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Pag. 1 di 50 Comitato Tecnico-Scientifico Piano per la ricerca e l’innovazione 2018-2021 venerdì 7 dicembre 2018 © Polo Ligure delle Scienze della Vita, 2018

Piano per la ricerca e l’innovazione 2018-2021 · 7.3. Promozione delle infrastrutture per la gestione di big-data sanitari e sostegno alle piattaforme biotecnologiche 39 7.4. Incentivare

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Comitato Tecnico-Scientifico

Piano per la ricerca e l’innovazione

2018-2021

venerdì 7 dicembre 2018

© Polo Ligure delle Scienze della Vita, 2018

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Indice analitico Indiceanalitico 2ExecutiveSummary 41.Strutturadeldocumento 82.IlPoloLiguredelleScienzedellaVita 83.Scenaridiriferimento 103.1.Europa 103.2.Italia 113.3.Liguria 14

4.Areestrategiche 165.Competenze 175.1.Tecnologieperlamedicinarigenerativa,predittivaepersonalizzata 175.1.1.Entidiricerca 175.1.2.Industria 19

5.2.Piattaformediagnostiche 195.2.1.Entidiricerca 205.2.2.Industria 21

5.3.Tecnologieperlariabilitazione,l’assistenza,l’integrazione,l’educazione 225.3.1.Entidiricercaeterzosettore 225.3.2.Industria 24

5.4.Tecnologie e metodi per l’utilizzo di big data in sanità 255.4.1.Entidiricerca 255.4.2.Industria 26

5.5 Tecnologie e innovazione nella formazione in sanità 276.Lineedisviluppo 286.1.Sfidesociali 286.1.1.Unapopolazionecheinvecchiaedèsemprepiùfragile 286.1.2.Versounamedicinapredittiva,preventiva,personalizzataepartecipativa 29

6.2.LaLiguriaelaSilverEconomy 296.3.Tecnologieemergenti 296.3.1.Tecnologieperlamedicinarigenerativa,predittivaepersonalizzata 296.3.2.Piattaformediagnostiche 326.3.3Tecnologieperlariabilitazione,l’assistenza,l’integrazioneel’educazione 336.3.4. Tecnologieemetodiperl’utilizzodibigdatainsanità 36

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7.Promuoverel’innovazionenell’ambitodellasaluteedellescienzedellavita 387.1.Unsistemaintegratoesinergicoperlaricercael’innovazione 387.2.Programmidialtaformazionecomuniaindustria,accademiaeentidiricerca 397.3.Promozionedelleinfrastruttureperlagestionedibig-datasanitariesostegnoallepiattaformebiotecnologiche 397.4.Incentivarelosviluppodisoluzionitecnologicheinrispostaaibisognidegliutilizzatoriinunalogicadico-progettazione 407.5.Ilsistemasanitarioregionalecomemotoredell’innovazionetecnologica 40

Riferimentibibliografici 41Appendice:Elencodeisoci 42

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Executive Summary Il Polo Ligure delle Scienze della Vita (PLSV) è un’associazione di imprese, enti di ricerca, strutture ospedaliere e sanitarie e operatori del terzo settore, che condividono i comuni obiettivi di promuovere lo sviluppo della cultura, della ricerca e dell’innovazione scientifica, tecnologica e organizzativa negli ambiti della salute e delle scienze della vita, con particolare riferimento al territorio ligure, e di fornire consulenza e supporto alle politiche regionali su ricerca, innovazione, sviluppo economico, sanità e alta formazione.

Il PLSV comprende attualmente un totale di 86 imprese, enti di ricerca, aziende ospedaliere, ONLUS e associazioni di pazienti. Il Piano per la Ricerca e Innovazione ‘individua e definisce i temi di interesse del PLSV tenendo conto delle strategie regionali, delle tecnologie emergenti, delle filiere tecnologiche e delle ‘core competencies’ sul territorio, e ne indica le priorità di azione’. Le strategie e le attività del PLSV fanno riferimento sulla programmazione europea, nazionale e regionale nel campo delle tecnologie per la salute e le scienze della vita.

Aree tematiche e competenze

Il PLSV ha individuato alcune aree tematiche che considera strategiche per la Liguria, in quanto caratterizzate da eccellenze scientifiche e attività industriali significative e con potenzialità di generare innovazione e sviluppo economico.

Tecnologie per la medicina rigenerativa, predittiva e personalizzata. La forte presenza di enti di ricerca con attività nei settori dell’immunologia, della medicina rigenerativa, della drug discovery, degli intermedi farmaceutici, dei kit diagnostici di biologia molecolare, dell’ingegneria dei tessuti ha generato un tessuto di spin-off e di imprese che producono materiali biologici, reagenti, integratori, prodotti per nutraceutica e tecnologie di supporto alla ricerca (strumentazione, strumenti modellistici). Il volume di queste attività è ancora limitato in termini di addetti e fatturato, ma il potenziale di crescita appare elevato.

Piattaforme diagnostiche. Sono presenti due grandi imprese, di cui una manifatturiera, leader globali nel campo dei sistemi e delle piattaforme per la diagnostica per immagini. A queste due grandi imprese sono affiancate, nella catena di valore industriale, diverse PMI che collaborano con esse nell’ambito di progetti di innovazione e di sviluppo. Alla componente industriale è sinergico il contesto degli enti di ricerca tecnologica (Università, CNR, IIT) e clinici, quali gli IRCCS regionali e le strutture ospedaliere del territorio.

Tecnologie per la riabilitazione, l’assistenza, l’integrazione e l’educazione. Sono presenti piccole, medie e micro-imprese nonché start-up innovative, che si affiancano ad una importante presenza degli enti di ricerca. I principali ambiti di attività sono: tecnologie per la riabilitazione (robotica, elettroceutica) e per il monitoraggio delle attività (sistemi indossabili, telemedicina, ambient-assisted living); ausili e protesi per disabilità sensoriali (visive e uditive); applicazioni mobili (mobile health); piattaforme e soluzioni integrate; commercializzazione di dispositivi e sistemi; servizi riabilitativi e assistenziali.

Tecnologie e metodi per l’utilizzo di big data in sanità. Sono presenti grandi imprese attive nello sviluppo e nella commercializzazione di prodotti e servizi per la sanità, progettazione e sviluppo di infrastrutture digitali per la sanità e nel campo della certificazione di qualità. Sono inoltre presenti start-up e piccole imprese con competenze nell’ambito dell’intelligenza artificiale (image processing, machine learning) e nello sviluppo di soluzioni software per l’analisi, l’interoperabilità e la sicurezza dei dati biomedici. A queste attività si affianca una presenza significativa degli enti di ricerca.

Linee di sviluppo Sfide sociali. Con riferimento agli scenari internazionali, nazionali e alle specificità della Liguria sono state identificate alcune ‘sfide’ sociali a cui le attività del PLSV intendono rispondere. 1) Una popolazione che invecchia ed è sempre più fragile. L’aumento della popolazione anziana è una tendenza globale ma è particolarmente pronunciata in Italia e specificamente in

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Liguria. La sfida è prolungare benessere e qualità della vita di quante più persone possibile, il più a lungo possibile. Aspetti cruciali di questa sfida sono la prevenzione mediante la promozione di stili di vita ‘sani’; lo screening e la diagnosi precoce di situazioni di fragilità e di patologie a rischio di cronicizzazione; una modalità di gestione delle patologie croniche e degenerative – incluse la riabilitazione e l’assistenza – fondata sulla centralità della persona, sull’accompagnamento e sulla continuità assistenziale. Le situazioni di fragilità non riguardano solo gli anziani: aumentano i bambini con disturbi dello sviluppo e con bisogni educativi speciali, per i quali si pone il problema della transizione all’età adulta. Nel caso delle persone disabili si pone il problema dell’accompagnamento verso percorsi di autonomia e il supporto all’indipendenza nella vita quotidiana.

2) Verso una medicina predittiva, preventiva, personalizzata e partecipativa (4P). I cambiamenti demografici e gli sviluppi della tecnologia stanno modificando lo stesso concetto di ‘cura’. Il nuovo paradigma si basa sulla predizione (dei rischi individuali di sviluppare alcune patologie sulla base di profili genetici e altre informazioni personali); la prevenzione (per prevenire, ridurre e monitorare il rischio di sviluppare alcune patologie); la personalizzazione (interventi basati sulle caratteristiche genetiche, mediche ed ambientali uniche di ogni singola persona); la partecipazione di ciascuna persona alla gestione della propria salute. I fenomeni sopra descritti si possono sintetizzare con il termine ‘medicina di precisione’, i cui presupposti sono una offerta diagnostico/terapeutica di avanguardia e una gestione dei sistemi sanitari basata sulla raccolta, l’elaborazione e l’utilizzo di dati organizzati e multi-livello sulla salute dei cittadini e sugli interventi diagnostici e terapeutici.

La Liguria e la silver economy. Alcune peculiarità della Liguria (la composizione demografica; il sistema produttivo articolato; la presenza significativa di centri di ricerca di alto livello; la disponibilità di un capitale umano di potenziali ‘innovatori’) ne suggeriscono una naturale vocazione a ‘laboratorio’ per lo sviluppo e la sperimentazione di innovazioni tecnologiche, sociali, sanitarie e nella formazione legate all’invecchiamento della popolazione, con elevato potenziale di sviluppo economico e creazione di ricchezza (la ‘silver economy’).

Tecnologie emergenti.Il PLSV ha identificato alcune tecnologie ‘emergenti’, in termini di prospettive generali e di presenza locale di competenze e potenziale di innovazione, che intende promuovere e favorire attraverso le sue attività di animazione.

Tecnologie per la medicina rigenerativa, predittiva e generalizzata: Nuovi farmaci. Medicina rigenerativa e cell factories. Biotecnologie industriali. ICT e bioinformatica.

Piattaforme diagnostiche: Sistemi di diagnostica per immagini. Metodi e dispositivi diagnostici non invasivi. Modelli di gestione del processo diagnostico basati sui dati.

Tecnologie per la riabilitazione, l’assistenza, l’educazione: Robotica, meccatronica, interazione con ambienti virtuali, neuromodulazione/elettroceutica per la riabilitazione fisica, neuromotoria e cognitiva. Ausili tecnologici per il supporto all’indipendenza di persone con disabilità sensoriali, motorie e cognitive (protesi, ambient-assisted living). Tecnologie e sistemi per l’integrazione sociale, educativa e lavorativa di persone con bisogni speciali.

Tecnologie e metodi per l’utilizzo di big data in sanità: Tecnologie e infrastrutture per l’acquisizione e la gestione di grandi moli di dati sanitari multi-livello e multi-scala. Analisi e interpretazione dei dati biomedici (intelligenza artificiale, natural language processing, machine learning, modelli predittivi). Sicurezza informatica e confidenzialità delle informazioni sanitarie e cliniche.

Promuovere l’innovazione nell’ambito della salute e delle scienze della vita. Sulla base delle analisi degli scenari e delle linee di sviluppo, il PLSV ha identificato alcuni obiettivi per una sistematica promozione dell’innovazione nelle aree sopra identificate. Un sistema integrato e sinergico per la ricerca e l’innovazione. Occorre sviluppare una cultura di sistema e un contesto collaborativo che metta a fattore comune le strategie, le finalità

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e gli obiettivi tra le componenti industriali, gli enti di ricerca e il terzo settore (dove appropriato). Per migliorare la capacità del sistema di creare innovazione, gli incentivi regionali devono essere rivolti a valorizzare interdipendenza e cultura collaborativa. Allo scopo di favorire questo ciclo virtuoso, sembra in particolare necessario (i) Incentivare gli enti di ricerca allo svolgimento di attività di interesse industriale; (ii) Incentivare le imprese allo sfruttamento industriale dei risultati degli enti di ricerca; (iii) Incoraggiare nuove collaborazioni (strategiche) fra enti di ricerca, imprese e (dove appropriato) terzo settore. In un contesto del genere, è essenziale che gli incentivi regionali siano rivolti a progetti di ricerca e innovazione in cui imprese, enti di ricerca e (dove appropriato) terzo settore abbiano ruoli e modalità di partecipazione paritetici, inclusa la gestione della proprietà intellettuale e la condivisione dei rischi. Programmi di alta formazione comuni a industria, accademia e enti di ricerca. Per promuovere l’integrazione e la sinergia fra ricerca e industria è essenziale favorire la crescita di una nuova generazione di innovatori, con competenze sia scientifiche/tecnologiche che imprenditoriali. Il finanziamento da parte della Regione di borse di dottorato e assegni di ricerca su tematiche pertinenti alle attività dei poli è un passo in questa direzione, ma tali interventi sarebbero molto più efficaci se fossero meno episodici e frammentati e fossero invece centrati su progetti formativi avanzati, strutturati e con un orizzonte a medio-lungo termine. Strumenti quali le Innovative Training Networks (ITN) - Marie Sklodowska-Curie Actions sono un modello efficace e collaudato, che potrebbe essere adattato all’ambito regionale. Promozione delle infrastrutture per la gestione di big-data sanitari e sostegno alle piattaforme biotecnologiche. La Liguria potrebbe giocare un ruolo importante nello sviluppo di tecnologie e soluzioni per la ‘medicina di precisione’. A questo scopo servirebbero però investimenti specifici in infrastrutture. Da un lato, va promossa la costituzione di infrastrutture digitali per la raccolta, la qualificazione, l’integrazione e la valorizzazione del dato sanitario, clinico e amministrativo. Dall’altro vanno sostenute le banche di tessuti e cellule e di dati genetici già presenti e va favorita la loro integrazione che potrebbe avere importanti ricadute nella produzione di vaccini, prodotti per l’immunoterapia, per la lotta all’antibiotico-resistenza, bio-similari e nutraceutici. Tali infrastrutture costituirebbero una notevole opportunità sia dal punto di vista scientifico che diagnostico/terapeutico e un potente volano per lo sviluppo di applicazioni di interesse commerciale. Incentivare lo sviluppo di soluzioni tecnologiche in risposta ai bisogni degli utilizzatori in un’ottica di co-progettazione. Gli attuali strumenti di finanziamento regionali non prevedono vincoli ‘tematici’. Se da un lato ciò garantisce la massima libertà nella formulazione delle proposte progettuali, queste ultime tendono a essere centrate sulle competenze e sulle tecnologie disponibili piuttosto che sui reali bisogni degli utilizzatori. Si raccomanda di affiancare a tali strumenti di finanziamento altri meccanismi, complementari, che prevedano lo sviluppo di proposte progettuali in risposta a bisogni specifici, espressi dal sistema sanitario o dal sistema dei servizi sociali. Uno strumento di questo tipo è ad esempio il pre-commercial procurement, PCP). Il sistema sanitario regionale come motore dell’innovazione. L’innovazione è storicamente entrata e si è diffusa nel nostro sistema sanitario passando prima e soprattutto attraverso le strutture sanitarie pubbliche. Queste ultime possono risultare determinanti nello stimolare e attrarre gli investimenti in ricerca e sviluppo. Infatti, il sapere di poter contare su un contesto istituzionale e tecnico favorevole all’introduzione sul mercato dell’innovazione stimola la propensione dell’industria a investire in prodotti innovativi sin dalle fasi di sviluppo più precoci. Ciò si applica a molte delle ‘tecnologie emergenti’ sopra elencate, soprattutto le piattaforme diagnostiche, le tecnologie per la riabilitazione e le piattaforme gestionali. E’ quindi auspicabile che siano previsti meccanismi di incentivo e strumenti di finanziamento in cui il sistema sanitario regionale abbia un ruolo di primo piano nella progettazione, nella valutazione delle proposte e nella loro implementazione. Tali auspicate sinergie territoriali

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richiedono necessariamente una interlocuzione continua e formalizzata del PLSV - nella sua funzione di ‘consulenza e supporto alle politiche regionali’ – sia con l’Assessorato allo Sviluppo Economico che con l’Assessorato alla Salute, e su misure a sostegno dell’innovazione su programmi e budget congiunti fra i due assessorati.

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1. Struttura del documento Il Piano per la Ricerca e Innovazione individua e definisce i temi di interesse del Polo Ligure per le Scienze della Vita (PLSV) tenendo conto delle strategie regionali, delle tecnologie emergenti, delle filiere tecnologiche e delle ‘core competencies’ sul territorio, e ne indica le priorità di azione’.

Il presente documento presenta (sezione 2) gli obiettivi e le finalità del PLSV e ne viene descritta e analizzata la attuale composizione. Nella sezione 3 vengono presentati gli scenari di riferimento a livello europeo, nazionale e regionale.

La sezione 4 e 5 è dedicata all’analisi delle competenze presenti all’interno del PLSV, declinate in termini dei sotto-temi (con qualche aggiornamento) della strategia regionale di specializzazione intelligente (S3).

La sezione 6 presenta le linee di sviluppo del PLSV. Vengono innanzitutto identificate le Sfide Sociali, con particolare riferimento alle specificità della Liguria. Per ciascuno dei sotto-temi S3, le linee di sviluppo sono quindi declinate in termini delle tecnologie considerate ‘emergenti’, in termini di prospettive generali e di presenza di eccellenze e potenziale di innovazione a livello locale. Sia per le sfide sociali che per le tecnologie emergenti vengono articolati i possibili obiettivi di sviluppo e le conseguenti azioni, sia a livello del PLSV che delle politiche regionali.

Alla luce delle specificità del tema ‘Salute e Scienze della Vita’ della S3 regionale, la sezione 7 contiene infine una serie di raccomandazioni generali per favorire lo sviluppo di un ecosistema favorevole all’innovazione nel settore di riferimento del PLSV.

2. Il Polo Ligure delle Scienze della Vita Il Polo Ligure delle Scienze della Vita (PLSV) è un’associazione di imprese, enti di ricerca, strutture ospedaliere e sanitarie e operatori del terzo settore, che condividono i comuni obiettivi di

● promuovere lo sviluppo della cultura, della ricerca e dell’innovazione scientifica, tecnologica e organizzativa negli ambiti della salute e delle scienze della vita, con particolare riferimento al territorio ligure;

● fornire consulenza e supporto alle politiche regionali su ricerca, innovazione, sviluppo economico, sanità e alta formazione

al fine di sviluppare pienamente le potenzialità del sistema pubblico-privato della ricerca, della produzione, dei servizi e di promuovere la qualità della vita dei cittadini.

L’ambito di attività del PLSV comprende lo sviluppo e la realizzazione di prodotti biologici e farmaceutici; approcci diagnostici e terapeutici innovativi; tecnologie, apparati e sistemi a supporto della salute e della qualità della vita e a sostegno delle disabilità e delle fragilità; per la prevenzione, l’educazione, lo screening, la diagnosi, la terapia, l’assistenza, la riabilitazione e la gestione delle strutture e dei sistemi sanitari. Nel 2011, nell’ambito dell’asse 1 del Programma Operativo Regionale (POR) del Fondo Europeo per lo Sviluppo regionale (FESR) in Liguria erano stati istituiti tre poli per la ricerca e l’innovazione, con attività nell’ambito della Salute-Scienze della Vita: (i) Si4life (tecnologie per migliorare la qualità della vita di disabili e anziani fragili); (ii) Tecnobionet (biotecnologie e tecnologie biomediche); (iii) Politecmed (tecnologie medicali). Il PLSV è nato nel 2017 dalla riorganizzazione del sistema ligure dei poli per la ricerca e innovazione e dalla convergenza dei tre poli esistenti. Il PLSV è un’associazione libera, di cui LIGURIA DIGITALE Spa svolge le funzioni di soggetto gestore. Il PLSV comprende attualmente (16 Novembre 2018) un totale di 87 soci fra imprese, enti di ricerca, aziende ospedaliere, ONLUS e associazioni di pazienti (erano 55 al momento della costituzione nel giugno 2017, +56%).

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Fra i soci, 66 hanno sede legale nel territorio regionale. I rimanenti hanno sede legale in altre regioni, ma in Liguria hanno una sede operativa o hanno dichiarato l’intenzione di aprirla. Aderiscono al PLSV un totale di 74 imprese, di cui 7 grandi imprese (BUREAU VERITAS ITALIA Spa, ESAOTE Spa, GFT ITALIA Srl, GPI Spa, ICS MAUGERI SpA SB, KOS CARE Srl, LIGURIA DIGITALE Spa; 9%), 12 medie imprese (16%), 17 piccole imprese (23%), 38 micro-imprese (51%). Otto di queste sono registrate come PMI innovative (su un totale di 23 in Liguria) e 12 come Start-up innovative (su un totale di 175 in Liguria). I settori merceologici più rappresentati sono i servizi di informazione e comunicazione (31 imprese o enti, 36%), le attività professionali, scientifiche e tecniche (18 imprese o enti, 21%), la sanità e l’assistenza sociale (13 imprese o enti, 15%) e le attività manifatturiere (12 imprese, 14%).

Aderiscono al PLSV tutti gli enti di ricerca presenti nel territorio regionale (Università degli Studi di Genova, CNR Area della Ricerca di Genova, Fondazione Istituto Italiano di Tecnologia) e tutti gli Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS) con sede in Liguria (Policlinico San Martino IRCCS Oncologico e Neuroscienze, Istituto G Gaslini IRCCS Pediatrico).

L’Istituto Giannina Gaslini IRCCS è uno dei maggiori policlinici pediatrici Italiani e coniuga l’attività assistenziale con la ricerca traslazionale per l’applicazione delle più innovative tecnologie e terapie alla diagnosi e cura delle patologie dell’età pediatrica. Il 50% dei bambini seguiti in istituto proviene da fuori Regione. I settori clinici che maggiormente caratterizzano l’Istituto sono i seguenti: Pediatria e Specialità Pediatriche, Ematologia, Chirurgia e Specialità Chirurgiche, Ostetricia e Nido, Patologia Neonatale, Studio del ritardo mentale, Epilessie,

GrandeImpresa10%

MediaImpresa16%

Piccolaimpresa23%

Micro-impresa51%

DIMENSIONEIMPRESE

C:ATTIVITÀMANIFATTURIER

E14%

G:COMMERCIOALL'INGROSSOEALDETTAGLIO

12%

J:SERVIZIDIINFORMAZIONEECOMUNICAZIONE

36%

M:ATTIVITÀPROFESSIONALI,SCIENTIFICHEETECNICHE21%

Q:SANITA'EASSISTENZASOCIALE15%

S:ALTREATTIVITÀDISERVIZI…

P:ISTRUZIONE1%

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Miopatie e Malattie Neuro Muscolari, Medicina d’urgenza. L’attività clinica è coniugata da competenze diagnostiche di alta specializzazione nel campo della diagnostica delle immagini, della genetica e della biochimica. L’Istituto è sede inoltre di numerose sperimentazioni farmacologiche, in virtù della caratterizzazione clinica delle casistiche. La ricerca sperimentale è organizzata in tre macro-aree principali: patologia immunitaria ed infiammatoria, (ii) oncologia, (iii) scienze ‘omiche’ (genomica, proteomica, metabolomica). L’Ospedale Policlinico San Martino di Genova è accreditato come IRCCS in due aree: oncologia e neuroscienze. Sono presenti numerosi laboratori di ricerca di base che sono principalmente dedicati allo sviluppo e allo studio di modelli preclinici di malattia, sia in vitro che in vivo, destinati alla definizione di strategie terapeutiche innovative sia geniche che farmacologiche.

Una caratteristica distintiva del PLSV è poi la presenza di soggetti impegnati a vario titolo nella sanità e all’assistenza. Oltre agli IRCCS liguri è rappresentata nel polo una grande azienda ospedaliera (E.O. Ospedali Galliera), due altri IRCCS che in Liguria hanno unità operative (Fondazione Don Carlo Gnocchi, unità di La Spezia; Istituti Clinici Scientifici Maugeri Spa SB, unità di Genova-Nervi), fondazioni e ONLUS (Fondazione Istituto D. Chiossone, Fondazione Italiana Sclerosi Multipla, Fondazione Cepim) e il Coordinamento Regionale Enti di Riabilitazione Handicap (CORERH). All’interno del PLSV è quindi presente una forte componente di utenti finali, che costituisce un substrato fondamentale per orientare efficacemente i suoi obiettivi e le sue strategie di sviluppo. Alcuni di questi enti inoltre svolgono in proprio significative attività di ricerca.

3. Scenari di riferimento Le strategie e le attività del PLSV sono fondate sulla programmazione europea, nazionale e regionale nel campo delle tecnologie per la salute e le scienze della vita.

3.1. Europa Nel campo delle tecnologie per la salute, il Programma Quadro Horizon 2020 (2014-2020) ha visto un chiaro cambio di paradigma, che ha spostato il baricentro dalla ricerca solo ispirata dall’applicazione, alla ricerca traslazionale e realmente applicata, fino all’innovazione, intesa come attività volta a fornire soluzioni e non tecnologie. Il concetto di soluzione è dato dalla tecnologia abilitante e dai protocolli clinici e organizzativi ad essa correlati.

Il nuovo Programma Quadro, FP9, con inizio previsto nel 2020, è già nel pieno della fase preparatoria e sarà basato su obiettivi di alto livello (le ‘mission’), volte a risolvere problemi ad alto impatto sociale, tra i quali avranno certamente posto le sfide più attuali della salute. Diversi gruppi di stakeholders fanno riferimento in modo consistente all’enorme potenziale espresso dalla digitalizzazione oggi: la molteplicità di sensori per misurare dati a qualsiasi scala biologica, rappresentative sia dei fenomeni patologici che del contesto di vita quotidiana dei pazienti, e le aspettative create dal rinnovato interesse verso tecniche di intelligenza artificiale dipingono oggi uno scenario in cui l’assistenza sanitaria è vista come un processo continuo in cui prevenzione, diagnosi, cura, monitoraggio e assistenza si realizzano sfruttando software sofisticati, robotica e sensoristica come tecnologie abilitanti (COCIR2018, EULIFE2017).

Rilevante anche l’iniziativa europea ESTHER (Emerging Smart Technologies for Healthcare), sollecitata dalla Commissione Europea e da MedTech Europe (la associazione delle aziende europee di medical devices) che ha come obiettivo il rafforzamento dell’ecosistema delle tecnologie per la salute a vantaggio della competitività dell’Europa rispetto agli USA e all’Asia. ESTHER è in via di definizione sotto forma di una Public-Private Partnership e, se approvata, prevederà ingenti investimenti da parte della Commissione Europea. Tra le sfide cruciali, attorno a cui si sta definendo il programma FP9, citiamo:

● la costruzione di un ecosistema di monitoraggio, cura, riabilitazione, assistenza che esca dai confini ospedalieri e specialistici, offrendo al paziente, ed eventuali assistenti, una migliore qualità di vita ed assistenza;

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● lo sviluppo di nuovi approcci alla ricerca biomedica, fortemente indirizzati da metodi innovativi per l’analisi, gestione, accesso e comunicazione di grosse moli di dati, anche non convenzionali, la cui manipolazione e integrazione con conoscenza scientifica tradizionale permetta di migliorare le capacità predittive e diagnostiche;

● la definizione e adozione di normative e approcci che garantiscano la disponibilità, la corretta gestione e la qualità dei dati sanitari, intesa nella loro accezione più ampia;

● lo sviluppo di nuovi modelli di sostenibilità economica dell’assistenza sanitaria e modelli di business in grado di incentivare ricadute economiche con alto valore sociale;

● la pianificazione di nuovi percorsi formativi in grado di accompagnare e sostenere il trend di trasformazione dell’assistenza sanitaria e ricerca biomedica.

3.2. Italia Il contesto nazionale di riferimento per PLSV si basa sulle priorità identificate dal Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) per la Strategia Nazionale di Specializzazione Intelligente (SNSI) 2014-2020 e dal Programma Nazionale delle Ricerca 2015-2020 (PNR), definito dal Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca (MIUR) che recepisce tali tematiche. La SNSI, approvata dalla Commissione Europea ad aprile 2016, promuove quindi la costituzione di una filiera dell’innovazione e della competitività valorizzando le competenze tecnologiche e le eccellenze produttive dei territori italiani al fine di di trasformare i risultati della ricerca in vantaggi. Le indicazioni emergenti dalle specializzazioni territoriali, che rimettono gli esiti dei percorsi di “scoperta imprenditoriale” incorporati nelle Strategie di Specializzazione Intelligente regionali hanno portato alla definizione di 12 aree di specializzazione regionale di maggiore dettaglio che comprendono “Sanità”, le “Smart, Secure and Inclusive Communities” e le “Tecnologie per gli Ambienti di Vita” – che più direttamente afferiscono al PLSV. Queste aree sono poi accorpate in 5 aree tematiche nazionali tra cui “SALUTE, ALIMENTAZIONE, QUALITÀ DELLA VITA”. Per tale tema sono state definite le seguenti traiettorie di sviluppo a livello nazionale:

● Active & healthy ageing: tecnologie per l’invecchiamento attivo e l’assistenza domiciliare

● E-health, diagnostica avanzata, medical devices e mini invasività ● Medicina rigenerativa, predittiva e personalizzata ● Biotecnologie, bioinformatica e sviluppo farmaceutico ● Sviluppo dell’agricoltura di precisione e l’agricoltura del futuro ● Sistemi e tecnologie per il packaging, la conservazione e la tracciabilità e sicurezza

delle ● produzioni alimentari ● Nutraceutica, Nutrigenomica e Alimenti Funzionali

Il Programma Nazionale delle Ricerca 2015-2020 (PNR), si allinea con il Programma Quadro europeo Horizon 2020. L’investimento finanziario del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca nel PNR, è di quasi 2,5 miliardi di euro di risorse nei primi tre anni, che si aggiungono al finanziamento che il Ministero dell’Università e della Ricerca destina a Università ed Enti Pubblici di Ricerca, pari a 8 miliardi ogni anno. Il piano intende intervenire per colmare le tradizionali debolezze del sistema della ricerca italiano, puntando sulla specializzazione della ricerca applicata e lasciando più ampia libertà alla ricerca di base investendo in modo convinto principalmente attraverso le azioni dedicate al capitale umano e alle infrastrutture di ricerca, senza indicare ambiti scientifici prioritari e guardando anche alle scienze umanistiche. Per la ricerca applicata il PNR 2015-2020 propone una tassonomia della ricerca applicata e traslazionale organizzata nelle dodici aree di specializzazione regionale della “Strategia Nazionale di Specializzazione Intelligente”. In particolare “Salute” è considerata un’area “Prioritaria” direttamente corrispondente alle priorità industriali individuate nella specializzazione nazionale intelligente, sulle quali è ipotizzabile una concentrazione di risorse ed un sostegno generalizzato alla costruzione di competenze, in forte sinergia con il settore

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privato. Per questo segmento si prevede una particolare densità degli interventi di sostegno alla ricerca industriale ed alle imprese innovative. Le aree Smart Communities e Tecnologie per gli Ambienti di Vita sono invece Aree tecnologiche emergenti, nelle quali la domanda pubblica può svolgere un ruolo determinante per il consolidamento di nuove competenze e per la promozione di nuovi mercati per l’innovazione. Per questo segmento si prevede una particolare intensità di strumenti basati sulla leva della domanda pubblica, regolamentazione intelligente ed identificazione di regole di ingaggio e governance condivise, attraverso piani strategici fortemente condivisi con le amministrazioni locali.

Gli ambiti tematici rilevanti identificati dal PNR includono diverse tematiche di ricerca. Per l’ambito Salute sono incluse: (i) nuove soluzioni farmacologiche e biotecnologiche per la cura delle malattie croniche (vedasi anche Piano Nazionale Cronicità), (ii) soluzioni, sperimentazioni e modelli innovativi per la prevenzione, diagnosi, intervento, terapia, deospedalizzazione, telemedicina e assistenza, (iii) soluzioni basate su dispositivi e materiali innovativi impiantabili e/o transcutanei per applicazioni biologiche, (iv) dispositivi non invasivi per la diagnosi, il monitoraggio, la terapia e l’assistenza personale, (v) soluzioni per migliorare la qualità della vita dei cittadini in ambienti residenziali e professionali e (vi) azioni di coordinamento a livello nazionale e internazionale e iniziative di sensibilizzazione dei cittadini. L’ambito “Smart Communities” comprende temi di interesse di PLSV - genericamente definiti “Smart Health” - che comprendono benessere, assistenza, domotica e supporto all’inclusione sociale. L’ambito “Tecnologie per gli Ambienti di Vita” fa pienamente riferimento a temi di inclusione, assistenza e cura tramite la ricerca di tecnologie che migliorino l’ambiente e l’interazione dell’utente con quanto lo circonda anche sfruttando tecnologie quali Internet Of Things e considerando diversi ambienti: domestico, lavorativo e comunità. Questi ambiti risultano quindi pienamente sinergici e coerenti con gli obiettivi di PLSV.

Per potenziare la focalizzazione della ricerca su aree tematiche favorendo la collaborazione tra pubblico e privato, il PNR identifica i Cluster Tecnologici Nazionali (CTN) promossi e finanziati dal MIUR. I CTN sono reti di soggetti pubblici e privati che operano sul territorio nazionale in settori quali la ricerca industriale, la formazione e il trasferimento tecnologico. Funzionano da catalizzatori di risorse per rispondere alle esigenze del territorio e del mercato, coordinare e rafforzare il collegamento tra il mondo della ricerca e quello delle imprese. Ciascuna aggregazione fa riferimento a uno specifico ambito tecnologico e applicativo ritenuto strategico per il nostro Paese, di cui rappresenta l’interlocutore più autorevole per competenze, conoscenze, strutture, reti e potenzialità.

Nel campo salute, si è formato il cluster ALISEI. Il nuovo Piano Strategico di ALISEI identifica quattro macro-traiettorie prioritarie:

● e-health, diagnostica avanzata, medical device e mini invasività. ● Biotecnologie, bioinformatica e sviluppo farmaceutico. ● Medicina rigenerativa, predittiva e personalizzata. ● Nutraceutica, nutrigenomica e alimenti funzionali.

Tutte le traiettorie sono pienamente coerenti con le aree tematiche individuate nell’ambito della Strategia Nazionale di Specializzazione Intelligente e vedono al loro interno ricadere i progetti prioritari identificati nella SNSI stessa. Il cluster fornisce supporto e incentivazione del trasferimento tecnologico e della valorizzazione della ricerca e attua interventi sulla crescita e sulla sostenibilità delle Infrastrutture di ricerca.

Tematiche afferenti all’ambito salute si trovano anche in altri due Cluster.

Il Cluster Nazionale “SmartCommunitiesTech” - dedicato alle "Tecnologie per le Smart Communities", intende produrre soluzioni innovative in risposta alle sfide sociali tipiche di un sistema metropolitano, tra i quali Salute e benessere.

Il “Cluster Nazionale Tecnologie per gli Ambienti di Vita” - SmartLivingTech – si concentra sulle problematiche del cambiamento demografico e in particolare il crescente invecchiamento della popolazione supportando la ricerca su Sistemi ICT per ambienti di vita, domotica,

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Ambient Intelligence, Ambient Assisted Living con particolare riferimento alle tematiche del benessere e del comfort, dell’inclusione sociale, dell’assistenza domiciliare, della sicurezza e della salute.

Coerentemente con il PNR, il Programma Operativo Nazionale “Ricerca e Innovazione” 2014-2020 (PON) disciplina l’impiego di fondi europei FESR e FSE a vantaggio della ricerca applicata con principale beneficio delle regioni del Mezzogiorno e centro Italia, ma anche con possibilità di collaborazione per aziende e organizzazioni di ricerca delle altre regioni in un’ottica di sinergia nazionale. Il PON veicola una notevole quantità di fondi su diverse azioni che riguardano la ricerca finalizzata, il potenziamento delle infrastrutture di ricerca e la formazione. Le tematiche indirizzate sono coerenti con il PNR e comprendono quindi gli ambiti descritti precedentemente.

Le tematiche dell’ambito salute sono supportate anche dall’Agenda Digitale Italiana (ADI) elaborata sulla base delle priorità definita in ambito europeo dall’Agenda Digitale Europea. La realizzazione è stata affidata all’Agenzia per l’Italia Digitale (AGID). L’agenda ha lo scopo di introdurre tecnologie digitali in tutti i settori compresa la Pubblica Amministrazione e la Sanità. La Strategia per la crescita digitale e il Piano Triennale per l’informatica nella Pubblica Amministrazione hanno definito la azioni di intervento dedicate all’ecosistema della sanità digitale e le principali soluzioni finalizzate a migliorare i servizi sanitari, limitare sprechi e inefficienze, migliorare il rapporto costo-qualità dei servizi sanitari, ridurre le differenze tra i territori. All’interno del Piano Triennale, per l’Ecosistema Sanità, sono stati evidenziati tre progetti a titolo esemplificativo: (i) Fascicolo Sanitario Elettronico (FSE), come esempio di infrastruttura abilitante; (ii) Centro unico di prenotazione (CUP), come esempio di semplificazione dell’interazione tra la Pubblica Amministrazione e il cittadino e (iii) Telemedicina, come esempio del rapporto con il territorio.

Il Piano Nazionale della Ricerca Sanitaria (2017-2019, in fase di approvazione) regola la ricerca sanitaria, intesa come parte integrante tra le attività del Servizio Sanitario Nazionale (SSN). Il PNRS è rivolto a tutti i ricercatori afferenti al SSN, che costituiscono parte importante del sistema della ricerca in Liguria e sono rappresentati nel PLSV tramite diversi enti. L’obiettivo della ricerca sanitaria non è il progresso scientifico e tecnologico fine a se stesso, ma il miglioramento dell’assistenza, delle cure e dei servizi, con l’obiettivo finale di incrementare significativamente la salute dei cittadini e pertanto le loro aspettative e qualità di vita. Il PNRS individua gli elementi d’interesse del ministero della Salute, declinandoli nell’ambito Europeo con particolare riferimento alla strategia nazionale di specializzazione intelligente , processo che ha visto le Amministrazioni centrali – ministeri della Istruzione, Università e Ricerca(MIUR) e dello Sviluppo Economico (MISE) – le Amministrazioni regionali e il partenariato economico e sociale confrontarsi e condividere le scelte strategiche delle policy in tema di ricerca e innovazione.

Obiettivi e aree prioritarie d’intervento della ricerca finanziata dal SSN sono:

● La ricerca traslazionale, in modo da stringere il collegamento bidirezionale tra la ricerca di base, specialmente a livello molecolare, e la ricerca clinica.

● La ricerca clinica, che è la via obbligata per un’assistenza al passo con i tempi, basata sull’evidenza, efficiente e capace di rispondere alle crescenti richieste della popolazione con indicazioni ben definite e delimitate e perciò a costi accettabili.

● La ricerca clinico-assistenziale/organizzativo-gestionale, che si prefigge l’obiettivo di progettare e sperimentare sul campo modelli assistenziali finalizzati allo sviluppo, al miglioramento continuo della qualità e della sicurezza dei servizi e delle prestazioni sanitarie, nonché all’efficienza, equità ed economicità dei servizi sanitari.

● Ricerca per lo sviluppo della sicurezza ambientale, del lavoro e del benessere animale che considera tutte quelle condizioni ambientali ed esposizioni in ambito lavorativo che possono avere un effetto sulla salute dell’uomo.

Il Piano Nazionale della Cronicità (PNC) ha l’obiettivo di concorrere a consentire ai cittadini di condurre una vita sana, attiva e indipendente, migliorando la sostenibilità e l’efficienza dei

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sistemi sociali e sanitari. Il progetto promuove la riorganizzazione dei processi di gestione della cronicità attraverso la definizione, il trasferimento e il supporto all’adozione, in ambito regionale, di strumenti metodologici e operativi volti a supportare la definizione di modelli locali innovativi di gestione della cronicità.

3.3. Liguria La propensione all’innovazione in Liguria è valutata dal “Regional Innovation Scoreboard 2017” con il grado “moderato” con tendenza alla crescita degli indicatori. Il posizionamento rispetto alla media italiana ed europea è rappresentato nella figura seguente tratta da Regional Innovation scoreboard 2017 – Italy profile.

La Liguria ha indicatori nettamente superiori alla media europea particolarmente in due ambiti: ‘most cited scientific publications’ e ‘exports of medium-high/high tech (MHT) manufacturing’. Alcuni indicatori, quali le ‘design applications’, le ‘EPO patent applications’ e le ‘innovative SME collaborating’ sono invece nettamente inferiori. Ciò suggerisce che malgrado ci siano in Liguria importanti potenzialità (industria high-tech, produzione scientifica di qualità), esiste una difficoltà a tradurle in effettiva innovazione. Gli indicatori utilizzati nell’innovation scoreboard non distinguono fra ambiti di attività. La Regione Liguria ha però indicato “Salute e Scienze della Vita” fra i macro-settori della propria Smart Specialization Strategy (S3), che costituisce il suo principale documento programmatico nel contesto della ricerca e dell’innovazione. Il macro-settore è stato declinato in tre settori: (i) “Farmaci e approcci terapeutici innovativi”; (ii) Sistemi diagnostici; (iii) Tecnologie per la riabilitazione e l’assistenza. Rispetto a tale scelta, il documento “Report di analisi 12 Aree di specializzazione” (2016) dell’Agenzia per la Coesione territoriale riporta alcune valutazioni. In particolare si rileva la buona disponibilità di competenze scientifiche e la significativa presenza di aziende di fabbricazione di apparecchiature elettromedicali ed elettroterapeutiche - che si può collegare ai sottotemi II e III della macro-area “Salute e Scienze della Vita” citata in precedenza. Tuttavia viene rilevata qualche carenza nel settore farmaceutico. La specificità della strategia di specializzazione ligure in ambito Scienze della vita può essere valutata tramite un confronto con le altre regioni europee. Le specialisation strategies delle diverse regioni sono confrontabili mediante il servizio S3Platform di JRC.

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La Liguria presenta la seguente definizione per la parte scienze della vita: “Health and life science. Technologies to support public health and assist disability and ageing. Innovative medicines and therapeutic approaches, diagnostic systems, rehabilitation and assistance technologies.” Alcune ricerche con i termini sottolineati permettono di identificare alcune specificità. Il termine “diagnostic systems” non fornisce risultati oltre la Liguria. Le figure mostrano i risultati relativi a ‘health’, ‘life science’, ‘ageing’ e ‘rehabilitation’.

Health, 134 regioni (in verde)

Life science – 44 regioni (in verde)

Termine di ricerca: Ageing 27 regioni

Rehabilitation, 11 regioni

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4. Aree strategiche Le aree tematiche che il PLSV considera strategiche per la Liguria, in quanto caratterizzate da eccellenze scientifiche e attività industriali significative, sono le seguenti. Le aree riflettono i sotto-settori della Smart Specialization Strategy (S3) regionale, con alcuni riarrangiamenti e aggiunte:

● Tecnologie per la medicina rigenerativa, predittiva e personalizzata ● Piattaforme diagnostiche ● Tecnologie per la riabilitazione, l’assistenza, l’integrazione e l’educazione ● Tecnologie e metodi per l’utilizzo di big data in sanità

Gli ambiti di attività del PLSV sono rilevanti per almeno tre Cluster Tecnologici Nazionali (CTN):

● Scienze della Vita (Advanced LIfe SciEnce in Italy, ALISEI) ● Smart, Secure and Inclusive Communities (SmartCommunitiesTech) ● Tecnologie per gli ambienti di vita (SmartLivingTech)

Soltanto i primi due CTN hanno l’adesione formale della Regione Liguria, ma anche il terzo CTN ha chiaramente rilevanza per la S3 regionale e quindi per le attività del PLSV. La tabella seguente riassume le corrispondenze fra gli ambiti del PLSV e le macro-traiettorie identificate nei piani strategici dei tre CTN.

S3 Liguria e Piano strategico PLSV Cluster Tecnologici Nazionali

Ambiti

Sotto-temi

Scienze della Vita

Tecnologie per le Smart Communities

Tecnologie per gli Ambienti di Vita

Tecnologie per la medicina rigenerativa, predittiva e personalizzata

Medicina rigenerativa

Nuovi farmaci

Biotecnologie industriali

ICT e bioinformatica

Biotecnologie, bioinformatica e sviluppo farmaceutico

Medicina rigenerativa, predittiva e personalizzata

Nutraceutica, nutrigenomica e alimenti funzionali

Piattaforme diagnostiche

Sistemi di diagnostica perimmaginiMetodiedispositividiagnosticinoninvasiviModelli di gestione delprocessodiagnosticobasatisuidati

e-health, diagnostica avanzata, medical device e mini invasività

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Tecnologie per la riabilitazione, l’assistenza, l’integrazione e l’educazione

Robotica, meccatronica, interazione con ambienti virtuali e neuro-modulazione per la riabilitazione fisica, neuromotoria e cognitiva Ausili tecnologici per il supporto all’indipendenza di persone con disabilità sensoriali, motorie e cognitive Tecnologie e sistemi per l’integrazione sociale, educativa e lavorativa di persone con bisogni speciali

e-health Salute e benessere

Istruzione e formazione

Turismo (accessibilità)

Domotica

Invecchiamento della società

Tecnologie welfare e inclusione

Tecnologie e metodi per l’utilizzo di big data in sanità

Tecnologie e infrastrutture per l’acquisizione e la gestione di grandi moli di dati sanitari multi-livello e multi-scala Analisi e interpretazione dei dati biomedici (intelligenza artificiale, natural language processing, machine learning, modelli predittivi). Sicurezza informatica e confidenzialità delle informazioni sanitarie e cliniche

Medicina rigenerativa, predittiva e personalizzata

e-health

Salute e benessere

E-government

Tecnologie welfare e inclusione

5. Competenze Per ciascuna delle aree strategiche in questa sezione sono descritte le competenze attualmente presenti in Liguria e nel PLSV. Il settore ‘Salute e Scienze della Vita’ è interessato alla diagnosi, al trattamento, alla gestione delle malattie e alle condizioni di vita delle persone, includendo principalmente i farmaci, le tecnologie necessarie allo sviluppo e all’applicazione di sistemi per la diagnostica, il monitoraggio, la terapia, la riabilitazione, l’assistenza, l’educazione, anche in remoto. Nel territorio ligure esiste un ecosistema di innovazione pubblico-privato formato da aziende di diverse dimensioni e da enti di ricerca tecnologica e clinica attivi in diversi sub-settori delle scienze della vita, quali ad esempio quelli legati allo screening e alla pre-diagnostica, a metodi e dispositivi diagnostici non invasivi o mini-invasivi, alla diagnostica per immagini, alla identificazione e studio di biomarcatori e più in generale alla diagnostica avanzata e alla terapia.

5.1. Tecnologie per la medicina rigenerativa, predittiva e personalizzata

5.1.1. Enti di ricerca UNIGE svolge attività di formazione e ricerca di base, pre-clinica ed applicata, nell’ambito della progettazione di farmaci ed approcci terapeutici innovativi. Le competenze presenti spaziano dalla modellistica molecolare, al disegno razionale per la progettazione e sintesi di nuove molecole d’interesse farmaceutico (DIFAR), all’estrazione, con processi eco-compatibili, di nuovi hit compounds da composti naturali (di origine vegetale, DIFAR, o di origine marina, DISTAV). Sono pure presenti competenze di eccellenza per lo sviluppo di sistemi innovativi di formulazione e rilascio controllato di farmaci (nanoconiugati, polimeri e vettori dendrimerici funzionalizzati per la veicolazione di terapie geniche, DIFAR), così come per la misura di drug delivery e biocompatibilità di nuovi biomateriali (DICCA). Tutte le expertise legate alla progettazione, sintesi/estrazione e sviluppo di farmaci innovativi sono integrate con un panel di competenze farmacologiche e tossicologiche che, mediante l’utilizzo di modelli sperimentali sia in-vitro che in-vivo di patologie (oncologiche, immuno-mediate,

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cardiovascolari, endocrinologiche e neurodegenerative), rispondono pienamente a tutti gli standard richiesti dagli studi pre-clinici per lo sviluppo di nuovi farmaci (DIFAR, DIMI, DINOGMI e DIMES). Sono infine presenti competenze di eccellenza per quanto riguarda analisi strumentali ad elevata sensibilità/risoluzione (spettrometria di massa, citofluorimetria multicolor, Elispot) in ambito immunologico e neuro-immunologico (CEBR), così come la possibilità di gestire trial clinici spontanei e sponsorizzati (DIMI, DINOGMI), affiancati da sistemi di diagnostica clinica di ultima generazione (DISSAL).

CNR svolge attività di ricerca di base e applicata, sia per quanto riguarda gli aspetti relativi alla progettazione in silico e validazione in vitro di farmaci e composti, sia in merito allo sviluppo di tecnologie abilitanti per la messa a punto di approcci terapeutici innovativi. In particolare, in ambito farmacologico il CNR di Genova ha competenze specifiche nello sviluppo di saggi di tossicità e funzionalità di molecole su sistemi cellulari primari e secondari (elettrofisiologia, screening in fluorescenza) e su sistemi tissutali ingegnerizzati in bioreattore, nonché nello sviluppo di tecniche di docking molecolare non tradizionale per il drug design. In contesto terapeutico il CNR ha una tradizione di attività nell’ambito dei sensori e dispositivi a matrice solida (microelettrodi, sensori di campo magnetico) sostenuta da competenze di micro- e nano-fabbricazione. In aggiunta, vengono sviluppati approcci teorici e numerici dedicati per il supporto alla diagnosi e alla decisione in ambiente medico, principalmente tumorale (dosaggio e composizione di chemioterapici). In collaborazione con IIT vengono anche studiate tecniche computazionali per la caratterizzazione di superfici molecolari e per l’analisi della loro similarità per lo sviluppo di approcci nuovi applicabili al docking molecolare.

IIT svolge attività di ricerca nel campo della medicina di precisione con studi di base a applicati nel campo della genomica e dei big data di origine sanitaria. In particolare, IIT possiede l’infrastruttura (NovaSeq) e le competenze per condurre studi di genomica ad alta prestazione. E’ possibile sequenziare elevati numeri di pazienti, analizzare tali sequenze ed identificare varianti responsabili di particolari fenotipi patologici. In parallelo, IIT possiede l’infrastruttura (storage e HPC) per conservare dati genomici e clinici e condurre analisi bioinformatiche sulle sequenze ottenute sperimentalmente. Inoltre, in IIT sono presenti competenze di data analytics che permettono di costruire modelli matematici per il cosiddetto clinical machine learning, allo scopo di correlare dati genetici con quelli clinici e fenotipici. Queste competenze e infrastrutture, permettono a IIT di porsi come uno dei centri di riferimento a livello nazionale per la medicina di precisione.

L'Ospedale G. Gaslini si avvale delle moderne tecnologie di genomica, proteomica emetabolomicaedeirisultatidellalorointegrazionealivellobioinformatico.Disponediuna Cell Factory per la crescita in vitro di progenitori ematopoietici e manipolazionicellularisempliciadusotrapiantologicoinambitoematoncologico.E’incorsoilprocessodi accreditamento AIFA per l’autorizzazione a manipolazioni complesse. Le attivitàprincipali nell’ambito delle ‘omiche’ comprendono lo sviluppo di metodi analitici digenomica, proteomica e metabolomica, l’analisi computazionale e statistica, lastratificazione molecolare di popolazioni di pazienti, la caratterizzazione di modellid’interazionegenicaeproteicainretimolecolaricomplesse.L’UnitàdiDrugdiscoverysioccupadisviluppodisaggibiologiciescreeningdifarmacipermedicinapersonalizzata.Esistono inoltre aboratori specialistici in genomica medica (nefrologia, patologieautoinfiammatorie, epilessia, malattie muscolari, sindromi complesse rare),immunologia, oncologia sperimentale. Sono inoltre in corso trial farmacologici incollaborazioneconaziendefarmaceuticheindiverseareepediatriche(oncologia,malattiemetaboliche, endocrinologia, malattie muscolari, epilessia, immunodeficienze,nefrologia).

L’Ospedale Policlinico San Martino partecipa a numerosi protocolli di ricerca su farmaci e metodologie innovative per diagnosi precoce e la terapia dei tumori, anche cerebrali, e delle patologie neuropsichiatriche. Questi studi coprono una vasta area che va dagli approcci di base, alla scienza traslazionale ed alla ricerca clinica. Coerentemente con la sua dimensione, l’IRCCS

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si è dotato di un sistema di controllo e verifica attivo sia sui pazienti degenti sia nei pazienti ambulatoriali. E’ disponibile un sistema di biobanking e archivio tessuti e fluidi biologici, che è in fase di ridefinizione e riorganizzazione per renderlo uniforme ai parametri di qualità e gestione del dato europei. E’ in atto una riorganizzazione profonda delle diverse bio-banche disponibili presso il Policlinico per adeguarle alle normative europee.

5.1.2. Industria Il tessuto industriale chimico-farmaceutico-biotecnologico è assai articolato, ma comprende soprattutto micro- e piccole imprese.

Nell’ambito della medicina rigenerativa, REACT4LIFE sviluppa dispositivi fluidici per applicazioni, biomediche e ha competenze in biologia cellulare, ingegneria dei materiali, testing di safety e di efficacia in vitro. Ha brevettato un bioreattore multicamera in grado di ospitare e coltivare tessuti epiteliali con funzione di membrane d’interfaccia per ricreare artificialmente fenomeni di migrazione cellulare (per lo studio dell’insorgenza delle metastasi tumorali e la validazione di nuove terapie anticancro), diffusione di molecole e composti (per lo studio dell’assorbimento di creme e prodotti cosmetici sul derma), diffusione di sostanze nutritive (per lo studio dell’assorbimento di nutrienti nella parete intestinale).

ACTIVE CELLS srl si occupa di biotecnologie industriali, fermentazioni, microbiologia applicata, biocatalisi e bioconversione e ha competenze in tutte le tecnologie basate sull’impiego di cellule eucariotiche e procariotiche (batteri, lieviti, muffe, funghi, alghe) per le produzioni industriali. Ha pure speciali competenze nella produzione di batteri ricombinanti. ANALISI E CONTROLLI srl è un laboratorio qualificato ed accreditato per accertamenti e controlli chimico-fisici e microbiologici, operante in tutti settori merceologici.

Il PLSV non comprende grandi industrie farmaceutiche, ma ha fra i suoi soci alcune imprese producono reagenti, intermedi farmaceutici, integratori alimentari e prodotti nutraceutici, nonché strumentazione e applicazioni software a supporto della scoperta di nuovi farmaci.

FERRANIACHEMICALSsrlsviluppaprodottieprocessiperlaproduzionediintermediperprincipiattivi,integratorialimentari,prodottiperlaproduzionedicosmeticiefinechemicals per il settore imaging. ARROW DIAGNOSTICS srl produce e distribuiscereagenti, kit e strumenti ad elevata tecnologia che coprono diversi ambiti diagnostici:biologia molecolare microbiologia, sequenziamento NGS, virologia, farmacogenetica,oncologia. RELAB srl distribuisce e commercializza strumentazione e reagenti per ladiagnosticainvitroinambitomolecolare.

KOLFARMAsrlproduceintegratorialimentaricheagisconosulmicrobiotaintestinale.L-NUTRAsrlsviluppanutritecnologiechemimandoildigiunoconsentonoall’organismodiattivare la suanaturale capacitàdi rigenerarsi, ottimizzandone così la longevità. BIKITechnologies srl produce software per la chimica computazionale a supporto dellascopertadinuovifarmaci.

Altreaziendesviluppanosoluzionimirateperstrumentazionedalaboratorio(OMEGAsrl,FAB CREA srl) e commercializzano strumentazione per applicazioni nel campo dellanano-bioscienza (SCHAEFER SOUTH-EAST EUROPE srl) o forniscono servizi ditrasferimentotecnologicoinambitofarmaceutico(ADESTEsrl).

Occorre peraltro notare che la componente industriale all’interno del PLSV è attualmente sotto-rappresentata rispetto alla sua effettiva dimensione in ambito regionale.

5.2. Piattaforme diagnostiche Le competenze tecnologiche, scientifiche e cliniche espresse dalle realtà presenti riguardano nello specifico i sistemi di diagnostica per immagini, principalmente a Risonanza Magnetica (RM), ad Ultrasuoni (US), a Raggi-X (Digital Radiology); le soluzioni di interventistica guidata dall’imaging; le ICT per la sanità (SIO, Cartella Clinica, RIS, CIS, PACS); i metodi e i

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dispositivi diagnostici non invasivi; i modelli di gestione/accreditamento del processo di diagnosi.

5.2.1. Enti di ricerca Le principali attività di UNIGE riguardano l'acquisizione, l'elaborazione e la visualizzazione di bioimmagini, per indagare le relazioni fra struttura e funzione in sistemi biologici (microscopia ottica confocale) e per scopi diagnostici e terapeutici (immagini del corpo umano in RM, TAC, US, etc.) e l’ingegneria dei tessuti e vede coinvolti diversi dipartimenti in ingegneria e medicina (DIBRIS, DITEN, DiNOGMI, DIMES). Attualmente è presente un Laboratorio congiunto di Imaging Funzionale a 3 Tesla (LIFT) tra DIBRIS e Gaslini ed è presente una forte collaborazione di ricerca fra DITEN, DIBRIS ed Esaote, incentrata sull'avanzamento degli ecografi e degli apparati RM, in tutte le loro componenti e funzionalità. Si è recentemente consolidata la collaborazione fra DITEN e DiNOGMI in tema di diagnosi precoce dell’ictus ischemico e di neuroriabilitazione in remoto assistita da sensori, come dimostrato da numerosi programmi di ricerca approvati a livello regionale, nazionale e internazionale. Presso il CNR (IBF) vengono studiate tecniche di imaging ottico in fluorescenza e olografia digitale per l'analisi high-throughput di campioni in vitro ed ex vivo. Sempre presso il CNR (SPIN) viene svolta un’intensa attività di tipo diagnostico/prognostico effettuata utilizzando tutte le tecniche di imaging (integrazione, fusione, segmentazione, ricostruzione) applicate soprattutto su immagini di Tomografia a Emissione di Positroni (PET). Infine, presso il CNR (IMATI) sono attive ricerche in CAD incentrate sull’analisi di ricostruzioni 3D di strutture anatomiche ed identificazione automatica di landmark significativi utili alla caratterizzazione di patologie e loro evoluzione, supportate dalla formalizzazione della conoscenza attraverso approcci di semantic web (ontologie, linked data, annotazione semantica). Questo ha permesso di definire anche atlanti 3D, annotati semanticamente, per distretti anatomici, che si sono rivelati particolarmente interessanti sia per guidare il processo di segmentazione sia per introdurre meccanismi quantitativi per la caratterizzazione dell’evoluzione di patologie. IIT svolge attività di ricerca in vari ambiti legati all’acquisizione e all’analisi di immagini biomedicali, sviluppando modelli computazionali avanzati basati su tecniche di Intelligenza Artificiale (IA), Machine Learning (ML) e Computer Vision (CV). L’ambito di applicazione va dalla ricerca preclinica su campioni ex-vivo ed in vitro per l’analisi di sistemi biologici (con tecniche di microscopia ottica in fluorescenza), alla ricerca clinica per l’analisi di patologie mediche con dispositivi non invasivi di diagnostica per immagini (RM, TAC, PET, etc.). In ambito preclinico, lo scopo principale della ricerca è l’indagine delle relazioni tra struttura e funzione del sistema biologico investigato (ad esempio, colture di neuroni, retina, cervello, etc.). In ambito clinico invece lo scopo è in generale migliorare gli strumenti diagnostici/prognostici basati su immagini, andando ad identificare e quantificare i bio-marcatori strutturali o funzionali che caratterizzano la presenza, lo stadio e la prognosi della patologia investigata (ad esempio, tumori o lesioni in vari distretti, malattie neuropsichiatriche e neurodegenerative quali l’autismo, la malattia di Parkinson o la sclerosi multipla, etc.). Queste attività vedono coinvolti diversi gruppi interni ad IIT e centri ospedalieri sul territorio locale e nazionale. Gli sviluppi in microscopia ottica riguardano due aspetti principali volti all’integrazione in attività ospedaliere e diagnostiche. In relazione alle relazioni struttura e funzione viene realizzato un microscopio ottico multipotente che ingloba, a costi contenuti, metodi avanzati di indagine in fluorescenza e “label free”, capace di individuare autonomamente l’indagine migliore e con una capacità di “imaging” sui 10000 quadri immagine al secondo. In parallelo il Nikon Imaging Center all’IIT mette a disposizione i sistemi di imaging più avanzato e le capacità progettuali congiunte IIT-Nikon per sistemi che sono in grado di scalare dal molecolare al tessutale/organo. Uno degli aspetti collegati riguarda la capacità di imaging correlativo con altre metodiche di microscopia (microscopia elettronica o sistemi di citometria a flusso) o metodi di diagnostica per immagini.

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I reparti di imaging e di medicina nucleare dell’Ospedale Policlinico San Martino, già ad altissimo livello per la diagnostica oncologica, endocrinologica e delle malattie neurodegenerative, si sono recentemente arricchiti di una MRI a 3 T SIEMENS MAGNETOM Prisma–System. Anche presso GASLINI le tecnologie di immagine svolgono un ruolo importante (è tra l'altro disponibile un sistema per risonanza magnetica a 3 T), in particolare nel campo della neuroradiologia e delle malattie reumatiche del bambino.

5.2.2. Industria L’ambito delle piattaforme diagnostiche comprende una grande impresa e alcune medie imprese che si occupano direttamente, o tramite fornitura di servizi, dello sviluppo di apparecchiature, di supporto e assistenza, di commercializzazione e di formazione su soluzioni esportate in tutto il mondo e utilizzate presso la maggior parte delle ASL, IRCCS ed AOU del territorio ligure.

Il Gruppo ESAOTE è uno dei principali produttori mondiali di apparecchiature biomedicali, in particolare: ultrasuoni, risonanze magnetiche dedicate e software di supporto allo specialista medico e di gestione del processo diagnostico. Gli ultrasuoni e le relative sonde costituiscono il core business del Gruppo e in questo mercato la società ricopre una posizione forte nel settore cardiovascolare, radiologico, ostetrico-ginecologico e della medicina interna. ESAOTE è stata la prima azienda a sviluppare con successo una strategia nel settore dei sistemi a risonanza magnetica dedicati all’esame diagnostico delle articolazioni. Le competenze di ESAOTE riguardano la completa gestione della catena del valore relativa alla progettazione e sviluppo, produzione, vendita e marketing, assistenza tecnica dei prodotti immessi sul mercato (sistemi di diagnostica per immagini a ultrasuoni e risonanza magnetica e servizi). Esse, nello specifico, comprendono in particolare progettazione elettronica e software, operation e supply chain, assistenza tecnica, marketing e vendite, finanza e gestione aziendale, qualità e regulatory nell’ambito medicale e ambientale.

CARESTREAM HEALTH, con attività aziendali in 170 paesi del mondo e oltre 800 brevetti per l'imaging medicale è un fornitore globale di sistemi e soluzioni IT di imaging diagnostico per applicazioni medicali, di piattaforme IT di collaborazione clinica e gestione di flussi di lavoro complessi e di sistemi di imaging a raggi X per prove non distruttive. CARESTREAM HEALTH ITALIA ha la sua sede decisionale e operativa a Genova, presso cui svolge attività di ricerca e sviluppo, consulenza e formazione per la regione Europea. Il core business di CARESTREAM si concentra soprattutto attorno a due grandi settori: quello medicale e quello industriale. Il settore medicale è l’ambito di maggior interesse per il business di CARESTREAM ed è ripartito in tre grandi divisioni: attrezzature e soluzioni per l’acquisizione delle immagini, soluzioni IT per l’ottimizzazione, la gestione e l’archiviazione di tutte le bio-immagini prodotte in ambito clinico e da ultimo prodotti dedicati alla radiologia tradizionale quali pellicole, chimici e stampanti laser. Il settore Non-Destructive Testing (NDT), invece, progetta e produce soluzioni esclusive di imaging radiografico applicato al settore industriale. Il Technology and Innovation Center di Genova è sede di uno dei gruppi che si occupano di R&D della soluzione RIS (Radiology Information System) che migliora il workflow del dipartimento di radiologia automatizzando l’iter diagnostico del paziente dall’immissione della richiesta alla distribuzione dei risultati.

PARAMED srl (recentemente incorporata nella controllante ASG Superconductors SpA) ha sviluppato uno scanner MRI di struttura innovativa tale da permettere esami in posizioni non convenzionali ed in particolare nelle condizioni ortostatiche, aprendo possibilità diagnostiche innovative. La configurazione dello scanner, genera inoltre un elevato comfort del paziente aprendo la fruizione della metodica ad una fascia di pazienti normalmente esclusa.

Esistono inoltre alcune medie e piccole imprese che sviluppano applicazioni ICT e gestionali e hanno attività significative in ambito diagnostico e più in generale sanitario. SOFTECO SISMAT srl si rivolge in prevalenza al mercato delle applicazioni ICT per clienti di medio-grandi dimensioni cui è in grado di fornire una gamma completa di servizi per la realizzazione

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di progetti informatici e industriali, includendo la progettazione e la consulenza tecnica organizzativa, la realizzazione software, l'integrazione di sistemi, reti, prodotti e tecnologie, la formazione e la manutenzione. La società opera da svariati anni in ambito sanitario e biomedico, dove può vantare una considerevole esperienza e la partecipazione a numerosi progetti di ricerca e di sviluppo in due linee di mercato: (i) Diagnostica per Immagini, in cui SOFTECO opera in collaborazione con ESAOTE, sia in ambito di sviluppo e manutenzione di prodotti, contribuendo allo sviluppo dei moduli software nei prodotti MRI, che in ambito ricerca, e (ii) Portali per la gestione e diffusione di dati biomedici.

Lo scenario ligure si completa con alcune micro- e piccole imprese attive nello sviluppo di sistemi indossabili (wearable devices) proprietari, certificati sia per uso medicale sia per auto-monitoraggio a fini di benessere e prevenzione (LIFE ITALY srl, controllata di LIFE Corporation SA); lo sviluppo di software conto terzi per dispositivi medici, in particolare per quanto riguarda la chirurgia e l’interventistica mini-invasiva (CAMELOT BIOMEDICAL SYSTEMS srl); la progettazione e realizzazione di sistemi per la rilevazione, l’elaborazione e la trasmissione di dati da sensori - ottici, fisici, magnetici (INSYDE srl), e lo sviluppo di sistemi informativi e applicativi rivolti all’ambito ospedaliero e territoriale per la gestione di dati clinici.

5.3. Tecnologie per la riabilitazione, l’assistenza, l’integrazione, l’educazione

5.3.1. Enti di ricerca e terzo settore In questo ambito UNIGE svolge ricerca e formazione sia dal punto di vista tecnologico (DIBRIS, DITEN) che clinico (DIMES, DiNOGMI). Le principali competenze riguardano le tecnologie robotiche, i sistemi di motion capture per valutazione e esercizio riabilitativo, gli ambienti virtuali, le metodiche di neuroimaging funzionale e neuromodulazione. Il Laboratorio di Bioingegneria (DIBRIS), censito fra le infrastrutture di ricerca strategiche della Regione Liguria, svolge attività nell’ambito delle neurotecnologie e delle tecnologie per la riabilitazione. I dipartimenti di area tecnologica e clinica collaborano e scambiano competenze, soprattutto nell’ambito della riabilitazione e dell’assistenza a distanza, mirata soprattutto alla gestione delle cronicità. Esistono collaborazioni formalizzate e/o laboratori congiunti con varie strutture cliniche in Italia e all’estero (in Liguria: ICS Maugeri-unità di Ge-Nervi, Ospedale S. Corona a Pietra Ligure, Gaslini, Galliera e San Martino) e con le ASL liguri. Nel Centro di SIMulazione e formazione AVanzata (SIMAV) il processo di formazione degli studenti in medicina e delle professioni sanitarie (ad. es. fisioterapia e scienze infermieristiche) si avvale di tecnologie di ultima generazione, per la macrosimulazione (sala operatoria reale), microsimulazione (sala dedicata con dieci postazioni dotate di software con 40 casi virtuali) e simulazione a media e bassa fedeltà (ambienti ospedalieri quali camere di degenza, sala di medicazione e studio medico con parti anatomiche e manichini a bassa fedeltà). Per quanto riguarda IIT, diverse linee di ricerca sviluppano prodotti medicali e prototipi: esoscheletri per arti superiori e inferiori, protesi robotizzate per arti superiori, dispositivi aptici per terapia robot-assistita, tecnologie per la riabilitazione sensoriale, robot umanoidi per assistenza agli anziani. A queste soluzioni si affiancano competenze di motion capture, machine learning, intelligenza artificiale, elaborazione di immagini e segnali biologici, neuroingegneria (interfacce tra sistemi neuronali e dispositivi artificiali, elaborazione di segnali neurali in sistemi open/closed loop). Nella filosofia di co-progettazione tra area tecnologica e clinica, l’Istituto ha creato diversi laboratori congiunti con i principali attori clinici del territorio nazionale: INAIL, Istituto Gaslini, Fondazione Don Gnocchi, Istituto Neurologico Mondino. In particolare il dipartimento Rehab Technologies ospita il laboratorio congiunto tra IIT e INAIL, all’interno del quale si progettano e realizzano nuovi dispositivi protesici, ortesici e riabilitativi che combinano l’impiego di tecnologie innovative a semplicità realizzativa e costi contenuti, con lo scopo di trasferire al mercato soluzioni innovative e sostenibili dal Sistema Sanitario Nazionale e dai pazienti. Allo stesso modo si stanno sviluppando ausili robotici, come

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gli esoscheletri, destinati alla deambulazione di soggetti paraplegici e alla neuroriabilitazione motoria di pazienti con mielolesioni o danni cerebrali. Presso il CNR-IMATI esiste un laboratorio di Realtà Aumentata e Virtuale che può essere messo a disposizione per eventuali sperimentazioni, e sono in corso ricerche per la ricostruzione e classificazione di forme 3D dipendenti dal tempo (forme dinamiche), base per lo sviluppo e personalizzazione di soluzioni per la riabilitazione. L’Istituto per le Tecnologie Didattiche (CNR-ITD) è il solo istituto scientifico italiano interamente dedicato alla ricerca sull’innovazione educativa veicolata dall’integrazione di strumenti e metodi basati sull’uso delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Queste attività hanno permesso a ITD di diventare un riferimento non solo in Italia ma anche a livello europeo e di intessere collaborazioni con il MIUR, Fondazioni, Istituzioni educative, Associazioni, ecc.. Tale esperienza è stata espressa anche in progetti regionali di ricerca e sviluppo portando a risultati che hanno avuto significativi riconoscimenti. Fra le linee di ricerca di ITD, l’e-inclusion riveste un particolare interesse affrontando il rapporto fra educazione e studenti con bisogni educativi speciali: vi si studiano e sperimentano, quindi, modelli di situazioni inclusive realizzate con il supporto delle tecnologie digitali, realizzati anche con il contributo di imprese, fondazioni, associazioni di utenti del territorio (CHIOSSONE, CEPIM, GASLINI). Inoltre, ITD realizza attività e modelli per l’innovazione nella formazione professionale includendo anche la formazione di operatori sanitari. Questa linea di ricerca, rispondendo a bisogni emergenti, studia nuove forme di integrazione apprendimento-lavoro, anche indipendenti da specifiche localizzazioni spazio temporali. Campi applicativi di specifico interesse sono: la formazione dei docenti (sia iniziale che in itinere); la progettazione educativa e le risorse educative aperte (Open Educational Resources); la formazione in contesti specifici come quello medico e sanitario. L’Ospedale GASLINI ha in corso ricerche nel campo della robotica riabilitativa per il recupero della funzione e delle abilità dell’arto superiore nelle lesioni del sistema nervoso e neuromuscolare in età evolutiva (collaborazione con IIT). In collaborazione con il laboratorio INFOMUS-Casa Paganini (DIBRIS@UNIGE), è in corso lo sviluppo di ambienti di valutazione ed esercizio interattivi e multimediali di ‘riabilitazione aumentata’ (laboratorio congiunto ARIEL). In collaborazione con IIT e DIBRIS vengono infine sviluppate tecniche di analisi dei movimenti per la diagnosi precoce di lesioni del sistema nervoso nei neonati. L’IRCCS San Martino è un grande Istituto con tradizione clinica di eccellenza in diversi ambiti (oncologia, neurologia, cardiologia, psichiatria, immunologia etc.) ed in grado di assicurare la gestione della acuzie ma anche della cronicità e della riabilitazione. Il Policlinico San Martino si distingue soprattutto per la ricerca in ambito neuro-riabilitativo focalizzata sulle malattie neurodegenerative e genetiche come la malattia di Parkinson e alcune neuropatie periferiche, sull’ictus e sulle patologie neuro-immunologiche (sclerosi multipla). Oggetto delle ricerche sono il controllo neurale dei movimenti, la riabilitazione a distanza e la definizione di trial terapeutici randomizzati e controllati in ambito fisiatrico. Due altri IRCCS (Fondazione Don Gnocchi, ICS Maugeri) hanno sedi operative in Liguria. Entrambi gli enti hanno attività importanti nel campo delle tecnologie per la riabilitazione e l’assistenza che hanno un impatto anche nella pratica assistenziale svolta presso le sedi operative liguri. La Fondazione Istituto ‘David Chiossone’ ONLUS non è un ente di ricerca, ma è un centro di eccellenza a livello nazionale attivo in tutti i campi che riguardano la disabilità visiva in tutte le fasce d'età, dall'infanzia alla vecchiaia, convenzionato con il Servizio Sanitario Nazionale. Nelle sue diverse strutture ambulatoriali e residenziali operano equipe multidisciplinari altamente specializzate, impegnate nella ricerca ed in continui aggiornamenti. Da 150 anni l'Istituto Chiossone opera affinché le persone cieche o ipovedenti, anche pluri-disabili, possano vivere una vita integrata nella società attraverso la conquista di sicurezza e autonomia. Per

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questo l'Istituto Chiossone affronta con un approccio globale i problemi legati alle disabilità visive o alla pluri-disabilità: prevenzione, riabilitazione, formazione e inserimento lavorativo, sperimentazione e ricerca scientifica. L'Istituto ha continue collaborazioni scientifiche con CNR, IIT e Università di Genova. La Associazione Italiana Sclerosi Multipla - AISM - attraverso la sua Fondazione, FISM (Fondazione Italiana Sclerosi Multipla), che ha a Genova la sua sede nazionale, è la principale agenzia di finanziamento della ricerca sulla sclerosi multipla (SM) (70%) in Italia per capire meglio le cause della malattia, per migliorare la qualità della vita delle persone con SM, per fornire un trattamento migliore per una cura definitiva. L'obiettivo generale di FISM è supportare le persone con SM nel prendere decisioni per i loro trattamenti e la loro qualità della vita. Inoltre, la FISM svolge attività di ricerca nei settori della riabilitazione e della salute pubblica (ricerca intramurale) sostenuta da fondi pubblici. Nel settore della salute pubblica/epidemiologia i ricercatori FISM effettuano studi sul costo della malattia, registri di malattia, studi epidemiologici (cioè prevalenza/incidenza, bisogni insoddisfatti, lavoro e disabilità, studi sulla qualità della vita). La FISM finanzia, influenza e promuove la ricerca tramite progetti di ricerca e infrastrutture esterne (ad esempio strutture di laboratorio di risonanza magnetica e neuroscienze) e promuove l'informazione e la comunicazione e la formazione per i professionisti sanitari e sociali.

5.3.2. Industria La presenza dell’industria in questo settore è caratterizzata da un tessuto di piccole e micro-imprese e start-up innovative. Per quanto riguarda le tecnologie per la riabilitazione, ETT SpA ha competenze nello sviluppo di sistemi di smart health, motor behavioural analysis, neuroingegneria, serious games e cognitive training. FREMSLIFE srl sviluppa, progetta, produce e commercializza apparati elettromedicali per utilizzo terapeutico in fisioterapia, riabilitazione, patologie vascolari, complicanze del diabete, medicina dello sport, estetica e wellness. FREMSLIFE è proprietaria di diversi brevetti che includono tecnologie e applicazioni FREMS® e laser negli apparati elettromedicali. MOVENDO srl è una start-up innovativa attiva nella progettazione, produzione, vendita e assistenza tecnica di dispositivi medici robotici in ambito riabilitativo. Il suo prodotto di punta, hunova, è un dispositivo robotico per la riabilitazione e la valutazione funzionale senso motoria di arti inferiori e tronco. In particolare, hunova permette la riabilitazione di caviglia, arti inferiori, colonna vertebrale e del core stability training. Altre micro-imprese producono robot indossabili (esoscheletri) per la riabilitazione di arti inferiori e superiori (WEARABLE ROBOTICS srl) e ausili per la locomozione e per la riabilitazione neuromotoria (TECHNOLEADER srl). INFO SOLUTION SpA ha realizzato una suite di telemedicina ed alcuni device ad hoc, ad esempio un sistema per la riabilitazione post-ictus o uno per il monitoraggio remoto del disturbo disfagico. Altre imprese (EMAC srl) si occupano primariamente della commercializzazione di dispositivi e sistemi, ma dispongono di laboratori per la validazione tecnica dei prodotti commercializzati. Per quanto riguarda le tecnologie assistive, LIFE ITALY srl sviluppa sistemi indossabili per il monitoraggio di attività. Altre imprese si occupano di sviluppo di piattaforme e soluzioni integrate (per la telemedicina e il monitoraggio di attività). GRUPPO SIGLA srl ha competenze nell’ambito dell’integrated care (piattaforme per il coordinamento avanzato dei team clinici con particolare attenzione alle esigenze del paziente) e la data analysis per lo studio della fragilità e la definizione di protocolli terapeutici personalizzati. FOS GREENTECH srl sviluppa piattaforme IoT innovative per il monitoraggio di pazienti deospedalizzati. Alcune aziende producono ausili per le menomazioni sensoriali. LINEAR srl sviluppa protesi acustiche avanzate e sistemi di telecomunicazioni per disabili sensoriali. Fra le sue realizzazioni più recenti, NaturalFit® è una protesi acustica ad elevata personalizzazione in grado di compensare le alterazioni del suono causate dall’ inserzione nel condotto uditivo del dispositivo

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e di ripristinare l’ascolto naturale del paziente. DSyllabox è un dispositivo per l’ascolto/visione della TV a velocità variabile senza alterazione della qualità del segnale audio e video. Più di recente è stato sviluppato un sistema di elaborazione direzionale del suono montato su occhiali per soggetti ipoudenti, complementare all’apparecchio acustico. LINEAR dispone di un laboratorio di ricerca con camera semi-anecoica e sistema audio quadrifonico in grado di simulare differenti situazioni acustiche (strada teatro ecc.) che è parte della lista infrastrutture di ricerca strategiche censite dalla regione Liguria. FONDA srl sviluppa servizi e ausili per ipovedenti. L’attività di OPTICS INTERNATIONAL è mirata all’individuazione e all’assemblaggio di sistemi ottici, lenti, lenti a contatto e qualsiasi altro prodotto, strumento, supporto e protesi per la vista. Il target sono prevalentemente le persone ipovedenti o vista fragile. L’attività di ricerca ha l’obiettivo di trovare soluzioni sempre più efficaci per ottimizzare il residuo visivo e migliorare così la vita delle persone ipovedenti e vista fragile. I campi di applicazione della ricerca sono particolare l’ottica e la wearable technology. Una presenza significativa è poi costituita dalle imprese che offrono servizi in ambito riabilitativo e assistenziale. FIDES MEDICA gestisce strutture residenziali per la riabilitazione di gravi disabilità e patologie psichiatriche e dispone in Liguria di oltre 450 posti letto dedicati alla riabilitazione post ospedaliera. KOS CARE offre assistenza socio-sanitaria e nella cronicità residenziale, nella riabilitazione e nella psichiatria, nella tecnologia avanzata applicata alla medicina e nella medicina per acuti. MED PIU’ offre servizi di prevenzione sanitaria e riabilitazione motoria nel settore sport-benessere. MEDICAL COOP è una cooperativa di educatori professionali. Queste imprese funzionano sia come committenti e ispiratori che come utilizzatori e validatori dei dispositivi e delle soluzioni sviluppate. UncasopeculiareècostituitodaHUMANAVOX,unastart-upinnovativachesiproponeapplicarel’intelligenzaartificialeapplicataalleconoscenzeinfermieristiche.E’incorsodisviluppounapiattaformadiraccoltadatispecificaperl’attivitàdomiciliarebasatosuunlinguaggio infermieristicocondiviso(TassonomiaNNN),chepuòessere interoperabileconaltri sistemidiraccoltadatiqualiFSE,sistemiclouddidispositivibiomedicaliedidomotica.

5.4. Tecnologie e metodi per l’utilizzo di big data in sanità

5.4.1. Enti di ricerca Presso vari dipartimenti di UNIGE esistono competenze sulla gestione, l’elaborazione e l’interpretazione di dati biomedicali nell'ambito di diversi temi di ricerca. Le principali competenze includono: (i) bioinformatica (con applicazioni all’oncologia, alla neurologia, alla reumatologia), computer vision (con applicazioni all’ecografia e alla risonanza magnetica), metodi computazionali e apprendimento automatico (DIBRIS); (ii) problemi inversi in medicina nucleare, image processing e integrazione di immagini in PET/CT (con applicazioni in oncologia e neurologia), systems medicine e neuroimaging (DIMA, DIFI); (iv) protezione e privacy dei dati, in particolare dati biomedicali (DDG). Presso IIT è attivo un gruppo di ricerca in Statistica computazionale e apprendimento automatico (machine learning) focalizzata su metodi kernel, multitask e learning theory, online learning, sparsity regularization e statistical learning theory. Si tratta di un ambito di ricerca multidisciplinare con potenziali applicazioni che spaziano dalla computer vision alla bioinformatica e allo user modelling. CNR-IMATI ha sviluppato negli anni una competenza specifica nella gestione di big data complessi, ovvero, big data declinati come dataset strutturati di grosse dimensioni (ad esempio, TAC, RM). Sono state sviluppate librerie per la gestione di nuvole di punti di grosse dimensioni in ambito cloud/HPC. Inoltre, CNR-IMATI vanta anni di esperienza sulla documentazione, attraverso metadata e linked data, importante non solo per un corretto trattamento e approccio

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all’interoperabilità dei dati ma anche per la documentazione del processo utilizzato per la loro elaborazione.

5.4.2. Industria In Liguria sono presenti grandi imprese attive nel campo dello sviluppo e commercializzazione di prodotti e servizi di information technologies (IT) per la sanità, della progettazione e sviluppo di infrastrutture digitali per la sanità anche in ambiente cloud e nel campo della certificazione di qualità. CARESTREAM sviluppa soluzioni IT per l’ottimizzazione, la gestione e l’archiviazione di tutte le bio-immagini prodotte in ambito clinico. Svolge attività di ricerca nell’ambito della gestione di flussi di lavoro complessi a supporto di percorsi clinici multidisciplinari, anche attraverso tecniche di intelligenza artificiale e natural language processing. A partire dal concetto di refertazione integrata nel PACS, introdotta qualche anno fa, CARESTREAM sta lavorando alla creazione di liste di lavoro intelligenti, che assegnano una priorità agli esami più critici e a strumenti di refertazione che sfruttano algoritmi di intelligenza artificiale a supporto delle diagnosi. Tramite la controllata EBIT, il gruppo ESAOTE è anche uno dei principali attori nel settore dell’Information Technology per la sanità, avendo come core business la progettazione, sviluppo, distribuzione, commercializzazione di sistemi RIS/CIS/PACS, per la gestione di dati ed immagini medicali, sia sul mercato nazionale che all’estero, con particolare riferimento ai Servizi di Radiologia, Medicina Nucleare, Cardiologia e Radioterapia. Oggi il Gruppo sta espandendo la sua area di interesse dalla diagnosi e la prevenzione alla terapia e al follow-up, rafforzando così la sua posizione anche in interventistica. GPI Spa è una grande azienda, le cui attività sono orientate al design e allo sviluppo di sistemi informativi sanitari e clinici, sistemi di telemedicina e chronic care models, sistemi di logistica del farmaco. EL.CO srl si occupa di progettazione e realizzazione di sistemi informativi e applicativi rivolti all’ambito ospedaliero e territoriale per la gestione di dati clinici. Le attività di R&S riguardano studio, analisi e realizzazione di un modello che permetta di utilizzare le tecnologie di analisi semantica applicata a dati sanitari al fine di estrarre conoscenza dagli stessi e utilizzarla a fini statistici, di supporto clinico e predittivo. Nello stesso ambito altre aziende hanno attività significative, seppure non esclusivamente in ambito sanitario. GFT ITALIA Srl si occupa di produzione di software per uso industriale e gestionale, la progettazione e la produzione di sistemi informatici nei settori: informatica, robotica, agroalimentare, ecologia e ambiente, sanità. BUREAU VERITAS ITALIA SpA offre servizi di controllo, verifica e certificazione per la qualità, salute e sicurezza, ambiente e responsabilità sociale. T BRIDGE SpA, grande impresa parte del gruppo BVtech SpA, ha sede a Genova e opera nell’ICT per l’industria, il finance e la pubblica amministrazione. Nel settore possiede consolidate competenze nello sviluppo di sistemi informativi sanitari regionali, nelle soluzioni per il telemonitoraggio dei parametri vitali, nell’innovazione della logistica del farmaco. Il tessuto produttivo comprende inoltre alcune piccole e medie imprese che hanno sviluppato forti competenze nell’ambito dell’intelligenza artificiale, in particolare in tecniche di image processing e machine learning già applicate con successo in diversi settori tra cui quello biomedico, in particolare nell’ambito di analisi di immagini radiologiche, genomiche e di parametri vitali, questi ultimi acquisiti anche attraverso dispositivi indossabili.

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CAMELOT BIOMEDICAL SYSTEMS srl opera principalmente nel settore della Predictive Analytics. In questo ambito realizza soluzioni “chiavi in mano” di Big Data analytics in settori quali la Digital Healthcare e l'Industria 4.0. In particolare ha sviluppato una piattaforma di predictive analytics, denominata Otus Predictive Technology®, che permette di sviluppare in modo efficiente nuove soluzioni di big data analytics.

NEXTAGE srl si occupa di analisi e gestione dati in ambito sanitario, clinico e genetico (prototipo di repository multimodale e analytics; piattaforma per la gestione del paziente cronico e della comunicazione col medico; pipeline di annotazione genomica). Ha inoltre competenze su sistemi informativi sanitari e standard (Fascicolo sanitario Ligure, cartella clinica elettronica, PHR, CCD, HL7) e su IT Governance & Data Protection (consulenze in ambito di sicurezza delle informazioni ISO 27001 e qualità ISO 9001, ISO 20000, ISO 22031, GDPR e Analisi dei Rischi).

SURGIQ srl ha competenze nella gestione di sistemi sanitari, in particolare: gestione e tracciabilità di processi quali liste d’attesa per ricovero chirurgico; pianificazione di risorse (sale operatorie, letti); ottimizzazione risorse. SURGIQ srl è stata identificata tra le quattro scale-up più promettenti d'Italia (iniziativa BioUpper di Cariplo Factory) e nel 2017 ha ricevuto l' UK-Italy Business Award dal Department for International Trade del governo inglese.

HEALTHROPY srl sviluppa applicazioni per la gestione dei dati clinici (estrazione, normalizzazione, introduzione di standard sintattici e semantici). La tecnologia proprietaria HQuantum fornisce una piattaforma di servizi per introdurre interoperabilità a livello di processo.

NETALIA srl è un cloud provider con competenze nell’offerta di servizi cloud IaaS per la gestione dei dati, con particolare riferimento alle tipologie di dato che presentano un’elevata sensibilità, come quelli di tipo sanitario. GRUPPO SIGLA srl ha competenze in ambito eHealth e mHealth, piattaforme IoT e cloud based; data analysis; system integration e sistemi di protezione dei dati sensibili secondo la nuova GDPR.

Completano il quadro alcune piccole imprese e start-up attive nello sviluppo di piattaforme (MANYDESIGNS srl), soluzioni software per l’analisi dei dati (RULEX INNOVATION LABS srl, OnAIR srl) e la sicurezza dei dati sanitari (CLEIS SECURITY srl).

5.5 Tecnologie e innovazione nella formazione in sanità L’innovazione che il PLSV ambisce a rappresentare e a sostenere riguarda anche la formazione. Un ruolo centrale è rappresentato dall’Ateneo ligure, che è sede di corsi di laurea, programmi di dottorato e Master rivolti alla formazione di figure professionali in ambito medico, tecnologico, gestionale e dei servizi per la sanità. Alcuni membri del PLSV hanno competenze e attività specifiche di formazione in ambito sanitario. Il consorzio SI4LIFE è da anni attivo come coordinatore del Polo Professionale ProVi - Professioni Vita per l’identificazione di bisogni formativi nell’ambito delle professioni che riguardano l’assistenza di soggetti fragili, disabili e, in modo particolare, le tematiche dell’invecchiamento attivo e dell’inclusione sociale. SI4LIFE è dal 2015 partner della Partnership europea sull’Invecchiamento Attivo e in particolare del gruppo d’azione A3 “Action for Prevention of Functional Decline and Frailty”. SI4LIFE è capofila del commitment “Prevention of functional decline and frailty” che raccoglie e coordina le iniziative sul tema che vengono implementate sul territorio ligure. SI4LIFE è stato promotore con Università di Genova e AESSEFFE di un master universitario di II livello relativamente a “Fisioterapia domiciliare e a distanza assistita dalle tecnologie”, finanziata da Regione Liguria attraverso FSE e attualmente (2018) in fase di realizzazione, con l’obiettivo di trasferire a queste nuove figure professionali conoscenze e competenze tecnologiche nell’impiego di nuovi dispositivi e soluzioni informatiche capaci di integrare a domicilio percorsi personalizzati di riabilitazione. L’Istituto Chiossone con IIT ha promosso una analoga azione propositiva per un master universitario per “Riabilitatore disabilità visive”, finanziato

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da Regione Liguria attraverso FSE per l’impiego di approcci innovativi e tecnologici alla riabilitazione di soggetti ipovedenti. SI4LIFE è coordinatore del progetto europeo Erasmus+ CARESS per l’identificazione di GAP formativi in ambito Home Care, la realizzazione di curricula europei per l’assistenza domiciliare e relativi percorsi formativi. Regione Liguria ha inserito i Learning Outcome del progetto nel percorso formativo O.S.S. e ALFA lo ha inserito nel repertorio delle professioni. SI4LIFE con ALISA è partner del progetto europeo Erasmus+ ENhANCE coordinato dal CNR, orientato a identificare il gap di competenze nella formazione professionale del personale infermieristico. Infine, SI4LIFE è partner con ASL2 del progetto europeo H2020-Just ASAP coordinato da ALISA orientato a sperimentare metodologie innovative di formazione per operatori socio-sanitari per la prevenzione degli abusi di droghe.

6. Linee di sviluppo In questa sezione per ciascuna delle aree strategiche vengono indicate (i) le sfide e i problemi con cui la nostra società e i nostri sistemi sanitari dovranno confrontarsi nel prossimo futuro, con riferimento (dove applicabile) al territorio ligure, e (ii) le tecnologie emergenti di cui il PLSV si propone di favorire lo sviluppo. Per ciascuna di queste sono indicati gli obiettivi e le opportunità che il PLSV ha identificato.

6.1. Sfide sociali

6.1.1. Una popolazione che invecchia ed è sempre più fragile La popolazione anziana è in forte aumento ed è prevedibile che la crescita continuerà nei prossimi anni. La tendenza è globale – secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), la proporzione della popolazione over 60 passerà dal 12% (2015) al 22% (2050) – ma è particolarmente pronunciata in Italia e specificamente in Liguria (22% di persone over 65 in Italia; 28% in Liguria, con punte del 30% in alcune aree).

L'invecchiamento della popolazione ha portato a un aumento dell’incidenza delle patologie degenerative articolari, tumori, malattie cardiache, diabete e malattie neurologiche, anch’esse spesso a carattere degenerativo. Circa il 75% delle persone over 65 è affetto da patologie croniche; il 48% da più di una. Queste percentuali crescono rispettivamente all’85% e 65% per le persone over 75. Tali patologie comportano nel 42% un livello di disabilità che limita almeno in parte il livello di autosufficienza nelle attività di vita quotidiana, o livelli di disabilità gravi che li rendono totalmente non autosufficienti. La fragilità e la non autosufficienza spesso rendono difficile la permanenza all’interno del nucleo familiare di origine ed è sempre più frequente il ricorso a residenze sanitarie assistenziali (RSA). In Italia circa il 2% della popolazione over 65 risiede in RSA (1.6% sono non autosufficienti). [Fonte: ISTAT 2016]. La sfida è massimizzare benessere e qualità della vita di quante più persone possibile, il più a lungo possibile. A questo scopo occorre sviluppare percorsi innovativi, che potranno trarre grande beneficio dalle tecnologie. Aspetti cruciali sono la prevenzione mediante la promozione di stili di vita ‘sani’; lo screening e la diagnosi precoce di situazioni di fragilità e di patologie a rischio di cronicizzazione; modalità di gestione delle patologie croniche e degenerative – incluse la riabilitazione e l’assistenza – fondate sulla centralità della persona, sull’accompagnamento e sulla continuità assistenziale (dall’ospedale al proprio domicilio). Per la riabilitazione sono necessarie soluzioni utilizzabili in ambiente domestico, in auto-somministrazione o comunque con limitata supervisione da parte di clinici, caregiver e terapisti.

Le situazioni di fragilità non riguardano solo gli anziani, ma si osservano negli ambiti più diversi e sembrano essere un fenomeno sempre più diffuso nella nostra società. Aumentano i bambini con disturbi dello sviluppo e con bisogni educativi speciali, per i quali si pone il problema della transizione all’età adulta. Ancora più significativo è il fatto che sono ora disponibili terapie innovative a base genica per la cura di malattie neuromuscolari del bambino, altrimenti mortali, e che ora consentono il raggiungimento dell’età adulta con i relativi problemi di passaggio dal neurologo pediatra al neurologo dell’adulto. Nel caso delle persone disabili si

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pone il problema dell’accompagnamento verso percorsi di autonomia e il supporto all’indipendenza nella vita quotidiana.

6.1.2. Verso una medicina predittiva, preventiva, personalizzata e partecipativa Almeno in Europa, i cambiamenti demografici iniziano a mettere a dura prova i sistemi sanitari. Gli elementi di stress riguardano la qualità dei servizi e i costi, che hanno raggiunto livelli mai visti in precedenza. Tali cambiamenti, unitamente agli sviluppi della tecnologia, stanno producendo nella medicina un cambiamento di paradigma rispetto al modello tradizionalmente centrato sul trattamento sintomatico delle malattie acute. Gli elementi del nuovo paradigma includono la predizione (l’identificazione dei rischi individuali di sviluppare alcune patologie sulla base di profili genetici e altre informazioni personali); la prevenzione (metodi e trattamenti per evitare, ridurre e monitorare il rischio di sviluppare alcune patologie); la personalizzazione cioè interventi clinici basati sulle caratteristiche genetiche, mediche ed ambientali uniche di ogni singola persona e sul profilo genomico di espressione delle sue patologie (vedi oltre). La larga disponibilità di informazioni su diagnosi e trattamenti ha spostato molta responsabilità verso il paziente nella determinazione dei percorsi terapeutici, per cui è sempre più importante la partecipazione di ciascuna persona nella gestione della propria salute. Questi cambiamenti, anche culturali, sollecitano i sistemi sanitari ad una conversione verso la personalizzazione degli interventi terapeutici o riabilitativi, sia nella definizione dei piani di trattamento che nelle modalità di somministrazione. Un esempio è la domiciliazione delle terapie, che potrebbe riguardare la riabilitazione, ma potrebbe coinvolgere anche procedure mediche che oggi sono effettuate in ambiente ospedaliero. Un altro aspetto è la cosiddetta ‘medicina di genere’. Non va poi sottovalutato, in questo contesto, l’aspetto di formazione/educazione e l’aspetto di comunicazione che devono tener conto dell’evoluzione delle fonti informative, della necessità di utilizzarle in modo critico per evitare fraintendimenti ed atteggiamenti scorretti e non scientifici. Le attività di formazione e comunicazione devono riguardare non solo il personale socio-sanitario ma anche l’utente finale e le sue relazioni. I fenomeni sopra descritti si possono sintetizzare con il termine ‘medicina di precisione’, i cui presupposti sono da un lato una offerta diagnostico/terapeutica di avanguardia e dall’altro la gestione della sanità basata sull’elaborazione e l’utilizzo di dati organizzati in funzione del paziente anziano e fragile.

6.2. La Liguria e la Silver Economy L’analisi degli scenari, delle competenze e delle sfide sociali suggerisce alcune peculiarità della Liguria, quali: (i) la sua struttura demografica che ne fa una delle regioni più ‘anziane’ d’Europa; (ii) il patrimonio diffuso di competenze e capacità nei settori biomedicale, dell’automazione e delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione, caratterizzato da un sistema produttivo articolato e da una presenza significativa di centri di ricerca di alto livello; (iii) la disponibilità di un capitale umano di potenziali ‘innovatori’ - i laureati magistrali e soprattutto i dottori di ricerca in discipline legate alle tecnologie biomediche (bioingegneria, biotecnologie) e alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione. Tali caratteristiche suggeriscono per la Liguria una vocazione naturale a ‘laboratorio’ per lo sviluppo e la sperimentazione di innovazioni tecnologiche, sociali, sanitarie e nella formazione legate all’invecchiamento della popolazione. Tali innovazioni potrebbero creare opportunità di crescita e di creazione di ricchezza, costituendo quindi uno dei pilastri della cosiddetta ‘silver economy’.

6.3. Tecnologie emergenti Alcune tecnologie sembrano avere un potenziale particolarmente elevato per rispondere alle sfide sociali sopra elencate e lasciano intravedere opportunità per lo sviluppo del sistema ligure della ricerca e innovazione, che il PLSV intende promuovere e favorire.

6.3.1. Tecnologie per la medicina rigenerativa, predittiva e personalizzata La ricerca scientifico/tecnologica sulla cosiddetta ‘medicina di precisione’ si sta concretizzando in applicazioni diagnostico/terapeutiche in veloce evoluzione, quali:

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(i) l’individuazione di alterazioni molecolari e genetiche e la conseguente terapia mirata con molecole di sintesi - farmaci intelligenti che vanno ad agire specificamente nella signal transduction laddove essa è alterata;

(ii) gli anticorpi monoclonali; (iii) l’ingegnerizzazione di cellule che vanno esse stesse a colpire un bersaglio - un patogeno

o una cellula neoplastica; (iv) la moltiplicazione/modificazione di cellule che abbiano capacità di rigenerare un tessuto

deficitario o degenerato; (v) la generazione di interi organi nei modelli cosiddetti inter-specie. La cura della salute cambierà la propria focalizzazione, almeno parzialmente, dal trattamento alla prevenzione. In questa ottica l’ecosistema intestinale sembra essere correlato a diverse condizioni patologiche. Il microbioma intestinale sembra essere coinvolto nel metabolismo e nella modulazione dell’attività di diverse classi di farmaci. Se alcuni fattori - l’età e il proprio patrimonio genetico- non sono modificabili, è invece possibile intervenire sul microbioma, sia nutrizionalmente che con ceppi microbici specifici allo scopo di modulare il profilo di risposta farmacologica. Si osserva il successo di parafarmaci, principalmente integratori alimentari e altri prodotti da banco legati alla nutraceutica che sempre più sono prodotti da molte aziende. Non dobbiamo inoltre dimenticare che byproducts delle produzioni peculiari della Regione, ad esempio l’olivo, sono dotate di note attività farmacologiche potenzialmente utilizzabili nel settore. La peculiarità della regione Liguria, che ha la popolazione più anziana sul pianeta, suggerisce che nel prossimo futuro la declinazione di queste linee di attività sarà prevalentemente orientata all’invecchiamento della popolazione e allo sviluppo della Silver Economy. La presenza di specializzazioni mediche integrate con le realtà presenti nel territorio potrebbe costituire un terreno favorevole per l’elaborazione di un approccio globale che partendo dalla diagnosi possa condurre allo sviluppo di protocolli e trattamenti. In questo ambito la competitività del sistema ligure della ricerca e innovazione (regione, università, enti di ricerca, ospedali, imprese) andrà promossa a tre livelli: (i) favorire lo sviluppo di conoscenze nei laboratori di ricerca; (ii) promozione di reti di gruppi di ricerca che possiedono questo know-how; (iii) favorire le aziende che intendono investire seriamente in questo settore culturalmente ma anche economicamente esplosivo.Medicina rigenerativa. Uno dei pilastri della medicina del futuro sarà sempre più costituito dalla medicina rigenerativa, ovvero dalla capacità di sostituire o rigenerare tessuti o interi organi per restituire una funzionalità fisiologica compromessa, sia facendo uso di sistemi cellulari ingegnerizzati che inducendo l’attivazione di meccanismi endogeni di rigenerazione. Per essere protagonisti in questo settore sono necessarie competenze relative al DNA editing o synthetic biology - tagliare/cucire il DNA inserendo in maniera appropriata il gene di interesse e modificare le caratteristiche della cellula. Sono inoltre necessarie animal facilities duttili e di facile accesso, know-how di cell biology e biomateriali e sviluppo di cell factories di dimensioni modulari. La sperimentazione clinica e la definizione di nuovi approcci terapeutici dovrà coordinarsi con le realtà industriali per lo sviluppo di strumenti, primi tra tutti i biomateriali, costituiti da cellule o da prodotti di loro derivazione, in grado di supportare lo sviluppo, la crescita e l’indirizzamento della rigenerazione. Il settore richiede investimenti cospicui. Occorre, tuttavia, tenere presente come le nuove tecnologie rendano sperimentabili e percorribili scenari molto diversi tra loro. Ad esempio alla generazione di organi inter-specie potrebbe rivelarsi più rapida ed efficiente che della possibilità di costruire tessuti in vitro. Uno Science BioPark costituirebbe un potente richiamo per l’industria, sia direttamente, sia attraverso la creazione di spin-off a partire dai laboratori di ricerca e con l’intervento di ‘venture capital’. E’ necessaria una ricognizione sia delle attività dei laboratori – le competenze presenti e quelle eventualmente mancanti in Liguria - che delle industrie - non solo nell’ambito regionale - potenzialmente interessate a questi sviluppi. Nuovi farmaci L’innovazione in questo settore riguarda non soltanto lo sviluppo di nuovi farmaci, ma anche il miglioramento delle forme farmaceutiche di farmaci noti, nonché quello

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dei processi produttivi, con conseguente riduzione del costo finale e dell’impatto ambientale. All’origine del processo di drug discovery è la comprensione del complesso di meccanismi biochimici e molecolari che avvengono nei sistemi viventi. La ricerca in questo ambito richiede competenze che spaziano dalla chimica computazionale alla chimica di sintesi e analitica, dalla biologia alla farmacologia. Vanno considerati farmaci anche i costrutti derivanti da DNA editing o synthetic biology, quindi i vettori integrati dal sistema CRISPR/Cas per la ingegnerizzazione delle cellule del sistema immunitario sia i vettori per terapia genica per malattie monogeniche. Sono pure considerati ‘farmaci’ (e quindi sottoposti a regolamentazione come medicinal products) anche le cellule espanse. Si tratta dei ‘prodotti per terapia cellulare’ che devono essere manipolati nelle cell factories (vedi sotto). Fino a qualche tempo fa lo sviluppo dei farmaci, dalla scoperta della molecola iniziale sino alla sperimentazione clinica era gestito in proprio dalla grande industria farmaceutica (‘big pharma’). Oggi l’industria farmaceutica ritiene più conveniente acquisire potenziali farmaci scoperti o generati da istituti di ricerca invece di svilupparli in proprio. I diritti di sfruttamento della scoperta spesso sono trasferiti a spin-off biotecnologiche appositamente costituite. L’industria farmaceutica condurrà poi la ricerca pre-clinica e clinica, lo scale-up e la commercializzazione. Lo scenario è quindi totalmente cambiato e molto più aperto. I nuovi farmaci così disponibili permetteranno di affrontare malattie ancora prive di cura e/o ampliare e migliorare le possibilità di cura di patologie per le quali sono già disponibili farmaci. Biotecnologia industriale. L’asse portante della biotecnologia industriale è l'uso biotecnologico di cellule e microrganismi. Rientrano in questo settore la produzione di cellule e/o microorganismi per la medicina personalizzata o per biomateriali o per la medicina rigenerativa, unitamente allo sviluppo di nuovi farmaci mediante produzione diretta o biocatalisi. Il settore è caratterizzato dalla necessità di aumentare i volumi produttivi e oggi di innovazione di processo mediante, ad esempio di integrazione in tempo reale con database dello storico dei processi di coltura, allo scopo di standardizzare la produzione di cellule e biomateriali per poter soddisfare le necessità terapeutiche. Il processo di coltivazione di cellule su larga scala richiede lo sviluppo di procedure altamente specializzate, con forte grado di innovazione ed integrazione con sistemi per la gestione strumentale e dei dati. Questo tipo di attività è trasversale in quanto sia la medicina rigenerativa che la medicina di precisione, basata su cellule ingegnerizzate, prevedono l’utilizzo di laboratori specializzati (cell factories) dove vengono sviluppate le applicazioni terapeutiche legate all’uso di cellule staminali o di popolazioni cellulari specifiche: (i) fare crescere (moltiplicare) in vitro popolazioni di cellule che devono andare a riparare/sostituire tessuti in degenerazione; (ii) selezionare e/o generare popolazioni che siano in grado, attraverso l’ingegnerizzazione delle cellule stesse, di esercitare una potente azione anti-infettiva e/o antitumorale. Una cell factory è una piccola industria farmaceutica, poiché le terapie cellulari sono assimilate dalla Comunità Europea a medicinal products e seguono la normativa propria dei farmaci, con procedure controllate e validate secondo criteri stringenti e codificati. Le cell factories richiedono una stretta collaborazione tra ospedali e industria. E' strategico per la Liguria partecipare allo sviluppo in questo settore, il cui interesse e potenzialità commerciali sono mostrate dalla presenza della grande industria farmaceutica. ICT e Bioinformatica La potenza di calcolo, memorizzazione e analisi dei dati ad oggi disponibili potranno aprire nuove opportunità nell’ambito della medicina predittiva e personalizzata, facendo della Regione un riferimento nazionale e internazionale in questo settore. E’ necessario uno sforzo per poter accedere (inclusi i percorsi giurisprudenziali e etici) ai dati medicali dei cittadini. Partendo dai dati degli esami routinari dei cittadini (quello che comunemente è definito come Electronic Health Record) si possono stratificare i cittadini stessi in fasce di rischio. Su questa base, per esempio, è possibile fare indagini (per ora sostanzialmente di sequencing) che potranno portare ad individuare alterazioni molecolari ben definite, anni prima dello sviluppo del tumore.

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6.3.2. Piattaforme diagnostiche Gli sviluppi relativi alle piattaforme diagnostiche sono correlati a fattori esterni eterogenei che ne influenzano l’innovazione stessa, rispondendo a logiche di impatto e di opportunità industriale. L’aumento della speranza di vita comporta un aumento del costo dell’assistenza finanziata dalla sanità pubblica, in quanto le persone con più di 65 anni utilizzano più servizi sanitari rispetto alla media. Con l’età aumentano le condizioni morbose e le malattie croniche, ad esempio l’incidenza del cancro registra un aumento esponenziale a partire più o meno dai 50 anni, mentre oltre i 70 anni aumenta in modo quasi esponenziale quella dei vari tipi di demenza, in particolare la malattia di Alzheimer. Il costo delle malattie senili può essere molto alto, perché le persone che ne sono colpite devono essere assistite 24 ore su 24. Di conseguenza l’invecchiamento della popolazione provoca di per sé un aumento del costo del servizio sanitario. La crescita dei costi sta modificando le strategie di progettazione, produzione e acquisizione delle apparecchiature diagnostiche, sempre più di facile ed automatizzato utilizzo ed a rapporto costo-beneficio ottimizzato, in particolare quelle per imaging medicale, e sta modificando da parte dei fornitori di servizi sanitari l’approccio a metodi e dispositivi diagnostici e di guida alla terapia, sempre più integrati e mini-invasivi. Sistemi di diagnostica per immagini. La rivoluzione delle tecnologie e delle conoscenze in campo medico ha modificato in maniera sostanziale la possibilità di utilizzare le tecniche di diagnostica per immagini quali necessari ed indispensabili supporti alla diagnosi, sempre più precoce e tempestiva, alla prognosi, al monitoraggio della malattia e alla realizzazione di procedure interventistiche mini-invasive sia diagnostiche che terapeutiche. Questi sistemi che si differenziano tra applicazioni in ambito strutturale e funzionale hanno grande rilevanza, ad esempio, nello studio del sistema cardiovascolare, nell’acquisizione di informazioni quantitative in ambito oncologico (valutazione delle caratteristiche della massa tumorale e risposta alla terapia), nella pianificazione della terapia per la chirurgia mininvasiva e nella radioterapia, nonché nella medicina personalizzata. I ricavi globali per il mercato dei sistemi di imaging medicale, che comprendono in particolare apparecchiature a raggi X, Tomografia Computerizzata (TC), ultrasuoni (US) e Risonanza Magnetica (RM) sono stati pari a 21,2 miliardi di $ nel 2016 e si prevede che tali ricavi raggiungeranno i 24 miliardi di $ nel 2020 (IHS Markit, 2017). L’uso immediato ed efficace delle apparecchiature diagnostiche è cruciale per fornire cure precoci, precise e di alta qualità ai pazienti soprattutto anziani, permettendo sempre più l’utilizzo di farmaci appropriati e servizi ambulatoriali rivolti al trattamento di patologie croniche invalidanti che porteranno ad un miglioramento della qualità della vita congiuntamente ad una riduzione dei costi socio-sanitari. L’adozione di apparecchiature di imaging caratterizzate da una capacità di impiego rapida e per più procedure cliniche sarà un punto focale ed importante per molti operatori sanitari. Per soddisfare le esigenze dei sistemi sanitari, i produttori dovranno quindi sviluppare un portafoglio di prodotti e soluzioni in grado di agevolare al massimo il loro uso aumentando in modo significativo l'efficienza di processo e massimizzando il ritorno sull'investimento. Metodi e dispositivi diagnostici non invasivi Le metodiche non invasive non sono limitate alla diagnostica per immagini in quanto c’è sempre più convergenza tra diagnosi precoce e prevenzione. La stessa apparecchiatura, sempre più performante e precisa, può essere utilizzata come guida alla biopsia ed al trattamento terapeutico. Le biopsie liquide non invasive stanno rivoluzionando la diagnostica. Con un prelievo di sangue è oggi possibile (i) identificare un tumore che non ha ancora dato sintomi; (ii) identificare il riarrangiamento genico di un tumore già diagnosticato; (iii) valutare l’efficacia della terapia; (iv) se il tumore ha cambiato i sui connotati (quindi se occorre cambiare terapia etc). E’ prevedibile nei prossimi anni un grande sviluppo di programmi di diagnosi precoce con un approccio integrato, che affiancherà all'imaging medico la salute molecolare e i dati genomici. Le metodiche non invasive si estendono alla somministrazione della terapia e al monitoraggio della sua efficacia. Nei prossimi anni è prevedibile lo sviluppo di terapie

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minimamente invasive e non invasive che permetteranno in tempo reale la pianificazione, l’orientamento, il supporto decisionale e il monitoraggio del trattamento con una migliore efficacia clinica e gestione dei risultati. Nel campo della radiologia interventistica è possibile ricordare i sistemi finalizzati alla termoablazione eco-guidata e il miglioramento dei metodi di somministrazione della radioterapia in pazienti oncologici. Modelli di gestione del processo diagnostico basati sui dati. Le piattaforme di diagnostica per immagini e metodi diagnostici non invasivi mettono a disposizione del medico una grande quantità di dati che possono essere integrati anche da fonti di tipo tradizionale, come referti o relazioni cliniche, o innovative quali i dati raccolti da dispositivi indossabili. Questa ampia disponibilità di informazioni tra loro correlate e correlabili fornisce gli elementi per sviluppare metodi per il supporto alla gestione del processo diagnostico basati su interpretazione congiunta di diverse fonti in modo da fornire al medico strumenti per velocizzare il processo diagnostico e ridurre le interpretazioni errate. All’interno di questi processi riveste un ruolo determinate la disponibilità di modelli e metodi di analisi predittiva e prescrittiva avanzata, basata sull'elaborazione integrata di fonti di informazioni eterogenee incluso immagini, esami di laboratorio, test genetici e altri dati clinici strutturati o non strutturati. Queste metodologie favoriranno sviluppo e integrazione di metodi di analisi intelligente dei dati focalizzati al supporto dell’analisi clinica fortemente guidata dalla conoscenza. Lo studio e messa a punto di modelli interpretativi potrà ampiamente giovarsi di metodologie e strumenti di analisi intelligente di grandi volumi di dati che la tecnologia rende disponibili – da cui l’importanza di sviluppare in linee strategiche parallele strumenti di analisi che possano trovare nella modellazione dei processi diagnostici mirati un caso applicativo verticale. In questo scenario assumono importanza rilevante i dati e le tematiche relative alla loro rappresentazione, memorizzazione e accesso. E’ necessario favorire e garantire una reale interoperabilità semantica di tutti i dati diagnostici afferenti ad uno stesso paziente e a classi di patologie per supportare una piena collaborazione nel loro utilizzo. A tal fine va considerata anche l’usabilità dei sistemi IT clinici per facilitare l’operatore nella produzione di risultati di elevato standard qualitativo e pienamente capaci disinserirsi in un processo diagnostico composito. Lo sviluppo di metodologie di gestione dei processi diagnostici è inoltre un elemento importante per lo sviluppo e la perfetta integrazione di specifici approcci diagnostici e terapeutici personalizzati legati alle immagini ed alle altre metodiche disponibili. La possibilità di conservare e gestire dati oggettivi permette inoltre di estendere l’orizzonte temporale a in tutto il continuum assistenziale che si espande ulteriormente nelle fasi della prevenzione e dopo la cura. A tale fine è importante considerare la possibilità di diagnostica remota tramite dispositivi a casa del paziente o indossabili che possono consentire un monitoraggio remoto continuo di diversi parametri clinici integrabili con dati già presenti per l’identificazione precoce di situazioni di variazione delle condizioni patologiche o segni premonitori dell’insorgenza di patologie acute. La disponibilità di ampie basi dati dove far confluire immagini mediche e altre informazioni sui pazienti permette lo sviluppo di politiche di gestione della salute basata su dati oggettivi e continuamente aggiornati sulla popolazione (incluso invecchiamento della popolazione e area pediatrica). Sulla base di tali analisi sarà inoltre possibile gestire programmi di screening efficaci e miglioramento della valutazione della suscettibilità alle malattie, miglioramento della sorveglianza e preparazione.

6.3.3 Tecnologie per la riabilitazione, l’assistenza, l’integrazione e l’educazione Robotica, meccatronica, interazione con ambienti virtuali e neuromodulazione per la riabilitazione neuromotoria e cognitiva. Forme di trattamento basate sull'esercizio ripetitivo di attività motorie finalizzate si sono dimostrate efficaci nel migliorare le funzioni motorie e in prospettiva la qualità della vita delle persone con disturbi neuromotori, ma sono faticose per i terapisti e costose per i sistemi sanitari. Tecnologie come la robotica e la realtà virtuale sono potenzialmente in grado di rendere accessibili tali forme di trattamento a più persone e per più tempo. La riabilitazione robotica è già una realtà in diverse strutture sanitarie della regione Liguria. Un obiettivo raggiungibile è promuovere l’aggiornamento della dotazione di sistemi

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robotici per riabilitazione nelle strutture ove questi sono mancanti, con ovvie ricadute per le aziende liguri che commercializzano tali sistemi. La caratteristica peculiare di queste tecnologie non è soltanto la capacità di automatizzare il trattamento, ma anche e soprattutto la possibilità di quantificare precisamente le funzioni e la loro evoluzione durante l’esercizio. Per questo motivo la loro introduzione ha comportato una graduale transizione verso forme di trattamento basate sull’evidenza. In questo settore è prevedibile nei prossimi anni lo sviluppo di nuove soluzioni tecnologiche (robotica indossabile o soft robotics) e nuovi ambiti applicativi e verso sistemi più compatti e dal costo più contenuto, adatti alla tele-riabilitazione e alla riabilitazione in ambiente domestico. La transizione verso ambienti domestici o comunque a limitata supervisione enfatizzerà ulteriormente lo sviluppo di tecniche rivolte a controllare e mantenere il livello di motivazione degli utilizzatori, come i serious games (o exergames) e i dispositivi per il rilevamento e il controllo delle emozioni (affective computing). Le moderne tecniche di analisi e modellamento permetteranno di utilizzare le informazioni ricavate dal trattamento riabilitativo per comprendere i meccanismi della plasticità neurale e del recupero motorio e la loro incorporazione in forme di trattamento personalizzato (riabilitazione computazionale). La modulazione dell’attività di porzioni del sistema nervoso o muscolare mediante stimolazione elettrica è un altro promettente approccio per facilitare il recupero delle funzioni. L’utilizzo della stimolazione elettrica come sostituto dell’attività nervosa naturale è oggi ampiamente utilizzato nella stimolazione neuromuscolare funzionale (NMES) e negli impianti cocleari per sordità profonda, o per modulare l’eccitabilità di porzioni del sistema nervoso, in modo invasivo (deep brain stimulation, DBS) e non invasivo (stimolazione elettrica trans-cranica, tES). Sulla spinta di questi successi e dai progressi della miniaturizzazione, l’interesse si sta ultimamente allargando a comprendere gli ‘elettroceutici’ - dispositivi che inviano impulsi elettrici ai nervi periferici per simulare o alterare gli impulsi ricevuti da un organo da parte del sistema nervoso centrale e quindi promuovere o controllarne la funzione anche in assenza di stimolazione fisiologica. Il trattamento del dolore e dei disturbi neuromuscolari sono gli ambiti di applicazione oggi più sviluppati, ma le possibilità di sviluppo, senza trascurare la necessità di produrre risultati clinicamente rilevanti e con solide basi scientifiche, sono ampie. Sfide future per questi dispositivi sono la validazione clinica, lo sviluppo dell’elettronica e degli elettrodi, il controllo della somministrazione in anello chiuso, e infine la ricerca di soluzioni ibride, che uniscano la neuro-modulazione al training robotico per il potenziamento del recupero neuro-motorio e/o cognitivo. In questo ambito esistono in Liguria attività di ricerca di livello internazionale, start-up innovative che producono specifici dispositivi, aziende che li commercializzano e imprese fornitrici di tecnologie abilitanti (robotica, realtà virtuale, serious games). I mercati di riferimento sono rappresentati dalle singole aziende ospedaliere, dal sistema sanitario pubblico in generale e anche da fondazioni, ONLUS e associazioni mirate al servizio dell’utente con bisogni speciali. Per queste attività è strategico rafforzare le collaborazioni con le strutture cliniche e con i gruppi di utenti, sia per la valutazione dell’usabilità in fase pre-commerciale, che per la validazione clinica, che per la valutazione economica (health technology assessment) delle soluzioni sviluppate. Oltre ad avere un potenziale applicativo immediatamente percepibile, il mercato della robotica riabilitativa si sta dimostrando in fortissima espansione e si prevede raggiungerà nei prossimi tre anni i 1.2 miliardi di Euro (WinterGreen 2015). Ausili tecnologici per il supporto all’indipendenza di persone con disabilità sensoriali, motorie e cognitive. Lo svolgimento (o il mancato svolgimento) delle attività della vita quotidiana (Activities of Daily Living, ADL) è un indice del livello di indipendenza di una persona ‘fragile’ e/o con specifiche disabilità sensoriali, motorie e cognitive. Le visite geriatriche per la valutazione delle abilità nello svolgere le ADL forniscono un punto di vista molto parziale della realtà di tutti i giorni in cui vive la persona, e non sono adatte ad apprezzare un eventuale declino nel tempo. il monitoraggio deve essere esteso alla vita di tutti i giorni, al fine di poter evidenziare tendenze e situazioni altresì impossibili da determinare mediante brevi visite.

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Grazie alla convergenza dei paradigmi di Internet of Things (IoT), Intelligenza Artificiale, Big Data, e Cloud Computing, è possibile oggi concepire ausili tecnologici in grado di ottenere tali informazioni (sia mediante sensori distribuiti sia indossabili) in modo pressoché continuo e pervasivo, analizzarli in tempo reale per estrarre informazioni dotate di una certa semantica, per esempio la compatibilità di dati sensoriali correlati nel tempo e nello spazio con lo svolgimento di certe ADL, analizzarli a medio/lungo termine al fine di determinare trend statistici significativi sul comportamento della persona assistita, mediante l’uso di piattaforme di calcolo distribuite e interoperabili. Direzioni promettenti riguardano: (i) i sensori indossabili e le relative sfide tecnologiche legate all’elettronica, ai sistemi embedded, al processing di informazione a bordo; (ii) i sensori da distribuire nell’ambiente, possibilmente integrati con sistemi domotici esistenti, e le relative sfide legate ad una facile installazione, configurazione, manutenzione, affidabilità; (iii) i personal health systems basati su dispositivi mobili (m-health), indossabili e impiantati per life-logging basati su algoritmi di activity recognition in grado di rilevare lo svolgimento o meno di ADL di interesse medico ed eventualmente di suggerire alla persona assistita stili di vita sani e in grado di mitigare gli effetti del declino sensoriale, cognitivo e motorio, specialmente nel caso di malattie croniche. In questi ambiti sono presenti in Liguria start-up e micro-imprese e sperimentazioni avanzate in ambito clinico (Ospedale Galliera). Le protesi (sensoriali e motorie) sono un’altra categoria di tecnologie assistive. In Liguria sono presenti attività importanti in questo ambito, sia dal punto di vista clinico-assistenziale che dal punto di vista della ricerca e dello sviluppo di tecnologie, dispositivi e soluzioni. Alcune piccole imprese sviluppano e commercializzano dispositivi altamente innovativi (protesi uditive e ausili per ipovedenti). Gli enti di ricerca svolgono inoltre attività di sviluppo di protesi per amputati o di ausili per persone a ridotta mobilità, caratterizzate da basso costo ed elevata usabilità. Gli sviluppi tecnologici e l’aumento delle persone con disabilità lasciano prevedere un grande sviluppo di queste attività nei prossimi anni. Tecnologie e sistemi per l’integrazione sociale, educativa e lavorativa di persone con bisogni speciali. Si tratta di un settore di ricerca ed applicativo, a carattere interdisciplinare, in rapida evoluzione. L’integrazione sociale, educativa e lavorativa di persone con bisogni speciali costituisce un terreno in cui sviluppare modelli di situazioni inclusive realizzate con il supporto delle tecnologie digitali. Modelli che possono essere poi esportati anche a situazioni diverse e più generali. Tali modelli e relative applicazioni si devono rifare alla visione di inclusione delineata dall’UNESCO: non più inserire gli utenti con problemi all'interno di un sistema già strutturato (aperto ma, nella sostanza, immobile) bensì creare situazioni e comunità di apprendimento, che possano strutturarsi in itinere sulla base delle caratteristiche e dei bisogni dei singoli. I risultati hanno un impatto su diversi ambiti: educativo, cognitivo, metodologico, organizzativo e, naturalmente, tecnologico. La tecnologia ha un ruolo significativo a livello delle soluzioni e delle prospettive: lo studio delle opportunità formative offerte dagli sviluppi tecnologici (piattaforme e-learning, social media, cloud computing, sistemi mobili, tangibili, ecc.); l’analisi di modalità di apprendimento innovative (ad esempio, game based learning, mobile learning, e-learning, ecc.); lo studio delle necessità e delle problematiche presenti nei diversi contesti educativi formali e non formali. Tecnologie e sistemi per la formazione continua formale, non-formale, informale. La formazione continua e iniziale si può ora avvalere di sistemi e strumenti tecnologicamente avanzati che permettono una migliore gestione delle risorse, delle possibilità di training mirato e specifico e di soluzioni avanzate dal punto di vista tecnologico e aptico. Si pensi, ad esempio, oltre alla possibilità di realizzare corsi di e-learning innovativo, anche alla formazione ed al training basati su “manichini” altamente tecnologici e all’uso di strumentazione di precisione controllata in modo computerizzato o semi-computerizzato. Strumentazione che offre opportunità di innovazione sia in termini di formazione avanzata sia in termini di sviluppo tecnologico.

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6.3.4. Tecnologie e metodi per l’utilizzo di big data in sanità Nell'ultimo decennio lo sviluppo tecnologico ha reso possibile la raccolta di volumi sempre crescenti di dati di varia natura, generati a sempre maggiore velocità e archiviabili digitalmente a basso costo (big data). Di pari passo è aumentata l'attenzione e la consapevolezza della necessità di analizzare e interpretare tali volumi di dati, in particolare in ambito medico. La possibilità di avere accesso a questi dati (medicali e non solo) va perciò considerata una risorsa strategica per il territorio. La corretta gestione di tale risorsa può infatti diventare uno strumento formidabile per lo sviluppo e il trasferimento di nuova tecnologia con conseguenti ricadute economiche significative. E' fondamentale investire affinché le competenze necessarie per comprendere appieno le implicazioni della rivoluzione associata ai big data siano ampiamente diffuse sia fra i professionisti della sanità, che fra i policy-maker da cui dipendono le scelte strategiche per lo sviluppo economico. Acquisizione e gestione di grandi moli di dati sanitari. Fra gli ambiti che richiederanno investimenti significativi nel prossimo futuro vi è lo sviluppo di infrastrutture per l’acquisizione e la gestione federata di grandi moli di dati anche finalizzati all’uso secondario degli stessi. Fra le possibilità aperte dalle nuove tecnologie vale la pena citare ad esempio lo sviluppo dei dispositivi indossabili, ormai di ampia diffusione in ambito ricreativo e sempre più presenti anche in ambito medico. Tali dispositivi renderanno sempre più semplice raccogliere informazioni individuali legate a parametri clinici o semplicemente associate allo stile di vita, in condizioni normali e non necessariamente patologiche. In questo modo sarà possibile monitorare lo stato dei pazienti in maniera "longitudinale" e utilizzare le informazioni raccolte per analisi predittive e personalizzate, ad esempio rilevando scostamenti da valori attesi con anticipo rispetto a eventuali situazioni problematiche. L'accesso a tali informazioni può consentire una più corretta mappatura delle patologie relativamente a diversi parametri e ad esempio permettere una più diretta valutazione dell'efficacia di programmi di prevenzione. Scenari di questo tipo consentono di affrontare una delle principali limitazioni della medicina (e dell'industria farmaceutica), ovvero la nostra comprensione di cosa costituisce uno stato patologico. Aggregare molte informazioni su scale diverse (dalla mappatura genomica, ai parametri clinici, allo stile e l'ambiente di vita, all'ecosistema) permetterà di creare modelli predittivi applicabili in tutti gli ambiti delle scienze della vita: clinico e di ricerca così come nell'industria farmaceutica. L'accesso dei pazienti stessi a tali modelli e informazioni consentirà di aumentare il livello di coinvolgimento attivo nel processo di cura con il prevedibile beneficio di una maggiore efficacia delle decisioni riguardanti la loro salute. In questo contesto sarà rilevante l’utilizzo di piattaforme cloud qualificate che permettano di minimizzare l’impatto economico degli investimenti, garantendo flessibilità e scalabilità in modo trasparente per applicazioni ed utenti. Questo passaggio determina l’evoluzione del modello di architettura dei software applicativi, che dovranno essere progettati ed integrati in modo congruo con le piattaforme abilitanti. In questo contesto sarà fondamentale sostenere e promuovere l’adozione degli standard di interoperabilità e di codifica dei dati definiti dall’industria per due principali motivi: ● Porre le basi per l’aggregazione dei dati, creando dataset utili alla ricerca e ad una migliore

pianificazione ed erogazione delle cure (population health management) ● Permettere una sana competizione sul mercato da parte delle aziende eliminando ove

possibile le barriere all’ingresso Un ecosistema aperto ed interoperabile, pur con i dovuti limiti che un approccio open data in sanità deve osservare, non avrebbe ricadute positive solo per il mondo della ricerca: consentirebbe di abbattere il costo di ingresso sul mercato per start-up e PMI innovative, aumenterebbe la competizione e potrebbe contribuire a ridurre i costi e il rischio di lock-in per gli enti sanitari. Si potrebbe per esempio definire una roadmap, da concordare tra gli attori coinvolti, dove si definiscono livelli di integrazione e adozione degli standard via via crescenti, partendo dalla soluzione di problematiche di interoperabilità cogenti tra servizi clinici e sanitari, arrivando

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infine anche all’integrazione multidimensionale con scopi puramente finalizzati alla ricerca biomedica e biotecnologica (integrazione tra dato clinico e genomico).

A tale roadmap si potranno collegare iniziative di finanziamento con finalità diverse, alcune più implementative e operative, altre più votate allo studio di standard ove mancanti e allo sviluppo di tecniche semantiche e di intelligenza artificiale per sopperire ai limiti delle informazioni non strutturate. Analisi e interpretazione dei dati biomedici. Se la raccolta delle informazioni è il primo passo, l'elemento fondamentale che consente di estrarre valore dai dati consiste nello sviluppo di strumenti e tecnologie che permettano di analizzare e interpretare i dati in modo da utilizzarli per automatizzare processi e prendere decisioni. In particolare, nell'ambito della Salute e delle Scienze della Vita, l’obiettivo è migliorare i percorsi clinici e di ricerca attraverso un approccio sempre più legato all'evidenza. A tale scopo sarà cruciale l'investimento nello sviluppo di metodi di analisi e interpretazione basate su tecniche di intelligenza artificiale, quali machine learning e natural language processing al fine di estrarre in modo automatico conoscenza dai dati raccolti. Tra le tecniche di machine learning, il deep learning si sta dimostrando un approccio indispensabile per estrarre conoscenza da grandi moli di dati in un numero sempre maggiore di applicazioni in ambito biomedico. Esso è particolarmente utile dove uno degli obiettivi dell’apprendimento è l’automazione di processi, tipicamente onerosi, che attualmente si basano in maniera sostanziale sull’attività e l’intelligenza della mente umana, come ad esempio in radiologia. L’investimento in tecniche di deep learning e la sua integrazione con tecniche di image processing apre la strada a una diagnostica per immagini con tempi drasticamente accelerati e costi considerevolmente ridotti, in cui al radiologo, all’anatomo-patologo o altra figura professionale che analizza immagini biomediche sono assegnati compiti interpretativi di alto livello mentre buona parte del lavoro è demandata al software. In questo contesto è evidente il rischio associato alla necessità che l'uomo resti in controllo delle decisioni, ovvero che l'automazione dei processi legata alla disponibilità e all'analisi dei dati resti in un ambito controllato dall'uomo. Per questo sarà necessario investire nello sviluppo di opportune interfacce che mantengano la mente umana al centro dei processi decisionali. In parallelo al deep learning, sarà indispensabile investire nello sviluppo di tecniche di machine learning in grado di generare modelli interpretabili. In molti ambiti della medicina un indicatore importante oltre all’accuratezza predittiva di un modello è la sua interpretabilità, che risulta necessaria per aprire la strada a nuove direzioni di ricerca. Questo è particolarmente opportuno là dove si hanno a disposizione dati di diversa tipologia quali dati genomici, clinici, ambientali e relativi allo di stile di vita e si vogliono investigare i meccanismi causativi delle patologie. Infine la disponibilità di grandi moli di dati testuali non strutturati rende indispensabile l’utilizzo di tecniche di analisi semantica in generale e in particolare di natural language processing che, unitamente ad algoritmi di machine learning, possano abilitare l’estrazione di conoscenza da questa tipologia di dati. Gli aspetti etici e le implicazioni sociali ed economiche dell'Intelligenza Artificiale, soprattutto in merito all'adozione in settori della Pubblica Amministrazione come quello della Salute, sono stati sviscerati dalla "Task Force AI" dell'Agenzia per l'Italia Digitale, che nel Marzo 2018 ha prodotto il libro bianco "IA al servizio del cittadino: sfide e opportunità":

https://www.agid.gov.it/it/agenzia/stampa-e-comunicazione/notizie/2018/03/21/lintelligenza-artificiale-al-servizio-del-cittadino-sfide-opportunita

Tra le raccomandazioni che emergono dal lavoro, si ritiene utile citare le seguenti:

● approfondire preventivamente quali processi interni o quali servizi al cittadino possono essere agevolati dall’utilizzo di tecnologie basate su IA e, solo a quel punto, costruire le aspettative e l’impatto in relazione al supporto che ne può derivare in termini di efficienza e/o di equità.

● riflettere sulle risorse di cui necessitano le iniziative, non solo in merito alla previsione del budget necessario a implementare le nuove tecnologie ma anche considerando l'effort

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per la PA di adozione e utilizzo (ad esempio per garantire l’accesso, la disponibilità e la qualità dei dati)

● tenere conto del Piano Triennale e degli strumenti innovativi di procurement (PCP e PPI), stimolandone l’adozione

gestire la crescita e il potenziale dei nuovi sistemi tecnologici prevedendo opportuna formazione. Sicurezza informatica e confidenzialità delle informazioni sanitarie. Tali scenari non sono esenti da rischi: evidentemente una maggiore disponibilità di dati aumenta la necessità di adeguati processi e protocolli di sicurezza per proteggere le informazioni sensibili. D'altra parte ciò apre anche ulteriori opportunità economiche legate allo sviluppo di competenze, tecnologie e profili professionali per gestire la sicurezza informatica e la confidenzialità delle informazioni. Tale ambito è da considerare altrettanto strategico per il futuro. Tutti gli investimenti nell’ambito dell’intelligenza artificiale non potranno prescindere da un monitoraggio costante e un adattamento al contesto normativo che si sta lentamente adeguando alla rapida evoluzione della tecnologia, ma che rimane un vincolo essenziale se la ricerca e sviluppo devono trasformarsi in dispositivi medici o di diagnostica in vitro utilizzabili nella pratica clinica. La sfida è relativa alla definizione di un framework che permetta alla ricerca e sviluppo di sfruttare la grande mole di dati raccolti, ma al contempo garantisca di preservare la privacy dei pazienti. A tal fine saranno richiesti investimenti per studiare, implementare e validare tecniche di privacy-preserving data mining tra le quali la più promettente è quella della differential privacy riconosciuta anche a livello normativo dal Gruppo di lavoro “Articolo 29” che si è occupato di definire linee guida a complemento del Regolamento generale sulla protezione dei dati introdotto dall’Unione Europea (GDPR). In questi ambiti sono presenti in Liguria enti di ricerca di prestigio internazionale, piccole imprese che sviluppano soluzioni di intelligenza artificiale, apprendimento automatico e analisi predittiva anche in ambito medicale e grandi imprese che operano sul mercato internazionali con esperienza pluriennale nella commercializzazione di soluzione per la gestione di flussi clinici e diagnostici in conformità alle norme e standard applicabili per il settore dei dispositivi medici.

7. Promuovere l’innovazione nell’ambito della salute e delle scienze della vita Sulla base delle analisi degli scenari e delle linee di sviluppo, il PLSV ha identificato alcuni elementi-chiave di una politica di sistematica promozione dell’innovazione nelle aree sopra identificate.

7.1. Un sistema integrato e sinergico per la ricerca e l’innovazione L’analisi delle competenze e delle attività tecnologiche, industriali e scientifiche condotta sul territorio mostra l’esistenza di una elevata potenzialità all’ulteriore sviluppo e miglioramento dell’attuale contesto collaborativo pubblico-privato, con l’ambizione di supportare e migliorare socio-economicamente l’ambito regionale e quello nazionale/europeo legato alle Scienze della Vita. Il PLSV, avendo nella propria compagine tutta la catena del valore (dall’industria agli enti di ricerca, dagli IRCCS alle strutture cliniche pubbliche e private e al terzo settore), si candida ad essere uno strumento capace di agire sia a supporto delle politiche e strategie regionali, che a livello consultivo per intercettare le dinamiche e le tendenze tecnologico-applicative del settore che si generano e sviluppano a livello nazionale, europeo ed internazionale. Occorre sviluppare una cultura di sistema e un contesto collaborativo che superi le attuali difficoltà a mettere a fattore comune le strategie, le finalità e gli obiettivi tra le componenti industriali, gli enti di ricerca e (dove applicabile) il terzo settore. Nel rispetto dell’autonomia e della missione di ciascuno, per migliorare la capacità del sistema di creare innovazione gli incentivi regionali devono essere rivolti a valorizzare interdipendenza e cultura collaborativa. Il tradizionale modello ‘lineare’ dell’innovazione (dalla ricerca all’applicazione) va superato in

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favore di un modello interattivo e bidirezionale, in cui ricerca e industria si rafforzano reciprocamente. Allo scopo di favorire questo ciclo virtuoso, sembra in particolare necessario: ● Incentivare gli enti di ricerca allo svolgimento di attività di interesse industriale; ● Incentivare le imprese allo sfruttamento industriale dei risultati degli enti di ricerca; ● Incoraggiare nuove collaborazioni (strategiche) fra enti di ricerca, imprese e terzo settore

(dove appropriato). In un contesto del genere, è essenziale che gli incentivi regionali siano rivolti a progetti di ricerca e innovazione, in cui imprese, enti di ricerca e (dove appropriato) terzo settore abbiano ruoli e modalità di partecipazione paritetici, inclusa la gestione della proprietà intellettuale e la condivisione dei rischi.

7.2. Programmi di alta formazione comuni a industria, accademia e enti di ricerca Per promuovere l’integrazione e la sinergia fra ricerca e industria è essenziale far crescere una nuova generazione di innovatori, con background sia scientifico che imprenditoriale. Il finanziamento da parte della Regione di borse di dottorato e assegni di ricerca su tematiche pertinenti alle attività dei poli è un passo in questa direzione, ma tali interventi sarebbero molto più efficaci se fossero meno episodici e frammentati e fossero invece centrati su progetti formativi avanzati, strutturati e con un orizzonte a medio-lungo termine. Strumenti quali le Innovative Training Networks (ITN) - Marie Sklodowska-Curie Actions sono un modello efficace, che potrebbe essere adattato all’ambito regionale. Una ITN è un progetto di alta formazione superiore che coinvolge enti di ricerca e imprese (di qualunque dimensione), che traducono la propria domanda di ricerca e innovazione in un obiettivo tecnologico e scientifico comune, dal quale derivano progetti specifici per la formazione di dottori di ricerca e early stage researcher.

7.3. Promozione delle infrastrutture per la gestione di big-data sanitari e sostegno alle piattaforme biotecnologiche Per le sue caratteristiche (eccellenze scientifiche, IRCCS con specializzazioni in sviluppo, invecchiamento, oncologia e neuroscienze, presenza di imprese in ambito farmaceutico e biotecnologico) la Liguria potrebbe giocare un ruolo importante nello sviluppo di tecnologie e soluzioni per la ‘medicina di precisione’. A questo scopo servirebbero però investimenti specifici in infrastrutture. Da un lato, va promossa la costituzione di infrastrutture digitali per la raccolta, la qualificazione, l’integrazione e la valorizzazione del dato sanitario, clinico e amministrativo. La SNSI indica fra le sue priorità la realizzazione di queste infrastrutture, come pure le infrastrutture di calcolo dedicate’. UnainfrastrutturadiquestotipopotrebbeveramentedareuncontributorilevanteallapianificazionesanitariaerenderelaRegioneleaderinquestosettore.Taleinfrastruttura- un ‘data lake’ adisposizione per sviluppo, test e validazione - potrebbe facilitare losviluppodisoluzionispecifichedibigdataanalytics.Questidatirappresenterebberounarisorsastraordinariaanchedapuntodivistaeconomico.Un secondo tipo di investimento è il sostegno alle banche di tessuti e cellule e di dati genetici, già esistenti presso enti di ricerca e strutture cliniche. Tale priorità è identificata anche dalla SNSI, che fa esplicito riferimento alla valorizzazione di infrastrutture per biobanche e per le terapie geniche e cellulari. Le ‘tissue repository’ se ben organizzate sono una notevole opportunità sia dal punto di vista scientifico che diagnostico/terapeutico e sono un potente volano per lo sviluppo di applicazioni commerciali. La SNSI indica specificamente fra le sue priorità il potenziamento, lo sviluppo e la valorizzazione di infrastrutture per la ricerca e connesse alla produzione di vaccini, prodotti per l’immunoterapia, per la lotta all’antibiotico-resistenza, biosimilari e nutraceutici. I due IRCCS liguri potrebbero avere un ruolo propulsore in questo processo, traducendo i risultati scientifici sia in innovazione e quindi sviluppo industriale che in arricchimento della loro offerta terapeutica.

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Il sostegno alla crescita di una rete virtuale in cui il PLSV potrebbe agire come interfaccia con le aziende, sia mediante eventi programmati che attraverso una opportuna piattaforma web, porterebbe alla realizzazione di una sinergia scientifico-tecnologica con un elevato potenziale di produrre innovazione. Tali infrastrutture costituirebbero una notevole opportunità sia dal punto di vista scientifico che diagnostico/terapeutico e un potente volano per lo sviluppo di applicazioni di interesse industriale.

7.4. Incentivare lo sviluppo di soluzioni tecnologiche in risposta ai bisogni degli utilizzatori in una logica di co-progettazione Gli attuali strumenti di finanziamento regionali non prevedono vincoli ‘tematici’. Se da un lato ciò garantisce la massima libertà nella formulazione delle proposte progettuali, queste ultime tendono a essere centrate sulle competenze e sulle tecnologie disponibili piuttosto che sui reali bisogni degli utilizzatori. Si raccomanda di affiancare a tali strumenti di finanziamento altri meccanismi, complementari, che prevedano lo sviluppo di proposte progettuali in risposta a bisogni specifici, espressi dal sistema sanitario o dal sistema dei servizi sociali. I bisogni potrebbero anche essere espressi dal terzo settore e da gruppi sociali quali le associazioni di pazienti, oppure potrebbero essere direttamente raccolti (magari mediante l’uso dei social media) direttamente dalla popolazione, opportunamente sensibilizzata. Uno strumento di questo tipo è ad esempio il Pre-Commercial Procurement, PCP). Una volta selezionate le idee progettuali più promettenti, l’amministrazione regionale (sanità, servizi sociali) potrebbe promuovere lo sviluppo delle soluzioni tecnologiche in una logica di co-progettazione, con il coinvolgimento di centri di ricerca, imprese, gli stessi utilizzatori. Superata una fase iniziale di validazione tecnico/clinica, le soluzioni in fase di pre-ingegnerizzazione potrebbero essere rese disponibili ‘in anticipo’ agli utilizzatori finali (con l’eventuale supporto di professionisti infermieristici e riabilitativi, opportunamente formati). In questo modo i cittadini della regione beneficerebbero da subito delle innovazioni prodotte, facilitandone l’evoluzione verso prodotti e soluzioni commerciali. I decisori in ambito sanitario avrebbero la possibilità di selezionare le soluzioni più promettenti, sulla base dei risultati del loro effettivo utilizzo.

7.5. Il sistema sanitario regionale come motore dell’innovazione tecnologica Se la ‘filiera’ italiana della salute rappresenta una quota importante del PIL italiano, in tale ambito la domanda pubblica ha un ruolo predominante. Per i dispositivi medici, in particolare, il mercato italiano è uno dei più importanti nel mondo – il 3° mercato europeo, il 6° a livello mondiale (dopo Stati Uniti, Giappone, Cina, Germania, Francia) – e la domanda pubblica ne rappresenta direttamente circa il 73% [fonte: Assobiomedica 2015]. L’innovazione è storicamente entrata e si è diffusa nel nostro sistema sanitario passando prima e soprattutto attraverso le strutture sanitarie pubbliche. Queste ultime possono risultare determinanti nello stimolare e attrarre gli investimenti in ricerca e sviluppo. Infatti, il sapere di poter contare su un contesto istituzionale e tecnico favorevole all’introduzione sul mercato dell’innovazione stimola la propensione dell’industria a investire in prodotti innovativi sin dalle fasi di sviluppo più precoci. Ciò si applica a molte delle ‘tecnologie emergenti’ sopra elencate, soprattutto i sistemi diagnostici, le tecnologie per la riabilitazione e le piattaforme gestionali. E’ quindi auspicabile che siano previsti meccanismi di incentivo e strumenti di finanziamento in cui il sistema sanitario regionale abbia un ruolo di primo piano nella progettazione, nella valutazione delle proposte e nella loro implementazione. Tali auspicate sinergie territoriali richiedono necessariamente una interlocuzione continua e formalizzata del PLSV - nella sua funzione di ‘consulenza e supporto alle politiche regionali’ – sia con l’Assessorato allo Sviluppo Economico che con l’Assessorato alla Salute, e su misure a sostegno dell’innovazione su programmi e budget congiunti fra i due assessorati.

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Riferimenti bibliografici Ministero della Salute (2016) Piano Nazionale della Cronicità (PNC) Regione Liguria (2014) Smart Specialisation Strategy - Regione Liguria Agenzia per la Coesione Territoriale (2016). Accompagnamento all’Attuazione delle Politiche Nazionali e Regionali di Ricerca e Innovazione 2014-2020 (Smart Specialisation Strategy - S3). Report di analisi 12 Aree di specializzazione.

EULIFE (2017) “The Next Horizon: EU-LIFE’s vision for FP9”. Contribution to the concept of FP9 under the H2020 mid- term evaluation COCIR (2018) “Live Longer, Feel Better - Digitization in Healthcare” COCIR’s Mission proposal for FP9. European Coordination Committee of the Radiological Electromedical and Healthcare IT Industry ICA (2018) Multi-stakeholder Digital Health Roadmap. Integrated Care Alliance. Assobiomedica (2015). Produzione, Ricerca e Innovazione nel settore dei dispositivi medici in Italia - Questioni Aperte. Centro Studi di Assobiomedica.

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Appendice: Elenco dei soci

# Ragione sociale URL Tipo

Tipo Impresa

Principali attività

Tecnologie per la

medicina rigenerati

va, predittiva

e personalizzata (P: prodotti, S: servizi, A: altro)

Piattaforme

diagnostiche (P:

prodotti, S:

servizi, A: altro)

Tecnologie per la

riabilitazione,

l’assistenza,

l'integrazione e

l’educazione (P:

prodotti, S: servizi, A: altro)

Tecnologie e

metodi per

l’utilizzo di big data in sanità

(P: prodotti

, S: servizi,

A: altro)

P S A P S A P S A P S A

1 ACTIVE CELLS S.R.L.

http://www.activecells.it

Impresa uI

Biotecnologie industriali, Fermentazioni , Microbiologia applicata, biocatalisi e bioconversione. In generale tutte le tecnologie basate sull’impiego di cellule eucariotiche e procariotiche: batteri, lieviti, muffe,funghi, alghe per le produzioni industriali. Speciali competenze nella produzione di batteri ricombinanti.

x x

2 Adeste srl www.adeste.consulting

Impresa uI

Trasferimento tecnologico, business intelligence e scouting di nuove tecnologie

x x x x x x x x

3 ANALISI & CONTROLLI S.R.L.

www.analisiecontrolli.it

Impresa MI laboratorio chimico merceologico e microbiologico

x

4 ARROW DIAGNOSTICS SRL

www.arrowdiagnostics.it

Impresa MI

Diagnostica molecolare: distribuzione e produzione di reagenti, kit e strumenti ad elevata tecnologia

x x x x

5 BIKI TECHNOLOGIES S.R.L.

www.bikitech.com

Impresa uI

innovative computational tools based on molecular dynamics

x x

6

BUREAU VERITAS ITALIA S.P.A.

www.bureauveritas.it

Impresa GI

servizi di controllo, verifica e certificazione per la Qualità, Salute e Sicurezza, Ambiente e Responsabilità Sociale

x

7

CAMELOT BIOMEDICAL SYSTEMS S.R.L.

www.camelotbio.com

Impresa PI

sviluppo software in generale e lo sviluppo

di software in conformità alle norme e standard applicabili

per il settore dei dispositivi medici. big data analytics.

x x x x

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8

CARESTREAM HEALTH ITALIA S.R.L.

www.carestream.com/it/it/medical

Impresa MI

fornitore mondiale di sistemi per imaging medicale e di soluzioni IT, di sistemi di imaging radiografico per il mercato delle prove non distruttive e di materiali avanzati per le pellicole di precisione e per i mercati dell'elettronica

x x x x

9

Centro di Sperimentazione e Assistenza Agricola Azienda Speciale (CERSAA)

www.cersaa.it

Altri

sperimenta nuove tecnologie, tecniche e prodotti per far fronte alle sfide poste da un’agricoltura in continua evoluzione e aggiornamento

x

10 CLEIS SECURITY S.R.L.

www.cleissecurity.it

Impresa uI

sicurezza informatica in generale. Sanità: soluzioni basate sull'utilizzo della tecnologia Blockchain applicata a dati e referti medici

x

11

Consiglio Nazionale delle Ricerche

www.ge.cnr.it

Ente ricerca x x x x

12

Coordinamento Regionale Enti Riabilitazione Handicap (CORERH) Liguria

www.corerh.it

Altri x

13

E.M.A.C. - ELETTRONICA MEDICALE ED ATTREZZATURE CHIMICOCLINICHE S.R.L.

www.emac.it Impresa PI

commercializzazione apparecchi elettromedicali e dispositivi medici

x x x

14 E.O. Ospedali Galliera

www.galliera.it

Altri x x x x

15 EBIT S.R.L. www.esaote.com/healthcare-it/

Impresa MI

Soluzioni software per diagnostica per immagini; gestione dell'intero flusso di lavoro di Strutture Sanitarie pubbliche e private, a livello dipartimentale, ospedaliero e territoriale, offrendo una risposta completa alla centralità del paziente e alla continuità di cura.

x x

16 EL.CO. - S.R.L. www.elco.it Impresa MI

IT per la sanità. Sistema RIS; progettazione e realizzazione di sistemi informativi e applicativi rivolti all’ambito ospedaliero e territoriale per la gestione di dati clinici

x x

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17 ESAOTE S.P.A.

www.esaote.com

Impresa GI

Progettazione, produzione, vendita e manutenzione di apparecchiature per la diagnostica medica, in particolare ultrasuoni e risonanza magnetica

x x x x

18 ETT S.P.A. www.ettsolutions.com

Impresa MI

soluzioni e di prodotti rivolta ai principali settori applicativi dell'economia knowledge-intensive: Smart Government, New Media, Research & Innovation, ICT Consulting.

x x x x

19 FAB CREA S.R.L.

www.fabcrea.it

Impresa uI

microscopia ottica e in fluorescenza per applicazioni biologiche e di programmazione di sistemi di controllo in real-time per strumentazione di sensori e attuatori

x x

20 FERRANIA CHEMICALS SRL

www.ferraniait.com

Impresa PI

developer, manufacturer, and provider of performing Fluorescent Dyes, Imaging Compounds, Starting Materials for APIs, Other Fine Chemicals, Electronic Materials, and much more in the Fine Chemicals field

x

21

FI.D.ES. MEDICA SOCIETA' A RESPONSABILITA' LIMITATA

www.gruppofides.it

Impresa PI

servizi e delle gestioni sanitarie, con un’attenzione particolare alla terapia fisica, alla riabilitazione motoria e psichiatrica, alla disabilità e alla lungodegenza

x

22 FLAIRBIT S.R.L. www.flairb.it Impresa uI

IoT: acquisizione dati e telemetria, la distribuzione e il consolidamento dati su infrastrutture Big-Data e l’analisi dei Big-Data

x x

23 FONDA S.R.L.

www.fondalens.com

Impresa uI servizi e ausili per ipovedenti x

24 Fondazione Cepim Onlus

www.fondazionecepim.it Altri x

25 Fondazione Don C. Gnocchi

www.fdg.it Altri x

26

Fondazione Istituto David Chiossone per ciechi e ipovedenti ONLUS

www.chiossone.it

Altri x x x

27

Fondazione Istituto Italiano di Tecnologia

www.iit.it

Ente ricerca x x x

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28

Fondazione Italiana Sclerosi Multipla ONLUS

www.fism.it Altri x x x x x x

29

FOS GREENTECH - SOCIETA' A RESPONSABILITA' LIMITATA

www.gruppofos.it

Impresa PI

Information and Communication Technology, progettazione Elettronica e Telecomunicazioni. Salute: Ambient-Assisted Living, IoT, system integration

x x

30 FOS S.R.L. www.gruppofos.it

Impresa PI

Information and Communication Technology, progettazione Elettronica e Telecomunicazioni.

x x x x

31 FREMSLIFE S.R.L.

www.fremslife.com

Impresa uI Elettroceutica x x

32 GALLERY HEALTH S.R.L.

www.gallerygroup.it

Impresa uI

soluzioni multimediali e strategie di comunicazione per la formazione e la promozione nell’area salute

x x

33 GFT ITALIA S.R.L. www.gft.com Impresa GI

produzione di software per uso industriale e gestionale, la progettazione e la produzione di sistemi informatici nei settori: informatica, robotica, agroalimentare, ecologia e ambiente, sanità

x x

34 GGALLERY S.R.L.

www.gallerygroup.it

Impresa PI formazione e comunicazione x x

35 GPI S.P.A. www.gpi.it Impresa GI Servizi per la sanità (CUP, Telemedicina, …) x x

36 GRUPPO SIGLA S.R.L.

www.grupposigla.it

Impresa MI

progetto e sviluppo soluzioni informatiche per aziende ed enti pubblici. Sanità: Integration of care (piattaforme per coordinamento avanzato di team clinici); piattaforme di data analysis per studio fragilità e protocolli terapeutici personalizzati

x x x x

37 H-MAPS SRL

www.h-maps.com

Impresa uI m-health: mappe info-grafiche di iter terapeutici

x x

38

HEALTHROPY SOCIETA' A RESPONSABILITA' LIMITATA IN SIGLA (HEALTHROPY S.R.L.)

www.healthropy.com

Impresa uI

Informatica medica con una particolare focalizzazione su interoperabilità e normalizzazione semantica delle informazioni cliniche

x x

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39 Humana Vox srl

www.humana-vox.com

Impresa uI

Competenze infermieristiche, biomedicali (PACS, DICOM, teleradiologia, imaging diagnostico), IT e di sviluppo (virtualizzazione e containerizzazione, applicazioni web e sistemi di calcolo scientifico)

x

40

RULEX INNOVATION LABS srl

www.rulex.it Impresa PI

general and application oriented artificial intelligence (machine learning) techniques to analyse real world data providing decisional support and knowledge extraction

x x

41 INFO SOLUTION S.P.A.

www.infosolution.it

Impresa MI

domotica, telemedicina (sensori wireless e DSS basato su AI per analisi dei dati)

x x x

42

INSYDE SOCIETA' A RESPONSABILITA' LIMITATA SEMPLIFICATA

www.cosmiclab.diten.unige.it

Impresa uI

Sviluppo di architetture dedicate alla rilevazione, processamento e trasmissione dati da sensori (ottici, fisici, magnetici ecc) e conseguente progettazione di componenti e/o sistemi elettronici che realizzano tali funzioni.

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43 IRCCS Istituto G. Gaslini

www.gaslini.org

Ente ricerca x x x x

44

ISTITUTI CLINICI SCIENTIFICI MAUGERI SOCIETA' PER AZIONI SOCIETA' BENEFIT IN FORMA ABBREVIATA ISTITUTI CLINICI SCIENTIFICI MAUGERI SPA SB O ANCHE ICS MAUGERI SPA SB O MAUGERI SPA SB

www.icsmaugeri.it

Impresa GI

attività clinico-assistenziale e di ricerca orientata alla diagnosi e cura delle malattie professionali, alla prevenzione e definizione dei rischi da attività produttive e alla riabilitazione di persone che soffrono di disturbi di natura cardiovascolare, respiratoria o neuromotoria, dovuti a patologie post-acute e croniche fortemente disabilitanti, e di pazienti oncologici.

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45

KOLFARMA - SOCIETA' A RESPONSABILITA' LIMITATA

www.kolfarma.it

Impresa uI integratori alimentari x

46 KOS CARE S.R.L.

www.kosgroup.com/ita/home/

Impresa GI

assistenza socio-sanitaria e nella cronicità residenziale, nella riabilitazione e nella psichiatria, nella tecnologia avanzata applicata alla medicina e nella medicina per acuti

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47 L-Nutra Italia (LNI)

www.l-nutra.it

Impresa uI Nutraceutica x

48 LEONET S.R.L.

www.leonet.it

Impresa MI Sviluppo di soluzioni e servizi IT x x

49 LIFE ITALIA srl

www.x10y.com

Impresa uI

sistemi indossabili (wearable devices) proprietari, certificati sia per uso medicale sia per auto-monitoraggio ai fini del proprio benessere e della prevenzione; sistema intelligente integrato per l’analisi e la trasmissione dati in Cloud; piattaforma Cloud proprietaria, dedicata alla conservazione sicure e fruizione dei dati da parte degli utenti e – se abilitati adeguatamente – anche dei medici o più in generale altri “caregiver” o familiari.

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50 LIGURIA DIGITALE S.P.A.

www.liguriadigitale.it

Impresa GI

Progettare, pianificare, realizzare e gestire l’infrastruttura digitale presente e futura per la pubblica amministrazione, al servizio di cittadini, turisti e imprese

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51

Ligusto Societa' In Accomandita Semplice Di Capitelli Maurizio & C.

Impresa uI prodotti e derivati dalla lavanda, alimentari e non

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52

LINEAR SOCIETA' A RESPONSABILITA' LIMITATA

www.lineargenova.com

Impresa PI apparecchi acustici x x

53

M.C.S. MEDICAL CARE SYSTEMS SOCIETA' A RESPONSABILITA' LIMITATA SIGLABILE M.C.S. S.R.L.

www.medicalcaresystems.it

Impresa uI

assistenza tecnica, la fornitura, il supporto post vendita, le verifiche di sicurezza e funzionali, la manutenzione e i controlli di qualità sulle apparecchiature medicali

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54 MANYDESIGNS S.R.L.

www.manydesigns.com

Impresa PI

software aziendale. Sanità: piattaforme cloud e integrazione con sistemi IoT per monitoraggi e controlli in ambienti sanitari/ospedaliari relativi ai pazienti ed alle infrastrutture

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55 MAPS S.P.A. mapsgroup.it Impresa MI

data analysis a & DSS. Salute: estrazione di informazione non strutturata in ambito clinico

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56 MED PIU' SRL

www.medpiu.com

Impresa uI

servizi di prevenzione sanitaria e riabilitazione motoria rispondenti alle complesse esigenze del settore sport-benessere

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57

MEDICAL COOP. - COOPERATIVA SOCIALE A RESPONSABILITA' LIMITATA

Impresa uI servizi sanitari x

58

MOVENDO TECHNOLOGY SOCIETA' A RESPONSABILITA' LIMITATA

www.movendo.technology

Impresa PI

avanzata tecnologia robotica per realizzare strumenti riabilitativi e diagnostici efficaci e di facile utilizzo, atti al miglioramento della qualità del trattamento del paziente

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59 Mrp2 Informatica srl

www.mrp2.it Impresa uI Soluzioni e servizi informatici

60

NETALIA SOCIETA' A RESPONSABILITA' LIMITATA

www.netalia.it

Impresa uI Cloud service provider x x x

61 NEXTAGE S.R.L.

www.nextage-on.com

Impresa uI Big data x x x x

62 OMEGA S.R.L.

www.omegalab.it

Impresa uI

soluzioni mirate e personalizzate ad ogni problema di laboratorio.

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63 ON AIR S.R.L.

www.onairweb.com

Impresa uI

ottimizzazione dei sistemi di trasporto e di produzione, del riconoscimento di immagini e video e dell’analisi statistica

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64 Optics International S.a.s.

www.inoptics.it

Impresa uI

studi di optometria attività specialistica in ipovisione, contattologia e protesica oculare

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65

Ospedale Policlinico San Martino IRCCS

www.ospedalesanmartino.it

Ente ricerca x x x

66 PARAMED S.R.L.

www.paramedmedicalsystems.com

Impresa PI OPEN MRI systems x

67 QSA S.R.L. www.qsatech.com

Impresa uI

certificazione e servizi tecnici. Sanità: applicazioni per la gestione di processi di assistenza, prevenzione, riabilitazione

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68 REACT4LIFE S.R.L.

www.react4life.com

Impresa uI

technological solutions (services) in a wide set of applications, such as cosmetics, oncology and pharmaceutical, toxicology and pollution, nutraceutical and agri-food

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69 RELAB S.R.L.

www.relabsrl.it

Impresa uI

distribuzione e commercializzazione di strumentazione e reagenti per la diagnostica in vitro in ambito molecolare

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70

SCHAEFER SOUTH-EAST EUROPE S.R.L.

https://www.schaefer-tec.it

Impresa uI

commercializzazione di strumentazione innovativa e di elevata tecnologia per la caratterizzazione superficiale e metrologica in applicazioni nel campo della nano-bioscienza

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71

SI4LIFE - SCIENZA E IMPRESA INSIEME PER MIGLIORARE LA QUALITA' DELLA VITA SOCIETA' CONSORTILE A RESPONSABILITA' LIMITATA

si4life.it Impresa uI

Attività di ricerca di base, traslazionale e applicata con lo scopo di sviluppare ausili, prodotti protesici, strategie riabilitative e di re-training, metodologie didattiche, supporto aptico e architettonico, volti all'inserimento sociale e al mantenimento, conseguimento, recupero di abilita', autonomie, funzioni e qualita' di vita nei disabili sensoriali, neuro motori, cognitivi e/o mentali e negli anziani.

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72 SITEM S.R.L.

www.sitemnet.it

Impresa uI

Automazione Industriale, Test e Misura, Visione Artificiale

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73 SOFTECO SISMAT S.R.L.

www.softeco.it

Impresa MI

progetti informatici e industriali mediante l’integrazione di sistemi, prodotti, tecnologie e reti completando l’offerta con la fornitura di consulenza tecnica e organizzativa, servizi specialistici e formazione

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74

SOFTJAM - SOCIETA' PER AZIONI

https://www.softjam.it

Impresa PI

system integrator che mette a disposizione di aziende in tutto il mondo le migliori soluzioni di tecnologia digitale per ottimizzare flussi di lavoro e decisioni strategiche

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SOFTJAM INNOVATION - SOCIETA' A RESPONSABILITA' LIMITATA

https://www.softjam.it/about-us/softjam-innovation/

Impresa PI azienda di IT e di soluzioni di business innovative

76 SOS EUROPE S.R.L.

www.soseurope.eu

Impresa uI

servizi per la progettazione e gestione di reti e programmi di ricerca e di formazione nazionali ed europei nel settore biomedico e discipline correlate

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77 SURGIQ S.R.L.

www.surgiq.com

Impresa uI

Gestione di sistemi sanitari e in particolare: gestione e tracciabilità processi quali liste d’attesa per ricovero chirurgico; pianificazione di risorse (sale operatorie, letti); ottimizzazione risorse.

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78 SWHARD S.R.L.

http://www.swhard.com

Impresa uI

Servizi di R&S da prototipazione sviluppo a produzione. Sanità: dispositivi riabilitativi, piattaforme inerziali

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SY.O. S.R.L. SYSTEM AND ORGANIZATION

https://www.syo.it

Impresa PI

sviluppo di soluzioni ad alta tecnologia in ambito INDUSTRIALE, SECURITY & FACILITIES, BIOMEDICALE, NAVALE, PUBBLICA AMMINISTRAZIONE, PLM/CAD/GIS

80

T & G TECHNOLOGY & GROUPWARE - SOCIETA' A RESPONSABILITA' LIMITATA

www.tandg.it

Impresa PI

servizi e soluzioni ad alta tecnologia, in particolare soluzioni informatiche per pubblica amministrazione, industria, settore bancario e assicurativo, sanità

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81 T Bridge SpA

www.tbridge.it

Impresa MI

esperienze di disegno dei processi e sviluppo sistemi per la sanità regionali

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TECHNOLEADER - SOCIETA A RESPONSABILITA LIMITATA

http://www.technoleader.it

Impresa uI x

83 Università degli Studi di Genova

www.unige.it

Ente ricerca

84 VAR CONNECT S.R.L.

http://www.varconnect.it

Impresa PI

85 WAY OOF S.R.L.

http://www.wayoof.com

Impresa uI e-health

86 Wearable Robotics Srl

www.wearable-robotics.com

Impresa uI

development and commercialization of robotic solutions for physical and functional rehabilitation of movement

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