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IN25PAROLE F acciamo un po’ di clas- sifiche dei libri più belli dell’anno appena passa- to. Cominciamo con la categoria esordienti. Qui il premio ex aequo va a Marco Marsullo per Atletico Minaccia Football Club, sto- ria di un Mourinho dei poveri nella Campania più sperduta, e a Stefano Marelli per Altre stelle uruguaya- ne, gli splendori e le miserie di un simpatico avventuriero, un antieroe dei due mondi la cui esistenza percorre quasi per intero il secolo scorso. Sono due romanzi che parlano (anche) di calcio e lo fanno in una maniera che fa venire in mente John Cheever. Cheever dopo aver assistito a una partita di baseball scrisse nel suo diario: «Penso che il compito di uno scrittore americano non sia di descrivere gli scrupoli di una donna colta in adulterio mentre guarda la pioggia fuori dalla finestra, ma di descrivere quattrocento perso- ne sotto le luci di uno stadio che cercano di toccare una palla finita fuori campo. Questo è un rito». Sostituite il baseball con il calcio e lo scrittore americano con lo scrittore italiano, e capirete quello che voglio dire (ma anche i ro- manzi di adulterio sono molto belli). Per la categoria «Camilleri», nel senso dell’omonimo maestro che costituisce una ca- tegoria a sé stante, vince il bel romanzo stori- co La rivoluzione della luna. Una storia da cui non è ancora stato tratto un film e la cosa mi meraviglia. Per la categoria «Bradbury», nel senso di Ray Bradbury (uno scrittore che sta tra Omero ed Elvis Presley) e fa anche lui categoria a sé, vince i Cento racconti. La sorpresa dell’anno è Enrico Van- zina con il neochandleriano Il gi- gante sfregiato, dove campeggia una Roma inedita e cruenta («La città era diventata l’immensa scenografia di una commedia che non va in sce- na») e contiene la più bella battuta dell’anno di un romanzo italiano: «Un colore inutile, il biondo» (la dice un vecchio pittore). Il miglior romanzo sociale, quello che rappre- senta in maniera bruciante e più esatta come stanno le cose, il sentimento collettivo di que- sto periodo, è Lavoro a mano armata di Pierre Lemaitre. E, al di là di tutto, è un bellissimo thriller. Per il premio alle frasi migliori vince Julian Barnes che in Livelli di vita (il suo lungo addio alla moglie Pat Kavanagh) ne scrive almeno due indimenticabili: «Ci si sposa per prose- guire la conversazione» e la morte «è solo l’universo che fa il suo mestiere». Nella categoria romanzi di antiquariato (con, cioè, almeno un secolo alle spalle), premio a Un dramma nella scuola, l’AntiCuore di Ed- mondo De Amicis. Ricordati di vivere di Claudio Martelli vince nella sezione saggistica. Eccone tre flash. Cra- America 1926, Età del jazz,un’ondatadicommedieerotiche: «Le allieve delle scuole di buone maniere gremivanoiloggioniperscoprirecom’era romanticoesserelesbica». Mipiacecome scriveMariAccardi,l’hogiàdetto unavoltaeloripeto:haunabuffoneria contagiosa,unmodoscanzonato diguardarelecose. Vonnegut:«Come tutti, scrivo nella segreta e utopistica speranza di cambiare il mondo». Barth: «Non tutti, Kurt; ad alcuni basta riuscire a raccontare una storia». GOODLUCK &GOODBYE di Francis Scott Fitzgerald Donzelli ILPOSTOPIÙSTRANO DOVEMISONO INNAMORATA di Mari Accardi Terredimezzo L’ALGEBRA EILFUOCO di John Barth Minimum fax PremioRomanzodell’anno.Thewinneris... In finale: Dicker, La verità sul caso Harry Quebert, Cain, La ragazza dei cocktail e O’Brien, Ragazze di campagna Piaceri Libri / di Antonio D’Orrico Ritrattod’autrice Edna O’Brien è nata in Irlanda nel 1930. La casa editrice Elliot ha appena pubblicato la sua autobiografia, Country girl. Nell’altra pagina, Giorgio Scerbanenco. RAGAZZEDI CAMPAGNA di Edna O’Brien (Elliot) SETTE |01—03.01.2014 90

Pagine Da Sette.N.1.Del.03.01.2014

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IN 25 PAROLE

Facciamo un po’ di clas-sifiche dei libri più bellidell’anno appena passa-to. Cominciamo con la

categoria esordienti. Qui il premioex aequo va a Marco Marsullo perAtletico Minaccia Football Club, sto-ria di un Mourinho dei poveri nellaCampania più sperduta, e a StefanoMarelli per Altre stelle uruguaya-ne, gli splendori e le miserie di unsimpatico avventuriero, un antieroedei due mondi la cui esistenza percorre quasiper intero il secolo scorso. Sono due romanziche parlano (anche) di calcio e lo fanno in unamaniera che fa venire in mente John Cheever.Cheever dopo aver assistito a una partita dibaseball scrisse nel suo diario: «Penso che ilcompito di uno scrittore americano non sia didescrivere gli scrupoli di una donna colta inadulterio mentre guarda la pioggia fuori dallafinestra, ma di descrivere quattrocento perso-ne sotto le luci di uno stadio che cercano ditoccare una palla finita fuori campo. Questo èun rito». Sostituite il baseball con il calcio e loscrittore americano con lo scrittore italiano, ecapirete quello che voglio dire (ma anche i ro-manzi di adulterio sono molto belli).Per la categoria «Camilleri», nel sensodell’omonimo maestro che costituisce una ca-tegoria a sé stante, vince il bel romanzo stori-co La rivoluzione della luna. Una storia da cuinon è ancora stato tratto un film e la cosa mi

meraviglia.Per la categoria «Bradbury», nelsenso di Ray Bradbury (uno scrittoreche sta tra Omero ed Elvis Presley)e fa anche lui categoria a sé, vince iCento racconti.La sorpresa dell’anno è Enrico Van-zina con il neochandleriano Il gi-gante sfregiato, dove campeggia unaRoma inedita e cruenta («La cittàera diventata l’immensa scenografiadi una commedia che non va in sce-

na») e contiene la più bella battuta dell’annodi un romanzo italiano: «Un colore inutile, ilbiondo» (la dice un vecchio pittore).Il miglior romanzo sociale, quello che rappre-senta in maniera bruciante e più esatta comestanno le cose, il sentimento collettivo di que-sto periodo, è Lavoro a mano armata di PierreLemaitre. E, al di là di tutto, è un bellissimothriller.Per il premio alle frasi migliori vince JulianBarnes che in Livelli di vita (il suo lungo addioalla moglie Pat Kavanagh) ne scrive almenodue indimenticabili: «Ci si sposa per prose-guire la conversazione» e la morte «è solol’universo che fa il suo mestiere».Nella categoria romanzi di antiquariato (con,cioè, almeno un secolo alle spalle), premio aUn dramma nella scuola, l’AntiCuore di Ed-mondo De Amicis.Ricordati di vivere di Claudio Martelli vincenella sezione saggistica. Eccone tre flash. Cra-

America 1926, Età del

jazz, un’ondata di commedie erotiche:

«Le allieve delle scuole di buonemaniere

gremivano i loggioni per scoprire com’era

romantico essere lesbica».

Mi piace come

scriveMari Accardi, l’ho già detto

una volta e lo ripeto: ha una buffoneria

contagiosa, unmodo scanzonato

di guardare le cose.

Vonnegut: «Come

tutti, scrivo nella segreta e utopistica

speranza di cambiare il mondo». Barth:

«Non tutti, Kurt; ad alcuni basta riuscire

a raccontare una storia».

GOODLUCK

&GOODBYE

di Francis Scott

Fitzgerald

Donzelli

IL POSTOPIÙ STRANO

DOVEMI SONO

INNAMORATA

di Mari Accardi

Terre di mezzo

L’ALGEBRA

E IL FUOCO

di John Barth

Minimum fax

PremioRomanzodell’anno. Thewinner is...In finale: Dicker, La verità sul caso Harry Quebert, Cain,La ragazza dei cocktail e O’Brien, Ragazze di campagna

Piaceri Libri / di Antonio D’Orrico

Ritratto d’autrice

Edna O’Brien è nata in

Irlanda nel 1930. La

casa editrice Elliot ha

appena pubblicato la sua

autobiografia, Country girl.Nell’altra pagina, Giorgio

Scerbanenco.

RAGAZZEDI

CAMPAGNA

di Edna O’Brien

(Elliot)

SETTE | 01—03.01.201490