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PERIODICO TRIMESTRALE DEL COLLEGIO LOMBARDO PERITI …€¦ · Governo Prodi per quanto attiene alle prerogative delle Associazioni, quali per esempio la rappresentanza nazionale,

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  • Periti&PeriziePERIODICO TRIMESTRALE DEL COLLEGIO LOMBARDO PERITI ESPERTI CONSULENTI

    3 Il Collegio tra passato e futuro 5 Intervento per la manifestazione del 21 aprile 20096 21 aprile 2009: Discorso del Presidente 8 Bilancio al 31 dicembre 2008

    12 La ricostruzione tecnica della dinamica del sinistro16 Rapporto annuale sulla diffusione della giustizia alternativa in Italia

    17 Il collegio Lombardo a Roma. Dove stiamo andando?18 La presenza di una Regione all’Avanguardia 20 Bergamo ospita le icone russe

    22 La mostra d’arte “Ricomincio da …..”

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    ANNO XVIII N.2 GIUGNO 2009

  • 2Periti e Perizie

    Direttore Responsabile:Massimo Nardi (presidenza@ collegiolombardo.it)

    Vice Direttore Responsabile:Gino Attilio Timo (tecnotimo@ tiscalinet.it)

    Redattore Capo: Marco Lorenzo Bessi ([email protected])

    Comitato di Redazione:Antonio Timo ([email protected])Altieri Cinzia ([email protected])Tosi Gianni ([email protected])Silbernagl Armin ([email protected])

    Studio grafico: Areaimmagine snc (MI) Stampa: Tipografia MaseratiReg. Trib. Milano n. 579 del 7.8.1987

    Gli articoli firmati non impegnano la Rivista

    ma solo gli Autori

    COLLEGIO LOMBARDOPERITI ESPERTI CONSULENTI

    FONDAZIONE 1909 – AMBROGINO D’ORO 1980

    RICONOSCIMENTO GIURIDICO 1993

    Corso Vittorio Emanuele II n. 30 – 20122 Milano

    Tel. +39.02.77331531 – Fax +39.02.780165

    Codice Fiscale 80135470153

    E-mail: [email protected]

    Web: www.collegiolombardo.it

    utente SKYPE collegiolombardo

    SIAMO PRESENTI SU INTERNET DIGITANDO

    WWW.COLLEGIOLOMBARDO.IT

    IMMOBILI ESENTI Sono riconosciute esenti da ICI le unità immobiliari, se adi-bite ad abitazione principale o se rientrano nei 4 casi di as-similazione rientranti nella categoria A; ad eccezione delleA1, A8 e A9. Uno stesso soggetto può beneficiare di più esenzioni se, oltrealla sua abitazione principale, possiede altri immobili rien-tranti nelle fattispecie assimilate. Per i casi di comodato, vapresentato un apposito modulo.

    DECORRENZA DELL'ESENZIONE L'esenzione decorre dal 1° gennaio 2008.

    ICI A CREDITO Coloro che hanno pagato l'ICI nello scorso giugno, pur aven-do diritto all'esenzione, possono compensare il credito diret-tamente sul modello F24 se il soggetto possiede ulterioriunità soggette ad ICI da versare al Comune di Milano, ovverotributi da versare presenti nella sezione I “erario” del predettomodulo.Qualora non fosse possibile compensare l’ICI nei modi piùsopra descritti, dovrà essere presentata la domanda di rim-borso entro 3 anni dal versamento, utilizzando l'apposito mo-dulo reperibile sul sito del Comune. Non è possibile compen-sare il credito ICI con altri tributi.

    CONTRATTO DI COMODATO Non è necessario sottoscrivere e registrare un contratto dicomodato per usufruire dell'esenzione. Basta la presentazio-ne del modulo predisposto dal Comune di MIlano.

    PERTINENZE Sono esenti le pertinenze (C2, C6 e C7), senza limite di nu-mero. Le pertinenze debbono essere situate nello stesso sta-bile o complesso dell'abitazione principale, e utilizzate esclu-sivamente dal proprietario o dal comodatario. Tutte le altresono assoggettate a ICI.

    MODULO PER COMUNICAZIONE COMODATO Può essere utilizzato un unico modulo corretto, sia per l'esen-zione, sia per l'applicazione dell'aliquota ridotta. La consegna del modulo può avvenire:• direttamente in via Silvio Pellico n. 16, • spedito via fax o per raccomandataIl termine massimo di presentazione è la scadenza della dichia-razione ICI: quindi, per beneficiare dell'esenzione per il 2008, ilmodulo andrà trasmesso entro il termine previsto per la prossi-ma dichiarazione. È possibile, comunque, inviarlo fin d’ora. Sul modulo va indicata la data da cui ricorre il comodato (es.1° gennaio 2008).

    Annamaria Adamo

    IMMOBILI SOGGETTI A ESENZIONE

  • Nel 1975 Periti & Perizieriportava, insieme allogotipo, il grazioso disegnoche vedete riprodotto e il cuisignificato consisteva nelrappresentare la situazione,sotto il profilo legislativo,della nostra professione e,quindi, dei periti degli espertie dei consulenti. Chiunque dinoi possedesse tutti i numeridella rivista da quella datasino ad oggi, potrebbe, siapure attraverso un sommarioe veloce “voltar pagina”,verificare quanta acqua èpassata sotto ai ponti, vale adire quanto il Collegio èriuscito a conquistare,attraverso le proprie forze, inquesto campo. Dalriconoscimento giuridico delMinistero della Giustizia del1993, all’inserimento, siapure attraverso l’Organonazionale, nella Consulta delCNEL, all’ammissione nellaConsulta della RegioneLombardia delle libereprofessioni, alriconoscimento, da parte delMinistero della Giustizia,della nostra Scuola dispecializzazione in TecnicaPeritale sino ai giorni nostricon la richiesta diriconoscimento, anche quiper il tramite del nostroOrganismo nazionale, daparte del Ministero dellaGiustizia, della figura delperito esperto consulente incampo europeo, sia pure aifini della partecipazione adeventuali tavoli costituiti adhoc. Ciò senza tener contodei vari annuali inviti a

    partecipare all’inaugurazionedegli anni giudiziari ordinari etributari, ovvero allainaugurazione della sededella Camera diConciliazione presso iltribunale di Milano di cui ilnostro Ente è parteintegrante attraverso il“Progetto Conciliamo”Nel campo della formazionepermanente è utile ricordareil collegamento con l’Agenziadelle Entrate di Milano, esottolineare qiali passi sianostati compiuti, con laGuardia di Finanza, perverificare una possibilecollaborazione in materia difalsi e/o contrabbando. Certamente, non possiamotralasciare i rapporti “di buonvicinato” e di amicizia conaltri ordini professionali qualiil Collegio dei Geometri equello dei Consulenti dellavoro. Si sta anchevalutando la possibilità dipoter dare un più ampiorespiro nel campo dellaformazione permanente,attraverso accordi e/ocollaborazioni con struttureuniversitarie.Perciò, come si puòfacilmente comprendere,l’attività del Collegio si èadeguata al mutare deitempi e alle necessità delmercato oltre che,chiaramente, alle nuovediscipline e alle nuovenormative cheperiodicamente cercano dipervenire a una univocalegislazione in materia diprofessioni intellettuali,

    legislazione che si attendeda molto tempo e che ci siaugura possa vedere la luceentro i termini di questalegislatura.Certamente lo spartiacquestorico risale al momento incui nessun esercentel’attività professionalesprovvisto di diploma discuola media superiore hapotuto più iscriversi allanostra struttura.Quindi dal 1993 moltemodifiche sono avvenutenella composizione deiquadri dei nostri iscritti ed èinnegabile che una certaqualità è stata raggiuntaanche nello standard mediodelle prestazioni che, conl’ausilio dell’aggiornamentopermanente, può e deveessere ulteriormentemigliorato. La liberaprofessione, in ogni suabranca, è in continuaevoluzione e, quindi, ilmancato aggiornamentorappresenta a medio termine(e neppure tanto) un gravehandicap con il rischio dirimanere esclusi dal circuitolavorativo. Ritornando,perciò, all’immagine che permolti anni ha accompagnatoil nostro bollettino, possiamosenz’altro metaforicamenteaffermare che il nostroatleta, munito di borsa perdocumenti, ha superatol’ostacolo ma non è ancoraapprodato definitivamentesulla pista della garaAffinché ciò accada ènecessario che il legislatoreporti a compimento,

    ovviamente con il contributodi tutte le parti sociali,l’annosa questione dellacitata riforma delleprofessioni intellettuali laquale, per meritare talenome, dovrà prevedere unsistema duale paritario nelquale ordini e associazioni,senza prevaricazioni,possano convivere conlegittima pari dignità. Perchéquest’ultimo assuntoavvenga, mai ci stancheremodi ricordare che, proprionella formazionepermanente, risiede unodegli strumenti di verificadelle capacità e delle qualitàintrinseche dell’Associazionenella fattispecie del nostroCollegio. L’avvenutacertificazione da parte diEnte terzo, ovvero dellastessa Associazione (comeprevisto dall’attuale progettodi legge delega in attuazionedella normativa europea)rappresenta il momento disintesi e, di per sè, ildiscrimine tra professionistacertificato e non.Il nostro augurio è che ilsecondo secolo di vita delCollegio veda compiersi tuttiquei percorsi attualmenteiniziati per ottenere quantoprefissatoci nel corso di tuttele annualità che via via sisono succedute e che sonostate ricche di modifiche e dievoluzioni sia nel camponormativo/legislativo sia inquello squisitamentelavorativo.A tutti un augurio di sereneferie.

    3

    Il Collegiotra passato e futuro

    EDITORIALE

    Periti e Perizie

    EMMEENNEO

  • 4Periti e Perizie

    Intervento per la manifestazione del 21 aprile 2009

    ASSEMBLEA

    GINO ATTILIO TIMO

    L’ultima AssembleaOrdinaria dei nostri

    primi 100 anni di vita…!

    Care Colleghe, Cari Colleghi,Gentili Ospiti:Siamo oggi qui riuniti peraffrontare l’ultima AssembleaOrdinaria dei nostri primi100 anni di vita…!Non sono molte lecompagini associative odordinistiche che possonovantare una simile tradizionein campo nazionale equando penso che hol’onore di rappresentarequesta onorata compaginesia in seno a C.N.A. –ASSOPROFESSIONI sia inaltri ambiti prestigiosi qualiad esempio il Consiglio

    Direttivo del CINEAS mitremano ancora le gambe.Ringrazio il Presidente peravermi incaricato per trattareun tema più che mai attualee che riguarda il nostrofuturo.Come ormai quasi tuttisanno, questa materia mi haportato negli ultimi anni arecarmi a più riprese a Romaper seguire, per conto di tuttinoi, i lavori di rinnovamentodella qualifica delleprofessioni non ordinate e apartecipare all’elaborazionedelle proposte di legge suquesto tema, facendo

    sentire la nostra voce atutela degli interessi di tuttinoi e di tutti gli altriprofessionisti facenti capo aC.N.A.-ASSOPROFESSIONI.Ho sempre cercato diapportare un contributofattivo, ho portato spessoproposte concreteassolutamente condivise conil nostro Presidente,proposte che sono semprestate ascoltate e recepitecon grande attenzione.Mi rendo conto che lamateria è piuttosto noiosaanche se ci interessa tutti,motivo per il quale non mi

  • 5Periti e Perizie

    dilungherò in tecnicismi mariferirò i punti salienti cheultimamente sono statiaffrontati.La notizia più succosa èsenza dubbio quellariguardante il progetto dilegge, per il quale horelazionato su Periti &Perizie; è stato ben recepitodall’attuale maggioranza cheha deciso di presentarlo inparlamento.È molto ben sostenuto e lastampa specializzatasostiene che ha ottimepossibilità di giungere aessere discusso in tempiragionevoli.La proposta di legge prevedeinnanzi tutto aliquote ridottedel 5% circa sul versamentodei contributi previdenzialitramite la creazione di unfondo “ad hoc” per iprofessionisti non ordinati el’estensione alla nostracategoria di alcune tutelesanitarie quali l’indennitàgiornaliera di malattia e iltrattamento economico dicongedo parentale; questiprivilegi sono stati concessiai lavoratori parasubordinatinella Finanziaria 2007, manon sono stati estesi agliautonomi nonostante lealiquote I.N.P.S. siano lestesse…Il Direttore Generale della

    Previdenza, GIOVANNIGEROLDI, sostiene chequesta disparità ditrattamento, a tuttodiscapito degli autonomi,potrebbe essere censurataper incostituzionalità.Lo stesso Direttore si èimpegnato a sanare quantoprima o in via amministratvao per via parlamentarequesta anomalia ritenendo laquestione prioritaria.Punti focali della proposta dilegge sono ovviamente ilrecepimento dei requisitidettati dal Dlgs. Emesso dalGoverno Prodi per quantoattiene alle prerogative delleAssociazioni, quali peresempio la rappresentanzanazionale, l’esistenza el’applicazione di un codicedeontologico e, soprattutto,prevedere un percorsoformativo definito e unpercorso di aggiornamentocontinuo e misurabile.La proposta di legge aquesto proposito, prevede lapossibilità di rilasciare unattestato di competenza chea tutti gli effetti fungeràcome un certificato di qualitàsulle competenze da partedelle Associazioni, dallapiattaforma di Associazionirappresentanti la professioneo in alternativa richiedereuna certificazione di terza

    parte accreditata condivisacon tutto il mondoeconomico delle singoleprofessioni.Diventa sempre piùimportante e imprescindibile,pertanto, parlare dicertificazione, diaggiornamento e via dicendoma… ormai… il nostro Enteè sempre più avvezzo aquesti termini.Mi permetto sempre diricordare a questo proposito, chel’aggiornamento spesso è stato e viene offerto aiprofessionisti a costiproibitivi e con contenutispesso teorici e poco pratici;nei fatti, ed è successoanche a me personalmente,si partecipa a costosi corsi diaggiornamento che nonapportano granchè al proprio“sapere” se non unprestigioso ma costoso“pezzo di carta”.Diventa sempre piùfondamentale, diconseguenza, la funzionedella nostra Scuola, Scuoladella quale fanno partepersone che voglionocrescere in maniera pratica, senza troppifronzoli, che dispensiinformazioni pratiche eapplicabili nella realtàlavorativa di tutti i giorni.

    L’obiettivo è quello digarantire quella FormazionePermanente, mi si passi iltermine, semplice edefficace, che permetta sì agliAssociati di potersi fregiaredell’attestato e quindi dioffrire, carta alla mano, unservizio di qualità, ma a costiragionevoli e soprattutto,visto il pesante momentoeconomico che stiamoattraversando, sostenibili! E mi permetto sempre diricordare, fino a diventarepedante, che non c’ènessuno che più di chi devefruire di un aggiornamentopossa e debba stabilirne icontenuti.Ed è sempre questa laragione per la quale invito gli Associati a farsi parteattiva nella richiesta di questi momenti diformazione e diaggiornamento e/o della loro realizzazione.Penso di aver abusato asufficienza della pazienza ditutti Voi e pertanto,rinnovando l’intenzione di onorare con la passione di sempre questo incarico e quello di rappresentare il nostro Ente laddove saràritenuto opportuno, passo la parola al Presidente perl’esposizione del consuntivoe del preventivo.

  • 6Periti e Perizie

    21 aprile 2009

    Discorso del PresidenteCare Colleghe e cari colleghi,l’inizio del secondocentenario in presenza delns. collegio sia in campoistituzionale che sul mercato,ci regala due novità: una,peraltro, già a nostraconoscenza, l’altra è, invece,di recente acquisizione.La prima concerne ilcontenuto dell’art. 26.3 deldecreto legislativo nr.206/2007 che sottolinea,tra i requisiti richiesti in sededi riconoscimento delleprofessioni nonregolamentate, l’obbligo diverificare, con lapredisposizione di strumentiidonei, l’assolvimentoeffettivo dell’aggiornamentocontinuo nella propriamateria professionale.Da tempo la ns. struttura haelaborato i meccanismi,peraltro modificati suproposta di alcuni settoritenuto conto delle loroesigenze, per dar corsoall’esercizio dell’attivitàformativa.Ad oggi solo alcunecategorie hanno ottemperatoa tale incombenza.Al fine di ovviare ad alcunecarenze, il consiglio ha datocorso ad una serie di incontricon altri ordini professionaliper verificare la possibilità diunificazione dei centri

    formativi che diano luogo apunteggi validi per i nostriiscritti. Un primo risultato lo si èottenuto, con il CollegioGeometri, grazie ancheall’attività del ConsigliereCorossi, che, con me haintrapreso i primi contatti edora sta perfezionandonel’accordo.Con questo ente potrannoessere co-gestiti corsi diformazione per CTU, perconciliatori e per arbitri,ovviamente in materia diedilizia; per passare poi, aduna successiva fase diaggiornamento nelle variebranche che riguardano ilnostro settore 8°.La collega Adamo, dal cantosuo, sta portando avantianaloga iniziativa neiconfronti dell’Ordine deiConsulenti del Lavoro.Le strutture collegiate che,annualmente, organizzanotavole rotonde e/o seminaridi aggiornamento sono notedal momento che il ns. sitopubblicizza, di volta in volta,le varie opportunità poste inessere.Occorre, quindi, che lerimanenti categorie sisforzino, attraverso i propricoordinamenti, di individuarele materie o gli argomenti ditrattazione che possano dar

    luogo al conseguimento deicrediti formativi.Mai ci stancheremo dibattere questo tasto dalmomento che, una volta aregime la norma, iprofessionisti non certificatipotrebbero incontraredifficoltà. D’altro canto, secosì non fosse, che sensoavrebbe il coinvolgimentodell’Unione Europea su talemateria?La seconda novità, comeprecedentemente detto,acquisita di recente è ilRiconoscimento dellaScuola, da parte delMinistero di Grazia eGiustizia, come Enteformatore nel campo dellaconciliazione.Questo è un importantissimoprimo passo che ci spronaverso il traguardo delriconoscimento della nostrastruttura formativa e dispecializzazione quale enteproprio di formazione, insenso lato, con l’ausilio degliistituti universitari.Certamente per noi è unpercorso più lungo, rispettoagli ordini riconosciuti, masiamo fiduciosi che lacollega Adamo, una voltaesperiti tutti i necessariincontri e le varie riunioni,sarà in grado di sintetizzarel’iter necessario affinché

    ASSEMBLEA

    MASSIMO NARDI

    Il collegio ci regaladelle novità:

    il riconoscimentodella scuola come

    Ente formatore nelcampo della

    conciliazione.

  • 7Periti e Perizie

    anche questo scopo vengaraggiunto.Perché la relazione che vienepresentata all’assemblea haun taglio leggermentediverso da quelleprecedenti?Il bilancio chiuso al31/12/08, con le relativerelazioni che oggi vienesottoposto al vostro vaglio, èchiaramente intelligibile epuò necessitare,eventualmente, di qualcherisposta chiarificatrice circacuriosità in ordine allesingole voci indicate.Non ha, pertanto,importanza strategica quantane può assumere il ruolo chela scuola avrà nei prossimianni sia per il mantenimentodella ns. formazione internaagli iscritti, ma anche perl’acquisizione di nuoviprofessionisti al nostrocollegio.Internet è certamente unottimo strumentopubblicitario ed il ns. sito,che risulta esserefrequentato con una mediadi accessi soddisfacente,può essere uno straordinarioveicolo per farci conoscere.

    Orbene, quale migliorerappresentazione per unorganismo come il nostro senon un sito della scuolaricco di eventi formativi e/oculturali?Per inciso abbiamo, altresì,intavolato una trattativa conil corpo della Guardia diFinanza per accertare lapossibilità di collaborazioneper tutte quelle figure direato aventi per oggettoopere d’arte, preziosi,contraffazioni in genere efattispecie similari.Se, anche in questo caso,fosse raggiunto un accordosoddisfacente, sarebbe unulteriore segno distintivo neiconfronti di quella utenza,professionale e no, che puòverificare il ns. profilo inqualunque momento.Ecco perché oggi, come nonmai, e con le previsioni delfuturo che sono all’orizzonte,lo sviluppo della formazionee dell’aggiornamento puòdivenire materia ancora piùessenziale per una buonasopravvivenza di tutti noisingolarmente ecomplessivamente accorpatinel nostro ente.

    Strettamente collegato è ildiscorso su Assoprofessioni-CNA (in questi giorni ognunodi noi dovrebbe aver ricevutola tessera di appartenenza alCNA).Su questo argomentorelazionerà il ConsigliereSegretario Timo che, con mee con mia delega, segue,passo passo, l’evolversi delprogetto.La confederazione riuniscetutte le associazioni delleprofessioni nonregolamentate che non siriconoscono nel Colap e vaassumendo ogni giorno dipiù una sempre maggioreimportanza.Uno degli argomenti cheattualmente sta trattando è,come già accennato in altresedi, la possibile istituzionedi una cassa di previdenzasganciata, o comunque,diversamente autonomanell’ambito dell’INPS – alfine di più corrisponderecontributi elevatissimi afronte di prestazionipensionistiche al limitedell’insulto.Va da se che più numerosisono gli aderenti,

    maggiore è il peso politico,sociale ed istituzionale nelcampo dellarappresentatività.E’ facile, perciò,comprendere il nesso tra ledue questioni e concludereche solo offrendo garanzie diuna continua e seriaformazione, anche il numerodei ns. iscritti potrà subire unulteriore incrementoqualitativo.Prepariamoci, pertanto, allacelebrazione diel primocentenario di vita del collegiolombardo adeguando (comestiamo già facendo),chiaramente, gli strumenti a nostra disposizione altumultuoso sviluppo diquesto nuovo millenniosenza, però, mai tradire evenir meno a quei valoritradizionali, deontologici e di rapporto sincero tra“gentiluomini” che dasempre, salvo rarissimi casi,hanno caratterizzato lacomunanza tra gli iscritti esono stati il solido presidioche ha consentito alla ns.struttura, nata nel 1909, divivere, di giungere, e disuperare i nostri giorni.

  • 8Periti e Perizie

    BILANCIO AL 31 DICEMBRE 2008

  • 9Periti e Perizie

  • 10Periti e Perizie

  • 11Periti e Perizie

  • La ricostruzione tecnicadella dinamica del sinistro

    GIUSTIZIA

    AVV. RAFFAELE PLENTEDA

    Nelle aule di moltigiudici di pace siregistra una forte

    avversione a disporreconsulenze tecniche

    d’ufficio c.d.“ergonometriche” o

    “cinematico-ricostruttive”.

    Ci riferiamo a quelparticolare tipo diconsulenze che, attraversoun’analisi di elementi di fattoquali la morfologia delledeformazioni riportate daiveicoli per effetto delloscontro, ovvero laconformazione e le eventualimodificazioni subite dallasede stradale teatro delsinistro, consentono dirisalire, con un grado più omeno elevato diapprossimazione, allaprobabile dinamicadell’incidente che le partihanno dedotto in giudizio.Le riserve espresse daigiudici di pace rispettoall’utilizzo di questo tipod’indagine, per la verità, non discendono da una loroperplessità circa l’effettivaidoneità di una similetipologia di consulenza afornire elementi valutativiscientificamente validi edattendibili e, pertanto, idoneiad essere considerati eponderati in sede didecisione. Del resto, adindagini di questo tipo si facomunemente ricorso insede penale, in caso didelitti attinenti allacircolazione stradale.Questa singolare avversionenei confronti di un similestrumento rinviene la propria

    ragione su un pianopropriamente processuale e orbita intorno al “principiodispositivo” ed al “principiodel contraddittorio”, i qualitrovano esplicazione anchein tema di mezzi istruttori e che risulterebbero vulnerati dal ricorso alla ricostruzione tecnicadella dinamica del sinistro.L’assunto, dal quale simuove per giungere anegare l’espletamento diquesto tipo di consulenza èrappresentato dal principio,desumibile dalla costantegiurisprudenza della Corte diCassazione, in base al quale,ai sensi dell’art. 61 c.p.c. laconsulenza tecnica d’ufficio“non è un mezzo istruttorioin senso proprio e spetta algiudice del merito lo stabilirese essa è necessaria odopportuna”. Essa, pertanto,“non può essere disposta al fine di esonerare la partedal fornire la prova di quantoassume ed è, quindi,legittimamente negata dal giudice, qualorala parte tenda con essa asupplire alla deficienza delle proprie allegazioni odofferte di prova, ovvero acompiere una indagineesplorativa alla ricerca dielementi, fatti o circostanzenon provati” (Cassazione,

    28.2.2007, n. 4743).Lo strumento dellaconsulenza tecnicad’ufficio non può:- supplire alle carenze di

    prova della parte;- risolversi in uno

    strumento di ricercadella prova.

    La richiesta di unaconsulenza rivolta aprocedere alla ricostruzionetecnica del sinistro,proveniente il più della voltedalla difesa delleAssicurazioni, è intesa comeun sistema, dalle spiccatefinalità esplorative,attraverso cui la Compagniaconvenuta intendapromuovere la ricerca dellaprova di un fatto che, permancanze a sé imputabili,non sia stata in grado difornire in giudizio attraversoaltri mezzi di prova, costituitio costituendi.Intesa in questo modo,l’istanza vienesistematicamente rigettata.Il Giudice di Pace, per altroverso, avendo solitamente adisposizione le dichiarazionirese dai testimoni – semprepresenti – che hannoassistito al sinistro stradalee, potendo, per il resto, farleva sulle presunzioni legalipreviste dall’art. 2054 c.c. alfine di distribuire tra le parti

    12Periti e Perizie

  • 13Periti e Perizie

    le responsabilità dell’eventodi danno, al terminedell’escussione dei testimoniritiene di aver acquisitoelementi di prova sufficientia fondare il proprioconvincimento in meritoall’an della domandagiudiziale e, su tali basi,decide di non ammettere laconsulenza tecnica“ergonometrica” o“cinematico-ricostruttiva” e,al più, dispone c.t.u.“meccanica” al fine diquantificare il dannoriportato dall’autovetturadanneggiata.Ciò, in applicazione delprincipio pacifico, da ultimoribadito ancora una voltadalla Corte di Cassazione,per cui “l’ammissione dellaconsulenza tecnica d’ufficiorientra nei poteridiscrezionali del giudice dimerito (…); sicché il giudicepuò decide di nonammettere tale consulenzanella sola ipotesi in cui egliabbia già acquisito elementisufficienti a fondare ilproprio convincimento”(Cassazione, 16.4.2008, n.10007).Il Giudice di Pace, così,decide sulla base delle solerisultanze della prova orale,sul rilievo che i fattidimostrati attraverso le

    dichiarazioni dei testimoni, inquanto acquisite all’esito dirituali richieste istruttorie diparte, sono destinate asovrastare qualunque altroelemento di fatto (il tipo dideformazione delle vetture,la lunghezza delle frenate,l’angolo d’impatto, ecc.)che, per quanto oggettivo ein linea di principio rilevante,non può essere utilizzato aifini della decisione in quantodovrebbe essere oggetto diuna valutazione tecnica cheil giudice non è in gradoautonomamente di compieree che, sulla base delleconsiderazioni appenasvolte, non intende affidaread un consulente tecnicod’ufficio.Non si può che dissentire daquesto tipo di impostazionee dalle argomentazioniprocessuali che lasorreggono, le quali sonovalide solo in apparenza econducono al risultatoaberrante di assumere afondamento di una decisionegiudiziale una ricostruzionedell’evento di danno – quellaposta a fondamento dellapretesa risarcitoria dellaparte – che, avuto riguardoai dati di fatto reperibili evalutabili, si ponga in apertacontraddizione con le piùelementari regole tecniche e

    scientifiche.I meccanismi processualiche presidiano l’attività diacquisizione della prova,anche in sede civile, devonoessere rivoltiall’accertamento della veritàdei fatti e quindi, conriferimento ad un sinistrostradale, devono essereattivabili al fine di faremergere, per quantopossibile, la reale dinamicadell’incidente. Sarebbedavvero singolare accettarel’idea che, in questoparticolare segmento dellaresponsabilità civile, unsimile assioma sia destinatoad essere scalfito a causa diun’inappropriata applicazionedel principio dispositivo intema di allegazione dellaprova.In estrema analisi, è intuitivoconsiderare come siaimpossibile che i principiappena richiamati ed icanoni interpretativienunciati dalla Corte diCassazione, ai quali si èfatto riferimento sinora,siano destinati ad entrare inconflitto con l’esigenza, insede di processo civile, digiungere all’accertamentodella verità.È evidente, allora, chequalcosa non torna e che, inparticolare, bisogna

    procedere ad una lettura piùoculata dei principi vigenti intema di consulenza tecnicad’ufficio e alla loro correttaapplicazione con riferimentoall’ipotesi di ricostruzionetecnica della dinamica delsinistro, operando all’uopo leopportune distinzioni.Ed infatti, a nostro avviso, lachiave per la correttasoluzione alla questione, ingrado di comporrel’apparente contrasto traprincipi, è rappresentatadalla necessità didistinguere tra le diverseeventualità.Può capitare, e capita in unnumero rilevante di casi, chela parte convenuta nelgiudizio di responsabilitàcivile da circolazionestradale, nelle proprie difesein fatto, si limiti ad allegarel’incompatibilità delladinamica del sinistrodescritta da parte attricerispetto ai tipi di danniriportati da uno o daentrambi i veicoli, ovverorispetto allo stato dei luoghiteatro dello scontro. Ad unasimile difesa segue l’istanzadi consulenza volta allaricostruzione tecnica delladinamica del sinistro.In un’eventualità del genere,le perplessità espresse daigiudici di pace in ordine

  • 14Periti e Perizie

    all’esperibilità dellostrumento della consulenza“ergonometrica” o“cinematico-ricostruttiva”appaiono del tuttocondivisibili sotto un dupliceprofilo.Parte convenuta contesta ifatti posti a fondamentodella domanda dalla parteattrice, la quale, attraversol’espletamento degli ordinarimezzi istruttori, fa acquisireal giudizio elementisufficienti a fondare ilconvincimento del giudice inmerito alla reale dinamicadel sinistro. Il giudice, inquesto caso, puòcorrettamente decidere dinon ammettere laconsulenza.Del resto, l’istanza diconsulenza, avanzata daparte convenuta nel modoappena precisato, appareeffettivamente un modoattraverso cui essa “tenda asupplire alla deficienza delleproprie allegazioni od offertedi prova, ovvero a compiereuna indagine esplorativa allaricerca di elementi, fatti ocircostanze non provate”. Sitratta di un tipico caso in cui“la consulenza tecnicad’ufficio non può esseredisposta” (Cassazione4743/2007, cit.).Nella maggior parte deicasi, tuttavia, l’istanza diconsulenza tecnica“ergonometrica” o“cinematica-ricostruttiva” èsupportata dalla parte che lapropone in maniera molto

    diversa, in special modonell’ipotesi maggioritaria incui provenga dalla convenutacompagnia di assicurazione,dove la richiesta diconsulenza “ergonometrica”ovvero “cinematico-ricostruttiva” èaccompagnata da tutta unaserie di attività di allegazionee di istruzione.Nella fase che precede ilgiudizio, accade che periti econsulenti di parte incaricatidall’Assicurazione,nell’espletamento delleindagini e accertamenti delcaso, procedano adispezionare lo stato dellasede stradale in cui si èverificato il sinistrodenunciato, nonché levetture che ne sono rimastecoinvolte, accertando conuna certa meticolosità i tipidi danni riportati. Periti econsulenti di parte, nelcompimento di questeattività, acquisiscono delmateriale per conto dellapropria mandante, comeplanimetrie e fotografie, siadello stato dei luoghi chedelle condizioni delle vetturee, sulla base del materialeacquisito, svolgono le proprievalutazioni tecniche in ordinealla ricostruzione del sinistro.La Compagnia si costituiscein giudizio e, in virtù dellevalutazioni effettuate daipropri periti in base almateriale raccolto, “contestala compatibilità” delladinamica descritta nell’attodi citazione rispetto alla

    tipologia degli urti riportatidalle vetture e/o allo statodei luoghi ed alle eventualimodificazioni subite pereffetto dell’evento dannoso.A tal fine, tuttavia, l’Impresaconvenuta non si limita adichiarare una siffatta“incompatibilità”, ma moltospesso documenta la propriadifesa in fatto producendo ingiudizio il materiale acquisitonel corso degli accertamentisvolti prima del giudizio e,quindi, fotografie,planimetrie e quant’altro,allegando altresì la relazionedi consulenza di parte in cuisono proposte leargomentazioni tecniche escientifiche. Taliargomentazioni, muovendodall’interpretazione deglielementi di fatto acquisiti,motivano le conclusioni, allequali pervengono, circal’impossibilità che l’urto sisia verificato secondo lemodalità descritte dallacontroparte. È del tutto evidente chesimili argomentazioni sianoopinabili, ma non è questo ilpunto.Il punto è che, attraverso laproduzione in giudizio difotografie e planimetrie,nonché, qualora fosseritenuto opportuno,attraverso la descrizionedelle deformazioni subitedalle lamiere o dello statodei luoghi successivamenteal sinistro che gli stessiperiti, nella qualità dipersone che hanno

    percepito tali fatti con isensi, sono nella possibilitàdi rendere in sede di provatestimoniale, vengonoacquisiti al giudizio una seriedi elementi di fatto chepossono essere rilevanti, senon addirittura determinanti,ai fini della decisione.Ove si verifichi un’ipotesidel genere, il giudice nonpuò fondare la propriadecisione sulle soledichiarazioni testimonialisenza verificare se laversione dei fatti fornita daitestimoni sia effettivamenteplausibile alla luce dei datioggettivi acquisiti al processoo se, al contrario, ladescrizione dei testi si pongain contrasto, incontraddizione, con talielementi e con le regoletecniche e scientifiche chene scandiscono ledinamiche.Il giudice, vieppiù, nonpossiede le cognizioni idoneea compiere tutte le valutazioninecessarie ad interpretaretecnicamente oscientificamente similielementi acquisiti al giudizio(calcolare la traiettoriatangente ad una curva,inferire dalla deformazioneriportata dalle lamiere l’angolodi impatto tra le vetture,dedurre dal grado dideformazione la forza cineticadei corpi scontrati, ecc.).D’altro canto, l’invocataconsulenza tecnica d’ufficio,a queste condizioni, nonassume quelle inammissibili

  • 15Periti e Perizie

    “finalità esplorative” a cui si èfatto cenno, non risolvendosiin uno strumento di ricercadella prova, né è rivolta asupplire le carenze di provadella parte.Il consulente che sianominato dal giudice, alcontrario, assume una merafunzione deducente,ricevendo l’incarico divalutare fatti già accertati odati per esistenti o, al più,una funzione anchepercipiente, rivolta cioè adaccertare i fatti stessi, malimitatamente a queglielementi che la parterichiedente, cioè laCompagnia di assicurazione,non può dimostrare cheattraverso rappresentazionifotografiche (autodanneggiate, stato deiluoghi), rispetto ai quali ilgiudice potrebbe ritenerenecessario od opportuno chel’accertamento stesso, inconcreto, richieda specifichecognizioni tecniche.In entrambi i casi, laconsulenza sarebbecomunque ammissibile,attesto che, per consolidatoorientamento, “in tema diconsulenza tecnica d’ufficio,il giudice può affidare alconsulente non solol’incarico di valutare fattiaccertati o dati per esistenti(consulente deducente), maanche quello di accertare ifatti stessi (consulentepercipiente), ed in tal caso,in cui la consulenzacostituisce essa stessa fonte

    oggettiva di prova, ènecessario e sufficiente chela parte deduca il fatto chepone a fondamento del suodiritto e che il giudice ritengache l’accertamento richiedaspecifiche cognizionitecniche”. (Cassazione,23.2.2006 n. 3990).Alle condizioni appenapuntualizzate, laricostruzione tecnica delladinamica del sinistrodovrebbe trovare ingressonei giudizio di responsabilità,anche innanzi al giudice dipace, ogni qual volta i dati difatto dedotti dallaCompagnia di assicurazionee le argomentazioni tecnichesviluppate dalla difesa e daiconsulenti di parte, inducanoa dubitare della veridicità(rectius: verosimiglianza)della versione dei fatti fornitada parte attrice.In presenza di soledichiarazioni testimoniali,specie se si tratta di uno odue testimoni, laconcomitanza di elementi difatto, dedotti dalla parteconvenuta e che inducano,sulla scorta diun’interpretazione tecnica, adubitare della “compatibilità”del sinistro, il giudice nonpuò sensatamente riteneredi essere in possesso dielementi sufficienti a fondareil proprio convincimentosenza disporre una c.t.u.rivolta a sottoporre a vagliotecnico gli elementi “critici”allegati dalla compagnia.Secondo la giurisprudenza,

    peraltro, “l’ammissione dellaconsulenza tecnica d’ufficiorientra nei poteridiscrezionali del giudice dimerito (…); sicché il giudicepuò decidere di nonammettere tale consulenzanella sola ipotesi in cui egliabbia già acquisito elementisufficienti a fondare ilproprio convincimento.Qualora, invece, egli, senzaessere in possesso dielementi probatori sufficienti,abbia deciso di rinunciareall’espletamento dellaconsulenza, il suocomportamento ècensurabile anche in sede dilegittimità; in tal casol’autorità giudicante devemotivare adeguatamente ladecisione adottata (relativaalla non ammissione dellaconsulenza tecnica d’ufficio),non potendo rifiutare “sic etsimpliciter” o conargomentazioni di stile privedi reale consistenza il ricorsoal menzionato strumentod’indagine”. (Cassazione10007/08 cit.)Le considerazioni svolte dalconsulente nominato dalgiudice, in questi casi,potrebbero rivelarsi decisiveper l’opportuno vaglio diattendibilità dei testimoniescussi, nonché idonee adorientare il convincimentodel giudice, scongiurando ilrischio che faccia stato tra leparti la ricostruzione di unevento dannoso“impossibile” perchécontraria alle regole della

    fisica e della tecnica.Se la questione viene intesanei termini appena precisati,l’esigenza che la veritàprocessuale sia quanto piùaderente possibilità allarealtà sostanziale è principioche non entra in contrastoma, al contrario, opera nellastessa direzione dellanecessità di rispettare ilprincipio dispositivo anche intema di prova.In definitiva, l’istanza diconsulenza tecnica d’ufficiorivolta alla ricostruzione, intutto o in parte, delladinamica del sinistro, può edeve essere disattesa tuttele volte in cui appaia comeun salto nel vuoto, vale adire si fondi sulla genericadichiarazione, proveniente daparte convenuta, dellapresunta “incompatibilità”delsinistro. Qualora, alcontrario, l’istanza è sorrettadall’allegazione di datispecifici e dalla produzionedocumentale di fotografie eplanimetrie che, corredatedalle valutazioni tecniche diparte, inducano a dubitaredella possibilità tecnica escientifica che il sinistro sisia effettivamente verificatosecondo le modalità dedottedalla parte attrice, laconsulenza “ergonometrica”o “cinematico-ricostruttiva”deve poter avere accesso nelgiudizio ed il giudice,addirittura, senza unaadeguata e specificamotivazione, non puòesimersi dal disporla.

  • LA RISCOPERTA

    16Periti e Perizie

    Rapporto annuale sulladiffusione della giustiziaalternativa in Italia

    GIUSTIZIA

    ANNAMARIA ADAMO

    9 Marzo incontro annuale sui numeri ADR.

    Professionisti, attori e autoridella Giustizia alternativa sisono trovati presso la sala diPalazzo Turati peresperienze, aspettative,interessi e programmi inattuazione delle nuoveprocedure di Risoluzionealternative alle controversie.Le Camere di Commercio e iMagistrati sono i primi chehanno portato a rivalutareuna Giustizia in formaAlternativa in sostituzione diquella ordinaria.Lo scopo innanzitutto è:“sgravare” le lunghe attesedelle procedure dellaGiustizia Ordinaria che risulta

    soffocata da tempo nei milleimpegni che la magistraturaodierna esige e che tendeinconsapevolmente einvolontariamente apenalizzare il primoutilizzatore delle procedure:“il cittadino”.E così, anche in questaoccasione, la primaIstituzione pronta ad essereportavoce del bisogno delcittadino è stata la RegioneLombardia con la presenzadel Governatore RobertoFormigoni seguita daUnioncamere, le Camere dicommercio di Milano, laCamera Arbitrale di Milano el’Istituto per lo studio e laDiffusione dell’Arbitrato e delDiritto Commercialeinternazionale, ISDACI.Il nostro Collegio invitato apresenziare allamanifestazione, si è fattoportavoce attivo delle nuove

    aspettative dei colleghi,innanzitutto e del cittadino ingenere, affinché tuttipossano godere il massimobeneficio delle Risoluzionialle controverse e non subirei disagi di una Magistraturalenta e vincolante.I “numeri” riportati sonointeressanti: nell’ultimotriennio presso le CC si sonoregistrati più di 435domande di arbitrato,14183 domande diconciliazione e al di fuoridelle camere di commercio inumeri sono 122 perrichieste di arbitrato e 706quelle di conciliazione.Numeri interessanti se sivaluta la giovane età delleprocedure questi sono datidell’ultimo triennioconsiderando inoltre che unarisoluzione per Conciliazioneoccupa 70 giorni per ladefinizione contro i 138 diun arbitrato amministrativo,in paragone agli anni di unprocesso ordinario, in basealle motivazioni del giudizio.I dati più importanti chesono emersi dallo studioeffettuato dall’ISDACI edall’Unioncamere riguardanostatisticamente quellieconomici. Lo studioriguarda l’anno 2007 dove ledomande di conciliazionehanno rappresentato il 98 %

    di tute le richieste di ADR, Inparticolare, le più diffusesono state le conciliazionipresso il Corecom, oltre 33mila e presso le CCIAA dal2005 al 2007 sono passateda 6034 a 14.183.Dati comunque, sostieneGiovanni Deodato PresidenteIsdaci, lontani dal trend chevorremmo ottenere rispettoal milione e mezzo di causecivili promosse in primogrado con tendenza costante ad aumentare.Riguardo il valore dellecontroversie sono statiidentificati in maggioranzadue diverse tipi di liti, per le conciliazioni si sonorilevate domande riguardanti le controversie tra un impresa e il suoconsumatore, mentre tra gli arbitrati prevale larisoluzioni alle liti tra imprese.Nota importante di GiacomoCaliendo sottosegretario allagiustizia che ci ha anticipatoche nella riforma delprocesso civile è prevista unadelega per la mediazione e laconciliazione. Sostiene inoltreCaliendo che l’esperienzadelle Camere di commercio,unite al ruolo importante deiprofessionisti può incidereesponenzialmente in questanuova avventura dellaGiustizia alternativa.

  • LA RISCOPERTA

    17Periti e Perizie

    Il collegio Lombardo a Roma.Dove stiamo andando?

    VITA ATTIVA AL COLLEGIO

    ANNAMARIA ADAMO

    Dalla partecipazioneallo sviluppo

    delle idee.Accreditati presso

    il Ministero di Grazia e Giustizia.

    Mi è stata gradital’occasione di partecipare,insieme al nostro “AttivoPresidente”alla manifestazione tenutasia Milano il 9 marzo presso ilPalazzo Turati sul tema:“Rapporto Annuale sulladiffusione della GiustiziaAlternativa in Italia.” Questa nuova partecipazione mi stimola

    alcune riflessioni econstatazioni.L’interesse ormai risaputoche il nostro CollegioLombardo ripone quale parteattiva nelle principaliinnovazioni delle professioni,sta incrementandol’esperienza, i contenuti,manifestatamente conrisultati ottimi e futuristici.La nostra categoria di Peritisi cala perfettamentenell’ambito delle aspettativedelle nuove professioni diEsperto-Conciliatore e Arbitronelle controversie sociali-economiche in vista delmaggiore consolidamentodelle nuove proceduredell’ADR.E’ quello che è emerso dallagiornata dedicata alladiffusione della giustiziaalternativa alle dispute.Per permettere, però, losviluppo di professioni chetendono a “mediare”piuttosto che ad “infliggere”,abbiamo bisogno dellapartecipazione di Colleghi-Professionisti attivi,interessati a qualificarsi e aqualificare la propriaProfessione ampliandone imetodi, le conoscenze e la cultura.Possiamo riscontrare che lapresenza costante indirizzataa rafforzare la preparazione e

    la formazione dei nostriiscritti, ha premiato i continuisforzi professionalizzantiintrapresi e ci ha portatoverso traguardi mai primad’ora raggiunti con tantoentusiasmo.Il concreto contributo delNostro Collegio infatti, ci hacondotto fino a Roma pressoil Ministero di Grazia eGiustizia e in data 5 marzo lanostra Scuola diSpecializzazione in TecnicaPeritale è stata Riconosciutae Accreditata tra gli Enti egli Istituti iscritti nel RegistroMinisteriale perl’addestramento e laFormazione continua deiConciliatori.Questo risultato non primoma certamente non ultimodella nostra attività collegialeci sta conducendo alconsolidamento delle nostretradizioni contestualizzatenell’attuale importanza delleinnovazioni Professionali.Quest’anno nei nostri 100. mo anniversario, irisultati si stannopotenziandoesponenzialmente come arinforzare le “molle” chehanno spinto i nostriprecursori a fondare l’attualeCollegio Lombardo dei PeritiEsperti e Consulenti inSpecialità.

  • 18Periti e Perizie

    La presenza di una Regione all’Avanguardia

    INAUGURAZIONE

    ANNAMARIA ADAMO

    Il Contributo diRoberto Formigoni

    al” ProgettoCONCILIAMO”

    Così ha esordito RobertoFormigoni alla conferenzastampa del 17 novembrescorso.La Sua Presenza sentita eProfessionale ha messoancora più in risalto lerisorse della Regione cherappresenta.“È mia intenzione esprimereil più vivo apprezzamento perquesta importante tapparaggiunta dall’iniziativa“Conciliamo”, ossial’inaugurazione ufficialedella sede qui nel Palazzo diGiustizia di Milano: unimportante punto di arrivoper questo progetto, natograzie all’intuizione delpresidente Grechi,all’appoggio convinto dellapresidente Pomodoro e alquale anche la nostraAmministrazione Regionaleha voluto dare credito e unsostegno concreto.Il governo regionale havoluto porre attenzione aquesto progetto proprioperché da sempre orientatoalla ricerca di forme diconsenso e del partenariato,inteso come metodo diaffronto dei problemi inchiave di responsabilitàcondivisa e nel pienorispetto dei ruoli e dellecompetenze di ognuno.”Lo stile partecipativo che il

    Governatore a sollecitato, hacondizionato l’atmosfera eha reso ancora più concretolo sviluppo del Progettomanifestando apertamente“Idee e Sostegno”.Coinvolgere la RegioneLombarda, che stadistinguendosi in moltiprogetti d’Innovazione:l’Educazione, la Formazione,i Media, lo Spettacolo,l’Expo, la Solidarietà, laPolitica e tanti altri ancora, èstato un contributo attivo eproficuo per tuttal’Organizzazione di “ProgettoConciliamo”.Il concetto Educativo delPresidente Formigoni, insintesi, come formazionedella persona –cittadino,condivide in pieno ilconcetto della Conciliazione:intesa tra due parti cheaffidano, prima di tutto, alleloro “intenzioni” la chiusuradi un conflitto. Intenzioni,che hanno anche un risvoltoeconomico competitivo, insostituzione del moventeprocessuale di una causa,spesso penalizzante per leparti che riversano le proprieaspettative in mano solodell’ avvocato o del giudiceche, purtroppo, non possonoessere “neutri” madiventano “di parte”.Nella Conciliazione non c’è

    un vinto o un vincitore maesistono due partisoddisfatte di agire di frontead un conflitto e non direagire in vista di unasoluzione “sconosciuta”.Presso il Tribunale di Milano,dove è stato aperto lo“sportello Conciliamo”,manifesta l’intenzione di un“punto di incontro” di partisolidali che intendonopromuovere il comporreamichevole di unacontroversia.Non poteva quindi, chericadere nel luogo dove ilsenso di “Giustizia” èportavoce di “Uguaglianza eSolidarietà” tra chi agisce echi subisce. Ma è proprio così? Insegnala “Conciliazione”: le particonoscono esattamentequale posto ricoprono? Sonoattori – esecutori o vittime?La “Conciliazione”ridistribuisce alle parti,singolarmente, sia la causasia l’effetto, delle azionicompiute, in modo tale cheognuna si sentaresponsabile dell’azione edella causa- effetto che lastessa comporta, e di frontea questa consapevolezza“educa la coscienza” adintervenire coerentementecon ciò che “si fa”.È una educazione profonda,

  • 19Periti e Perizie

    sostiene Formigoni, che vasostenuta e diffusa, ed è perquesto che siamo “orgogliosidi inaugurare questo Centro”.Le “parole” del Governatoresono coerenti con l’”azione”:la RL, ha creduto nelprogetto ed ha “riconosciutoin questa iniziativaun’importante e meritevolesupporto al sistemaformativo lombardo” havoluto così sostenerla a Suavolta con un contributo di100mila euro, comepartecipazione attiva allostar-up del progetto al finedi sostenere:• I percorsi di sensibilizzazione,

    informazione e formazione intema di conciliazione

    • la connessa organizzazione,gestione e coordinamentodi 20 iniziative info-formative, stragiudiziale,

    • la promozione e diffusione

    di una cultura (e professionalità) nuova etrasversale. Quella delConciliatore

    Non ci è estraneo inoltre, unmaggiore e più ampliatointervento della RegioneLombardia nei confronti dellostesso Sistema giudiziario inun clima di sinergia esempre attiva e concretacollaborazione.Nel corso degli ultimi anni ilsistema giudiziario lombardoè stato sostenuto dalla RLcon interventi diammodernamento dellastrumentazione informaticadegli uffici giudiziari eacquisti di materiale d’arredononché con operemarcatamente significativecome:A maggio 2007 è stataceduta la palazzina Bauerdi via Pace, di proprietà di

    Regione Lombardia (valore12,5 Mn di euro),all’Amministrazione centraledegli Archivi Notarili, che haliberato a partire dasettembre 2008 un’ampiaporzione del Tribunalecontribuendo ad alleviarel’ingestibile situazione diaffollamento degli attualispazi.Ed in forma anche disostegno “consulenziale”richiesto dalla Dott.ssaPomodoro circa il riordino delTribunale e del Distrettoattraverso lo strumento delleTabelle Triennali.Si può certamente affermarecome la presenza della RLmantenga attive le politichesociali per ogni singolocittadino, rafforzandonel’obbiettivo del bene sociale-individuale comune.Altri interventi sono in

    cantiere come presenze“attive” che possonoreclamare il nostrocompiacimento esoddisfazione diappartenenza ad unaRegione che in Italia, nelnostro Paese, fa da traino eda esempio costante diattenzione al settore dellaGiustizia affinché la stessa“abbia risvolti positivi pertutta la società.”

    Per il sostegno alla Giustizia

    1. Il Capitolato speciale (2 M e 400 mila euro) che la RL (unica regione in Italia) ha stanziato per l’appalto del serviziodi Riorganizzazione dei processi lavorativi e di ottimizzazione delle risorse degli Uffici Giudiziari di:

    Monza: Tribunale - Procura della Repubblica;Brescia: Tribunale;Varese: Tribunale;Milano: Corte d’Appello – Tribunale;Crema: Tribunale;Cremona: Tribunale.

    Scopi e finalitàLa finalità dell’intervento è quella di fornire l’Ufficio giudiziario interessato di una struttura organizzativa moderna, in gra-do di rispondere con attenzione alle sollecitazioni della cittadinanza, dei diversi utenti e dei portatori di interesse ed or-ganizzata secondo le indicazioni del new public management e puntando all’eccellenza in tutti i settori in cui opera.L’obiettivo è duplice:• rendere trasparenti e semplificare i processi organizzativi interni, anche abbassando i livelli di spesa;• avvicinare gli uffici giudiziari al cittadino, migliorando la qualità dei servizi e l’immagine pubblica del sistema giustizia.

    2. La cittadella della Giustizia: il maxi progetto che prevede nel capoluogo lombardo il nuovo polo della giustizia com-prendente il Tribunale, Carcere, TAR e Corte dei Conti lombarda. Il progetto consentirà di portare situazioni otti-mali e logistiche, per facilitare e migliorare il lavoro di chi opera in questo delicato e strategico settore.

    L’iter amministrativo relativo al nuovo Polo è stato attivato nell’ottobre 2006, quando Regione Lombardia ha promossoun Accordo di Programma siglato con il Ministero della Giustizia, il Ministero dei beni e attività culturali, la Pro-vincia e il Comune di Milano. Recentemente si è dato avvio allo studio di fattibilità del progetto.

    INTERVENTI IN CANTIEREDAL COMUNICATO STAMPA DEL 17 NOVEMBRE 2008

  • Bergamo ospita le icone russe

    MOSTRA

    VITTORIA COLPI

    Evento espositivopresso lo Spazio

    Viterbi al Palazzodella Provincia

    di Bergamo.

    Non è solo un appuntamentoespositivo quello inauguratonel Palazzo della Provincia diBergamo - Spazio Viterbi - edin programma fino al 14giugno. La mostra L’orodell’anima. Icone russe dalXIV al XVIII secolo del MuseoTretyakov di Mosca, con gliincontri collaterali previsti(www. provincia.bergamo.it),si pone come un evento dirara intensità estetica espirituale.

    Sorprendenti sono la storia ela tecnica compositiva delleicone russe, ben delineatenegli scritti dei curatori e delcomitato scientifico nelcatalogo che accompagnal’esposizione, edito dallaProvincia di Bergamo.La storia inizia con l’arrivodelle prime tavole e diiconografi bizantini nelprincipato della Rus’ di Kiev,allorché il principe Vladimir,inizialmente pagano einformato dai suoicollaboratori sulla bellezza deiriti religiosi di Costantinopoli,ma probabilmente anche peraccedere ai mercati dellagrande città del Bosforo,chiede in sposa la sorellaall’Imperatore di BisanzioBasilio II. Diventato cristianocol battesimo, egli impone aisudditi questa religione.Siamo nel 988, qualchedecennio dopo Kiev,sottomessa al patriarcato diCostantinopoli, diventa lacapitale di tutte le Russie,unendo politica e religione ecreando un’eredità culturaleche sopravvive alla distruzionedella città ad opera deiMongoli nel 1240.Proprio l’icona della Madre diDio, detta di Vladimir (dalnome della città fondata daisuccessori del principeVladimir, dove è rimasta per

    circa duecento anni), dipintasecondo la tipologia dellaMadonna Eleusa o dellatenerezza, si pone tra le piùantiche, risalendo al XIIsecolo. Donata dal Patriarcadi Costantinopoli, è oggetto divasto culto anche contro leinvasioni dei Tartari dei secolisuccessivi e segue un po’ lastoria della Russia. Spostatainizialmente da Kiev aVladimir, perviene nellaCattedrale dell’Assunta aMosca, città che nel 1480diventa capitale dell’Imperorusso e sede della Chiesaortodossa. Infine, con larivoluzione comunista,restaurata e liberata dalrivestimento metallico, vieneesposta nella moscovitaGalleria Statale Tretyakovcome semplice opera d’arte.Da questo prestigioso Museoche prende il nome dal suofondatore, un ricco elungimirante imprenditore cheha fatto dono nel 1892 dellesue collezioni, giungono ora aBergamo ben 50 iconerealizzate nel periodo tra il XIVsecolo finoall’occidentalizzazionedell’arte russa favorita daPietro il Grande nelSettecento.La mostra si apre con laNatività della Madre di Diocon i Santi, tempera su tavola

    20Periti e Perizie

  • 21Periti e Perizie

    del XIV sec., della scuola diNovgorod che si distingue perla ricchezza delle cromie. Quiin un modo gioioso appaionodiverse figure: la madre Annaavvolta in un manto rossocinabro indice di regalità, laneonata Maria in braccio aduna serva che si appresta alavarla, due bimbe cheosservano, quattro Santi nellaparte alta e delle bellearchitetture che completanola scena. Queste ultimeconvergono, con unaprospettiva rovesciata rispettoa quella tradizionale, verso lospettatore che diventa,secondo gli schemiiconografici, il centro, ovvero il“punto di fuga” di tuttol’impianto compositivo.Ugualmente “affollata” è laNatività di Cristo con i Santi,seconda metà del XV sec.,sempre dell’area di Novgorod.La rappresentazione, comeun piccolo presepe, èracchiusa da piccole balze diroccia di colore lilla,digradanti, che formano unagrotta, quindi muri di case.Le icone che narrano un fattosi distinguono da quelle moltodiffuse dedicate alle soleimmagini di CristoPantocratore o dellaMadonna e Bambino, sianella versione della tenerezza,con i due volti accostati, sia in

    quella della MadonnaOditrigia (colei che indica laVia), posta frontalmenteall’osservatore e con la manotesa verso il Figlio.La tradizione vuole che Cristoe la Madonna sianorappresentati sulla base diprototipi individuabili per ilprimo nell’immagine di Edessa,apparsa su una tela dopo cheGesù si era deterso il volto dalsudore e quindi non fatta damano umana (da un testoapocrifo siriano del III sec.) eper la Madre dai ritrattieseguiti dall’evangelista Luca. In mostra ammiriamo inoltreuna Madonna Oditrigiadell’area di Mosca dell’iniziodel XV sec., dal volto severo,allungato e dalle labbraminute; una sua variante difine Seicento, MadonnaSmolenskaja Šujskaja con unmantello rosso e oro e con ilviso dipinto con lumeggiaturebianche; Il profeta Elia neldeserto, seconda metà delCinquecento, tavola ricca dimovimento nella fisionomiadelle alture del deserto e nelvolo dei corvi portatori di ciboall’eremita; Il miracolo di SanGiorgio e il drago, icona digrande significato poichél’immagine di Giorgio vincitoresul drago diventa l’insegna deiprincipi di Mosca e quindistemma della città; ed ancora

    Sofia Sapienza Divina, finedel XVI sec., che rappresentala Sapienza Divina come unangelo sul trono con ali e visoscarlatti. L’evento, promossodalla Provincia di Bergamo econ il patrocinio di istituzionipubbliche e private, ci offreun incontro emozionante conl’arte russa e su diversipercorsi cognitivi: storico,geografico in base all’area dicreazione delle icone etematico, individuando inoltrele influenze di grandi maestridi icone: Andrej Rublev,Dionisij, Simon Usakov, artistadi rilevo nella prima

    Accademia russa delle artisorta nel XVII secolo.Da notare infine che verso lametà dell’Ottocento si rinnovain Russia l’interesse per leicone in quanto espressionedi una cultura autoctona. Uninteresse che si coniuga anuove tecniche di pulituradelle tavole e sfocia nellagrande esposizione del 1913.Alle icone si sono ispiratiscrittori come Dostoevskij etra gli artisti Chagall,Kandinskij e Malevič, il qualeporterà l’arte verso il silenzioassoluto delle telesuprematiste.

    Lo Spazio Viterbi è stato dedicato dalla Provincia aigenitori di Andrea (James Andrew) Viterbi, ingegne-re e scienziato di origini bergamasche, con loroemigrato all’età di 6 anni negli Stati Uniti a seguitodelle leggi razziali. È inventore dell’algoritmo usato

    per codificare trasmissioni digitali ed applicato an-che nei telefoni cellulari. Lo Spazio Viterbi comple-tamente ristrutturato è situato in Via Torquato Tas-so, 8, nel centro della città ed è facilmente rag-giungibile, anche a piedi, dalla stazione ferroviaria.

  • 22Periti e Perizie

    La mostra d’arte “Ricomincio da …..”

    ARTE

    ALESSANDRA CORUZZI Con l’occasione diun’esposizione d’arte monografica “Ricomincio da …” in apertura prossima pressola galleria EB GALLERIA –Viadella Palombella 42 Roma,l’artista Dario Cusani, ritorna al desiderio espressodi rinnovare le relazioni con ilmondo, più che dell’Arte,con quello del Sensibile, delpubblico disponibile allacoscienza di quanto ciavvolge e circonda. Egli intenzionalmente tornacon maggior spiccatointeresse alla volontà dipoter ancora disporre di unalto valore comunicativo: ilmezzo dell’arte.Sapientemente rivaluta ilconfronto con gli altri, delmondo, alla ricerca assetatadi arricchimento, diaffinamento del pensieropredisposto ancora ad undesiderio di cambiamento.

    Il mutare degli eventi, dellecircostanze vitali, delleambientazioni, degliaccalcati assembramentiumani dal fare forsennato,privi del silenzio per lariflessione, per unmessaggio terreno, di unaparola scambiata, di unmomento di comprensione.Egli produce con abilità eritmo fuori epoca, conquella smania vitale diricerca che, tipicamenteumanistica, riesce acoinvolgere per l’essenzapositiva che si diffondeattraverso il suo linguaggioartistico.Le sue opere accentuano ilpensiero intellettuale che locaratterizza.Egli lavora con forza conpotenti strumenti, e rivolgemessaggi attraverso unpreciso stile:Si tratta di evidente ricercadi qualità di immagini, di

    attente letture ambientali,di acuta percezione dellecose, delle persone, del fareumano.Intenso interesse per lacontemporaneità e lerelazioni sociali.Evidenzia luoghi simbolici.Spazia attraverso visionipuntuali di trasmissioni edeffetti metropolitani,osservandone i processi diidentificazioni etniche edurbane.Svela valorizzazione deisaperi, degli aspettisociologici e stima influenzedi flussi e riflussi deicambiamenti globali.Pone attenzione e cure nellavisione delle presenzeantropiche pienamenteinserite nei loro spaziscenici, nelle proprieplasticità.Riflette effetti architettonici,ambientali, intellettuali.

    La mostra d’arte “Ricomincio da …..”

    si tiene presso la RICOMINCIO DA… PERSONALE DI DARIO CUSANI

    A cura di Nori Zandomenego

    Inaugurazione: martedì 7 aprile ore 18

    Chiusura: 7 maggio 2009

    Sede: EB Gallery, via della Palombella 42, Roma

    Orari: dal martedì al venerdì 11–19, sabato 10,30–13,30

  • 23Periti e Perizie

    Calcola forze ches’intersecano tra relazioninaturali e contemporaneitàspaziali.Riproduce ricordi d’infanzia,misti a ricercati ritmi poetici,celati spesso da spigoloseassialità verticali, in una

    tenace costrizione subita,per liberarsi aspirando aprofusioni creative efantastiche.Affina interiorizzazionisapienti, espressionidivulgate con intenzionalità,contrastano quelle

    limitatezze date da parzialiporzioni visuali.Esprime desiderio direcuperare, attraverso icanali espressivi, quelleforze vitali che, pur nascostedivengono nuovamenteesistenti ed evidenti al solo

    atto di un attento sguardo.Il linguaggio dell’arte ritorna qui ad essere chiara ricerca, evidentepassione, interesse del mito, visione del bello e della classicità attraversoun percorso nella realtà.

    Dario Cusani, nato a Napoli nel 1948. AD otto anni inizia gli studi di pianoforte che è co-stretto ad abbandonare nel 1964 quando viene “rinchiuso” alla Scuola Militare Nunziatelladi Napoli dove incomincia il suo percorso artistico.

    Dopo un passato da imprenditore prima nell’industria di rame della famiglia e poi nel setto-re editoriale e pubblicitario, nel 1985 si trasferisce a Roma dove la sua forte vocazione loporta un anno dopo a dedicarsi esclusivamente all’arte.

    Dopo vari anni di ricerche denominate “eco-art”, “cromatica”, “post-futurismo” e “interni”,seguite dai critici Marcello Venturoli, Paolo Balmas e Philippe Daverio, realizzate con diversimateriali pittorici su tela e carta, nel 1994 approda alla “fotopittura” così denominata dalcritico Silvia Pegoraro, la sua tecnica esclusiva con la quale abbina la fotografia, che rap-presenta la realtà, con la pittura che per Cusani è il sogno, con la quale realizza “un’altrarealtà” così definita dal critico Valerio Dehò. Con questa tecnica affronta qualsiasi soggettodal ritratto, agli interni, alle città, alla natura morta e in particolare, negli ultimi 10 anni, letematiche socio-politiche-religiose. Dal 1995 ha esposto in varie città italiane e all’esteroseguito dai critici Maurizio Sciaccaluga, Gianluca Marziani, Ela Caroli, Marco Meneguzzo,Lorella Scacco e altri fino all’ultima mostra del 2002 a Napoli - Città della Scienza.

    La produzione di Dario Cusani dal 1964 al 2008 è costituita da 3560 opere uniche e oltre1000 multipli.

    BIOGRAFIA DELL’ARTISTA

    Il Duca Guggenheim (l’arte in testa) 2006 foto e acrilico su carta telat.La realtà supera la mistificazione dell’arte 2007 foto e olio su carta.

    autoritratto sito.

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