71
1 PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA P.T.O.F. A.S.2016/2019 Aggiornamento – gennaio 2018

PIANO TRIENNALE...Scuola Secondaria di primo grado b. Schede progetti proposti 4 1. IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Il regolamento dell’Autonomia scolastica (D.P.R. n. 275 del 9

  • Upload
    others

  • View
    3

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: PIANO TRIENNALE...Scuola Secondaria di primo grado b. Schede progetti proposti 4 1. IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Il regolamento dell’Autonomia scolastica (D.P.R. n. 275 del 9

1

PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA

P.T.O.F.

A.S.2016/2019

Aggiornamento – gennaio 2018

Page 2: PIANO TRIENNALE...Scuola Secondaria di primo grado b. Schede progetti proposti 4 1. IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Il regolamento dell’Autonomia scolastica (D.P.R. n. 275 del 9

2

Sommario

1. IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA ............................................................................................................... 4

2. DELIBERE DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO ......................................................................................................... 5

3. L'ORGANIZZAZIONE DELL'ISTITUTO ................................................................................................................ 13

a. LA SCUOLA ............................................................................................................................................ 13

b. L'ORGANIGRAMMA D'ISTITUTO ......................................................................................................... 14

c. LE RISORSE UMANE ............................................................................................................................. 15

d. I CONTESTI DI APPRENDIMENTO ....................................................................................................... 17

d. 1 LA SCUOLA DELL'INFANZIA ...................................................................................................................... 17

d.2 LA SCUOLA PRIMARIA ................................................................................................................................ 20

d.3 LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO ............................................................................................... 22

e. FABBISOGNO DI ORGANICO E DI INFRASTRUTTURE ........................................................................... 25

e.1 POSTI COMUNI E DI SOSTEGNO ................................................................................................................. 25

e.2 POSTI NELL’ORGANICO DELL’AUTONOMIA ................................................................................................ 25

e.4 FABBISOGNO DI ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE E MATERIALI ........................................................... 26

6. IL CURRICOLO D’ISTITUTO – premessa .......................................................................................................... 32

7. LA VALUTAZIONE ............................................................................................................................................ 33

a. LA VALUTAZIONE NEI TRE ORDINI DI SCUOLA ................................................................................. 34

b. LA VALUTAZIONE FORMATIVA DELL’ALUNNO ................................................................................. 36

c. LA VALUTAZIONE PERIODICA DELL’ATTIVITÀ DIDATTICA .............................................................. 39

8. I PROGETTI D'ISTITUTO ................................................................................................................................... 51

a. TABELLA PROGETTI (anno scolastico 2017-18) ................................................................................ 52

b. AREA “SCUOLA DIGITALE” .................................................................................................................. 57

c. ANIMATORE DIGITALE PER IL PNSD (PIANO NAZIONALE PER LA SCUOLA DIGITALE) ................. 57

a. LA CONTINUTÀ TRA I VARI ORDINI DI SCUOLA E L'ORIENTAMENTO ............................................ 63

b. PROGETTI BEN ... ESSERE per la prevenzione di ogni forma di disagio ....................................... 61

ALLEGATI………………………………………………………………………………………………………………………………………………….64

Page 3: PIANO TRIENNALE...Scuola Secondaria di primo grado b. Schede progetti proposti 4 1. IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Il regolamento dell’Autonomia scolastica (D.P.R. n. 275 del 9

3

1. APPENDICE DI APPROFONDIMENTO

a. Il curricolo d’Istituto

1. Scuola dell’infanzia

2. Scuola primaria

3. Scuola Secondaria di primo grado

b. Schede progetti proposti

Page 4: PIANO TRIENNALE...Scuola Secondaria di primo grado b. Schede progetti proposti 4 1. IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Il regolamento dell’Autonomia scolastica (D.P.R. n. 275 del 9

4

1. IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Il regolamento dell’Autonomia scolastica (D.P.R. n. 275 del 9 marzo 1999) ha introdotto un documento

fondamentale nella vita delle istituzioni scolastiche: il Piano dell’Offerta Formativa (P.O.F.).

Il Piano dell’Offerta Formativa descrive le scelte valoriali, culturali, pedagogiche, organizzative e

metodologico-didattiche delle scuole autonome e ne rappresenta l’identità culturale e professionale. E’ un

documento aperto, passibile di modifiche e integrazioni ed è sottoposto periodicamente a revisioni sulla

base dei risultati conseguiti e degli eventuali cambiamenti del contesto in cui la scuola opera. Il POF si

rivolge:

agli alunni, protagonisti del processo di formazione, e alle loro famiglie, per informarli sulle scelte

culturali, pedagogiche e didattiche dell’Istituto e promuovere la loro collaborazione e

partecipazione attiva, nell’ottica del “contratto formativo” ;

agli operatori scolastici, per realizzare all’interno dell’Istituto un processo di progettazione comune

basato sulla condivisione dei quadri culturali e pedagogici di riferimento, nel rispetto della libertà di

insegnamento;

agli stakeholders, ovvero la comunità locale, le agenzie culturali, educative e ricreative del territorio

e i soggetti esterni, enti pubblici e privati, per promuovere sinergie e opportunità di impegno

comune su obiettivi educativi e culturali condivisi.

Page 5: PIANO TRIENNALE...Scuola Secondaria di primo grado b. Schede progetti proposti 4 1. IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Il regolamento dell’Autonomia scolastica (D.P.R. n. 275 del 9

5

2. DELIBERE DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO

1. Delibera del Consiglio di istituto che approva il Piano Triennale dell’Offerta Formativa

2016-2019: 13 gennaio 2016 Delibera n.25.

ISTITUTO COMPRENSIVO “C. CONSONNI” ARCENE SCUOLA DELL’INFANZIA DI LURANO - SCUOLE PRIMARIE DI ARCENE, CASTEL ROZZONE, LURANO, POGNANO

SCUOLE SECONDARIE DI I GRADO DI ARCENE, CASTEL ROZZONE, LURANO

Via Papa Giovanni XXIII n. 4 - 24040 ARCENE (BG) - Tel. 035.878147 Fax 035.4193717 E-mail [email protected] pec . [email protected] - C.F. n. 93024390168

www.icarcene.it

Visto il D.P.R. 275/1999 “Regolamento recante norme in materia di curricoli nell'autonomia delle istituzioni scolastiche” ed, in particolare, l’art. 3 come modificato dalla Legge 13 luglio 2015 n. 107;

Vista la Legge 13 luglio 2015 n. 107, recante “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni normative vigenti”;

Visto il Piano della performance 2014-16 del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca, adottato con D.M. 20/02/2014, prot. n. 133 (confermato con D.M. 28/04/2014, prot. n. 279), in particolare il cap. 5 punto 1, “Obiettivi strategici – istruzione scolastica”;

Visto l’Atto di indirizzo concernente l’individuazione delle priorità politiche del Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca per l’anno 2016;

Visto il Rapporto di Autovalutazione dell’Istituto e il Piano di Miglioramento;

Visto l’Atto di indirizzo per le attività della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione del 12/10/2015 prot. n. 3787/A19 adottato dal Dirigente scolastico ai sensi del quarto comma dell’art. 3, del D.P.R. 8 marzo 1999, n. 275, come modificato dal comma 14 dell’art. 1 della L. n. 107/2015 citata;

Visto parere favorevole del Collegio Docenti relativamente all’elaborazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa assunto in data 16/12/2015;

Tenuto conto delle proposte formulate dagli organismi e dalle associazioni dei genitori e dei pareri delle diverse realtà istituzionali del territorio

Il Consiglio d’Istituto

APPROVA

il Piano triennale dell’offerta formativa, che viene inviato all’Ufficio Scolastico Regionale competente ai fini delle verifiche di cui al comma 13, art. 1 della Legge n. 107/2015.

L’effettiva realizzazione del Piano resta comunque condizionata alla concreta destinazione a questa Istituzione scolastica delle risorse umane e strumentali ivi individuate.

Il Dirigente scolastico assicurerà la pubblicità di legge all’unito Piano triennale dell’offerta formativa (mediante pubblicazione all’albo on line dell’Istituto Scolastico, “Scuola in Chiaro”, ecc.).

Page 6: PIANO TRIENNALE...Scuola Secondaria di primo grado b. Schede progetti proposti 4 1. IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Il regolamento dell’Autonomia scolastica (D.P.R. n. 275 del 9

6

(Delibera n. 25 del 13 gennaio 2016)

2. Delibera del Consiglio di istituto che approva l’aggiornamento del Piano Triennale

dell’Offerta Formativa: 27/10/2016 Delibera n.6

Il Presidente d’Istituto procede alla trattazione del terzo punto all’o.d.g.

PUNTO N.3 – Aggiornamento del Piano Triennale dell’Offerta Formativa.

Il Piano Triennale dell’Offerta Formativa è sottoposto ad alcune modifiche, legate ai cambiamenti

dell’organico, al suo utilizzo e alla modifica di una parte del Piano progettuale triennale, come illustrato

di seguito:

- Aggiornamento degli obiettivi di processo del RAV, come approvato nell’Atto di indirizzo al

precedente punto n.2 .

- Eliminazione della tabella relativa all’organizzazione del tempo pieno nella scuola Primaria,

diventata nella totalità scuola a tempo normale.

- Modifica dell’organico potenziato che ora è parte dell’organico dell’autonomia. Ciò determina

che, da quest’anno, i docenti facenti parte di questo ambito, possano essere utilizzati sia in

compresenza che sulla classe in attività curricolari.

Nella scuola Primaria, i quattro docenti assegnati sono utilizzati nei quattro plessi dell’Istituto,

per svolgere attività di compresenza e curricolare in alcune discipline.

In particolare:

Scuola Primaria di Arcene: compresenza + ore curricolari sulle classi;

Scuola Primaria di Castel Rozzone: compresenza allo scopo di attivare una parte di

sdoppiamento nella classe terza (numero di alunni al massimo consentito per legge) +

ore di scienze nella classe quinta;

Scuola Primaria di Lurano: compresenza + ore di scienze e di Ed. Motoria sulle classi

quarte e quinte;

Scuola Primaria di Pognano: l’insegnante suddivide l’orario tra il plesso di Pognano e di

Arcene con attività di compresenza + ore di scienze, arte, musica.

Nella scuola secondaria sono stati assegnati due docenti, uno di Educazione Musicale e uno di

Lingua Inglese.

Il docente di Educazione Musicale sarà utilizzato nel plesso di Lurano e di Castel Rozzone

per svolgere attività di supporto e per lo sdoppiamento della classe seconda di Castel

Rozzone;

La docente di Lingua Inglese è assegnata ai plessi di Castel Rozzone e di Arcene;

distribuisce il proprio orario nello sdoppiamento e nel supporto sulla classe seconda di

Castel Rozzone e svolgendo le ore curricolari di inglese sulla classe 1B di Arcene. Nel

secondo quadrimestre utilizzerà due ore di compresenza per la preparazione degli

alunni al test di inglese KET.

- Le variazioni dei progetti dell’istituto per l’A.S. 2016/2017 riguardano:

Il progetto dei burattini proposto per la classe prima e seconda della scuola secondaria

di Castel Rozzone. Il progetto verrà sovvenzionato in parte con i fondi richiesti per il

Piano di diritto allo studio, in parte con i fondi dei Comitati dei genitori o in caso

negativo, dell’Istituto, per sostenere lo spettacolo previsto a inizio attività, in cui sono

coinvolte tutte le classi della scuola primaria e secondaria di Castel Rozzone;

Il progetto KET per le classi terze della Secondaria di Lurano, è esteso anche alle classi

terze delle scuola secondarie di Arcene e di Castel Rozzone;

Page 7: PIANO TRIENNALE...Scuola Secondaria di primo grado b. Schede progetti proposti 4 1. IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Il regolamento dell’Autonomia scolastica (D.P.R. n. 275 del 9

7

Il progetto CLIL, per l’insegnamento delle discipline curricolari in lingua inglese, è

proposto per il curricolo di Geografia, per le classi 1^ e 2^ della secondaria di Arcene e,

in via sperimentale, per le classi seconde della scuola primaria di Arcene;

Il Corso di Arte e Immagine nella classe quinta della scuola primaria di Castel Rozzone.

L’esperto è la docente d’istituto Ferri Gabriella;

Il progetto Scuole che promuovono salute, con le nuove proposte per l’anno scolastico

in corso;

Il progetto Piedibus, richiesto dal Comune di Arcene e si prevede la sua possibile

estensione anche per il Comune di Castel Rozzone;

Il Progetto Nazionale Scuola Digitale, organizza da quest’anno, la formazione non solo

dell’animatore, del tecnico e del team digitale, ma anche di dieci docenti dell’Istituto;

Il progetto teatrale per le classi prime e seconde della Scuola secondaria di Arcene,

proposto dall’Amministrazione comunale.

Terminata l’illustrazione dei cambiamenti da inserire nel POF Triennale,

IL CONSIGLIO DI ISTITUTO

all’unanimità, approva gli aggiornamenti proposti da inserire nel POF Triennale 2016/2019.

(Delibera n.6)

3. Delibera del Consiglio di Istituto che approva l’adesione al PON (Programma

Operativo Nazionale): 27/10/2016 Delibera n.7

Il Presidente d’Istituto procede alla trattazione del quarto punto all’o.d.g.

PUNTO N.4 – Adesione generale alle azioni del Programma Operativo Nazionale.

Il Dirigente scolastico pone all’attenzione del Consiglio di Istituto l’inserimento nel POF Triennale della

delibera generale per i PON 2014- 2020, in aggiunta alla delibera effettuata l’anno precedente, specifica

per Gli ambienti digitali; in questo modo sarà possibile partecipare ai nuovi bandi, senza convocare

appositamente il Consiglio di Istituto, qualora non ci fossero tempi adeguati, ma informandone i

membri attraverso il Presidente del Consiglio stesso.

IL CONSIGLIO DI ISTITUTO

approva all’unanimità l’adesione generale alle azioni del Programma Operativo Nazionale 2014-2020.

(Delibera n.7)

4. Delibera del Consiglio di Istituto che approva l’adesione al progetto di Istruzione

domiciliare: 23/09/2016 Delibera n.4

Il Presidente d’Istituto procede alla trattazione del quinto punto all’o.d.g. PUNTO N.5 Istruzione domiciliare. Il dirigente scolastico informa che la proposta per l’Istruzione domiciliare è stata deliberata dal Collegio dei Docenti del 2 settembre 2016 , Delibera n.4, come previsto dalla circolare ministeriale. L’Istruzione domiciliare viene attivata per gli alunni con impossibilità di frequentare la scuola per 30 giorni, per motivi di salute documentati. Lo stato finanzia l’iniziativa per il 50%, il restante 50% è a carico dell’Istituto. La proposta di Istruzione Domiciliare è poi inserita nel Piano dell’Offerta Formativa, a garanzia del diritto allo studio per tutti gli alunni dell’Istituto.

IL CONSIGLIO DI ISTITUTO, all’unanimità, DELIBERA

la proposta per l’Istruzione Domiciliare per l’A.S. scolastico 2016/2017. (Delibera n.4)

Page 8: PIANO TRIENNALE...Scuola Secondaria di primo grado b. Schede progetti proposti 4 1. IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Il regolamento dell’Autonomia scolastica (D.P.R. n. 275 del 9

8

5. Delibera del Consiglio di Istituto che approva l’inserimento di nuovi progetti nel PTOF

2016-2019: 21/12/2016 Delibera n.13

Il Presidente d’Istituto procede alla trattazione del 5°punto all’ordine del giorno. PUNTO N. 5 INSERIMENTO NEL POF TRIENNALE DI NUOVI PROGETTI APPROVATI AL COLLEGIO DOENTI DEL 15 DICEMBRE 2016. Il Dirigente Scolastico illustra le nuove proposte progettuali presentate dopo la data del 31 ottobre 2016, dai Comuni o dai Comitati dei genitori dell’Istituto, per l’inserimento nell’aggiornamento del PTOF già deliberato il 27/10/2016 (Delibera n.6) Il dirigente scolastico fa presente che il Collegio dei Docenti ha dato parere favorevole ai nuovi progetti in data 25/10/2016.

IL CONSIGLIO DI ISTITUTO DELIBERA

all’unanimità, di inserire nel POF Triennale i seguenti progetti: - LE SCUOLE BERGAMASCHE PER IL SISMA: proposto dall’USP di Bergamo. Ha aderito tutta la Scuola primaria di Arcene ed è aperto ad altre possibili adesioni dell’Istituto . Il Progetto è articolato con diverse proposte e la scuola primaria di Arcene partecipa alla “Raccolta di materiale didattico su precise segnalazioni”; - LA SCUOLA NEL BOSCO: proposto dall’Amministrazione comunale di Lurano per la Scuola dell’Infanzia e la Scuola Primaria di Lurano. Il progetto prevede incontri nella scuola con esperti ambientali e uscite nel territorio, da concordare con i docenti; - LIBRI PER CRESCERE: progetto offerto dal Comitato genitori di Lurano per la scuola primaria di Lurano. Il progetto prevede attività di narrazione e di laboratorio a cura della bibliotecaria del Comune di Arcene; - PROGETTO DI PROMOZIONE DELLA SALUTE: proposto dalla ditta SERCAR per la Scuola Primaria di Arcene, prevede incontri sul tema alimentare in tutte le classi del plesso; - FESTA DELLA LUCE: le insegnanti delle classi terze della Scuola Primaria di Arcene, con questo progetto propongono una giornata di solidarietà e di intercultura.(Delibera n.13)

6. Delibera del Consiglio di istituto che approva le reti di ambito e di scopo: 22/06/2016

Delibera n.43

PUNTO N.4- COSTITUZIONE RETI DI AMBITO E DI SCOPO (L.107/2015) Il DS illustra la nuova normativa in merito alla costituzione delle reti tra istituzioni scolastiche, come riportato nei commi 70, 71, 72 e 74 dell’art.1 della Legge 107 del 2015. La costituzione di reti ha finalità amministrative e didattiche, come esplicitato dalla L.107/2015 e finalizzato all’autonomia delle scuole, per lo sviluppo di una pratica collaborativa tra i sistemi scolastici locali e i bisogni formativi di ogni territorio.Il Dirigente comunica che l’adesione alla stipulazione dell’accordo della rete di ambito e di scopo, avverrà nell’incontro di convocazione dei dirigenti scolastici da parte dell’USR della Lombardia, il giorno 28/06/2016, previa delibera autorizzativa del Consiglio di Istituto. Interviene l’ins. Giovanna Carminati chiedendo quale ricaduta economica comporterà tale costituzione. La Dott.ssa Ornella Perego risponde che nel bilancio delle scuole sono previsti fondi destinati a queste attività. Riguardo l’assunzione del personale, gli insegnanti sceglieranno l’ambito territoriale (quello del nostro istituto è l’ambito n.5 e comprende 25 istituti) e il Dirigente individuerà i docenti candidati per il proprio ambito. Risulta quindi una procedura più complicata rispetto alla semplice graduatoria e al momento, essendo un nuovo sistema di assunzione, non si prevedono con precisione le modalità e i tempi di attuazione.

Il Consiglio di Istituto AUTORIZZA

Page 9: PIANO TRIENNALE...Scuola Secondaria di primo grado b. Schede progetti proposti 4 1. IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Il regolamento dell’Autonomia scolastica (D.P.R. n. 275 del 9

9

il Dirigente scolastico Ornella Perego alla stipulazione dell’accordo delle rete di ambito, come previsto nella nota dell’USR della Lombardia, n.9528 del 10/06/2006. La delibera è assunta all’unanimità. (Delibera n. 43)

7. Delibera del Collegio dei docenti che approva il progetto di Istruzione domiciliare:

2/09/2016 Delibera n.4

PUNTO n° 5. Istruzione domiciliare: DELIBERA

Il Dirigente Scolastico, richiamata la Circolare Ministeriale n.60/2012 - prot. n.4439 e le

Indicazioni operative Regione Lombardia-MIUR AOODRLO R.U. 13736 del 22/9/2015, precisa

che l’Istruzione domiciliare è concessa ad alunni affetti da gravi patologie o impediti a

frequentare le lezioni per periodi superiori a trenta giorni, durante l’anno scolastico.

Il Dirigente invita il Collegio a deliberare in merito all’Istruzione domiciliare, qualora si rendesse

necessaria la sua attivazione

IL COLLEGIO DEI DOCENTI

SENTITA la relazione del Dirigente scolastico;

PRESO ATTO della normativa vigente;

DELIBERA

di approvare, per l’anno scolastico 2016-2017, il progetto “Servizio di Istruzione domiciliare”

(ID). La proposta viene messa ai voti ed approvata all’unanimità. (Delibera n°4)

8. Delibera del Collegio dei docenti che approva i progetti per l’inserimento nel PTOF

2016-2019, relativi all’utilizzo dell’organico dell’autonomia: 27/09/2016 Delibera n.26

PUNTO n° 7:Proposte progettuali e didattiche per l’organico dell’autonomia.

Il Dirigente Scolastico informa della richiesta di estensione del Progetto KET di Inglese anche per

la classe terza della Scuola secondaria di 1°grado di Castel Rozzone e del progetto Clil: Inglese

per la geografia per le classi prime e seconde della Scuola secondaria di 1°grado di Arcene;

progetti realizzabili con l’organico dell’autonomia.

IL COLLEGIO DEI DOCENTI

Valutate le diverse opportunità e possibilità

DELIBERA

L’attivazione del progetto KET di Inglese, per la classe terza della Scuola secondaria di 1°grado

di Castel Rozzone e del progetto Clil: Inglese per la geografia, per le classi prime e seconde della

Scuola secondaria di 1°grado di Arcene.

La presente delibera è approvata all’unanimità. (Delibera n°26).

9. Delibera del Collegio dei docenti che approva l’aggiornamento del PTOF 2016-2019:

25/10/2016 Delibera n.33

PUNTO n°5: Aggiornamento P.O.F. Triennale

Il Dirigente scolastico illustra le tabelle dei progetti proposti per l’A.S.2016/2017 con i relativi

docenti referenti, in parte modificati per il nuovo assetto dell’organico.(ALLEGATI da 9 a 17)

Sono inserite anche proposte territoriali da associazioni e amministrazioni comunali,

sottolineando che eventuali nuove progettualità verranno inserite ed approvate nei collegi

docenti successivi. Il Dirigente sottolinea inoltre, che al termine di ogni progetto, oltre alla

scheda di rendicontazione, il docente referente dovrà produrre una relazione per documentare

l’attività e creare un archivio consultabile dai docenti; sarà quindi fornito dalla segreteria un

Page 10: PIANO TRIENNALE...Scuola Secondaria di primo grado b. Schede progetti proposti 4 1. IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Il regolamento dell’Autonomia scolastica (D.P.R. n. 275 del 9

10

foglio per la raccolta delle firme sia dei docenti sia degli esperti coinvolti, in modo che si possa

avere un riscontro puntuale per la copertura finanziaria e per l’assegnazione del Bonus Docente,

nonché dell’andamento del percorso progettuale in corso.

IL COLLEGIO DEI DOCENTI

VALUTATI i progetti proposti e le nuove ulteriori modalità di attuazione e di rendicontazione;

DELIBERA

di aggiornare il P.O.F. Triennale con le proposte formative e organizzative emerse per l’A.S.

2016/2017 La presente delibera è approvata all’unanimità. (Delibera n°33)

10. Delibera del Collegio dei docenti che approva l’adesione ai PON (Programma

Operativo Nazionale): 25/10/2016 Delibera n.34

PUNTO n° 6. Delibera adesione PON

Il Dirigente Scolastico invita i docenti a mantenere monitorato il sito del MIUR per valutare

l’eventuale partecipazione ai bandi per accedere ai Fondi Strutturali Europei. Poiché le

scadenze dei Bandi potrebbero essere a breve termine, il Dirigente chiede di deliberare in

merito alla partecipazione favorevole ai Bandi dei PON 2016-2020, garantendo un confronto

con i responsabili di Plesso e le Funzioni Strumentali prima di accedervi.

IL COLLEGIO DEI DOCENTI

PRESO ATTO della procedura per la partecipazione ai Fondi Strutturali Europei- FSE e ai

Fondi Europei di sviluppo Regionale- FESR- Programma Operativo Nazionale 2014/2020-

PON

DELIBERA

l’adesione ai progetti del Programma Operativo Nazionale 2014/2020 – PON dei Fondi

Strutturali Europei- FSE e ai Fondi Europei di sviluppo Regionale- FESR.

La presente delibera è approvata all’unanimità. (Delibera n°34)

11. Delibera del Collegio dei docenti che approva l’inserimento di nuovi progetti nel

PTOF 2016-2019: 15/12/2016 Delibere n.35-36-37-38-39

PUNTO n° 2: Aggiornamento progetti a.s. 2016/2017.

Il Dirigente Scolastico illustra i nuovi Progetti da inserire nell’aggiornamento del

PTOF2016/2019, attuato nel mese di ottobre 2016:

1. Progetto di educazione ambientale: “Alla scoperta del bosco” (Allegato 1), proposto e

finanziato dal Comune di Lurano per tutte le classi della Scuola Primaria e della Scuola

dell’infanzia di Lurano;

2. Progetto: “Libri per crescere” (Allegato 2), per tutte le classi della Scuola Primaria di

Lurano. Il progetto è proposto e finanziato dal Comitato dei genitori del plesso di

Lurano e prevede l’intervento della biblioteca di Arcene;

3. Progetto: “Le scuole bergamasche per il sisma” (Allegato 3),. Il progetto è proposto

dal MIUR, ambito territoriale di Bergamo: le classi della Scuola Primaria di Arcene

propongono la loro adesione che rimane aperta a tutti i plessi dell’Istituto comprensivo;

4. Progetto di Educazione alla salute, proposto a tutte le classi della Scuola Primaria di

Arcene, dalla ditta Ser.Car, appaltatrice della mensa scolastica del Comune interessato.

L’insegnante Sara Maver, referente della Commissione mensa, ha informato che i

docenti della scuola primaria, tra le diverse opportunità date, hanno scelto i percorsi

più adeguati alla programmazione in atto nelle classi e stanno predisponendo il

calendario degli incontri che avverranno indicativamente nei mesi di febbraio e di aprile

2017;

Page 11: PIANO TRIENNALE...Scuola Secondaria di primo grado b. Schede progetti proposti 4 1. IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Il regolamento dell’Autonomia scolastica (D.P.R. n. 275 del 9

11

5. Il Progetto: ”Festa della luce” (Allegato 4), proposto dalle classi 3^ della Scuola

Primaria di Arcene. Il progetto (Allegato 3), riguarda l’animazione di un racconto che

sottolinea la cooperazione e la comprensione tra popoli diversi.

IL COLLEGIO DEI DOCENTI

dopo aver preso atto delle nuove proposte progettuali, ascoltato gli approfondimenti presentati

dai docenti interessati, richiesto ulteriori precisazioni,

DELIBERA

l’inserimento dei progetti presentati nell’aggiornamento del PTOF 2016/2019, secondo la

seguente tabella:

N. E TITOLO PROGETTI DESTINATARI N. VOTI N. DELIBERA

1.“Alla scoperta del bosco” Scuola dell’infanzia e S. Primaria di Lurano

Unanimità n. 35

2. “Libri per crescere” Scuola Primaria di Lurano Unanimità n. 36

3. “Le scuola bergamasche per il sisma”

Scuola Primaria di Arcene e tutte le altre scuole dell’Istituto che vorranno aderire

Unanimità n. 37

4. “Educazione alla salute” Scuola Primaria di Arcene Unanimità n. 38

5. “Festa della luce” Classi 3^ Scuola Primaria di Arcene

Unanimità n. 39

12. Delibera del Collegio dei docenti che approva il progetto di Istruzione domiciliare:

7/09/2017 Delibera n.5

PUNTO n° 5. Istruzione domiciliare: DELIBERA L’ins. Ferri informa che l’Istruzione domiciliare è concessa ad alunni affetti da gravi patologie o impediti a frequentare le lezioni per periodi superiori a trenta giorni durante l’anno scolastico: Circolare Ministeriale n.60/2012 - prot. n.4439 e Indicazioni operative Regione Lombardia-MIUR AOODRLO R.U. 0015329 del 2/9/2014. Il Dirigente invita il Collegio a deliberare in merito all’ Istruzione domiciliare, qualora si rendesse necessaria la sua attivazione.

IL COLLEGIO DEI DOCENTI

SENTITA la proposta del Dirigente;

PRESO ATTO della normative vigente;

DELIBERA

di approvare, per l’anno scolastico 2017/2018, il progetto “Servizio di Istruzione domiciliare” (ID). La proposta viene messa ai voti ed approvata all’unanimità. (Delibera n°5)

13. Delibera del Collegio dei docenti che approva l’aggiornamento PTOF in merito alla

valutazione e certificazione: delibera n. 28 del 14 dicembre 2017

14. Delibera del Consiglio di istituto che approva l’integrazione del PTOF (2016-2019) relativa alla

valutazione del primo ciclo di istruzione: 19/12/2017 Delibera n.15

Page 12: PIANO TRIENNALE...Scuola Secondaria di primo grado b. Schede progetti proposti 4 1. IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Il regolamento dell’Autonomia scolastica (D.P.R. n. 275 del 9

12

PUNTO N. 2 – INTEGRAZIONE AL PTOF - VALUTAZIONE ESAMI 1° CICLO DELL'ISTRUZIONE Il Dirigente Scolastico illustra il cambiamento di valutazione conseguente alla delega riguardante la Legge 107 sulla “Buona Scuola” che dovrà essere recepito come integrazione al PTOF: la valutazione degli apprendimenti rimane in decimi, il giudizio globale riguardante il comportamento e l'aspetto relazionale da quest'anno scolastico diviene obbligatorio anche per la scuola secondaria, nel nostro istituto comunque risulta già parte integrante del documento di valutazione. Il Collegio Docenti del 14 dicembre ha deliberato una modifica ai criteri di giudizio che risultano approvati come dai seguenti allegati sulle linee e criteri generali per la stesura dei giudizi, sui criteri di ammissione e sui descrittori: Per la valutazione del comportamento è previsto un giudizio sintetico secondo le rubriche descrittive presenti nella seguente tabella: La valutazione delle discipline nell'ambito storico-geografico, per un riferimento alla Legge del 2008, dovrà comprendere un richiamo alla “Cittadinanza e Costituzione”, come risulta dai criteri per la valutazione delle discipline: Il Presidente chiede se i descrittori esplicativi i giudizi siano presenti nel documento di valutazione: il Prof. Gueli risponde che le rubriche di valutazione saranno consultabili all'interno del sito dell'istituto nell'area PTOF, pubblicate entro fine dicembre; i genitori verranno informati durante la prima assemblea di classe per la scuola primaria, per la scuola secondaria si propone di riunire i genitori prima della consegna delle schede di valutazione. Il Presidente domanda inoltre se i rappresentanti di classe possano diffondere per conoscenza le rubriche in oggetto: il D.S. risponde che è possibile solo dopo l'approvazione da parte del Consiglio d'Istituto. I genitori presenti discutono sulla possibilità di effettuare tali riunioni dopo le ore 17 per una maggiore adesione: il D.S. chiederà ai referenti di plesso la disponibilità per andare incontro alla suddetta richiesta. Il Consiglio d’Istituto all'unanimità DELIBERA (Delibera n.15) di approvare le integrazioni al PTOF sulla valutazione e di assegnare valore pluriennale ai criteri di ammissione approvati al Collegio del 14/ 12/ 2017.

Page 13: PIANO TRIENNALE...Scuola Secondaria di primo grado b. Schede progetti proposti 4 1. IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Il regolamento dell’Autonomia scolastica (D.P.R. n. 275 del 9

13

3. L'ORGANIZZAZIONE DELL'ISTITUTO a. LA SCUOLA

L’Istituto Comprensivo di Arcene è sorto nell’anno scolastico 2000 e raggruppa tre ordini di scuole: infanzia,

primaria e secondaria di primo grado. Il suo bacino d’utenza comprende i comuni di Arcene, Castel Rozzone,

Lurano e Pognano sui quali sono distribuite una scuole dell’infanzia, quattro scuole primarie e tre scuole

secondarie di primo grado.

CREARE ALLEANZE

EDUCATIVE CON

LA FAMIGLIA

PROMUOVERE LA

DIGNÀ E

L'UGUAGLIANZA DI

TUTTI GLI STUDENTI

SVILUPPARE LA

PERSONALITÀ

DELL'ALUNNO

La scuola si propone

di....

OPERARE PER UN

AMBIENTE

DELL'INCLUSIONE

FORMARE LE

CONOSCENZE

CULTURALI

DELL'ALLIEVO

OPERARE PER IL

RAGGIUNGIMENTO

DELLE COMPETENZE

DI BASE

Scuola dell'infanzia

Scuola Primaria

Arcene

Castel

Scuola Secondaria di Primo Grado

Arcene

Castel

Page 14: PIANO TRIENNALE...Scuola Secondaria di primo grado b. Schede progetti proposti 4 1. IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Il regolamento dell’Autonomia scolastica (D.P.R. n. 275 del 9

14

b. L'ORGANIGRAMMA D'ISTITUTO

Page 15: PIANO TRIENNALE...Scuola Secondaria di primo grado b. Schede progetti proposti 4 1. IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Il regolamento dell’Autonomia scolastica (D.P.R. n. 275 del 9

15

c. LE RISORSE UMANE

Il Dirigente scolastico

- Garantisce la gestione unitaria dell'Istituto

- È responsabile della gestione delle risorse umane, finanziarie, strumentali

- Organizza l'attività scolastica secondo criteri di efficienza ed efficacia formative

- È responsabile della qualità del servizio

- Coordina le attività degli Organi Collegiali e li presiede

- È responsabile delle relazioni sindacali e della sicurezza

- Tiene i contatti con gli Enti esterni alla Scuola, in particolare, con le Amministrazioni

Comunali e con il MIUR

Docenti

- Gestiscono e progettano l'attività didattica

- Condividono metodologie e strumenti

- Accompagnano l'alunno/studente nel suo percorso formativo e ne valutano i processi

di apprendimento

- Operano a favore dell'inclusione

- Partecipano a corsi di aggiornamento per migliorare l'offerta formativa

- Operano in rete con Enti, Associazioni, Istituzioni ed Equipe socio-psicopedagogica

del territorio

Funzioni strumentali al

POFT

- realizzano e coordinano progetti e attività legate alle finalità del P.O.F. nell’ambito

delle seguenti aree:

1. Gestione del P.O.F.T.

2. Inclusione e disabilità

3. Inclusione- Disagio/Intercultura

4. Valutazione

5. Continuità e Curricolo verticale

Il personale ATA

Il Direttore dei Servizi

Generali e

Amministrativi

(D.S.G.A.)

-Coadiuva il Dirigente

-Sovrintende con autonomia operativa e nell’ambito

degli obiettivi assegnati, ai servizi generali e

amministrativi coordinando il personale costituito dagli

Assistenti Amministrativi e dai collaboratori scolastici

Gli assistenti

amministrativi

- Si suddividono nelle due aree di competenza: alunni e

amministrativa

I collaboratori

scolastici

- Garantiscono la pulizia, l’apertura e la custodia

dell'edificio scolastico

- Collaborano con i docenti alla sorveglianza degli alunni

Gli organi collegiali

Consiglio d'Istituto

- Delibera sugli aspetti organizzativi e finanziari

dell’Istituto

- Si occupa di problematiche che riguardano l’intero

istituto

- Ha funzione deliberante

- Elabora i curricoli didattici, i progetti di arricchimento

dell’offerta formativa, i percorsi di aggiornamento dei

docenti, le adozioni dei libri di testo e propone i criteri

per la formazione delle classi e delle sezioni

- Si occupa di tutto quanto concerne il funzionamento

didattico e l’azione educativa

Collegio dei docenti

Page 16: PIANO TRIENNALE...Scuola Secondaria di primo grado b. Schede progetti proposti 4 1. IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Il regolamento dell’Autonomia scolastica (D.P.R. n. 275 del 9

16

Consigli d’Intersezione (Scuola dell’Infanzia) Consigli d’Interclasse (Scuola Primaria) Consigli di Classe (Scuola Secondaria)

-Con la presenza di docenti e genitori: verificano

periodicamente l’azione educativa, l’espressione di

pareri e proposte su aspetti educativo/didattici e curano

i rapporti tra docenti e famiglie.

-Con la sola presenza dei docenti: definiscono la

programmazione delle attività interdisciplinari, degli

interventi di sostegno, delle attività progettuali;

stabiliscono i criteri di valutazione e svolgono gli scrutini

finali.

Organo di garanzia

-Valuta la correttezza delle modalità di attuazione di

eventuali provvedimenti disciplinari da erogare

Page 17: PIANO TRIENNALE...Scuola Secondaria di primo grado b. Schede progetti proposti 4 1. IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Il regolamento dell’Autonomia scolastica (D.P.R. n. 275 del 9

17

d. I CONTESTI DI APPRENDIMENTO

d. 1 LA SCUOLA DELL'INFANZIA

1. Orari di funzionamento e scansione della giornata

All’interno delle possibilità di scelta del tempo-scuola offerto dalle leggi vigenti, la Scuola dell’Infanzia

presente nell’Istituto offre due possibilità di frequenza:

- dalle 8.00 alle 13.00 per un totale annuo di 875 ore

- dalle 8.00 alle 16.00 per un totale annuo di 1400 ore

L’organizzazione temporale è strutturata in cinque giorni settimanali; i diversi tempi della giornata hanno lo

scopo di rispettare il ritmo psicofisico dei bambini, fornire stimoli e occasioni diversificate di apprendimento.

La scansione temporale della giornata alterna momenti di “routine” a momenti di attività che possono

essere diversificati per gruppi di sezione e di intersezione. L'orario settimanale è di 40 ore comprensive del

pranzo, strutturate come segue:

ORARIO ATTIVITÀ

8.00 – 8.30 ACCOGLIENZA IN SEZIONE

8.30 – 9.00 ACCOGLIENZA IN SEZIONE E SALONE

9.00 - 9.20 GIOCO SPONTANEO E CLASSI APERTE

9.20 – 10.00 “CIRCLE-TIME” IN SALA POLIVALENTE

10.00 –12.00 ATTIVITÀ DI SEZIONE O LABORATORIO

12.00 – 13.00 PRANZO

13.00 – 14.00 ATTIVITÀ SPONTANEA IN SALONE, SEZIONE, O GIARDINO

14.00 - 15.30 MOMENTO DI RILASSAMENTO E ATTIVITÀ DI SEZIONE O

LABORATORIO, RIPOSO PER I BAMBINI DI TRE ANNI

15.30 –15.40 RIORDINO E MERENDA

15.40 – 16.00 USCITA

Quattro mattine alla settimana, le insegnanti di sezione sono compresenti in aula dalle ore 10.30. In questi

momenti è possibile suddividere i bambini in gruppi per realizzare percorsi diversificati che permettano una

maggiore individualizzazione e personalizzazione dei contenuti e dei metodi e quindi più rispondenza alle

caratteristiche sia dell’età che del gruppo. Il mercoledì, l’insegnante di religione svolge l’attività in tutte le

sezioni.

Page 18: PIANO TRIENNALE...Scuola Secondaria di primo grado b. Schede progetti proposti 4 1. IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Il regolamento dell’Autonomia scolastica (D.P.R. n. 275 del 9

18

2. Finalità della scuola dell'infanzia

“La scuola dell’infanzia si rivolge a tutte le bambine e i bambini dai tre ai sei anni di età ed è la risposta al

loro diritto all’educazione e alla cura, in coerenza con i principi di pluralismo culturale ed istituzionale

presenti nella Costituzione della Repubblica, nella Convenzione sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza e

nei documenti dell’Unione Europea.”(Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del

primo ciclo d’istruzione – 2012).

La nostra scuola dell’infanzia accoglie i bambini dai tre ai sei anni e progetta percorsi, organizza spazi e

tempi, cura le relazioni allo scopo di promuovere nei bambini:

lo sviluppo dell'identità

il consolidamento dell'autonomia

il potenziamento delle competenze

l'avviamento alla cittadinanza

La scuola vuole garantire un ambiente accogliente e facilitante per le relazioni,in cui il bambino possa

sentirsi sereno e sicuro. Si articolano percorsi educativi e didattici per stimolare lo sviluppo di abilità e

conoscenze, per acquisire competenze e raggiungere i traguardi di sviluppo specifici dell’età.

La progettazione e l’organizzazione degli spazi è costante e ha lo scopo di armonizzare le possibilità di

relazione tra bambino-bambino e bambino-adulto e condividere regole comuni a tutti.

Con le risorse a disposizione si valorizzano la condivisione del fare e dell’agire e si creano spazi alternativi

alle sezioni, si utilizzano materiali vari, strutturati e non. Le quattro sezioni della scuola possono essere

omogenee od eterogenee per età, a seconda del numero e dell’età dei bambini iscritti. La sezione assicura

ad ognuno un costante riferimento affettivo ed emotivo e sarà il luogo privilegiato dell’ascolto dei bisogni,

degli interessi dei bambini e dell’osservazione sistematica delle dinamiche relazionali.

3. Strategie didattiche e scelte metodologiche

La scuola dell’infanzia di Lurano, partendo da uno sfondo integratore comune, propone e sviluppa percorsi

differenti per ciascun gruppo di lavoro (gruppo di sezione, intersezione) che nascono dagli interessi dei

bambini; mirano a sviluppare in modo trasversale e complementare i campi di esperienza e gli obiettivi di

sviluppo delle età di riferimento.

Per attuare questo percorso, le insegnanti utilizzano le seguenti metodologie:

La valorizzazione del gioco Il gioco costituisce una risorsa privilegiata di apprendimenti e di

relazioni; l’insegnante, attraverso il gioco, invia al bambino una

vasta gamma di messaggi e stimolazioni utili alla strutturazione

dell’attività didattica nei diversi campi dell’esperienza.

La mediazione didattica La scuola si avvale di tutte le strategie,delle strumentazioni, dei

materiali e del contesto, strutturato come ambiente

Page 19: PIANO TRIENNALE...Scuola Secondaria di primo grado b. Schede progetti proposti 4 1. IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Il regolamento dell’Autonomia scolastica (D.P.R. n. 275 del 9

19

d’apprendimento, per sostenere e guidare il bambino nel suo

percorso formativo.

La vita di relazione Si favorisce la creazione di un clima sociale positivo e di relazioni

costruttive,si curano i momenti dedicati al lavoro in gruppo e al

gioco collettivo sia strutturato che non.

L'osservazione L’osservazione, occasionale e/o sistematica, consente all’adulto di

valutare le esigenze del bambino e di riequilibrare via via le

proposte formative in base alla sua risposta. Si tratta di uno

strumento essenziale per condurre la verifica dell'adeguatezza del

processo educativo e di apprendimento. Si avvale di molteplici

strumenti quali annotazioni scritte, griglie di osservazione,

osservatore esterno, videocamera oppure registratore.

L'esplorazione e la ricerca Partendo dall’osservazione di oggetti e situazioni, il bambino

impara a distinguere, interpretare, analizzare, confrontare dati: si

pone domande e problemi, formula ipotesi di soluzione e cerca

spiegazioni.

4. Gli incontri scuola- famiglia

All’interno del progetto educativo della Scuola dell’infanzia sono previsti i seguenti momenti di incontro:

- un’assemblea con tutti i genitori ad inizio anno scolastico per la presentazione del piano annuale

delle attività;

- un’assemblea nel mese per illustrare le attività fino a quel momento svolte e quelle ancora in

corso;

- per i bambini dell’ultimo anno un incontro assembleare con le insegnanti e la psicopedagogista per

illustrare il progetto I.P.D.A.

Inoltre le insegnanti incontrano individualmente i genitori per un colloquio:

- nel mese di ottobre per i bambini nuovi iscritti, per una verifica sul periodo di inserimento;

- nel mese di gennaio per i bambini di 4 e 5 anni per una valutazione del percorso formativo e di

apprendimento del bambino;

- nel mese di maggio per tutti i bambini per la consegna del profili finale dell’alunno.

A tutti i genitori vengono inoltre consegnati: il Regolamento d’Istituto, il Patto educativo di

Corresponsabilità e l’Informativa sulla privacy, da conservare fino alla conclusione della frequenza.

Page 20: PIANO TRIENNALE...Scuola Secondaria di primo grado b. Schede progetti proposti 4 1. IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Il regolamento dell’Autonomia scolastica (D.P.R. n. 275 del 9

20

d.2 LA SCUOLA PRIMARIA

1. Il tempo scuola e gli orari di funzionamento

Ogni anno i genitori, in occasione delle Iscrizioni, sono chiamati a scegliere il tempo scuola per i loro figli:

24, 27, 30 o 40 settimanali. La scelta dell’utenza si attesta sulle 30 ore, comprensive di 3 ore opzionali,

integrate nel curricolo, con la possibilità di fruire del servizio mensa per ulteriori 7,5 ore settimanali, oppure

di optare per la frequenza a scuola di 40 ore settimanali, inclusa la mensa che, in tale organizzazione, è

obbligatoria.

L’uniformità della scelta nei plessi, permette una migliore organizzazione dell’orario settimanale, evitando un

ulteriore frazionamento dell’orario, reso meno unitario dall'intervento degli specialisti.

La programmazione temporale è articolata su cinque giorni settimanali: da lunedì a venerdì

TEMPO SCUOLA ORARI

30h settimanali

- Arcene: tutte le classi

- Castel Rozzone: tutte le classi

- Lurano: tutte le classi

- Pognano: tutte le classi

- dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.00 alle 16.00;

- dalle 12.30 alle 14.00 è disponibile, su richiesta delle

famiglie, il servizio mensa

Per le classi a TEMPO NORMALE l'orario settimanale è organizzato come segue:

CLASSE 1^ CLASSE 2^ CLASSI 3^- 4^- 5^

LINGUA ITALIANA* 8 7+1 opz 7+1 opz STORIA E GEOGRAFIA 4 4 4

SCIENZE E TECNOLOGIA 2 2 2

MATEMATICA* 7 7 6+ 1 opz.

INFORMATICA* 1 opz. 1 opz. 1 opz.

EDUCAZIONE FISICA 1+ 1 opz. 1+ 1 opz. 1

MUSICA 1 1 1

ARTE E IMMAGINE 1+ 1 opz. 1 1

INGLESE 1 2 3

I.R.C. 2 2 2 TOTALE 30 30 30

L’ora di EDUCAZIONE FISICA, in classe 3^-4^ e 5^, potrà essere incrementata, in occasione di attività che

necessitano di più tempo (corsi di nuoto, laboratori sportivi, ecc...),utilizzando una delle ore delle discipline

contrassegnate con (*).

2. Finalità della Scuola Primaria

La Scuola Primaria mira all’acquisizione degli apprendimenti di base, come primo esercizio dei diritti

costituzionali. Ai bambini e alle bambine che la frequentano offre l’opportunità di sviluppare le

dimensioni cognitive, emotive, affettive, sociali, corporee, etiche e di acquisire i saperi irrinunciabili.

Page 21: PIANO TRIENNALE...Scuola Secondaria di primo grado b. Schede progetti proposti 4 1. IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Il regolamento dell’Autonomia scolastica (D.P.R. n. 275 del 9

21

Si pone come scuola formativa che, attraverso gli alfabeti caratteristici di ciascuna disciplina, permette di

esercitare differenti stili cognitivi, ponendo così le premesse per lo sviluppo del pensiero riflessivo e

critico. Per questa via si formano cittadini consapevoli e responsabili a tutti i livelli, da quello locale a

quello europeo. (Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione

– 2012).

La finalità della scuola primaria è l’acquisizione delle conoscenze e delle abilità fondamentali per

sviluppare le competenze culturali di base nella prospettiva del pieno sviluppo della persona, ponendo

particolare attenzione ai processi di apprendimento, sia rispetto al gruppo che al singolo alunno.

Il bambino, esposto ad un ambiente accogliente, stimolante e dinamico, sviluppa la propria identità

personale e consolida le competenze che, interiorizzate, gli serviranno nei successivi cicli scolastici e gli

permetteranno di prendere parte in modo attivo e consapevole alla vita sociale in contesti più allargati.

3. Strategie didattiche e scelte metodologiche

La nostra scuola vuole essere un contesto idoneo per la promozione di apprendimenti significativi per

garantire il successo formativo di tutti gli alunni. Per ottenere ciò la scuola primaria si basa su specifici

principi metodologici:

- valorizzare l’esperienza e le conoscenze degli alunni per ancorarvi nuovi contenuti. L’esperienza

didattica richiama, esplora e problematizza il bagaglio culturale dei bambini, punto di partenza per

strutturare i nuovi apprendimenti. Così facendo l’alunno motiva e dà senso alla propria esperienza

scolastica;

- attuare interventi adeguati nei riguardi delle diversità per fare in modo che non diventino

disuguaglianze. La scuola è attenta ai bisogni educativi di ciascun alunno e si adopera affinché tutti

possano vivere un percorso educativo efficace e personalizzato;

- favorire l’esplorazione e la scoperta, al fine di promuovere competenze per la ricerca di nuove

conoscenze;

- incoraggiare l’apprendimento collaborativo. Imparare non è solo un processo individuale, per

questo vengono stimolate diverse forme di collaborazione e interazione tra alunni.

- promuovere la consapevolezza del proprio modo di apprendere, al fine di “imparare ad

apprendere”;

- realizzare attività didattiche in forma di laboratorio, per favorire l’operatività e allo stesso tempo il

dialogo e la riflessione sull’attività del “fare”.

4. Gli incontri scuola- famiglia

Gli incontri tra Famiglia e Scuola nascono per attuare l’interazione formativa; hanno come finalità la

comunicazione del progetto formativo della scuola e la costruzione di un comune impegno per la crescita

degli alunni. Oltre che attraverso gli Organi Collegiali, gli incontri scuola-famiglia si attuano attraverso:

- le assemblee di classe, a scadenza periodica con la partecipazione di tutti i genitori;

Page 22: PIANO TRIENNALE...Scuola Secondaria di primo grado b. Schede progetti proposti 4 1. IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Il regolamento dell’Autonomia scolastica (D.P.R. n. 275 del 9

22

- i colloqui individuali, indirizzati ai genitori del singolo alunno, periodici o su appuntamento. Tali

colloqui hanno l’obiettivo di confrontarsi sui bisogni dell’alunno, valutare periodicamente il suo

percorso formativo e favorire lo sviluppo di un clima di fiducia come base di collaborazione.

Gli insegnanti inoltre incontrano le famiglie in occasione della consegna della scheda di valutazione, al

termine del I e del II quadrimestre, dopo aver avuto l’opportunità di visionare dette schede on line tramite il

registro elettronico.

Per la corrispondenza scuola – famiglia, a inizio anno scolastico viene distribuito agli alunni il libretto delle

comunicazioni attraverso il quale prendere visione di tutte le informazioni fornite dalla scuola, giustificare

le assenze, richiedere permessi di entrata/uscita e i colloqui docenti/genitori.

A tutti i genitori vengono consegnati: il Regolamento d’Istituto, il Patto educativo di Corresponsabilità e

l’Informativa sulla privacy, da conservare fino alla conclusione della frequenza.

d.3 LA SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

1. Orario delle lezioni e il modello orario

Come da iscrizioni e progetto d’Istituto, l’orario settimanale è articolato in 34 ore più 2 ore di mensa.

L'organizzazione scolastica prevede sei giorni di lezione settimanali con due rientri pomeridiani, il lunedì e il

mercoledì.

PLESSO ORARIO

ANTIMERIDIANO

da lunedì a sabato

ORARIO MENSA*

il lunedì e il mercoledì

ORARIO POMERIDIANO

il lunedì e il mercoledì

ARCENE 7.55-12.55 12.55-14.00 14.00-16.00 CASTEL ROZZONE 8.00-13.00 13.00-14.00

LURANO 8.15-13.15 13.15-14.00

* il servizio mensa è facoltativo e su richiesta delle famiglie: l'iscrizione alla mensa e il relativo costo sono

stabiliti dall'Amministrazione comunale.

Ad Arcene è attivo il servizio Scuolabus, su richiesta delle famiglie; l'iscrizione alla mensa e il relativo costo

sono stabiliti dall'Amministrazione comunale.

Page 23: PIANO TRIENNALE...Scuola Secondaria di primo grado b. Schede progetti proposti 4 1. IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Il regolamento dell’Autonomia scolastica (D.P.R. n. 275 del 9

23

Le tre scuole secondarie di primo grado del nostro istituto sono organizzate secondo il seguente modello

orario:

Modello orario a 36 ore

Tempo prolungato

ITALIANO 7*

STORIA E GEOGRAFIA 4

MATEMATICA 6*

SCIENZE 2

INGLESE 3

SPAGNOLO 2

TECNOLOGIA 2

INFORMATICA/PROGETTO LETTURA 1

ARTE E IMMAGINE 2

MUSICA 2

EDUCAZIONE FISICA 2

RELIGIONE 1

MENSA 2

TOTALE 36

* aree potenziate rispetto al modello delle 30 ore.

2. I principi fondanti della Scuola Secondaria

L'impegno della nostra scuola è dedicato alla crescita complessiva degli alunni, avendo cura dello sviluppo

cognitivo, affettivo e sociale di ciascuno nel rispetto delle caratteristiche e dei bisogni individuali. La proposta

didattica è quindi rivolta principalmente a porre lo studente al centro dell’azione educativa perché diventi

il protagonista del suo percorso di apprendimento.

I principi fondanti della nostra scuola sono dunque:

- sviluppare ed arricchire le potenzialità individuali

- accrescere crescere l’autonomia personale, favorendo l’esplorazione e la scoperta

- incentivare la motivazione tramite l’individuazione di interessi e attitudini

- rendere attiva e gratificante la partecipazione alla vita scolastica

- favorire la conoscenza di sé e degli altri, anche incoraggiando l’apprendimento cooperativo

- conoscere ed interagire con il territorio per promuovere la cittadinanza attiva e la sensibilizzazione

sociale

- raggiungere i traguardi disciplinari e le competenze trasversali

- orientare verso scelte consapevoli

3. Strategie didattiche e metodologiche

Nella diversità delle situazioni delle varie classi e dei singoli alunni, si ritiene fondamentale favorire la

creazione di un clima positivo, assicurando così un ambiente favorevole alla crescita e all’ascolto dei

ragazzi. In particolare verranno privilegiate alcune strategie:

Page 24: PIANO TRIENNALE...Scuola Secondaria di primo grado b. Schede progetti proposti 4 1. IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Il regolamento dell’Autonomia scolastica (D.P.R. n. 275 del 9

24

- la condivisione all’interno del Consiglio di Classe di metodi e sistemi di intervento

- l’organizzazione delle attività didattiche secondo tempi e strutture che rispettino i diversi ritmi di

apprendimento

- l'utilizzo di linguaggi e strumenti operativi semplici e chiari per la comprensione di concetti e

procedure di lavoro

- l’organizzazione a piccoli gruppi (cooperative learning)

- l’impiego di tecnologie e strumenti multimediali

- le uscite didattiche sul territorio

- l’attivazione di laboratori basati sulla operatività e sulla metodologia della ricerca

- interventi di sostegno, recupero, alfabetizzazione, consolidamento e potenziamento

4. Gli incontri scuola- famiglia

Il Consiglio di Classe, attribuendo un’importanza fondamentale al rapporto scuola-famiglia e al fine del

successo formativo, sollecita il coinvolgimento e la collaborazione costruttiva delle famiglie degli alunni.

Oltre che attraverso gli Organi Collegiali, in particolare, stabilisce occasioni e strumenti di incontro e

comunicazione:

- colloqui individuali settimanali dei singoli docenti, secondo gli orari forniti da ciascun insegnante

- un colloquio generale a quadrimestre nei mesi di dicembre e aprile

- consegna del Contratto Formativo

- colloqui per la consegna delle schede di valutazione a fine quadrimestre

- Consigli di Classe, offerti a tutti i genitori a scadenza periodica Per la corrispondenza scuola – famiglia, a inizio anno scolastico viene distribuito agli alunni il libretto delle

comunicazioni attraverso il quale prendere visione dei tutte le informazioni fornite dalla scuola, giustificare le

assenze, richiedere permessi di entrata/uscita, richiedere colloqui docenti/genitori e prendere visione delle

valutazioni delle verifiche orali/scritte/pratiche. I genitori posso visionare tali valutazioni anche tramite registro

elettronico. A tutti i genitori vengono consegnati: il Regolamento d’Istituto, il Patto educativo di

Corresponsabilità e l’Informativa sulla privacy, da conservare fino alla conclusione della frequenza.

Page 25: PIANO TRIENNALE...Scuola Secondaria di primo grado b. Schede progetti proposti 4 1. IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Il regolamento dell’Autonomia scolastica (D.P.R. n. 275 del 9

25

e. FABBISOGNO DI ORGANICO E DI INFRASTRUTTURE

e.1 POSTI COMUNI E DI SOSTEGNO

SCUOLA DELL’INFANZIA E SCUOLA PRIMARIA

annualità POSTO POSTO DI MOTIVAZIONE

COMUNE SOSTEGNO

SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO

CLASSE DI

CONCORSO/SOSTEGNO

a.s.

2016/2017

a.s.

2017/2018

a.s.

2018/2019

MOTIVAZIONE

LETTERE 13 + 9 ore 13 + 9 ore 13 + 9 ore

MATEMATICA 8 + 9 ore 8 + 9 ore 8 + 9 ore

INGLESE 2 + 15 ore 2 + 15 ore 2 + 15 ore

SPAGNOLO 1 + 12 ore 1 + 12 ore 1 + 12 ore

FRANCESE 4 ore 4 ore 4 ore

ARTE 2 2 2

TECNOLOGIA 2 2 2

MUSICA 2 2 2

MOTORIA 2 2 2

SOSTEGNO 5 6 6

e.2 POSTI NELL’ORGANICO DELL’AUTONOMIA

Tipologia

n. docenti Motivazione

POSTO COMUNE PRIMARIA 4

4 docenti per potenziamento

linguistico e laboratoriale;

A032 1 Potenziamento linguistico e laboratoriale

A345 1

Scuola dell’infanzia a.s. 2016/2017 8 1

a.s. 2017/2018 8 1

a.s. 2018/2019 8 1

Scuola primaria a.s. 2016/2017 49 6

a.s. 2017/2018 49 6

a.s. 2018/2019 49 6

Page 26: PIANO TRIENNALE...Scuola Secondaria di primo grado b. Schede progetti proposti 4 1. IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Il regolamento dell’Autonomia scolastica (D.P.R. n. 275 del 9

26

Tabella progetti nell’organico dell’autonomia

SCUOLA PRIMARIA Sostituzione semi esonero collaboratore vicario Supporto per lo svolgimento delle attività di: alfabetizzazione alunni N.A.I. potenziamento linguistico educazione psicomotoria proposte di gruppi laboratoriali potenziamento utilizzo nuove tecnologie Attività disciplinare su un gruppo classe

SCUOLA SECONDARIA Supporto per alunni con B.E.S. Formazione alunni per il K.E.T. Supporto linguistico alle classi Potenziamento classe seconda di Castel Rozzone Attività disciplinare su due classi ad Arcene e a Castel Rozzone

e.3 POSTI PER IL PERSONALE AMMINISTRATIVO E AUSILIARIO, NEL RISPETTO DEI

LIMITI E DEI PARAMETRI COME RIPORTATI NEL COMMA 14 ART. 1 L. 107/2015

Tipologia n. addetti

Assistente amministrativo 5 + 1 DSGA

Collaboratore scolastico 21 Lavoratori Socialmente Utili Nel caso di mantenimento di 19 collaboratori

scolastici, sarà necessario il completamento dell’attività lavorativa con figure di L.S.U. per equilibrare le situazioni di invalidità e di L.104/92 presenti.

e.4 FABBISOGNO DI ATTREZZATURE E INFRASTRUTTURE E MATERIALI

Lavagne interattive Multimediali

Favorire il processo di digitalizzazione delle scuole, sviluppare l’innovazione didattica. Offrire agli alunni uno spazio tecnologico adeguato allo sviluppo di conoscenze e competenze digitali e, ai docenti, una formazione adeguata

Enti locali Piano di miglioramento nazionale per la dematerializzazione (M.I.U.R.) PON – fondi europei

Computer Portatili

Tablet

Software didattico

Potenziamento rete WI-FI

Sportello segreteria digitale

Permettere il processo di dematerializzazione e migliorare il servizio offerto alle famiglie e al territorio.

Infrastruttura/ attrezzatura

Motivazione Fonti di finanziamento

Page 27: PIANO TRIENNALE...Scuola Secondaria di primo grado b. Schede progetti proposti 4 1. IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Il regolamento dell’Autonomia scolastica (D.P.R. n. 275 del 9

27

4. PROGRAMMAZIONE DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE

ATTIVITÀ FORMATIVA FIGURE COINVOLTE PRIORITÀ STRATEGICA CORRELATA

UTILIZZO DELLE NUOVE TECNOLOGIE

DOCENTI e A.T.A. AMBIENTE DI APPRENDIMENTO E ORGANIZZAZIONE DELLA SCUOLA

CYBERBULISMO DOCENTI

DIDATTICA INCLUSIVA DOCENTI

INDICAZIONI NAZIONALI DOCENTI CURRICOLO, PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE DIDATTICA DELLE DISCIPLINE DOCENTI

GESTIONE RAPPORTI CON LE FAMIGLIE

DOCENTI e GENITORI INTEGRAZIONE COL TERRITORIO E RAPPORTI CON LE FAMIGLIE; ORIENTAMENTO STRATEGICO ORIENTAMENTO E RAPPORTI

CON LE SCUOLE SECONDARIE DI II GRADO DEL TERITORIO

DOCENTI e GENITORI

COMPETENZE DI LINGUA STRANIERA

DOCENTI APPROFONDIMENTO E SVILUPPO DELLA LINGUA INGLESE NEI DIVERSI LIVELLI DEL QUADRO EUROPEO DELLE COMPETENZE

DIDATTICA PER COMPETENZE, INNOVAZIONE

METODOLOGICA

DOCENTI AZIONE FORMATIVA DI BASE: INTEGRAZIONE TRA DISCIPLINE E COMPETENZE

DIDATTICA PER COMPETENZE, INNOVAZIONE

METODOLOGICA

DOCENTI E FIGURE DI SISTEMA

ELABORAZIONE DEL CURRICOLO VERTICALE DELLE COMPETENZE

VALUTAZIONE E MIGLIORAMENTO

DOCENTI, FIGURE DI SISTEMA

LETTURA DATI INVALSI, RAV, PDM

Le attività formative saranno realizzate da diversi soggetti: CTI- Centro territoriale per

l’inclusione di Casirate d’Adda, le scuole polo dell’Ambito5, l’istituto comprensivo di Arcene.

Page 28: PIANO TRIENNALE...Scuola Secondaria di primo grado b. Schede progetti proposti 4 1. IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Il regolamento dell’Autonomia scolastica (D.P.R. n. 275 del 9

28

5. L’INCLUSIONE – BISOGNI EDUCATIVI SPECIALI Tra i principi fondamentali delle finalità educative della nostra scuola, un posto particolare è attribuito

al riconoscimento della diversità, in tutti i suoi aspetti, come una risorsa capace di arricchire e far meglio

interagire le variabili del sistema educativo.

In particolare crediamo in un’azione sinergica di tutta la scuola e vogliamo promuovere una stretta

collaborazione di tutte le sue componenti al fine di suggerire percorsi di integrazione che consentano una

comprensione delle proprie e delle altrui diversità e favoriscano un atteggiamento di apertura e

disponibilità nei confronti degli altri.

Finalità

Le finalità principali dell’inserimento sono l’accoglienza e l’integrazione dell’alunno

attraverso un percorso personalizzato mirato:

promuovere il massimo dell’autonomia personale e sociale

all’acquisizione di competenze ed abilità

alla realizzazione del progetto di vita

Modalità di intervento

Gli interventi per l’integrazione seguono queste linee:

la condivisione del progetto di vita sull’alunno con la famiglia, la Neuropsichiatria

infantile o i terapisti privati e le agenzie educative del territorio che concorrono alla

sua realizzazione

progettazione ed attuazione di attività sia in classe che con gruppi di compagni

dell’intera comunità scolastica per favorire l’integrazione

il coinvolgimento di tutte le risorse disponibili, presenti sul territorio per l’attuazione

di percorsi per arricchire e completare l’offerta formativa

Sono improntati:

sulla convinzione che il sostegno è indirizzato allo sviluppo di un’autonomia

personale, di abilità logiche e linguistiche, oltre che al raggiungimento di competenze

di vita, spendibili nel contesto sociale di appartenenza

sulla convinzione che la motivazione è un elemento essenziale e di conseguenza il

progetto non è improntato sulle lacune conoscitive, ma sull’individuo, privilegiando

le attività formative volte a soddisfare i bisogni profondi di acquisizione della

coscienza di sé, di costruzione di una propria identità e di rapporti relazionali

positivi con gli altri e la società.

BES

- A

LUN

NI D

IVER

SAM

ENTE

AB

ILI

Page 29: PIANO TRIENNALE...Scuola Secondaria di primo grado b. Schede progetti proposti 4 1. IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Il regolamento dell’Autonomia scolastica (D.P.R. n. 275 del 9

29

L’accoglienza e l’accompagnamento della famiglia

Nel momento in cui un bambino inizia un percorso scolastico si avvia un incontro che va

oltre la concretezza dello scambio tra insegnante e bambino: si produce un incontro tra due

realtà, la famiglia e la scuola, ognuno caratterizzato da specifiche regole e particolari

modalità di funzionamento.

Questa relazione ha inizio all’atto dell’iscrizione, quando avviene, da parte della scuola una

presa in carico dell’alunno, dando inizio alla conoscenza e alla collaborazione reciproca.

Come primo momento di conoscenza:

all’atto dell’iscrizione presentazione dei dati anagrafici e della certificazione

il Dirigente scolastico conosce la famiglia e i suoi bisogni attraverso un primo

colloquio informativo

in base alle esigenze rilevate le insegnanti e il Dirigente scolastico concordano

l’eventualità di un percorso di conoscenza prima dell’ingresso nella scuola, per

svolgere osservazioni, valutare il bisogno di ausili e realizzare una prima ipotesi di

progetto.

i primi giorni di frequenza scolastica gli insegnanti incontrano le famiglie per

raccogliere la storia del bambino, i bisogni e le aspettative della famiglia.

Durante la frequenza scolastica la famiglia è parte integrante nella stesura del progetto

educativo e verrà coinvolta, in momenti prestabiliti e calendarizzati, nelle fasi di

progettazione, verifica e orientamento.

Il bambino è parte centrale di una rete di relazione, che vede coinvolti non sono solo

famiglia e scuola, ma anche figure professionali esterne, quali specialisti, educatori

professionali, assistenti sociali.

Gli incontri tra scuola, famiglia e specialisti sono occasioni importanti per testimoniare il

processo di crescita dell’alunno e accompagnare la famiglia verso possibili e sostenibili

Le risorse professionali

Le figure che operano a favore dell’integrazione sono:

il Dirigente scolastico

il responsabile dell’ufficio alunni: raccolta dei primi dati, archiviazione dei documenti

le funzioni strumentali per i diversamente abili: docenti dei vari ordini di scuola

incaricati di formare i docenti non specializzati e di coordinare le buone prassi

necessarie ad un’azione efficace a favore dell’integrazione

L’Equipe pedagogica e il Consiglio di Classe: formati da tutti docenti delle classi

coinvolte l’assistente educatore (dove previsto).Tra questi, per favorire

l’integrazione, è prevista la figura dell’insegnante di sostegno che mette in atto le

strategie didattiche idonee a raggiungere gli obiettivi individualizzati, stabiliti in

accordo con il team dei docenti o il Consiglio di Classe, condivisi con la famiglia e

l’equipe dei terapisti della N.P.I. o privati.

BES

- A

LUN

NI D

IVER

SAM

ENTE

AB

ILI

Page 30: PIANO TRIENNALE...Scuola Secondaria di primo grado b. Schede progetti proposti 4 1. IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Il regolamento dell’Autonomia scolastica (D.P.R. n. 275 del 9

30

Individuazione dei B.E.S.

L’offerta formativa dell’Istituto si focalizza sulla valorizzazione delle potenzialità di ciascun alunno

considerando i fattori di contesto personali ed ambientali. Ciò al fine di rendere il percorso

scolastico esperienza inclusiva per ciascuno, nel rispetto e nella valorizzazione delle condizioni

personali, all’interno della classe e/o del gruppo di appartenenza. In tale ottica, quindi,

specifica attenzione è riservata:

agli studenti e alle studentesse con Diagnosi Funzionale e Certificazione rilasciata ai sensi

della Legge 104/92. Per questi studenti viene predisposta una programmazione

individualizzata (differenziata o su obiettivi minimi curricolari), che viene mediata dalla

presenza del docente di sostegno, declinata nell’apposito Piano Educativo Individualizzato

(PEI) e in rete con i soggetti operanti sul territorio sulla base della Legge 328/2000;

agli studenti e alle studentesse con certificazione di Disturbo Specifico di Apprendimento

(DSA). Per questi studenti si prevede la personalizzazione dei tempi e delle modalità di

apprendimento attraverso un Piano Didattico Personalizzato (PDP) nel quale,

coerentemente con quanto previsto dalla Legge 170/2010, dal Decreto Ministeriale

5669/2011 e dalle annesse Linee guida, sono definite le strategie metodologiche e

didattiche, la messa in atto delle misure dispensative, di azioni compensative e di appositi

criteri di valutazione degli apprendimenti;

agli studenti e alle studentesse in situazione di difficoltà o svantaggio socio-economico,

linguistico e culturale, anche transitorio o momentaneo. In tal caso, sulla base delle

indicazioni dell’apposita Direttiva Ministeriale 27/12/2012 e della Circolare Ministeriale

8/2013, il consiglio di classe elabora, se necessario, un Piano Educativo Personalizzato (PEP)

per definire, monitorare e documentare idonee strategie di intervento, criteri di valutazione

degli apprendimenti e relativi livelli di competenza attesi in uscita per il periodo di

definizione del PEP (cfr. Linee orientative circ_ATBG_MIUR 18-09-12).

Il quadro normativo

La Direttiva MIUR del 27 dicembre 2012, seguita dalla C/M n8 del 6/3/13, introduce il concetto

di BES, Bisogni Educativi Speciali: "Il concetto di BES è una macrocategoria, che comprende

dentro di sé tutte le possibili difficoltà educative ed apprenditive degli alunni, sia le situazioni

considerate tradizionalmente disabilità mentali..., sia quelle di deficit in specifici apprendimenti

clinicamente significative(...). Tutte queste situazioni sono diversissime tra loro, ma nella loro

clamorosa diversità c'è un dato che le avvicina e che le rende uguali nel loro diritto a ricevere

un'attenzione educativo-didattica sufficientemente individualizzata ed efficace" (D. Ianes). La

categoria dei B.E.S., “sollecita delle precise azioni psicopedagogiche affinché davvero si possa

mettere in atto l'inclusione: garanzia per poter partecipare alla vita scolastica e di raggiungere il

massimo possibile in termini di apprendimento e partecipazione.

Se assumiamo per concetto di salute, quello che viene veicolato dalla O.M.S, la salute è piena

realizzazione delle proprie potenzialità, ciò chiama in causa molteplici dimensioni: culturale,

sociale, economica, religiosa...". Il concetto di B.E.S. pone l'attenzione sul funzionamento

effettivo dell'individuo e sull'intreccio dei fattori che lo determinano.

Azioni a favore dell’inclusione

L'Equipe pedagogica o il Consiglio di Classe individuano le strategie inclusive più idonee al fine di

accompagnare l'alunno nel suo percorso di apprendimento.

BIS

OG

NI E

DU

CA

TIV

I SP

ECIA

LI

Page 31: PIANO TRIENNALE...Scuola Secondaria di primo grado b. Schede progetti proposti 4 1. IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Il regolamento dell’Autonomia scolastica (D.P.R. n. 275 del 9

31

Aree per l’intervento individualizzato

Comprensione della lingua orale

Comprensione della lingua scritta

Produzione della lingua orale

Produzione della lingua scritta

Conoscenza della struttura della lingua

Accoglienza e inserimento a scuola

"Una molteplicità di culture e di lingue sono entrate nella scuola. L'intercultura è già oggi

il modello che permette a tutti i bambini e ragazzi il riconoscimento reciproco e

dell'identità di ciascuno." (Indicazioni Nazionali 2012).

Il nostro Istituto predispone le seguenti attività a favore dell’accoglienza dei minori

stranieri:

individuazione della classe e sezione in cui inserire l’alunno in base alle

informazioni, relative all’età anagrafica dell’alunno e alla scolarità pregressa,

raccolte durante il primo colloquio di conoscenza con la famiglia

svolgimento di altri aspetti organizzativi/burocratici

collaborazione con lo “ Sportello minori stranieri a scuola “

attività preparatorie per la classe

inserimento iniziale

rilevazione del comportamento linguistico e relazionale

rilevazione degli apprendimenti

intervento individualizzato

alfabetizzazione culturale che comprende aspetti educativo-didattici riferiti

Formulazione dell’ipotesi operativa

L’ipotesi operativa prevede momenti di lavoro all’interno della classe e individualizzati;

sono create le condizioni per realizzare un lavoro personalizzato per favorire la

partecipazione dell’alunno alle attività della classe.

Risorse organizzative

La funzione strumentale preposta all'integrazione e all’alfabetizzazione degli alunni

stranieri fa fronte all'inserimento degli alunni minori stranieri, coordinando e

ottimizzando i vari interventi. Scopo primario è la promozione del dialogo, la convivenza e

la valorizzazione positiva delle differenze culturali. ALF

AB

ETIZ

ZAZI

ON

E A

LUN

NI S

TRA

NIE

RI

Page 32: PIANO TRIENNALE...Scuola Secondaria di primo grado b. Schede progetti proposti 4 1. IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Il regolamento dell’Autonomia scolastica (D.P.R. n. 275 del 9

32

6. IL CURRICOLO D’ISTITUTO – premessa

Nella Gazzetta ufficiale n. 30 del 5 febbraio 2013 sono state pubblicate le nuove Indicazioni nazionali per il

curricolo della scuola dell'infanzia e del primo ciclo di istruzione (D.M. n. 254 del 16 novembre 2012).

Le Indicazioni stabiliscono conoscenze, abilità e competenze che gli studenti devono acquisire a conclusione

della scuola dell'infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo grado. Si tratta di un unico

documento che consente a tutte le scuole di organizzare le attività educative e didattiche per conseguire

l'insieme delle competenze fondamentali.

“Il curricolo di istituto è espressione della libertà d’insegnamento e dell’autonomia scolastica e, al tempo

stesso, esplicita le scelte della comunità scolastica e l’identità dell’istituto. La costruzione del curricolo è il

processo attraverso il quale si sviluppano e organizzano la ricerca e l’innovazione educativa. Ogni scuola

predispone il curricolo all’interno del Piano dell’offerta formativa con riferimento al profilo dello studente

al termine del primo ciclo di istruzione, ai traguardi per lo sviluppo delle competenze, agli obiettivi di

apprendimento specifici per ogni disciplina. A partire dal curricolo di istituto, i docenti individuano le

esperienze di apprendimento più efficaci, le scelte didattiche più significative, le strategie più idonee, con

attenzione all’integrazione fra le discipline e alla loro possibile aggregazione in aree, così come indicato dal

Regolamento dell’autonomia scolastica, che affida questo compito alle istituzioni scolastiche.” (Indicazioni

nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo d’istruzione, 2012).

L'approfondimento dei contenuti e della struttura del Curricolo sono consultabili nell'Appendice al numero

10.

Page 33: PIANO TRIENNALE...Scuola Secondaria di primo grado b. Schede progetti proposti 4 1. IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Il regolamento dell’Autonomia scolastica (D.P.R. n. 275 del 9

33

7. LA VALUTAZIONE

VALUTAZIONE FORMATIVA

VALUTAZIONE DELL'ATTIVITA

DIDATTICA

VALUTAZIONE DELL'ISTITUTO

AUTOVALUTAZIONE

Page 34: PIANO TRIENNALE...Scuola Secondaria di primo grado b. Schede progetti proposti 4 1. IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Il regolamento dell’Autonomia scolastica (D.P.R. n. 275 del 9

34

a. LA VALUTAZIONE NEI TRE ORDINI DI SCUOLA

La valutazione è il processo che porta la Scuola a:

conoscere i punti di partenza su cui costruire ed il percorso formativo costituito da obiettivi

educativi e di obiettivi di apprendimento, cioè conoscenze e abilità da conquistare

conoscere lo sviluppo affettivo/relazionale dell’alunno

riconoscere le difficoltà riscontrate nel percorso educativo per attuare eventuali interventi

compensativi

verificare gli apprendimenti di ogni alunno in vista di una valutazione formativa che lo guidi a

costruire un’equilibrata immagine di sé

verificare la qualità del servizio proposto al territorio

Per assolvere questo compito, nei tre ordini di scuola, la valutazione avviene su tre livelli:

La valutazione del percorso formativo avviene sia all’inizio dell’anno scolastico, per un’analisi iniziale del

singolo alunno e della classe/sezione, sia in itinere per cogliere l’evoluzione formativa dell’alunno e per

adeguare l’intervento didattico ai suoi bisogni formativi.

Nella Scuola dell’Infanzia la valutazione avviene quasi esclusivamente attraverso l’osservazione.

Tale valutazione ha luogo sia all’inizio dell’anno scolastico, per raccogliere informazioni sulla situazione

iniziale, sia in itinere, secondo quanto previsto nei tre ordini di scuola, in modo da adeguare la proposta

didattica al percorso d'apprendimento del singolo alunno e della classe.

1. Valutazione del percorso formativo degli alunni attraverso:

osservazioni mirate e sistematiche per raccogliere informazioni sui processi di maturazione e

di apprendimento, sulle loro modalità e sui tempi

esercitazioni pratiche, interrogazioni, colloqui o elaborazioni libere

prove oggettive

test standardizzati

2. Valutazione periodica dell’attività didattica attraverso

rilevamento della situazione iniziale

verifiche degli obiettivi specifici intermedi e finali

verifiche delle strategie utilizzate, valutando la congruenza tra finalità e competenze

acquisite per un costante adeguamento alla realtà-classe

analisi delle difficoltà emerse per definire percorsi personalizzati

Page 35: PIANO TRIENNALE...Scuola Secondaria di primo grado b. Schede progetti proposti 4 1. IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Il regolamento dell’Autonomia scolastica (D.P.R. n. 275 del 9

35

Risultati delle prove INVALSI:lettura e analisi della Funzione strumentale con la Commissione Valutazione.

Valutazione dei risultati conseguiti nell’Istituzione scolastica attraverso

somministrazione, alle classi destinatarie, degli strumenti che l’Istituto Nazionale per la

Valutazione del Sistema di Istruzione utilizza con le scuole di tutto il territorio nazionale

(Prove INVALSI)

Page 36: PIANO TRIENNALE...Scuola Secondaria di primo grado b. Schede progetti proposti 4 1. IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Il regolamento dell’Autonomia scolastica (D.P.R. n. 275 del 9

36

b. LA VALUTAZIONE FORMATIVA DELL’ALUNNO

"La valutazione precede, accompagna e segue i percorsi curricolari. Attiva le azioni da intraprendere, regola

quelle avviate, promuove il bilancio critico su quelle condotte a termine. Assume una preminente funzione

formativa, di accompagnamento nei processi di apprendimento e di stimolo al miglioramento continuo."

(Indicazioni Nazionali per il curricolo 2012)

NELLA SCUOLA DELL'INFANZIA

La valutazione formativa e culturale è comunicata ai genitori tramite i colloqui individuali con l’intento di

condividere e commentare il PROFILO DELL’ALUNNO, compilato e consegnato dalle insegnanti alla fine di

ogni anno scolastico. Il documento in questione è uno strumento funzionale al racconto dell’esperienza

scolastica di ciascun bambino, dei suoi interessi, delle sue conquiste, delle sue relazioni e dei percorsi

compiuti. Il fascicolo si articola in tre parti:

1. Rilevazione della capacità di relazionarsi con gli altri e con la realtà di fronte alle esperienze

proposte

2. Rilevazione delle modalità con le quali il bambino usa le competenze relative ai seguenti indicatori:

3 anni: il bambino autonomo

4 anni: il bambino consapevole

5 anni: il bambino in relazione

Tale valutazione è espressa con tre livelli:

spontaneamente

su sollecitazione

solo in determinate situazioni

3. Valutazione discorsiva dei processi formativi rispetto a:

conquista dell’autonomia

sviluppo delle competenze

maturazione dell’identità

Page 37: PIANO TRIENNALE...Scuola Secondaria di primo grado b. Schede progetti proposti 4 1. IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Il regolamento dell’Autonomia scolastica (D.P.R. n. 275 del 9

37

NELLA SCUOLA PRIMARIA E NELLA SCUOLA SECONDARIA

DI PRIMO GRADO

La valutazione formativa e culturale dell’alunno è comunicata ai genitori durante i colloqui individuali e con

il documento di valutazione consegnato al termine di ogni quadrimestre.

Esso si articola in due quadri:

1. LA RILEVAZIONE DEGLI APPRENDIMENTI nelle singole discipline riguarda:

la misurazione della padronanza di abilità operative, di conoscenze e di linguaggi

la valutazione dello sviluppo delle competenze

la valutazione dei progressi compiuti rispetto alla situazione di partenza in relazione all’interesse e

all’impegno

Il Collegio Docenti ha deliberato che la scala di misurazione delle abilità e delle conoscenze va nella Scuola

Primaria dal 5 al 10; nella scuola Secondaria dal 4 al 10.

Per gli alunni che seguono percorsi individualizzati, la valutazione, seguendo i criteri sopra elencati, fa

riferimento agli obiettivi individualizzati del percorso proposto dagli insegnanti di classe e a sostegno. Perciò,

per tali alunni il documento di valutazione è integrato da una griglia personalizzata, adeguatamente

informativa rispetto ai livelli raggiunti.

2. VALUTAZIONE DEI PROCESSI FORMATIVI elaborata dai docenti che operano nella classe e che riguarda:

la partecipazione alla convivenza scolastica, ovvero la disponibilità a relazionarsi e a collaborare,

l’atteggiamento verso le richieste della Scuola, il rispetto delle persone e delle regole (sia per la

Scuola Secondaria di primo grado che per la Scuola Primaria la valutazione del comportamento è

espressa con giudizio sintetico)

l’autonomia, ovvero la capacità di organizzare il proprio materiale, l’impegno nel lavoro

personale, la capacità di condurre un lavoro e la maturazione del senso di responsabilità

l’alfabetizzazione culturale, ovvero l’informazione sulle modalità di apprendimento,

l’acquisizione del metodo di studio, lo sviluppo delle capacità logiche e lo sviluppo delle

competenze comunicative ed espressive

Al termine dell’anno scolastico i docenti che operano nella classe, in sede di scrutinio, effettuano una

valutazione complessiva per ogni alunno e ne decidono il passaggio alla classe successiva o al successivo

ordine di scuola.

In allegato i documenti approvati in Collegio Docenti in merito alla valutazione relativi alla Scuola Primaria e

Secondaria di primo grado:

- criteri per la valutazione delle discipline;

Page 38: PIANO TRIENNALE...Scuola Secondaria di primo grado b. Schede progetti proposti 4 1. IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Il regolamento dell’Autonomia scolastica (D.P.R. n. 275 del 9

38

- tabella per la valutazione del comportamento;

- criteri di ammissione alla classe successiva e all'Esame a conclusione del primo ciclo di istruzione.

Page 39: PIANO TRIENNALE...Scuola Secondaria di primo grado b. Schede progetti proposti 4 1. IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Il regolamento dell’Autonomia scolastica (D.P.R. n. 275 del 9

39

c. LA VALUTAZIONE PERIODICA DELL’ATTIVITÀ DIDATTICA

È il momento della verifica e della predisposizione in itinere dello svolgimento del progetto educativo

elaborato all’inizio dell’anno per ogni classe sezione.

Si svolge su due livelli:

Secondo tale valutazione, si attuano, se necessarie, modifiche del percorso formativo per adeguarlo alle

necessità e all’evolversi della situazione degli alunni.

d. LA VALUTAZIONE DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA

Questa valutazione avviene con prove standardizzate adottate a livello nazionale attraverso l’Istituto

Nazionale per la Valutazione del Sistema di Istruzione (INVALSI) e si attua su due livelli:

Le prove INVALSI vengono somministrate alle classi seconde e quinte della Scuola Primaria e alla classe terza della

Scuola Secondaria di primo grado. In particolare, l'articolo 4 del decreto legislativo n. 62/2017 conferma la presenza

della prova d'italiano e matematica nelle classi seconda e quinta della Primaria e introduce, solo nella classe quinta,

una prova di inglese sulle abilità di comprensione e uso della lingua, coerente con il QCER, Quadro Comune Europeo

di Riferimento delle lingue (comma 4). La prova INVALSI di inglese per l'ultimo anno della scuola primaria è finalizzata

ad accertare il livello di ogni alunna e alunno rispetto alle abilità di comprensione di un testo letto o ascoltato e di

uso della lingua, coerente con il QCER.

L'articolo 7 del decreto legislativo n. 62/2017 prevede importanti novità per le prove INVALSI a conclusione del

primo ciclo d'istruzione. Le prove non sono più parte integrante dell' esame di Stato, ma rappresentano un momento

distinto del processo valutativo conclusivo del primo ciclo di istruzione. Esse riguardano italiano, matematica e

inglese e fanno riferimento ai traguardi di sviluppo delle competenze previsti dalle Indicazioni nazionali per il

curricolo. Le prove INVALSI si svolgono entro il mese di aprile di ciascun anno scolastico (comma 4) e sono

somministrate mediante computer (comma 1). La partecipazione alle prove INVALSI è un requisito indispensabile

per l'ammissione all'esame di Stato conclusivo del primo ciclo d'istruzione;

Per quanto riguarda l'inglese, l'INVALSI accerta, in coerenza con i traguardi fissati dalle Indicazioni nazionali per il

curricolo i livelli di apprendimento attraverso la somministrazione di prove centrate sulle abilità di comprensione e

uso della lingua, coerenti con il QCER (comma 3).

individuale, vale a dire da parte del singolo docente

équipe pedagogica (Infanzia/Primaria) o di Consiglio di classe (Secondaria) in incontri periodici

fissati all’inizio dell’anno scolastico con il calendario delle restanti attività collegiali

quello dell’efficacia dell’insegnamento dell’efficienza dell’organizzazione scolastica

Page 40: PIANO TRIENNALE...Scuola Secondaria di primo grado b. Schede progetti proposti 4 1. IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Il regolamento dell’Autonomia scolastica (D.P.R. n. 275 del 9

40

e. AUTOVALUTAZIONE E ATTO DI INDIRIZZO

Dall'a.s. 2014-15 si è avviato con il Sistema nazionale di valutazione il percorso di autovalutazione di

tutti gli istituti scolastici con l'elaborazione del RAV (Rapporto di Autovalutazione) pubblicato nel

sito MIUR (Ministero dell'Istruzione dell'Università e Ricerca in "Scuola in chiaro").

Di seguito si riporta la parte conclusiva del RAV che comprende l'individuazione delle priorità, dei

traguardi e degli obiettivi di processo individuati (pubblicazione a.s. 2014/2015 e aggiornamento 2016

/2017) e l’atto di indirizzo del dirigente scolastico.

Priorità e Traguardi

ESITI DEGLI STUDENTI DESCRIZIONE DELLA PRIORITA' (max 150 caratteri spazi inclusi)

DESCRIZIONE DEL TRAGUARDO (max 150

caratteri spazi inclusi)

Risultati scolastici

Risultati nelle prove standardizzate nazionali

Ridurre la variabilità dei punteggi tra le classi.

Migliorare i risultati in matematica in alcune classi seconde e quinte.

Ridurre la variabilità di punteggio dentro le classi.

Aumentare in Matematica, la % a livello 5 nelle classi seconde e quinte e abbassare la % a livello1 nelle classi seconde e terze.

Competenze chiave europee Sviluppare le competenze sociali e civiche: rispettare le regole, creare rapporti positivi con gli altri, ampliare il senso di responsabilità.

Monitorare gli indicatori delle competenze sociali e civiche individuati; creare strumenti specifici per valutare i livelli raggiunti.

Sviluppare le competenze per indagare, interpretare e trasformare la realtà. Promuovere le competenze digitali e un utilizzo efficace delle TIC.

Migliorare l'ambiente di apprendimento: spazi laboratoriali, flessibilità spazi e orari, innovazione. Integrare le TIC nel lavoro d'aula quotidiano.

Risultati a distanza

Motivare la scelta delle priorità sulla base dei risultati dell'autovalutazione (max 1500 caratteri spazi

inclusi)

Nell'area dei Risultati nelle prove standardizzate nazionali, in Matematica, si rileva uno sbilanciamento verso le

fasce basse. E'perciò necessario supportare le diverse situazioni dove sono state individuate le difficoltà, con

Page 41: PIANO TRIENNALE...Scuola Secondaria di primo grado b. Schede progetti proposti 4 1. IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Il regolamento dell’Autonomia scolastica (D.P.R. n. 275 del 9

41

azioni specifiche, lavorando sulladidattica di base e inserendo forme innovative per sostenere il coinvolgimento e

la motivazione di docenti e di alunni. Le priorità individuate per l'area delle Competenze si collegano ai processi

relativi alle pratiche educative e didattiche della scuola, ritenute di alto livello di importanza: in particolare, i

traguardi delineati nel lungo periodo, permetteranno di migliorare il processo di costruzione del curricolo e i

percorsi di progettazione e di valutazione della scuola che presentano diverse criticità. Si è inoltre ritenuto

opportuno inserire lo sviluppo delle competenze digitali, perché è stato attivato un processo di miglioramento

nell'utilizzo di questi strumenti da parte dei docenti e degli alunni.

Obiettivi di processo

AREA DI PROCESSO DESCRIZIONE DELL'OBIETTIVO DI PROCESSO (max 150 caratteri

spazi inclusi)

Curricolo, progettazione e valutazione Monitorare e revisionare le scelte progettuali attuate: rendicontare i percorsi e i risultati per attivare miglioramenti e/o cambiamenti.

Promuovere la condivisione e lo scambio di buone pratiche didattiche attraverso la riorganizzazione delle attività dei docenti nei gruppi di lavoro.

Approfondire la progettazione per la creazione dei gruppi classe al fine di garantire maggiore omogeneità tra i gruppi formati.

Ambiente di apprendimento Migliorare gli spazi laboratoriali esistenti e incrementare le dotazioni tecnologiche e digitali di Istituto.

Aggiornare e formare il personale docente in merito alla prevenzione del bullismo e alla valutazione per competenze.

Stabilire criteri comuni ai diversi ordini di scuola, per l'articolazione e la flessibilità degli orari e delle modalità di utilizzo degli spazi.

Condividere e rispettare le regole di comportamento di tutte le componenti scolastiche.

Inclusione e differenziazione

Continuita' e orientamento

Orientamento strategico e organizzazione della scuola

Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane

Page 42: PIANO TRIENNALE...Scuola Secondaria di primo grado b. Schede progetti proposti 4 1. IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Il regolamento dell’Autonomia scolastica (D.P.R. n. 275 del 9

42

Indicare in che modo gli obiettivi di processo possono contribuire al raggiungimento delle priorità (max 1500 caratteri spazi inclusi)

Gli obiettivi proposti possono favorire un lavoro concreto, coerente con il Curricolo di scuola. La condivisione di materiali didattici e di procedure per la gestione delle attività (buone pratiche) e la creazione di strumenti standardizzati per la valutazione degli apprendimenti e per la certificazione delle competenze, rappresentano il punto di partenza per il miglioramento generale degli apprendimenti, nonché la riduzione del divario tra classi e all'interno delle stesse. Il filo che unisce gli obiettivi di processo al raggiungimento delle priorità evidenziate, è costituito dalla necessità di creare un ambiente di apprendimento per lo sviluppo delle competenze degli studenti e per il miglioramento dei risultati scolastici. Gli elementi che concorrono per la loro realizzazione sono molteplici ed investono ruoli, persone, relazioni all'interno e all'esterno della scuola. Per questo gli obiettivi di processo riguardano interventi a più livelli che coinvolgano tutti gli stakeholder che fanno capo all'istituto comprensivo; interventi che si differenziano anche per le modalità di lavoro che investono sia la didattica sia l'organizzazione e la gestione della scuola stessa.

Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie

Migliorare la conoscenza delle proposte delle reti territoriali per promuovere la partecipazione di più docenti alle attività.

Aggiornare e formare il personale ATA per un corretto supporto nella comunicazione e nelle azioni con docenti, genitori, Dirigente e territorio.

Coordinare le proposte territoriali di associazioni e comitati per un migliore coinvolgimento nella realizzazione dell'offerta formativa della scuola.

Monitorare il grado di partecipazione delle famiglie alle attività della scuola, per modificare e/o promuovere altre proposte.

Page 43: PIANO TRIENNALE...Scuola Secondaria di primo grado b. Schede progetti proposti 4 1. IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Il regolamento dell’Autonomia scolastica (D.P.R. n. 275 del 9

43

ISTITUTO COMPRENSIVO “C. CONSONNI” ARCENE SCUOLA DELL’INFANZIA DI LURANO - SCUOLE PRIMARIE DI ARCENE, CASTEL ROZZONE, LURANO, POGNANO

SCUOLE SECONDARIE DI I GRADO DI ARCENE, CASTEL ROZZONE, LURANO

Via Papa Giovanni XXIII n. 4 - 24040 ARCENE (BG) - Tel. 035.878147 Fax 035.4193717

E-mail [email protected] pec . [email protected] - C.F. n. 93024390168

www.icarcene.it

prot.n.6399/A19 Arcene, 27 ottobre 2016

Al Collegio dei Docenti

p.c Al Consiglio d’istituto

Agli Enti territoriali locali

Alla componente Genitori

Al D.S.G.A.

All'albo della scuola e sul sito

web

ATTO DI INDIRIZZO DEL DIRIGENTE SCOLASTICO PER LA PREDISPOSIZIONE DEL PIANO

TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA EX ART.1 COMMA 14, LEGGE N°107

DEL13/07/2015.

IL DIRIGENTE SCOLASTICO

VISTA la Legge n. 59 DEL 1997, che ha introdotto l’autonomia delle istituzioni scolastiche e la

dirigenza;

VISTO il DPR 275/1999, che disciplina l’autonomia scolastica;

VISTA la Legge n. 107 del 2015, che ha ricodificato l’art. 3 del DPR 275/1999;

VISTO il D.L.vo 165 del 2001 e ss.mm. ed integrazioni

EMANA IL SEGUENTE ATTO DI INDIRIZZO

CONSIDERATO CHE

le innovazioni introdotte dalla Legge n. 107 del 2015, mirano alla valorizzazione dell’autonomia scolastica che trova il suo momento più importante nella definizione e attuazione del Piano dell’offerta formativa triennale

le innovazioni introdotte dalla Legge n. 107 del 2015 prevedono che le istituzioni scolastiche, con la partecipazione di tutti gli organi di governo, dovranno provvedere alla definizione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa per il triennio 2016-17, 2017-18, 2018-19

RISCONTRATO CHE

gli indirizzi del Piano vengono definiti dal Dirigente scolastico che, in proposito, attiva rapporti con i soggetti istituzionali del territorio e valuta eventuali proposte delle rappresentanze sociali; il collegio dei docenti lo elabora; il consiglio di istituto lo approva

il piano può essere rivisto annualmente entro ottobre.

per la realizzazione degli obiettivi inclusi nel piano le istituzioni scolastiche si possono avvalere dell’organico dell’autonomia.

Page 44: PIANO TRIENNALE...Scuola Secondaria di primo grado b. Schede progetti proposti 4 1. IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Il regolamento dell’Autonomia scolastica (D.P.R. n. 275 del 9

44

VALUTATE

prioritarie le esigenze formative individuate a seguito della lettura comparata del RAV, “Rapporto di Autovalutazione”, di seguito presentato:

PRIORITA’ E TRAGUARDI

ESITI DEGLI STUDENTI DESCRIZIONE DELLA

PRIORITA’

DESCRIZIONE DEL

TRAGUARDO

Competenze chiave e di

cittadinanza

Sviluppo delle competenze

sociali e civiche: rispetto delle

regole, capacità di creare

rapporti positivi con gli altri,

maggiore responsabilità.

Monitoraggio degli indicatori

delle competenze sociali e

civiche individuati; creazione di

strumenti specifici per valutare i

livelli raggiunti.

Sviluppo delle competenze per

indagare, interpretare e

trasformare la realtà:capacità

di utilizzare conoscenze e

abilità in situazioni diverse.

Migliorare l'ambiente di

apprendimento:spazi

laboratoriali, flessibilità spazi e

orari, innovazione.

Risultati a distanza Corrispondenza tra consiglio

orientativo e risultati scolastici

nel primo anno della scuola

secondaria di secondo grado.

Monitorare i risultati degli

studenti nel primo anno alla

scuola secondaria di secondo

grado.

Conoscere i percorsi formativi

degli studenti usciti dalla scola

secondaria di primo grado.

Rilevare i dati di frequenza e di

esito nei primi due anni alla

scuola secondaria di secondo

grado ed instaurare rapporti

costanti con gli istituti.

Motivazioni: L'area delle Competenze chiave e di cittadinanza e l'area dei Risultati a distanza,

presentano entrambe la medesima criticità: non hanno attivato percorsi di monitoraggio che

permettano la raccolta di dati significativi per una valutazione più funzionale dei risultati raggiunti

dagli studenti. Le priorità individuate per l'area delle Competenze si collegano ai processi relativi

alle pratiche educative e didattiche della scuola, ritenute di alto livello di importanza: in particolare,

i traguardi delineati nel lungo periodo, permetteranno di migliorare il processo di costruzione del

curricolo e i percorsi di progettazione e di valutazione della scuola che presentano diverse criticità.

Le priorità indicate nell'area dei Risultati a distanza si ricollegano invece ad un altro processo in

situazione di criticità per l'organizzazione e la gestione dell'istituto: l'Integrazione con il territorio e i

rapporti con le famiglie. La rilevazione dei dati prevista nel percorso triennale, permetterà di creare

rapporti con le scuole del territorio e di fornire indicazioni utili per il consiglio orientativo alle

famiglie.

Page 45: PIANO TRIENNALE...Scuola Secondaria di primo grado b. Schede progetti proposti 4 1. IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Il regolamento dell’Autonomia scolastica (D.P.R. n. 275 del 9

45

OBIETTIVI DI PROCESSO

AREA DI PROCESSO DESCRIZIONE DELL’OBIETTIVO DI PROCESSO

Curricolo,

valutazione

progettazione e

Monitoraggio e revisione delle scelte progettuali attuate:

rendicontazione dei percorsi e dei risultati per attivare

miglioramenti e/o cambiamenti.

Confronto e condivisione tra i diversi ordini di scuola dei

criteri di valutazione.

Analisi delle attese dell'utenza in riferimento

all'ampliamento curricolare.

Ambiente di apprendimento Migliorare gli spazi laboratoriali esistenti e progettare la

creazione di quelli mancanti in alcuni plessi dell'Istituto.

Aggiornare e formare il personale docente in merito alle

nuove tecnologie, alle strategie di gestione della classe e

alla prevenzione del bullismo.

Stabilire criteri comuni ai diversi ordini di scuola, per

l'articolazione e la flessibilità degli orari e delle modalità di

utilizzo degli spazi.

Condivisione e rispetto delle regole di comportamento di

tutte le componenti scolastiche.

Orientamento strategico

organizzazione della scuola

e Migliorare il coinvolgimento dei docenti nella definizione di

obiettivi e di mission della scuola (riproporre le

commissioni del collegio docenti).

Adozione e condivisione di procedure utili al controllo dei

percorsi attivati: lavoro in gruppi ristretti e trasversali agli

ordini di scuola.

Documentare e monitorare i risultati delle competenze e i

risultati a distanza.

Aggiornamento e riorganizzazione del personale ATA.

Integrazione con il territorio e

rapporti con le famiglie

Migliorare la conoscenza delle proposte delle reti territoriali

per promuovere la partecipazione di più docenti alle

attività.

Coordinare le relazioni con le quattro amministrazioni

comunali che fanno parte dell'istituto comprensivo, per

rendere comuni procedure e richieste.

Coordinare le proposte territoriali di associazioni e comitati

per un migliore coinvolgimento nella realizzazione

dell'offerta formativa della scuola.

Monitorare il grado di partecipazione delle famiglie alle

attività della scuola, per modificare e/o promuovere altre

proposte.

Obiettivi di processo e raggiungimento delle priorità: Il filo che unisce gli obiettivi di processo al

raggiungimento delle priorità evidenziate, è costituito dalla necessità di creare un ambiente di

apprendimento per lo sviluppo delle competenze degli studenti. Gli elementi che concorrono per la

sua realizzazione sono molteplici ed investono ruoli, persone, relazioni all'interno e all'esterno della

scuola. Per questo gli obiettivi di processo riguardano interventi a più livelli che coinvolgono tutti gli

stakeholder che fanno capo all'istituto comprensivo; interventi che si differenziano anche per le

Page 46: PIANO TRIENNALE...Scuola Secondaria di primo grado b. Schede progetti proposti 4 1. IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Il regolamento dell’Autonomia scolastica (D.P.R. n. 275 del 9

46

modalità di lavoro che investono sia la didattica che l'organizzazione e la gestione della scuola

stessa.

TENUTO CONTO

delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni dei genitori di quanto emerso dai rapporti attivati dal Dirigente Scolastico con il personale interno alla scuola e con le diverse realtà istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti sul territorio

RITENUTI FONDAMENTALI I SEGUENTI

Obiettivi formativi prioritari indicati nell’art.7 dell a L.107/2015:

a) La valorizzazione e il potenziamento delle competenze linguistiche;

b) Il potenziamento delle competenze matematico-logiche e scientifiche;

c) Il potenziamento delle competenze nella pratica e nella cultura musicali, nell'arte e nella storia

dell'arte, nel cinema;

d) Lo sviluppo delle competenze in materia di cittadinanza attiva e democratica;

e) Lo sviluppo di comportamenti responsabili ispirati alla conoscenza e al rispetto della legalità;

f) Il potenziamento delle discipline motorie;

g) Lo sviluppo delle competenze digitali;

h) Il potenziamento delle metodologie laboratoriali e delle attività di laboratorio;

i) La prevenzione e contrasto della dispersione scolastica, di ogni forma di discriminazione e del

bullismo, anche informatico; potenziamento dell'inclusione scolastica e del diritto allo studio degli

alunni con bisogni educativi speciali;

j) La valorizzazione della scuola intesa come comunità attiva, aperta al territorio;

k) L’ apertura pomeridiana delle scuole e riduzione del numero di alunni e di studenti per classe o

per articolazioni di gruppi di classi;

l) L’ alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano come lingua seconda attraverso corsi e

laboratori per studenti di cittadinanza o di lingua non italiana;

m) La definizione di un sistema di orientamento.

DETERMINA COME PRINCIPI ESSENZIALI

al fine della rielaborazione del Piano Triennale dell’Offerta Formativa, per il triennio 2016/17,

2017/18 e 2018/19, i seguenti indirizzi per le attività della scuola e le scelte di gestione e di

amministrazione:

ADEGUARE IL PIANO DELL’OFFERTA FORMATIVA AL PIANO TRIENNALE DELL’O.F.

previsto dai nuovi Ordinamenti;

SVILUPPARE E POTENZIARE il sistema e il procedimento di valutazione dell’Istituto

comprensivo,nel processo di autovalutazione, sulla base dei protocolli di valutazione e delle scadenze temporali stabilite dall’Invalsi;

PARTECIPARE ALLE INIZIATIVE DEL PON (Fondi strutturali europei), per la Programmazione

2014-2020, mediante la predisposizione di un PDM ( Piano di Miglioramento ) definito collegialmente, sulla base dell’autovalutazione dei propri bisogni, integrato al piano dell’offerta formativa. Esso sarà fondato su un’autodiagnosi dei fattori di maggiore criticità e costituito dall’insieme delle proposte di azioni con cui la scuola intenderà affrontare le proprie esigenze e quelle della comunità di riferimento;

Page 47: PIANO TRIENNALE...Scuola Secondaria di primo grado b. Schede progetti proposti 4 1. IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Il regolamento dell’Autonomia scolastica (D.P.R. n. 275 del 9

47

SVILUPPARE LA PROGETTAZIONE CURRICOLARE per rafforzare i processi di costruzione del curricolo verticale, caratterizzante l’identità dell’istituto; Il curricolo dovrà definire le competenze, le metodologie, gli strumenti e le modalità di valutazione. Si dovranno strutturare i processi di insegnamento-apprendimento in modo che essi rispondano alle Indicazioni Nazionali, ai traguardi per lo sviluppo delle competenze da conseguire sia durante che al termine del percorso scolastico del 1°ciclo di istruzione. Particolare attenzione andrà riservata alla riflessione e all’analisi della metodologia didattica, nella ricerca di processi di insegnamento-apprendimento in riferimento al metodo cooperativo, al problem solving, alla didattica laboratoriale;

ORGANIZZARE AMBIENTI DI APPRENDIMENTO che consentano di promuovere riflessione e

capacità critica, partecipazione, cooperazione e creatività, in particolare attraverso: o la diffusione di metodologie didattiche attive (apprendimento per problem solving, ricerca,

esplorazione e scoperta), che valorizzino stili e modalità affettive e cognitive personali; o la promozione di situazioni di apprendimento collaborativo (lavoro in gruppo, realizzazione

di progetti e ricerche come attività ordinaria della classe) e approcci metacognitivi (modi di apprendere individuali, autovalutazione e miglioramento, consapevolezza, autonomia di studio);

o l’attenzione allo sviluppo di un clima di apprendimento positivo anche mediante la condivisione di regole di comportamento, con l’adozione di strategie per la promozione delle competenze sociali (assegnazione di ruoli e responsabilità, attività di cura di spazi comuni, sviluppo del senso di legalità e di un’etica della responsabilità, collaborazione e spirito di gruppo);

o il raccordo tra attività di ampliamento dell’offerta formativa e il curricolo di istituto;

AMPLIARE L’OFFERTA FORMATIVA di cui la scuola è portatrice con una proposta progettuale al passo con l’affermazione dei paradigmi dell’autonomia scolastica, dell’inclusione sociale (progetto di vita), della premialità e merito, della valutazione basata sugli standard di competenza, dei nuovi approcci curricolo-disciplinari (web-conoscenza, mondo digitale, approccio alla condivisione, gestione del risparmio, diritto, cittadinanza attiva, economia, etc..),nonché dell’innovazione tecnologica e digitale. Si dovranno prevedere inoltre, opportune indicazioni progettuali relative ad eventuali esigenze di “Scuola in ospedale” e di “Istruzione domiciliare”;

PROMUOVERE LE ATTIVITA’ DI ORIENTAMENTO con le agenzie formative e le scuole

secondarie di secondo grado del territorio;

VALORIZZARE E SVILUPPARE LE COMPETENZE LINGUISTICHE in relazione alla

conoscenza ed approfondimento delle lingue comunitarie, della lingua italiana e dei percorsi di alfabetizzazione per gli alunni stranieri;

MIGLIORARE IL SISTEMA DI COMUNICAZIONE: socializzare, condividere le informazioni

interne ed esterne con il personale, gli alunni e le famiglie, relative agli obiettivi perseguiti, alle modalità di gestione e ai risultati conseguiti. Sviluppare la collaborazione con il territorio ed acquisire le percezioni sulla qualità del servizio erogato alla collettività;

PREVEDERE UNA STRETTA SINERGIA CON I SERVIZI GENERALI E AMMINISTRATIVI: il

dirigente scolastico, ai sensi dell'art. 25 comma 5 del D. Lgs. n. 165/2001, fornisce al DSGA le direttive di massima che costituiscono linee di guida, di condotta e di orientamento preventivo sullo svolgimento delle specifiche attività previste dai servizi. L’organizzazione amministrativa, tecnica e generale, nel rispetto anche di quanto previsto nella Contrattazione Integrativa d’Istituto, dovrà prevedere degli orari di servizio e di lavoro che garantiscano la piena attuazione delle attività scolastiche e l’apertura al pubblico, sia in orario antimeridiano che pomeridiano;

DEFINIRE INIZIATIVE DI FORMAZIONE IN SERVIZIO per il personale docente e ATA coerenti con le risultanze del RAV, nell’ottica dePiano di Miglioramento (PdM), privilegiando:

o la sicurezza a scuola

o l’uso delle nuove tecnologie

Page 48: PIANO TRIENNALE...Scuola Secondaria di primo grado b. Schede progetti proposti 4 1. IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Il regolamento dell’Autonomia scolastica (D.P.R. n. 275 del 9

50

o la valutazione degli apprendimenti o la costruzione del curriculum verticale per competenze, l’elaborazione di compiti

unitari in situazione e i modelli di certificazione

o la didattica inclusiva

o la prevenzione del disagio;

DEFINIRE IL FABBISOGNO DELL’ISTITUTO tenendo in considerazione:

o le attrezzature e le infrastrutture materiali che prevedono l’avviamento del processo di segreteria digitale, l’adeguamento delle strutture informatiche dei laboratori in tutti i plessi, l’istallazione della Lim in tutte le classi;

o il fabbisogno di posti dell'organico dell'autonomia individuato, nei limiti delle risorse umane disponibili a legislazione vigente e, comunque, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, in relazione all'offerta formativa che si intende realizzare, nel rispetto del monte orario degli insegnamenti e tenuto conto della quota di autonomia dei curricoli e degli spazi di flessibilità, nonché in riferimento alle iniziative di potenziamento dell'offerta formativa e delle attività progettuali, per il raggiungimento degli obiettivi formativi individuati come prioritari;

o i posti per il potenziamento dell’offerta formativa; o le scelte di organizzazione per il raccordo tra l’ambito gestionale e didattico: oltre ai due

collaboratori del Dirigente scolastico, sono previste le figure individuate dal Collegio docenti dei responsabili di plesso, dei referenti per la definizione dell’orario, dei referenti per la predisposizione dei progetti PON, dei coordinatori di classe e segretari, dei responsabili di laboratorio e dei sussidi, del Registro Elettronico,delle Funzioni strumentali.

L’atto di indirizzo suddetto è stato formulato AL COLLEGIO DOCENTI per la rielaborazione del

Piano Triennale dell’Offerta Formativa, A.S. 2016/2017, 2017/2018, 2018/2019 per l’approvazione

in CONSIGLIO DI ISTITUTO, con le modifiche apportate entro il mese di ottobre 2016.

Il Dirigente Scolastico

Ornella Perego

Firma autografa sostituita a mezzo stampa

Ai sensi dell’art. 3, comma 2,del D.Lgs.39/93

Page 49: PIANO TRIENNALE...Scuola Secondaria di primo grado b. Schede progetti proposti 4 1. IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Il regolamento dell’Autonomia scolastica (D.P.R. n. 275 del 9

51

8. I PROGETTI D'ISTITUTO Aree per l'ampliamento dell'offerta formativa:

- area Approfondimento disciplinare

- area Sportivo-motoria

- area Ambiente/Territorio/Salute

- area Espressiva

- area Star bene a scuola

- area Cittadinanza attiva

- area Proposte dal territorio

- area Scuola digitale

- area PON (Programma Operativo Nazionale)

Page 50: PIANO TRIENNALE...Scuola Secondaria di primo grado b. Schede progetti proposti 4 1. IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Il regolamento dell’Autonomia scolastica (D.P.R. n. 275 del 9

52

G

a. TABELLA PROGETTI (anno scolastico 2017-18)

PROPOSTE PROGETTI a.s. 2017-2018

AREA di APPROFONDIMENTO DISCIPLINARE Scuola

dell’Infanzia

Scuola

Primaria

Scuola

Secondaria

PR

OG

ETTI

ALFABETIZZAZIONE (AREE A FORTE

PROCESSO IMMIGRATORIO)

TUTTI I PLESSI TUTTI I PLESSI

EDUCAZIONE FINANZIARIA

ARCENE4^5^

LURANO 4^

STUDIO ASSISTITO-

SPAZIO COMPITI

LURANO

(2^-3^-4^-5^)

ARCENE

LURANO

MADRELINGUA INGLESE LURANO

4^-5^

ARCENE

CASTEL R.

LURANO

Tutte le classi

PROGETTO ORIGAMI (MATNET) LURANO

PROGETTO K.E.T.

TUTTI I PLESSI

3^

PERCORSO CLIL

(geo-storia)

ARCENE

Tutte le classi

PROGRAMMA IL FUTURO LURANO

tutte le classi

LABORATORIO

DI FUMETTO

CASTEL R.

Tutte le classi

LIBRI PER CRESCERE LURANO

Tutte le classi

EDUCAZIONE

ALIMENTARE

CASTEL R.

tutte le

classi

AREA SPORTIVO/MOTORIA Scuola

dell’Infanzia

Scuola Primaria Scuola

Secondaria

PR

OG

ETTI

CORSO DI NUOTO TUTTE

LE SEZIONI

ARCENE

tutte

CORSO ALFABETIZZAZIONE

MOTORIA

ARCENE 1^2^

LABORATORIO SPORTIVO: IMPARO

BASKET

ARCENE

CASTEL R. tutte le

classi

Page 51: PIANO TRIENNALE...Scuola Secondaria di primo grado b. Schede progetti proposti 4 1. IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Il regolamento dell’Autonomia scolastica (D.P.R. n. 275 del 9

53

A SCUOLA DI SPORT POGNANO

IL RAGAZZO PIU’ VELOCE DELLA

GERA D’ADDA

CASTEL

ROZZONE

LURANO

SPORT INSIEME TUTTI I PLESSI

AREA AMBIENTE Scuola

dell’Infanzia

Scuola Primaria Scuola

Secondaria

PR

OG

ETTI

PULIAMO IL MONDO ARCENE

tutte le classi

CASTEL R. 3^-4^

ARCENE

2^

NON TI SCORDAR DI ME CASTEL R. 3^-4^

PIEDIBUS ARCENE

tutte le classi

PROGETTO BOSCO Tutte le sezioni LURANO tutte le

classi

AREA ESPRESSIVA Scuola

dell’Infanzia

Scuola Primaria Scuola

Secondaria

PR

OG

ETTI

PEDAGOGIA MUSICALE ALUNNI 4-5 ANNI

MUSICA IN CRESCENDO ARCENE

tutte le classi

ARCENE

tutte le classi

TEATRO A SCUOLA CASTEL R. tutte le

classi

1000 NOTE PER EDUCARE CASTEL R. tutte le

classi

TEATRO: GIOCO COL PENSIERO LURANO 1^

DANZAEDUCATIVA

CIPI’

LURANO 2^

VA IN SCENA UN LIBRO LURANO 3^

LE QUATTRO STAGIONI LURANO 4^

TEATRO LURANO 5^

TEATRO: SBAGLIANDO S’IMPARA POGNANO 5^

MILLENOTE POGNANO 4^

MUSICA E MOVIMENTO “IL MIO

CORPO….

POGNANO 1^ 2^

LA FIGURA UMANA NELL’ARTE

PRIMITIVA

POGNANO 3^

GIOPPINO TORNA A SCUOLA CASTEL R.

1^2^

Page 52: PIANO TRIENNALE...Scuola Secondaria di primo grado b. Schede progetti proposti 4 1. IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Il regolamento dell’Autonomia scolastica (D.P.R. n. 275 del 9

54

EVENTO CONCERTO LURANO

(TUTTI)

TEATRO: CONNECTION ARCENE

(2^)

AREA STAR BENE A SCUOLA

Scuola dell’Infanzia Scuola Primaria

Scuola Secondaria

PR

OG

ETTI

“BEN…ESSERE”: DISAGIO 3-4 anni

“BEN…ESSERE” IPDA 5 ANNI

“BEN..ESSERE” ACCOGLIENZA INFANZIA E FORMAZIONE CLASSI PRIME

BAMBINI 3 ANNI BAMBINI 4-5 ANNI

CLASSI PRIME TUTTI I PLESSI

CLASSI PRIME TUTTI I PLESSI

“BEN..ESSERE” SPORTELLO PSICOPEDAGOGICO

TUTTI I PLESSI TUTTI I PLESSI

PROGETTO CONTINUITA’: RACCORDO NIDO

BAMBINI NUOVI ISCRITTI FREQUENTANTI IL NIDO DI LURANO

PROGETTO CONTINUITA’:RACCORDO PRIMARIA-SECONDARIA

TUTTI I PLESSI

TUTTI I PLESSI

PROGETTO CONTINUITA’:RACCORDO INFANZIA-PRIMARIA

LURANO TUTI I PLESSI

PROGETTO CONTINUITA’ OPEN DAY

TUTTI I PLESSI

TUTTI I PLESSI

EDUCAZIONE ALL’AFFETTIVITA’ (centro famiglia)

ARCENE 5^ CASTEL R. 5^ LURANO 5^ POGNANO 5^

ARCENE 3^ CASTEL R. 3^ LURANO 2^-3^

SCUOLE CHE PROMUOVONO SALUTE

ARCENE 2^-3^-4^-5^

PROGETTO SCUOLA ANDI-Pianeta dente

ARCENE CASTEL R. LURANO POGNANO

FRUTTA DAY ARCENE CASTEL R. LURANO

M’ILLUMINO DI MENO ARCENE (TUTTE)

CRESCERE INSIEME LURANO

Page 53: PIANO TRIENNALE...Scuola Secondaria di primo grado b. Schede progetti proposti 4 1. IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Il regolamento dell’Autonomia scolastica (D.P.R. n. 275 del 9

55

(LIONS QUEST) 1^-2^-4^-5^

ORIENTAMENTO ARCENE 3^ CASTEL R. 3^ LURANO 3^

LIFE SKILLS ARCENE CASTEL R. LURANO (tutti)

IMPRESA DI CLASSE ARCENE 2^

IMPRESA DI GRUPPO ESTESO

ARCENE 3^

DINAMICHE RELAZIONALI ARCENE SU SEGNALAZIONE DEI DOCENTI IN CORSO D’ANNO SCOLASTICO

AREA CITTADINANZA ATTIVA Scuola

dell’Infanzia

Scuola

Primaria

Scuola

Secondaria

PR

OG

ETTI

ACCOGLIENZA BAMBINI

BIELORUSSI

ARCENE 5^

CONOSCIAMO IL NOSTRO PAESE ARCENE 4 ^

UNICEF

CONSIGLIO COMUNALE DEI

RAGAZZI

LURANO 5^

POGNANO

4^5^

AREA PROPOSTE DAL TERRITORIO Scuola dell’Infanzia

Scuola Primaria Scuola Secondaria

PR

OG

ETTI

EDUCAZIONE ALLA LEGALITA’

ARCENE CASTEL R. LURANO 3^

GIORNATA DEL TRICOLORE ARCENE 3^ CASTEL R.3^ LURANO 3^

PROGETTO BIBLIOTECA-LETTURA

ARCENE LURANO

ARCENE CASTEL R. LURANO

A.V.I.S. ARCENE 3^-5^ CASTEL R. 5^

A.I.D.O. CASTEL R. 5^

Page 54: PIANO TRIENNALE...Scuola Secondaria di primo grado b. Schede progetti proposti 4 1. IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Il regolamento dell’Autonomia scolastica (D.P.R. n. 275 del 9

56

EDUCAZIONE STRADALE CASTEL R. 4^

C.A.I. CASTEL R. 4^

COMPAGNIA DEL CAFFE’ LURANO 2^

ED. ALIMENTARE ARCENE TUTTE LE CLASSI

CUCCIOLI AMORI AIVPA-VETERINARI

ARCENE LURANO

NUOVI PERCORSI DI ACCOGLIENZA (cesvi-fa)

ARCENE CASTEL R. LURANO

LAVORI IN CORSO LURANO 3^

AREA SCUOLA DIGITALE Scuola dell’Infanzia

Scuola Primaria

Scuola Secondaria

COLLEGATI CON LA TESTA ARCENE 2^

AMBIENTE DIGITALE ARCENE TUTTE LE CLASSI

BLUEBOT-CODING TRASVERSALE

ARCENE 5^ LURANO 2^ 3^

Page 55: PIANO TRIENNALE...Scuola Secondaria di primo grado b. Schede progetti proposti 4 1. IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Il regolamento dell’Autonomia scolastica (D.P.R. n. 275 del 9

57

b. AREA “SCUOLA DIGITALE”

DELIBERA PON - PROGRAMMA OPERATIVO NAZIONALE -

Visto la Delibera n. 27 del Collegio dei Docenti del 26/11/2015;

Visto la Delibera del Consiglio d’Istituto n.15 del 27/11/2015;

l’Istituto Comprensivo “C. Consonni” di Arcene

partecipa alla candidatura nell’ Avviso pubblico rivolto alle Istituzioni Scolastiche statali per la realizzazione

di ambienti digitali, emanato nell’ambito del Programma Operativo Nazionale “Per la scuola –

competenze e ambienti per l’apprendimento” 2014- 2020, presentando il progetto: “Aula mobile multiuso”

Il progetto “Aula Mobile Multiuso” è una opportunità che viene data al nostro Ente Scolastico per

migliorare le metodologie didattiche collaborative e laboratoriali multidisciplinari. Ciò ci permetterà

di offrire ai nostri allievi uno spazio tecnologico che permetta di sviluppare le loro conoscenze con la

dovuta autonomia nella scoperta delle fonti e nella rielaborazione delle proprie conoscenze in un settore

rivolto al mondo lavorativo.

Questo sviluppo permetterà di ottenere una ricaduta notevole sia sulla didattica sia sul funzionamento

e sull’organizzazione scolastica.

Si potranno sviluppare e migliorare notevolmente servizi come l’E-Learning, la gestione dei contenuti

digitali e le lezioni multimediali per ottenere un miglior supporto allo studio casalingo; inoltre si otterrà

un processo di miglioramento del Know-how tecnologico dei nostri docenti.

Nota: con le delibere del Consiglio di Istituto n.7 del 27/10/2016 e del Collegio dei docenti n.34 del

25/10/2016, l’Istituto comprensivo di Arcene dichiara la disponibilità a partecipare alle nuove proposte

che verranno pubblicate in merito ai progetti PON.

c. ANIMATORE DIGITALE PER IL PNSD (PIANO

NAZIONALE PER LA SCUOLA DIGITALE)

Il Piano Nazionale per la Scuola Digitale (PNSD) è un documento pensato per guidare le scuole in

un percorso di innovazione e digitalizzazione, come previsto nella legge 107/2015 (La Buona Scuola). Il

documento ha funzione di indirizzo; punta a introdurre le nuove tecnologie nelle scuole, a diffondere l’idea

di apprendimento permanente (life-long learning) ed estendere il concetto di scuola da luogo fisico a spazi

Page 56: PIANO TRIENNALE...Scuola Secondaria di primo grado b. Schede progetti proposti 4 1. IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Il regolamento dell’Autonomia scolastica (D.P.R. n. 275 del 9

58

di apprendimento anche virtuali.

La legge 107 prevede che dal 2016 tutte le scuole mettano in atto azioni coerenti con il Piano Nazionale

Scuola Digitale, per perseguire obiettivi

di sviluppo delle competenze digitali degli studenti; di potenziamento degli strumenti didattici

laboratoriali necessari a migliorare la formazione e i processi di innovazione delle istituzioni

scolastiche;

di adozione di strumenti organizzativi e tecnologici per favorire la governance, la trasparenza e

la condivisione di dati;

di formazione dei docenti per l’innovazione didattica e lo sviluppo della cultura digitale;

di formazione del personale amministrativo e tecnico per l’innovazione digitale

nella amministrazione;

di potenziamento delle infrastrutture di rete;

di valorizzazione delle migliori esperienze nazionali;

di definizione dei criteri per l’adozione dei testi didattici in formato digitale e per la diffusione

di materiali didattici anche prodotti autonomamente dalle scuole.

L’animatore digitale individuato nel nostro istituto sarà formato in modo specifico affinché possa (rif. Prot.

N° 17791 del 19/11/2015) “favorire il processo di digitalizzazione delle scuole nonché diffondere le

politiche legate all'innovazione didattica attraverso azioni di accompagnamento e di sostegno sul territorio

del piano nazionale scuola digitale”.

Il suo profilo (cfr. Azione #28 del PNSD) è rivolto a:

Formazione interna: stimolare la formazione interna alla scuola negli ambiti del PNSD, attraverso

l’organizzazione di laboratori formativi (senza essere necessariamente un formatore), favorendo

l’animazione e la partecipazione di tutta la comunità scolastica alle attività formative, come ad esempio

quelle organizzate attraverso gli snodi formativi.

Coinvolgimento della comunità scolastica: favorire la partecipazione e stimolare il protagonismo degli

studenti nell’organizzazione di workshop e altre attività, anche strutturate, sui temi del PNSD, anche

attraverso momenti formativi aperti alle famiglie e ad altri attori del territorio, per la realizzazione di una

cultura digitale condivisa.

Creazione di soluzioni innovative: individuare soluzioni metodologiche e tecnologiche sostenibili da

Page 57: PIANO TRIENNALE...Scuola Secondaria di primo grado b. Schede progetti proposti 4 1. IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Il regolamento dell’Autonomia scolastica (D.P.R. n. 275 del 9

59

diffondere all’interno degli ambienti della scuola (es. Uso di particolari strumenti per la didattica di cui

la scuola si è dotata; la pratica di una metodologia comune; informazione su innovazioni esistenti in

altre scuole; un laboratorio di coding per tutti gli studenti), coerenti con l’analisi dei fabbisogni della

scuola stessa, anche in sinergia con attività di assistenza tecnica condotta da altre figure.

Innovazione digitale e didattica laboratoriale: il Piano Nazionale della Scuola Digitale

Il Piano Nazionale Scuola Digitale (PNSD) è il documento di indirizzo del Ministero per favorire una strategia complessiva di innovazione della scuola italiana nell’era digitale. Il Piano prevede azioni legate allo sviluppo delle competenze digitali degli studenti, al potenziamento di strumenti didattici e laboratoriali, alla formazione dei docenti e del personale e al potenziamento delle infrastrutture.

Le attività sono coordinate da un docente individuato come “Animatore Digitale” e dal Team digitale, che collabora con il Dirigente, il direttore DSGA, ed i soggetti esterni che potranno contribuire a realizzare gli obiettivi del PNSD.

Ad oggi le azioni intraprese dal nostro Istituto sono le seguenti:

- rilevazione dei bisogni del corpo docente attraverso un questionario;

- introduzione del registro elettronico;

- partecipazione a percorsi di formazione per i docenti dell’istituto (anche sui temi del PNSD);

- organizzazione di corsi d’Istituto;

Nel corso del triennio si decide di portare avanti azioni di potenziamento complessivo della connettività e delle dotazioni informatiche d’Istituto, di sviluppo di una piattaforma (GSuite) per la comunicazione e documentazione tra i docenti e per la creazione di classi virtuali. Saranno messe in campo iniziative per l’attivazione della segreteria digitale.

PROGETTO TRIENNALE DI INTERVENTO: PTOF

Premessa

La legge 107/2015 prevede che, a partire dall’anno 2016, tutte le scuole inseriscano nei Piani Triennali dell’Offerta Formativa azioni coerenti con il Piano Nazionale Scuola Digitale.

Questi gli obiettivi da perseguire nel triennio 2016 – 2019:

potenziamento delle infrastrutture di rete;

potenziamento degli strumenti didattici laboratoriali necessari a migliorare la formazione e i processi di innovazione delle istituzioni scolastiche;

formazione dei docenti per l’innovazione didattica e lo sviluppo della cultura digitale;

formazione del personale amministrativo e tecnico per l’innovazione digitale nell'amministrazione;

sviluppo delle competenze digitali degli studenti;

valorizzazione delle buone pratiche.

Page 58: PIANO TRIENNALE...Scuola Secondaria di primo grado b. Schede progetti proposti 4 1. IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Il regolamento dell’Autonomia scolastica (D.P.R. n. 275 del 9

60

Progetto AMBITO AZIONI

FORMAZIONE

INTERNA

(Azioni #25 – #26)

Formazione specifica dell’Animatore Digitale e del Team digitale presso Poli Formativi Territoriali (in atto da giugno 2016)

Partecipazione a comunità di pratica in rete con altri animatori del territorio e con la rete nazionale

Formazione base per i docenti sull’uso degli strumenti tecnologici già presenti a scuola e sui programmi didattici (attuata per le scuole primarie, con momenti formativi interni nel mese di giugno 2016 e giugno 2017)

Sperimentazione e diffusione di metodologie e processi di didattica attiva e collaborativa.

Coinvolgimento di tutti i docenti all’utilizzo di testi digitali e all’adozione di metodologie didattiche innovative.

Utilizzo di pc, tablet e Lim nella didattica quotidiana.

Scenari e processi didattici per l’integrazione del mobile, gli ambienti digitali e l’uso di dispositivi individuali a scuola (BYOD).

Formazione per i docenti sull’utilizzo delle Google Apps per la gestione di spazi condivisi, testi cooperativi e presentazioni online ( che si attiverà per i docenti tramite corsi di rete/autoformazione)

Formazione per i docenti sull’utilizzo di piattaforme per la didattica e sull’uso di Programmi di utilità

Organizzazione di corsi di robotica educativa nella scuola dell’Infanzia (con le Blue Bot) e per i successivi ordini scolastici.

Organizzazione e sensibilizzazione per i docenti sull’utilizzo del coding nella didattica e lo sviluppo del pensiero computazionale

Monitoraggio e valutazione sulla formazione mediante somministrazione di questionari digitali a docenti.

AMBITO

AZIONI

COINVOLGIMENTO

DELLA COMUNITÀ

SCOLASTICA

Somministrazione di un questionario per la rilevazione delle conoscenze/competenze e bisogni dei docenti dell’istituto, per l’individuazione di nuove offerte formative del PNSD ( Marzo 2017).

Creazione del nuovo sito dell’Istituto

Condivisione delle "buone pratiche" didattiche già in atto e loro pubblicizzazione , anche sul sito web d’Istituto, a disposizione di docenti, studenti e famiglie

Predisposizione di uno spazio nel sito web dell'Istituto per divulgare e condividere con il corpo docente le finalità e le azioni relative al PNSD

Cura della comunicazione con il corpo docente - collaborazione nella redazione di circolari informative sulle azioni relative al PNSD

Coordinamento con lo staff di direzione, con le figure di sistema, con gli assistenti tecnici e del gruppo di lavoro

Partecipazione nell’ambito del progetto “Programma il futuro” attraverso la realizzazione di laboratori di coding.

Page 59: PIANO TRIENNALE...Scuola Secondaria di primo grado b. Schede progetti proposti 4 1. IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Il regolamento dell’Autonomia scolastica (D.P.R. n. 275 del 9

61

Realizzazione di eventi aperti al territorio, con particolare riferimento ai genitori e agli alunni sui temi del PNSD ( cittadinanza digitale,

Sicurezza, privacy, uso dei social network, educazione ai media, cyberbullismo ( in particolare per la scuola secondaria)

AMBITO AZIONI

CREAZIONE DI

SOLUZIONI

INNOVATIVE

- Costruzione del sito Internet dell’istituto, aggiornamento continuo dello stesso con diffusione di materiale per docenti, famiglie e studenti;

- Costruzione della rubrica e-mail dei docenti dell’istituto e scambio di circolari e materiale didattico tra la direzione e i docenti utilizzando il canale digitale

-Accesso alla fibra in tutte le sedi scolastiche dell’Istituto

-Integrazione, ampliamento e utilizzo della rete wi-fi di Istituto con hotspot efficienti

-Costruzione e utilizzo di ambienti di apprendimento digitali (G Suite)

- Creazione di ambienti digitali nelle aule (Lim o videoproiettori..) e di laboratori dedicati nei singoli Plessi

- Adozione ed uso di testi digitali o misti per la didattica

-Utilizzo completo del registro elettronico

- Manutenzione delle apparecchiature informatiche ad agenzie esterne

-Costruire curricola verticali per la costruzione di competenze digitali, soprattutto trasversali o calati nelle discipline.

E-Safety ( regole d’uso delle apparecchiature informatiche).

Qualità dell’informazione, copyright e privacy.

Uso dei social nella didattica

Potenziamento dell’utilizzo di software open source per la didattica

Uso consapevole della Rete

Sviluppo e progettazione di attività di alfabetizzazione civica e cittadinanza digitale

Uso di piattaforme di e-learning

Sperimentazione delle classi virtuali

Sviluppo del pensiero computazionale e diffusione dell’utilizzo del coding nella didattica (in atto dall’anno 2016 per alcune classi di scuola secondaria)

Supporto allo sviluppo del processo di digitalizzazione amministrativa della scuola, in collaborazione con il personale ATA e il DSGA

Partecipazione a progetti e concorsi nazionali ed europei

Individuazione e richiesta di possibili finanziamenti per incrementare le attrezzature in dotazione alla scuola.

Page 60: PIANO TRIENNALE...Scuola Secondaria di primo grado b. Schede progetti proposti 4 1. IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Il regolamento dell’Autonomia scolastica (D.P.R. n. 275 del 9

62

Page 61: PIANO TRIENNALE...Scuola Secondaria di primo grado b. Schede progetti proposti 4 1. IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Il regolamento dell’Autonomia scolastica (D.P.R. n. 275 del 9

58

9. PROGETTI PER IL CURRICOLO VERTICALE D'ISTITUTO a. LA CONTINUTÀ TRA I VARI ORDINI DI SCUOLA E

L'ORIENTAMENTO

La continuità si prefigge lo scopo di accompagnare il passaggio degli allievi da un ordine di scuola all’altro

favorendo la conoscenza del nuovo ambiente e curando l'aspetto relazionale e didattico.

Il progetto, oltre a far conoscere il nuovo edificio scolastico e il personale educativo in esso operante, crea

l'opportunità di incontrare i compagni che hanno già vissuto questo passaggio, allo scopo di suscitare nello

studente aspettative positive circa l'ingresso nel successivo ordine di scuola.

Le attività di raccordo, che realizzano la continuità, avvengono tra docenti e alunni dei vai ordini di scuola

presenti in ciascun comune dell'IC di Arcene.

Finalità

Organizzare e predisporre un progetto accoglienza in modo da far percepire ai nuovi alunni di essere attesi, accolti, benvoluti nella nuova realtà scolastica.

Dare continuità al progetto formativo che la scuola attiva su ciascun alunno attraverso l’opportunità di programmare delle attività in comune e degli scambi d’informazione tra i docenti dei diversi ordini di scuola.

Modalità organizzative

OPEN DAY Nel mese di gennaio viene organizzato dagli insegnanti e dagli alunni delle classi quinte un’open day aperto ai genitori e ai bambini di 5 anni. PROGETTAZIONE Nel mese di febbraio, i docenti delle classi prime o quinte della Scuola Primaria e i docenti della Scuola dell’Infanzia si incontrano per stilare un comune progetto di raccordo con attività per i bambini di anni 5. Durante l’incontro si concordano il calendario e le attività da svolgere con i futuri alunni delle classi prime.

ATTUAZIONE RACCORDO Nei mesi di marzo/aprile, il percorso precedentemente progettato viene messo in atto, con la partecipazione dei docenti coinvolti, degli alunni frequentanti la classe prima o quinta e dei bimbi frequentanti l'ultimo anno della scuola dell'infanzia.

PASSAGGIO INFORMAZIONI Nel mese di giugno, avviene il passaggio di informazioni tra i docenti dei due ordini di scuola coinvolti, attraverso la compilazione di griglie per la raccolta dati.

Soggetti coinvolti

docenti della Scuola Primaria (docenti delle classi prime e delle classi quinte) docenti della Scuola dell'Infanzia (ultimo anno) bambini di 5 anni frequentanti la Scuola dell'Infanzia bambini frequentanti la classe prima e la classe quinta della Scuola Primaria

RA

CC

OR

DO

INFA

NZI

A-

PR

IMA

RIA

Page 62: PIANO TRIENNALE...Scuola Secondaria di primo grado b. Schede progetti proposti 4 1. IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Il regolamento dell’Autonomia scolastica (D.P.R. n. 275 del 9

59

Modalità organizzative

PROGETTAZIONE Nel mese di dicembre, i docenti della scuola Primaria e i docenti della Scuola Secondaria si

incontrano per stilare un comune progetto di raccordo con attività da svolgere nei

mesi di aprile/maggio. Gli insegnanti della Scuola Secondaria comunicano anche la data

dell'Open day.

ATTUAZIONE RACCORDO Nel mese di gennaio, le Scuole Secondarie organizzano una giornata di Open day:

in tale mattinata gli alunni della Scuola Primaria con le rispettive famiglie sono

invitati a visitare i locali della Scuola Secondaria, partecipando ad alcune attività

preparate dai docenti e dagli alunni della Secondaria. Tale esperienza, aperta anche

agli insegnanti della Scuola Primaria, contribuisce:

- a fare in modo che gli alunni si sentano accolti nella nuova struttura - a diminuire ansie e preoccupazioni - a raggiungere il primo degli obiettivi fondamentali dell’attività di raccordo che è quello di accompagnare l’alunno nel momento del passaggio da un livello scolastico a quello successivo - a offrire ai genitori una conoscenza diretta della futura scuola dei figli sul piano didattico-organizzativo.

Nei mesi di aprile/ maggio, il percorso precedentemente progettato viene messo in atto, con la partecipazione dei docenti dei ordini di scuola coinvolti, degli alunni delle classi quinte della Primaria e gli alunni delle classe prime della Secondaria.

PASSAGGIO INFORMAZIONI Nel mese di giugno, avviene il passaggio di informazioni tra i docenti dei due ordini di scuola coinvolti.

Soggetti coinvolti

docenti delle classi quinte della Scuola Primaria docenti della Scuola Secondaria di primo grado alunni delle classi quinte della Scuola Primaria alunni della Scuola Secondaria

Finalità

Il grande obiettivo dell’attività di raccordo tra la Scuola Primaria e la Scuola Secondaria

di Primo grado è quello di dare continuità al progetto formativo che la scuola attiva su

ogni alunno, in modo che il passaggio sia davvero una forma di “accompagnamento” e

non un brusco salto.

RA

CC

OR

DO

PR

IMA

RIA

-SEC

ON

DA

RIA

Page 63: PIANO TRIENNALE...Scuola Secondaria di primo grado b. Schede progetti proposti 4 1. IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Il regolamento dell’Autonomia scolastica (D.P.R. n. 275 del 9

69

... La nostra è una società attraversata da una pluralità di linguaggi, di

percorsi, di culture, di etiche e di ideologie.

Non c’è una via maestra per diventare adulti ma tanti possibili sentieri...”

(Regoliosi)

L’orientamento costituisce parte integrante del curricolo di studio e più in generale del processo educativo

e formativo fin dalla scuola dell’infanzia, quando si realizzano le prime interazioni culturali con la realtà,

finalizzate ad amplificare il potenziale di ciascun allievo.

Per questo motivo la scuola svolge una serie di attività che, partendo dalla scuola dell’infanzia e primaria,

favoriscano la conoscenza di sé e dell’altro.

Alla fine del Primo ciclo di istruzione, l'orientamento è finalizzato alla scelta della Scuola Secondaria di

secondo grado. Il percorso propedeutico ad essa prevede due obiettivi:

di tipo formativo per dare la possibilità agli alunni di utilizzare al meglio le proprie possibilità e

riguarda la conoscenza del sé, l’individuazione del proprio stile cognitivo, la gestione delle

dinamiche relazionali

di tipo informativo per dare notizie sulle opportunità formative del territorio. A questo scopo si

realizzano le seguenti iniziative:

- lettura di brani, questionari, interviste e visone di film relativi alle seguenti tematiche: la

conoscenza dei propri interessi e attitudini, il valore dello studio, i percorsi scolastici, il valore del

lavoro e altre tematiche inerenti l'orientamento; tali attività vengono curate e proposte in orario

curricolare nella disciplina di italiano;

- attivazione di progetti di orientamento;

- incontri per alunni e genitori con esperti di orientamento scolastico, individuati attraverso bando

d'istituto;

- consegna del consiglio orientativo;

- stage presso alcune scuole superiori del territorio;

- comunicazione degli open day delle scuole superiori;

- consegna agli alunni dei moduli di iscrizione delle scuole secondarie di secondo grado che li fanno

pervenire.

Page 64: PIANO TRIENNALE...Scuola Secondaria di primo grado b. Schede progetti proposti 4 1. IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Il regolamento dell’Autonomia scolastica (D.P.R. n. 275 del 9

61

b. PROGETTI BEN ... ESSERE per la prevenzione di ogni

forma di disagio

Lo sguardo e l’apporto di un esperto pedagogista e psicologo dell'infanzia, competente e riconosciuto nel

suo ruolo di tecnico, può aiutare i docenti a leggere attentamente le nuove dinamiche all’interno del

contesto scolastico; permette di introdurre fattori di prevenzione con l’attivazione di interventi che partono

da una modifica dell’organizzazione scolastica e prevedono una programmazione attenta: alle difficoltà, ai

bisogni, alle caratteristiche e potenzialità di ogni bambino.

Progetto di consulenza a favore dei bambini di 3/4 anni

Il progetto BEN...ESSERE si rivolge ai bambini di 3/4 anni allo scopo di conoscere, contenere,

ridurre le situazioni di difficoltà emotivo-relazionali del bimbo, in collaborazione con la

famiglia.

Il punto di partenza è l'osservazione iniziale eseguita dalle insegnanti, anche attraverso

l’utilizzo di strumenti osservativi (test, griglie, prove …). Segue un confronto con l’esperto

che individua e suggerisce le strategie pedagogico-didattiche da attuare sia a scuola che a

casa, cercando di creare così un'alleanza educativa fra le due istituzioni, fondamentale perché

l’intervento sul bambino sia efficace. Al termine del percorso, vi è una verifica degli interventi

scuola/famiglia che offre indicazioni progettuali anche per l’anno successivo o rimanda,

se necessario, a specialisti del territorio.

Progetto IPDA per l’identificazione precoce delle difficoltà di apprendimento

(5 anni)

Il progetto di consulenza si colloca all’interno del percorso continuità Scuola dell’Infanzia-

Scuola Primaria di Lurano ed ha come scopo l’identificazione precoce delle difficoltà di

apprendimento: della lettura, della scrittura, delle abilità logico/matematiche (Progetto

I.P.D.A.).

Il progetto IPDA, in atto da diversi anni nella Scuola dell’Infanzia di Lurano, ha lo scopo di

verificare, nei bambini di cinque anni ed in relazione all’effettiva età anagrafica, il

raggiungimento dei prerequisiti che precorrono gli apprendimenti della scrittura, della

lettura e dei concetti logico- matematici.

L’iniziale compilazione del questionario osservativo da parte delle insegnanti e la successiva

analisi dei dati raccolti, consentono di predisporre, nella progettazione delle attività già in

atto, specifiche esperienze e situazioni significative che stimolino o rinforzino gli ambiti

individuati come carenti o, semplicemente, come passibili di potenziamento.

Risulta fondamentale, per la realizzazione dell’intero progetto, la collaborazione chiesta alle

famiglie, progressivamente informate degli esiti raggiunti, ed il passaggio delle informazioni

ai docenti della Scuola Primaria, con successiva verifica.

SCU

OLA

DEL

L'IN

FAN

ZIA

Page 65: PIANO TRIENNALE...Scuola Secondaria di primo grado b. Schede progetti proposti 4 1. IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Il regolamento dell’Autonomia scolastica (D.P.R. n. 275 del 9

62

Progetto accoglienza e formazione classi prime

Il progetto, in continuità con i progetti attuati nella Scuola dell’Infanzia, è condotto da una

psicologa e pedagogista e si articola in due momenti:

la prima fase si prefigge l'individuazione e valutazione dei prerequisiti, in ingresso, ritenuti

utili per la definizione della situazione di partenza degli alunni sia sul piano cognitivo che

della relazione.

Per precisa scelta metodologica, si evitano test con finalità classificatorie, essendo ritenuti

riduttivi nel faticoso processo di conoscenza del bambino, in continua evoluzione.

Vengono osservate abilità che permettono una lettura più dinamica degli elementi raccolti,

oltre che la possibilità di riflettere su alcune scelte metodologiche o strategie

comportamentali. L’osservazione, attraverso l’analisi funzionale del processo messo in atto

in relazione alle diverse richieste, completa in modo significativo i dati raccolti.

Tale fase è finalizzata all’acquisizione di elementi utili per:

- la costituzione di gruppi classe omogenei là dove si formeranno due o più sezioni

- la conoscenza di elementi per attivare interventi di prevenzione delle difficoltà di

apprendimento e relazionali

La seconda fase ha l’obiettivo di accompagnare/supportare gli insegnanti e i genitori (singoli

e/o in gruppo) durante il percorso formativo nelle diverse forme sopra individuate.

Si potranno prevedere, per situazioni particolari, momenti di osservazione nell’interazione in

classe, finalizzati a registrare i punti di forza e debolezza, così come osservazioni sui singoli

alunni, che richiedano particolari attenzioni e tutele.

I

Sportello psicologico (dai 6 ai 10 anni)

Si tratta di una prosecuzione del “Progetto accoglienza e formazione classi prime” che prevede

una consulenza per gli alunni che, nel tempo, confermano la necessità di particolari attenzioni

sia sul piano strettamente didattico che su quello psicoeducativo a causa di difficoltà

nell’apprendimento di diversa natura e/o di relazione.

Questo intervento permette di:

avere ulteriori conferme su eventuali difficoltà evidenziate nel corso del primo anno, dopo

aver progettato un lavoro personalizzato ed aver atteso la stabilizzazione delle acquisizioni

stabilire una collaborazione con gli insegnanti, che consenta una progettazione a più ampio

respiro

costruire alleanze più significative con i genitori nel supporto psicoeducativo perché

costruite in un lasso di tempo più disteso.

Gli interventi con gli insegnanti hanno la finalità di ricercare spiegazioni per determinati problemi

e di progettare percorsi personalizzati.

SCU

OLA

PR

IMA

RIA

Page 66: PIANO TRIENNALE...Scuola Secondaria di primo grado b. Schede progetti proposti 4 1. IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Il regolamento dell’Autonomia scolastica (D.P.R. n. 275 del 9

63

Progetto accoglienza e formazione classi prime

Il progetto, in continuità con i progetti attuati nella Scuola Primaria, è condotto da uno psicologo,

in collaborazione con i docenti delle classi prime della Scuola Secondaria di primo grado e si

prefigge di osservare le dinamiche relazionali degli alunni per costruire gruppi classe equilibrati

dal punto di vista cognitivo e relazionale.

I momenti di attuazione del progetto prevedono la seguente scansione:

formazione iniziale indirizzata ai docenti (indicazioni sui metodi e gli strumenti osservativi

da utilizzare in fase di accoglienza)

formazione delle classi prime in base ai criteri dettati dal Collegio dei docenti:

elaborazione dei dati a disposizione (tabelle passaggio informazioni con la scuola

Primaria), prima definizione delle sezioni

osservazione diretta delle dinamiche dei gruppi classe

valutazione di eventuale spostamento di alunni/ gruppi di alunni

ridefinizione delle sezioni

Sportello psicologico (dagli 11 ai 14 anni)

Lo sportello di consulenza psicologica è offerto, come nella Scuola Primaria, con l’intento di

giungere con gli insegnanti all’elaborazione di possibili percorsi e soluzioni nei confronti di specifici

problemi, riguardanti singoli alunni, che necessitano di particolare attenzione dal punto di vista

dell’apprendimento, del comportamento, della comunicazione, della relazione interpersonale e

degli aspetti affettivo-emotivi.

Gli interventi con gli insegnanti hanno la finalità di ricercare spiegazioni per determinati problemi

e di progettare percorsi personalizzati.

Gli incontri con la famiglia continueranno nella forma del colloquio psicologico.

Progetto di educazione alla salute e all'affettività

Agli alunni della terza classe della Scuola Secondaria di primo grado, è offerto un percorso di

educazione alla salute sui temi dell’affettività, della sessualità e dei comportamenti a rischio

Tale percorso è preceduto da un incontro di presentazione per insegnanti e per genitori e si

conclude con un incontro finale di restituzione per insegnanti e genitori.

Il progetto di educazione all’affettività e sessualità ha l’obiettivo principale di condurre i

ragazzi in un percorso di conoscenza di sé e della relazione con gli altri, aiutandoli ad

ampliare ed approfondire il concetto di sessualità. In questo modo la scuola si prefigge

l'intento di sviluppare negli studenti una crescita formativa oltre che culturale.

Il progetto vede associati un approccio psicologico ed uno fisiologico, al fine di garantire una

corretta informazione sostenuta da una giusta rielaborazione.

SCU

OLA

SEC

ON

DA

RIA

DI P

RIM

O G

RA

DO

Page 67: PIANO TRIENNALE...Scuola Secondaria di primo grado b. Schede progetti proposti 4 1. IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Il regolamento dell’Autonomia scolastica (D.P.R. n. 275 del 9

64

ALLEGATI

CRITERI PER LA VALUTAZIONE DELLE DISCIPLINE.

La valutazione periodica e finale degli apprendimenti (espressa in decimi) è riferita a ciascuna delle discipline di studio previste dalle Indicazioni nazionali per il curricolo della scuola dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione (decreto ministeriale n. 254/2012) e alle attività svolte nell’ambito di “Cittadinanza e Costituzione”. Per queste ultime, la valutazione trova espressione nel complessivo voto delle discipline dell’area storico-geografica, ai sensi dell’art. 1 della legge n. 169/2008. Il collegio dei docenti esplicita la corrispondenza tra le votazioni in decimi e i diversi livelli di apprendimento (ad esempio definendo descrittori, rubriche di valutazione, ecc.). Definisce, altresì, i criteri generali per la non ammissione alla classe successiva e all’esame di Stato conclusivo del primo ciclo di istruzione nel caso di voto inferiore a 6/10 in una o più discipline (nota Miur 1865 del 10/10/2017).

Dicembre 2017 – approvato al Collegio del 14/12/2017

VOTO

DESCRITTORI

Conoscenze acquisite Applicazione delle conoscenze (abilità)

Autonomia nella rielaborazione delle conoscenze (analisi, sintesi, giudizio)

10

Le conoscenze risultano ampie, articolate e coerenti.

L’alunno sa applicare quanto appreso in modo efficace.

L’alunno rielabora correttamente ed effettua autonomamente valutazioni personali.

9

Le conoscenze risultano complete e approfondite.

L’alunno riesce ad applicare in modo appropriato le conoscenze acquisite a situazioni nuove.

L’alunno rielabora correttamente in modo autonomo e personale le conoscenze.

8

Le conoscenze risultano approfondite.

L’alunno riesce a utilizzare in modo appropriato le conoscenze acquisite.

L’alunno rielabora correttamente ed autonomamente le conoscenze.

7

Le conoscenze risultano poco approfondite.

L’alunno applica le conoscenze acquisite in modo adeguato alle situazioni proposte.

L’alunno sintetizza correttamente gli elementi essenziali della disciplina.

6

Le conoscenze risultano superficiali.

L’alunno applica le conoscenze acquisite a semplici situazioni.

L’alunno mostra una parziale autonomia nell’esecuzione del compito.

5

Le conoscenze risultano frammentarie.

L’alunno applica con difficoltà le conoscenze acquisite in semplici situazioni nuove.

L’alunno mostra una limitata autonomia.

4

Le conoscenze risultano molto lacunose.

L’alunno fornisce prestazioni inadeguate.

Nessuna autonomia.

Page 68: PIANO TRIENNALE...Scuola Secondaria di primo grado b. Schede progetti proposti 4 1. IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Il regolamento dell’Autonomia scolastica (D.P.R. n. 275 del 9

65

GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO (L.169/08 art. 2 e nota MIUR 1865 del 10/10/2017)

a.s. 2017/2018

Giudizio sintetico

Consapevolezza delle regole di classe e della convivenza

civile

Atteggiamento Partecipazione Svolgimento

consegne scolastiche

esemplare Interiorizzazione

e costante rispetto

Atteggiamento maturo e responsabile

Collaborazione spontanea

Vivo interesse e partecipazione attiva alle lezioni

Ruolo propositivo all’interno della classe

Regolare e serio svolgimento delle consegne scolastiche

responsabile Costante rispetto Atteggiamento

corretto e collaborativo

Costante interesse e partecipazione attiva alle lezioni

Proficuo svolgimento delle consegne scolastiche

corretto Adeguato

rispetto

Atteggiamento generalmente corretto ma che talvolta necessita di richiami verbali

Adeguato interesse e buona partecipazione alle attività

Regolare svolgimento delle consegne scolastiche

non sempre corretto /

poco corretto

Rispetto non sempre adeguato

Atteggiamento non sempre corretto; talvolta, atteggiamenti poco rispettosi nei confronti degli altri

presenza di richiami verbali e/o scritti

Partecipazione poco attenta alle attività

a volte fonte di disturbo durante le lezioni

Discontinuo/selettivo svolgimento delle consegne scolastiche

alcune dimenticanze del materiale

scorretto Rispetto poco

adeguato

Atteggiamento poco corretto e poco rispettoso

presenza di richiami verbali e/o scritti

Scarsa partecipazione e limitato interesse alle attività

spesso fonte di disturbo durante le lezioni

Rispetto saltuario/superficiale/ approssimativo delle consegne scolastiche

ripetute dimenticanze del materiale scolastico

gravemente

scorretto

Rispetto non adeguato

Atteggiamenti che non rispettano la persona e ne mettono in pericolo l’incolumità.

Atteggiamenti che arrecano gravi danni volontari all’edificio e alle attrezzature dell’istituto, ai beni delle persone.

Gravi comportamenti già sanzionati con richiami verbali e/o scritti reiterati.

Si fa presente che rientrano nella valutazione del comportamento anche le gite, le uscite scolastiche, la mensa, l’intervallo e ogni altra attività svolta e/o organizzata durante l’orario scolastico sia all’interno sia all’esterno dei locali scolastici. Dicembre 2017 – approvato al Collegio del 14/12/2017

Page 69: PIANO TRIENNALE...Scuola Secondaria di primo grado b. Schede progetti proposti 4 1. IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Il regolamento dell’Autonomia scolastica (D.P.R. n. 275 del 9

66

CRITERI DI AMMISSIONE Per garantire imparzialità, trasparenza e correttezza nelle procedure legate agli scrutini finali, il Collegio Docenti ha fissato dei criteri oggettivi che tutti i team e i Consigli di Classe dovranno osservare per decidere l’ammissione o la non ammissione alla classe successiva o all’esame di Stato, fermo restando quanto previsto dalla normativa vigente (Nota Miur 1865 del 10/10/2017):

nella scuola primaria è possibile la non ammissione alla classe successiva solo in casi eccezionali e comprovati da specifica motivazione; la decisione deve essere comunque presa in base ai criteri decisi dal Collegio Docenti e all’unanimità dal team;

nella scuola secondaria è possibile la non ammissione alla classe successiva o agli esami di Stato nel caso di parziale e mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline (voto inferiore a 6/10), in accordo con i criteri definiti dal Collegio Docenti e con adeguata motivazione; la decisione deve essere deliberata a maggioranza.

SCUOLA PRIMARIA Vengono ammessi alla classe successiva o alla scuola secondaria anche gli alunni che presentano livelli di apprendimento parzialmente raggiunti e/o in via di acquisizione. La non ammissione è prevista solo in casi di eccezionale gravità, come quelli in cui si registrano le seguenti condizioni:

a) assenza o gravi carenze nelle abilità propedeutiche ad apprendimenti successivi (letto-scrittura, calcolo, logica matematica);

b) mancati processi di miglioramento pur in presenza di stimoli personalizzati c) mancata frequenza d) in caso di grave comportamento

La non ammissione si concepisce:

- come occasione di ricostruzione delle condizioni per attivare/riattivare un processo più adeguato ai ritmi individuali dell’alunno;

- come evento condiviso dalle famiglie e accuratamente preparato per e con l’alunno, anche in riferimento alla futura classe di accoglienza;

- come evento da evitare, previa la libertà dei docenti, nell’ultima classe della scuola primaria;

- quando siano stati adottati tutti i possibili interventi di recupero e di sostegno che però non si sono rivelati produttivi.

In caso di non ammissione o di ammissione con votazioni inferiori ai 6/10, gli insegnanti provvedono ad avvisare tempestivamente le famiglie dei livelli di apprendimento parzialmente raggiunti e/o in via di acquisizione e attivano percorsi e strategie per migliorare questi livelli di apprendimento. SCUOLA SECONDARIA Per decidere l’ammissione o la non ammissione alla classe successiva o all’esame di Stato prima di ogni valutazione, preliminarmente, occorre validare l’anno scolastico in base al numero delle assenze. Secondo artt. 2 e 14 DPR 122/2009. “… ai fini della validità dell'anno scolastico, compreso quello relativo all’ultimo anno di corso, per procedere alla valutazione finale di ciascuno studente, è richiesta la frequenza di almeno tre quarti dell'orario annuale personalizzato”, quindi: 33 settimane x 34 ore a settimana = 280 ore di assenza possibili (verificando se i tre plessi hanno iniziato contestualmente le 34 ore). In merito, fermo restando quanto previsto dalla normativa vigente, si decide di derogare da tale

Page 70: PIANO TRIENNALE...Scuola Secondaria di primo grado b. Schede progetti proposti 4 1. IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Il regolamento dell’Autonomia scolastica (D.P.R. n. 275 del 9

67

limite per assenze documentate e continuative dovute a: - gravi motivi di salute adeguatamente documentati; - terapie e/o cure programmate; - donazioni di sangue; - adesione a confessioni religiose per le quali esistono specifiche intese che considerano il

sabato come giorno di riposo; - partecipazione ad attività sportive e agonistiche organizzate da federazioni riconosciute dal

CONI; - condizioni familiari particolarmente gravi o svantaggiate.

Tali deroghe sono previste a condizione che tali assenze non pregiudichino, a giudizio del Consiglio di classe, la possibilità di procedere alla valutazione degli alunni interessati. Il Consiglio di Classe procede poi a valutare il processo di maturazione di ciascun alunno nell'apprendimento considerandone:

la situazione di partenza, tenendo conto di: - situazioni certificate di disturbi specifici di apprendimento; - di condizioni soggettive o fattori specifici che possano aver determinato

rallentamenti o difficoltà nell'acquisizione di conoscenze e abilità;

l'andamento nel corso dell'anno, tenendo conto: - della costanza dell'impegno e dello sforzo nell'affrontare il lavoro a scuola e a

casa; - delle risposte positive agli stimoli e ai supporti individualizzati ricevuti; - dell'assunzione di comportamenti responsabili verso i doveri scolastici.

La valutazione è espressa da ciascun docente con riferimento agli obiettivi. Nel caso di alunni che presentano parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline (voto inferiore a 6/10), il Consiglio di Classe può decidere l’ammissione alla classe successiva o all’esame di Stato (eventualità prevista dalla norma) oppure la non ammissione alla classe successiva o all’esame di Stato (eventualità che però deve essere adeguatamente motivata). La non ammissione si concepisce:

- come occasione di ricostruzione delle condizioni per attivare/riattivare un processo più adeguato ai ritmi individuali dell’alunno;

- come evento condiviso dalle famiglie e accuratamente preparato per e con l’alunno, anche in riferimento alla futura classe di accoglienza;

- quando siano stati adottati tutti i possibili interventi di recupero e di sostegno che però non si sono rivelati produttivi.

Il giudizio di non ammissione alla classe successiva o all’esame di Stato viene deliberata a maggioranza; il voto espresso dall’insegnante di religione cattolica o di attività alternative (per i soli alunni che se ne avvalgono), se determinante per la decisione del Consiglio di Classe, diventa giudizio motivato scritto a verbale. Il giudizio di non ammissione è espresso in questi casi:

- valutazione non positiva dell'andamento dell'alunno per comportamenti gravi e/o mancato o scarso rispetto delle regole relative ai doveri scolastici, comprovata anche da ripetuti rilievi di mancanze con riferimento al Patto di corresponsabilità e al Regolamento d'Istituto, a seguito della quale l'alunno non raggiunge gli obiettivi di apprendimento, conseguendo risultati insufficienti;

- sanzione disciplinare di esclusione dallo scrutinio finale (art 4, commi 6 e 9 bis del DPR n. 249/1998);

- complessiva insufficiente maturazione del processo di apprendimento dell’alunno verificata dal mancato raggiungimento degli obiettivi e delle competenze in più discipline (congruo

Page 71: PIANO TRIENNALE...Scuola Secondaria di primo grado b. Schede progetti proposti 4 1. IL PIANO DELL'OFFERTA FORMATIVA Il regolamento dell’Autonomia scolastica (D.P.R. n. 275 del 9

68

numero di insufficienze). Nel caso in cui gli alunni/e non possano essere valutati per gravi impedimenti di natura oggettiva, gli insegnanti annotano tale impedimento sul documento di valutazione. Qualora l’ammissione sia comunque deliberata in presenza di carenze, gli insegnanti provvederanno a compilare una specifica nota al riguardo e a trasmetterla alla famiglia. Si ricorda che la nuova nota abroga quella che prevedeva la non ammissione alla classe successiva per gli alunni con comportamento inferiore a 6/10. Inoltre, per quanto riguarda l’esame di Stato, vengono aggiunti i seguenti criteri per l'ammissione:

1. non essere incorsi nella sanzione disciplinare della non ammissione all’esame di Stato (art 4, commi 6 e 9 bis del DPR n. 249/1998);

2. aver partecipato, entro aprile, alle prove Invalsi Il Consiglio di Classe può deliberare la non ammissione all’esame di Stato in caso di parziale o mancata acquisizione dei livelli di apprendimento in una o più discipline; se invece viene ammesso il voto può risultare inferiore a 6/10. Il voto di presentazione deve essere espresso in decimali senza frazionamenti (valgono i criteri per il giudizio di idoneità già in uso). Dicembre 2017 – approvato al Collegio del 14/12/2017