori ed alunni pongono. Sono emersi i seguenti bisogni formativi degli alunni:

- Valorizzazione delle risorse personali - Riconoscimento delle diversità come risorse - Formazione individualizzata nel rispetto degli stili cognitivi - Sviluppo di capacità relazionali interattive - Acquisizione di strumentalità logico-operative - Superamento dell’approccio lineare alle conoscenze - Orientamento alla percezione globale della complessità del reale e delle

esemplificazioni possibili - Approccio alle nuove tecnologie in modo funzionale alla formazione - Gestione del proprio tempo per la riflessione individuale in rapporto agli impegni

con se stessi e con gli altri - Acquisizione di competenze spendibili in contesti diversi scolastici e non

Il successo formativo degli alunni, inteso come capacità di ciascuno di procedere in modo consapevole ed autonomo in nuovi ambienti d’apprendimento e di vita, s’individua come maturazione globale espressa in:

- competenze relazionali; - crediti formativi, cognitivi e/o operativi, tesi alla conquista di nuovo sapere;

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- consapevolezza delle proprie attitudini per compiere scelte funzionali alla elaborazione di sé.

Ulteriori oggetti del “monitoraggio d’Istituto” riguardano:

- le Funzioni Strumentali; - le Unità di Apprendimento; - le competenze in uscita; - il Curricolo flessibile; - i Progetti realizzati.

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Organi Reali Le misure necessarie a soddisfare i bisogni dell’utenza sono messe in atto da Organi competenti che attuano specifiche procedure. ORGANI REALI

- Dirigente Scolastico - Collaboratori del Dirigente Scolastico - Funzioni Strumentali al P.O.F. - Commissione P.O.F. - Gruppo GLHI - Commissione elettorale - Commissione tecnica acquisti e collaudo - Commissione qualità - Commissione formazione classi - Commissione Patto di Corresponsabilità - Comitato di valutazione - Tutor per i docenti in anno di prova - Presidenti dei dipartimenti disciplinari - Responsabili dei laboratori - Responsabile dell’applicazione della Legge 284 - Docenti referenti di Progetto - Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza - Figure sensibili - Coordinatori dei Consigli di Classe - Collegio dei Docenti - Consiglio d’Istituto - Giunta Esecutiva - Associazione genitori

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Funzioni Strumentali al P.O.F.

L’attività didattica ed educativa dell’Istituto è stata suddivisa in diverse aree di intervento affidate al coordinamento e alla responsabilità di docenti detti “FIGURE STRUMENTALI ALLA REALIZZAZIONE DELL’OFFERTA FORMATIVA”. Le aree individuate dal Collegio dei Docenti, con i relativi compiti ed i docenti incaricati, sono riportate di seguito. AREA 1 Gestione del POF e qualità

Docenti: Falcicchio Nicoletta Mastromatteo Martina

AREA 2 Supporto al lavoro dei docenti/alunni/ INVALSI / Web

Docenti: Acquafredda Francesca Proscia Maria Rosaria

AREA 3 Continuità e orientamento

Docenti: Macchia Angelica Sciacovelli Barbara

AREA 4 Attività relative alla Salute, Ambiente e Sport

Docenti: Lisi Luigi Poveromo Francesca Mongelli

AREA 5 Rapporti Enti esterni e Territorio/visite guidate e viaggi d’istruzione

Docenti: Germano Giovanna Marinelli Angela

AREA 6 Bisogni Educativi Speciali

Docenti: Cirillo Maria Filomena Disabato Rosa

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Ambiti Operativi e Linee di Attuazione

Il piano della progettazione si articola nei seguenti ambiti:

- Servizi per gli studenti • Accoglienza • Continuità - Orientamento • Dispersione

- Carta dei Servizi • Presenta, sotto forma di impegno pubblico, i servizi offerti all’utente,

garantendone anche il livello qualitativo

- Ambito dell’organizzazione scolastica e integrazione • Libertà d’insegnamento e aggiornamento del personale • Servizio di segreteria

- Regolamento interno d’Istituto • Disciplina la vita scolastica con riferimento ai diritti/doveri degli alunni e del

personale scolastico e regola l’accesso alle risorse

- Patto di corresponsabilità • Sottoscritto tra i genitori e il Dirigente Scolastico quale strumento di trasparenza,

educativo e sanzionatorio volto all’assunzione reciproca di precisi impegni di corresponsabilità nella educazione/formazione dei ragazzi per condividere regole e itinerari di crescita personale e sociale

- Ambito della didattica • Obiettivi Formativi generali • Articolazione dell’offerta formativa

I documenti integrali del Regolamento interno d’Istituto e della Carta dei Servizi sono riportati in allegato al P.O.F. e sono consultabili sia all’Albo sia sul sito dell’Istituto

Supporti Organizzativi al P.O.F.

Sono parti integranti del P.O.F.:

- Il piano di formazione /aggiornamento dei docenti e del personale A.T.A- - L’indicazione delle scelte generali di gestione e amministrazione di Istituto - La contrattazione con le Rappresentanze Sindacali ( RSU )

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Formazione – Aggiornamento dei Docenti

La formazione dei docenti è aggiornata di anno in anno e si qualifica come risposta alle esigenze di formazione degli studenti. Si concretizza attraverso la segnalazione effettuata con dati, rilevati da monitoraggio, di nuove possibilità di sviluppo delle competenze professionali, mirate ad assicurare la qualità dell’offerta formativa.

Per l’anno scolastico 2014/2015, si prevedono i seguenti corsi di formazione:

- Convegno internazionale “Sviluppo sostenibile e prospettive di Pace”, in collaborazione con l’Università degli Studi di Bari e il Comune di Toritto;

- Corso di formazione sulla sicurezza negli ambienti di lavoro (L. n.81/2008 e

succ.), all’interno del progetto “ Educazione alla sicurezza”;

- Corso di formazione sull’utilizzo del nuovo registro online;

- Partecipazione individuale ad iniziative relative a campi d’indagine individuati come prioritari, proposte dall’Amministrazione o da altri Enti ed Associazioni culturali e professionali;

- Corso di formazione in educazione fisica per docenti di scuola dell’infanzia e primaria;

- Corso di formazione-aggiornamento “ Strategie di intervento nei DSA” (Disturbi Specifici di Apprendimento).

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Integrazione degli alunni diversamente abili

Il nostro Istituto vuole essere “una scuola per tutti” e assume come impegno l’integrazione dei soggetti in difficoltà, nell’ottica dell’inclusività.

L’inclusione  degli  alunni  con  Bisogni  Educativi  Speciali  (BES)    La Direttiva Ministeriale sugli alunni con Bisogni   Educativi   Speciali  del 27 dicembre 2012 “delinea e precisa la strategia inclusiva della scuola italiana al fine di realizzare appieno il diritto all’apprendimento per tutti gli alunni e gli studenti in situazione di difficoltà”, spostando definitivamente l’attenzione della scuola dalle procedure di certificazione alla rilevazione dei bisogni di ciascuno studente. Con la nozione di BES si descrivono situazioni di varia natura: disabilità, disturbi evolutivi specifici, deficit del linguaggio, delle abilità non verbali, della coordinazione motoria, dell’attenzione e dell’iperattività, funzionamento intellettivo limite, svantaggio socioeconomico, linguistico e culturale. Rientrano nella definizione anche tutte le situazioni non evidenziate e “non tutelate” da normative specifiche. L’inclusione  degli  alunni  con  disabilità  (Legge 104/92) Valorizzare  l’unicità  e  la  singolarità  della  persona  promuovendo  le  potenzialità  di  ciascuno.  

Finalità  educative  generali  Le finalità educative generali che la scuola intende raggiungere sono quelle di favorire l’inserimento, promuovere l’integrazione scolastica e lo sviluppo delle potenzialità dell’alunno disabile o in situazione di svantaggio nell’apprendimento, nella comunicazione, nelle relazioni e nella socializzazione.

Per  il  raggiungimento  della  finalità  educativa  sono  necessarie:  

ü COLLEGIALITA’: coinvolgimento di tutti gli educatori (genitori, insegnanti di classe, di sostegno, assistenti educatori, Funzione Strumentale, operatori) nella stesura e nell’attuazione del progetto educativo – didattico, nella sua verifica e valutazione; ü PERSONALIZZAZIONE   dell’insegnamento: progettazione delle attività, nel rispetto delle capacità e delle potenzialità dell’alunno; insegnamento gestibile all’interno della classe, in gruppi di classi aperte, in piccoli gruppi o in un rapporto uno a uno, a seconda della necessità, ma privilegiando la dimensione comunitaria; ü FLESSIBILITA’  nell’organizzazione: vengono garantiti ritmi di attività adeguati, opportunità di successo e di esperienze motivanti e gratificanti; ü CONTINUITA’   fra i vari ordini di scuola e ORIENTAMENTO, attraverso la realizzazione di “progetti ponte”, e la condivisione delle finalità educative e del Progetto Vita; ü LAVORO  DI  RETE  con il territorio.      

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Il  gruppo  di  lavoro  per  l’Inclusione  Il gruppo di lavoro per l’inclusione è un gruppo di studio e di lavoro del Collegio dei Docenti, aperto alla componente dei genitori e alle Agenzie territoriali, che ha come compito specifico quello di definire le azioni strategiche finalizzate ad incrementare, anno per anno, il livello di inclusività dell’Istituto. Il gruppo di lavoro per l’inclusione dell’Istituto Comprensivo è composto da: ü Dirigente Scolastico / Funzione Strumentale; ü Docenti di classe e di sostegno della scuola dell’infanzia, primaria, secondaria di 1° grado ü Assistenti Educatori ü Genitori ü Rappresentanti delle Agenzie del territorio Il Gruppo di lavoro per l’inclusione si occupa di: ü inclusione degli alunni con Bisogni Educativi Speciali; ü Accoglienza delle situazioni di disagio; ü Sostegno al lavoro dei docenti; ü Formazione degli insegnanti e formazione congiunta di scuola, famiglia e assistenti-educatori ü Continuità educativo – didattica; ü Collaborazione con le agenzie educative presenti sul territorio; ü Verifica dell’efficacia degli interventi. Strategie d’intervento:

- partecipazione a tutti i momenti di aggregazione alla vita di classe e scolastica; - comunicazione facilitata da ausili tecnici per agevolare la partecipazione

(computer e software dei Centri di documentazione, tastiera sonora, CD…); - percorsi differenziati (Piano Educativo Individualizzato); - percorsi semplificati (progettazione educativo- didattica del Consiglio di Classe)

con particolare attenzione ai DSA; - tempi e mezzi diversificati per la comunicazione e la realizzazione di prove.

Le attività sono organizzate secondo il criterio della flessibilità. Gli alunni diversamente abili, con la presenza o meno dell’insegnante di sostegno, a seconda delle attività proposte, operano sempre nella classe e partecipano a tutte le attività di gruppo, alle attività curriculari ed extra con compiti specifici al fine di favorire l’integrazione. Lavorano nell’aula di sostegno con il docente specializzato quando è necessario un insegnamento individualizzato e non realizzabile in classe. Queste modalità di lavoro vanno concordate volta per volta nel Consiglio di Classe. La valutazione degli alunni disabili tiene conto degli obiettivi prefissati nel Piano Individualizzato. I voti o giudizi hanno valore legale al fine della prosecuzione degli studi e di essi viene fatta menzione in calce alla scheda di valutazione. Il Consiglio di Classe in sede di valutazione periodica e finale, sulla scorta del P.E.I., esamina le Osservazioni Sistematiche fornite da ciascun docente sui livelli di apprendimento raggiunti anche attraverso l’attività di integrazione e di sostegno.

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Rapporti Scuola-Famiglia

Il contratto formativo, nella Scuola dell’Autonomia, prevede il coinvolgimento di tutti i soggetti della formazione: alunni, docenti e genitori con assunzione di rispettive responsabilità orientate alla realizzazione del successo formativo. La partecipazione attiva di tutti i soggetti della formazione e la negoziazione tra le parti, sono indispensabili alla realizzazione del P.O.F. Pertanto l’Istituto attiva rapporti Scuola-Famiglia

Per Come - la condivisione della stesura del

P.O.F. (Piano dell’Offerta Formativa), realizzata dal Collegio dei Docenti a cui è riconosciuto il compito specifico della Progettazione Educativa e Didattica

- la comunicazione del P.O.F all’inizio dell’anno scolastico della Progettazione del Consiglio di Classe ( C.d.C. ) dei processi e degli esiti

- lo scambio d’informazioni all’interno delle assemblee e delle riunioni ( ordinarie e straordinarie ) del C.d.C.

- richiedendo la collaborazione dei genitori alla realizzazione del P.O.F. e la corresponsabilità per il successo formativo dei propri figli-alunni, utenti dell’Istituto d’appartenenza

- segnalando gli esiti del controllo in itinere e al termine dei processi di insegnamento-apprendimento, durante colloqui individuali settimanali, antimeridiani e/o pomeridiani

- segnalando sul diario la necessità di interventi tempestivi e collaborativi da parte delle famiglie

- convocando periodicamente i genitori negli incontri e nelle riunioni che ne prevedano o ne rendano utile la presenza.

Sono previsti pertanto:

- incontri individuali settimanali in cui i docenti sono a disposizione delle famiglie in orari prestabiliti;

- incontri generali Scuola-Famiglia stabiliti nel Piano Annuale delle Attività e

resi noti con circolari interne;

- comunicazione di eventi, convocazione dei C.d.C., assemblee: il Dirigente Scolastico comunica il calendario delle convocazioni dei C.d.C., delle assemblee dei genitori e di ogni altra iniziativa ritenuta importante, attraverso lettere o circolari che gli studenti consegneranno alle rispettive famiglie.

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Rapporti Scuola-Territorio L’Istituto promuove la comunicazione verso l’esterno con i soggetti presenti nel territorio, inteso come “risorsa” di competenze e potenzialità: Enti Locali, Asl, Università, Scuole, Associazioni, Aziende. Per Attraverso

• la realizzazione di progetti scolastici inerenti la didattica, l’orientamento, l’organizzazione del servizio, le strutture

• rappresentanti designati, sia dalle istituzioni presenti nel territorio, sia dai diversi soggetti operanti all’interno dell’istituzione scolastica, nel rispetto delle norme vigenti in materia amministrativa e contrattuale

• la promozione di incontri per la realizzazione di iniziative comuni.

Tra le proposte di attività di collaborazione quelle con:

- Confartigianato , Proloco e Coldiretti di Toritto;

- Società Cooperativa Sociale “Solidarietà”, Partnership e “SoleLuna”;

- Comune di Toritto; Carabinieri e Polizia Municipale Toritto;

- ASD Toritto Calcio, AGSD Basket Toritto;

- Università degli Studi di Bari;

- Servizi Sociali e scuole limitrofe progetto in rete “Assistenza specialistica”;

- Ente Locale e Servizio Civile, progetto in rete “Toritto informa”;

- Associazioni AIL, LILT, UNICEF, TELETHON, EMERGENCY, “Il Buon Samaritano”, SOS Mondo “progetto Chapas”, “La Penna Blu”;

- Provincia di Bari;

- ASL BA, Consultorio di Toritto;

- Quotidiano “Repubblica”, pagina online;

- Lions Toritto, Associazione Bersaglieri Toritto;

- Chiesa di Toritto e Centro Promozionale della San Paolo di Bari.

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Organizzazione Funzionale

COORDINAMENTO SUPERIORE E STAFF DI PRESIDENZA

Ai docenti e al personale vengono assegnati incarichi strutturali, legati alla didattica o all’organizzazione dell’Istituto. Lo staff che collabora con il Dirigente Scolastico (Prof. Vincenzo Servedio) nella progettazione generale e nella gestione delle politiche scolastiche è costituito dai coordinatori di settore, dai docenti incaricati per le Funzioni Strumentali al P.O.F. e dai docenti responsabili di plesso. I coordinatori di settore sono affidati a figure fisse dell’organizzazione: • Direttore dei Servizi Generali e Amministrativi ( D.S.G.A.): Sforza Rosanna

per tutto ciò che concerne gli uffici di Segreteria e i Collaboratori scolastici.

• Vicario Scuola Secondaria di I Grado: prof. Germano Giacomo nominato dal

Dirigente Scolastico • Vicario Scuola Primaria: ins. D’Urso Santa nominato dal Dirigente Scolastico

• Docente responsabile Plesso “S. G. Bosco”: prof. Lisi Luigi

• Docente responsabile Plesso “R. Moro”: ins. Esposito Elvira

• Docente responsabile Plesso “G. Devito”: ins. Luisi Antonia

• Docente responsabile Plesso “Loizzi”: ins. Macchia Grazia

• Docente responsabile Plesso “S. Girolamo”: ins. Annoscia Grazia

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Consiglio d’Istituto (per il triennio 2013/2016)

Componente Docenti

Prof.ssa Capursi Francesca Ins. Esposito Elvira Prof. Germano Giacomo Ins. Lavista Caterina Ins. Macchia Angelica Prof.ssa Macchia Grazia Prof.ssa Marinelli Angela Ins. Paccione Elizabeth

Componente Genitori

Sig.ra Cassano Nicoletta Sig. Cutrone Leonardo Sig.ra Delzotto Isabella Sig.ra Lananna Maria Sig. Manginelli Leonardo Sig.ra Pitagora Angela (Presidente) Sig.ra Rella Antonella Sig.ra Toscano Tiziana

Componente ATA

Ass. Amm. Casalino Maria Coll. Scol. Lomangino Sergio

Il Consiglio d’Istituto indirizza (e approva) i contenuti del P.O.F. secondo criteri d’efficienza e trasparenza per rispondere alle esigenze degli studenti, deliberando sulla destinazione delle risorse finanziarie per la loro realizzazione.

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Calendario Scolastico 2014/2015

-festività nazionali -periodi di vacanze stabilite con decreto regionale -recupero giornate inizio anticipato anno scolastico

Data Inizio Data Fine Festività 15 SETTEMBRE 2014 Inizio lezioni

1 NOVEMBRE 2014

Festa di Ognissanti

23 DICEMBRE 2014

6 GENNAIO 2015

Vacanze Natalizie

16 FEBBRAIO 2015

recupero 19 MARZO 2015

recupero

2 APRILE 2015

7 APRILE 2015

Vacanze di Pasqua

25 APRILE, 1 MAGGIO 2 GIUGNO 2015

2 MAGGIO 2015 1 GIUGNO 2015

Festa della Liberazione, del Lavoro e della Repubblica

Ponte Ponte

9 GIUGNO 2015

30 GIUGNO 2015

Termine attività didattiche: Scuola primo ciclo

Scuola dell’infanzia

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Orario degli Uffici Orario di ricevimento del Dirigente Scolastico:

- sabato dalle ore 9.00 alle ore 11.00. Orario di ricevimento degli Uffici di Segreteria Scuola Secondaria di I grado “S.G. Bosco”:

- lunedì - mercoledì - venerdì dalle ore 11.00 alle ore 12.30 - martedì pomeriggio dalle ore 16.00 alle ore 18.00.

Gli Uffici di Segreteria sono aperti tutti i giorni dalle ore 8.00 alle ore 14.00; il martedì anche di pomeriggio dalle ore 16.00 alle ore 18.00.

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Orario delle Lezioni

Per soddisfare i bisogni dell’utenza, l’Istituto Comprensivo per l’anno scolastico 2013/2014 articola il proprio servizio in:

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

ORARIO SCOLASTICO 30 ORE Unità orarie antimeridiane Dal lunedì al sabato

I ora 8.00 II ora 9.00 III ora 10.00 IV ora 11.00 V ora 12.00

SCUOLA DELL’INFANZIA

ORARIO SCOLASTICO 40 ORE (lunedì-venerdì) Inizio lezioni: 8.00 Termine lezioni: 16.00

SCUOLA PRIMARIA

ORARIO SCOLASTICO 27 ORE Unità orarie antimeridiane (lunedì-martedì e mercoledì) Inizio lezioni: 8.15 Termine lezioni: 13.15 (giovedì-venerdì e sabato) Inizio lezioni: 8.15 Termine lezioni: 12.15

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SCUOLA DELL’INFANZIA E PRIMARIA

L’Istituto Comprensivo “S. G. Bosco - A. Manzoni” ha definito i seguenti principi

fondamentali dell'azione didattica, educativa e formativa:

Sulla base di tali presupposti, ha previsto l'elaborazione di una proposta formativa che

assuma come sfondi integratori la continuità e la costruzione di un curricolo verticale.

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A tale proposito sono stati predisposti i seguenti criteri guida:

Fare empowerment significa dare coscienza di sé, offrire strumenti, significa "aumentare la

consapevolezza, il controllo e la percezione di controllo di un soggetto sulla propria vita e sulle proprie scelte".

Significa dare ad un soggetto gli strumenti per conoscere la PROPRIA CULTURA-

INTERCULTURA e la possibilità di agire di conseguenza.

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I N T E R C U L T U R A

“Possiamo considerare la cultura come tutto ciò che concerne l'uomo e tutto ciò che l'uomo ha

prodotto: produzione di senso e significato”. (Bruner)

Ogni soggetto è portatore di una propria identità culturale.

L'educazione interculturale descrive la cultura come un sistema complesso, nell’ambito del quale

ogni cultura diventa intercultura, in quanto mediazione tra culture diverse.

La cultura è:

un processo

di produzione

continua

sociale,

condivisa e

trasmessa nel

gruppo

dinamica e

permeabile

impossibile

oggettivizzarla

mutevole

nel tempo

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O F F E R T A F O R M A T I V A

Tenuto conto del contesto culturale, sociale ed economico della realtà di Toritto,

emergono le seguenti esigenze formative che possono essere riunite in un'unica idea guida:

Promuovere i l r i spet to di sé , deg l i a l tr i , deg l i ambient i d i v i ta .

Per questo si ritiene necessario:

~ educare alla convivenza democratica

~ stimolare le capacità critiche e di giudizio

~ educare ai processi interculturali

~ potenziare atteggiamenti di rispetto verso l’ambiente naturale, sociale ed antropico

~ promuovere il successo formativo, prevenendo fenomeni di dispersione scolastica e

garantendo pari opportunità

~ stimolare l’entusiasmo per le conoscenze, il piacere di fare, produrre e creare

~ stimolare il gusto per la lettura

~ favorire l’acquisizione di una seconda lingua

~ favorire la conoscenza critica e l’uso adeguato delle nuove tecnologie informatiche e

della comunicazione

~ favorire l’integrazione degli alunni diversamente abili o in situazioni di svantaggio

~ favorire la pratica sportiva

~ favorire un percorso formativo unitario in funzione del riordino dei cicli scolastici,

attraverso collegamenti e sviluppo di percorsi didattici tra i tre ordini di scuola presenti

sul territorio.

Educare alla convivenza democratica significa:

› Promuovere lo sviluppo della personalità di ciascun soggetto nel rispetto dei valori

morali e civili universalmente riconosciuti.

› Potenziare le capacità relazionali.

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› Favorire lo sviluppo di una maggior libertà ed autonomia di pensiero, e dei principi di

solidarietà e collaborazione.

› Conoscere e osservare le regole della convivenza civile e democratica.

Stimolare le capacità critiche e di giudizio significa:

› Promuovere nell'alunno la consapevolezza delle proprie possibilità anche di ordine

emotivo, affinché sviluppi una positiva immagine di sé, pensiero riflesso e critico,

divergenza ed autonomia di giudizio.

› Educare al rispetto di tutte le idee, pur ponendosi in posizione critica.

Educare ai processi interculturali significa:

› Far acquisire al bambino il valore delle diversità maturando un'apertura al confronto

interrazziale, interculturale, interreligioso.

Potenziare atteggiamenti di rispetto verso l'ambiente naturale sociale e antropico

significa:

› Favorire il confronto con realtà sociali e ambientali diverse.

› Capire la necessità di salvaguardare la natura in tutte le sua forme e di vivere in

equilibrio con l'ambiente naturale.

› Star bene con se stessi e con gli altri, apprezzando e valorizzando la realtà ambientale e

sociale in cui i ragazzi sono inseriti.

Promuovere il successo formativo prevenendo fenomeni di dispersione scolastica e

garantendo pari opportunità significa:

› Favorire il processo d'integrazione basata su una reciproca accettazione tra soggetto e

gruppo classe.

› Favorire l'inserimento dei portatori di handicap e di alunni in situazione di svantaggio,

suscitando e rafforzando atteggiamenti di accettazione e comprensione della diversità e

di rispetto dei tempi del singolo.

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› Far in modo che l'alunno viva la solidarietà come rispetto, collaborazione, aiuto.

› Attivare interventi di recupero e sostegno, stimolando nell'alunno la crescita culturale e

personale nel rispetto dei suoi ritmi di apprendimento, per raggiungere gli obiettivi

programmati.

Stimolare l'entusiasmo per le conoscenze, il piacere di fare, produrre e creare significa:

› Partire dalle motivazioni e dagli interessi dell'alunno per favorire la creatività al fare e

ampliare le proprie conoscenze in forme interessanti ed adeguate all'età psicologica.

› Valorizzare l'intuizione e l'immaginazione, sviluppare le potenzialità creative

dell'alunno attivandone pensiero e produttività, rendere l'ambiente in cui opera il

bambino maggiormente stimolante.

Stimolare il gusto per la lettura significa:

› Proporre fin dai primi anni il libro di narrativa come oggetto da scoprire e creare.

› Organizzare le biblioteche in modo più funzionale e accattivante affinché l'alunno

acquisisca il gusto per la lettura e la motivazione a leggere.

› Favorire l'arricchimento del vocabolario.

› Educare alla lettura del giornale.

Favorire l'acquisizione di una seconda lingua significa:

› Costruire un percorso unitario e continuativo tra i due segmenti di scuola onde

sviluppare una competenza linguistica precoce.

› Promuovere un'educazione interculturale attraverso l'approccio ad una realtà

linguistica e socioculturale diversa dalla propria e lo sviluppo di una curiosità verso

l'altro.

Favorire la conoscenza critica e l'uso adeguato delle nuove tecnologie informatiche e

della comunicazione significa:

› Avviare gli alunni, sin dalla scuola dell’Infanzia, all'uso del software didattico.

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› Favorire la presa di coscienza tra "finzione" e realtà a volte indefinita nel prodotto

offerto dai mass - media.

› Diffondere l'uso di Internet.

Favorire l'integrazione degli alunni diversamente abili o in situazioni di svantaggio:

La scuola, secondo quanto stabilito dalla Legge Quadro n.104/92, per promuovere il processo

di apprendimento e di integrazione si avvale dei seguenti elementi:

› Analisi della DIAGNOSI FUNZIONALE, redatta dagli specialisti delle ASL in cui viene

espressa la patologia e viene messo in evidenza il potenziale dell'alunno.

› Elaborazione del PROFILO DINAMICO FUNZIONALE in collaborazione con gli

operatori delle ASL, per evidenziare le difficoltà di apprendimento conseguenti alla

situazione di handicap e le potenzialità nei diversi settori (affettivo-relazionale, autonomia

personale, comunicativo-linguistico, motorio-prassico, sensoriale, ludico-espressivo,

apprendimenti strumentali). II PDF è uno strumento di raccordo tra la conoscenza

dell'alunno prodotta dalla DF e la definizione di attività, tecniche, mezzi e materiali per la

prassi didattica di ogni giorno.

› Elaborazione del PIANO EDUCATIVO INDIVIDUALIZZATO attraverso un

confronto tra i docenti della classe in cui è inserito l'alunno, gli operatori della ASL e la

famiglia per riuscire a correlare le difficoltà del ragazzo con le sue potenzialità. II PEI

contiene anche tutti gli elementi inerenti alle modalità di valutazione delle discipline. Le

prove d'esame saranno pertanto corrispondenti agli insegnamenti impartiti e verranno

valutati i progressi degli alunni in rapporto alle loro potenzialità e ai livelli di

apprendimento iniziali. Saranno, infine, utilizzati gli ausili e gli strumenti loro necessari, e

la presenza di assistenti per favorire l'autonomia e la comunicazione.

Saranno organizzati incontri con le famiglie e gli operatori della ASL:

1. per definire la programmazione;

2. per effettuare una verifica in itinere delle attività;

3. per effettuare la verifica finale delle attività al termine dell'anno scolastico.

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E' istituito un gruppo di lavoro, composto dagli insegnanti di sostegno, per affrontate le

tematiche inerenti l'attuazione degli obiettivi previsti nella programmazione e le varie difficoltà

incontrate al fine di rendere più efficaci gli interventi sugli alunni, la F.S. dello svantaggio e la

psicologa del servizio di psicologia scolastica.

Favorire la pratica sportiva significa:

› Favorire la socializzazione.

› Migliorare la percezione del proprio corpo e la sviluppo di una coordinazione dinamica

generale.

› Acquisire fiducia in se stessi e consapevolezza delle proprie potenzialità.

› Potenziare la capacità di rispettare le regole.

Favorire un percorso formativo unitario in funzione del riordino dei cicli scolastici,

attraverso collegamenti e sviluppo di percorsi didattici fra i tre ordini di scuola

significa:

› continuare anche durante questo anno scolastico a lavorare sulla verifica dei curricoli

verticali, allo scopo di migliorarne l'articolazione, tenendo conto dell’Atto di

Indirizzo dell’MPI (28/06/2007) e delle “Nuove Indicazioni per il Curricolo” della

Scuola dell’Infanzia e del Primo Ciclo di Istruzione (settembre 2007).

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C O N T I N U I T A ’ E D U C A T I V A

La progettualità della scuola si basa su alcuni presupposti di fondo che coinvolgono i

tre segmenti scolastici: Scuola dell’Infanzia, Scuola Primaria e Scuola Secondaria di I Grado.

Continuità educativa: modalità di raccordo pedagogico, organizzativo, curricolare.

Fondamentale è la collaborazione tra i tre segmenti di scuola, così da decidere in

modo unitario:

ð gli obiettivi e gli itinerari di lavoro dai tre agli undici anni in relazione alle discipline e ai vari progetti

per favorire un percorso formativo unitario,

ð criteri di valutazione comune,

ð modalità di verifica delle competenze "in ingresso".

A tale scopo il gruppo delle funzioni strumentali si preoccuperà di:

ð rivedere e rielaborare la programmazione didattica, sviluppando curricoli in verticale dai tre ai

quattordici anni, in ordine alle varie discipline;

ð elaborare prove di verifica e concordare modalità di valutazione per gli alunni in uscita dai vari

segmenti;

ð valutare la possibilità di programmare unità didattiche da svolgere insieme nell'ultimo anno di ogni

segmento;

ð elaborare progetti di accoglienza;

ð prevedere percorsi di aggiornamento ai quali possano partecipare gruppi formati da insegnanti dei tre

ordini di scuola.

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FINALITA’

La finalità della Scuola dell’Infanzia e della Scuola Primaria è la promozione de l p i eno

sv i luppo de l la per sona .

Per realizzarla la scuola concorre con altre istituzioni alla rimozione di ogni ostacolo

alla frequenza; cura l’accesso facilitato per gli alunni con disabilità; previene l’evasione

dell’obbligo scolastico e contrasta la dispersione; persegue con ogni mezzo il miglioramento

della qualità del sistema di istruzione.

In questa prospettiva la scuola:

§ accompagna gli alunni nell’elaborare il senso della propria esperienza;

§ favorisce l’acquisizione degli alfabeti di base della cultura;

§ promuove la pratica consapevole della cittadinanza attiva.

IL SENSO DELL’ESPERIENZA

La scuola favorisce lo sviluppo delle capacità necessarie per imparare a leggere le proprie

emozioni e a gestirle, per rappresentarsi obiettivi non immediati e perseguirli.

Promuove, inoltre, il senso di responsabilità che si traduce nel fare bene il proprio lavoro e

nel portarlo a termine, nell’avere cura di sé, degli oggetti, degli ambienti che si frequentano, sia

naturali che sociali.

Sollecita gli alunni ad una attenta riflessione sui comportamenti di gruppo, al fine di

individuare quegli atteggiamenti che violano la dignità della persona e il rispetto reciproco, li

orienta a sperimentare contesti di relazione dove sviluppare atteggiamenti positivi e realizzare

pratiche collaborative.

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L’ALFABETIZZAZIONE CULTURALE DI BASE

Il compito specifico della scuola è quello di promuovere l’alfabetizzazione di base

attraverso l’acquisizione dei linguaggi simbolici che costituiscono la struttura della nostra

cultura, in un orizzonte allargato alle altre culture con cui conviviamo.

La Scuola Primaria mira all’acquisizione degli apprendimenti di base, come primo

esercizio dei diritti costituzionali.

Ai bambini che la frequentano va offerta l’opportunità di sviluppare le dimensioni

cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, etiche e religiose, e di acquisire i saperi

irrinunciabili.

Si pone come scuola formativa che, attraverso gli alfabeti delle discipline, permette di

esercitare diverse potenzialità di pensiero, ponendo così le premesse per lo sviluppo del

pensiero riflessivo e critico.

In questo si formano c i t tadini consapevol i e responsabi l i a tutti i livelli, da quello locale

a quello europeo.

La padronanza degli alfabeti di base è ancor più importante per bambini che vivono in

situazioni di svantaggio: più solide saranno le strumentalità apprese nella scuola primaria,

maggiori saranno le probabilità di inclusione sociale e culturale attraverso il sistema

dell’istruzione.

L’EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA

Nelle nuove Indicazioni per il Curricolo (2007) si ribadisce il concetto di cittadinanza

attiva come “educazione concreta al prendersi cura di sè, degli altri e dell’ambiente secondo forme di

cooperazione e solidarietà per una costruzione del senso della legalità e lo sviluppo di un’etica della responsabilità

che riconoscano i valori fondanti sanciti nella Costituzione della Repubblica Italiana.”

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Nella Scuola Primaria si dovranno insegnare le prime nozioni sulla Costituzione, sui diritti

fondamentali dell’uomo e il valore del rispetto delle regole, sul significato delle formazioni

sociali, l’importanza della tutela del paesaggio e alcune basilari nozioni di educazione stradale e

igiene.

Si sottolinea, inoltre, che i compiti di natura educativa devono coinvolgere tutti i docenti

(con il loro esempio) e tutte le discipline.

L’educazione alla cittadinanza si connota come educazione trasversale in quanto

sollecita la scuola a promuovere consapevolezza e competenze adeguate alla realtà di oggi, mutevole e complessa,

andando oltre i compiti tradizionali degli insegnamenti curricolari.

Interseca la natura delle educazioni e l’organizzazione scolastica in tutti i suoi aspetti: saperi, discipline,

persone, ambiente, in cui la scuola, come rete di conoscenze, opera e allarga l’orizzonte rispetto alla precedente

educazione civica. (Corradini)

Tutte le ricerche a livello internazionale hanno sottolineato la necessità di leggere la

cittadinanza come un insieme di livelli interdipendenti, capaci di conciliare i concetti di identità

e uguaglianza.

Partecipazione politica e civile

Regime effettivo dei

diritti

Identità nazionale

Appartenenze sociali, culturali e sovra-nazionali

CITTADINANZA

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Ne deriva un modello che ha come obiettivi:

- approccio ai problemi in qualità di membri di una società globale;

- assunzione di responsabilità;

- comprensione e apprezzamento delle differenze culturali;

- pensiero critico;

- disponibilità alla soluzione non violenta dei conflitti;

- cambiamento di stile di vita per la difesa dell’ambiente;

- sensibilità verso la difesa dei diritti umani;

- partecipazione politica a livello locale, nazionale e internazionale.

A partire da questo modello gli insegnanti si trovano di fronte a un campo molto vasto

dove si intrecciano gli obiettivi e i contenuti da affrontare, con le dimensioni

dell’apprendimento di carattere cognitivo, affettivo e volitivo in una relazione circolare.

Dimensione cognitiva: conoscere, pensare criticamente, concettualizzare, esprimere giudizi

personali.

Dimensione affettiva: provare, fare esperienza, valutare, essere capaci di decentramento e di

empatia.

Dimensione volitiva: compiere scelte e azioni, mettere in atto comportamenti in tali

direzioni.

Una scuola in linea con i bisogni di una società pluralistica richiede la capacità di

integrare gli aspetti affettivi con quelli di pensiero per far conoscere il valore della cittadinanza e

della democrazia ed esercitarne consapevolmente i diritti.

Occorre sviluppare il pensiero creativo e quello critico, incoraggiando l’uso di criteri per

pervenire a giudizi basati sull’attenzione al contesto e l’adesione a principi condivisi. Offrire,

cioè, un modello di responsabilità intellettuale che supera la formulazione di giudizi immotivati

e scollegati da riferimenti quali: valori, regole, leggi, principi, …

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Nella Scuola Primaria si pongono le basi per l’esercizio della cittadinanza attiva

promuovendo interventi che in primo luogo consentono di conoscere per esperienza,

piuttosto che secondo modalità simbolico-ricostruttive.

In questo modo la conoscenza emerge gradualmente, soprattutto dalla ripetizione

sempre più focalizzata.

Le prime competenze da apprendere sono:

o prendersi cura di se stessi e degli altri vicino a noi;

o acquisire comportamenti responsabili verso l’ambiente;

o saper cooperare ed essere solidali verso gli altri.

Si procede verso la costruzione del senso della legalità e della responsabilità, intesi

come obiettivi fondanti.

Ciò implica il porre gli allievi di fronte a contesti educativi che contemplano:

o il dover scegliere e agire in modo consapevole;

o l’elaborazione di idee e formulazione di giudizi critici;

o l’attuazione di progetti secondo forme di lavoro cooperativo.

Viene dato, inoltre, rilievo all’importanza dei valori sanciti nella Costituzione, con

particolare riguardo a:

› diritti umani (art. 2)

› pari dignità delle persone (art. 3)

› dovere di contribuire in modo concreto alla qualità della vita della società (art.4)

› libertà religiosa (art. 21).

È interessante sottolineare come nelle Indicazioni si ponga l’accento sul diritto alla

parola (art.21) come parte integrante dell’educazione alla cittadinanza.

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Da questo ne deriva l’importanza di padroneggiare la lingua italiana come strumento

basilare per comunicare, comprendere e negoziare significati, organizzare il pensiero, tutti

strumenti che permettono l’effettivo esercizio di una cittadinanza attiva.

È importante che gli insegnanti sviluppino i contenuti all’interno delle discipline,

evidenziando i fattori che investono i diritti della persona, con un continuo riferimento alle

caratteristiche economiche e sociali dell’ambiente in cui si opera: la scuola, infatti, non deve

essere un “contenitore stagno”, isolato e distaccato da quanto accade intorno, ma un luogo

dove risuonano le molteplici voci del contesto ambientale.

È altresì importante che i docenti presentino proposte strutturate in modo tale da offrire

l’opportunità di conoscere la realtà e la comunità circostante, imparando a considerare e

rispettare i diversi punti di vista, le diverse esigenze, per prevenire situazioni di conflitto, come

richiesto a ogni buon cittadino.

A tal scopo possono usufruire delle numerose proposte che le organizzazioni impegnate

sul territorio offrono alla scuola.

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SCELTE DIDATTICHE

Nella comunicazione "Cultura, scuola, persona", si definisce così l'obiettivo della

Scuola: "…formare saldamente ogni persona sul piano cognitivo e culturale, affinché possa affrontare

positivamente l'incertezza e la mutevolezza degli scenari sociali e professionali, presenti e futuri. "

Tenendo conto di questo traguardo, le docenti della Scuola dell'Infanzia e Primaria

realizzeranno percorsi formativi ispirati alle seguenti idee-guida:

ð attenzione alle differenze e all'identità di ciascun allievo per garantire la centralità

dell'alunno - persona;

ð costruzione di un curricolo centrato sulle competenze nel quale "le conoscenze hanno un

peso importante, ma non sono fine a se stesse, sapere inerte, spendibile solo nei confini

di un'aula scolastica, ma non significativo per la vita";

ð offerta di strategie e metodologie didattiche per garantire le condizioni materiali e strumentali

per l'acquisizione delle competenze che consentiranno a ciascuno il conseguimento dei

traguardi previsti dalle “Nuove Indicazioni".

Al fine di realizzare una didattica efficace, le insegnanti terranno conto di quattro

categorie di variabili:

1. la qualità delle relazioni interpersonali e la creazione di un clima sociale positivo;

2. l'individuazione di sequenze metodologiche tali da consentire un apprendimento significativo che

permetta all'alunno non solo la semplice memorizzazione meccanica, ma anche una effettiva

riorganizzazione dei propri quadri mentali;

3. la flessibilità dell’organizzazione didattica: tempi, modalità di raggruppamento degli alunni, spazi,

materiali;

4. l'individualizzazione dell'insegnamento.

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Per quanto riguarda la Scuola dell'Infanzia, le docenti intendono porre le basi della

simbolizzazione e fornire ai bambini modalità di pensiero autonomo e critico per esprimersi

attraverso i molteplici linguaggi.

SVILUPPO DELLA COMUNICAZIONE: I LINGUAGGI

COMPRENSIONE E PRODUZIONE DEI SUONI E DEI SIMBOLI

CONVENZIONALE

CODICI E SIMBOLI

CODICE VERBALE

CODICE GRAFICO

CODICE MATEMATICO

NON CONNVENZIONALE

ARBITRARI -PERSONALI

ESPRESSIONI LEGATE ALLA PROPRIA IDENTITA’

LINGUAGGIO EMOZIONALE CULTURALE DI APPARTENENZA (STATO D’ANIMO, BISOGNO, GRUPPO DI APPARTENENZA)

CODICE ESPRESSIVO

› TEATRALE › MIMICO › GESTUALE › ALTRO

COMPRENSIONE

E FRUIZIONE PRODUZIONE PERSONALE CREATIVA

AREE FORMATIVE

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Le docenti di entrambi gli ordini di scuola si impegneranno a rendere operativi gli

obiettivi di apprendimento definiti dalle nuove Indicazioni; questi, infatti, sono identificati

in base alla natura delle discipline e dei campi d'esperienza e non in base alle esigenze e

motivazioni psicologiche degli alunni, pertanto non si possono tradurre subito in azioni

didattiche; tali obiettivi vanno dunque concretizzati, per iniziativa dei docenti, in obiettivi

formativi, cioè conoscenze, abilità e competenze ritenute significative per i propri alunni,

individuate e scelte riferendosi alle strutture delle discipline, ai bisogni, alle potenzialità, alle

motivazioni, ai desideri degli allievi. Particolare attenzione verrà attribuita a quegli obiettivi

che si riferiscono alle dimensioni di sviluppo della persona umana e non rientrano in una sola

disciplina di studio, ma si avvalgono di tutte per la loro progressiva realizzazione.

In particolare le docenti della Scuola dell'Infanzia espliciteranno la propria azione

educativa attraverso:

* la va lor izzazione de l g i o co in tutte le sue forme ed espressioni;

* l'attenzione al far e produt t i vo e alle e sper i enze d i r e t t e di contatto con la natura, le cose, i

materiali, l'ambiente, le diverse culture;

* l'u t i l izzazione s ensa ta de l la rout ine .

Inoltre è compito dei team docenti recuperare, dagli obiettivi dei diversi ambiti

conoscitivi, tutti i legami che connettono ciascuna disciplina in una rete interdisciplinare, per

favorire la maturazione di competenze trasversali e abilità di studio che ciascuna disciplina ha

nel suo specifico e che tutte concorrono a sviluppare.

Concorrono alla formazione degli alunni le docenti specialiste di lingua inglese che

garantiscono, nella scuola Primaria, l'insegnamento della "lingua 2".

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Completano i team docenti le insegnanti di Religione Cattolica che operano nelle

classi e nelle sezioni in cui nessuna delle docenti è in possesso dell'abilitazione a tale

insegnamento e, infine, in stretta collaborazione con le insegnanti curricolari, le insegnanti

di sostegno che si adoperano in favore degli alunni in difficoltà.

Le docenti di Scuola Primaria predisporranno pratiche valutative collegate al processo

di apprendimento. Le valutazioni, espresse in una forma comprensibile, riguarderanno sia

il livello effettivamente raggiunto in un dato momento in un'area determinata

d'apprendimento da ciascun allievo, sia la tendenza che l'allievo mostra in relazione alla

medesima area; ciò consentirà di programmare specifiche attività di individualizzazione.

Anche le docenti della Scuola dell'Infanzia dovranno verificare i traguardi raggiunti dagli

alunni attraverso osservazioni sistematiche. Per gli alunni in uscita, verranno predisposte

verifiche delle competenze finali raggiunte nei diversi campi di esperienza.

Alla formazione degli alunni contribuisce anche una serie di “usc i t e d idat t i che” ,

visite guidate di istruzione, visione di spettacoli teatrali, che ciascun team docente

programma a inizio anno scolastico con le proprie classi.

Per un ulteriore arricchimento dell'offerta formativa, tenendo conto dei bisogni degli

alunni e della finalità del percorso formativo progettato, i docenti programmano proge t t i

curr i co lar i per le proprie classi e alcuni proge t t i d i I s t i tu to .

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U S C I T E D I D A T T I C H E

SCUOLA PRIMARIA

i t i n e r a r i c l a s s i

- Visita alla Masseria Ruotolo (Cassano Murge)

- Visita all’agriturismo “Parco la Grotta” (Toritto)

- Cinema Vittoria (Cassano Murge)

- Spettacolo teatrale “Pinocchio”(Teatroteam - Bari)

classi I A-B

classi I C-D

classi I A-B

classi I C-D

- Spettacolo teatrale “Pinocchio” (Teatroteam Bari)

- Visita alla Libreria “I Billini” di Grumo Appula

- Animazione alla lettura in loco (spazio biblioteca)

classi II A-B-C-D

classi II

classe II B

- Visita alla Libreria “I Billini” di Grumo Appula

- Laboratorio didattico “C’era una volta un castello” (Gioia del Colle)

- Progetto Lavagna Gialla “Grotta Lamalunga” (Altamura)

- Visita al Museo del Confetto “Mucci” di Andria

- Laboratorio didattico “Noi uomini della preistoria”

(Museo archeologico - Altamura)

- Visita alle Saline di Margherita di Savoia

classi III

classe III A

classi III A-B-C

classe III C

classe III D

classe III B

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- Visita alle Saline di Margherita di Savoia

- Spettacolo teatrale “Il Giovane Artù” (Petruzzelli - Bari)

classe IV C

classi IV

- Spettacolo teatrale “Il Giovane Artù” (Petruzzelli - Bari)

- Kalos “Parco Archeologico sperimentale” (Caprarica - Lecce)

- Cinema Vittoria (Cassano Murge)

- Spettacolo in lingua inglese in loco

classi V A-B-C-D

classi V

classi V

classi V

U S C I T E D I D A T T I C H E

SCUOLA DELL'INFANZIA

i t i n e r a r i p l e s s i

Visita alla Masseria Chinunno (Altamura)

Devito - Loizzi - S.Girolamo

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P R O G E T T I C U R R I C O L A R I E D E X T R A C U R R I C O L A R I

SCUOLA DELL'INFANZIA

Denominazione Destinatari

- Progetto Lingua 2

“Baby English”

“Magic English”

- Apriamo il cuore per un Natale senza

confini

- Natale in un mondo di colori

- Girotondo intorno al mondo

- Io nel mondo scopro

alunni di 5 anni dei plessi Devito e San Girolamo

alunni di 5 anni del plesso Loizzi

alunni del plesso San Girolamo

alunni del plesso Devito alunni del plesso Loizzi alunni dei plessi Devito – Loizzi – San Girolamo

SCUOLA PRIMARIA

Denominazione Destinatari

Programma Integrato per la promozione

dell’alimentazione e dell’attività motoria:

SBAM (Sport Benessere Alimentazione Mobilità)

- Progetto di recupero di italiano e matematica:

“MAT-ITA-MENTE”

alunni classi V

alunni in difficoltà classi III

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- Atletica e orienteering

- Progetto presepe

- Giocando con l’inglese (progetto di educazione fisica e

inglese)

- Progetto Lingua italiana

- Progetto di Educazione Ambientale

“Tra i banchi sull’Alta Murgia”

(Parco Nazionale dell’Alta Murgia e WWF)

- Progetto “Sorrisi Smaglianti, Futuri

brillanti”(programma educativo per la salute orale dei

bambini promosso dalla Colgate)

- Progetto Nazionale “SPORT DI CLASSE”

- Progetto sperimentale “Filosofando con filosofia”

- Diritti a scuola

alunni classi III – IV

alunni plesso “R. Moro”

alunni classi ponte ( infanzia –

primaria)

alunni stranieri

alunni classi III A-B-C

tutti gli alunni

alunni classi III-IV-V

alunni classe III B

alunni in difficoltà classi III-IV-V

P R O G E T T I D I I S T I T U T O

Denominazione Destinatari

- Progetto “ReadinGame”

- Progetto Coro “Suonare, che passione”

alunni classi IV- V sc. Primaria

classi I-II sc. Secondaria I grado

alunni classi ponte (sc. Infanzia – Primaria)

classi I – II – III sc. Secondaria I grado

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Nel corso dell’anno vengono proposte numerose in iziat ive da parte della scuola stessa

o enti territoriali e non, alle quali la scuola aderisce e partecipa:

* Festa de i Nonni (31 ottobre 2014)

* Commemorazione de i Cadut i in guerra (4 novembre 2014)

* Tele thon - Racco l ta f ondi per la r i c e r ca (dicembre 2014)

* Festa d i S . Antonio Abate con bened iz ione deg l i an imal i (17 gennaio 2015)

* Shoah – Giorno de l la memor ia (27 gennaio 2015)

* Giorno de l r i cordo (10 febbraio 2015)

* Carneva l e Tor i t t e s e (febbraio 2015)

* Festa d i S . Giuseppe (19 marzo 2015) con realizzazione di una cartolina e annullo filatelico

* Festa de l la Liberazione ( 25aprile 2015)

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S C E L T E O R G A N I Z Z A T I V E

L’organizzazione delle classi nella Scuola Primaria di Toritto è così articolata:

v tutte le classi prime, seconde, terze, quarte e quinte a prevalenza;

Nei plessi della Scuola de l l ’ Infanzia le attività sono scandite secondo momenti di attività

di sezione, intersezione, laboratori, con formazione di gruppi di bambini per età, livello e

interessi e con turnazione degli alunni e delle docenti.

Nella Scuola Primaria le ore settimanali sono così ripartite:

LINGUA ITALIANA: 7 ore (prime, seconde, terze, quarte e quinte classi)

MATEMATICA: 5 ore (prime, seconde e terze classi); 6 ore (quarte e quinte classi)

STORIA, GEOGRAFIA, CITTADINANZA e COSTITUZIONE : 5 ore (tutte le classi)

SCIENZE NATURALI e SPERIMENTALI: 1 ora (prime classi); 2 ore (seconde, terze,

quarte e quinte classi)

LINGUA INGLESE: 1 ora (prime classi); 2 ore (seconde classi); 3 ore (terze, quarte e quinte

classi)

TECNOLOGIA INFORMATICA: 1 ora (tutte le classi)

MUSICA: 1 ora (tutte le classi)

ARTE e IMMAGINE: 1 ora (tutte le classi)

CORPO MOVIMENTO SPORT: 1 ora (tutte le classi)

RELIGIONE: 2 ore (tutte le classi)

ATTIVITA’ ECCEDENTI: sostituzioni o recupero alunni in difficoltà.

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Tempo scuola per gli alunni

Gli alunni di tutte le classi della Scuola Primaria hanno un tempo scuola di 27 ore

distribuite su sei giorni, in orario antimeridiano, dalle ore 8.15 alle ore 13.15 il lunedì, martedì e

mercoledì, e dalle ore 8.15 alle ore 12.15 il giovedì, venerdì e sabato.

L'orario degli alunni della Scuola dell'Infanzia è articolato su cinque giorni settimanali

dalle ore 8.00 alle ore 16.00, compreso il tempo per la mensa.

Le docenti, a settimane alterne, effettuano un turno antimeridiano dalle ore 8.00 alle

ore 13.00 ed un turno pomeridiano dalle ore 11.00 alle ore 16.00.

Piano annuale delle attività per i docenti

L'orario di insegnamento settimanale del personale docente (22 ore di insegnamento

più 2 ore di programmazione nella scuola primaria, 25 ore nella scuola dell'infanzia) è

distribuito su 5 giorni; pertanto le docenti usufruiscono di un giorno libero alla settimana.

Per le riunioni dell'equipe (2 ore settimanali) è previsto un rientro il martedì, dalle ore

16.30 alle ore 18.30.

Le attività a carattere collegiale di 40 ore riguardanti tutti i docenti sono così

distribuite:

• Programmazione iniziale e verifica finale: 9 ore

• Collegi docenti ( n.6): 15 ore

• Assemblea dei genitori per elezione rappresentanti di classe: 3 ore

• Consegna schede di informazione didattica (Sc. Infanzia) e sull’andamento delle attività didattiche

per ambiti e per discipline (Sc. Primaria): 6 ore

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• Informativa/colloquio sull’andamento didattico-educativo: 6 ore

• Più 1 collegio docenti per eventualità sopraggiunte: 1 ora

La partecipazione alle attività collegiali dei Consigli d’Intersezione/Interclasse, per un

tetto ordinario di 40 ore (preferibilmente ogni due mesi) è così distribuita:

n. 4 Consigli di Intersezione/Interclasse per:

• Programmazione annuale, verifica e andamento didattico-educativo

• Insediamento componente genitori

• Adozione libri di testo

• Svolgimento scrutini, compresa la compilazione degli atti

Formazione delle classi

Gli alunni delle classi prime sono assegnati alle scuole "A. Manzoni" e "R. Moro" in

base alla domanda di iscrizione, tenendo conto dello stradario comunale e, in alcuni casi, delle

richieste motivate espresse dai genitori all'atto della presentazione della domanda.

Gli alunni sono distribuiti nelle classi sulla base del criterio dell'omogeneità per fasce di

livello. Sarà costituita allo scopo un'apposita commissione formata dai docenti delle sezioni

della scuola dell'infanzia da cui provengono gli alunni e dai docenti che saranno assegnati alle

classi prime.

Gli alunni diversamente abili sono inseriti nelle classi che presentano maggiori garanzie

di integrazione.

Eventuali spostamenti successivi alla formazione delle classi prime, saranno effettuati

dal dirigente scolastico sentiti i docenti delle classi interessate e tenendo in considerazione

eventuali richieste dei genitori.

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Assegnazione dei docenti ai plessi e alle classi

Il dirigente scolastico, sentito il parere del collegio dei docenti e in conformità alle linee

guida della progettazione didattico - organizzativa, assegna gli insegnanti di scuola primaria e

dell'infanzia ai diversi plessi, scuole e attività, nel rispetto della anzianità di servizio e della

compatibilità di team, onde garantire la continuità didattica.

Il dirigente scolastico opererà valorizzando le competenze professionali di ciascun

docente, in relazione agli obiettivi stabiliti in fase di programmazione educativa e tenendo

conto, per quanto possibile, delle preferenze e delle esigenze manifestate dai singoli docenti.

L'assegnazione dei docenti, anche su richiesta degli stessi, è da effettuarsi con priorità

per quelli già titolari, rispetto a quelli che entrano a far parte per la prima volta dell'organico

funzionale dell'Istituto.

L'assegnazione delle discipline e delle attività ai singoli docenti, e la successiva

assegnazione di questi alle classi, sono effettuate sulla base dei seguenti criteri:

• anzianità di servizio;

• continuità didattica;

• compatibilità di team.

In ogni caso, si farà in modo da assicurare a tutte le classi non iniziali la continuità con

la conferma di almeno un docente.

Assegnazione delle aule

L'assegnazione delle aule viene effettuata tenendo conto dei seguenti criteri:

- negli edifici con più piani, le aule del piano terra sono assegnate prioritariamente alle

classi prime e a quelle del primo biennio;

- le aule più ampie sono assegnate alle classi più numerose;

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- le classi parallele e quelle in cui opera la stessa equipe docente devono utilizzare aule

quanto più possibile vicine;

- in caso di presenza di alunni disabili, l’assegnazione delle aule è effettuata tenendo conto

delle difficoltà, in modo da garantire la frequenza di tutti gli alunni.

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C O M M I S S I O N I

Nell’ambito dell’organizzazione strutturale scolastica sono state individuate

commissioni o gruppi di lavoro, strutture intermedie che fungono da collegamento tra la

dirigenza e i docenti.

Compit i Docent i interessat i

* Organizzazione e gestione della biblioteca alunni della Scuola Primaria

Plesso “Manzoni”: Cellamare Matilde

Plesso “R. Moro”: Stanzione Filomena

* Organizzazione visite guidate e viaggi

d’istruzione

Scuola Primaria: Macchia Vittoria Sabato Vita Nicoletta

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RESPONSABILI DEI LABORATORI

Anche quest’anno scolastico è stata individuata la figura delle docenti responsabili del

laboratorio scientifico e multimediale per i due plessi di Scuola Primaria, al fine di garantire il

loro corretto funzionamento ed utilizzo da parte del corpo docente.

Plesso “A. Manzoni”

Laboratorio multimediale e scientifico: Proscia Maria Rosaria

Plesso “R. Moro” Laboratorio multimediale: Giorgio Rosanna

Laboratorio scientifico: Mongelli Anna

FIGURE R.S.U. Inss.: Esposito Elvira e Paccione Angela

Coll. Scol.: Lozito Mauro RESPONSABILE LEGGE 81/2008: dott. Sibilio Luigi – SILEA (RSPP)

RLS ISTITUTO COMPRENSIVO: sig.Vitulli Simone

INCARICHI SICUREZZA “PLESSO A. MANZONI” Responsabile di plesso: ins. D’Urso Santa

A.S.P.P.: ins. Poveromo Francesca Tetro

PRIMO SOCCORSO: coll. scol. Coscia Giuseppe e Lomangino Sergio

SQUADRA ANTINCENDIO: coll. scol. Coscia Giuseppe e Lomangino Sergio

MISURE ANTIFUMO: ins. Sforza Margherita Teresa

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INCARICHI SICUREZZA “PLESSO R. MORO” Responsabile di plesso: ins. Esposito Elvira

PRIMO SOCCORSO: ins. Panza Rosa

SQUADRA ANTINCENDIO: ins. Mongelli Anna

MISURE ANTIFUMO: ins. Giorgio Rosanna

INCARICHI SICUREZZA “PLESSO DEVITO” Responsabile di plesso: ins. Luisi Antonia

A.S.P.P.: ins. Devito Leonarda

PRIMO SOCCORSO: ins. Rubertis Raffaella

SQUADRA ANTINCENDIO: ins. Luisi Antonia

MISURE ANTIFUMO: coll. scol. Mazzaraco Angelo

INCARICHI SICUREZZA “PLESSO LOIZZI” Responsabile di plesso: ins. Macchia Grazia

A.S.P.P.: ins. Bartolomeo Addolorata

PRIMO SOCCORSO: ins. Sforza Lucrezia

SQUADRA ANTINCENDIO: ins. Castoro Margherita e coll. scol. Lozito Mauro

MISURE ANTIFUMO: coll. scol. Lozito Mauro

INCARICHI SICUREZZA “PLESSO S. GIROLAMO” Responsabile di plesso: ins. Annoscia Grazia

A.S.P.P.: ins. Lavista Caterina

PRIMO SOCCORSO: Disabato Grazia

SQUADRA ANTINCENDIO: Germano Giovanna

MISURE ANTIFUMO: coll. scol. Derobertis Saveria

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INCARICHI SICUREZZA “PLESSO S. GIOVANNI BOSCO”

Collaboratore DS: prof. Germano Giacomo

Responsabile dell’applicazione della Legge 284: prof.ssa Luisi Anna Vita

Addetti ai servizi di prevenzione: prof.sse Capursi Francesca Maria, Devito Crescenza, Falcicchio

Nicoletta e Fazio Filomena

Addetti protezione incendi ed emergenza:

per il piano terra: prof.sse Luisi Anna Vita e Macchia Angelica - coll. scol. D’Armiento Angelica

e Coscia Vito Antonio

per il primo piano: prof. Germano Giacomo – coll. scol. Camastra Grazia e Pallamari Anna

Addetti al primo soccorso: prof. Lisi Luigi, prof.ssa Macchia Maddalena e coll. scol. Pallamari Anna

C O M I T A T O D I V A L U T A Z I O N E

Comitato unico per i tre ordini di scuola: Infanzia, Primaria e Secondaria di I grado.

Membri effettivi:

- inss. D’Urso Santa e Sforza Lucrezia

- prof.sse Capursi Francesca Maria e Peragine Silvana

Membri supplenti:

- inss. Devito Leonarda e Paccione Elizabeth

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C O N S I G L I D I I N T E R S E Z I O N E

Scuola dell’Infanzia

Consig l io unico per i t re p less i d i Tori t to “Devi to – Loizzi – S.Giro lamo”:

Presidente: Luisi Antonia

Segreteria: Rubertis Raffaella

C O N S I G L I D I I N T E R C L A S S E

Scuola Primaria

Class i Prime:

Presidente: Liantonio Cecilia Segreteria: Pancelliere Marisa

Class i Seconde:

Presidente: D’Urso Santa Segreteria: Giorgio Rosanna

Class i Terze :

Presidente: Esposito Elvira Segreteria: Cellamare Matilde

Class i Quarte :

Presidente: Sforza Margherita Luisi Segreteria: Germano Antonia

Class i Quinte :

Presidente: Sforza Margherita Teresa Segreteria: Poveromo Francesca Tetro

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V A L U T A Z I O N E D I S I S T E M A

Scuola dell'Infanzia

In una scuola imperniata sul diritto all'uguaglianza delle opportunità formative e sul

rispetto delle antropologie culturali, la valutazione è finalizzata alla regolazione dell'azione

didattica.

Tale funzione si esplica nelle rilevazioni ed informazioni inerenti il processo educativo e

di apprendimento del bambino.

La conoscenza dei bambini e delle loro caratteristiche costituiscono il punto di sviluppo

per l'elaborazione e la progettazione dell'intervento educativo.

Le finalità dell’osservazione sono:

* conoscere il bambino seguendolo nel suo sviluppo e valutandone le potenzialità e le eventuali carenze in

relazione ai molteplici aspetti che caratterizzano il processo di crescita;

* adeguare il processo educativo alle capacità e alle esigenze del bambino;

* individuare tempestivamente e seguire con attenzione particolare le situazioni "a rischio";

* documentare le esperienze compiute;

* favorire la coesione e la comunicazione fra gli educatori mediante il lavoro di gruppo necessario per lo

scambio e l'analisi delle notizie raccolte.

L'osservazione nel contesto scolastico non può essere lasciata al caso e alla

improvvisazione, ma deve essere accuratamente programmata in modo da definire:

§ fasi § tempi § modalità § strategie § materiali necessari § modalità di raccolta dati.

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Per i bambini che frequenteranno il terzo anno della Scuola dell'Infanzia è prevista una

valutazione più attenta delle competenze maturate e dei processi di sviluppo attivati.

Scuola Primaria

La scuola è un'organizzazione complessa che necessita di momenti e strumenti adeguati

per la verifica e la valutazione dei processi che mette in atto.

I docenti considerano la verifica nel suo duplice ruolo di "regolazione e controllo"

dell'andamento didattico della scuola e la valutazione come la riflessione pedagogica sulla

verifica.

Le verifiche e la valutazione si basano su criteri definiti collegialmente e sono correlate

a standard di tipo normativo e/o relativo che si esplicano attraverso:

* prove di verifica strutturate e non; * verifiche orali e scritte; * valutazione quadrimestrale con comunicazione alle famiglie.

Oggetto di verifica-valutazione sarà la conquista di abilità o atteggiamenti che tutti gli

ambiti sono chiamati ad attivare e consolidare, piuttosto che la riduttiva acquisizione di

semplici contenuti.

Particolare cura si dovrà dare alle prove di verifica nelle fasi di passaggio fra gradi

diversi dell'obbligo scolastico, ponendo le basi per un coordinamento dei sistemi di valutazione

che si fondi sui processi di sviluppo e formazione della personalità dell'alunno.

II raggiungimento di un livello minimo delle abilità di base è la condizione

indispensabile per continuare con successo il percorso di apprendimentoinsegnamento sul

versante della strumentazione e dell'autorealizzazione.

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AI termine del primo e del terzo bimestre sono predisposti incontri con le famiglie a

carattere assembleare per affrontare sia problematiche inerenti al funzionamento organizzativo

della scuola, sia problematiche inerenti al processo di apprendimento-insegnamento.

II documento di valutazione, con la valutazione espressa in decimi relativa alla singola

disciplina e alla maturazione globale dei processi di apprendimento compiuti dall'alunno, si

consegna alla famiglia al termine del primo e del secondo quadrimestre.

Le quattro verifiche bimestrali, di cui due coincidenti con le valutazioni quadrimestrali,

finalizzate ad accertare i livelli di apprendimento disciplinare e la maturazione raggiunta dagli

alunni, saranno effettuate secondo quanto stabilito dalla Legge n.236/93 e dall'O.M. n.288/95,

nei mesi di Novembre, Gennaio, Marzo e Maggio, prima dello svolgimento dei Consigli di

Interclasse e con i genitori.

I risultati dell'attività di verifica-valutazione saranno portati a conoscenza dei genitori

degli alunni.

In fase di scrutinio finale, i consigli di Interclasse, convocati in composizione idonea e

presieduti dal Dirigente Scolastico, esamineranno eventuali casi di non passaggio alla classe

successiva sulla base di una relazione scritta e documentata dagli insegnanti proponenti

(naturalmente la relazione può essere presentata anche da uno solo dei componenti del

team).

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SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

OFFERTA FORMATIVA

Coordinamento Didattico Per quanto concerne la didattica, la pianificazione a tempi medio- lunghi degli Obiettivi di Apprendimento, delle strategie, la strutturazione della progettazione e dei curricoli di base, le prove di ingresso e di uscita e le proposte di attività di arricchimento dell’offerta formativa, sono affidate all’organizzazione di dipartimenti disciplinari, presieduti da docenti coordinatori.

Classe- sezione 1 A 2 A 3 A 1 B 2 B 3B 1 C 2 C 3 C 1 D 2 D 3 D

Docente coordinatore nel C.d.C. prof.ssa Luisi Anna Vita prof.ssa Intranuovo Teresa prof.ssa Fazio Filomena prof.ssa Macchia Maddalena prof.ssa Donati Mariangela prof.ssa Festoni Perillo Maria prof.ssa Macchia Angelica prof.ssa Cea Maria prof.ssa Savino Giulia prof.ssa Acquafredda Francesca prof.ssa Marinelli Angela prof.re Lisi Luigi

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I C.d.C. programmano il piano di lavoro annuale, verificano l’andamento didattico e riformulano la progettazione, valutano a scadenza quadrimestrale, propongono l’adozione dei libri di testo e stilano la relazione consuntiva sul conseguimento degli obiettivi programmati.

Accoglienza

L’inizio di un anno scolastico costituisce, per i docenti e gli alunni, un momento d’accoglienza e conoscenza reciproca, di contrattazione educativa, di definizione di ruoli e di stili relazionali. Affrontare un ambiente nuovo può provocare ansia e disorientamento; di qui la necessità di predisporre occasioni di conoscenza dei luoghi, delle strutture e delle persone, al fine di rassicurare i ragazzi ed evitare che la tensione possa costituire un elemento negativo per l’inserimento nella nuova scuola. Le attività predisposte, consentono di raccogliere informazioni utili al fine di realizzare una situazione ottimale per l’inserimento, facendo leva sulla curiosità e l’interesse per la novità del discente. Il percorso d’accoglienza non si limita alla prima settimana, ma si protrae per l’intero anno scolastico, coinvolgendo tutte le pratiche d’insegnamento. Si cura anche l’accoglienza dei genitori, per instaurare con loro un rapporto di collaborazione costruttiva. Sono previsti, pertanto, incontri colloquiali a scuola nei quali si espone il Patto di Corresponsabilità, la progettazione educativo - didattica e il P.O.F. d’Istituto. Il progetto accoglienza, indirizzato agli alunni delle classi prime, intende: -educare a vivere rapporti interpersonali costruttivi e sereni; -costruire relazioni basate sulla fiducia reciproca; -imparare a comunicare, a cooperare e a risolvere i conflitti. Obiettivi da perseguire: § conoscere gli altri; § esplorare un nuovo ambiente; § esplicitare i propri sentimenti; § partecipare alla vita scolastica; § lavorare insieme.

Attività Classi prime:

giochi, realizzazione di cartellino di riconoscimento e logo personale,esplorazione spazi scuola con questionario finale e piantina da completare, realizzazione di un logo di classe, dibattiti e cartelloni sui diritti e doveri degli alunni, momento festoso di accoglienza con le altre classi. Attività Classi seconde e terze Realizzazione di un logo di classe, di messaggi e piccoli oggetti da regalare agli alunni più piccoli, creazione di decorazioni per la festa dell’accoglienza, dibattiti sui diritti e doveri degli alunni e della classe, momento festoso di accoglienza con le altre classi.

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PROGETTO ACCOGLIENZA 2014/2015

Primo giorno Tutte le classi ascoltano il messaggio di benvenuto del Dirigente. Le seconde e le terze entrano nelle rispettive classi ed incominciano le attività d’accoglienza. LE CLASSI SECONDE preparano i segnalibro e un messaggio augurale scritto su una pergamena per i ragazzi delle classi prime. LE CLASSI TERZE leggeranno il patto di corresponsabilità e lo consegneranno e presenteranno alle classi prime durante la “merenda dell’accoglienza”. LE CLASSI PRIME inizieranno, una volta raggiunta la classe, le attività di accoglienza:

1. Chi sono? ( presentazione in cerchio degli alunni ) 2. Realizzazione cartellino del nome sul banco 3. Realizzazione originale del proprio nome su un cartellone della classe

Secondo giorno Attività d’accoglienza

1. Realizzazione sagome con materiali vari “ Mi vedo così “ 2. Realizzazione logo della classe

Altre attività previste per le varie discipline nella prima settimana: CLASSI PRIME Educazione Fisica: visita dei luoghi della scuola Scienze matematiche: giochi di logica Scienze naturali: Consegna ed illustrazione del menù della colazione Tecnologia: illustrazione delle regole di sicurezza (essenziali) della scuola Cittadinanza: realizzazione cartellone “le regole della classe”, dopo u percorso di presa coscienza della necessità della regola e del suo rispetto.

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Orientamento Scolastico

Classi prime - seconde Orientamento significa porre l’alunno in grado di prendere coscienza di sé e di progredire per l’adeguamento dei suoi studi e della sua professione alle mutevoli esigenze della vita con il duplice obiettivo di contribuire al progresso della società L’orientamento assume le caratteristiche di un processo evolutivo, cioè continuo e graduale, che si può verificare e valutare attraverso la consapevolezza che l’alunno acquisisce rispetto al sé e al mondo che lo circonda, interpretato sia con senso critico e costruttivo sia con senso operativo e pratico. L’orientamento ha la funzione di rafforzare lo studente nella costante e progressiva acquisizione di capacità e abilità che favoriscano la maturità orientativa ossia : la capacità di saper decidere autonomamente e responsabilmente di fronte a situazioni che presentano più possibilità; la capacità di affrontare il rischio della scelta e, quindi dell’errore; la capacità di inserirsi nella vita sociale e in quella produttiva in direzione di un adattamento non passivo ed alienante bensì cosciente e responsabile, rivedendo le scelte e le decisioni che vanno considerate sempre più come manifestazioni di autonomia e di responsabilità. Attraverso l’orientamento si devono fornire all’alunno strumenti, strategie e occasioni, affinché impari a: - valutare le proprie conoscenze, i suoi punti di forza e di debolezza, le attitudini, le preferenze nelle scelte; - acquisire la capacità di assumere decisioni e responsabilità; - individuare i processi, gli stili, gli stereotipi presenti quando si trova ad interagire con la propria o una diversa realtà scolastica, lavorativa e sociale; - incrementare la motivazione e la fiducia nei confronti delle proprie capacità. L’orientamento non può, quindi, essere vissuto solo in particolari momenti della vita scolastica e non deve essere circoscritto solo alle informazioni sulle scuole superiori, ma va inteso come un processo continuo di azioni finalizzate a rendere l’alunno consapevole e autonomo. L’orientamento scolastico riveste una duplice funzione: - informativa perché offre all’alunno informazioni necessarie per comprendere la realtà complessa e in continua evoluzione; - formativa in quanto offre occasioni di crescita della personalità attraverso processi educativi tesi a favorire nell’alunno:

• la consapevolezza di sé; • la valorizzazione della sua persona; • l’ottimizzazione delle proprie attitudini e aspirazioni; • l’acquisizione di uno stile personale di apprendimento.

All’orientamento scolastico segue l’orientamento professionale, che si pone come obiettivo la scelta del prosieguo degli studi dopo la terza media e del lavoro dopo la

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scuola dell’obbligo, al fine di arginare il fenomeno degli abbandoni, degli insuccessi e, in generale, della dispersione.

Articolazione progettuale: proposte operative

CLASSI PRIME Obiettivi: -conoscere se stessi: sogni, desideri, interessi, comportamenti; -migliorare le dinamiche relazionali: rapportarsi con l’ambiente e le persone; -saper pianificare le attività di studio e di tempo libero. Contenuti -descrizione di se stesso, della scuola e dei luoghi frequentati abitualmente; -racconti di esperienze vissute; -prime conoscenze sul mondo del lavoro: cos’è il lavoro, il lavoro ieri e oggi, i settori economici. Attività L’alunno deve essere guidato a: -inserirsi nella nuova realtà scolastica; -scoprire la propria identità; -confrontarsi con gli altri; -esplorare ed utilizzare gli spazi intorno a sé; -raccogliere informazioni sulle attività lavorative esistenti nel territorio; -effettuare visite guidate a botteghe artigianali e opifici esistenti a Toritto. I docenti devono verificare le abilità di base, gli aspetti cognitivi, il metodo di studio. Nel primo mese di scuola il C.d.C. deve: -verificare le capacità di ascolto, di comprensione, di ragionamento, di logica, nonché il metodo di studio, attraverso la somministrazione di schede predisposte; -stabilire un incontro con gli insegnanti di scuola elementare per acquisire notizie sul vissuto personale e scolastico degli alunni, confrontare e discutere le valutazioni relative alle prove d’ingresso e alle osservazioni sistematiche effettuate fino a quel momento, comunicare opinioni ed eventuali suggerimenti sulle modalità di approccio con gli studenti; -fissare gli obiettivi trasversali entro novembre. Per tutto l’anno sarà effettuata l’osservazione sistematica diretta e indiretta con la raccolta di dati e test scelti per evidenziare la motivazione allo studio, l’efficacia del modo di studiare e di organizzare il lavoro e le capacità di autovalutazione e di comunicazione.

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CLASSI SECONDE Obiettivi: -essere consapevoli di sé; -prendere coscienza delle proprie aspirazioni; -conoscere il mondo del lavoro. Contenuti -lo sviluppo della civiltà industriale; -le attività lavorative; -i temi legati ai settori produttivi ed economici e all’organizzazione del lavoro: l’apprendistato, il part-time, il curricolo, i corsi di formazione Attività L’alunno nota i cambiamenti psico-fisici della sua persona che si accompagnano a nuovi interessi. I docenti, attraverso test di autovalutazione e conversazioni guidate, aiutano gli studenti a valutare le proprie capacità e/o i limiti rispetto allo studio e programmano attività che li portano a riflettere sul legame tra formazione e professione, sulla piaga della disoccupazione per analizzarne le cause e le conseguenze. Tempi intero anno scolastico

Orientamento scolastico

Classi terze

Obiettivi -conoscere con maggiore consapevolezza le proprie capacità, i propri interessi, le attitudini; -sviluppare capacità decisionali al fine di operare scelte libere e idonee; -conoscere le varie tipologie di studi superiori. Contenuti Notizie riguardanti l’ordinamento scolastico italiano, le scuole presenti sul territorio, la durata dei corsi, le materie di studio, gli orari, le sperimentazioni, i progetti, i servizi, gli sbocchi professionali. Per ampliare le conoscenze i docenti guidano gli alunni a svolgere ricerche sulle nuove professioni e sulle leggi di mercato Attività Gli alunni: -verificano le attitudini e le scelte effettuate attraverso test di autovalutazione; -valutano le proprie abilità scolastiche, discutono con i docenti “le idee e gli atteggiamenti sul futuro scolastico e professionale”; -incontrano i referenti dell’orientamento dei vari Istituti Superiori e gli alunni; -visitano le scuole superiori del territorio e incontrano con i genitori gli esperti esterni La Scuola,al termine del percorso informativo e formativo, esprime un giudizio orientativo che viene consegnato alle famiglie. Strumenti

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Per arricchire le conoscenze sul mondo del lavoro si affrontano temi e attività programmate con l’ausilio di schede informative, testi, questionari, conversazioni e incontri con esperti, test anamnestici, interviste, grafici, cartelloni, PC e lavagna luminosa Metodi Lavoro di gruppo e/o individuale Tempi Settembre - gennaio Aree disciplinari coinvolte Il progetto è rivolto a tutte le discipline, che nella loro specificità possono contribuire a delineare la personalità dell’alunno e aiutarlo a costruire un suo progetto di vita Risorse umane Docenti, genitori, ex alunni, esperti, referenti della continuità e dell’orientamento, tutor Valutazione Al termine del percorso progettuale gli studenti devono aver conseguito una buona conoscenza di sé e un buon grado di responsabilità, devono inoltre essere in grado di affrontare gli impegni con interesse attivo, selezionare le informazioni, utilizzarle opportunamente, saper vagliare scelte e consigli.

Profili in Uscita

Il profilo in uscita rappresenta ciò che un ragazzo di 14 anni dovrebbe sapere e saper fare al termine del primo ciclo di istruzione, per essere l’uomo e il cittadino consapevole e responsabile, integrato nella società del futuro. Il traguardo può ritenersi raggiunto se le conoscenze disciplinari e interdisciplinari ( il sapere ) e le abilità operative ( il saper fare ) apprese ed esercitate nel sistema formale ( la scuola ), non formale ( le altre istituzioni formative ) e informale ( la vita sociale nel suo complesso ) sono diventate “competenze” personali di ciascuno. Il discente è riconosciuto “competente” quando, facendo ricorso a tutte le capacità di cui dispone, utilizza le conoscenze e le abilità apprese per: - esprimere un personale modo di essere e proporlo agli altri; - interagire con l’ambiente circostante e influenzarlo positivamente; - risolvere i problemi che di volta in volta incontra; - riflettere su se stesso e gestire il proprio processo di crescita, anche ricorrendo agli altri, per chiedere aiuto, quando occorre; - comprendere il valore dei sistemi simbolici e culturali; - maturare il senso del bello; - conferire valore alla vita. Al termine del triennio della Scuola Secondaria di I grado, l’alunno avrà maturato le seguenti “competenze”: 1.Consapevolezza delle dinamiche che portano all’affermazione della propria identità e del proprio divenire:

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• la capacità di analizzare, elaborare e gestire la propria ricerca emotiva e intellettuale, comunicandola e confrontandola con gli altri, per imparare a costruire un pensiero personale;

• la capacità di interrogarsi su eventi contingenti e di affrontarli, acquisendo una crescente fiducia nelle proprie potenzialità e attribuendo loro un senso più ampio e generale;

• la capacità di esaminare le proprie esperienze, assumendo un atteggiamento critico e aperto al dialogo;

• la capacità di cogliere il valore delle esperienze altrui nel passato e nel presente, facendone tesoro per arricchire la propria interiorità;

• la capacità di ricercare soluzioni e alternative razionali a problemi operativi, morali, esistenziali, sociali, estetici, dando il proprio contributo personale;

• la capacità di farsi carico di compiti significativi al servizio delle persone, dell’ambiente circostante, del territorio, delle istituzioni, impegnandosi personalmente.

2.Consapevolezza delle dinamiche che mettono in relazione le persone nelle diverse della vita personale e sociale attraverso:

• la capacità di interagire con i coetanei, riconoscendo la necessità dell’ascolto delle ragioni altrui e maturando i valori del rispetto, della tolleranza, della cooperazione e della solidarietà;

• la capacità di interagire con gli adulti, richiedendo il riconoscimento dei propri diritti e individuando i propri doveri;

• la capacità di analizzare e di riflettere sulle relazioni personali, sviluppando disponibilità all’autocritica e al dialogo, per saper riorganizzare le proprie scelte e rivedere le proprie convinzioni;

• la capacità di riconoscere valori comuni nella differenza e assumere la diversità come un valore;

• la capacità di riconoscere e apprezzare i risultati socialmente validi del lavoro, dell’impegno, della disciplina interiore, della partecipazione altrui;

• la capacità di comprendere e valutare il rapporto che intercorre tra vicende storiche ed economiche, strutture istituzionali e politiche, aggregazioni sociali e decisioni della singola persona.

3.Consapevolezza dell’importanza dell’educazione- istruzione per lo sviluppo, la valorizzazione, l’affermazione del proprio io in una dimensione sociale, culturale ed intellettuale attraverso:

• la capacità di indirizzare le proprie potenzialità, attitudini ed interessi verso un progetto di vita personale, coadiuvato dalla scuola, dalla famiglia e dalle strutture non formali ed informali del territorio;

• la capacità di comprendere e assumersi responsabilità, di decidere, scegliere e riconvertire il proprio patrimonio culturale, progettando il futuro, integrato nel mondo circostante, in continua evoluzione;

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• la capacità di verificare in itinere l’adeguatezza delle decisioni prese sul proprio futuro scolastico e professionale;

• la capacità di coniugare lo sforzo e l’impegno richiesto dall’apprendimento con la convinzione che esso sia fonte significativa per la crescita integrale di ogni persona e condizione imprescindibile per il superamento di ostacoli di ordine economico e sociale;

• la capacità di riconoscersi e comportarsi come cittadino attivo del proprio Paese, nell’interagire civilmente in discussioni argomentate, nell’individuare collegamenti tra informazioni, ruoli e azioni, nel partecipare e contribuire ad iniziative, nell’elaborare ipotesi risolutive a problematiche di natura sociale, ambientale e culturale;

• la capacità di interiorizzare i contenuti - socio- culturali offerti dalla riflessione sulle diverse discipline e di utilizzarli come modalità e strumenti di lettura unitaria della realtà.

STRUMENTI CULTURALI Al termine del primo ciclo d’istruzione, il discente è nella condizione di essere padrone dei seguenti strumenti culturali, necessari per leggere e governare l’esperienza:

• conoscere ed utilizzare tecniche differenziate di lettura, nonché le principali caratteristiche linguistiche e comunicative di testi diversi;

• possedere un vocabolario attivo e passivo, adeguato agli scambi sociali e culturali;

• comprendere messaggi orali e scritti; • saper produrre testi coesi, coerenti e significativi; • conoscere e praticare funzionalmente la lingua inglese a livello di base e una

seconda lingua comunitaria; • utilizzare per l’espressione di sé e per la comunicazione interpersonale anche

codici diversi dalla parola, come la fotografia, il cinema, il web, il teatro; • conoscere, leggere, comprendere e apprezzare, sul piano estetico, il linguaggio

espressivo musicale; • essere consapevole delle radici storico- giuridiche, linguistico- letterarie ed

artistiche che ci legano al mondo classico e giudaico- cristiano, identità spirituale e materiale dell’Italia e dell’Europa;

• orientarsi nello spazio e nel tempo, operando confronti costruttivi fra realtà storiche e geografiche diverse;

• adoperare il linguaggio e i simboli della matematica, per indagare con metodo, le cause dei fenomeni problematici, per spiegarli e risolverli, impiegando forme verbali, iconiche e simboliche;

• padroneggiare concetti fondamentali della matematica e riflettere sui principi e sui metodi impiegati;

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• sviluppare atteggiamenti di curiosità e attenzione, di rispetto della realtà naturale, di riflessione sulle proprie esperienze, di interesse per l’indagine scientifica;

• utilizzare strumenti informatici per ottenere documentazioni, elaborare grafici e tabelle, riprodurre immagini, realizzarle e archiviarle;

• riconoscere semplici processi tecnici e rappresentarli mediante strumenti tipo: grafici, tabelle, mappe;

• mettere in relazione la tecnologia con i contesti socio- ambientali e con i processi storico- culturali che hanno contribuito a determinarla;

• conoscere il proprio corpo attraverso attività motorio- espressive che consentono un equilibrato ed armonico sviluppo della propria persona;

• saper relazionarsi e coordinarsi con gli altri attraverso il gioco organizzato e la pratica sportiva nel rispetto di regole stabilite.

CITTADINANZA E COSTITUZIONE

Al termine del triennio l’alunno che ha maturato una propria identità e competenze culturali è consapevole di essere titolare di diritti, ma anche soggetto a doveri, per coesistere, condividere, essere responsabile e corresponsabile in casa, nella scuola e nella più ampia comunità sociale e civile. In questa prospettiva, il discente deve:

• porsi problemi esistenziali, morali, politici, sociali, coglierne la complessità e formulare risposte personali;

• mettersi in relazione con soggetti diversi da sé e dimostrarsi disponibile all’ascolto delle ragioni altrui, al rispetto, alla tolleranza, alla cooperazione e alla solidarietà;

• interloquire con pertinenza e costruttività nelle situazioni comunitarie per promuovere un benessere fisico, psicologico, morale e sociale;

• essere consapevole della necessità di alimentarsi in modo corretto e rispondente alla logica della salute;

• essere a conoscenza dei rischi connessi a comportamenti disordinati, uso e abuso di sostanze nocive alla salute: alcool, fumo, droghe;

• rispettare e far propri diritti, divieti e autorizzazioni dei regolamenti stabiliti; • rispettare l’ambiente e migliorarlo attraverso comportamenti corretti e

finalizzati a salvaguardare la propria e l’altrui sicurezza.

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Obiettivi Formativi Generali

La Scuola secondaria di I grado “San Giovanni Bosco”, mediante la sua offerta formativa e educativa, si prefigge la seguente finalità di carattere generale: garantire lo sviluppo di capacità di ricostruzione del reale, nella ricerca di senso, di appartenenza e di azione.

con

Istruzione Formazione -acquisizione di conoscenze nell’unitarietà del sapere -sviluppo di competenze e prestazioni

-assunzione di valori quali: l’accettazione della diversità, il rispetto di sé, degli altri e della natura, la lealtà, la solidarietà.

attraverso

percorsi formativi orientati allo sviluppo di capacità/competenze e comportamenti:

capacità/competenze trasversali Comportamenti orientati a: -conoscere -comprendere -applicare principi, regole, procedure -formulare ipotesi -sviluppare creatività per ideare, progettare, risolvere problemi -verificare, valutare e sviluppare lo spirito critico.

-percepire sé, gli altri e le situazioni con realismo -gestire le proprie emozioni -affrontare situazioni di difficoltà ( senso di solitudine, iperaffettività, egocentrismo, estraneità) contando sulle proprie risorse e/o chiedendo aiuto -valutare le conseguenze delle proprie azioni -esercitare intenzionalità nell’impegno, nell’attenzione, nell’ascolto, nello svolgimento di attività -accettare sollecitazioni e richiami funzionali al miglioramento di sé.

ma soprattutto sviluppare la capacità di auto-apprendimento ossia

IMPARARE A IMPARARE. Imparare a imparare è l’abilità di perseverare nell’apprendimento, di organizzare il proprio apprendimento anche mediante una gestione efficace del tempo e delle informazioni, sia a livello individuale sia in gruppo.

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Organizzazione Didattica

Curricolo flessibile

Perché: Come: -permette di lavorare sull’essenzialità -coinvolge gli alunni -considera l’alunno come protagonista di apprendimento -stabilisce tempi d’apprendimento adeguati a ciascuno -garantisce l’acquisizione di saperi che si ristrutturano continuamente -rispetta la molteplicità dei linguaggi e degli stili cognitivi -realizza percorsi di costruzione di sapere/ saperi nell’ottica della relatività che non accetta informazioni senza verificarle -supera l’apprendimento sequenziale- lineare- cumulativo -orienta ad un approccio sistemico, costruendo graduali reti di competenze esperte

-individuando nuclei fondanti e relazioni -stabilendo negoziazioni con gli alunni -stabilendo il contratto formativo per la condivisione e la corresponsabilità negli impegni -favorendo iniziative per un apprendimento significativo -attivando un’operatività mirata a garantire l’essenziale( inteso come qualità- essenza e non come quantità- cumuli) attraverso i successivi interventi differenziati rispetto a bisogni di rinforzo- arricchimento- potenziamento -costruendo mappe mentali di conoscenze -sviluppando un approccio problematico -promuovendo un atteggiamento di curiosità e ricerca -avviando allo sviluppo di competenze progettuali -sviluppando la mentalità interdisciplinare che conduce all’unitarietà del sapere.

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Articolazione dell’Offerta Formativa Il curricolo flessibile è articolato in: Curricolo disciplinare di base uguale per tutti: suddiviso in curricoli triennali, graduali e ciclici, organizzati in percorsi di insegnamento- apprendimento per U.A. con esplicitazione di linee guida condivise, apprendimento e compito unitari, traguardi per il raggiungimento delle competenze, obiettivi formativi con standard di apprendimento, metodi, strumenti, attività, soluzioni personalizzate, tempi e verifiche, secondo le Nuove Indicazioni per l’elaborazione del curricolo. Attività integrative: - laboratori con proposte integrative e/o alternative in modo flessibile per tutti - attività facoltative ed extracurricolari pomeridiane:

• progetti • spettacoli teatrali • cineforum • dibattiti • conferenze • manifestazioni • concorsi a tema • visite guidate e viaggi d’istruzione.

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Attività Inter/Multidisciplinari

Classi prime e seconde Laboratori di: - educazione all’ambiente - educazione alla salute e alimentare - attività di recupero di italiano e matematica - attività di potenziamento di italiano e matematica - pratica delle nuove tecnologie e uso dei linguaggi informatici di base - scienze sperimentali - arti figurative - metodologie cognitive - laboratorio teatrale - laboratorio cinematografico - educazione ai linguaggi - la metacognizione “Imparare a studiare” Classi terze: Laboratori di: - educazione all’ambiente - educazione alla salute e alimentare - attività di recupero di italiano e matematica - attività di potenziamento di italiano e matematica - approfondimento storico e geografico - pratica delle nuove tecnologie e uso dei linguaggi informatici di base - metodologie cognitive - storia, personaggi e costumi del Novecento - giornalismo - educazione ai linguaggi: cineforum e dibattiti a tema - la metacognizione “ Imparare a studiare” Perché: - realizzano lo sviluppo di competenze procedurali, come ricerca e creatività; - coniugano teoria e pratica, ideazione e realizzazione, sapere e saper fare. Come: - gestendo spazi speciali con attività polivalenti o sviluppando mentalità investigativa su problemi legati al vissuto; - coinvolgendo tutte le risorse personali nell’operatività con vari approcci (linguistico, scientifico, storico…) in una dimensione interattiva; - giungendo alla formalizzazione di concetti tramite le esperienze e la simulazione, anche con l’utilizzo di nuove metodologie, - collegando i frammenti del sapere; - impadronendosi dei meccanismi di costruzione dei saperi secondo principi analogici;

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- abituando gli alunni a porre domande, confrontarsi, discutere le proprie ipotesi e i propri punti di vista; - giungendo ad una produzione culturale attraverso la costruzione dei sistemi di padronanza nei campi di significato.

Conduzione Didattica

L’Istituto adotta attività didattiche finalizzate alla problematizzazione, all’operatività e alla comunicazione. Per come -sviluppare una mentalità speculativa -trasformare le esperienze in conoscenze consapevoli -ordinare e comunicare le conoscenze apprese

-incrementando un approccio sistemico al sapere -privilegiando il metodo della ricerca -rafforzando e potenziando l’organizzazione del pensiero, l’espressione linguistica e arricchendo il patrimonio lessicale

la conduzione didattica, articolata in forme e modalità differenziate rispetto agli obiettivi e agli stili cognitivi degli alunni si estrinseca in: -Lezioni interattive -per orientare i ragazzi all’approccio corretto ai

saperi, facilitando l’incontro con i contenuti, i metodi, i linguaggi disciplinari

-Attività di gruppo (omogeneo e non, elettivo, di compito, d’interesse)

-per il rinforzo, il consolidamento e l’arricchimento attraverso attività curricolari, integrative ed opzionali

-Didattica multimediale

-per orientare all’uso delle nuove tecnologie

-Didattica laboratoriale -per un apprendimento attivo, diretto, con lo sviluppo di operatività mentale e manuale

-Didattica personalizzata -per tutti, con insistenza su attività manipolative, operative e concrete per alunni in situazione di svantaggio

-Didattica dell’accoglienza -per favorire processi di integrazione e di apprendimento attraverso un’attenta gradualità delle attività

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Vengono garantiti: - tempi razionali di studio per gli alunni, evitando sovraccarico e/o dispersione del lavoro - una gestione funzionale dell’orario delle lezioni all’interno delle quali ogni docente, in accordo con gli altri insegnanti del Consiglio di Classe, organizza la propria attività didattica.

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Valorizzazione delle Eccellenze

Valorizzare il lavoro degli alunni capaci è uno stimolo di crescita per loro e per i compagni di classe. L’obiettivo consiste nell’ infondere la consapevolezza dell’importanza di investire nella formazione.

Interventi di Recupero e Sostegno L’individualizzazione della didattica si esplica anche attraverso la realizzazione di iniziative di recupero e sostegno che, insieme ad un adeguato orientamento, permettono ai discenti, secondo i propri ritmi e tempi, di percorrere l’itinerario formativo. Il miglioramento della qualità del percorso formativo, è uno dei più importanti obiettivi che la scuola deve proporsi nell’ottica dell’innalzamento del successo scolastico. Tale obiettivo può essere conseguito anche attraverso un’adeguata progettazione di attività di recupero e sostegno che aiutino l’alunno a superare i propri problemi di apprendimento e a conseguire migliori risultati. Svolgono questa attività i docenti dell’Istituto, secondo criteri e modalità stabiliti dagli Organi Collegiali.

Metodologie e Strumenti

Il Consiglio di Classe si orienta per un’armonica scelta di strategie metodologiche, mirate soprattutto a favorire gli stili cognitivi degli alunni. I criteri generali di conduzione delle attività didattiche ruotano intorno alla problematizzazione, all’operatività, alla comunicazione, rendendo gli alunni artefici dell’apprendimento attraverso le fasi dell’osservare, analizzare, ricercare, comparare, riflettere, progettare, elaborare strategie e percorsi e valutare gli esiti. Comportamenti comuni: -Mantenere la massima trasparenza nella progettazione e nei criteri di valutazione ( il docente deve rendere sempre partecipe l’alunno del percorso che sta seguendo e di come venga valutato il suo lavoro) -Favorire la partecipazione attiva degli alunni, incoraggiare la fiducia nelle proprie possibilità, rispettando sempre le specificità individuali relative al modo di apprendere. -Creare un clima di empatia, affettività, positività e disponibilità al dialogo.

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Metodologie: -metodo dell’osservazione diretta e comparata; -metodo dell’indagine per analisi e sintesi; -metodo della ricerca attiva: imparare facendo; -lavori di gruppo e gruppi di lavoro omogenei e/o eterogenei; -metodo interattivo; -metodo comunicativo-funzionale; -metodo induttivo; -utilizzo di facilitatori del lavoro:brainstorming, diari di bordo, problem solving, circle time; -utilizzo di molteplici codici comunicativi: verbale, iconico, musicale, gestuale e manuale. Strategie didattico - operative: -Gradualità dell’intervento educativo- formativo; -Problem solving come punto di partenza nello svolgimento di un nuovo argomento di studio; -Affidamento di incarichi di responsabilità; -Impulso allo spirito critico e alla creatività; -Corsi integrativi; -Ricorso a situazioni concrete di lavoro; -Allungamento dei tempi di assimilazione dei contenuti; -Controllo sistematico dei compiti svolti a casa e del materiale; -Offerta di occasioni gratificanti; -Valorizzazione degli interessi extrascolastici positivi; -Guida ad un comportamento equilibrato e responsabile; -Analisi testuale; -Percorso induttivo e deduttivo; -Ricerca e/o attività di laboratorio; -Sperimentazione pratica; -Lavori individuali e di gruppo; -Lezione interattiva; -Attività di recupero e/o di approfondimento; -Interventi individualizzati. Supporti alla didattica Si intende favorire il funzionamento del sistema attraverso la gestione e l’uso di: -Mezzi di comunicazione di massa; -Sussidi audiovisivi; -Materiale scientifico e tecnico pratico; -Strumenti di laboratorio; -Attrezzature specifiche;

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Verifica e Valutazione La valutazione è un elemento pedagogico fondamentale, senza il quale non si potrebbero seguire i progressi dell’alunno rispetto agli obiettivi ed alle finalità da conseguire durante la sua permanenza a scuola. Tra questi vi sono l’acquisizione e la trasmissione dei contenuti disciplinari (il sapere), la capacità di trasformare in azione i contenuti acquisiti (il saper fare) e la capacità di interagire e di tradurre le conoscenze e le abilità in razionali comportamenti (il saper essere). La scuola valuta anche le competenze cosiddette trasversali che attengono oltre che agli obiettivi cognitivi anche agli obiettivi comportamentali, riferiti cioè al comportamento sociale o area socio-affettiva e relazionale e al comportamento di lavoro. La valutazione è uno degli elementi fondamentali della programmazione didattico-educativa e può essere definita come il confronto tra gli obiettivi prefissi (ciò che si vuole ottenere dall’alunno) ed i risultati conseguiti (ciò che si è ottenuto dallo stesso alunno). Il percorso di valutazione consta di tre momenti:

1) la valutazione diagnostica e iniziale. Serve a individuare attraverso la somministrazione di prove d’ingresso, il livello di partenza degli alunni, ad accettare il possesso dei pre-requisiti e a predisporre eventuali attività di recupero. Accerta anche , attraverso la compilazione di questionari motivazionali e socioculturali, le caratteristiche e le attitudini degli alunni, utili per la progettazione delle attività scolastiche e extrascolastiche, con particolare riferimento al loro inserimento nei cosiddetti”laboratori”.

2) la valutazione formativa o in itinere. E’finalizzata a cogliere, informazioni

analitiche e continue sul processo di apprendimento. Favorisce l’autovalutazione da parte degli studenti e fornisce ai docenti indicazioni per ottenere eventuali correttivi all’azione didattica e predisporre interventi di rinforzo/recupero. Non prevede nessuna forma di classificazione del profitto degli studenti. Non è pertanto selettiva in senso negativo, ma in senso positivo e compensativo.

3) la valutazione sommativa o complessiva o finale. Consente un giudizio sulle

conoscenze e abilità acquisite dallo studente in un determinato periodo di tempo o al termine dell’anno scolastico. La valutazione è un processo dinamico molto complesso, il cui fine principale deve essere quello di favorire la promozione umana e sociale dell’alunno, la stima verso di sé, la capacità di auto valutarsi e di scoprire i punti di forza e i punti di debolezza, di auto orientare i suoi comportamenti e le sue scelte future.

La valutazione numerica delle verifiche, sia orali che scritte, è espressa in decimi da 1 a 10. Il voto numerico è sempre accompagnato da un breve giudizio motivato che evidenzia brevemente il perché la prova è sufficiente o insufficiente. Al fine di ottenere omogeneità nelle valutazioni disciplinari, di rendere trasparente l’azione valutativa della Scuola e di avviare gli alunni alla consapevolezza del significato attribuito al voto

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espresso in decimi, i docenti della stessa disciplina concordano ad inizio anno scolastico ed esplicitano in forma scritta, attraverso griglie di misurazione predisposte per le diverse tipologie di verifiche e per le singole discipline, i criteri di valutazione delle prove scritte, sulla base di indicatori e descrittori condivisi, informando gli alunni. Criteri di riferimento -per la valutazione degli alunni sono quelli concernenti le competenze da certificare al termine del primo ciclo d’istruzione e specificati nelle Indicazioni ministeriali, scanditi per livelli di riscontro degli esiti, con descrittori concordati e condivisi da ogni dipartimento disciplinare per l’area cognitiva e dal Collegio Docenti per l’area non cognitiva e metacognitiva. Area cognitiva (sapere e saper fare): -conoscenza di termini, simboli, concetti base e semplici relazioni, tecniche operative e semplici regole (1^classe) regole, proprietà, relazioni, linguaggi specifici e procedure (2^classe) principi, strumenti, metodi (3^classe) -comprensione selettiva (1^classe) analitica (2^classe) critica (3^ classe) -applicazione/produzione in relazione alla conoscenza di termini, concetti e procedure -uso di linguaggi con riferimento di complessità fruitiva per le tre classi Area non cognitiva (saper essere): -attenzione -partecipazione -metodo di lavoro -impegno -comportamento sociale Area meta cognitiva (saper essere): -riflettere (criticamente) sul proprio percorso di apprendimento ( 1^2^3^classe) -riorientare/rimodellare le proprie scelte (classi 2^3^) -ricontestualizzare le competenze acquisite (classi 2^3^)

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Criteri generali per l’attribuzione del voto di comportamento La scuola, oltre che all’istruzione e all’educazione degli alunni è impegnata in un costante processo di formazione che aiuti l’alunno a diventare un cittadino rispettoso delle regole che disciplinano i rapporti di convivenza civile in una comunità. Il voto di comportamento o voto di condotta, ha la funzione di registrare e di valutare l’atteggiamento e il comportamento dell’allievo durante la vita scolastica e di suggerirgli un ripensamento di eventuali comportamenti negativi. Parametri di valutazione del comportamento degli alunni in ambito scolastico:

1) frequenza e puntualità; 2) interesse e impegno nella partecipazione al dialogo educativo; 3) rispetto dei doveri scolastici; 4) collaborazione con i compagni e i docenti; 5) rispetto delle persone, dell’ambiente scolastico, del Regolamento interno

d’Istituto.

Nella Scuola Secondaria, per norma di legge (art.2, comma 3, legge 30 ottobre 2008 n.169), “la valutazione del comportamento degli studenti, attribuita collegialmente dal Consiglio di Classe, concorre alla valutazione complessiva dello studente e determina, se inferiore ai sei decimi, la non ammissione al successivo anno di corso e all’esame conclusivo del ciclo”.

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AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA

Progetti didattici extra-curricolari

I progetti di ampliamento dell’offerta formativa, costituiscono un importante settore di attività dell’Istituto. Quest’anno sono stati formulati diversi progetti finalizzati ad ampliare gli spazi formativi, creando occasioni d’arricchimento del processo culturale degli studenti. I progetti si articolano in: -progetti contestualizzati con l’attività didattica curricolare con valenza quindi di approfondimento e sviluppo di conoscenze e abilità disciplinari -progetti riguardanti discipline o ambiti non presenti nel curricolo scolastico di base, che sviluppano conoscenze e nuove competenze rispetto alla progettazione del Consiglio di Classe -progetti trasversali realizzati anche con esperti professionisti esterni. Tutte le attività progettuali assicurano: -trasversalità -ricerca- azione su temi/ problemi -insegnamento/ apprendimento cooperativo -rapporto tra scuola e territorio Attraverso:

- la socializzazione

- l’attiva partecipazione e il coinvolgimento in tutte le fasi di lavoro

- il consolidamento/ potenziamento dell’apprendimento disciplinare

- il confronto e l’integrazione delle conoscenze

- l’interdisciplinarietà come percezione di problemi nell’unitarietà del sapere

- la pratica integrata di moduli e linguaggi per la comprensione della realtà

- la consapevolezza delle proprie attitudini

- la comunicazione e la valutazione consapevole dei risultati.

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Le attività proposte per l’anno scolastico 2014/2015 sono le seguenti:

PROGETTI POF

- Progetto /concorso Senato, “Testimoni dei diritti”

- Progetto lettura “READINGAME”

- Progetto diario scolastico 2015/2016 “Tienimi d’occhio”

- Concorso “la scuola per EXPO 2015 Milano”, con valorizzazione mandorla

di Toritto Filippo Cea

- Progetto “Il Consiglio regionale si fa conoscere”

- Giochi sportivi Studenteschi

- Progetto salute, educazione socio-affettiva e sessuale

- Progetto Biblioteca

- Progetto Sostegno Scolastico

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AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA Progetti didattici extra-curricolari

DENOMINAZIONE DESTINATARI

Avvio all’uso di strumenti a fiato e percussione

Alunni delle classi prime, seconde e terze

La magia del presepe Alunni delle classi terze

Educazione alla Sicurezza Alunni delle classi prime, seconde e terze Docenti - Personale ATA

La speleologia, il carsismo e le grotte Alunni delle classi seconde e terze

Giornalino scolastico “Il Corriere dell’Istituto Comprensivo”

Alunni delle classi prime, seconde e terze

Attività di recupero in matematica Alunni delle classi prime, seconde e terze

Musical, teatro a scuola… Alunni delle classi seconde e terze

Diritti a scuola Alunni delle classi seconde e terze

“Suonare, che passione…” Alunni delle classi prime, seconde e terze

Solidarietà… Alunni delle classi prime, seconde e terze

L’Altra Scuola Alunni delle classi terze

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Patente ECDL

Finalità dell’iniziativa L’informatica è una disciplina in continua e rapida evoluzione. La sua pervasività nella società e nella vita quotidiana, così come la sua trasversalità, rendono ineludibile il suo inserimento nel processo formativo e culturale dei giovani d’oggi fin dalla scuola dell’obbligo. Tuttavia, sebbene tale esigenza sia estesamente riconosciuta, non è facile progettare curricoli coerenti e ben bilanciati tra i vari aspetti che la connotano. Infatti uno dei problemi che emergono è l’oscillare fra contenuti teorico/astratti (gli algoritmi, le strutture dati, i principi della programmazione) e contenuti pratico/operativi, puramente strumentali alle altre discipline (scrivere testi, fare disegni, navigare in Internet). Si ritiene opportuno praticare una didattica che miri a: -salvaguardare gli aspetti concettuali dell’informatica, ricorrendo a modalità coinvolgenti (anche di gioco) sia per ricercare e rappresentare un procedimento risolutivo, sia per comprendere un insieme di regole progettate da altri; -finalizzare gli aspetti operativi ai contenuti da apprendere. Da un altro punto di vista, va poi rilevato che l’autonomia scolastica, consentendo alle istituzioni formative di rendere flessibili modificare i curricoli per renderli più rispondenti alle numerose e svariate esigenze del territorio, rende ancora più diversificati i percorsi formativi. L’esigenza di favorire la trasparenza e di rendere esplicito almeno in parte il bagaglio di competenze possedute da ciascun allievo, è quindi diventata più sentita e ha trovato una sia pur parziale risposta nella “patente informatica” che consente di definire standard di competenze (syllabus) e di certificarle in modo uniforme ed oggettivo. Tale certificazione infatti in questi ultimi anni si è molto diffusa nella scuola, ma ha prevalentemente riguardato i livelli scolastici più elevati, cioè la scuola secondaria di secondo grado e l’università. La riforma scolastica che appunto ha introdotto nella scuola primaria e secondaria di primo grado l’alfabetizzazione informatica, delinea un percorso formativo in cui non si trascura il raggiungimento di specifiche competenze strumentali, ma si sollecita anche l’acquisizione di quegli elementi concettuali, metodologici e linguistici che l’informatica porta come contributo alla scienza e al sapere contemporaneo. Si vuole pertanto promuovere approcci mirati ad una formazione articolata e ad ampio spettro nell’area informatica, ma anche di sviluppare competenze trasversali che aiutino l’alunno a mettere in luce le sue potenzialità e la sua personalità. Da tali circostanze, unite al fatto che nella maggioranza delle famiglie gli studenti dispongano di un computer, trova solido fondamento l’idea di consentire a chi frequenta questo livello scolastico di certificarne le competenze informatiche acquisite attraverso il conseguimento della Patente ECDL. La scuola è TEST CENTER ECDL L’introduzione dell’informatica nei curricola delle scuole secondarie di primo grado ed in particolare la possibilità di conseguimento della Patente Europea del Computer

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(ECDL), nasce da un accordo tra Ministero della Pubblica Istruzione e AICA (Associazione Italiana per il Calcolo Automatico). L’ECDL è uno standard internazionale promosso dalla Commissione Europea per accertare la conoscenza delle abilità di base dell’utilizzo del computer. L’ECDL è gestita dal Consorzio Europeo delle Associazioni Nazionali di Informatica (CEPIS). In Italia il garante del progetto è AICA: l’Associazione Italiana per l’Informatica e il Calcolo Automatico. La Patente Europea di Guida del Computer risulta essere la sola certificazione:

Ø riconosciuta a livello europeo Ø riconosciuta dal Ministero della Pubblica Istruzione Ø riconosciuta dal mondo dell’impresa Ø riconosciuta dal Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale Ø riconosciuta nell’ambito universitario.

ECDL Core è l’attestazione di base di chi vuole, in quanto utilizzatore, misurare e dimostrare la capacità di usare il computer a fini formativi e lavorativi (in aziende, enti pubblici, studi professionali, ecc). È ad ECDL Core che il più delle volte ci si riferisce con il termine Patente Europea del Computer, anche se poi il programma ECDL prevede ulteriori livelli, perché:

Ø è la certificazione più diffusa e di interesse più generale; Ø è un’attestazione compiuta della padronanza dei concetti di base dell’informatica e

della capacità di operare con il computer in tutte le operazioni più ricorrenti:gestione dei file, elaborazione dei testi, fogli elettronici, uso delle basi dati, creazione di presentazioni, uso di Internet e della posta elettronica.

Per ottenere la Patente ECDL Core il candidato è tenuto a: Ø acquisire un libretto d’esami (Skills Card personale, di validità triennale per tutti ad

eccezione degli studenti di scuole Secondarie di primo Grado per i quali la validità è estesa a cinque anni) su cui registrare l’esito dei test previsti, che di fatto corrisponde all’iscrizione al programma ECDL;

Ø superare i sette test d’esame, corrispondenti alle aree di conoscenza previste. Le conoscenze teoriche e pratiche necessarie per superare i singoli test sono descritte in un documento denominato Syllabus. Ciascun test d’esame comporta il pagamento di una piccola quota di rimborso spese, ed è condotto con sistemi automatici che garantiscono uniformità e oggettività di valutazione.

Altri aspetti di assoluto rilievo del programma ECDL sono: Ø la facoltà per il candidato di preparare l’esame nel modo più libero e conforme alle

sue possibilità economiche. La frequenza ai corsi proposti dalla nostra scuola, Test Center ECDL o eventualmente a qualsiasi istituto accreditato è un’opportunità, ma non è oggetto di alcun obbligo;

Ø l’ampia disponibilità di materiali didattici validati da AICA per preparare ai test d’esame.

L’attivazione di questo progetto è subordinata alle effettive richieste degli utenti.

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Visite Guidate e Viaggi d’Istruzione Perché consentono di : -leggere e conoscere il territorio -verificare sul campo le conoscenze apprese -apprezzare le risorse culturali e ambientali, in un’ ottica disciplinare e interdisciplinare Come -individuando risorse culturali, sociali, ambientali, tecnico- scientifiche, artistiche -fornendo strumenti di lettura del territorio.

Obiettivi -favorire il rapporto tra scuola ed extrascuola, assegnando un ruolo sempre più attivo e dinamico ai discenti che vengono ulteriormente stimolati da nuovi motivi di riflessione -integrare nella normale attività scolastica iniziative didattico- culturali in argomento, sia sul piano della formazione personale degli alunni, sia sul piano dell’arricchimento cognitivo.

Proposte: Classi prime

- Oria e Grottaglie o Parco Archeodronomo di Kalos presso Calimera (intera giornata)

- Ipercoop, “Consumo consapevole”, Mongolfiera di Bari (mezza giornata) - Cittadella della Scienza di Bari - Parco dell’Alta Murgia - Centro storico di Bitonto

Classi seconde

- Lecce e Otranto (intera giornata)

- Ipercoop, Mongolfiera di Bari (mezza giornata) - Cittadella della Scienza di Bari - Parco dell’Alta Murgia - Bari o Bitonto, centro storico

Classi terze

- Trentino (più di due giorni) o Roma (due giorni)

- Ipercoop, Mongolfiera di Bari (mezza giornata) - Cittadella della Scienza di Bari - Mostra “Senzatomica” Bari - Showville di Bari, spettacolo lingua inglese

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Cineforum e Spettacoli Teatrali Perché consentono di -accostarsi alla fruizione di prodotti culturali e di linguaggi diffusi nella società contemporanea Come -interpretando situazioni, ambienti, sentimenti, emozioni espressi con linguaggi verbali e non verbali.

RISORSE MATERIALI E SERVIZI ALL’UTENZA

Logistica e laboratori La gestione di tali spazi è affidata alla responsabilità di alcuni docenti, come riportato nella seguente tabella.

LABORATORI DOCENTI RESPONSABILI -Laboratorio scientifico

prof.ssa Luisi Anna Vita

-Laboratorio informatico e video

prof.ssa Acquafredda Francesca

-Laboratorio tecnologico

prof. Germano Giacomo

-Laboratorio artistico

prof.ssa Misciagna Filomena

-Laboratorio musicale

prof.ssa Santoiemma Margherita

-Biblioteca

prof.sse Peragine Silvana e Savino Giulia

Altri importanti spazi sono le due palestre ( interna ed esterna ).

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REGOLAMENTO INTERNO D’ISTITUTO

I. Principi generali

Art. 1 - Obiettivi del Regolamento Scopo del seguente Regolamento è di consentire un ordinato ed organico svolgimento della vita della scuola, secondo i principi generali fissati dalla normativa vigente, in modo da favorire momenti d’incontro e di colloquio fra i vari Organi Collegiali e le altre rappresentanze delle componenti scolastiche (assemblea generale, assemblea di classe) ed attuare una reale gestione unitaria, rispettando gli Artt. 3-34 della Costituzione Italiana e quanto esplicitato nei Contratti Collettivi Nazionali di Lavoro. Art. 2 - Accesso, permanenza ed uscita dalla scuola Il personale docente è incaricato della vigilanza degli alunni all’entrata a scuola, durante la permanenza nella stessa e all’uscita. Nella vigilanza degli alunni, i docenti sono coadiuvati dal personale ausiliario nei modi opportuni e secondo i criteri stabiliti dal Collegio Docenti e approvati dal Consiglio d’Istituto. Gli alunni attendono il segnale d’inizio lezioni nel cortile antistante l’ingresso. Le classi del piano terra, saranno prelevate dai rispettivi docenti al suono della prima campana. Le classi del primo piano, invece, saranno prelevate dai docenti al suono della seconda campana. L’ingresso a scuola degli insegnanti, avviene 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni. Durante i cambi d’ora, gli alunni devono restare in classe, seduti ai propri banchi e possono uscire solo con il permesso dell’insegnante uscente o entrante. Gli insegnanti, provvederanno con la massima celerità a compiere il cambio d’aula, cercando di ridurre al minimo i momenti di non sorveglianza delle classi. Per nessun motivo la classe deve rimanere senza sorveglianza. In caso d’infortuni, la responsabilità ricade sul docente uscente. Per effettuare gli spostamenti in aule speciali (palestra e laboratori), gli alunni devono essere accompagnati dall’insegnante responsabile della classe. Durante le ore di lezione, in caso di necessità, gli alunni potranno uscire dall’aula uno per volta: si cercherà, tuttavia, di limitare tali uscite nel corso della prima ora, nell’ultima mezz’ora della giornata scolastica e nell’intervallo. Al termine delle lezioni, l’uscita degli alunni dalla scuola avverrà in modo ordinato e con la vigilanza del personale docente, secondo le modalità concordate e deliberate dal Collegio Docenti (piano terra prima campana, primo piano seconda campana). Art. 3 - Uscite degli alunni da scuola per cause eccezionali o scioperi In caso di sciopero, il Dirigente Scolastico avvisa i genitori con una comunicazione scritta sul diario personale degli alunni, secondo la normativa da contratto. In caso di circostanze eccezionali (telefonate anonime di presenza all’interno dell’edificio di ordigni pericolosi, ecc), il Dirigente Scolastico comunica tempestivamente con gli

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organi di Pubblica Sicurezza e adotta tutti i provvedimenti necessari, al fine di garantire l’incolumità degli allievi. Può autorizzare, pertanto, l’uscita degli alunni dall’edificio scolastico senza preavviso alle famiglie, permanendo la vigilanza dei docenti. In caso di calamità naturali, si fa riferimento alle norme di sicurezza previste dalla Legge e al piano di evacuazione predisposto dalla scuola. Art. 4 - Orario delle lezioni e intervallo L’orario d’inizio e di fine delle lezioni è stabilito dal Collegio Docenti e approvato dal Consiglio d’Istituto, nel mese di settembre di ogni anno scolastico. Durante l’intervallo gli alunni possono conversare e consumare la merenda nelle proprie aule, mantenendo un comportamento autonomo, ma rispettoso dei compagni e dell’ambiente scolastico (non devono gridare, spingersi e rincorrersi o effettuare giochi che possono arrecare danno ad altri). La vigilanza, durante l’intervallo, è assicurata dai docenti presenti nella classe alla terza ora di lezione. Art. 5 - Visite d’istruzione Le visite d’istruzione nell’ambito della mattinata, rientrando nel normale orario scolastico e nella progettazione didattico-educativa annuale del Consiglio di Classe, sono obbligatorie per gli alunni. Di esse si dà comunicazione in Presidenza e al docente titolare della relativa Funzione Strumentale. Gli alunni portatori di handicap saranno accompagnati dal docente di sostegno e/o da un genitore. In ogni caso restano valide le norme, relative al rapporto docente-alunni, previste dalla Legge. Art.6- Situazioni di emergenza Nel caso si verifichino situazioni di emergenza per la copertura delle classi a causa della mancanza di docenti, è prevista la divisione della/e classe/i in piccoli gruppi (max. n. 5 alunni). I gruppi, eterogenei per sesso e fasce di livello, saranno formati dal Dirigente o docente da lui identificato. Si predisporrà, inoltre, un ordine di servizio da allegare al registro di classe. La stessa procedura sarà seguita per gli alunni delle classi impegnate in visite guidate e viaggi di istruzione che, a vario titolo, non prendano parte all’attività didattica programmata. Nel caso di conoscenza anticipata dell’assenza di un docente, avvertendo le famiglie dal giorno prima e acquisendone l’autorizzazione, sarà possibile ipotizzare l’uscita anticipata o l’entrata posticipata della classe, come da delibera degli OOCC.

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II. Comportamento Alunni Infrazioni – Uscite – Assenze – Ritardi - Giustificazioni

Art. 7- Alunni Ogni alunno è accolto sia come persona con un proprio patrimonio culturale già acquisito nella famiglia, nella società, nelle scuole precedenti, sia come portatore del diritto di ricevere quanto la scuola offre per la sua crescita personale, culturale e sociale e del dovere di contribuire egli stesso a realizzare con gli altri questi scopi. Art. 8- Autodisciplina come fondamento della vita scolastica La scuola è una comunità aperta ai valori e ai problemi sociali e si avvale dell’impegno, dello studio e della ricerca del personale docente, al fine di promuovere la formazione dell’alunno. Tutti gli individui appartenenti alla comunità scolastica (docenti, non docenti, alunni, genitori) sono invitati ad assumere un’autodisciplina, che induca al rispetto delle persone, dei beni materiali e dell’organizzazione della scuola e generi reciproca comprensione e spirito di collaborazione. A tale scopo, si ritiene indispensabile la puntualità a scuola, come pure l’essere forniti di tutto il materiale didattico e preparati in tutte le discipline. Per conseguire ciò, è necessaria la responsabile collaborazione della famiglia, la quale è tenuta all’educazione e alla formazione dei figli (art.30 della Costituzione Italiana). Art. 9 - Natura delle mancanze E’ da considerarsi mancanza il venir meno ai seguenti doveri previsti dallo Statuto delle Studentesse e degli Studenti:

1. Frequenza regolare e assolvimento assiduo degli impegni di studio (a casa e a scuola, senza turbare l’andamento delle lezioni).

2. Comportamento rispettoso nei confronti del Capo d’Istituto, dei docenti, del personale della scuola, dei compagni, durante l’orario delle lezioni, in tutti gli spazi della scuola e all’esterno, durante le attività parascolastiche, compresi i viaggi d’istruzione.

3. Utilizzo corretto delle strutture, degli strumenti, dei sussidi didattici, per non arrecare danni al patrimonio della scuola.

4. Rispetto e cura dell’ambiente scolastico inteso come l’insieme dei fattori che qualificano la vita della scuola.

E’ severamente proibito, inoltre, portare a scuola oggetti estranei al processo d’insegnamento-apprendimento e pericolosi. Il comportamento degli alunni, anche nelle adiacenze dell’edificio scolastico, deve essere sempre rispettoso dei principi di buona educazione nei confronti di persone e cose.

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Art. 10 - Applicazione delle sanzioni Agli studenti che non attuano i doveri scolastici sopra elencati, sono inflitte le seguenti sanzioni disciplinari, in base alla gravità delle infrazioni:

1. Ammonizione privata. Può essere orale e/o scritta, tramite annotazione sul Registro di classe e/o sul diario dell’interessato. E’ inflitta dall’insegnante e/o dal Dirigente Scolastico, per inadempienza ai doveri scolastici, per negligenza abituale, per fatti non gravi che turbano, tuttavia, il regolare andamento delle lezioni, per assenze ingiustificate e/o mancata presentazione del certificato medico. A tal proposito va aggiunto che dopo due giorni dall’assenza ingiustificata, l’alunno dovrà essere accompagnato dal genitore a scuola. Se ciò non avviene, il terzo giorno il docente della prima ora segnalerà il nominativo in segreteria.

2. Allontanamento dalla comunità scolastica/eventuale esclusione da visite guidate o

viaggi d’istruzione E’ disposto dal Consiglio di Classe ed è previsto: - fino a 5 giorni per gravi e ripetuti motivi che turbino il regolare andamento delle lezioni e in ogni caso sempre dopo che il docente o i docenti interessati abbiano affrontato il problema attraverso il dialogo diretto con lo studente e la famiglia. - oltre i 5 giorni e fino a 15 giorni per gravi offese alle persone, alla religione di qualunque confessione essa sia, alla morale. Durante il suddetto periodo di allontanamento è previsto un rapporto con lo studente e con i suoi genitori al fine di preparare il rientro dello studente sanzionato nella comunità scolastica. Nel caso di danneggiamenti al patrimonio scolastico, risponderanno in solido lo studente o gli studenti responsabili. Se non è possibile accertare l’autore del danno, la spesa sarà divisa all’interno della classe, del corso o della sede della comunità interessata, a seconda della tipologia del danno. Il Consiglio di Classe può decidere di allontanare l’alunno dalle lezioni con obbligo di svolgimento a casa dei compiti assegnati dagli insegnanti; può decidere altresì di sospenderlo con obbligo di frequenza nella stessa classe o nella classe inferiore dello stesso corso, dopo aver preso contatti con gli insegnanti della classe ospitante, può assegnargli delle mansioni concordate: svolgimento di attività riparatorie di rilevanza sociale, orientate al perseguimento di un interesse generale della comunità scolastica, quali la pulizia dei locali della scuola, piccole manutenzioni, attività di ricerca, riordino di cataloghi e archivi, produzione di elaborati (composizioni scritte o artistiche) che inducano lo studente ad uno sforzo di riflessione e di rielaborazione critica di episodi verificatisi nella scuola, svolgimento di attività di assistenza e volontariato scolastico. E’ severamente vietato, in base alla normativa vigente (direttiva n.104 del 30/11/’07) diffondere indebitamente tramite internet o attraverso scambi reciproci di m.m.s., immagini e conversazioni di altri studenti, di docenti, di persone che operano all’interno della comunità scolastica. Tale circolazione incontrollata, può dar luogo a gravi violazioni del diritto alla riservatezza e alla protezione dei dati personali degli interessati, tanto più grave quando riguardi informazioni relative allo stato di salute, alle convinzioni religiose,

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politiche, sindacali, o altri dati sensibili. L’inosservanza di tali obblighi, espone gli studenti o chi compie queste operazioni nelle scuole, alle sanzioni previste dalla Legge, fra le quali il pagamento di una multa da 3 a 18 mila euro, ovvero da 5 a 30 mila euro nei casi più gravi, al ritiro temporaneo del telefono cellulare, durante le ore di lezione, in caso di uso scorretto dello stesso e all’allontanamento dalla comunità scolastica, fino a 15 giorni, disposto dal Consiglio di Classe. Le sanzioni disciplinari, al pari delle altre informazioni relative alla carriera dello studente, vanno inserite nel suo fascicolo personale e, come quest’ultimo, seguono lo studente in occasione di trasferimento da una scuola a un’altra. Va sottolineato pertanto che il cambiamento di scuola non pone fine a un procedimento disciplinare iniziato, ma esso segue il suo iter fino alla conclusione. Contro le sanzioni disciplinari è ammesso ricorso da parte delle famiglie entro 15 giorni dalla comunicazione della loro irrogazione a un apposito Organo di Garanzia, interno alla scuola, costituito dai due docenti collaboratori del Dirigente, da due genitori, che si identificano nel Presidente e nel Vicepresidente del Consiglio d’Istituto e in un rappresentante del personale A.T.A., che si identifica nel membro eletto in seno al Consiglio d’Istituto. L’Organo di Garanzia decide, su richiesta dei genitori, o di chiunque vi abbia interesse, anche su conflitti che sorgano all’interno della scuola, in merito all’applicazione del presente Regolamento. Il Dirigente dell’Amministrazione Scolastica Periferica (Provveditore agli Studi), decide in via definitiva, sui reclami proposti dai genitori o da chiunque vi abbia interesse, contro le violazioni del presente Regolamento. Queste norme di disciplina, che sono parte integrante del Regolamento d’Istituto, sono adottate e/o modificate, sentito il parere del Consiglio d’Istituto. Art. 11 - Ritardi-Permessi-Assenze-Giustificazioni I ritardi occasionali sono giustificati dal Dirigente Scolastico. I ritardi continuativi, dovranno essere giustificati per iscritto o personalmente dai genitori al Dirigente Scolastico, che ne dà comunicazione ai docenti. I ritardi frequenti e non giustificati saranno tempestivamente comunicati alla famiglia, previa annotazione sul Registro di classe. Reiterati ritardi non giustificati incidono sul voto di condotta.

Le richieste d’uscita anticipata, dovranno essere presentate per iscritto dal genitore o da chi è esercente la patria potestà o da un familiare da loro delegato, utilizzando i moduli predisposti dalla scuola, previa presentazione di un documento d’identità. Le assenze, devono essere giustificate il giorno del rientro a scuola, con corretta annotazione sul relativo libretto, consegnato ad inizio anno scolastico dalla segreteria, previa firma del genitore o dell’esercente la patria potestà. Per i periodi d’assenza superiori ai 5 giorni, è necessario il certificato medico. Ogni quinta assenza, deve essere giustificata personalmente dal genitore o dall’esercente la patria potestà, al Dirigente Scolastico. In caso d’assenze prolungate e/o frequenti, si ricercherà attentamente la causa, al fine di garantire un rapporto corretto tra scuola e famiglia.

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Art. 12 - Viaggi d’istruzione Con la suddetta dicitura, s’intendono le uscite di una o più classi, che si protraggono oltre il normale orario scolastico. Le proposte dei viaggi d’istruzione, saranno sottoposte all’esame del Consiglio d’Istituto. Ai viaggi d’istruzione, devono partecipare possibilmente, tutti gli alunni della classe e in ogni caso non meno di 2/3 della stessa. Il numero dei docenti accompagnatori, dipenderà da quello degli alunni, dal loro grado d’autonomia e d’autocontrollo, dall’età e dalla destinazione. Per le visite d’istruzione e i viaggi d’integrazione culturale, si fa comunque riferimento alla normativa vigente ( Circ. n.23 del 02/12/2000 )

III. Utilizzo degli spazi scolastici- Laboratori-Palestra Art. 13- Biblioteca Nella scuola è istituita una biblioteca centrale, comprendente una sezione dedicata agli alunni e un’altra ai docenti.

Per un efficace e funzionale controllo del materiale librario, sono previsti alla fine dell’anno scolastico, inventari da parte di docenti “responsabili”, che cureranno la gestione di uno schedario aggiornato dei testi e delle opere in dotazione. Le delibere sugli acquisti e le norme particolareggiate inerenti il funzionamento della biblioteca, competono, in ogni caso, al Collegio dei Docenti e al Consiglio d’Istituto. Art. 14 - Laboratori e altri spazi Per quanto riguarda l’utilizzo e l’accesso ai laboratori e alla palestra, si rimanda agli artt. 2 e 14. Gli alunni possono telefonare gratuitamente alle famiglie, utilizzando il telefono della segreteria, solo per segnalare malessere fisico o per gravi e motivati problemi d’altra natura. E’ vietato quindi telefonare per farsi portare il materiale didattico dimenticato, così com’essere contattati dai familiari se non in caso d’importante e urgente necessità. La fotocopiatrice è intesa come attrezzatura d’ufficio ed è perciò utilizzata dal personale idoneo. E’ vietato, infine, agli alunni, l’utilizzo del distributore automatico di bevande calde e di snack.

IV. Conservazione Strutture e Dotazioni Art. 15 - Conservazione delle strutture e delle dotazioni Ogni laboratorio prevede un docente responsabile eletto dal Collegio Docenti all’inizio dell’anno scolastico. Gli utenti devono operare in modo da mantenere integro il materiale in dotazione. Nell’eventualità di un danno ritenuto doloso e/o di una certa

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entità a strutture e dotazioni, si provvederà alla richiesta di risarcimento nei confronti degli alunni responsabili. In caso di non accertamento della/e responsabilità personale/i, si valuterà l’ipotesi di un contributo da parte dell’intero gruppo classe.

V. Modalità di Comunicazione con Studenti e Genitori Art. 16 - Uso del diario scolastico Si fissa il principio del diario scolastico personale come mezzo di comunicazione privilegiato tra scuola e famiglia. Il diario scolastico deve essere, pertanto, visionato e firmato frequentemente (anche quotidianamente) dalle famiglie degli alunni. Deve inoltre essere tenuto in modo ordinato, serio e consono alla sua funzione.

Art.17- Rapporti con le famiglie. I genitori degli alunni costituiscono un elemento essenziale nella vita della scuola. La loro partecipazione si concretizza attraverso: - il Consiglio di Classe; - l’Assemblea di classe; - il Consiglio d’Istituto -l’Associazione dei genitori I genitori attuano il rapporto quotidiano con la scuola, mediante il controllo costante del diario scolastico (v.art.15). In ogni caso gli insegnanti e/o il Dirigente Scolastico ricorreranno a colloqui personali con i genitori, in caso di scarso profitto e di comportamento scorretto. I rapporti scuola-famiglia sono regolati nel seguente modo: - incontri con le famiglie degli allievi frequentanti la classe V elementare, nel mese di gennaio, finalizzati alla conoscenza dell’ istituzione scolastica, del P.O.F. e della Carta dei Servizi; - incontri del Consiglio di Classe con i genitori rappresentanti per illustrare la Progettazione didattico-educativa, la situazione di partenza della classe, le problematiche educative degli adolescenti e quanto previsto dalla normativa vigente; - colloqui individuali docente-genitori sia nella mattinata, secondo l’orario di ricevimento, comunicato alle famiglie, che in due pomeriggi fissati a metà del I e del II quadrimestre; - colloqui per appuntamento, nella mattinata, concordati preventivamente; - incontri per la consegna delle Schede di Valutazione; - incontri per manifestazioni, mostre, concerti, iniziative organizzate dalla scuola nell’ambito di progetti curricolari ed extra curricolari approvati dal Collegio Docenti, - incontri per l’orientamento scolastico e professionale, finalizzati alla scelta della Scuola Secondaria di II grado.

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VI. Consiglio di Istituto

Art. 18- Consiglio d’Istituto. Il Consiglio d’Istituto è eletto e composto secondo quanto previsto dal D.L. 16/4/’94 n.297. Per quanto concerne le sue competenze, si fa esplicito riferimento agli artt. 8 e 10.

Art.19- Prima convocazione del consiglio d’Istituto. La prima convocazione del Consiglio d’Istituto è disposta dal Dirigente Scolastico, dopo la nomina ufficiale degli eletti. Nella prima seduta il Consiglio, presieduto dal Dirigente Scolastico, elegge il proprio Presidente tra i rappresentanti dei genitori membri del Consiglio medesimo. L’elezione avviene a scrutinio segreto, è eletto il genitore che ottiene la maggioranza assoluta dei voti. Qualora non si raggiunga detta maggioranza nella prima votazione, il Presidente è eletto a maggioranza relativa dei votanti, sempre che siano presenti alla seduta almeno la metà più uno dei componenti in carica. Il Consiglio può deliberare di eleggere anche un Vice Presidente, scelto tra i genitori, con le stesse modalità previste per l’elezione del Presidente e nomina altresì un Segretario tra i componenti del Consiglio stesso. Il Consiglio elegge, nella prima seduta, la Giunta Esecutiva composta dal Dirigente Scolastico e dal Coordinatore dei servizi di segreteria, con la funzione di Segretario, quale membro di diritto, da un rappresentante della componente docenti e da un rappresentante della componente genitori.

Art. 20 - Modalità di convocazione del Consiglio d’Istituto: seduta ordinaria Il Consiglio è convocato dal Presidente, sentito il Dirigente Scolastico, ogni qualvolta lo ritenga opportuno e comunque almeno una volta ogni due mesi nel periodo delle lezioni scolastiche, una volta prima dell’inizio e un’altra a conclusione delle medesime, in seduta ordinaria. Nel restante periodo dell’anno, la convocazione ordinaria avviene solo per richiesta della maggioranza dei membri.

Art. 21 - Seduta straordinaria Il Consiglio è convocato ogni qualvolta venga fatta richiesta:

§ da almeno 1/3 dei suoi membri; § dalla Giunta Esecutiva; § dal Collegio dei Docenti, a maggioranza dei membri effettivi; § dal 25% dei genitori aventi il diritto di voto nelle elezioni degli Organi Collegiali a

durata annuale. § La richiesta di convocazione del Consiglio deve indicare la data e l’ordine del

giorno.

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§ E’facoltà del Presidente,sentiti i richiedenti, di anticipare o dilazionare la convocazione che comunque non può essere rinviata per più di 10 gg oltre il termine indicato nella richiesta.

Art. 22 - Avviso di convocazione del Consiglio L’avviso di convocazione del Consiglio, firmato dal Presidente, deve contenere l’ordine del giorno, la data e l’ora della seduta. Sarà diramato, dall’ufficio di segreteria, a tutti i membri almeno 5 gg prima della riunione, solo in caso d’urgenza la convocazione è ammessa 2 giorni prima. L’avviso di convocazione, con l’ordine del giorno, deve essere inviato per conoscenza a tutti i docenti e affisso all’albo della scuola. Art. 23- Ordine del giorno L’O.d.g,. formulato dal Presidente, d’intesa con la Giunta, deve sempre tenere conto di ciò che è emerso nel corso dell’ultimo Consiglio e delle istanze presentate per iscritto, in tempo utile, dai singoli consiglieri, nonché degli argomenti proposti da tutti gli Organi Collegiali presenti nell’Istituto.

Art. 24 - Sedute del Consiglio d’Istituto Il Consiglio si riunisce normalmente nella sede della scuola. L’ordine di discussione degli argomenti può essere variato. Qualora non si esauriscano i punti all’ordine del giorno, il Consiglio può autoconvocarsi, in seduta stante, nel giorno e nell’ora concordati. Il Consiglio si riunisce per non più di tre ore per seduta. Le deliberazioni sono adottate a maggioranza assoluta dei voti espressi. In caso di parità prevale il voto del Presidente. All’inizio di ogni seduta il Presidente o il Segretario dà lettura del verbale precedente, mettendolo poi in approvazione per la ratifica. Art. 25 - Diritti e doveri dei membri del Consiglio I membri del Consiglio, possono accedere, durante l’orario di servizio, agli uffici di segreteria per ottenere tutte le informazioni e ricevere copia degli atti relativi alle materie di competenza del Consiglio. Dopo 3 assenze consecutive non giustificate, il consigliere decade dall’incarico, su delibera del Consiglio, che provvede alla sua sostituzione secondo le norme di Legge. Il consigliere decade, inoltre, per dimissioni o per perdita dei requisiti d’eleggibilità. In caso d’assenza o impedimento del Presidente, il Vice Presidente lo sostituisce a tutti gli effetti.

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Art. 26 - Prerogative del Presidente Il Presidente ha diritto di libero accesso nei locali della scuola, durante il normale orario di servizio, di ricevere tutte le informazioni concernenti le materie di competenza del Consiglio e la relativa documentazione.

Art. 27 - Pubblicità degli atti Gli atti del Consiglio d’Istituto sono pubblicati in un apposito albo della scuola. La pubblicità riguarda i pareri e le deliberazioni nella loro veste di documenti conclusivi, che rappresentano manifestazioni di volontà o di giudizio del Consiglio. La copia delle deliberazioni rimarrà esposta per 10 gg. Chiunque, a proprie spese, può ottenere dalla segreteria della scuola copia degli atti pubblicati. Non sono soggetti a pubblicazione gli atti e le deliberazioni concernenti singole persone, salvo contrarie richieste da parte dell’interessato. Art. 28 - Commissioni di studio Il Consiglio d’Istituto può nominare una commissione di studio o d’indagine per la conoscenza di dati di fatto, di diritto, tecnici e regolamentari, utili alla determinazione di successive deliberazioni. La commissione è formata da 3 o 5 membri, scelti fra i componenti del Consiglio, uno dei quali assume la funzione di coordinatore. La commissione presenta la propria relazione alla Giunta esecutiva e/o di Consiglio, entro il termine fissato, quindi cessa la sua attività. Art. 29- Mozioni e proposte conclusive Uno o più consiglieri possono presentare mozioni, intese a stabilire criteri e modalità per la trattazione di un determinato argomento e/o proposte conclusive redatte per iscritto, firmate e consegnate al Presidente. Quest’ultimo incarica il proponente o uno di loro, a leggere o illustrare brevemente la mozione e le proposte conclusive e le allega al verbale. Ciascuna mozione o proposta conclusiva è infine votata con le modalità predette. Il risultato delle votazioni sulle mozioni sarà riportato nel verbale, mentre il testo delle proposte conclusive sarà trascritto nelle delibere con l’esito dei voti conseguiti. Art. 30 - Invito ad esperti esterni Il Consiglio, qualora ne ravvisi la necessità, ha facoltà di invitare uno o più esperti nella materia da trattare, sia nelle riunioni del Consiglio sia in incontri d’altro genere. Alle sedute del Consiglio d’Istituto, inoltre, possono essere invitati a partecipare: - a titolo consultivo, gli specialisti che operano in modo continuativo nella scuola con compiti di orientamento, psico-pedagogici e medici ( art.10 D.L.297 del 16/4/’94 ); - i rappresentanti degli Enti locali e dei loro organi di decentramento amministrativo; - i rappresentanti degli O.O sindacali.

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Per quanto concerne l’invito di esperti per attività didattiche da svolgersi nelle singole classi, la competenza è dei rispettivi Consigli di Classe che presenteranno al Dirigente Scolastico le loro richieste. Il parere del Consiglio d’Istituto sarà vincolante nel caso in cui l’attività comporti un onere finanziario per la scuola.

Art. 31 - Utilizzo dei locali e delle attrezzature scolastiche Ai membri del Consiglio d’Istituto è consentito l’utilizzo delle attrezzature e dei locali della scuola anche al di fuori del normale orario scolastico, secondo quanto disposto dall’art.13 della L 51/7/’77.

Art. 32 - Pubblicità delle sedute La pubblicità delle sedute del Consiglio d’Istituto prevista dagli art. 2-3-4-5 della Legge 748/’77, deve avvenire nel rispetto delle seguenti norme: alle sedute possono assistere:

- gli elettori delle componenti rappresentate nel Consiglio stesso; - i membri del Consiglio di Circoscrizione di cui all’art 3 della L 273/’76.

Alle sedute non è ammesso il pubblico, quando si discutono argomenti concernenti persone. Coloro che assistono alle sedute come uditori, devono prendere posto nello spazio ad essi riservato, senza ostacolare i lavori del Consiglio stesso. Art. 33 - Decadenza per dimissioni o per sfiducia Oltre ai casi previsti dalla Legge, i membri del Consiglio d’Istituto decadono dall’incarico in seguito a dimissioni o per sfiducia espressa dal Consiglio. La “motivazione di sfiducia” può essere avanzata nei confronti dei membri per iniziativa scritta e motivata da almeno 1/3 dei membri del Consiglio medesimo. La mozione di sfiducia è posta in discussione dal Presidente del Consiglio d’Istituto. Quest’ultimo deve pronunciarsi, con apposita votazione, sull’accoglimento o meno della mozione stessa, che dovrà ottenere almeno la maggioranza assoluta degli aventi diritto al voto.

VII. Altri Organi Collegiali

Art. 34 - Il Collegio Docenti Il Collegio Docenti s’insedia all’inizio di ciascun anno scolastico e si riunisce ogni qualvolta il Dirigente Scolastico ne ravvisi la necessità, oppure quando almeno un terzo dei suoi componenti ne faccia richiesta, comunque almeno una volta per quadrimestre. La determinazione dei compiti, delle competenze e dei poteri del Collegio Docenti è fissata dall’art.7 D.L.297/’94 cui si rinvia . Le riunioni del Collegio Docenti avvengono durante l’orario di servizio in ore non coincidenti con quelle di lezione. In mancanza di diversa autonoma organizzazione del

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Collegio Docenti, le riunioni scolastiche pomeridiane devono di norma effettuarsi nel primo pomeriggio dei giorni non festivi, evitando i giorni prefestivi. La funzione di Segretario del Collegio è attribuita dal Dirigente Scolastico ad un docente collaboratore. Il verbale, firmato dal Dirigente Scolastico e dal Segretario, è reso pubblico mediante affissione di una copia all’albo della scuola, entro otto giorni dalla seduta del Collegio. Art. 35 - I Consigli di Classe Il Consiglio di Classe è convocato dal Dirigente Scolastico di propria iniziativa o per richiesta scritta e motivata dalla maggioranza dei suoi membri. Il Consiglio di Classe, si riunisce di regola almeno ogni mese. Le attività del Consiglio di Classe sono quelle previste dall’attuale normativa. Art. 36 - Assemblea di classe All’inizio dell’anno scolastico, la prima convocazione dei genitori delle singole classi è disposta dal Dirigente. In seguito le assemblee di classe sono convocate dai genitori eletti nei Consigli di Classe come previsto dall’art 437 del D.P.R. 31/5/’74 n.416.

Art. 37- Associazione dei genitori L’Associazione dei genitori, come previsto dall’art 15 del D.L.297/ ’94, deve redigere un regolamento interno che dovrà essere inviato in visione al Consiglio d’Istituto. Il presidente e il vice presidente dell’associazione, durano in carica un anno scolastico. Compiti del presidente e del vice presidente sono quelli di convocare l’associazione, di dirigere i lavori durante le assemblee e di presentare eventuali richieste da parte di altri organi collegiali della scuola. L’Associazione, può essere convocata anche su richiesta di 1/3 dei genitori. La prima riunione, che avverrà comunque entro un mese dall’inizio delle lezioni,sarà convocata dal Consiglio d’Istituto. E’ facoltà dello stesso Consiglio, di convocare altre riunioni dell’Associazione dei genitori. Art. 38 - Il Comitato di Valutazione Il Comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti è costituito dal Dirigente Scolastico, quale membro di diritto che assume la funzione di Presidente e da tre docenti, di cui un supplente, eletti a scrutinio segreto dal Collegio docenti. Le funzioni di Segretario sono attribuite dal Dirigente ad uno dei membri effettivi. Le competenze e le attribuzioni del Comitato per la valutazione dei docenti sono fissate dall’art.11 D.L. 297/’94, cui si rinvia. La convocazione è disposta dal Dirigente con avviso scritto. Il Comitato si riunisce ogni qualvolta se ne presenti la necessità. Art. 39 - Svolgimento coordinato delle attività degli Organi Collegiali Per consentire un buon funzionamento della scuola, ciascun Organo Collegiale, fatte salve le autonomie di competenza attribuitegli dalla Legge, opererà un opportuno

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coordinamento della propria azione con quella degli altri Organi. A tale riguardo si fissa il principio di un proficuo interscambio e di una reciproca consultazione d’informazioni sulle delibere adottate e gli indirizzi assunti. Gli Organi Collegiali direttamente interessati alla formulazione di proposte inerenti l’attività didattica e un’eventuale sperimentazione ( Consigli di Classe e Collegio dei Docenti ) dovranno progettare, in relazione alle competenze attribuite dalla Legge, la loro attività nel tempo. Il Consiglio d’Istituto. prima di deliberare su questioni di particolare importanza per la scuola, può decidere di consultare gli altri Organi Collegiali.

VIII. Norme Finali Art. 40 - Entrata in vigore Il presente Regolamento entrerà in vigore dalla data d’approvazione da parte degli Organi Collegiali della scuola e il suo testo integrale sarà pubblicato all’albo dell’Istituto insieme alla relativa delibera di approvazione da parte degli OO.CC. Il presente Regolamento abroga e sostituisce quello preesistente nell’Istituto, sono altresì abrogate tutte le norme interne in palese contrasto con quelle espresse e/o regolamentate nel presente Regolamento d’Istituto.

Art. 41 - Modifiche al Regolamento Eventuali modifiche al presente Regolamento potranno essere compiute con il voto favorevole della maggioranza dei componenti gli Organi Collegiali. Art. 42 - Rinvio Per quanto non previsto dal presente Regolamento si fa riferimento alle norme legislative vigenti.

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PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITÁ (Art. 3 D.P.R. 21 novembre 2007, n.235)

Il Genitore/Affidatario e il Dirigente Scolastico nel pieno rispetto della Carta dei Servizi della scuola, del Regolamento di Istituto, dello Statuto delle Studentesse e degli Studenti e del Piano dell’Offerta Formativa,

sottoscrivono il seguente Patto Educativo di Corresponsabilità

quale strumento di trasparenza, educativo e sanzionatorio, a cui riferirsi per prevenire e contrastare qualsiasi atto di mancato rispetto delle regole della comunità scolastica e per promuovere un’alleanza educativa fra famiglie, studenti ed operatori scolastici, dove le parti in causa assumono impegni di corresponsabilità per condividere regole e itinerari di crescita personale e sociale, favorendo una cultura del benessere. “La scuola è un luogo di formazione e di educazione mediante lo studio, l’acquisizione delle conoscenze e lo sviluppo della coscienza critica…..è una comunità di dialogo, di ricerca, di esperienza sociale, informata ai valori democratici e volta alla crescita della persona in tutte le sue dimensioni”. Essa fonda il suo progetto educativo sulla qualità delle relazioni insegnante-studente-famiglia indispensabili ai fini di un buon successo formativo nel rispetto delle capacità potenziali di ogni alunno.

IMPEGNO DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA

• Presentare in modo chiaro il Piano dell’Offerta Formativa • Favorire l’espressione di nuove progettualità, in particolare nell’ottica delle

innovazioni. • Progettare percorsi personalizzati finalizzati al successo formativo. • Favorire attraverso la formulazione dell’orario scolastico delle lezioni,

un’equilibrata suddivisione delle discipline, così da richiedere agli alunni un impegno ordinato e costante.

• Garantire il rispetto dell’orario scolastico e lo svolgimento regolare delle lezioni. • Garantire che tutto il personale scolastico metta in atto comportamenti conformi

alle finalità educative dell’Istituto. • Favorire la formazione e l’aggiornamento continuo dei propri docenti. • Garantire la trasparenza e il miglioramento continuo del Sistema.

IMPEGNO DEI DOCENTI

• Garantire competenza e professionalità. • Creare un clima sereno e positive relazioni interpersonali tra alunni ed adulti e tra

alunni e alunni.

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• Favorire l’uguaglianza e l’integrazione scolastica di tutti gli alunni. • Elaborare una progettazione didattico-educativa adeguata al contesto classe e alle

potenzialità di ogni alunno. • Seguire gli alunni nel loro lavoro valorizzando le potenzialità e attivando strategie

di recupero e di rinforzo in caso di difficoltà. • Verificare l’adempimento delle consegne, segnalando tempestivamente alle

famiglie le negligenze. • Richiedere colloqui con le famiglie in caso di necessità. • Far rispettare le regole di classe e dell’intera Istituzione Scolastica stabilite dagli

organi competenti. • Vigilare sugli alunni all’entrata a scuola, durante la permanenza nella stessa, in

particolare durante l’intervallo affinché gli alunni possano fruire in maniera intelligente e responsabile della pausa studio e all’uscita.

• Presentarsi a scuola 5 minuti prima dell’inizio delle lezioni.

IMPEGNO DEI GENITORI/AFFIDATARI

• Riconoscere il valore educativo della scuola. • Partecipare in modo attivo ai Consigli di Classe, agli incontri Scuola-Famiglia e ai

momenti di vita scolastica. • Partecipare agli incontri individuali richiesti dai docenti. • Visionare quotidianamente il diario scolastico quale mezzo di comunicazione

privilegiato tra scuola e famiglia e firmare tempestivamente gli avvisi. • Garantire e controllare la regolarità della frequenza dei propri figli. • Rispettare e far rispettare ai figli le norme, gli orari, l’organizzazione della scuola. • Verificare l’esecuzione dei compiti e lo studio delle lezioni. • Giustificare sempre i ritardi e le assenze; le assenze per malattia superiori a 5

giorni saranno giustificate con certificato medico. • Attivarsi, in caso di assenza del figlio, per conoscere le attività svolte e i compiti

assegnati o stimolare il figlio ad informarsi. • Collaborare alle iniziative della scuola per la loro realizzazione sul piano operativo,

instaurando un dialogo costruttivo con i docenti. • Controllare che l’abbigliamento dei propri figli sia decoroso e adeguato

all’ambiente scolastico.

IMPEGNO DEGLI ALUNNI

• Assumere un comportamento rispettoso nei confronti del Capo d’Istituto, dei docenti, del personale della scuola, dei compagni.

• Assumere un comportamento corretto in tutti gli ambienti scolastici e nelle adiacenze dell’edificio, nel rispetto dei principi di buona educazione nei confronti di persone e cose.

• Rispettare le norme di sicurezza. • Denunciare atti di bullismo. • Comportarsi correttamente nel laboratorio informatico, operando in modo da

mantenere integro il materiale in dotazione.

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• Evitare comportamenti violenti sia dal punto di vista fisico che verbale nei confronti dei compagni e del personale della scuola.

• Utilizzare correttamente le strutture, gli strumenti, i sussidi didattici, per non arrecare danni al patrimonio della scuola.

• Frequentare regolarmente e assolvere assiduamente agli impegni di studio (a casa e a scuola), senza turbare l’andamento delle lezioni.

• Attivarsi, in caso di assenza, per conoscere le attività svolte e i compiti assegnati. • Far giustificare le assenze usando l’apposito libretto il primo giorno di rientro a

scuola (la quinta assenza, dovrà essere giustificata personalmente dal genitore o dall’esercente la patria potestà, al Dirigente Scolastico).

• Osservare scrupolosamente l’orario scolastico. • Attendere il segnale d’inizio delle lezioni nel cortile antistante l’ingresso. • Essere forniti di tutto il materiale didattico ed essere preparati in tutte le discipline. • Avere cura e rispetto del proprio e altrui materiale scolastico. • Far firmare sempre le comunicazioni dell’Istituzione Scolastica. • Restare in classe, seduti ai propri banchi e uscire solo con il permesso

dell’insegnante. • Durante le ore di lezione, uscire dall’aula solo in caso di necessità, uno per

volta, limitando tali uscite nel corso della prima ora, nell’ultima mezz’ora della giornata scolastica e nell’intervallo.

• Durante l’intervallo conversare e consumare la merenda nelle proprie aule, mantenendo un comportamento autonomo, ma rispettoso dei compagni e dell’ambiente scolastico (non gridare, spingersi e rincorrersi o effettuare giochi che possono arrecare danno ad altri).

• Usare un abbigliamento che dovrà rispettare i canoni della sobrietà e della decenza.

• Non portare a scuola oggetti estranei al processo d’insegnamento-apprendimento e pericolosi.

• Non portare il telefonino a scuola. • Non diffondere indebitamente (tramite internet o attraverso scambi reciproci di

m.m.s.), immagini, commenti e conversazioni di altri studenti, di docenti, di persone che operano all’interno della comunità scolastica (direttiva n.104 del 30/11/’07).

• Telefonare dalla segreteria, solo per segnalare malessere fisico o per gravi e motivati problemi d’altra natura, (non per richiedere il materiale didattico o la merenda).

• Non utilizzare il distributore automatico di bevande.

SANZIONI

Agli studenti che non attuano i doveri scolastici sopra elencati, sono inflitte le seguenti sanzioni disciplinari, in base alla gravità delle infrazioni, sempre e solo in vista di un’adeguata strategia di recupero, dato che il compito della Scuola è educare e non punire. Qualunque sanzione disciplinare potrebbe ovviamente influire sul voto di condotta.

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INFRAZIONI SANZIONI ORGANO PREPOSTO • Comportamento scorretto

verso il personale della scuola, e i compagni.

• Atti di danneggiamento alle

strutture e al materiale scolastico.

• Atti di danneggiamento nel laboratorio multimediale.

• Comportamenti violenti (la cui gravità sarà stabilita dagli organi preposti).

• Ripetuta aggressività verbale

nei confronti dei compagni e del personale scolastico.

• Ritardo frequente

• Assenza ingiustificata e/o mancata presentazione del certificato medico dopo 5 giorni di assenza per malattia.

• Mancata esecuzione dei compiti assegnati anche dopo un’assenza.

• Disturbo sistematico del

regolare svolgimento delle

Ammonizione orale o scritta ed eventuale comunicazione alla famiglia. Risarcimento e/o ripristino del danno ed eventuale allontanamento dalle lezioni previa comunicazione alla famiglia. Ammonizione scritta sul registro di classe e comunicazione alla famiglia per la richiesta di risarcimento (in caso di non accertamento della/e responsabilità personale/i, si valuterà l’ipotesi di un contributo da parte dell’intero gruppo classe). Ammonizione scritta sul registro di classe/sul diario. Convocazione della famiglia. Sospensione dalle visite o dai viaggi d’istruzione. Sospensione effettiva o sospensione con obbligo di presenza a scuola. Conversione in altre mansioni utili alla comunità scolastica (attività di assistenza e volontariato). Richiamo verbale. Ammonizione scritta sul registro di classe. Sospensione con obbligo di frequenza previa comunicazione alla famiglia. Sospensione dalle lezioni. Comunicazione telefonica alla famiglia e annotazione sul registro. Convocazione della famiglia. Ammonizione scritta sul registro di classe e sul diario. Dopo 2 giorni dall’assenza ingiustificata, l’alunno dovrà essere accompagnato dal genitore a scuola. Se ciò non avviene, il terzo giorno il docente della prima ora segnalerà il nominativo in segreteria. Comunicazione scritta sul diario alla famiglia con obbligo di firma del genitore. Ammonizione scritta sul registro personale/di classe.

Docente Consiglio di Classe Docente interessato e docente responsabile del laboratorio Consiglio di Classe Organo di Garanzia Docente interessato Consiglio di classe Docente/Segreteria Docente della prima ora Docente interessato Docente interessato Consiglio di classe. Docente interessato

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lezioni. • Essere sprovvisti

del materiale didattico/avere poca cura e rispetto del materiale scolastico proprio e altrui.

• Dimenticare sistematicamente di far firmare le comunicazioni della scuola

• Alzarsi durante la lezione

e/o uscire dall’aula senza permesso dell’insegnante.

Comunicazione/Convocazione scritta alla famiglia. Sospensione dalle lezioni. Ammonizione verbale. Ammonizione scritta sul registro con comunicazione tramite diario alla famiglia e obbligo di firma del genitore. Risarcimento del danno. Ammonizione verbale. Ammonizione scritta sul registro con comunicazione tramite diario alla famiglia e obbligo di firma del genitore. Ammonizione verbale. Comunicazione tramite diario alla famiglia e obbligo di firma del genitore. Ammonizione scritta sul registro di classe. Sospensione dalle lezioni.

Docente interessato Docente interessato. Consiglio di Classe.

• Gridare, spingersi,

rincorrersi o effettuare giochi dannosi durante l’intervallo, al cambio dell’ora o nei corridoi e sulle scale.

• Comportamento scorretto su mezzi pubblici o privati durante attività didattiche programmate interne ed esterne alla Scuola.

• Usare un abbigliamento non rispettoso dei canoni della sobrietà e della decenza.

• Portare a scuola oggetti pericolosi.

• Portare il telefonino a scuola.

Ammonizione verbale. Ammonizione scritta sul registro con comunicazione tramite diario alla famiglia e obbligo di firma del genitore. Risarcimento del danno. Svolgimento di mansioni utili per la comunità scolastica. Sospensione dalle lezioni. Ammonizione scritta sul registro di classe e comunicazione alla famiglia. Divieto di partecipare ad altre uscite o attività della scuola. Ammonizione verbale. Ammonizione scritta sul registro con comunicazione tramite diario alla famiglia e obbligo di firma del genitore. Ammonizione scritta sul registro con comunicazione tramite diario alla famiglia e obbligo di firma del genitore. Sequestro dell’oggetto. Sospensione dalle lezioni. Ammonizione scritta con ritiro temporaneo del telefono cellulare, durante le ore di lezione e consegna dello stesso in

Docente interessato. Consiglio di Classe Consiglio di Classe. Docente interessato Docente interessato Consiglio di Classe. Docente interessato

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• Usare il telefonino a scuola.

• Diffondere indebitamente (tramite internet o attraverso scambi reciproci di m.m.s.), immagini, commenti e conversazioni di altri studenti, di docenti, di persone che operano nella comunità scolastica (direttiva n.104 del 30/11/’07).

Presidenza. Sanzione da concordare con la famiglia Ammonizione scritta sul registro di classe e comunicazione alla famiglia con obbligo di firma del genitore. Ritiro del telefonino e consegna dello stesso in Presidenza. Sanzione da concordare con la famiglia Secondo le sanzioni previste dalla Legge, pagamento di una multa da 3 a 18 mila euro, ovvero da 5 a 30 mila euro nei casi più gravi. Allontanamento dalla comunità scolastica, fino a 15 giorni, disposto dal Consiglio di Classe.

Docente interessato. Consiglio di Classe Organo di Garanzia

Ammonizioni personali verbalizzate sul registro di classe: Se nel corso dell’anno un alunno totalizza più di 3 ammonizioni scritte sul registro di classe, questi è necessariamente escluso dalla programmata visita guidata immediatamente successiva alle suddette sanzioni.

Sospensioni: Il CdC può decidere di allontanare l’alunno dalle lezioni con obbligo di svolgimento a casa dei compiti che saranno loro assegnati dagli insegnanti; può decidere di sospendere con obbligo di frequenza nella stessa classe o nella classe inferiore dello stesso corso dopo aver preso contatti con gli insegnanti della classe ospitante; può assegnargli delle mansioni concordate: svolgimento di attività “riparatorie” di rilevanza sociale come ,ad esempio, attività di assistenza e volontariato scolastico.

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CARTA DEI SERVIZI

RIFERIMENTO NORMATIVO: D.P.C.M. 7 giugno 1995

Scelte Organizzative Fondamentali

L’Istituto Comprensivo “San Giovanni Bosco – A. Manzoni”, in coerenza con i diritti costituzionalmente rilevanti, basa l’erogazione del servizio scolastico sui seguenti principi: Uguaglianza: la scuola realizza la sua funzione attraverso la personalizzazione dell’insegnamento, in modo da garantire a tutti gli utenti il diritto all’apprendimento, senza alcuna discriminazione per religione, lingua, sesso, razza, etnia, opinioni politiche, condizioni psico-fisiche e socio-economiche. Imparzialità e regolarità: la scuola diventa garante in prima persona del servizio scolastico erogato secondo criteri d’ obiettività ed equità. La scuola garantisce la regolarità e la continuità del servizio e delle attività educative, anche in situazioni conflittuali, nel rispetto dei principi e delle norme sanciti dalla legge e in applicazione delle disposizioni contrattuali in materia. Accoglienza e integrazione: la scuola s’ impegna, con opportune ed adeguate azioni di tutti gli operatori del servizio, a favorire l’accoglienza dei genitori e degli alunni, l’inserimento, l’integrazione, con particolare riguardo alla fase d’ingresso delle classi iniziali e alle situazioni di rilevante problematicità. Particolare impegno è prestato per la soluzione delle problematiche concernenti gli studenti stranieri e quelli diversamente abili. Nello svolgimento della propria attività, ogni operatore ha pieno rispetto dei diritti e degli interessi dello studente. Obbligo scolastico e frequenza: l’obbligo scolastico, il proseguimento degli studi superiori, la regolarità della frequenza, sono assicurati con interventi di prevenzione e controllo dell’evasione e della dispersione scolastica, da parte di tutte le istituzioni coinvolte, che collaborano tra loro in modo funzionale ed organico. Partecipazione, efficienza e trasparenza: istituzioni, personale, genitori, alunni, sono protagonisti responsabili dell’attuazione della Carta, attraverso una gestione partecipata della scuola, nell’ambito degli organi e delle procedure vigenti. I loro comportamenti, devono favorire la più ampia attuazione degli standard generali del servizio, nel rispetto dei criteri d’efficienza, efficacia e trasparenza. Le Istituzioni scolastiche, al fine di promuovere ogni forma di partecipazione, garantiscono la massima semplificazione delle procedure ed un’informazione completa e trasparente.

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L’attività scolastica ed in particolare l’orario di servizio di tutto il personale, si informa ai criteri di efficienza e di flessibilità nell’organizzazione dei servizi amministrativi, dell’attività didattica e dell’offerta formativa integrata. Per le stesse finalità, la scuola garantisce ed organizza le modalità d’aggiornamento del personale, in collaborazione con Istituzioni ed Enti culturali, nell’ambito delle linee d’indirizzo e delle strategie d’intervento definite. Libertà d’insegnamento: la scuola programma gli obiettivi formativi- educativi-didattici nel rispetto della libertà d’insegnamento dei docenti e del diritto-dovere dell’alunno ad avere una formazione completa sul piano umano e culturale. Funzionale a questo principio risultano, tra l’altro, l’aggiornamento e la formazione di tutto il personale scolastico.

PARTE I Area didattica

- L’Istituto Comprensivo “San Giovanni Bosco – A. Manzoni”, ispirandosi ai principi delle Indicazioni Nazionali, con l’apporto ed il concorso delle competenze professionali, degli Organi Collegiali, delle famiglie degli alunni, delle Istituzioni e della società civile, è responsabile della qualità delle attività educative e si impegna a garantirne l’adeguatezza alle esigenze culturali e formative degli alunni, nel rispetto degli Obiettivi di Apprendimento previsti dalla normativa vigente.

- L’Istituto intende continuare a lavorare con la Scuola Primaria e Secondaria di II Grado, per realizzare un’effettiva continuità educativa, che, da un lato, assicuri agli alunni un passaggio graduale e non traumatico dall’ordine scolastico inferiore a quello superiore e l’adempimento sostanziale e non formale dell’obbligo scolastico, dall’altro consenta ai docenti di confrontarsi sul piano pedagogico e didattico e delineare percorsi di lavoro organici.

- I libri di testo saranno scelti dagli operatori scolastici che acquisiranno anche il parere dei genitori in merito alle adozioni da compiere. I libri dovranno essere aggiornati e corretti sul piano culturale, risultare via via più complessi sul piano linguistico e concettuale, avvalersi di una pluralità di codici espressivi, favorire l’operatività degli studenti. Il prezzo ed il peso dei volumi, saranno tenuti in debito conto al momento della selezione. La strumentazione didattica che gli alunni saranno invitati a comprare, sarà funzionale alle attività da svolgere.

- Considerato il peso raggiunto dai libri scolastici, gli operatori della scuola prenderanno accordi per realizzare un’equa distribuzione dei volumi nell’arco della settimana, in modo da evitare agli alunni un sovraccarico di materiali da portare.

- Per quanto concerne i compiti da svolgere a casa, i docenti intendono assegnare attività coerenti con la Progettazione educativo-dadattica redatta dal Consiglio di Classe, per offrire una nuova occasione di rinforzo all’apprendimento e di sviluppo dell’autonomia operativa.

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Gli insegnanti di questa Scuola, riconoscono come tratti peculiari della loro professionalità tali modalità operative:

- possedere una conoscenza corretta e aggiornata del loro ambito disciplinare, della didattica, della pedagogia

- programmare l’attività didattico educativa individualizzando l’insegnamento - avvalersi di una pluralità di strategie, di tecniche e di strumenti didattici - dialogare con gli alunni, accettando la diversità dei punti di vista e valutando la

coerenza del ragionamento - coinvolgere gli alunni nelle attività, motivandoli ad ogni forma di sapere - aiutare gli alunni ad acquisire sicurezza in sé, promuovendo rapporti interpersonali

gratificanti - cercare di risolvere eventuali casi di indisciplina con serenità ed equilibrio,

dimostrando la forza della ragione e del dialogo - interagire con le famiglie per la soluzione dei problemi che sorgono nel lavoro in

classe - lavorare con i colleghi, ottimizzando i risultati del team.

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA E PROGETTAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA

L’Istituto garantisce l’elaborazione, l’adozione e la pubblicazione dei seguenti documenti:

PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA Il Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.), contiene documenti fondamentali, che riassumono le scelte operative della Scuola e costituiscono un impegno per l’intera comunità scolastica. Il P.O.F. è corredato, tra l’altro, di notizie inerenti:

1. l’analisi del contesto sociale, culturale, economico del territorio 2. l’analisi dei bisogni, delle aspettative e delle potenzialità dell’utenza 3. le finalità generali 4. gli obiettivi educativi d’Istituto 5. le scelte della Scuola 6. l’ampliamento dell’Offerta Formativa e le attività extracurricolari 7. il percorso formativo 8. le scelte metodologiche 9. la verifica e la valutazione 10. la partecipazione a spettacoli teatrali e cinematografici, visite guidate e viaggi

d’istruzione 11. il Regolamento d’Istituto, che comprende le norme relative a:

- principi generali - comportamento degli alunni - utilizzo degli spazi scolastici

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- conservazione delle strutture e delle dotazioni - modalità di comunicazione con studenti e genitori - Consiglio d’Istituto - Altri Organi Collegiali.

Informazioni all’utenza sul P.O.F. Pubblicizzazione: durante gli incontri con gli Organi Collegiali e con le famiglie, sul sito Web della scuola Copia: depositata in Presidenza. Duplicazione: depositata in Segreteria. PROGETTAZIONE EDUCATIVA E DIDATTICA Progettazione Educativa Il Collegio Docenti elabora i percorsi formativi che ritiene:

- adeguati ai bisogni dell’utenza e alle esigenze del contesto sociale - coerenti con le finalità enunciate nelle Indicazioni Nazionali per l’elaborazione del

curricolo. Definisce inoltre gli strumenti per la rilevazione della situazione iniziale degli alunni ( colloqui con i docenti della Scuola Primaria, prove d’ingresso disciplinari e trasversali) e la verifica e la valutazione dei percorsi didattici. Tenendo presenti, inoltre, i criteri indicati dal Consiglio d’Istituto, delinea Progetti e attività laboratoriali finalizzti a favorire l’accoglienza, l’orientamento degli studenti e la formazione integrata ( corsi di recupero, consolidamento e potenziamento). Informazioni all’utenza sulla Progettazione Educativa Redazione: entro il mese di ottobre. Pubblicizzazione: durante le riunioni del Collegio dei Docenti. Copia: depositata in Presidenza. Duplicazione: depositata in Segreteria. Progetto Educativo-Didattico E’ definito dal Consiglio di Classe sulla base dei principi generali fissati dal Collegio dei Docenti. Presenta:

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- la situazione di partenza della classe - le Unità di Apprendimento disciplinari, interdisciplinari e multidisciplinari stabilite

dal Consiglio di Classe, in base alle “Linee guida condivise”, suggerite dalle Indicazioni Nazionali per l’elaborazione del curricolo e indicate nel P.O.F. 2007/2008 e succ. intergrazioni

- gli Obiettivi di Apprendimento stabiliti all’interno delle U.A. - I Laboratori/ i Progetti/ le Visite guidate e i Viaggi d’Istruzione/ il Cinema/il

Teatro/le Manifestazioni sul territorio / i Concorsi. - i Procedimenti per favorire il processo di apprendimento e di maturazione:

strategie a livello cognitivo e non cognitivo concordate in sede di Consiglio di Classe

- gli Interventi personalizzati - i Criteri metodologici - i Mezzi e i Sussidi didattici - le tipologie delle Verifiche periodiche disciplinari, interdisciplinari e

multidisciplinari - i Criteri di Valutazione formativa e sommativa - i colloqui con le Famiglie e le modalità da seguire in casi particolari ( scarso

impegno, assenze frequenti, comportamenti inadeguati e/o scorretti…)

Informazioni all’utenza sul Progetto Educativo-Didattico Redazione: entro il mese di novembre Pubblicizzazione: durante le riunioni dei Consigli di Classe e nella prima Assemblea di Classe Copia: depositata in Presidenza Duplicazione: depositata in Segreteria

PARTE II I Servizi Amministrativi

La scuola tutela gli interessi legittimi individuali e instaura un rapporto aperto e collaborativo con l’utenza. A tale scopo, i Servizi Amministrativi, improntati a criteri di economicità, di efficacia e di pubblicità, individuano e garantiscono i seguenti fattori di qualità:

- celerità delle procedure - trasparenza - informatizzazione dei servizi di segreteria - tempi di attesa - flessibilità dell’orario d’ufficio a contatto con il pubblico

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Per garantire un miglior servizio all’utenza, si può derogare agli standard di seguito specificati: Standard delle procedure La distribuzione dei moduli d’iscri8zione, è effettuata “a vista”, tutti i giorni, in orario scolastico antimeridiano e pomeridiano, con la collaborazione del docente referente per l’Orientamento, dei Collaboratori del Dirigente Scolastico, dell’ufficio di Segreteria e mediante pubblicizzazione, con affissione all’Albo e sul relativo Registro di circolari interne. La Segreteria garantisce l’espletamento della procedura d’iscrizione alle classi, in un massimo di 5 minuti dalla consegna delle domande. Il rilascio di certificati è effettuato nel rispetto dell’ordine cronologico delle richieste, entro il tempo massimo di 2 giorni lavorativi. Gli attestati e i documenti sostitutivi del diploma, sono consegnati “a vista”,a partire dal terzo giorno lavorativo successivo alla pubblicazione dei risultati finali. I Documenti di Valutazione degli alunni sono consegnati dal Dirigente Scolastico e dai docenti incaricati, entro 10 giorni dal termine delle operazioni generali di scrutinio. Accoglienza L’ufficio di Segreteria garantisce un orario d’apertura al pubblico, funzionale alle esigenze degli Utenti e del territorio, nei seguenti giorni e ore: mattina: lunedi - mercoledì - venerdì dalle ore 11.00 alle ore 12.30 pomeriggio: martedì dalle ore 16.00 alle ore 18.00 Il Consiglio d’Istituto delibera in merito, sulla base delle indicazioni degli utenti e del territorio. Il Dirigente Scolastico riceve il pubblico il sabato dalle ore 9.00 alle ore 11.00, sia su appuntamento telefonico, sia secondo un orario di massima comunicato con appositi avvisi. La Scuola assicura all’utente la tempestività del contatto telefonico, stabilendo al proprio interno modalità di risposta che comprendano il nome dell’Istituto, il nome e la qualifica di chi risponde, la persona e l’ufficio in grado di fornire le informazioni richieste. Informazione All’ingresso dell’Istituto sono predisposti spazi ben visibili adibiti all’informazione, in particolare:

- orario di servizio dei docenti, con l’indicazione dell’ora di ricevimento settimanale delle famiglie

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- orario, funzioni e dislocazione del responsabile amministrativo che assicura il servizio di ricevimento del pubblico e fornisce informazioni di carattere generale

- orario,funzioni e dislocazione degli assistenti amministrativi che assicurano il servizio di ricevimento del pubblico e forniscono informazioni inerenti i settori della didattica e del personale

- orario, funzioni e dislocazione dei collaboratori scolastici - organigramma degli Uffici ( Presidenza, Segreteria) - organigramma del Consiglio d’Istituto, della Giunta esecutiva e del Comitato di

Valutazione del servizio del personale docente - organico del personale docente e A.T.A. - organigramma dei docenti collaboratori del Dirigente Scolastico e referenti delle

Funzioni Strumentali - Albo d’Istituto Sono inoltre disponibili ulteriori spazi per:

- bacheca sindacale - bacheca dei docenti - bacheca degli alunni Presso l’ingresso della scuola e gli uffici, sono presenti operatori scolastici in grado di fornire all’utenza le prime informazioni per la fruizione del servizio. Il Regolamento interno d’Istituto, è pubblicizzato mediante affissione all’Albo della scuola. Trasparenza Al fine di assicurare la trasparenza dell’attività amministrativa e di favorirne lo svolgimento imparziale, è riconosciuto a chiunque vi abbia interesse per la tutela di situazioni giuridicamente rilevanti, il diritto di accesso ai documenti amministrativi, secondo le modalità previste dall’art. 22 della Legge 241/’90. L’accesso ai documenti amministrativi costituisce un diritto del cittadino che può essere esercitato nei confronti di tutte le Pubbliche Amministrazioni. L’esercizio di tale diritto consiste nella richiesta di prendere visione dei documenti ed eventualmente riceverne copia.

PARTE III

Condizioni ambientali della scuola L’Istituto Comprensivo “San Giovanni Bosco – A. Manzoni” è ubicato in via Montessori e si sviluppa su un unico corpo destinato alle attività disciplinari, interdisciplinari e laboratoriali. Si cerca di rendere l’ambiente scolastico pulito ed accogliente, garantendo condizioni d’igiene costante, per merito del personale ausiliario.

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La scuola s’impegna, in particolare, a sensibilizzare e sollecitare L’Ente Locale, al fine di garantire agli alunni l’igiene e la sicurezza interna ed esterna, mediante interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, controllo e adeguamento delle strutture alle norme vigenti , fornitura di arredo scolastico. La scuola è dotata dei seguenti fattori di qualità riferibili alle condizioni ambientali:

- n. 20 aule destinate alle attività didattiche e provviste delle dotazioni di corredo (banchi, cattedra, lavagna, attaccapanni)

- n. 5 aule di varia grandezza, destinate alle attività didattiche speciali (aule di musica, di tecnologia, di scienze, di sostegno e integrazione, di lettura/biblioteca)

- n. 2 laboratori d’informatica ciascuno con 16 postazioni alunno e 1 computer, con postazione centrale per il docente

- n. 1 auditorium con 99 poltroncine , utilizzato per rappresentazioni teatrali, concerti, lezioni, assemblee e riunioni .L’auditorium è provvisto di ingresso anche dall’esterno

- n. 1 palestra coperta provvista di servizi e spogliatoi. La palestra è provvista anche di ingresso esterno

- impianti sportivi all’aperto: possono essere utilizzati contemporaneamente da diverse squadre a seconda delle discipline praticate ( pallavolo, pallacanestro, atletica leggera)

- n. 1 ambulatorio medico attrezzato - n 1. sala professori

Uffici e locali amministrativi: - n. 1 ufficio Presidenza - n. 2 uffici di Segreteria Locali di servizio:

- n. 2 locali per ausiliari - n. 1 locale per archivio - n. 15 servizi igienici suddivisi fra bagni alunni, bagni alunne e bagni professori.

E’presente anche un bagno speciale per alunni portatori di handicap. La scuola è provvista di scale di sicurezza esterne e di una rampa d’accesso per gli alunni portatori di handicap. All’esterno la scuola è dotata di ampi spazi adibiti a giardino. E’presente inoltre uno spazio recintato adibito a parcheggio macchine del personale.

PARTE IV Procedura dei reclami I reclami possono essere espressi in forma orale, scritta, telefonica e devono contenere generalità, indirizzo e reperibilità del proponente. I reclami orali e telefonici devono, in seguito, essere sottoscritti. I reclami anonimi non sono presi in considerazione.

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Il Dirigente Scolastico, dopo aver esperito ogni possibile indagine in merito all’oggetto del reclamo, risponde, sempre in forma scritta, con celerità, attivandosi per rimuovere le cause che hanno provocato il reclamo. Qualora il reclamo non sia di competenza del Dirigente Scolastico, al reclamante sono fornite indicazioni circa il corretto destinatario. Valutazione del servizio Allo scopo di raccogliere elementi utili alla valutazione del servizio, il Collegio dei Docenti può predisporre un questionario rivolto ai genitori e al personale sugli aspetti organizzativi, didattici e amministrativi del servizio. Al termine di ciascun anno scolastico, il Collegio dei Docenti redige una relazione sull’attività formativa della Scuola che è sottoposta all’attenzione del Consiglio d’Istituto.

PARTE V Attuazione Le indicazioni contenute nella presente Carta dei Servizi si applicano fino a quando non intervengano, in materia, disposizioni modificative contenute nei Contratti Collettivi o in norme legislative. Il Ministero della Pubblica Istruzione cura, con apposita direttiva, i criteri di attuazione della presente Carta.

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A U T O V A L U T A Z I O N E D ' I S T I T U T O

Destinatari:

Docenti, alunni e genitori dell’Istituto Comprensivo

Durata del progetto:

Annuale

Tempi di realizzazione:

Seconda parte dell'anno scolastico

Settori interessati:

Rapporti con l'utenza / Progetti / Servizi

Relazioni con i principi guida del P.O.F.:

Migliorare la qualità del piano dell'Offerta Formativa

Finalità educative:

Verificare se l’Offerta Formativa corrisponde alle esigenze dell'utenza e ai principi guida del POF

Modalità operative:

Somministrazione di questionari Monitoraggio da parte delle due insegnanti della Funzione Strumentale Area 1 di tutto il processo

Strumenti:

Questionari

Verifica e prodotti finali:

Raccolta dei dati emersi dal monitoraggio e stesura di una relazione finale sugli esiti

Risorse umane:

Docenti interni

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INDICE PERCHE’ IL POF?

PREMESSA

PROGETTAZIONE DI ISTITUTO

ORGANIZZAZIONE GENERALE

-Carta d’identità dell’Istituto Comprensivo -Popolazione scolastica -Contesto socio-economico-culturale

ASPETTI ORGANIZZATIVI E RISORSE UMANE

-Analisi dei bisogni -Organi Reali -Funzioni Strumentali al POF -Ambiti Operativi e Linee di Attuazione -Supporti Organizzativi al POF -Formazione - Aggiornamento dei Docenti -Integrazione degli alunni diversamente abili -Rapporti Scuola - Famiglia -Rapporti Scuola - Territorio -Organizzazione Funzionale -Consiglio d’Istituto -Comitato di valutazione del servizio -Calendario Scolastico -Orario degli Uffici -Orario delle Lezioni

SCUOLA DELL’INFANZIA E PRIMARIA

INTERCULTURA

OFFERTA FORMATIVA

CONTINUITA’ EDUCATIVA

FINALITA’

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SCELTE DIDATTICHE

-Uscite didattiche -Progetti curricolari -Progetti di Istituto -Iniziative

SCELTE ORGANIZZATIVE

-Tempo scuola per gli alunni -Piano annuale delle attività per docenti -Formazione delle classi -Assegnazione dei docenti ai plessi e alle classi -Assegnazione delle aule

DATI STATISTICI

-Commissioni -Responsabili dei laboratori -Figure RSU -Figure incarichi di sicurezza -Consigli di intersezione -Consigli di interclasse VALUTAZIONE DI SISTEMA

SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO

OFFERTA FORMATIVA

-Coordinamento Didattico -Accoglienza -Orientamento Scolastico Classi prime - seconde -Orientamento Scolastico Classi terze -Profili in Uscita -Obiettivi Formativi Generali -Organizzazione Didattica -Articolazione dell’Offerta Formativa -Attività Inter/Multidisciplinari -Conduzione didattica -Valorizzazione delle Eccellenze -Interventi di recupero e sostegno -Metodologie e strumenti -Verifica e Valutazione

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AMPLIAMENTO OFFERTA FORMATIVA

-Progetti didattici extra curricolari -Patente ECDL -Visite Guidate e Viaggi d’Istruzione -Cineforum e Spettacoli Teatrali

RISORSE MATERIALI E SERVIZI ALL’UTENZA

-Logistica e laboratori

REGOLAMENTO INTERNO DI ISTITUTO

I. Principi generali II. Comportamento Alunni III. Utilizzo degli spazi scolastici – Laboratori – Palestra IV. Conservazione Strutture e Dotazioni

V. Modalità di Comunicazione con Studenti e Genitori VI. Consiglio di Istituto VII. Altri Organi Collegiali VIII. Norme Finali

PATTO DI CORRESPONSABILITA’

CARTA DEI SERVIZI

-Scelte Organizzative Fondamentali

PARTE I PARTE II PARTE III PARTE IV PARTE V AUTOVALUTAZIONE D’ISTITUTO