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People Marco Mazzocchi Equitazione Piazza di Siena Delitti d’autore La contraffazione nello sport follow your passion Maggio 2016 Foto: Roma 2024 sportclub Diana Bianchedi "Penso che un sogno così, non ritorni mai più..." Intervista in esclusiva alla Coordinatrice Generale Comitato Roma 2024

Piazza di Siena La contraffazione nello sport sportclubMaggio 2016 ‐ Foto: Roma 2024 ... Europei, 1 Coppa del Mondo a squadre di Scherma hanno trasformato Diana Bianchedi, da campionessa

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PeopleMarco Mazzocchi

EquitazionePiazza di Siena

Delitti d’autoreLa contraffazione nello sport

follow your passion

Mag

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2016

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2024

sportclub

Diana Bianchedi"Penso che un sogno così,non ritorni mai più..."Intervista in esclusiva alla CoordinatriceGenerale Comitato Roma 2024

6 Impian8 Poli ca

On. Daniela Sbrollini

10 CoverDiana Bianchedi

16 Piazza di SienaScelta vincente non si cambia

18 EquitazioneMontelibre

22 Accessori24 Atle ca

Golden Gala

26 PeopleMarco Mazzocchi

30 Volley...in sicurezza

34 ViaggiCapoverde

38 MotoriJaguar F. Pace

44 RugbyRoma Seven

46 Padel

50 Aerobica52 Circoliadi56 Deli d’autore60 Crucisport62 Riflessioni

sportclubfollow your passion

sommario#maggio 2016 10

1624

4 | <Nessuno(a)> 2015 | Sport Club4 | Marzo 2015 | Sport Club

www.sportclubonline.it

Sport Club srlvia Morlupo, 51 00191 Romatel. 06 97600342 ‐ fax 06 [email protected]

Sport Club ‐ Anno XIV ‐ n. 108 ‐ maggio 2016Reg. trib. di Roma n. 591/2004 del 30‐12‐04

Direttore responsabile Luigi Capasso [email protected]

Redazione Giuliano [email protected]

Hanno collaborato a questo numeroMarco Trozzi, Luigia Latteri, Luca Parmigiani, LucaPerugini, Fabio Sieni, Giulia Capasso, GabrieleSanna, Valeria Barbarossa

PubblicitàAgenzia NazionaleMarketing XpressionVia della Giustiniana, 95900189 RomaMarco [email protected] 335 6684027

Agenzia LocaleGovernale ADV di Giuseppe GovernaleMedia&CommunicationVia dei Savorelli 75 - 00165 RomaTel. 06.89020451 - [email protected]

Fotografie Luca d’Ambrosio

Stampa Tecnostampa srl (Sutri - Vt)Finito di stampare nel mese di maggio 2016

Salvo accordi scritti o contratti di cessione dicopyright, la collaborazione a questo periodico èda considerarsi del tutto gratuita e non retribuita.In nessun caso si garantisce la restituzione deimateriali giunti in redazione.

Sport Club MagazineSport Club ‐ Free Press Italia

@SPORTCLUBonline

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impianti#impianti

di Paolo Bravaccini

flaminiopatria nostra

7 ottobre 2015: questa data per molti non vuole direnulla. Ma significa molto dalle parti di Torino o per chi amail calcio e le sue tradizioni o per chi, nel profondo delsuo cuore, rispetta la gente anche perché ne ha fattoparte.Il 17 ottobre del 2015 è avvenuta la posa della primapietra del nuovo Filadelfia. L’impianto sarà giocoforza

diverso dall’arena del passato che ricordiamo: pensato come la «Casadel Toro», a un campo da gioco da 4.000 spettatori, destinato aospitare gli allenamenti della prima squadra nonché gli incontri dellegiovanili granata, affiancherà infatti anche la nuova sede societaria eil museo del club. E il Flaminio? Potrebbe essere tutto questo e tantodi più. In quello stadio c’è stato Piola e una grande Lazio, c’è statal’Italia Campione del Mondo, c’è stata tanta storia biancoceleste edello sport. Ma non è solo il Flaminio ad essere un luogo in cui lo sport a Roma èstato protagonista. Nel 1911, anno di nascita dello Stadio Nazionale, questo il primonome dell’impianto, i cittadini della neonataCapitale del Regno d’Italia erano cresciuti deldoppio rispetto al 1870, anno delle breccia aPorta Pia. Da 226.000, gli abitanti censitierano passati ad oltre 55.000. Il Sindaco diallora, Ernesto Nathan, dovette governare losforzo di una città che doveva darsi un nuovovolto e ampliarsi. E il Quartiere Flaminiodivenne la zona a vocazione sportiva come,qualche anno più tardi, il Foro Italico. Inquesto quadrante di Roma nacque il CampoCorse Parioli per il galoppo, l’ippodromo diVilla Glori per il trotto, il campodell’Apollodoro di Calcio che era proprioaccanto alla Rondinella, il primo impianto diproprietà della storia del calcio romano, dovela Lazio vinse e che gli valse, per averlotrasformato in orto di guerra, l’ambito titolodi Ente Morale. E, poi, i campi da tennis delCircolo Parioli e, poco lontano, i canottieri, ilcampo da tiro della Farnesina e tanto altro. Quel luogo era un rifiorire di modernità e diattività fisica. Su di una zona ad alta densità di rovine romane a pochi metri sottoterra. I tifosi potrebbero vivere oggi un impianto storico camminandosopra le rovine di Roma, ritrovate intorno allo stadio, su unasuperficie di vetro calpestabile, come illustra un accurato progetto disalvaguardia del Flaminio redatto dalla partecipata di Roma Capitale,“Risorse per Roma”, su iniziativa dell’allora Delegato allo SportAlessandro Cochi e con lo scopo di metterlo a bando per salvarlo. Chialtri al Mondo? Altro che Filadelfia, direbbe più di qualcuno. Il Flaminio deve tornare a vivere. Lotito non lo vuole per la prima squadra perché ha altri piani in

mente e sappiamo bene quali.Lo prenda almeno per farne una casa romana della Lazio. O per farcigiocare le giovanili.Non c’è trippa per gatti, che tra l’altro oggi bivaccano in un Flaminioabbandonato? Lo prenda la polisportiva visto che nella pancia delFlaminio ci sono palestre e piscine oltre ad un campo che potrebbeessere utilizzato da più sezioni.

Dall’altra parte dello steccato, rispetto alla società di Lotito, c’è tantagente che anela a quell’impianto che considera la propria casa, certoun po’ impolverata, magari non moderna e difficilmenterimodernabile tanto da vedere una copertura fotovoltaica scorrevole,ma comunque casa propria. Da trasformare ogni domenica in uncatino nel quale il pubblico tornerebbe a giocare un ruolofondamentale come in quel lontano 1990 quando i tifosi, attaccati alterreno di gioco come negli stadi d’oltremanica dove è nato lo sportpiù bello del mondo, rappresentavano uno spettacolo nellospettacolo.

Nota bene. Esistono gli uomini o i politici ma che sempre uomini sono, chepromettono e quelli che mantengono. Noi pensiamo di essere dellaseconda razza. La battaglia del Flaminio noi l’abbiamo iniziataraccogliendo migliaia e migliaia di firme che abbiamo poi portatonelle sedi istituzionali. La richiesta è che quell’impianto non fosseabbandonato a se stesso e che diventasse patrimonio della Lazio.Portammo anche un progetto realizzato da un architetto solo alloscopo di mostrare come riqualificare questo impianto non era unmiraggio. I tifosi non vinceranno mai?

6 | Maggio 2016 | Sport Club

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ietro questa favola c’è stata sicuramente l’opera di una società organizzata,all’avanguardia ed il finanziamento della Premier League, ma il vero artefice delmiracolo sportivo è stato Claudio Ranieri, che nel suo ruolo di manager ha saputocompiere un lavoro eccezionale organizzando e motivando un gruppo di atletipartiti con l’obiettivo salvezza, così che invece eccellessero partita dopo partita pertutto l’anno, fino a superare i grandi club.Per quest’impresa e per tutta la sua carriera il 9 maggio presso il Salone d’Onore delCONI Claudio Ranieri ha ricevuto il premio “Enzo Bearzot”, importantissimo

premio dedicato al grande allenatore dell’Italia al Mundial 82’ conferito annualmente al migliorallenatore della stagione.

La vittoria del campionato inglese ha riacceso gli animi dei “romantici”, da troppo tempo nonaccadeva una sorpresa di questa portata.La storia di un allenatore italiano, romano di Testaccio che dopo tanti esoneri e dimissioni, sceglie di“ricominciare” da un club non blasonato e compie il miracolo è e sarà il soggetto ideale per il cinemae la letteratura sportiva. La cosa che più però vorrei sottolineare di questa storia è l’assoluta“normalità” con cui mister Ranieri ha affrontato tutto questo, e soprattutto l’atteggiamento generosoed educativo che ha tenuto in questi ultimi mesi e nelle scorse settimane dopo aver vinto il titolo:“Non mollate mai - ha dichiarato l’allenatore romano- guardate sempre avanti e non pensate allo

sport per i soldi, ma per stare insieme e costruire un futuro migliore". E’ proprio così che va inteso losport, come strumento per costruire un mondo migliore, un mondo di passione, di merito, di salute edi educazione, fatto di integrazione e solidarietà.

Questo è esattamente il modello da seguire, i nostri giovanihanno potuto in questi giorni vedere con i propri occhi unabellissima favola sportiva, ed esserne ispirati per ripartirenella prossima stagione con l’atteggiamento giusto, semprepiù innamorati dello sport che praticano perché sanno piùdi prima che la sfida sportiva è decisa solamente dal merito,dal proprio impegno, dalla lealtà ed è più bella la vittoria incui chi è vinto mantiene integra la sua dignità e riceve ilrispetto dei migliori sul campo.Il calcio oggi ha molti problemi, ma va riconosciuto cherimane la soluzione in molte situazioni, permettendo lacrescita, molto spesso sana, di milioni di bambini ad ognilatitudine, a cui regala un sogno. Ecco perché il grandecalcio e lo sport in televisione devono sempre dare il buonesempio, soprattutto alle giovani generazioni. Il modello dicomportamento “Ranieri” rappresenta un esempio daseguire e diffondere per gli amanti dello sport, anche con icampioni premier league l'allenatore romano non ha mairinunciato al lavoro di formatore volendo investire prima ditutto sui suoi calciatori come uomini prima ancora checome atleti, questo dovrebbero fare i nostri allenatori intutte le categorie a partire dalle giovanili, privilegiando il

loro ruolo di educatori dei ragazzi e di un gruppo rispetto all'obiettivo unico del risultato sportivo.

Il calcio, perché più diffuso e popolare, ha una funzione sociale decisiva e più importante rispetto aglialtri sport e dev’essere considerata una risorsa su cui investire, perché offrendo modelli positivi puòarrivare ai giovani in poco tempo risultando efficace nell’educare ai valori positivi dello sport .Nonperdiamo quest’occasione.

politica#politica

calcio:

la favola del leicesterinsegnamento per losport italiano

8 | Maggio 2016 | Sport Club

Il campionato di calcio inglese quest’anno è stato dominato da una squadra quasi sconosciuta al grandepubblico italiano ed internazionale, il Leicester ha vinto meritatamente lo scudetto contro ogni previsionescrivendo una delle più belle e sorprendenti pagine del calcio.

A cura dell’ On. Daniela SbrolliniResponsabile Nazionale Sport

e Welfare del Partito Democratico@DaniSbrollini

D

10 | Maggio 2016 | Sport Club

cover#cover ,,

viviamo con moltaattenzione e rispetto

il periodo di disaffezioneche stanno

attraversandoi tifosi capitolini e le

difficolta,

cheaffrontano

alcuni imprenditori atrovare le risorse

necessarie, ma proprioper questo dobbiamo

guardare avanti.

una milanese

a roma...2024Diana Bianchedi, dalla pedana iridata alla scrivania a cinque cerchi olimpici

una milanese

a roma...2024di Luigi Capasso

bituata a ricevere fiori e atirare di fioretto. Dischivare colpi bassi, ne hafatto una professione. Ed è per questo motivo cheil motto "la miglior difesa èl'attacco" con lei nonfunziona. 2 ori olimpici, 5 mondiali, 2

Europei, 1 Coppa del Mondo a squadre diScherma hanno trasformato DianaBianchedi, da campionessa pluridecorata aduna dirigente sportiva di altoprofilo. Medico sportivo, primadonna nell'esecutivo del Coni, doveha ricoperto il ruolo di vicepresidente, ora siede su una dellepoltrone più prestigiose dello sportnostrano. Quella di CoordinatriceGenerale di Roma 2024. Ed ègrazie a questa lunga esperienzache non ha problemi a mettersi adisposizione a rispondere al nostrotiro incrociato. Si, perchè quandoricopri un ruolo di tale livello, ildazio da pagare è proprio quello didover rispondere di tutto e di tutti.Ma dell'entusiasmo e del caratteredella Bianchedi te ne accorgiimmediatamente e ti rendi contoche in un percorso così tortuosopotrebbe essere decisiva la suastoccata. Mentre fuori impazzano gliInternazionali di Tennis, davantiall'ex aula bunker del Foro Italico,in una palazzina austera edelegante, molto discreta, si lavoraalla cremente all'organizzazione

del più grande evento che un Paese possaospitare. I cinque cerchi Olimpici.

In un lustro di secolo è la terza voltache Roma si candida ad ospitare leOlimpiadi? Quali sono le differenze?Può affacciarsi alla finestra. Può vederemigliaia di appassionati che si apprestano agodersi i loro Campioni di tennis e neancheun logo di Roma 2024. La sostanza piùdella forma. Questo è cambiato, Viviamouna rigidità pazzesca. Deve essere fatto

tutto sotto la lente di ingrandimento delCIO. Quindi la risposta? E' cambiato tutto.Stravolto completamente il modo diapproccio all'organizzazione di questi eventiglobali. Siamo giustamente sotto lacontinua osservazione del CIO in ogniminuto della nostra giornata lavorativa. Edè questo che ci fa ben sperare, perchèstiamo lavorando alla grande. Sonodiventati rigidissimi nel cercare di trovarela Città che abbia i requisiti giusti per lasostenibilità di un progetto di tale

A

11 | Maggio 2016 | Sport Club

importanza. Si è parlato troppo, a volte asproposito, dei presunti buchi che hannolasciato i giochi olimpici nei precedentipaesi ospitanti, ma ora è tutto piùcontrollato e non potrà mai succedere cheriaccadano i minimi sperperi. Siamoorgogliosi di rappresentare un nuovo mododi organizzare lo sport. Nella Capitale è dai Mondiali di calciodel 1990 che non ospitiamograndissimi Eventi sportivi. Si è fattaun'idea del perchè?Capisco l'importanza del calcio, ma ci sonostati tanti Mondiali di discipline diverse chesi sono svolti brillantemente negli ultimidecenni. Poi voglio sottolineare il respironazionale della nostra candidatura.Abbiamo individuato aree dove si terrannovarie discipline in molte regioni proprio perdare un impatto oggettivo che sarà unEvento a scala nazionale. Comunque,dipende tutto dai servizi che offri.L'importanza degli impianti sportivi èfondamentale ed è per questo motivo chenel nostro Progetto c'è un attento recuperodi strutture da troppo tempo dimenticate.Lo stadio Flaminio, il Palazzetto di vialeTiziano noi siamo pronti a supportare undecisivo intervento di recupero. Il lavoro èduro, ma abbiamo le competenze perottenere i risultati. Quando sei un'atleta cheha girato il mondo per disputare campionatie Coppe del Mondo hai una prospettivadiversa, da atleta, di quello che serve perorganizzare un Evento.Quanto sarà importante il supportodel prossimo Sindaco di Roma?E' chiaro che per il Comitato 2024 avrebbeun buon ritorno dal sostegno del primocittadino di una Metropoli come Roma,anche perchè l'orologio che scandisce il

tempo corre ed in menchenonsidica ciritroveremo a settembre 2017 quandoverranno assegnati i Giochi. Noirispettiamo le idee e le opinioni di tutti,ma andiamoper la nostra strada. Siamo convinti cheabbiamo un percorso difficile daintraprendere, ma la limpidezza e lachiarezza delle nostre carte parla pernoi. Mi piacerebbe tanto che ognicittadino di Roma trovasse il tempo perleggere il nostro Progetto, in modo chepossa capire bene che si sta facendo di tuttoper migliorare la Città. Non trova che sia una nota stonata, ilfatto che chiediamo le Olimpiadi edallo stesso tempo abbiamo gli stadivuoti di calcio, basket e pallavolo?

Viviamo con molta attenzione e rispetto ilperiodo di disaffezione che stannoattraversando i tifosi capitolini e ledifficoltà che affrontano alcuniimprenditori a trovare le risorse necessarie,ma proprio per questo dobbiamo guardareavanti. Dobbiamo andare in giro per lescuole a promuovere i valori dello sport aiCampioni del domani. Promuovere tutte lediscipline, senza alcuna eccezione, nellastessa maniera. Non è perchè io vengo dallascherma, ma per sognare un domani riccodi successi a cinque cerchi, i più piccolidevono cominciare a conoscere ed amareanche altre discipline. Andavo allo stadio avedere il Milan già a 12 anni, ma mi rendoconto sempre di più che siamo un Paese chevorrebbe vivere di solo calcio. Dobbiamocambiare la nostra mentalità semprerispettando la nostra storia e la nostracultura.Lo skyline di Roma è cambiato con ilsimbolo dello spreco pubblico, la Veladi Calatrava. Si comprendono lediffidenze dei romani?Certo che le capisco. ed è per questo chedevono credere nel nostro lavoro. Vogliamoaccompagnare Roma in un bel viaggio chela farà diventare una Metropoli moderna ericca di servizi, diciamo pure 3.0, al pari ditante città europee. Sono di Milano ed hofatto una scelta di vita nel venire a viverenella Capitale con la mia famiglia più didieci anni fa e, forse anche per questaragione, che a volte nel traffico tra una bucae l'altra, mi rendo conto che grazie a questovolano della candidatura possiamocambiare le cose. Almeno dobbiamoprovarci. Tante infrastrutture vecchie elogore, potrebbero fare posto a dei nuoviimpianti, sportivi e non, che ci porterebberoa ridurre l'oggettivo gap che ci distanziadalle altri Capitali.Se dovesse convincere l'ultimo degliscettici con sole 3 parole. Cosa glidirebbe?Leggi...il...Progetto.

12 | Maggio 2016 | Sport Club

,,dobbiamo

andare in giro

per le scuole

a promuovere

i valori

dello sport

ai campioni

del domani...

14 | Maggio 2016 | Sport Club

equitazione#equitazione

piazza di siena

scelta vincente,non si cambia!

l progetto di allestimento, che ha previsto il posizionamentodelle tribune, le sole con ingresso a pagamento nell’anello bassodella piazza, oltre ad avvicinare gli spettatori al palcoscenico delcampo gara e rendere dunque più emozionante lo spettacolo haridotto al minimo l’impatto ambientale, rendendo lo scenarioancor più affascinante. Il pubblico potrà godere gratuitamentedello spettacolo delle gare dalla zona prato sul lato Casina di

Raffaello o dalla naturale balconata che offre il lato Casina dell’Orolo-gio. In questa zona, con accesso da Piazzale dei Cavalli Marini sarà alle-

stito un villaggio commerciale e l’area del Battesimo della Sella e delpercorso ludico-didattico per i bambini che coinvolge tra gli altri i gio-vani diversamente abili di Villa Buon Respiro. 

Cinque le giornate di gara per un programma di massimo rilievo. Uncrescendo di sport e spettacolo che oltre al concorso Ippico Internazio-nale coinvolge il panorama del salto ostacoli nazionale e in particolare igiovani e le nuove leve. Le gare più attese, tra le undici che vedranno incampo i big del jumping mondiale a Villa Borghese sono la Coppa delle

Come sperimentato con successo nella passata edizione, l’ingresso a Piazza di Siena sarà gratuitoDal 25 al 29 maggio torna la grande equitazione con l’edizione numero 84 del Concorso Ippico

Internazionale Ufficiale di Roma Intesa Sanpaolo ‐ Piazza di Siena Master fratelli d’Inzeo.

Idi Caterina Vagnozzi ‐ Foto: Press Office CSIO Roma

equitazione#equitazione

16 | Maggio 2016 | Sport Club

Nazioni - Furusiyya FEI Nations Cup™ presented by Longines di ve-nerdì 27 maggio; il Piccolo Gran Premio Intesa Sanpaolo e lo spettaco-lare Premio Loro Piana Sei barriere di sabato 28 e l’attesissimo GranPremio Loro Piana Città di Roma di domenica 29 maggio. In aggiuntaallo CSIO si svolgerà anche un concorso internazionale riservato ai ca-valli giovani di sette anni.Tra le attività di contorno, infine, spiccano il Carosello di Lance deiLancieri di Montebello di sabato 28 maggio e, domenica 29, il Caro-sello dei Ragazzi di Villa Buon Respiro e l’immancabile Carosello del4° Reggimento Carabinieri a Cavallo che tradizionalmente chiude ilconcorso. Otto le squadre che gareggeranno nella Coppa delle Nazioni. Oltre al-l’Italia, si tratta di vere ‘super-potenze’ della disciplina del salto osta-coli: Germania, Francia, Olanda, Gran Bretagna, Canada, USA eSvezia. Tutte saranno presenti con le loro prime squadre considerandoil concorso di Roma come fondamentale tappa di avvicinamento alleOlimpiadi, cosa che conferma già sulla carta il valore dell'edizione inarrivo.Nell’anno di Rio 2016, quello che si respirerà a Piazza di Siena saràpertanto un ‘profumo olimpico’ con al via molti dei migliori cavalieridel momento che in Brasile saranno tra i protagonisti dei Giochi delprossimo agosto. A capeggiarli l’olandese Jeroen Dubbeldam, cam-pione del Mondo e d’Europa in carica e oro individuale alle Olimpiadidi Sydney 2000. In Brasile quest’anno Dubbeldam farà di tutto per fir-mare quello che sarebbe un’incredibile ‘triplete’: tre titoli i tre anni! E ancora il numero 1 al mondo del Longines Ranking FEI, il franceseSimon Delestre, che tornerà in Italia intenzionato a ripetere la vittoriamessa a segno lo scorso novembre nella tappa di Coppa del Mondo diVerona. Da segnalare anche le conferme dei tedeschi ChristianAhlmann e Marcus Ehning, entrambi protagonisti della finale diWorld Cup di Goteborg delle scorse settimane. Il primo negli ultimimesi si è reso artefice di una striscia di successi in Gran premio strepi-tosa (Mechelen, Madrid, Stoccarda, Neumünster, Braunschweig) men-tre Ehning è uno dei pilastri dell’equitazione mondiale. Da oltre oceano arrivano, invece, nientemeno che l’americana BeezieMadden e il candese Eric Lamaze. Da quasi un trentennio ai vertici deljumping statunitense, la Madden vanta l’oro a squadre ai Giochi diAtene 2004 e Hong Kong/Pechino 2008 e, proprio a Roma nel lon-tano 1989, ha vinto con il team USA la Coppa delle Nazioni. Anche La-maze, campione olimpico individuale a Pechino/Hong Kong nel 2008,ha già lasciato il segno a Piazza di Siena vincendo per ben due volte ilGran Premio Loro Piana Città di Roma, nel 2011 e nel 2014. Lo stessoha fatto lo svedese Henrik von Eckermann, che torna dopo aver vintoil Gran Premio nel 2015.

WWW.PIAZZADISIENA.IT

equitazione#equitazione

18 | Maggio 2016 | Sport Club

Il Centro Militare diEquitazione, puntonevralgico degli annid’oro dell’equitazioneitaliana punta losguardo sul futuro delcompleto europeo

montelibretti

di Daniela CursiFoto: De Lorenzo, Henrik Von Eckermann,CsioRomaProli, CsioRomaProli.JPG

l Centro Militare diEquitazione di Montelibrettisarà teatro della gara piùimportante dell'anno per quelche riguarda il settore giovaniledel completo: i campionatid'Europa under 18 ed under 21intitolati FEI European

Eventing Championships for YoungRiders & Juniors presented by SaudiArabian Airlines (22/25 settembre). In passato l’Italia è stata teatro dellarassegna continentale per 8 edizioni,sette delle quali organizzate al CentroEquestre Federale dei Pratoni delVivaro di Rocca di Papa (Juniores1974, 1983, 1987,1994, 2000, 2004;Young Riders 1997) e una a Torino(Young Riders 1991).A distanza di undici anni dalla ultimaedizione nostrana dei campionatid’Europa giovanili di completo, pochesettimane dopo che sarà calato ilsipario sui Giochi Olimpici di Rio deJaneiro, a Roma si tornerà a volgerelo sguardo al futuro e si cercherà diindividuare tra i quasi 200 giovani alvia, gli atleti che avranno le qualitàper raccogliere il testimone daicampioni di oggi. L’Italia accoglierà,per la nona volta, un Campionatod’Europa giovanile di completo,rilanciando la sua tenaciaorganizzativa con una doppia sfidacontinentale.Quel che è certo è che nessunalocation possa essere considerata piùadatta a fare da cornice ad un eventodi questo tipo. Il Centro Militare diEquitazione di Montelibretti non siaddice a fare da talent scout aigiovani completisti solo per lafunzionalità delle sue strutture, maanche per il vissuto e perl'importanza rivestita dal centrodurante gli anni d'orodell'equitazione azzurra. I cavalieri europei si batteranno suglistessi campi e sugli stessi prati chesono serviti da palestra ad eroi come

trampolinodi lancio deicampioni europei

I

20 | Maggio 2016 | Sport Club

Piero d’Inzeo, Antonio Gutierrez eSalvatore Oppes.EMILIANO PORTALE E IL SUOAMORE PER MONTELIBRETTIMontelibretti non vive solo diglorie passate. Ogni giorno, infatti,presso il Centro Militare diEquitazione, si allena un gruppodi atleti che all'Italia, proprio nelcompleto, hanno già dato tantesoddisfazioni. Tra questi ilsergente Emiliano Portale, entratoa far parte del Gruppo Sportivodell’Esercito Italiano nel 2002, asoli 18 anni. Il suo palmares, conla divisa dell'Esercito Italiano, sitraduce in: 2 Campionati EuropeiPony (1998/1999 - il primoconcluso con il bronzo a squadre);3 Campionati Europei Y.R. (quellodel 2003 terminato con il bronzoa squadre); 2 Campionati EuropeiSenior (2007 -Pratoni del Vivaro,2015 -Blair Castle); 4° e 3° postoai Campionati del Mondo riservatiai giovani cavalli, rispettivamentenel 2009 e 2011.“La vita a Montelibretti, dal puntodi vista strettamente equestre, è ilmassimo per chi ha scelto dimontare professionalmente. Manoi, prima di tutto, siamo militarie credo che questo dia un ulteriorevalore aggiunto alla serietà emeticolosità organizzativa. Perfare qualche esempio - prosegue ilsergente - ogni mattina facciamol’alzabandiera e non perché sia undovere, ma perché non vediamopersonalmente un altro modomigliore per introdurre la nostragiornata. In secondo luogo,l’allenamento e la gestione dei

cavalli è messa nero su bianco inun registro che segna “lavoroprevisto” e “lavoro effettivamentesvolto”. Può capitare, infatti, chese è previsto il lavoro in pista mapoi piove, il lavoro cambi comelavoro in piano all’interno delcoperto. Infine, abbiamo unabacheca relativa all’assegnazionequotidiana dei cavalli al personaleaddetto al grooming e lavoro discuderia”.Tutto, a Montelibretti, ruotaintorno al cavallo…“Le attività del Centro Militare diEquitazione - ha dichiaratoPortale - non sono solo eunicamente “di scuderia”, ma quelche è certo è che la Sezione Corsi,la Sezione Concorsi e la SezioneConcorso Completo, hanno adisposizione un vasto vivaio digiovani cavalli prodotti dai nucleiallevatoriali (Montelibretti eGrosseto), tutti gli accessori utiliper la gestione quotidiana

ottimale dei cavalli (compresa laproduzione di fieno), unacompleta e oculata azione dimanutenzione degli impianti (conquotidiana assistenza dielettricisti, idraulici e muratori), eservizi collegati o interni, come imaniscalchi, sempre presenti eall’opera e i veterinaridell’Ospedale Militare Veterinario(clinica chirurgica e strutture perla riabilitazione)”.Una caserma e una scuderia in532 ettari!“Siamo tutti pronti - hatestimoniato il completista - adare il massimo per l’attività delCentro. Esiste solo cooperazionetra di noi. E poi la nostradedizione ai cavalli è totale:lavorano, fanno passeggiate,vanno in paddock e sono assistitia 360 gradi, come una priorità”. Ilsegreto del Centro Militare diEquitazione di Montelibretti è,secondo Emiliano Portale,

“Sentirsi parte del tutto. Neconsegue partecipazione,collaborazione e amore in quelloche fai”.LE MEDAGLIE AZZURREYOUNG RIDERS- Ultimamedaglia azzurra a squadre:bronzo (Federico Riso/WellMeasured, Mattia Luciani/FlyingBrinkmann, Sara Breschi/RivaRuel, Stella Benatti/Monarc DuParc -Kreuth 2008, Germania).Ultima medaglia azzurraindividuale: argento (EleonoraBoschi/Hotchkiss McManus -Malmo 2012, Svezia).JUNIORS - Ultima medagliaazzurra a squadre: bronzo(Francesca Banchelli/Jokerd’Helby, Martina CamillaCrippa/Jenga, FrancescaMalaspina/Cancun, UmbertoRiva/Milady de la Loge -BadSegeberg 2010, Germania).Ultima medaglia azzurraindividuale: bronzo (EvelinaBertoli in sella a Elektra -Pratonidel Vivaro nel 2004). IL LEGAME TRA ROMA, ILCOMPLETO E L’ESERCITOE’ noto a tutti che le radicistoriche dell’equitazione sianosaldamente legate al mondomilitare, ma quello che in pochisanno è che la disciplina delcompleto nacque con la divisadell’Esercito.Fu, infatti, il Capitano diCavalleria Federico Caprilli(Livorno 1868/Torino 1907),ideatore del noto "SistemaNaturale di Equitazione” in usoancora oggi, a ideare, presso lestrutture di Tor di Quinto (Roma),l’allenamento dei soldati a cavallofuori dai maneggi, ovvero incampagna. Pendii, fossi, laghetti etronchi, prima ancora di essere inoti ostacoli naturali che ancoraoggi compongono il percorso dicross country (seconda prova delconcorso completo), eranoelementi utili per la preparazionedelle truppe, affinché fossero ingrado di essere impiegati incampagna durante le azionimilitari. Attraverso questosistema, Caprilli permise aimilitari di acquisire una solidapresenza in sella, e ai loro cavallidi prepararsi atleticamente epsicologicamente alle avversitàdei percorsi di campagna durantele missioni. Il sistema si rivelò inbreve tempo molto efficace, tantoda essere adottato dalle piùimportanti cavallerie del mondo.

LA DISCIPLINA DELCOMPLETONel mondo equestre,il completo è, perdirla con un gioco diparole, la disciplinapiù completa. Essarichiede, infatti, unallenamento delbinomioparticolarmenteprogrammato, perpoter affrontare unagara con classificacombinata, articolatasu tre prove:addestramento(cosiddetto“dressage”);campagna (crosscountry) e saltoostacoli.

MEDAGLIERE AZZURRO JUNIORES16 medaglie a squadre (3 oro, 4 argento, 9 bronzo)MEDAGLIERE AZZURRO YOUNG RIDERS7 medaglie a squadre (2 argento, 5 di bronzo)MEDAGLIERE CONTINENTALE JUNIORS

GRAN BRETAGNA: 32 ori (16 individuali/16 a squadre)GERMANIA: 30 ori (15 individuali/15 a squadre)FRANCIA: 16 ori (9 individuali/7 a squadre)

MEDAGLIERE CONTINENTALE YOUNG RIDERS

GRAN BRETAGNA: 31 ori (12 individuali/19 a squadre)GERMANIA: 23 ori (14 individuali/9 a squadre)FRANCIA: 7 ori (3 individuali/4 a squadre)

Il campionatoL’ultima tappa del campionato interregionalesi è svolta il 7 maggio presso il San DonatoGolf Club, ed è stata uno spettacolo diagonismo puro, in cui non sono mancati icolpi di scena.

Le regolePer chi non lo conosca, è uno sport diprecisione. Lo scopo è mandare in un palloneda calcio in una buca grande 50 centimetri didiametro. E se la porta era difficile prenderlaquando misurava sette metri… che lacompetizione abbia inizio. Si giocasingolarmente su 9 o 18 buche, e il campo dagioco è costituito da appositi percorsitracciati sui campi da golf. Ma, dopo il primotiro, inizia l’avventura: per raggiungere labuca devono essere superati vari ostacoli,come bunkers, alberi o acqua (laghetti oruscelli). Vince la gara chi completa ilpercorso con il minor numero di colpieffettuati.

Il 7 maggioTra gli splendidi paesaggi che offre il SanDonato Golf Club si sono dati battaglia ipartecipanti della 4°a Tappa del CampionatoInterregionale Centro-Sud, sotto un solepotente e in quasi totale assenza di vento, lecondizioni in realtà ideali. Andrea Piscopodomina, realizzando un -13 con cui batte ilrecord del campo che precedentemente eradi -8. Giovanni di Nardo e Roberto Salvi siposizionano rispettivamente al secondo eterzo posto. Nella categoria Femminile vinceMarika Tiberio con 84 colpi, tra iGiovanissimi vittoria per Cicchetti Andreacon 82 colpi. La categoria Juniores invece èvinta da Gianmarco Moretti con 74 colpi, pergli over 45 vince Paolo Di Canio con 67 colpi

Le squadreAttualmente la classifica a squadre è statavinta dalla LazioFootgolf con 184 colpi,davanti a Lecce Footgolf con 200 colpi eRomaFootgolf con 202 colpi.

footgolf#footgolffootgolf

calcio e golf:un mix esplosivoIn Italia raccoglie un pubblico fedele di appassionati. Sempre di più seguono icampionati, organizzati dalla AIFG ‐ Associazione Italiana FootGolf, che èmembro ufficiale della FIFG ‐ Federation for International FootGolf fin dalla suanascita. Ad oggi sono 35 i paesi membri, presenti in tutti e 5 i continenti.

di Fabio Sieni

22 | Maggio 2016 | Sport Club

accessori#novità

equitazione

Mascheraantimosche percavallo in nylonleggeroPresenta copri orecchie echiusure con lacci ed èdisponibile bianca o nera.Misure: S, M, L, XL.

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di Fabio Sieni

23 | Maggio 2016 | Sport Club

Sottosella TattiniE’ in neoprene ruvido con fori e presenta rinforzi in pellee inserti in neoprene sul garrese. La maggiore imbottiturasui lati del sottosella è bilanciata da un sistema airflow,che presenta degli spazi vuoti nella struttura, in grado difavorire la libera circolazione dell'aria, creando dei flussiche permettono una traspirazione naturale e continua.

Polo dacompetizioneTattini UomoE’ in morbido e leggeropiquet di cotone melangeelasticizzato (95% cotone e5% elasthan), con mezzazip e taschino all’altezza dellato sinistro del petto eprofili a contrasto su spallee maniche. Lo ScudettoTattini è sulla manicasinistra ed il ricamo conscritta “Tattini Riding” è sulferro di cavallo, fiancodestro.

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golden gala

l 2 giugno avrà luogo la 36a edizione del Golden Gala, ilpiù importante meeting internazionale di atletica leggerain Italia, che si svolgerà allo Stadio Olimpico di Roma apartire dalle 19.30.La storiaIl meeting si svolge annualmente sin dalla sua primaedizione del 1980, quando venne istituito grazieall’intuito e all’iniziativa di Primo Nebiolo, al tempo

presidente della Federazione Italiana di Atletica Leggera, e inseguito anche della IAAF (l’Associazione Internazionale delleFederazioni di Atletica Leggera). Nebiolo ebbe l’ingegnosa idea direndere Roma teatro di scontri straordinari e dare la possibilità digareggiare anche agli atleti delle nazioni che avevano aderito alboicottaggio delle Olimpiadi di Mosca. Il Golden Gala può vantare,nel corso della sua storia, 9 record mondiali, fra cui due tutt’oraimbattuti, appartenenti al marocchino Hicham El Guerrouj, dei1500m del miglio outdoor stabiliti a Roma nel 1998 e nel 1999. Dal2013, il meeting è dedicato alla Freccia del Sud, Pietro Mennea,che il 5 agosto 1980 partecipò alla prima edizione del Golden Gala,regalando a 60.000 persone l’emozione di vederlo correreimmediatamente dopo la conquista dell’oro di Mosca nei 200 m.La Diamond LeagueIl Golden Gala è uno dei 14 meeting inseriti nel circuito IAAF dellaDiamond League. Ciascun meeting prevede la presenza di 16specialità:100m, 200m, 400m, 800m, 1500/miglio, 5000/3000m,100m ostacoli donne, 110m ostacoli uomini, 400m ostacoli,3000m siepi; salti (in alto, con l’asta, in lungo, triplo) e lanci (peso,disco, giavellotto). Ogni specialità ha una sua propria classifica checorrisponde ad un premio in denaro. Il montepremi generale diogni meeting equivale a 480.000 dollari, suddiviso in 30.000dollari per ogni specialità, ripartiti in base alla classifica. Altermine della Diamond League, il vincitore di ogni classifica dispecialità (Diamond Race) riceve in premio 40.000 dollari ed untrofeo a forma di diamante.La prima tappa, il 6 maggio a Doha, ha regalato delle prestazionieccelse. La colombiana CaterineIbarguen è volata sopra i 15 metri neltriplo. Nei 100m femminili sul podiosono salite Tori Bowie, DafneSchippers e Veronica Campbell, tuttee tre scese sotto gli undici secondi.L’unico azzurro presente a Doha eraMarco Fassinotti, terzo nel salto in alto. Unnome nuovo, lo statunitense Ameer Webb, haspadroneggiato nei 200m in 19.85.Le gare di RomaPer l’appuntamento romano, sono state già annunciate tre stelledell’atletica: l’azzurro Gianmarco Tamberi; Greg Rutherford,inglese specializzato nel salto in lungo; e Wayde van Niekerk,quattrocentista sudafricano. Tamberi, oro mondiale indoor di saltoin alto, conquistato a marzo a Portland, compirà 24 anni il 1°giugno, alla vigilia del meeting. L’atleta marchigiano si è detto

24 | Maggio 2016 | Sport Club

atletica#atletica

golden galaIl 2 giugno va in scenaall’Olimpico il meeting diatletica intitolato aPietro Mennea. Prezzipopolari e 4 giorni difesta dello sport amargine delle gare. Tra icampioni annunciati: lastella “ascendente”Gianmarco Tamberi.

di Marta Angeluccifoto: Gianmarco Colombo ‐ FIDAL

ai blocchi d

I

i di partenza

entusiasta e desideroso di lasciare il segno con i suoi salti. Il britannico,fra il 2012 e il 2015, è riuscito nell’impresa di svincere i GiochiOlimpici, gli Europei e i Mondiali. Il 23enne sudafricano è inveceentrato nella storia dello sprint essendo, finora, l’unico velocista acorrere i 100 metri sotto i 10 secondi (9.98), i 200 sotto i 20 (19.94) e i400 sotto i 44 (43.48).Il meeting sarà anticipato, dal 30 maggio al 2 giugno, dal Runfest,festival dell’atletica, del running e dell’urban health, che permetterà diincontrare gli atleti protagonisti del meeting ed assistere ai loro

allenamenti. Il Foro Italico sarà trasformato in un vero e proprio“villaggio” tematico incentrato in particolar modo su iniziative sportivee ludiche dedicate agli sport dell’atletica leggera, con la possibilità diprovarli in prima persona. I biglietti per il Golden Gala sono in venditanei soliti circuiti o alla biglietteria del Foro Italico. Prezzi popolari: curve5 euro; Tevere e distinti arrivi 15 euro; Monte Mario 20 euro allepartenze, 30 euro agli arrivi. Sono previste promozioni per studenti discuola primaria e secondaria di primo grado (Info: tel. 06-33484738) eper i tesserati delle società sportive affiliate alla FIDAL.

Le 14 tappe della Diamond League6/5 Qatar Athletic Super Grand Prix ‐ Doha1 4/5 Shanghai Golden Grand Prix22/5 Meeting International Mohammed VI ‐ Rabat28/5 Prefontaine Classic ‐ Eugene (USA)2/6 Golden Gala ‐ Roma5/6 Birmingham Grand Prix9/6 Bislett Games ‐ Oslo16/6 Stockholm Bauhaus Athletics ‐ Stoccolma 15/7 Herculis ‐ Monaco 22‐23/7 London Anniversary Games 25/8 Athletissima ‐ Losanna 27/8 Meeting de Paris 1/9 Weltklasse Zürich ‐ Zurigo 9/9 Memorial Van Damme ‐ Bruxelles

25 | Maggio 2016 | Sport Club

26 | Maggio 2016 | Sport Club

people#people

marco mazzocchi

vivo con leggerezza

di Valeria Barbarossa

Il volto di Novantesimo minuto racconta vissuti emozionanti e divertenti. Ma un episodio,in particolare, gli ha cambiato radicalmente la vita…

arco la tua passione per lo sport è natain famiglia…La passione per lo sport raccontato è natamolto presto. Certamente anche grazie a miopadre perché è un giornalista sportivo ora inpensione. Ma quando ero ragazzino e giocavoa pallone con i miei amici, facevo continua-

mente la telecronaca. Anche a scuola mi piaceva leggere da tele-giornale.Si può dire per quale squadra tifavi?Per la Roma. Chiunque faccia la mia professione, inevitabilmente,ha una squadra del cuore. Tutti si avvicinano al calcio per questo

motivo e chi dice il contrario, mente.La tua prima volta in TV?Con mio padre quando conduceva SPQR, una trasmissione spor-tiva. Aveva bisogno di ragazzini che facessero domande agli ospiti.L’esordio in RAI, invece, risale all’inizio del 1988 e mi occupavo ditennis.Hai condotto i Mondiali di Nuoto, le Olimpiadi, il Tour deFrance... Al primo posto mettiamo il calcio e al secondo?Il rugby, perché l’ho praticato da ragazzino e poi il ciclismo.Parlando di eventi sportivi, qual è stato il momento piùemozionante?Dopo la vittoria del mondiale 2006 sono dovuto rientrare immedia-

,,,,

M

28 | Maggio 2016 | Sport Club

people#people

tamente a Roma per seguire tutta la diretta. Il pullman che portavai giocatori al Circo Massimo era in ritardo per il traffico in tilt, ecosì, l’allora sindaco Veltroni, vedendo che la piazza fremeva, michiese di intrattenere la gente. Davanti a quella folla, sono salito supalco con la salivazione azzerata, non sapevo che dire… dopo un at-timo di panico, intonai: pooo po po po po pooo pooo e, a se-guire, l’inno d’Italia. Credimi, un momento di grandissimaemozione. In quel momento ho compreso il potere dei media per-ché se avessi urlato: Spogliamoci tutti, sono certo che lo avrebberofatto. Quell’esperienza mi ha insegnato ad essere più responsabilenei riguardi del pubblico. Il momento più deludente?Il momento che più mi ha scioccato fu al Giro d’Italia quando a Ma-donna di Campiglio fermarono Pantani. Era un campione: tutti noistiamo ancora cercando di capire che cosa successe quel giorno. Ilmomento più deludente, invece, fu l’eliminazione dai mondiali del2010 dove, da campioni del mondo, uscimmo al primo turno.Com’è cambiato il calcio rispetto agli anni ’70 e ‘80?Mio padre mi portava nei ritiri e negli spogliatoi. C’era un rapportomolto più sincero e umano con i giocatori e le società. Il businessha raffreddato tutto. Adesso di alcune società non potrai mai avereun’intervista se non pagando o chiedendo autorizzazione mesiprima a causa dell’esclusiva che hanno le Pay Tv. Questo meccani-smo ha spersonalizzato il racconto sotto il profilo umano. Che cosa pensi della situazione della Lazio?C’è stato un periodo in cui alcuni capi tifosi avevano un potere chenon era giusto che avessero. Nel momento in cui un tifoso condi-ziona la società, qualunque essa sia, il proprietario del club ha il di-ritto di contestarlo. Che poi lo faccia nella maniera giusta osbagliata è un altro discorso. La tifoseria laziale vuole i risultati manegli ultimi 10 anni ha vinto più della Roma. Comunque Lotito hafatto in modo che la società non fallisse e al momento non vedo ac-quirenti. Hanno vinto la Coppa Italia, battuto la Roma in finaleCoppa Italia... alla fine è collocata in classifica dove è giusto che sia.

Se poi la tifoseria vuole disertare, ok.Vedere uno stadio vuoto però non è bello.Sì ma tanto la partita se la guardano in TV. Il tifoso che si lamentanon è che poi non la vede. Nel momento in cui paghi l’abbona-mento alla Pay Tv, i soldi nelle tasche delle società entrano comun-que.Raccontami della tua esperienza sul K2?Fui contattato, per caso, da Daniele Nardi, alpinista italiano re-sponsabile della spedizione sul K2. Volevano un servizio ma miproposi di andare direttamente con loro per documentare il viag-gio. Premetto che non amo la montagna, quindi ritrovarmi a 5000mt di altitudine, non è stato affatto semplice. Fu un’esperienza duraed indimenticabile, soprattutto perché uno dei 4 ragazzi non tornòindietro. Uno shock. Ripenso tutti i giorni a Stefano Zavka. Lo in-tervistai prima della salita e gli chiesi: “Non hai paura? Sai che, sta-tisticamente, 1 su 4 non torna e voi siete 4?”. Lui mi rispose: “Hairagione, ma rischio per realizzare il mio sogno più grande”. Lui invetta è arrivato. Quindi pensare che sia morto avendo realizzato ilsuo sogno mi solleva. Quell’esperienza mi ha arricchito. Ora ho unavisione della vita estremamente più leggera e mi pongo davanti alquotidiano in maniera totalmente differente.Pronostici per le Olimpiadi?Spero tantissimo in Federica Pellegrini. Non sarà facile perché laconcorrenza è tosta ma le voglio bene e le auguro di arrivare a me-daglia. Vale lo stesso per Tania Cagnotto. Lo sport, come l’Italia,non se la sta passando bene nonostante i tanti sforzi del Coni. Saràun’Olimpiade molto complicata. Che sport pratichi?Nuoto molto e gioco a calciotto. Ho comprato la bicicletta ma an-cora non l’ho usata.Che cosa pensi della candidatura di Roma 2024?Sono favorevole. Al nostro paese bisogna dare delle prospettive.Roma è stata abbandonata e questa potrebbe l’occasione per rilan-ciare la nostra meravigliosa città.

,,la spedizione

sul k2 mi ha

cambiato la

vita. uno dei

quattro

ragazzi non e,

tornato...

30 | Maggio 2016 | Sport Club

volley#volley

gioca volley...

in sicurezzaLa FIPAV al fianco di ANSF e POLFER per la sicurezza

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,,

A cura dell’Ufficio Comunicazione Fipav

al protocollo d’Intesa tra la Federazione Italiana Pallavolo,l’Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie e la PoliziaFerroviaria è nato “Gioca Volley…in Sicurezza”, iniziativa che hal’obiettivo di sensibilizzare il mondo pallavolistico giovanile adun uso proprio, corretto e consapevole del trasporto ferroviarioper poter ridurre gli incidenti ferroviari che coinvolgono pro-prio i più giovani.

FIPAV, ANSF e POLFER, dunque, con questo progetto cercheranno di declinaree sensibilizzare alcuni valori di forte impatto sociale quali la cultura della sicu-rezza ferroviaria, la legalità e il rispetto delle regole attraverso lo sport e il giocodi squadra nel senso più ampio di socialità.Proprio coniugando tutti questi aspetti, la FIPAV ha pensato di sviluppare“Gioca Volley…in Sicurezza” in continuità con S3, l’altro progetto federale chevede nei giovani e la cultura del fair play dei cardini imprescindibili sui quali svi-luppare una nuova idea di sport.Per presentare un progetto di tale valenza sociale è stato scelto il Salone d’Onore

del CONI alla presenza del Presidente della massima istituzione dello sport ita-liano, Giovanni Malagò; quello della FIPAV Carlo Magri, il direttore dell’ANSFAmedeo Gargiulo e quello della Polizia Ferroviaria Armando Nanei.Saranno otto gli appuntamenti che vedranno il villaggio di “Gioca Volley…in Si-curezza” in giro per l’Italia. Si è cominciato domenica 17 aprile in via Caracciolo a Napoli; secondo appunta-mento è stato quello di un mese dopo a Firenze dove, in Piazza Santa Croce, igiovani pallavolisti hanno dato vita a una giornata interamente dedicata alla pal-lavolo e alla sicurezza.Il tour proseguirà nel centro Italia con Roma che ospiterà due appuntamenti: il

D

primo (22 maggio) ai Fori Impe-riali dove si svolgerà lo storicoappuntamento del Memorial Fa-vretto e il secondo (25 maggio)al Palazzetto dello Sport diPiazza Apollodoro in occasionedelle Finali del Volley Scuola.Il 2 giugno il tour farà tappa alCentro Federale Pavesi di Milanoper poi dirigersi verso sud, a Bari,dove Piazza Ferrarese il 12 giugnosarà sede dell’ultimo appuntamentoprima della pausa estiva. L’attività riprenderà il 25 settembre a Padova(Prato della Valle) per poi concludersi a Modena il 29 settembre al Parco NoviSad.Un villaggio itinerante, dunque, toccherà importanti piazze di città di chiaro in-teresse ferroviario coinvolgendo il maggior numero di bambini e ragazzi attra-verso “Gioca Volley…in Sicurezza” con l’obiettivo, ovviamente, di raggiungereattraverso loro anche i gli adulti. Un circolo virtuoso in cui adolescenti, genitori e insegnanti si faranno portavocidel messaggio della sicurezza ferroviaria.Il villaggio che verrà allestito dalla Federazione Italiana Pallavolo con il preziosocontributo dei vari Comitati Territoriali prevedrà: Un palco per lo svolgimento della attività istituzionaliCampi da spikeballCampi da S3Degli spazi dedicati ai giochi tecnici e a percorsi didattici sulla sicurezza ferro-viaria

IL TOUR 17 aprile Napoli via Caracciolo17 maggio Firenze Piazza Santa Croce22 maggio Roma Fori Imperiali25 maggio Roma Piazza Apollodoro 2 giugno Milano Centro Federale Pavesi 12 giugno Bari Piazza Ferrarese25 settembre Padova Prato Della Valle29 settembre Modena Parco Novi Sad

I PARTNERAgenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie: Attraverso il suo ruolo di pre-venzione e controllo del sistema ferroviario vuole diffondere la cultura dell’usoproprio e corretto del sistema di trasporto ferroviario.Polizia Ferroviaria: Indirizza la propria azione al soddisfacimento della do-manda di sicurezza dei cittadini, anche in modo preventivo, interpretando ilruolo educativo della Polizia di Stato attraverso una costante e consolidata operadi sensibilizzazione della popolazione giovanile all’uso consapevole e corretto delmezzo ferroviario.Federazione Italiana Pallavolo: si pone l’obiettivo di veicolare messaggi a elevatoimpatto sociale facilitando l’avvicinamento dei giovani alle istituzioni attraversola massima attenzione al tema della socializzazione e dell’educazione comin-ciando con i più giovani per arrivare fino alla terza età.

33 | Febbraio 2016 | Sport Club

viaggi#viaggi

ieci isole di origine vulcanica,situate a circa 500 km dallecoste senegalesi nell'OceanoAtlantico settentrionale.L’unico modo perraggiungere Capo verde è in

aereo: niente nave. Ma ne vale la pena: nonappena arrivati, si verrà subito accolti dal suo

clima tropicale secco, con temperature chehanno una media di 26° C tutto l’anno. Laspiaggia Real di Maio, la spiaggia Calheta deSão Miguel de Santiago, la spiaggia Barril diSão Nicolau, la spiaggia Salamanca di SãoVicente e quella di Estoril di Boa Vistarappresentano un qualcosa di unico al mondo,solo di recente aperte al turismo.

Surf e windsurfCapo Verde è una destinazione popolare tragli appassionati di windsurf, tanto cheospita i campionati mondiali. Sal e Boavistahanno una serie di caratteristiche in gradodi soddisfare amatori, principianti esurfisti esperti. Sal ad esempio è una baiainteramente dedicata al kite-surf.

di Fabio Sieni

D

capo verdevivere il sogno

36 | Maggio 2016 | Sport Club

viaggi#viaggi

Diversamente Ponta Preta, è battuta daonde talmente grandi che hanno valso allalocalità l'inclusione nel Worid WaveJumping Circuit nel 2007. Boavista è forsepiù indicata per i principianti: la vastaspiaggia protetta del capoluogo di Sal Rei.

EscursioniSao Antao si presta bene al trekking, manon è di certo una gita rilassante. Se sivuole faticare meno ma divertirsi lo stesso,non c’è niente di meglio che affittare ilquoad e andare a visitare le grandi dune diBoa Vista.

Immersioni Il fondale marino che lambisce questeisole è ricchissimo di fauna e flora marina,uno degli ultimi paradisi incontaminatidel nostro pianeta: qui il poco turismo siadatta ancora ai ritmi della natura e allecaratteristiche dell’ambiente. Laconformazione e la posizione geografica ditutto l’arcipelago rispetto alle principalicorrenti sottomarine rendono le sue acqueparticolarmente ricche di vita. Nonmancheranno incontri con le tartarughemarine e, per i più temerari, con glisquali…

BarcaIl clima tropicale, reso sempre piacevoledagli alisei, la mite temperatura dell'aria edell'acqua, la ricca fauna marina, lamusica e l'ospitalità dei locali rendonoqueste isole una destinazione ideale per levacanze in barca a vela. Le isole sono tuttemolto diverse tra di loro e, percorrendonele coste da ovest ad est, si può ammirare ilnetto cambiamento di paesaggio: si va daspiagge bianchissime a spiagge nere, finoad alte scogliere a strapiombo sull’oceano.

motori#motori

il primo SUV di Jaguar e comeapproccio in un segmentoesclusivo e competitivo comequello degli Sport UtiliyVehicle, bisogna dire che gliingegneri non avrebbero potutofare di meglio. La Jaguar F-

PACE risponde alla perfezione alle esigenzedella clientela del Giaguaro, alla qualeevidentemente l’opzione SUV mancavaterribilmente. Certamente la parentela conLand Rover, leader nel segmento, ha aiutatomolto, ma quella che finalmente abbiamosotto gli occhi non è certo una Land con ilmarchio del giaguaro sul cofano, bensì una

È

jaguar f-paceil suv che mancava

La Casa inglese punta molto sulsuo primo SUV della storia. È in

grado di competere con chiunque nelsuo segmento e lascerà stupiti i nuovi

proprietari per le sue prestazioni straordinarie.

38 | Maggio 2016 | Sport Club

di David Di Castro ‐ @daviddicastro11

autentica Jaguar, in grado di far viaggiareun’intera famiglia nel lusso più sfrenato, con ilconfort a cui sono abituati i clienti del brand,con prestazioni superbe sia sull’asfalto, dove èin grado di competere con molte supercarmoderne, sia laddove lo stesso finisce.

Design coinvolgenteÈ una Jaguar, abbiamo detto, dunque, il lookcon il quale si presenta è certamenteelegantissimo. Ispirata alle linee dellaceleberrima F-TYPE, Jaguar F-PACE e unSUV ad alte prestazioni con il DNA di unavera sportiva e lo si capisce da subito. Il look ègrintoso al massimo e l'inconfondibile ruggitola rende davvero unica quando le altre auto sela trovano nello specchietto retrovisore. Dalcofano bombato alle generose ancateposteriori, la F-PACE si presenta conun’immagine da vera sportivona, ma coneleganza: la forza e la purezza delle forme diF-TYPE sono ben visibili in questo SUV delgiaguaro. Grandiosi dal punto di vista esteticoe della funzionalità anche i fari Adattiviinteramente a LED con luci diurne dal designa “J”. Oltre a contribuire a rendere ancor piuautoritaria la sua presenza su strada, i fariAdattivi a LED di F-PACE emanano una lucedi intensita vicina a quella del giorno, cheaiuta a distinguere facilmente gli oggetti sullastrada senza affaticare la vista. Al posteriore,le luci di coda full-LED richiamano ildistintivo design di F-TYPE.

Abitacolo in stile JaguarGli interni della F-PACE, nemmeno a dirlo,sono in pieno stile Jaguar. L’abitacolo ècaratterizzato da un mix perfetto di eleganza esportività. È presente un’ampia gamma dimateriali pregiati, pelli selezionate e finitureestremamente sofisticate che offrono al futuroproprietario di F-PACE, la possibilità dimettere in evidenza la sua auto da tutti gli altriSUV della categoria. All’interno, la parolachiave è personalizzazione. Illuminazione,colore delle plance, dei sedili, tutto può esserescelto in sede di ordine. È un’auto, la F-PACEdestinata ad un pubblico esigente, che sa ciòche vuole. Nulla è lasciato al caso. I designer

40 | Maggio 2016 | Sport Club

di Jaguar hanno creato l’ambiente perfettoper ogni stato d’animo. Il moderno designinterno di F-PACE pone tutti i comandiprincipali, di uso intuitivo, sempre a portata dimano del guidatore. Un’alta console centrale ela posizione di guida dominante e sportiva loaiutano invece a sentirsi sempre connesso esicuro. I montanti del tetto sottili e l’ampioparabrezza rendono eccellente la visibilitaglobale. I sedili posteriori assicurano confort espazio in abbondanza per gli occupanti edanche centimetri preziosi per i più alti fra laseduta ed il tettuccio. Nel portabagagli èpossibile mettere qualsiasi cosa.

Tutta la tecnologia nei motoriTutti dotati di tecnologia Stop/Start e delsistema di carica elettrica rigenerativa cherecupera l'energia cinetica dalla frenata perricaricare la batteria, riducendo i consumi inparticolare nella guida urbana, i propulsori diJaguar F-PACE sono assolutamente adeguatial tipo di vettura che devono spingere. I diesel,che vantano la nuova tecnologia Ingenium,sono assolutamente fantastici e sono due: il2.0 da 180 cavalli, disponibile sia con cambioautomatico che non, ed il 3.0 V6 in grado dierogare una una potenza pari a 300 cavalli eun’impressionante coppia di 700 Nm. Per gliamanti del benzina, invece, Jaguar hapredisposto il poderoso 3.0 V6 Supercharged ,disponibile in versione 340 e 380 cavalli.

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motori#motori

rugby#rugby

opo gli Internazionali di Tennis e ilConcorso Ippico di piazza di Sienaarriva la 15° edizione del RomaSeven che conclude la stagionedegli eventi sportivi e mondanitanto amati dal pubblico romano enon solo.Sarà perché il Rugby Seven ormai

è sport olimpico a partire da Rio 2016, sarà perl’atmosfera internazionale ma il Roma Seven èdiventato un appuntamento davvero da ricordare.Attualmente è considerato il primo torneo inItalia, il terzo in Europa e tra i primi dieci tornei alMondo.Un intero weekend,sin dalla mattina fino a tardanotte lo spettacolo sarà assicurato dallo sport piùdi moda in questo momento con le migliorinazionali e i superclub più forti del mondo che sisfideranno  a colpi di mete e placcaggi. Unospettacolo!Metà delle squadre che parteciperanno alleOlimpiadi brasiliane si sfideranno per la RomaSeven Cup.Ma non finisce qui. Il Roma Seven si fa apprezzareper il suo divertente ed elegante Villaggio Vip e lafesta di chiusura dell’evento, l’ormai tradizionaleWhite Party alla presenza di numerosi personaggidel mondo sportivo e mondano nella notte disabato 11.Vedere ed osservare le mirabolanti giocate delgotha del rugby mondiale è davvero impagabile.600 giocatori dai 5 continenti per un vero eproprio mondiale del Rugby a Sette.Un imperdibile spettacolo con le nazionali di SudAfrica, Kenya, Francia, Brasile, Italia, Lituania,Cile, Georgia e il superclub a invito di casa ovvero iSeven Kings of Rome con  i suoi giocatorineozelandesi.Che bello.

SAVE THE DATE:venerdì 10 e sabato 11 giugnowww.romaseven.comprevendita: ticketone.it

il roma sevensi prepara alle olimpiadi

Che bello, è in arrivo il Roma Seven.Venerdì 10 e Sabato 11 giugno allo Stadio dell’Acqua Acetosa presso l’Olympic Center Giulio Onesti.

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padel#padel

46 | Maggio 2016 | Sport Club

adel e sociale. Ma anche sorrisi ed entusiasmo.Questi gli ingredienti della domenica di festaospitata sui campi dell’Area Sporting Club di Romain cui è stato avviato il progetto Paddlemania per ilSociale, iniziativa della omonima associazione diMatteo Manetti e Giovanni Sartore che si pone comeobiettivo quello di abbattere le barriere nello sport,questa volta nel padel, per un accesso senza limiti

alle persone con disabilità. Alcuni ragazzi dell’AIPD (AssociazioneItaliana Persone Down) hanno impugnato la pala per la loro primavolta e - dopo la spiegazione delle regole del gioco da parte degliistruttori federali della Paddlemania - si sono cimentati condivertimento nel cosiddetto “tennis in gabbia”.

LA GIORNATA INAUGURALE - Testimonial dell’evento del 1ºmaggio è stato il presentatore tv Paolo Bonolis, mentre adaccompagnare i giovani in campo sono stati alcuni personaggi delmondo dello sport, dello spettacolo e dell’informazione appassionatial padel: tra questi gli ex-calciatori della Roma, Vincent Candela eLuigi di Biagio, l’ex portiere della Lazio - ora commentatore Sky -Luca Marchegiani e i giornalisti Paolo Cecinelli e FrancescoGiorgino.

IL PROGETTO - «L’idea è nata dalla passione per il Padel delnostro amico Gianluca Tirone che ha coinvolto il figlio con lasindrome di down e la AIPD» spiega Matteo Manetti. «Gliobiettivi primari sono quelli di promuovere un percorso dieducazione, integrazione e inclusione sportiva per le persone condisabilità – spiega il responsabile della Paddlemania -individuando quei soggetti in grado di passare da un livellosemplicemente amatoriale ad un livello agonistico». A partire dasettembre, alle persone con disabilità psichica e/o motoria - chevorranno imparare a giocare a padel - ogni settimana verrannoofferte lezioni gratuite, impartite da istruttori federali dellaPaddlemania. «Un progetto a lungo termine in cui crediamomolto» conclude Manetti. Gli atleti, già con esperienza nel mondo

del tennis saranno inseriti nei corsi organizzatidall'associazione, mentre gli altri verrannoprima seguiti individualmente, e poi inseriti neicorsi. Inoltre, il progetto verrà realizzato instretta collaborazione con le associazioni diriferimento dei vari fruitori dell’iniziativa al finedi assicurare che per ogni atleta ci siano unacorretta preparazione atletica e il migliorapproccio psicologico. Plauso da parte del Comitato Fit Paddle, primaper bocca del suo presidente, Gianfranco Nirdaci- intervenuto alla presentazione alla stampa - epoi con la partecipazione alla giornatainaugurale di Giorgio Sgobbi e Luca Cimino,componenti del Comitato della branca dellaFedertennis.

L'AIPD - La prima realtà ad aderire al progetto“Paddlemania per il Sociale” è stata l’AIPD, associazione nata nel1979, con lo scopo di evitare la ghettizzazione dei soggetti affettida questa sindrome. In particolare, Catello Vitiello, presidentedella sezione romana ha parlato del padel come di «unaopportunità che intendiamo sfruttare per proseguire nel nostropercorso. Questa nuova disciplina sportiva - in continua crescita -ci consentirà di allargare i nostri àmbiti».

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1º maggio.il padel a lavoro per il sociale

di Silvia Sequi ‐ foto: Marco Bianchi

Ragazzi AIPD, istruttori, Giorgio Sgobbi, Matteo Manetti, Paolo Cecinelli,Gianluca Tirone

Un ragazzo dell'AIPDcon l'istruttore Giordano Orecchio

Ragazzi AIPD, Matteo Manetti e istruttori

pre il San Donato Golf esubito si scende sulprato. E’ il primo maggioe la DIGA organizza ilsuo week end nelrinomato golf club: laprima tappa della GolfFor Food. Non solo unagara, non solo

beneficienza: un momento in cui lo sportincontra la solidarietà.

DIGALa celebre associazione di golf è statacostituita nel 1996 e ha sempre avuto loscopo di favorire, attraverso il golf,l’inserimento di stranieri che, per motiviprofessionali, si trovino in Italia per undeterminato periodo di tempo. E lo faorganizzando eventi golfistici indirizzatial mondo della diplomaziainternazionale, delle Nazioni Unite, delleimprese internazionali presenti in Italia,dei circoli di golf e dei loro associati.

Golf for foodOrganizzata dalla DIGA, è un circuitonazionale che coinvolge le strutturegolfistiche più importanti, che si mettonoin gioco con lo scopo di fare beneficienzatramite lo sport. Un progetto ambizioso,che conta ormai diciotto edizioni.

San Donato Golf Sorge nella Regione dei Parchi lungo ilpercorso dell’antica “Via della Lana”, checollegava le pendici del Gran Sasso conl’Umbria e la Toscana. Un grande centrodello sport e del relax, che può contare susettanta camere, un conference center,una SPA, ristorante gourmet con vistapanoramica e, soprattutto, un grandecampo da golf da 18 buche.

La tappa del primo maggioI diplomatici, gli internazionali e tutti isoci DIGA hanno partecipato a questoevento in cui hanno avuto modo diapprezzare non soltanto la bellezza delcampo di golf, ma anche la naturacircostante, la buona cucina, l’ ospitalitàdella struttura. Il San Donato golf sidimostra ancora una volta come unadelle strutture più sensibili al tema dellabeneficenza, con la partecipazione attivaa questo circuito nazionale i cui proventisaranno destinati alla FAO per microprogetti di sviluppo.

golf#golfgolf for food

Non una semplice gara

di Fabio Sieni

A

48 | Maggio 2016 | Sport Club

padel#padel

Si avvicina la chiusura distagione per l’attività delSettore Padel portataavanti dalla DelegazioneCittadina MSP Roma. Mag-gio sarà il mese della chiu-sura del 2° CircuitoAmatoriale Padel MSP: un

Circuito di 16 tappe che ha sancito la consa-crazione di un Torneo che da Nord a Sud diRoma ha conquistato consensi e compli-menti. Un Torneo che ha attirato l’atten-zione di oltre 600 giocatori che nelle 16tappe, iniziate lo scorso 27 settembre, sisono divertiti nei weekend di gioco organiz-zati dalla Delegazione Cittadina MSP Roma.Abbiamo usato la parola “divertimento” per-

ché è proprio il divertimento il tratto distin-tivo del Torneo Amatoriale. Le ultime duetappe di maggio sono in programma all’Oasidi Pace + Eur Paddle Club e allo Juvenia,che come da tradizione chiude il CircuitoAmatoriale Padel MSP.

L’evento conclusivo sarà però a giugno, dovel’11-12 giugno andrà in scena il Master Fi-nale per ogni Categoria: parteciperanno allaCategoria Maschile i migliori 32 classificaticon almeno 5 tappe disputate mentre nelleCategorie Femminile e Misto saranno am-messi i primi 24 giocatori con almeno 3tappe disputate. Ma al di là dello spirito dicompetizione, il Master sarà la Festa delPadel, un weekend per salutare e ringraziare

tutti i giocatori che ci hanno accompagnatoin questi lunghi mesi e tutti gli sponsor tec-nici che hanno impreziosito il Circuito Ama-toriale rendendolo unico ed inimitabile.

Parallelamente, entra nella fase decisivaanche la Coppa Giubileo di Padel MSP, laCoppa Amatoriale a squadre: a maggio ini-zieranno la fase play off e play out, che ter-mineranno nella Finalissima del 19 giugno.Questi i quarti di finale della fase playoff/Tabellone principale: Pro Roma-PadelItalia/Flaminio, 3C/MAP-Empolum, Juve-nia A-RCC Tevere Remo, Flaminia Padel-IPaddle Rieti. Nella fase play out, si inizieràcon il pre-turno Oasi di Pace-Juvenia B, conEur Paddle Club, Cinecittà Bettini e PadelItalia/Salaria che entreranno in gioco dalturno successivo.

Per tutti gli aggiornamenti,www.msproma.it -www.facebook.com/MspRoma/

msp padeltempo di verdetti

Ultime tappe del Circuito Amatoriale per accedere al Master del 11‐12 giugno. Coppa Giubileo: inizianole fasi play off e play out, con le finalissime in programma il 19 giugno

U

50 | Maggio 2016 | Sport Club

aerobica#aerobica

Il 1 maggio scorso, presso il Palaz-zetto dello Sport di Via Monviso aMonterotondo, dalle ore 9 alle ore17 davanti alla partecipazione dioltre 400 atleti tra gareggianti edesibizioni e alla presenza di unpubblico caldissimo e numeroso(più di 1300 persone), si è svolta laselezione per le gare internazionali

delle Federazioni FISAF International (Federa-zione Internazionale Sport Aerobici e Fitness) eWADF (World Artistic Dance Federation) per la se-zione danza, ballo, hip hop.

La giuria d’eccellenza vedeva schierati per il fitnessi giudici nazionali e internazionali: E.Abbate,D.Mancini, M.Cattarini, P.Scaringi capitanati dalcapo giuria A.M.Ribet. Per la danza e ballo:M.Stopper, B.Rizzotti, M.Sorano, M. Zagaria, alcomputer: Davide Moro.

Presentatrice della manifestazione Anna Bertucci,ex finalista a Miss Italia, con il coordinamentodell’evento affidato al Presidente dell’ASD Fitness Italia e al Respon-sabile Fitness MSP Roma Andrea Marchetti.

Patrocinatori della giornata dello sport l’ASD Universo di Montero-tondo che ha affiancato l’organizzazione realizzata dall’Ente di Promo-zione Sportiva riconosciuto dal CONI MSP Italia Delegazione CittadinaRoma e dall’ASD AFI, tutti coadiu-vati e supportati dalla disponibi-lità dell’ Assessore alle politichegiovanili di Monterotondo Alessan-dro Di Nicola.

Gratuitamente il pubblico ha po-tuto presenziare ad una giornatamemorabile per la scorrevolezzadelle performance che hanno vistointerpretazioni con momenti di ec-cellenza rappresentati dai romanivice Campioni mondiali di Aero-bica 2016 Simone Mancini e Vale-ria Vitale, reduci dal Campionatodel Mondo in Martinica, dallaCampionessa mondiale 2016WADF di “tiptap dance” FrancescaTirafili, direttrice della scuola diNarni “Francy Only Dance” e dallastella della ginnastica aerobica giàsul podio, terza ai campionati eu-ropei e finalista ai Campionati delMondo 2016 Eleonora Colangeli.

Premiate con medaglie assolutamente originali euniche, sono state bellissime le coreografie e leperformance regalateci dai maestri coreografi chehanno partecipato alla selezione: G. Solinas hiphop/A. Coluzzi contemporanea/G.Macrì latinodance/F.Tirafili mix dance/ M.Sorano moderndance / Y.Paraninfi modern lyric/I.Cherubini mo-dern lyric/F. Agostini caraibici mix/A.Bertuccisincro dance, solo per citarne alcuni.

L’evento è stato inoltre animato da esibizioni co-reografiche ginniche di twirling delle scuole laziali,realizzate dalle maestre M.Stopper (scuole ZeroUndici –Blue Gym) e D. Mancini (ASD SpeedyTwirling).

Accanto alle manifestazioni, continua tuttavia ilpercorso della formazione portato avanti dall’ASDFitness Italia insieme alla Delegazione CittadinaMSP Roma, con le certificazioni di primo livellosvolte in tre o quattro giornate di 36 ore di studiofull immersion per gli insegnanti di palestra e cen-tri sportivi di: fitness, aerobica, step, tonificazione,

body building, cultura fisica, preventiva posturale pilates, ginnasticafunzionale “work in progress”, ciclismo stazionario a secco e in acqua,ginnastica in acqua “acquaexercises”, animatori turistici. Per informa-zioni sui corsi, di seguito i contatti di riferimento: 3395972157, www.fe-derazioni.com, www.msproma.it, Pagina Facebook MSP Roma CorsiAFI, Pagina Facebook MSP Roma.

23.a gold cup competition,grande successo per msp roma e asd afi!

Al Campionato Nazionale di Sport Aerobici, Fitness, Danza e Ballo, si è svolta lo scorso 1 maggio laselezione per la partecipazione al Campionato Europeo e Mondiale 2016

P

51 | Maggio 2016 | Sport Club

uali sono leprincipali differenzetra i prodotti chevengono consumatinell'alimentazionebiologica e quelliche vengonoconsumati in quella

convenzionale?Il vantaggio del consumare prodotti biologiciè immediato: con questi alimenti diminuiscesubito il carico di sostanze chimiche(pesticidi, insetticidi, interferenti endocrini,coloranti, conservanti, ecc.) che forniamo alnostro organismo. Inoltre, come ci dicono lericerche scientifiche, il latte biologico e iprodotti derivati contengono maggioriquantità di preziosi grassi polinsaturi, checontribuiscono a tenere sotto controllo ilcolesterolo nel sangue; frutta e verdurabiologiche, dal canto loro, contengono piùantiossidanti, vitamine e minerali, aiutando arafforzare le nostre difese immunitarie. Ladifferenza che si può sentire subito tra unprodotto biologico e uno convenzionaleriguarda il gusto: i prodotti biologici,generalmente, mantengono un gusto naturalee intenso (una pianta coltivata con metodo biodeve difendersi da sé dai parassiti,producendo naturalmente le sostanzearomatiche che noi apprezziamo, ma che sonosgradite agli insetti).

In sede di acquisto, come si può averela certezza che i prodotti siano diorigine Bio?Per essere certi di acquistare un prodottobiologico si deve controllare che in etichettasiano riportati il marchio europeo (una fogliastilizzata contornata dalle 12 stelle UE) e gliestremi della certificazione. Esiste un sistemadi controllo europeo che garantisce alconsumatore di trovare in negozio prodottiveramente biologici, realizzati nel rispettodella natura e del benessere degli animali.In Italia gli organismi di controllo sonoautorizzati e monitorati dal Ministero delle

rubrica#atuttobio

Qdi Fabio Sieni

Punti vendita Natura Si a Roma:Via Domenico Tardini 68

Via Rimini 45

a tuttoMangiare bio significa consumare prodottidi cui conosciamo la provenienza, privi diveleni e pesticidi e dal sapore vero.Un modo sicuro e gustoso per prendercicura di noi stessi. Perché, specialmenteper uno sportivo, un’alimentazionebilanciata e controllata può fare davverola differenza. Maurizio Di Eugenio, titolaredei punti vendita “Natura Si” ci raccontaquali sono i benefici derivanti dal consumodi prodotti biologici.bbio

Politiche agricole e forestali. Tali organismieffettuano ispezioni nelle aziende, in cuiprelevano campioni da sottoporre alleopportune analisi. Solo una volta accertato cheè tutto in regola viene rilasciata lacertificazione. Inoltre, ad ogni organismo dicontrollo è attribuito un codice, che vieneriportato sull’etichetta insieme al marchioeuropeo.Dove è possibile procurarsi dei prodottidi origine biologica certificata?Principalmente nei negozi specializzati bio enei supermercati. Quali sono i benefici che può averel'alimentazione biologica per unosportivo?Gli alimenti non devono essere inquinati dapesticidi, concimi chimici ed altre sostanzetossiche. Occorre donare ai muscoli fontienergetiche provenienti da alimentiveramente sani: solo così potranno funzionareal meglio. L’agricoltura biologica offre questegaranzie.

52 | Maggio 2016 | Sport Club

circoliadi

Davide, un sogno che diventa realtà?Ormai Circoliadi è entrata nel vivo. E la risposta daparte del pubblico e dei Circoli è stata fenomenale:tutte le manifestazioni sono state una vera festa,dove non sono mancate emozioni, rimpianti,rivalità, amicizia. Un evento ormai nella sua fase piùcalda, in cui si fa sul serio e ci si diverte allo stessotempo. Era un sogno di chi conosceva una realtà deiCircoli ormai scomparsa: ormai è realtà. Ed proprioqui, a Roma.Parlaci della gara di nuoto.La tappa di nuoto è stata emozionante, per tantimotivi. E’ iniziata con un momento che ha coinvoltotutti, atleti, pubblico e addetti e ai lavori: l’inno diItalia a bordo vasca. E quando si sono sentite quellenote, tutti hanno sentito l’emozione che si provadavanti ad una manifestazione sportiva a tutti glieffetti. I sono rimasti subito entusiasti e non appenaterminata la prima gara già non vedevano l’ora diricominciare a gareggiare per la seconda tappa. C’è competizione tra gli atleti?Tutti gli atleti in griglia di partenza e poi in gara,cercando di vincere e di migliorarsi. Ma non solo:tante famiglie ad assistere, e anche dietro allo spiritoagonistico si vedono nuove amicizie e nuovi legaminascere. E’ stato molto bello vedere i soci staccaredalla propria vita lavorativa e cimentarsi nelle garecon l’obbiettivo di dare tutto. E questo li uniscesempre di più: c’è lo sfottò, c’è la collaborazione, c’èil sognare assieme il podio. Ed è sempre bello vederevengono bene accolti nel proprio Circolo i rivali invisita per le gare. Le ultime gare?Nel calcetto c’è un dominio di Juvenia e Due Ponti,che sono a pari merito in testa alla classifica. Neltennis, Villa York vince sul Due Ponti e il Due Pontivince sul Juvenia.Che ruolo hanno avuto i presidenti?Walter Casenghi, Emanuele e Pietro Tornaboni,Angelo Desidera… I presidenti vengono a vedere legare e gli allenamenti. Sono molto attivi, coinvolti atutti i livelli e, soprattutto, i primi ad essereentusiasti per quello che Circoliadi sta diventando eper come il socio sta imparando ad amare il proprioCircolo come una famiglia. E i testimonial?Non si sono certo tirati indietro: si aggiornanocostantemente sulle gare e sui risultati. E BernardoCorradi ha dato il fischio di inizio alla gara dicalcetto.

di Fabio Sieni

circoliadi#circoliadi

un grande successoSi può ormai dirlo: Davide Troiani ce l’ha fatta. L’organizzatore della Piccola Olimpiade ci racconta cos’èoggi Circoliadi e cosa sta diventando.

54 | Maggio 2016 | Sport Club

circoliadi#circoliadi

I circoli

Juvenia Sport ClubIl centro sportivo Juvenia è una struttura sitain zona Cassia – Tomba di Nerone, immersanel verde. Tra ampi spazi e sale luminose qui sisvolgono attività ginniche di vario genere. Unodei tantissimi punti di forza di questa strutturaè di verificare ogni novità nel campo del fitnessmantenendo una tradizionale serietà ed unimpegno costante nello sport.Il centro offre l’opportunità di usufruire ditutte le lezioni di fitness indoor e outdoor, dellasala pesi e del cardio fitness, con il supporto diinsegnanti qualificati, saune, la possibilità digiocare a Padel, calcio a 5, calcio a 7. A disposizione dei soci un ampio parcheggioper le automobili e per i motorini, oltre ad unbar-ristorante.

Lanciani Sport ClubIl Lanciani Tennis Club è stato fondato da Mario Desidera nel 1972. Dal 1990 i figli Angelo,Antonella ed Emanuela conducono la gestione dei dipartimenti di quello che era un tennis clubed oggi è diventato uno dei centri sportivi con maggiori attività sportive della capitale.

L’area sulla quale si estende il club è pari a 33.000 mqed è inserito all’interno del parco naturale “Valledell’Aniene”.La struttura ospita 18 campi da tennis illuminati, unapiscina semi-olimpionica, quattro campi di squash,tre campi di calcetto di ultima generazione, un centrodi arrampicata sportiva, un centro estetico, una scuoladi ballo, bar, ristorante, spogliatoi e segreterie presenti in ogni struttura, oltre a 250 posti auto euna pista di footing di 390 metri.Il Club durante i suoi primi 40 anni ha conseguito numerosi traguardi agonistici ed è stato ilpioniere per il lancio di attività sportive nella capitale quali lo squash, lo spinning, la scuola dicricket per ragazzi, il group rowing.

sp

or

tc

lu

b

La contraffazione èun’industria. Non è più da

classificare come unfenomeno, come uno

sporadico danno infertosolo a brand

nell’immaginario collettivo“ricchi”, non più qualcosa di

esclusivamente legato allusso, nemmeno più di

esclusiva provenienza extra‐Eu, nel Far East del Mondo.

E’ un’industria che, al paridi quelle legali, utilizza

stabilimenti, in alcuni casi, enon sono pochi, non più

“scantinati” come sipensava un tempo. Sfrutta

canali di distribuzione evere e proprie supply chain,

per consentire maggiore epiù capillare diffusione dei

beni falsi. E’ un’industriache utilizza anche evoluteleve di marketing, sia nel

canale fisico che in quelloonline.

delitti d,

#delittidautore

A cura di Claudio BergonziSegretario Generale INDICAM

ome ogni industria tende a coprire ogni settore, anzi,quelli che sono più interessanti per incontrare ladomanda del pubblico.Alcuni punti differenziano questo industria da quellelegali però. Innanzitutto: nessuno sa bene quantofatturino o quanti ci lavorino. Nessun fisco potrà maisapere che tasse vengono evase con produzioni di

merce falsa. E al pari nessun amministratore o governante potrà maipercepire la totale e reale portata di quanto questa industria possainquinare il mercato legale. E se l’industria di fatto non esiste perchénon censita, nessuno si potrà mai preoccupare di dove venganoriversati i suoi rifiuti o di quali condizioni di lavoro sopportino le“maestranze”.I motivi per cui la contraffazione è diventata una vera e propriaindustria sono presto spiegati: denaro. Marginalità, profitti, rischi. Iprimi due altissimi, gli ultimi bassissimi. Per organizzarsicriminalmente e decidere di violare alcuni marchi non ci sarebberocondizioni migliori.Pur nell’assenza di ufficialità la contraffazione ha però stime,calcolate con metodi complessi ed affidabili, che danno la misura diquanto pesi. Si parla di 1300 miliardi nel solo 2015. Questo valore siriferisce a prodotti falsi nel Mondo. E se si pensa il 5% delle merci inentrata in EU è falso, con un valore doppio rispetto al resto delMondo, non c’è sicuramente da essere positivi.E’ importante capire che settori sono bersaglio dei falsari. La rispostaè breve, e chiara: tutti.Ci sono gli oggetti di lusso, ci sono parti di motore, ci sono vaccini ed

C

56 | Maggio 2016 | Sport Club

la contraffazionenel settore sportivo

autore

antibiotici, detersivi, prodotti di igiene e guarnizioni da pochicentesimi. Tutto ha un prezzo, un margine, un calcolo che porta ilcontraffattore a valutare se copiare o meno. Solo una questione dianalisi dei benefici, senza entrare in ulteriori analisi.Se, quindi, come evidente non esistono prodotti che non sianocopiati, allora lo sport come si pone in questo cupo scenario? Esistonotendenze che facciano dello sport un terreno libero dal falso? Oppureche possano prevedere migliori scudi protettivi per ciò che è legatoallo sport?Anche in questo caso la risposta è semplice e chiara: no.Anche nello sport esiste il falso. E attenzione: non solo di unamaglietta di un top tema di calcio, ad esempio, ma anche di oggettipiù “tecnici, come potrebbe essere un bastone da Golf o anche unaracchetta. Ogni volta che c’è un brand, meglio se affermato, possiamoragionevolmente pensare che ci sia qualcuno che ne valutal’opportunità di violarlo. Arrivando a una conclusione: conviene. Inumeri in gioco sono alti; per esempio, non considerando il settoredelle magliette e della calzature sportive, che vedremo tra poco, lacontraffazione di articoli sportivi relativamente alla sola produzioneimpatta per circa mezzo miliardo di Euro. La cifra da sola magari nondice molto, ma diventa un più comprensibile 6.5% del totaleproduzione in Europa. Questo dato già di per sé indica cosa si stiaperdendo Oltre al fatturato in meno per le imprese, pesano ancheminori entrate fiscali e un danno più esteso sulla filiera in senso

esteso. La stessa filiera che, in alcuni casi, può essere “infiltrata” conproduzione non genuina. Con il rischio di fare molta fatica ad accorgersene. Un caso portatoalla luce da un’agenzia delle Nazioni Unite fa capire che tipo dicomplessità ci sia dietro una scarpa contraffatta, e perché sialegittimo chiamare la contraffazione “un’industria”.Nella situazione descritta, realmente accaduta, si è partiti da unacquisto di un prodotto originale. Una scarpa, comprata in uno storesenza dubbio ufficiale, acquistata solo per fare da campione. Permostrare ai creatori di copie come fosse l’originale. Una volta capitoche elementi caratteristici dovesse possedere la scarpa perrassomigliare il più possibile a una vera, allora i “gestori” del businessdecidevano come differenziare la produzione secondo diversi livelli diprezzo. Con questo andando anche a determinare la scelta diprodurre in un luogo o in un altro. Si potevano avere scarpa di livellobasso, ma con prezzo ancora più basso, fino a prodotti in tutto e pertutto uguali agli originali. Prodotti la notte nelle stesse fabbrichecinesi in cui, di giorno, si seguiva la produzione per il brand. Questagià complessa e ben organizzata macchina, viene ulteriormenteraffinata per gestire aumenti della domanda. Si ampliano, allora, icanali di produzione, con cross-collaboration tra la Cina e laCampania. Come a dire: non solo “un’industria”, ma addirittura unamutinazionale.Analizzato il lato “industria”, che ne pensano gli utenti? I

57 | Maggio 2016 | Sport Club

58 | Maggio 2016 | Sport Club

illegalita,

#illegalità

consumatori sono davvero i primi complici dei “falsari”? Questa teoria è vera in grande parte. Comprando un bene, poniamoscarpe sportive di ultima generazione, ad un prezzo simile all’irrealtàsu una bancarella volante per strada, il cliente deve immaginarefondatamente che c’è qualcosa di strano. Una maglia da calcio del Manchester United, ad esempio, trovata per20€ su una bancarella del mercato di Sanremo; difficile pensare siaun maxi-outlet ufficiale del team inglese. Acquistandola, il clientedovrebbe ragionevolmente essere sceso a patti con il falsario di turno.Se, come successo anche recentemente con maglie da ciclismo, poidopo poche ora dall’averla indossata la maglietta del United inizia adeterminare fenomeni di prurito e altre allergie, beh anche questopuò essere un effetto secondario che il cliente deve accettare.Nell’offline, come si chiama in gergo il mercato “fisico, tipologia dicanale di distribuzione (bancarella del mercato di Sanremo) e prezzo(20€ per la maglia dello United) devono essere presi a riferimento percapire che si sta comprando un falso e che poi non si potrà dire lafatidica frase “non potevo saperlo”.Tutti sanno, però, che gli utenti si spostano sempre di più versoacquisti online. Internet, nel caso dei prodotti sportivi, ha favorito ladiffusone di modello non originali, oppure è qualcosa che è sempreesistito? Vero sia l’uno che l’altro. Certamente il falso è ovunque, maoccorre anche dire che è talmente facile porre qualcosa in venditaattraverso internet, che ciò sicuramente favorisce la diffusione. I fattore chiave: la facilità. Si somma al profitto e al basso rischio erende comodo poter gestire un negozio di vendita di falsi oppure unprofilo di qualche social che attragga clienti in quella direzione. Non è difficile trovare una scarpa da calcio, o da running del marchioNike, per esempio, a prezzo estremamente competitivo. Piuttostocomplesso, invece, potersene accorgere in molti casi.Come mostrano le immagini, i siti possono essere bellissimi. Simili,uguali anche a quelli del brand. In effetti molto simile. Troppo simile.La risposta è presto detta: il negozio falso è uguale nell’apparenza aquello vero, perché ne “ruba” immagini e caratteristiche.

Immagine bella e come quella originale.Recentemente, nel mese di aprile 2016, l’Autorità garante dellaconcorrenza e del mercato ha potuto “oscurare” oltre 170 siti divendita di merci contraffatte. Una cifra ragguardevole, che però vista

dall’altro lato della medaglia è una goccia nel mare.Tanto che, in una ancora più recente attività di indagine, altri 250siti sono stati analizzati, evidenziando molti prodotti sportivi.C’è un consiglio da poter dare agli utenti per non cadere nelletrappole che il web può riservare loro? Almeno di base, si può direche una buona lettura, oltre che delle caratteristiche della scarpa,delle clausole che la legge garantisce al consumatore relativamente areso, politiche in caso di difetti, privacy potrebbe far capire che si è inpresenza di siti di vendita beni falsi. Una dicitura nella parte relativaal reso del prodotto difettoso “I nostri prodotti sono di tale buonaqualità che siamo certi che non ci sarà bisogno di alcun reso”, nonpuò ragionevolmente far pensare a un cliente che questo è lasemplice verità e, quindi, che lui è tutelato.O ancora: si può pensare di essere in presenza di un vero evento“charity” solo perché Facebook me lo propone? Sarà davvero così,stimolando vendite di prodotti appetibili, scarpe e occhiali in testaper pochi Euro? Non sarà il caso di non aggiungersi alle migliaia difollower della pagine in questione? Facebook ed altri social sonousati dai contraffattori per promuovere siti esterni al social su cuispingere gli utenti a comprare. Con sequestro del sito. Lo stessomeccanismo usato un anno fa da un personaggio che con decine dimigliaia di follower invadeva Facebook con inserzioni di orologi falsidi lusso. Ora ha decisamente meno follower, essendo stato rinviato agiudizio a seguito di denuncia anche di INDICAM alla GdiF. Per lui ilcrimine non paga.

Il digitale, quindi, ha cambiato le nostre abitudini. Si fa sempre piùonline per compiere una molteplicità di azioni, tra cui comprare. Fare attenzione ai pochi dettagli precedentemente esposti puòmigliorare la situazione ma certo, se si pensa che su un gigante dell’e-commerce come il Gruppo Alibaba, da quasi 500 miliardi di Dollarifatturato annui, veicola oltre il 60% di merce falsa, allora essereottimisti è un po’ più difficile. Lo stesso Alibaba il cui proprietario èstato accostato al Milan in caso di vendita a imprenditori cinesi.Chissà se avremmo visto allora un moltiplicarsi di Carlos Bacca pertutta la rete?Fare attenzione, quindi, sempre e senza abbassare la guardia, che sitratti di vendita “fisica” o su internet, che si tratti di un sito trovatotramite un motore di ricerca o di un’inserzione su Facebook. Ci sonoregole per non cadere involontariamente nella trappola tesa daicontraffattori. Rispettarle, soprattutto nel caso dell’online che puòingannare utenti meno orientati a cercare il falso, può volere direproteggere sé stessi, la propria identità e anche la sicurezza dellapropria carta di credito e di ricevere la merce pattuita, entro i terminipattuiti, con la possibilità di renderla entro un lasso di tempo; perchéquesto è un diritto del cittadino e non vale dire “la mia merce ètalmente buona che non te la faccio rendere”.

60 | Maggio 2016 | Sport Club

A cura di Andrea Bureca

Ver cali

giochi#enigmistica

crucisportCredi di essere un vero esperto del mondo sportivo?Mettiti alla prova con il seguente cruciverba

Orizzontali

Un ambiente costruito attorno a noiE’ incredibile veder nascere un luogopersonalizzato per ciascuno con arredi creati perogni tipo di ambiente, in cui le collezioni didivani dal design accattivante realizzati intessuti esclusivi o pelle, sono accompagnati daeleganti lampade e da specchi, in una fusioneperfetta tra arte e arredamento.

Un evento unicoTante le personalità accorse per ammirare, concuriosità ed interesse, la nascita di questonuovo tipo di design, in particolare il registaCarlo Vanzina, il Presidente della LazioClaudio Lotito, il Presidente del gruppoApi Ferdinando Brachetti Peretti, l’attriceEleonora Brigliadori insieme al marito ClaudioGilbo oltre ad Antonio Candreva, ValentinoCampitelli, Brice Martinet, Maria VittoriaPaolillo, Francesca Valtorta e il comico StefanoDragone.

Frankie CasilloLa fotografia prende il posto delle parole; scattiche mostrano freschezza, onestà e un imprevistogusto per l’eccentrico, ben mescolatoall’ordinario. Un modo nuovo di descrivere lavita senza interromperla, raccontandoci ilquotidiano con uno sguardo allo stesso tempodiscreto e profondo.

Lavinia Colambumbo ‐ Forma&CementoUn esempio di progettazione che, utilizzando unmateriale povero come il calcestruzzo, lo eleva,rendendolo pari al più pregiato tra i marmi. Lamicro-modellazione a cera persa permette direalizzare le forme più svariate e conl’incassatura delle pietre raggiunge unasensibilità che le dà modo di immaginarel’oggetto prima ancora di disegnarlo. E non c’èlimite a cosa si può creare: da mobili acomplementi, sia da interno che da esterno.

Damiano Quaranta ‐ creativa quarantaLe opere più ricercate emergono dai materialipiù grezzi, in una ricerca sperimentale in cuinasce un mobilio dal design accattivante edattuale. Il rosso caldo e corposo esalta libreriepulite e lineari in acciaio e vetro, le lamine inferro trovano il giusto connubio con stanze daletto impreziosite da metalli, mentre i legniinvecchiati dalle tinte rossastre creanosplendide assonanze con piani d'appoggio dellostesso materiale.

arte&design#arte&designofficina creativa

le nuove levedell

,’arte e del design

Officina Creativa è un laboratorio dove nuove creazioni ed idee vengono formate attorno ai propri desideri. E dopo il suo primo anno di vita, mercoledì4 maggio a Roma, alla Collina Fleming, i più promettenti artisti riconosciuti a livello Nazionale ed Europeo hanno esposto le loro creazioni, aprendo unnuovo capitolo nel campo del design. Un progetto che rafforza la presenza della famiglia Settimi nel mondo dell’Interior design, già nel settore da 60anni con lo storico mobilificio di Anguillara Sabazia.

di Fabio Sieni

L’incomunicabilità del genio sportivo:Federer come esperienza religiosa.

di Alessandro Volpi

riflessioni#riflessioni

A tutti sarà capitato di assistere alle interviste televisive post-gara di qualsiasi sport, quando l’atleta sudato e ancora carico diadrenalina prova a dire qualche parola al giornalista e aglispettatori, anche loro sudati e adrenalinici. Provate a ricordare,probabilmente suonava più o meno così:« - Kenny, cos’hai provato mentre segnavi il punto della vittoriacon quella sensazionale, risicatissima presa in area di meta conassolutamente zero, e dico zero secondi rimasti?- Be’, Frank, mi sono sentito solo molto soddisfatto. Erofelicissimo e anche soddisfatto. Tutti noi abbiamo lavorato sodo esiamo cresciuti come squadra, ed è sempre bello quando senti dipoter dare una mano.»Questo è un esempio di intervista post-partita fortementedeludente (come quasi sempre accade) che David Foster Wallaceimmagina in un testo dal titolo eloquente: Come Tracy Austin miha spezzato il cuore. Lo scrittore americano, autore delcapolavoro Infinite jest, da ragazzo era stato un promettentetennista, e aveva mantenuto la passione/ossessione per questosport. In questo testo descrive proprio quella delusione cheanche voi avete provato vedendo un’intervista post-gara, in cuil’atleta non riesce a descrivere minimamente «il contenuto o ilsignificato della sua téchne [tecnica, arte]». In particolare FosterWallace racconta di aver letto l’ennesima autobiografia di unosportivo (Tracy Austin nella fattispecie, una tennista americanache era esplosa negli anni in cui giocava anche lui) e di essererimasto come sempre deluso dalla banalità dei contenuti,dall’incapacità di comunicare qualcosa all’altezza delle gestasportive dell’autrice. La spiegazione che forse voi avrete spesso

dato a questo fatto è semplice e banale: ad uno sportivo sonorichieste abilità fisiche, non intellettuali, e perciò è normale chenon sappia esprimere concettualmente il proprio talentosportivo. Foster Wallace non si accontenta però di questaspiegazione: secondo lui nell’atleta c’è una genialità chetrascende l’abilità meccanica, una capacità metafisica che loporta oltre le leggi della fisica, dando la percezione allo spettatoredi assistere ad un evento sovrannaturale, divino: Federer comeesperienza religiosa è infatti il titolo di un’opera che lo scrittoreamericano ha consacrato al tennista svizzero. Secondo FosterWallace, al fenomeno Roger Federer si deve dare una«spiegazione metafisica: [Federer] è uno di quei rari atletipreternaturali [sovrannaturali] che sembrano essere esenti,almeno in parte, da certe leggi fisiche. Validi equivalenti sonoMichael Jordan, che non solo saltava a un'altezza sovraumanama restava a mezz'aria un paio di istanti in più di quelliconsentiti dalla gravità, e Muhammad Ali che sapeva davvero“aleggiare” sul ring e sferrare due o tre jam nel tempo richiestoda uno solo. Dal 1960 in qua ci saranno altri cinque o sei esempi.E Federer rientra nel novero: nel novero di quelli che sipotrebbero definire geni, mutanti o avatar. Non è mai in affannoné sbilanciato. La palla che gli va incontro rimane a mezz'aria,per lui, una frazione di secondo più del dovuto.»L’adorazione da parte dello scrittore americano per l’alloragiovane campione, che «è Mozart e i Metallica allo stessotempo», non conosce limiti, è appunto assoluta, religiosa. È ilprostrarsi davanti ad un fenomeno senza spiegazione,incomprensibile e bello, che però quando prova ad esprimersiattraverso il discorso (il logos) perde tutta la sua potenza ediviene banalità. Foster Wallace cerca di descrivere con una seriedi metafore la bellezza del gesto estetico/sportivo: «Il dritto diFederer è una possente scudisciata liquida, il rovescio è un colpoa una mano che lui sa tirare di piatto, caricare di topspin otagliare – quello tagliato ha un tale nerbo che la palla cambiaforma nell'aria e rasenta l'erba più o meno all'altezza dellacaviglia. Il servizio ha una velocità e un grado inarrivabile divarietà e precisione; i movimenti del servizio sono flessuosi esobri, si distinguono (in tv) solo per il guizzo anguillaceodell'intero corpo al momento dell'impatto. L'intuizione e il suosenso del campo sono portentosi, il gioco di gambe non ha egualinel tennis: da piccolo era anche un prodigio del calcio. Tuttovero, eppure non spiega niente né evoca l'esperienza di guardarequesto giocatore in azione. Di assistere, con i propri occhi, allabellezza e al genio del suo tennis.» Quindi anche questo nonbasta, per capire quanto Foster Wallace prenda sul serio il geniosportivo si vedrà che arriva a paragonare la propria attività aquella del teologo che non potendo esprimere direttamente cosaDio sia, lo fa in negativo dicendo ciò che non è. E qui siamo arrivati al punto. Il genio sportivo è inesprimibileperché ha la forma dell’ispirazione divina. Come nella Greciaantica il poeta invocava le muse quando si apprestava a declamare(o scrivere) i propri versi perché non ne era veramente artefice masolo tramite, così lo sportivo non può comprendere e descrivere leproprie azioni perché sono autenticamente divine. La profondità ela saggezza dell’atleta è infantile e semplice come quella del santo.«Potrebbe essere che […] coloro i quali ricevono e mettono inpratica il dono del genio atletico debbano, di necessità, essereciechi e muti al riguardo, e non perché la cecità e il mutismo sianoil prezzo di quel dono, ma perché ne sono l’essenza.»

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