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Piano di Emergenza per sito internet Certif. N. 11377 C.S.I.A. – Consorzio di Sviluppo Industriale e Artigianale di Gorizia Via Armando Diaz, 6 34170 Gorizia Piano per la gestione delle emergenze ambientali Approvato con deliberazione del Consiglio di Amministrazione n. 35 del 31 luglio 2008.

Piano per la gestione delle emergenze ambientali · 2009. 12. 6. · Piano di Emergenza per sito internet 4 Revisione - Aggiornamento Il presente Piano per la gestione delle emergenze

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Piano di Emergenza per sito internet

Certif. N. 11377

C.S.I.A. – Consorzio di Sviluppo Industriale e Artigianale di Gorizia

Via Armando Diaz, 6

34170 Gorizia

Piano per la gestione delle

emergenze ambientali

Approvato con deliberazione

del Consiglio di Amministrazione n. 35 del 31 luglio 2008.

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SOMMARIO

1 PREMESSA............................................................................................................. 5

2 NORMATIVA DI RIFERIMENTO ..................................................................... 6

3 ATTIVITÀ E COMPITI PER LA GESTIONE DELLE EMERGENZE......... 7

4 REVISIONE - AGGIORNAMENTO ................................................................... 8

5 DATI DEL CONSORZIO E DEL TERRITORIO DI COMPETENZA........... 9

5.1 Organigramma .................................................................................................. 9

5.2 Dati territoriali ................................................................................................ 10

5.3 Confini ............................................................................................................ 11

5.4 Caratteristiche del territorio ............................................................................ 11 5.4.1 Caratteristiche geologiche e morfologiche del territorio ........................ 11 5.4.2 Caratteristiche geologiche e geotecniche................................................ 11 5.4.3 Assetto del reticolo idrografico - corsi d’acqua...................................... 12

5.5 Dati demografici ............................................................................................. 13

5.6 Rete stradale.................................................................................................... 17

6 CONTENUTO DEL PIANO................................................................................ 18

7 INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI SUL TERRITORIO DEL CONSORZIO 19

7.1 Esondazioni..................................................................................................... 19

7.2 Temporali di forte intensità, allagamenti e trombe d’aria .............................. 19 7.2.1 Caratteristiche climatiche della zona ...................................................... 19

7.3 Nevicate eccezionali ....................................................................................... 22

7.4 Terremoto e crolli ........................................................................................... 22

7.5 Incendi nei centri abitati ................................................................................. 24

7.6 Incendi boschivi e di sterpaglia ...................................................................... 24

7.7 Incidenti stradali ............................................................................................. 25

7.8 Incidenti stradali con versamento di sostanze pericolose ............................... 25

7.9 Rinvenimento di ordigni bellici ...................................................................... 25

7.10 Incidente aereo................................................................................................ 26

7.11 Incidente ferroviario ....................................................................................... 26

7.12 Incidente presso il metanodotto ...................................................................... 26

7.13 Incidenti industriali ......................................................................................... 27

8 SCHEMA PREVISIONE DEI RISCHI SUL TERRITORIO CONSORTILE 28

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9 STRUTTURA CONSORZIO PER LO SVILUPPO INDUSTRIALE DI GORIZIA....................................................................................................................... 29

10 CENTRO OPERATIVO ...................................................................................... 30

10.1 Centro Operativo consortile............................................................................ 30

10.2 Altre proprietà del CSIA in zona industriale .................................................. 30 10.2.1 Centro servizi tra via San Michele e via Gregorcic (lotti 1 e 2) ............. 30 10.2.2 Capannone di via Gabrscek .................................................................... 31 10.2.3 Area verde di via San Michele –S.Andrea.............................................. 32 10.2.4 Area verde di via Gregorcic – parco urbano A. Budal ........................... 33

11 LUOGO DI RITROVO E MAGAZZINO.......................................................... 34

12 AREE DI SOCCORSO ........................................................................................ 35

13 PREVISIONI DI EVACUAZIONE DELLA POPOLAZIONE....................... 35

14 ELENCO DELLE RISORSE .............................................................................. 36

15 PIRAMIDE DI ALLERTAMENTO................................................................... 38

15.1 Organizzazione ............................................................................................... 38

15.2 Modalità operative di intervento..................................................................... 39 15.2.1 Emergenze sul territorio – aree proprietà del CSIA. .............................. 39 15.2.2 Emergenze sul territorio –aree non di proprietà. .................................... 39

16 BIBLIOGRAFIA .................................................................................................. 40

17 ELENCO IMMAGINI E TABELLE.................................................................. 40

18 ALLEGATI ........................................................................................................... 41

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1 Premessa

La popolazione ed il territorio sono generalmente esposti al rischio di emergenze che si

manifestano spesso con insufficiente premonizione ed incontrollabile intensità.

Con il presente Piano per la gestione delle emergenze ambientali del Consorzio per lo

Sviluppo Industriale e Artigianale di Gorizia (C.S.I.A.) viene disciplinata

un’organizzazione strutturale interna al Consorzio che, mediante un assetto agile e

dinamico, permetta un razionale e tempestivo allertamento, al verificarsi di episodi

calamitosi, di tutte le autorità/associazioni competenti al soccorso, delle risorse umane e

dei materiali disponibili sul territorio di competenza consortile e nelle aree di proprietà

del Consorzio in zona industriale.

Il Piano per la gestione delle emergenze ambientali prevede l’attuazione e

l’organizzazione delle operazioni di allerta, di soccorso e di controllo per tutelare

l’incolumità della popolazione in caso di:

- pubbliche calamità;

- eventi che possono causare pubbliche calamità;

- interventi anche per soccorrere singole persone in difficoltà;

- incidenti o emergenze a carattere ambientale nella zona insustriale.

Nel Piano vengono determinate le procedure per la rapida mobilitazione e per l’impiego

coordinato di tutte le forze soccorritrici.

Scopo primario del piano è conferire alla popolazione certezza di salvaguardia e

sicurezza in ogni emergenza. Costituisce inoltre il riferimento unico per qualsiasi azione

da adottare in situazione di emergenza.

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2 Normativa di riferimento

Si riporta la normativa di riferimento:

- Legge Regionale 31 dicembre 1986, n. 64 “Organizzazione delle strutture ed

interventi di competenza regionale in materia di protezione civile”.

- Legge 24 febbraio 1992, n. 225 “Istituzione del Servizio Nazionale di

Protezione Civile”.

- D. Lgs. 31 marzo 1998, n. 112 “Conferimento di funzioni e compiti

amministrativi dello Stato alle Regioni ed agli Enti locali, in attuazione del capo

I della Legge 15 marzo 1997, n. 59”.

- D. Lgs. 18 agosto 2000, n. 267 “Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli

enti locali”.

- DPR 8 febbraio 2001, n. 194 “Regolamento recante nuova disciplina della

partecipazione delle organizzazioni di volontariato alle attività di protezione

civile”.

- “Piano provinciale della protezione civile” edizione 1992, della Prefettura di

Gorizia

- Piano di Protezione Civile Gorizia

- Decreto Legislativo n. 152 del 3 aprile 2006 “Norme in materia ambientale” e

s.m.i.

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3 Attività e compiti per la gestione delle emergenze

L’attività di gestione e prevenzione degli eventi calamitosi/emergenze ambientali nella

zona industriale del Consorzio è quella rivolta alla previsione e prevenzione delle varie

ipotesi di rischio, all’allertamento delle autorità/associazioni competenti al soccorso

delle utenze ed ogni altra attività necessaria a superare l’emergenza connessa ai seguenti

eventi che potrebbero verificarsi nelle aree verdi e presso gli immobili di proprietà

consortile, sulle strade di proprietà ed alle opere di urbanizzazione primaria della zona

industriale:

- eventi naturali o connessi con l’attività dell’uomo che possono essere

fronteggiati mediante interventi attuabili dalla struttura comunale;

- eventi naturali o connessi con l’attività dell’uomo che per la loro natura ed

estensione comportano l’intervento coordinato di più enti o amministrazioni

competenti in via ordinaria;

- calamità naturali, catastrofi ed altri eventi anche connessi all’attività dell’uomo

che, per entità ed estensione, debbono essere fronteggiati con mezzi e poteri

straordinari.

La previsione consiste nelle attività dirette allo studio ed alla determinazione delle cause

dei fenomeni calamitosi, alla identificazione dei rischi ed alla individuazione delle zone

del territorio soggette ai rischi stessi.

La prevenzione consiste nelle attività volte ad evitare o ridurre al minimo la possibilità

che si verifichino danni conseguenti agli eventi sopra indicati anche sulla base delle

conoscenze acquisite per effetto delle attività di previsione.

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4 Revisione - Aggiornamento

Il presente Piano per la gestione delle emergenze ambientali dovrà essere modificato o

integrato ogni qual volta:

- nascano nuove esigenze non previste dal presente piano;

- a seguito di un’emergenza, o di un’esercitazione, ci si renda conto della

necessità di modificare alcuni meccanismi;

- in presenza di nuove normative.

I contenuti del Piano e relativi allegati saranno sottoposti all’approvazione da parte del

Consiglio di Amministrazione del Consorzio così come gli eventuali aggiornamenti.

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5 Dati del Consorzio e del territorio di competenza

5.1 Organigramma

Presidente:

Responsabile del Procedimenti Amministrativi:

Area Tecnica:

ing. Emilio Comolli

dott. Stefano Raseni

Geom. Giovanni Urdan

Figura 1 - Organigramma del Consorzio

ASSEMBLEA DEI SOCI DEL

CONSORZIO

COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI

dott. CARDEGNA Massimo dott. PELLA Vittorio dott. SORANZO Luca

CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE

Presidente: ing. Emilio COMOLLI Consiglieri: avv. PISANI Marina

p.i. ROSSI Giorgio dott. GRATTON Daniele dott. DEVETAK Carlo dott. FADINI Vanni

dott. CAPRARA Alessandro

STRUTTURA OPERATIVA DEL CONSORZIO - PERSONALE DEL CONSORZIO (PC) –

geom. URDAN Giovanni

Area tecnica (AT) rag. GRUDEN Luigi

Area ammistrativa (AA), Addetto alle emergenze c/o la sede (AGE) dott.ssa CLINEC Michela

Responsabile del SGA (RSGA), Area contabile (AC)

Responsabile dei Procedimenti Amministrativi

dott. Stefano Raseni

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5.2 Dati territoriali

Comune: Gorizia

Provincia: Gorizia

Regione: Friuli - Venezia Giulia

Sede Consortile: via A. Diaz, 6

Tel. 0481 533046

Fax 0481 547271

Territorio di competenza Zona Industriale di S. Andrea (Gorizia) rientrante in

zona territoriale omogenea D1 agglomerati industriali

di interesse regionale

Immobili di proprietà: Centro servizi di Via San Michele

Capannone industriale Via Gabrscek

Aree verdi di proprietà: Area verde applicato via San Michele

Area verde applicato via Gregorcic

Addetti presso capannone centro servizi

Addetti presso capannone via Gabrscek

Attività economiche insediate presso ZI:

Superficie territoriale ZI:

Altimetria media ZI:

Superficie ZI prevista dal PTI:

Superficie di proprietà:

Superficie coperta di proprietà:

Strade di proprietà del consorzio:

8 (addetti azienda locataria)

27 (addetti aziende locatarie)

38

85 ettari

60 metri s.l.m.

628.262 m2

9.482 m2

4.200 m2

20.285 m2

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5.3 Confini

L’area di interesse, appartenente alla zona territoriale omogenea D1 - agglomerati

industriali di interesse regionale, è interamente compresa all’interno dei confini

amministrativi del Comune di Gorizia. Collocata nella parte sud-est del territorio

comunale, l’area è delimitata:

- a NORD dalla frazione di S. Andrea;

- a EST dalla linea ferroviaria Gorizia-Trieste;

- a SUD dal centro abitato del Comune di Savogna d’Isonzo (GO);

- a OVEST dal fiume Isonzo.

5.4 Caratteristiche del territorio

5.4.1 Caratteristiche geologiche e morfologiche del territorio

L’area di competenza del C.S.I.A., interamente compresa all’interno dei confini

amministrativi del Comune di Gorizia, ha un’estensione di circa 85 ettari, è delimitata

da vincoli fisici e presenta un andamento di tipo pianeggiante.

Tale posizione è stata scelta per alcune precise caratteristiche, che la rendono più adatta

alle attività industriali. Essa è difatti situata sottovento rispetto alle zone residenziali ed

è collegata alle principali arterie della grande viabilità nazionale, oltre a trovarsi a

diretto contatto con l'Est Europa.

5.4.2 Caratteristiche geologiche e geotecniche

Per l’area di interesse della Zona Industriale si rilevano depositi alluvionali della

pianura isontina, costituiti da elementi ghiaiosi di natura calcarea, con dimensioni

granulometriche medie di 6-7 cm di diametro e variabili fino alle dimensioni dei

ciottoli. Si trovano in genere assieme a un’abbondante frazione sabbiosa, ma spesso

sono state rinvenute anche ghiaie pulite. Sono in genere molto addensati e spesso si

rilevano conglomerati a cemento calcareo, molto compatti e tenaci, anche a ridotta

profondità. Tali depositi conglomeratici, affioranti estesamente lungo le sponde

dell’Isonzo, si rilevano in genere a profondità di circa 10 m dal piano di campagna nelle

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zone prossime al corso del fiume e a S. Andrea. A distanze maggiori corrispondono

maggiori profondità (30 m).

Sempre nella zona troviamo il substrato roccioso basale della piana, che è di natura

arenaceo-marnosa e diventa calcarea solo in prossimità dei rilievi carsici, a Savogna. Il

substrato è stato fortemente inciso dal Paleoisonzo (e da altri corsi d’acqua nel settore

sudorientale) con formazione di un paleoalveo sepolto con asse sulla direttrice Salcano -

Castagnavizza - Zona Industriale - Gabria a profondità comprese tra 40 m e 74 m.

La zona di interesse, secondo carta geomrfologica e geolitologica allegata alla

Relazione geologica per la variante generale al P.R.G.C. di Gorizia, è caratterizzata da

alluvioni ghiaioso-sabbiose.

5.4.3 Assetto del reticolo idrografico - corsi d’acqua

La zona industriale di competenza C.S.I.A. è delimitata ad ovest dal Fiume Isonzo,

il quale caratterizza, assieme al sistema Collio-Sabotino, il territorio del Comune di

Gorizia.

Nasce in Slovenia, nella Val di Trenta, tra i massicci del Mangart e del Tricorno, da una

sorgente carsica ai piedi del monte Mojstrovka a 940 m d’altitudine e tutto il suo corso

montano di 99 km (su 141 km totali), fino alle porte di Gorizia, interessa il territorio

sloveno. Il tratto in pianura, fino alla foce a Punta Sdobba nel Golfo di Trieste, tra

Monfalcone e Grado, rappresenta invece la parte italiana.

Il fiume presenta un regime torrentizio ad alimentazione pluvio-nivale, con piene

concentrate nei mesi autunnali e primaverili, con picchi massimi in ottobre e novembre

e secondari in aprile e maggio. Il regime pluviometrico del bacino è di tipo sublitoraneo

alpino con minimi estivo ed invernale, e massimi in autunno e in primavera, con una

precipitazione annuale media di 1.400 mm a Gorizia, 2.400 mm/anno nel settore centro-

settentrionale del bacino, con punte di 3.000 mm/anno.

5.4.3.1 Pericolosità idrauliche

Il tratto di fiume contermine al confine della zona industriale di competenza consortile

non presenta caratteristiche di pericolosità da inondazione per la conformazione

dell’alveo e l’altezza e ampiezza delle difese degli argini.

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Figura 2 – Il Fiume Isonzo

5.5 Dati demografici

Dall’analisi dei dati aggiornati al 31 dicembre 2007, si ricava che presso la zona

industriale sono attualmente insediate 48 attività economiche.

I settori di attività prevalente risultano essere quello metalmeccanico e quello

alimentare/dolciario. La composizione percentuale dei settori di appartenenza delle

attività insediate è così distribuita:

- settore alimentare/dolciario 25%

- settore metalmeccanico 20%

- settore chimico 15%

- settore energia 8%

- settore elettronico 5%

- settore aerospaziale 3%

- altri servizi 25%.

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Tabella 1 – Elenco aziende insediate in zona industriale

Azienda Stato Lotto Attività Settore

Adriaest Srl Inattiva 10 Produzione teli per

camion Altri servizi

Aerostudi Srl Attiva Centro servizi

Progettazione e produzione

componentistica aerospaziale

Aerospaziale

Aurea Srl Attiva Centro servizi

Industria alimentare/Pastifi-

cio

Alimentare/ dolciario

Benfil Inattiva 44 Industria tessile Tessile

Bolem 2 Srl Attiva 28 Produzione di funghi Alimentare/ dolciario

C.M.C snc di Cristofoli Silvano & c.

Attiva

2 (capan-none CSIA)

Officina meccanica di precisione

Metalmec-canico

Ciemme Liquori SpA Attiva 14 Produzione di liquori Alimentare/ dolciario

Codena SRL Attiva 23 Produzione alimentare

alimentare/ dolciario

Compagnia per l’Elettricità e l’Acquacoltura

Attiva 6 Produzione di energia elettrica

Energia

Elettrogorizia Spa Attiva 25 Produzione energia

elettrica Energia

Energia Pulita in

costruzione 13

Produzione energia elettrica

Energia

Eurovit Srl Attiva 12 Prodotti alimentari Alimentare/ dolciario

Ex Zulli Inattiva 45

Fonderia Metallica Giusto & Roldo Snc

Attiva 1 Fonderia metalli Metalmec-canico

Food Product International SpA

Attiva 35 Industria alimentare Alimentare/ dolciario

Goinvest

Attiva – immobili in affitto a terzi

46 Dato sconosciuto Dato

sconosciuto

Grafica Goriziana Sas Attiva 18 Tipografia Altri servizi

IMB GAR di Gabrielcic Dario

in costruzione

50 Imballaggi legno/ lavorazione legno

Meccanico

IRIDIA SpA Attiva 16 Produzione di vernici

e colori Chimico

Iris Isontina Reti Integrate e Servizi SpA

Attiva 11 Gestioni delle reti integrate (idriche, gas, elettriche)

Altri servizi

M.R. Srl Attiva

3, 2 (capan-none CSIA),

Officina meccanica di precisione

Metalmec-canico

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M.W. Srl Attiva 30 Produzione di

materiali elettrici e informatici

Elettronico

Mark Srl Attiva 33

Produzione e com-mercio di prodotti per il settore ospedaliero

e farmaceutici

Altri servizi

Meccanica Isontina di Bressan G. Srl

Attiva

2 (capan-none CSIA)

Lavorazione mec-canica di precisione

Metalme-ccanico

Metalmeccanica Bensa Snc Attiva 19 Officina meccanica Metalmec-canico

Metalpack Srl Attiva 36,37 Produzione film

plastici Chimico

Metso Paper Gorizia SpA Attiva 4

Produzione di impianti e macchine

per l’industria cartiaria

Metalmec-canico

MH&RE SpA/Co.ve.me Spa Attiva 17-24 Produzione di

tessere plastiche e film in poliestere

Chimico

MIKO Srl Attiva 5 Produzione di tessuti per uso tecnico e

industriale Chimico

Mucci Mario &C Snc Attiva 20 Lattoneria Altri servizi

Nardin Guerrino Attiva 32 Commercio e produ-zione di bibite anal-coliche,liquori e birra

Alimentare/ dolciario

Newton Officine Meccanotessili Srl

Attiva 15 Officine

meccanotessili Metalmec-canico

Numerica Sistemi Srl Attiva 34 Assistenza informatica

Altri servizi

Officina Meccanica Basso Massimo

Attiva 21 Officina meccanica Metalmec-canico

Paulin Srl Attiva 26 Produzione di serramenti

Altri servizi

Policolor di Polo Giovanni Attiva 34 Colorificio Chimico

Sagittario Srl Attiva 7 Acquacoltura Altri servizi

Siderimpes Srl (in assegnazione)

49

Produzione, assem-blaggio e revisione di

macchine per la siderurgia

Metalmec-canico

SO.TE.CO SPA Attiva 39,40,41,42, 43

Produzione di ecopelle e microfibre

Chimico

Sweet SpA Attiva 27 Produzione di ovetti

di cioccolata Alimentare/ dolciario

Tabaj F.lli s.n.c. di Tabaj Milos & Raimondo

Attiva 22 Serramenti e

carpenteria in ferro Altri servizi

Trade & Service Srl Attiva 9 Manutenzioni e

Pulizie Altri servizi

Tipografia Budin Snc Attiva 29 Tipografia Altri servizi

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ditta individuale ing.Fiannacca Giuseppe

Assegnazio-ne via di massima

52 Produzione di energia elettrica

energia

VE.PE.CO Srl Lotto in as-segnazione

51 Produzione di mac-chine per l’enologia

Metalmec-canico

Witor’s Srl Attiva 31 Produzione di

cioccolato e prodotti affini

Alimentare/ dolciario

Nota: in blu indicate le aziende non attive

Si riporta di seguito la planimetria della zona industriale di competenza consortile

(estratto dallo stato di fatto del PTI del Consorzio) con l’indicazione del numero dei

lotti e delle proprietà del Consorzio o di terzi.

Figura 3 – Planimetria della zona industriale (Fonte PTI del CSIA)

Legenda:

Lotti in diritto di superficie

Lotti in diritto di proprietà

Lotti in proprietà del consorzio

Aree di proprietà del Consorzio esterne ai lotti

Area di proprietà pubblica

Limite lotti

Numero lotti

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5.6 Rete stradale

La Zona Industriale di competenza del C.S.I.A. (Figura n. 2 precedentemente riportata)

è attraversata da due arterie stradali di interesse sovracomunale, che la suddividono da

est a ovest e da nord a sud, in due comparti e in sei sottozone. Esse sono:

- la Strada Statale n. 56 bis,

- la Strada Provinciale. n. 8 Gorizia – Savogna – Sagrato (Via A. Gregorcic),

Delle altre strade della zona industriale, la via S. Michele che collega l’area al centro

abitato di S. Andrea è comunale, mentre tutte le altre strade sono di proprietà consortile

(per un totale di 20.285 m2 di proprietà).

L’accessibilità dall’esterno del territorio comunale è garantita dalla dalla S.S. n. 56 per

chi proviene da Udine e dal raccordo autostradale Gorizia – Villesse, per chi proviene

dall’Autostrada A4, dalla stazione confinaria e dalla Slovenia, mentre l’accessibilità dal

territorio comunale è garantita prevalentemente dalla S.P. n. 8.

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6 Contenuto del Piano

Nel Piano vengono indicati:

- I possibili rischi presenti nella zona industriale di competenza

- La struttura organizzativa interna dell’ente Consorzio

- L’organico del personale consortile

- Centro operativo e organico del personale addetto all’allertamento

- Schemi operativi e procedure di allertamento

- Luoghi di raduno addetti gestione emergenze

- Ricovero momentaneo delle persone, dei mezzi e punti di atterraggio degli

elicotteri

- Detentori di risorse

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7 Individuazione dei rischi sul territorio del Consorzio

Le ipotesi di rischio che possono verificarsi nel territorio della zona industriale di

competenza consortile sono molteplici:

1. Esondazioni

2. Temporali di forte intensità, allagamenti e trombe d’aria

3. Nevicate eccezionali

4. Terremoto e crolli

5. Incendi nei centri abitati

6. Incendi boschivi edi sterpaglia

7. Incidenti stradali

8. Incidenti stradali con versamento di sostanze pericolose

9. Rinvenimento di ordigni bellici

10. Incidente aereo

11. Incidente ferroviario

12. Incidente presso il metanodotto

13. Incidenti industriali

7.1 Esondazioni

Il tratto del fiume Isonzo contermine al confine della zona industriale di competenza

consortile non presenta caratteristiche di pericolosità da inondazione per la

conformazione dell’alveo e l’altezza e ampiezza delle difese degli argini.

Pertanto il rischio esondazioni è considerato basso.

7.2 Temporali di forte intensità, allagamenti e trombe d’aria

7.2.1 Caratteristiche climatiche della zona

Nella zona del Goriziano (della quale fa parte le zona industriale di interesse) la

vicinanza del mare attribuisce al clima uno smorzamento degli estremi termici, sia annui

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che giornalieri, contenendo le escursioni termiche in valori nettamente inferiori a quelli

dell’Alta Pianura Friulana.

Figura 4 – Tabella e grafico temperature

Medie mensili temperature (°C) Mese

Minime Medie Massime G - 1,0 3,6 8,0 F 0,7 5,0 9,3 M 3,5 8,2 12,9 A 7,3 12,3 17,3 M 11,1 16,7 22,2 G 14,3 20,0 25,6 L 16,3 22,4 28,5 A 16,1 22,1 28,1 S 13,2 18,9 24,6 O 8,9 14,2 19,5 N 4,4 8,7 13,0 D 0,7 4,6 8,6

Media Annua 8,1 13,1 18,1

-10

-5

0

5

10

15

20

25

30

35

gen

feb

mar

apr

mag

giu

lug

ago

set

ott

nov

dic

PERIODO

T (°c) T max T min

Anche le precipitazioni sono modeste rispetto alla restante pianura, con una siccità

estiva più pronunciata, grandinate più rare ed una maggiore ventilazione.

Figura 5 – Tabella e grafico piovosità

Mese Medie mensili delle precipitazioni (mm)

G 83 F 77 M 75 A 98 M 93 G 105 L 75 A 103 S 109 O 103 N 111 D 96

Media Annuale

94

40

50

60

70

80

90

100

110

120

gen

feb

mar

apr

mag

giu

lug

ago

set

ott

nov

dic

PERIODO

PRECIPIT

AZIONI

(mm)

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Durante l’inverno le giornate con gelo sono scarse, piove poco e nevica assai di rado,

mentre una certa variabilità e nuvolosità segnano l'inizio della primavera, che porta

abbondanti precipitazioni.

La città di Gorizia, come la zona industriale, rimane protetta dal freddo vento di Bora. Il

vento più frequente in zona è lo Scirocco, di provenienza marina da SE, umido e

relativamente caldo, che comporta quasi sempre precipitazioni piovose o nevose, a

seconda della stagione e dell'altitudine.

Figura 6 - Frequenza in ore e km percorsi in una anno dai singoli venti nella zona di Gorizia

(Fonte: Enciclopedia Monografica del Friuli-Venezia Giulia)

Salvo eventi calamitosi imprevisti, eventualità sempre presente, non si riscontra il

rischio di temporali di forte intensità, allagamenti e trombe d’aria, né risultano analoghi

fenomeni avvenuti in passato.

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C.S.I.A. Pag. 22 di 41

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7.3 Nevicate eccezionali

La possibilità di precipitazioni nevose a carattere eccezionale è sempre presente, anche

se tale fenomeno atmosferico non si verifica regolarmente ogni inverno. Più frequente è

la possibilità di formazione di ghiaccio in particolare sulla sede stradale.

7.4 Terremoto e crolli

Attestata la portata di tali eventi calamitosi in zone ad alta densità abitativa e

l’imprevedibilità degli accadimenti, in base all’Ordinanza n. 3274 del Presidente del

Consiglio dei Ministri del 20 marzo 2003 sono individuati i “Primi elementi in materia

di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e delle

normative tecniche per le costruzioni in zona sismica.” recepita con Deliberazione della

Giunta Regionale 1 agosto 2003, n 2325:

Criteri per l’individuazione delle zone sismiche – individuazione, formazione e

aggiornamento degli elenchi nelle medesime zone:

OGGETTO

Le presenti norme definiscono i criteri generali per l’individuazione delle zone sismiche, ai

sensi dell’art. 93, 1g) del D.L. 112/1998, ai fini della formazione e dell’aggiornamento degli

elenchi nelle medesime zone da parte delle Regioni, ai sensi dell’art. 94, 2a) del medesimo

Decreto.

Le zone fanno esplicito riferimento a quelle indicate nelle “Norme tecniche per il progetto, la

valutazione e l’adeguamento sismico degli edifici”, nelle “Norme tecniche per il progetto

sismico dei ponti“ e nelle “Norme tecniche per il progetto sismico di opere di fondazione e di

sostegno dei terreni” emanate contestualmente.

CRITERI

a) Le “Norme tecniche” indicano 4 valori di accelerazioni orizzontali (ag/g) di ancoraggio

dello spettro di risposta elastico e le norme progettuali e costruttive da applicare; pertanto

il numero delle zone è fissato in 4.

b) Ciascuna zona sarà individuata secondo i valori di accelerazione di picco orizzontale del

suolo (ag), con probabilità di superamento del 10% in 50 anni, secondo lo schema

seguente:

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Zona Accelerazione orizzontale con

probabilità di superamento pari al 10% in 50 anni (ag/g)

Accelerazione orizzontale di ancoraggio dello spettro di risposta

elastico (Norme Tecniche)(ag/g)

1 > 0,25 0,35

2 0,15-0,25 0,25

3 0,05-0,15 0,15

4 < 0,05 0,05

c) le valutazioni di ag dovranno essere effettuate utilizzando: i)metodologie recenti e accettate

a livello internazionale; ii)dati di base aggiornati (con particolare riferimento ai dati sulle

sorgenti sismogenetiche, ai cataloghi dei terremoti, alle leggi di attenuazione del moto del

suolo, ecc.); iii) procedure di elaborazione trasparenti e riproducibili, che evidenzino le

assunzioni effettuate e le relative ragioni.

d) Le valutazioni di ag dovranno essere rappresentate in termini di curve di livello con passo

0,025 g e calcolate su di un numero sufficiente di punti (griglia non inferiore a 0,05°).

Sulla base di tali valutazioni l’assegnazione di un territorio ad una delle zone di cui al

punto b) potrà avvenire con tolleranza 0,025 g.

PRIMA APPLICAZIONE

In prima applicazione, sino alle deliberazioni delle Regioni, le zone sismiche sono individuate

sulla base del documento “ proposta di riclassificazione sismica del territorio nazionale”,

elaborato dal Gruppo di Lavoro costituito sulla base della risoluzione della Commissione

Nazionale di Previsione e Prevenzione dei Grandi Rischi nella seduta del 23 aprile 1997.

La classificazione di ciascun comune secondo il documento citato è riportata in allegato A,

unitamente alla classificazione precedente ed alla zona di appartenenza.

ALLEGATO A – CLASSIFICAZIONE SISMICA DEI COMUNI ITALIANI

Codice Istat 2001

Denominazione

Categoria secondo la

classificazione precedente

(Decreti fino al 1984)

Categoria secondo la

proposta del GdL del 1998

Zona ai sensi del presente

documento (2003)

06031007 Gorizia N.C. 3 3

Secondo la nuova classificazione il Comune di Gorizia appartiene alla zona 3, zona

comunque a basso rischio, che non presenta infatti precedenti storici di eventi sismici

particolarmente intensi e che non richiede, quindi, specifiche procedure antisismiche.

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C.S.I.A. Pag. 24 di 41

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Figura 7 - Estratto della nuova carta sismica regionale (Fonte: Regione Autonoma FVG)

7.5 Incendi nei centri abitati

Non sono presenti abitazioni nell’area della zona industriale di competenza consortile,

tuttavia tale zona confina con i centri abitati della frazione goriziana di S. Andrea e di

Savogna d’Isonzo, che tuttavia per la loro ubicazione possono essere considerate a

basso rischio d’incendio.

Per quanto concerne gli immobili di proprietà consortile (Centro Servizi e capannone

industriale di via Gabrscek), al fine di conoscere l’entità del rischio di incendio

dell’attività svolta, il Consorzio richiede alle aziende locate presso tali immobili copia

della valutazione dei rischi redatta per legge ai sensi del D.Lgs 626/94 ed eventuali

procedure o piani di emergenza.

7.6 Incendi boschivi e di sterpaglia

In questo caso le possibili situazioni a rischio diretto del Consorzio sono identificate

presso le zone delle aree verdi del C.S.I.A. (piantumazioni) e presso alcuni lotti non

assegnati; in particolare presso questi ultimi la presenza di vegetazione spontanea non

controllata/sterpaglie o di materiali potenzialmente infiammabili può essere considerata

come la principale situazione di rischio.

Le aree verdi di proprietà sono invece periodicamente mantenute da un’azienda esterna

incaricata.

SLOVENIA

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C.S.I.A. Pag. 25 di 41

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7.7 Incidenti stradali

La pericolosità di tali eventi e la frequenza con cui accadono li rendono una delle

principali situazioni di rischio delle aree urbane. Tali eventi possono provocare il

coinvolgimento degli automezzi ed a volte conseguenze verso terzi, sia come pedoni

coinvolti nel sinistro sia come disagi provocati per blocchi/rallentamenti del traffico.

Considerata la presenza sul territorio interessato della Strada Statale 56 bis, della Strada

Provinciale n. 8 Gorizia - Savogna - Sagrado, e delle strade comunali e di competenza

consortile, in determinati casi vi è la necessità di creare una viabilità alternativa con la

chiusura al traffico della zona interessata dall’incidente. Questo tipo di interventi ricade

nella competenza delle Forze dell’Ordine, della Polizia Municipale e, in situazioni di

blocco stradale prolungato, come supporto della Protezione Civile.

7.8 Incidenti stradali con versamento di sostanze pericolose

La pericolosità di tali eventi, vista anche la vicinanza dei centri abitati di Gorizia

(quartiere di S. Andrea) e di Savogna d’Isonzo, è notevole, oltre che per l’incidente in se

stesso, anche per le difficoltà di evacuazione senza situazioni di panico e

assembramenti. In questo caso un pericolo è rappresentato anche dalla

sottovalutazione/sopravalutazione o mancata percezione della pericolosità delle

sostanze versate.

La zona è da considerarsi a rischio in quanto sul territorio insistono aziende che

utilizzano prodotti e preparati pericolosi nel ciclo produttivo (ad esempio aziende del

settore chimico), pertanto nel trasporto di tali sostanze presso le aziende potrebbero

verificarsi situazioni di oggettivo pericolo.

Storicamente non si è verificato alcun sinistro di tale tipologia, tuttavia il Consorzio

dispone di apposita procedura per la gestione dei siti inquinati (in allegato al presente

Piano) al fine della gestione di situazioni emergenziali.

7.9 Rinvenimento di ordigni bellici

Nella zona considerata vi è la possibilità di rinvenire ordigni residuati degli eventi

bellici, in particolare durante operazioni di scavo. Le autorità competenti decidono sulla

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C.S.I.A. Pag. 26 di 41

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base dello stato dell’oggetto esplosivo e della sua collocazione se rimuoverlo o brillarlo

sul luogo.

Per sicurezza durante tali interventi si prevede l’evacuazione di una determinata area

circostante. Il perimetro da isolare dipende dal potenziale dell’ordigno.

7.10 Incidente aereo

Nel territorio comunale vi è inoltre la possibilità di incidenti quali la caduta di

aeromobili per la vicinanza dell’aeroporto Aereo Club Duca D’Aosta di Gorizia e la

relativa prossimità dell’aeroporto civile di Ronchi dei Legionari.

Considerato che il traffico aereo è regolato e controllato dai “controllori di volo”, un

eventuale incidente viene segnalato tempestivamente alle Forze dell’Ordine e di

soccorso ed il Consorzio è coinvolto nell’eventuale procedura di allertamento in un

secondo momento. Anche in questi casi, vista la necessità di creare una viabilità

alternativa con la chiusura al traffico della zona interessata dall’incidente o di evacuare

insediamenti abitativi o artigianali-industriali coinvolti nel sinistro, questo tipo di

interventi ricade nella competenza delle Forze dell’Ordine, della Polizia Municipale e,

in situazioni di blocco stradale prolungato, come supporto della Protezione Civile.

7.11 Incidente ferroviario

Limitrofa alla zona industriale passa la linea ferroviaria Monfalcone – Gorizia; si ritiene

tuttavia basso/trascurabile il rischio dovuto ad incidente ferroviario che possa

interessare la zona industriale di competenza consortile.

7.12 Incidente presso il metanodotto

La Società Elettrogorizia utilizza gas metano da condotta di proprietà proveniente da

Merna (Slovenia). Il percorso della condotta attraversa l’area in prossimità

dell’aeroporto Duca d’Aosta, la sede ferroviaria al km. 35 + 397 mediante sottopasso e

prosegue verso zona industriale da via E. Fermi, seguendo il percorso riportato in

allegato al presenta Piano. Non risultano incidenti /problematiche pregressi.

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7.13 Incidenti industriali

Sul territorio della zona industriale di competenza consortile non risultano Aziende

soggette alla normativa grandi rischi ai sensi del Decreto Legislativo 17 agosto 1999, n.

334 “Attuazione della direttiva 96/82/CE relativa al controllo dei pericoli di incidenti

rilevanti connessi con determinate sostanze pericolose”.

In caso di insediamento nella zona industriale di nuove attività che risultino a rischio di

incidente rilevante, sarà compito dell’Amministrazione Comunale di Gorizia coordinare

gli interventi sulla base del piano di emergenza predisposto dalle aziende.

Vanno in ogni caso considerati i possibili incidenti/emergenze che potrebbero essere

causati da aziende che utilizzino sostanze pericolose, a rischio di incendio, ecc.

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8 Schema previsione dei rischi sul territorio consortile

In relazione al tipo di emergenza accorsa si distinguono in genere due possibili modalità

di intervento:

� INTERVENTO DIRETTO

Riguarda le emergenze dove l’intervento sarà diretto, ovvero il caso in cui le risorse

consortili operano autonomamente e sono in grado di risolvere l’intervento.

Questa tipologia non è tuttavia possibile, in quanto la gestione diretta delle

emergenze non rientra nei compiti del personale consortile (che ha solo funzioni di

allertamento degli enti/associazioni competenti).

� INTERVENTO INDIRETTO

In tale tipologia di intervento di riuniscono tutte le emergenze dove l’intervento sarà

indiretto, di competenza all’Istituzione più idonea ad affrontare il tipo di emergenza,

e per le quali il Consorzio ha unicamente funzioni di allertamento.

Tutte le emergenze prese in esame nel Piano sono da considerarsi appartenenti a tale

tipologia di intervento.

Rientrano pertanto nell’intervento diretto i seguenti rischi individuati sul territorio:

- temporali, allagamenti e trombe d’aria

- esondazioni

- nevicate eccezionali

- terremoto e crolli

- incendi nei centri abitati

- incendi boschivi e di sterpaglia

- incidenti stradali

- incidenti stradali con versamento di sostanze pericolose

- ritrovamento di ordigni bellici

- incidente aereo

- incidente ferroviario

- incidente presso il metanodotto

- Incidenti industriali

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9 Struttura Consorzio per lo sviluppo industriale di Gorizia

RISORSE DIRETTE (attività di allertamento)

RISORSE ESTERNE (attività di intervento)

⇒ Area Tecnica (AT)

⇒ Personale del Consorzio

⇒ Prefettura

⇒ Vigili del Fuoco

⇒ Carabinieri

⇒ Polizia

⇒ Protezione Civile (Centro operativo regionale di Palmanova/Gruppo Protezione Civile di Gorizia)

⇒ Strutture sanitarie

⇒ Istituzioni (Regione, Provincia, Genio civile)

⇒ Enti gestori Servizi

⇒ Ditte private

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10 Centro Operativo

10.1 Centro Operativo consortile

Il Centro Operativo consortile è la sede degli uffici di via Diaz, 6 a Gorizia.

Le risorse in dotazione a disposizione del personale consortile incaricato

dell’allertamento sono:

- computer, stampanti, scanner, fotocopiatrice;

- modem;

- linea telefonica e fax (0481533046 - 0481 547271);

- planimetrie del territorio comunale (scala 1:5000);

- rete viaria;

- Piano Regolatore comunale di Gorizia

- Piano Regolatore comunale di Savogna d’Isonzo

- Piano Territoriale Infraregionale del C.S.I.A.

Presso la sede sono state effettuate delle valutazioni a cura di tecnici competenti e, per

la sicurezza sul lavoro, è stato redatto il documento per la valutazione dei rischi ai sensi

del D.Lgs. 626/2004.

È stato nominato un RSPP esterno ed è stato incaricato tra il personale un addetto alle

gestione delle emergenze ed al primo soccorso.

10.2 Altre proprietà del CSIA in zona industriale

10.2.1 Centro servizi tra via San Michele e via Gregorcic (lotti 1 e 2)

Il Centro Servizi è stato edificato su un’area di circa 15.000 m2 di proprietà del C.S.I.A.

posta tra le vie San Michele e Gregorcic in Comune di Gorizia, così come previsto dal

Piano Territoriale Infraregionale della Zona Industriale.

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L’edificio è destinato alla locazione ad imprese di servizi e commerciali (non superiori a

400 m2) ed è realizzato con un sistema modulare prefabbricato suddiviso in 3 moduli

con accesso indipendente e precisamente:

- 1° modulo – di 1.326 m2, già realizzato (locato all’azienda del settore aerospaziale

Aerostudi S.r.l.);

- 2° modulo – di 1.600 m2 già realizzato ma non presente sulla mappa in quanto

precedente (mezzo lotto 2 locato a IRIS S.p.A. per magazzino automezzi - entro i

limiti del CPI - e mezzo lotto 2 ancora da assegnare);

- 3° modulo – di 2.535 m2, in fase di progettazione.

La gestione degli edifici locati, la manutenzione straordinaria e il controllo della

regolare esecuzione delle opere sono aspetti ambientali diretti dell’Ente consortile,

mentre la manutenzione ordinaria è di competenza dei locatari.

Figura 8 – Individuazione del Centro Servizi sulla mappa (in rosso)

10.2.2 Capannone di via Gabrscek

L’edificio è concesso in locazione a 3 aziende del settore della meccanica di precisione:

▪ C.M.C. S.n.c. di Cristofoli Silvano & C. – n. 1 unità immobiliare sita in Gorizia

via Gabrscek n. 11/4 categoria catastale D/7 per uso industriale, identificata come

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Sez. L foglio n. 1 particella catastale 484/5 del Comune Censuario di S. Andrea (con

Contratto di locazione stipulato in data 31 marzo 2000);

▪ M.R. S.a.S. di Elisa Macuz & C. - n. 1 unità immobiliare sita in Gorizia via

Gabrscek n. 11/5 categoria catastale D/7 per uso industriale, identificata come Sez.

L foglio n. 1 particella catastale 484/3 del Comune Censuario di S. Andrea (con

Contratto di locazione stipulato in data 13 luglio 2000);

▪ MECCANICA ISONTINA S.r.l. n. 1 unità immobiliare sita in Gorizia via

Gabrscek n. 11/2 categoria catastale D/7 per uso industriale, identificata come Sez.

L foglio n. 1 particella catastale 484/1 via Gabrscek n. 9/1 e Sez. L foglio n. 1

particella catastale 484/2 via Gabrscek n. 11/2 del Comune Censuario di S. Andrea

(con Contratto di locazione stipulato in data 31 marzo 2000).

Anche in questo caso la gestione degli edifici locati, la manutenzione straordinaria e il

controllo della regolare esecuzione delle opere sono aspetti ambientali diretti dell’Ente

consortile, mentre la manutenzione ordinaria è di competenza dei locatari.

Figura 9 – Individuazione del Capannone sulla mappa (in rosso)

10.2.3 Area verde di via San Michele –S.Andrea

L’area verde presenza piantumazioni e infrastrutture di arredo urbano (parcheggi ecc.).

L’area è gestita da una ditta esterna incaricata che si occupa della pulizia e della

manutenzione del verde.

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Figura 10 - Area verde di via San Michele –S.Andrea

10.2.4 Area verde di via Gregorcic

L’area verde applicato via Gregorcic ha le caratteristiche di un parco urbano.

L’area è gestita da una ditta esterna incaricata che si occupa della pulizia e della

manutenzione del verde.

Figura 11 - Area verde di via Gregorcic

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11 Luogo di ritrovo e magazzino

Il Consorzio non ha in dotazione macchine o attrezzature.

In caso di necessità per emergenze nell’area della zona industriale di competenze del

consorzio è previsto il ritrovo presso la Sede della Protezione Civile di Gorizia in Via

San Michele 341, dove si attenderanno le istruzioni che saranno impartite dagli organi

preposti.

Figura 12– sede della Protezione Civile comunale di Gorizia in Via San Michele

I siti individuati quali possibili piazzole per l’atterraggio dell’elicottero sono:

- incrocio stradale semaforico tra via Gregorcic e SS 56 bis (previa interruzione

della viabilità da parte delle forze dell’ordine).

- area verde applicato di via San Michele presso piazzola adibita a posteggio.

- altre aree aperte e prive di ostacoli/ingombri utilizzabili senza impedimenti di

recinzioni o altro come ad esempio aree urbanizzabili.

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Figura 13– individuazione aree - piazzole per l’atterraggio dell’elicottero

12 Aree di soccorso

Le varie tipologie di aree utilizzabili riguardano:

1. Parcheggio mezzi esterni: piazze, aree di sosta per il parcheggio dei mezzi

d’intervento/soccorso.

2. Piazzole: per l’atterraggio degli elicotteri (elisoccorso, mezzi antincendio).

13 Previsioni di evacuazione della popolazione

Le competenze del C.S.I.A., riferendosi all’esclusiva attività di allertamento, non

contemplano la necessità di predisporre il piano di evacuazione (che sarà eventualmente

competenza della Protezione Civile Comunale, così come per tutto il territorio comunale

di Gorizia).

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14 Elenco delle risorse

Sono individuati quali detentori di risorse e attrezzature per interventi presso il territorio

del Consorzio:

• Vigili del Fuoco – Comando provinciale di Gorizia

Via Paolo Diacono 50

34170 Gorizia

Tel. 115

Tel. 0481.596313

• 118 - Soccorso Sanitario, Guardia medica e servizio ambulanza

Via V. Vittorio Veneto

34170 Gorizia (GO)

Tel. 118

• Comune di Gorizia

Via Garibaldi, 7

34170 Gorizia (GO)

Tel. di riferimento 0481/383455

Persona di riferimento: Stefano Raseni

• Gruppo Volontari Protezione Civile di Gorizia

Via San Michele, 341

34170 Gorizia (GO)

Tel. di riferimento: 800-500300

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• ANAS (strade statali ecc.)

Via Fabio Severo, 52

34127 Trieste (TS)

Tel. di riferimento:040 - 5602111

• IRIS Isontina Reti Integrate e Servizi S.p.A.

via IX Agosto 15

34170 Gorizia (GO)

Numero Verde Pronto Intervento Elettricità 800 993 199

Numero Verde Pronto Intervento Gas 800 993 198

Numero Verde Ambiente 800 844 344

• IRISACQUA S.r.l.

Via IX Agosto, 15

34170 Gorizia (GO)

Tel. 0481 – 593111

Fax. 0481 – 593410

• Agraria Isontina di Giorgi Giorgio (manutenzione del verde)

Via Del Monte Santo, 131/45

34170 Gorizia (GO)

Tel. 0481 532095

Persona di riferimento Sig. Giorgio Giorgi

Nell’allegato 4 Contatti e riferimenti sono riportate le presenti indicazioni al fine di una

più veloce reperibilità all’interno del documento in caso di necessità.

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15 Piramide di allertamento

15.1 Organizzazione

Il Consorzio per lo Sviluppo industriale di Gorizia, ha definito l’organizzazione di ruoli

e funzioni individuando nel personale del Consorzio, in particolare nell’Area Tecnica, i

soggetti incaricati di effettuare l’allertamento dei soggetti coinvolti e degli Enti di

soccorso in caso di emergenza.

Figura 14 – Piramide di allertamento

ENTI ESTERNI (FORZE DELL’ORDINE,

VV.FF., PROTEZIONE CIVILE ECC.)

PERSONALE DEL CONSORZIO (PC)

AREA TECNICA (AT)

RISORSE ESTERNE (IRIS – AGRARIA-PRIVATI)

COORDINATORE SQUADRA PROTEZIONE CIVILE

INTERVENTO

IN CASO DI EMERGENZA GRAVE C.S.I.A. ALLERTA

ATTIVAZIONE SQUADRA COMUNALE DI

PROTEZIONE CIVILE

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15.2 Modalità operative di intervento

15.2.1 Emergenze sul territorio – aree proprietà del CSIA.

Nel momento in cui si verifichi un incidente o un’emergenza ambientale sul territorio,

chiunque la rilevi ne dà comunicazione all’Area tecnica (AT), che ha il compito di

informare le autorità preposta alla gestione delle emergenze come indicato nella

precedente piramide di allertamento e tenendo conto dei seguenti riferimenti del punto

14 del presente documento.

15.2.2 Emergenze sul territorio –aree non di proprietà.

Nel caso in cui il problema ambientale si verifichi nella Zona Industriale, ma in aree non

di proprietà del CSIA, l’Ente collabora, se necessario, con la proprietà e gli organi

competenti.

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16 Bibliografia

- Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri del 20 marzo 2003 n.3274.

“Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del

territorio nazionale e delle normative tecniche per le costruzioni in zona

sismica.”Supplemento Ordinario alla “Gazzetta Ufficiale” n. 105 dell’8 maggio

2003- Serie Generale.

- Deliberazione della Giunta Regionale 1 agosto 2003, n.2325. “Recepimento

dell’Ordinanza del Presidente del Consiglio dei Ministri n. 3274 del 20 marzo 2003

in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e

di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica.” Supplemento

Straordinario al Bollettino Ufficiale n. 34 del 20 agosto 2003.

- Analisi Ambientale Iniziale del Sistema di Gestione Ambientale del C.S.I.A., ai

sensi della norma internazionale UNI EN ISO 14001:2004.

- Documentazione del Sistema di Gestione Ambientale del C.S.I.A. ai sensi della

norma UNI EN ISO 14011:2004.

- Piano Territoriale Infraregionale del Consorzio di Sviluppo Industriale e Artigianale

di Gorizia e varianti

17 Elenco immagini e tabelle

Elenco Figure

Fgura 1 - Organigramma del Consorzio ……………………………………………… pag 9

Figura 2 – Il Fiume Isonzo …………………………………………………………… pag. 13

Figura 3 – Planimetria della zona industriale (Fonte PTI del CSIA) ………………… pag. 13

Figura 4 – Tabella e grafico temperature …………………………………………….. pag. 20

Figura 5 – Tabella e grafico piovosità …………………………………...…………… pag. 20

Figura 6 - Frequenza in ore e km percorsi in una anno dai singoli venti nella zona …. pag. 21

Figura 7 - Estratto della nuova carta sismica regionale ……………………………… pag. 24

Figura 8 – Individuazione del Centro Servizi sulla mappa (in rosso) ………………... pag. 31

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Figura 9 – Individuazione del Capannone sulla mappa (in rosso) …………………… pag. 32

Figura 10 - Area verde di via San Michele –S.Andrea ………………………………. pag. 33

Figura 11 - Area verde di via Gregorcic ……………………………………………... pag. 33

Figura 12– sede della Protezione Civile comunale di Gorizia in Via San Michele ….. pag 34

Figura 13– individuazione aree - piazzole per l’atterraggio dell’elicottero ………….. pag. 35

Figura 14 – Piramide di allertamento ………………………………………………… pag. 38

Elenco Tabelle

Tabella 1 – Elenco aziende insediate in zona industriale ……………………………. pag. 14

18 Allegati

Allegato 1 Richiesta documentazione sicurezza aziende locate

Allegato 2 Gestione dei siti inquinati

Allegato 3 Percorso metanodotto on zona industriale

Allegato 4 Contatti e riferimenti