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ECCELLENZE E PERCORSI Tera e aqua, aqua e tera da putini che da grandi: «Siora tera, ai so comandi, siora aqua, bonasera; bonasera» Luigi Fossati ALL’EXPO 2015 DA CONOSCERE POLESINE INEXPO 2015

Polesine da conoscere all'Expo 2015 - Eccellenze e percorsi

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eccellenze e percorsi

Tera e aqua, aqua e terada putini che da grandi:«Siora tera, ai so comandi,siora aqua, bonasera;bonasera»Luigi Fossati

all’expo 2015da conoscere

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Un progetto per far conoscere il polesine: terra antica, con una storia millenaria, che però è ancora terra da scoprire. È proprio questo il suo punto di forza: è un gioiello ancora poco ammirato, un diamante da lucidare perché possa mostrare tutta la sua bellezza.Il fattore scoperta è alla base dell’azione che si intende portare avanti con la partecipazione all’Expo 2015.Finalmente il Polesine sarà raccontato in tutta la sua ricchezza e particolarità, nella sua unicità e capacità di stupire, tra arte, cultura, natura, ambiente. Tra itinerari, percorsi, vie, ospitalità e capolavori che meritano di essere scelti.L’invito ai visitatori è di individuare i percorsi / itinerari suggeriti e mirati alla conoscenza di unparticolare aspetto,

magari mixando soluzioni diverse, per vivere differenti esperienze.Elemento dominante è l’acqua: mare, ma anche fiumi, canali, una rete di “acque” che sono la sua linfa vitale. Qui la natura ha fatto cose straordinarie e qui ci sono tesori d’arte e di architettura che incantano il visitatore più attento, colui che cerca gli itinerari più insoliti. Questa è l’occasione perfetta per dire il Polesine, raccontarlo in modo completo e unitario, farne un meraviglioso affresco.

consVipo, come ente di riferimento di tutte le realtà che operano in questo territorio, lavora per creare l’immagine Polesine da veicolare in tutto il mondo, per dare vita ad un prodotto Polesine inimitabile e unico.

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Nel Polesine c’è cultura e storia, testimoniata nei musei grandi e piccoli sparsi sul territorio, insieme ai palazzi, alle ville, ai palazzi storici, alle opere custodite anche in piccole chiese di campagna. Storia, cultura e tradizioni sono sparsi e a volte nascosti negli angoli, nei luoghi meno frequentati.

Gli itinerari da fare in bicicletta, in barca, a cavallo sono tantissimi e c’è solo l’imbarazzo della scelta: con tranquillità, senza fretta, lungo gli argini del Po, tra le ampie golene, come quella di Panarella o di Ca’ Pisani, insieme alle tante sparse nei comuni dell’area Delta Po, nei percorsi immersi nel verde, tra piccoli borghi, valli da pesca e campagne sconfinate, tra le dune fossili (sono l’antico confine tra la terra e il mare, prima che il Po, trasportando i detriti verso la foce, creasse le attuali terre deltizie spostando più avanti la linea di costa, e sono SIC - Siti di Importanza Comunitaria) è possibile respirare tutta la magica atmosfera che questo territorio sa esprimere e le emozioni che sa regalare. in bicicletta, il grande fiume offre il meglio di sé: un luogo immenso e magico, ricco di paesaggi che lasciano a bocca aperta. Tanti itinerari ciclopedonali sono indicati

con apposita segnaletica, ma il bello qui è il piacere della scoperta…

Impossibile fare un soggiorno nel Polesine Delta Po e non prevedere una o più escursioni in barca, magari in quella di uno dei tanti pescatori che offrono ai visitatori l’opportunità di conoscere da vicino la loro attività. Così, ci si può lentamente addentrare tra la fitta vegetazione con le tipiche barche a fondo piatto, le uniche che consentono la navigazione nelle acque basse delle lagune, lungo i rami del fiume, in una natura libera e incontaminata. Ci si può anche fermare in una delle tante isolette o su uno scanno, spiaggia che si raggiunge solo in barca, dove vivere una esperienza a contatto con la natura selvaggia!

Per chi cerca invece il confort ci sono le motonavi, grandi e comode imbarcazioni che propongono escursioni di intere giornate con la possibilità di visitare i luoghi più suggestivi del Delta, insieme a guide preparate, e di gustare a bordo gustosi piatti di pesce fresco.

Altro mezzo, altre emozioni: a cavallo si possono percorrere argini, golene e spiagge,

per godere dei paesaggi unici di questa gigantesca oasi naturale.I percorsi turistici di interesse dedicati alla circolazione pedonale, ciclabile, equestre e nautica sono indicati da apposita segnaletica e cartellonistica tematica, nell’ambito di una qualificata e fitta rete escursionistica.

Percorsi ciclabili, iPPovie, idrovie

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Museodiffuso

I Musei polesani sono riuniti in un Sistema Museale Polesine e si presentano quindi come un soggetto unico, seppure contenente le tante anime che compongono il ricchissimo patrimonio culturale polesano, tassello dell’offerta culturale del nostro Paese. A comporre il Sistema Museale della Provincia di Rovigo sono le tante, diverse realtà museali che custodiscono la storia e le tradizioni del territorio polesano e lo straordinario patrimonio culturale sparso nei diversi angoli della provincia.

Alcuni Musei del sisteMA MuseAle polesine

Antiquarium di loreo Nasce dalla necessità di rendere visibile e “visitabile” il sito romano di Corte Cavanella che per ragioni di gestione e di particolarità geologiche del territorio deltizio non può essere completamente riportato alla luce.

pinacoteca dell’Accademia dei concordi di rovigo e del seminario VescovileL’Accademia dei Concordi, sorta nel 1580 per iniziativa del conte Gaspare Campo, comincia ad occuparsi di pittura verso

la metà del sec. XVIII, commissionando ai maggiori pittori veneti una serie straordinaria di ritratti di rodigini illustri e di protettori veneziani. Contiene circa quattrocentocinquanta opere prevalentemente di arte veneta dal sec. XIV al sec. XVIII, tra le quali spiccano alcuni capolavori conosciuti in tutto il mondo. Nel 1982 la Pinacoteca del Seminario Vescovile, ricca di circa duecento opere, è stata affidata all’Accademia dei Concordi.

centro di documentazione della civiltà e del lavoro in polesine di Fratta polesineRicostruisce, per quanto possibile in modo verosimile, talvolta con ricchezza di materiale e di documentazione, gli ambienti tipici del mondo polesano povero, generalmente legato alla terra ed al lavoro dei campi.

Casa-Museo Giacomo Matteotti di Fratta PolesineQuesto edificio, di origine probabilmente settecentesca, con rimaneggiamenti dell’ottocento e del 1933, è stato restaurato e ora raccoglie testimonianze sulla vita e l’opera del grande politico italiano nato a

Fratta Polesine.

centro di documentazione della civiltà contadina di porto tolleIl suo obiettivo è mantenere viva la memoria delle nostre tradizioni e della nostra storia. Portare a conoscenza dei giovani com’era la vita dei loro nonni e quali erano gli oggetti della quotidianità.Il percorso di crescita continua con la raccolta di materiale e l’attività di promozione e valorizzazione delle tradizioni contadine e della pesca.

centro turistico culturale san Basilio di Ariano nel polesineIl materiale archeologico rinvenuto verso la fine degli anni Settanta e nel corso degli anni Ottanta durante diverse campagne di scavo svoltesi nella Tenuta Forzello ed ora esposto all’interno del Centro Turistico Culturale San Basilio dimostra l’importanza archeologica della località e documenta la storia di San Basilio in epoca antica. Gli scavi hanno permesso di indagare parte di un grande villaggio frequentato dagli inizi del VI secolo a.C. fino alla fine del V secolo a.C. da Etruschi, Greci e Veneti.

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Offre la possibilità al visitatore di viaggiare idealmente nel tempo ripercorrendo le tappe della storia più antica di questi luoghi. A 50 m, la pieve di S. Basilio, situata su una duna fossile, relitto del litorale costiero di epoca protostorica, vede il succedersi di tre periodi costruttivi: il primo risale all’Alto Medioevo, il secondo al IX-XII secolo, l’ultimo al XVIII secolo. All’interno della Tenuta Forzello, grazie ad una particolare copertura, sono visibili i resti portati alla luce con recenti scavi archeologici di un grande complesso architettonico paleocristiano comprendente una chiesa, costruita nelle vicinanze del battistero a pianta ottagonale ed un piccolo sepolcreto con tombe alla cappuccina.

ecomuseo - dell’ente parco regionale Veneto del delta del poLa Legge istitutiva dell’Ente Parco Regionale Veneto del Delta del Po (L.R.36 del 1997) assegna allo stesso un ruolo strategico, si potrebbe definire addirittura decisivo per lo sviluppo economico e sociale del Delta, unitamente alla tutela ed alla preservazione e valorizzazione del suo patrimonio culturale, ambientale e naturalistico che lo connotano.

tempio della Beata Vergine del soccorso detto la rotondaLa costruzione della chiesa fu iniziata nel 1594. L’edificio, progettato da Francesco Zamberlan, è costituito da un prisma ottagonale circondato esternamente da un portico. L’interno, dopo la collocazione del maestoso altare e della cantoria, nel 1625 cominciò ad essere decorato con sculture e, soprattutto, con dipinti su tela, organizzati su tre fasce; l’ultimo “telero” fu collocato nel 1684, completando un raro ciclo celebrativo e decorativo che risulta fra i più suggestivi del Veneto. A partire dal 1655 accanto alla chiesa comincio a sorgere il campanile, su disegno di Baldassarre Longhena; la sua costruzione, però, fu più volte interrotta, e giunse a conclusione solo nel 1774, seguendo fedelmente il disegno originale.

Museo Archeologico nazionale di AdriaIl Museo di Adria è un Museo Archeologico che conserva quindi le testimonianze archeologiche di Adria, unico centro urbano antico della provincia di Rovigo e del Basso Polesine.Quale sede dipendente della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto svolge attività di tutela archeologica del territorio.

Museo della centuriazione romana di VilladoseIl museo raccoglie circa 400 reperti raccolti in superficie nella grande centuriazione romana di Adria individuata recentemente nelle campagne tra Adria e Rovigo dove con una ricerca di superficie metodica, autorizzata dalla Soprintendenza per i Beni Archeologici del Veneto, sono stati

individuati circa 350 siti archeologici.

Museo civico Archeologico di castelnovo Bariano loc. s. pietro polesineIl Museo Civico Archeologico di Castelnovo Bariano nasce nel settembre 1982 con l’obiettivo di divulgare la cultura del nostro territorio e di salvaguardare i materiali in esso rinvenuti.

Museo dei Grandi Fiumi di rovigoIl Museo dei Grandi Fiumi ha sede presso l’antico Monastero Olivetano di S. Bartolomeo, a seguito di un complesso e radicale restauro. Il Museo si inserisce in un programma di valorizzazione del Polesine, evidenziando le peculiarità storiche e ambientali del territorio della provincia di Rovigo - stretto tra i corsi terminali dei due maggiori fiumi italiani e caratterizzato dal Delta del Po – e aprendosi a un dialogo propositivo e a una costruttiva collaborazione con istituzioni culturali locali, nazionali ed europee che operano in contesti territoriali interessati da ambienti fluviali e apparati deltizi. Il Museo dei Grandi Fiumi raccoglie prevalentemente materiali archeologici provenienti, quasi esclusivamente, da ricerche e raccolte effettuate in anni diversi nel Medio e Alto Polesine.

Museo civico “A.e. Baruffaldi” di Badia polesineContiene foto e documenti sulla storia di Badia e del Polesine, in particolare dal Risorgimento alla seconda guerra mondiale.

Museo della corte loc. ca’ cappello di porto ViroIl Museo ha la sua sede in due case coloniche del ’800. L’edificio di sinistra ospita la sezione etnografica con la ricostruzione di una casa di campagna con annessa osteria. L’edificio di destra ospita la sezione naturalistica e la storia della Corte dei Cappello.Museo d’impresa delle Antiche Distillerie Mantovani di PincaraIl Museo d’Impresa “Il futuro della memoria” delle Antiche Distillerie Mantovani è stato inaugurato nel novembre del 2004 ed è stato costruito all’interno dell’azienda, attraverso un percorso che ricostruisce la storia imprenditoriale e lavorativa di ben 6 generazioni. Il progetto è frutto di una appassionata ricerca sulla storia, le leggende e le tradizioni relative ai liquori e ai distillati.

Museo regionale della Bonifica - ca’ Vendramin di taglio di poIl Museo è dedicato alla bonifica ed alla sua attività secolare. Una testimonianza dell’attività bonificatrice compiuta nel Delta, un simbolo del territorio bassopolesano e del rapporto indissolubile tra uomo e acqua. Un Museo sui generis, dove l’edificio dell’ex idrovora è una collezione di macchine, spazi, attrezzature che testimoniano il lavoro

compiuto dall’uomo per convivere con il fiume, per mantenere vivibili territori dal delicato equilibrio terra-acqua.

Museo della Giostra e dello spettacolo popolare di BergantinoIl “Museo Nazionale della Giostra e dello Spettacolo popolare” è in perfetta sintonia con la realtà socio-economica del territorio altopolesano, che negli ultimi decenni è diventato il centro industriale più all’avanguardia nella progettazione e costruzione di giostre della più avanzata tecnologia, in grado di soddisfare, con le sue industrie ed aziende specializzate, tutte le richieste di un mercato internazionale esteso a tutti i continenti. Il Museo è nato come istituzione unica in Italia nel suo genere.

septem Mària Museum loc. Amolaretta di AdriaIl Septem Mària Museum sorge alla periferia di Adria, città che ebbe il suo massimo splendore più di 2000 anni fa quando da piccolo villaggio di palafitte abitato da paleoveneti, grazie all’arrivo di mercanti greci ed etruschi, divenne un importante emporio commerciale con un famoso porto Il Museo è ospitato nella sala macchine dell’idrovora di Amolara. La denominazione “sette mari” data dallo storico Plinio il Vecchio a questo territorio giustifica appieno la localizzazione in questa zona di un museo che ripercorra la storia dell’acqua, cioè del rapporto che le varie civiltà hanno instaurato con l’acqua, intesa come risorsa e come problema per l’uomo.

Museo Archeologico nazionale di Fratta polesineIl Museo rappresenta il punto di arrivo di oltre quarant’anni di ricerche nel Polesine, la sede che raccoglie le importanti testimonianze dei villaggi della tarda età del bronzo sorti lungo l’antico corso del Po. Il nucleo principale dell’esposizione è costituito dai ritrovamenti di un complesso archeologico oggi ritenuto fra i più rappresentativi a livello europeo per l’età del bronzo finale (XII - X secolo a.C.), quelli del villaggio di Frattesina e delle sue necropoli, individuate nelle località Narde e Fondo Zanotto.

Fanno parte del Sistema Museale Polesine anche:

• Museo etnografico “a l’alboron” di Costa di Rovigo

• Planetario Civico Tolomeo di Roverdicrè (Fraz. di Rovigo)

• Osservatorio Astronomico Bazzan di Sant’Apollinare (Fraz. di Rovigo)

• Museo Etnografico di Goro Veneto• Mulino “al Pizzon” di Fratta Polesine

Museo delle Acque di Crespino• La collezione di Ocarine di Grillara di

Ariano Polesine• “Polesine in miniatura” di Gaiba

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l’ orto d’itAliA“I prodotti tipici”

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I prodotti tipici del Polesine parlano, della sua anima più vera, della sua storia, di un territorio ricco di tante bellezze. Qui, seguendo i ritmi lenti che contraddistinguono questa terra, è possibile fermarsi ad assaggiare, gustare, toccare con mano le tradizioni. I prodotti tipici polesani sono vere e proprie eccellenze, da provare in tante ricette tramandate di generazione in generazione: con il riso del delta del po iGp, l’insalata di lusia iGp, il radicchio di chioggia iGp, l’Aglio Bianco polesano dop, e con la cozza di scardovari dop, si preparano piatti straordinari, con sapori, profumi e colori che rallegrano e fanno stare bene.

Il sapore della tradizione non ha eguali: nessun piatto elaborato e costruito, anche dai più grandi chef, può eguagliare il gusto delle ricette che hanno una storia, un patrimonio culturale, alle spalle.La capacità di mantenere inalterati nel tempo metodi di produzione e di lavorazione artigianali, garantisce ai prodotti tipici polesani tutti i requisiti necessari per trasmettere valori come genuinità, qualità, salute, benessere, grazie a caratteristiche e proprietà di alto livello, riconosciute dai marchi comunitari.

Così, l’Aglio Bianco polesano doP si distingue per la sua forma regolare e compatta, il colore bianco lucente, il profumo delicato e l’aroma intenso. A renderlo speciale è il terreno alluvionale ricco di calcio, magnesio, fosforo e potassio, sono le condizioni pedoclimatiche, ma anche il fattore umano, fatto di esperienza tramandata di padre in figlio.

La cozza di scardovari dop coltivata nella meravigliosa Sacca di Scardovari è piena, morbida, gustosae più dolce di qualunque altra, grazie alla ricchezza di sostanze organiche e nutritive e alla bassa salinità delle acque della laguna. La raccolta è manuale e il prodotto è depurato nella zona di produzione attraverso un processo certificato che garantisce freschezza e qualità.

Il radicchio di chioggia iGp risulta più sapido di tutti gli altri e il riso del delta del po iGp presenta caratteristiche particolari che lo contraddistinguono e lo rendono unico.

Il riso del delta del po iGp è il cereale appartenente alla tipologia Japonica, gruppo Superfino, nelle varietà Carnaroli, Volano, Baldo e Arboreo che si prestano per la preparazione di ottimi risotti, timballi e supplì mentre il Carnaroli IGP è particolarmente indicato per prestigiosi risotti dell’alta ristorazione. La particolare qualità del riso prodotto è dovuta alla

passione dei coltivatori e alle specifiche condizioni del clima de dei terreni del luogo: da una parte il clima marino, dall’altro la morfologia dei terreni tipo alluvionati salini, che riescono a conferire particolarità organolettiche uniche.

L’insalata di lusia iGp è l’unica lattuga con marchio europeo in tutto il panorama dei prodotti tipici comunitari e nazionali. Ha gusto fresco e croccante, senza fibrosità e turgidità dovuta all’assenza di fibre. La zona di produzione dell’Insalata di Lusia IGP ricade all’interno di alcuni comuni della Provincia di Rovigo, quali Lusia, Badia Polesine, Lendinara, Costa di Rovigo, Fratta Polesine, Villanova del Ghebbo.

Altre eccellenze del Polesine sono: cefalo del polesineNelle valli del Polesine si trovano diverse specie di cefali che vivono liberi nelle lagune polesane o allevati nelle valli da pesca dove arrivano naturalmente o vengono immessi dall’uomo. Si tratta di un alimento ad alto valore nutritivo, ricco di proteine e con pochi grassi. Garantisce inoltre un buon apporto di sali minerali, in particolare calcio, fosforo e magnesio e di vitamine, soprattutto vitamina A. La sua carne è molto saporita. pesce Azzurro del delta del poSi tratta di pesci molto apprezzati per l’economicità, abbi nata però a qualità nutrizionali decisamente elevate. Nel Delta del Po Veneto si possono trovare soprattutto l’acciuga e la sardina. Melone del delta polesanoIl melone del Delta del Po ha polpa giallo aranciato profumata e ricca di semi, di forma per lo più sferica, la produzione del “Melone del Delta” nel periodo che va da giugno ad agosto, è concentrata

soprattutto nei comuni di Taglio di Po, Adria e Porto Tolle, dove grazie alle particolari condizioni pedoclimatiche, assume un particolare sapore. Miele del delta polesanoIn Polesine vengono prodotti differenti tipologie di miele, caratterizzate dalle essenze presenti nella zona specifica. Il millefiori e l’acacia sono ab bastanza comuni su tutto il territorio della provincia di Rovigo, ma troviamo anche mieli particolari come quello di erba medica, di melone, di radicchio, di girasole soprattutto nelle aree del Delta del Po; mieli di tiglio e castagno nelle zone dell’entroterra polesano.

zucca di Melarall Polesine è un territorio adatto alla coltivazione della zucca, soprattutto nelle aree del Delta del Po e dell’alto Polesine. Le tipologie più coltivate sono: la Zucca Violina e la Zucca Delicata.

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conFerenzeeducational

l’acqua - trasporto merci idrovia della Madonnina e nettunoL’intermodalità gomma- acqua - rotaia per il trasporto delle merci, anche grazie ad un interporto che integra le tre modalità, rappresenta una opportunità per il sistema delle imprese interessato sia ai mercati locali che esteri.

la Via dell’Ambra, turismo e cultura naturaQuesta pregiata resina fossile è stata oggetto di culti e misteri presso popolazioni di tutto il mondo. Citata in molta letteratura antica, da Omero a Tacito a Plinio il Vecchio, legata alla mitologia greca con il mito di Fetonte, l’ambra è stata eletta in tutti i luoghi e in tutti tempi a sostanza magica, trovando in Europa uno strepitoso successo commerciale a partire dal II secolo a.C. grazie ai popoli baltici. La città di Adria - in Polesine - ha rappresentato una tappa fondamentale della Via dell’Ambra.

l’europa dei delta - parchiIl Parco del Delta del Po è una delle zone umide più importanti d’Europa, con una fauna che comprende più di 400 specie

diverse, tra mammiferi, rettili, anfibi e pesci e con circa 380 specie di uccelli. Un’area dalla caratteristiche peculiari, un paesaggio unico e inimitabile.

il percorso di Fetonte fra zeus e naturaFetonte il Figlio del Sole, inesperto nel guidare i cavalli del padre, tanto che dovette intervenire Zeus per fermarlo, cadde nel Po. Lo accolse il Po di Crespino, vicino a Rovigo. Ecco il mito: Apollo aveva amato la ninfa Climene e da lei aveva avuto un figlio, Fetonte. Gli amici di Fetonte iniziarono a prenderlo in giro e sbeffeggiarlo perché il giovane sosteneva di essere il figlio del dio del Sole ed essi non ci credevano. Fetonte, mortificato di questa cosa, un giorno andò dal padre per supplicarlo di fargli portare per un giorno il carro del Sole. Una volta sul carro però, il giovane ebbe paura quando vide il vuoto sotto i suoi piedi; allora il carro impazzì, saliva troppo in cielo o si avvicinava troppo alla terra, bruciando tutto; Zeus allora ebbe pietà degli uomini e per salvarli mandò una folgore su Fetonte che morì e precipitò nel fiume Eridano, che oggi si chiama Po. Mentre i cavalli ritornavano da soli alla stalla, le Heliadi, sorelle di Fetonte,

piangevano la sua morte e Zeus impietosito di quel dolore, le tramutò in pioppi e le loro lacrime divennero gocce d’ambra; questi pioppi ancora oggi sono lungo le rive del Po.

il polesine e la Mitologia. ospitalità nei luoghi di Fetonte - delta del poUno dei più bei giri cicloturistici nell’area del Delta del Po, con lunghi tratti dove si pedala in mezzo ad amplissimi specchi d’acqua. Gioia pura per le passeggiate in bicicletta. Protagonisti gli uccelli, padroni di questi ambienti lagunari, il vento, i colori intensi o ovattati dell’acqua e delle alghe gialle, le luci terse oppure ovattate dalle nebbie o minacciose per nuvoloni temporaleschi.Si attraversa tutto il territorio, in parte lagunare e paludoso e in parte ampia campagna agricola, tra l’ultimo tratto del fiume Adige e il Po di Levante. Giro di boa alla chiesetta della Beata Vergine della Concezione, interessante oratorio, ora in forte stato di degrado e abbandono, isolato e solitario nella campagna, voluto ad inizio 1700 dalla potente famiglia dei Mocenigo, proprietaria terriera di quest’area.Logisticamente conviene fare base a Cavanella d’Adige, piccolo borgo nei pressi

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del ponte sull’Adige lungo la strada Romea, in comune di Chioggia. Sono poche case con una ampia piazza, parcheggio, fontanella, negozio di alimentari e bar. Cavanella si può raggiungere anche per una strada interna da Chioggia lungo il Canale navigabile di Valle, adatta quindi ai ciclisti, senza suicidarsi lungo la Romea. Naturalmente si può partire da Rosolina ed anche da Rosapineta.

lA mesoPotamia d’itAliA“i luoGHi”i luoghi santi - Medio polesineLa ricostruzione dell’antica processione delle lanterne, che avveniva nella vicaria di Lendinara e San Bellino, già dal 1770, valorizzando il patrimonio artistico culturale lasciato dai nostri predecessori.Il pellegrinaggio diventò obbligatorio dal 1777 in ricordo della scampata peste del 1630 da parte delle 14 parrocchie.

Fra giostre e divertimenti - Alto polesineIl Distretto della Giostra è una realtà di alta eccellenza, grazie a un mix straordinario e unico di sofisticata meccanica, tecnologia, ingegneria, creatività, architettura. Le giostre ideate e costruite in Polesine sono richieste da clienti di tutto il mondo.

Fra i luoghi della resistenza per non dimenticare - Medio polesineNella notte tra il 13 ed il 14 ottobre 1944 le forze nazifasciste raggiungono i comuni di Lendinara, Fratta Polesine, Fiesso Umbertiano, Pincara, San Bellino, Bagnolo di Po e Villamarzana. Convergono e confluiscono tutte verso Castelguglielmo, che di fatto diviene il centro del rastrellamento. Il 15 ottobre i prigionieri – partigiani e non – sono portati in Villa Pelà, nella piazza di Castelguglielmo e da lì tradotti nelle carceri di Rovigo. Per molti di essi inizia la tortura prima della morte. La mattina successiva, domenica 15 ottobre, intorno a mezzogiorno i prigionieri salgono sui camion e portati a Villamarzana. Dapprima rinchiusi nel Municipio, alcuni dei prigionieri sono nuovamente malmenati. I prigionieri destinati all’esecuzione vengono rinchiusi nella casetta del barbiere; escono sei alla volta con le mani legate e fucilati alla schiena sotto gli sguardi dei parenti, costretti a guardare dalla finestra del Municipio. Sono le 17.30 quando viene posto fine al massacro. A Villamarzana è stato eretto un monumento in memoria dei nostri 43 Martiri barbaramente uccisi dai nazifascisti il 15 ottobre del 1944. All’interno dei cimiteri di Castelguglielmo

e Villamarzana sorgono due cripte monumentali a custodia dei corpi dei martiri.

telegrafo napoleonicoAlla fine del XVIII secolo Napoleone Bonaparte, con il suo esercito, occupò l’Italia e mise in atto, fin da subito, una delle sue più importanti e innovative strategie militari, basata sull’utilizzo del telegrafo ottico: un nuovo e veloce sistema di comunicazione che andava a sostituire quello tradizionale, ormai vecchio e lento, dove i messaggi venivano portati a destinazione da corrieri a cavallo o da carrozze postali. Si trattava di inviare messaggi da torrette poste a distanza di alcuni chilometri, sormontate da un meccanismo con braccia snodate, il cui movimento serviva a comporre messaggi che venivano visti dagli addetti della torretta successiva con l’ausilio di un cannocchiale (ecco perché ottico) ed interpretati, e quindi trasmessi alla torretta seguente e così via fino a destinazione. Una linea collegava Ancona a Venezia, lungo il litorale adriatico e un tratto di questa attraversava il Delta del Po: fu installata nel 1806.

le torri in polesine Il Polesine è stata terra contesa tra Estensi e Serenissima e proprio per questo è disseminata di castelli.Una prospettiva inusuale quella che proponiamo di un Polesine visto attraverso torri e porte, mura e fortificazioni, lacerti sparsi, spesso dimenticati dal tempo e dall’uomo. Opere di un passato oramai lontano, ma le cui vestigia ci parlano, pur a secoli di distanza, di lotte intestine, di giochi di potere e supremazia, di paure e speranze. Un lungo ed equilibrato excursus storico permette di ricostruire nei secoli l’antropizzazione del territorio anfibio del Polesine, terra d’acque ma anche di braccia e di menti di uomini cresciuti con il territorio e che hanno lasciato su di esso impronte chiarissime anche a distanza di secoli: manufatti idraulici, canali artificiali, ponti e strade, chiese e conventi, edifici rilevanti e poveri “casoni” di campagna, toponimi suggestivi che richiamano a tempi lontani, ad una natura diversa, a mestieri e abitudini perse nel tempo e nella dimensione dell’oggi.

i luoghi del cinema e della Musica in polesineIl Polesine racchiude nella sua striscia di terra, in mezzo ai due fiumi Po ed Adige, dei paesaggi veramente straordinari, in ognuno di loro si scorge una propria peculiarità che già in passato ha caratterizzato alcune opere cinematografiche tra le più significative e ha reso grandi registi del calibro di Antonioni, Avati, Mazzacurati, Rossellini, Soldati, Vancini, Visconti che hanno immortalato Alida Valli, Carla Gravina, Rosanna Schiaffino, Marcello Mastroianni, Alberto

Sordi, Sofia Loren e Michele Placido durante le riprese nel Polesine delle celebri pellicole conosciute in tutto il mondo.Il Polesine si contraddistingue anche per aver dato i natali a numerosi ed illustri musicisti che hanno rappresentato il territorio sui più prestigiosi palcoscenici del mondo.Citiamo tra tutti: il compositore Francesco Malipiero (1824) stimato da Gioacchino Rossini; Fernando Previtali (1907), direttore compositore; Massimiliano Ferrati (1970) pianista; Nello Santi (1931) direttore d’orchestra; Armando Tasso diplomato direttore d’orchestra sotto la guida di Claudio Abbado; Antonio Buzzolla (1815), compositore e direttore d’orchestra; Rosetta Pampanini (1896), soprano; Florindo Andreolli (1925), tenore; Katia Ricciarelli, soprano; Riccardo Zanellato, basso.Si valorizza così l’aspetto più “evocativo” del territorio, cercando di valorizzare al meglio le suggestioni e le emozioni che il cinema e la musica con le loro atmosfere suscitano nel visitatore. Percorsi complementari ed integrati agli itinerari denominati GreenWays.Una cartellonistica raffigurante scene dei film e che descrive uno o più luoghi “polesani” della Provincia di Rovigo, ripresi dai registi individuando esattamente le location naturali ed una cartellonistica che indichi i luoghi delle origini dei musicisti e dei cantanti polesani, che hanno fatto della nostra storia, la musica nel mondo.

polesine in pAlcoscenico“il giardino dei sensi - the pleasure garden”, un giardino fluttuante, che sia un concorso rivolto ad artisti di arte contemporanea (architetti, designers, fotografi), a bordo del quale si svilupperà l’opportunità di fruire dei colori, profumi e sapori del territorio, attraverso la stimolazione dei cinque sensi, che segua un itinerario fluviale lungo il Polesine per poi raggiungere Venezia e il Lido dove restare per un tempo più prolungato; “l’opera in laguna”, un percorso formativo che si concluderà con un concorso che convolgerà studenti dei Conservatori di Adria e Rovigo, cantanti e musicisti, per la realizzazione di opere liriche collegate alla programmazione del teatro La Fenice di Venezia, imperniato sulla valorizzazione dei giovani talenti; “spettacoli pirotecnici itineranti”, allestiti in luoghi che ne esaltino la spettacolarità.

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Quella del Polesine Delta Po è una ospitalità confortevole, grazie ai tanti agriturismi sparsi nei 33 Comuni che fanno parte dell’area, e che si impegnano a mantenere un equilibrato rapporto con l’ambiente: una ospitalità fatta di contatto umano, di gustosi piatti che esprimono una sapiente semplicità, di tradizioni.

Nel cuore del Delta del Po, vicino ai rami del grande fiume, agli approdi pescherecci, alle spiagge attrezzate, a luoghi di interesse naturalistico, si trovano strutture ricettive in piena sintonia con lo spirito che anima l’intera proposta turistica rurale del polesine delta po: offrire al turista una proposta completa e ricca, un soggiorno cha sia molto più di una vacanza, ma una vera e propria esperienza di vita.Chi gestisce gli agriturismi della zona, che spesso sono ville padronali di nobili veneziani ristrutturate, è preparato e attrezzato per questo: offre gratuitamente il noleggio delle bici e dei cavalli, organizza escursioni con guide naturalistiche, propone laboratori didattici, immerge i turisti nel suo mondo, dove dominano i ritmi particolarissimi della ruralità, della campagna, strappata all’acqua da una straordinaria opera di bonifica.

osPitalita’

naturamusica in lagunamuseo aPertofra ville e giardini

esPosizioniteatri

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Polesine digitale

Accesso digitale - nei luoghi del polesine, Via Wi Fi

Il Polesine è la terra del wireless, con le sue grandi distanze e la sua immensa natura. Polesine WiFi è il network pubblico di accessi a banda larga che saranno messi a disposizione di cittadini e visitatori in tutte le aree di interesse, per permettere un accesso veloce a tutti i servizi del web ed a contenuti diretti ed esclusivi per costruire passo passo una vacanza irripetibile.

Un’opportunità per professionisti, giovani, turisti e per chiunque voglia ottimizzare il proprio tempo sfruttando la connessione veloce, senza fili, all’interno della provincia dai luoghi storici ai più suggestivi ambienti naturali, accedendo ad una rete pubblica unica che permetta mobilità e sicurezza, garantendo sostenibilità e rispetto dell’ambiente.

piattaforma WebAttraverso un’unica piattaforma, fruibile dal web e direttamente dal singolo hot spot locale, il Polesine intende presentarsi come un territorio moderno ed organizzato, dove le molteplici

iniziative culturali, le proposte per un turismo unico nel suo genere, le occasioni di eventi imperdibili nella fantastica cornice naturale che lo contraddistingue siano coordinate e accessibili da tutti e ovunque. A portata di un click.

nei luoghi di Masetti - Bike sharingBike Sharing è un innovativo sistema di noleggio biciclette automatico, che rappresenta un’ottima alternativa all’uso dell’auto per gli spostamenti urbani, per contribuire a diminuire il traffico e a ridurre l’inquinamento.

Chi arriva in città con l’autobus, in treno o con la propria auto ha la possibilità di utilizzare una bicicletta per muoversi agevolmente e senza stress in città.

In diversi punti del Polesine verranno collocate le postazioni nelle quali, attraverso una tessera, è possibile prelevare una bicicletta.

Il Bike Sharing è destinato a tutti: cittadini, lavoratori pendolari e turisti che hanno la necessità di effettuare brevi

spostamenti in città, senza il problema dell’accesso alle Zone a Traffico Limitato e senza il problema del parcheggio.

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