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Servizio a cura di Arturo Chiurazzi e Sergio Sfondrini Alla vigilia di Expodental e dei grandi appuntamenti scientifici d’autunno facciamo il punto sulle principali novità e tendenze che la prima parte dell’anno ha evidenziato clinica e ricerca panoramica sul DENTALE S iamo ormai al giro di boa del 2011, i mesi trascorsi hanno avuto come punti di riferimento in- discussi gli appuntamenti di Colo- nia e di Rimini, in occasione degli Amici di Brugg. In Germania, come del resto suc- cede da tempo ogni due anni, ab- biamo visto il mondo, incontra- to gli operatori più importanti e le produzioni industriali prove- nienti da Europa, America ed an- che Asia. Infatti è venuta ormai l’ora di considerare la produzione odontoiatrica in paesi come l’In- dia, la Cina e la Corea del sud, di tutto rispetto e in grado di compe- tere con la tradizione scientifica dell’occidente. Ma, ed è quello che conta di più, siamo stati in grado di farci un’idea di sintesi su come si sta evolven- do la tecnologia che avranno a di- sposizione i nostri studi e i labo- ratori di domani. L’uso di materia- li fino a ieri raramente impiegati, ad esempo lo zirconio, o di siste- mi inesplorati come l’uso del laser 20

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Servizio a cura di Arturo Chiurazzi e Sergio Sfondrini

Alla vigilia di Expodental e dei grandi appuntamenti scientifici d’autunno facciamo il punto sulle principali novità e tendenze che la prima parte dell’anno ha evidenziato

c l i n i c a e r i c e r c a

panoramicasul DENTALE

Siamo ormai al giro di boa del 2011, i mesi trascorsi hanno

avuto come punti di riferimento in-discussi gli appuntamenti di Colo-nia e di Rimini, in occasione degli Amici di Brugg.In Germania, come del resto suc-cede da tempo ogni due anni, ab-biamo visto il mondo, incontra-to gli operatori più importanti e le produzioni industriali prove-nienti da Europa, America ed an-che Asia. Infatti è venuta ormai l’ora di considerare la produzione

odontoiatrica in paesi come l’In-dia, la Cina e la Corea del sud, di tutto rispetto e in grado di compe-tere con la tradizione scientifica dell’occidente.Ma, ed è quello che conta di più, siamo stati in grado di farci un’idea di sintesi su come si sta evolven-do la tecnologia che avranno a di-sposizione i nostri studi e i labo-ratori di domani. L’uso di materia-li fino a ieri raramente impiegati, ad esempo lo zirconio, o di siste-mi inesplorati come l’uso del laser

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l’Implantologia:un motore dell’innovazionein odontoiatria

Tutte le statistiche testimoniamo il gradimento crescente dei pazienti per le tecniche implantari cui sempre si fa più ricorso per ottenere recupero funzionale ed estetico. L’implantologia è sostenuta da un’intensa attività di ricerca da parte dell’accademiae dell’industria dentale

Per quasi ogni necessità di tratta-mento odontoiatrico è realizzabi-

le una soluzione protesica a suppor-to implantare. Oltre al classico mate-riale per impianti, vale a dire il tita-nio, acquista sempre più importanza lo zirconio. Impianti in ceramica inte-grale, mesostrutture e corone, sovra-strutture sostenute da ponti, possono essere prodotti a partire da processi Cad/Cam. Anche perni standard ven-gono prefabbricati con titanio o zirco-nio e possono essere impiegati per re-stauri in cemento o protesi telescopi-

EFFETTI SULL’ORGANIZZAZIONEOltre che dai laboratori dentali, le co-struzioni personalizzate di impian-ti vengono sempre più proposte an-che da centri di fresatura industriali. Ditte specializzate dell’industria den-tale offrono addirittura la costruzione e la produzione di complesse protesi. Il laboratorio risparmia così ulteriore tempo utile che può, ad esempio, im-piegare per la successiva lavorazio-ne con ceramiche o materiali plastici. A causa della progressiva necessità di fare rete dei membri che compon-gono il team odontoiatrico – dentisti, odontotecnici e industria – gli impian-ti forniscono a tutti gli effetti impulsi significativi all’obiettivo della qualità. La produzione esterna di protesi montate su impianti può offrire van-taggi a livello logistico e finanziario. Dal punto di vista del laboratorio, gli investimenti sono molto diminuiti: es-si riguardano scanner adeguati e re-lativi software di costruzione, grazie ai quali l’odontotecnico è in grado di digitalizzare l’impronta in cera fini-ta e programmare in maniera perfet-ta l’implantoprotesi. Come nuova va-riante di costruzione di implantopro-tesi sostenuta da Cad/Cam sono sta-ti sviluppati procedimenti ottico-digi-

che. Grazie a moderni processi di fre-satura digitale viene proposta, come alternativa, una progressiva persona-lizzazione delle sovrastrutture: oggi è già possibile costruire perni composti da uno o due pezzi che vengono adat-tati ai bordi gengivali.

Gli impianti forniscono a tutti gli appartenenti al team odontoiatrico impulsi significativi al

raggiungimento della qualità

in medicina, abbiamo visto che di-venteranno pane quotidiano per il nostro lavoro, e non in un doma-ni assai lontano, ma terribilmen-te vicino.Avremo la forza di effettuare gli in-vestimenti necessari per rimanere al passo con una avanzata tecni-ca così prepotente? Certamente, se ne saremo capaci, ciò vorrà di-re sopravvivere e proseguire nella professione nel modo migliore.Da Colonia a Rimini, dal mondo all’Italia. Alle assise degli Amici di Brugg abbiamo trovato le soli-te affluenza, cordialità, insegna-menti sul lavoro ordinario, da uti-lizzare, come dicono loro, già dal lunedì successivo nel proprio stu-dio. Ma anche qui abbiamo senti-to parlare di futuro, come dell’im-piego delle cellule staminali o di nuove tecniche protesiche ed im-plantologhe fino a poco tempo fa impensabili.Nelle pagine seguenti abbiamo cercato di segnalare (questo il no-stro compito, non più di questo) le principali novità o almeno quello di cui si parlava di più nei corrido-io della Koln Messe e della Fiera di Rimini.

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tali che non hanno bisogno di un mo-dello di gesso. In questo caso l’im-plantoprotesi viene progettata diret-tamente grazie a uno scanner digita-le e successivamente realizzata con la tecnica della fresatura. Particola-re attenzione deve essere rivolta al-la perfetta bilanciatura di tutte le fasi del processo digitale.

LA DIAGNOSTICAOggi i progressi dell’implantologia sono strettamente collegati agli svi-luppi diagnostici. Ecco, quindi, che processi di navigazione radiografi-ci tridimensionali in combinazione

con impronte di gesso laser-scan e un software sofisticato di costruzio-ne offrono al dentista un’ottimale sicurezza a livello di pianificazione per interventi implantologici. Anche in casi difficili è possibile riprodur-re precise immagini 3D della strut-tura ossea, in particolare grazie al-la tomografia volumetrica digitale, ormai accessibile economicamen-te anche a piccoli studi odontoiatri-ci. Grazie al 3D e in collegamento con moderni software di progettazio-ne e costruzione, gli implantologi so-no in grado di ottenere modelli di la-vorazione stereolitografici estrema-

mente precisi, che consentono una esatta e mai finora conosciuta pre-parazione del sito implantare e del posizionamento dell’impianto. L’in-dustria dentale mette a disposizione del dentista una gamma di potenti metodi di imaging e software che, grazie all’impiego degli standard in-ternazionali, possono essere usati in maniera compatibile. Infine la ricer-ca nelle biotecnologie ha permesso enormi passi in avanti nelle tecniche implantologiche. Tra questi gli studi per l’osteointegrazione e la rigenera-zione ossea che fanno uso di cellu-le staminali.

Energy Park per Nobel Biocare

Una serata all’insegna dell’intrattenimento e della convivialità ha permesso agli invitati di apprezzare la modernità della nuova sede di Nobel Biocare e degli spazi studiati per rendere il luogo di lavoro a misura d’uomo

Lasciata la storica sede di Agra-te Brianza, Nobel Biocare da giu-

gno 2011 ha scelto per la propria se-de una location moderna e tecnolo-

gica che esprime pienamente gli obiettivi aziendali nel parco tec-nologico Energy Park a Vimer-cate.Oltre che per gli spazi opera-tivi attentamente studiati, la nuova sede si distingue so-prattutto per il Training Cen-ter costituito da una sala plenaria che può ospitare fino a 150 persone. Inol-tre, la sala può essere sud-divisa in tre sale distinte mediante un moderno si-

stema di pannellature ad alto isola-mento acustico, permettendo così lo svolgimento contemporaneo di più corsi. La moderna dotazione preve-de una cabina integrata per la tra-duzione simultanea, nonché attrez-zature audiovisive all’avanguardia per la registrazione e la successiva trasmissione degli eventi.

EFFICIENZAORGANIZZATIVAE RISPETTODELL’AMBIENTENel commentare il trasferimento di sede, Daniele Di Cesare, Presidente e Amministratore Delegato di Nobel Biocare, ha così affermato: “La scel-

Daniele Di Cesare,Presidente e AmministratoreDelegato di Nobel Biocare

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L’evoluzione del Cad/Camin odontoiatria

Procedure sempre più sofistica-te giocano un ruolo ormai deter-

minante nella giornata lavorativa de-gli studi odontoiatrici e dei laboratori odontotecnici. Questo vale in partico-lare riguardo a questioni concernen-ti la precisa modellazione e fabbri-cazione di protesi classiche o a sup-porto implantare. Nell’ultimo decen-nio i dati concernenti i soli restau-

ri in ceramica sono decine di milio-ni. Indubbiamente un successo della moderna tecnologia Cad/Cam. L’im-portanza attribuita ai processi digita-li offre al team composto dal denti-sta e dall’odontotecnico opportunità che si possono definire senza esage-razione rivoluzionarie. Oggi i profes-sionisti del dentale possono dispor-re di metodi digitali che consentono

Lo sviluppo della tecnologia Cad/Cam apre nuove prospettive all’implantologia e alla protesi. Questa tecnica, unita alle radiografie digitali, offre un ventaglio di possibilità sempre maggiori agli studi dentistici e ai laboratori odontotecnici

ta da parte di Nobel Biocare Italiana di trasferire la propria sede all’inter-no del nuovo parco tecnologico di Vi-mercate conferma il nostro impegno nella ricerca e sviluppo di soluzioni sempre più innovative e in grado di rispondere alle esigenze dei profes-sionisti del settore dentale e dei lo-ro pazienti in modo mirato e al pas-so coi tempi. Lo sviluppo tecnologico interessa anche il mondo dell’odon-toiatria e Nobel Biocare si propone in questo ambito come un partner affidabile e costantemente rivolto all’innovazione. All’interno delle in-frastrutture tecnologicamente avan-zate presenti all’Energy Park, Nobel

Biocare avrà la possibilità di offrire ai propri clienti un esclusivo e inno-vativo Training Center e ai propri col-laboratori un ambiente di lavoro mo-derno ed ergonomico. La nuova se-

Nobel Biocare avrà la possibilità di offrire ai propri clienti un esclusivo

e innovativoTraining Center

de rappresenta quindi il connubio tra funzionalità operativa e rispetto dei valori economici dei nostri tempi, in linea con l’immagine di intrapren-denza e rispetto dell’ambiente e del-le persone che da sempre contraddi-stingue la nostra azienda. Ecco per-ché riteniamo che le caratteristiche offerte dalla nuova sede risponda-no in modo ideale ai nostri obiettivi: essere leader a livello internaziona-le con prodotti e procedure tecnolo-gicamente avanzati che permettano a tutti di avere un sorriso sano, bel-lo e funzionale”.

A.B.

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una progettazione e costruzione per-fetta nonché economica di strutture per ponti e corone fino a comples-se strutture protesiche supportate da impianti.

UNA TECNOLOGIA AFFERMATADa anni ormai la tecnologia Cad/Cam si sta evolvendo grazie a un in-tenso lavoro di ricerca e sviluppo da parte della scienza e dell’industria odontoiatrica. I procedimenti di ri-costruzione della cavità orale hanno ormai preso piede in molti studi den-tistici e laboratori e hanno fornito im-pulsi significativi alle discipline lega-te a protesi e implantologia. Nel campo della produzione di re-stauri dentali supportata dal Cad/Cam, dopo un’adeguata preparazio-ne del materiale, le superfici dei den-ti preparati nonché degli eventua-li denti periferici e antagonisti ven-gono rilevate digitalmente in 3D, af-finché possano essere elaborate al computer. Questo può accadere tra-mite un processo digitalizzato intrao-rale, che si pone in alternativa all’im-pronta tradizionale.

TECNICHE DI RILEVAZIONE INTRAORALEPer effettuare una rilevazione intra-orale senza contatto delle superfici dentali, negli ultimi anni l’industria dentale ha sviluppato innovativi si-stemi di apparecchiature opto-elet-troniche. Esse sono in grado di con-densare in un unico modello di dati i perni moncone o i denti ripresi da di-verse angolazioni, insieme con le co-

ordinate spaziali calcolate da nume-rose singole misurazioni. Riguardo a tali modelli di calcolo è necessario, in alcuni casi, apportare delle corre-zioni a causa delle condizioni in cui versa il tessuto molle del paziente o per via delle differenti trasparenze delle superfici dentali, al fine di ga-rantire l’indispensabile precisione di calcolo. In alternativa ai procedimenti intrao-rali senza contatto, oggigiorno – ma

Oltre alle ceramiche ossidanti, in particolare lo zirconio, le strutture

vengono realizzate anche in titanio o in cobalto

cromato

PROTESI DIGITALIL’impronta tradizionale e la realizzazione del modello sono tra i processi più laboriosi e delicati sia per lo studio dentistico dentale che per il laboratorio odontotecnico. La modellatura digitale facilita la precisione del lavoro, minimizza le fonti d’errore e accresce la soddisfazione dei pazienti.

Negli ultimi anni in numerosi campi medici si sono afferma-

te le tecnologie digitali. La produ-zione di restauri dentali con il me-todo Cad/Cam è una pratica ormai consolidata in molti laboratori den-tistici. Con CEREC Connect di Siro-na il modello analogico, inteso come la catena di processi dal rilevamen-to dell’impronta convenzionale nel-lo studio dentistico fino alla realizza-zione del modello in gesso nel labo-ratorio odontotecnico, viene supera-to e in gran parte digitalizzato dando vita a un nuovo flusso di processo tra odontoiatra e odontotecnico. Meno fasi di lavoro nello studio e nel laboratorio significano più sicu-rezza, infatti le conseguenze positi-ve della digitalizzazione sono: nes-suna inesattezza dovuta al materia-le o al suo impiego; nessuna misce-lazione scorretta né scarso rispetto

dei tempi di miscelazione, impron-ta e indurimento; niente disinfezio-ne, confezionamento e immagazzi-namento; nessuna dilatazione e re-trazione incontrollata del materiale dell’impronta durante il trasporto.

IL PROCESSO DIGITALE DI PRODUZIONE DEL MODELLOL’impronta digitale con CEREC Con-nect è il metodo preciso e innovativo di rilevamento dell’impronta. I dati rilevati per via endorale dall’odonto-iatra vengono convertiti in un model-lo di dati 3D e trasmessi direttamen-te on line al laboratorio odontotec-

anche in futuro – impronte di mate-riali molto pregiati formano il percor-so classico verso il modello digita-le. Un master cast ricavato da un’im-pronta viene registrato successiva-mente a livello ottico-extraorale in 3D. Al riguardo, attualmente esisto-no numerosi e precisi laser scanner e software Cad creati appositamen-te. Tali sistemi vengono collegati e in-tegrati opzionalmente grazie a nuovi sviluppi di procedimenti di imaging.

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nico. In questo modo, per numerosi casi di restauro non è più necessa-ria l’impronta tradizionale, un’opera-zione che risulta sgradita a molti pa-zienti. La tecnica moderna di produ-zione centrale del modello e inLab offrono quindi flessibilità al labora-torio odontotecnico nella produzione del restauro, sia tramite il proprio si-stema inLab, sia tramite la collabo-razione di laboratori inLab o la pro-duzione centralizzata. La produzione con il metodo convenzionale è possi-bile anche con CEREC Connect.

Il medico usufruisce oggi di una va-sta gamma di metodi di imaging e di software user-friendly, che posso-no essere impiegati in modo versati-le grazie agli standard internazionali Dicom utilizzati. Da citare, in partico-lare, la tomografia computerizzata e la tomografia volumetrica, grazie al-la quale, i progetti di impianti posso-no essere realizzati in maniera preci-sa con l’aiuto del Pc. Attuali metodi digitali di progettazione rafforzano

la già stretta collaborazione fra den-tista e odontotecnico nel campo del-le misure terapeutiche implantologi-che o protesiche. Moderni programmi Cad calcolano i dati digitali ricavati dai perni, dai pi-lastri degli impianti o delle impron-te in gesso riguardo a situazioni cli-niche complesse. Anche aspetti oc-clusali di denti antagonisti o pe-riferici, fino a un’intera campio-natura di punti di contatto pos-sono così essere creati al com-puter. Funzioni personalizza-te, come ad esempio uno spa-zio di scorrimento che il dentista gestisce in maniera del tutto au-tonoma, permettono di realizzare strutture per corone e ponti trami-te la tecnica di fresatura Cad/Cam e Cnc.

I MATERIALIAl riguardo, la tecnologia Cad/Cam dispone di una gamma di materia-li sempre più vasta: oltre alle cera-miche ossidanti – in particolare la zirconia – le strutture vengono rica-vate anche dal titanio o dal cobal-to cromato. In questo campo ha avuto succes-so una divisione del lavoro fra il la-boratorio odontotecnico e un centro di fresatura industriale esterno, specializzato nella lavorazione di materiali me-tallici che richiedono una tec-nica altamente sofisticata. Og-gi imprese del settore dentale spe-cializzate offrono addirittura la co-

I procedimenti di ricostruzione Cad/Cam

hanno ormai preso piede in molti studi dentistici e laboratori e hanno fornito

impulsi significativi a protesi e implantologia

struzione e produzione di complesse strutture web-supported o sostenute da ponti, cosicché il laboratorio può in seguito concentrarsi interamente sulla finitura in ceramica o in mate-riale plastico. Oltre a questi procedimenti sottratti-vi indiretti, che producono protesi di materiale grezzo tramite Cad/Cam, nella protesi vengono impiegati an-che processi additivi diretti. Tecnolo-gie cosiddette rapid-prototyping con-sentono di realizzare direttamente tramite il programma Cad un prototi-po con diversi materiali di ceramica, plastica o metallo. Grazie a moderni procedimenti – come sinterizzazio-ne laser, stereolitografia o fused-de-position-modelling – possono esse-re applicati i necessari strati di ma-teriale in maniera successiva e con alta precisione fino alla forma finale del restauro, senza il bisogno di ese-guire prima un’impronta.

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to canalare, gli endodontisti posso-no ricorrere a interventi di microchi-rurgia mininvasiva e perfino a tratta-menti per complesse lesioni endo-pa-rodontali.

SISTEMI DI VISUALIZZAZIONEGrazie ad una collaborazione inten-sa e protrattasi negli anni tra esper-ti in campo endodontico e aziende dell’industria dentale, oggi esisto-no strumenti e materiali molto sofi-sticati, che consentono di diagnosti-care e soprattutto di trattare meglio le lesioni del canale radicolare. I mo-derni sistemi di visualizzazione, ad esempio, consentono di rappresen-tare con esattezza il canale radicola-re e permettono sia di misurare con apparecchi endometrici il canale ra-dicolare fino all’apice, sia di control-lare con esattezza le posizioni delle lime nel corso della preparazione. In campo endodontico avanzano anche la radiografia digitale e la tomografia

Le videocamere intraorali ad alta risoluzione sono

utilissime non solo ai fini diagnostici, ma anche per documentare l’andamento

del trattamento

volumetrica. Le videocamere intrao-rali ad alta risoluzione sono utilissi-me non solo ai fini diagnostici, ma anche per documentare l’andamento del trattamento. Un altro trend importante riguarda la preparazione meccanica del canale radicolare, a cui si ricorre sempre più spesso. Soprattutto i profili delle lime definiti al computer, con l’ottimizza-zione della conicità e dell’angolo di taglio, aumentano la sicurezza e l’ef-ficienza. Le moderne leghe in nichel-titanio o titanio-niobio hanno note-

Con l’endodonzia per conservarei denti naturali

Con i trattamenti endodontici più avanzati le chance di conservazione dei denti naturali crescono, i pazienti rimangono più soddisfatti e, in ultima battuta, lo studio dentistico ne beneficia

Gli interventi endodontici offrono le premesse per la conservazio-

ne a lungo termine e sostenibile dei denti naturali. Cresce quindi l’impor-tanza di questa branca dell’odontoia-tria, anche perché la nostra società diventa sempre più anziana. Con una percentuale di successo dell’85% dei trattamenti endodontici effettuati a regola d’arte, l’endodonzia è da tem-po una voce presente nelle proposte terapeutiche di molti studi odontoia-trici e, inoltre, offre un ampio campo di attività agli specialisti. La gamma dei metodi offerti oggi dal-la terapia conservativa comprende la preparazione manuale o meccanica

del canale radicolare, efficaci proce-dimenti di irrigazione per la disinfe-zione e moderni strumenti e mate-riali di otturazione. Adesso è possibi-le trattare perfino i denti frontali con fratture corono-radicolari, anche con avanzatissimi perni radicolari. E qua-lora sia necessario un ritrattamen-

L’endodonzia riveste un’importanza cruciale

nell’odontoiatria preventiva e conservativa

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L’utilizzo della ceramicain odontoiatria

I processi digitali sono sempre più presenti nell’odontoiatria estetica, ciò vale sia nello studio dentistico che nel laboratorio odontotecnico. Riguardano in particolare l’accurata progettazione di strutture in ceramica o in metallo per corone, ponti e impianti, e il loro rivestimento con ceramica o plastica

Sempre più pazienti chiedono al loro dentista quali possibilità ci

siano per ottenere un restauro per-fetto sia dal punto di vista funziona-le che da quello estetico. Per soddisfare nel modo più effi-ciente questa forte domanda i pro-fessionisti del dentale hanno oggi a disposizione in aggiunta ai tradizio-nali metodi di lavoro anche altri ac-corgimenti a livello digitale. Queste consentono anche tecniche di rive-stimento in ceramica basate su si-stema Cad/Cam.

TECNOLOGIE DIGITALI Le tecnologie digitali sono da an-ni al centro di un’intensa attività di ricerca e sviluppo e stanno ridefi-nendo il lavoro quotidiano degli stu-

di e dei laboratori. Anche l’odontoia-tria estetica ha ricevuto forti impul-si dai sistemi elettronici di misura-zione del colore e dai metodi digita-li per la modellazione intraorale. So-prattutto gli svariati metodi di pro-duzione per il restauro dentale ba-sati sul Cad/Cam, in particolare di ceramica speciale all’ossido di zir-conio, e le loro coperture in cerami-ca a faccette cementate o a pressio-

Le tecnologie digitali stanno ridefinendo il lavoro quotidiano degli studi e dei

laboratori

volmente migliorato la resistenza al-la deformazione delle lime rotanti uti-lizzate per le preparazioni e per i ri-trattamenti e, in tal senso, hanno ad-dirittura rivoluzionato le possibilità di trattamento. Consentono di ottenere sagomature perfettamente coniche perfino nei canali radicolari con cur-vatura pronunciata. Grazie a micro-motori potenti, a comando elettroni-co e dotati di controllo di torque, l’uti-lizzo delle lime meccaniche è a pro-va di rottura.

L’EVOLUZIONE DELLA SPECIALITÀIl progresso tecnologico spicca anche in altri settori dell’endodonzia: la lun-ghezza di lavoro viene stabilita per via radiologica o con moderni meto-di di misurazione elettrometrica che non comportano l’esposizione alle ra-diazioni. Per la detersione del canale radicolare, spesso determinante ai fi-ni della riuscita del trattamento, ven-gono utilizzate potenti sostanze chi-miche, la cui efficacia è ancora im-plementabile tramite procedimenti a ultrasuoni o idrodinamici. Per un’ot-turazione ermetica contro la conta-minazione batterica esistono moder-ni sigillanti adesivi e cementi sigillan-ti a base di compositi. Come alterna-tiva si prestano i procedimenti classi-ci, primi su tutti quelli a base di gut-taperca. Anche in questo campo i pro-gressi sono notevoli: ad esempio con i nuovi sistemi di condensazione ver-ticale a caldo l’adattamento della guttaperca termoplastica alle pareti canalari è ottimale. Oltre agli interventi di routine, che possono venire eseguiti oggi anche dal dentista generico, l’endodonzia offre agli specialisti un campo di at-tività molto sofisticato. Comprende operazioni quali ritrattamenti canala-ri, resezioni apicali o restauri di den-ti con fratture corono-radicolari. Per questo tipo di interventi sono a dispo-sizione degli esperti altre strumenta-zioni, ad esempio speciali sistemi di ingrandimento o appositi microscopi, che consentono di eseguire operazio-ni endochirurgiche mininvasive.

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ne offrono oggi condizioni eccellen-ti per restauri, estetici e funzionali, di alta qualità.Le varianti più recenti del workflow digitale presentano da una parte procedimenti monoblocco di cera-mica integrale, attraverso i quali vie-ne realizzato via Cad/Cam il restau-ro monolitico completo in disilicato di litio o in diossido di zirconio ce-ramizzato, dall’altra l’industria den-tale offre moderni sistemi di coper-tura in tecnologia Cad/Cam. Questi per prima cosa ricostruiscono vir-tualmente e in maniera anatomica completa la restaurazione denta-le, poi la suddividono in due flussi di dati. Il primo gruppo di dati rap-presenta la struttura di base e ser-ve per la sua ricostruzione in diossi-do di zirconio, l’altra sezione di dati viene utilizzata per la fresatura del-la copertura in ceramica. In seguito la copertura preparata viene fissata alla capsula della struttura di base, colorata e sinterizzata. Metodi simi-li esistono anche per l’utilizzo della ceramica in disilicato di litio.

I METODI TRADIZIONALIOltre alle nuove tecnologie la medici-na offre tecniche tradizionali e mol-to collaudate. Soluzioni classiche in ceramica, in leghe di metalli nobi-li o non nobili con le loro coperture in faccette di ceramica, applicate o pressate, costituiscono preziose va-rianti della protesica dentale. Ma lo sviluppo dei materiali ha fatto pro-gressi anche nel settore dei rivesti-menti in materiale plastico estetica-mente gradevoli: materiali compo-siti innovativi offrono una resisten-za all’abrasione senza precedenti e la fedeltà di colorazione necessaria per perfezionare strutture di base di alta qualità.

Lo sviluppo dei materiali ha fatto progressi anche

nel settore dei rivestimenti in materiale plastico

esteticamente gradevoli

IPS e.max,un master in ceramica integrale

Ivoclar Vivadent organizza l’11 novembre un corso avanzato per ceramisti sui restauri in ceramica integrale presso la sede di Casalecchio di Reno

La richiesta di restauri in cerami-ca integrale negli ultimi anni è

aumentata notevolmente, diventan-do un punto di riferimento in odon-toiatria estetica. Inoltre è in cresci-ta anche l’impiego della ceramica in-tegrale quale alternativa alla metal-lo-ceramica. Il sistema IPS Empress, grazie alle caratteristiche estetiche, è divenuto rapidamente il riferimen-to fra i sistemi di ceramica integra-le. IPS e.max è la prima ceramica a combinare i vantaggi della tecnologia di pressatura e della tecnologia Cad/Cam – materiali altamente estetici ed altamente resistenti per entrambe le tecnologie.Si tratta di una vetroceramica a base di nano-fluoroapatite a bassa fusio-ne. I cristalli di apatite nel campo dei nanometri consentono una combina-zione unica nel suo genere di traslu-cenza, luminosità e opalescenza. Un semplice impiego ed un potenziale altamente estetico rendono la lavora-zione con questo materiale un’espe-rienza che può dare grandi soddisfa-zioni. La sfida consiste nell'esegui-re ad alti livelli il rapporto tra l’este-tica naturale e la concordanza cro-matica. L’importanza del corso, tenu-to (con traduzione simultanea in ita-liano) dall’odontotecnico tedesco Oli-ver Brix, consiste nella preparazione di un progetto di stratificazione indivi-duale per la ceramica da rivestimen-to estetico IPS e.max Ceram.

Questo progetto viene presentato in modo teorico-pratico e assicura una conoscenza approfondita in questa tematica innovativa.

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Gli sviluppi

dell’ortodonzia

L’ortodonzia contribuisce in modo efficace allo sviluppo del sistema masticatorio. Mai come oggi i dentisti generici, gli specialisti e gli odontotecnici possono essere partecipi degli sviluppi della disciplina

Nuovi concetti terapeutici, me-todologie digitali e apparec-

chiature migliorate sostengono i professionisti del dentale nel-la pianificazione, nell’applicazio-ne e nella comunicazione degli in-terventi ortodontici. ll progresso scientifico e tecnologico offre oggi all’ortodonzia e alle discipline cor-relate eccezionali possibilità tera-peutiche. Le metodologie digita-li esercitano la loro influenza nel

ll progresso scientifico e tecnologico offre

oggi all’ortodonzia e alle discipline correlate eccezionali possibilità

terapeutiche

lavoro quotidiano dei team dei dentisti e degli odontotecnici e aprono nuove possi-bilità; dalla diagnosi, pianificazione e strut-turazione delle terapie, fino al networking digitale.Da anni inoltre l’industria dentale accompagna l’ortodonzia attraver-so un intenso lavoro di ricerca e di sviluppo. Sia gli operatori che i pa-

zienti beneficia-no dell’ulterio-re miniaturizza-zione degli ele-menti, dei bra-ckets e fili lin-guali invisibili, dei nuovi ma-teriati meglio sopportabili dal corpo umano. L’ innovazione digitale non si ferma davanti all’ortodonzia: vale, per esem-pio, per gli Ali-

gner supportati da Cad/Cam, che si ba-

sano su moderne me-todologie di radiogra-

fia computerizzata, ri-produzioni intra e extrao-

rali, scansioni digitali delle impronte e delle registrazioni

occlusali, e che per la prima vol-ta permettono attraverso uno spe-ciale software la realizzazione di modelli virtuali a 3D e la pianifi-cazione delle terapie al computer. Attraverso questi software è pos-sibile correggere posizioni errate dei denti in modo confortevole per i pazienti.

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DIAGNOSTICA DIGITALEPer i collegamenti tra ortodonzia e settori affini della medicina ci sono da osservare dei miglioramenti re-lativi all’accelerazione delle proce-dure e della terapia. È questo il ca-so, per esempio, delle metodologie diagnostiche, basta citare il siste-ma della radiografia computerizza-ta con le sue possibilità di elabo-razione e di archiviazione dei dati, compreso il loro collegamento con le cartelle cliniche dei pazienti, co-sì come la tomografia tridimensio-nale computerizzata ad alta risolu-zione che sempre più possono es-sere utilizzate anche in ambulatori di dimensioni ridotte.Anche la diagnostica funzionale o le analisi cefalometriche traggono beneficio dalle innovazioni tecno-logiche; oggi infatti è possibile di-

gitalizzare anche le radiografie la-terali. Dal punto di vista dell’orga-nizzazione quasi non è più possi-bile ignorare che il trasferimento dei dati all’interno dell’ambulatorio o del laboratorio e verso l’esterno fa ormai parte del repertorio stan-dard di una buona organizzazione del lavoro dentistico.Il sistema della radiografia com-puterizzata, con le sue possibilità di elaborazione e di archiviazione dei dati e il loro conseguente col-legamento con le cartelle cliniche dei pazienti è oggi di una notevole semplicità. Inoltre divengono sem-pre più attuali le apparecchiatu-re di ripresa fotografica intraorale: esse supportano in modo estrema-mente effettivo le sedute di infor-mazione dei pazienti.Il successo dei trattamenti orto-

dontici complessi dipende anche dall’efficienza del lavoro dei team composti da dentisti e odontotec-nici. Per supportare questa coope-razione ambedue le professioni ri-cevono, attraverso le società spe-cializzate, informazioni sulle possi-bilità di aggiornamento professio-nale e consulenza, in parte conce-piti specificatamente per il lavoro comune dei dentisti e degli odon-totecnici.L’industria dentale offre ora anche posti di lavoro sviluppati per l’orto-donzia. Tali unità di trattamento or-todontico sono costruite secondo principi ergonomici specifici e ren-dono possibile, attraverso la loro particolare costruzione, un acces-so perfetto sul paziente. Ciò porta grossi vantaggi in particolare nel trattamento di bambini e ragazzi.